iniziazione di gruppo

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Processo di Iniziazione di Gruppo

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2

White Stone Publishing

Highden Manor, Private Bag 11081, Palmerston North, New Zealand.

Phone 64 6 324 7000.

[email protected]

www.shamballaschool.org

First published 2005

© Bruce Lyon, 2005. Except as provided by the Copyright Act 1962, no part of this publication may be reproduced by any process, stored in a retrieval system or

transmitted in any form or by any means without the prior permission of the author. Requests and enquiries should be directed to White

Stone Publishing.

National Library of New Zealand Cataloguing-in-Publication Data

Lyon, Bruce Philip, 1957-

Group Initiation / Bruce Lyon.

Includes bibliographic references.

ISBN 0-476-01477-8

Editor: Barbara Maré.

Cover Design by Bruce Lyon.

Printed by Carrington Print, Feilding, NZ.

3

Indice

Dedica ………………………………………………………………………....... pag. 5

Prefazione ………………………………………………………………………… ‖ 5

Prima parte …………………………………………………………………………… 6

Linee di Comunicazione ………………………………………………………………. 6

Rapporti di Gruppo Ashramici .………………………………………………………… 6

Archetipi ..……………………………………………………………………………… 8

L‘Archetipo Interiore …………………………………………………………… …….. 9

La Luce della Libertà .…………………………………………………………………. 9

Mantenere la Connessione ……………………………………….……………………. 10

La Situazione Mondiale ……………………………………………………………….. 11

Le Energie della Volontà ……………………………………………………………….. 14

Shamballa ……………………………………………………………………………… 15

La Riserva di Volontà ……………………………………………………………… ….. 17

Impressione di Gruppo …………………………………………………………………. 18

Corpo Causale di Gruppo ……………………………………………………………… 21 Le Torrette .…………………………………………………………………………….. 23

Direzione di Focalizzazione ……………………………………………………………. 25

Campo di Attesa ……………………………………………………………………….. 28

Radiazione e Magnetismo ……………………………………………………………… 28

Resa ………………………………………………………………………….………… 32

Integrazione di Gruppo ………………………………………………………………… 33

Comunione …………………………………………………………………………….. 34

Trasmutazione e Trasfigurazione ...……………………………………………………. 36

Mantram ...………………………………………………………………………….….. 38

Formula di Integrazione di Settimo Raggio …………………………………………… 39

Guarigione ………………………………………………………………………….….. 41

Il Principio Creativo …………………………………………………………………….. 42

Tensione ……………………………………………………………………………….. 43

Scelta ………………………………………………………………………….………... 44

Identificazione di Gruppo ……………………………………………………………… 45

Vita ………………………………………………………………………….…………. 47

Fusione ………………………………………………………………………….……… 48

Luce di Vita ……………………………………………………………………………. 50

Anima di Gruppo ……………………………………………………………………… 52

La Parola ………………………………………………………………………………. 54

Destino e Proposito ……………………………………………………………………. 55

Sintesi ………………………………………………………………………….............. 56

Seconda Parte …………………………………………………………………………. 58

Decisione ………………………………………………………………………………. 58

Integrazione di Gruppo ………………………………………………………………… 60

I Chakra di Gruppo ….…………………………………………………………………. 61

Tempo ed Esperienza Spirituale …………………….…………………………………. 62

Energie del Drago e del Serpente …………………………………………………… 64

Iniziazione di Gruppo ………………………………………………………………….. 66

4

Intimità Spirituale ……………………………………………………………………… 68

Identificazione con la Gerarchia ………………………………………………………. 69

Il Cristallo di Gruppo ………………………………………………………………….. 71

Volontà, Coscienza e Manifestazione …………………………………………………. 73

I Sette e i Cinque ………………………………………………………………………. 75

Denaro ………………………………………………………………………….……… 77

Trasmissione di Energia ……………………………………………………………….. 79

Sorgente di Forza ……………………………………………………………………… 80

Liberare la Luce .………………………………………………………………………. 81

La Croce Fissa ..………………………………………………………………………... 83

Astrazione ……………………………………………………………………………… 85

L‘Ashram di Sintesi ……………………………………………………………………. 87

Integrazione ……………………………………………………………………………. 88

Luce Superna …………………………………………………………………………… 88

Il Centro Ajna ………………………………………………………………………….. 90

Sacrificio …………………………………………………………………….………… 93

Formazione di Strutture Esoteriche ……………………………………………………. 94

Esteriorizzazione ………………………………………………………………………. 96

Costellazione ……………………………………………………………………. …….. 98

Tutto è Bene …………………………………………………………………………… 99

Organizzazione ………………………………………………………………………… 100

Deporre i Semi ………………………………………………………………………… 102

Terza Parte …………………………………………………………………………… 104

Plenilunio di Aries: Conferimento di potere al NGSM ………………………………… 104

Plenilunio di Taurus: La Dualità di Volontà e Proposito ………………………………. 106

Plenilunio di Gemini: Le Tre Feste Spirituali …..……………………………………… 113

Plenilunio di Cancer: Il Cristo e le Otto Iniziazioni …………………………………… 117

Plenilunio di Leo: I Nirmanakaya e l‘Astrazione Atmica ……………………………… 120

Plenilunio di Virgo: La Sacralizzazione della Materia ………………………………… 123

Plenilunio di Libra: La Costruzione di Idee Viventi …………………………………… 125

Plenilunio di Scorpio: Ciò che può determinare un Cambiamento ……………………. 127

Plenilunio di Sagittarius: La Triplice Anima …………………………………… …….. 129

Plenilunio di Capricornus: La Vita Una ……………………………………………….. 132

Plenilunio di Aquarius: Invocazione del NGSM al Principio di Vita …………………. 135

Plenilunio di Pisces: Sacrificio ………………………………………………………… 142

5

Dedica

Dedicato al NUOVO GRUPPO DI SERVITORI DEL MONDO e a ―La Gloria dell‘Uno‖

Prefazione

Gli scritti che seguono sono stati ricevuti telepaticamente come parte di una serie più

ampia di trasmissioni, che si ritengono provenire dall‘ashram del Maestro Tibetano Djwhal

Khul, rese pubbliche sotto lo pseudonimo di ―Mercurio‖.

Questi messaggi sono essenzialmente istruzioni rivolte al gruppo interno della

Shamballa School, ricevute negli anni che vanno dal 2001 al 2005, quando il gruppo stava

cercando di fondare una scuola a Highden Manor in Nuova Zelanda per poi apprendere a

creare e mantenere un campo per la trasmissione ciclica di energie spirituali.

Essi vengono resi pubblici nella loro forma originale, dal momento che contengono

informazioni che potrebbero tornare utili ad altri gruppi impegnati nell‘esperimento di

iniziazione di gruppo nell‘Era di Aquarius.

Bruce Lyon

Shamballa School

6

Prima Parte

18 Aprile 2001

Linee di Comunicazione

Ci sono molti problemi che occupano le menti di coloro che osservano e guidano

dall‘interno. La capacità dell‘umanità di gestire la Volontà è solo uno di essi. Un altro è la

risposta all‘Aspetto Amore. Se solo poteste essere consapevoli della forza incredibile che

viene generata dal ritorno del Cristo mentre gli ashram si esternano. Tale energia è ciò che il

mondo attende, ma dal momento che non ne è pienamente consapevole, se non nei gradi più

elevati dell‘umanità, la risposta all‘afflusso di amore rimane in gran parte a livello inconscio e

crea la ―spinta a fondersi‖ in molte forme orizzontali, tra le quali la sessualità è la più ovvia.

Formazione di gruppi, fusioni d‘aziende, di valute e simili rientrano in questo processo. Da

qui scaturisce la necessità di rendere noto alla mente consapevole del pubblico ciò che sta

realmente accadendo, in modo che tutti possano rispondere in modo più consapevole

all’afflusso di energia. Questo sei in grado di farlo: hai la formazione psicologica, i piedi

piantati per terra, la dimostrazione data a Highden di un approccio attento ai mondi interiori.

Devi trovare il modo di comunicare tutto ciò in maniera intelligente. Ciò richiederà anche

sacrificio, fratello mio, perché rischierai di essere schernito e incompreso da coloro che sono

polarizzati mentalmente ma non ancora centrati nel cuore. Highden continuerà a crescere in

reputazione e forza magnetica. Attirerà attenzione. A questo penseremo noi. Quello che farete

di essa è di importanza cruciale. Quelle linee di comunicazione devono essere usate per

proporre al pubblico una presentazione intelligente della Gerarchia del pianeta, della nuova

psicologia, dell‘enfasi sul gruppo e dell‘aiuto che è disponibile in questi tempi critici.

25 Aprile 2001

Rapporti di Gruppo Ashramici

Il messaggio di oggi mira a stabilizzare la vita del gruppo facendo comprendere

qualcosa dei rapporti di gruppo ashramici. State tentando di unire diverse energie di raggio e

di sintetizzarle in una modalità di Settimo Raggio focalizzandovi su un luogo e un progetto

particolari. Highden rappresenterà un riflesso sul piano fisico dell‘archetipo interiore e le

energie archetipe fluiranno attraverso il corpo eterico del centro. Di conseguenza dovrete

essere in grado di adattarvi a questa configurazione: La Regola VIII per Discepoli e Iniziati è

importante a questo riguardo e permette il flusso delle sette energie attraverso i diversi livelli:

―Il gruppo trovi in sé la risposta ai sette gruppi maggiori che attuano la volontà gerarchica

con amore e comprensione. Il gruppo contiene tutti e sette, il gruppo perfetto. I sette minori,

i sette maggiori e i sette planetari formano un unico grande tutto, e il gruppo li deve

conoscere. Quando ciò è compreso e la Legge dei Sette Supplementari è capita, il gruppo

comprenda i Tre e poi l‘UNO. Vi perverrà con il respiro unito e il ritmo unificato.‖

1

Col tempo ogni chakra dovrà avere un proprio triangolo che medita su uno dei diversi

Maestri, facendo dunque affluire una particolare energia di raggio. Per questo motivo ognuno

di voi potrebbe rafforzare il lavoro del proprio triangolo di studente. Il vostro triangolo è

1 Alice A. Bailey, I Raggi e le Iniziazioni, Lucis Publishing Comp. N. Y. 1960, p. 148 ingl.

7

come la testa o centro di sintesi del progetto e quindi deve rimanere in stretto rapporto con gli

altri triangoli. Il nostro è un progetto esoterico; dunque, non dovreste perdere troppo tempo a

cercare di radunare persone che sembrano avere le abilità necessarie nel mondo esterno ma

che in realtà non possiedono l‘allineamento interiore. Questo è un punto importante da tenere

a mente. Ciò che si sta manifestando va dall‘interno verso l‘esterno: l‘archetipo della

Gerarchia espresso tramite la disponibilità dell‘essere umano ad allinearsi con quell‘archetipo.

Potreste visualizzare ognuno dei sette chakra del centro che abbiano in mezzo un

triangolo con un flusso centrale di energia. Leggete la Regola VIII e anche la descrizione dei

chakra in Telepatia e il Veicolo Eterico.

I Centri e le Energie di Raggio

―Vi è un aspetto della Scienza dell’Impressione di cui non ho ancora detto niente; aspetto

costituito dai centri quali punti focali, quali trasmettitori delle energie dei sette raggi. Gli

esoteristi sanno che ciascuno dei sette centri viene a trovarsi sotto l‘influsso di una specifica

energia di raggio, ed è generalmente accettato il fatto che il centro della testa riceve e

trasmette energia del primo Raggio della Volontà o Potere; il centro del cuore è il custode

dell‘energia del secondo Raggio, Amore-Saggezza, mentre l‘energia del terzo Raggio,

Intelligenza attiva, creativa, fluisce attraverso il centro della gola, vivificandolo. Questi

Raggi d‘Aspetto si manifestano mediante i tre centri al disopra del diaframma e, su scala più

vasta, tramite Shamballa, la Gerarchia e l‘Umanità. È tuttavia ugualmente vero che

Shamballa è in primo luogo espressione del secondo Raggio, perché questo è il Raggio del

presente sistema solare di cui Shamballa è parte; e che il primo Raggio, o il suo dinamico

aspetto vita, è focalizzato nel cuore, perché il cuore è il centro della vita. Il grande centro che

chiamiamo l‘Umanità è governato in modo predominante dal terzo Raggio, della

Intelligenza Attiva. L‘energia di questo Raggio perviene al centro della gola mediante i

centri della testa e del cuore. Dico queste cose per due ragioni che dovrebbero essere

presenti al vostro pensiero mentre studiate questa scienza:

1. Tutti i centri vengono a trovarsi sotto l‘influsso di tutti i Raggi, e questo deve esservi

certamente chiaro in riferimento agli uomini di scarso e di medio sviluppo.

Se ciò non fosse, tali uomini sarebbero incapaci di rispondere all‘energia del primo, del

secondo e del terzo Raggio, poiché i centri al disopra del diaframma sono in essi inattivi.

2. Nel tempo e nello spazio, e durante il processo evolutivo, non è possibile dire quale sia il

centro che esprime l‘energia di un raggio particolare, perché vi è costante movimento ed

attività. Spesso, il centro alla base della colonna vertebrale è espressione di energie di primo

Raggio. Ciò può arrecare confusione, poiché la mente umana cerca di precisare tutte le cose,

di renderle stabili e di fissare certi rapporti o di assegnare certi centri a certe energie di

raggio, cosa che non è possibile fare.

Al termine del ciclo planetario, quando il Proposito divino sarà giunto a compimento, e

quando, in virtù del processo evolutivo, si saranno prodotti i mutamenti e gli assestamenti

necessari alla piena manifestazione del Volere di Sanat Kumara, la situazione sarà diversa e

gli uomini sapranno — come sanno i Membri della Gerarchia — quali centri esprimono le

energie dei sette raggi. Si ricordi, inoltre, che i Raggi di Attributo si spostano e cambiano

continuamente; ad esempio, l‘umanità, quale centro planetario della gola, è sotto il costante

influsso del settimo raggio, come pure lo è il centro del plesso solare del pianeta. A questo

centro, che ha sede al disotto del diaframma, non darò un nome. Sebbene il centro della gola

umano esprima in primo luogo energie del terzo raggio, è interessante notare al riguardo

che le energie di due Raggi dominano presentemente questo centro.

Il centro della gola della personalità integrata dell‘uomo medio è governato dal terzo

raggio e fortemente vivificato dalle sue energie (esse pure in numero di sette), mentre il

centro della gola degli aspiranti spirituali, dei discepoli e degli iniziati al di sotto della terza

iniziazione risponde principalmente all‘influsso del settimo raggio, e ciò particolarmente ora

8

che il settimo raggio è in incarnazione. I raggi che si manifestano in un dato ciclo influenzano

fortemente tutti i centri, oltre quello attraverso il quale si esprimono normalmente. Questo è

spesso dimenticato. È superfluo dire che, via via che l‘uomo progredisce sul Sentiero del

Ritorno, egli riceve sempre più l‘―impressione‖ del centro di cui è parte integrante e cioè, in

primo luogo, del centro della gola planetario, la famiglia umana. Poi, quale anima, perviene

sotto l‘―impressione‖ della Gerarchia, il centro del cuore planetario, e a questo punto

comincia a manifestare le energie combinate dell‘intelligenza e dell‘amore. Infine, sul

Sentiero dell‘Iniziazione egli perviene sotto l‘―impressione‖ di Shamballa, il centro della testa

planetario, partecipa al divino Proposito e diviene un Agente del Piano Divino.‖2

Impegnatevi a riconoscere e a porvi in relazione con l‘archetipo ashramico interiore e

questo porrà ordine sia nella mente che nel cervello. I sette centri della testa riflettono tutto

questo. Studiate inoltre il processo d’esteriorizzazione degli ashram, perché voi state

facendo la stessa cosa in miniatura. Un altro punto d‘interesse per la vostra iniziativa è che, trattandosi di un centro di

Settimo Raggio è essenziale che voi bilanciate le energie con il Primo Raggio. Impegnatevi a

stabilire un rapporto più profondo e più stretto con la Scuola Egizia che è potentemente

presente a livello eterico, ma che non si manifesterà nel mondo esterno per diversi secoli

ancora. Pur tuttavia, esiste un forte legame tra il lavoro delle Scuole di Primo e Settimo

Raggio e la Scuola Interiore può essere una fonte di energia, ispirazione e soprattutto

Proposito che permetterà al vostro progetto di rimanere ancorato sul piano esterno. L‘occhio

di Horus è un simbolo potente di questa Scuola Egizia. Ponetelo nel triangolo, quando si

rende necessaria energia di questo tipo.

9 Maggio 2001

Archetipi

Molte cose stanno avvenendo all‘interno della Gerarchia stessa, per non citare le

turbolenze presenti nel vostro campo di gruppo. Vorrei ancora una volta sottolineare la

necessità che gli archetipi si ancorino. Archetipi, Archetipi, Archetipi. Realtà energetiche che

cercano di imprimersi sul piano materiale, riunendo e ordinando forme in conformità alla

legge. Le forme ovviamente si ribelleranno. Ascoltate queste proteste, ma mantenete ferma la

vostra volontà dalla parte degli archetipi.

Cercate di integrare il modello d‘energia archetipico con il modello di funzione o di

distribuzione geometrica di quell‘energia. Tenete incontri regolari del vostro nucleo in cui

possiate lavorare consapevolmente con la Regola VIII per Discepoli e Iniziati, allo scopo di

far emergere le energie archetipiche.

Fratello, fa che io possa sollevarti dal tuo mare di guai per introdurti nel nostro! Molte

cose stanno avvenendo, come ho detto, all‘interno della Gerarchia. I preparativi per la

Decisione sono ormai ovunque. Il Wesak è stato usato per far precipitare la crisi che

permetterà che delle decisioni vengano prese. Qualcosa sta avvenendo dietro le quinte che

porterà molti ad una scelta chiara. Tutto ciò riguarda, innanzitutto, il sistema finanziario ed è

tutto quello che posso dirvi su questo argomento al momento. Vulcano sta per avere un

impatto su Venere. L‘archetipo sta imprimendosi. Il Martello sta calando in basso e causerà

una riconsiderazione dei valori. Cos‘è più importante? Ovunque si pone questa domanda e la

risposta, elaborata a livello individuale e di gruppo, produrrà nel futuro una riorganizzazione

gerarchica dei gruppi. Non esistono scelte giuste o sbagliate, esistono semplicemente delle

scelte e le loro conseguenze. Highden deve essere un luogo dove gli archetipi si ancorano,

2 Alice Bailey, Telepatia e il Veicolo Eterico, Lucis Pub. Com. N. Y. 1950, pp. 135-7 ingl.

9

dove la legge spirituale ha un punto d‘appoggio.

Quest‘anno si rivelerà uno spartiacque nella storia del pianeta da un punto di vista

interiore. Si stanno piantando dei semi. Semi di distruzione, come pure di costruzione.

Conclusioni e inizi d‘avvenimenti sul piano esterno, un giorno lontano, faranno risalire le loro

cause a questo periodo, alle decisioni prese oggi.

16 Maggio 2001

L’Archetipo Interiore

Per quanto riguarda Highden, il centro subirà degli impatti energetici esterni di vasta

portata, nelle prossime settimane. È fondamentale che rimaniate connessi con grande calma

all‘archetipo interiore, durante tutto questo periodo, affidandovi alle vostre meditazioni

individuali e di gruppo, per far sì che emerga l‘archetipo, piuttosto che le svariate opinioni e

reazioni altrui. Medita, fratello mio, medita con gran forza e permetti a quelle energie di

riversarsi nella tua natura, tramite i centri nella testa. Porto la tua attenzione su essi, per una

ragione molto pratica.

Si tratta di un processo di sintesi e il Settimo Raggio è un raggio di sintesi. Il nostro

intento è avere un certo numero di sottocentri collegati al vostro centro ed in seguito ci sarà

una ―linea‖ diretta d‘energia verso ognuno di essi, proveniente dal Maestro e dal raggio

appropriato.

20 Giugno 2001

La Luce della Libertà

La Scuola sarà aperta fra poco. Noi che osserviamo e lavoriamo dai piani interiori ti

siamo accanto in questo sforzo. Sei riuscito in una delle imprese più delicate: l‘ancoraggio di

un piccolo quantitativo d‘energia della Libertà. È da quest‘energia e da questa soltanto che

dipenderà ogni successo esterno della tua impresa. Questo è l‘esperimento che la Gerarchia

sta effettuando con il vostro lavoro di gruppo. Introdurre l‘energia della libertà e accertarsi

della disponibilità o meno di coloro che sono disposti a sacrificare le loro piccole volontà, per

allinearsi alla Volontà planetaria a favore dell‘umanità, in formazione di gruppo. Custodite

strenuamente questa energia; sì, è questa la parola d‘ordine. Se la Luce della Libertà verrà

emessa da Highden, tutto il resto seguirà inevitabilmente.

Mantieni saldo il tuo triangolo nei prossimi due giorni: dona il tuo essere a sostegno di

tutti coloro che lottano per mantenere la loro posizione. Abbi compassione, fratello, per le

incertezze e le pressioni a cui sono sottoposti. Tu hai me per sostenerti. Loro hanno solo te e i

tuoi collaboratori. Dona loro la tua forza e, per tuo tramite, anche la mia. La Gerarchia sta

salda. Hai dietro di te la saggezza, l‘amore e la forza del fiore della razza umana. Chiedi il

nostro aiuto. Permettici di raggiungere, tramite te, il campo in via di creazione. Ama, fratello

mio, come non hai mai amato prima. Questa è la forza salvifica e l‘unica cosa che potrà far

mantenere unito un gruppo in questa impresa. Sii consapevole che, nonostante i problemi

esterni della personalità, ogni persona qui ha compiuto enormi sacrifici ed ha risposto, per

quanto debolmente, alla chiamata della Gerarchia per servire l‘umanità in questo momento.

Riversa le tue benedizioni su di loro come noi facciamo con te. Non dimenticare la fonte dei

tuoi successi. Decidi di abbandonarti ancora più completamente a quella che è la più limitante

e liberante delle leggi - la tua vita per la vita di questo centro, il tuo amore a tutti coloro che si

10

imbarcano con te in questo viaggio e la tua forza creativa nel trovare soluzioni alle molte

vicissitudini che potrai incontrare. Siamo con te e vi rimarremo fino alla fine d‘ogni tuo

sforzo, teso a mantenerti collegato a quello che tutti noi aspiriamo a servire.

18 Luglio 2001

Mantenere la Connessione

Quando la connessione con Noi s‘interrompe, la vita del nostro progetto comincia a

morire. Questo è del tutto evidente. Ci saranno naturalmente dei cicli, come avviene con

l‘anima e la personalità. Il trucco è riconoscere ed essere consapevoli di questi cicli: durante i

cicli ―oscuri‖, quando si verifica un distacco nella connessione, occorre esserne consapevoli e

cercare di passare a lavorare sui problemi che stanno alla base di tale incapacità di connettersi.

Nel vostro caso, avete raggiunto un successo parziale e l‘intero processo diverrà molto più

efficiente con l‘aumento della vostra fiducia ed esperienza. Il vostro compito è affermare i

principi e la Vita che tutti sosteniamo. Quando la vostra connessione con tale Vita

s‘interrompe, potete ancora ricordarvi della connessione e continuare a nutrire il vostro

impegno.

Passiamo ora al vostro processo d‘integrazione come nocciolo interno del gruppo.

Avrete bisogno di meditare insieme e condividere la comprensione di quello che state

cercando di raggiungere – e cioè; cos‘è l‘iniziazione di gruppo? Dopo di che, con questo

obiettivo in mente, lo studio e la messa in pratica delle regole potrà essere proseguito con più

facilità. Il risultato sarà l‘invocarci con un appello unito.

I vostri progetti di penetrazione di gruppo riguardano la scena globale e non tutti i

membri del gruppo interno saranno o dovranno esservi coinvolti. Il gruppo interno deve

seguire il proprio processo. Raccomando una meditazione sulla sintesi e uno sguardo alla

Regola XI per Discepoli e Iniziati:

―Il gruppo unito trasferisca nella Triade il fuoco che è nel Gioiello del Loto e trovi la Parola

che eseguirà quel compito. Con la sua Volontà dinamica distrugga ciò che è stato creato

nel punto di mezzo. Quando il punto di tensione sarà raggiunto dai fratelli, al momento

del quarto ciclo maggiore di realizzazione, questa opera sarà compiuta.‖ 3

―Sono uno con i miei fratelli di gruppo, e tutto ciò che possiedo è loro. Possa l‘amore che è

nella mia anima riversarsi su di loro. Possa la forza che è in me elevarli e aiutarli. Possano i

pensieri creati dalla mia anima raggiungerli e incoraggiarli.‖4

Dovete compiere tutti uno sforzo unito per contattarmi, senza considerare eventuali altre

connessioni personali con altri Maestri, lungo linee di raggio diverse.

3 Alice A. Bailey, I Raggi e le Iniziazioni, Lucis Publ. Comp. New York 1960, pag. 215 ingl.

4 Alice A. Bailey, Il Discepolato nella Nuova Era vol. II, Lucis Publ. Co. N. Y. 1955, p. 245.

11

19 Settembre 2001

La Situazione Mondiale

In questo momento, l‘anima di Secondo Raggio del pianeta sta cercando di esercitare la

sua influenza sulla personalità di Terzo Raggio. Il risultato, per quanto riguarda l‘umanità nel

suo insieme, è l‘opportunità di conseguire la Prima Iniziazione. Le energie di Vulcano e

Plutone sono all‘opera, per portare alla superficie gli aspetti resistenti della personalità e

spezzare la prevalente tendenza al materialismo di così lunga durata, tipica dell‘umanità sulla

Terra. Un risultato della loro azione potrebbe essere la liberazione delle riserve monetarie del

mondo.

Ciò che si richiede ai discepoli e agli iniziati sul pianeta è una dimostrazione del potere

magnetico dell‘anima di Secondo Raggio. Shamballa risveglierà gli uomini dal loro torpore

materialistico, in un modo o nell‘altro. Ciò fa parte della Decisione attualmente presa dalla

Gerarchia. Questa ha deciso che l‘umanità è pronta e che è in grado di comprendere e

rispondere con intelligenza alla netta distinzione fra valori spirituali e materiali. L‘opera

educativa della Gerarchia ha mirato a questo. In ogni dove le due posizioni possono ormai

notarsi chiaramente. Cosa SCEGLIERÀ l‘umanità dipenderà interamente da essa. Intendo dire

proprio questo, fratello mio.

La Gerarchia ha deciso che è giunto il momento di offrire questa opportunità. Siamo

preparati a rispondere con il massimo delle nostre capacità, se l‘umanità invocherà il nostro

aiuto; cosa che noi auspichiamo. Siamo pronti a controbilanciare gli effetti negativi derivati

da una sua possibile decisione d‘ignorare tale opportunità spirituale e rinforzare la vecchia

tendenza e abitudine alla sicurezza e al materialismo. Tuttavia, l‘umanità sarà sola nel

prendere tale decisione. Come potrebbe essere altrimenti? Ovunque, all‘interno dell‘umanità,

stanno emergendo dei leaders d‘entrambe le parti, che rappresentano il meglio e il peggio

dello sviluppo della mente e del cuore umani. L‘umanità può e deve scegliere il suo futuro. La

Gerarchia ha fatto la sua scelta e questa è definitiva. Ha deciso di dar fiducia all‘umanità,

affinché faccia la scelta più giusta per il futuro della razza e del pianeta. Rifletti su questo.

Ricordate che, sul pianeta e nel sistema solare, sono in programma piani ben più vasti

dei problemi centrati su di sé che l‘umanità si trova ad affrontare. La Gerarchia ha deciso di

sottoporre al rischio maggiore del libero arbitrio umano questi piani più vasti, e lo fa in misura

maggiore che in passato.

Non pensate che il potere del libero arbitrio, potere inerente all‘umanità, possa essere

applicato arbitrariamente – non può essere concesso e poi venire ritirato, se non viene usato

come noi della Gerarchia vorremmo. Ciò minerebbe le radici del potere stesso.

In sostanza, la Gerarchia ha deciso che si può contare sull‘umanità. Confida che, in

ultima analisi, coopererà con il bene maggiore. Questa è un‘affermazione straordinaria e una

decisione d‘eccezionale importanza. Stiamo dicendo che l‘umanità è stata educata ad

affrontare tali problemi e, nel suo insieme, è sufficientemente informata. La democrazia

richiede un popolo informato. La Gerarchia e l‘ashram di Secondo Raggio hanno lavorato

sodo negli ultimi cento anni, per diffondere le informazioni di cui l‘umanità ha bisogno per

poter prendere una decisione. Ora è giunto il momento di prenderla.

La concessione di tale libertà di scelta non è solo un atto di fiducia ma anche un atto che

fa precipitare le crisi. In qualche modo, anche se semiconscio, l‘umanità avverte il peso

dell‘accresciuta responsabilità. È questo che sta creando una crisi, perché l‘umanità sa che

non può evitare tale scelta, e che qualunque essa sia sarà decisiva.

Ciò che intendo con questo è che, se l‘umanità sceglierà di imporre il potere della

personalità planetaria di Terzo Raggio, tale scelta determinerà la fine di un ciclo e la

dichiarazione di una sentenza di insuccesso da parte dell‘anima planetaria nel raggiungere i

risultati propostisi in questo ciclo. Ovviamente, altri cicli offriranno altre possibilità, ma

questo sarebbe concluso e finirebbe probabilmente con la distruzione di gran parte della

12

famiglia umana incarnata. Avremmo una ripetizione, su una voluta inferiore della spirale, del

fallimento avvenuto sulla Catena Lunare e noi, come collettività, dimostreremmo di dover

ancora superare gli effetti karmici della tendenza materialistica esistente nell‘umanità e nella

personalità planetaria.

Se l‘umanità sceglierà di affermare il potere dell‘anima di Secondo Raggio, ciò avrà

come risultato quasi immediato l‘esternarsi della Gerarchia (e, per immediato, intendo il

prossimo quarto di secolo). La Gerarchia si è preparata costantemente a questa eventualità.

Non vedete che non può essere altrimenti? Una possibilità non può esistere senza l‘altra. È

quella che si potrebbe chiamare una situazione di ―o la va o la spacca‖. Se tutto ciò avrà

successo, avrà come conseguenza che l‘umanità come un tutto prenderà la Prima Iniziazione e

quindi la ―nascita‖ del Cristo e della sua Gerarchia nel cuore dell‘umanità.

Posso dirvi che vi sono alcuni membri della Gerarchia che hanno sconsigliato di

permettere all‘umanità di utilizzare la più preziosa delle energie solari, la Libertà. Ciò non

dovrebbe preoccuparvi più di tanto, poiché vi sono spesso punti di vista diversi sul modo di

procedere, pur mantenendo un‘unità d‘intenti. Il disaccordo sorge dalle stesse problematiche

inerenti all‘anima di Secondo Raggio del pianeta. Vi era stato detto che la situazione sulla

Catena Lunare era stata causata da una compassione prematura espressa dal nostro Logos

Planetario, il quale aveva accettato vite provenienti da quella Catena che non avevano

dimostrato d‘essere pronte ad assumersi le responsabilità di opportunità evolutive future.

Nella Gerarchia alcuni ritengono che l‘umanità, al momento, non sia pronta ad assumersi la

responsabilità di cooperare con la Gerarchia ed hanno espresso parere contrario a quelle che

definiscono ―tendenze troppo inclusive‖ dell‘anima di Secondo Raggio.

Vi sono alcuni, su linee di Primo Raggio, che ritengono che la Gerarchia dovrebbe o

―prendere una maggiore iniziativa‖ negli affari del mondo, o ritirare la propria ―energia che

produce crisi‖, in attesa che venga il tempo di momenti migliori in cui l‘umanità dimostrerà

maggior prontezza. In entrambi i casi, il risultato sarebbe una limitazione della piena

operatività del potere di libero arbitrio, che lascerebbe, nel contempo, libera l‘umanità di

decidere il suo destino all‘interno di un‘area più circoscritta. Ciò significherebbe che

l‘umanità sarebbe ancora in grado di prendere una decisione, ma che sarebbe in qualche modo

protetta dalle conseguenze di tale decisione – producendo così un processo evolutivo più

lento. (L‘umanità non sarebbe distrutta, da una parte; dall‘altra, la Gerarchia non si

esternerebbe così rapidamente).

Avendo studiato il problema da tutti i punti di vista, fu presa, infine, la decisione di

affidarsi alle energie positive del Secondo Raggio e di cercare di minimizzare le tendenze

all‘eccessiva inclusività. Questo significa che la Gerarchia, concedendo maggior libertà

all‘umanità, ha deciso di limitare la propria. La Gerarchia farà dunque tutto ciò che è in suo

potere per aiutare, ma solo se l‘aiuto sarà richiesto dall‘umanità. D‘altro canto, si è concordato

di limitare notevolmente la nostra influenza attiva, laddove tale invocazione non sia presente.

Inoltre, se l‘umanità nel suo insieme non farà appello alla Gerarchia, il che porterebbe alla sua

esteriorizzazione, la Gerarchia stessa ha deciso, concordemente, di accettare le conseguenze

di tale decisione. Hai idea di ciò che significherebbe questo, fratello mio? Prova, per esempio,

ad immaginare cosa sarebbe per l‘anima di un individuo osservare, impotente, la propria

personalità che persegue un percorso autodistruttivo. Questo è ciò che accadrebbe a livello

planetario.

In ogni caso – esteriorizzazione o ritiro – l‘anima di Secondo Raggio del pianeta, la

Gerarchia stessa, apprenderà l‘imparzialità. Vi sembra strano che la Gerarchia, nel suo

insieme, abbia qualcosa da imparare, come l‘umanità? L‘anima ha molto da imparare

dall‘incarnazione, nello stesso modo la Gerarchia planetaria ha molto da imparare dal

sovrintendere l‘umanità. E, nel caso di questa particolare Gerarchia, c‘è anche molto karma

nascosto nella storia del Logos planetario.

La decisione è stata presa dalla Gerarchia durante il Plenilunio del Wesak che ha seguito

l‘impulso iniziale in Aries. Il Plenilunio di Libra sarà il momento della decisione dell‘umanità

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in risposta a quella presa dalla Gerarchia. Libra è associata a Shamballa e la decisione

dell‘umanità farà in modo che la forza di Shamballa sia posta in azione in uno dei suoi due

aspetti. O dominerà Plutone, purificando l‘umanità in modo piuttosto drastico e creando le

condizioni per un ulteriore ciclo, oppure dominerà Vulcano, chiamato ad ancorare la

Gerarchia sulla Terra, in risposta alla decisione dell‘umanità di chiedere collettivamente

l‘assistenza dell‘anima.

Ciò mi porta a quanto può essere fatto, in questo momento, da un centro come Highden.

Vi trovate in un paese la cui anima risponde alle energie di Gemini -- la principale

costellazione tramite cui si riversano energie di Secondo Raggio. Il vostro lavoro potrebbe

essere importante nel dirigere consapevolmente un po‘ di quest‘energia animica

(collegandovi, in particolare, alle anime dell‘Australia, degli USA e della Gran Bretagna)

verso quei luoghi e gruppi che stanno invocando. La Gerarchia utilizza dei gruppi per

raggiungere altri gruppi. Se vi vedete quali sorgenti piuttosto che ricevitori d‘energia

gerarchica, dovreste chiedervi costantemente: dove sta la richiesta?

Non consideratelo un problema di carattere nazionale; state operando con energie

planetarie ma dirigendole tramite l‘anima nazionale e, quindi, ―colorandole‖ con le energie

magnetiche del Secondo Raggio. Inoltre, e questo è il punto cruciale di quello che potete

offrire, Gemini è connesso al corpo eterico, come anche Urano. Il vostro centro sta operando

intensamente con entrambe queste energie. Voi siete in grado di dirigere le energie dell‘anima

di Secondo Raggio nel CORPO ETERICO del pianeta. Il vostro lavoro meditativo dovrebbe

dunque, concentrarsi non tanto sul piano astrale o su quello mentale, bensì su quello eterico.

Per far questo efficacemente, avrete bisogno di rafforzare la vostra connessione ad atma.

Utilizzate la Volontà spirituale su voi stessi in quanto gruppo, in modo da essere una sorgente

d‘Amore per gli altri. Per la precisione, dirigerete forza buddhica nell‘eterico. Il risultato sarà

un rafforzamento dei corpi dell‘umanità -- un senso dell‘amore pervasivo dell‘anima che

opera a livello fisico. In tal modo, scoprirete che la richiesta invocativa sorge dai luoghi in cui

i corpi dell‘umanità soffrono e dove, come risultato, le emozioni e il pensiero della gente sono

colpiti gravemente. È difficile, amico mio, focalizzarsi sulle cose dell‘anima, quando la forma

fisica soffre la fame o è presa dal dolore. Voi potete aiutare esotericamente ad alleviare quel

dolore, liberando il concentrarsi dell‘attenzione dai corpi più bassi a quelli più alti ed aiutando

le moltitudini a concentrarsi sull‘elevazione dello spirito umano.

Vi chiederei, come gruppo, di considerare alcuni possibili sviluppi di ciò che vi ho

detto, di valutarne il merito e di vagliare come potreste rispondere al meglio ad una tale

opportunità. Tenete presente la limitazione volontaria che la Gerarchia sta imponendosi

intenzionalmente in questo momento – quella di non esercitare alcuna influenza e di non

inviare alcuna energia se non invocata o richiesta dall‘umanità. Quindi, se volete essere

d‘aiuto nel distribuire energia Gerarchica, focalizzatevi dove esiste una richiesta reale. Noi vi

sosteniamo, attendendo.

Questi rapporti fra Gerarchia ed umanità, come il nostro tra noi ed il vostro centro, sono

decisivi in questo momento. Il vostro destino è legato all‘umanità, qualunque sia il risultato.

Supererete la prova o cadrete insieme a loro. Il mio destino è con la Gerarchia. Mi esternerò o

mi ritirerò con Essa. I nostri destini convergeranno o divergeranno? Oggi questo dipende

dall‘umanità. I discepoli e gli iniziati devono fare del loro meglio per mantenere il canale

aperto tra la Gerarchia e l‘umanità. Devono fare del loro meglio per rispondere ai bisogni

dell‘umanità e ai principi della Gerarchia. Condividono la responsabilità dell‘umanità ma

anche, in un senso particolare, la limitazione auto-imposta della Gerarchia. Questi tempi

vedono l‘avvento, sulla scena mondiale, di un nuovo e potente potere – l‘intento congiunto

dell‘umanità. Ciò accresce l‘importanza del segno di Cancer – il segno connesso, sui livelli

più alti, alla Quinta Gerarchia e alla Quarta Iniziazione. Il discepolo mondiale si eleverà dalla

coscienza di massa o ritorneremo sotto il dominio dell‘Aspetto Materia? Lo scopriremo

insieme e non dovremo aspettare molto a lungo.

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5 Dicembre 2001

Le Energie della Volontà

Il messaggio che ho per voi oggi è di carattere più personale ed è diretto alla coscienza

centrale dell‘―anima di gruppo‖ di quelli che operano ad Highden. Scegliendo di allinearvi

con le energie di Shamballa, avete provocato un allineamento maggiore con il Primo Raggio e

con il Maestro Morya in particolare. Questo non era di per sé inevitabile, perché la Scuola

avrebbe potuto prendere altre direzioni, tuttavia, è uno sviluppo con grandi potenzialità e

anche con dei rischi maggiori. Di fatto, avete creato un nuovo e più elevato punto di tensione

spirituale che dovrà essere gestito con molta attenzione.

Morya lavora con l‘―energia‖ più che con la ―coscienza‖ e i nostri ashram cooperano nei

modi seguenti. Uno dei miei propositi principali, dal punto di vista educativo, è fornire

informazioni comprensibili su Shamballa e le energie della Volontà. Ciò serve a creare un

―canale di flusso consapevole‖ e può produrre l‘inizio di una risposta invocativa e intelligente

a Shamballa da parte dell‘umanità. L‘afflusso di Volontà nel mio ashram produce come

risultato la stimolazione e la vivificazione energetica sussidiaria e necessaria dei lavoratori di

Secondo Raggio. Il ―fallimento‖ esterno dei gruppi di nove discepoli (al tempo di AAB, NdT)

fu imputabile all‘incapacità di alcuni membri di tali gruppi di bilanciare in modo efficace il

Primo e il Secondo Raggio. L‘energia della Volontà era troppo nuova per essere utilizzata in

modo amorevole. In ultima analisi, è stata la riluttanza dei gruppi nel loro insieme a

SCEGLIERE LIBERAMENTE di invocare ed utilizzare la Volontà che, alla fine, ha prodotto il

fallimento. Ciò avrebbe richiesto un grado più elevato di sacrificio. È una verità occulta che

l‘educazione produce una maggiore capacità di scegliere, con un eventuale minor numero di

opzioni, fino al punto in cui il sentiero a filo di rasoio non richiede un coinvolgimento totale.

Più si procede e maggiori sono le conseguenze di un minimo errore di giudizio o di

motivazione. Non si può mettere il potere della Volontà nelle mani dell‘umanità senza

fornirle, contemporaneamente, una maggiore capacità di utilizzarla anche nel modo sbagliato,

sia per ignoranza che per un eventuale intento materialistico. Quel che è successo avvalora

tutto ciò.

Di conseguenza, la vostra scelta di allinearvi consapevolmente con la Volontà è

considerata come un segno promettente che, però, porta con sé le sue sfide. Sarà dunque utile

ricordarvi le lezioni che sono già state apprese a questo riguardo.

1. Purezza di movente – questo è un requisito fondamentale che richiede di essere

continuamente perfezionato, mentre si procede sul sentiero. Non costituisce un grande

problema nel vostro campo di gruppo, ma potrebbe diventarlo, quando la potenza del

gruppo aumenterà.

2. Il rifiuto di imporre la Volontà. Questo non è compito del mio ashram. Il lavoro da farsi è

trattenere l‘energia della Volontà in una riserva a disposizione di altri, quando la

richiameranno consapevolmente. Questa potrebbe essere la più importante lezione da

apprendere da parte del vostro gruppo ed è ben più sottile di quanto possiate pensare.

L‘energia della Volontà aumenta il potere della mente di gruppo. Con lo svilupparsi del

potere da parte del gruppo, il suo pensiero collettivo sarà in grado di produrre risultati

tangibili nel mondo esterno. Limitare e monitorare il pensiero costituirà, dunque, una

disciplina essenziale. Non trascurate questo punto poiché è già qui presente la possibilità di

sbagliare. Imponete la Volontà su voi stessi in quanto gruppo, non sugli altri.

3. Imparate a lavorare soggettivamente. Il Primo Raggio è quello dell‘energia e dell‘oc-

cultista. Il lavoro più potente che possiate svolgere in questo momento per il gruppo

mondiale è rafforzare il vostro lavoro e la vostra messa a fuoco soggettiva. In tutto il mio

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ashram e come risultato della stretta collaborazione con il Maestro Morya, esiste una

―spinta imperiosa alla sintesi‖.

Come gruppo, potreste cooperare in modo molto significativo a questa tendenza tramite

il conferimento di potere soggettivo. Se costituirete una riserva di Volontà nell‘anima di

gruppo, essa potrà essere messa a disposizione di altri, secondo la loro richiesta. Il modo

corretto di operare sarebbe quello di individuare e lavorare in modo consapevole anche con

coloro i quali fanno parte del mio ashram nel mondo. Fatelo però soggettivamente – teneteli

presente nelle vostre meditazioni e utilizzate il Secondo Raggio, per favorire la coesione di

gruppo e il riconoscersi come unità. Trattenete, per il momento, l‘impulso di creare contatti

esterni e progetti intesi a formare sintesi. Mantenete in vita quelli che avete già creato e

lavorate a livello soggettivo, per creare la riserva di Volontà. Man mano che questo lavoro

soggettivo maturerà, coloro che riconoscono e hanno bisogno dell‘energia della Volontà

saranno spinti a stabilire un contatto con il vostro gruppo soggettivamente e, in alcuni casi,

anche oggettivamente. Il Primo Raggio è il più magnetico di tutti i Raggi. Operate in modo

occulto, soggettivo ed nel silenzio occulto, fratelli miei, e vedrete apparire la sintesi. Non è

vostro compito tentare di crearla. Questo è il messaggio più importante che posso darvi oggi.

12 Dicembre 2001

Shamballa

Stamattina vorrei parlare di Shamballa e dei miei insegnamenti ad essa inerenti. Sono

l‘aspetto più importante del lavoro che ho svolto con l‘aiuto di Alice Bailey. Sono stati

concepiti per aiutare a mettere l‘umanità in rapporto consapevole con l‘Aspetto Volontà e con

il Proposito planetario. Potreste riflettere sul significato del renderli disponibili all‘umanità in

questo preciso momento. Ciò indica due cose:

1. La rapidità che l‘umanità ha dimostrato ad assumersi una responsabilità.

2. La richiesta da parte del Logos Planetario che l‘umanità realizzi il Suo proposito.

Vale la pena di riflettere su queste due forme di rapidità come aspetti gemelli di una

stessa realtà interiore. Segnano un momento particolare nella storia del pianeta in cui la

personalità planetaria entra nel discepolato e risponde quindi alla Volontà dell‘anima

planetaria e, perciò, alla Volontà del Logos Solare. Con ―personalità planetaria‖ non mi

riferisco all‘umanità, ma all‘entità che costituisce il centro di coscienza polarizzato sul piano

astrale cosmico.

Umanità, Gerarchia e Shamballa formano una trinità sul piano fisico cosmico. Tramite

questa trinità, l‘energia di piani più elevati è in grado di esprimersi nel fisico cosmico. Nella

situazione umana vi sono diverse forze che agiscono all‘interno dei corpi fisico ed eterico e

che lo spingono all‘attività. Vi sono forze inerenti alla materia stessa che poi, quando si

verifica un certo grado di integrazione tra il corpo eterico e quello fisico, rendono

quest‘ultimo lo strumento che esprime le forze che si muovono nel corpo eterico.

Questo è il processo che si sta verificando sull‘intero piano fisico cosmico man mano

che l‘umanità e la Gerarchia si stringono in un rapporto più stretto.

Quando il corpo eterico e quello fisico s‘integrano e possono funzionare come una

unità, questa entità viene utilizzata per servire la coscienza che opera sui piani più elevati.

Inizialmente, sarà il corpo astrale o del desiderio; poi quello mentale e, infine, le energie

monadiche e triadiche che saranno in grado di dirigere l‘attività sul piano fisico. Avrà luogo

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un processo di sostituzione energetica, per cui, alla fine, i quattro eteri presenti nel corpo

eterico umano verranno a trovarsi sotto il controllo diretto dei quattro eteri cosmici.

Lo stesso processo avviene sui livelli cosmici. All‘inizio, i quattro eteri cosmici sono i

recipienti dell‘energia che affluisce dal piano astrale cosmico, poi da quello mentale e così

via. Alla fine, col progredire dell‘evoluzione solare, il piano buddhico si troverà sotto il

controllo diretto del piano buddhico cosmico, l‘atmico sotto il controllo dell‘atmico cosmico,

e così via. I quattro ―eteri universali‖ controlleranno i quattro eteri cosmici che, a loro volta,

controlleranno i quattro eteri sul nostro piano fisico del fisico cosmico. Col tempo, infine,

l‘uomo è destinato a divenire uno strumento della Volontà del Logos Cosmico, del quale il

nostro Logos Solare, insieme con noi, è un componente. Siamo di fronte ad un‘ecologia

cosmica olografica.

L‘ingresso delle energie cosmiche nel corpo eterico viene controllato attentamente per

delle buone ragioni. Così come, per quanto riguarda il genere umano, alle forme pensiero

dell‘uomo medio non è permesso di arrivare a manifestarsi a causa del caos e della bassezza

che ne risulterebbero, allo stesso modo, a livelli cosmici, le forme pensiero e i desideri di un

Logos Planetario non si manifestano con facilità, fin quando non c‘è un adeguato grado

d‘integrazione della personalità e d‘allineamento con l‘anima. Ciò merita riflessione

profonda.

Se ai desideri generati sul piano astrale cosmico fosse permessa piena espressione sul

piano fisico cosmico, prima che questa integrazione fosse stata conseguita, se ne potrebbero

immaginare i risultati. Dobbiamo cominciare a vedere l‘Essere il cui corpo di manifestazione

è questo pianeta come un essere composito, proprio come lo è un essere umano. Egli è

normalmente polarizzato nel suo corpo astrale cosmico, sviluppando in questo sistema la

qualità dell‘Amore, che si esprime tramite il desiderio cosmico.

L‘essere umano è abituato ad usare la sua natura fisica come strumento per realizzare i

suoi desideri inferiori, prima che (e a volte dopo) un certo grado d‘infusione da parte

dell‘anima abbia avuto luogo. Un pianeta non-sacro si trova nella stessa posizione. Dietro alla

battaglia tra le forze della Luce e la cosiddetta fratellanza Oscura, stanno degli eventi che

hanno luogo sul piano astrale cosmico. Le forze materialistiche sono semplicemente quelle

energie ed entità sul piano fisico cosmico che sono sotto il controllo di forze che vengono

originate sui quattro sottopiani inferiori del piano astrale cosmico e di cui noi siamo parte,

controllate a loro volta da entità sui quattro sottopiani inferiori del piano mentale cosmico.

La fratellanza Bianca, d‘altro canto, sta lavorando con delle energie che provengono dai

tre sottopiani superiori dei piani astrale cosmico e mentale cosmico. Stanno ―lavorando per‖

l‘anima planetaria piuttosto che per la personalità planetaria.

La personalità e l‘anima planetarie perverranno ad un allineamento maggiore nel

momento in cui il pianeta entrerà più pienamente nel discepolato necessario per conseguire la

Seconda Iniziazione cosmica -- in particolare, il controllo del corpo astrale. Ciò porterà, alla

fine, alla cooperazione intelligente tra le cosiddette fratellanze Bianca e Oscura, quando

avverrà la cosiddetta ―solarizzazione‖ della personalità. Ne conseguirà che i quattro sottopiani

di ogni piano diventeranno i veicoli per la realizzazione della Volontà delle entità sui tre

superiori. Per quanto paradossale possa sembrare, il destino della Loggia Nera è realizzare

effettivamente ed efficacemente la Volontà della Loggia Bianca, il tutto sotto l‘azione sintetica

della Loggia Azzurra di Sirio. Ma il momento non è ancora giunto.

Nel processo planetario, attualmente ci troviamo nella sotto-iniziazione dell‘ ―Aria‖ che

porta al controllo del quarto sottopiano del piano astrale cosmico. Quando ciò avrà luogo, ed è

ormai imminente, il quarto sottopiano dell‘astrale servirà da punto d‘unione, attraverso il

quarto sottopiano del piano mentale cosmico, per le energie della buddhi cosmica, il quarto

etere universale, affinché raggiungano il nostro piano buddhico, il quarto etere cosmico. Ciò,

a sua volta, avrà degli effetti rilevanti sul risveglio dei corpi eterici negli esseri umani. È

proprio questo processo che sottostà anche alla rivelazione della quarta qualità della divinità.

Per vedere tale realizzazione manifestarsi più pienamente nella coscienza, se non in

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espressione attiva nell‘essere umano, possiamo guardare al 2025 e alle energie del Quarto

Raggio in arrivo.

Possiamo così vedere parte dell‘importanza della tempistica cosmica. Se l‘umanità

diventasse eccessivamente reattiva alle energie in arrivo dai piani cosmici superiori prima che

il Logos Planetario, che opera su quei piani, ne avesse acquisito la padronanza, le

conseguenze potrebbero essere davvero terribili per i ―prigionieri del pianeta‖. La guerra in

Atlantide segnò il punto di mezzo della battaglia per il controllo del quarto sottopiano astrale

cosmico. La seconda Guerra Mondiale ne fu una ricapitolazione nella Quinta Razza, e la

sotto-iniziazione planetaria imminente segnerà il punto in cui perverrà al dominio delle

energie nella Quinta Sottorazza della Quinta Razza radice della Quarta Ronda. A quel tempo,

due terzi della materia del quarto sottopiano del piano astrale cosmico sarà stata padroneg-

giata dal Logos Planetario. Quando riuscirà a dominare due terzi del quinto sottopiano e

dunque due terzi dell‘intero piano astrale cosmico, Egli conseguirà la Seconda Iniziazione

cosmica maggiore e questo accadrà nella prossima Ronda.

Gli insegnamenti di Shamballa sono impartiti per preparare l‘umanità a svolgere un

ruolo attivo in questo grande evento.

Alla sua Seconda Iniziazione, un essere umano ha un contatto breve ma importante con

la monade. È questo contatto che fornisce l‘energia necessaria per sconfiggere le forze del

corpo astrale. Fra la Seconda e Terza Iniziazione, l‘uomo deve dimostrare assenza di

rispondenza all‘energia astrale e questo deve farlo nell‘espressione esterna della sua vita nei

tre mondi. Le sue azioni devono pervenire ad essere controllate dalla mente.

Alla Seconda Iniziazione planetaria cosmica, la personalità del Logos Planetario riceve

un‘attenzione maggiore da parte dell‘anima planetaria sul terzo sottopiano del piano mentale

cosmico. È questa energia che permetterà alla Terra di conseguire la Seconda Iniziazione

cosmica divenendo così un pianeta sacro e dimostrandolo.

In quel momento, nell‘umanità dovrà esistere un nucleo di persone in grado di

rispondere direttamente all‘energia di Shamballa e, quindi, indirettamente alle energie della

Volontà che si riverseranno dai petali di Volontà del loto egoico planetario sul piano mentale

cosmico.

Tale nucleo dovrà essere forte abbastanza da mantenere l‘attività del genere umano in

allineamento con la Volontà planetaria e saper resistere al desiderio planetario. Questo nucleo

si trasformerà in un effettivo governo globale. Oggi siamo di fronte solo ai primi rudimentali

inizi di tale entità. Affinché essa si formi all‘interno dell‘umanità, questa deve essere istruita

sulla Volontà e su Shamballa. L‘Esteriorizzazione della Gerarchia, quale conseguenza di

questa istruzione, condurrà a tempo debito alla creazione di un corpo di governo di tipo divino

sul piano fisico, in risposta diretta a Shamballa, e, tramite Shamballa, alla Volontà del Logos

Planetario. Nel momento in cui il Logos Planetario riuscirà a conseguire tale risultato in

questo secondo sistema, Egli avrà compiuto i primi passi necessari che gli permetteranno di

utilizzare il suo corpo di manifestazione nel prossimo sistema, per ancorare ed esprimere una

parte del Piano del Logos Solare.

23 Gennaio 2002

La Riserva di Volontà

Ecco come funziona esattamente la ―riserva di Volontà‖. Ciò che viene raccolto nella

riserva è la sintesi futura di ogni gruppo, osservata sin dall‘inizio dalla coscienza centrale che

―vede il tutto come un‘unità‖. Le varie componenti del gruppo non apprezzano ancora la loro

interrelazione e così la Volontà dell‘energia centralizzante non può essere imposta, bensì viene

trattenuta fino a quando non si sviluppi il riconoscimento reciproco e la volontà di cooperare

delle varie componenti.

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In tal modo, l‘energia centrale di Volontà è sia la prima che l‘ultima energia di ogni

sistema. Costituisce l‘alfa e l‘omega di ogni gruppo. Inizia come sconosciuta, invisibile e

insospettata causa di coesione in ogni campo di gruppo e termina nella manifestazione

completa di un proposito portato a compimento quale risultato del riconoscimento, nella

coscienza, di quel proposito unito da parte di ognuno dei componenti.

Una riserva di Volontà si crea ogni qualvolta venga riconosciuto e valorizzato da una

coscienza centralizzante un rapporto più profondo e più coeso con il proposito Gerarchico.

Questo riconoscimento e questo impegno sono la fonte di una futura sintesi.

Quello che vi sto chiedendo di fare è di creare una tale riserva ed imparare a come

distribuirne il contenuto nel tempo e nello spazio. Elementi chiave per la sua creazione sono:

• Un allineamento verticale con un punto di sintesi superiore – in questo caso, me stesso

quale centro dell‘ashram.

• Una visione crescente del proposito completo per il quale l‘ashram è stato formato.

• Un riconoscimento degli altri individui e gruppi che sono anch‘essi in allineamento

verticale con me.

• Un impegno ad aiutare la realizzazione di quel proposito specifico.

• L‘assunzione di responsabilità spirituale per il completamento di qualche parte di quel

proposito.

Punti chiave per la distribuzione sono:

• Un riconoscimento della fase completata del proposito ashramico nel tempo e nello

spazio.

• Una valutazione del livello di consapevolezza e di responsabilità raggiunto da altri con

cui cercate di cooperare.

• Il conseguimento di un‘applicazione equilibrata e commisurata delle vostre capacità.

• Abile comunicazione che richiede un accurato equilibrio fra testa e cuore.

Quando queste due energie interrelate di ―Volontà al Bene‖ e ―Buona volontà‖ sono in

equilibrio, creano un‘accelerazione che costituisce la vita stessa del lavoro spirituale –

l‘inspirazione ed espirazione dell‘ashram.

