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impianti di riscaldamento a pavimento Parco Produttivo Apuania ex Area Dalmine 54100 Massa (MS) - Italia Tel.: +39 0585 25991 Fax: +39 0585 259999 E-mail: [email protected] www.aquatherm.de srl 800-259925 Numero Verde Chiamata gratuita Codice I 53152 Edizione 30/04/2010 srl ® tubi per pannello radiante - lastre isolanti - collettori - termo regolazione - accessori

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impianti di riscaldamento a pavimento

Parco Produttivo Apuania

ex Area Dalmine

54100 Massa (MS) - Italia

Tel.: +39 0585 25991

Fax: +39 0585 259999

E-mail: [email protected]

www.aquatherm.de

srl

800-259925

Numero Verde Chiamata gratuita

Codic

e I 5

3152

Edizio

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010

srl

®

tubi per pannello radiante - lastre isolanti - collettori - termo regolazione - accessori

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e

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INDICE

1

valutherm®

Sistemi di riscaldamento a pavimento

1. Panoramica

2. Generalità pag. 2

3. Componenti: “tubazioni” pag. 5

4. Componenti: “lastre isolanti e accessori” pag. 9

5. Tecnica di distribuzione: “collettori” pag. 16

6. Armadietti pag. 19

7. Tecnica di regolazione e controllo pag. 22

8. Progettazione pag. 31

9. Calcolo pag. 39

Catalogo tecnico

©

- 04/2010

10. Montaggio, collaudo, accensione pag. 45

11. Referenze pag. 50

INDICE:

pag. 2

pag. 4

pag. 7

pag. 11

pag. 18

pag. 21

pag. 33

pag. 53

pag. 48

pag. 42

pag. 24

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2

PANORAMICA

Riscaldamento

delle superfici

in nuove

costruzioni

Riscaldamento

delle superfici

in vecchi edifici

Riscaldamento e

raffrescamento

a parete

Riscaldamento e

raffrescamento

a soffitto

L’ esperienza trentennale nella produzione e nell’utilizzo dei sistemi di riscaldamento a pavimento e il continuo miglioramento di una tecnica efficiente e attenta al risparmio energetico hanno portato aquatherm ad essere una del le aziende con più esper ienza e maggior successo a livello mondiale nel riscaldamento a pavi-mento.

La capacità di funzionamento di un impianto per il riscalda-mento a pavimento è determinata principalmente dalla qualità dei componenti utilizzati:

• Materiali per l’isolamento termico• Lastre con funghi• Lastre piane• Lastra a rotolo• Elemento TS 25

• Tubazione per il• riscaldamento• Tubazione in PE-RT• Tubazione in PB• Tubazioni e moduli in PP

• Tecnica di distribuzione

• Tecnica di regolazione

Con lo sviluppo dell’elemento di sistema TS 25 aquatherm offre nell’ambito dei sistemi di r iscaldamento del le superfici un sistema che si utilizza in qualsiasi struttura con altezza ridotta e soddisfa tutte le esigenze nelle nuove costruzioni e nei vecchi edifici – in modo rilevante nei lavori che si presentano in una ristrutturazione o recupero. Con questo sistema è pos-sibile soddisfare quanto richiesto ad un sistema di riscaldamento a pavimento – per costruzioni sia a secco che a umido. La lastra estrusa con scanalature prefabbricate per la posa del tubo è indicata per ogni pianta e struttura di un ambiente.

Vantaggi

Lo spessore minimo della lastra permette di avere altezze ridotte della struttura, ad es. 50 mm con massetto a secco, 55 mm con mas-setto di cemento a strato sottile, 60 mm con masset-to fluido/massetto con solfato anidro di calce. L’elemento di sistema 25 è la soluzione adatta per l’installatore in tutte le condizioni di posa.Si evitano così interruzioni nell’avanzamento dei lavori edili.

Un clima non confortevole a causa di una temperatura ambiente sbagliata, rumori e correnti d’aria determinano prestazioni lavorative non ottimali.Negli uffici, negli spazi commerciali, nelle sale riunioni sono quindi sempre più ut i l izzati moduli per i l r iscaldamento e i l raf -frescamento delle pareti.

I l sofisticato sistema di r i s ca ldamen to e r a f -f rescamento a pannel l i radianti aquatherm consente di creare un clima ambiente gradevole privo di correnti d’aria. Questa tecnologia permette di riscaldare o raffrescare impostando la temperatura di mandata dell’acqua. Il sistema è provvisto di una funzione di commutazione automatica dalla modalità riscaldamento alla modalità raffreddamento, dalla semplice regolazione della temperatura stanza per stanza fino a una completa tecnica di regolazione centralizzata.

A seconda della tipologia, i pannell i sono collegati ermeticamente fra di loro o al circuito di acqua di riscalda-mento o di raffredamento t rami te sa lda tu ra con polifusore o mediante rac-cordi a innesto rapido.

Il sistema per il riscaldamento e raffrescamento con i moduli può essere utilizzato sia a parete che a soffitto e, nel caso di con t rosof f i t t i , aquatherm-climasystem può essere installato su pannelli metallici, pannelli in contro-parete di cartongesso o muratura, oppure su pannelli gessati o in fibra di gesso. Inoltre è possibile incassare il sistema senza problemi nell’intonaco del soffitto.Il peso ridotto, pari a circa 2,5 kg/m2 (inclusa l’acqua contenuta nelle tubazioni), non influisce sull’installazione né sulla successiva messa in funzione del l ’ impianto.

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3

Gli sportivi hanno bisogno di un ambiente adatto per l’attività sportiva – il giusto pavimento e un sistema di riscaldamento non visibile danno allo sportivo il neces-sario senso di benessere per praticare sport in maniera ottimale.I riscaldamenti per impianti sportivi fanno risparmiare spazio, non occupano spazio uti le e quindi lasciano all’architetto ampia libertà nella progettazione. Pareti e finestre libere sono l’elemento distintivo del riscaldamento non visibile in un impianto sportivo.

I sistemi per il riscaldamento aquatherm per impianti sportivi permettono grazie ad una omogenea distribuzione del calore di ot tenere una temperatura equilibrata in tutta la sala e quindi maggior benessere e un clima ambiente sano.

Riscaldamento aquatherm per impianti sportivi:Tecnologia perfetta senza manutenzione!

Il riscaldamento aquatherm per aree industriali offre l ’a l te rnat iva ideale ai tradizionali sistemi di riscalda-mento.

Vantaggi.

•••Veloce ammortamento dei •••costi•••Nessuna manutenzione•••Totale libertà di • • • progettazione•••Migliore utilizzo del •••capannone industriale •••grazie alla posa nascosta •••delle tubazioni ••per il •••riscaldamento nel • •••pavimento.•••Diffusa distribuzione del •••calore •••Piacevole clima •••ambientale •••Temperatura gradevole e •••quindi migliore efficienza •••lavorativa•••Nessuna circolazione di •••polvere né correnti d’aria

Il riscaldamento aquatherm per aree esterne assicura superfici senza ghiaccio e neve tutto l’anno.Gli ambiti di utilizzo del riscaldamento aquatherm per aree esterne sono zone pedonali, campi sportivi, entrate di garage, rampe di accesso, parcheggi all’aperto o piste di atterraggio per elicotteri.In tutti i settori il riscalda-mento per aree esterne aiuta ad evitare incidenti causatiad. esempio da cadute. .Un ulteriore vantaggio consiste nel fatto che non viene u t i l izzato personale o macchinari per sgomberare la neve. I mezzi antighiaccio e spargimento di sale, non sono più necessari. Nelle superfici esterne si usano di regola tempera tu re di mandata estremamente basse che raramente superano i 30 °C. In ambito industriale inoltre può essere utilizzato anche il calore di recupero senza ulteriori costi di gestione.Per mantenere libere dalla neve e dal ghiaccio le aree esterne servono in base alle necessità circa 250 Watt/m2

utilizzando una miscela di acqua e antigelo. Per tener libero da ghiaccio e neve un campo da gioco con il manto erboso naturale o sintetico aquatherm offre un sistema di alto livello tecnologico, conveniente ed ecologico. Questo è possibile grazie all’ottima combinazione dei componenti climatherm e fusiotherm collegati tra di loro tramite il procedimento di saldatura dei manicotti.

Nelle tubazioni di distribuzione e nei i tubi di collegamento al collettore realizzati con t u b a z i o n i c o m p o s i t e climatherm faser si utilizza la tecnica di fusione con raccordi a se l la sv i luppata da aquatherm.Per ev i tare le perdi te incontrollate di energia che avvengono lungo la rete di tubazioni nei punti non utilizzabili per riscaldare le superfici da gioco bisogna coibentare le tubazioni in fabbrica con un isolamento termico adatto per l’instal-lazione interrata.

PANORAMICA

Riscaldamentodi superficisportive

Riscaldamentodi areeindustriali

Riscaldamentodi areeesterne-antighiaccio

Riscaldamentodi manti erbosie congelamentodi superfici

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2

GENERALITÀ

Questa tipologia di impianto trae la sua origine intempi antichi nei quali, ad esempio, si utilizzavanosistemi simili per il riscaldamento dei grossiambienti: fumi ed aria calda venivano mossi incunicoli sotto-pavimento provocando l'innalza-mento della temperatura.Stesso principio base fu adottato anche nelleprime applicazioni dei tempi moderni (a partiredai primi del '900) nelle quali ci si limitava ad inse-rire una serie di tubazioni metalliche sotto pavi-mento, senza isolamento e alimentate da cen-trali termiche con acqua a media/alta tempera-tura e senza alcun tipo di regolazione.Solo in tempi successivi e a seguito della adozio-ne di sistemi accuratamente studiati e testaticome regolazione e realizzazione, si sono potutidefinire gli attuali criteri costruttivi e progettualiche sono alla base delle normative di sistema.

Generalità

I vantaggi di un riscaldamento a pavimento ra-diante rispetto ad altri sistemi si possono cosìriassumere:

tà del pavimento; il pannello radiante pertan-to risulta particolarmente efficiente in edifici dinotevole altezza (vedi diagramma distribuzio-ne temperature).

tificazione e l’instaurarsi di moti convettivi chesono causa di trascinamento di polvere nel-l’ambiente, non si hanno terminali in vista ed il

le dispersioni verso l’esterno e favorisce l’ado-zione di caldaie a condensazione o altri siste-mi ad alto valore energetico

spetto ad un impianto a radiatori si giustificacon il maggior comfort ambientale; comunquela differenza si ripaga dopo pochi anni di ge-stione.

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Le prestazioni di un sistema radiante a pavimen-to dipendono dalla qualità del tubo utilizzato; lecaratteristiche specifiche delle tubazioni aqua-therm per il riscaldamento a pavimento sono leseguenti:

temperature

carico

esterni

EVOH conforme alla DIN 4726.

Le tubazioni aquatherm sono utilizzabili diretta-mente dal rotolo senza bisogno di preriscalda-mento; i raccordi e gli adattatori utilizzabili sonosolo quelli del produttore e conformi alla DIN8076 parte 1, come richiesto dalla DIN 4726.

in quanto incassata nel massetto e gli stress ten-sionali sono assorbiti direttamente dal materialein quanto non critici.

Lo strato in EVOH che costituisce la barriera

sulla superficie della tubazione mediante adesi-vi ad alta resistenza; utilizzando queste tubazioni

scambiatore di calore fra distribuzione e produt-tore di calore.

Le tubazioni aquatherm per impianti a pavimen-to sono confezionate in cartoni specifici per ren-derle protette dalla luce solare in quanto i raggiUV producono danni meccanici alla tubazione;pertanto le tubazioni devono essere tolte daicartoni solo al momento della posa in opera.

speciali a richiesta) mentre spezzoni importantiin avanzo da una posa devono essere ripostinelle stesse confezioni in cartone.

da SKZ nel rispetto della DIN-CERTCO, mentre la

Generalità

GENERALITÀ

3

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4

GENERALITÀ

Collegando i tempi minimi ottenuti alla medesi-ma temperatura e riportando il tutto su di un dia-gramma bilogaritmico si ottiene il diagramma“tempo-tensione-temperatura”.Sull’ascissa è rappresentato il tempo in ore, men-tre sull’ordinata vi è la tensione subita dal mate-riale per effetto della pressione interna.

Queste prove sono ormai in uso da oltre 25 annie la loro affidabilità ci permette di estrapolare ivalori sino a 50 anni di impiego.Tali curve sono inserite nella normativa interna-zionale delle tubazioni di plastica per gli impian-ti di acqua sanitaria e per riscaldamento.

Curve:

- Tensione- Tempo- Temperatura

Diagramma tempo-tensione-temperatura

Tensione in N/mm

2

Tempo in ore

Tempo in anni

La capacità delle tubazioni in plastica di resiste-re alle sollecitazioni meccaniche ad una datatemperatura viene efficacemente rappresenta-ta su un diagramma tempo-tensione tangenzia-le con curve di temperatura.Per la determinazione di questo diagrammaoccorrono molte prove in cui i campioni di tubosono mantenuti a pressione costante con tem-perature variabili, al fine di stabilire dopo quan-to tempo si arriva al cedimento.

