indotto jazz:re:found 2008-2013
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JAZZ:RE:FOUND ANALISI INDOTTO TERRITORIALE
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I n d ag in e su l p u bb lico d e l Jazz Re Found 2011
3L’in d ag in e su l p u b b lico : ist r u zio n i d ’u so
L’attuale contesto culturale piemontese, e non solo, necessita di un momento di riflessione e di analisi dello stato attuale dell’arte per fare fronte a una situazione fortemente
schizzofrenica, caratterizzata da turbolenze e contrazioni finanziarie, da un lato, e, dall’altro, da una fame endemica di attività e iniziative nuove e rinnovate che negli anni passati è
stata alimentata da un florilegio di nuove manifestazioni, dalla nascita di nuovi e inusuali spazi performativi, da intrecci e commistioni di linguaggi e storie che si raccontano e
suggestioni che si rinnovano.
Per essere competitivi però risulta fondamentale non solo trovare forme e modalità nuove di produzione-elaborazione e presentazione di iniziative e attività culturali, ma, oggi come
mai prima, fermarsi e ascoltare: ascoltare le esigenze, i bisogni, le necessità che nascono dai territori nei quali andiamo ad agire e sui quali innestiamo i germi delle nostre
attività; ascoltare le esigenze e le direttive della politica, quando e ove siano presenti; ascoltare e cercare di comprendere le richieste che giungono da mondi nuovi e diversi, quelli
più “commerciali”, che cercano il supporto della cultura per avvalorare e nobilitare il loro brand; ascoltare la voce dei destinatari attuali e potenziali del nostro agire.
Tanto più tali azioni si rivelano fondamentali per le manifestazioni e i festival neo-nati, sorti sulle ceneri e sulla scia dell’entusiasmo generato dal tanto discusso, amato-odiato liet
motiv della festivalisation, che come un uragano si è abbattuta sulla nostra penisola tutta, da nord a sud.
In un momento in cui la cultura tutta sta cercando una nuova legittimazione alla propria esistenza e dignità, è importante esplorare e valutare nuovi possibili approcci, modalità di
interazione, di condivisione e di sostegno complessivo. Si rivela infatti essenziale considerare il proprio operato nella sua complessità, per essere in grado di valutare con occhio
sufficientemente distaccato, ma al contempo consapevole, il proprio modo di gaire, cercando non solo di focalizzare gli obiettivi artistici e organizzativi, ma anche commisurandoli a
quelle che sono le esigenze e i bisogni di tutti i nostri stakeholder, primi fra tutti il nostro pubblico, quello reale, dell’oggi, ma anche quello di domani e quello di ieri.
I n d ag in e su l p u bb lico d e l Jazz Re Found 2011
5Ob ie t t iv i e n o t e m e t o d o lo g ich e
Le implicazioni e le riflessioni sul ruolo e sulla funzione di un festival si fanno complesse perché gli attori in gioco e le loro istanze sono molteplici e spesso in contraddizione e il
contesto nel quale si muovono richiede un’attenta decifrazione. Si passa dalla prospettiva delle amministrazioni pubbliche (il cui sostegno e la cui promozione di eventi culturali si
colloca in ambiti di politiche culturali di ampio spettro); a quello degli artisti, degli organizzatori, degli intermediari della cultura per i quali il festival rappresenta la possibilità di
sperimentare poetiche e visioni raccogliendo la sfida di progettare dovendo fare i conti con “uno spazio” e con “un tempo” che si presentano come vincolo o come potenzialità
espressiva; a quello infine del pubblico o dei pubblici, l’eminenza grigia, il grande escluso che gioca tuttavia un ruolo fondamentale per aiutare a capire il senso di un festival che
trae la sua ragion d’essere da una rappresentazione (darstellung) dinnanzi a un pubblico.