6 Febbraio 2002

Impressione di Gruppo

L‘argomento di oggi verte sul fenomeno dell‘―adombramento‖ o della ―sovraillumi-

nazione‖, se preferite, e sul suo utilizzo nel processo di esteriorizzazione. La Gerarchia è alla

ricerca di strumenti stabili e disponibili tramite i quali possa preparare il campo della

coscienza umana alla Riapparizione. Gli elementi chiave sono:

1. La stabilità e il livello di integrazione della personalità. I tre veicoli devono

formare un triangolo stabile di energie sotto il controllo dell‘anima. L‘anima è l‘occhio del

triangolo e lo mantiene a un punto di tensione. È questa tensione che viene donata sul piano

buddhico a un‘altra anima, solitamente da un iniziato più avanzato del medesimo ashram, o

occasionalmente dal Maestro stesso dell‘ashram. È la buddhi, ovvero l‘elemento aria, che è in

grado di pervadere i tre mondi e di esprimersi in pensiero, parola e azione sincronizzati e

spontaneamente appropriati. È nella buddhi che avviene la ―comunione‖ di anime ed è quindi

―normale‖ che avvenga un libero interscambio fra loro. L‘illuminazione dall‘alto o

sovrailluminazione ha luogo quando l‘anima di una persona viene ―pervasa‖ nello stesso

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modo in cui una luce può splendere dietro un‘altra, aumentando la sua intensità totale. In

questo caso, l‘anima che illumina dall‘alto sostiene e presta forza al discepolo attivo

incarnato. In altri casi, il discepolo può, di fatto, tirarsi in disparte e passare il controllo della

sua triplice personalità a un‘altra anima. Questo è un fenomeno diverso e implica un elevato

livello di sintesi tra le identità in gioco – questa sintesi viene resa effettiva da una riconosciuta

unità di proposito e da un‘identificazione con il Piano dell‘ashram; ciò significa che esiste una

risposta unificata ad ogni situazione esterna con la coscienza più idonea a trattarla.

Immaginate che un ashram sia come una coscienza unita da un singolo proposito. Per

realizzarlo, l‘ashram ha a disposizione un certo numero di personalità incarnate ed anche un

certo numero di anime individualizzate, iniziate a vari livelli. Man mano che il proposito

fluisce attraverso l‘intero campo dell‘ashram, esso ―ordina‖ o organizza l‘ashram lungo linee

che sono state progettate per facilitare al massimo l‘efficace esteriorizzazione del proposito

stesso.

Più grande è la fusione nella coscienza, più efficiente sarà l‘utilizzo delle risorse e più

flessibile diventerà l‘ashram nel rispondere alle condizioni esterne, e più abile, quindi,

nell‘adempimento della Volontà del Maestro.

2. L’isolamento dei veicoli della personalità. Anche se è assolutamente importante che

vi sia un alto livello di ―fusione‖ e comunione fra le menti superiori e le nature buddhiche dei

membri dell‘ashram, è di uguale importanza che vi sia separazione e isolamento tra i loro

veicoli della personalità. Vi ho insegnato come ―sigillare‖ i veicoli, e ciò viene effettuato per

una ragione particolare. Molte anime incarnate hanno linee di connessione unite in modo

semi-permanente fra le loro menti, e specialmente fra i loro corpi emotivi. Tali linee

permettono il libero passaggio dell‘energia fra individui e creano ―configurazioni di

connessione‖ e comportamenti di gruppo. Quando l‘energia triadica viene riversata in un

individuo, essa automaticamente scorre lungo queste ‗linee‘ e crea ogni tipo di effetti nelle

vite degli altri. Questa è una delle ragioni di tutta la sofferenza nelle vite dei discepoli,

specialmente in prossimità della Seconda Iniziazione, quando essi cercano di tagliare questi

legami e di stabilire delle relazioni a un livello superiore. Il cuore è amorevole, ma non crea

gli stessi ―attaccamenti‖ del corpo emotivo.

Quando l‘energia dell‘anima scorre lungo le linee di connessione tra una persona e

l‘altra, è riconosciuta dal sistema della persona che la riceve per ultima come ―energia

dell‘anima‖, anche se non esattamente come ―propria energia dell‘anima‖, se si può usare un

simile termine separativo. Più stretta è l‘affiliazione ashramica fra le due persone, più chiaro è

il riconoscimento dell‘energia. Il problema è che si risponde a questa energia, come se

provenisse orizzontalmente nel sistema dell‘individuo dai tre mondi. Ciò provoca spesso

l‘insorgere di una risposta inconscia a tale energia. Il corpo emotivo della persona che riceve

risponde con il cuore e ―si va verso la fonte dell‘energia‖ (il corpo emotivo dell‘altra

persona), cercando di stabilire una connessione duratura. Questa funzione è inerente al corpo

emotivo ed è un aspetto del desiderio emotivo per l‘anima o la vita Cristica. Invece di essere

diretta verticalmente attraverso la vita dell‘individuo (dovendo trasformare necessariamente la

natura mentale, mentre penetra dall‘astralità a buddhi), viene diretta orizzontalmente verso ciò

che percepisce come fonte del suo nutrimento nei tre mondi. Questo fenomeno è in gran parte

alla base dell‘esperienza chiamata ―cadere innamorati‖, che avviene specialmente tra

aspiranti, e anche di molto di ciò che avviene fra insegnanti e i loro discepoli devoti.

Perciò, per fare in modo che l‘energia ashramica sia liberata in modo sicuro nella

personalità di un individuo, è importante che tale personalità sia ―isolata‖; altrimenti, la forza

magnetica dell‘energia servirà soltanto ad aumentare l‘annebbiamento e l‘illusione nella

persona e nel gruppo ai quali essa è affiliata. Questo isolamento o ‗segregazione‘ permette

all‘energia di essere trasmessa tra le menti più elevate degli individui, senza attivare così tanto

la mente inferiore e la natura astrale.

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3. L’allineamento dell’anima con il proposito centrale dell’ashram. Ho già

accennato a questo argomento. Più preciso è l‘allineamento tra la coscienza dell‘anima

dell‘individuo e il Maestro al centro dell‘ashram, tanto più facilmente la sua Volontà potrà

fluire nella personalità tramite l‘anima che fa da lente.

4. L’opportunità presentata dalla vita personale del discepolo. La Gerarchia sta

cercando di avviare certi cambiamenti nel mondo e di condizionare la coscienza dell‘umanità.

Questo richiede opportunità. Maggiore è l‘opportunità creata nella vita dell‘individuo,

maggiore sarà la probabilità che avvenga un‘illuminazione dall‘alto. Questa, però, è un‘arma

a doppio taglio, perché più un individuo è conosciuto nel mondo e quindi di maggiore

influenza negli affari degli uomini, e più è probabile che i suoi annebbiamenti e le sue

illusioni distorcano l‘energia in arrivo. Perciò, noi cerchiamo quelli che siano in grado di

rimanere puro nell‘isolamento, eppure in contatto con tutto il mondo.

Quelli le cui anime vibrano in risposta alla Volontà che proviene dal centro dell‘ashram,

ma che tuttavia sono in grado di controllare gli effetti di tale energia sulla loro personalità.

Quelli sufficientemente saggi da riconoscere sia le circostanze che richiedono l‘accettazione

di un aiuto interiore sia quando occorre mettersi in disparte e permettere alla coscienza di un

operatore più esperto d‘entrare in gioco, e quelli che sono in grado di agire completamente da

soli.

Un fenomeno più avanzato, che diverrà sempre più comune con l‘aumento dell‘energia

di Aquarius, sarà la sovrailluminazione di gruppi. Ciò è in via di sperimentazione in questo

momento e si ritiene che il gruppo che si sta formando ad Highden possa farne parte. È

necessario che molti dei medesimi criteri per l‘adombramento individuale siano applicati al

processo di gruppo, con un‘importante eccezione. Anche se è importante che il sistema

individuale della personalità sia ―isolato‖, ciò si applicherà al gruppo nel suo insieme ma NON

agli individui in seno al gruppo. È il gruppo stesso che viene ―isolato‖ da altri gruppi e non i

singoli individui che lo compongono tra loro stessi.

Il gruppo deve essere composto da individui che siano in grado di isolarsi, ma che

possano poi unirsi coscientemente fra loro non solo nella mente superiore ma anche

mentalmente, emotivamente ed etericamente. Questi gruppi diventeranno a tempo debito

gruppi di personalità, così come anche gruppi di anime. Molti problemi e difficoltà dovranno

comunque essere superati nel corso di questo processo.

Connessioni inconsce e co-dipendenti tra membri del gruppo mineranno tale processo,

ma fanno parte degli annebbiamenti e delle illusioni di gruppo e devono essere dissipate e

disperse. Tutte le connessioni tra individui basate sulla personalità e che, quindi, sono centrate

su questioni di sopravvivenza, autostima o conseguimento di conoscenze devono essere

interrotte. Riesci a comprendere la distinzione fra legami basati sulla personalità e quelli

basati sull‘anima, fratello mio? Il meccanismo della connessione è il medesimo – correnti

eteriche, astrali e mentali che uniscono membri del gruppo — ma la motivazione della

connessione e le energie entro cui fluiscono sono completamente diverse. Riflettici a fondo.

Questa è la ragione per cui i legami inconsci o semiconsci della personalità devono essere

interrotti e l‘individuo deve essere in grado di stare ben saldo sui propri piedi nella luce della

propria anima, prima che il vero lavoro di gruppo possa cominciare.

Questo lavoro procede dall‘alto verso il basso, piuttosto che dal basso verso l‘alto.

Innanzitutto, i membri del gruppo si uniscono sui piani mentali superiori – questa connessione

li attira poi in rapporto sui piani esteriori. Poi sviluppano legami sul piano mentale inferiore,

mentre smussano le differenze a livello ideologico – in questo modo, l‘Aspetto Intelligente o

manasico dell‘anima inizia a operare tramite la mente di gruppo. Seguono le connessioni

astrali al fluire della buddhi o natura d‘Amore che condiziona la vita emotiva del gruppo e

crea un collegamento fra i chakra del cuore. Da ultimo comincia a fluire attraverso il corpo

eterico la natura atmica o di Volontà dell‘anima, creando infine un ―corpo di fuoco‖ per il

gruppo. Il corpo di fuoco rappresenta la Volontà sul piano fisico ed è l‘origine della capacità

21

di manifestazione del gruppo, così come della redenzione e purificazione della forma.

Un gruppo iniziato, sarà in grado di operare infine come un organismo spirituale unito

nella coscienza ashramica, che si muove nei mondi interiore ed esteriore come uno stormo di

uccelli si muove attraverso l‘aria, guidato non da una connessione istintiva precedente

all‘individualizzazione, bensì dalla Volontà spirituale dell‘ashram che è successiva

all‘individualizzazione e sintetica.

I gruppi possono iniziare ad esplorare consciamente, esplicitamente e con coraggio le

connessioni esistenti fra loro – individuando quelle basate sulla personalità ed eliminandole

gradualmente, e sviluppando quelle che permettono una maggiore infusione di buddhi e di

coscienza ashramica. Si tratta di un processo di purificazione di gruppo che deve essere

intrapreso attivamente e coscientemente, per un certo periodo di tempo, da individui accura-

tamente selezionati.

8 Maggio 2002

Corpo Causale di Gruppo

Stiamo iniziando una nuova fase di lavoro con voi, sia a livello individuale che di

gruppo. Come giunge il momento in cui la focalizzazione sullo sviluppo della personalità

viene a cessare, per poi diventare gradualmente un prodotto secondario dell‘uso della

personalità da parte dell‘anima, così un processo simile avviene a livelli superiori. L‘anima

costruisce il corpo causale (lo sviluppa) nel corso di molte vite, finché giunge un momento in

cui lo sviluppo è completo e il corpo causale viene semplicemente utilizzato quale un

trasmettitore di energia e Proposito della monade. Come conseguenza secondaria, risultato

dell‘afflusso d‘energia, il corpo causale viene portato al massimo punto di sviluppo, diviene

radioattivo e infine è distrutto nel processo stesso. Questo è l‘esito finale del ―sentiero del

fuoco‖.

Invece di sprecare tempo a costruire ulteriormente nel campo causale, tramite lo studio e

la contemplazione, l‘enfasi si sposta sulla distribuzione. L‘―inspirazione‖ del corpo causale

non sorge più dai tre mondi – ma discende dalla monade. L‘espirazione penetra nei tre mondi

e anche attraverso il piano mentale astratto. Quando il ―respiro‖ è fatto discendere dalla

monade, l‘―identità‖ può ascendere. È come l‘equivalente di Settimo Raggio ad un precedente

processo di Sesto Raggio, quando l‘anima cerca di raggiungere o ―espirare‖ verso la monade.

Ora il legame è stato stabilito e il flusso è invertito. Al riversarsi dell‘energia monadica, che

alla fine distrugge il corpo causale, l‘uomo interiore viene gradualmente liberato dall‘illusione

di una identità fissa. La Legge di Fissazione governa il piano mentale e l‘identità è

―formalizzata‖ – in primo luogo ai livelli astratti come corpo causale dal quale l‘anima si

incarna e, secondariamente, in ogni vita come ―identità‖ personale sui piani fisico/eterico,

astrale e mentale inferiore. È l‘energia monadica che libererà l‘anima immortale, distruggendo

le illusioni di ―identità‖ minori. Questo è un punto importante – perché non è l‗identità della

personalità incarnata infusa d‘anima che sta cercando di ―ascendere‖ fuori dal piano mentale,

ma si tratta di ciò che rimane quando quelle identità sono state distrutte. Come individuo il tuo

compito sarà quello di aiutare gli altri a costruire quest‘antahkarana superiore – dapprima,

attraverso la personalità/anima che aspira e, infine, attraverso la discesa evocata di fuoco

elettrico nel campo causale. Lascia ad altri l‘insegnamento sulla costruzione dell‘antahkarana

inferiore tra l‘anima e la personalità. Cerca di spendere più tempo, ―libero‖ dal campo causale

– il che può essere fatto identificandoti con l‘ashram e cerca di ―vedere‖ il tuo corpo causale,

quelli del gruppo e quelli del gruppo mondiale con i quali sto lavorando, quali contenuti di un

unico campo. Questa è la visione che ha un Maestro e che può esserti di appoggio nella

coscienza, se riesci a rilassare il muscolo dell‘―identità‖. È quasi come nei libri dell‘―occhio

magico‖ – avviene un certo rilassamento della focalizzazione e appare quindi un‘immagine

22

tridimensionale. Avviene un certo rilassamento dell‘identità e poi, dapprima vengono

percepiti i corpi causali del tuo gruppo (ciò indicherebbe una collocazione di identità sul

primo sottopiano del piano mentale) e, in seguito, è ―visto‖ l‘ashram nel suo insieme, quando

la collocazione d‘identità (o dovrei dire quando è eliminato ciò che rimane dell‘essere, una

volta che essa sparisce) si trova sul piano buddhico. Ogni discussione sul fatto che esista o

meno una ―monade individuale‖ appartiene al piano mentale. Sul piano buddhico, esiste solo

una realizzazione d‘identità condivisa con l‘ashram e la percezione di maggiori

―identificazioni‖ che avranno luogo a livelli superiori. Esiste una ―scienza‖ che si riferisce

alla costruzione dell‘antahkarana superiore come pure di quello inferiore. Così come l‘anima

viene attivamente coinvolta, quando la personalità ha completato il delicato lavoro di contatto,

così la monade diventa attivamente coinvolta quando la fusione fra personalità e anima ha

raggiunto un certo livello. Sia la parte superiore che quella inferiore sono completate,

procedendo da entrambe le direzioni. Di fatto, è solo la coscienza che viene ad essere

completata; l‘antahkarana stesso esiste da sempre e infine è riconosciuto quale fonte stessa

della Vita, quando la coscienza è in grado di estendersi dalla monade al chakra basale del sé

personale.

Questa scienza superiore riguarda totalmente i misteri di Shamballa. L‘energia di

Shamballa esercita l‘impatto direttamente sull‘umanità. Ciò corrisponde alla monade che

esercita l‘impatto sulla personalità. Per completare il triangolo, la personalità deve essere in

grado di rispondere direttamente, chiudendo così il circuito. L‘uomo deve essere istruito, nella

sua coscienza di veglia personale, sulla relazione con la monade, ma questo deve avvenire

solo quando anima e personalità hanno raggiunto un certo livello d‘integrazione. La discesa di

energia dell‘anima nei veicoli personali, inizialmente, produce annebbiamento e illusione. La

discesa di energia monadica nell‘anima produce crisi. È vero anche il contrario – è la luce

dell‘anima che è in grado di disperdere gli annebbiamenti e le illusioni della personalità. È la

vita della monade che è in grado di risolvere le crisi dell‘anima incarnata. Prima della

Seconda Iniziazione, non vi è alcun contatto di natura cosciente con la monade. La crisi della

natura astrale al tempo del Secondo grado è così intensa che il punto di tensione creato, apre

per la prima volta, il canale alla monade. La crisi invoca una risposta. Una volta che il

discepolo comprende questo processo, può poi invocare energia monadica a volontà. La crisi

diventa adesso il risultato dell‘invocazione e non la sua causa. L‘anima viene in effetti

‗evocata‘ dalla monade. La ―Vita‖ che affluisce è divenuta molto più attraente per l‘individuo

e questa attrazione è abbastanza forte da neutralizzare le esperienze negative che la natura

inferiore sopporta come conseguenza. Questo processo culmina poi nella Quarta Iniziazione.

Per quanto riguarda il lavoro del vostro gruppo interiore, vi ho chiesto di costruire

consapevolmente una ―riserva di Volontà‖. Forse, cominciate a vedere come questo possa

essere utile al vostro gruppo più allargato. Come, sul piano mentale astratto, il gioiello agisce

da trasmettitore di fuoco elettrico al corpo causale, così possiamo immaginare lo stesso

processo che avviene nel loto emergente delle ―scuole‖. Il gioiello è l‘ultimo ad essere

rivelato perché tutti i petali lo avvolgono. Il corpo causale è costruito attorno al gioiello, ed è

sia la fonte della sua vita ed anche, quando giunge il momento, la causa della sua distruzione.

Se seguite questa linea di pensiero, potrete capire più chiaramente il ruolo della Shamballa

School quale entità energetica. Più sarete in grado di concentrare le energie della Volontà che

fluiscono attraverso i centri degli ashram sui piani buddhico e monadico, al centro del vostro

progetto, più velocemente si formeranno i ―petali‖ del progetto stesso. Una volta imparata la

tecnica, sarà qualcosa che sarete in grado di offrire ad altri progetti. Sarete anche in grado di

aiutare direttamente ―sulla livella‖ (cioè sullo stesso sottopiano di energia) le altre iniziative di

tutto il mondo che sono in armonia con il vostro lavoro e fanno parte della medesima

iniziativa ashramica.

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31 Luglio 2002

Le Torrette

Il soggetto di questo scritto è il legame fra monade e personalità. Questo rapporto sarà al

centro dell‘insegnamento nelle nuove scuole esoteriche. L‘anima verrà studiata e sviluppata,

considerandola un meccanismo di collegamento, il cui scopo è di costruire il ponte fra l‘uomo

spirituale essenziale e il suo riflesso, il sé personale. L‘apertura della stanza superiore della

torretta della Shamballa School è un simbolo esteriore di questo punto focale interiore sulla

vita monadica e rappresenta l‘inizio di un nuovo stadio di lavoro nella vita della Scuola.

Come la Quinta Gerarchia Creativa è essenziale per la costruzione dell‘antahkarana

inferiore e crea il corpo causale dalla propria sostanza, così la Terza Gerarchia Creativa è

responsabile della costruzione della Via Superiore. Queste sono le Triadi, il ―fiore degli otto

precedenti e donatori del principio d‘immortalità alla Quarta Gerarchia, l‘anima umana.‖5

Possiamo considerare l‘opera degli ashram sul piano buddhico nel modo seguente:

l‘ashram riceve l‘Aspetto Volontà dai Chohan tramite l‘iniziato di Quinto grado o Maestro al

centro dell‘ashram. Questa Volontà, che è realmente l‘Aspetto creativo uscente del Proposito

custodito a Shamballa, è poi distribuita in tutto l‘ashram dagli iniziati di Quarto grado e,

infine, focalizzata nei tre mondi per opera di iniziati di Terzo, che operano o no

nell‘incarnazione. Il fuoco elettrico proveniente da Shamballa viene così ―solarizzato‖ dalla

Gerarchia nell‘ashram e poi ―focalizzato‖ nell‘umanità grazie all‘opera dei suoi membri

avanzati. Perciò, un iniziato di Terzo grado è considerato un membro avanzato dell‘umanità

(essendo un Maestro nei tre mondi), ma soltanto un apprendista nella vita della Gerarchia. Un

iniziato di Quinto grado è considerato tale dal punto di vista dell‘umanità e della Gerarchia

(essendo un Maestro dei cinque mondi), ma è soltanto un apprendista a Shamballa e così via.

Proprio questo modello si replica nel corpo causale stesso fra il gioiello, i petali e gli

atomi permanenti. È questo modello o archetipo che si sta formando nella vita della Scuola.

La torretta superiore rappresenta il gioiello; è un‘espressione cristallizzata a otto sfaccettature

delle vite triadiche ed è attraverso il gioiello che l‘energia di Shamballa e di Sirio sono in

grado di permeare il campo di gruppo in determinati periodi. Attualmente, i pleniluni di Leo e

di Aquarius sono i momenti dell‘anno in cui è possibile l‘approccio di gruppo. I pleniluni del

Taurus e di Scorpio potranno essere aggiunti col tempo.

Si deve ricordare che il ―gioiello‖ trasmette fuoco e distrugge il corpo causale; perciò, si

può operare con questa energia soltanto quando l‘impulso al ―sacrificio‖ sia forte entro

l‘anima stessa, come chiarisce la citazione che segue:

―Il Gioiello rimane occultamente statico e non ruota. È un punto di pace; pulsa ritmicamente

come il cuore dell‘uomo e da esso si irradiano otto correnti di fuoco vivente che si estendono

alle punte dei quattro petali dell‘amore e dei quattro petali del sacrificio. Questa energia

ottuplice è atma-buddhi. Questa irradiazione finale è quello che produce infine il

disgregamento del corpo dell‘Ego. I petali della conoscenza, non essendo più oggetto

dell‘attenzione del fuoco centrale, a tempo debito cessano di essere attivi; la conoscenza è

sostituita dalla saggezza divina e la forza dei petali dell‘amore è parimenti assorbita. Nulla

rimane alla fine, se non il desiderio di ―sacrificio‖ e, poiché l‘impulso vibratorio è di natura

affine al gioiello vivente, esso è sintetizzato nell‘unità vivente centrale e rimane solo il

Gioiello di fuoco.‖6

Il Mantram del Fuoco, la Tecnica della Presenza e l‘Ottava Superiore della Meditazione Uno e

Due sono utili in preparazione al lavoro con questa energia di astrazione e liberazione. Il

5 Alice Bailey, Trattato del Fuoco Cosmico, Lucis Trust Pub. Comp. New Y. 1925 p. 1199.

6 Alice Bailey, Trattato del Fuoco Cosmico, Lucis Trust P. Comp. New Y. 1925 p. 1118-9.

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―gioiello‖ è anche archetipale, nel senso spirituale di quel termine. Ciascuna delle sue

sfaccettature rappresenta un aspetto dell‘energia elettrica e sono dunque intensamente

―impersonali‖.

La torretta superiore, perciò, dovrebbe essere usata anche per l‘opera di formazione di ―una

riserva di Volontà‖ entro il nucleo centrale della Scuola. Questa riserva può essere usata, su

richiesta occulta, da unità di coscienza interne alla Scuola stessa e sempre di più anche da altri

centri in procinto di esteriorizzarsi sul piano esteriore.

Nel linguaggio dell‘iniziazione, il gioiello viene contattato per la prima volta al

momento della Seconda Iniziazione; può essere avvicinato in certi cicli successivi; diventa

stabile alla Terza Iniziazione e, alla Quarta, ne risulta la distruzione finale del corpo causale.

La torretta centrale è soprattutto un centro del cuore egoico nella vita della Scuola, che

trasmette qualità di coscienza triadica da anima ad anima e nella vita della personalità del

centro. Come tale, quando è completamente funzionante, è un centro costituito da dodici parti

e andrebbe usato per tutti gli aspetti della vita soggettiva della Scuola. I ―petali‖ di questo

centro saranno composti di discepoli a diversi livelli di sviluppo causale, ma uniti nel loro

sforzo di costruire determinate qualità nel loro ―Tempio di Salomone‖ e di vivere una vita di

servizio dedito allo sviluppo di altre anime e all‘integrazione delle personalità che

frequentano la Scuola.

Nella terminologia dell‘iniziazione, il loto egoico andrebbe utilizzato da una schiera di

discepoli, da quelli vicino alla Seconda Iniziazione a quelli che si stanno preparando alla

Terza. Loro compito sarà quello di ricevere l‘impressione dell‘anima dall‘ashram e di

riversare luce, amore e potere dell‘anima nei tre mondi. A questo scopo può essere usata con

piena potenza la Grande Invocazione.

La stanza della torretta inferiore è simile agli atomi permanenti. È il punto in cui il

Terzo Aspetto della vita della Scuola è mantenuto e sviluppato. Tutti gli individui possono

usare questa torretta come parte della loro espressione di vita esteriore, ma vi sarà

probabilmente una struttura organizzativa ruotante intorno a tre individui chiave che

assumeranno la responsabilità dei diversi aspetti dell‘operatività del centro di Highden. Questi

individui dovranno essere discepoli competenti nella direzione e nella distribuzione di forza

dell‘anima nei tre mondi.

I tre livelli della torretta, visti dal Primo Aspetto, sono: Distributori di fuoco elettrico,

fuoco solare e fuoco per attrito intesi come punti focali della monade, dell‘anima e della

personalità del centro.

Visti dal Secondo Aspetto, sono il triplice cuore solare: Distributori di atma, buddhi e

manas tramite i chakra coronale, del cuore e della gola del centro.

Visti dal Terzo Aspetto, sono: Tre stanze dalla forma ottagonale e poste una sopra l‘altra

al centro di un mandala di pietra nel giardino delle rose di Highden.

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28 Agosto 2002

Direzione di Focalizzazione

Questa è stata una settimana significativa. L‘avete impiegata imparando qualcosa del

paradosso della libertà e continuando anche il vostro apprendimento della Fiducia. Ora il

processo di gruppo è entrato in una nuova fase e così è stato anche quello del vostro lavoro

con me. Impegnando e dedicando una parte maggiore del vostro tempo al mio lavoro, il

risultato sarà di beneficio per tutti. La Vostra coscienza sarà più libera dalle vostre

responsabilità esterne, ma sarà anche meno libera, in quanto la focalizzazione richiesta per

questo lavoro interiore esigerà un impegno maggiore. Una delle cose alle quali vi state

abituando è il cambiamento di direzione che l‘anima è tenuta a sostenere. Quando l‘anima

elabora il suo proposito attraverso il piano mentale ed esprime perciò il Volere e il Piano come

essa li percepisce, si avverte un‘esperienza di potenza da parte della personalità infusa

d‘anima. Il fascio di luce dell‘anima è focalizzato all‘esterno verso i tre mondi. Il

cambiamento al quale dovete abituarvi è la rifocalizzazione dell‘anima verso i tre piani

superiori, invece che verso i tre inferiori. Per un certo tempo in questo cambiamento di

focalizzazione si percepisce un‘esperienza di ―impotenza‖. Per consentire all‘energia

monadica di affluire nei tre mondi, occorre rinunciare alla capacità di influenzare e orientare il

lavoro esteriore.

Mi spiegherò meglio. C‘è un periodo in cui la personalità è al potere e durante cui

l‘anima opera dietro le scene, per integrare la personalità e renderla un veicolo adatto ad

esprimere l‘anima. La personalità aspira e l‘anima è focalizzata verso il basso. Segue un

periodo di progressiva infusione dell‘anima, culminante in una crisi, in cui si passa al

controllo da parte dell‘anima; dopo di che, questa è in grado di esprimersi direttamente

tramite la personalità completando il processo di fusione. È l‘energia della monade che

permette all‘anima di completare il processo di fusione. Allorquando ciò sia stato completato,

l‘anima deve riorientarsi verso la monade. La ―direzione‖ della focalizzazione dell‘anima

deve ruotare di centoottanta gradi. Questa è una transizione difficile. Ovviamente, vi sono

sempre un‘inspirazione e un‘espirazione. Quando la focalizzazione primaria dell‘anima è

verso i tre mondi, la concentrazione principale è sull‘espirazione. Quando la focalizzazione

primaria diventa quella verso la monade, la concentrazione principale deve essere

sull‘inspirazione.

Una delle ragioni di questa difficoltà di transizione è la mancanza di ―potere‖ percepita

nei tre mondi, mentre paradossalmente il risultato è un aumento di efficienza. Una seconda

ragione è che l‘anima si muove in direzione opposta rispetto a coloro che è sua responsabilità

servire. Una difficoltà simile è vissuta da una personalità che lotta per aspirare all‘anima, se è

circondata da personalità che sono focalizzate sul soddisfacimento di desideri personali.

Dovete ricordare che la focalizzazione corretta dell‘anima, il cui obiettivo è il Terzo Grado è

verso l‘esterno nei tre mondi. Questo volgersi verso l‘esterno sarà molto aiutato dal Settimo

Raggio e l‘arrivo di quest‘influenza permetterà a molti di conseguire questa iniziazione molto

più rapidamente rispetto a prima mediante il lavoro di gruppo.

Tuttavia, alla Terza Iniziazione, il punto focale dell‘anima deve cambiare e questo

cambiamento può essere vissuto sia dall‘anima individuale, che dalle anime che la

circondano, come una diminuzione d‘impegno, di concentrazione e di potere spirituale nel

mondo. L‘interesse all‘espansione di progetti esteriori cessa; eppure, in questa interruzione

accade qualcosa di peculiare. Mentre avviene il processo di astrazione, esso crea un

allineamento verticale più forte con la monade e lungo questo canale può scorrere una

quantità maggiore di energia spirituale nei progetti già avviati nel mondo. Il risultato esteriore

è proprio l‘espansione dei progetti sulla cui realizzazione un tempo l‘anima era focalizzata,

grazie all‘afflusso di potere monadico che deriva dal suo volgersi verso la monade, pur

rimanendo al tempo stesso collegata con la personalità. Alla fine, accade che non si cerca di

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compiere assolutamente niente nel mondo esterno, ma, ciò malgrado, si giunge a piena

fioritura e a conseguire la Quarta Iniziazione.

Qui c‘è un mistero che può applicarsi anche al processo di Esteriorizzazione. L‘umanità

tende a pensare che la Gerarchia si stia esteriorizzando, per assumere il controllo del mondo

esteriore, in risposta ai bisogni dell‘umanità e questo da una certa prospettiva è anche vero. Vi

sono anche membri della Gerarchia che hanno il compito di mantenere il collegamento con

Shamballa. Insieme essi fanno parte di un progetto intrapreso dal Cristo, il cui obiettivo è

qualcosa di gran lunga più vasto dell‘inaugurazione di un‘era di illuminazione spirituale

nell‘ambito della civiltà della Terra.

Nel lavoro delle scuole occulte l‘allievo è l‘anima e non la personalità. L‘anima viene

educata in formazione di gruppo e sotto ispirazione Gerarchica a sviluppare le sue capacità in

tre direzioni.

• Verso l‘esterno, nel regno della personalità: i piani mentale, emotivo e fisico/eterico. Il

risultato è la piena espressione del progetto creativo individuale dell‘anima nei tre

mondi. Dio crea.

• Nei tre mondi della triade, l‘anima sviluppa coscientemente le sue relazioni di gruppo e i

suoi contatti ashramici. Il risultato nei tre mondi è lo sforzo cooperativo di gruppo

mentre gli ashram si esteriorizzano. Dio ama.

• All‘interno dei tre mondi della monade, man mano che l‘anima sviluppa coscientemente il

suo rapporto con Shamballa. Il risultato nei tre mondi è l‘espressione del Proposito

sconosciuto, non udito e non visto di Sanat Kumara. Dio Vuole.

Per i discepoli e gli iniziati, tutte e tre le direzioni si sviluppano secondo lo stadio

evolutivo e le tendenze di raggio. Sul sentiero della prova e del discepolato, l‘allievo è

realmente la personalità che lotta per giungere sotto il controllo dell‘anima. Sul sentiero

dell‘iniziazione, l‘anima impara a controllare il suo strumento e può cominciare la vera

educazione occulta. Non educazione sull‘argomento dell‘anima, ma educazione DELL‘anima.

Alla Prima Iniziazione, l‘anima assume il controllo tramite il centro della gola e comincia a

creare nei tre mondi. Alla Seconda Iniziazione, l‘anima assume il controllo tramite il centro

del cuore e diventa possibile lo sforzo di collaborare in gruppo. Ora l‘anima sviluppa contatti

coscienti con altri sul livello causale e comincia a rispondere alla nota ashramica. La monade

viene contattata al punto culminante della crisi del Secondo Grado. Alla Terza Iniziazione,

l‘anima assume il controllo tramite il centro della testa e porta a compimento l‘esprimersi

nella vita della personalità. L‘anima ora opera in tutte e tre le direzioni e comincia a

focalizzarsi più pienamente sulla vita monadica. Alla Quarta, la focalizzazione monadica

giunge al massimo e ogni focalizzazione esterna cessa, sebbene l‘anima sia un potente agente

trasmettitore entro la triade. Alla Quinta, l‘educazione dell‘anima cessa e comincia quella

della monade.

Nelle scuole preparatorie, avviene l‘educazione dell‘anima e il risultato del loro lavoro

sarà conferire alle anime il potere di esprimersi pienamente nei tre mondi. Esse

raggiungeranno i creatori coscienti, gli educatori, le guide della loro generazione e

contribuiranno a inaugurare nel mondo esteriore quei progetti che costituiranno i semi della

prossima civiltà.

Nelle scuole avanzate, che verranno in seguito, il lavoro sarà più distante dal piano

esterno. Ciò non significa, però, che sarà inefficiente nel mondo esteriore. Al contrario,

l‘impatto spirituale di chi opererà in quelle scuole sarà significativo. Questo perché i loro

studenti hanno già iniziato i loro progetti nei tre mondi in questa vita (e, in alcuni rari casi, in

vite precedenti) e v‘infonderanno ancora energia e potenza tramite il loro lavoro di

meditazione. Ovviamente, come parte del loro addestramento, saranno coinvolti in molte altre

attività meditative, ma ciascuno avrà un proprio progetto molto specifico da lui creato e

continuerà a servire ispirando, tramite il contatto telepatico diretto, coloro che in quel

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momento saranno incaricati del suo funzionamento nel mondo esterno. Naturalmente, quegli

iniziati saranno a loro volta ispirati da quelli più avanzati di loro, che hanno gettato i semi dei

loro sforzi autoiniziati, proprio come io ho gettato i semi della Scuola nella quale siete

impegnati e come io, a mia volta, vengo ispirato. Tale è la Gerarchia cosciente dell‘Era di

Aquarius.

Riflettete su tutto questo. Al Terzo Grado, un iniziato crea il suo ―capolavoro‖ esterno,

che è la somma delle esperienze della sua anima nei tre mondi lungo molte vite, e si autoinizia

in allineamento con l‘intento ashramico. Guardandosi intorno nel mondo, se ne possono

vedere molti. Sono le organizzazioni umanitarie ispirate dall‘anima che riguardano i

movimenti religiosi, gli affari moderni, la letteratura e l‘arte. Ogni progetto ispirato

dall‘anima ha nel suo nucleo centrale almeno un centro di fuoco solare e, in qualche caso, un

―gioiello‖ di fuoco monadico. Questo fuoco è ―ravvivato‖ dai mondi interiori, che stimolano il

progredire della vita e dell‘ispirazione per il lavoro esteriore tramite le menti e i cuori di

coloro che esercitano il ―controllo‖ all‘esterno. Quando costoro saranno consci della loro

ispirazione interiore, si potrà ottenere molto di più e cominceremo a vedere dimostrato questo

successo, quando sempre più iniziati andranno ad assumere posizioni di autorità esterna.

Ovviamente, coloro che creano progetti nel mondo esterno ispirati dall‘anima hanno

legami karmici con essi. Sono responsabili della loro nascita, della loro crescita e infine, dopo

aver raggiunto il loro scopo, della loro morte. Questa morte in senso occulto avviene

―triadicamente‖, quando si ritira la vita ispiratrice dell‘anima. Il potere della personalità di

Terzo Raggio del pianeta tende a mantenere in vita delle organizzazioni nei tre mondi per

molto tempo dopo che la vita interiore si è spenta. Nel migliore dei casi, come per la Luna, si

lascia che il processo di decadimento prenda il suo tempo. Quando l‘anima di Secondo

Raggio comincia ad esteriorizzarsi più pienamente, sarà compito della Gerarchia stimolare di

nuovo le organizzazioni che avranno ancora uno scopo da conseguire – per esempio, il

Maestro Gesù ha il compito di rivitalizzare e trasformare la Chiesa Cristiana. Egli lo farà

mediante l‘ispirazione interiore di iniziati esterni dal Quarto Grado in giù, e quando infine

sarà il momento giusto, assumerà il controllo esterno. Tuttavia, questo controllo esterno non

deve dare da intendere che egli siederà da qualche parte in un ufficio a dispensare istruzioni.

Ovviamente, Egli è impegnato in un‘opera molto più vasta del funzionamento direttivo di

un‘organizzazione esteriore sulla Terra. Quel che si vuole intendere tuttavia è che Egli sarà

riconosciuto come la sorgente e l‘ispirazione della vita spirituale che sostiene la chiesa

esteriore e sarà, perciò, consultato e invocato interiormente su argomenti inerenti ad essa.

I Maestri sono coloro che appartengono ad una stirpe di creatività su questo pianeta.

Essi possono far risalire il loro lavoro gerarchico al proprio progetto creativo, completato alla

Terza Iniziazione. Quel progetto avrà avuto i suoi semi in incarnazioni precedenti e molte

delle forze e debolezze del loro lavoro nella Gerarchia hanno le loro radici in tempi evolutivi

molto remoti, proprio come le tendenze dell‘adulto si possono vedere nel bambino. È in corso

un continuo processo di affinamento, e non dimenticate che i requisiti per diventare un

Maestro stanno progressivamente aumentando, man mano che in questa Quarta Ronda

l‘evoluzione procede. Il Cristo ha detto: ―farete cose più grandi di queste‖. La Gerarchia

spesso guarda divertita al concetto che ha di noi l‘umanità che aspira. Noi richiediamo

rispetto, sì, di essere ascoltati, ma mai di essere elevati a qualche rango simile a quello di una

divinità, al di sopra della portata dell‘esperienza umana. Questo ultimo atteggiamento è

spesso una scusa, per vivere una vita col miraggio del contatto, ma senza i requisiti per

esserne degni con i propri conseguimenti. Non offriamo tanto una mano che aiuta, quanto una

mano che innalza. Siamo lieti quando l‘afferrate, elevandovi con un po‘ più di sforzo da parte

vostra.

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4 Settembre 2002

Campo di Attesa

Vorrei ora comunicarvi alcune cose a proposito del centro di Highden. È essenziale che

venga stabilizzata l‘energia del nucleo centrale. Dovete prepararvi ad un influsso da parte di

altri, che comincerà gradualmente, ma accelererà a un livello che vi sorprenderà tutti. Ciò

potrebbe rivelarsi estremamente destabilizzante per l‘intero progetto, se il gruppo centrale non

sarà in grado di continuare a mantenere e a reggere il campo energetico. Questo esperimento è

potenzialmente sull‘orlo di un successo significativo ed esistono, perciò, considerevoli

interesse e disponibilità di aiuto da parte di coloro che osservano dai mondi interiori. Qui c‘è

un‘opportunità più grande di quanto possiate comprendere e, perciò, chiederei a ciascuno di

voi di accettare questa ipotesi. Quel qualcosa che sta cercando di accadere è di gran lunga al

di là della somma delle vostre capacità individuali e del vostro livello di sviluppo. Ciò

significherebbe che dovreste mantenere le vostre menti aperte a possibilità ben maggiori di

quanto vi sembrerebbe logico, senza perdere di vista le questioni pratiche quotidiane. Quello

che sto patrocinando è creare un ―campo di attesa‖, un campo di ―apertura a ricevere‖, un

campo di accettazione di energie che cercano di venire in aiuto.

Le limitazioni all’aiuto che possiamo dare sono quelle di ciò che credete possibile e

che mantenete sui livelli mentali, quale forma pensiero di gruppo.

Non sto sostenendo un atteggiamento d‘idealismo indiscriminato, ma un processo

scientifico col quale il gruppo offre se stesso quale veicolo che può essere usato nell‘ambito di

un proposito che va al di là di come è correntemente compreso o concepito. Ciò richiede un

livello di ―fiducia‖ e di resa che può rappresentare una grande sfida alla mente concreta. Vi

chiedo solo di fare l‘esperimento di sottoporvi alla mia impressione come gruppo e di essere

adoperati più completamente come un‘unità stabile all‘interno dell‘ashram. Questo non

danneggerà il vostro lavoro come Scuola, ma lo espanderà con maggior consapevolezza dello

scopo e della portata. Ma, per prima cosa, il gruppo deve stabilizzare e approfondire il livello

di ―riconoscimento‖ di se stesso quale gruppo. Non occorre ―fare‖ niente per facilitare questo,

se non essere disposti a riunirvi e invocare il vostro collegamento con me. Da quel momento

in poi, sarà un processo che consisterà nella disponibilità a liberarsi da qualunque cosa si trovi

sul cammino di una realizzazione più profonda e potente dell‘energia del nucleo centrale che

vi ha riuniti e vi sostiene. Fate in modo di accogliere più pienamente la mia presenza e la

presenza del principio Cristico nella vostra vita di gruppo.

11 Settembre 2002

Radiazione e Magnetismo

Il tema di oggi segue quello con cui stavate entrando in contatto questa mattina ―come

gruppo‖, – cioè quello della radiazione e del magnetismo. La direzione che state prendendo

come gruppo deve continuare, mentre vi rendete conto di essere stati riuniti sotto

l‘impressione delle vostre anime che cooperano con il lavoro del mio ashram. Il mio ashram,

tramite quello Sintetico è connesso con quello del Cristo che, preso nel suo insieme, è

l‘ashram di Sanat Kumara. Anche se ognuno di voi ha altre affiliazioni, il fattore sintetizzante

è il vostro collegamento con me. Perciò, dovrebbe esservi evidente che spendere del tempo

insieme come gruppo, cercando di portarvi coscientemente sotto la mia impressione, vi

metterà in grado di contattare e scoprire più pienamente il fattore unificante nel nucleo

centrale della vita di gruppo.

Il rapporto fra Primo e Secondo Aspetto possiede la chiave del mistero del magnetismo

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e della radiazione. Parte della mia opera è reintrodurre le regole per operare nel sistema

eterico – questo ha un‘applicazione naturale nel campo della guarigione a livello umano

tramite la Legge delle Corrispondenze. Tuttavia, il mio vero lavoro ha sede nel corpo eterico

del pianeta e, sempre più, del sistema solare. Il flusso d‘energia che scorre attraverso i chakra

e le nadi della vita planetaria richiede necessariamente di operare con gruppi che siano

―insiemi funzionali‖ entro insiemi più vasti. Perciò, come ho cercato di puntualizzare con i

miei insegnamenti, l‘opera dell‘Era di Aquarius riguarda fondamentalmente gruppi che

realizzano la loro identità sintetica all‘interno di un tutto più vasto.

Questo processo d‘identificazione col gruppo più vasto può essere alquanto accelerato,

solo nel caso che i discepoli seguiranno il principio dell‘obbedienza occulta. Sicuramente,

tutto lo scopo di sottomettersi all‘influenza di un Maestro è quello di ricevere istruzione e,

grazie ad essa, procedere più velocemente lungo il sentiero. L‘evoluzione spirituale procederà

in un verso o nell‘altro, come risultato diretto delle volontà planetaria e solare. Accelerare

quel processo è parte dell‘esperimento d‘iniziazione di gruppo che ho intrapreso. Esso

comporta esporre a settori dell‘umanità i propositi e i piani delle vite maggiori di cui fanno

parte. Questa educazione non ha per scopo la soddisfazione mentale di coloro che la ricevono,

ma l‘eventualità che possa essere evocata la loro collaborazione cosciente all‘evoluzione

planetaria. Questo è il grande esperimento educativo di Secondo Raggio che sto

intraprendendo. Anche se sono anzitutto un Maestro di Secondo Raggio, sono anche parte

dell‘Ashram Sintetico che include il Primo e il Settimo Raggio. Ed è il rapporto fra il Secondo

e il Primo l‘argomento che vorrei affrontare.

Una educazione che sfocia nella collaborazione cosciente è il metodo di Secondo

Raggio. Tuttavia, in certi gruppi, sto cercando di applicare un approccio più di Primo Raggio,

con la collaborazione cosciente del Maestro Morya. Questo approccio implica obbedienza alla

Volontà. In parole povere, si tratta di ―fare ciò che vi è stato detto‖, non per obbedienza

devozionale o timorosa, ma per un grande amore del tutto e un profondo rispetto per la

responsabilità spirituale accettata da colui che cerca di servire lo stesso Piano e lo stesso

Proposito che servite voi.

Io non chiedo cieca obbedienza, ma gruppi che siano disposti a impegnarsi in un

esperimento – gruppi disposti a ―provare e vedere‖, se la massima ―un iniziato conosce perché

lavora‖ sia un fatto ed una realtà. Un‘educazione che non è applicata è il grande problema nel

mondo e una delle ragioni minori che per far uscire precocemente il Quinto Raggio e

promuovere le nuove scuole esoteriche. Un problema che può essere affrontato da gruppi

disposti ad applicare il principio dell‘―applicazione senza educazione‖, ossia fare quello che

vi è stato chiesto e aver fiducia che la comprensione delle ragioni verrà in seguito. Il Primo

Raggio si spinge avanti in linea retta, mentre il Secondo opera con moto a spirale.

L‘applicazione del metodo di Primo Raggio a quello di Secondo Raggio produce un visibile

aumento di velocità e, perciò, di evoluzione spirituale. Il risultato dell‘integrazione di questi

due raggi viene dimostrato tramite il Settimo Raggio, quale azione spontaneamente amorevole

nei tre mondi, intrapresa ritmicamente. La nota fondamentale di queste energie interagenti è

―bellezza‖.

Vi descriverò come il procedimento di gruppo può essere accelerato, se avete voglia di

tentare un esperimento. Prima di tutto, vi chiederei un cambiamento di coscienza nel modo in

cui vedete la vostra identità. Una volta che abbiate superato la fase di ―accettati quale gruppo‖

indicate dalla Regola Due, ci deve essere un cambiamento d‘identità - proprio come il raggio

della personalità diventa un sottoraggio dell‘anima e il raggio dell‘anima diventa, a sua volta,

un sottoraggio della monade, così la vostra identità personale diventa un sottoinsieme della

identità di gruppo. È giusto che qui si faccia una separazione fra chi è pronto e chi no per

questo esperimento avanzato. Alla personalità questa ingiunzione suona come un tentativo di

limitare la libertà personale e la ―sovranità‖ individuale; finché una identità individuale è

ancora focalizzata nella personalità ci sarà naturalmente resistenza. Tuttavia, l‘anima ha insita

la coscienza di gruppo ed è in primo luogo questa coscienza di gruppo che vi ha fatti riunire.

30

Il maggiore include sempre (e porta nel servizio pienamente attivo e allineato) il minore.

Cercate di identificarvi in una coscienza unica. Questo farà aprire maggiormente i vostri

campi causali l‘uno all‘altro e aumenterà l‘interazione telepatica nella vita di gruppo.

In secondo luogo, cominciate a pensare al vostro proposito di gruppo come a un

sottoinsieme del mio proposito. In realtà, c‘è un solo Proposito che tutti noi serviamo che è

quello della Volontà del Logos Solare. Questa volontà è tuttavia compresa progressivamente,

proprio come fa la coscienza che si espande. Tuttavia, la Volontà è l‘Aspetto ―Vita‖ e perciò la

―Vita‖ si accresce, se ci si allinea con la Volontà. La volontà della vostra anima è già allineata

con la mia Volontà, ed è per questo motivo che state lavorando insieme. Leggere le mie parole

può accrescere la vostra consapevolezza; l‘applicazione del proposito che sta dietro le idee

farà entrare in gioco il Primo e il Settimo Raggio. Potrete aumentare il vostro contatto con

l‘Aspetto ―Vita‖ studiando il mio proposito, così come ve l‘ho descritto nei vari libri. Studiate

questo proposito e adottatelo come vostro. L‘identificazione col mio proposito sta fra voi e

l‘identificazione con propositi più alti del mio. Il mio proposito è il vostro ―allinearsi‖ con

quei propositi più alti. Perciò, meditate sul mio proposito come ingresso verso la ―Vita più

abbondante‖.7 Dunque, studiate il mio proposito e adottatelo come vostro. Questo aumenterà

il vostro livello di consapevolezza. Poi cercate di applicare qualche parte di quel proposito nei

tre mondi. Questo aumenterà la vostra utilità al piano. Proprio come distogliete la vostra

focalizzazione dalla vostra identità individuale, focalizzandovi sull‘identità del gruppo, così

dovete trasferire l‘importanza che date al proposito del vostro gruppo, focalizzandovi sul

proposito dell‘ashram. Questo faciliterà una maggiore integrazione del vostro gruppo in

quello più ampio del quale io sono responsabile.

In terzo luogo, assumetevi responsabilità di gruppo per una parte del mio lavoro e

aumentatene progressivamente il livello. C‘è differenza fra l‘―identificazione‖ col mio

proposito e la responsabilità di realizzarne una parte. L‘identificazione permette alla coscienza

di fondersi col proposito del tutto maggiore. La responsabilità permette a quella coscienza di

realizzare quel Proposito in un circoscritto campo di servizio. Questi due concetti si

intrecciano nella Legge di Libertà. Per assumervi la responsabilità della riuscita di una parte

del lavoro nei tre mondi, di gran lunga più grande di quanto possa compiersi con le risorse di

cui disponete, è necessario che lavoriate con il Secondo e il Primo Aspetto insieme. L‘anima

permette al gruppo di lavorare soggettivamente con la coscienza e di collegarsi col principio

animico negli altri e di svilupparlo. Il contatto con la monade fa sì che si compia un processo

di ―sottoscrizione spirituale‖. Questo processo è vagamente legato all‘idea che un Maestro

abbia la responsabilità karmica delle azioni dei Suoi discepoli; ma lasciate che cerchi di

spiegarlo in modo più completo.

Un Maestro cerca di educare altri ad allinearsi col Suo proposito, il quale è allineato, a

sua volta, a un Proposito superiore. Egli cerca di farlo, allo scopo di accelerare il processo

dell‘evoluzione conformemente al Piano. Tuttavia, il principio del libero arbitrio fa sì che ne

possa derivare, altrettanto facilmente, l‘opposto del Suo proposito. L‘educazione può essere

usata da parte di coloro che la ricevono come un modo per rallentare l‘evoluzione. È per

questa ragione che il proposito planetario è strettamente custodito a Shamballa. Se venisse

rivelato a coloro la cui volontà è determinata a resistergli e ad impedirlo, la conoscenza del

proposito non farebbe che aumentarne la potenza. Allo stesso modo, le informazioni

esoteriche possono essere usate come un mezzo per gonfiare la personalità dei discepoli e

rallentare l‘evoluzione, che si compirebbe naturalmente, se i dubbi e le incertezze della vita li

spingessero alla ricerca di un significato più profondo nel servizio. Sottoscrizione Spirituale

significa assumersi la responsabilità delle azioni o mancate azioni di coloro che si educano,

lasciandoli, allo stesso tempo, assolutamente e totalmente liberi di scegliere qualunque tipo di

azioni preferiscano. Questa responsabilità tiene legato il Maestro al suo gruppo, fino al

momento in cui essi pervengono alla liberazione tramite un‘applicazione corretta.

7 Alice Bailey, Trattato del Fuoco Cosmico, pag. 125

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Le iniziative educative di cui sono responsabile hanno naturalmente portato a

responsabilità karmiche sia negative che positive – sebbene i termini ―positivo‖ e ―negativo‖

qui non abbiano alcun significato reale, non avendo alcuna vera realtà indipendente. Se

riflettete su queste informazioni, potrete capire più pienamente le ragioni per cui appoggio un

progetto come la Shamballa School. Questo progetto avrà successo nella misura in cui

dimostrerà il potere di allinearsi all‘Aspetto Volontà, mediante l‘obbedienza occulta e

l‘applicazione degli insegnamenti alla vita. Questi sono i princìpi di Primo e di Settimo

Raggio che sto cercando di introdurre con l‘esempio nel più vasto campo di Secondo Raggio

che è di mia responsabilità. Qui vi ho dato molto che merita la vostra saggia considerazione.

Quindi, l‘accettazione di una responsabilità spirituale comporta poi l‘accettazione della

piena responsabilità per la ―volontà‖ di coloro sui quali scegliete di investire la vostra

coscienza. Questa responsabilità deve essere accettata senza alcuna autorità, alcun obbligo o

alcun controllo sottile sulle decisioni di coloro per i quali vi assumete la responsabilità.

Perciò, essa non ―interferisce‖ in alcun modo con la loro indipendenza, ma ―sottoscrive‖ il

loro definitivo allineamento col Proposito. In effetti, quando accettate volontariamente la

responsabilità di liberare certe unità entro il Suo campo di responsabilità generale, vi

assumete parte della responsabilità del Logos planetario. La loro liberazione avverrà soltanto

mediante il loro allineamento con la Sua Volontà e perciò diventa vostra responsabilità

assicurare che, alla fine, essa abbia luogo senza violare in alcun modo il principio di Libertà.

Così come è difficile per la personalità rinunciare all‘―identità‖ e quindi cedere la

sovranità, allo stesso modo lo è per l‘anima rinunciare alla propria ‗libertà‘, sebbene questa

sia soltanto una libertà apparente – proprio come la sovranità personale sia solo apparente e,

di fatto, la sua esistenza indipendente dipenda completamente dall‘anima. Così, la libertà

dell‘anima è solo apparente e ―acquistata per lei‖ dal sacrificio di Sanat Kumara. Rinunciare a

quella libertà con l‘accettare una maggiore responsabilità spirituale è ciò che apre il ponte

superiore fra anima e monade, ed è anche ciò che permette di operare al principio del

magnetismo. L‘identificazione col principio d‘Amore permette di vedere l‘anima in un altro,

nonostante il fatto che nessuno dei due sia normalmente identificato con l‘anima. Questo

modo di vedere permette il passaggio dalla personalità all‘anima. Dimostrare al sé separato

personale il princìpio di Amore (che essi essenzialmente ―sono‖ a un livello più profondo),

consente un‘identificazione col principio Volontà – il quale consente di confidare nella

monade, la divinità essenziale nell‘altro. Assumersi la responsabilità per ciò che essi, in

quanto anime, non sono ancora pronti ad accettare, è un modo per affermare quel principio

monadico che risiede nel centro dell‘anima.

Effettivamente voi, come anime, vi assumete la responsabilità per il compimento finale

del loro proposito animico, fino al momento in cui essi lo accetteranno volontariamente da sé.

Essi percepiscono quest‘esperienza interiore come un innalzamento del proprio senso di

responsabilità interiore e, perciò, come un tipo di ―libertà‖. L‘esperienza di questo senso di

libertà è un magnete potente che richiama anime nel vortice dove quella responsabilità

spirituale è stata accettata. Qui si tratta di una scienza difficile da spiegare, finché la

comprensione e l‘esperienza del principio Vita non sia più pienamente fissato nella vostra

coscienza. Corro il rischio che non mi comprendiate e interpretiate erroneamente i princìpi

monadici in termini di personalità; ciò non farebbe altro che aumentare la stessa responsabilità

karmica che sto cercando di alleggerire con l‘educazione.

C‘è un tempo opportuno per ogni cosa e così nel frattempo vi incito, come gruppo, a

considerare le tre cose che vi ho chiesto di fare, e a iniziare un esperimento che, se avrà

successo, porterà risultati immediati in fatto di aumento di potere magnetico e irradiante.

32

18 Settembre 2002

Resa

Il tema che è vivo nell‘ambito del gruppo è quello dell‘arrendersi alla Volontà di Dio.

Vorrei cercare di puntualizzare la differenza fra sottomissione e resa. Nella sottomissione

l‘identità del sottomesso è mantenuta. Il piccolo ―io‖ annulla coscientemente la propria

volontà, allo scopo di conformarsi ad una Volontà maggiore, sia questa quella dell‘anima o la

Volontà di un Logos. È presente quindi, un senso di dualità ben rappresentato dalla

affermazione del Cristo ―non la mia volontà, Padre, sia fatta, ma la Tua‖. Nella resa, non vi è

un‘esperienza di separazione nella volontà. Non c‘è alcun ―io‖ inferiore che debba

sottomettersi alla Volontà di un ―Io‖ più grande. C‘è solo la Volontà di Dio in azione. Perciò,

affinché avvenga la resa, ciò che gradualmente si deve arrendere è ogni rimanente

―identificazione‖ con l‘―io‖ minore. Nel processo di gruppo, ciò cui gradualmente si rinuncia

è un‘identificazione minore dell‘anima individuale a favore del ―proposito proprio

dell‘anima‖ e delle proprie inclinazioni creative. Dopo tutto, c‘è un unico proposito animico.