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COMPONENTI

5

Tubazioni in PE-RT

il modulo elastico a 20 °C è di circa 580 N/mmq.

Il raggio di curvatura è pertanto pari a:

5 x d

con d = diametro esterno

Caratteristiche:hanno una unica struttura molecolare con cate-na laterale controllata e assicurano una eccel-lente resistenza allo stress per rottura, ottimocomportamento alla pressione di lunga duratae alta flessibilità.

Designazione:AQUATHERM FLOOR HEATING PIPE – ART.NO. 90026 – 16 x 2.0 mm – OXYGENTIGHT – DIN 4721 – DIN 16833 – DATE OF MANU-FACTURING/TIME – MACHINE NO – MTR MAR-KING – MADE IN GERMANY

Il rotolo è stampato in continuo con la lunghez-za in metri, con indicate le sigle per la rintraccia-bilità del lotto di produzione.

aquatherm®-Tubazioni in (PE-RT)

Cod. Art. Dimensioni Confezione

90024 14 x 2,0 mm 250 m

90026 16 x 2,0 mm 250 m

90036 16 x 2,0 mm 500 m

90027 17 x 2,0 mm 250 m

90037 17 x 2,0 mm 500 m

90028 20 x 2,0 mm 250 m

Ø 16 mm = 80 mm

Raggio dicurvatura

5 x d

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6

COMPONENTI

Grazie al rivestimento con barriera antidiffusionela tubazione soddisfa le richieste della DIN 4726per le tubazioni a tenuta d’ossigeno. Condizionidi funzionamento; Classe di applicazioni secon-do ISO 10508, pressione di esercizio Poper = 6 bar

Norme e direttive; Controllo interno,

Assicurazione della qualità

Dimensionamento, produzione e controllo della

qualità avvengono secondo i seguenti standard:

DIN 4721 „Sistemi di tubazioni in materie plastiche

per riscaldamento a pavimento ad acqua calda

e allacciamento al radiatore; polietilene con resi-

stenza alla temperatura elevata”

DIN 4726 „Rscaldamento a pavimento ad acqua

calda e allacciamento al radiatore, tubazioni in

materie plastiche”

DIN 16833 „Tubazioni in polietilene con resistenza

alla temperatura elevata, requisiti generali della

qualità”

Caratteristiche fisiche Unità Metodo di prova Valore

Indice di fluidità, 190°C/2,16 kg g/10 min ISO 1133 0,7

Indice di fluidità, 190°C/5,0 kg g/10 min ISO 1133 2,2

Densità g/cm3 ISO 1183 0,933

Punto di rammollimento Vicat oC ISO 306 (Methode A) 122

Conducibilità termica W/(mk) a 60 oC DIN 52612-1 0,4

Coefficiente di dilatazione termica lineare 10-4/K DIN 53752 A (20oC-70oC) 1,95

Caratteristiche meccaniche Unità Metodo di prova Valore

Durezza Shore D % ISO 868 53

Tensione di snervamento MPa ISO 527 16,5

Allungamento relativo % ISO 527 13

Resistenza alla trazione MPa ISO 527 34

Allungamento a rottura % ISO 527 >800

Modulo di elasticità alla flessione MPa ISO 178 550

Modulo di elasticità MPa ISO 527 580

Resistenza all’urto IzodKJ/m2 a 23 oC

KJ/m2 a -40 oC

ISO 180

ISO 180

nessuna rottura

8

ESCREnvironment Stress Cracking Resistance

(resistenza alla fessurazione)

h

h

h

ASTM D 1693-B 10%

50% antigelo (PEG)

10% inibitore di corrosione

>8760 (0K)

>8760 (0K)

>8760 (0K)

Norme e direttive; Controllo interno,

Assicurazione della qualità

DIN 4721

DIN 4726

DIN 16833

Riscaldamento

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COMPONENTI

7

Caratteristiche:Assicurano una eccellente resistenza allo stressper rottura, ottimo comportamento alla pressio-ne di lunga durata e alta flessibilità.

Designazione:AQUATHERM FLOOR HEATING PIPE –ART.NO.90306 – 16 x 2.0 mm – OXYGEN TIGHT –DIN 4721 – DIN 16833 – DATE OF MANUFACTURING/TIME – MACHINE NO – MTR MARKING –MADE IN GERMANY

Il rotolo è stampato in continuo con la lunghez-za in metri, con indicate le sigle per la rintraccia-bilità del lotto di produzione.

il coefficiente di conducibilità termica può esse-re assunto pari a 0,22 W/mq°C mentre il modulo elastico a 20 °C è di circa 350N/mmq

Tubazioni in polibutene PB

Il raggio di curvatura è pari a:

5 x d

con d = diametro esterno

Ø 16 mm = 80 mm

Raggio dicurvatura

aquatherm® - Tubazioni in polibutene (PB)

Cod. Art. Dimensioni Confezione

90306 16 x 2,0 mm 250 m

90316 16 x 2,0 mm 500 m

90307 17 x 2,0 mm 250 m

90317 17 x 2,0 mm 500 m

con barriera antiossigeno

5 x d

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8

COMPONENTI

Perdite di carico per tubo: 20 x 2,0 mm

400

300

200

150

10090

80

70

60

50

40

30

0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 1,0 2,0 3,0 4,0 5,0

0,1 m/s

0,2 m/s

0,3 m/s

0,4 m/s

0,5 m/s

0,6 m/s

16 x 2

,0 mm

Perdite di carico mbar/m

Portata in m

Gin kg/h

400

300

200

150

10090

80

70

60

50

40

30

0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 1,0 2,0 3,0 4,0 5,0

0,1 m/s

0,3 m/s

0,4 m/s

0,5 m/s

0,6m/s

17 x 2,0

mm

0,2 m/s

Portata in m

Gin kg/h

Perdite di carico per tubo: 16 x 2,0 mm

Perdite di carico per tubo: 17 x 2,0 mm

Perdite di carico mbar/m

Portata in m

Gin kg/h

400

300

200

100908070

60

50

40

30

20

10

0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 1,0 2,0 3,0 4,0 5,0

0,15 m/s

0,2 m/s

0,25 m/s

0,3 m/s

0,4 m/s

0,5 m/s

20 x 2

,0 mm

Perdite di carico mbar/m

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COMPONENTI

11

Pannelli isolanti in polistirene espanso sinterizzato ottenuti per termostampaggio a vapore, a ritardata propaganazione di fiamma e senza gas CFC(clorofluorocarburi) e HCFC (idroclorofluorocaruri).Rivestita con barriera superiore in HIPS. .

Lastra isolante bugnata

mm 1065x650x535

n. 10 10

n. 17 14

m2 8,5 7,0

-

� m HIPS 200

classe EN ISO 11925-2 E

ªg/m2.s UNI EN 12086 30 - 80

UDM TOLL ±PARAMETRI NORMA

0,5

200

0,5

0,98 0,68

1,02 1,46

0,034

16/18

150

2

22

5

min.

1 max

±

±

± 2

Lastra52/30

Kg/m2 UNI EN 12087

kPa UNI EN 12089

% UNI EN 1604

W/m2.°K

m°K/W UNI EN 12667

m°K/W UNI EN 12667

W/m°K UNI EN 12667

kPa UNI EN 826

Mm/m UNI EN 824

mm UNI EN 825

mm

mm calcolato

mm

50± 2mm UNI EN 822

1030x530± 0,6%mm UNI EN 822

Dimensioni utili

Dimensioni totali

Base isolamento

Superficie utile

Passo (interasse di posa)

Altezza fungo

Spessore ponderato

Diametro tubo riscaldante (medio consigliato)

Planarità

Ortogonalità

Resistenza a compressione 10% di schiacciamento

Conduttività termica

Resistenza termica su spess. base

Resistenza termica su spess. ponderato

Trasmittanza termica su spess. ponderato

Stabilità dimensionale a caldo 48h /70°C

Resistenza a flessione

Assorbimento acqua per immersione parziale

Resistenza alla diffusione del vapore d'acqua

Reazione al fuoco

HIPS polistirolo antiurto

Specifiche acustiche e fonoassorbenti

Superficie di posa per confezione

Pannelli per confezione

Sacchi su bancali

Dimensione per confezione

mm

m2

mm

UNI EN 823

UNI EN 822

± 2

± 0,6%

Non dichiarate e non certificate

0,5

1000x500

Lastra67/45

30 45

34,77 49,77

0,88 1,32

Euroclasse

Marcatura CE

Spessori

Specifiche Tecniche

Classe EPS

Colore HIPS (polistirene antiurto)

Dimensioni

E

UNI EN 13163

30/45 mm

150

Verde

1000x500 mm

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COMPONENTI

12

Lastra isolante piana

Pannelli isolanti in polistirene espanso sinterizzato ottenuti per termostampaggio a vapore, a ritardata propaganazione di fiamma e senza gas CFC(clorofluorocarburi) e HCFC (idroclorofluorocaruri).Rivestita con barriera superiore in HIPS. .

Dimensione per confezione

Pannelli per confezione

Specifiche acustiche e fonoassorbenti

Reazione al fuoco

Sacchi su pancali

Superficie di posa per confezione

HIPS polistirolo antiurto

mm mm mm mm

n. 10 10 10

n. 21 16 13

m2 10,5 8,0 6,5

- Non dichiarate e non certificate

m 200

classe EN ISO 11925-2 E

Assorbimento acqua per immersione parziale

Resistenza alla diffusione del vapore d’acqua ªg/m2.s UNI EN 12086 30 - 80

Stabilità dimensionale a caldo 48h/70°C

Resistenza termica

Resistenza a compressione 10% di schiacciamento

Planarità

Superficie utile

Resistenza a flessione

Trasmittanza termica

Conduttività termica

Ortogonalità

Base isolamento

Dimensioni utili

Dimensioni totali

UDM TOLL ±PARAMETRI Lastra30NORMA

0,5

200

0,5

1,13 0,85 0,68

0,88 1,17 1,47

30 40 50

0,034

0,5

200

1030x530

2

1000x500

5

min.

1 max

min.

±

±

± 2

± 0,6%

± 0,6%

Lastra40

Lastra50

Kg/m2 UNI EN 12087

kPa UNI EN 12089

% UNI EN 1604

W/m2.°K

m°K/W UNI EN 12667

w/m°K UNI EN 12667

kPa UNI EN 826

Mm/m UNI EN 824

mm UNI EN 823

mm UNI EN 823

m2

mm UNI EN 822

mm UNI EN 822

Euroclasse

Marcatura CE

Spessori

Specifiche Tecniche

Classe EPS

Colore HIPS (polistirene antiurto)

Dimensioni

E

UNI EN 13163

30/40/50 mm

200

Verde

1000x500 mm

Lastra isolante piana

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COMPONENTI

13

Rotolo realizzato in polistirene espanso sinterizzato a ritardata propagazione di fiamma e senza gas CFC ( c l o r o f l u o r o ca r b u r i ) e HCFC (idroclorofluorocaruri).Accopiato omogeneamente con film a caldo ad un robusto foglio di carta alluminata. .

Lastra isolante a rotolo con film alluminato

UDM TOLL. ±

UNI EN 826

UNI EN 12667

UNI EN 12667

UNI EN 1604

UNI EN 12089

UNI EN 12087

PARAMETRI NORMA

mt

kPa

W/m°K

m°K/W

%

kPa

Kg/m2

Lunghezza rotolo

Resistenza a compressione 10% di schiacciamento

Conduttività termica

Resistenza termica

Stabilità dimensionale a caldo 48h /70°C

Resistenza a flessione

Assorbimento acqua per immersione parziale

Capacità termica

Imballaggio

1300 j / kg x °k (a 20°C).

Con film in polietilene di colore neutro con etichetta

12

1000

30

200

0,034

0,88

0,5

200

min.

1 max

Euroclasse

Marcatura CE

Spessore

Specifiche Tecniche

Classe EPS

Larghezza rotolo

E

UNI EN 13163

30 mm

200

1000

mmLarghezza rotolo

mmBase isolamento UNI EN 823 ± 2

50mmPasso minimo di posa

min.

0,5<_

UNI EN 12086Resistenza alla diffusione del vapore d’acqua 30-80

EN ISO 11925-2Reazione al fuoco EClasse

-Specifiche acustiche e fonoassorbenti Non dichiarate e non certificate

m2Superficie di posa per rotolo 10

Le lastre isolanti vanno scelte tenendo conto che:- la Norma UNI EN 1264-4 indica dei valori minimi della loro resistenza termica Rd in funzione del tipo di- applicazione- esistono inoltre Leggi e Decreti Energetici (Dlg 192/2005 - DM 311/2007) che impongono il rispetto di- determinati valori minimi della coibentazione.Per ogni singolo caso il Committente farà riferimento al suo Tecnico incaricato per le prescrizioni in merito.