Che cosa muove alla partecipazione? Quali bisogni vengono soddisfatti nel qui e nell’ora dell’incontro tra gli artisti e il loro pubblico? Perché un festival ci interessa? Quali sono i
fattori e le motivazioni che ci inducono a parteciparvi? La partecipazione è alimentata solamente dall’apprezzamento espresso nei confronti del palinsesto o da dinamiche e
aspettative differenti e più complesse che trovano nella condivisione collettiva di un momento in cui si intrecciano le relazioni e i riti un fattore di coagulo e di spiegazione?
Andare a vedere un concerto, partecipare ad uno spettacolo implica un salto di qualità, un cambiamento di stato rispetto ad altre pratiche e forme di consumo culturale in cui
minori sono lo sforzo, il coinvolgimento, l’attenzione richiesti (guardare la tv, ascoltare musica alla radio, leggere un libro, guardare un dvd a casa con amici, ecc.). Implica il
passaggio dalla sfera privata a quella pubblica, nel senso di occupazione di uno spazio pubblico, di adeguamento a codici di comportamento più o meno stringenti, di accesso a
una ritualità e a una esperienza che porta a staccarsi dalla dimensione del quotidiano.
L’indagine sul pubblico del Jazz Re Found ha preso le mosse da queste premesse, per ricostruire il profilo del proprio pubblico, analizzando le
I n d ag in e su l p u bb lico d e l Jazz Re Found 2011
7I r isu lt a t i d e ll’in d ag in e
Pro f ilo e id en t it à d e i v isit a t o r i
Il genere
Grafico 1. I l p u b b lico d e l Jazz Re Fo u n d p er g en ere
47%
53%
Femmina Maschio
In contro tendenza con quanto emerge da analoghe indagini sul pubblico delle performing arts, ma in linea con i dati relativi ai consumi musicali per genere, l’indagine evidenzia
una prevalenza di pubblico maschile (53,4%) a fronte di una minore incidenza di quello femminile (46,6%).
I n d ag in e su l p u bb lico d e l Jazz Re Found 2011
8Il festival dei trentenni
Grafico 2. I l p u b b lico d e l Jazz Re Fo u n d p er et à
0%
5%
10%
15%
20%
25%
30%
35%
<18 19-24 25-29 30-39 40-49 50-59 >60
5%
19%
27%
31%
12%
5%
1%
L’età media del pubblico è di 31 anni1, decisamente inferiore rispetto ad analoghe indagini sul pubblico dei festival di performing arts: circa il 60% del pubblico ha infatti
un’età compresa tra i 25 e i 39 anni; decisamente significativa anche la presenza dei giovani di età compresa tra i 19 e i 24 anni, 18,9%, incidenza che sale a un quarto dei
rispondenti se si considerano quanti partecipano per la prima volta al festival.
1 La m ed ian a è d i 29 ann i e la dev iazio n e st an da rd d i 9,6.
I n d ag in e su l p u bb lico d e l Jazz Re Found 2011
9La provenienza
0,2%0,5%
* Le incidenze percentuali sono calcolate sul totale dei rispondenti della Regione.
* Le incidenze percentuali sono calcolate sul totale dei rispondenti italiani.
Est e r o 5% I t a lia 95%
2,9%
0,9%2,7%
0,5%
1,7%
10%
13%
3%
56,5%
25,8%
0,2%
0,3%
0,9%
0,5%
0,3%
di cui:
43,2% Provincia di Vercelli
28,3%
22,4%
altre province della Regione
resto d’Italia
43%
4,3%
0,2%
8,2%
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11Le categorie professionali
Grafico 3. I l p u b b lico d e l Jazz Re Fo u n d p er ca t eg o r ia p r o f essio n a le
30%25%20%15%10%5%0%
26%20%
15%10%
5%4% 4% 4% 4%
Le categorie professionali più presenti al Jazz Re Found sono impiegati (26%), studenti (20%) e liberi professionisti (15%).