Il risultato dell‘attuazione di questa sintesi che avviene nell‘IDENTITÀ di un gruppo non è,

come il sé minore potrebbe pensare (il sé minore essendo, in questo caso, l‘anima incarnata e

non la personalità), un aumento di uniformità della vita di gruppo. Si riscontra, nei fatti, un

aumento nell‘espressione differenziata di gruppo, che emerge dalla realizzata unità di

proposito. Ma quest‘espressione differenziata non sorge dalla propensione individuale dei

membri del gruppo (che rafforzerebbe le identità individuali), bensì dalla singola ―volontà‖

espressa dal campo unificato del gruppo che si adatta a un‘espressione unica tramite il

materiale che è stato offerto per essere lavorato. In definitiva, l‘unica ―Volontà‖ è quella del

Logos Solare che si esprime via la monade tramite il Logos Planetario. Il campo unificato di

gruppo è l‘ashram sul piano buddhico, e il ―materiale‖ offerto si compone di anime coscienti

incarnate che si arrendono volontariamente alla loro fonte originaria; l‘ashram. È importante

notare la diversa prospettiva dalla quale è visto il corpo causale. Dal punto di vista della

personalità, il corpo causale è visto come l‘anima, qualcosa a cui aspirare e da raggiungere nei

momenti culminanti di contatto. Dal punto di vista della monade, il corpo causale è la forma

più bassa di contatto – è il Terzo Aspetto o Aspetto Materia della vita monadica e, perciò,

esprime il proposito individualizzato. Come la presenza sulla Terra entro un corpo fisico è

un‘indicazione che l‘anima, sui livelli causali, sta cercando di esprimere qualche proposito o

di sviluppare qualche qualità sul piano fisico, così la presenza di un corpo causale, sui livelli

mentali astratti, è l‘indicazione che una monade è incarnata in un ciclo molto più lungo, allo

scopo di adempiere il suo proposito. Quel proposito incarnato (incarnato sul piano mentale,

non necessariamente su quello fisico) è realizzato alla Terza Iniziazione, quando l‘anima

completa il suo capolavoro nei tre mondi, portando in espressione un piccolo pezzo di

proposito ashramico.

Ora vorrei darvi un nuovo frammento di informazione. Siete consapevoli del fatto che

un‘anima, individualizzatasi sul piano mentale, subisce una lunga serie d‘incarnazioni fisiche

culminante nell‘espressione del proposito dell‘anima. Ritenete ragionevole che la monade

abbia una sola incarnazione, nella quale si esprima mediante un corpo causale? Ovviamente,

l‘insegnamento deve essere presentato progressivamente, in modo da non sopraffare

l‘espansione graduale della mente umana. Considerate la lunghezza di un ciclo d‘incarnazioni

di una monade e poi considerate il fatto che la Seconda, Terza e Quarta Iniziazione possono

essere conseguite in una singola incarnazione fisica in una sottorazza, in una razza radice, su

un globo, in una catena, in uno schema, in un sistema solare. Non sembra più ragionevole

considerare l‘intero processo di individualizzazione (la costruzione di un corpo causale, per

esprimere un aspetto del proposito monadico) che si conclude infine con l‘iniziazione (la

liberazione da quel corpo causale) come un processo ciclico ricorrente innumerevoli volte nel

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ciclo di vita di una monade umana? Proprio come l‘anima, nel corpo causale, ha molte

incarnazioni nel piano fisico, intercalate da incarnazioni sui piani astrale e mentale, così la

monade ha molte incarnazioni in corpi causali, intercalate da incarnazioni sui due piani

superiori della triade.

I corpi causali sono assunti in successione da una monade umana, allo scopo di

dispiegare il proposito monadico in un ciclo molto più lungo di quello minore dell‘anima. Essi

sono le ―molte dimore della casa del Padre‖. Queste incarnazioni monadiche avvengono su

diverse catene e diversi schemi e si completano quando viene distrutto l‘equivalente del corpo

causale, sui livelli atmici, alla Sesta Iniziazione. Può sembrare incomprensibile dire che la

monade immagazzina ―tracce di proposito‖ (non so quali altre parole usare) d‘incarnazioni

precedenti (intendo con questo la monade che si incarna in un corpo causale) nel corpo atmico

o Tempio di Ezechiele, nello stesso modo in cui l‘anima immagazzina ―tracce di qualità‖ di

incarnazioni fisiche precedenti, nel corpo causale o Tempio di Salomone. Questa è una nuova

informazione colma di significato che farà parte dei nuovi insegnamenti sulla monade e, se

ben vagliata, aprirà un intero nuovo campo di indagine e speculazione riguardo al dispiegarsi,

nel tempo, del Proposito planetario e solare.

23 Ottobre 2002

Integrazione di Gruppo Le iniziative educative di cui sono responsabile hanno portato, naturalmente, a

responsabilità karmiche sia negative che positive - sebbene troverete che i termini ―positivo‖

e ―negativo‖ qui non abbiano alcun significato reale, non avendo alcuna vera realtà

indipendente. Se riflettete su queste informazioni, potreste capire più pienamente le ragioni

per cui seguo un progetto come la Shamballa School. Questo progetto avrà successo nella

misura in cui dimostrerà il potere di allinearsi all‘Aspetto Volontà mediante l‘obbedienza

occulta e l‘applicazione degli insegnamenti alla vita. Questi sono i principi di Primo e di

Settimo Raggio che sto cercando di introdurre con l‘esempio nel più vasto campo di Secondo

Raggio che è di mia responsabilità. Qui vi ho dato molto che merita la vostra saggia

considerazione.8

Con questo paragrafo ripreso da un messaggio precedente cerco di cominciare una serie

d‘istruzioni tipo quelle date nei due volumi del Discepolato nella Nuova Era. La differenza

sarà che queste istruzioni non saranno rivolte a un gruppo di individui, ma al gruppo in quanto

individuo. Prendete nota chiaramente di questo cambiamento, poiché esso distingue il

procedimento dell‘Era di Aquarius da quello dell‘Era di Pisces. Cerco di rivolgermi al gruppo

come se fosse un‘entità singola, piuttosto che ad un‘entità composta – come se la fusione di

gruppo fosse già avvenuta. Questo è il modo con cui l‘anima integra la personalità.

Il gruppo è più vasto di quanto potreste pensare, con molti operatori interni che

assistono i sette che fra voi sono attualmente all‘opera sul piano esterno. Dovete cominciare a

pensare a voi stessi come a un sistema di chakra tramite i quali l‘energia dell‘ashram è in

grado di fluire. Inoltre, dovete cominciare a vedervi anche come un‘entità esterna così come

vi considerate uno in coscienza. Se un membro sarà sottoposto a difficoltà psicologiche, o

difficoltà finanziarie, o all‘esperienza di un‘iniziazione, anche il gruppo farà quell‘esperienza

in maggiore o minor misura. Tenetevi reciprocamente in contatto da questo punto di vista e il

gruppo crescerà in potenza, radiosità e capacità di funzionamento.

Il vostro prossimo compito è di ―accettarvi reciprocamente‖ in questo modo più

8 Vedere la trasmissione dell‘11 Settembre 2002

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profondo, come parti integranti di un unico essere. Come vostro Maestro, posso avervi

accettati ―come gruppo‖, ma questo non significa ancora che vi siate accettati l‘un l‘altro.

Affinché il mio lavoro abbia successo, mi occorre un campo di coscienza unificato. Le energie

che devono muoversi nell‘anima di gruppo sono transpersonali, archetipali. Esse richiedono

un campo di trasmissione stabile, che deve essere creato insieme nella vostra vita interiore.

Cominciate a pensare a questo aspetto del lavoro di gruppo in termini di energia, piuttosto che

di coscienza o di attività. Voi siete un centro entro il gruppo mondiale per l‘assorbimento, la

circolazione e la distribuzione di un tipo particolare d‘energia – l‘energia di sintesi che opera

all‘interno di un campo di Secondo Raggio ed è rivolta alla manifestazione sul piano fisico.

Riflettete su questo.

In quanto gruppo, quindi, siete nella fase di ―accettare il discepolato‖. L‘antahkarana

inferiore è stato costruito e il ponte fra la vostra vita interiore e quella esteriore ha prodotto

l‘integrazione della vostra personalità in un‘unità funzionante che serve l‘anima. C‘è uno

stadio nel viaggio individuale, nel quale l‘anima incarnata deve costruire l‘antahkarana

superiore, per accedere all‘energia della triade. Ciò avviene quando l‘anima stessa richiede

più energia come risultato del successo, nel contatto e nell‘integrazione della vita della

personalità. Nel caso di un gruppo, giunge un momento in cui il processo interiore

d‘integrazione del gruppo esterno è avanzato fino al punto in cui deve costruire

coscientemente una connessione più profonda con il gruppo interiore e l‘ashram. L‘afflusso

che attendevate come gruppo deve venire dapprima dai mondi interiori. Poi, dopo un periodo

di integrazione, avrete una riserva di energia molto più forte, che sarà in grado di tenere

insieme un gruppo esteriore più ampio.

Vorrei dunque che faceste due cose per accelerare il vostro processo d‘integrazione.

1. Rafforzare la vostra volontà di vedere il gruppo come un‘entità. Effettuare il

cambiamento di coscienza richiesto, per decentralizzarvi entro la vita del gruppo. Il risultato

sarà amore più grande e un aumento nel funzionamento telepatico della mente del gruppo.

Non solo comincerete a vedere diversamente ogni individuo come parte dell‘entità di gruppo,

ma l‘entità di gruppo comincerà allora a vivere più pienamente in ogni coscienza individuale,

sì che ogni membro SIA, in qualche modo che si sta sviluppando, il gruppo.

2. Dare spazio nella vostra vita interiore al gruppo interno. Esso è costituito da un

gruppo di anime che ho riunito, per addestrarlo nello stesso modo in cui ho riuniti voi tutti per

formare un gruppo. In questo momento, sto cercando di porvi in rapporto entrambi quali due

unità all‘interno dell‘ashram. Ciò richiede che voi troviate il tempo per tentare questo

collegamento. In questo momento, il gruppo interiore è ―orientato‖ verso di voi e voi troverete

una risposta certa ad un vostro sincero appello invocativo.

Quando questi due compiti saranno stati compiuti nella coscienza, allora potremo

progredire ulteriormente.

30 Ottobre 2002

Comunione

Vorrei attirare l‘attenzione su una distinzione nei vostri tentativi di contattare il ―gruppo

interiore‖ e di lavorare con esso. Mi riferisco, in particolare, ai contatti sul piano buddhico che

possono ovviamente avvenire sia con quelli che sono incarnati sia con quelli che non lo sono,

ma sono più comuni con chi non sta lavorando anche mediante un corpo nei tre mondi. Fra i

discepoli in incarnazione grande parte della comunione è telepatica e avviene sui livelli

causali del piano mentale. L‘energia dall‘ashram è ridotta a delle idee, che sono in realtà

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intenzione ashramica cristallizzata geometricamente. Discepoli sparsi nel mondo, che sono

affiliati a un ashram, in certi momenti ricevono un‘impressione simile. Questa è una forma di

comunione orizzontale– un tipo di traslazione d‘energia in una certa ―banda‖ o in un certo

piano. Il tipo di comunione che vorrei mettere in evidenza è più verticale – è una comunione

di collegamento con un gruppo formato espressamente per servire da intermediari fra un

gruppo in incarnazione e l‘ashram, come un vortice di coscienza Gerarchica e forza di

Shamballa.

È il tipo di collegamento che ha come prototipo il collegamento fra la Quarta e la Quinta

Gerarchia o fra Mercurio e Venere. Il risultato sarà l‘equivalente di gruppo del divino

ermafrodita – un gruppo fondato nell‘ashram e, tuttavia, in grado di esprimersi sui livelli

causali del piano mentale. Questo richiede necessariamente la collaborazione di due gerarchie

e anche di gruppi che siano entro e fuori dell‘incarnazione. Questa comunione è una parte

essenziale del processo d‘esteriorizzazione ashramica di cui sono responsabile. È un tentativo

di collegare coscientemente gli eteri cosmici con la coscienza contenuta, ma non limitata, nei

tre mondi. Un‘analogia utile sarebbe la relazione fra la struttura fisica di una rosa e la sua vita

devica animatrice. Il gruppo interiore è il deva animatore del vostro gruppo esteriore. La vita

devica costruisce la struttura e la imbeve del colore, della qualità e del proposito del suo

archetipo. Il vostro gruppo è stato formato nello stesso modo – è stato riunito mediante

risonanza con un archetipo e mediante le istanze interiori di ognuno di voi in quanto anima,

sperimentati nei vostri corpi causali durante la meditazione.

Mentre costruite una struttura di collegamento – il vostro comune lavoro esterno svolto

insieme, come pure la costruzione della vostra forma pensiero interiore e la vostra vita

meditativa – arriva un momento in cui quella struttura è abbastanza stabile per essere

―informata o permeata‖. Potete aspettarvi di percepire questo ―essere informati o permeati‖

nei modi seguenti.

1. Il sorgere di un maggior rapporto telepatico fra di voi. Dovreste cercare di riconoscere

l‘archetipo sottostante, che è la fonte di questo rapporto.

2. Una più potente infusione d‘energia nella vostra vita meditativa (e sempre più nella

vostra vita quotidiana). In un modo particolare, l‘ashram può essere visto come la

sostanza energetica del vostro collegamento. È ciò che vi ha riuniti ed è anche ciò che vi

tiene insieme. Man mano ne sarete sempre più consapevoli; il contenitore energetico di

cui fate parte vi apparirà sempre più evidente. Potreste raffigurarvi questo come il vino

dell‘ashram che viene versato nel calice di gruppo; o un‘immagine più precisa potrebbe

essere la cristallizzazione che avviene in una soluzione satura. Il calice non ha

un‘esistenza separata dal vino. Esso si forma infatti nel barile, in modo che il vino possa

essere contenuto e sperimentato da coloro la cui coscienza è ancora limitata dai tre

mondi.

3. Un maggiore flusso d‘energia fra i vostri corpi eterici e fisici. Il collegamento fra i gruppi

interni ed esterni ha la sua diretta analogia nel collegamento fra i vostri corpi eterici e

fisici e risulta nell‘attivazione di un particolare gruppo di agnichaitan che svolge una

funzione simile nell‘interfaccia fra il quarto e il quinto sottopiano (contando verso il

basso) del piano fisico.

4. Un senso di ―rinuncia‖ alla vecchia prospettiva, se riconoscerete il vostro gruppo come il

punto di esteriorizzazione di una montagna discendente, piuttosto che il culmine di una

che si innalza. Considerate queste parole. I vostri studenti dovrebbero avere la seconda

prospettiva e il gruppo centrale la prima.

Queste scuole sono punti d‘ingresso ashramico nei tre mondi. Dovreste cominciare a

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vedervi in questo modo e ad avere come vostra più alta priorità il mantenimento di un aperto

legame cosciente fra il piano mentale superiore e l‘ashram sul piano buddhico. Questo vi

metterà necessariamente in rapporto col gruppo interiore, prima di tutto durante i momenti

elevati della vostra meditazione, ma anche sempre più nella vita quotidiana della Scuola. Il

vostro gruppo infatti, non ha un‘esistenza separata dall‘ashram. Voi siete l‘effetto di una delle

prime fasi del processo d‘esteriorizzazione. Il vostro riconoscimento cosciente di ciò e

l‘accettazione nella vita di gruppo delle conseguenze di questa realtà saranno di grande aiuto

nella prossima fase di svolgimento del processo.

6 Novembre 2002

Trasmutazione e Trasfigurazione

Durante la settimana scorsa, c‘è stato molto progresso e appare evidente un più stretto

rapporto fra il gruppo interno e quelli esterni. Dovete abituarvi a considerare e consultare il

gruppo interno altrettanto coscientemente di quanto ora vi considerate e consultate fra di voi.

Quando questo rapporto si sarà ulteriormente consolidato, sarà possibile qualcosa di nuovo.

La mia responsabilità come Maestro è quella di trasmettere energia dal piano monadico

attraverso l‘ashram e nei tre mondi. Gruppi di corpi causali formano, perciò, il punto più

esteriorizzato dell‘ashram. Essi sono la ―punta della spada‖ che scende da Shamballa. Questa

energia di Volontà, abbassata di livello tramite l‘Ashram di Sintesi, è una forza potentissima e,

come sapete, può essere anche distruttiva per le forme che attraversa. Per questo è obbligo che

i gruppi interno ed esterno formino un solo tutto (fuso mediante il principio di Amore e

l‘impegno condiviso verso il proposito ashramico) prima di permettere all‘energia di

Shamballa di scorrere troppo liberamente nel gruppo. Se avvenisse prima, i pericoli di

scissione sarebbero grandi a causa della Grande Illusione. Il vostro lavoro di gruppo consiste

nel sostenere la prospettiva dell‘ashram, superando così la tendenza a pensare ―dal basso in

alto.‖ Se la vostra identità sarà polarizzata nei tre mondi, vi troverete all‘estremità ricevente

del potere distruttivo della forza di Shamballa, invece di permetterle di passare attraverso voi

e di rimuovere tutti gli ostacoli esteriori all‘esteriorizzazione dell‘ashram. Riflettete su questo

col massimo dell‘attenzione. Cercate cosa vi sia ancora nella vostra natura, come gruppo (e

con questo intendo aree nelle quali la vostra coscienza è ancora erroneamente identificata con

un aspetto di uno dei vostri veicoli), che tende ad ―assorbire occultamente‖ la forza di

Shamballa, invece di lasciare che vi attraversi.

Quando avrete determinato questo, potrete adottare il metodo della ―purificazione

mediante la trasfigurazione‖, che in realtà è la purificazione risultante da un intenso afflusso

di energia spirituale, piuttosto che da quello che lo precede. Questa purificazione deve essere

fatta coscientemente, isolando con chiarezza le aree che devono essere purificate e facendo sì

che esse assorbano poi le energie superiori, durante il processo di trasmissione. I risultati

saranno una breve ma potente scissione e ribellione delle parti del gruppo o dell‘individuo che

le assorbono con un‘identificazione errata. Affinché questa tecnica funzioni, occorre la

presenza nel gruppo di un forte campo d‘amore e che le scissioni siano previste e ricono-

sciute, quando avvengono. Esse saranno essenzialmente scissioni nella coscienza e dovranno

essere compensate da un aumento delle più profonde energie unificanti del principio di Vita e

mediante un incrollabile collegamento con l‘ashram.

In modo analogo, questa è la funzione che il gruppo sta svolgendo nel campo della

Scuola. Gli elementi del campo dello studente che oppongono resistenza alla dominante

cultura dell‘anima del centro, devono essere portati in superficie e trasmutati. Quegli elementi

che si trovano nel gruppo centrale e che si oppongono alla prospettiva e alla cultura spirituale

(se posso usare questo termine) dell‘ashram devono essere identificati e trasfigurati.

Nel caso della trasmutazione, le resistenze vengono elevate nella coscienza e redente

37

mediante la luce e l‘amore dell‘anima. Nel caso della trasfigurazione, le resistenze sono

isolate nella coscienza e poi annientate dall‘afflusso della Volontà spirituale. Per usare questa

seconda tecnica, occorre aver compreso che nulla di veramente reale potrà mai essere

distrutto. Ciò che viene annientato è l‘errata identificazione dell‘anima con la forma; il che

libera così l‘anima e impedisce alle energie più potenti dello Spirito di danneggiare la forma.

Il danno arrecato ad uno o più dei tre veicoli non deriva dall‘afflusso della Vita, ma dal rifiuto

o dall‘incapacità della coscienza di disidentificarsi dal veicolo in questione. Riflettete

attentamente su questo, dato che è importante comprendere questo processo, quando si lavora

con l‘energia della Volontà.

Se, alla luce dell‘informazione di cui sopra, considerate ciò che sta accadendo nell‘arena

del mondo in questo periodo di Scorpio, giungerete ad una comprensione più profonda degli

eventi attuali, in merito alla focalizzazione sul terrorismo. Plutone governa la purificazione

degli elementi della psiche globale, che sono eccessivamente identificati col lato forma della

vita, tramite il processo di scissione e ribellione, che porteranno poi alla liberazione o

all‘annientamento. Se il gruppo vuole ancorare pienamente una parte della forza di Shamballa

sul piano fisico/eterico, occorre, ovviamente, far passare quest‘energia attraverso la coscienza

del gruppo. Io sono in grado di dirigere l‘energia nel campo causale, ma il gruppo deve farla

passare dal piano mentale astratto attraverso la mente concreta e il corpo astrale, fino al corpo

eterico del sito fisico. Questo, naturalmente, è soltanto un aspetto del lavoro. Molto si può fare

e si sta facendo con la trasmissione di questa energia lateralmente sul piano della mente

astratta. Questa energia è ciò che collega e ispira i gruppi, passando tramite il gioiello nel loto.

Dato che il processo di Esteriorizzazione si estenderà necessariamente al piano fisico, esso

dovrà passare anche attraverso i veicoli, sia verticalmente che lateralmente. Questa discesa

verticale produce la trasfigurazione della personalità, sia dell‘individuo che, infine, del

gruppo. Questa è la Spada di Shamballa che scende sulla Terra, e io ho riassunto alcune delle

tecniche richieste per farla nella Regola X per i Discepoli e gli Iniziati.

Le regole per lavorare entro i veli di maya sono note e sono state usate. Il gruppo

allarghi tutti gli strappi di quei veli, lasciando entrare così la luce. Che l‘Esercito della Voce

non sia più udito e i fratelli avanzino entro il Suono. Conoscano allora il significato dell‘OM

e odano l‘OM come è fatto risuonare da Colui Che, posto al centro della Camera del

Consiglio del Signore, attende.9

La discesa dell‘energia di Shamballa sul piano fisico/eterico riguarda in modo

particolare la parte di Settimo Raggio dell‘Ashram di Sintesi ed ecco, quindi, l‘esperimento

nell‘area della Nuova Zelanda. Potreste considerare la cooperazione tra Primo, Secondo e

Settimo Raggio in questo processo di esteriorizzazione e assicurarvi che restino equilibrati

entro la vita di gruppo, anche se ciascuno prevarrà a turno, mentre si sviluppa il centro.

Ognuno può avere la precedenza in una fase particolare, ma tutti sono necessari e l‘equilibrio

fra loro dovrà essere mantenuto.

Nella fase attuale del processo d‘esteriorizzazione, è necessario che l‘unione fra i gruppi

interiori ed esteriori continui verso la fusione e che le energie di resistenza siano portate in

superficie ed eliminate. Procedete lentamente ed attentamente, riversando l‘energia

dell‘ashram su tutti gli ostacoli, assicurandovi che l‘allineamento sia mantenuto ad ogni costo,

mentre si presentano le realtà esterne.

9 Alice A. Bailey, I Raggi e le Iniziazioni, Lucis Publ. Comp. New York 1960, pp. 181-2.

38

13 Novembre 2002

Mantram

Vorrei darvi un mantram da usare. Esso è apparentemente semplice eppure il suo potere

è grande, se lo si usa con costanza e intento.

Non c‘è anima.

Non c‘è tempo.

Non c‘è spazio.

C‘è solo Vita.

Una Vita.

Questa Vita sono Io.

La mia volontà per tutti i miei sé minori,

è che mi conoscano nel loro nucleo centrale quale essenza,

inizio e fine della loro esistenza.

È così, come Vita Una, io VIVO.

Il proposito di questo mantram è quello di cooperare alla formazione cosciente (o dovrei

dire realizzazione) di una riserva di Vita nel nucleo centrale del processo di gruppo. Questo e

soltanto questo potrà sostenere e mantenere salda l‘anima del gruppo, quando comincerà a

trarre a sé, come parte del progetto creativo, gli elementi della vita della personalità, che

creeranno un contenitore in manifestazione. Proprio come la Gerarchia deve avanzare verso

Shamballa (e perciò comincia ad esserne assorbita), nello stesso momento in cui si

esteriorizza e si esprime verso l‘umanità, così, nella vita dell‘anima di un gruppo, ogni

tentativo di esteriorizzare deve essere compensato da un uguale tentativo di essere assorbiti

nel suo centro superiore. Senza ciò le risorse interiori del gruppo, costruite con cura, possono

essere spazzate via ed esaurite dall‘attività del Terzo Aspetto. Molti gruppi sono finiti così.

Ciò che si è perduto è il funzionamento di un canale verticale che possa essere usato per

l‘afflusso sostenibile dell‘energia spirituale. Questo può essere evitato, prestando uguale

attenzione alle energie di Primo e Settimo Raggio del gruppo, in questo momento decisivo.

39

27 Novembre 2002

Formula d’Integrazione di Settimo Raggio

Questa mattina, vorrei parlarvi della Formula d‘Integrazione per il Settimo Raggio. Il

gruppo sta cominciando a capire più pienamente il suo rapporto col gruppo interiore e col mio

lavoro. L‘afflusso d‘energia dall‘ashram sta avendo un effetto distruttivo e purificatore, prima

che si esprimano pienamente le energie di organizzazione. Tuttavia, questa organizzazione

deve essere una esteriorizzazione dell‘organizzazione ashramica ed è questo il punto che mi

riguarda in modo particolare. Vorrei che consideraste la Formula dal punto di vista di

un‘integrazione fra i gruppi interiore ed esteriore. Il gruppo esteriore, composto da membri

esistenti in corpi fisici, è l‘espressione ―personalità‖ della Scuola. Il gruppo interiore, scelto e

composto con cura, è l‘espressione ―anima‖. Sto tentando d‘integrare questi due ―campi‖, in

modo che formino un tutt‘uno, che esprimerà fedelmente l‘archetipo Gerarchico nei tre

mondi.

Il Settimo Raggio, come sapete, è il raggio di sintesi che può rendere effettivo il lavoro

di tutti gli altri raggi. Esso ha una particolare affiliazione con il Primo Raggio e da qui deriva

l‘opportunità di manifestare la Scuola e di lavorare in piccola parte con la forza di Shamballa.

La Scuola esterna deve considerarsi una parte esteriorizzata di Settimo Raggio di un archetipo

essenzialmente di Primo Raggio. La prima capacità che occorre sviluppare fra quelle nel

―campo‖ esterno è, dunque, la capacità di ascoltare e passare il SUONO quale è abbassato di

livello da Shamballa tramite la Gerarchia. Per compensare le energie della linea dura che

fluiscono dal Primo al Settimo Raggio, ho posto particolare rilievo sull‘organizzazione di un

campo predominante di Secondo Raggio, che serva da gruppo interiore. Il Settimo Raggio

sarà una componente preponderante nella costituzione di coloro che saranno attratti nella

parte esteriore del progetto, e dunque la necessità di un corretto ―orientamento‖ e

allineamento. Coloro che giungeranno al centro dovranno essere gradualmente educati

all‘idea di essere stati chiamati entro l‘anello invalicabile di una grande VITA, che ha al suo

centro la Volontà di Dio. Devono essere riorientati, non appena si siano stabilizzati in qualche

misura nel campo, a ―volgersi all‘esterno‖ e far sì che l‘energia della Vita li attraversi, così

come è abbassata di livello in modo protetto e sicuro, tramite la Gerarchia e il gruppo interiore

ed esteriore associati alla Scuola sul piano fisico.

Nel nucleo centrale del gruppo interno, composto di operatori per la maggior parte di

Secondo Raggio, si può trovare un piccolo gruppo di operatori di primo, il cui compito è

lavorare con la Volontà di Shamballa. Essi sono i detentori della ―riserva ashramica‖ di

Volontà, proprio come voi avete il vostro triangolo di ―Volontà‖ nella Scuola.

L‘intero gruppo esterno deve imparare a considerarsi come una parte essenzialmente di

Settimo Raggio di questo Ashram. Il ―pentagramma‖ nel quale state è il corpo causale ed è da

lì che lavorate. Questo ―star saldo‖ nel campo causale deve essere mantenuto e tutti i

collegamenti esteriori devono essere riportati a questo ―stare‖ nel punto centrale dell‘ashram.

Nulla nei tre mondi va considerato come detentore di maggiore priorità ―orientatrice‖ se non

il centro ashramico.

Ciò richiederà un continuo ―decentramento‖ nella coscienza del gruppo. Il

decentramento dalla personalità all‘anima dovrebbe essere già ampiamente avvenuto nei

membri del gruppo. Il ―riconoscimento‖ dell‘anima di gruppo quale centro ed il suo rapporto

col gruppo interno e l‘ashram stanno diventando un fattore funzionale maggiore nella vostra

coscienza. Al centro dell‘ashram si trova quel punto di tensione che io mantengo quale

Maestro. È questo punto di tensione che vi ha chiamati in modo semiconscio nel campo di

servizio del quale sono responsabile. È questo Volere centrale, o Proposito, del quale ho

assunto la responsabilità che mi collega al Maestro Morya e al Proposito centrale mantenuto a

Shamballa. La vostra relazione cosciente con il Proposito che risuona al centro dell‘ashram è

il punto di triangolazione che vi permetterà un accesso più completo all‘afflusso di potere

40

monadico emanante dal vostro essere essenziale.

Il mio lavoro quale Maestro è quello di educare quelle ―unità‖ (riferendosi a gruppi e

non a individui) che operano alla periferia esteriorizzantesi del mio ashram, in modo che siano

in grado di rispondere più coscientemente al Proposito centrale, ed essere agenti distributori di

quel Proposito nei tre mondi. Di conseguenza, avete a vostra disposizione una schiera di

esperti operatori interiori che agiranno, se lo consentirete, come vostri insegnanti e guaritori.

Il loro compito è quello di lavorare, prima di tutto, con l‘energia della buddhi, mentre il vostro

compito è quello di mantenere un centro saldo entro il campo causale. Il compito

dell‘operatore di Settimo Raggio è difficile, perché deve lavorare nella Materia senza

identificarsi con essa. Tutti i piani al di sotto del piano buddhico sono ―materiali‖ rispetto alla

dualità di Spirito/Materia; perciò, chi vi lavora deve saper mantenere il suo allineamento.

Come ―lavoratori nei campi più lontani‖ essi devono mantenere le loro linee di rifornimento

spirituale, aperte e funzionanti, da qui l‘enfasi sugli insegnamenti concernenti l‘antahkarana.

Vorrei, perciò, chiedervi di cominciare a vivere più coscientemente come se l‘ashram

fosse il ―centro‖ della vostra vita. Se sarete capaci di mantenere questo allineamento interiore

su una base più continuativa, decentrandovi dall‘anima e dal gruppo, vedrete il Piano prendere

forma e capirete più pienamente il vostro ruolo in seno ad esso.

Chi fornisce l‘energia per il successo dell‘esteriorizzazione è il Maestro di Settimo

Raggio nell‘Ashram di Sintesi. I campi materiali devono essere ―condizionati‖ in modo che

essi si riorientino volontariamente all‘influenza solarizzante della Gerarchia. Se ricordate che

il piano buddhico è il quarto etere cosmico, sarà chiaro perché il Settimo Raggio governa

l‘afflusso di forza buddhica nei tre mondi che costituiscono il corpo fisico del Logos. È il

Settimo Raggio che permette alla forma di far nascere il Cristo ed ecco quindi perché porre in

relazione Maria con quest‘energia. È la capacità del Settimo Raggio di ―orientarsi verso la

Volontà di Dio‖, pur essendo ancora nei tre mondi, che permette alla grazia di entrare nella

Materia e di renderla sacra, tramite ―la Volontà arresasi della pietra ardente‖.

Formula d‘Integrazione

―Cerco di riunire i due. Il piano è nelle mie mani. Come lavorerò? Dove porrò l‘enfasi?

Colui che È sta a grande distanza. Vicini sono la forma, l‘attività, la sostanza e il desiderio.

Posso connettere e foggiare una forma per Dio. Dove invierò il mio pensiero, il mio potere, la

parola che posso pronunciare?

Io, l‘operatore magico, sto al centro. Conosco certe regole, certi comandi magici, certe

Parole di Potere, certe forze che posso dirigere. Che farò? È pericoloso. L‘impresa non è

facile, ma amo il potere. Amo veder emergere le forme create dalla mia mente, compiere il

loro lavoro, attuare il piano e scomparire. Posso creare. Conosco i rituali del Tempio del

Signore. Come agirò?

Non amare il lavoro. L‘amore del Piano eterno di Dio governi la tua vita, la tua mente,

la tua mano, il tuo occhio. Opera per l‘unità del piano e del proposito che deve trovare in

Terra un posto permanente. Collabora al Piano, focalizzati sulla tua parte in quell‘opera

grandiosa.

Dall‘anima alla forma va l’Ordine: ―Sta al centro del pentagramma, tracciato nel

luogo elevato ad Oriente, entro la luce eterna. Opera da quel centro illuminato. Non lasciare

il pentagramma. Sta saldo nel suo centro. Traccia allora una linea tra ciò che sta fuori e ciò

che sta all‘interno e osserva il Piano prendere forma.‖10

10

Alice A. Bailey, Psicologia Esoterica Vol. II, Lucis Publishing Co. N. Y. 1942 pag. 375-6.

41

18 Dicembre 2002

Guarigione

Il messaggio oggi riguarda la ―guarigione‖ che, come sapete, è anche oggetto di grande

attenzione nel lavoro del mio ashram. Tuttavia, la prospettiva di cui cerco ora di parlarvi è

quella della guarigione di gruppo. Esistono grandi deva guaritori che cercano di operare a

livelli nazionali e internazionali. Essi cercano di guarire e di ristabilire le aree di conflitto

energetico esistenti nei veicoli mentale, emotivo ed eterico di nazioni, gruppi e

organizzazioni. Questo è un grande lavoro di Secondo Raggio.

Al prossimo plenilunio, che cadrà proprio prima del solstizio e di Natale, sarà in corso

uno sforzo ashramico, per riversare energia guaritrice nel campo mentale. Astrologicamente

questo processo è indicato dal trigono fra Giove in Leo e Plutone in Sagittarius. L‘energia

unificatrice del fuoco solare viene usata per assorbire e guarire quelle istanze irrisolte che

sorgono nel fuoco per attrito del campo mentale di gruppo.

Per rendere questa informazione utile al vostro gruppo, vorrei che consideraste il campo

mondiale di coloro che stanno operando con la specifica forma pensiero che ho creato con gli

scritti di Alice Bailey. C‘è un‘opportunità energetica di approfondire e accentuare l‘unità

esistente fra tutte queste menti che operano per palesare l‘energia della buddhi che sta dietro

le parole. Non è tanto un‘opportunità di sintesi (che verrà più tardi), quanto di unità.

Considerate come, in quanto gruppo, potreste favorire questo progetto, sia nelle vostre

comunicazioni soggettive che in quelle esterne.

Al gruppo mondiale che lavora con i miei insegnamenti: ―Fratelli, qualunque siano le

vostre differenze di punti di vista o di priorità, questo è il momento di riconoscere la vostra

risposta condivisa alla nota dell‘Amore-Saggezza. È questa risposta che vi ha chiamati a una

risonanza con questi insegnamenti e in questa risposta c‘è la promessa di una più profonda e

finale unità ashramica. Quale campo globale di individui e gruppi uniti sul piano mentale

astratto e che supera tutti gli ostacoli e i limiti minori di razza, sesso, cultura, economici e

politici, voi avete l‘opportunità unica di far risuonare nel mondo la nota dell‘Amore Saggezza.

Questa nota non è fatta risuonare solo dalla diffusione degli insegnamenti, ma più ancora dalla

dimostrazione fra di voi del loro effetto, quando vengono elaborati nell‘ impegno pratico

cooperativo. Vi chiamo a dimostrare l‘Amore-Saggezza. Il trigono Urano-Saturno permetterà

la disintegrazione delle vecchie forme pensiero separative e il trigono Giove-Plutone

permetterà la guarigione delle vecchie ferite emotive. Amore. Cominciate sul piano mentale e

operate verso l‘esterno, verso la forma.‖

Al gruppo di Highden: ―Voi siete un microcosmo entro un campo più vasto. Agite dove

siete. Esaminate la parte di natura separativa che ancora rimane nei vostri campi mentali ed

emotivi ed occupatevene. Utilizzate l‘allineamento col gruppo interiore. Dai mondi interni le

divisioni nel campo di gruppo sono più evidenti e con l‘invocazione molto di ciò che è

vecchio e profondo può essere eliminato, non solo da questa incarnazione, ma anche da

periodi di vecchie frequentazioni. Se giungerete in qualche modo alla liberazione e all‘unità

nel vostro campo, potrete essere in grado di contribuire a guarire il gruppo più vasto.

Rivolgetevi al gruppo interiore, rivolgetevi a me, rivolgetevi al Cristo. Amate con saggezza,

fratelli miei.‖

42

22 Gennaio 2003

Il Principio Creativo

Iniziamo ora un anno durante il quale, nella vostra vita di gruppo, saranno evidenziati il

Terzo ed il Settimo raggio. Durante il primo anno, avete lavorato con l‘energia della Volontà,

perché era necessaria per stabilizzare la Scuola in mezzo a molte forze che ponevano

resistenza a questo processo. Nell‘anno appena trascorso, è stata data la maggiore importanza

al principio d‘Amore e al suo rapporto con la Volontà. Le dinamiche dei rapporti personali

hanno creato l‘opportunità e la necessità di sviluppare questo principio nella vita del gruppo.

E così il terzo anno sarà un‘opportunità per sviluppare il principio Creativo.

Questa opportunità si sta presentando con la necessità, ora pressante, di fondare la

Scuola. Adottate l‘idea che le attuali circostanze sono uno sviluppo positivo che indica

proprio il terreno necessario, affinché i semi del vivere creativo possano germogliare. La

produzione occulta di denaro richiede che necessità, amore e potere magnetico siano presenti

simultaneamente. Amore e potere sono stati l‘oggetto della focalizzazione nei primi due anni.

La necessità sarà la forza motrice per la nota chiave di quest‘anno. Questo bisogno non indica

alcun fallimento, bensì il successo e l‘essere pronti a imparare ciò che riguarda un nuovo

principio. Il bisogno genera Creatività. Il punto cruciale è fare in modo che questa creatività

emani dall‘anima e non dalla personalità.

La creatività del sé personale (operante in proprio) è mossa dalla paura, sorge nel centro

basale e si esprime tramite il centro sacrale, tentando di trarre a sé quello di cui ha bisogno. La

creatività dell‘anima agisce tramite il centro coronale e si esprime tramite il centro della gola,

quale espressione e vivere creativi. Vi sono coinvolti il Terzo e il Settimo Raggio. Quando il

Settimo Raggio è riorientato verso il Terzo (riorientamento dimostrato nella Gerarchia e

perciò assicurato all‘umanità dall‘avanzamento di grado del Maestro R. da Maestro di Settimo

Raggio a Mahachohan), il centro sacrale serve allora il centro della gola e può essere usato in

formazione di gruppo, per attrarre risorse per l‘anima. Questo è un punto importante da

ricordare. Questa operazione congiunta deriva dalla fusione anima-personalità.

Vi è stato detto che le prime tre iniziazioni riguardano rispettivamente i centri

sacrale/gola, del plesso solare/cuore e basale/coronale. Questo visto dalla personalità. Dal

punto di vista dell‘anima, nell‘atto di manifestarsi la situazione s‘inverte. Nel primo anno,

l‘enfasi fu dal coronale al basale. Nel secondo, il cuore doveva controllare il plesso solare.

Nel terzo anno, sarà dato rilievo al controllo del sacrale, da parte della gola. Il centro sacrale è

stato chiamato ―la corte dei cambiavalute‖. Attualmente l‘ashram di Terzo Raggio, e in

particolare il Maestro chiamato ―regolatore delle finanze‖, agisce tramite l‘emergente ashram

di Settimo Raggio, a orientare in modo nuovo la situazione finanziaria mondiale. Questo

nuovo orientamento e la conseguente riassegnazione di priorità ai valori è qualcosa che deve

essere dimostrato nella vostra vita di gruppo, se dovete servire da modello per il nuovo

modello archetipale.

Ho richiamato la vostra attenzione sulla formula d‘integrazione di Settimo Raggio in un

messaggio precedente e torno a sottolinearne l‘importanza. Solo stando saldi nel

pentagramma e tracciando una linea ―da ciò che è fuori a ciò che sta dentro‖ il lavoro può

procedere.11

Soprattutto, non lasciate che il pentagramma sia mosso dalle forze della paura,

risvegliate nella vostra natura da apparenti circostanze esteriori. Avete il sostegno dell‘ashram,

il quale non può essere registrato da forme pensiero basate su paura e astralità. Qualunque

energia uscente emanata dal gruppo deve contenere il flusso creativo dell‘ashram e, perciò,

deve sgorgare da esso. Quanto più puro sarà l‘allineamento e quanto più grande sarà l‘amore,

tanto più potente sarà la risposta. La paura avrà come risultato soltanto un‘attività che

diminuirà la capacità e la qualità di allinearsi e di amare. Il Terzo Aspetto, cioè l‘umanità, la

11

Alice Bailey, Psicologia Esoterica, Vol. II, pag. 376.

43

personalità, è divino. Deve soltanto superare il timore per la sopravvivenza, inerente alla vita

incarnata, e mantenere saldo il suo orientamento verso l‘anima, per provare questo fatto e

diventare testimonianza vivente della gloria di Dio. Tali sono la sfida e l‘opportunità che vi

attendono questo anno.

29 gennaio 2003

Tensione

In quanto gruppo, state entrando in un periodo di attività intensa. Questo non è diverso

dalla situazione globale e rappresenta la vostra parte di sfida alla quale devono far fronte la

Gerarchia e l‘umanità in questa fase del processo di esteriorizzazione. I periodi d‘intensità

portano in superficie i ―complessi‖ semiconsci e inconsci della psiche e consentono di

esaminarli alla luce dell‘anima. La questione della guerra sta facendo meditare la gente sulla

conduzione della loro vita di pensiero e sentimento in un modo tale che, se correttamente

gestiti, quale risultato di conflitto e tensione, può portare la visione di un mondo unificato

all‘attenzione cosciente nella vita di quel centro che è l‘umanità.

Nel vostro lavoro di gruppo, la tensione e l‘incertezza di non sapere se la Scuola

possederà o no la proprietà terriera fornisce una simile opportunità. Se permetterete al

processo di continuare ad operare a livello profondo, troverete che fa emergere le questioni

principali alla base del duplice paradosso di Spirito/Materia in ciascuna delle vostre nature. Il

risultato potrebbe essere un confronto con quella che è stata chiamata ―la Grande Illusione‖ e

una vittoria su di essa.

Ciò che è necessario è mantenere un punto di tensione così a lungo in modo tale che le

questioni centrali diventino molto chiare. Verrà, comunque, un momento in cui la tensione

porterà frutto e giungerà il tempo della decisione e dell‘azione. La giusta coordinazione dei

tempi è un‘abilità fondamentale del Settimo Raggio.

In entrambi i casi la Gerarchia può ispirare, educare e guidare, ma la responsabilità della

decisione deve essere lasciata all‘umanità e, nel caso della Scuola, al gruppo esterno. In

nessun altro modo tutti e tre gli Aspetti della divinità possono entrare in un appropriato

rapporto reciproco. Responsabilità e potere sono intimamente legati. Nessuno dei due può

esistere a lungo senza far entrare in giuoco anche l‘altro.

Il vostro gruppo deve cominciare a operare più pienamente quale centro esoterico –

pensate alla distinzione fra il modo di operare del corpo fisico e quello del corpo eterico. Il

secondo è esoterico rispetto al primo e sta alla base del suo funzionamento.

In quanto gruppo, siete sette centri d‘energia che devono pervenire a una giusta

relazione di funzionamento fra di loro, allo scopo di permeare ed organizzare l‘ambiente

esterno con le superiori energie archetipe degli ashram.

Ponete attenzione a purificare i flussi d‘energia fra di voi, poiché sono questi flussi

energetici che soggiacciono ai pensieri e ai sentimenti che all‘essere interiore appaiono

materiali e densi e che possono riorientarli. Non cercate di materializzare troppo presto il

concetto della vostra interazione energetica, ma state saldi sui livelli causali e da lì lavorate

verso l‘esterno. Ricordate che la chiave per operare con la Grande Illusione è il riconoscere

l‘irreale per quello che è e non cercare di operare al suo interno. Può essere utile per voi

considerare le regole per il piano fisico/eterico contenute nel Trattato di Magia Bianca.

44

05 Febbraio 2003

Scelta

Questa è stata una settimana importante nella vita del gruppo e nel processo magico.

Quello che ora dovrebbe esservi diventato chiaro è la necessità che il gruppo funzioni come

un‘unità o un‘entità, come pure l‘importanza che ogni individuo nel gruppo s‘impegni

all‘opera di purificazione su di sé, che naturalmente scaturisce dalla tensione correttamente

mantenuta nella vita del gruppo.

Inoltre, il gruppo è solo un‘unità in un gruppo più vasto e, mentre il processo di sintesi

che avviene negli ashram continua, sarà più chiaro come ogni gruppo si adatta nel tutto di cui

fa parte, proprio come il vostro processo sintetico rivela progressivamente il ruolo chiave che

ogni individuo deve svolgere nel vostro gruppo.

La vostra domanda riguarda Highden e se esso continuerà ad essere il sito della Scuola.

Vorrei cercare di rispondervi sottolineando ancora una volta la necessità che rimaniate uniti in

questo processo come un gruppo. Highden venne alla luce perché coloro che vi erano

coinvolti volevano stare veramente nella corrente di Volontà, di forza di Shamballa,

permettendo così la costituzione di un punto di ancoraggio sul piano fisico. La sua nota chiave

è la disponibilità a servire il Volere di Dio. In un certo senso, è la volontà di servire come

meglio si può la necessità, che consente alla Volontà di agire in maniera più potente.

Quanti discepoli sono disposti e capaci proprio di raccogliere una parte di un simile

progetto ed agire per farne parte? È proprio questa ―disponibilità‖ che, in primo luogo, vi ha

portati in questo gruppo. Il Proposito è fisso, ma il Piano cambia continuamente, per

conformarsi a quel Proposito il più fedelmente possibile. L‘opera della Gerarchia tramite gli

ashram è quella di continuare a lavorare, per portare l‘umanità ad allinearsi con quel Piano. Vi

sono due tipi di operatori che cerchiamo di impiegare come ―operatori chiave‖ nei periodi di

cambiamento.

Il primo tipo è ancorato così fermamente che essi diventano centri stabili di vortici di

forza in una località particolare. Essi hanno solitamente profonde radici karmiche in luoghi,

famiglie, mezzi di sostentamento ed altro e non sono ―trasferibili‖ nel senso di ―poter essere

sistemati altrove‖.

L‘altro tipo di operatori importanti è il PIÙ ―trasferibile‖ in senso fisico. Essi hanno

regolato le loro vite esterne così bene che sono disponibili a ritirarsi e ad andarsene secondo il

comando interiore che ricevono dall‘ashram. Essi diventano ―punti di collegamento di forza

ashramica‖, piuttosto che ―punti d‘ancoraggio di discesa ashramica‖. Questi operatori sono in

grado di rimanere o di andare, secondo quanto richiesto dalla necessità dell‘ashram.

Vivete in un periodo nel quale dovrete fare una scelta. Come risultato di quella scelta

avrete la possibilità di diventare, sia come individui che come gruppo, ―operatori centrali‖

dell‘uno o dell‘altro tipo. Dal punto di vista della Gerarchia, possiamo impiegare operatori di

entrambi i tipi, per far progredire il senso di sintesi. Se vi legate più pienamente a Highden,

possiamo cominciare a usare questo centro come un punto stabile al quale possiamo mandare

altri operatori i quali potranno rimanere a rinforzare l‘ancoraggio, oppure andarsene, portando

energia nuova, quando arrivano, e portando via energia sintetica, quando se se ne vanno.

Il punto importante, affinché questo processo proceda, è che voi realizziate l‘importanza

della vostra propria ―volontà‖ quale gruppo esterno. Non è accettabile che vi limitiate a

sottomettervi a quella che potreste chiamare la ―Volontà di Dio‖ nel senso di ―ciò che sarà

sarà‖. Questo è un evitare la responsabilità, cosa che rinnega la divinità del Terzo Aspetto‖.

Voi dovete scegliere e poi mantenere quella scelta senza sforzo, arrendendovi e allineandovi

all‘ashram.

Ecco le vostre scelte come esse appaiono alla mia coscienza.

1. Scegliete di stare, ―come gruppo‖, a Highden. Da ciò risulterà successo o fallimento,

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nel senso di raggiungere il risultato desiderato di essere in grado di acquistare la proprietà, o

almeno restarvi a lungo. Il successo significherà che il progetto potrà essere usato dall‘ashram

come un vortice stabile. Il fallimento significherà che il gruppo potrà allora scegliere di

offrirsi come un‘unità per un altro servizio, oppure di sciogliersi e riformarsi in altri modi.

Ricordando, ovviamente, che in nessun lavoro spirituale intrapreso con intento allineato esiste

mai alcun vero ―fallimento‖.

2. Oppure scegliete ―come gruppo‖ di offrirvi, per essere impiegati come un‘unità

all‘interno del Piano come meglio possa servire allo spirito di sintesi e all‘intento Gerarchico

in questo momento. Il risultato di questa scelta sarà o che il gruppo si trasferirà in un altro sito

o addirittura in parecchi siti, oppure che riceverà l‘ordine di restare a Highden, oppure di

sciogliersi.

La prima opzione dà sicurezza di intento, ma incertezza per quanto riguarda l‘esito. La

seconda opzione dà sicurezza di esito (che sarete impiegati collettivamente o individualmente

per il massimo bene), ma incertezza per la direzione o l‘intento.

Qui la questione importante è prendere la decisione in quanto gruppo. Questa decisione

infatti, fa parte del vostro processo d‘iniziazione. L‘umanità deve imparare ad usare la

Volontà, cominciando dalla sua volontà personale, e vediamo questo processo all‘opera

proprio ora sulla scena mondiale. Nel caso del vostro gruppo, non si tratta tanto di una

distinzione fra uso giusto o sbagliato della Volontà. L‘unico uso sbagliato sarebbe il non

―scegliere‖ e, perciò, non usare affatto la Volontà. La distinzione è se usare la Volontà come

una forza discendente che si ancora nella materia, o come una forza ascendente che astrae.

Entrambe le direzioni fanno avanzare l‘altra come conseguenza, ma l‘apparenza esteriore non

è la stessa.

Scegliete, fratelli miei. Attendiamo la vostra decisione.

12 Febbraio 2003

Identificazione di Gruppo

Vi trovate al centro dello svolgersi di un processo d‘iniziazione di gruppo. Non è questa

l‘intenzione centrale di una scuola occulta? Nel prendere la vostra decisione, avete scelto di

riorientare la vostra coscienza, e così facendo, siete in procinto di trasferire la vostra identità

centrale dall‘umanità alla Gerarchia, dal Terzo al Secondo Aspetto. L‘iniziazione della

coscienza dalla personalità all‘anima è sempre ―auto-iniziazione‖.

Il Terzo Aspetto diventa sacro e dimostra la sua divinità, quando la coscienza

identificata con la forma (e ricordate che i pensieri sono forme) sceglie volontariamente di

identificarsi di nuovo con l‘anima. Come gruppo, siete in procinto di fare questo.

L‘iniziazione avviene nella coscienza e sono i cambiamenti nella coscienza che,

successivamente, hanno un effetto sulla vita della forma. A volte la coscienza cambia così

radicalmente che le vecchie forme non servono più e devono essere trasformate o

abbandonate. Il processo della morte è sempre un‘opportunità d‘iniziazione. La coscienza o si

aggrappa alla forma, col risultato di una morte ―inconscia‖, o la lascia con gioia e partecipa al

processo di astrazione, nel qual caso si ha una transizione cosciente.

Avendo preso la decisione in quanto gruppo, ora siete in un processo che non è stato

ancora completato e, perciò, non potete sapere quale sarà il suo esito. Io posso solo aiutarvi a

guidare la direzione della vostra coscienza, nello stesso modo in cui operano le guide che

aiutano l‘anima ad elaborare la transizione nel momento della morte.

Non esiste un‘anima individuale, proprio come non c‘è un‘―onda‖ individuale nel mare.

46

In realtà esiste solo l‘Anima – l‘unico grande Ashram della Gerarchia. In quel vasto mare ci

sono gli ashram, i sotto-ashram di raggio, punti di focalizzazione di ―qualità‖ entro la qualità

travolgente dell‘―Amore Saggezza‖, impressa dalla Volontà e risultante in Attività

Intelligente.

Nello stesso modo, in realtà, non esiste l‘―anima‖ della Shamballa School. C‘è solo un

punto focale nell‘oceano ashramico, un‘onda che si è elevata in allineamento con un proposito

specifico e ha attratto diverse coscienze individualizzate nell‘orbita di quel proposito

centralizzato.

Dall‘altezza del piano buddhico ogni forma è vista come illusoria, anche le forme

animiche esistenti sul piano mentale astratto e che consistono in raggruppamenti di corpi

causali. Gruppi di anime realizzano un metodo per condurre la coscienza identificata con

l‘illusione di un singolo corpo causale fino all‘illusione più allargata di un‘anima di gruppo.

Infine, tutte le distinzioni di coscienza, tutti i raggruppamenti e i sottoraggruppamenti devono

scomparire con la realizzazione della Vita Una che sottostà a tutta la coscienza. I Sette Raggi

di luce si fonderanno nel grande raggio sintetico color indaco, dietro cui ci saranno le tenebre

del puro Spirito da cui nasce tutta la luce.

Tuttavia, nel tempo e nello spazio, le illusioni sono dominate una alla volta, mentre

sfere sempre più vaste sono trascese entro l‘unica sfera della vita planetaria. Essendo riusciti

in qualche misura a fondere le vostre coscienze individuali in un‘entità di gruppo, ora la

direzione in cui la coscienza del vostro gruppo deve espandersi è verso il gruppo ashramico

globale. L‘entità individuale trova la propria funzione specifica nella vita maggiore, quando la

coscienza di quell‘entità si è espansa in un campo più vasto.

Ora vorrei consigliarvi di considerare l‘anima di gruppo come la forma di vita del vostro

―progetto‖. Questa forma esiste sul piano mentale astratto. La transizione che state facendo,

per poco che ve ne rendiate conto, è il trasferimento della vostra consapevolezza della forma o

―corpo‖ dalla collocazione fisica di Highden al ―corpo‖ causale del gruppo sui livelli mentali

astratti. La vita soggettiva o coscienza di gruppo si sta analogamente trasferendo dal corpo

astrale del gruppo al ―corpo‖ buddhico. La ―volontà‖ di gruppo si sta analogamente

trasferendo dalla ―forma pensiero‖ concretizzata del progetto della Shamballa School alla

Volontà del vostro Maestro focalizzata sul piano atmico.

Se seguite questo ragionamento vedrete che l‘identità del gruppo si sta spostando dai tre

mondi della personalità di gruppo ai tre mondi della triade. Questo trasferimento può avere o

no come risultato la perdita della personalità esterna, non solo del progetto ma anche del

gruppo (cioè quelle personalità individuali che costituiscono il gruppo ―esterno‖). Che lo

faccia o no dipende da tre fattori.

a. Il grado d‘attaccamento che ancora esiste nella coscienza di gruppo alle forme su tutti e

tre i piani della personalità. Considerate a questo scopo non solo i vostri attaccamenti al

luogo fisico, ma anche ai corpi astrale e mentale del gruppo.

b. La capacità che hanno le forme di servire da contenitori o espressioni della vita triadica

del gruppo.

c. Le considerazioni di primaria importanza del perenne cambiamento del Piano Gerarchico

che serve l‘immutabile Proposito.

Ora vi dò due ulteriori suggerimenti.

1. Cercate di espandere la vostra coscienza dell‘anima di ―gruppo‖. Questo vi condurrà ad

una più vasta prospettiva ashramica e, dunque, alla comprensione della precisa funzione

che il vostro gruppo può potenzialmente svolgere. Essa è una funzione buddhica che

conduce alla Ragione Pura e indica l‘Amore che attraversa il cuore causale e non tanto il

cuore astrale del gruppo.

47

2. Trasmettete il Proposito. Questo è qualcosa di diverso, fratelli miei, dall‘―allinearsi‖ con

esso. Voi potete allineare la vostra coscienza col Proposito, leggendo e meditando sulle

articolazioni del proposito che io, come vostro Maestro, ho indicato nei libri e in queste

trasmissioni, e vi sollecito a farlo. Questo processo condiziona il campo mentale e lo

allinea con quello atmico. Il proposito, tuttavia non è un concetto, ma un‘energia. È la

trasmissione di quest‘energia che ―trasfigura‖ la mente e libera la coscienza imprigionata

dalla Grande Illusione.

In conclusione, v‘incoraggio a mettere da parte ogni pensiero d‘insuccesso e ogni

preoccupazione riguardo al futuro e a raddoppiare il vostro sforzo e la vostra focalizzazione in

questo periodo cruciale di transizione. Lavorate come un gruppo, come un‘anima di gruppo,

sui livelli causali con lo stesso grado d‘unicità d‘intenti che vi fu richiesta sul piano fisico tre

anni fa, quando iniziò il progetto esterno.

19 Febbraio 2003

Vita

La trasmissione di questa mattina riguarda la Vita. Il periodo di Aquarius è quello in cui

si opera con la ―Vita più abbondante‖.12

Questa ―Vita‖ ha origine nel Proposito che portò in

incarnazione su questo pianeta il Signore del Mondo. È questa Vita che sostiene il vivere di

tutti i regni, sebbene la sua impressione influisca sui cinque mondi inferiori in due modi

diversi, tramite l‘energia della ―Volontà‖. Nei tre sottopiani inferiori del piano cosmico,

quest‘energia di ―Volontà‖ è diretta alla sopravvivenza fisica della forma. Nei regni della

triade, quest‘energia è diretta all‘adempimento del proposito triadico. Questi due ―punti

focali‖ della ―Volontà‖, uno sul piano atmico e uno sul piano fisico, sono in opposizione

diretta fra loro. Essi sono la ―volontà di sopravvivere‖ e la ―volontà di proposito‖ dei chakra

alla base e coronale. Queste due volontà possono essere bilanciate soltanto dal terzo centro

che trasmette ―volontà‖, la ―volontà di essere‖ del chakra del cuore.

L‘origine di questa terza ―volontà‖ sintetica è l‘energia della Vita stessa che nasce nel

proposito d‘incarnazione del Logos Planetario ed è dunque trasmessa tramite la monade, gli

ashram sul piano buddhico, il gioiello nel loto e infine il gruppo centrale di petali nel centro

del cuore.