Si fa presente inoltre che le nostre lastre isolanti non hanno caratteristiche acustiche e fonoassorbenti dichiarate e certificabili; per il rispetto delle disposizioni di Legge si raccomanda l’adozione di pannelli integrativi con proprietà acustiche certificate per ogni singola specifica applicazione.

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12

COMPONENTI COMPONENTI

aquatherm rotolo di alluminioart. 91010

Necessario per la realizzazione della barriera avapore sulle lastre piane, completo di linee perla messa in opera (passo 50 mm.), con funzionedi strato di tenuta per le clips di fissaggio tuba-zioni sia di tipo singolo che a binario.Secondo la norma DIN 18560 è necessaria unasovrapposizione dei lembi di almeno 80 mm. Ilfoglio di alluminio è fissato al supporto isolantemediante chiodi in materiale plastico (previstinel sistema valutherm).

Clips aquatherm a binario in PP-Rart. 90506

Vengono pressate e fissate sul pannello pianoconsentendo la posa della tubazione ad inca-stro sulle sedi predisposte a passo costante

.Clips aquatherm in poliammideart. 90502 - 90504

Vengono pressate sulla tubazione ed inserite nelpannello isolante.

Possono essere inserite anche mediante apposi-ta fissatrice a listino.

14

Necessaria per la realizzazione della barriera a

vapore sulle lastre piane, senza film superiore,

completo di linee per la messa in opera (passo

50 mm.), con funzione di strato di tenuta per le

clips di fissaggio tubazioni sia di tipo singolo che

a binario.

Secondo la norma DIN 18560 è necessaria una

sovrapposizione dei lembi di almeno 80 mm.

Il foglio di alluminio è fissato al supporto isolante

mediante chiodi in materiale plastico (previsti

nel sistema valutherm).

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COMPONENTI

13

Set aquatherm per giunti di dilatazioneart. 91107

Utilizzabile solo per giunti su pannello piano,composto da un profilo sagomato per passag-gio delle tubazioni, canotto di protezione pertubazioni, tasselli e sagoma metallica per fissag-gio al massetto

Zoccolino isolante aquathermart. 91106

In foglio di PE con nastro adesivo sul retro per fis-saggio a muro; di colore verde, bassa infiamma-bilità, foglio di riporto sul pannello, perforazioneper lo strappo.Viene piazzato sul perimetro esterno e su tutti ipunti fissi di ogni locale; ha funzione di assorbirel’espansione del massetto dovuta all’innalza-mento della temperatura e a migliorare il com-portamento acustico d’impatto della costruzio-ne.Lo spessore è di 8 mm. (superiore ai 5 mm. diespansione previsti dalla UNI) e l’altezza è di 160mm. Deve essere rimosso e tagliato solo a pavi-mento finito

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14

COMPONENTI COMPONENTI

Additivo termico aquatherm (colore blu)art. 91108

Per aumentare la densità del massetto e unifor-mare la resa termica.

Dosaggio 0,2 kg/mq.

L’additivo aquatherm® “Estrichfest” è indispen-sabile per la formazione del massetto ed è statosviluppato in particolar modo per massetti dariscaldamento a base di malta cementizia.I massetti a base cementizia per pavimenti riscal-danti non sono diversi, nella composizione, pre-parazione e compattezza dai normali massetticome descritto nella DIN 18560, parte 2. Nellacostruzione di massetti per riscaldamento deveessere garantito che le normali caratteristichemeccaniche nella condizione di montaggiosiano realmente raggiunte. Il getto del massettodeve possedere caratteristiche che assicurino uncompleto avvolgimento dei tubi che formano lespire e non abbia alcuna caratteristica aggressi-va nei confronti degli altri materiali impiegati.

L’additivo aquatherm® riduce le tensioni superfi-ciali dell’acqua dell’impasto e crea una miglioreomogeneità dei leganti a grana fine, formandocosì una malta da massetto omogenea e ben la-vorabile, che avvolge totalmente le tubazioni.Grazie all’aggiunta dell’additivo aquatherm vie-ne ridotta la quantità d’acqua dell’impasto.Una riduzione del rapporto acqua-cemento – aparità di condizioni – ha come conseguenza unaumento della compattezza del massetto solidi-ficato.Tramite l’aumento della compattezza del masset-to si raggiunge un miglioramento della conduci-bilità termica e contemporaneamente un aumen-to della capacità di immagazzinare calore. Le ca-ratteristiche, ottenute grazie all’additivo, dellamalta fresca provocano un aumento della resi-stenza alla trazione e pressione. Il valore della po-rosità praticamente non aumenta. Con l’additi-vo termico aquatherm aumenta l’impedimentodi infiltrazione dell’acqua nella malta fresca, ver-so la superficie superiore del massetto, e questoha come conseguenza una riduzione delle micro-

fessurazioni superficiali. La posa del massetto de-ve avvenire in unica soluzione, senza riprese. Inabitazioni civili si raccomanda di proseguire stan-za per stanza. In edifici con grandi superfici, do-ve occorre la divisione in zone per la realizzazio-ne dei giunti di dilatazione, consigliamo di com-pletare una zona prima di iniziarne una nuova.Esistono comunque in commercio appositi pro-dotti per la realizzazione delle riprese.dosaggioL’additivo termico aquatherm® deve essere ag-giunto nella miscelazione del massetto in una quo-ta dell’1% in peso (riferito al peso del cemento),che corrisponde a 0,5 kg ogni 50 kg di cemento.– L’additivo deve essere aggiunto immediata-mente con la prima acqua dell’impasto.– La quantità necessaria con uno spessore delmassetto di 6,5 cm è quindi di circa 0,2 kg/m2.– Non devono essere mischiati all’additivo termi-co aquatherm® ulteriori additivi.- È possibile l’aggiunta di fibre sintetiche nella mal-ta fresca del massetto come sostituzione della re-te elettrosaldata.

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COMPONENTI

15

Additivo termico aquathermSpezial per massetto ridotto (colore rosa)art. 91110

Dosaggio: 1,45 kg/mq.

L’additivo termico speciale aquatherm® è unadditivo altamente efficace per la produzionedi massetti riscaldanti a basso spessore, conbase cementizia come da DIN 18560.Questo additivo si impiega con i massetti a basedi cemento e, precisamente, solo la classe diresistenza minima ZE 30.Lo spessore nominale del massetto (altezza dellacopertura dei tubi) può essere diminuito conl’utilizzo dell’additivo termico speciale a 30 mm.A causa della sua buona capacità di costipazio-ne e resistenza il massetto prodotto con l’additi-vo termico speciale – in questo spessore minimo– rispecchia la normativa circa la distribuzionedel carico.

L’additivo termico speciale aquatherm® produ-ce un innalzamento essenziale della resistenza al-la trazione e alla pressione. Il valore massimo pre-teso in base alla DIN 18560 T 2 per una inflessionedi 0,15 mm è ampiamente inferiore.La malta del massetto, grazie a questa aggiunta,è pronta a solidificare - con il contemporaneo ri-sparmio dell’acqua di impasto - e forma una omo-genea struttura della malta. Queste caratteristi-che della malta fresca producono una miglioreomogeneità dei leganti a grana fine, tra l’altrotramite abbassamento della tensione superficia-le dovuta all’acqua di impasto. L’aumento dellacompattezza che si ottiene tramite l’aggiunta del-l’additivo termico speciale aquatherm, produceanche un aumento della conducibilità termicadel massetto riscaldante.La miscelazione, impasto e trattamento succes-sivo devono avvenire secondo la DIN 18560 par-te 2, “Massetti e massetti riscaldanti su strati iso-lanti”. Il supplemento (ghiaia/sabbia 0/8 mm) de-ve corrispondere, riguardo alla sua natura, allaDIN 4226 “Supplemento per calcestruzzo” e delsupplemento del massetto della DIN 1045 “Cal-cestruzzo e cemento armato”. La lavorazione nonsi distingue dunque dalla finora normale realizza-zione artigianale, poiché sono da impiegare an-che macchine usuali nel ramo per miscelare etrasportare.

L’additivo termico speciale aquatherm®deve es-sere aggiunto nella produzione della malta in unaquota del 10 % del peso (riferito al peso del ce-mento), che corrisponde a 5 kg ogni 50 kg di ce-mento.– l’additivo termico speciale aquatherm® deve

essere aggiunto immediatamente con la primaacqua d’impasto.– per la produzione di un massetto riscaldante del-la classe di resistenza ZE 30 sono dati come esem-pio le seguenti indicazioni per la quantità neces-saria dell’additivo termico:Con 30 mm di copertura del massetto (spessoretotale del massetto circa 45 mm) questo corri-sponde a una quantità di 1,45 kg/ m2

– Utilizzando malta fresca consegnata in betonie-re la consistenza del massetto deve essere asciut-ta al momento della consegna. L’additivo spe-ciale viene aggiunto sul cantiere, direttamentenel miscelatore. È assolutamente necessario unreimpasto nel veicolo di circa 10 minuti, per sfrut-tare totalmente il modo d’azione dell’additivo ter-mico speciale. Nel caso dovesse essere mischia-to alla malta un ritardante per calcestruzzo, è as-solutamente necessario chiedere informazioni.- Non devono essere mischiati al massetto altri ad-ditivi supplementari. Le malte da massetto devo-no essere lavorate non sotto + 5°C secondo DIN18560 parte 1.- Poiché l’installazione supplementare a regolad’arte, per es. di una rete elettrosaldata nel mas-setto come armatura per massetti a basso spes-sore, è artigianalmente molto difficile da esegui-re, si consiglia di aggiungere alla malta fresca fi-bre sintetiche per massetto.I massetti per riscaldamento devono essere riscal-dati prima della posa dei rivestimenti del pavi-mento. Il riscaldamento deve essere eseguito inmodo corrispondente alle istruzioni per il montag-gio aquatherm®.L’additivo termico aquatherm è consegnato incontenitori da 25 kg (bidoni in PE).

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16

COMPONENTI

I collettori aquatherm vengono installati per ladistribuzione e la regolazione della portata diacqua in ogni singolo circuito dell’impianto apavimento. Sono di due tipi, con e senza flusso-metro.

Collettore valutherm con flussimetroLa portata è regolata agendo sul dado postosulla valvola del circuito di ritorno ed è possibileleggerne il valore direttamente sul flussimetrocosì da garantire l’esatta quantità d’acqua in

circolo su ogni anello.L’alimentazione può essere selezionata sia adestra che a sinistra. Costruito con ottone di altaqualità MS 63 ed è dotato su entrambi i fronti didi un raccordo femmina da 1”, pezzi terminalicon giunti, rubinetto finale, valvola di spurgoaria e valvole a sfera da 1 con giunto filettato.

Come previsto dalla DIN 4109, il collettore è pre-montato su un supporto in acciaio zincato e insonorizzato. La portata letta ai flussimetri vada 0 a 4 l/min.

Collettori di distribuzione

N. Art. Dimensioni

00920522 attacchi

Lunghezza = 307 mm

00920533 attacchi

Lunghezza = 362 mm

00920544 attacchi

Lunghezza = 417 mm

00920555 attacchi

Lunghezza = 472 mm

00920566 attacchi

Lunghezza = 527 mm

00920577 attacchi

Lunghezza = 582 mm

00920588 attacchi

Lunghezza = 637 mm

00920599 attacchi

Lunghezza = 692 mm

009206010 attacchi

Lunghezza = 747 mm

009206111 attacchi

Lunghezza = 802 mm

009206212 attacchi

Lunghezza = 857 mm

2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

Lunghezza L in mm 190 245 300 355 410 465 520 575 630 685 740

Con valvola a sfera Larghezza L + 62 mm

Con terminale Larghezza L + 43 mm

Lunghezza totale

in mm295 350 405 460 515 570 625 680 735 790 845

Profondità max T ca. 86 mm

Lunghezza totale

con modulo 92155505 560 615 670 725 780 835 890 945 1000 1055

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COMPONENTI

17

Collettore valutherm senza flussimetro

La portata è sempre regolata agendo sul dadoposto sulla valvola del circuito di ritorno. L’alimentazione può essere selezionata sia adestra che a sinistra. Costruito con ottone di altaqualità MS 63 ed è dotato su entrambi i fronti didi un raccordo femmina da 1”, pezzi terminalicon giunti, rubinetto finale, valvola di spurgo ariae valvole a sfera da 1” con giunto filettato.

Come previsto dalla DIN 4109, il collettore è pre-montato su un supporto in acciaio zincato einsonorizzato.

N. Art. Dimensioni

00920722 attacchi

Lunghezza = 307 mm

00920733 attacchi

Lunghezza = 362 mm

00920744 attacchi

Lunghezza = 417 mm

00920755 attacchi

Lunghezza = 472 mm

00920766 attacchi

Lunghezza = 527 mm

00920777 attacchi

Lunghezza = 582 mm

00920788 attacchi

Lunghezza = 637 mm

00920799 attacchi

Lunghezza = 692 mm

009208010 attacchi

Lunghezza = 747 mm

009208111 attacchi

Lunghezza = 802 mm

009208212 attacchi

Lunghezza = 857 mm

Misure di ingombro dei collettori

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18

COMPONENTI

Biconi per collettore

Art.