L’alta percentuale di studenti è correlata alla forte incidenza di giovani che partecipano al Jazz Re Found. Oltre all’interesse per il festival, la possibilità di usufruire dello “sconto
studenti” sul prezzo del biglietto di ingresso può essere ritenuto un valido incentivo alla partecipazione attiva di tale categoria di pubblico.
I n d ag in e su l p u bb lico d e l Jazz Re Found 2011
12I can a li d i com u n icazio n e u t ilizza t i
Tabella 1. I canali di comunicazione utilizzati dal pubblico del Jazz Re Found
Grafico 4. I can a li d i com u n icazio n e u t il izza t i d a l p u b b lico d e l Jazz Re Foun d
45%
40%35%
30%
25%20%
15%
10%5%
0%
43%
in d ica t o d a q u asi il 37% d e i r isp o n d en t i; t u t t a v ia è so p ra t t u t t o il w eb 2.0, co n Faceb o o k a g io ca re u n ru o lo ca rd in e d a l p u n t o d i v ist a in f o rm a t ivo ,
42%
17% 17% 16%
5% 4%3% 3%
La conoscenza pregressa del festival e il passaparola so n o i p r in cip a li can a li d i in f o rm azio n e u t il izza t i d a l p ub b lico d e l f est i va l.
F ra g li a lt r i can a li in f o rm a t iv i , I n t e r n e t g io ca u n ru o lo f o n d am en t a le , so p ra t t u t t o p er q u an t i si avv icin an o p er la p r im a vo lt a a lla m an if est azio n e : è
Valore assoluto Incidenza %
conoscevo già il f estival 259 42,5%tramite amici/conoscenti 258 42,4%manif esti/locandine/f lyer 104 17,1%f acebook 104 17,1%Internet 96 15,8%per caso 28 4,6%sito w eb del f estival 22 3,6%articoli/recensioni su quotidiani/periodici 20 3,3%radio 18 3,0%new sletter 11 1,8%altro 10 1,6%riviste specializzate 5 0,8%tv 2 0,3%non risposte 10tot. Questionari 619tot. Rispondenti 609
I n d ag in e su l p u bb lico d e l Jazz Re Found 2011
13essendo stato utilizzato dal 17% dei rispondenti. Diversamente, scarsa la performance del sito ufficiale, utilizzato come strumento informativo solo dal 3,6% del pubblico e dal 2,8%
dei “neofiti”.
Fra gli strumenti di comunicazione “tradizionali”, manifesti, locandine e flyer presentano una buona redemption (17%), in quanto validi strumenti capaci di incentivare
ulteriormente il passaparola e generare curiosità.
Tabella 2. I canali di comunicazione utilizzati dai neofiti del Jazz Re Found
Grafico 5. I canali di comunicazione utilizzati dal pubblico del Jazz Re Found: pubblico complessivo e neofiti a confronto
17% 17% 17%15% 16%8%
5%
18%
tutti neofiti
su g g er im en t i d i am ici/con o scen t i/p a ren t i g io ch i u n r u o lo ch iave . Sen za d ub b io il f est iv a l d im o st r a d i ave r e d a t o v i t a a u n o zo cco lo d u ro d i “am ici” e
An a lizzan d o i can a li d i com u n icazio n e u t il izza t i d a q u an t i si a cco st an o d a l f est i va l p e r la p r im a vo lt a si ev in ce com e il p assap a ro la , o v vero i
Valore as soluto Incidenza %
tramite amici/conoscenti 134 52,8%Internet 46 18,1%manifesti/locandine/flyer 43 16,9%f acebook 39 15,4%conoscevo già il festival 37 14,6%per caso 21 8,3%articoli/recensioni su quotidiani/periodici 10 3,9%radio 7 2,8%sito w eb del festival 7 2,8%altro 7 2,8%riviste specializzate 2 0,8%tv 1 0,4%new sletter 1 0,4%non risposte 2tot. Ques tionari 256tot. Risponde nti 254
60% 53%50% 43
%42%
40%
30%
20% 15%
10%
0%