Questi tre centri di ―Volontà‖, della corona, della base e del cuore, compongono un

triangolo entro il Terzo Aspetto, attraverso il quale può scorrere l‘energia della quarta qualità

della divinità. Essi, entro l‘entità solare, sono connessi ai pianeti Vulcano, Plutone e Terra.

Mediante questo triangolo l‘energia della Volontà solare può essere trasmessa tramite la

Volontà planetaria. Riflettere a fondo su questo può gettare un po‘ di luce sul ruolo di questo

pianeta entro il sistema maggiore.

Il corpo causale costituisce il centro dei cinque mondi ed è il chakra del cuore del

sistema monadico. È attraverso il cuore del corpo causale che deve fluire la ―Luce Superna‖.

Questa ―Luce‖, unita com‘è alle energie combinate di Aquarius e del Settimo Raggio, ha un

rapporto particolare col pianeta Urano. La Luce Superna può fluire dal piano atmico a quello

fisico solo quando le due energie della ―volontà di sopravvivere‖ e della ―volontà del

proposito‖ sono sintetizzate dalla terza energia della ―volontà di essere‖ proveniente dalla

monade, ma originata sul piano logoico del sistema. Ciò riunisce le energie del primo, terzo e

settimo piano tramite i ―corpi‖ sul secondo e quinto piano.

Il vero significato di Venere in Capricornus e del suo rapporto con la Terza Iniziazione

12

Alice Bailey, Trattato del Fuoco Cosmico, pag. 125 Il Libraio delle Stelle Velletri, 2007.

48

riguarda il ruolo svolto dalla Quinta Gerarchia nell‘integrare le tre ―volontà‖ che agiscono

tramite il Primo, il Terzo e il Settimo raggio di Capricornus. Il Quinto Raggio è il ponte

fornito dal corpo causale per l‘energia di ―Amore‖ che, attraverso la monade o centro

planetario del cuore, giunge direttamente dal cuore del Sole. È fondamentalmente energia di

Amore ―fissata‖ su una linea dura o piano della ―Volontà‖. Rappresenta perciò la sintesi di

Secondo Raggio che agisce all‘interno dell‘allineamento 1 - 3 - 5 - 7, e che consente così

l‘incontro del ―più alto e del più basso‖.

Venere è l‘energia dell‘Amore sacrificale solare che discende ad aiutare la ―volontà di

essere‖ della divinità planetaria. La sua importanza nella vostra vita di gruppo dovrebbe

essere evidente. Le energie di ancoraggio ed astrazione nel vostro processo sono evidenti.

Decidendo come gruppo di essere mobili piuttosto che immobili, avete scelto la ―volontà‖

emanante dal chakra coronale invece della ―volontà‖ emanante dal chakra alla base; avete

perciò effettivamente trasferito il vostro punto di equilibrio dall‘umanità alla Gerarchia. Il

punto di transizione avviene nel campo causale del gruppo. Ora ci si domanda se le forme

esistenti con le quali il gruppo ha lavorato, gli involucri mentale, astrale ed eterico/fisico,

possano essere trasformate o debbano essere abbandonate del tutto.

La trasformazione non è un processo graduale, bensì improvviso. La trasfigurazione è

l‘assorbimento improvviso dell‘anima di gruppo nell‘energia della ―Vita‖ stessa. Questa

energia è così potente che può servire a fondere anima e personalità, oppure provoca la morte

della personalità. Il processo di fusione avviene entro la forma tramite il chakra del cuore ed è

in effetti la fusione di due ―volontà‖, quella dell‘anima e quella del sé personale, in una sola

―Volontà‖.

La morte della personalità, o in realtà la disintegrazione delle forme che la

compongono, indica che la forma non è in grado di contenere l‘energia trasfigurante della

Luce Superna. È per questo che l‘iniziato al Terzo grado viene chiamato ―Il Conquistatore

della morte‖.13

Egli comprende che l‘energia della Luce Superna è la ―Vita‖ stessa. Egli non

sa se la discesa di quell‘energia avrà come risultato la frantumazione delle forme costruite ed

adattate con tanta cura oppure la loro trasfigurazione. Il vasaio che colloca una coppa di creta

in un forno ne è una buona immagine. Egli non sa se, una volta messa nel fuoco, essa sarà un

contenitore spaccato oppure cotto a perfezione.

L‘esperimento a Highden ―sta cuocendo nel fuoco‖. Il risultato sarà una trasfigurazione

o una frantumazione. Non c‘è un‘altra opzione quando fate appello all‘energia di Vita, che è

anche energia di morte. O l‘energia della Luce Superna si riverserà tramite il corpo causale di

gruppo e si farà strada fino al piano eterico e ai progetti esterni, ancorandosi così sul settimo

piano, oppure troverà il suo passaggio bloccato nella vita mentale, astrale o eterica della

personalità del gruppo e avrà come risultato la distruzione di quei campi. Se il risultato sarà

quest‘ultimo, l‘anima di gruppo tornerà alla ―lavagna‖ dell‘ashram. In entrambi i casi, la

―collocazione‖ del centro del gruppo si sposterà ai livelli causali, ma potrà avere o no una

personalità di gruppo con cui operare. Dalla prospettiva della triade, la ―personalità‖ di

gruppo consiste in una particolare configurazione energetica di corpi causali individuali. La

vera anima del gruppo è l‘ashram.

13

Alice Bailey, Astrologia Esoterica, Lucis Publ. Comp., New York 1951, pag. 333.

49

26 Febbraio 2003

Fusione

Ho detto che la ―personalità‖ del gruppo dovrebbe essere considerata come la coerente

identità causale che si forma sui piani della mente astratta. Per capire questo processo, può

essere d‘aiuto raffigurarsi il triplice sviluppo della coscienza – individualizzazione,

iniziazione e identificazione – come tre aspetti di uno stesso processo, visto da diversi livelli

d‘esperienza.

L‘iniziazione di gruppo, per esempio, comporta un‘identificazione che riguarda l‘anima

causale individuale. La coscienza solare individualizzata ―s‘identifica‖ col gruppo. Il processo

è un‘―iniziazione‖ per il gruppo nel suo insieme e un‘individualizzazione dal punto di vista

dell‘ashram. Un frammento di proposito ashramico si ―individualizza‖ mediante la

disposizione geometrica di un gruppo di corpi causali sul piano mentale superiore.

Questo processo di individualizzazione non è diverso in essenza da quello che si svolse

nella Terza Razza Radice, quando gli angeli solari animarono o individualizzarono l‘uomo

animale. In quell‘epoca, avvenne una gran distruzione di forme nei tre mondi, mentre allo

stesso tempo si svolgeva un processo di fusione sui livelli causali, che sfociò in un‘identità

―individualizzata‖, un‘identità che sarebbe stata sostenibile per tutta una serie di vite esterne e

infine avrebbe reso possibile un collegamento duraturo fra monade e personalità nel processo

di individualizzazione, iniziazione e identificazione.

Una personalità ―individualizzata‖ dal punto di vista dell‘ashram è, dunque, un gruppo

di corpi causali che viene formato in una struttura stabile che perdurerà per molte

incarnazioni, allo scopo di compiere uno specifico frammento del proposito ashramico. Essa è

l‘esteriorizzazione di una parte dell‘ashram fin sul piano mentale, dove viene ―fissata‖

l‘energia del Proposito. Questo processo richiede il consenso volontario dell‘anima causale

individuale. È il principio di Leo che si arrende ad Aquarius, in modo che possa risultarne un

più grande Leo o Sole di coscienza.

Questo processo avviene secondo la Legge del Destino, piuttosto che secondo quella del

Karma. Ci sono molti gruppi che sono riuniti da comuni precedenti karmici per scopi di

educazione, guarigione e crescita. Un gruppo che si riunisce secondo la Legge del Destino si

forma grazie al riconoscimento congiunto e all‘ impegno verso il proposito ashramico che sarà

assolto in una data futura. All‘adempiersi di quel destino, il corpo causale del gruppo si

frantuma e la coscienza si trasferisce nell‘ashram.

Questo proposito si svolge sempre per diverse incarnazioni ed è riconosciuto in modo

diverso dai membri del gruppo, secondo lo stadio di sviluppo dei loro antahkarana. Dal

momento in cui avviene questo processo di fusione o ―individualizzazione‖ è l‘impegno

congiunto delle anime dei membri del gruppo che porta avanti il progetto.

Fino a quel momento di ―individualizzazione‖, sono il proposito e la coscienza coesiva

del Maestro o dell‘iniziato che tengono unito il gruppo. Quando esso è avvenuto, la coscienza

iniziante viene liberata dalla sua funzione ritardante, e può inondare di luce la sua ―creazione‖

e operare per suo mezzo secondo la necessità.

Vorrei che vedeste questo molto chiaramente. Come gruppo esterno siete stati riuniti e

collegati con altre anime che non sono attualmente incarnate, per formare un campo di gruppo

che possa essere usato per esteriorizzare una parte del mio proposito ashramico. Questo

processo richiede da parte vostra l‘identificazione quali individui – ogni individuo deve

identificarsi con il tutto e non con la sua identità individuale (è per questo che mi rivolgo a voi

come entità di gruppo e non come a una riunione di individui). Esso richiede un‘iniziazione

quale entità di gruppo – l‘anima di gruppo è ciò che può iniziare la coscienza individuale a

quella dell‘intero gruppo. Poiché comporta l‘individualizzazione, essa è parte dell‘energia del

Proposito che giunge tramite la monade, che è ―incarnata‖ nel campo di coscienza coeso

dell‘anima di gruppo.

50

Questo è il reale esperimento intrapreso, che per avere successo richiede la ―volontà‖

della vostra anima incarnata (che è la personalità solarizzata). Io posso solo riunirvi ed

educarvi, mentre si svolge il processo. Affinché il risultato sia positivo, dovete indirizzare la

vostra ―volontà‖ verso la mia. Lasciate che ve lo dica in parole semplici. Siete disposti a

rinunciare non solo alle acquisizioni della vostra personalità, ma a qualcosa che per voi è

molto più prezioso: il raccolto accumulato di molte vite, il vostro corpo causale, il Tempio di

Salomone nel quale avete immagazzinato con cura l‘esperienza essenzializzata di un‘anima

individuale? Ognuno di voi è un‘anima con molta esperienza e voi siete tutti capaci di agire in

qualche misura come anime, altrimenti, non sarei stato in grado di riunirvi insieme per questo

lavoro. Volete diventare un‘anima sola, non in teoria ma di fatto? Volete far sì che il vostro

proposito incarnato e individualizzato come è nel vostro sé causale diventi uno con un

Proposito più vasto?

In questa fase, non prestate attenzione a ciò che accade nei tre mondi, l‘esterno

comincerà a ristrutturarsi soltanto dopo che le decisioni interiori saranno prese. Se avviene la

fusione, le forme richieste per l‘adempimento di quel proposito saranno costruite o attratte. Ci

sono tutti gli ingredienti della fusione meno uno: la volontà di tutti voi di lanciarvi avanti in

questo nuovo esperimento, la disponibilità ad abbandonare tutte le forme pensiero, gli

attaccamenti e i progetti individuali, per entrare nel centro energetico di questo esperimento.

Ne conseguirà che la nascita dell‘energia del Proposito emanata da Shamballa avverrà tramite

l‘anima del gruppo come prodotto secondario di questa resa. L‘iniziato deve applicare

l‘energia della Volontà a se stesso e non ad altri, e questa legge si applica anche al gruppo che

viene iniziato.

05 Marzo 2003

Luce di Vita

C‘è un tipo di luce detto ―luce della vita stessa‖. Questa luce sta cominciando ad entrare

nel campo del gruppo. Essa non riguarda l‘intelligenza o la coscienza, cioè come noi

normalmente consideriamo la luce, ma è associata con la Volontà e col proposito del Logos

Planetario. È una luce che non tanto illumina quanto ―vivifica‖. È la Luce Superna che

risveglia la ―luce segreta‖ entro la forma. Vi chiedo di focalizzarvi più coscientemente su

questa luce e di riflettere sul suo significato per il processo di gruppo.

Nel campo di gruppo, c‘è stato un nuovo e rapido orientamento che si è centrato sul

concetto basilare di ciò su cui è fondato un gruppo esoterico. Questo riorientamento è stato un

attacco significativo a ciò che viene chiamato la Grande Illusione e dovrebbe aver introdotto i

membri del gruppo ad un‘esperienza di unità isolata – quella strana esperienza nella quale il

discepolo si sente apparentemente spoglio, eppure unificato – solo, eppure unito con tutto il

mondo. Ogni membro individuale del gruppo sta diventando, in senso pratico ed empirico, il

gruppo stesso. Ciò permette una maggiore autonomia delle personalità dei membri del

gruppo, indicando nello stesso tempo una fusione più profonda a livello dell‘anima.

Questo gruppo fuso si è ―individualizzato‖ tramite il processo iniziatico. Ciò significa

che un ―seme‖ proveniente dall‘ashram può essere piantato ora entro il gruppo, per abitare la

forma dell‘anima di gruppo, per così dire. Questo seme porta con sé un proposito particolare

che è un sottoinsieme dell‘intento ashramico e un ―lavorare tramite‖ esso.

Affinché la ―luce di vita‖ – su un raggio della quale è piantato questo seme – sia

mantenuta, il seme deve avere accesso sia a sua madre che a suo padre. L‘anima fusa del

gruppo è il principio madre – il proposito ashramico è il principio padre. Il gruppo deve

nutrire il seme con attenzione cosciente e amorevole – e questo si realizza con la meditazione

ritmica. Così si crea e si mantiene un contenitore. Il seme sviluppa comprensione del mondo

tramite le diverse attività del gruppo. Queste attività sono le ―radici‖.

51

Quando un membro del gruppo si sente portato a procedere su un dato sentiero di

servizio nei tre mondi, la sua attenzione è concentrata all‘esterno. Questa attenzione esterna

porta ulteriormente la ―radice‖ nella terra dei tre mondi. Tuttavia, la radice consente anche che

le sostanze nutrienti viaggino a ritroso fino al seme e lo rendano più ―intelligente‖, nel senso

di essere ―permeato‖ tramite l‘azione esterna.

La maggior parte dei gruppi esterni focalizzano la loro attenzione all‘esterno,

nell‘estendere la struttura della ―radice‖ e occasionalmente, grazie all‘ispirazione e alla

meditazione, portano la loro attenzione fino al seme. Sto richiamando la vostra attenzione su

un processo superiore, nel quale il lavoro nei tre mondi è intrapreso con un diverso ―indirizzo

di coscienza‖. Lo sguardo del membro del gruppo deve essere mantenuto sul ―seme‖,

piuttosto che sulla terra. La radice crescerà sempre più rapidamente e in modi più magici di

quanto sarebbe possibile, se l‘attenzione fosse rivolta all‘esterno. Ne avete appena avuto la

dimostrazione in quanto gruppo.

Desidero riaffermarlo, perché è probabile che avrete bisogno di ricordarvi di continuo

questo riorientamento finché non diventi stabile nella vostra esperienza. L‘attività dei membri

del gruppo è designata a portare al seme comprensione e nutrimento e non a raggiungere

qualche manifestazione esterna nei tre mondi. Non dovreste focalizzarvi sulla realizzazione di

specifici progetti esterni come obiettivi in se stessi. Questo sarà ovviamente quasi impossibile

per voi, ma vi diventerà via via più facile. Il lavoro del gruppo di insegnare e scrivere e

manifestare NON consiste tanto nel portare gli insegnamenti all‘umanità, quanto nel portare

l‘umanità stessa agli insegnamenti. Riflettete su questo. Dal punto di vista dell‘umanità, la

Gerarchia si sta esteriorizzando, portando all‘umanità la luce, l‘amore e il potere dei mondi

interiori e inaugurando un‘età d‘oro di fratellanza sulla Terra. Dal punto di vista della

Gerarchia, l‘umanità è cibo. L‘anima ha bisogno di estendere le sue radici verso la personalità,

per acquisire sufficienti sostanze nutrienti e per fiorire verso l‘alto, verso la monade.

Fate conto di servire le necessità della Gerarchia piuttosto che i bisogni dell‘umanità. Il

maggiore include sempre il minore e troverete che l‘aiuto all‘umanità sarà grande, ma quale

―prodotto secondario‖ della focalizzazione della vostra attenzione.

Questo nuovo orientamento fa sì che la focalizzazione del Primo Aspetto della

personalità diventi quella del Terzo Aspetto della triade e avvenga sul piano mentale. La

meditazione sull‘anima è normalmente il Primo Aspetto nella trinità di meditazione, studio e

servizio, ma è il Terzo Aspetto nella trinità di Intelligenza, Amore e Volontà. Ciò non significa

che studio e servizio non siano considerati, ma che sono stati intrapresi con un orientamento

meditativo che indirizza tutti gli atti nei tre mondi al servizio della crescita dell‘anima.

Il Secondo Aspetto, o Aspetto Amore, si sviluppa mediante la ―comunione‖ come anima

– in questo caso come anima di gruppo. Nello stesso modo in cui i singoli individui entro il

gruppo hanno imparato a identificarsi come gruppo tramite la comunione dei corpi causali,

l‘anima di gruppo deve aprirsi coscientemente alla comunione con le anime di altri gruppi fusi

entro l‘ashram più vasto. Il vostro nuovo lavoro di meditazione quale gruppo avverrà lungo

queste linee.

Il Primo Aspetto di ―Volontà‖ è connesso ad atma e mantiene il flusso elettrico fra il

proposito di gruppo (che si esprime nelle sfaccettature dei propositi delle anime individuali) e

il proposito nel cuore dell‘ashram, che è quello del vostro Maestro. Potreste esprimere

chiaramente e mentalmente questo rapporto tra voi stessi, ma ovviamente l‘interazione reale è

energetica ed è la penetrante energia dinamica che carica l‘anima di gruppo e può essere

invocata ed evocata. Questa è la riserva di Volontà.

La luce stessa della vita è una luce sintetizzata che opera tramite le tre luci della triade

nello stesso modo in cui la luce dell‘anima opera tramite le tre luci minori della personalità.

Essa giunge attraverso la monade in senso individuale, nel senso del gruppo tramite il Chohan

o iniziato di sesto grado nell‘ashram nel quale trova posto il vostro Maestro, e tramite

Shamballa in senso planetario.

Nel concludere, vi ricordo che l‘attuale progresso nelle vicende della vita di gruppo ha

52

causato come conseguenza il distogliere la vostra concentrazione dal progetto esterno e

permettere al potere del ―seme‖ di trarre a sé quegli elementi e ingredienti di cui ha bisogno

per crescere. Ho già detto prima che la capacità di crescita di questo progetto (e ora intendo il

progetto dell‘anima) è vincolata dalle limitazioni delle vostre forme pensiero. Ora aggiungo

l‘elemento della ―direzione‖. Non si tratta soltanto delle vostre forme pensiero (che sono meri

contenitori per la coscienza), ma anche della direzione di quelle forme pensiero – sono forme

pensiero che ―si manifestano‖ e all‘accrescimento delle quali siete attaccati, oppure forme

pensiero che ascendono, che si sono arrese al ―seme‖ al centro dell‘anima di gruppo, una volta

che sono state costruite? Non vi sto chiedendo di diventare troppo astratti. Continuate a

operare nei tre mondi. Fate ciò che deve essere fatto, ma fate sì che la vostra coscienza

rimanga nell‘alto luogo dell‘anima ed entri con sempre maggiore frequenza nel ―luogo

segreto‖, la corte interna dell‘anima di gruppo che contiene il seme.

12 Marzo 2003

Anima di Gruppo

Solo quando le forme spariscono riusciamo a renderci completamente conto del nostro

attaccamento ad esse. Questo è vero sia che la forma sia un individuo, un luogo, una forma

pensiero o uno schema di rapporti. Questo è il dono della morte – la liberazione dalle nostre

illusioni e dai nostri ―investimenti‖. Niente di reale muore. Niente di reale finisce. Questo è

eternamente vero eppure occorre impararlo sempre a livelli diversi, poiché le forme diventano

sempre più sottili man mano che l‘anima evolve e accresce la sua esperienza. Vecchie forme

vengono ―incorporate‖ in forme nuove meglio adatte ad esprimere la coscienza ispiratrice e la

vita entrostante che non è altro se non un‘unica Vita.

In quanto gruppo, voi state subendo un processo di morte e dovrete attraversare i suoi

stadi fino a raggiungere la fase della gioiosa accettazione e del raccolto. Ciò che è stato creato

insieme a livello dell‘anima non può essere smantellato. Non può né essere minacciato, né ha

bisogno di essere preservato. Esso semplicemente è e si rivelerà col tempo in nuove forme.

Ciò di cui vi sto parlando è l‘―entità‖ che è un‘anima di gruppo e contiene in sé il seme del

proposito ashramico. È un‘entità sui livelli causali – un gioiello intorno al quale si formeranno

dodici petali. Naturalmente, questa entità avrà incarnazioni esteriori – forme che rifletteranno

ed esprimeranno il modello archetipo interiore – ma l‘entità non dovrebbe essere confusa con

alcuna delle sue forme, né con le personalità di coloro che ne faranno parte.

Non c‘è quasi alcun modo di spiegare il processo di formazione di un‘entità causale di

una Scuola entro il corpo causale di una nazione senza che quel processo si materializzi nelle

menti di coloro ai quali viene spiegato. Ciò nonostante voglio tentare.

Gli ashram, come sapete, esistono a livelli buddhici. La loro esteriorizzazione diventa

possibile quando nella mente superiore dell‘umanità esistono quelle forme pensiero illuminate

che rispondono alla ‗nota‘ del proposito qualificato che definisce l‘ashram. Queste ―forme

pensiero‖ sono un ponte fra il corpo emotivo dell‘umanità e il ―corpo buddhico‖. Sul piano

mentale inferiore, le forme pensiero sono più ―materiali‖ e hanno alla loro radice

l‘identificazione con una forma, sia essa quella di un individuo che di una nazione. Sul piano

mentale superiore le forme pensiero riflettono più pienamente l‘archetipo, tuttavia, esse hanno

ancora fili di collegamento coi piani fisico ed emotivo.

L‘anima di una nazione è quell‘entità amorfa composta dalle forme pensiero combinate

che si sono costituite sul piano mentale superiore durante molte generazioni. Quando questa

forma pensiero comincia ad avvicinarsi ad un ―archetipo interiore‖ che esiste sul piano

buddhico, allora può cominciare a verificarsi un flusso d‘energia dall‘alto verso il basso e il

campo causale diventa più ―definito‖. Quando questo campo causale raggiunge un certo

53

stadio, vi si può piantare un ―seme di Volontà‖. Questo seme ha origine nella monade e

contiene il Proposito che sarà espresso allorquando la coscienza si sarà più pienamente

sviluppata.

Il secondo sistema solare sta sviluppando il principio Amore o coscienza in modo tale

che possa essere piantato un seme di Volontà solare, che costituirà la base per il terzo sistema.

In modo simile vengono ―seminati‖ un pianeta, una nazione, un gruppo e un individuo.

L‘individualizzazione è paragonabile al piantare il seme, l‘iniziazione al suo fiorire e

l‘identificazione al processo del morire.

L‘ancoraggio dell‘archetipo della ―Scuola‖ è avvenuto nel corpo causale della nazione.

Una piccola porzione di ―Vita‖ di Shamballa, un raggio di Luce Superna, si è ―formulata‖ o si

è ―fissata‖ sul piano mentale superiore, nel campo dell‘anima nazionale. Ciò formerà una

riserva di Proposito intorno al quale si formerà un ―corpo di luce egoica‖. Nulla di tutto

questo riguarda in alcun modo le personalità coinvolte nell‘ancoraggio. Nello stesso modo,

l‘individualizzazione dell‘uomo animale non ebbe molto a che fare con la stessa identità

esterna dell‘uomo animale che fu ―individualizzato‖. Nella maggior parte dei casi la forma

esteriore si estinse, tuttavia, un ―vortice‖ di identità si fissò sui livelli causali, dai quali

vennero ―lanciate‖ molte incarnazioni successive.

L‘―entità‖ della Scuola ha utilizzato i vostri corpi causali allo stesso modo in cui un

vasaio utilizza uno ―stampo‖ per creare una forma. Lo stampo deve essere in grado di

mantenere una forma ormai determinata, nella quale possano essere versate le acque di buddhi

contenenti il seme di ―Vita‖. Una volta che il modello sia stato ―definito‖ o sottoposto al

―fuoco‖ del forno, lo stampo non è più necessario e può essere rotto o riutilizzato. È il

modello solidificato che rimane e non lo stampo nel quale fu versato. Riflettete su questo.

Ovviamente la forma si sviluppa e si evolve sempre per effetto della coscienza che opera in

essa.

Ora sarebbe utile distinguere fra l‘―anima di gruppo‖ e i corpi causali dei membri del

gruppo che di tanto in tanto possono agire entro l‘aura di quell‘anima di gruppo.

Un‘anima di gruppo NON è semplicemente la combinazione delle coscienze o dei corpi

causali di coloro che compongono il gruppo. Né è stata ―formata‖ dai corpi causali dei

membri del gruppo, sebbene si sia ―incarnata‖ nel gruppo. Essa è un‘entità triadica

indipendente che ha un proposito e una coscienza che trascendono il suo veicolo manasico.

Esisteva prima dell‘―incarnazione‖ entro un gruppo particolare di corpi causali e sopravviverà

all‘andirivieni di unità individuali entro quel modello sul piano mentale superiore e anche al

modello stesso.

Questa ―entità‖ causale richiede un ―punto di ancoraggio‖ fisico allo stesso modo in cui

l‘individualizzazione e l‘iniziazione possono avvenire solo durante un‘incarnazione fisica. In

un modo peculiare, quest‘entità è tanto strettamente connessa alla collocazione fisica di

Highden, quanto lo è ai corpi causali di coloro che hanno costituito parte della sua ―mente‖.

La Volontà si ancora lungo la linea 1, 3, 5 e 7. Coloro che vengono a Highden entreranno

nell‘―aura‖ eterica di quest‘entità, siano essi preparati o meno a contattare la sua coscienza o

il suo proposito. Allo stesso modo, la vita animica di questa ―entità‖ può essere contattata da

coloro i quali possono anche non aver visitato mai il luogo, o addirittura non essere ancora

incarnati.

54

19 Marzo 2003

La Parola

Quello di Pisces è il segno della fine e degli inizi – l‘andare e venire dalla casa del

Padre. Se esaminate attentamente gli eventi nella vita del gruppo degli ultimi due mesi,

troverete l‘emergere di una nota chiave. Questa nota si esprime in molti modi e può essere

riassunta nella frase: ―la Parola è risuonata‖.

Questa Parola è la luce stessa della Vita, il Primo Aspetto. È la Parola che ha riunito il

gruppo, anzitutto in risposta al grande Suono. È la Parola che trasporta l‘energia di Vita dalla

personalità alla triade. È la Parola che È il fuoco elettrico al centro del gioiello. È la Parola di

Morte e la Parola di Vita. È la Parola Perduta della Massoneria e il segreto dell‘alchimia. È la

Parola di Dio che, da Shamballa e attraverso l‘ashram, porta in manifestazione esterna un

dardo della Volontà di Dio.

Cosa ci si può aspettare quando ―la Parola è risuonata"?

In primo luogo, qualcosa è cominciato. ―In principio era il Verbo‖... qualcosa è stato

messo in moto, è avvenuta una genesi, una creazione, che ora seguirà il suo corso e, nel tempo

e nello spazio produrrà forme esteriori che infine esprimeranno quella Parola.

In secondo luogo, qualcosa è finito. La Parola è anche la ―tromba di Gerico‖. La Parola

è insieme la Parola di Vita E la Parola di Morte. Queste non sono parole separate, ma UNA

SOLA. La stessa Parola causa la distruzione di quelle forme che non sono in grado di

mantenere ed esprimere adeguatamente la Vita e causa l‘inizio, la coesione delle nuove forme

che possono contenere l‘energia della Vita. L‘energia di Vita entra e l‘energia della Vita esce

al ―risuonare‖. La Parola stessa è un vortice che consente il movimento dell‘energia essenziale

in due direzioni. Potete osservare voi stessi l‘esplicarsi di questo ―risuonare‖ di Shamballa in

questo momento nel mondo.

Nel processo d‘ancoraggio della Scuola si può dire che ―il risuonare della Parola‖

comprende i primi due anni e mezzo, la ―recitazione del mantram‖ i tre anni intermedi e la

―ripetizione della formula‖ gli ultimi due anni e mezzo del ciclo di manifestazione di sette

anni.

La ―recitazione del mantram‖ è la risposta della coscienza al ―risuonare della Parola‖,

l‘azione riflessa se preferite, ed è duplice. Un aspetto si muove verso la ―sorgente del suono‖

e l‘altro porta ―il suono nella materia‖. Potreste considerare questa duplicità come i due

aspetti della Scuola che stanno prendendo forma in risposta all‘emissione della nota di

Shamballa. Questi due aspetti costituiscono tuttavia una sfera di coscienza, armonizzata col

centro corrispondente al piano buddhico entro la sfera triadica. L‘OM diventa l‘AUM. La

coscienza, partita come duplicità, diventa una triplicità.

La ―ripetizione della formula‖ è l‘intelligente ―formulata‖ risposta del Terzo Aspetto al

Proposito che inizia e al duplice operare della coscienza.

Vi invito ad esaminare il processo di manifestazione lungo l‘intero periodo di sette anni,

indipendentemente dall‘andirivieni del personale e degli individui, dalle situazioni e dagli

avvenimenti che appaiono all‘esterno. Se riflettete su questo processo in anticipo, molte

difficoltà possono essere evitate, riconoscendo e favorendo l‘archetipo che cerca di esprimersi

secondo la legge.

I tre anni centrali di questo processo, come le tre razze radice centrali, sono

prevalentemente interessati allo sviluppo della coscienza. A metà della Terza Razza Radice

avviene l‘individualizzazione. Nella Quarta Razza, c‘è un conflitto fra le forze della luce e le

forze dell‘oscurità. Nella Quinta Razza, è stimolato il processo d‘iniziazione. Riflettete su

tutto questo.

Nell‘opera creativa di manifestare una Scuola sul piano fisico, si delinea l‘espressione

di un archetipo divino. Se presterete attenzione alla Volontà in fase di manifestazione di

questa entità, allora il processo di manifestazione potrà compiersi in bellezza e gioia.

55

26 Marzo 2003

Destino e Proposito

Il progresso continua. Come in tutti i processi che giungono alla fine, è necessario un

periodo di discriminazione che consenta la separazione del sé dal non sé. L‘anima diventa

consapevole dell‘erronea identificazione con gli involucri e li lascia uno dopo l‘altro. Gli

involucri contengono, nella stessa sostanza di cui sono composti, i semi del karma. È il

destino dell‘anima che esprime il suo rapporto con la monade, ed è il karma dell‘anima che

esprime il suo rapporto con le forme che ha costruito e abitato nel passato.

Shamballa connette l‘anima con la monade e, quindi, vi chiedo di considerare il vostro

destino. Basate qualsiasi cooperazione con i gruppi esterni sulla vostra capacità di compiere

quel destino. Se solo poteste vederlo dal mio punto di vista, vi rendereste conto della sintesi

che agisce nella vita interiore del gruppo, che produce necessariamente un‘accresciuta

differenziazione esteriore dei membri del gruppo. Riflettete su tutto questo.

Come gruppo siete in una fase in cui non è opportuno concentrarsi su un proposito

condiviso. L‘unità isolata dovrebbe diventare una realtà nella coscienza di ogni membro.

Quando la personalità tenta di contattare l‘anima, ha bisogno di sviluppare qualità

dell‘anima, essenzialmente qualità di Amore-Saggezza. Man mano che l‘identità si trasferisce

all‘anima, ci si rende conto che queste qualità sono innate. Essenzialmente, la personalità è un

sottoinsieme dell‘anima ed è quindi intrinsecamente Amore (ereditandolo dal Figlio).

Quando l‘anima tenta di contattare la monade, sviluppa qualità di Volontà e Proposito,

finché non si rende conto di essere intrinsecamente Proposito (ereditato dal Padre). La luce

della Vita inonda il campo dell‘anima e si sperimenta la realtà di Essere il Proposito. Questo è

il significato della parola di potere del Terzo Raggio ―IO SONO IL PROPOSITO STESSO‖.14

Questa

è la realtà che l‘anima sperimenta sul piano atmico, proprio come la personalità sperimenta la

realtà di se stessa quale anima sul piano mentale.

L‘anima realizza che È Proposito e che intrinsecamente non esiste separazione dal Padre

– non c‘è alcun bisogno di costruire o creare un ―proposito‖ – il Proposito esiste già.

Questa ―presa di coscienza del Proposito intrinseco‖ modella automaticamente i tre

mondi, una volta che sia costruito l‘antahkarana, per porli in allineamento col Proposito e

rivelarlo nella materia. Questo è uno stadio ulteriore rispetto a quello in cui l‘anima cerca di

condizionare la materia per poi fondersi con essa, allo scopo di portare a compimento il suo

proposito che ha scoperto ed appreso nei tre mondi. Questa è una distinzione importante da

fare. Sul piano mentale, l‘anima conosce se stessa quale Intelligenza, sul piano buddhico

quale Amore o Ragione Pura e sul piano atmico quale progetto inalterabilmente prestabilito o

Proposito.

C‘è differenza fra ―avere un proposito‖ ed ―essere Proposito‖. Questa è una differenza

che dovreste cercare di notare nei momenti elevati d‘integrazione e fusione. Siate Proposito.

Il piano atmico ―fissa‖ o formula il Proposito nello stesso modo nel quale il piano

mentale ―fissa‖ la coscienza. Il Proposito è quindi in realtà una qualità della monade, proprio

come la coscienza è una qualità dell‘anima. Il proposito dell‘anima è realmente quella parte di

destino della monade fissata sul piano atmico, che l‘anima triadica cerca di esprimere in un

―ciclo solare‖. Allo stesso modo, il corpo causale contiene quella parte di coscienza

dell‘anima che la personalità nei tre mondi cerca di esprimere in un ciclo minore.

Proprio come giunge il momento in cui il corpo causale diventa una limitazione e deve

essere trasceso, giunge un momento in cui, sulla Via Superiore, il ―corpo atmico‖ diventa una

limitazione e deve essere trasceso. Per questo ci è stato detto che il Proposito è soltanto

un‘energia mantenuta entro i confini della Camera del Consiglio.

La coscienza, mantenuta nell‘ashram della Gerarchia sul piano buddhico, è ―fissata‖ in

14

Alice A. Bailey, I Raggi e le Iniziazioni, pag. 517.

56

un corpo causale individuale. Il Proposito, mantenuto nella Camera del Consiglio di

Shamballa sul piano monadico, è ―fissato‖ nel corpo atmico.

La saggezza accumulata, conservata nel corpo causale o Tempio di Salomone per molte

vite, non è che un granello di sabbia se confrontato con la Ragione Pura dell‘ashram che è il

frutto di milioni d‘identità causali.

Il ―proposito‖ accumulato nel corpo atmico o Tempio di Ezechiele è minuscolo in

confronto all‘energia della Vita stessa accumulata a Shamballa. Questa grande riserva di Vita

è la parte di Proposito solare che può essere utilizzata dal Logos Planetario in un dato ciclo.

Quando contattate questa Vita direttamente, tutti i propositi minori sono perduti in

quell‘accecante ―luce della Vita stessa‖. Questo è il vero significato della ―parola di potere‖ di

Secondo Raggio ―VEDO LA LUCE PIÙ GRANDE‖.15

Questa luce è la ―luce della Vita‖ contattata

sul piano monadico. Qualche piccola parte di essa è stata rilasciata nel contenitore dell‘anima

di gruppo. Se quest‘energia deve essere utilizzata, le si deve permettere di alterare non solo

l‘orientamento della coscienza di gruppo, ma anche la coscienza stessa.

È la ―luce oscura‖ che deve apparire proprio al centro della luce dell‘anima. Non è una

―volontà‖ mentale (che è il riflesso di atma entro manas). Non è neppure la ―volontà‖

dell‘anima (che è proposito definito sul piano atmico). È in un modo particolare l‘assenza di

―volontà‖ a far sì che l‘energia della ―Vita‖ del Proposito solare entri nell‘anima. Questa

―Vita‖ è tenuta in una riserva, una specie di ―Proposito liquido‖, prima che venga focalizzata e

volontariamente diretta nei cinque mondi dell‘evoluzione umana. Cercate prima la Vita.

Una volta che quest‘energia si sia rivelata alla coscienza dell‘anima, il processo di

operare sinteticamente con tutti e tre i veicoli – monade, anima e personalità — comincia a

diventare poco alla volta possibile. L‘anima deve imparare a far circolare le energie di Vita,

Amore e Intelligenza in modo tale che una quarta qualità del divino possa diventare presente.

Spetterà ai gruppi che verranno in seguito lavorare coscientemente con questa quarta qualità.

Ciò nonostante, gruppi come il vostro possono cominciare a operare con essa inconsciamente

e con ciò intendo dire che possono diventare veicoli per l‘ingresso e la distribuzione di questa

qualità nel campo dell‘umanità impegnandosi nel lavoro sintetico. Troviamo un‘analogia

nell‘ape che si concentra sulla raccolta del polline, senza rendersi conto dell‘impollinazione

che avviene come prodotto secondario della sua attività.

Proprio come l‘energia della Volontà è stata largamente inconscia per gruppi e individui

e agisce tuttavia tramite l‘umanità nel suo complesso e in alcuni individui chiave (e infatti

causa tutta l‘attività indipendentemente dalla coscienza), così questa quarta qualità può

operare ed opera nella vita planetaria. La sua opera può essere percepita, anche se non è

conosciuta o capita.

02 Aprile 2003

Sintesi

Questa serie di trasmissioni diretta a questo gruppo particolare è finita. Esse potranno

avere valore per altri gruppi che operano in questa fase particolare del processo d‘iniziazione

di gruppo, e avranno valore per i membri individuali del gruppo che cominciano a costituire e

iniziare i loro gruppi. Riassumerò il processo per voi.

Un gruppo si forma, basato largamente sul destino o su una risposta sincronizzata a un

proposito condiviso, piuttosto che basato sul karma, come è il caso in stadi precedenti del

processo di gruppo. Ciascuno degli individui nel gruppo è chiamato dal punto sintetico

centrale della vita di gruppo, il Maestro o iniziato che sta formando il gruppo. Il gruppo

stabilisce un processo meditativo sincrono, formando un‘entità sui livelli mentali astratti,

15

Alice A. Bailey, I Raggi e le Iniziazioni, pag. 516.

57

l‘anima di gruppo. Quest‘anima di gruppo contiene energie archetipe che devono essere

messe in rapporto reciproco, per poter riconoscere una sintesi più profonda. Prima l‘uno, poi i

tre, i cinque e i sette devono raggiungere uno stadio di fusione riconosciuta, prima che possa

essere rivelato il mistero interiore che è connesso al gioiello e anche all‘Aspetto Vita. I molti

raggruppamenti di anime sul piano mentale sono esteriorizzazioni dei quarantanove ashram

sul piano ashramico, che sono essi stessi esteriorizzazioni dei sette ashram planetari, i cui

centri si trovano sul piano monadico. Questi sette hanno tre raggi sintetizzanti, il Primo, il

Secondo e il Settimo, e sono tutti sintetizzati dal Secondo Raggio di Amore Saggezza. Sono le

energie fuse di tutti i sette raggi che creano la ―Luce Superna‖, un‘espressione della luce della

Vita stessa, focalizzata e diretta nei cinque mondi tramite il piano atmico.

Quando la Luce Superna viene rilasciata nell‘anima di gruppo durante il processo di

iniziazione di gruppo, allora la settupla energia sintetica viene ―marcata a fuoco‖ entro il

campo. Individui diversi possono trovarsi a stadi diversi del processo d‘iniziazione

individuale e risponderanno perciò diversamente a quest‘evento; tuttavia, queste risposte

sembrano diverse solo nel tempo e nello spazio. Con questo intendo dire che ha avuto luogo

un evento iniziatico che sarà registrato diversamente dalle coscienze individuali che

costituiscono l‘unica coscienza unificata dell‘entità di gruppo, ma questo tuttavia non cambia

la realtà dell‘evento. Ne può essere un‘analogia una nuova scoperta scientifica. Tale scoperta

può essere registrata e compresa solo da pochi, tuttavia, essa può cambiare rapidamente la vita

di molti attraverso la sua applicazione. La Teoria della Relatività, ad esempio, non è ancora

ben capita dalle masse; eppure, sostiene parte considerevole della società moderna. Mentre

ogni coscienza percepisce nel proprio tempo e spazio ciò che Einstein comprese una volta

durante la formulazione della teoria, essa entra in rapporto con una realtà vivente che è al di

fuori della sua normale coscienza quotidiana.

Un processo simile avviene nell‘iniziazione di gruppo. Entra un‘energia nuova (nuova

per questo gruppo) che viene poi registrata nella coscienza, ma essa (e questo è importante)

influisce inconsciamente e indipendentemente da come viene percepita dai singoli membri del

gruppo. Riflettete a fondo su questo, poiché è un punto importante da comprendere.

La Luce Superna è una settupla energia sintetica che (parlando all‘interno del piano

fisico cosmico) scaturisce dal piano monadico, viene poi distribuita nei tre mondi tramite il

gioiello nel loto e trova espressione finale nell‘Era di Aquarius sul piano fisico/eterico.

Nel processo di gruppo, ogni individuo diventa ora un portatore di quest‘energia

sintetica che si è individualizzata olograficamente nel campo di gruppo. Il grado di sviluppo

dei loro loti individuali condizionerà l‘applicazione cosciente di quest‘energia sintetica nel

tempo e nello spazio.

Col passare del tempo, l‘archetipo si ripeterà. Ogni membro dovrebbe esserne

consapevole, sia che cerchi o non cerchi di favorire coscientemente questo processo. Ogni

individuo diventerà progressivamente parte di un triangolo, che diverrà infine un campo

settuplo, che subirà un analogo processo d‘iniziazione. Così la settupla energia sintetica

produrrà nel tempo e nello spazio un campo di quarantanove parti. Ciò accadrà, perché è nella

natura stessa dell‘energia. Quanto rapidamente accadrà dipende da voi. Gli esseri umani

possono cooperare con intelligenza a questo processo, e l‘iniziazione di gruppo consiste

nell‘esperimento di accelerare questa cooperazione tramite l‘esperienza diretta. Voi avete

appena vissuto tale esperienza e io aspetto ora la vostra cooperazione.

Per ora, al vostro gruppo non verranno inviate altre trasmissioni. Prendetevi invece un

periodo di gestazione e d‘integrazione, durante il quale vi chiederei di ripercorrere la vostra

esperienza e rileggere le trasmissioni che vi sono state date. Potreste trovare utile scrivere le

vostre conclusioni e quanto avete appreso, e formulare molto chiaramente, ognuno per proprio

conto, la proposizione mentale sintetizzata che servirà quale ―seme‖ centrale, capace di

contenere sul piano mentale astratto la qualità particolare di Proposito che sarà vostro compito

esteriorizzare in un settuplo campo.

58

Seconda Parte

30 Luglio 2003

Decisione

Avete avuto a disposizione un periodo di quattro mesi per assimilare le informazioni

precedenti e per analizzare la vostra esperienza, a tutt‘oggi, in quanto gruppo. Ora vorrei

proporvi un ulteriore esperimento. Esso richiederà da parte vostra, come gruppo, una

maggiore partecipazione cosciente e un maggiore allineamento. Questo dovrà essere un

processo libero e collaborativo; quindi, vorrei porvi un certo numero di domande - quali

membri individuali di questo esperimento di gruppo. Le risposte contribuiranno a farvi capire

se sceglierete o no di partecipare a questo futuro esperimento.

Dopo aver considerato attentamente l‘esperienza dell‘ultimo anno e le informazioni

ricevute con queste comunicazioni, valutate che questo gruppo sia attualmente sotto

l‘influenza e la guida di un membro della gerarchia?

La vostra risposta a questa domanda potrà ovviamente essere un‘accettazione con riserva,

ma in ogni caso dovrete prendere una decisione basata sulla vostra esperienza a tutt‘oggi. Vi

chiedo di usare la vostra sincerità e la vostra discriminazione. E, quindi, di scegliere. Questo

fa parte dell‘uso del ―potere occulto‖.

Se la vostra risposta sarà un NO con riserva - in altre parole, non siete pronti ad affermare

quanto sopra, sebbene possiate essere sicuri che qualcosa sta accadendo, allora vi chiederei di

dirlo e poi di ritirarvi dalla prossima fase dell‘esperimento.

Non preoccupatevi del fatto che potreste sfasciare in qualche modo il gruppo, se vi ritirate -

l‘archetipo può attirare membri sostitutivi che, dopo qualche integrazione nel campo, saranno

capaci di portare avanti il lavoro. Siate inoltre consapevoli che mi sto riferendo solo a questa

fase particolare dell‘esperimento di gruppo e NON ad altre attività dei membri del gruppo, né

al loro allineamento individuale con la propria anima e al collegamento con l‘ashram.

Se la vostra risposta sarà un SÌ con riserva, in altre parole potete riuscire a rispondere

affermativamente solo al 51 % , allora v‘inviterei a considerare quest‘altra domanda.

Ponendo che il gruppo sia sotto la guida diretta di un Membro della Gerarchia, sareste

allora disposti a dare maggiore priorità a quest‘esperimento nelle vostre vite?

Scendendo nei dettagli, vi chiedo un impiego del vostro tempo come segue. Un‘ora il

mercoledì mattina a cominciare dalle ore dieci, che sia dedicata esclusivamente a questo

lavoro di approfondire il contatto con me. Questa ora dovrebbe avere la precedenza su tutte le

altre attività esteriori, salvo autentiche emergenze.

Ma, cosa più importante, vi sto chiedendo un impegno cosciente. Ciò richiederà una

decisione dell‘essere interiore e l‘uso pratico della Volontà. Nel caso in cui abbiate deciso che

questo processo sia sotto le mie direttive, vi chiederei di disciplinare il vostro veicolo mentale

in modo che questa convinzione possa mantenersi salda per un periodo di sei mesi. Ciò è

collegato alla capacità di ―mantenere la mente salda nella luce‖. Non vi chiedo di sospendere

la funzione discriminante della mente, né un‘accettazione cieca - ma che siate responsabili

nella vostra coscienza nei confronti dell‘esperimento. Avendo preso una decisione, chiedo che

vi atteniate ad essa e che non la rivediate (specialmente nella vostra mente) durante il periodo

dell‘esperimento. Questo richiede un certo grado di distacco e capacità di pensiero diretto, che

già possedete a vari livelli, ma che non vi chiederei, se non avessi creduto che foste capaci,

individualmente e come gruppo, di riuscire a sottoporvi a tale disciplina. Questa è la

disciplina del ―silenzio occulto‖. Essa è essenziale all‘esperimento, perché una focalizzazione

stabile della coscienza è la piattaforma dalla quale si eleverà il lavoro più avanzato che sto

tentando di svolgere con voi. Se le fondamenta cedono, sicuramente i pilastri cadranno. Allo

scadere del periodo di sei mesi, che finirà con la Luna piena di Aquarius, vi chiederò di nuovo

59

di valutare il tutto, senza alcuna limitazione di pensiero.

Il terzo requisito, che è fondamentale per il successo dell‘esperimento, è il vostro proposito

ed il vostro impegno a seguire le informazioni e le istruzioni datevi e ad agire di conseguenza.

L‘iniziazione di gruppo è un processo d‘accelerazione, sotto la guida diretta della

Gerarchia. Per definizione voi non capirete, né sarete necessariamente inclini ad applicare le

istruzioni e i suggerimenti che darò. Vi sto chiedendo, quindi, di non dimenticare mai la

priorità del lavoro, di darmi il beneficio del dubbio e di seguire la mia guida, fino a che non

abbiate determinato, tramite la sperimentazione, se sia saggezza o follia. Questo non intacca

in alcun modo il vostro libero arbitrio in quanto anime – di fatto si basa proprio su di esso. In

quanto anime, dovrete scegliere liberamente se tentare in questo modo l‘accelerazione del

vostro apprendimento o no. In questo consiste la disciplina dell‘―obbedienza occulta‖.

Per concludere, lasciate che vi dia qualche cenno sul proposito di questo esperimento.

Il mio lavoro precedente con voi aveva principalmente a che fare con l‘acquisire una

fusione consapevole, almeno momentanea, con il livello causale. Questa fusione è

conseguenza di un riconoscimento animico, grazie alla rivelazione della settupla natura della

sottostante Vita sintetica. Mi sono rivolto a voi non come individui, ma in quanto gruppo,

perché era la sintesi sottostante della vita di gruppo che stavo cercando di realizzare. Quello

che cerco di fare ora è usare coscientemente il gruppo quale unità entro la vita di un gruppo

più vasto. Ciò richiede che il gruppo sia un‘unità sintetizzata e perciò differenziata. È un

settuplo archetipo che si può sperare operi come un prisma e rifranga la sottostante

espressione di Vita Una in sette correnti di coscienza. Da un punto di vista tecnico significa

che i sette corpi causali sono collegati fra loro dalla volontà dell‘anima individuale dei

membri del gruppo e dal Proposito emanante da me - un proposito che non appare ancora

pienamente all‘anima del gruppo, ma che si rivelerà man mano che l‘anima distribuirà

l‘aspetto Vita.

Tenterò di impressionare l‘intero campo del gruppo che opera all‘unisono sul piano

mentale superiore, piuttosto che trasmettere informazioni tramite un singolo campo causale

ricettivo. Questo significa che sperimenterete la mia energia come una pressione sul corpo

causale di cui diverrete consapevoli, e vi chiedo specificatamente che ciascuno cerchi di

aprirsi più pienamente ad un rapporto diretto con me.

Il collegamento a livello del campo causale mi permette di lavorare con voi senza rischi,

poiché le energie sono diluite su tutto il campo - esso mi permette, inoltre, di convogliare

energie e concetti molto più potenti di quanto qualsiasi singola anima sia in grado di

appropriarsi da sola. Affinché tali energie siano afferrate coscientemente dal gruppo, sarà

necessario sia un aumento di comunicazioni telepatiche fra voi che uno scambio esterno delle

vostre impressioni.

Quindi vi propongo due domande, la seconda delle quali comporta tre impegni. Vi invito a

ponderarle con cura e di scambiarvi vicendevolmente quali siano state le vostre decisioni.

(A questo punto dell‘esperimento di gruppo, un membro decise di non continuare, mentre

un altro membro vi aderì).

60

6 Agosto 2003

Integrazione di gruppo

Uno dei segni dell‘integrazione di gruppo si evidenzia quando i singoli membri che ne

fanno parte sono capaci di entrare ed uscire senza turbare la coesione essenziale del campo

causale. Questo dimostra che l‘enfasi dell‘identità si è trasferita all‘anima di gruppo, piuttosto

che focalizzarsi sull‘individuo. Ciò non nega in alcun modo l‘importanza dell‘individuo; anzi,

al contrario, permette all‘anima individuale un maggiore apprezzamento della particolare

energia differenziata con la quale essa contribuisce - il maggiore include sempre il minore.

Prevedo che in questo gruppo ci sarà poca difficoltà ad iniziare la prossima fase del lavoro

collettivo. Voglio darvi un consiglio su come rendere più facile il processo di fusione –

prestate particolare attenzione a qualsiasi ―contrazione di consapevolezza‖, quando meditate

insieme come gruppo. Per capire cosa intendo con queste parole, immaginate il processo di

fusione come uno spontaneo scorrere di fuoco fra i vostri corpi causali verso l‘esterno, che

forma una sfera di fuoco che è il campo di gruppo. Se questo flusso è in qualche modo

bloccato o incontra resistenza nel campo mentale astratto, ne risulterà un ―pensiero‖. Il

pensiero, in questo contesto, quando meditate o piuttosto ―siete in comunione‖, deve essere

visto come un‘indicazione che qualche parte della vostra coscienza si è ―contratta‖, o ha

cominciato a concretizzarsi in strati di sostanza mentale. Potete contrastare ciò, rifiutandovi di

prendere sul serio qualsiasi cosa vi troviate a pensare.

Prestate attenzione, come gruppo, alla sfera di fuoco che state formando insieme, o che

piuttosto vi sta evocando. Questa sfera è tanto importante per il vostro lavoro congiunto

quanto lo è un‘imbarcazione per un gruppo che issa le vele verso una terra lontana. Vi

abituerete a verificare l‘integrità della vostra ―barca che solca l‘oceano della Buddhi‖ e ad

eseguire ogni regolazione necessaria prima del vostro viaggio. Questo richiede il

riconoscimento di tre aspetti essenziali.

1. Ogni individuo avrà la responsabilità di ―far risuonare‖ chiaramente la nota della propria

anima e, perciò, mantenere la particolare posizione entro il tutto maggiore.

2. La relazione fra le posizioni dovrà essere tale da non creare alcun impedimento al flusso

di energia infuocata che mantiene coeso il campo.

3. Il campo, quale un tutto, dovrà rispondere sempre più sia alla nota fondamentale

emanata dal centro del campo, CHE al punto al centro, formato dal campo al suo interno - la

nota del Proposito.

Purificate il vostro campo individuale, purificate i vostri rapporti di gruppo, purificate la

vostra relazione col centro, con me vostro Maestro, almeno in questo esperimento e poi,

TRAMITE quel centro, cominciate a formare un rapporto con la più vasta nota del Proposito

intorno al quale orbita il vostro intero campo.

Quest‘ultimo rapporto di risonanza, fra il centro interno di qualsiasi entità e il centro

esterno intorno al quale essa orbita, è particolarmente connesso col piano buddhico e con la

coscienza quadrimensionale. Cercate di rendere questo rapporto un elemento importante nel

vostro lavoro meditativo di gruppo. Esso è la chiave che aprirà la porta che immette alla

prossima fase del lavoro che ho in mente per voi.

61

13 Agosto 2003

I Chakra di Gruppo

La Luce Superna è una luce settupla. Quello che sto cercando di fare è trasmettere questa

luce tramite voi ―in quanto gruppo‖. L‘analogia è fra l‘anima nel corpo causale (me stesso) e i

sette chakra del corpo eterico. Questa sarà l‘analogia più utile che potete applicare nel vostro

attuale lavoro in quanto gruppo. L‘anima agisce tramite i diversi chakra con differenti enfasi,

a seconda del momento. L‘attenzione dell‘anima non è sui chakra di per sé, ma sul proposito

che essa sta cercando di realizzare nel mondo esterno, per mezzo del flusso di energia. I

chakra stessi possono non accorgersi di questo proposito, se non tramite l‘esperienza

dell‘energia che si muove attraverso essi. Il loro lavoro è semplicemente l‘aprirsi in risposta

all‘afflusso ed essere trasformati come risultato (in questa analogia potreste pensare ai vostri

corpi causali come ai chakra e ai vostri chakra come ai petali - quasi come il Sole e i sette

logoi planetari). Inoltre, l‘anima attiverà in tempi diversi differenti flussi d‘energia fra i

diversi chakra secondo il suo proposito complessivo – questa è la scienza della

―triangolazione‖. Vi saranno anche flussi d‘energia attraverso il canale centrale, equivalenti al

circolare di kundalini nel sistema.

Vi ho riuniti in quanto gruppo, sebbene questa frase dia l‘impressione di un contatto troppo

personale - in effetti, il riunirsi si svolge secondo la legge e quale espressione naturale del

modo di operare dell‘energia –, siete stati riuniti PERCHÉ voi possedete già la differenziazione

di energia necessaria, affinché questo processo settuplo funzioni. La sintesi si differenzia ed è

per voi importante che ciascuno faccia risuonare la propria ―nota‖ senza indebiti confronti. Un

chakra della gola non si pone a paragone con il chakra coronale, poiché esso esprime

semplicemente la sua qualità innata d‘energia e si ritrova a cooperare con altri centri di

energia. La differenza fra i sette livelli di chakra eterici non è poi così grande se paragonata

alla differenza che esiste fra l‘anima e il corpo eterico nel suo complesso. Se voi farete

risuonare semplicemente le vostre proprie note generate dai vostri allineamenti individuali

con me, allora il lavoro di gruppo può progredire come un tutt‘uno. Questa è l‘enfasi su

―Leo‖, necessaria affinché abbia pieno effetto il processo iniziatorio di gruppo in Aquarius.

In Telepatia e il veicolo eterico ho dato alcune buone informazioni sulla scienza

dell‘impressione. La chiave per capirla è rendersi conto che il veicolo eterico del quale sto

parlando è il veicolo eterico planetario. Questo lavoro comporta il collegamento del veicolo

eterico (i piani di Shamballa e della Gerarchia) con l‘Umanità. Il luogo di questo

collegamento è la mente astratta o i raggruppamenti di corpi causali. Lo scopo di questo

collegamento è quello di produrre coscienza sul piano buddhico, dove sono situati i quattro

ashram inferiori. Tuttavia, l‘ashram di Quinto Raggio è sul piano mentale astratto ed esso non

va inteso solo come un ashram ―scientifico‖. La scienza della psicologia esoterica è una

scienza di Quinto Raggio e l‘intero processo di collegare il superiore con l‘inferiore fa parte

della scienza occulta. Il Quinto Raggio governa la Terza Iniziazione ed è in quel momento che

l‘anima è liberata dalla grande illusione e comincia ad essere in grado di agire sempre più

liberamente sul piano buddhico.