92106 16x2,0 mm

92107 17x2,0 mm

92108 20x2,0 mm

Diagramma di taratura dei detentori

Preregolazione dei detentori

A causa delle diverse portate e lunghezze,

i circuiti del riscaldamento assumono per-

dite di carico diverse. La differenza di pres-

sione tra i circuiti viene compensata tra-

mite la preregolazione dei detentori.

Esempio:

perdita di carico del circuito di riscaldamento più svantaggiato:∆pu = 180 mbar

perdita di carico del circuito di riscaldamento da regolare:∆pHK = 50 mbar

perdita di carico da compensare:∆p = 130 mbar

portata del circuito da compensaremG = 80 kg / h

posizione di regolazione = 1 giro in apertura

kv-/kvs [m≥/h]

Numero dei giri di apertura

aperto (5) chiuso (0,25)

Portata in [kg/h]

1 2 3

4

5

0.22 0.47 0.95 1.39(kvs)

1.14

0,095

Perdite di pressione p (mBar)

3

0.1

2

0.2

0.3

0.5

1

2

3 5 10 20 30

5

10

20

60

30

50

30

50 100 300200 500

20

10

1000 2000

2

3

5

600

300

500

200

100

50

100 1000

1

0,25

Perdite di pressione p[kPa]

Portata/pressione

Esempio:

m

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COMPONENTI

19

Tipo diarmadietto

UP I UP II UP III UP IV UP V

Altezza internada / mm sino a / mm

700850

700850

700850

700850

700850

Larghezza interna mm 400 550 750 950 1150

Profondità internada / a / mm

110 - 150

Dimensione nicchia altezza(costruz. senza intonaco) mm

900 900 900 900 900

Dimensioni nicchia larghezza(costruz. senza intonaco) mm

450 600 800 1000 1200

Dimensione nicchia prof.(costruz. senza intonaco)

da / fino a mm100 - 150

I vantaggi di questi armadietti ad incasso sono:

calmente ed orizzontalmente

pavimento finale

mm in altezza e vengono adoperati anchecome punti di fissaggio

Armadietti per collettore da incasso

Art.-N. Dimensioni Attacchi1Attacchicon G.M.2

Grandezza

93102H: 700-850 mmL: 400 mmP: 110-150 mm

per 2-3 _UP I

GrandezzaI

93104H: 700-850 mmL: 550 mmP: 110-150 mm

per 4-6 2UP II

GrandezzaII

93106H: 700-850 mmL: 750 mmP: 110-150 mm

per 7-10 3 - 6UP III

GrandezzaIII

93108H: 700-850 mmL: 950 mmP: 110-150 mm

per 11-12 7 - 10UP IV

GrandezzaIV

93110H: 700-850 mmL: 1150 mmP: 110-150 mm

max 12 11 - 12UP V

GrandezzaV

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20

COMPONENTI

cornice (estraibile)

passaggio per tubazioni

profilo C

supporto per collettore

catena di sicurezza

piedi d’appoggio (regolabili)

frontalino (regolabile)

Illustrazioni per la posa ad incasso

Solaio

sportello

rivestimento pavimento

massetto

tubo da riscaldamento

isolamento termico

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

1

2

4

5

3

6

1

7

65 - 180 mm

110 - 150 mm1

2

3

4

5

6

7

A

8

9

10

11

12

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COMPONENTI

21

Se non è possibile l’installazione ad incasso èdisponibile l’armadietto da esterno:

(RAL 9010) (senza laccatura su richiesta)

guida per il tubo.

Armadietti per collettore da esterno

Nota importante:

cassetta.

Per raccordi e accessori particolari e di completamento sistema prego riferirsi al listino Valutherm in

Tipo di armadietto AP I AP II AP II b AP III

altezza interna da / mm a / mm 730 730 730 730

larghezza interna mm 455 605 805 1005

150

numero degli attacchi *

numero degli attacchi con gruppo di miscela chiedere all’ufficio tecnico aquatherm

(Dimensioni esterne + 2 mm)

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22

COMPONENTI

Regolazione e controllo

Il sistema di regolazione per pannelli radiantideve essere in grado di:1) rendere minima l’inerzia termica

del pavimento2) garantire il non superamento

della temperatura limite di sicurezza.

La prima richiesta può essere soddisfatta conregolazioni di tipo climatico. Queste regolazioniinfatti consentono di inviare ai pannelli l’acquaalla minima temperatura necessaria per far fron-te al fabbisogno termico richiesto e pertantoconsentono anche di mantenere minimo il calo-re che si accumula nel pavimento. Si possono convenientemente adottare sia siste-mi con regolazione climatica semplice, sia siste-mi con regolazione climatica integrata con val-vole termoelettriche sui pannelli. Quest’ultimasoluzione serve soprattutto per meglio sfruttaregli apporti gratuiti di calore. Decisamente non ingrado di minimizzare l’inerzia termica del pavi-mento sono invece le regolazioni che funziona-no in on-off a temperatura fissa. Infatti con que-ste regolazioni si può cedere calore solo portan-do il fluido alla massima temperatura prevista(quella di progetto); si può, cioè, cedere caloresolo in condizioni che rendono massima, inveceche minima, la quantità di energia che si accu-mula nel pavimento, e con troppa energiaaccumulata nel pavimento i locali si surriscalda-no facilmente. Molto lente, inoltre, diventano lerisposte dell’impianto al variare del carico termi-co richiesto.

Un sistema di regolazione per pannelli deve inol-tre garantire il non superamento della tempera-tura limite di sicurezza. Questo serve ad evitareche starature o irregolarità di funzionamento delsistema di regolazione possano far giungere aipannelli acqua a temperature troppo elevate.In merito va tenuto ben presente che tempera-ture elevate possono far “saltare” i pavimentimentre una massima temperatura ammissibiledeve essere inferiore ai 55 °C.

In genere è consigliabile ricorrere a sistemi diregolazione già predisposti per l’inserimentodella sonda di sicurezza che deve essere inoltreprotetta contro manomissioni casuali e mandi inblocco sia la valvola di regolazione, sia l’elettro-pompa dell’impianto.

Regolazione a punto fisso

Consiste in un gruppo nel quale la temperaturadi mandata ai circuiti del pavimento radiante èmantenuta costante ad un valore definito eregolato da una valvola manuale di impostazio-ne; è un sistema di tipo economico adottato perimpianti di limitate dimensioni (max. 10 kW –circa 80-100 mq.) che può essere di tipo centra-lizzato (ubicato a monte dei vari collettori) o ditipo locale (integrato su ogni collettore di distri-buzione).La costante temperatura di mandata non per-mette (se si esclude la componente “autorego-lante” intrinseca ad un impianto radiante) unafine regolazione del calore all'interno di ogniambiente, per cui è obbligatorio in tal caso unaccurato dimensionamento della distribuzionecon l'intervento congiunto delle testine termoe-lettriche collegate ai termostati dei vari localiper un adeguato comfort ambiente.

Regolazione climaticatemperatura scorrevole

Con l'adozione di questo sistema di regolazionesi ottiene una variazione continua della tempe-ratura di mandata dell'acqua in funzione dellatemperatura dell'aria esterna secondo variecurve climatiche preimpostate; unito pertantoalla azione delle testine elettrotermiche di bloc-co comandate dai vari termostati, è possibileottenere un comfort ottimizzato, senza bisognodi interventi manuali sulla temperatura di man-data.

Ad oggi si stanno sempre più diffondendo cal-daie a condensazione dotate di regolazione cli-matica e miscelazione integrata; soprattutto inquesto caso occorre controllare portata e pre-valenza richiesta ai collettori così da garantire lecondizioni di progetto.

Nota:

Nella scelta del sistema di regolazione il progetti-sta termotecnico deve valutare la rispondenza aregolamenti e leggi sul risparmio energetico adat-tando la soluzione ottimale per singolo lavoro. (rif.L.10/91 - D.P.R. 412/93 DLG s 192/05); in particola-re l’obbligo di regolazione termostatica per sin-golo locale e/o zona omogenea.

Generalità

Nota:

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COMPONENTI

23

Gruppo miscelatore ad iniezioneart. 92157

Questo gruppo di miscela può essere installatoin impianti in cui è presente un circuito ad altatemperatura consentendo la miscelazione loca-le diretta per ogni singolo collettore .La potenzialità del sistema è massimo di 10 kW -indicativamente 80 mq. di superficie – con l’ac-qua calda di ingresso al gruppo che deve esse-re superiore di almeno 15 °C a quella previstaper l’impianto radiante.La miscelazione avviene mediante spillamentoda valvola con testa termostatica il cui sensorea bulbo è posizionato sul tronchetto di mandata– l’impostazione della temperatura di mandataavviene agendo sulla scala impostata. E’ previsto e già cablato un termostato di sicu-rezza che interrompe la circolazione nel caso diavaria della valvola miscelatrice.Nel caso di installazione di testine termoelettri-che su tutti gli anelli del collettore andrà previstoil fermo pompa a livello elettrico.

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24

COMPONENTI

In accordo alle normative di installazioneimpianti (L.10/91 – DPR 551/99 e seguenti) èrichiesto il controllo della temperatura di ognilocale mediante termostati ambiente agenti sutestine elettrotermiche installate sugli anelli delcollettore.Nel caso che si vada ad alimentare un unicoambiente, è possibile installare un controllo ter-mostatico agente su valvola di zona.

Nota bene: il modulo pompa è progettato soloper applicazioni secondo il seguente schema:

Deve essere abbinato a collettori da art. 92052 a 92062

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COMPONENTI

25

Gruppo miscelatorea temperatura costanteart. 94008

Svolge analoghe funzioni del gruppo preceden-te con la differenza che è installabile fuori collet-tore e la regolazione della temperatura di man-data avviene mediante una classica valvola adazione termostatica Può essere utilizzato per ambienti fino a 120 mq.ed è composto da:

Il gruppo di miscela può essere impiegato in molteplici applicazioni di cui, solo a titolo indicativo, riportiamo la seguente:

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26

COMPONENTI

Gruppo di miscela elettronico digitaleart. 94029

Centralina di controllo della temperatura dimandata in funzione della temperatura esterna– temperatura scorrevole.La programmazione è di tipo digitale e l’interogruppo è inserito in un guscio preformato di coi-bentazione.

E’ utilizzabile indicativamente per impianti fino acirca 200 mq. ed è composto essenzialmenteda:

La sonda esterna deve essere collegatamediante cavetto schermato alla centralina eposizionata esternamente al fabbricato a nord,comunque non esposta direttamente al sole.

Il gruppo di miscela può essere impiegato in molteplici applicazioni di cui, solo a titolo indicativo, riportiamo la seguente:

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COMPONENTI

27

Gruppo di miscela elettronico analogicoart. 94028

Differisce dal precedente per la programmazio-ne di tipo analogico.

E’ utilizzabile per ambienti con indicativi 200 mq.

La sonda esterna deve essere collegatamediante cavetto schermato alla centralina eposizionata esternamente al fabbricato a nord,comunque non esposta direttamente al sole.

Termostato ambienteart. 94107

alimentazione 220 V.Dt: 0,5 KColore bianco

Termostato ambiente con orologioart. 94108

alimentazione 220 V.Colore bianco

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28

COMPONENTI

Sistema di connessionetermostati - testineart. 94140

Il collettore elettrico aquatherm® a 230 V serveper collegare velocemente e senza problemi letestine elettriche con i termostati ambiente, ter-mostati con timer o con orologio.Il finora usuale groviglio di cavi nelle canaline onelle scatole di derivazione appartiene definiti-vamente al passato. Grazie alla sua compattez-za può essere montato negli armadietti per i col-lettori aquatherm®.

Ottimale regolazione di ogni ambiente con ilcollettore elettrico aquatherm® grazie a:

sino a 14 testine elettriche

sione

opzionale)

collettore aquatherm®

La serie prevista è integralmente a 230 V sia pertermostati che per testine elettrotermiche.

Modulo controllo pompaart. 94144

in grado di arrestare la pompa di circolazioneprincipale di centrale nel momento in cui tutte letestine sono chiuse, con un tempo di ritardoregolabile fino a 15 min. e dotato di funzioneantigrippaggio.

funziona in abbinamento a art 94140

(A)L

(A)L

(A)L

PM

UB 5 6N N N N N

(A)L

230 V

~

(A)

(A)

25 30

1510

5

° C

aquatherm

Quarz

aquatherm

aquatherm

25 30

1510

5

° C

3 h

Start

4333 N

(B)L

aquatherm

aquatherm aquatherm aquatherm

aquatherm

25 30

1510

5

° C

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COMPONENTI

29

Valvola di zona con testina elettrica art. 94100/94101

attacchi da 1”, versione sia diritta che a squa-dro.

