fuori dagli schermi

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Fuori dagli schermi: luoghi mediali, luoghi mediati Estetica dei nuovi media Prof. Federica Timeto, A.A. 2010-2011

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Corso di Estetica dei New Media, A.A. 2010-11 Accademia di Belle Arti di Palermo Prof. Federica Timeto 9

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Page 1: Fuori dagli schermi

Fuori dagli schermi:luoghi mediali, luoghi mediati

Estetica dei nuovi mediaProf. Federica Timeto,

A.A. 2010-2011

Page 2: Fuori dagli schermi

Mobilized virtual gaze - Ann Friedberg, Window Shopping -

• Espansione immaginaria dello sguardo nella modernità

• Registro visuale mobile (diverso dal panottico)

• Lo shopping mall come apparato cinematografico, la vetrina come luogo di costruzione identitaria

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“Il flaneur baudeleriano era un uomo la cui mobilità sociale è stata rimpiazzata dalle mobilità virtuali prodotte dalla fotografia”

(Ann Friedberg)

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Cross section of Robert Barker’s Panorama, Leicester Square, London, 1789

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Panorama

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Daguerre, Diorama

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Cineorama, Parigi, Expo 1900, Raoul Grimoin-Sanson

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La Vetrina

Brassai, Shop Window, Parigi

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Passage des Panoramas in Nineteenth century Paris

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Rodeo Drive, Beverly Hills, L.A.

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Barbara Kruger, Selfridge, 2008

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Giuliana Bruno, Atlante delle emozioni

• Dall’ottico all’aptico: il cinema come mezzo di trasporto

• Motion + emotion

• Sight-seeing + site-seeing

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Trottoir roulant, Parigi, 1900, Esposizione Universale.3,5 km, 9 stazioni, 7 metri di altezza dal suolo, durata del percorso rapido 26 minuti, può ospitare circa 14mila persone contemporaneamentehttp://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=BjpCVQgKZsc

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Frederick Kiesler, Film Guild Cinema, NY, 1928

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Mobile Privatization (Raymond Williams)

Privatized Mobility (David Morley)

Dalla stabilità del luogo alla mobilità del luogo (Mobilitas loci

– Rowan Wilken)

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http://en.wikipedia.org/wiki/Cloud_computing

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Urban Screens

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Mike Crang & Stephen GrahamSENTIENT CITIES. Ambient intelligence and the politics

of urban space, Information, Communication & Society Vol. 10, No. 6, December 2007, pp. 789–817

• Augmented space: prospettiva additiva

• Enacted space: ricollocazione dell’agency negli oggetti

• Transducted space: agency tecnologica per sé, ambienti codificati condivisi, inconscio tecnologico

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Barbara Kruger

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Jenny Holzer

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ARTVERTISER, Julian Oliver, 2008- 2010 http://selectparks.net/~julian/theartvertiser/

Page 25: Fuori dagli schermi

ESC for Escape, Giselle Beiguelman, 2004

The project includes a public exhibition of error messages on electronic billboards in São Paulo, Brazil; a repository of selected error messages published on the web, entitled “The Book of Errors”; “The Monastery,” an archive of all error messages related to the project; a dvd of the project; a project blog;

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Urban screens e arredo urbano

Stazione metropolitana di Malmö, Svezia, maggio 2011Fonte: http://jussiparikka.net/2011/05/03/traincinema/

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Rafael Lozano-Hemmer, architettura relazionale

Displaced emperors, 1997, http://www.lozano-hemmer.com/displaced_emperors.php

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TEXTales

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http://www.bagtv.com/

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“Il non-conscio tecnologico, che ha avuto un impatto sulla cognizione umana per millenni prima dell’avvento del

computer, ora acquista una componente cognitiva ancora maggiore di prima. La cognizione umana ha luogo in modo

sempre maggiore all’interno di ambienti in cui il comportamento umano è incorporato/trainato [entrained] da macchine intelligenti attraverso attività quotidiane come il

movimento di un cursore o lo scrolling della pagina, l’interazione con voci computerizzate, il parlare e mandare

messaggi al cellulare, e cercare nel Web le informazioni che servono in quel determinato momento. Quando l’aspetto

computazionale passa dal desktop all’ambiente attraverso sensori incorporati, rivestimenti intelligenti sui muri, tessuti, accessori, e radio frequency ID (RFID) tags, i sistemi cognitivi che modificano il comportamento umano divengono ancora

più pervasivi, flessibili e ptenti nei loro effetti sulla cognizione umana conscia e non conscia”

(Katherine Hayles, Trauma of Code, p.27-28, in Critical Digital Studies. A Reader, eds. Kroker and Kroker, University of Toronto Press 2008)

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Blogjects* (Julian Bleecker, A Manifesto for Networked Objects,

2006)• DOVE (track and

trace)• DA DOVE

(hanno una storia)

• COME/COSA (possiedono una agency)

* Vedi anche le definizioni di Logjects (Dodge and Kutchin, 2008) e Spimes (Bruce Sterling, Shaping Things, 2005)

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http://www.pigeonblog.mapyourcity.net/test_flight.php

The Pigeon That Blogs,Beatriz a Costa,2006