Questo gruppo ha la capacità di qualità e di sviluppo dell‘anima necessari per svolgere un

ruolo utile nel mio lavoro ed in quello dell‘Ashram Sintetico. L‘interazione telepatica fra voi

si svilupperà sotto l‘impressione del Proposito. È la Volontà sottostante la manifestazione

della Luce Superna che la spinge verso il piano eterico e verso la manifestazione. Quella

Volontà deve operare tramite i corpi causali in modo settuplo. Per questo, ho chiesto la vostra

―obbedienza‖ occulta in questo esperimento. Vostro compito, durante le sessioni del

Mercoledì, è quello di ―permettere‖ a questo flusso d‘energia di operare per mezzo del gruppo

– e, man mano che esso lo farà, creerà naturalmente quei collegamenti telepatici e quelle

sincronizzazioni di impulsi di pensiero che esprimeranno la sua sintesi sottostante. La sintesi

62

non ha bisogno di essere creata. La sintesi È. Il gruppo ne farà esperienza, non facendo o

creando qualcosa per proprio conto, ma arrendendosi volontariamente al Volere superiore

della Gerarchia che sta cercando di operare per suo tramite. Riflettete profondamente su

questo pensiero, poiché esso sarà cruciale per il successo dell‘esperimento.

Il vostro lavoro, in quanto gruppo, è quello di mantenere il canale aperto. Per farlo avrete

bisogno di fare attenzione ai vostri allineamenti personali, all‘area o campo di gruppo e

all‘allineamento col Proposito. Una volta conseguiti questi passi preliminari, basta che vi

lasciate andare e PERMETTIATE all‘energia sintetica di operare attraverso il campo,

OSSERVANDO se produce sulla vostra coscienza i dovuti effetti, sia buddhici che manasici, e in

quale direzione l‘energia stia cercando di andare. Gradualmente, il gruppo svilupperà

sensibilità in questo procedimento e sarà in grado di agevolarlo convenientemente, usando la

mente di gruppo per CONVOGLIARE consapevolmente l‘energia in quella direzione. Ma il

momento non è ancora giunto.

A questo punto, mi piacerebbe parlare del vostro allineamento individuale con me nel

corso di questo esperimento. Alla fine, potrò pormi in rapporto con ogni singolo chakra entro

l‘intero campo; perciò, non confidate solo sul processo di gruppo, ma ciascuno, nella sua

meditazione individuale, cerchi di volere il contatto e sia disposto ad attuarlo.

È un paradosso che, nelle fasi iniziali del processo d‘iniziazione di gruppo, non ci sia stata

focalizzazione sull‘individuo, ma soltanto sul gruppo. Tuttavia, una volta che il gruppo si sarà

differenziato, ci sarà una maggiore focalizzazione sull‘individuo, ma SOLO se questi forma un

chakra entro l‘intero campo e SOLO se quel campo stesso ha un significato nel più ampio

proposito dell‘entità del quale fa parte. Riflettere su questo chiarirà meglio l‘importanza

attuale di questo pianeta all‘interno del sistema più grande del quale fa parte.

Vorrei comunicarvi un‘ultima cosa. L‘enfasi sul Proposito trasmesso è un‘enfasi sulla

―funzione‖. È il potere di ―organizzazione‖ di Shamballa, canalizzato tramite un cristallo o

prisma di gruppo. Come tale esso è condizionato, cioè condizionato dalla capacità del gruppo

(e perfino un individuo è un gruppo) di trasmetterlo. La Vita Una permea tutto, ma la

trasmissione del Proposito di quella Vita è limitata alle strutture capaci di trasportarne la

corrente. Questa trasmissione si basa sul fatto che lo sviluppo dell‘aspetto Amore, e perciò

l‘aspetto dell‘amore di sé, è già avvenuto. Perciò, fate che il vostro collegamento con la vostra

divinità essenziale, e dunque col vostro valore personale intrinseco quali anime, sia rafforzato

e resti forte, per poter bilanciare la natura condizionata della trasmissione del Proposito. Il

vostro valore come lavoratore che opera con l‘energia è commisurato al bisogno. Il vostro

valore intrinseco è inattaccabile.

20 Agosto 2003

Tempo ed Esperienza Spirituale

L‘argomento odierno verte sul tempo e sull‘esperienza spirituale nei tre mondi

dell‘evoluzione umana.

Voglio provare a darvi una visuale dalla realtà dei piani superiori, i piani eterici del

sistema. Come sapete, nel processo di Magia Bianca, l‘anima porta la forma pensiero

completa solo giù fino al livello eterico e poi consente che i processi naturali di

manifestazione si concludano nella successiva esteriorizzazione sul piano fisico. Lo stesso

esatto processo è portato a termine dal Logos Planetario e dal Logos Solare, che praticano la

Magia Bianca all‘interno dei piani cosmici.

La forma pensiero, o ―idea‖, che il Logos Solare sta cercando di esteriorizzare dal piano

mentale cosmico, ispirata a sua volta dall‘ashram cosmico, viene precipitata tramite i sette

Logoi Planetari. Questa idea o, in altre parole… la Volontà di Dio, in un secondo tempo si

organizza sul piano buddhico, il quarto etere cosmico. Qui prende la forma di un modello… i

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quarantanove ashram. Questa è l‘espressione cosciente più bassa del proposito planetario nel

suo rispondere al proposito solare. Questa coscienza ha ovviamente ramificazioni sui tre piani

inferiori, ma questo è un inevitabile processo di elaborazione che avviene secondo la Legge di

Economia. Gli esseri umani s‘incarnano nei tre mondi e sembrano avere libera scelta in questo

processo di manifestazione…; essi possono rispondere o no all‘esteriorizzazione di questi

ashram in manifestazione esterna. Questo libero arbitrio è, tuttavia, circoscritto agli esseri sui

piani superiori, che operano in un continuum di tempo completamente diverso. Il Piano deve

compiersi…; l‘esperienza che quel Piano si manifesti ―nel tempo e nello spazio umani‖

dipende dalla risposta umana. La ragione per cui il Piano deve esternarsi è che esso è la

sostanza stessa di tutta la vita nei tre mondi. Questo è difficile da capire dal punto di vista

della coscienza che opera nei tre mondi, tuttavia lasciate che vi dia un‘analogia. Qualunque

anima può essere iniziata senza esserne consapevole o, perfino, senza esprimere quella realtà

nei tre mondi. Un‘anima di gruppo può essere iniziata senza che i suoi singoli membri lo

registrino. Un pianeta può diventare sacro senza esprimere pienamente la sua sacralità nei tre

mondi. Tutte queste verità si riferiscono alle realtà sperimentate sui piani eterici del piano

fisico cosmico.

Se dico per esempio che il pianeta Terra è sacro, potreste chiedere perché la massa

monetaria non è stata ancora condivisa equamente. Se dico che il vostro gruppo ha

attraversato un‘esperienza d‘iniziazione di gruppo, ogni singolo membro potrebbe domandare

perché non ne ha avuto esperienza. La realtà è che nei tre mondi voi siete nell‘effetto di cause

superiori… nell‘elaborazione di realtà interiori che sono inevitabili. Questo non significa che

si manifesteranno in tempi o modi prevedibili: significa solo che il modello è stato forgiato e

perciò il risultato finale è già determinato, perché è irrevocabilmente costruito nella sostanza

stessa della coscienza che lo sta elaborando.

Nel sistema solare, vi sono dei Logoi Planetari che sono definiti ―ribelli‖, dimostrando così

il principio della libera scelta che opera nell‘ambito della sfera solare. Tuttavia, questo libero

arbitrio è circoscritto, perché può sorgere soltanto dal sottostante volere del Logos Solare,

oppure in risposta ad esso. Il Logos Solare stabilisce il suo proposito, fornendo così la

sostanza stessa dell‘energia della Volontà entro il sistema. Un Logos planetario può utilizzare

questa energia, allineandosi con essa, oppure opponendovisi, esprimendo così la Sua Volontà

indipendente. Ma questa ribellione cosciente costituisce in effetti solo una parte della

estrinsecazione della Volontà Superiore. In ogni sistema di sette elementi, ve ne sono sempre

tre allineati e tre in opposizione, con un quarto in posizione mediana. Le forze d‘opposizione

formano solo una parte dell‘operare della Volontà superiore. Per questo, si dice che sul Sole la

Loggia Nera e quella Bianca sono viste come una cosa sola, aspetti duali di un continuum

spirito/materia, il cui proposito è la manifestazione di una Volontà sottostante o inerente che,

di fatto, è il fondamento della dualità.

Ora farò un‘affermazione che, pienamente compresa, funzionerà da chiave liberatrice.

Tutta la coscienza solare che va esprimendosi entro i tre piani inferiori del

sistema si trova in aperta ribellione al Proposito del Logos.

Questa ribellione ostinata genera, come conseguenza, il raggiungimento di

un Proposito superiore.

In questo consiste la Pace di Dio.

Un ulteriore cenno si trova nella contemplazione dei due gruppi in Shamballa… i

Registratori del Proposito ed i Custodi della Volontà. La Volontà è una settuplice espressione

che viene focalizzata tramite il piano atmico.

64

27 Agosto 2003

Le Energie del Drago e del Serpente

La Monade non solo è sorgente di luce per il genere umano, ma è anche ricevitore di

luce dal triplice Sole; essa è la lente tramite cui la luce del Logos solare può affluire al Logos

planetario, preservando e mantenendo saldi in quella luce la visione, il proposito, la volontà e

l‘intenzione creativa del Logos planetario16

.

Questa citazione ha reale attinenza alla seconda ronda, all‘arrivo dell‘energia del Drago e

del regno dei rettili. Lasciate che vi mostri alcuni collegamenti.

Secondo Sesto

Piano Monadico Astrale

Schema Venere Giove

Catena Venere Marte

Chakra Ajna Sacrale

La seconda ronda è ―pre-conscia‖. La terza, la quarta e la quinta ronda sviluppano la

coscienza; perciò, dovremo attendere la sesta ronda prima che il mistero della seconda ronda

sia pienamente rivelato. Mentre stiamo sviluppando la coscienza, è facile ignorare la divinità

di ciò che risiede esternamente alla nostra sfera di consapevolezza. Le cose che a noi sono

nascoste esistono in entrambe le direzioni: quella del superconscio e quella del subconscio.

Formano una coppia unita: materia e antimateria e si risolvono reciprocamente. Il Proposito

che viene rivelato nelle ronde successive, per essere completato, richiede l‘energia accumulata

nelle ronde precedenti.

C‘è un accoppiamento peculiare dei due chakra inferiori, nello stesso modo in cui sono

accoppiati i due superiori. Le energie del serpente e del drago si riferiscono a questo

accoppiamento. Una è attiva, l‘altra latente o assopita. Così, come il centro ajna può essere

usato dalla personalità per bloccare il flusso di energia dell‘anima e produrre uno sviluppo

eccessivo della mente, allo stesso modo il centro sacrale può essere usato per bloccare

l‘energia di kundalini impedendole di salire. Entrambi questi chakra, in fin dei conti, hanno la

funzione di dirigere nel sistema l‘energia emanante dalla loro coppia. Il centro sacrale eleva

l‘energia di kundalini. Il centro ajna dirige la volontà dell‘anima nei tre mondi.

Lo sviluppo e il pieno funzionamento del terzo occhio nell‘uomo presuppone che sia

sviluppata una giusta relazione fra queste due paia di centri e che fra essi sia costruito

l‘antahkarana, attraverso i tre centri del torace, che rispecchiano le tre ronde centrali durante

le quali si sviluppa la coscienza.

L‘energia accumulata nei chakra inferiori deve riconoscere il proprio opposto polare, cosa

che non può fare, finché la forza vibratoria di quelli superiori sia tale che gli inferiori debbano

rispondere secondo legge. Quando si parla dei rapporti fra i chakra, è importante distinguere

fra coscienza e volontà. Voi conoscete il collegamento tradizionale fra centro sacrale e gola,

fra plesso solare e cuore e fra centro basale e coronale. Questo è il rapporto dal punto di vista

della coscienza, poiché ha a che fare con l‘anima. Il rapporto dal punto di vista della volontà

avviene, invece, dal plesso solare alla gola, dal centro sacrale al centro ajna e dal centro basale

al coronale, con il cuore quale punto centrale e sintetico nel sistema. Per questo, il cuore è

considerato come centro sia di Secondo Raggio che di Primo Raggio. Se riflettete su quanto è

stato asserito, molta luce sarà gettata sulle difficoltà e i paradossi che sorgono negli

insegnamenti concernenti in particolare la relazione fra il secondo chakra e il secondo piano e

fra quarto chakra e quarto piano. 24 è il numero di Shamballa ed esso è un centro sia di

16

Alice A. Bailey, Il Discepolato nella Nuova Era vol. II, pag. 400.

65

Amore che di Volontà ubicato sul piano monadico, o secondo etere cosmico.

Non posso essere più esplicito, dato che questo concerne materia d‘iniziazioni, ma posso

darvi dei cenni da seguire: il principio mediano è costituito dalla relazione fra il terzo e il

quinto regno, che crea come risultato il quarto regno o regno umano. Ciò comporta

un‘inversione. È in questo quarto regno e sul quarto piano che avviene l‘―allineamento‖ fra il

secondo e il sesto. Ne risulta che l‘energia del serpente del regno dei rettili viene restituita al

compito a cui era destinata. Non posso dire di più.

Nella prossima catena, quella di Mercurio o quinta catena, l‘individualizzazione avverrà

nella sesta razza della seconda ronda e potrà farlo perché il quinto principio avrà svolto la sua

opera. Similmente, in questa quinta razza radice, gli ego di sesta razza arrivati durante la

seconda ronda potranno individualizzarsi. L‘iniziazione di un regno avviene contemporanea-

mente alla individualizzazione in un regno superiore. Sono entrambe parti di un processo

duale che, visto contemporaneamente, è riconosciuto quale identificazione.

Lasciatemi tornare alla prima citazione, per collegarla alle informazioni che vi ho dato

nell‘ultima comunicazione. La Monade è il mezzo tramite cui la Volontà del Logos Solare

sostiene la Volontà del Logos Planetario, non importa se quella Volontà minore sia o non sia

in allineamento cosciente, quindi in ribellione con la Volontà superiore. L‘energia serpentina è

l‘energia della Vita e perciò della monade, a prescindere se la coscienza operante nel sistema

lo riconosca o no. Poiché questa energia è molto potente, essa viene repressa dalla coscienza,

fino al momento in cui l‘antahkarana è stato costruito e vi sia stato contatto con la monade.

Allora San Giorgio può uccidere il drago-serpente con la spada della Volontà, perché l‘energia

inferiore si è incontrata con la sua controparte superiore. È pericoloso svegliare il serpente,

finché non si ha nella propria coscienza l‘antidoto di antimateria alla sua potenza. È per

questo che la monade va sperimentata prima che abbia luogo la Seconda Iniziazione.

Considerate questo processo globalmente. La repressione dell‘energia del serpente o del

drago, tramite il Sesto raggio, fu uno sviluppo necessario nella coscienza dell‘umanità

(sebbene la sua demonizzazione non fosse necessaria ma, al contrario, fu deplorevole). In

questa quinta razza radice, l‘antahkarana planetario deve raggiungere un certo stadio di

sviluppo, prima che l‘energia della Monade sia in grado di affluire, per controbilanciare il

potere dell‘energia inferiore ed evocare la sua resa tramite il processo d‘iniziazione e

d‘individualizzazione che in realtà, da una prospettiva superiore, consiste semplicemente in

un‘identificazione, quando le due energie riconoscono la loro mutua origine.

Il Settimo Raggio permette l‘afflusso della Volontà tramite gli impatti di Shamballa.

Questo impatto sfocia, alla fine, nella resa e nell‘innalzamento del potere serpentino tramite il

centro sacrale fino al centro ajna, generando il Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo, i quali

agiscono poi collettivamente come lenti attraverso le quali la Volontà del Logos Planetario si

rende manifesta. Un processo simile avviene sui piani eterici cosmici e coinvolge la Monade.

Si potrebbe dire che l‘anima contribuisca alla distribuzione della Volontà del Logos Planetario

nei tre mondi e la monade, invece, alla distribuzione della Volontà del Volere Solare

nell‘anello invalicabile planetario degli eteri cosmici.

Ora lasciate che ponga in rapporto queste informazioni con il vostro lavoro di gruppo.

Come gruppo, vi state preparando alla Seconda Iniziazione. Questo non indica in alcun modo

il grado d‘iniziazione di singoli membri del gruppo. Un gruppo costituito da individui tutti più

avanzati del secondo grado non costituisce necessariamente un gruppo di secondo grado.

Tuttavia, è vero l‘inverso. Soffermatevi a riflettere. Ricordate che l‘esperimento nel quale

siamo impegnati è l‘iniziazione di questo gruppo ―come un‘unità‖ in un campo più vasto. In

questo esperimento io, quale Maestro, rappresento il punto monadico e voi, in quanto unità di

gruppo, rappresentate l‘anima o l‘aspetto coscienza. Le energie inferiori con le quali cerco di

collegarmi e d‘identificarmi, che cerco di redimere tramite questo gruppo non sono tanto nelle

vostre nature inferiori (quelle sono state vinte dalla vostre anime individuali), quanto nel

gruppo più vasto di cui siete parte. Il vostro training non avviene perché ne beneficiate

66

individualmente, ma perché possa essere realizzata qualcosa di maggiore importanza. Un

iniziato, come anche un gruppo iniziato, ―sa perché opera‖.

Per tale motivo, se ora dovete essere adoperati quale fattore cosciente di collegamento fra

l‘energia di Volontà e di sintesi (che emana per mio tramite) e le energie astrali del serpente

che esistono incontrollate nel vasto campo esterno, allora È ESSENZIALE che sviluppiate e

manteniate il vostro allineamento con me. È per questo che ho chiesto il vostro impegno in

questo processo, prima che esso cominciasse. È l‘impegno della vostra coscienza a mantenere

il rapporto con me e, nel caso non riusciate ad averne esperienza diretta, a supporre che esso

esista e a mantenere un atteggiamento di fedeltà a questa decisione fino alla fine

dell‘esperimento. Solo in questo modo l‘antahkarana che voi dovrete diventare potrà esser

mantenuto abbastanza aperto da permettere ad altri di accelerare il processo d‘iniziazione, per

effetto dell‘afflusso della Volontà di Shamballa.

Un ultimo chiarimento - non è vostro compito attaccare e dominare voi stessi le energie

astrali del gruppo. Voi siete un fattore di collegamento tramite l‘anima. L‘energia di Volontà

erogata tramite il vostro gruppo sarà distribuita attraverso i petali della volontà ed il gioiello,

favorendo un rafforzamento dell‘energia di Volontà in quelle anime con le quali siete collegati

karmicamente, o siete in rapporto per questo esperimento. Perciò, ancora una volta, è

importante che manteniate il punto di focalizzazione cosciente più in alto possibile e non lo

rivolgiate al piano astrale stesso. L‘esperimento consiste nel rendere limpido il piano astrale e

nel conferire potere alle loro anime, usando la Volontà e l‘identificazione. Questo

conferimento di potere le aiuterà a purificare e a dominare la porzione di piano astrale di cui

sono responsabili, ed in tal modo ne conseguirà la loro iniziazione.

2 Settembre 2003

Iniziazione di gruppo

Ho detto che vi state preparando, come entità di gruppo, alla Seconda Iniziazione. Questa è

prima di tutto un‘iniziazione di ―decisione‖, connessa com‘è alla quarta ed alla sesta

iniziazione. La Prima Iniziazione determinò l‘irruzione della Luce Superna nel cuore

cosciente dell‘entità anima di gruppo. La Seconda richiede che questa ―vita‖ sia ―scelta‖

coscientemente. Il discepolato è un processo consapevole ed è per questo che vi ho chiesto

individualmente e collettivamente, un maggiore impegno e la partecipazione attiva della

vostra volontà.

L‘anima ha coscienza di gruppo e opera prima di tutto sui livelli triadici, da dove cerca di

solarizzare la personalità e fondersi con i suoi aspetti. Trattando d‘iniziazione di gruppo, parlo

anzitutto di eventi che hanno luogo sui piani triadici. Pertanto, la ―prima‖ iniziazione è

l‘irrompere del principio di Vita sintetico nella ―mente‖ del gruppo - il corpo causale è il

chakra del cuore sui livelli mentali, proprio come il chakra eterico del cuore è sul secondo

sottopiano dei livelli eterici. Ciò permette alla mente di essere mantenuta ―salda nella luce‖.

Voi state attualmente praticando tutto questo in quanto gruppo. La Seconda iniziazione di

gruppo concerne il piano buddhico. C‘è un ―innalzamento‖ simultaneo o liberazione della

coscienza del gruppo nell‘ashram sul piano buddhico. Ciò si compie per mezzo di una

focalizzazione unificata sul Proposito dell‘ashram, rappresentato dal Maestro sul piano

atmico, che schiude per un momento un afflusso d‘energia dal piano monadico – un

microcosmico Impatto di Shamballa che è invocato coscientemente dall‘entità di gruppo,

allo scopo di liberare la coscienza dai tre mondi.

In realtà, è in corso un solo processo d‘iniziazione; quello del Logos Planetario. La

percezione d‘individui e gruppi diversi che passano attraverso diversi livelli di esperienza

d‘iniziazione è valida solo dal frammentario punto di vista dei tre mondi. Esiste un solo

67

gruppo, il grande ashram di Sanat Kumara, e una sola iniziazione. Questa esperienza è diluita

nel tempo, nello spazio e nella coscienza, in modo tale che questo gruppo è reso progressi-

vamente più consapevole della sintesi del processo. Il valore degli insegnamenti dati dalla

Gerarchia è che essi permettono all‘umanità di comprendere qualcosa di questo processo di

sintesi, col risultato o di collaborazione più intelligente, o di ribellione al processo da parte

dell‘umanità. Questa è la scelta che è offerta.

Sto cercando di lavorare tramite questo gruppo, allo scopo di realizzare parzialmente il

progetto di cui sono responsabile. Cerco di educare il gruppo, in modo da facilitare una

maggiore capacità di cooperazione e, perciò, un conseguimento più accelerato. L’intero

esperimento dell’iniziazione di gruppo dipende prima di tutto dall’allineamento

cosciente delle volontà. È un processo forzato, ma non nel senso di una volontà (la mia) che

imponga ubbidienza su un‘altra (quella del gruppo). Questo processo forzato è il risultato

della cooperazione, ma non ne è la causa. Per poter cooperare, deve essere sviluppata una

volontà indipendente. Per questo, è stato così importante che voi abbiate deciso, come gruppo,

se vi sareste impegnati nel futuro ad essere un gruppo fissato al territorio, o un gruppo mobile.

L‘impegno preso è stato un‘espressione di volontà indipendente, senza alcuna influenza da

parte mia. Se esiste capacità di volontà indipendente, diventa concreta la possibilità di

pervenire all‘iniziazione di gruppo, usandola. Se la volontà del gruppo si è consapevolmente e

deliberatamente arresa a quella del Maestro, allora quel gruppo diventa un avamposto di

quella volontà.

Il Maestro Morya è il capo della Scuola Unica Fondamentale. E, per questo motivo, è

un‘estensione della Sua Volontà quella che sta al centro di ogni iniziativa di educazione

esoterica facente parte della Scuola Unica. Affinché al centro dell‘anima di un gruppo vi sia

come energia la sua volontà, devono esserci elementi dell‘anima di quel gruppo che si siano

―arresi‖ a quella volontà. Non avere volontà non significa arrendersi. Non essere caparbi non

significa arrendersi. Vi chiedo di meditare sul vero significato della volontà che si è arresa.

In verità, non esiste un‘anima separata, né un principio di amore separato; è il Cristo che

ama dentro di noi. Esiste solo una Vita e perciò solo una Volontà. È Sanat Kumara che Vuole

dentro di noi. La capacità dell‘anima di un individuo o di un gruppo di permettere a quella

Volontà di operare tramite loro è ciò che s‘intende per ―commensura‖.

Vorrei invitarvi a sviluppare nel modo seguente la vostra capacità di operare con la settupla

energia della Volontà. Cercate di comprendere le interazioni di coscienza esistenti fra voi,

seguendo il semplice schema dei chakra qui di seguito.

1. B – Coronale

2. D – Ajna

3. V – Gola

4. S – Cuore

5. B – Plesso Solare

6. J – Sacrale

7. S – Basale

Non sto parlando di flussi d‘energia eterica, emotiva o mentale concreta, ma di pensiero

mentale astratto. Cercate di essere consapevoli, da un punto di vista impersonale, di quei

flussi interiori sui livelli causali. Progressivamente, vi accorgerete di fili d‘energia che

collegano e triangolano diversi chakra in diversi momenti, man mano che il gruppo si allinea

meglio, come espressione in miniatura di ciò che avviene fra gli ashram sul piano buddhico.

Cominciate a prendere visione, nello stesso modo, d‘ogni interazione fra questo gruppo e altri

gruppi, finché non sarete in grado di distinguere il chakra particolare che questo gruppo forma

nel campo più vasto di cui è parte. Questo è una disciplina di ―non-precipitazione‖. Con

questo intendo la resistenza cosciente a manifestare flussi d‘energia in forme pensiero

concrete o interazioni fra voi. Invece, cercate di innalzare quei flussi alla luce di buddhi,

68

cercando di capire il modello archetipo che sta dietro di essi. Il campo buddhico deve liberarsi

del campo mentale astratto, nello stesso modo in cui il corpo astrale ad un certo punto deve

essere in grado di funzionare libero dall‘eterico. Sarete in grado di prendere il vostro posto di

funzionamento cosciente quale unità di gruppo nel corpo eterico del pianeta e, quindi, di

conseguire la vostra Seconda Iniziazione di gruppo, solo quando saprete (come gruppo)

liberarvi dal manas.

10 Settembre 2003

Intimità Spirituale

Ritengo che il mio lavoro con voi in quest‘ultimo esperimento abbia appena avuto il suo

primo raccolto, il suo primo successo significativo. Ovviamente, questo vale dal mio punto di

vista e nell‘insieme dei propositi che sto cercando di realizzare e all‘interno dei quali, il

gruppo può fare la sua parte, ―se lo vuole‖. Sono riuscito ad utilizzare il gruppo come un

―centro‖ - un campo stabile sia per la distribuzione che per l‘astrazione - perché un centro ha

sempre una duplice funzione, nel permettere all‘energia di attraversarlo. Vorrei continuare

questo lavoro fino al plenilunio e, dunque, vi chiedo di rimanere strettamente intonati alla mia

energia e sensibili alla mia volontà per tutto questo periodo.

La rispondenza alla Volontà è un fenomeno nuovo nei gruppi e fa parte dell‘esperimento

che sto tentando. Essa è connessa all‘―istinto spirituale‖ e, quando opererà pienamente nel

centro che è questo gruppo, ne deriverà l‘attività indipendente, eppure sincrona, di ciascun

membro che risponderà alla Volontà nelle sue sette espressioni. Il proposito di gruppo vi sarà

così ―rivelato‖ tramite le realizzazioni e le azioni di ciascun membro viste sinteticamente.

Non scaturirà dalla coscienza del gruppo, ma sarà rivelato alla coscienza del gruppo. In questo

modo si spezzerà progressivamente la morsa del manas.

La coscienza di sé e la volontà indipendente sono successi evolutivi conquistati duramente,

ai quali non si rinuncia facilmente. La coscienza di gruppo e l‘arrendersi della volontà

possono veramente esistere solo quando la coscienza individuale è stata colpita oltre ogni

dubbio dal valore superiore, dalla prospettiva più ampia e dal proposito più inclusivo della Via

Superiore. Per questo, vi ho chiesto di fare l‘esperimento per un certo periodo e di ―renderlo

sacro‖ col vostro impegno. Alla fine di tale periodo, sarete in grado di valutarne seriamente i

risultati.

Addentrandovi più profondamente nell‘esperimento, è importante che lo facciate prima

verticalmente e poi orizzontalmente. Quel che intendo con questo è la vostra apertura, quali

anime, prima più pienamente verso di me quale energia centrale impulsiva, e dopo l‘uno con

l‘altro quali parti dello stesso campo. Non mi riferisco al processo costruttivo meditativo, che

costruisce dal basso verso l‘alto, ma a quello di rivelazione, che procede dall‘alto verso il

basso. La più profonda confidenza ed intimità delle vostre anime dovrebbe essere con me,

dopo di che non dovreste più aver timore di aprirvi in modo vulnerabile l‘uno con l‘altro.

Presentare realtà soggettive alla mente concreta degli altri non è mai facile e certamente,

quando inizia con giusta motivazione, è un atto di sacrificio. Quando ciò che avete contattato

è reale, state condividendo una parte della mente del Cristo, dandola in offerta per essere

crocifissa sulla croce dei quattro sottopiani inferiori del piano mentale. Tuttavia, è questa

crocifissione che redime l‘inferiore e libera gradualmente dal dubbio e dalla paura che

provengono dal campo mentale. Mantenere il vostro allineamento verticale vi darà maggiore

saggezza riguardo a cosa condividere e quando condividerlo.

D‘altra parte, quando qualcosa è condiviso nel campo anche da altri, è necessario che la

vostra mente discriminante funzioni, ma infusa dalla qualità dell‘amore. Osserverete del tutto

naturalmente quelle forme-pensiero in cui l‘archetipo si colorerà d‘annebbiamento o

69

d‘illusione, che potranno essere vostri o di altre persone - e questo avrà un effetto di riflesso e

purificante sul campo del gruppo. Il fuoco della vostra attenzione dovrà, comunque, essere

concentrato su quelle forme all‘interno delle idee condivise, che siano veramente luminose e

che esprimano l‘archetipo nella sua espressione più elevata. Sarete sorpresi di come

l‘archetipo possa manifestarsi velocemente tramite un gruppo, quando esso sia annunciato ed

onorato in tal modo.

Esistono una familiarità e una fiducia profonde che possono realizzarsi all‘interno di un

gruppo che sono precursori di una istintiva interazione telepatica. Ciò accade quando ci si

accetta veramente l‘uno con l‘altro, il che non significa accettare qualunque cosa gli altri

pensino, dicano o facciano, ma soltanto l‘evidenza che loro, in quanto anime, sono stati

chiamati in questo campo da me, e sono impegnati e capaci di mantenere il loro posto in

questo esperimento. In breve, che sono ―degni‖ del vostro amore e del vostro rispetto. Vi

prego di non prendere questo commento alla leggera. Ciascuno di voi esamini profondamente

e sinceramente la sua disposizione verso gli altri, che sta alla base del vostro rapporto

reciproco. Fate questo fino al momento del plenilunio con l‘intenzione di purificare il campo,

in modo che io possa utilizzarlo con potenza accresciuta.

17 Settembre 2003

Identificazione con la Gerarchia

La purificazione, nel suo senso triadico, è un processo distruttivo ed un‘espressione della

forza di Shamballa. In effetti è una sostituzione forzata, invocata coscientemente dall‘anima,

dell‘inferiore da parte del superiore. È collegata al processo di ―Individualizzazione per

mezzo della Volontà‖, che è il metodo d‘individualizzazione del terzo sistema. Ciò che viene

sostituito è la materia stessa dei veicoli inferiori. Nell‘eterico, come sapete, i quattro

sottopiani superiori devono riuscire a non opporre resistenza al flusso di energia dai quattro

eteri sistemici, cioè a quella buddhica, atmica, monadica e logoica. In questo sistema, quando

l‘energia monadica sarà in grado di scorrere attraverso il chakra del centro del cuore sul

secondo etere, allora saremo in grado di ancorare la Volontà della Monade, e quindi

Shamballa, sulla Terra. Questo comincia ad essere possibile in brevi occasioni dopo la

Seconda Iniziazione e più stabilmente dopo la terza, quando i veicoli della personalità,

compreso il corpo eterico, vengono ―trasfigurati‖ con energie triadiche. In altre parole, la loro

stessa sostanza viene mutata. Naturalmente, questi cambiamenti sfociano in effetti che si

ripercuotono anche sul corpo fisico, il quale impiega molto più tempo per adattarsi al fuoco

crescente del suo substrato, l‘eterico.

Considerate questo processo da una prospettiva cosmica. Il piano mentale è il sottopiano

gassoso del corpo logoico. Gli eteri cosmici - i quattro piani superiori - vengono a loro volta

trasfigurati dall‘Anima del Sole, che sta conseguendo la Terza Iniziazione cosmica. Il risultato

è un corrispondente afflusso di fuoco cosmico nei piani della triade e della monade. Questa

energia, a sua volta, ha importanti effetti sul corpo fisico, ed in questo caso l‘umanità è parte

di quel corpo fisico. Gli Agnishvatta sono l‘equivalente cosmico degli Agnichaitan che

costruiscono col fuoco la sostanza del corpo umano e vengono liberati come parte della

kundalini che sale ad incontrare i fuochi superiori. Seguite quest‘analogia e vedrete perché,

dal piano mentale, è possibile liberare quantità sempre più grandi di ―angeli solari‖ umani.

Qui abbiamo analogie dirette che troverete utile analizzare. Nello stesso modo in cui il

Mago Bianco viene a trovarsi in una delle situazioni più pericolose, quando cerca di mettere

in contatto la sua creazione con i tre antichi fuochi - lo stesso vale per il Mago Logoico. La

mente umana è l‘―antico‖ fuoco gassoso del corpo logoico. Il mago rischia di ―bruciare‖ e

deve fare appello all‘Angelo Solare, per disperdere la grande illusione. Raccomando a voi

70

tutti di rileggere le Regole Quattordici e Quindici nel Trattato di Magia Bianca, tenendo

presente l‘analogia di cui sopra. Esse si riferiscono direttamente alla fase nella quale si trova

ora il gruppo, nell‘intento di dare una base alla forma pensiero che sottostà alla Shamballa

School. Ciò si riferisce ad un certo numero di ―progetti‖ esteriori come Highden e S……,

come pure al processo interiore di rivelazione di nuove energie dell‘anima. La nuova forma

pensiero dell‘insegnamento è un ―fuoco‖ che, quando sarà interamente introdotto nel piano

mentale, si trasformerà in un ―incendio‖. Per impedire che questo ―incendio‖ si trasformi in

una conflagrazione, che potrebbe distruggere la nuova forma pensiero e colpire le menti di

coloro che la stanno introducendo, deve essere fatta una cosa importantissima - la chiamata in

soccorso dell‘anima.

Nel vostro caso, in quanto gruppo, l‘anima è l‘anima planetaria – la Gerarchia, e in

particolare il gruppo interiore, che è principalmente associato al vostro progetto. La vostra

unica protezione consiste nell‘approfondire il collegamento col vostro gruppo interiore, nel

fare appello alle energie che per prime iniziarono il processo creativo – i vostri Maestri.

Dovete rendervi conto che fate parte di un processo planetario di Magia Bianca che ho

denominato l‘Esteriorizzazione della Gerarchia. Un aspetto di quest‘Esteriorizzazione sarà la

Restaurazione dei Misteri ed è con questo ultimo aspetto che il gruppo ha particolarmente a

che fare. Il vostro gruppo deve entrare in un nuovo livello d‘oblio di sé – un sé che ora ha

bisogno di essere dimenticato a favore di un sé superiore, più espansivo, che è il sé del

gruppo. Fate che il gruppo protegga se stesso, sacrificando la forma pensiero del gruppo.

Capite il senso di tutto questo? La vostra unica protezione è la Gerarchia. Per questo, dovete

diventare voi stessi la Gerarchia, almeno per un momento nel tempo e nello spazio tramite il

processo di ―identificazione‖. Ciò è diverso dall‘identificarsi con l‘umanità, lei stessa un

centro divino. Difatti, l‘―identificazione‖ con l‘umanità in questa fase cruciale aumenterebbe

solo il pericolo di bruciare. L‘identificazione con la Gerarchia ―innalza‖, per un certo periodo

di tempo, la vostra ―identità‖ dai mondi inferiori. Questa ―identità‖ incanala l‘energia. Pensate

all‘analogia con l‘elemento di una stufa elettrica. Se una tendina di stoffa gli è troppo vicina,

quando la si accende si sviluppano delle fiamme, se la distanza fra l‘elemento e il tessuto è

sufficiente, si provocherà il suo riscaldamento, ma non delle fiamme. L‘anima umana è

l‘elemento; i tre mondi sono la tendina. Quando la corrente passa attraverso l‘elemento che è

il gruppo, è importante che esista una distanza sufficiente a prevenire la conflagrazione.

Perciò, quando la creazione arriva al punto di formare per sé un involucro esterno di fuoco,

l‘―identità‖ del mago deve spostarsi verso il centro spirituale della Gerarchia e la salvaguardia

del fuoco centrale di Shamballa, mentre l‘―attenzione‖ è focalizzata verso l‘esterno sulla

creazione. Pensate al gruppo come ad un ―occhio‖. Quell‘occhio deve focalizzare la luce

proveniente dai piani superiori in quelli inferiori. Io, in quanto vostro Maestro, sono nel punto

centrale. La mia identificazione con la Gerarchia è irremovibile e, se ciascuno di voi è capace

di mantenere un collegamento con me, voi parteciperete a quell‘identificazione. Per tale

motivo, a questo punto, ho fatto un preciso tentativo di approfondire il mio contatto con voi

come centri individuali entro il centro del gruppo. L‘occhio deve restare aperto. Esso può

essere chiuso oppure offuscato dal tessere della mente inferiore. Se ciò accade, la forma

pensiero spirituale viene separata dal suo creatore, perde la sua vitalità e nasce morta. Al

contrario, se l‘esposizione al fuoco di Shamballa è troppo forte, avviene la conflagrazione,

perché i fuochi della resistenza salgono dal piano mentale per distruggerla. La risposta è un

aumento del ―fuoco solare‖. Fate che l‘energia della Gerarchia si riversi attraverso il gruppo.

Rifugiatevi, ossia consentite alla vostra ―identità‖ di rimanere indietro e di fondersi per

qualche tempo nella vita della Gerarchia, - fate sì che la goccia entri nell‘oceano e le energie

solari fluiranno attraverso il piano mentale astratto del gruppo più ampio, condizionandolo a

ricevere l‘impatto della rivelazione.

La nascita nei tre mondi equivale ad un‘uscita dai mondi interni, e ciò è dovuto alla

separazione creata dalla Grande Illusione. Solo un‘anima che abbia conseguito il Terzo Grado

è capace di transitare attraverso questo grande velo e mantenere il collegamento. Dunque,

71

ogni nuovo nato umano che viene al mondo è insieme una nuova rivelazione del Cristo, e

perciò della Gerarchia per l‘Umanità, E un esule dalla Gerarchia. Ogni nuova espressione

degli Insegnamenti è insieme una rivelazione entro il corpo gassoso del pianeta (cioè, la

mente dell‘umanità) e un esilio dal vero Insegnamento, che è l‘energia stessa. La Parola si è

fatta carne e, se l‘―occhio‖ non è mantenuto aperto, la Parola soccombe alla Grande Illusione

che opera nei mondi inferiori. Se il collegamento col suo genitore è mantenuto, la Parola

rimane la parola di Dio e diventa dispensatrice delle acque di vita, cioè dell‘Amore e della

Vita degli eteri planetari.

Vorrei che tentaste di raffigurarvi la mia triplice rivelazione degli insegnamenti nella mente

dell‘Umanità come un‘unità compiuta in sé entro il Piano per la Restaurazione dei Misteri.

Le tre fasi dell‘Insegnamento fanno parte dell‘Unico Insegnamento che si esprime tramite

esse, nello stesso modo in cui l‘anima usa la personalità. Questo Insegnamento centrale

pervade le tre rivelazioni alla mente dell‘uomo eppure le trascende, allo stesso modo in cui il

Logos Solare si esprime per mezzo di tre sistemi solari, restando tuttavia distaccato dalla Sua

creazione. Mantenete saldo e forte il vostro collegamento con me, col punto centrale, con

l‘occhio e osservate il Piano prendere forma.

24 Settembre 2003

Il Cristallo di Gruppo

Questo gruppo è stato messo alla prova nel periodo del plenilunio di Virgo e vorrei ripetere

che sono compiaciuto dei risultati e incoraggiato dalle possibilità esistenti in questo

esperimento di portare avanti parte del mio lavoro e del mio proposito. L‘immagine che

voglio proporvi è quella di una corrente fatta passare attraverso un cristallo. Potete

raffigurarvela come una ―trasmissione radiofonica‖. Il cristallo è la settupla anima di gruppo e

la corrente è l‘―energia‖ del proposito, l‘energia di Shamballa. Per questo vi ho detto che

―trasmettere il proposito‖ è molto diverso da ―allinearsi col proposito‖. Attualmente, sono

davvero pochi i gruppi ai quali è affidata l‘energia della Volontà. Questa nuova e potente

energia di Shamballa, nuova cioè nella coscienza dell‘umanità, è ciò che porta ―vita‖ ai tre

mondi. È connessa all‘ingiunzione di settimo raggio ―Eleva il morto alla vita!‖ Alla fine,

gruppi come il vostro diventeranno ―strumenti di resurrezione‖. Riflettete su questa

definizione.

Passando attraverso il cristallo, la corrente porterà ovviamente alla luce le impurità insite

nel cristallo stesso. Esse, per voi che siete proprio la sostanza del cristallo, saranno percepite

come insuccessi, parti della ―sostanza del cristallo‖ che non sono in grado di far passare la

corrente senza incrinarsi, e così vi accorgete di queste scariche distruttive. Mi permetto di

rilevare che molti di voi possono aver sperimentato brevemente l‘affiorare, nella propria

natura personale, di vecchi modelli di comportamento ritenuti purificati da un pezzo. Questo

affiorare non è il risultato di un ―arretramento‖, ma di un avanzamento. Il far transitare una

―corrente‖ maggiore ―mette alla prova‖ il sistema. Poiché ciò è il risultato di un avanzamento,

esistono però risorse maggiori, per trattare e risanare le ―impurità‖. Tuttavia, per accedere a

queste risorse dovete ―rendervi conto‖ del vostro successo. Per questo motivo ho insistito che,

tramite l‘identificazione, proviate a mantenere la prospettiva dal punto di vista della

Gerarchia, piuttosto che identificarvi con l‘umanità. In realtà, questa è una prospettiva che

scaturisce dal punto di vista della triade, piuttosto che da quella basata sulla personalità. Se la

triade immette energia trasfigurando la personalità, essa deve assimilare tutta la corrente che i

tre veicoli sono in grado di ―accogliere‖ senza deteriorarsi completamente.

Tenendo presente l‘analogia del cristallo, vi sono due forze che dovreste considerare. Se

queste forze si disgiungono allora anche il cristallo s‘incrina e l‘esperimento avrà fine. Lo

72

scopo è quello di far passare attraverso il cristallo abbastanza corrente da purificarlo e

trasmettere energia ai tre mondi, ma non in quantità tale da frantumarlo. Capite?

Le due forze sono le seguenti. La prima è quella che collega ognuno di voi come anime a

me, vostro Maestro. La dinamica di questa forza tiene insieme il gruppo ed è ―Proposito‖. La

vostra ―distanza‖ occulta da me sarà determinata dal grado di ―Proposito‖, o di corrente, che

ciascuno di voi sarà in grado di far passare attraverso il suo sistema individuale. Perciò, col

tempo, sarete ―posti ciascuno al proprio posto‖ dall‘―energia di Shamballa‖; in altre parole,

troverete la vostra ―distanza occulta‖ ideale dal centro dell‘ashram basato sul Proposito.

La seconda forza è in rapporto con l‘attrazione e la repulsione fra voi, in quanto

―componenti funzionali‖ del cristallo. Non esistono legami ―personali‖, ma solo legami

―organizzativi‖. Siete uniti non solo dal vostro impegno verso di me come vostro maestro, ma

anche dai vostri impegni reciproci nella vostra ―funzione‖ entro il cristallo, la specifica

―posizione‖ che occupate. Vorrei insistere sul fatto che sto parlando dal punto di vista

dell‘aspetto ―volontà‖ e non da quello dell‘―amore‖. Si presume che il principio dell‘amore e

della coscienza sia stato già sviluppato in qualche misura e portato a rapido incremento,

tramite la Volontà.

Dal mio punto di vista, posso valutare il gruppo in molti modi. Il primo riguarda l‘intensità

della corrente che sono in grado di far passare al suo interno. Questo si rapporta ad atma.

Troppa corrente e la forma si frantuma. Vorrei a poco a poco aumentarne l‘intensità. Perciò,

ogni tanto, troverete dei ―difetti‖ nella struttura del cristallo. È cruciale che li vediate nel

contesto dello schema dell‘esperimento quali opportunità per rafforzare le due forze di

coesione. Io stesso deciderò quando e se l‘esperimento complessivo riuscirà o fallirà, e avrete

l‘opportunità di riesaminare, ogni tanto, la vostra partecipazione durante il suo sviluppo.

Il secondo modo in cui posso valutare l‘esperimento si rapporta alla buddhi e riguarda la

―qualità‖ della corrente che fuoriesce dall‘altro lato del cristallo. La corrente affluisce al

centro del cristallo, da dove poi è irradiata attraverso ciascuna delle ―faccette‖ triangolari

dell‘ottaedro. Dalla qualità di ciascun raggio irradiato, paragonata a quella dell‘archetipo,

sono in grado di valutare la purificazione richiesta, affinché l‘erogazione sia armonica con

l‘alimentazione.

Il terzo modo in cui sono in grado di valutare il cristallo è quello di valutare quanto

profondamente i raggi di luce che emergono possono penetrare nei tre mondi. Questo mi aiuta

a stabilire la ―chiarezza‖ del gioiello, il suo grado di trasparenza ha rapporto con l‘aspetto

manasico della triade.

E così, dal punto di vista della triade, ho tre modi di valutare il gruppo – la potenza, la

qualità e la chiarezza. Vi raccomanderei di confrontare questo processo con lo studio dei

gioielli preziosi. Considerando lo sviluppo della radioattività, si potrà trarre molto vantaggio,

dal paragonare il regno minerale a quello umano. Le pietre preziose sono lo stadio più alto

dello sviluppo del piano fisico. I gioielli umani sono lo sviluppo più avanzato del piano fisico

cosmico, visto dal punto di vista della materia. Considerate il gioiello alla sommità della

verga dell‘iniziazione così come è visualizzato da coloro che sono nel mondo fisico e potrete

trarne qualche indizio della composizione della vera ―verga‖ brandita da Sanat Kumara.

Ciascuno di voi deve diventare un ―gioiello‖ nella corona della vita di gruppo, così come il

gruppo costituirà un ―gioiello‖ della corona di un gruppo più vasto. Avverranno cambiamenti

nella composizione del gioiello individuale e di quello del gruppo, ma non vi sarà alcun

cambiamento nel modello archetipo. Capite tutto ciò? Su questo punto devo insistere. Non ci

sarà alcun cambiamento nel modello archetipo. Esso non potrà adeguarsi e non si adeguerà a

beneficio di un singolo individuo o di un singolo gruppo. L‘archetipo non risponde o reagisce

alle forme che sono costruite dentro di esso. Quello è il compito della Gerarchia - adattare le

forme mutevoli all‘archetipo immutabile di Shamballa. L‘archetipo di Shamballa è

―riassunto‖ nel numero 24. Avrete bisogno, col tempo, di porre in rapporto la settupla natura

della luce o coscienza con il numero 24.

1 Ottobre 2003

73

Volontà, Coscienza e Manifestazione

Vorrei darvi alcune informazioni pratiche sul lavoro che dovete svolgere insieme entro la

sfera esoterica di fuoco, che è il campo dell‘anima di gruppo.

Proprio come una malattia nel corpo fisico è, prima di tutto, il risultato di distorsioni subite

dall‘energia che affluisce dai corpi eterico, astrale e mentale, così la ―malattia‖ nei tre mondi

della vita della personalità ha a che fare con distorsioni delle energie che affluiscono dal

manas superiore, dalla buddhi e da atma. Vi sono ovviamente delle tendenze all‘interno della

materia che cercano di opporre resistenza all‘afflusso e a bloccarlo, come anche problemi di

integrazione dei veicoli, ma entrambi si possono superare facilmente, se si comprende una

premessa fondamentale.

I problemi nei tre sottopiani inferiori del piano fisico – sia esso sistemico o cosmico – sono

affrontati nel migliore dei modi dal corrispondente livello eterico. Se si considerano i cinque

piani inferiori, le corrispondenze sono le seguenti:

Manas inferiore - Manas superiore

Astrale - Buddhico

Eterico/fisico - Atmico.

Queste sono le corrispondenze secondo la Volontà, o quelle concernenti il Primo Aspetto.

Ci sono poi le più conosciute corrispondenze secondo la coscienza:

Manas superiore - Atma

Astrale - Buddhico

Eterico/fisico - Manas inferiore.

Una corrispondenza concerne la trasformazione e l‘altra la trasfigurazione.

Vi avevo indicato corrispondenze simili riguardo ai rapporti tra chakra. In particolare, oggi

vorrei considerare le relazioni duali del sistema dei chakra. Esse sono, dal punto di vista della

coscienza:

Coronale - Basale

Cuore - Plesso solare

Gola - Sacrale.

Noterete che, in questo caso, il centro ajna ha una funzione di collegamento fra le tre

coppie di dualità, formando così un triangolo con ciascuna coppia.

Le corrispondenze della Volontà che vi avevo precedentemente indicato sono:

Coronale - Basale

Ajna - Sacrale

Gola - Plesso solare.

In questo caso, è il centro del cuore ad essere isolato e a costituire triangoli con le tre

coppie.

Nel duplice funzionamento di queste tre dualità, ci si avvicina ad alcuni misteri. Essi

riguardano:

1. Il rapporto esoterico fra il 2 e il 4;

2. La dualità sperimentata nei piani atmico, mentale e astrale;

3. L‘inversione delle gerarchie di Capricornus e di Sagittarius.

74

Riflettete su queste dualità, e la relazione fra Volontà e Coscienza vi apparirà più chiara. Si

chiarirà anche tramite il lavoro pratico che svolgerete in gruppo. È importante che teniate

presenti queste relazioni, mentre svolgete il vostro lavoro di meditazione ed il lavoro

esteriore, ma non cercate di ―applicarle‖ consapevolmente. Vi ho chiesto di fare attenzione ai

flussi di energia fra di voi e fra il vostro e gli altri gruppi a livello ―triadico‖. Quando

sviluppate i rapporti interiori - o più correttamente, quando riconoscerete grazie alla

rivelazione le relazioni triadiche già esistenti, tale riconoscimento condizionerà la mente

superiore e, quindi, i tre veicoli della personalità. Affinché avvenga la trasfigurazione

dell‘inferiore da parte del superiore, occorre che la mente inferiore sia stata sviluppata.

Tuttavia, adesso la mente è usata principalmente come l‘aspetto più basso della triade e NON

come quello più alto della personalità. La mente astratta è il ricevitore dell‘archetipo triadico e

quest‘archetipo naturalmente, quale risultato del lavoro precedentemente svolto

d‘integrazione della personalità, ha un effetto automatico sui tre mondi. Questo effetto diventa

―subconscio‖, perché la coscienza è focalizzata verso la monade e non verso il piano fisico.

Riflettete su questo, ad esempio in relazione al denaro, tema che riguarda questo gruppo

ora che entra nell‘esperienza ciclica di Libra. Saturno governa l‘attenzione ai dettagli e ha una

funzione sia sul piano mentale che su quello atmico. Nel caso precedente, esso si preoccupa di

assicurare che il piano più basso, il fisico eterico, possa essere disciplinato dalla mente. Il

risultato pratico esteriore è la capacità di preventivare, pianificare e spendere delle risorse in

conformità alla Legge di Economia e così via. È ―gestione‖ in tutte le sue numerose forme ed

espressioni. Questa fase riflette il collegamento fra il piano mentale e quello fisico dal punto

di vista della coscienza. Dal livello atmico, Saturno è usato per l‘impiego della settupla

energia della Luce Superna sul piano fisico eterico. La gestione economica personale si

esplica dal piano mentale. La gestione economica transpersonale – riguardante, come fa, il

bene collettivo e il bene maggiore – si esplica dal piano atmico. Capite questo?

Una personalità di gruppo o una personalità individuale, perciò, che incontri difficoltà

finanziarie userebbe la mente concreta, per organizzare i piani eterici (i quattro piani mentali

inferiori si riflettono attraverso l‘astrale nei quattro eteri superiori), e ciò avrebbe un effetto

corrispondente sul piano fisico. Un‘anima di gruppo (poiché un individuo, anche se lavora in

maniera transpersonale, fa sempre parte di un gruppo) che incontri difficoltà finanziarie si

trova in una situazione diversa. Se i componenti si sono impegnati in un processo di magia

bianca e di manifestazione, essi sono riusciti a portare una parte dell‘archetipo ai livelli eterici

ed adesso affrontano il richiamare risorse, cioè denaro, dal piano fisico per ―conformarsi‖ a

quell‘archetipo. Un gruppo in questa seconda situazione non ha bisogno di focalizzare la

coscienza sul piano fisico esteriore. Paradossalmente, esso deve AUMENTARE la propria

focalizzazione soggettiva, cercando di penetrare assieme più profondamente nell‘energia di

atma. L‘energia atmica, come risultato, affluirà nel campo mentale e, attraverso i canali

predisposti di coordinazione mentale/eterica, avrà conseguenze sul piano fisico. Vedete? Vi ho

dato molto qui che, se contemplato, sfocerà in un aumento di luce ma, ancor più importante,

se applicato si concluderà con un aumento di potenza sul piano fisico.

La mia opera in questa terza fase degli insegnamenti verte principalmente sul rapporto fra

l‘aspetto Coscienza, o anima, e l‘aspetto Vita, o monade. Questo non perché la natura della

forma sia considerata meno importante, ma poiché si presume che l‘anima e la forma siano

―unificate‖ in modo tale che i cambiamenti nella coscienza abbiano un effetto automatico

sulle forme che sono permeate da questi cambiamenti. In pratica, per molti le cose non stanno

ovviamente così ma, quando questi insegnamenti saranno studiati e applicati su scala più

ampia da coloro che avranno integrato ed applicato quanto indicato in precedenza, questa

―unificazione‖ sarà sempre più evidente nell‘espressione delle loro vite.

75

7 Ottobre 2003

I Sette e I Cinque

È da notare che esistono sette forme di luce, connesse alla sostanza dei sette piani. Esse

sono stimolate ed esaltate dalle dodici forme di luce delle dodici Gerarchie creative, ciascuna

delle quali è connessa a uno dei dodici segni zodiacali. Su ciò non mi posso soffermare, in

quanto concerne i misteri iniziatici superiori. Mi limito a enunciarlo, affinché possiate

considerarlo come fatto occulto, però non suscettibile di verifica da parte vostra.

Analogamente, si può affermare che la luce dei sette centri dell‘uomo (quando eccitati dalla

luce dei sette centri planetari) e i cinque regni di natura (7+5=12), sommati alle dodici luci

dello zodiaco, produrranno una perfezione di efficienza ―luminosa‖ che renderà possibile

l‘espressione del tutto. Ciò per mezzo dell‘umanità. Questa affermazione per ora ha poco

senso per voi, ma nel prossimo secolo costituirà il pensiero seme, o ―nota fondamentale‖ per

la prossima rivelazione della Saggezza Eterna.17

Voglio ora portare l‘attenzione della vostra consapevolezza in quanto gruppo al rapporto

esistente fra i sette e i cinque. Finora, il mio obiettivo è stato quello di costituire un gruppo

che potesse cominciare a operare in certo qual modo sinteticamente e fornire nel microcosmo

un riflesso dell‘archetipo che esiste nel macrocosmo. Per farlo, ciascuno di voi deve essere

consapevole del tipo di luce che è intrinsecamente e col quale può operare. Dopo di che,

dovrete porvi in un tale ―rapporto‖ reciproco che ne risulti un tutto funzionante. Voi siete

differenziati in quanto risultato di una sintesi, e capirete di essere più profondamente

identificati col vostro ―sé‖ che in uno stato indifferenziato. Un ―sé‖ esiste veramente solo in

rapporto con altri sé, così come con il Sé o Vita Una.

Affinché il tutto funzioni come un‘unità, deve anzitutto essere posto in rapporto con i sette

planetari – le energie archetipe dei Logoi Planetari, che sono essi stessi riflessi dei sette Rishi.

Ciò richiede la procedura detta ―resa dei centri‖. Il modello minore si arrende a quello

maggiore e scopre come risultato che è allineato più strettamente con la propria vera natura.

Le energie di raggio e zodiacali devono essere poste, poi, in rapporto più stretto. I sette

centri nel corpo eterico devono diventare trasmettitori delle dodici energie che operano per

mezzo del loto egoico. Ciò comporta una ―fusione di luci‖ – la luce dell‘anima e la luce della

forma. Quando queste luci sono fuse e amalgamate, l‘anima si manifesta completamente – e

la ―Parola è fatta carne‖. Ogni chakra esprime pienamente una combinazione particolare di

energie dell‘anima e, perciò, ―organizza‖ la materia sul piano fisico secondo il modello

archetipo. Il centro del cuore coi suoi dodici petali occupa un punto di sintesi (in rapporto con

l‘anima) e perciò un punto di regolazione entro i sette inferiori. Ognuno dei suoi petali deve

diventare un distributore di una delle dodici energie solari.