Se per riscaldare un ambiente occorrono più di7 circuiti, il termostato viene collegato sulla val-vola di zona. In questo modo esiste la possibilitàdi regolare allo stesso tempo sino a 12 circuiti diriscaldamento. La taratura idraulica di ogni circuito della zonadi riscaldamento deve essere fatta al collettore.

La valvola di zona è installata direttamente sullamandata del collettore al posto della valvola asfera con un raccordo in due pezzi. La regolazio-ne della valvola avviene attraverso la testinaelettrica che è azionata da un termostatoambiente, un timer o un termostato ambientecon orologio.

nei circuiti in cui sono installati questi articoli pre-vedere il fermo pompa termostato o valvole disovrapressione

Collettore aquathermcon valvola di zonaRegolazione tramite

termostato fino a 12 circuiti

Valvola a sfera 1”

con raccordo 1”

gas a sede piana

Valvola di zona 1”

gas con raccordo in due pezzi 1”

gas e testina elettrica 220 V

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30

COMPONENTI

Testina elettrica per valvole su collettore art. 94102/94103

La testina elettrotermica è un componentetestato secondo la norma VDE (Ass. elettrotecni-ca tedesca) per le emissioni radio, per azionarele valvole sui collettori aquatherm®.

Essa dispone di un sistema di dilatazione riscal-dato elettricamente ed è comandata dal ter-mostato ambiente. La testina elettrica è completamente silenziosae mantiene la valvola normalmente chiusa inmancanza di corrente.

L’involucro è fatto di plastica resistente al caloree agli urti. La testina è dotata di un cavo per ilcollegamento lungo 100 cm e grazie alla suacompattezza è indicata soprattutto per l’instal-lazione negli armadi per collettori.La testina elettrica presenta una azione linearedi apertura e di chiusura. Alla fine del tempomorto, di circa 2-3 minuti, inizia l’apertura trami-te il sistema di dilatazione riscaldato elettrica-mente. Il procedimento di chiusura avvienedopo l’interruzione dell’alimentazione di corren-te tramite il raffreddamento del sistema di dila-tazione.

Possono essere installate un massimo di 6 testineper ogni termostato.

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Cenni sulle normative

Nell’affrontare lo studio e la progettazione di un

sistema radiante a pavimento valutherm, occorre

tenere conto delle Leggi e norme operanti nel set-

tore della progettazione termotecnica e risparmio

energetico in vigore e che trovano accoglimento

e valenza comune in ambito europeo.

- Leggi sul risparmio energetico e relative norme

di calcolo (L.10/91 – Dlgs 192/2005 e seccessivi)

- Normative sugli impianti di riscaldamento

- Normative sull’isolamento termico

- UNI EN 1264 Riscaldamento a pavimento ad

acqua calda

- DIN 4726 Tubazioni in plastica per riscaldamento

a pavimento ad acqua calda

- DIN 4751 Apparecchiature di sicurezza per siste-

mi di riscaldamento ad acqua calda

- NORME EDILIZIE in genere

La normativa di riferimento per la progettazione

ed esecuzione degli impianti radianti a pavimento

è la UNI EN 1264 suddivisa in 4 parti principali che

vanno a costituire lo stato dell'arte per la realizza-

zione dei suddetti sistemi; esattamente si ha:

parte 1) Definizioni e simboli

parte 2) Determinazioni delle rese

parte 3) Dimensionamento

parte 4) Criteri di installazione

Si ritiene sufficiente alla definizione delle modalità

di esecuzione e posa dei nostri sistemi, una rapi-

da rassegna delle modalità costruttive principali,

rimandando comunque per maggior precisione,

alla consultazione di norme e Leggi e regolamen-

ti di tipo nazionale e locale.

Condizioni per l’installazione

I requisiti di posa devono essere controllati prima

di iniziare l’installazione; le seguenti condizioni

sono necessarie per una perfetta installazione:

1) Ricontrollo delle altezze al finito e dei passag-

gi di altre tubazioni costituenti l'impianto ter-

moidraulico ed elettrico prima di procedere

alla posa. Eventuali tubazioni idrauliche o cavi

elettrici devono essere già stati prediposti o

sotto la quota di posa dell'isolamento o even-

tualmente lasciando un area di passaggio

laterale lungo le pareti interne che andrà poi

fasciata con un telo in PVC per non consenti-

re aderenze con il getto.

2) Pareti e soffitti devono essere intonacati e fini-

ti (e così le pareti di bagni e cucine piastrella-

te) in modo tale da non provocare accumuli

di materiale di resulta sul pavimento finito.

3) Devono essere state installate finestre e porte

esterne (infatti il massetto va protetto da fred-

do, caldo e correnti d’aria) e comunque le

operazioni di posa non saranno fatte con tem-

perature interne inferiori a 5 °C.

4) Le stanze che confinano con il terreno devono

essere isolate contro l’umidità. Se non è pre-

sente alcun isolamento, bisogna avvisare la

direzione dei lavori e secondo il capitolato

d’appalto bisogna chiarire le condizioni preli-

minari del montaggio. Con isolanti a base di

materiali bituminosi che reagiscono con il poli-

stirolo, prima di posare la lastra isolante in poli-

stirolo deve essere posato un foglio intermedio

di protezione. Con lastre in poliuretano espan-

so duro PUR si può rinunciare al foglio interme-

dio. E' sempre da prevedersi comunque per

pavimenti contro terreno e/o esterno la posa

di un foglio di PVC come barriera al vapore e

alla risalita di umidità.

5) Il terreno e comunque il solaio grezzo deve

avere un grado di finitura adeguato alla posa

delle lastre isolanti, comunque senza sconnes-

sioni e asperità; le tolleranze debbono rientra-

re nelle tolleranze previste nelle costruzioni

edili. Il solaio grezzo deve essere perfettamen-

te pulito.

6) I collettori aquatherm® debbono essere mon-

tati e collaudati.

7) I cavi elettrici per il collegamento al termosta-

to devono essere posati e cablati.

Sottofondo per passaggio

tubazioni impianti tecnici

PROGETTAZIONE

31

Sottofondo per passaggio

tubazioni impianti tecnici

successivi

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32

PROGETTAZIONE

Pannelli isolanti

Requisiti minimi di isolamento secondo UNI EN 1264-4

Dopo l’introduzione dei recenti Decreti per ilcontenimento dei consumi energetici l’isola-mento termico diventa sempre più importante.

La norma in oggetto è di riferimento per sistemiradianti a pavimento in edifici residenziali, ufficie comunque per tutte le costruzioni assimilabili alcivile.Allo scopo di soddisfare le svariate richiesteaquatherm offre sistemi di isolamento facilmen-te installabili con adeguata capacità di isola-mento e resistenza meccanica.Oltre al vantaggio di poter emettere massimaparte dell'energia verso il pavimento con limita-te perdite verso il basso, l'effetto dell'isolante(unito al corretto spessore del massetto) riduceinoltre l'inerzia termica del sistema, evitando diandare a scaldare masse eccessive inutili contempi di risposta dell'impianto troppo elevati.La realizzazione può avvenire in un solo stratosulla copertura di calcestruzzo grezzo oppuredivisa in due strati. La variante di isolamento inun solo strato si realizza in edifici sui cui solai dicalcestruzzo grezzo non rono posate tubazionielettriche e/o sanitarie.In caso di tubazioni che intralciano è preferibileun isolamento posato in due strati, ove nello stra-to inferiore sono contenute le tubazioni impianti-stiche. La norma UNI EN 1264-4 affronta in dettaglio leproblematiche relative all'isolamento termicoverso il basso dei ristemi radianti; questo per uni-formare le rese di ogni sistema in funzione dicondizioni nominali omogenee.

I I valori minimi di resistenza delle lastre isolanti secon-do la norma sono i seguenti

Il Progettista verifichi la rispondenza di questi valori

anche alla luce di altre Leggi e normative.

Lastra

Massetto

Lastra

Isolamento supplementa-

re

Massetto

Lastra

Massetto

Esempio di posa su terreno o solaio su esterno

lastra isolante singola

Esempio di posa su terreno o solaio su esterno

doppia lastra isolante

Esempio di posa su piano intermedio

lastra singolaambiente sottostanteriscaldato

0,75 (mq°C/W)

ambiente sottostante nonriscaldato / non riscaldatoin continuo / direttamentesul suolo

1,25 (mq°C/W)

su esterno(in funzione della zona)

1,25 (mq°C/W)1,50 (mq°C/W)2,00 (mq°C/W)

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PROGETTAZIONE

33

Adempie a diverse importanti funzioni :

Fascia perimetrale

Isolamento acustico: rumori di calpestio

fornitura

Pannello fonoisolante

non di fornitura aquatherm

Pannello fonoisolantenon di fornitura aquatherm

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34

PROGETTAZIONE

Il massetto serve come strato di distribuzione deicarichi e del calore. I massetti per il riscaldamen-to a pavimento devono avere le seguenti carat-teristiche:

(dilatazioni)

spessore sottile devono essere utilizzati solomateriali riconosciuti dal produttore come“adatti per riscaldamento del pavimento”.I massetti per il riscaldamento a pavimentoaquatherm® devono rispondere alla DIN 18560.

Per la normale edilizia abitativa sono da impie-gare massetti di cemento almeno della classe ZE

le caratteristiche delle armature metalliche

dimento agli intagli nel calcestruzzo additivato).

1) Massetti in cemento con additivo

aquatherm® si prescrive l’additivo termico

cemento che è prodotto secondo DIN 18560.Questo additivo è stato testato in relazione allematerie prime e agli additivi del massetto.Per massetti di ridotto spessore secondo DIN

detto “spetial” per massetti ribassati almeno paria 30 mm.

costosi lavori di compressione e di distribuzione.

calce con aggiunta dell’additivo. Dal momentoche l’additivo termico viene aggiunto nel can-

o di calce

setto che viene prodotto con legame di anidri-

to di altre materie.

essere osservate le relative indicazioni del pro-duttore.

tuente i tubi con eventuali additivi utilizzati(se

.

Divisione del massettoLa dilatazione lineare termica del massetto in

Solo con l’impiego di giunti e divisori del masset-

ne che la spinta di pressione dovuta alla dhlata-zione della lastra del massetto sia assorbita

Fughe dei bordi

che richieste dal massetto e dalla pavimentazio-ne. Esse impediscono la trasmissione del rumoredai pavimenti alle parti adiacenti della costru-zione (pareti).I giunti dei bordi devono permettere uno spaziodi movimento di almeno 5 mm. La parte spor-gente dello zoccolino isolante deve essere elimi-nata dopo l’ultimazione della pavimentazione.Poi i giunti dei bordi verranno chiusi con materia-le elastico.

Massetti

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PROGETTAZIONE

35

Giunti di dilatazione

I giunti di dilatazione sono fughe nel massettoche lo dividono completamente sino allo stratoisolante. I giunti di dilatazione non devono incro-ciare i tubi che formano le spire del riscalda-mento ma solamente i tubi di collegamento. Inquesto caso ai tubi vanno applicati dei canottidi scorrimento lunghi 30 cm. circa per ogni lato -posizionati a cavallo del giunto stesso – e di dia-metro pari al doppio del tubo.Il giunto di dilatazione deve essere continuodallo strato isolante sino al rivestimento, la fugasuperiore sigillata con materiale elastico.

Devono essere eseguiti quando una zona dimassetto:

Fughe

Fughe

(rottura)1 2 3 4 5

giusta disposizione dei giunti di dilatazione disposizione sbagliata dei giunti di dilatazione

1 2 3 4 5

1

2

pavimentazione

sottofondo

5 isolamento termico

e antirumore

3

4

massetto in cemento

giunti di dilatazione

Particolare passaggio tubazioni attraverso giunto di dilatazione

min. 300 mm.

Canotto protezione tubo

Giunto di dilatazione

Tubazione valutherm

Massetto in cementoadditivato

Lastra isolante valutherm

Solaio grezzo

Pavimento

1

2

3

4

5

6

7

giusta disposizione dei giunti di dilatazione disposizione sbagliata dei giunti di dilatazione

Particolare passaggio tubazioni attraverso giunto di dilatazione

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36

PROGETTAZIONE

Giunti di dilatazione sulle porte

Si evidenzia che l’insieme dei bordi perimetralideve proseguire con continuità isolando (comedilatazioni) i locali fra di loro:pertanto in corispondenza delle porte è neces-sario realizzare il giunto di dilatazione adottandogli accorgimenti tecnici già visti (giunto elasticocontinuo, tubazioni di collegamento inseritedentro canotto di scorrimento, interruzione dieventuali reti, ecc.).Il giunto deve essere poi ripreso con materialeelastico ed eventualmente rifinito superiormentecon un listello non rigido.

Fughe nascoste o tagli di frazionamento

Le fughe nascoste possono essere inserite nelmassetto in cemento per una suddivisione sup-plementare. Il taglio (incisione con la cazzuola)è eseguito nella malta fresca del massetto. Essivanno chiusi dopo l’indurimento e l’asciugaturadel massetto (per es. con resina sintetica). Lefughe nascoste così prodotte non sono conside-rate con la posa dei rivestimenti del pavimento,cioè esse non devono essere riprese dai rivesti-menti del pavimento. La disposizione dellefughe nascoste è adottata in tutti quei casidove i giunti di dilatazione non sono necessari,ma dove le tensioni del massetto devono essereevitate.

Armatura nel massetto

L’armatura di un massetto posato su strati isolan-ti non è fondamentalmente necessaria. Conmassetti di cemento e con pavimentazioni inpietra o ceramica essa è tuttavia opportuna,poiché si evita l’allargamento di crepe even-tualmente emerse o il sormonto dei bordi di spin-ta. Per l’armatura si impiega rete elettrosaldatacon maglie massimo 150x150 mm oppure con iparametri della tabella seguente.L’armatura va interrotta nelle divisioni del mas-setto in corrispondenza dei giunti di dilatazione edisposta a circa metà dello spessore del masset-to. La rete non deve essere in alcun modo acontatto con lo zoccolino isolante. Le armaturedel massetto devono essere libere da spigoli ebordi affinché si eviti un danneggiamento mec-canico dei tubi.Fondamentalmente la rete elettrosaldata nonimpedisce lo strappo del massetto riscaldante,ma costituisce un rinforzo naturale ed unamigliore ripartizione dei carichi superiori. Essa deve essere particolarmente protetta dallacorrosione nel caso di impiego di massetto liqui-do a base solfato anidro di calce. E' consigliatae facilmente reperibile rete elettrosaldata zinca-ta.

Dal momento che in massetti sottili la posa dellarete elettrosaldata è molto difficile, si consiglia ilrinforzo mediante l’aggiunta all'impasto diapposite fibre artificiali (sentire informazioni daDitte produttrici di massetti speciali).

Grandezza della maglia diametro resistenza

50 mm x 50 mm 2 mm 700 N/mm2

75 mm x 50 mm 3 mm 500 N/mm2

100 mm x 50 mm 3 mm 500 N/mm2

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PROGETTAZIONE

37

Rivestimento del pavimento

Il tipo di pavimento ha grande influenza sullaemissione termica, infatti la resistenza al passag-gio del calore dei rivestimenti superficiali dipen-de dal tipo di materiale secondo i seguenti valo-ri indicativi:

Il valore massimo ammesso della resistenza termi-ca dei rivestimenti dei pavimenti è:

devono essere adatti per la posa su pavimentoriscaldato e ciò deve essere indicato sul materia-le con i simboli di Legge:

spessore sottile devono essere utilizzati solo mate-riali riconosciuti dal produttore come “adatti perriscaldamento a pavimento” il produttore deve

Malta a spessore sottile e collanti devono resistere

pensare costantemente le diverse dilatazioni ter-

UTILIZZO DI TAPPETI

to vengono posati tappeti, la resistenza mediaal passaggio del caloreλB va determinata inbase alla seguente formula in funzione dellerispettive superfici-resistenze:

RλBm = resistenza media al passaggio del calore

AGes = superficie totale

AB = superficie coperta con tappeto

RλO = resistenza media del rivestimento del pa-

vimento

RλT = resistenza media del tappeto

Esempio di calcolo:

resistenza media al passaggio del calore

Esempio:

mattonella in gres RλO a

pavimento con tappeto RλT

Risultato:

RλBm =

RλBm =

RλBm =AGes · RλO + AB · RλT

AGes

Rivestimenti

elastici

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PROGETTAZIONE

40

Sezioni indicative con altezze minime del massetto

Valide per massetto tradizionale - additivo normale (art. 91108)Con additivo “spetial” (art. 91110) è possibile limitare a 30 mm.l’altezza del massetto sopra tubo.

Pavimento

Massetto cement. additivato

Tubo PE-RT / Pb

Isolante preformato

Fascia perimetrale

Battiscopa

Eventuale isolamento acustico

> 97 - 112 mm.52 - 67 mm.

> 45 mm.

Pavimento

Massetto cement. additivato

Tubo PE-RT / Pb

Isolante preformato

Fascia perimetrale

Battiscopa

Eventuale isolamento acustico

> 65 mm.> 95 - 105 - 115 mm.

30 - 40 - 50 mm.

Lastra bugnata

Lastra piana

Sezioni indicative con altezze minime del massetto

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PROGETTAZIONE

41

Sezioni indicative con altezze minime del massetto

Valide per massetto tradizionale - additivo normale (art. 91108)Con additivo “spetial” (art. 91110) è possibile limitare a 30 mm.l’altezza del massetto sopra tubo.

Pavimento

Massetto cement. additivato

Tubo PE-RT / Pb

Isolante preformato

Fascia perimetrale

Battiscopa

Eventuale isolamento acustico

Eventuale lastra isolante aggiuntiva

> 45 mm.> 97 - 112 mm.

52 - 67 mm.

Pavimento

Massetto cement. additivato

Tubo PE-RT / Pb

Isolante preformato

Fascia perimetrale

Battiscopa

Eventuale isolamento acustico

Eventuale lastra isolante aggiuntiva

> 95 - 105 - 115 mm.> 65 mm.

30 - 40 - 50 mm.

Lastra bugnata con isolamento aggiuntivo

Lastra piana con isolamento aggiuntivo

Sezioni indicative con altezze minime del massetto

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Temperatura superficiale del pavimento

Per motivi fisiologici e medici, la superficie delpavimento non deve superare:

Quando si calcolano i parametri di ogni locale,

ni scelto, non determini il superamento dellesuddette temperature.Nel caso in cui, pur con le temperature massime

grativo.

Basi di calcolo

to a pavimento valutherm è necessaria la

riportato nella nostra modulistica):

to deve essere fatto dal Progettista un calcolo

massetto, tipo di pavimento, interasse tra le

sistema.

Potenza calorifica secondo UNI EN 1264

La resa di un impianto radiante a pavimentocon massetto gettato in opera è data dallaseguente formula:

dove

gϑHdella temperatura di mandata ϑVratura di ritorno ϑR ϑi secondo la seguente formula:

q·= B · aB · a T

mT · aÜmÜ · aD

mD · gϑH

Bdipendente dalla materia, dallospessore della parete e da un

aB del pavimento

aT

aDFattore relativo al diametro esterno

gϑH

mT≤ T ≤

mD≤ D ≤

T

Su

D

ϑV - ϑRgϑH = ____________

ϑV - ϑiLn_________

ϑR - ϑi

CALCOLO

39

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40

CALCOLO

Carico termico di progetto

Il carico termico di progetto per il sistema valu-therm è dato da:fabbisogno di calcolo – flusso termico attraverso

il pavimento

In base al fabbisogno termico di progetto Qp sidefinisce il fabisogno specifico netto:

espresso in W/mq

Metodo di calcolo della temperaturadi mandata

E’ chiaramente indicato sulla norma UNI EN1264.Si definisce il fabbisogno termico per ogni locale efra questi viene individuato quello sfavorito cioèl’ambiente in cui il rapporto tra la potenza richie-sta e la superficie riscaldante è massimo [W/mq] -questo rapporto è detto densità di flusso.Il locale sfavorito non può essere un locale adi-bito a bagno o servizio, per questi locali si assu-me una resistenza termica del materiale di rive-stimento pari a 0 mq°C/W, mentre per gli altri vaconsiderato un valore pari a 0,1 mq°C/W (osuperiore se un ambiente ha un valore superio-re). La scelta di 0,1 mq °C/W è per garantire cheil progetto sia confacente anche per futuricambi di rivestimento del pavimento che ridu-cono l'emissione del pannello (ad esempio conla posa di un rivestimento a moquette).Il progettista a sua discrezione può anche deci-dere di non tener conto di questa eventualità eoperare in base alle resistenze reali.La temperatura di mandata viene definita come

quella in grado di soddisfare il fabbisogno termi-

co nel locale sfavorito ma con la limitazione che

la differenza di temperatura fra andata e ritorno

non può superare i 5°C.

Poiché la temperatura superficiale del pavimen-to deve essere inferiore a 29°C si ha un limite alladensità di flusso prodotta dal pannello radianteche non può oltrepassare un certo determinatovalore; introducendo il concetto di area margi-nale (zona entro 1 metro dalle pareti) comun-que tali limiti possono essere superati e pertantoin questa area i tubi possono infittirsi, semprerispettando comunque i vincoli di temperaturarelativi a questa zona.

Se neanche in questo caso si riesce a sopperireal fabbisogno termico ambiente allora occorre

prevedere un sistema di riscaldamento integra-

tivo per il locale in oggetto; in questo caso illocale di riferimento diventa quello con densitàdi flusso strettamente inferiore al precedente.Una volta scelta la temperatura di mandata edil passo di riferimento determinati in base al con-trollo sull'ambiente sfavorito, il fabbisogno termi-co degli altri locali sarà soddisfatto semplice-mente agendo sul passo dei circuiti (che puòessere uniforme e/o misto) ma comunque sem-pre imponendo un limite al salto termico perogni circuito.Si evidenzia comunque che un efficiente control-lo termostatico di ogni locale unito ad una accu-rata regolazione delle portate è una condizioneindispensabile per un elevato grado di comfort.Ci preme far notare inoltre che il salto termicomedio complessivo non è determinabile a priori,ma è il valore medio definito dai singoli contributi.

Qp

qh = ----------------------------

Alocale

La temperatura di mandata ϑV. Ausl.

è calcolata

secondo

ϑV. Ausl. = ϑ i + gϑH. Ausl. + σ2

Se il rapporto σ/gϑH > 0,5, la temperatura di

mandata deve essere calcolata in base a

ϑV. Ausl. = ϑ i + gϑH. Ausl. + σ + σ 2

2 12 gϑH. Ausl.

In tutti gli altri ambienti che funzionano con la

temperatura di mandata calcolata, le corrispon-

denti cadute di temperatura devono essere cal-

colate in base a

σ j = 2 · [(ϑV. Ausl. - ϑi ) - gϑHj]

finché il rapporto di σj / gϑH m 0,5. Con un rap-

porto di σ j / gϑH m 0,5 le cadute di temperatura

sono calcolate in base a

σj = 3 · gϑHj

E 1 +4 (ϑV. Ausl. - gϑHj)

- 13 · gϑHj

fabbisogno di calcolo - flusso termico attra-

verso pavimento

La temperatura di mandata viene definita

come quella in grado di aossdisfare il fabbi-

sogno termico nel locale sfavorito ma con la

limitazione che la differenza di temperatura

fra andata e ritorno non puo superare i 5° C.

occorreprevedere un sistema di riscaldamento intera-tivo per il locale in oggetto

allora

soddisfare

integra-al fabbisogno

l

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CALCOLO

41

Le rese del sistema sono funzione di una serie di

parametri specifici e unici per la singola proget-

tazione:

interasse fra le tubazioni

temperatura dell’acqua

tipo di pavimento

salto termico dell’anello

altezza del massetto

Al fine di ottenere le rese conformi ai calcoli di

norma UNI EN 1264 e poter procedere al corret-

to dimensionamento complessivo dell’impianto,

è disponibile il nostro programma di calcolo svi-

luppato con MC4 software che consente di ela-

borare il progetto esecutivo in funzione delle Vs.

scelte tecniche utilizzando i nostri sistemi.

Per riceverlo è sufficiente contattare l’Ufficiotecnico “aquatherm srl”.

Una volta definiti gli interassi di posa di ogni sin-golo locale, per la loro costruzione occorre tene-re conto di quanto definito dalla norma relativa-mente alle zone e alle tipologie di distribuzione.

Zone residenzialiCome abbiamo visto, la norma limita la tempe-ratura superficiale delle zone di soggiorno alvalore definito di 29 °C e su questa ipotesi vienesviluppato il calcolo esecutivo. Distanze dei tubisuperiori a 300 mm., a causa della non uniformi-tà delle temperature superficiali del pavimento,sono consentite solo in casi eccezionali.

Cucine:Dal momento che nella fase di progettazione lasuperficie coperta dai mobili non è nota nellamaggior parte dei casi, dovrebbero essere pro-gettati e installati nelle cucine passi che tenga-no conto di tale esigenza, (considerando latemperatura massima consentita).

Bagni:Nei bagni, negli ambienti dei WC e nelle superfi-ci di bordovasca delle piscine, deve essere pre-visto e installato un passo 100 mm (consideran-do la temperatura massima consentita dellasuperficie), dal momento che in questi ambientic’è un maggiore contatto diretto dei piedi.Resta comunque da valutare la difficoltà diposare correttamente la striscia perimetrale e lanecessità di integrazione.