Vi sono sette segni zodiacali con cui ci si può collegare più facilmente e che si esprimono

sui sette piani del piano fisico cosmico. Con le cinque gerarchie creative che si esprimono sul

piano astrale cosmico ci si può connettere soltanto tramite il gruppo più ampio, o ―regno‖ di

cui esse sono l‘energia ―animante‖. Perciò, il rapporto dei sette con i cinque riguarda il

rapporto tra la forma e la sua quintuplice ―vita‖ animante. I regni hanno ―un‘anima‖. Il regno

umano deve saper integrare la vita animica dei tre regni inferiori. Rifletteteci. I vostri chakra

sono in rapporto con l‘uno o con l‘altro dei regni e sono influenzati da una delle cinque

Gerarchie liberate. Il rapporto dei sette con i cinque e con i dodici è connesso con la scienza

dei triangoli. Il mio lavoro con questo gruppo è ―pratico‖, è occultismo applicato, quindi

voglio darvi un‘istruzione che vi aiuterà a rendere più tangibile questo rapporto e anche a

rendere questo campo un migliore ―trasmettitore‖ per la Gerarchia. Vorrei che usaste le

seguenti corrispondenze dei raggi coi chakra ai quali ciascuno di voi è stato ―assegnato‖:

17

A. Bailey, Astrologia Esoterica, pag. 563.

76

I. Centro della Testa…………... Shamballa………………………... l° Raggio

Razze 1ª e 7a…………………. La meta: Volontà.

Energia di Vita. Sintesi.

Sette centri desti e operanti.

Nella prima razza-radice è vivo ma vibra debolmente.

Nella settima razza-radice è perfettamente ridesto.

II. Centro del cuore…………… Gerarchia………………………… 2° Raggio

6ª Razza-radice………………. La meta: Amore.

Energia dell‘Identificazione. Pervenire alla fusione.

Sei centri sono attivi.

Punto focale della coscienza egoica divina.

Quinto regno. Il Regno di Dio.

III. Centro Ajna……………….. Umanità………………………….. 5° Raggio

5ª Razza-radice………………. La meta: Intuizione.

Energia dell‘Iniziazione. Sviluppo dell‘inclusività.

Cinque centri in rapido risveglio.

Punto focale della personalità.

Regno umano. Quarto regno di natura.

IV. Centro della Gola…………. Regno Animale………………….. 3° Raggio

3ª Razza-radice..……………... La meta: Intelletto.

Energia di Illuminazione. Creare nella luce.

Quattro centri funzionanti.

Punto focale della coscienza istintiva.

Terzo regno di natura.

V. Plesso solare……………….. Regno Vegetale………………….. 6° Raggio

4ª Razza-radice………………. La meta: Istinto.

Energia dell‘Aspirazione. Sviluppo della sensibilità.

Tre centri operanti.

Punto focale di rispondenza psichica.

Secondo regno di natura.

VI. Centro sacrale……….……. Evoluzione dei Deva..……………. 7° Raggio

2ª Razza-radice..……………... La meta: Rispondenza.

Energia del Magnetismo. Facoltà di costruire.

Due centri attivi: cuore e sacrale.

Punto focale di risposta vibrante all‘―occhio di Dio‖.

VII. Base della spina………….. Regno Minerale………………….. 4° Raggio

7ª Razza-radice………………. La meta: Sintesi.

77

Energia della Sintesi di base. Compiutezza.

Tutti i centri funzionanti all‘unisono.

Punto focale dell‘evoluzione.

Primo regno di natura.18

Vorrei che ognuno di voi approfondisse il suo collegamento cosciente all‘energia di raggio

indicata e alle tre costellazioni zodiacali connesse al raggio in questione. Esse sono:

Primo Raggio: Aries, Leo, Capricornus;

Secondo Raggio: Gemini, Virgo, Pisces;

Terzo Raggio: Cancer, Libra, Capricornus;

Quarto Raggio: Taurus, Scorpio, Sagittarius;

Quinto Raggio: Leo, Sagittarius, Aquarius;

Sesto Raggio: Virgo, Sagittarius, Pisces;

Settimo Raggio: Aries, Cancer, Capricornus.

Non cercate di capire tutti questi rapporti troppo minuziosamente con la mente concreta. Vi

chiedo semplicemente di stabilire un ―rapporto‖ nella vostra coscienza con i particolari regni,

e le energie di raggio indicati. Lavorate con gli aspetti superiori del Quinto raggio piuttosto

che con quelli inferiori. Sperimentate qui con la ―luce‖ e perciò con la coscienza, e non con la

―materia‖. Ne risulterà la rivelazione dei modelli archetipi alla mente inferiore. Per stimolare

il vostro approccio intuitivo, vorrei che contemplaste il brano seguente dall‘Antico

Commentario.

―Nella camera della morte, la luce azzurra del giorno nascente rivela il gruppo che opera

per risuscitare il defunto. A nulla valgono i loro sforzi finché non fondono assieme le cinque grandi forze del Signore della Magia. Quando operano così come uno solo, il lavoro si compie in unione completa; fondono la forza che dà la vita; il morto risuscita e la costruzione procede. Il tempio può essere glorificato e la Parola pronunciata in un ambiente di forza datrice di vita e non di morte. Giungere alla vita tramite la morte, costruire nella luce dopo aver lottato nella tenebra! Tale è il Piano. Così entriamo nella vita che è morte; avanziamo passando attraverso la porta i cui pilastri gemelli stanno per sempre in segno di forza e di verità divina; così entriamo rapidamente nella tomba e moriamo. Così risuscitiamo ad una Parola divina, ad un segno quintuplice e, balzando fuori, viviamo‖.

19

15 Ottobre 2003

Il Denaro

Quello che sto cercando di fare con questo gruppo è organizzare della materia, tramite la

mente dei membri del gruppo, in schemi che riflettano un modello archetipo. Ciò contribuirà

alla precipitazione o esteriorizzazione di quel modello nei tre mondi. In modo simile, voi siete

coinvolti in un processo di manifestazione che cerca di esternare il modello della vostra anima

sul piano fisico concreto. A un certo stadio del processo di manifestazione, i modelli energe-

tici che hanno condizionato l‘eterico devono attrarre a sé le forme esteriori.

Sul piano fisico, la risposta della forma al modello eterico avviene secondo la Legge di

Attrazione e il flusso d‘energia che ne risulta può esser visto, da chi sia in grado di farlo,

come un flusso di denaro. Per questo, ho detto che il denaro è prana materializzato.

18

Alice Bailey, Astrologia Esoterica, pag. 456. 19

Alice Bailey, Psicologia Esoterica Vol. I, pag. 264 Il Libraio delle Stelle Velletri 2007.

78

Oggi voglio che consideriate la seguente domanda. Quale è l‘equivalente del denaro sul

piano fisico cosmico? Nel proporre questa domanda, vorrei chiarire alcuni fatti riguardanti i

cinque piani dell‘evoluzione.

La Legge di Sintesi è particolarmente attiva sul piano atmico e governa il rapporto degli

ashram col Proposito, così come esso è mantenuto al centro dal Maestro.

La Legge di Attrazione governa i rapporti entro l‘ashram e fra i gruppi interiori e quelli

esteriori. Il suo potere è esercitato dal piano buddhico.

La Legge di Economia governa il rapporto fra i gruppi sul piano esterno. È

particolarmente attiva sul piano mentale.

Il denaro ha un legame peculiare con i fuochi sacrali o fuochi del desiderio, che si

esprimono tramite il corpo eterico. Un processo equivalente si svolge sul piano mentale e sul

piano atmico. Quando questi tre processi sono visti come parte di un unico processo, avviene

l‘allineamento, irrompe la Luce Superna e l‘organizzazione del piano fisico riflette il

Proposito mantenuto sul piano atmico tramite il piano mentale quale collegamento ed

intermediario.

Prendendo in considerazione quanto sopra, vorrei che ognuno di voi desse chiaramente una

risposta alla domanda che ho proposto. Il processo di per sé sarà di grande aiuto al gruppo nel

suo complesso, per capire il lavoro che cerco di compiere per suo tramite, impiegandolo quale

un centro all‘interno del mio ashram.

Ora vorrei darvi alcune informazioni sulla situazione finanziaria del pianeta. Voi vi trovate

attualmente in Svizzera – serbatoio di una gran parte delle risorse finanziarie del mondo.

Considerate quello che vi ho spiegato sul fatto che l‘energia serpentina è l‘energia vitale

subconscia dell‘anima. Analogamente, potremmo paragonare le vaste somme di denaro

immobilizzate nelle banche, come materia a tutt‘oggi non solarizzata e non penetrata dalla

coscienza dell‘anima, ad una forma di energia di kundalini. La Kundalini sale, quando è

riconosciuta come non separata dall‘anima. Essa è riconosciuta quale spirito nella forma e non

è più repressa, quando la coscienza dimorante all‘interno è maturata quanto basti per

riconoscere questa identificazione. Allo stesso modo, le riserve finanziarie del mondo devono

essere ritenute dai discepoli e dagli iniziati come energie di Vita e perciò spirituali, indipen-

dentemente dalla coscienza che vi è coinvolta – questo riconoscimento sarà evidente nel loro

elevamento o innalzamento nelle mani della Gerarchia. Per lo spirito è più facile operare per

mezzo di una materia che sia completamente solarizzata o non lo sia affatto. La semicoscienza

produce un necessario dualismo fra la trazione inerente esercitata della vita intelligente della

materia (o impulso istintivo) e l‘impulso spirituale.

Se rifletterete su ciò, noterete la necessità per i gruppi di discepoli che abbiano solarizzato

completamente i propri sistemi (in altre parole, che abbiano raggiunto il Terzo grado) di

impiegare l‘energia della Volontà per liberare l‘energia di Vita, e quindi il denaro, da quei

gruppi che non hanno raggiunto una completa solarizzazione. Cosa intendo dire con questo?

Gli aspetti della vita della personalità che cercano di restare separati devono nascondere le

loro motivazioni e risorse alla luce unificatrice dell‘anima, sia in senso individuale che

planetario. Segretezza e oscurità sono comuni sia alla vita superconscia che a quella

subconscia. Penetrare nella prima permette ed è un prerequisito per penetrare nella seconda.

Quello cui stiamo assistendo su scala globale è una pulizia del denaro. Ciò può avvenire

mediante un nuovo processo d‘orientamento spirituale, se si comprende che ciò che è stato più

profondamente nascosto nella forma è l‘equivalente energetico (sebbene con polarità

invertita) di ciò che ci aspetta in alto. In effetti, è l‘energia che permetterà al Proposito di

manifestarsi. Osservate e guardate. I gruppi che operano con la coscienza educano gradual-

mente la materia allo spirito e così la solarizzano. I gruppi che operano con la Volontà usano

la polarità di spirito e di materia per produrre risultati nella coscienza. Riflettete su come ciò

si collega al metodo d‘individualizzazione che sarà usato nel prossimo sistema, poiché potrà

derivarne qualche anticipazione sul tipo di lavoro che ho in mente per questo gruppo.

79

22 Ottobre 2003

Trasmissione di Energia

L‘iniziazione è il risultato della trasmissione d‘energia in un ambiente di gruppo

predisposto. Il mio scopo principale per questo esperimento è fare di voi dei distributori, non

solo di notizie sull‘iniziazione, ma dell‘iniziazione stessa. Cerco di fare di voi una ‗verga di

iniziazione‘. La struttura di questa verga non ha forma, ma è composta solo di materia

mentale.

Per mezzo di queste trasmissioni, cerco di collaborare alla costruzione di forme pensiero

che riflettano modelli archetipici superiori. Quando queste forme pensiero e questi rapporti

diventeranno stabili e consistenti, potranno essere utilizzate come una struttura luminosa

tramite la quale potrà fluire l‘energia dell‘iniziazione. Voi non siete affatto l‘unico gruppo col

quale sto lavorando in questo modo. La Massoneria, per esempio, è specificamente designata

a servire in questa maniera.

Vi ho incoraggiati a considerare voi stessi come un chakra in un‘entità di gruppo e a

costruire entro quel campo relazioni basate su realtà astrologiche e ―di raggio‖. Ciò creerà

infine un piccolo riflesso nel microcosmo, che per risonanza potrà trasmettere le energie

macrocosmiche nei tre mondi. Il risultato sarà l‘adeguarsi della forma, un nuovo riorien-

tamento della coscienza e la finale resurrezione dell‘anima.

In poche parole, per mezzo del gruppo io cerco di risvegliare delle anime – di far risorgere

i morti alla Vita.

L‘energia che cerco di impiegare tramite voi è la ‗Luce Superna‘, una luce sintetica che

opera in un modo settuplice. Ognuno di voi diventerà un punto di trasmissione per un aspetto

di questa settuplice energia. Utilizzerete o eserciterete questo aspetto nei vostri progetti

personali e insieme con altri individui. Insieme impiegherete questa energia come un tutto

sintetico e potrete applicarla allo specifico progetto della Shamballa School e nella collabo-

razione con altri gruppi.

La trasmissione di questa energia, nell‘individuo come nel gruppo, avviene in tre modi.

1. Invocazione. Si percepisce un richiamo da un‘altra anima, un altro individuo o un altro

gruppo al quale si risponde a livello dell‘anima.

2. Radiazione. Questa non è direzionale ed è il risultato della stimolazione dell‘aura

dell‘anima di gruppo che sta diventando radioattiva.

3. Evocazione. La vostra coscienza in quanto gruppo è evocata da me, vostro Maestro.

Richiamo la vostra attenzione, per poter impiegare l‘energia tramite il gruppo. Questo è

attualmente il modo più rapido di insegnare e costituisce il nocciolo della terza fase della

mia presentazione educativa, riassunto nella frase ―un (gruppo) iniziato sa perché lavora‖.

Non dovete cercare in alcun modo di dirigere voi stessi questa energia, in particolare con la

formulazione concettuale d‘idee su dove sia necessaria o via dicendo. Rispondete alla

chiamata interiore percepita, permettetele di essere diretta tramite voi o, semplicemente,

irradiatela in tutte le direzioni attraverso il campo animico.

È importante ricordare che non state distribuendo energia dell‘anima a personalità che

siano gruppi o individui. Voi state distribuendo l‘energia della Vita – il terzo aspetto della

monade – a gruppi e individui che stanno attraversando una crisi dell‘anima e cercano

maggior potere per esteriorizzarsi nel servizio. Gran parte di questo lavoro è soggettivo – esso

implica il flusso circolatorio divino inteso in senso esoterico. Ad una richiesta di maggiore

aiuto viene risposto con energie superiori distribuite attraverso punti chakrali risonanti,

insieme o no, con una comunicazione scritta od orale. Potrebbe essere di aiuto pensare al mio

80

lavoro tramite voi come a un lavoro in due ottave:

Una è Mercurio – il messaggero, il comunicatore degli insegnamenti tramite l‘intuizione

alla mente ricettiva e aperta.

L‘ottava superiore è Urano – il balenare dell‘energia della Vita, che va oltre la

comprensione e il capire, senza tempo, senza spazio, l‘eternamente presente fondamento del

mondo.

Vorrei che consideraste il lavoro di rendervi disponibili e idonei alla distribuzione di

energia come vostra massima priorità – superiore alla costruzione e al mantenimento di

qualsiasi forma nei tre mondi. Non ho detto solo priorità, ma massima priorità. Almeno parte

del tempo per la meditazione del mercoledì dovreste impiegarla stando collegati in gruppo e

rendendovi semplicemente disponibili alla trasmissione. Sarebbe ideale che le tre forme di

distribuzione avvenissero in tre momenti diversi della settimana. Il Mercoledì dovrebbe essere

prima di tutto la risposta all‘invocazione – la distribuzione cosciente di energia. Il Giovedì

dovrebbe enfatizzare la radiazione di gruppo e la Domenica il gruppo dovrebbe arrendersi per

essere impiegato secondo la Volontà della Gerarchia, incanalata principalmente tramite il

Maestro Morya.

Nell‘usare il gruppo quale campo per la trasmissione, è importante che non si cerchi di

controllare il processo in alcun modo – ed è per questo che ho insistito sul concetto di volontà

‗arresa‘. Forse, un giorno sarà possibile sviluppare una qualche consapevolezza di dove

l‘energia si stia dirigendo. Tuttavia, nelle prime fasi, il duplice processo della consapevolezza

non funziona e, a causa dell‘antica inclinazione verso la forma, vi chiedo di mantenere la

vostra consapevolezza rivolta verso di me come vostro punto centrale di sintesi e vostra

sorgente, durante questi periodi d‘addestramento alla trasmissione.

29 Ottobre 2003

Sorgente di Forza

Un verso tratto dal Mantram del Discepolo si riferisce in modo particolare al Lavoro che

ho in mente per questo gruppo:

―Io sono una sorgente di forza che li rende capaci di star saldi‖20

Le anime, individuali e in gruppo, emettono una ―nota‖ particolare quando sono sottoposte

a grande tensione. È questa nota che il gruppo deve esercitarsi a udire e alla quale rispondere.

Non è una nota di difficoltà della personalità, ma del principio centrale o mediano che cerca

ad ogni costo di tenere insieme ―cielo e terra‖. La personalità si occupa principalmente di

purificare se stessa, in modo da poter servire come veicolo idoneo all‘espressione dell‘anima.

L‘anima deve seguire una forma di yoga completamente diversa – deve riunire due correnti

largamente divergenti (nella coscienza) e questo tramite il sacrificio della propria sostanza, la

vita solare. Quando la tensione diventa troppo grande l‘anima deve scegliere di allinearsi con

l‘uno o l‘altro dei poli, oppure essere lacerata in due, e questo è il modo in cui essa apprende

tramite l‘esperienza dell‘incarnazione.

È la dedizione della personalità che fa scaturire l‘aiuto dell‘anima. È l‘estrema tensione

dell‘anima nel servizio – il rifiuto di abbandonare il campo di battaglia – la disponibilità ad

essere fatti a pezzi o crocifissi se necessario, che richiama la monade.

Questo gruppo può aiutare a distribuire lampi di energia monadica ad anime che sono sotto

tensione. Dopo il secondo grado, il processo d‘iniziazione è essenzialmente questo. È l‘anima

che viene iniziata grazie all‘afflusso di energia monadica. Il maggior potere dell‘anima che ne

20

Alice A. Bailey, Il Discepolato nella Nuova Era vol. II, pag. 175.

81

deriva le permette di prendere pieno possesso del suo veicolo, la personalità, e di conseguire

la Terza iniziazione.

Cercate di esercitarvi ad essere ricettivi al grido di un‘anima, individuale o di gruppo, sotto

tensione. Questa abilità è l‘ottava superiore della comune capacità di accorgersi dello stress e

della tensione emotivi nella personalità, quando il corpo emotivo cerca di fare da ponte fra

mente e corpo. La psicologia normale opera con questo ultimo; la psicologia esoterica opera

con la prima.

In una trasmissione precedente, ho detto che l‘unica vostra protezione è l‘identificarvi con

la Gerarchia. Anche il gruppo deve perdere se stesso per ritrovare SE STESSO e vorrei

chiedervi di mettere in pratica, durante i vostri momenti di focalizzazione esterna, l‘oblio di sé

in quanto gruppo. Durante il periodo di concentrazione interiore, chiedo che vi arrendiate e

durante i momenti di focalizzazione esteriore, chiedo che dimentichiate voi stessi. Entrambe

queste discipline portano ad una diminuzione di autocoscienza, o del principio ahamkara, e

perciò ad una maggiore liberazione della natura essenziale dell‘anima dal suo rivestimento

mentale o costruzione della propria identità.

Una delle energie di Shamballa è l‘―organizzazione‖ esotericamente intesa, e questa

energia è potentemente all‘opera dietro le scene, portando gruppi di anime in rapporto

funzionale fra loro. Il ―corpo del Cristo‖ si sta organizzando. I Maestri stanno operando per

creare legami produttivi fra i loro vari e diversi gruppi, man mano che l‘energia di sintesi

fluisce più potentemente. Questa è una sintesi nella coscienza che porta ad una

differenziazione di funzioni. Riflettete attentamente su questo, perché esso è un pensiero

chiave per l‘era di Aquarius.

Quando l‘identità si sviluppa, ha bisogno di essere in qualche modo separativa per definire

se stessa – questa è l‘individualizzazione. Quando l‘identità è formata, essa può tornare ad

arrendersi al tutto – questa è l‘identificazione attraverso l‘iniziazione progressiva in ―insiemi‖

sempre più grandi. L‘identità è un‘imbarcazione costituita da sostanza solare, per far viaggiare

lo spirito o la divinità essenziale da una sponda all‘altra del fiume. Una volta effettuato il

traghettamento, l‘imbarcazione non è più necessaria.

Cercate, come gruppo, di fondere la vostra identità più pienamente con la Gerarchia e date

aiuto al Nuovo Gruppo di Servitori del Mondo, ogni qualvolta sarete ―chiamati‖ a farlo.

Questo aumenterà la vostra capacità di rispondere all‘invocazione e risulterà in un maggiore

decentramento. Risulterà anche in una maggiore comprensione del vostro ―posto‖ e della

vostra funzione differenziata entro il corpo del Cristo.

5 Novembre 2003

Liberare la Luce

Le cose non sono ciò che sembrano essere. Sicuramente questa è l‘essenza della Grande

Illusione. Per questo, coloro i quali sono imprigionati nei tre mondi cercano l‘allineamento

con la Gerarchia e con ciò che è l‘essenza di tutti i suoi insegnamenti - la presentazione della

realtà così come appare a coloro che sono stati liberati dalla Grande Illusione. Verità e

illusione non possono coesistere. La presentazione della verità, se ascoltata e posta in atto,

DEVE disperdere l‘illusione. Vorrei, a questo punto, che consideriate il fatto che Mercurio è il

governatore gerarchico di Scorpio. È Mercurio che genera la luce della Vittoria. È questa

―luce‖ che disperde l‘illusione. È la liberazione di questa ―luce‖ in un campo più vasto,

tramite questo e altri gruppi, quel che sto cercando di compiere.

Tutti gli insegnamenti, una volta formulati in parole, diventano parte della Grande

Illusione. Essi sono utili solo nella misura in cui contengono ancora la ―luce essenziale‖ che

ispirò la loro formulazione. Questa luce ha un ―periodo di dimezzamento‖, se usiamo un

82

termine preso dal campo della radioattività. Essa decade progressivamente, mentre il campo

mentale dell‘umanità assorbe la sua essenza luminosa e si ―familiarizza‖ con la presentazione

della verità. Se non fosse così, non ci sarebbe la necessità di ulteriori insegnamenti.

Soprattutto, cerco di portare all‘umanità questa ―luce di vittoria‖. È una ―luce‖ che nasce

dalla combinazione della luce dell‘anima con la luce della monade – l‘essenza dei piani

monadico e buddhico. Non è semplicemente la luce di buddhi. È una ―luce liberatrice‖ poiché

contiene l‘essenza della Volontà monadica. In effetti, è il risultato dell‘―unificazione‖ fatta dal

Cristo fra Gerarchia e Shamballa. È la luce della Vita o di Shamballa rivestita, per così dire,

della luce della Gerarchia o della luce dell‘amore. Il diffondersi dei miei insegnamenti tramite

questo gruppo, al momento del plenilunio di Scorpio, è solo un simbolo esterno della

liberazione di quella luce. NON è l‘evento principale, e vi chiedo di rimanere focalizzati sul

lato esoterico di ciò che sto cercando di fare.

Vi ho chiesto di ―dimenticare voi stessi‖ come gruppo. Questa è l‘essenza della Seconda

Iniziazione, sia in senso individuale che di gruppo. Il piccolo sé è perso di vista nella

focalizzazione dell‘anima sul servizio tramite la personalità. In questa analogia io, quale

vostro Maestro, esplico la funzione di anima del gruppo e il campo di fuoco che avete creato

sui livelli mentali astratti esplica la funzione di ―personalità‖ – un‘identità distinta per mezzo

della quale l‘anima cerca di operare. Per fare in modo che ciò accada, la personalità deve

arrendersi all‘anima. Questa è la sua vittoria. L‘anima deve essere abbastanza saggia,

amorevole e ostinata da produrre l‘arrendersi della personalità. Questa è la vittoria dell‘anima.

La luce della vittoria è il risultato della fusione di queste due vittorie e, al tempo stesso, è il

risultato della luce sottostante della Vita stessa e la rivela. È per questo che vi ho detto che i

miei insegnamenti su Shamballa sono forse quelli più importanti dati in questo momento. Sto

educando il Terzo Aspetto, in modo che sia in grado di sostenere una maggiore quantità di

Primo Aspetto, mentre esso viene incanalato tramite il principio mediatore della Gerarchia. Io,

come Maestro, ho una responsabilità particolare a questo riguardo, dovuta a una

combinazione unica di energie di raggio.

Se voleste cercare di servire il mio proposito, allora vi chiederei di distogliere completa-

mente la vostra attenzione dal pronunciare parole all‘esterno. Esse sono semplicemente gusci

che sono diventati in qualche modo trasparenti a causa della luce che hanno cercato di

esprimere. Focalizzate i vostri cuori, le vostre menti e le vostre volontà su di me e tramite me

su Shamballa. Se farete questo spinti dalla motivazione del servizio alle vostre sorelle e ai

vostri fratelli, allora libererete una grande luce. Quando altri volgeranno la loro attenzione ai

gusci delle parole, attraverso la loro trasparenza percepiranno questa luce. Permettetemi di

insistere su questo punto. Qui NON SI TRATTA DI INSEGNAMENTI, MA DELLA LUCE CHE STA

SOTTO DI ESSI ED È IN GRADO DI SPLENDERE TRAMITE ESSI. Questa è una luce vivente e

dinamica, e la terza fase dei miei Insegnamenti consiste nell’addestrare gruppi a

rispondere direttamente a questa vita. Questo, se esaminate attentamente quanto vi ho detto negli ultimi tre anni, è la formazione

alla quale vi ho sottoposti. Ora è tempo che siate messi alla prova, per dimostrare cosa avete

imparato. Potete dimenticare voi stessi e mantenere un allineamento unito verso colui che vi

ha sostenuto e ispirato? Può la personalità di gruppo, nel suo senso superiore e raffinato,

perdere la battaglia contro l‘anima e così ottenere la vittoria? Una vittoria, se solo poteste

saperlo, che è risultato e parte integrante della vittoria planetaria. La vittoria non viene creata,

essa viene riconosciuta nel tempo e nello spazio. La vittoria È.

Dopo questo periodo di prova, avrete sperimentato e realizzerete più pienamente ciò che

ora percepite solo debolmente. I gruppi che sono in procinto di essere iniziati formano parte

integrante dell‘opera della Gerarchia. Quindi, la loro formazione non è teorica né segregata in

un ambiente scolastico. Quella è la formazione al discepolato. La Scuola alla quale siete

iscritti è l‘opera della Gerarchia stessa. Voi imparate, perché siete coinvolti nel lavoro e ne

costituite parte integrante. Così i vostri successi e i vostri fallimenti non sono solo rilevanti

per voi, ma creano fili karmici nella storia evolutiva della vita planetaria. Sotto la Legge del

83

Destino gli operatori gerarchici condividono la responsabilità per il karma planetario – la sua

creazione e la sua risoluzione.

Ho usato il nome ―Mercurio‖ consapevolmente. È mia particolare funzione all‘interno

della Gerarchia distribuire, in congiunzione coi Maestri Morya e R., la luce liberatrice che

porta all‘iniziazione. Potrete partecipare al mio proposito, nella misura in cui vi equipaggerete

in modo tale da essere veicoli tramite i quali possa avvenire quella distribuzione. Vi do questo

incarico. Starò con voi e dietro di voi, nella misura in cui vi sforzerete di raggiungere questo

fine. Posso prendermi questo impegno solo perché esso poggia sull‘impegno del Signore del

Mondo di stare dietro noi tutti incondizionatamente. Questa è un‘estensione del patto solenne

col Padre. Una cosa sola può derivare da un simile patto. Liberazione. Per questo dico che la

Vittoria È. Volontà minori possono solo creare e perpetuare l‘illusione dell‘imprigionamento

nel tempo e nello spazio. Non è mio compito specifico lavorare con volontà non allineate, ma

lo è quello di lavorare con quelle anime e gruppi che si siano arresi volontariamente e

volonterosamente.

Per concludere, vi chiedo ancora di dedicare le vostre coscienze a questo lavoro elevato nei

cinque giorni del periodo del plenilunio. Durante tale periodo, vi raccomando il mantram

seguente.

―Possano i Grandi Esseri dei Quali sono discepolo mostrarmi la luce che cerco; darmi il

potente aiuto della Loro compassione e della Loro saggezza. Vi è una pace che supera ogni

comprensione; essa dimora nei cuori di coloro che vivono nell‘Eterno. Vi è un potere che

rende nuove tutte le cose; esso vive e opera in chi riconosce che il Sé è Uno. Che quella pace

ci sovrasti, che quel potere ci elevi finché non staremo dove si invoca l‘Unico Iniziatore,

finché non vedremo splendere la Sua stella‖.21

Evitate di farvi irretire dalla sua familiarità, ma cercate invece di contattare la luce che sta

dietro di esso. La luce del mondo.

(A questo punto del processo, un membro lasciò il gruppo e non fu sostituito).

12 Novembre 2003

La Croce Fissa

Vorrei cominciare con alcuni commenti sulla Croce Fissa. Le quattro energie in questione

unite costituiscono un veicolo per la luce di liberazione. Questa luce ―entra‖ al momento del

plenilunio del Wesak in Taurus. Essa proclama la sua identità al plenilunio di Leo. Viene

rilasciata al plenilunio di Scorpio, mediante la distruzione dell‘identità. Diviene parte del tutto

al plenilunio di Aquarius.

Questa croce è definitivamente collegata con l‘anima e con i suoi cicli di vita. L‘anima È

questa luce – essa entra nel mondo mediante l‘amore sacrificale, costruisce una forma (il

corpo causale) che serve da passaggio obbligato per l‘introduzione di quella luce nei tre

mondi. Essa distrugge la forma e libera la sua luce, che poi è quella condivisa della Gerarchia.

Questi sono i quattro punti nel ciclo di vita dell‘anima – il suo ingresso attraverso il cuore

solare (Taurus), la costruzione del corpo causale – individualizzazione (Leo) – la graduale

liberazione dell‘anima dal corpo causale – iniziazione (Scorpio) e infine l‘assorbimento di

quella luce nella luce del mondo – identificazione (Aquarius).

Questi quattro periodi di plenilunio (particolarmente potenti, quando cadono in prossimità

21

Alice A. Bailey, Il Discepolato nella Nuova Era vol. 1, pag. 359.

84

della parte centrale del segno) possono essere impiegati coscientemente nel lavoro di

distribuzione della Scuola e devono esser visti come un tutto unificato nel ciclo annuale. Essi

formano la croce di Sant‘Andrea fra gli equinozi e i solstizi e, così, costituiscono l‘ottuplice

campo iniziatorio.

Dovreste cercare anche di raffigurarvi questi ―insiemi‖ annuali entro il ciclo maggiore di

sette e quarantanove anni. Un ciclo ebbe inizio al plenilunio di Aries nel 2000 e completerà il

suo settimo anno in Pisces nel 2007. Perciò il ciclo della ―luce‖, o dell‘anima, ebbe inizio al

Wesak del 2000 e così il plenilunio di Scorpio del 2003 determina il punto di mezzo di questo

ciclo di sette anni. Il plenilunio di Scorpio del 2025 determinerà un analogo punto di mezzo

nel ciclo maggiore di quarantanove anni. Riflettendo su questo, potrete giungere a una certa

comprensione di come una luce settupla si distribuisca attraverso un campo costituito da

dodici parti e le sue tre croci.

Rispetto al gruppo stesso, vi ricordo il mio commento sul fatto che esso si sta sottoponendo

alla seconda iniziazione di gruppo e che questo processo coinvolge il campo più ampio di cui

il gruppo fa parte. Al momento del Secondo grado individuale, è richiesto un contatto con la

monade, per poter dominare la potenza del campo astrale. Il gruppo (insieme ad altri gruppi)

ha proprio fatto parte della liberazione di una piccola porzione di energia di Shamballa (o

energia monadica planetaria) nel campo del gruppo più vasto. Avrete a che fare con gli effetti

di quel rilascio da adesso fino al plenilunio di Aquarius, nel ciclo annuale, e fra oggi e il 2007,

nel ciclo settennale – il ciclo di primo Raggio nel ciclo dei quarantanove anni.

L‘energia di Shamballa produce sempre crisi, dato che la natura della forma reagisce con la

contrazione - l‘intelligenza entro la forma resiste all‘afflusso, si polarizza contro di essa e

cerca di espellerla. Questo è ciò che crea l‘energia della battaglia. L‘opera dell‘anima, in

quanto principio mediatore fra queste due ―luci‖ – quella di Shamballa e quella inerente alla

forma – non consiste nell‘ingaggiare la battaglia stessa, ma nell‘innalzare la sua attenzione

verso la monade e verso il proposito. Vorrei anche ricordarvi che questa focalizzazione sul

proposito creerà il necessario ―isolamento‖ intorno al gruppo, permettendogli di servire da

utile conduttore di energia. Ricordate che voi non siete isolati dagli effetti energetici

internamente al gruppo, ma ―come gruppo‖ potete essere in qualche modo isolati dal campo

più vasto nel quale servite, se mantenete la focalizzazione e l‘attenzione del gruppo

fortemente indirizzate verso il mio proposito per il gruppo.

Shamballa prepara la via alla Gerarchia e, una volta avvenuto l‘impatto del primo aspetto,

la cosa più necessaria sono le energie del Secondo Raggio per mitigare gli effetti più aspri

dell‘impatto. Perciò sia all‘interno del gruppo che in qualsiasi comunicazione con altri

individui o gruppi, fate in modo che in quel momento siano evidenziati il Secondo Raggio e il

cuore.

Come vostro Maestro e tramite il gruppo interiore, durante la prossima settimana

accentuerò questo afflusso di Secondo Raggio; fate in modo di riservarvi del tempo per

assorbirlo, permettendo la guarigione e il ringiovanimento all‘interno dell‘area di gruppo,

affinché la sua coesione interna possa aumentare ed essa possa servire come un calice per la

sua distribuzione nel gruppo più vasto nel quale servite.

85

19 Novembre 2003

Astrazione

Il collaudo del gruppo come trasmettitore di energia sta ora entrando nella fase finale. Il

primo passo è stato quello della purificazione del cristallo di gruppo, preparandolo a ricevere

la corrente. Poi, è seguito il rilascio dell‘energia stessa. Durante l‘ultima settimana è stato dato

rilievo al farsi permeare dal Secondo Raggio, per controbilanciare la reattività riflessa

dell‘aspetto intelligenza. Ora, entriamo nella fase di astrazione. L‘energia, che ha raggiunto la

sua penetrazione più profonda nell‘aspetto materia, cosmicamente considerata, viene ritirata.

La ―direzione‖ della corrente è invertita e ne risulta un effetto di vuoto sul piano mentale.

La procedura si svolge così: la luce irrompe sul piano buddhico quale risultato della

fusione di energie monadiche e buddhiche – e poi irrompe nel contenitore dell‘ashram. Tale

luce penetra, poi, nei campi causali dei gruppi egoici e viene registrata nelle menti e nei

cervelli dei discepoli come ―luce rivelatrice‖. L‘impatto di questa luce frantuma vecchie

formulazioni esistenti nei corpi mentali, emotivi ed eterici di gruppi e d‘individui. Questa

frantumazione rilascia l‘energia finora organizzata in quei modelli di pensiero e comporta-

mento. Questa energia può ora essere organizzata in nuovi modelli, che riflettano meglio

l‘archetipo vivente. Ciò si ottiene dal rapporto fra le energie rilasciate e la sorgente

dell‘infflusso.

In linguaggio iniziatico, al Terzo Grado il chakra basale viene collegato a quello coronale

tramite l‘influsso monadico. Il risultato è l‘elevarsi della kundalini che cerca di collegarsi alla

sorgente del flusso. I fuochi di kundalini, salendo, attivano e potenziano i chakra e bruciano le

reti che separano i centri. Questo gruppo attualmente sta passando per la Seconda Iniziazione

ed è utilizzato per contribuire ad elevare le energie astrali nel campo di gruppo più vasto

tramite l‘afflusso di luce buddhica impregnata di un po‘ di essenza della luce oscura di

Shamballa. Come tali, le energie elevate sono quelle del serpente astrale. Affinché siano

elevate, la luce deve irrompere in basso verso il piano mentale e raggiungere l‘astrale. Le

energie astrali, riconoscendo la loro natura essenziale, rispondendo salgono e contribuiscono a

dissolvere il principio ahamkara liberato dal campo causale nel piano buddhico.

Può essere interessante conoscere la denominazione applicata ai deva del fuoco, il cui

compito è quello di accudire ai fuochi che distruggeranno in seguito il corpo causale.

Dobbiamo ricordare che è il balzare in alto del fuoco latente della materia e il suo fondersi

con altri due fuochi a causare la distruzione. Questi elementali e deva sono chiamati gli

Agnisuryan, e nella loro totalità sono le essenze infuocate della buddhi; quindi la loro

manifestazione più bassa è sul sesto piano, l‘astrale.22

Come ho detto in precedenza, non è compito del gruppo combattere direttamente queste

energie astrali. Sarete isolati da esse, nella misura in cui avrete dominato il vostro proprio

campo astrale e nella misura in cui rimarrete focalizzati sul mio attuale proposito per il

gruppo. Non sarete isolati dal vostro personale campo astrale o da quello del gruppo e potrete

perciò, come prodotto collaterale del vostro lavoro più ampio, innalzare e controllare il campo

astrale del gruppo quale un‘―entità‖. Potrete considerare quest‘entità come tutte le parti non

redente dei vostri campi individuali riunite insieme e bisognose della volontà unificata del

gruppo per essere elevate. Questa elevazione avviene come risultato del restare saldamente

coscienti nel campo causale e mantenendo chiaramente nella coscienza due rapporti. Il primo

è con il gruppo interiore, l‘ashram e il Maestro. Il secondo è col piano astrale. Dovete essere

consapevoli delle energie inferiori e in rapporto con esse, ma non essere ―identificati‖ con

esse. Qualsiasi identificazione sfocerà naturalmente in una battaglia che ha origine sul piano

22

Alice Bailey, Trattato del Fuoco Cosmico, pp. 67-68. Il Libraio delle Stelle Velletri 2007.

86

astrale. Tenete presente che l‘energia che fluisce attraverso i piani monadico, buddhico e

astrale è sostanzialmente un‘energia sola che si esprime tramite la dualità. Sul piano astrale

questa dualità combatte, su quello buddhico essa si unifica e su quello monadico viene

realizzata la sua identità essenziale.

In meditazione, visualizzate il vostro gruppo, saldamente allineato sui livelli causali entro

il mio ashram, come un punto entro una stella a sei punte. Il punto centrale è un punto di

transizione. Al di sopra di quel punto centrale visualizzate me, vostro Maestro; al di sotto di

esso visualizzate i gruppi che sono connessi all‘energia dell‘ashram sui livelli astrali. In effetti

state formando un vortice di energia che potrà contribuire all‘elevamento e alla purificazione

della coscienza in un‘area più vasta. Tutti coloro che rispondono agli impulsi provenienti dal

mio ashram ne fanno parte in senso più ampio, a prescindere dalle distorsioni mentali e astrali

delle loro risposte. L‘innalzamento della coscienza è intrapreso quale espressione della Legge

di Sacrificio. Il superiore si connette all‘inferiore – il piano mentale si estende nell‘astrale

tramite l‘identificazione amorevole. Non cerca di giudicarlo né di reprimerlo, ma di elevare

quelle energie nella luce della buddhi, come risultato di una superiore identificazione con la

monade.

In meditazione, formate prima il rapporto con me all‘apice e poi cercate di permettere

un‘identificazione inferiore con le energie che cercano di essere elevate da sotto il punto

centrale. Ora, gettate il peso della vostra volontà dal lato di questa elevazione connettendovi

come gruppo e con altri gruppi tramite il gioiello che esiste nel campo egoico.

Ora, vorrei richiamare la vostra attenzione sul Secondo Punto di Rivelazione che interessa

in questo momento al gruppo.

La Volontà è un‘espressione della Legge del Sacrificio.

Il secondo Punto di Rivelazione è particolarmente interessante. Riguarda il primo contatto

stabilito tra il discepolo iniziato e l‘energia che emana da Shamballa, trasmessagli mediante

il Maestro dell‘Ashram al quale è associato in quel momento. A questa Seconda Iniziazione

riceve una certa qualità di stimolazione che gli permette di ―vedere‖ il piano astrale com‘è

essenzialmente; con questa rivelazione giunge anche il riconoscimento della fondamentale

necessità umana di ―santificare‖, o di ―rendere sacro‖ ciò che produce l‘elemento più

perturbatore nell‘esistenza dell‘umanità.

… A questo punto il discepolo sa che, inevitabilmente, deve contribuire in qualche modo.

Egli comprende che deve lavorare con intelligenza per separare il piano astrale dai sei piani

della creazione divina. Ricorda, fratello mio, che la stella della creazione è quella a sei punte

e non a sette punte.

… Man mano che nel cuore e nella mente dell‘iniziato penetra il riconoscimento del

servizio che deve essere reso, simultaneamente gli viene rivelato il metodo. Questo metodo

consiste nell‘impiego di un ―punto di luce che avanza‖; è tuttavia una forma di luce che può

essere messa in atto solo dalla volontà che, a sua volta, può rendere effettiva la sua funzione

unicamente quando tutti e tre gli aspetti della volontà, come esemplificato nei tre punti della

Triade Spirituale, siano stati successivamente impiegati…

Egli scopre che deve riconoscere la natura divina dell‘aspetto distruttivo della Volontà;

impara che, quando si manifesta sotto quest‘aspetto particolare, non ha relazione con la

determinazione o intento stabilito, ma che è un‘energia fluida che può essere diretta verso il

piano del desiderio ovunque e in qualunque momento avvenga il contatto con quel piano.

Scopre anche che, per combattere questo vasto e vibrante mondo astrale, è necessario

utilizzare un aspetto della luce e, quindi, gli si offre la prima opportunità di operare con la

Luce, ispirato dalla Volontà, come fanno tutti i membri della Gerarchia. Si rende conto, di

87

conseguenza, che deve impiegare questo aspetto della luce sotto l‘azione, definitivamente

guidata, della Volontà, perché il mondo astrale scompaia come entità cosciente e senziente.

Sa di dover in primo luogo distruggere i fenomeni astrali della cui creazione è responsabile e,

fatto questo, dimostrare la sua completa libertà dal contatto fenomenico del piano astrale alla

seconda, terza e quarta iniziazione.

Questo deve essere fatto per mezzo della ―luce che avanza‖, contenuta nella sostanza

mentale inferiore, e dell‘attività del livello buddhico; quindi deve aggiungere il potere

distruttore del livello atmico dell‘attività. In questo processo deve tenere conto di un certo

grado di responsabilità, così potrà finalmente distruggere (per mezzo della luce che avanza

del piano atmico) una certa parte della sostanza astrale della quale non è individualmente

responsabile, ma che nondimeno è collegata col gruppo o la nazione ai quali appartiene per

nascita o inclinazione. L‘impiego unito e sintetico delle tre espressioni di energia della Triade

rende effettivo il lavoro dei servitori del mondo.23

Voi, come gruppo, avete avuto successo nel dirigere una porzione di questa Luce nel più

vasto campo del gruppo di cui fate parte. Il risultato è stato la distruzione di certi modelli che

erano prevalenti sia sul piano mentale inferiore che sul piano astrale. Il lavoro sarà ora quello

di innalzare le energie rilasciate ad un rapporto diretto con le realtà esistenti sui piani

superiori. Ne deriverà un aumento significativo nel potenziamento verticale del gruppo più

ampio nel suo complesso. Per ottenere questo, occorre applicare coscientemente la Legge di

Sacrificio.

26 Novembre 2003

L’Ashram di Sintesi

Permettetemi di cominciare con alcune affermazioni intese ad orientare il vostro pensiero

in questo periodo di transizione. Vi è stato chiesto, in quanto gruppo, di rinunciare

all‘identificazione con la forma pensiero di gruppo e di aumentare l‘identificazione con la

Gerarchia, decentrando in questo modo la vostra coscienza.

Vi è stato chiesto di vedervi nella funzione di trasmettitore dell‘energia d‘iniziazione o

Luce Superna nel campo più ampio del mio ashram. Vi è stato chiesto di mantenere

l‘allineamento con me e tramite me col mio proposito, come una decisione scelta

consapevolmente.

Nella misura in cui avete avuto successo in questo processo, dovreste cominciare ad

acquisire una maggiore percezione della ―nota‖ particolare che cerco di far risuonare tramite

questo gruppo. L‘energia d‘iniziazione liberata nel gruppo, nella prima fase dell‘esperimento,

ha avuto come risultato la possibilità di una differenziazione sintetizzata nella vita di gruppo.

Siete riusciti ad assumere delle posizioni di chakra nel gruppo senza generare in voi stessi un

senso di separazione dal proposito nel suo insieme. Ora, in questa seconda fase

dell‘esperimento, vi si chiede di fondere la coscienza del gruppo con l‘ashram – nella misura

in cui otterrete ciò, il gruppo stesso troverà la sua funzione differenziata nel più ampio campo

di gruppi che rispondono alla ―nota‖ dell‘ashram.

Il vostro rapporto principale è con me, in quanto Maestro di Secondo Raggio, poiché il

campo di lavoro nel quale siete impegnati è educativo nel senso più ampio del termine.

Tuttavia, il gruppo dovrà lavorare sempre più con l‘energia di sintesi e l‘Ashram di Sintesi.

Perciò, a questo punto, vorrei chiedervi di rafforzare il collegamento triangolare sia con

l‘energia del Maestro Morya che con quella del Maestro R. Passando in rivista il vostro lavoro

quale gruppo, potreste considerarne i tre aspetti come segue.

23

Alice A. Bailey, Il Discepolato nella Nuova Era vol. II, pp. 376-9.

88

• La trasmissione di energia mediante la meditazione occulta - Primo Raggio.

• La funzione di insegnare tramite scuole e la diffusione di scritti - Secondo Raggio.

• La dimostrazione spirituale sul piano fisico per mezzo dei centri

che fanno risuonare la nota chiave della prossima civiltà - Settimo Raggio.

Durante l‘ultimo anno, c‘è stata un‘attenzione crescente alla componente di Primo Raggio

del vostro lavoro, che è stata necessaria per facilitare un‘espansione dell‘aspetto di Settimo

Raggio. La penetrazione in una direzione permette una maggiore espressione nell‘altra. Avete

già in atto un triangolo che opera con la corrente di energia attraverso il materiale della

Cedercrans ed il Maestro R. Vorrei chiedervi di considerare la possibilità di avere un

approccio ritmico più consapevole lungo la linea di primo raggio e attraverso un secondo

triangolo – B, D, J – e utilizzando gli insegnamenti dell‘Agni Yoga. Entrambi i triangoli

dovrebbero considerare il loro lavoro come portatore di una corrente d‘energia nel campo di

gruppo nel suo complesso, centrato intorno alla nota sintetica di Secondo Raggio del mio

ashram.

Dovreste anche considerare qualsiasi triangolo creato con altri gruppi in questo modo

sintetico, e permettere al tempo e al processo di rivelazione di indicare la nota particolare e la

qualità dell‘energia che ciascun gruppo, come un tutt‘uno, riversa nel campo più ampio entro

una vita più grande.

Il gruppo sta entrando in una nuova fase del suo lavoro e vi chiedo di fare uno sforzo

cosciente per continuare il processo di decentralizzazione, in modo che un più ampio

proposito possa rivelarsi. Ciò richiederà una focalizzazione duplice, il mantenimento

dell‘integrità dell‘area del gruppo mentre vi disponete, contemporaneamente, ad assimilare ed

operare con le energie del campo più vasto nel quale potete formare una parte funzionale.

3 Dicembre 2003

L’Integrazione In questo momento, non ho altro da trasmettere al gruppo. Vi trovate in un periodo

d‘integrazione che segue l‘esperienza avuta durante Scorpio. La mia raccomandazione è

quella di riposare prima di iniziare una concentrazione sostenuta al Plenilunio, quando per il

gruppo sarà possibile ricevere una visione più chiara del lavoro che lo aspetta.

10 Dicembre 2003

La Luce Superna

Il compito di liberare e innalzare è ora completato e la focalizzazione dell‘attenzione del

gruppo deve perciò spostarsi verso il ciclo di Aquarius, in cui il riconoscimento di quella luce

si registrerà più potentemente nella coscienza collettiva. Prestate particolare attenzione ai cicli

della Croce Fissa, dato che essi servono a rivelare la natura del lavoro di gruppo che inizia

ogni anno col ricevimento della luce al momento del Wesak. Al di sopra di tutto il resto,

questo gruppo dovrebbe essere visto come un distributore di Luce Superna – quella qualità

particolare di luce che risulta dalla sintesi di sette raggi. Il quinto punto di rivelazione

dovrebbe essere studiato e adottato dal gruppo come un motto o mantram, dato che ha

particolare e significativo rilievo per il proposito che sto cercando di attuare, lavorando con

voi in questo modo.

89

Quando la luce dei sette Raggi si fonde con il Settimo Raggio, allora può essere

conosciuta la Luce Superna.24

Se seguirete attentamente le istruzioni che vi ho dato vedrete che la prima serie di

istruzioni era specificamente predisposta per produrre l‘irrompere di questa luce nel processo

di gruppo, mediante la fusione di sette energie, focalizzate com‘erano su un progetto di

manifestazione. Questa seconda serie d‘istruzioni è designata a insegnare al gruppo la

distribuzione di questa luce nel gruppo più ampio in tre modi sintetici: trasmissione diretta;

educazione di altri al processo e diffusione dell‘insegnamento; generazione di un progetto

esteriore inteso a portare quest‘energia sul piano fisico. Un buon inizio è stato fatto in ognuna

di queste tre aree chiave. Nell‘introdurre altri a questo lavoro, un punto che vorrei sottolineare

è che la focalizzazione esteriorizzante del Settimo Raggio è cruciale per il successo nel

raggiungere il primo stadio – l‘irruzione della Luce nel campo del gruppo.

Ora, vorrei darvi alcune informazioni che vi aiuteranno nel prossimo stadio del processo di

gruppo. Man mano che l‘energia è fatta scorrere attraverso la verga del gruppo ne consegue,

dalla fusione sperimentata al centro di ogni chakra, la creazione di un sentiero o un canale.

Una volta stabilito il canale, diventa sempre più facile usarlo e la stessa verga composta dai

membri del gruppo può diventare più intelligente e flessibile nel modo di lavorare con

l‘energia che scorre attraverso di essa. Nel frattempo vi ho chiesto, di non fare alcun tentativo

di dirigere l‘energia, ma di limitarvi a permetterle di essere diretta tramite voi.

Un altro risultato del flusso di energia è che esso spezza ed espelle naturalmente le energie

incorporate nella verga stessa che non sono conduttrici del flusso e che richiedono un

affinamento. Questo è spesso sperimentato come disturbo energetico in un‘area particolare dei

chakra. Il gruppo dovrebbe meditare attentamente, per esempio, sul significato più profondo

del ritiro/esclusione del chakra della gola o punto di Terzo Raggio, appena prima

dell‘erogazione di energia tramite il gruppo. Analogamente, dovrebbe essere prestata

particolare attenzione a disturbi nei chakra sperimentati nei sistemi individuali. Questa

attenzione dovrebbe essere breve ma rivelatrice. Invocando Mercurio e i poteri

dell‘intuizione, cercate di capire quali energie nel sistema debbano essere espulse o

trasformate, affinché esso diventi un migliore conduttore. La stessa intuizione dovrebbe essere

cercata ugualmente con lo sforzarsi di capire il processo in entità più grandi, come una catena

planetaria o uno schema planetario. Qui avete un‘indicazione. Ricordate che non esiste

insuccesso, solo affinamento. Questo sarà un grande aiuto per il vostro procedere psicologico.

Dopo l‘erogazione di ciascuna corrente di energia aspettatevi ogni giorno, ogni settimana,

ogni mese, ogni anno, di andare incontro a un periodo di adattamento e affinamento.

Ho fatto notare che il gruppo dovrebbe anche cercare di rendersi conto della ―nota‖

differenziata che fa risuonare nel gruppo più ampio, e per aiutarvi in questo, vorrei darvi

alcune informazioni sull‘iniziativa in corso da parte della Gerarchia, che noi chiamiamo

―Conferimento di potere al Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo‖. Questo è un

procedimento definito e pianificato, collegato all‘erogazione di energia da Shamballa e alla

circolazione di questa energia attraverso i tre centri planetari maggiori. Visualizzate il Nuovo

Gruppo di Servitori del Mondo come un cerchio di luce formato al centro del triangolo fra

Shamballa, Gerarchia e Umanità, costituito dalla quantità crescente di personalità infuse di

anima attive nel servizio sui piani interni ed esterni. Entro questo centro di luce visualizzate

un nucleo pulsante bianco/blu e con determinazione fate il tentativo definito di entrare con la

meditazione e come gruppo in quel nucleo riconoscendo sempre di più altri gruppi risuonanti

una nota simile. Il simbolo del Nuovo Gruppo di Servitori del Mondo è un triangolo

contenente una croce a braccia uguali, sormontata da un diamante e dal motto datogli che è

―La Gloria dell‘Uno‖. La croce rappresenta la Croce Fissa ed è con l‘erogazione di energia

che parte dal suo centro che il gruppo può compiere la sua parte.

24

Alice A. Bailey, Il Discepolato nella Nuova Era vol. II, pag. 439.

90

Al terzo grado, il processo d‘infusione di anima richiede che la volontà della personalità si

arrenda volontariamente, dopo che essa si è formata con il processo d‘espressione nei tre

mondi. La nota fondamentale, a questo punto, è la resa spontanea e volontaria. Questo

processo implica il rapporto fra il centro ajna e quello coronale e l‘eliminazione progressiva

del principio ahamkara, che fino a quel momento ha diretto l‘energia dell‘anima nei tre

mondi. Considerate questo su scala planetaria, comprendendo il ruolo del Nuovo Gruppo di

Servitori del Mondo dal punto di vista dei chakra.

Le iniziative spirituali (nel senso più ampio che comprende tutte le aree dell‘attività

umana) sono intraprese nei tre mondi da delle personalità sotto l‘impressione dell‘anima.

Tuttavia impressione dell‘anima non significa controllo da parte dell‘anima. La Gerarchia, in

quanto anima del mondo, cerca sia di ispirare che di rafforzare le iniziative intraprese

dall‘umanità conformemente al Piano. Poiché il controllo di queste iniziative rimane tuttavia

in mano all‘umanità che comincia a dimostrare la propria natura divina, il procedimento è

necessariamente lungo. La Gerarchia appoggia molte iniziative, ma deve continuamente

ritirare quel sostegno, quando esse si cristallizzano o procedono in direzioni che contrastano

col Piano. L‘appoggio va e viene, cresce e decresce, secondo il proposito irremovibile e il

piano adattabile. Solo quando l‘umanità sarà in grado di mantenere una stabile e volontaria

resa del controllo alla Gerarchia, quell‘anima avrà il dominio. Questo è un processo graduale

entro la vita del pianeta. Il NGSM mostra lo spettro di questo processo evolutivo. Da una

parte, ci sono gruppi che hanno promosso attività e formato centri energetici che sono

principalmente sotto il controllo della volontà della personalità. Dall‘altra parte dello spettro,

ci sono iniziative principalmente sotto il controllo della Gerarchia. Questo controllo è

possibile soltanto con la stabile resa volontaria della volontà della personalità sviluppata dei

gruppi coinvolti. Riflettete su questo e ne potrà emergere una comprensione più profonda

dell‘addestramento di questo gruppo.

La Gerarchia ha bisogno di una quantità sempre maggiore di gruppi disposti a sottoporsi al

suo controllo per mezzo dell‘impressione. Molti di questi sono focalizzati nell‘astrale (con

tutte le distorsioni che li accompagnano), perché il piano astrale si trova lungo la linea di

ricettività 2 - 4 - 6. Sono relativamente pochi quelli che hanno un forte sviluppo mentale. Ciò

è dovuto alla natura della mente stessa che, fino al terzo grado, è un fattore dominante nei tre

mondi. Campi mentali sviluppati che siano focalizzati nei tre mondi lungo linee politiche,

economiche, umanitarie o scientifiche sono sempre più comuni e possono essere potenziati

dalla Gerarchia, mentre sono veramente pochi i campi mentali sviluppati, la cui funzione

principale sia essere ricettivi alla Volontà della Gerarchia e possano perciò fungere da

trasmettitori di quel potenziamento.

Queste informazioni dovrebbero bastare per orientare e stimolare il vostro pensiero e la vostra

meditazione in quanto gruppo. Successivamente, tratterò questi temi in modo più ampio.

17 Dicembre 2003

Il Centro Ajna

Voglio continuare a darvi informazioni sul ruolo del centro ajna, che voi potrete

considerare sia all‘interno del vostro gruppo sia nella vita planetaria. Il centro Ajna

corrisponde nella vita della triade al centro del plesso solare nella vita della personalità. A un

certo stadio della vita della personalità, proprio prima della Seconda Iniziazione, le energie

della personalità vengono raccolte e concentrate nel plesso solare, prima di essere innalzate al

centro del cuore. In modo simile, prima della Terza Iniziazione, avviene un processo analogo,

in cui il centro ajna diventa il punto di focalizzazione dell‘attenzione. Chiariamo meglio

questo con due diagrammi.

91

Cuore (2)

Sacrale (3)

Basale (1)

Chakra sintetizzante – plesso solare (5)

Coronale (2)

Gola (3)

Cuore (1)

Chakra sintetizzante – ajna (4)

Qui si trova qualche indizio del motivo per cui il centro del cuore è visto come un canale

sia per il primo che per il secondo aspetto e perché si può pensare a Shamballa come a un

centro di Secondo Raggio. Il chakra coronale, prima della Terza Iniziazione, è combinato con

il corpo causale stesso, formando un ―cuore‖ entro il sistema monadico. Ne consegue che il

centro eterico del cuore agisce quale un chakra basale e il chakra della gola è l‘ottava

superiore del centro sacrale, che incanala il Terzo aspetto o aspetto creativo.