Zone perifericheNelle zone periferiche degli ambienti la posa deitubi può avvenire con interasse ridotto poichéesse normalmente non sono zone di soggiorno ele temperature superficiali possono essere supe-riori rispetto alle zone di soggiorno.Con queste zone periferiche possono essere per-tanto compensati gli effetti dovuti alle perdite dicalore concentrate, per es. davanti ad ampievetrate, o in locali con situazioni nei quali si stimache la distribuzione di calore possa essere sfavo-rita da elevate superficie esterne perimetrali eprovocare fastidiosi effetti locali sulla temperatu-ra media operante.La larghezza della zona periferica non dovrebbesuperare 1,0 m e dovrebbe essere posata, adesempio, su tutto il muro esterno dove si trova lafinestra. Se il fabbisogno di calore richiesto nellazona periferica è alto, può essere eseguito sinoad un passo da 50 mm.La zona periferica dovrebbe essere realizzata diregola come un circuito indipendente, ma inpiccoli ambienti con zona periferica limitata puòessere scelta la realizzazione integrata, cioè conun unico circuito.

Tipologia di circuitiSi possono realizzare distribuzioni del tipo achiocciola e a pettine (vedi esempi) con passocostante o differenziato.Si raccomanda comunque quanto segue:

La lunghezza massima delle tubazioni in un cir-cuito nei sistemi di riscaldamento a pavimentoaquatherm® è di 120 metri. Per una possibile enaturale equilibratura idraulica dell’impianto, gliambienti il cui carico termico richieda maggiorilunghezze dei tubi, devono essere divisi in più cir-cuiti possibilmente della stessa lunghezza.In generale deve essere considerato che anchenei circuiti fino a 120 metri di lunghezza è neces-sario una divisione in due circuiti, quando la per-dita di carico supera 250 mbar.Ne deriva che la superficie permessa per circui-to in funzione del tipo di tubazione, ammonta a:

14x2.0 mm. 100 m.16x2.0 mm. 120 m.17x2.0 mm. 125 m.20x2.0 mm. 160 m.

ma generalmente si preferiscono valori inferioriper limitare perdite di carico eccessive.

Le rese del sistema sono funzione di una seriedi parametri specifici e unici per la songola progettazione:

Al fine di ottenere le rese conformi ai calcolidi norma UNI EN 1264 e poter procedere al

in funzione delle Vs. scelte tecniche utilizzandoi nostri sistemi.

singola

Al fine di ottenere le rese conformi ai calcoli di

norma UNI EN 1264 e poter procedere al corret-

to dimensionamento complessivo dell’impianto,

è disponibile il nostro programma di calcolo svilup-

pato con MC4 software che consente di elabo-

rare il progetto esecutivo in funzione delle Vs.

scelte tecniche utilizzando i nostri sistemi.

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CALCOLO

chiocciola

serpentina

Esempio di sviluppo a chiocciola

Esempio di sviluppo a serpentina

Esempio di sviluppo misto

AFDK AFDK AW

IW2

IW3

I

IW1

AFST AFFV AW

IW2

IW3

I

IW1

2

3 1

chiocciola

Esempio di sviluppo a serpentina

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CALCOLO

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Linee di adduzionesi intendono le tubazioni che vanno dal colletto-re di distribuzione alle tubazioni che formano lespire. Le tubazioni di collegamento che passanoin un altro ambiente con un circuito indipenden-te, devono essere posate con lo stesso interassedi quest’ultimo circuito e quindi con stessa emis-sione di calore. Per il calcolo della quantitàd’acqua circolante deve essere eseguita larelativa correzione per le lunghezze delle tuba-zioni di collegamento.In prossimità del collettore passano tutti i tubi dialimentazione a distanze molto ravvicinate. Dalmomento che queste tubazioni di collegamentorilasciano a loro volta calore, può verificarsi inalcune circostanze che la temperatura dellasuperficie è superiore al valore permesso: in que-sto caso una parte delle tubazioni di collega-mento dovrebbe essere coibentata con mate-riale isolante.

Allacciamento al collettoreUna volta definiti gli anelli (passo e tipologia) pertutti i locali in oggetto, si passa al collegamento(mediante le linee di adduzione) degli stessi alcollettore di distribuzione, che sarà stato definitoed ubicato secondo quanto segue:

zone centrali per evitare lunghe linee diadduzione così da favorire il bilanciamentodegli anelli e consentire una efficace regola-zione di ogni singolo locale.

dell’impianto, sono da preferirsi collettori coni misuratori di portata su ogni derivazione.

di 10 derivazioni e lunghe linee di adduzione(anelli con lunghezza eccessiva ed elevateperdite di carico).

ratore di calore e i vari collettori di distribuzio-ne valutherm è a cura del progettista termo-tecnico che valuterà, in funzione delle carat-teristiche di alimentazione degli stessi (porta-ta, perdita di carico) passaggi, tipologia edimensioni delle tubazioni.

con produzione integrata della bassa tem-peratura il progettista deve verificare che ilcircolatore interno della caldaia sia in gradodi garantire la portata e la prevalenza di pro-getto; gli impianti a pavimento infatti opera-no con salti termici medi di circa 6-8 °C equindi con portate non trascurabili

dell’impianto tenendo conto del maggiorvolume d’acqua rispetto ad altre tipologie.

Cucinapasso 200

Sala dapranzo

passo 200

Soggiornopasso 200 passo 200

WCpasso 75

Corridoio

Ingresso

passo150

passo75

passo 75

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44

CALCOLO

La determinazione dei quantitativi dei componenti del sistema aquatherm può essere determinata

in base alla seguente tabella.

Stima indicativa dei componenti del sistema

Elencocomponenti

PASSO PASSO PASSO PASSO PASSO PASSO PASSO

50 751 100 150 200 250 300

Tubazione

Clips2

Zoccolinoperimetrale(Art. 91106)

Additivotermico(Art. 1108)

Additivotermico“Spezial”(Art. 1110)

Lastreaquatherm®

Alternativaalle clips:Clips abinario3

(Art. 90506)

m A x19,0 A x12,5 A x 9,5 A x 6,25 A x 5,0 A x 4,0 A x 3,5

pz A x 40,0 A x 25,0 A x 20,0 A x15,0 A x10,0 A x 8,0 A x 7,0

m A x1,0 A x1,0 A x1,0 A x1,0 A x1,0 A x 1,0 A x 1,0

m A x1,0 A x1,0 A x1,0 A x1,0 A x1,0 A x 1,0 A x 1,0

kg A x 0,2 A x 0,2 A x 0,2 A x 0,2 A x 0,2 A x 0,2 A x 0,2

kg A x 1,45 A x 1,45 A x 1,45 A x 1,45 A x 1,45 A x 1,45 A x 1,45

m2 A x1,0 A x 1,0 A x 1,0 A x1,0 A x1,0 A x1,0 A x 1,0

A: Superficie riscaldante del pavimento [m2]Passo: Interasse delle tubazioni [mm]1 Utilizzando le lastre a funghetti, non è possibile un passo di 75 mm

2 Utilizzando le lastre a funghetti, non sono necessarie clips di fissaggio

3 La clip a binario non è adatta per la lastra a funghetto.

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Montaggio

1) Come già detto in altro capitolo “condizioniper l’installazione” (pag. 5.38), il collettore didistribuzione è già stato piazzato nella posizio-ne indicata nello schema di montaggio; unavolta che siano stati effettuati gli intonaci edad edificio chiuso, si può procedere con laposa della fascia perimetrale nei vari locali,secondo quanto già descritto.

2) Distendere i pannelli rispettando le misure peril passaggio delle tubazioni secondo gli ela-borati grafici – ricordarsi che nel caso di posain pavimenti su terreno o esterno (comunquedove ci si aspetti presenza di umidità) è pre-scritta la posa preventiva di un foglio in PVC

3) Nel caso di pannelli piani senza finitura super-ficiale in HIPS procedere al distendere suglistessi già posati il foglio di alluminio fissato congli appositi chiodi in plastica

4) Posare le tubazioni degli anelli secondo iltracciato e i passi indicati nello schema grafi-co, fissando opportunamente i tubi mediantele clips

5) Prevedere, contemporaneamente alla posadelle tubazioni i giunti di dilatazione chepotranno essere realizzati mediante utilizzodella fascia perimetrale stessa o (se possibilee previsto) mediante idoneo kit.Nell’attraversamento dei giunti, la tubazionesarà inserita in una guaina e l’eventuale reteelettrosaldata sarà interrotta prima del giunto.

MONTAGGIO E COLLAUDO

45

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46

MONTAGGIO E COLLAUDO

6) Collegare le tubazioni degli anelli ai collettorivalutherm mediante i biconi a stringere.

7) Una volta distesi tutti gli anelli, si procede alcaricamento dell’impianto che potrà avveni-re sia dalla centrale sia inserendo un tubo ingomma direttamente sul collettore per velo-cizzare tale operazione.

8) Dopo il caricamento dell'impianto occorreprestare massima cura allo spurgo dell'ariapresente; per fare questo si agirà su ogni sin-golo anello finchè tutta l'aria presente siascomparsa.

Prova di tenuta a pressione

9) eseguire la prova prima di annegare i tubinel massetto;

10) portare i tubi ad una pressione doppia rispet-to a quella di esercizio con un minimo di 6bar per due cicli di minimo un’ ora ciascuno

11) mantenere la pressione anche durante lagettata;

12) se sussiste pericolo di gelo, utilizzare apposite-soluzioni antigelo (preferibile comunque pro-grammare i lavori secondo stagione accet-tabile)

Messa in servizio dell’impianto

13) nel caso di massetti tradizionali l’impiantodeve essere attivato almeno tre settimanedopo la gettata;

14) nel caso di massetti sintetici l’impianto deveessere attivato dopo un periodo di tempoconforme alle specifiche del fornitore,comunque non prima di una settimana dopola gettata;

15) spegnendo il riscaldamento a pavimentodopo la fase di riscaldamento, il massettodeve essere protetto dalle correnti d’aria eda un raffreddamento veloce.

16) il riscaldamento iniziale deve avvenire conuna temperatura di mandata di 25°C damantenere per 3 giorni;

17) dopo viene impostata la temperatura dimandata di progetto e tenuta per almenoaltri 4 giorni.

18) tarare i circuiti di ogni pannello in base alleprescrizioni di progetto (fare riferimento alleindicazioni di taratura o agire sui detentori inbase ai diagrammi riportati in allegato).

19) dopo il procedimento di riscaldamentodescritto non è garantito che il massettoabbia raggiunto il grado di umidità necessa-rio alla posa del pavimento; prima della posadi moquette o parquet è obbligatorio con-trollare che il grado di umidità sia correttoper la posa del supporto.

20) la temperatura di mandata deve esseremantenuta finchè non si sono raggiunte leumidità di compensazione idonee per laposa del pavimento

21) tutti i giunti di bordo e dilatazione devonoessere stati controllati per una corretta dispo-sizione ed esecuzione

22) residui di materiali devono essere rimossi

Solo dopo queste fasi si può procedere alla posadel pavimento e alla consegna delle operecompiute.

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48

MONTAGGIO E COLLAUDO

48

1) montaggio dei collettori e linee di alimentazione

2) posa del telo in PVC (se pavimento su terreno o verso esterno)

3) posa della fascia perimetrale

4) posa dei pannelli isolanti (più foglio alluminio se lastra piana senza �lm superiore)

5) realizzazione dei giunti di dilatazione e frazionamento e posa del tubo

6) caricamento dell'impianto spurgando l'aria da ogni singolo anello

7) prova di tenuta in pressione

8) posa dell'eventuale rete elettrosaldata

9) gettata del massetto

10) messa a regime del massetto

11) posa della pavimentazione

12) accensione e collaudo nale

Ricapitolando, ecco le fasi cronologiche di montaggio:Ricapitolando, ecco le fasi cronologiche di montaggio:

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MONTAGGIO E COLLAUDO

47

Committente:_____________________________________________________________________________

Via:________________________________ Città:_________________________________________________

Progettista termotecnico: _________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________________

Direttore dei lavori: ________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________________________

Ditta installatrice quali�cata: ______________________________________________________________

__________________________________________________________________________________________

Grossista: __________________________________ Agenzia: _____________________________________

Impianto installato a :_____________________________________________________________________

data accensione: ________________________________________________________________________

Rif. schema montaggio aquatherm: _______________________________________________________

Le tubazioni devono essere movimentate con cura, protette da urti potenziali e non esposte alla luce sola-

re diretta. Prima della posa del massetto gli anelli devono essere sottoposti a prova di pressione con acqua

per due cicli di minimo un’ora ciascuno; la pressione di prova deve essere pari al doppio della pressione

di esercizio, con minimo di 6 bar, mantenuta anche durante la posa e la maturazione del massetto.

Data prova pressione: ______________________________________________________________________

Temperatura ambiente: ___________________ Temperatura acqua: ____________________________

Pressione di prova: _____________________ mantenuta per due cicli di minimo un’ ora ciascuno.