Il centro della testa dell‘Occidente comincia a reagire all‘energia di Secondo Raggio e

il centro ajna all‘energia di Quarto Raggio; in ciò sta la speranza del genere umano.25

Vorrei puntualizzare che, proprio come le energie rilasciate usando le prime tre frasi

dell‘Invocazione, si riferiscono ai centri della Testa, Shamballa; del cuore, la Gerarchia; e

della gola, l‘Umanità, così l‘uso corretto di questa quarta frase porterà in attività cosciente e

funzionante il centro fra le sopracciglia, il centro ajna nel singolo uomo e nell‘umanità nel

suo complesso. Questo centro comincia a diventare attivo e a funzionare dinamicamente,

governando e dirigendo le energie individuali, allorquando sia stata raggiunta una qualche

misura effettiva di integrazione della personalità. Come sapete, esso è il quarto centro che nel

corpo umano si trova sopra il diaframma, e la frase che lo risveglia (sia individualmente che

nel gruppo) è la quarta. Vi è perciò una relazione numerica. Quando essa sarà usata

saggiamente e con intelligenza dagli esseri umani, s‘invocheranno molte delle potenzialità

fuse insieme che le prime tre frasi hanno reso disponibili, sia all‘individuo che al gruppo.

Potranno allora essere focalizzate per essere usate nel centro ajna. Questa quarta frase della

Grande Invocazione è perciò in molti modi di estrema importanza, sia per l‘individuo che per

l‘umanità, invocando, come essa fa, grandi potenze vitali e indicando processo (Sacrificio) e

proposito, più l‘identificazione dell‘unità e del gruppo con l‘intento basilare della

manifestazione.26

Una volta che il centro ajna funzionerà nel giusto modo, i leaders dell‘umanità

focalizzeranno tutta la loro attenzione riunita, fungendo da centro ajna del pianeta e

diverranno l‘influenza che guida e dirige entro la vita dei tre mondi. L‘espressione esteriore di

ciò può vedersi nella sintesi progressiva del meglio del pensiero umano sui principi guida che

dovrebbero essere alla base dell‘esistenza planetaria. Lo si vede nei numerosi gruppi che

costruiscono forme pensiero sui giusti rapporti umani, statuti ambientali, governo globale e

legislazione internazionale. Alla fine, questi gruppi si riuniranno e diverranno in effetti un

corpo sintetico che governerà l‘umanità. La loro autorità non deriverà da alcuna affiliazione

25

Alice Bailey, Il Destino delle Nazioni, Lucis Trust Pub. Com., New York, 1949 pag. 102. 26

Alice A. Bailey, L‘Esteriorizzazione della Gerarchia, Lucis Trust N. Y., 1957, p. 168-9.

92

organizzativa, ma dalla chiara nota del pensiero illuminato, guidato dal principio del bene

maggiore e, dunque, sotto l‘impressione dell‘anima. La nota chiave del gruppo è, come ho

detto, ―La Gloria dell‘Uno‖, e la qualità che irradieranno sarà il perdono. In questo caso, il

perdono non va inteso nel senso comune di salita dell‘energia dal plesso solare al cuore.

Questa è l‘ottava inferiore per l‘umanità. Il senso superiore del perdono è ―donarsi per‖, ed è

un‘espressione della Legge di Sacrificio. Avendo acquisito potere (il potere mentale conferito

dal centro ajna, da non confondere col potere emotivo esercitato attraverso il centro del plesso

solare) e un punto di sintesi, quel potere è ceduto volontariamente al bene del tutto. Esso

viene impresso sulla coscienza tramite la volontà dell‘anima o atma.

Nella situazione globale, questo permetterà una fusione maggiore fra i centri ajna e quello

coronale. Il centro ajna ha sintetizzato i cinque chakra inferiori e perciò diventa ciò che

rappresenta il meglio del Terzo Aspetto, l‘Umanità. La Gerarchia è ora rappresentata dalla

triade che opera per mezzo del corpo causale e Shamballa rappresenta energia che fluisce

dalla monade planetaria. I Maestri di Quinto Grado, che trovano il loro luogo di operatività

sul piano atmico, stanno come punto di fusione fra la Gerarchia e Shamballa. Essi sono

collegati con gli iniziati di terzo grado, che rappresentano il punto di fusione fra la Gerarchia e

l‘Umanità. La Volontà dell‘Umanità è allineata con la Volontà di Shamballa tramite la Volontà

della Gerarchia. Questo allineamento di volontà è necessario per l‘entrata in campo del

Quarto Raggio e molto ci dovremo aspettare su questa linea prima del 2025. Ricordate anche

che le Nazioni Unite sono fondamentalmente un‘organizzazione di Quarto Raggio.

Affinché la nota chiave del perdono risuoni più fortemente nel centro ajna, deve essere

sviluppato più pienamente il secondo aspetto. Il centro del cuore allarga la focalizzazione

individuale del plesso solare. L‘anima stessa allarga la focalizzazione individuale del centro

ajna. Di conseguenza, cerco di riunire queste tre idee nelle vostre menti:

• Luce Superna (l‘energia direttiva);

• Perdono o abnegazione (qualità coscienziale che si sta sviluppando);

• Centro Ajna (punto focale per la trasmissione dell‘energia).

Queste tre idee sono collegate tramite il pianeta Mercurio, che governa il centro ajna

proprio poco prima della Terza Iniziazione. Dovreste considerare anche che Venere è connessa

col centro del plesso solare, rappresentando la discesa sacrificale di energia solare nei tre

mondi inferiori, prima della sua ascesa al cuore e infine al corpo causale. I due occhi sono il

simbolo della duplice attività di Mercurio e di Venere, la Quarta e la Quinta gerarchia. Per

quanto riguarda la distribuzione di energia entro i due triangoli dei chakra superiori e inferiori,

essi formano i punti centrali. Il funzionamento duale degli occhi collega il Quattro e il Cinque

e li porta sotto la direzione di atma, che oltre ad essere l‘aspetto volontà dell‘anima è anche il

Terzo aspetto della monade. La Luce Superna è quindi un‘energia sintetica che è espressa in

modo duplice, nell‘essere inferiore, mediante i centri ajna e del plesso solare.

Come gruppo, dovreste ora distogliere l‘attenzione dalle questioni relative alla Seconda

Iniziazione, che culminarono al momento del plenilunio di Scorpio, a quelle relative al Terzo

Grado, che implicano il sintetizzarsi del campo mentale, quale punto di trasmissione per le

energie dell‘anima, tramite il gruppo interiore e l‘ashram. Questo vi porterà in allineamento

crescente con i princìpi e le energie fondamentali che stanno alla base dell‘anima di gruppo e

che sono collegati con il mio proposito per la vostra formazione. Per questo, vi ho chiesto di

prestare particolare attenzione alla nota rivelatrice del Proposito che sta risuonando tramite il

gruppo e di permeare l‘area di gruppo con la qualità del ―perdono o abnegazione‖, così che

l‘entità formata del gruppo stesso possa annullarsi nel più vasto campo del servizio al tutto.

93

24 Dicembre 2003

Sacrificio

Il Cristo, l‘anima del mondo, è il grande simbolo del ―donarsi‖. Il dono più significativo è

il dono dell‘anima stessa. Dare la propria anima per l‘umanità è dare l‘essenza stessa del porre

in rapporto (qualità unica dell‘anima), in modo che l‘anima diventi un elemento del grande

ponte fra l‘umanità e Shamballa. Questa è l‘azione particolare che il Cristo dimostrò per noi e

che ci chiama ad emulare. Riflettete su questo pensiero, fratelli miei. Non si può dare ciò che

non si possiede e non si può essere e possedere contemporaneamente una stessa cosa. Per dare

la propria anima, deve già esserci almeno un fievole riconoscimento che esiste qualcosa di più

– che si è qualcosa di più e che l‘anima è il semplice rivestimento, il guscio, di qualcosa di

ancora più essenziale. Come la vita della personalità è sacrificata all‘anima, nonostante questo

sacrificio non sia realmente un donare, ma un abbandonare per raggiungere qualcosa di più

elevato, similmente la triade è la personalità dell‘essere essenziale e deve essere sacrificata,

per poter raggiungere uno stato superiore. Quando si è stanchi delle cose del mondo materiale

e ci si identifica con l‘anima, allora possedimenti inferiori, denaro, emozioni, idee, sono

ceduti a coloro i quali ne hanno più bisogno. Quando si è stanchi dei beni della triade, essi

sono donati nello stesso modo – tutto viene sacrificato per raggiungere ciò che si ritiene più

essenziale. Perciò si potrebbe dire che, per coloro che si trovano sul sentiero più rapido, il

sacrificio è beatitudine. C‘è solo un gioioso abbandono di indumenti consunti per rivelare la

bellezza splendente di colui che sotto li indossava. Anche se questo stadio di liberazione dalla

triade è ancora molto lontano nel tempo, sarà utile orientare la coscienza in questa direzione e,

nei momenti culminanti della meditazione, cercare volontariamente di sentirsi sempre più

liberi dai propri veicoli. Questa pratica aumenta la capacità di allineamento verticale,

ricordando che la capacità di contattare la monade non significa essere identificati con essa.

Quando, durante la meditazione, la coscienza si è un poco stabilizzata sul piano buddhico,

allora si può percorrere l‘antahkarana superiore con l‘assistenza di un Maestro, che costituisca

egli stesso la porta di accesso e possa rinforzare il filo monadico. Mentre ascende, il Terzo

Raggio cerca di dominare completamente la sostanza di ciascun piano, finché non sia in grado

di manipolare il materiale che vi ha trovato. Anche il Secondo Raggio tende all‘espansione e

al funzionamento inclusivo di un piano coi piani che si trovano al di sopra e al di sotto. Il

Primo Raggio tende a focalizzarsi principalmente sulla discesa e sul ritorno, aprendo il canale

centrale con poca espansione di coscienza sul piano stesso, mentre viene attraversato. Questi

sono i tre raggi principali della monade e ciascuno è necessario per uno sviluppo completo.

L‘attuale è anzitutto un sistema di Secondo Raggio e io sto cercando di sviluppare il rapporto

fra il Secondo e il Primo Raggio; il Terzo Raggio, invece, essendo quello della personalità

planetaria, è stato completamente sviluppato nel primo sistema. La conseguenza dello

sviluppo del Terzo Raggio porta spesso ad un‘eccessiva evoluzione del piano mentale, tanto

da divenire una barriera per le energie superiori dirette verso i tre mondi. Per questo motivo,

molti di coloro che studiano esoterismo possono cristallizzarsi in un eccessivo impiego della

mente ed è questa tendenza che cerco di controbilanciare insistendo, nella terza fase del mio

lavoro d‘insegnamento, su Shamballa e la monade.

Ora voglio darvi alcune istruzioni pratiche per il lavoro del vostro servizio meditativo. Ho

detto che voglio che evitiate di cercare di dirigere l‘energia che passa attraverso il campo del

gruppo e che, invece, manteniate semplicemente l‘intenzione di offrire il campo per la

trasmissione. Cerco di approfondire un poco questo fatto, facendo un esperimento. Il progetto

di manifestazione esterno ad Highden ha superato la sua maggiore crisi di transizione ed è in

corso una nuova fase d‘espansione. Il gioiello essenziale ha attratto a sé un campo di fuoco

che continuerà a crescere e ad espandersi e ora richiede ―pulsazioni‖ ritmiche regolari dal

gioiello e la formazione di altri che rilevino in seguito questa funzione. Lo sviluppo dell‘entità

S--- ha preso un corso in qualche modo diverso. Il campo di fuoco esiste già e ora il compito è

94

di sostanzializzare un ―gioiello‖ nel centro, per focalizzare le energie di Shamballa.

Contemplando il diverso sviluppo evolutivo delle due entità si può gettare luce sui diversi

metodi di raggio, per la formazione e la successiva distruzione di corpi causali, sia individuali

che di gruppo.

Ho cercato di espandere l‘identificazione di questo gruppo in un più ampio campo di

gruppo per diverse ragioni. Una è che, man mano che l‘intensità dell‘energia che passa

attraverso il gruppo continua a crescere, essa produce effetti distinti nei mondi inferiori.

Questi effetti sono prodotti dall‘indirizzo della mente. Quando la mente dei membri del

gruppo, come parte della sua manipolazione quotidiana da parte della coscienza che vi risiede,

si fissa su un progetto o una posizione particolare nei tre mondi, le energie superiori si

riversano verso quella focalizzazione. Troppa concentrazione sul campo Highden provoca una

situazione nella quale le forme, che vanno ora costruite intorno all‘energia essenziale, non

possono coagularsi, perché vengono continuamente frantumate dall‘energia di Vita che

affluisce. Questa situazione era desiderabile negli anni iniziali di vita del progetto, ma

risulterà controprodu-cente se protratta, specialmente se l‘intensità dell‘energia trasmessa

continuerà ad aumentare. Perciò, cerco di spostare in qualche misura la focalizzazione del

vostro pensiero. Individualmente, questo è facilitato da una positiva preoccupazione (notate

questa parola) per lo sviluppo dei progetti autoiniziati di ciascun individuo che predispongono

le basi per i loro ―capolavori‖. Nel vostro lavoro di gruppo, vorrei che tentaste per qualche

tempo un trasferimento generale dell‘attenzione dal campo Highden al campo S----. Questo in

quanto tentativo sperimentale. S---- sta attraversando un periodo d‘intensificazione nel suo

sviluppo e potrebbe trarre beneficio da questa attenzione, se essa sarà diretta con cura. Vorrei

che manteneste delicatamente l‘immagine di un gioiello o di un cristallo che si forma nel

campo di fuoco che è l‘energia sovrailluminante. Un‘altra immagine è quella di un ―seme‖

entro un fuoco. Questo seme, già presente ma non completamente formulato, può giungere ad

una maggiore definizione, grazie a quest‘attenzione cosciente. Vorrei sottolineare che non

spetta a voi dirigere energia entro il campo, ma piuttosto ―mantenere uno spazio‖, perché un

seme vi appaia. Questo aiuto giunge tramite un processo di risonanza. Tentate questo lento

trasferimento di focalizzazione nel vostro lavoro meditativo e nei vostri pensieri quotidiani

per un certo tempo e scambiatevi reciprocamente qualsiasi impressione o risultato evidente.

31 Dicembre 2003

Formazione di Strutture Esoteriche

Mentre ci avviciniamo al plenilunio di Capricornus, vorrei darvi qualche informazione

sulla formazione delle strutture esoteriche. Capricornus è connesso exotericamente al sistema

scheletrico ed esotericamente all‘iniziazione. Questi due processi sono collegati. Lasciate che

vi dia alcuni esempi. Nel mondo biologico, vediamo un graduale sviluppo da organismi

amorfi a quelli con sistemi strutturali più elaborati. Per esempio, nella stella marina una

struttura scheletrica a base di calcio è disposta lungo linee geometriche. Potremmo

immaginare che i prototipi eterici di queste creature furono modelli di energia

progressivamente sfociati nella calcificazione di questi modelli stabili nella forma. Un

processo simile avviene nella triade dove, ovviamente, il piano più fisico o denso è il piano

mentale. I gruppi di meditazione impressionati dall‘archetipo formano e mantengono modelli

di interconnessione cosciente. Alla fine i modelli, se mantenuti sufficientemente a lungo, si

―calcificano‖ in linee di sostanza-pensiero, o materia mentale. Questa struttura mentale, come

tutte le strutture, serve al tempo stesso sia a limitare che a liberare la coscienza. Limitare,

perché, una volta che una struttura è formata, la flessibilità dell‘organismo diminuisce.

Liberare, perché, quando la struttura è stata creata, le risorse conscie dell‘organismo sono

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libere di lavorare nella sostanza superiore.

Un altro esempio della costruzione di questo processo strutturato di costruzione di forme-

pensiero si può notare nell‘apprendimento. La matematica, per esempio, storicamente, nei

primi stadi, implicava molto apprendimento a memoria. Molte generazioni di bambini hanno

recitato le tabelline. Una volta che questi schemi siano stati ―fissati‖ nella coscienza,

costituiscono la struttura che permette alla mente di procedere ulteriormente a comprendere,

per esempio, l‘algebra o il calcolo. Allo stesso tempo queste strutture sottostanti creano alla

flessibilità del pensiero delle limitazioni che sono necessarie e diventano inconscie.

Periodicamente, il modo in cui queste strutture si producono si trasforma e si hanno, per

esempio, nuove matematiche che cercano di porre in risalto associazioni flessibili, numeri

intesi come ―campi‖ o qualità, piuttosto che quantità fisse. Col passare di ogni generazione

nelle fondamenta del pensiero vengono create strutture più complesse e flessibili che

migliorano e, nello stesso tempo, limitano la coscienza di quella generazione.

Nella formazione di gruppi esoterici, come il Nuovo Gruppo di Servitori del Mondo,

avviene un processo analogo. Il mio lavoro nel formulare l‘iniziativa della rete dei triangoli ha

le sue radici proprio in questo processo. Come vi ho detto in altra occasione, si sta

producendo un cambiamento nella struttura esoterica fondamentale del pianeta da una rete di

quadrati ad una di triangoli, man mano che la personalità del pianeta è rimodellata dall‘anima

planetaria. Questo è parte necessaria del processo di Esteriorizzazione.

Nella costruzione della struttura esoterica della Shamballa School, il modello originario era

un triangolo che si era formato saldamente nel suo nucleo. Questo modello fu ―ancorato‖ nel

campo di apprendimento dell‘organismo. Nell‘esaminare modelli di questo genere, è

importante rendersi conto che nella memoria è preservata la struttura archetipale e non le

cellule o unità che entrano di tanto in tanto ad edificare quella struttura. Nel mondo fisico, le

cellule sono regolarmente sostituite nel corpo, ma se ne conserva la struttura. A questo stadio

della vita del gruppo, un‘altra struttura è stata costruita e messa alla prova ed ora è pronta per

essere ―ancorata‖ nella psiche dell‘organismo. Quella struttura è una stella a sei punte,

composta di due triangoli interconnessi e costruita intorno a un settimo punto di sintesi. Nella

fattispecie, si hanno un triangolo di primo e uno di settimo raggio strutturati intorno a un

punto di Secondo Raggio, che porta in campo le energie della sintesi. Questa formazione è

stata provata al plenilunio di Scorpio e le energie superiori passarono attraverso il cristallo,

per così dire. Il modello energetico ora è pronto per essere sigillato nella ―memoria‖ del

gruppo, al momento del Plenilunio di Capricornus.

Per questo motivo, Capricornus è associato all‘iniziazione. L‘iniziazione è un‘espansione

di coscienza, ma questa espansione è facilitata da una simultanea solidificazione di modelli

nella coscienza. Nei periodi fra le iniziazioni, la coscienza dell‘individuo o del gruppo lotta

per mantenere un punto più elevato di vibrazione o tensione – all‘inizio, mantenuto soltanto

nei momenti culminanti della meditazione, ma infine sostenuto come focalizzazione stabile

nella consapevolezza di ogni giorno. L‘iniziazione sigilla questa ―lezione vibratoria‖, in modo

tale che le risorse dell‘individuo o del gruppo siano in grado di usarla come base per ulteriori

espansioni.

Queste istruzioni sul processo di gruppo saranno preziose per altri gruppi specialmente

perché trattano della precipitazione degli archetipi nella forma. Diversi ashram e gruppi

esprimeranno modelli differenti, ma il processo è lo stesso. La Gerarchia cerca di generare

riflessi di archetipi che precipitano nella coscienza dell‘umanità e, in seguito, esteriorizzando

per mezzo di queste formazioni archetipali una parte del Piano, essa costruisce

―apprendimento‖ nella memoria della razza.

Anche per questo ho chiesto al gruppo di focalizzare la consapevolezza sul campo S----, in

questo momento. I campi energetici sono come gli organismi biologici amorfi proprio prima

della calcificazione di uno scheletro. La configurazione del modello può essere aiutata con un

processo che Rupert Sheldrake ha definito ―risonanza morfica‖ che, in effetti, è un‘accelera-

zione di schemi di apprendimento per induzione vibratoria. Un processo simile avviene in

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chimica, quando un cristallo è lasciato cadere in una soluzione eccessivamente satura.

Come sapete, le scuole esoteriche esterne sono state strutturate su un ciclo di luce e

oscurità percorso nel corso dell‘anno – una inspirazione ed una espirazione. Nell‘emisfero

settentrionale, il ciclo è opposto a quello dell‘emisfero meridionale. Il Capricorno è un segno

di inizi e di fini. La lezione dei triangoli interconnessi è la capacità di vedere entrambi i poli

quali espressioni di un unico processo sottostante. Capricornus e Cancer sono le porte di

ingresso e di uscita. Astrazione e precipitazione, ascesa e discesa della coscienza fanno parte

di un solo processo. Avete avuto esperienza diretta di questo nella vita della scuola,

quest‘anno. Il mistero è intrinseco all‘esteriorizzazione e alla riapparizione. La precipitazione

di archetipi solari nella forma coincide con la penetrazione dell‘anima nelle sfere monadiche.

Essi costituiscono un unico e stesso processo ed è questo processo che permetterà al Cristo di

―riapparire‖ su scala globale. Riflettete su questo, poiché esso sottostà al campo settuplice.

Spirito e materia formano un accoppiamento interconnesso e complementare di Shiva e

Shakti. Questo è sempre stato vero, ma deve essere ―realizzato‖ dall‘anima che si trova nel

punto di mezzo. È questa ―realizzazione‖ che cerco di ―sigillare‖ nella vita di gruppo - non

come concetto teorico, ma come fatto ben dimostrato e provato dall‘esperienza pratica che si

manifesta per favorire il Piano. Riflettete, a questo riguardo, su quanto è avvenuto ad

Highden.

Di conseguenza, vorrei che, al plenilunio, nella vostra coscienza di gruppo teneste

saldamente questo modello della stella a sei punte e che lo offriste in servizio alla Gerarchia,

disposti a favorire che sia ―impresso a fuoco‖ nell‘organismo del gruppo. Mantenete la vostra

focalizzazione interiorizzata entro l‘anello invalicabile di gruppo prima di un‘espansione nel

campo più ampio, durante Aquarius. Fate poi che la vostra attenzione abbandoni questo

simbolo e mantenetevi aperti alla successiva fase di apprendimento. Lasciatela cadere sotto la

soglia della coscienza, per così dire, in modo simile a quel che avete fatto dopo aver appreso

le tabelline. Verrà poi ―incorporata‖ e farà parte della saggezza solare istintiva del gruppo.

07 Gennaio 2004

Esteriorizzazione

Ho poco da comunicare al gruppo riguardo al suo attuale funzionamento interno. Il punto

di tensione richiesto viene mantenuto e dovrete soltanto continuare a mantenerlo per tutto il

periodo del plenilunio. In questo momento va molto ricercata la ―quiete‖, soprattutto perché è

connessa al campo mentale. Come sapete, i raggi di Capricornus sono 1, 3, 7 ed è necessaria

la quiete focalizzata del Terzo Raggio, che permette alle energie del Primo Raggio e del primo

piano di penetrare nel fisico eterico ed ancorare nella forma le energie spirituali archetipali.

Lasciate che vi dia adesso alcune prospettive dal punto di vista Gerarchico sul lavoro a

livello planetario. Il processo di Esteriorizzazione è bene avviato, e dai mondi interni l‘opera

educativa della Gerarchia traspare ovunque nel campo mentale superiore colmo di luce del

pianeta. Ovunque si possono vedere reti basate sul principio della buona volontà, e vi è un

percepibile trasferimento di potere dalle vecchie reti basate e controllate da personalità a

quelle operanti a diversi gradi di controllo dell‘anima. A questo punto del periodo evolutivo,

una cosa è precisamente richiesta per accelerare questo processo, che potrebbe essere

chiamata ―organizzazione spirituale‖. Come sapete, l‘―organizzazione‖ è una delle tre qualità

di Shamballa, anche se si esprime in modo completamente differente da quello con il quale il

termine è comunemente inteso dal punto di vista della personalità. L‘analogia più utile è la

formazione del sistema nervoso nel corpo umano. Dal punto di vista della triade, il campo

mentale superiore è il corpo fisico, organizzato in gruppi egoici. Il campo buddhico è il corpo

astrale triadico e unifica l‘operato dei gruppi egoici, infondendo loro l‘energia coesiva

dell‘amore. Questa mente amorevole permette ai gruppi egoici di ―vedersi‖ nell‘insieme

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inclusivo dell‘ashram. Il campo atmico trasmette l‘energia della Volontà nel corpo astrale e

nel corpo fisico della triade.

All‘occhio interiore i gruppi egoici appaiono come forme geometriche specifiche, infuse e

circondate da correnti ashramiche che li unificano e le informano dal piano buddhico.

Strutture stabili di coscienza entro un campo illuminato, la sfera dell‘unico grande ashram.

Entro questa grande sfera, il sistema nervoso che comunica la volontà di Dio è visto come un

fuoco elettrico bianco azzurro, lampeggiante attraverso correnti cicliche a spirale, che

connettono raggruppamenti egoici tramite i gioielli che esistono al centro di tutte le strutture,

che sia un ashram o un singolo loto. In essenza esiste un solo gioiello, ed è questa identità

unica che realizza se stessa e che risponde all‘energia di Shamballa che sottostà all‘idea della

―conoscenza diretta‖. La Volontà di Dio è registrata simultaneamente nell‘intero sistema, non

come percezione intellettuale, ma come galvanizzazione del sistema nel suo complesso, in

azione concertata e in allineamento con la Volontà ispiratrice. L‘ashram ―vibra‖ e la sintesi

sottostante è rivelata alla coscienza dell‘insieme sotto forma di visione posticipata. L‘analogia

col sistema della personalità si può notare nei momenti di grande pericolo per la

sopravvivenza dell‘organismo. La galvanizzazione inizia dall‘espressione istintuale inferiore

della volontà, si agisce con immediatezza e quando la crisi è passata spesso segue un periodo

di adattamento (la sindrome da stress post-traumatico), nel quale le emozioni e la coscienza

cercano di comprendere ciò che è accaduto e di riprendersi dagli effetti di un afflusso

improvviso di volontà.

L‘area dell‘ashram subisce un analogo processo di adattamento alla Volontà di Shamballa

che affluisce. Col tempo, la coscienza è in grado di sostenere impatti maggiori e regolari,

mentre la natura ciclica a spirale risponde positivamente all‘energia della Volontà indirizzata

in linea diretta. I lampi occasionali di fuoco elettrico sono progressivamente sostituiti da

correnti costanti di energia elettrica che diventano i nervi della vita triadica e consentono

l‘afflusso continuo dell‘energia organizzativa di Shamballa. Riflettete su questo. I ―lampi‖ di

Volontà che di tanto in tanto balenano, non sono il risultato della natura della Volontà. Essa

non ―lampeggia‖, accendendosi e spegnendosi. Il ritmo è un risultato della coscienza e non

della VITA. LA VITA È, persistente, eterna e sempre presente. La capacità della forma di

rispondere alla VITA è tuttavia inconsistente e intermittente. La coscienza buddhica, che

collega forma e Vita, opera a spirale, per aumentare la capacità della forma di rispondere alla

Vita, per mezzo di un crescente ritmo di contatto. Man mano che la coscienza riesce a

identificarsi sempre più col principio vita, diminuiscono gli intervalli di contatto, finché la

corrente viene mantenuta costante.

Una volta che queste reti costanti d‘energia di Volontà nella vita della triade saranno

stabilite e saranno espresse nel mondo esterno tramite il Nuovo Gruppo di Servitori del

Mondo, vedrete precipitare rapidamente la cultura e la civiltà emergenti fondate sulla risposta

cosciente e diretta alla volontà di Dio.

Lo scopo di questo discorso è porre in luce nella vostra coscienza la focalizzazione del

lavoro che si sta attuando. Cercate di costruire la vostra capacità di diventare sempre più una

parte coscientemente attiva di questa costruzione ritmica dei nervi della Volontà-di-Bene entro

il corpo planetario della Buona Volontà, tenendo presente che la Volontà di per sé non è in

essenza ritmica, ma lo è solo nell‘espressione e che quest‘ultima è il risultato dello stretto

collegamento fra Primo e Settimo raggio.

98

14 Gennaio 2004

Costellazione

Il plenilunio ha visto il ―formarsi della costellazione‖ del modello archetipo della stella a

sei punte nel campo del gruppo. Le costellazioni, così come sono comprese dall‘umanità,

hanno normalmente qualcosa a che fare con la proiezione nei cieli di una forma pensiero che

collega insieme certe formazioni stellari intorno a una storia o un mito particolare. Una vera

costellazione è creata dalla coscienza e dalla volontà degli esseri che sono la vita delle stelle,

per proiettare unitamente qualche proposito o archetipo nella mente dell‘umanità. In realtà,

vien detto che le stelle ―danno nome‖ a se stesse.

Come gruppo, state costruendo il completamento di questa seconda fase del lavoro

d‘iniziazione nel quale vi ho finora guidati. Lasciate che vi ripeta il processo a tutt‘oggi. La

prima fase aveva a che fare con l‘introduzione di un tipo particolare d‘energia nel campo del

gruppo. Questa energia è la ―Luce Superna‖, ossia la luce della Vita stessa. La prima fase del

lavoro è stata completata, quando quell‘energia è stata liberata nel gruppo, rendendo ciascuno

di voi un ―trasportatore‖, in senso olografico, di questo archetipo, anche se esso non fu

registrato nella vostra coscienza.

La seconda fase del processo d‘iniziazione di gruppo riguardava la liberazione di questa

energia nel più ampio gruppo mondiale di cui fate parte. Tutto ciò implicava un processo

consapevole d‘impegno, non tanto in un progetto esterno come nella prima fase, ma con me, il

punto interiore di coordinamento e di proposito della vita del gruppo. La Prima iniziazione di

gruppo mirava a far nascere un‘energia all‘interno del gruppo. La Seconda implicava che il

gruppo servisse questa energia, diffondendola nel servizio. Vi trovate nelle fasi finali di questo

processo, dato che costruite per il prossimo plenilunio di Aquarius. Al plenilunio di Scorpio,

la luce fu liberata; il che produsse polarizzazione, quando il campo più ampio si aprì in

risposta all‘energia, o la respinse. Completato il processo di sperimentazione, l‘ancoraggio

dell‘archetipo fu completato in Capricornus. Ciò che resta è la condivisione nell‘―acqua di

Vita‖ con la comunità di coloro che vi risponderanno, al momento del Plenilunio di Aquarius.

C‘è una terza fase di queste istruzioni sull‘iniziazione di gruppo. Comporta l‘operare di

questa energia tramite una ―costellazione di costellazioni‖. Questa è una delle ragioni per cui,

in questo periodo, ho richiamato la vostra attenzione sul campo SF; quel campo sta ―creando

costellazioni‖ nello stesso modo in cui le stelle nascono da nuvole di gas. Una stella è la

precipitazione e la focalizzazione della luce generalizzata che si trova sul piano buddhico in

una lente specifica per il servizio nei tre mondi. Mentre il ―campo di fuoco‖ che è l‘entità SF--

- si manifesta, esso richiede l‘organizzazione di quel campo in una costellazione di soli. Ogni

Sole è formato coscientemente intorno ad un proposito specifico, un proposito quantificato in

relazione al progetto esteriore.

Una certo numero di entità come Highden e SF--- si trovano in diverse fasi di

manifestazione. Propongo di lavorare con una costellazione di tali entità costellate nella

prossima fase di questo lavoro. Ogni entità avrà la propria nota chiave, ma la nota che esse

condivideranno è la connessione con l‘energia della ―Vita‖ e della ―Luce Superna‖. La

liberazione di questa luce dal gruppo della Shamballa School, in questo momento, funziona da

richiamo. La risposta ad una nota è il risultato della similarità della vibrazione intrinseca.

Perciò ora il vostro lavoro è quello di condividere un senso più ampio di comunità e di

prestare attenzione laddove siano evidenti somiglianze di vibrazione. Tuttavia, è necessario

solo riconoscere tali somiglianze, senza intraprendere pensieri o azioni di qualsiasi natura

organizzativa. Quella funzione spetterà a me, e comporterà la collaborazione di almeno altri

due Maestri.

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21 Gennaio 2004

Tutto è Bene

Fratelli miei nel lavoro di esteriorizzazione, perché tali posso chiamarvi ora, è tempo che

stiate insieme e testimoniate i risultati delle vostre fatiche durante l‘ultimo ciclo.

Vi ho chiamati ad un grande esperimento che non è stato esente da tribolazioni e da prove.

Nel corso di questo periodo, ho formato un allineamento più profondo e diretto con ognuno di

voi e sarete in grado di riconoscerlo e di registrarlo nei vostri sistemi individuali, ciascuno a

modo suo. Sono compiaciuto dei risultati dell‘esperimento e la mia posizione mi consente di

valutare quel risultato in termini di proposito e di un più vasto progetto ashramico. Accolgo

con gratitudine e apprezzamento il vostro allineamento con quel progetto e la vostra

disponibilità ad aprirvi ad esso con impegno e senza averne un‘adeguata visione. L‘energia

che è entrata nel campo del gruppo e che da lì è stata distribuita è molto sottile e, nello stesso

tempo, ha un effetto estremamente potente. Questo effetto scende dall‘alto verso il basso ed

occorre tempo finché esso si faccia sentire nei campi esterni sollevando resistenza e facendo

strada alle acque di Vita.

L‘immagine del gruppo quale un calice traboccante sarà ora il simbolo più efficace per voi.

I tempi della sfida più grande, nel ciclo di lavoro che ho cercato di compiere tramite il gruppo

sono ormai passati. Il tempo del conseguimento è a portata di mano. Le forze di resistenza

sono state spezzate e vi rimane da far fluire le acque guaritrici attraverso i campi di gruppo

più ampi di cui fate parte.

Adottate il seguente atteggiamento mentale: ―La vittoria (per questo ciclo) è stata

ottenuta‖. Ciò avrà significati diversi per ciascuno di voi e anche a voi sconosciuti. Fate sì che

i vincitori siano magnanimi nel loro conseguimento e riversino le acque donatrici di Vita a

tutti coloro che si sono impegnati nella battaglia su un qualsiasi fronte. Nei vostri sistemi

personali, fate in modo che la buddhi scorra attraverso le parti della vostra natura che hanno

―ceduto‖ le loro realtà inferiori alla vita affluente e vedrete che, quando l‘anima è vittoriosa,

TUTTI prendono parte alla vittoria. Negli insegnamenti dell‘Agni Yoga, si menziona il ―calice

del conseguimento‖ che trabocca da quattro lati. Cominciate a versare, fratelli miei, poiché il

calice è colmo.

Chiedendovi di adottare questo atteggiamento, vi chiedo un impegno analogo a tenere

salda la mente nella luce, come chiesi all‘inizio dell‘esperimento, quando decideste che il

vostro contatto con me era reale. Vi dico che la vittoria è stata conseguita e il vostro compito è

quello di mantenere salda questa realtà, nonostante qualsiasi apparenza contraria nei tre

mondi. La vittoria interiore sta ancora operando e le vostre menti sono il mezzo che dirige

quel flusso. Nella misura in cui siete in grado di mantenere i vostri veicoli sotto il controllo

dell‘anima, vi chiedo di avere solo questo pensiero-seme per il prossimo mese: ―Tutto va

bene. Tutto va molto bene. Io riverso nel mondo la grazia e la benedizione di questo

benessere‖. Questa non è un‘affermazione di pensiero positivo, ma il nascente riconoscimento

di un risultato coronato da successo di un ciclo di duro lavoro. Naturalmente, questo

―benessere‖ esiste nella sua completezza a Shamballa ed è un‘espressione di quella Luce

Superna e della pace che supera ogni intendimento. Portando quell‘esperienza di ―benessere‖

in tutta la triade e mantenendola salda sul piano mentale superiore, il gruppo sarà in grado di

essere un condotto di quella energia nei tre mondi.

Vi ho chiesto di trattare questo processo come un esperimento scientifico e poi di valutarne

i risultati. Questa è la fase finale dell‘esperimento. Verso la fine del mese, sarete in condizione

di ―conoscere‖ ciò in cui avete dovuto finora aver fede. Lasciate che l‘esperimento segua il

suo corso e poi valutate. Questo è il punto in cui posso permettermi la soddisfazione di un

insegnante, la soddisfazione di sapere che non solo ciò che avete cercato e in cui avete creduto

nella parte più profonda del vostro essere è reale, ma anche che questa realtà vi sarà rivelata in

modi che supereranno le vostre speranze e forniranno un solido fondamento alla vostra

100

prossima ascesa nelle realtà spirituali. Al medesimo tempo e con importanza ancora maggiore,

le energie superiori avranno veicoli stabili tramite i quali potranno riversarsi nel mondo. Così,

crescono nei giardini dei Maestri degli affidabili collaboratori che partecipano all‘evoluzione

del pianeta. Così potrete analogamente far crescere coloro che con fede ed impegno

giungeranno a voi. Chiedete il loro impegno. Chiedete che sospendano temporaneamente, e a

titolo d‘esperimento, i loro dubbi e timori. Cercate la loro disponibilità a diventare

collaboratori e a dar forma al calice del conseguimento. E, una volta che questo sia formato,

versatevi le acque di Vita e d‘Amore che a loro volta sono state versate a voi. In piena misura.

Una parte dell‘antico mistero è chiamata ―il Calice del Conseguimento‖. Un calice con

quattro lati era riempito col succo della melagrana. La superficie interna del recipiente era

ricoperta d‘argento e l‘esterno era di rame rosso. L‘affermazione del conseguimento era

indicata dal sollevamento del calice. Dopo di che si versava il succo da tutti e quattro i lati,

come simbolo della disponibilità a servire senza fine il bene generale.

Helena Roerich, Agni Yoga, Sutra 462.

Una condizione di completa semplicità

Che costa meno che niente

e tutto sarà bene

e ogni genere di cose sarà bene

quando le lingue di fiamma avvolgeranno

il coronato nodo di fuoco

e il fuoco e la rosa saranno una cosa sola.

Thomas Stearns Eliot, Little Girding da Quattro Quartetti.

28 Gennaio 2004

Organizzazione

Nell‘evoluzione dell‘organismo spirituale, che è il complesso Gerarchia/Umanità, vi è un

processo graduale di ―organ-izzazione‖ che è una delle tre energie chiave di Shamballa.

Affinché si formino degli organi, occorre far intervenire cellule che da una funzione più

generica nell‘organismo passino ad un‘altra più specifica. Questa è la natura dell‘evoluzione

da organismi unicellulari all‘unità complessa che è un essere umano. Alcune cellule sono

chiamate a un lavoro superiore. Dall‘umanità si sta formando il Nuovo Gruppo del Servitori

del Mondo. Dagli ashram va formandosi l‘Ashram di Sintesi. Dalla rete della Buona Volontà

devono formarsi i nervi che trasportino la Volontà-di-Bene. Dai molti gruppi esoterici nel

mondo devono essere organizzati quelli che rispondono alla ―Luce Superna‖. Tutto ciò

richiede un‘elevazione - un innalzamento di cellule ad una funzione superiore, affinché siano

capaci di trasportare più energia spirituale in servizio al Piano. La Vittoria di cui parlai la

settimana scorsa riguarda il sostegno prolungato ad un‘energia superiore in presenza di

un‘altra inferiore cosicché la resistenza insita nel modello di quest‘ultima si spezzi e le cellule

possano trasferirsi in uno schema superiore. Questa è una forma d‘iniziazione.

Sul sentiero dell‘iniziazione, i modelli che una volta servivano il bene maggiore diventano

rapidamente limitazioni dalle quali ci si deve liberare, se la vita entrostante deve continuare ad

ascendere. Questo è vero sia nella vita individuale che in quella di gruppo. L‘anima planetaria

deve liberare i ‗prigionieri del pianeta‘.

La libertà non è possibile, quando parti della coscienza sono ancora contenute o

identificate in una forma pensiero. Può trattarsi di una forma pensiero materialistica che tende

all‘involuzione, o di una forma pensiero spirituale che tende all‘evoluzione. Tuttavia, tutte le

forme pensiero sono forme e, finché la coscienza è identificata con esse, la coscienza non è

101

libera. Organizzazioni e tradizioni esoteriche, incluse quelle accentrate sul mio lavoro, sono

vivai per la crescita di anime liberate. Esse possiedono forme pensiero relativamente

illuminate che gradualmente aiutano a liberare coloro che ne fanno parte. Esse sono ‗materia

consacrata‘, che si oppone a materia non consacrata, ma sono comunque materia.

In ogni epoca vi sono delle anime che, malgrado operino all‘interno di diverse forme

pensiero, si trovano già nella fase in cui sono pronte a trascenderle. Esse stanno rispondendo

alla nota sintetica della ‗Luce Superna‘ o alla nota chiave della Vita stessa. La loro coscienza

attende la liberazione o l‘iniziazione in altri mondi. Sono nella fase in cui, nella tradizione

Cristiana, Dio disse al Faraone d‘Egitto, tramite Mosè: ―Lascia andare il mio popolo, affinché

possa servirmi‖. Ora, l‘Egitto era una società molto strutturata e illuminata che serviva le

forze evolutive del pianeta e, tuttavia, Dio voleva liberare il ‗suo‘ popolo, affinché vagasse nel

deserto. Non chiedeva quella libertà per tutti i membri del suo popolo, perché non sarebbe

loro servita. Fu selettivo, non per favoritismo o tribalismo, ma per riconoscimento della loro

capacità a servire una particolare funzione. Stipulò un ‗accordo solenne‘ col suo popolo sulla

vetta della montagna. Una relazione speciale. Al Terzo Grado, l‘anima è liberata dalle

limitazioni della personalità. Queste limitazioni non sono tutte eliminate, bensì ‗trascese‘.

Dopo il Terzo Grado, le anime ‗voltano le spalle‘ a questa ‗Luce Superna‘ per servire nei tre

mondi, ma questo ―accordo solenne‖, questa relazione speciale con la monade o aspetto Vita,

rimane.

Dai diversi gruppi e organizzazioni del mondo che hanno risposto al mio insegnamento ora

sto tentando di innalzare ad una relazione spirituale cosciente quelle anime che sono pronte a

rispondere alla nota della ―Luce Superna‖. Questa risposta trascende ogni considerazione

politica, ideologica e organizzativa. Non vi è alcun tentativo di costruire alleanze di qualsiasi

tipo. È semplicemente una risposta unitaria alla nota della ―libertà‖. Le anime che si trovano a

questo stadio sono intensamente sensibili alle limitazioni del pensiero, a prescindere di quanto

possa essere illuminato e vogliono liberarsene. Esse rispondono, per quanto poco possano

essere coscienti di ciò, alla nota della prossima sesta sottorazza e potranno formare parte del

seme di quella sottorazza, se saranno capaci di scegliere con intelligenza l‘intuizione invece

dell‘intelletto posizionando così la loro identità sul piano buddhico. Là si troveranno

raggruppate e capaci di sottoporsi alla vera impressione e diventare distributori dell‘energia

dell‘iniziazione entro il campo manasico della quinta sottorazza. Opereranno nella mente, ma

la loro fonte sarà posizionata al di là di essa. Così saranno in grado di indirizzare il pensiero

dell‘umanità, non per mezzo del pensiero stesso, ma tramite l‘energia che ispira e si riveste di

pensiero.

Questo sentiero conduce fuori dalle strutture organizzative della mente nel deserto dove la

Parola di Dio può essere udita direttamente, piuttosto che filtrata attraverso le tradizioni e i

sacerdozi della società. È in questo deserto che l‘anima individuale entra in rapporto diretto

col Padre, con la monade, e sviluppa la ‗conoscenza diretta‘ o il lampo fulmineo

dell‘intuizione. Man mano che riconoscerete questa capacità crescere dentro di voi, la

riconoscerete più prontamente negli altri, finché si formerà una rete energetica più cosciente,

composta di questo fuoco azzurro lampeggiante. Sto facendo risuonare questa nota di ―Vita‖

in tutto il mio ashram e vi saranno coloro che saranno attirati da essa, provenendo da molte

forme esterne. Arriveranno a questa colonna di fuoco nel deserto, non tanto perché

insoddisfatti delle forme di organizzazione in cui stanno servendo, ma perchè anelano a

qualcosa di più. Continuate a versare queste acque benedette dal calice del gruppo e

aggiungetevi la nota della Volontà ―Lascia andare il mio popolo, così che possa servire la

VITA‖, intendendo nel fare ciò solo la libertà di coloro che sono pronti per il deserto.

102

4 Febbraio 2004

Deporre i Semi

Una data di buon auspicio, per concludere questa serie di trasmissioni concernenti il

rapporto dell‘anima con la monade, di Shamballa con la Gerarchia, del quarto col secondo

piano. Durante le due ultime settimane, vi ho chiesto di versare coscientemente le acque

datrici-di-Vita della buddhi dal calice, arricchendole con la spada della Volontà monadica. In

questo sistema solare, l‘energia della Volontà può essere manipolata senza pericolo proprio

entro il campo generato dalla buddhi. Nell‘ambito del mio ashram, le energie di Shamballa

vengono affievolite per opera della Gerarchia e nel suo interno, dunque, la Volontà non viene

imposta. Essa viene per così dire ‗mantenuta in soluzione‘, un flusso di energia più sottile e

potente, distribuito come una corrente nel vasto lago della buddhi. Viene poi lasciata

all‘umanità la facoltà di percepire questa corrente e di aderirle, come un pesce che la stia

risalendo.

L‘uso combinato di queste energie ha un effetto profondo sul sesto piano o piano astrale,

per azione riflessa. La corrente che procede dal secondo al quarto piano dà inizio ad un flusso

corrispondente dal quarto al sesto. Questo secondo afflusso produce cicli di intenso conflitto e

tensione sul piano astrale, prima di una vittoria finale che genera un sempre maggiore afflusso

di effetti armonizzanti di Quarto Raggio.

L‘esperimento nel quale il gruppo è stato impegnato è stato quello di impiegare queste

energie in un campo più vasto, favorendo lo sviluppo dell‘abilità della loro applicazione

cosciente nel servizio. L‘esperimento in sé è ora finito, sebbene continuerete a percepire

l‘elaborazione degli effetti del vostro lavoro nei tre mondi. Vorrei che entraste in un periodo di

riesame del procedimento seguito negli ultimi sei mesi. Chiarite e formulate a voi stessi la

parte essenziale che avete appreso. Rileggete le trasmissioni per intero e riflettete su qualsiasi

cambiamento avvenuto nella vostra coscienza, come pure su quelli verificatesi nella vostra

vita esteriore. Cercate di chiarire a voi stessi i passi lungo questo particolare percorso, perché

lo ripercorrerete ancora più e più volte in compagnia di parti sempre maggiori dell‘umanità.

Nel processo d‘iniziazione di gruppo, durante lo svolgimento del lavoro sperimentale

attuato con gruppi come questo, vi sono tre fasi che sto cercando di ‗seminare‘. Tutte queste

fasi richiedono un certo grado di coscienza buddhica, perché è solo sul piano buddhico che

l‘uomo acquisisce completa coscienza di gruppo e diventa, dunque, capace di partecipare

all‘opera della Gerarchia da membro della Quarta gerarchia, o gerarchia umana.

La prima fase del lavoro consiste nel porre in contatto le energie del piano atmico e del

piano mentale superiore. Questo determina la diffusione della Luce Superna nel suo aspetto

creativo entro il campo egoico del gruppo e, conseguentemente, entro ogni campo egoico

individuale. Questa diffusione può essere registrata o no entro la coscienza dell‘individuo e

ciò dipende da una serie di fattori, ma i suoi risultati sono tuttavia di vasta portata, rendendo

l‘anima un ―vettore‖ dell‘energia della sintesi.

La seconda fase dell‘opera consiste nel porre in contatto l‘energia del piano monadico con

quella del piano astrale, e questo avviene lungo il filo dell‘antahkarana o canale che è stato

aperto nella prima fase. Tutto ciò implica necessariamente un‘estensione di gruppo più vasta,

poiché i nostri collegamenti astrali sono più estesi.

La terza fase del lavoro richiede un processo di gruppo ancora più ampio, dato che implica

il collegamento di un filo sottile di energia logoica, o del primo piano, con il piano più basso,

o settimo piano. Ancora una volta ciò è attuato mediante il canale costruito nelle prime due

fasi del lavoro e ha risultati rilevanti sul piano esterno. Questi risultati esteriori sono

accompagnati dalla registrazione completa del tri-plice processo entro il cervello eterico. Nel

loro insieme, questa serie di processi iniziatici consente al più alto e al più basso d‘incontrarsi

ed è il risultato dell‘effetto dell‘azione del Settimo Raggio sulla quarta gerarchia, o gerarchia

umana, durante l‘Era di Aquarius. Riflettete su questo, perché può scaturirne la comprensione

103

dell‘intero processo d‘iniziazione che si sta svolgendo e al quale l‘umanità si sta

sottoponendo, nonché della fondazione sul piano fisico del Tempio del Potere, che è il seme

per le future scuole d‘iniziazione e, infine, farà sì che la Prima Iniziazione sia conseguita in

massa nel corte esterna della coscienza quotidiana.

Lavorando con gruppi come questo, sto sperimentando nuovi metodi d‘insegnamento, dato

che una nuova generazione di discepoli risponde al mio lavoro con un equipaggiamento

diverso e sto spargendo i semi che col tempo fioriranno completamente nei gruppi futuri,

nello stesso modo in cui il lavoro con i miei gruppi precedenti viene utilizzato pienamente

adesso.

Come ciascuno di voi saprà per propria esperienza, c‘è sempre un particolare

apprezzamento del maestro per quelli che VOGLIONO essere pionieri in un nuovo processo di

apprendimento. Da parte mia, ritengo che il lavoro finora svolto abbia avuto successo, avendo

ottenuto un certo risultato che può essere considerato come la liberazione di un tipo

particolare di energia entro il campo. Per ciò che riguarda la componente educativa, sono in

grado di fare qualche valutazione, osservando lo sviluppo causale; comunque, l‘esperienza

che riguarda la coscienza di chi vi sia stato coinvolto è apprezzabile e così vorrei fare una

richiesta che può sembrare strana. Vorrei che condivideste i risultati del vostro esame

reciprocamente e anche con me. Come si può fare, potreste chiedere? Parte dell‘adde-

stramento nell‘ultimo ciclo fu un‘intensificazione del contatto individuale con me come

vostro Maestro. Questo è necessario, se devo usare il campo come un‘unità sintetizzata,

eppure differenziata. Avete sperimentato in diversi modi l‘aumento di questo contatto,

secondo i raggi della vostra costituzione e il vostro sviluppo. Semplicemente, cercate di usare

il canale di collegamento già stabilito il mercoledì mattina ed invertite il flusso – invece di

aprirvi all‘impressione, cercate di inviarmi, sotto forma di pensieri, parole, immagini e così

via, i risultati della vostra esperienza. Questo sarà di beneficio ad entrambi.

L‘umanità sta cominciando a percepire la propria divinità innata e, col tempo, dovrà

prendere il proprio posto quale partecipante alla pari nel triangolo con la Gerarchia e

Shamballa. In un modo simile, i gruppi iniziati all‘interno dell‘umanità sono una sorgente di

informazioni e di energia che fluiscono nella Gerarchia come fuori da essa. Sperimentate e

osservate.

104

Terza Parte

5 Aprile 2004

Plenilunio di ARIES

Conferimento di Potere al Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo.

Avete trascorso un periodo di riesame che è stato di aiuto ad entrambe le parti di questo

rapporto e segna l‘inizio di una cooperazione più stretta con l‘opera della Gerarchia. Come vi

avevo già detto, sto cercando di fare di questo gruppo un canale di energia Gerarchica,

specificatamente dell‘energia della Luce Superna. Il processo educativo è un prodotto

collaterale di questo esperimento che mira a trasmettere energia, e non l‘obiettivo principale.

Ora vorrei cominciare una nuova serie di trasmissioni al gruppo, che saranno date nel periodo

del Plenilunio. Continuate con i vostri allineamenti del Mercoledì, che fanno parte del vostro

allineamento individuale con me e dello sviluppo del tipo di lavoro da voi prescelto entro

l‘attività di gruppo. Queste trasmissioni mensili vi daranno più tempo per assimilare e

applicare le informazioni. Esse si focalizzeranno sul gruppo nel suo insieme e riguarderanno

le relazioni fra gruppi. Un progetto specifico al quale tutta la Gerarchia è attualmente

interessata è ―Il Conferimento di Potere al Nuovo Gruppo di Servitori del Mondo‖. Il NGSM

agisce da centro ajna nella vita planetaria e riceve una duplice corrente d‘energia, sia dalla

Gerarchia che da Shamballa. Il NGSM agisce come una lente, tramite cui l‘energia di questa

duplice corrente entra nella vita dell‘umanità. Anche il lavoro che cerco di presentarvi in

quanto gruppo è duplice.

1. Cerco di rafforzare la vostra capacità di servire l‘Ashram di Sintesi, col dirigere

coscientemente l‘energia. Questo è un processo dinamico e sviluppa la Volontà.

2. Cerco di integrare il gruppo all‘interno di un gruppo più grande. Questo è un processo di

rivelazione, che richiede ricettività e sfocia in una relazione più profonda col Proposito.

1. Il primo esperimento implica l‘applicazione pratica delle capacità che il gruppo ha man

mano sviluppato. Finora, vi ho chiesto di non dirigere consapevolmente le energie che si

riversano nell‘anima del gruppo e attraverso la stessa. Per questo esperimento, cerco di

sviluppare la vostra cooperazione accurata e cosciente. La Gerarchia opera tramite discepoli e

iniziati incarnati sul piano fisico, poiché essi sono più profondamente integrati nella civiltà di

cui sono parte integrante. Vi chiedo di fare il seguente esperimento concreto. Ogni membro

del gruppo è tenuto a scegliere sei altri gruppi od organizzazioni che ritenga possano far parte

del NGSM e che desideri potenziare. I gruppi possono trovarsi in qualsiasi campo del lavoro

umano. Non importa se ci sono sovrapposizioni fra membri dei gruppi. Ciò che è critico è il

processo di selezione che deve essere una miscela di mente e di cuore. I gruppi scelti non

devono solo attirare la vostra ragione, ma anche evocare dal cuore una risposta sentita. Il

processo di selezione sarà così una prova della facoltà intuitiva. Una volta fatta la selezione,

anche il processo di conferimento di Potere dovrà assumere una forma duplice:

a. Potenziamento soggettivo;

b. Potenziamento finanziario.

La domenica è il giorno assegnato sia al Primo Raggio che alla meditazione sul denaro. È

specificamente il giorno della settimana associato al ―conferimento di Potere‖. Vi è stato detto

che il cuore è un centro sia di Primo che di Secondo Raggio. È anche un centro di

distribuzione di Settimo Raggio, come si può vedere dalla struttura di raggio del Signore di

105

Giove. C‘è anche una connessione significativa fra Domenica e Giovedì, il Sole e Giove,

l‘anima e il cuore. Il denaro è l‘energia e l‘espressione concreta dell‘Amore. Collegando il più

alto e il più basso porta in piena espressione i due raggi di Aries - il Primo e il Settimo -

attraverso il gruppo che funge da centro del cuore di Secondo Raggio. Ogni mese, ogni

membro del gruppo dovrebbe destinare una certa somma finanziaria al fondo del gruppo.

Questa somma e la modalità con cui è distribuita dovrebbe essere accertata con un‘accurata

considerazione di mente e di cuore e sarà necessariamente diversa per ogni membro.

L‘importante è dare inizio ad un flusso e stabilire un ritmo. Per il processo di potenziamento

soggettivo, create un mandala dei diversi gruppi che formi una stella a sei punte intorno al

vostro gruppo. La distribuzione d‘energia dovrebbe avvenire tramite il centro ajna dei membri

del gruppo. Il centro ajna dovrebbe formare l‘apice di un triangolo che collega il cuore al

gioiello nel corpo causale. Questo triangolo inferiore ha una corrispondenza superiore che ha

come base il campo causale del gruppo, il corpo atmico (l‘aspetto creativo della monade) alla

corona e l‘Ashram di Sintesi all‘apice.

2. Nel primo esperimento il gruppo è situato al centro, malgrado la focalizzazione sia al di

fuori del gruppo stesso e si guardi anche all‘applicazione dell‘energia nel servizio. Nel

secondo esperimento il gruppo non sarà al centro. Il centro sarà l‘Ashram. Spetterà al gruppo

trovare la sua giusta relazione quale una delle punte di una stella ashramica a sei punte.

Questo processo comporta anche l‘uso applicato dell‘intuizione, ma la focalizzazione non è

verso l‘esterno nei tre mondi. Lo sguardo del gruppo è diretto verso l‘ashram e, tramite

l‘ashram, verso Shamballa. Man mano che la coscienza di gruppo tenderà ad avvicinarsi

sempre più a quel centro dinamico, diventeranno di conseguenza evidenti i giusti rapporti con

altri gruppi.

La corrispondenza superiore di questo duplice modo di operare è il lavoro dei Registratori

del Proposito e dei Custodi della Volontà a Shamballa. Questa dualità superiore opera sul

piano atmico e, pertanto, necessita di libertà dall‘identificazione con quel piano. Il vostro più

basso e duplice operare come gruppo si svolge sul piano mentale e richiede, perciò, lo

sviluppo di una polarizzazione buddhica, che può ottenersi sequenzialmente e ritmicamente.

106

5 Maggio 2004

Plenilunio di Taurus (Wesak)

La Dualità di Volontà e Proposito

1. I Custodi della Volontà.

Comincerò ripetendo una citazione dell‘ultima serie di trasmissioni.