A s e guito d e lla p rova e ffe ttua ta s i d ic hia ra c he l’impia nto è a te nuta e c he n on c i s ono p e rdite .

modulo collaudo lato 1

valutherm®

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48

MONTAGGIO E COLLAUDO

Il massetto deve essere posato con cura al fine di non danneggiare alcun componenete; carichi impor-

tanti dovranno essere appoggiati sul massetto solo dopo tempo adeguato. Durante le fase di posa del

supporto e per almeno 3 giorni successivi la temperatura non deve scendere sotto i 5 °C; inoltre il getto

deve essere protetto da eccessiva essiccazione al fine di mantenere basso il ritiro.

Le Ditte installatrici delle opere idrauliche e delle opere edili dichiarano che il massetto è stato additivato

con prodotto idoneo e secondo le indicazioni del produttore, mantenendo le tubazioni in pressione duran-

te le varie fasi di getto.

Il primo avviamento dell'impianto deve avvenire almeno 21 giorni dopo la posa del massetto cementizio

(o in conformità alle istruzioni del fabbricante) e comunque dopo almeno 7 giorni in caso massetti con ani-

drite. Il riscaldamento iniziale comincia ad una temperatura di mandata di 25°C, che deve essere mante-

nuta per almeno 3 giorni; dopo si imposta la temperatura massima di progetto, che deve essere mante-

nuta per almeno altri 4 giorni. Prima della posa dei pavimenti, il posatore deve verificare l'idoneità della

posa del rivestimento sullo strato di supporto che comunque deve essere posato secondo le prescrizioni

del costruttore.

La Ditta installatrice dichiara di aver effettuato tutte le fasi previste dalla normativa e secondo le indicazio-

ni del costruttore; il pavimento inoltre verrà posato dopo verifica della assenza di umidità e su massetto ido-

neo al tipo di finitura.

_______________________________________

Data

_________________________________________________

Timbro e Firma Ditta Installatrice opere idrauliche

_________________________________________________

modulo collaudo lato 2

___________________________________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________________________________

Le Ditte installatrici delle opere idrauliche e delle opere edili dichiarano che il massetto è

stato additivato con prodotto idoneo e secondo le indicazioni del produttore, mantenendo

le tubazioni in pressione durante le varie fasi di getto.

La Ditta installatrice dichiara di avere effettuato tutte le fasi previste dalla normativa e

secondo le indicazioni del costruttore; il pavimento inoltre verrà posato dopo la verifica

della assenza di umidità e su massetto idoneo al tipo di finitura.

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REFERENZE

49

Riscaldamento manti erbosi: la posa … ... il risultato

edilizia industriale edilizia sportiva: palazzetto del ghiaccio

grandi superfici aree esterne e rampe: sistemi antighiaccio

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1. VALIDITËLe presenti condizioni di vendita, di consegna e di pagamento

per i sistemi Fusiotherm, Climatherm, Valutherm, Climasystem

e tutti gli eventuali altri prodotti commercializzati da aquatherm

si intendono integralmente accettate dallÕacquirente con il

conferimento dellÕordine e con il ritiro dei prodotti, annullano

tutte le precedenti, e sono soggette a cambiamenti senza

alcun preavviso. Fa fede la versione aggiornata delle condizioni

generali disponibile sul ns. sito www.aquatherm.de.

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identificazione.

3. ACCETTAZIONELÕaccettazione dellÕordine, comunque acquisito � subordinata

allÕapprovazione di aquatherm.

4. CONSEGNA E CONDIZIONILa merce viaggia sempre a rischio e pericolo dellÕacquirente

anche se spedita in porto franco su un ns. camion o su un

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aquatern si riserva la facolt� di evadere un ordine con pi�

consegne.

Per la resa franco destino su camion sar� addebitato in fattura

un contributo pari al 4% (addebito minimo 25 ) se il valore

imponibile netto scontato nella merce ordinata � inferiore a

2.000 pi� iva.

Nessun addebito per ordini il cui imponibile netto scontato

� superiore a 2.000 pi� iva.

In caso di ordini per i quali il committente richiedesse una

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spedizione con imponibile delle merci inferiore a 500 pi�

IVA, aquatherm addebiter� in fattura lÕeffettivo costo sostenuto.

Per la resa franco destino degli ordini Valutherm che

comprendono lastre isolanti - indipendentemente dal valore

imponibile delle merci e del mezzo di trasporto scelto da

aquatherm - sar� applicato un supplemento di trasporto in

base alla provincia di destinazione.

5. TRASPORTOIl trasporto avviene tramite corriere o/e ns. automezzi e

comunque per la via e con il mezzo da aquatherm ritenuto

pi� conveniente, senza che ci� comporti responsabilit� alcuna

da parte della stessa. Le forniture vengono effettuate sempre

a rischio e per conto dellÕacquirente. LÕeventuale clausola

Òfranco destinoÓ, se preventivamente concordata, riguarda

soltanto lÕonere economico del trasporto.

6. TERMINI DI CONSEGNASalvo diverso ed esplicito accordo fra le parti, il termine di

consegna o di spedizione ha valore semplicemente informativo

e non impegnativo e pertanto non si assumono responsabilit�

per ritardi o per mancata consegna. LÕevasione parziale

dellÕordine non implica una variazione dei termini di pagamento

delle fatture relative.

7. PREZZISi applicano i prezzi in vigore al momento della consegna o

spedizione della merce, intesi per merce resa franco nostro

magazzino e al netto dellÕ IVA.

8. PAGAMENTISi riconoscono liberatori i pagamenti effettuati in contanti alla

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la cui espressa autorizzazione viene data con il conferimento

dellÕordine e confermata con il ritiro dei prodotti.

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qualsiasi natura non conferiscono al committente alcun diritto

di sospendere i pagamenti.

9. FIDOaquatherm si riserva di apportare modifiche al fido assegnato

alla clientela ogni qualvolta lo riterra opportuno e a suo

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Committente; se dallÕesame risulter� che il difetto �

imputabile ad aquatherm, sar� rimborsato lÕintero importo

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dal Committente per la restituzione del materiale.

12. RECLAMIReclami relativi alla spedizione o consegna della merce

e alla sua quantit� e qualit� devono essere tassativamente

e inderogabilmente effettuati entro e non oltre otto giorni

dalla data di arrivo della merce. In caso di reclamo per

ammanchi o avaria dei prodotti, gli stessi sono considerati

solo se accompagnati da copia della bolla di consegna

sella quale sono annotate in modo univoco le riserve fatte

al trasportatore allÕatto del ricevimento merci.

13. GARANZIA

13.1 Durataaquatherm garantisce i propri prodotti, rispettivamente

tubi di materiale sintetico, raccordi di sua produzione e

componenti elettroniche per 2 (due) anni dalla data della

messa in funzione dellÕimpianto (fermo restando le

procedure di verifica e collaudo previste) e per 2 (due)

anni dalla data di consegna (certificate dalla emissione di

fattura o scontrino fiscale) per quanto riguarda polifusori,

macchine a saldare, attrezzatura varia ed accessori relativi.

é possibile ottenere lÕestensione di garanzia su tubi di

materiale sintetico e raccordi prodotti da aquatherm a 10

(dieci) anni dalla data della messa in funzione dellÕimpianto

CONDIZIONI DI VENDITA

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CONDIZIONI GENERALI DI VENDITA E DI CONSEGNA

Page 57: impianti di riscaldamento a · PDF fileimpianti di riscaldamento a pavimento Parco Produttivo Apuania ex Area Dalmine 54100 Massa (MS) - Italia Tel.: +39 0585 25991 Fax: +39 0585 259999

previa compilazione e trasmissione della documentazione

prevista (Dichiarazione di conformit� ai sensi della L. 46/90

e Modulo Collaudo impianto controfirmato da

progettista/Direttore dei Lavori).

La suddetta documentazione deve arrivare in sede

aquatherm entro 3 mesi dalla messa in funzione

dellÕimpianto.

Per messa in funzione dellÕimpianto sÕintende la data di

attivazione delle opere realizzate e comunque una data

entro sei mesi dalla consegna delle suddette.

13.2 TerminiIl consumatore deve denunciare il difetto , a mezzo di

raccomandata recante,in allegato, la documentazione di

cui al punto 13.1, nonch� i documenti di installazione e di

col laudo; la denuncia deve essere effettuata

immediatamente, al pi� entro e non oltre due mesi dalla

scomparsa del difetto stesso e comunque prima

dellÕesecuzione di lavori di ripristino senza manomissione

dellÕimpianto e senza scomparsa del materiale ritenuto

difettoso. Ad aquatherm deve essere data la possibilit� di

visionare i materiali, avvalendosi di un collaboratore da lei

esplicitamente autorizzato, prima che questi ultimi vengano

rimossi.

Eventuali interventi provvisori e/o parziali da parte di

aquatherm non sono da ritenersi in alcun modo come tacita

accettaz ione di r iconoscimento di garanzia.

13.3 Diritto del Consumatore aquatherm, per il tramite del rivenditore, si impegna a

sostituire o riparare il materiale entro un termine congruo

dalla richiesta. Nel quadro di questa garanzia aquatherm

si impegna al risarcimento dei danni diretti e indiretti

provocati al consumatore per difetti del materiale, nonch�

la rifusione degli oneri a causa della rimozione, smontata,

collaudo o dissotterramento della conduttura in

conseguenza di difettosit� del prodotto, come pure per

lÕinstallazione, montaggio, spostamento dovuto a deficienza

del prodotto stesso. Un indennizzo per mancato godimento,

perdita di produzione, interruzione di funzionamento,

diminuzione di valore e altro danni conseguenti indiretti

sono esclusi.

Accertata lÕimputabilita del danno ad aquatherm, la stessa

provveder� ad un risarcimento fino ad un massimo di

2.582.200,00 per danni alle cose.

13.4 EsclusioniLa garanzia e la sua eventuale estensione perdono ogni

validita se non vengono utilizzati prodotti originali dei sistemi

aquatherm e componenti non espressamente approvati

da aquatherm oppure realizzati con attrezzatura non

prescritta nelle note tecniche aggiornate del sistema.

La garanzia non entra in vigore se non sono state rispettate

le norme, le regole tecniche di settore e le indicazione

tecniche di aquatherm per la progettazione, lÕinstallazione

e lÕuso. LÕinstallazione dellÕimpianto deve essere stata

eseguita da ditta qualificata secondo le categorie previste

dalla legge.

La garanzia e la sua eventuale estensione, oltre ai casi

suddetti, non � prevista:

- in caso si impiego di materiale precedentemente deteriorati

e quindi in caso di tubi, raccordi ed accessori scalfiti, incisi

con taglio e colpi, riscaldati con fiamme,

esposti ai raggi di solari in magazzino o cantiere oltre sei

mesi e per malfunzionamenti degli impianti con eccessi di

temperature e pressioni.

- in caso di destinazione degli impianti diversa da quella

per la quale il materiale � espressamente previsto come

regolamento da leggi e norme di settore aquatherm

addebiter� al richiedente il costo della perizia e di tutte le

spese sostenute per gli accertamenti circa le cause dei

danni quando gli stessi non siano riconducibili ai vizi di cui

al punto 18.

13.5 Norme applicabiliPer quanto non specificamente previsto, si rimanda alle

norme contenute nel D.Lgs. 2.02.2002, n. 24, regolante la

tutela del consumatore.

14. DOCUMENTAZIONE TECNICA DEL PRODOTTOaquatherm mette a disposizione degli acquirenti la

documentazione tecnica dei sistemi comprensiva di manuali

esplicativi delle regole dÕuso e della destinazione dei sistemi,

nonch� della corretta procedura di installazione sia in

forma cartacea sia in formato elettronico sul sito aziendale

www.aquatherm.de. Gli acquirenti rivenditori a loro volta

rendono disponibile la ns. documentazione tecnica

aggiornata nei loro punti di vendita mettendola a

disposizione dei loro clienti installatori e agli altri operatori

del mercato.

Poich� la fornitura riguarda solo la componentistica sar�

cura dellÕinstallatore fornire allÕutilizzatore tutte le informazioni

relative alla corretta gestione e controllo dellÕimpianto finito

in funzione delle specifiche richieste dal tecnico progettista

o dalla regola dellÕarte.

15. CARATTERISTICHE TECNICHEaquatherm si riserva la facolt� di modificare tecnicamente

in qualsiasi momento e senza preavviso i prodotti.

16. IDENTITËIl committente � responsabile di tutti i dati e le informazioni

di identificazione forniti ad aquatherm quali nominativo,

ragione sociale, indirizzo, codice di identificazione fiscale

e quantÕaltro specificatamente richiesto dalla legislazione

vigente.

17. MARCHIOTutti i prodotti sono contraddistinti da marchi di fabbrica

depositati e tutti gli effetti di legge.

18. FORO COMPETENTEPer qualsiasi controversia tra aquatherm ed il Committente

e/o il Consumatore sar� sempre e solo competente il Foro

di Massa.

CONDIZIONI DI VENDITA

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