Quello che stiamo per vedere su scala globale è un rivalutazione del denaro. Ciò può

avvenire mediante un nuovo processo di orientamento spirituale, quando si comprenda che

ciò che è stato nascosto più profondamente nella forma è l‘equivalente energetico (sebbene

con polarità invertita) di ciò che ci aspetta in alto. Infatti, è l‘energia che permetterà al

Proposito di manifestarsi. Osservate e guardate. I gruppi che operano con la coscienza

educano gradualmente la materia allo spirito e così la solarizzano. I gruppi che operano con

la Volontà usano la polarità dello spirito e della materia, per produrre risultati nella

coscienza. Riflettete su come questo si colleghi al metodo d‘individualizzazione che verrà

usato nel prossimo sistema, poiché potrà derivarne qualche delucidazione sul tipo di lavoro

che ho in mente per questo gruppo.27

Vorrei che rifletteste con attenzione su ciò che segue: C‘è un rapporto diretto fra piano

atmico e piano eterico. Questo rapporto si trova fuori della coscienza, dato che riguarda il filo

della Vita, ma ha risultati NELLA coscienza. Con il mio lavoro cerco di porre in rapporto le

energie di questi piani mediante il mio lavoro con questo gruppo. Esistono alcune verità

fondamentali che saranno utili nell‘orientarci verso questa realtà.

L‘anima è un campo di coscienza fra l‘oscurità della materia non solarizzata e l‘oscurità

della monade. In questo secondo sistema solare, l‘anima sta cercando di espandersi in due

direzioni. Esternamente, ottiene la solarizzazione della personalità e, all‘interno, produce

come conseguenza il conferimento di potere all‘anima come pure la sua eliminazione finale.

Al Terzo Grado, e in misura minore al Secondo, l‘anima deve fare appello alla monade, per

aver ragione delle forze che oppongono resistenza nella personalità e che sono pienamente

ancorate nel chakra alla base della spina dorsale. Il motivo per cui deve fare appello al potere

superiore è che la resistenza inferiore ha lo stesso valore energetico del potere superiore.

L‘anima, da sola, non ha il potere di soggiogare lo ―spirito nella materia‖ senza l‘aiuto dello

―spirito senza forma‖. Il più basso spirito senza forma o espressione di ―Vita‖, che può in

qualche modo essere ―capito‖ o col quale si può lavorare ―coscientemente‖, è atma che,

essendo il Terzo Aspetto della monade, è la ―forma‖ presa dallo spirito senza forma, se si può

applicare a questi termini un uso così relativo. Atma è spirito senza forma ―rivestito‖ di

coscienza, l‘àncora della vita nell‘anima, così come l‘anima si àncora tramite il corpo causale

nell‘espressione della personalità.

Nel campo d‘espressione che è l‘umanità, c‘è una capacità crescente di lavorare con le

energie animiche di Luce e di Amore. Questo può desumersi dalla solarizzazione dei corpi

mentale ed astrale dell‘umanità nel suo complesso. L‘energia che la Gerarchia sta cercando di

introdurre più pienamente nella coscienza e nella capacità dell‘umanità è quella della Volontà

o Potere. Quando questa energia sarà assimilata, la sintesi delle tre energie rivelerà ciò che sta

loro dietro.

La mancanza d‘equanimità che l‘umanità sta dimostrando nella distribuzione delle risorse

economiche del pianeta sta in rapporto diretto con la mancanza di assimilazione dell‘energia

della Volontà o atma. Il flusso del denaro del mondo è attualmente bloccato nel fluire, a causa

27

Vedi la trasmissione del 15 Ottobre 2003.

107

della paura contenuta nell‘intelligenza inconscia o semiconscia del corpo stesso. L‘amore non

supererà questa paura inferiore; solo la Volontà può farlo - la volontà dell‘anima.

I discepoli e gli iniziati fino al Terzo Grado sono ancora dominati in molti modi sottili da

questa paura che, in realtà è una paura istintiva della morte, il riflesso inconscio nella materia

dell‘istintiva assenza di paura dell‘anima. Il risultato combinato di questa paura è una

impotenza sul piano fisico. Tale impotenza si esprime nei molti gruppi spirituali nel mondo

che danno Luce e Amore e vivono, tuttavia, l‘esperienza del bisogno di denaro. Essi sono, nel

loro complesso, il discepolo del mondo non ancora iniziato.

Per questa ragione si dice che il vero insegnamento deve essere elargito in forma gratuita.

L‘insegnamento dato da un iniziato è dato gratuitamente, come il Sole dà la luce. È una

distribuzione energetica animica delle energie combinate di Luce, Amore e Potere e non un

baratto di materia solarizzata (manas infuso di buddhi ed astralità) in cambio di materia non

solarizzata. La solarizzazione del denaro nel mondo non avverrà per mezzo della sua

ridistribuzione forzata, non importa quanto sottile, ma dalla sua risposta liberamente espressa

suscitata dall‘Amore potenziato dalla Volontà. Questo è un gruppo di Secondo Raggio che

cerca di lavorare con energie di Primo e Secondo Raggio. Vostro obiettivo principale è

l‘educazione delle anime e non la produzione di eventi esteriori, fosse anche a spese del

principio Amore. Quello, se mosso da un principio superiore è il lavoro dell‘ashram di Primo

Raggio.

Nella prima serie di trasmissioni, vi ho chiesto di dirigere spontaneamente la vostra

attenzione mentale alla mia volontà. Nella seconda, vi chiesi di mantenere le vostre energie

mentali e astrali in allineamento con tale volontà e utilizzai il campo del gruppo, per chiarire

una parte del campo più vasto nel quale lavorate. In questa serie, vi chiedo, fra altre cose, il

vostro denaro. Come prima, dovete distinguere fra sottomissione e volontà arresa. Ciò che è

sottomesso è privo di potere. Ciò che è arreso è restituito. In questo caso, io sto restituendo il

denaro, affinché voi lo distribuiate secondo la volontà della vostra stessa anima, che è

intimamente unita, sebbene differenziata, alla mia. Così l‘energia del denaro sarà ―purificata‖

- tramite il ―sacrificio‖, o il renderlo sacro.

Come ho già detto prima, nei miei insegnamenti di questa terza fase, cerco di lavorare con

gruppi che siano capaci di prendere una ―direzione‖. Ciò richiede gruppi che abbiano già

sviluppato una volontà propria e, dunque, possano essere spontaneamente disposti ad essere

diretti. La loro educazione è la conseguenza naturale di tale atto di volontà. Dovreste riflettere

bene sulla vostra partecipazione, come all‘inizio di ognuna delle trasmissioni precedenti. Se

non siete in grado di arrendervi volontariamente, è meglio che non partecipiate. In modo

analogo, se partecipate, fatelo ad un livello che accresca, ma non oltrepassi, la vostra

―volontarietà‖.

Tramite la vostra collaborazione, cerco di potenziare il NGSM che è costituito da uomini e

donne di buona volontà che cercano sinceramente di beneficare la vita planetaria nella sua

totalità. Essi hanno sviluppato un discreto grado di coscienza planetaria e, dunque, di

coscienza dell‘anima e da quest‘ultima sono motivati all‘azione nei tre mondi. Conferendo

loro potere, la Gerarchia cerca di aiutare sia dall‘alto che dal basso il livello di coscienza dal

quale essi operano. Coloro che hanno costruito l‘antahkarana verticale possono essere

utilizzati per distribuire quel conferimento di potere.

Se vi esaminerete accuratamente in quanto gruppo, scoprirete di stare lavorando

principalmente nella coscienza. Io cerco di estendere il vostro lavoro in due direzioni.

L‘aspetto superiore concerne la distribuzione di atma tramite l‘anima di gruppo. La coscienza

del gruppo si arrende temporaneamente, in modo che essa possa ―essere usata‖, agendo così

quale campo di distribuzione per la Luce Superna liberatrice. Questa energia, che tramite il

gioiello entra in un campo preparato, le conferisce potere galvanizzando l‘anima, aumentando

il suo potere radiante e stimolando l‘apertura dei petali dall‘interno. È l‘aspetto di ―Primo

Raggio‖ del vostro lavoro.

La distribuzione del denaro conferisce loro potere dal basso e ne consegue l‘elevazione e la

108

trasmutazione della paura inconscia ad un livello tale che vi sorprenderebbe. Il denaro è

certamente necessario per il lavoro, ma, quando esso è utilizzato come un‘energia spirituale,

ha effetti di vasta portata nella coscienza. La maggior parte dei membri del NGSM ha una

qualche cosapevolezza della Gerarchia, sebbene non tutti userebbero questo termine. Essi

sono consapevoli di forze spirituali che operano e dalle quali sono aiutati in modi inaspettati

ma, a causa dello stadio di solarizzazione del pianeta e della scissura nella sua coscienza che

le accompagna, le forze spirituali sono largamente interpretate come ―eteree‖ e ―discendenti

dall‘alto‖. Gli iniziati sanno che tutto è spirito dalle profondità alle altezze e perciò possono

dirigere consapevolmente sia le energie delle prime che delle seconde.

Shamballa dirige tutte le energie del pianeta, consce e inconsce, ma la Gerarchia può

dirigere soltanto quelle solarizzate. Quando il denaro è utilizzato da gruppi come il vostro

contemporaneamente all‘energia di atma, esso ha un effetto peculiare su coloro i quali lo

ricevono. Avendo origine dalla stessa fonte, essi contengono energeticamente in sé una

riconciliazione delle dualità fondamentali di anima e materia, coscienza e forma. Questa

riconciliazione ha un effetto profondo sull‘allineamento della coscienza ricevente, sia essa

realmente consapevole o no del processo. La coscienza, o principio anima, è ―alimentata‖

dagli aspetti Padre e Madre contemporaneamente e produce qualcosa che posso solo

descrivere come ―pace dell‘anima‖. In quella ―pace‖ l‘anima fiorisce e cresce in un modo che

nessun altro conferimento di potere potrebbe produrre da solo.

Tutto ciò rappresenta un‘interazione dinamica delle energie di Primo e Settimo Raggio che

riconcilia il disaccordo in coscienza sperimentato nella transizione dall‘―adorazione‖ della

Domenica al ―lavoro‖ del Lunedì. Riflettete su questo.

Occupandovi di questo duplice lavoro di potenziamento, ne risulterà un allineamento nella

vostra stessa coscienza (e un‘accresciuta consapevolezza di qualunque cosa sia fuori

allineamento) fra il terzo e il settimo piano, passando per il quinto. Il corpo causale è il ponte

fra il corpo atmico, o rivestimento fisico della monade, e il corpo o rivestimento fisico della

personalità. È l‘anima dei cinque piani inferiori ed è crocifisso sul piano mentale superiore, in

quanto fa parte del processo di unificazione fra le loro energie. Ricordate che i gruppi operanti

con l‘energia della Volontà lavorano con quelle della vita superiore e della vita inferiore (che

sono intrinsecamente una), per produrre effetti nella coscienza. Alcuni degli effetti finali nei

vostri sistemi saranno i seguenti.

Una maggiore consapevolezza della paura che ha le proprie radici nel veicolo fisico e la

liberazione da essa.

Un conflitto e successivamente una pace più profonda sperimentati nel campo dell‘anima

o coscienza.

Una maggiore identificazione con altri gruppi o progetti, con conseguente potenziamento

dei vostri.

Maggiore attivazione e magnetismo di kundalini.

Un maggiore afflusso di denaro nelle vostre mani.

Qui vi ho dato sufficiente materia da assimilare e sulla quale riflettere profondamente.

Siete impegnati in un esperimento e avete alcune indicazioni sulla sua ragion d‘essere, nonché

sui risultati che ci si aspetta. Dopo averlo cominciato, il vostro lavoro consisterà nel seguire

tutto lo svolgimento del processo, ripensare e valutare i risultati da voi stessi. Questa è una

fase iniziale, e un inizio richiede sempre volontà. Libera Volontà. Il lavoro attualmente è

completo in sé e non si fanno congetture sulla continuazione della partecipazione dei vari

membri del gruppo. Questo è un argomento che ognuno deve stabilire da sé. Vorrei solo

auspicare una decisione sentita e sincera.

109

(… continuazione del 12 Maggio 2004)

2. I Depositari del Proposito

Vi è una precisa distinzione fra Proposito e Volontà; è davvero sottile, ma ben definita

per l‘iniziato avanzato, cosicché la natura dualistica della nostra evoluzione planetaria e

della nostra espressione solare appare anche in questo. I membri del Consiglio a Shamballa

riconoscono questa distinzione e perciò si suddividono in due gruppi, che nel linguaggio

antico sono denominati Depositari del Proposito e Custodi della Volontà. La Volontà è attiva.

Il Proposito è passivo, in attesa dei risultati dell‘attività della volontà. Questi due gruppi si

riflettono in cerchi gerarchici nei Nirmanakaya o Contemplativi planetari e nei Custodi del

Piano. La funzione dei Depositari o Registratori del Proposito è quella di mantenere aperto il

canale tra la nostra Terra, il pianeta Venere e il Sole centrale spirituale. La funzione dei

Custodi della Volontà è quella di collegare il Consiglio, la Gerarchia e l‘Umanità, creando

così un triangolo fondamentale di forza fra i tre centri principali della Vita planetaria. Questa

è l‘espressione superiore (simbolica se volete) della stella a sei punte formata dai due

triangoli intrecciati.28

Sto usando questa dualità nelle istruzioni per voi, perché essa si basa sulla dualità che si

esprime tramite il centro fondamentale della vita planetaria: Shamballa. Mentre la

partecipazione cosciente alla vita di questo centro planetario è ancora molto distante, esso è

tuttavia un archetipo che può essere usato e capito, avvicinando così sempre di più quella

partecipazione.

Lasciate che vi chiarisca maggiormente la distinzione fra Proposito e Volontà. La

triplice espressione di monade, anima e personalità costituisce tre espressioni di energia

direttiva. La personalità è qualificata dall‘―intenzione‖. La personalità ―si prefigge‖ un

proposito nei tre mondi. A causa del vuoto nell‘antahkarana fra l‘unità mentale e il corpo

causale, questa intenzione nei suoi stadi iniziali non è necessariamente allineata con la volontà

dell‘anima, ma nondimeno deriva da essa. Un discepolo crea coscientemente un allineamento

fra l‘intenzione della personalità e la volontà dell‘anima. Un iniziato è capace di estendere

quest‘allineamento al centro del proposito planetario, Shamballa, tramite la monade.

L‘intenzione della personalità non è la volontà dell‘anima e la volontà dell‘anima non è

il proposito planetario, ma in entrambi i casi l‘inferiore deriva dal superiore. Quando

l‘antahkarana è costruito completamente, i livelli superiori del proposito vengono precipitati

coscientemente in un livello inferiore e lo pervadono. Il proposito planetario è un‘energia

immagazzinata a Shamballa, così come il principio Vita è ancorato nel cuore. I nostri Logoi

Planetario e Solare sono sul sentiero dell‘iniziazione cosmica e, dunque, non vi è alcun errato

allineamento fra la volontà dell‘anima e l‘intenzione della personalità, sebbene, nel caso del

Logos planetario, questo allineamento debba ancora completarsi sul piano fisico. Il Logos

Planetario sta tentando di perfezionare una parte della Volontà solare ed ha perciò ancorato

nella Camera del Consiglio l‘energia richiesta per attuare questa Volontà. Là essa è percepita

come pura energia, l‘energia della Vita stessa e coloro che partecipano a tale Vita la

conoscono come quella che sostiene e pervade la manifestazione incarnata del Logos.

Questa energia del Proposito non è Volontà come noi la conosciamo, ma la sua presenza

a Shamballa è il risultato di una Volontà superiore. Il piano atmico è quello che trasforma il

Proposito in Volontà, nello stesso modo in cui il piano mentale trasforma buddhi in manas o

con esso lo riveste. La Vita senza forma del piano logoico è combinata con la vita coesiva del

piano monadico e poi fissata in un punto di Volontà focalizzata, che è l‘essenza del corpo

atmico. Il piano atmico si trova dove il Piano viene formulato e rappresenta, quindi, il centro

28

Alice A. Bailey, I Raggi e le Iniziazioni, Lucis Publ. Comp. New York 1960, pag. 69.

110

creativo della gola della nostra divinità. Gli iniziati di Quinto grado partecipano alla

formulazione del Piano, ma il Piano non è il Proposito. È semplicemente un‘espressione di

quel Proposito all‘interno di un più limitato anello invalicabile di tempo/spazio dei cinque

mondi. Il Proposito è fisso e immutabile ed è già completo, anche se non è ancora manifesto.

Il Piano è modificabile, a seconda degli effetti della Volontà sui tre mondi inferiori.

Anche se il Piano è mutevole dal punto di vista della monade o di Shamballa, nondimeno è

relativamente stabile dal punto di vista della personalità o dell‘Umanità. Una parte del Piano

Gerarchico è elaborata nei cicli minori di spazio e di tempo, dei quali si ha esperienza nei tre

mondi. Permettetemi di chiarirlo per analogia con i tre aspetti dell‘essere umano. Una monade

è energia essenziale incorporante un proposito, che ricopre tutto lo spazio-tempo d‘incarna-

zione nei tre sistemi solari. È una duplice espressione di manifestazione planetaria e solare

lungo uno dei raggi primari della vita monadica. Diciamo che quest‘energia essenziale è di

Secondo Raggio e che quindi la monade ha un‘affinità particolare con il secondo sistema

solare, esprimendo così la natura essenziale di Amore del Signore Solare. Questa natura

essenziale di Amore è poi espressa entro l‘anima o rivestita di anima nei regni della triade. La

volontà dell‘anima è un sottoinsieme del proposito della monade nei cinque mondi. Diciamo

che l‘anima si trova sulla linea di Primo Raggio, rivestendo così la natura essenziale di Amore

in un‘espressione risoluta. Il Proposito è Amore ed il Piano è un‘espressione volitiva di

quell‘Amore, così da continuare a rivelarlo in una lunga serie d‘incarnazioni. Supponiamo che

l‘anima, in un‘incarnazione particolare, si sia espressa con una personalità di Quarto Raggio

nella fase di discepolato che conduce alla Terza Iniziazione. Durante la vita, la personalità può

formulare una certa quantità di ―intenzioni‖ fluttuanti che saranno forzatamente sostenute o

distrutte dall‘anima, a seconda se siano o meno in allineamento col piano sul quale l‘anima sta

lavorando in tutta una lunga serie d‘iniziazioni. A mano a mano che le intenzioni della

personalità si allineano sempre di più con la volontà dell‘anima, alla coscienza incarnata si

rivela sempre di più quella volontà o quel piano. Alla Terza Iniziazione, quel piano è

compreso nella sua interezza e ciò che si rivela è il proposito della monade che sottostà a quel

piano, creando così un allineamento fra proposito, volontà e intenzione.

Su scala planetaria, l‘Umanità è il discepolo mondiale. Prende decisioni e ha ―intenzioni‖

basate su un libero arbitrio che opera indipendentemente, che è nondimeno derivato dal centro

della vita planetaria. Quando questa ―intenzione‖ è allineata col piano custodito dalla

Gerarchia, allora si rafforza. Le cosiddette ―Forze della Luce‖ aiutano quelle sezioni

dell‘umanità che stanno mantenendo e cercando di perfezionare una visione che è in accordo

con la volontà della Gerarchia. Quando si avrà fiducia che l‘umanità comprenda e attui quella

Volontà, il Proposito che sta dietro quella Volontà potrà essere rivelato. Questa rivelazione del

Proposito si sta svolgendo progressivamente fra le fila dei discepoli e degli iniziati che

formano il Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo. Non è un proposito che, quando sia

rivelato, possa essere adottato o compiuto da un individuo o un gruppo; questa sarebbe

un‘interpretazione errata del proposito planetario, a livello di intenzione personale. Un

gruppo, grande anche come il Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo, non può attuare il

Piano, ma soltanto quella sua parte che riguarda il periodo in cui i suoi membri sono incarnati.

Il Proposito riguarda una scala ancora più vasta. Non è sperimentato allora come

―direzionale‖. Non è un‘intenzione da portare a compimento, né un piano al quale

conformarsi, ma è l‘esperienza sopraffacente dell‘energia della Vita che si trova dietro il

Piano e lo sostiene, e può pervadere l‘intenzione formulata per l‘incarnazione. L‘iniziato sa

che ―tutto è bene‖ non in teoria, ma tramite il contatto diretto con la ―pace che oltrepassa ogni

intendimento‖.29

Da quel momento ogni dubbio cessa, la paura finisce e la gioia cosparsa di

occasionali esplosioni di beatitudine diventa il basilare fondamento psicologico della vita.

Prima di questa esperienza, il discepolo è sotto costante tensione interiore, nel tentativo di

mantenere l‘allineamento con la Volontà, di realizzare la sua intenzione e di cooperare con il

29

Alice A. Bailey, Iniziazione Umana e Solare, Lucis Trust Pub. C. New York, 1922, p. 77.

111

Piano. È una lotta per la vita o per la morte, nella quale tutto può essere perduto o guadagnato.

Dopo l‘esperienza diretta della Vita stessa – anche momentanea come avviene nella Seconda

Iniziazione, e più stabilmente nella Terza – tutto cambia. L‘iniziato sa che nulla di ciò che fa o

tralascia di fare può fare la minima differenza nel compimento dell‘elaborazione del

Proposito. Il Proposito È. È la Vita stessa ed è proprio il nocciolo del proprio Essere. Egli è

venuto in contatto diretto col Padre e sa che tutto è in mani sicure. Potrà diminuire il suo

allineamento, mancare nelle sue intenzioni, ma non può negare l‘esperienza che è

fondamentale e che col tempo diventa il fondamento, la roccia sulla quale la sua vita è

ancorata. In verità, era sempre stato il fondamento, ma ora questo è compreso. Ovviamente, la

conoscenza teorica di questa verità fondamentale non può mai essere usata come una scusa

per non ingaggiare la lotta intensa e prolungata del discepolato che deve essere conquistato

attraverso lotta e prove, finché non sia sperimentato direttamente. La Grande Illusione della

separazione è spezzata alla Terza Iniziazione, mentre l‘unificazione col Padre avviene più

avanti nella Quarta e la partecipazione cosciente come agente dirigente del Piano diventa una

realtà nella Quinta.

Il Terzo Grado è l‘iniziazione che è associata più strettamente al NGSM, il quale forma il

centro ajna della vita planetaria. Loro ricevono lì la visione sulla cima della montagna,

l‘incrollabile realizzazione che essenzialmente SONO il Proposito, rivestito d‘amore o

coscienza e impegnato ad esprimere quella dualità attraverso l‘azione nei tre mondi

dell‘attività umana.

Mi sono dilungato in questa spiegazione così dettagliata, perché essa è alla base del lavoro

che sto cercando di svolgere con questo gruppo e con altri. La Luce Superna è una luce

settupla che contiene in sé l‘espressione sintetica dell‘energia della Vita stessa. Essa è Volontà

infusa di Proposito. È l‘energia d‘iniziazione, perché produce nella coscienza la rivelazione

del Proposito essenziale della divinità. È il Padre giunto in aiuto al Figlio che lavora in un

paese lontano, i tre mondi dell‘esistenza umana manifestata. È la ricchezza del Padre, l‘eredità

del Figlio, che viene a inondare le sue mani. Essa porta Pace.

Il vostro lavoro, in quanto gruppo, è quello di distribuire questa ricchezza e di costituire un

canale lungo il quale questo dono possa fluire, un filo che colleghi i poli positivo e negativo

del piano fisico cosmico. Quando attraverso quel filo passerà abbastanza corrente, il risultato

sarà la Luce – una radianza magnetica risultato del flusso di corrente e non più una meta in sé.

Come individui, vi trovate a vari stadi del vostro trasferimento di identità dalla personalità

all‘‘anima, dall‘identificarvi con l‘umanità all‘identificarvi con la Gerarchia. Come gruppo,

siete in grado di formare un ponte effettivo. Dovete imparare ad identificare coloro i quali è

vostro compito e privilegio aiutare, quelli coi quali dovete collaborare e quelli ai quali dovete

rivolgervi per aiuto.

1. Il vostro campo di servizio è costituito dai gruppi che operano in seno al Nuovo Gruppo

di Servitori del Mondo, ma che sono principalmente identificati con l‘umanità. La loro

nota chiave è discepolato e lotta. Essi sentono una forte empatia per le condizioni

dell‘umanità e cercano di alleviarle in qualche campo di interesse. Essi oscillano fra una

determinazione spesso piena di zelo nel portare avanti la loro causa o perfezionare la loro

visione, e la disperazione per la mancanza di progressi o la prospettiva d‘insuccesso.

Stanno tentando di ―salvare il mondo‖ e sentono fortemente la responsabilità del compito

che hanno scelto. Per quanto è loro possibile chiedono aiuto e il loro grido può essere

udito sia nel mondo interiore che in quello esteriore.

2. Il vostro campo di sforzo cooperativo è situato anch‘esso in quello più vasto del NGSM,

ma con gruppi che s‘identificano principalmente con la Gerarchia. Essi sono caratterizzati

da un‘aura di gioia, da incrollabile positività nonostante le circostanze esterne, e da una

persistente e lunga dimostrazione di aiutare, senza attendere in ritorno riconoscimenti o

vantaggi seppur di tipo sottile. Essi non stanno cercando di ―salvare il mondo‖, perché

112

sanno che esso è già salvo e questo salvataggio si sta semplicemente manifestando

all‘esterno, tramite gruppi come i loro. Sono in contatto in misura più o meno grande con

il principio Vita. Sono ―vivi‖ e, perciò, sono diventati strumenti attraverso i quali può

essere effettuata la resurrezione di altri.

Dovete imparare a dissociarvi dal primo gruppo, per il quale però resterete una fonte di

aiuto, e aumentare la vostra identificazione e associazione con il secondo.

3. Vorrei introdurre nella vostra consapevolezza una particolare fonte di aiuto con la quale

questo gruppo può entrare in rapporto. Nirmanakaya è il nome dato al gruppo che

costituisce il collegamento fra la Gerarchia e Shamballa, nello stesso modo in cui il

Nuovo Gruppo di Servitori del Mondo fa da ponte fra la Gerarchia e l‘Umanità. Potete

leggere le informazioni che ho fornito su questo gruppo in altri miei scritti, ma

essenzialmente il loro compito è d‘infondere il Piano con il Proposito. Sono chiamati

―Contemplativi divini‖30

, un termine che significa letteralmente ―quelli che costruiscono

un tempio con‖, ed è con loro e con un gruppo superiore di ―Nirmanakaya‖ che opera sul

piano logoico con il quale il Nuovo Gruppo di Servitori del Mondo deve imparare a

lavorare. Come risultato degli sforzi combinati di questi tre gruppi, l‘antahkarana

planetario farà da canale di alimentazione, affinché l‘energia del Proposito dal piano

logoico attraverso i piani atmico e mentale superiore giunga infine nel piano eterico della

manifestazione fisica.

I Nirmanakaya possono essere contattati in meditazione e la trasmissione d‘energia

risultante sarà essenziale nel lavoro da voi pianificato. In tal modo, disporrete di due

potenti linee di energia che penetreranno nell‘anima di gruppo: quella della Volontà

dell‘ashram, inviata da me vostro Maestro, e quella dell‘energia del Proposito che

potenzierà quella Volontà, poiché proviene dai Nirmanakaya.

Man mano che v‘impegnerete a fare le suddette tre distinzioni e ad entrare in rapporto più

profondo con il principio Vita, sia la vostra sfera di lavoro che i gruppi, coi quali vorrei che

cooperaste, nella prossima fase vi appariranno sempre più evidenti.

30

Alice A. Bailey, Il Discepolato nella Nuova Era vol. II, pag. 210.

113

8 Giugno 2004

Plenilunio di GEMINI

Le Tre Feste Spirituali

Ci sono tre segni, che precedono questi, che forniscono le realtà sottili o soggettive della

volontà di essere (Aries), del desiderio di conoscere (Taurus) e dello stabilire rapporti

(Gemini), e che costituiscono il triplice incentivo alla manifestazione dell‘uomo e del regno

umano. Essi corrispondono cosmicamente ai piani logoico, monadico e spirituale ai quali ha

accesso l‘iniziato di grado superiore o, se si considera l‘intero concetto su una voluta più

bassa della spirale e in rapporto con l‘uomo ordinario, corrispondono ai veicoli mentale,

astrale ed eterico dell‘uomo. Essi sono perciò in relazione con le più alte e le più basse

espressioni della vita umana. Nelle idee appena esposte vi ho dato molti cenni di vitale

importanza.31

Le tre feste spirituali di Aries, Taurus e Gemini sono un tutto sintetico, una triplice

espressione dell‘impulso dell‘anima nel corpo eterico cosmico. Esse sono in relazione con i

primi tre eteri cosmici e perciò con i tre centri di Shamballa, della Gerarchia e dell‘Umanità.

Quando sarà compresa l‘unità sottostante a queste tre espressioni, la quarta qualità della

divinità sarà rivelata. Quella quarta qualità è connessa col piano buddhico cosmico.

Chiarirò meglio le corrispondenze cosmiche: il segno di Gemini, come sapete, è in

rapporto con il corpo eterico e in particolare col terzo etere e con il chakra della gola e quindi

con l‘umanità. Il corpo eterico è il trasmettitore delle energie dai piani superiori al piano

fisico. Esso permette la coordinazione della personalità tramite l‘integrazione in successione

delle energie eterica, astrale e mentale con l‘espressione fisica. Quando ci si avvicina alla

Terza Iniziazione, il corpo eterico diventa anche il trasmettitore di energie provenienti

dall‘anima.

Il segno di Gemini, ora potete cominciare a capirlo, è in rapporto con il corpo eterico;

custodisce l‘energia condizionante e funge da intermediario fra anima e corpo nella misura

in cui gli elementi essenziali sono interessati. Questi sono i due fratelli alleati. Nell‘uomo

medio, il veicolo eterico è il trasmettitore dell‘energia psichica, coordina e vivifica il fisico

denso e così consente il controllo emotivo e mentale della personalità. Per chi segue il

sentiero del Discepolato, e procede quindi in senso antiorario verso l‘iniziazione, il corpo

eterico trasmette invece energia egoica e non forza personale…32

Il Logos Solare è in procinto di assumere la Terza Iniziazione cosmica e, perciò, le energie

dalla triade cosmica cominciano a riversarsi attraverso il corpo eterico del sistema solare.

Sulla Terra, il centro di Shamballa risponde alle energie provenienti dal piano astrale cosmico,

il centro della Gerarchia risponde alle energie provenienti dal piano cosmico astrale e il centro

dell‘Umanità risponde alle energie del fisico cosmico. Questi tre centri, entrando in mutua

interdipendenza, cominciano a esprimere la Volontà sintetica del Logos Planetario emanante

dai livelli egoici. Il Logos Planetario è un discepolo del Logos Solare che sta cercando di

fondere triade e personalità.

Il periodo in cui avviene questa fusione sui cinque piani cosmici inferiori dura tre sistemi

solari. Nel primo, il manas superiore e quello inferiore sono stati fusi e perciò fu un sistema

nel quale predominava il manas. Nel secondo, sta avvenendo la fusione fra i piani buddhico e

astrale. Nel terzo sistema, avrà luogo la fusione fra le energie di atma e del piano eterico. Se

31

Alice A. Bailey, Astrologia Esoterica, pag. 320. 32

Alice A. Bailey, Astrologia Esoterica, pag. 352.

114

rifletterete su questo, vi si chiarirà l‘importanza dell‘umanità della Terra nel terzo sistema

come punto di ancoraggio per la Volontà solare.

Nei tre mondi, man mano che la personalità s‘integra, è Shamballa la nota dominante. Nei

cinque mondi, è l‘Umanità la nota dominante. Riflettete su questo, poiché si tratta di

un‘affermazione di grande importanza. Il terzo centro divino sarà la nota dominante del

quinto sistema solare. (Ce ne sono stati altri due che hanno preceduto l‘attuale triplice

sistema). Quando i sette piani cosmici saranno pienamente integrati, Shamballa diventerà

ancora una volta la nota dominante, poiché trasmetterà energia dal piano superiore o adi

cosmico.

Perciò, i tre centri sono in relazione con i raggi e i piani nel modo seguente.

Shamballa: 1, 5.

Gerarchia: 2, 4, 6.

Umanità: 3, 7.

Nei primi tre sistemi, la relazione fu la seguente.

Shamballa: 5.

Gerarchia: 6.

Umanità: 7.

Nei tre sistemi centrali la relazione è la seguente.

Shamballa: 5.

Gerarchia: 4.

Umanità: 3.

Nei tre sistemi finali la relazione sarà la seguente.

Shamballa: 1.

Gerarchia: 2.

Umanità: 3.

L‘umanità è un centro divino e, nel prossimo sistema, avrà un ruolo determinante nella

discesa di energie atmiche cosmiche nel piano fisico, permettendo al Logos Planetario di

manifestare la Volontà del Logos Solare. Il ―seme‖ di quella Volontà si sta ora ancorando nel

sistema attuale o mediano.

Trasferiamo l‘analogia nel sistema umano. Quando il discepolo ha fissato la sua identità

sui livelli causali, il corpo causale diventa l‘intermediario nel processo di fusione fra

personalità e triade. La mente inferiore è irradiata dalla mente superiore. Buddhi infonde il

corpo astrale, e il corpo eterico è vitalizzato con l‘energia di atma. In particolare, i quattro

piani eterici diventano gli agenti trasmettitori per i quattro piani inferiori del piano atmico.

L‘elevarsi dell‘energia di kundalini dalla base al centro coronale nel corpo eterico è un

risultato e un riflesso diretto della discesa del Proposito attraverso i livelli del piano atmico.

L‘uomo diventa un agente creativo per il Piano sul piano fisico. Quando il gioiello comincia a

rivelarsi maggiormente, entra in gioco l‘energia della monade che, agendo attraverso buddhi,

infonde l‘insieme dei tre piani inferiori, rivelando una sintesi sottostante. Al Quarto Grado, il

corpo causale ha esaurito il suo ruolo d‘intermediario e viene abbandonato, mentre l‘ashram

sul piano buddhico diventa il punto di collegamento per tutti e sette i piani.

Ho sottoposto alla vostra attenzione questi rapporti, perchè possiate formulare un

pensiero sintetico nel vostro approccio alle tre feste e alla distribuzione di energia. Da una

certa prospettiva la festa di Aries è la più importante, ma da un‘altra lo è la festa di Gemini e

115

da una altra ancora lo è la festa del Wesak. Dietro queste prospettive, esiste una sintesi, ed è di

questa sintesi che vorrei vi occupaste. Sono tre aspetti dell‘espressione di una sola realtà, che

ha le sue origini sul piano buddhico cosmico.

Porterò ora questa discussione al livello del vostro lavoro di gruppo. Ho detto che ora,

come gruppo allo stadio del discepolato, dovreste occuparvi di questioni del Terzo Grado.

Siete perciò un centro sui livelli causali, attraverso il quale è già stato stabilito un certo

numero di relazioni. Le menti superiore ed inferiore sono state messe in rapporto. I livelli

buddhico e astrale sono stati in qualche modo integrati. Ora si lavora sui livelli atmico e

fisico. Questa rapporto è facilitato dal funzionamento del piano mentale stesso, che fa da

ponte fra il terzo e il settimo piano. Ciò porta in relazione cosciente le energie della Terra e di

Saturno, tramite la coppia di energie intermediarie di Mercurio e Venere. Mercurio, Venere e

la Terra sono i governatori del segno di Gemini. Venere e Saturno sono l‘Angelo e il

Guardiano, incontrati e unificati prima di tutto sul piano mentale, con l‘integrazione della

mente superiore e di quella inferiore tramite Mercurio sul quarto sottopiano.

Vi è un terzo aspetto di Mercurio che comincia a funzionare, quando gli altri due sono

perfezionati o in corso di rapido perfezionamento. Mercurio, in questo caso, è la mente

astratta, rimossa da qualsiasi forma di contatto come lo intendiamo noi - e connette anima e

spirito, e questo di nuovo in due fasi. Mercurio è il rivelatore della Triade Spirituale (atma -

buddhi - manas, o volontà spirituale, amore spirituale e mente superiore) all‘anima, e questo

porta i discepoli allo stadio della Terza Iniziazione, poiché è il rivelatore dell‘aspetto vita

durante i processi delle iniziazioni superiori.…33

Per entrare in questo mistero, dobbiamo guardare il piano fisico cosmico nella sua

interezza e l‘interrelazione di energie in particolare fra il primo, il terzo, il quinto e il settimo

piano. La Gerarchia di Cancer come sapete è la quinta, e si trova in procinto di liberarsi

completamente dal piano fisico cosmico. C‘è un legame particolare ogni anno al Wesak fra

questa liberazione ed il ritorno del Buddha, per dare aiuto all‘opera del Cristo. Il Buddha,

come sapete, al momento della Decisione, scelse di non lasciare la Terra e di rinviare la sua

dipartita a causa della sua compassione per l‘umanità. Ciò lo collega in modo particolare con

Saturno e la Luna, entrambi i quali costituiscono ponti fra i tre primi sistemi e i tre intermedi

nelle loro rispettive enumerazioni.

Perciò, la quinta Gerarchia (che vela il Cristo) rappresenta la natura di Amore del Logos

che opera attraverso il piano astrale cosmico sui sottopiani fisici cosmici superiori. In modo

specifico, i tre sottopiani superiori di Adi risuonano con l‘energia di questa Gerarchia. È la

sostanza per mezzo della quale i Nirmanakaya superiori si adoperano per mantenere aperto il

canale fra la nostra Terra, Venere e il Sole. Dai tre piani superiori, questa energia si riflette nei

tre sottopiani inferiori del piano atmico, e da lì nei tre sottopiani superiori del piano mentale e

infine nei tre sottopiani inferiori del piano fisico. In tal modo Venere, o la Quinta Gerarchia, è

posta in relazione con il primo, il terzo, il quinto e il settimo piano. Mercurio, o la Quarta

Gerarchia, è in relazione con il secondo, il quarto e il sesto. Insieme formano l‘antahkarana. Il

significato della relazione fra il Cristo e il Buddha come rappresentanti della dualità Venere -

Mercurio sarà evidente, se si considera l‘influsso planetario al tempo delle tre festività.

Sul primo e sul quinto piano, Venere opera come la stella a cinque punte con l‘apice volto

verso l‘alto. Sul terzo e sul settimo piano essa opera come la stella a cinque punte capovolta o

―caduta‖. Sul quinto piano, sono entrambe riconciliate per mezzo della rivelazione fornita da

Mercurio.

Sul piano mentale, Saturno governa i tre sottopiani inferiori, cioè la mente concreta, mentre

Venere governa i livelli causali. Sul piano atmico, la situazione è invertita. Saturno governa i

tre sottopiani superiori (Saturno esoterico), mentre Venere opera sui tre inferiori. Sul piano

33

Alice A. Bailey, Astrologia Esoterica, pp. 353-4.

116

fisico, Venere è responsabile dell‘attrazione dell‘uomo verso la materia dei tre sottopiani più

bassi di tutti. Riflettete su tutto questo e potrà apparirvi più chiara la funzione della Quinta

Gerarchia entro il piano fisico cosmico. Le energie del Saturno esoterico che governano i tre

sottopiani superiori del piano atmico, tramite la duplice Decima Gerarchia al momento della

Terza Iniziazione, sono messe in rapporto diretto con la Terra, ossia con le energie dei tre

sottopiani inferiori del piano fisico. Quando esse sono collegate correttamente, ne consegue

una elevazione delle energie di kundalini per opera di un certo gruppo di agnichaitan, che

sono la corrispondenza inferiore degli agnishvatta. Così, le risorse fisiche della personalità

sono poste pienamente sotto l‘aspetto Volontà dell‘anima o atma.

Ho chiesto a voi, in quanto gruppo, di servire come distributori di energie sia di terzo che

di settimo piano, l‘energia di atma e l‘energia del denaro. Per operare con queste energie

simultaneamente, deve aver luogo un‘unificazione fra Mercurio e Venere, la Quarta e la

Quinta Gerarchia. La mancanza di quest‘unificazione nell‘umanità è la causa diretta della

divergenza fra il Piano e la sua espressione nei tre mondi. Il discepolo è una triplice

manifestazione della Quarta, della Quinta e della Sesta Gerarchia (parlando adesso delle

Gerarchie che si manifestano sul piano fisico cosmico). Egli è il ponte fra la Terza e la

Settima. Più tardi, come iniziato, diventerà la triplice manifestazione di atma - buddhi -

manas, o della Terza, Quarta e Quinta Gerarchia pienamente dispiegate.

In questo periodo in cui Venere viene occultata dal Sole nel segno di Gemini, avete

un‘opportunità speciale di rivelazione per quel che riguarda il rapporto fra la Quinta Gerarchia

e la sua duplice espressione tramite la Decima. Le porte di Cancer e di Capricornus sono

esotericamente aperte.

(A questo punto, un altro membro del gruppo ha abbandonato il gruppo e non è stato

sostituito. I cinque membri rimasti hanno tutti proseguito fino al termine del processo).

117

01 Luglio 2004

Plenilunio di CANCER

Il Cristo e l‘Ottava Iniziazione

Comincio questa trasmissione con alcune informazioni più teoriche (per voi), proseguendo

poi eventualmente a scendere al vostro lavoro pratico di gruppo, per me.

Il segno di Cancer, come sapete, è connesso al Settimo Raggio e alla Quinta Gerarchia

liberatrice che sta conseguendo l‘Ottava Iniziazione.

Il Cristo stesso si sta preparando all‘Ottava Iniziazione, che in un certo qual modo è la sua

iniziazione, proprio come la Quarta Iniziazione è la più rilevante per la Gerarchia umana.

Potete notare che altrove ho indicato che il Cristo sta per conseguire (o è in corso di

conseguimento, o ha completato) la Settima Iniziazione della Resurrezione. Ora vi sto

dicendo che si sta preparando all‘Ottava. A questo mistero ci si avvicina, comprendendo che

l‘iniziazione è un processo e non va considerata come un evento. Proprio come un discepolo

può conseguire la Seconda Iniziazione, ma contemporaneamente può anche prepararsi alla

Terza, così è sui livelli superiori. L‘evento planetario che chiamiamo la Riapparizione del

Cristo segnerà il completamento della Settima Iniziazione, ma rivelerà anche che il Cristo è

pronto all‘Ottava Iniziazione.

Dal punto di vista umano, la Riapparizione ha attinenza con la vita nei tre mondi e

l‘esteriorizzazione della divinità. Tuttavia, per tutti gli iniziati al di sopra del Quarto Grado

sono gli effetti dell‘opera del Cristo sui tre piani più alti del piano fisico cosmico, e non sui

più bassi, quelli che li riguardano. È il dominio che il Cristo ha del piano monadico a far sì

che la sua presenza sia sentita sul piano astrale, e la sua crescente padronanza dei quattro

sottopiani più bassi del piano logoico ha un‘influenza corrispondente sui quattro eteri del

piano fisico. Il dominio che Egli, alla fine, avrà dei tre sottopiani più alti del piano logoico

risulterà nella sacralizzazione dei tre sottopiani del piano fisico; in altre parole di ciò che

exotericamente chiamiamo ―materia‖. Lo stesso processo può essere affermato per il Cristo

Cosmico sui piani cosmici superiori, e si noterà che gli esseri umani focalizzati nei tre mondi

fanno parte della ―materia‖ di questo sistema cosmico.

All‘Ottava Iniziazione, si rivelano la natura e il proposito della dualità che, però, è molto

più alta di quanto possiamo comprendere coscientemente. Il riflesso di questa dualità

superiore permette di riunire la dualità dell‘aspetto forma sul piano fisico cosmico. Ciò che

chiamiamo ―spirito‖ e ―materia‖ sono in realtà aspetti gemelli della sostanza. La funzione

della Quarta Gerarchia, o Gerarchia umana, è quella di agire quale ―Figlio‖, o aspetto

coscienza, di questi due genitori e riunirli, col risultato di un‘unificazione sul piano fisico.

Questa unificazione procede in due direzioni dal piano buddhico, unendo atma con manas,

energia monadica con energia astrale e infine energia logoica con energia fisica/eterica.

Quando ―il più alto dei superiori (i tre sottopiani più elevati del piano logoico) e il più denso

dei densi (i tre sottopiani più bassi del piano fisico) verranno riuniti, allora si completerà il

lavoro di sacralizzazione, mediante solarizzazione.

Normalmente, in questo secondo sistema, un iniziato sceglie il suo Sentiero per entrare nel

piano astrale cosmico al Sesto Grado e ―operando la transizione‖ dal piano monadico. La

padronanza del piano logoico è largamente lasciata al futuro terzo sistema, nel quale diverrà il

piano di transizione dal piano fisico cosmico. Tuttavia, coloro che scelgono il Sentiero del

Servizio sulla Terra si sottopongono volontariamente alle iniziazioni superiori, pur rimanendo

entro l‘anello invalicabile del pianeta. Essi alimentano il seme della Volontà che fiorirà nel

prossimo sistema e allo stesso tempo formano parte del governo Shamballico del sistema

corrente.

L‘Ottava Iniziazione in questo sistema e su questo pianeta è davvero dura, sebbene non con

lo stesso senso di sofferenza come per la coscienza dell‘anima al Quarto Grado, o per il corpo

118

emotivo al Secondo. Si tratta di una ―sofferenza‖ monadica, se si può usare un simile termine

per descrivere i processi vitali che si svolgono sui piani superiori. L‘iniziato monadico è steso

sul sutratma planetario proprio come l‘iniziato di Quarto Grado è steso sull‘antahkarana

planetario. L‘energia di Vita, che è l‘essenza della monade, viene chiamata alle altezze tramite

i corpi causali solare e planetario, nello stesso momento in cui discende nelle profondità del

piano fisico cosmico. Vi sono bodhisattva della Vita che operano sui piani logoici superiori,

proprio come vi sono bodhisattva dell‘Amore sui piani triadici. Riflettete su ciò intensamente

e ne potrà derivare qualche luce sul significato della Gerarchia di Cancer, che ―vela il Cristo‖.

Facciamo scendere questo pensiero al livello del lavoro attuale del gruppo. Proprio come

col Cristo sul suo alto livello, o con l‘iniziato di Quarto Grado sul suo, il compito del

discepolo o del gruppo che si approssima al Terzo Grado è quello di ―unificare‖ le energie più

alte e quelle più basse dei piani entro cui siamo in grado di lavorare. Questi sono i cinque

piani più bassi del piano fisico cosmico. Occasionalmente vi è il contatto con energie del

piano monadico, che diventa più stabile dopo il Terzo Grado, tuttavia, questo contatto è

raggiunto quale risultato della suddetta unificazione.

Il discepolo che si approssima al Terzo Grado è polarizzato entro il suo corpo causale e

lavora per fondere i piani triadici con quelli della personalità. La mente superiore e quella

inferiore operano come un sistema unificato, la buddhi fluisce attraverso il corpo astrale e

frequentemente l‘energia di atma si fa sentire per mezzo dei fuochi eterici. Sono i tre

sottopiani superiori del piano atmico che operano come agenti sintetizzanti per tutti i cinque

piani inferiori. L‘energia che ne deriva deve essere trasportata fino all‘eterico, dove in risposta

ad essi si ottiene la liberazione di energia dai tre piani più bassi. Non è l‘energia della Vita dei

piani più bassi che viene liberata, a questo stadio del processo di unificazione, ma l‘aspetto

―Amore‖ o coscienza. Perciò, capirete il motivo per cui c‘è un collegamento fra la Luce

Superna, che emana dal campo atmico superiore, e il denaro, che sorge dal piano fisico.

Questi sono due poli dell‘espressione dell‘aspetto Amore o coscienza. La Luce Superna è

l‘essenza della luce o coscienza, e il denaro è la precipitazione o espressione concreta della

coscienza. L‘afflusso simultaneo di queste due energie polari nei cinque mondi produce

―pace‖ e il trasferimento di polarizzazione dal piano mentale superiore al piano buddhico.

In un modo particolare è l‘influenza del segno di Cancer, che produce sia il nutrimento

fornito dalla forma che il ritardo dello sviluppo della coscienza, a causa della dipendenza da

quel nutrimento stesso. Pensate al Buddha che rimandò la sua dipartita dalla Terra per

compassione verso l‘umanità. Il suo ritorno periodico fornisce un nutrimento spirituale nel

settimo piano o piano fisico cosmico, che permette in qualche modo all‘umanità di crescere

più velocemente. Nello stesso tempo, si potrebbe dire che, senza la sua presenza, l‘umanità

dovrebbe sviluppare maggiormente le qualità che egli porta fra i suoi membri, e si potrebbe

dire che questo abbia un effetto ritardante.

Questa dualità dovrebbe essere tenuta presente, ogni qualvolta qualcuno fornisca risorse di

qualsiasi tipo. Il flusso di denaro e di energie superiori contribuirà ad aumentare l‘utilità dei

gruppi che lo ricevono, o favorirà dipendenza, indebolendo così la creatività naturalmente

prodotta dalla Legge di Economia? La risposta a questo difficile enigma sta nel principio

Cristico, che è la ragione per cui è il Cristo che passa l‘energia trasmessa dal Buddha tramite

la Gerarchia, al momento del plenilunio del Wesak. È il cuore vivente di qualsiasi sistema che

è in grado di rispondere appropriatamente al momento di bisogno basato sulla preoccupazione

per il tutto, piuttosto che attraverso un processo intellettuale o in risposta all‘urgenza di una

richiesta. È il cuore che favorisce l‘erogazione del sangue in tutto il corpo, alimentando di più

il cervello, nei momenti d‘elevata attività mentale, o di più i piedi, quando stanno correndo.

Nelle fasi iniziali dello sviluppo, è il corpo emotivo che forma il ―cuore‖ del sistema. Per il

discepolo è il corpo causale. Per l‘iniziato, è l‘ashram e, per il Cristo, è il piano monadico.

L‘umanità è in una fase di trasferimento dal cuore emotivo o del desiderio al cuore causale, e

così l‘energia del denaro passa lentamente sotto ―il controllo dell‘anima‖. Quando ciò avviene

nella vita dell‘individuo, i flussi finanziari dentro e fuori dal sistema vengono regolati dai

119

bisogni dell‘anima e non da quelli della personalità. Vi sono tempi nei quali l‘evoluzione del

sistema anima-personalità nei cinque mondi è servita al meglio da un deserto finanziario, e

altri nei quali è vero il contrario.

Se esaminate con cura i vostri percorsi evolutivi, sia individuali che di gruppo, vi renderete

conto delle lezioni avute a questo riguardo nell‘ultimo anno. Quando l‘assenza di denaro ha

prodotto un aumento di creatività ispirata dall‘anima e quando ha prodotto stagnazione?

Quando la presenza di denaro è stata benefica e quando ha creato dipendenza?

Come sono state destinate le risorse disponibili? Esse servono l‘anima, la personalità, o

entrambe? Ricordando che le vostre risposte a queste domande possono variare di molto, a

seconda della polarizzazione dell‘identità che le considera.

Man mano che le risorse finanziarie del mondo passeranno sempre più sotto il controllo

dell‘anima e perciò sotto la giurisdizione del Cristo, vedremo un marcato spostamento nei

flussi finanziari da coloro i quali possiedono le risorse fisiche (petrolio, terreno, foreste e così

via) a coloro che possiedono le idee (mezzi di comunicazione, creatività, tecnologia). La

direzione di questo flusso continuerà naturalmente, finché l‘essenza e l‘origine delle idee,

l‘anima, sarà riconosciuta e la Grande Illusione sarà spezzata a livello planetario.

In quanto gruppo, vi è stato chiesto di decentralizzarvi ulteriormente e di considerare il

NGSM non solo come il centro di cui siete una parte, ma anche come quello che state

tentando di servire. Vi è stato chiesto di costituire un canale di contribuzione verso altre

iniziative piuttosto che focalizzarvi sulle vostre quali beneficiari del flusso di energia

proveniente da altri. Non ne conseguirà che altri facciano parte del vostro lavoro, ma il

contrario. Sarete stimolati a collaborare con altri, per sostenerli nei loro obiettivi. Con questo

procedimento la personalità del gruppo è alquanto mortificata, permettendo così all‘energia

dell‘anima, che il gruppo è stato in grado di generare, di essere utilizzata in un campo di

servizio più vasto. L‘effetto di questo nuovo orientamento nella coscienza avrà sorprendenti

effetti secondari sui vostri stessi progetti, ma questi seguiranno secondo legge.

Il NGSM è un‘entità spirituale unificata. Cercate di identificarvi più strettamente con

questa entità e, da quel punto di sintesi, guardate alla miriade di espressioni delle personalità

di quella sintesi così come esse si rivelano in tutto il pianeta, tramite iniziative di gruppo. Poi

cercate di dedicare il vostro aiuto, la forza spirituale che avete sviluppato e le vostre risorse

finanziarie a queste espressioni esteriori. Ne conseguirà che la Shamballa School sarà

identificata come centro energetico e fonte di forza spirituale, e non come un‘ubicazione

esteriore o una forma organizzativa. Voi lavorerete allora esotericamente e sarete in grado di

collocare il vostro centro energetico nel campo causale.

Ho detto che la prossima fase delle mie istruzioni sarà per un ―gruppo di gruppi‖, e

naturalmente potrebbe esservi sembrato che la Shamballa School fosse uno di quei gruppi.

NON è così. La Shamballa School servirà come un condotto d‘energia sintetica verso altri

gruppi e organizzazioni, pur rimanendo senza una dimora o forma esteriore. Riflettendo su

questo, otterrete qualche chiarimento sul ruolo che la Quinta Gerarchia svolge nella vita

dell‘essere umano. Questa è la conseguenza naturale dell‘iniziazione di gruppo e della vostra

precedente decisione di diventare un gruppo mobile. Il risultato sarà che costituirete parte del

ponte fra l‘ashram, i gruppi interiori e i discepoli in incarnazione.

La vostra è un‘unità interiore di gruppo che permetterà una maggiore differenziazione.

Come individui, andrete dove siete chiamati in risposta ad una tensione entro il ―cuore‖

planetario. In effetti, voi sarete il ―sangue‖ spirituale che soccorrerà e nutrirà le forme

esteriori, ma che circolerà e tornerà sempre nuovamente al cuore, per rinnovarsi e per la

vostra missione successiva. Ne deriverà che non farete parte di alcuna organizzazione

esteriore, se non temporaneamente, e ciò produrrà una tensione che costituirà il seme della

vostra successiva iniziazione evolutiva.

120

1 Agosto 2004

Plenilunio di LEO

I Nirmanakaya e l‘Astrazione Atmica

Permettetemi di cominciare, ricordandovi una parte di una trasmissione precedente al

momento del Wesak.

I Nirmanakaya possono essere contattati in meditazione e la trasmissione di energia

risultante sarà essenziale nel lavoro da voi pianificato. In tal modo, disporrete di due potenti

linee di energia che penetreranno nell‘anima di gruppo: quella della Volontà dell‘ashram,

inviata da me vostro Maestro, e quella del Proposito che aumenterà quella Volontà, poiché

proviene dai Nirmanakaya.

Man mano che vi impegnerete a fare le suddette tre distinzioni e ad entrare in rapporto più

profondo con il principio Vita, sia la vostra sfera di lavoro che i gruppi, coi quali vorrei che

cooperaste nella prossima fase, vi appariranno sempre più evidenti.34

Ora comincia sul serio la prossima fase del vostro lavoro. Ciò richiede necessariamente un

completamento del lavoro ad un livello e un innalzamento della polarizzazione del centro di

gruppo ad un altro.

La natura fondamentale della nostra vita planetaria è duplice e, alla fine, diventerà triplice

e sintetica. Per ora, ci riguardano due correnti d‘energia. Una, per mezzo di Sirio, penetra

attraverso il Cuore del Sole ed è ―ubicata‖ e distribuita all‘umanità tramite la Gerarchia.

Un‘altra s‘introduce tramite il Sole Centrale Spirituale ed è mantenuta entro la Camera del

Consiglio a Shamballa, per essere poi ceduta occasionalmente sia alla Gerarchia che

all‘Umanità. Col tempo, infine, quando l‘Umanità si esprimerà quale centro divino, si

constaterà che una terza corrente si ancorerà direttamente entro il centro della gola planetario.

Il vostro lavoro in quanto gruppo è consistito nell‘agganciare un elemento dell‘energia di

Libertà che, provenendo da Sirio, entra nei tre mondi tramite la Gerarchia. La focalizzazione

esteriore è stata Highden e la conseguenza interiore del vostro lavoro è stata la creazione di un

centro sui livelli causali. Ora vi ho chiesto di estendere il vostro allineamento interiore, per

penetrare nella corrente di Proposito o Essere che si trova dietro la Volontà. La Volontà, come

si esprime sul piano atmico, è essa stessa una dualità che può essere simboleggiata dalle

parole ―libertà‖ e ―sacrificio‖. Entrambe queste parole implicano un‘identità che sceglie di

essere libera o di sacrificare la sua libertà. Il mondo del Proposito è il mondo dell‘Essere, - un

Essere che si trova dietro l‘identità. In parole povere, la sfera della monade riguarda l‘Essere,

quella della triade l‘Amorevolezza (qui occorrerebbe un termine migliore che racchiudesse la

discesa volontaria dell‘identità nel servizio, dal mondo del puro Essere a quello della forma) e

la sfera della personalità riguarda il Fare. Le tre sfere sono Divine e fanno parte di un tutto

sintetico.

La Shamballa School ha astratto la sua coscienza da Highden e rimane tuttavia libera di

servire tale centro sotto forma di un progetto nel regno del Fare. È giunto il momento di

astrarsi dalla stessa Shamballa School quale entità sui livelli causali. Ciò non significa la

distruzione della forma, ma la liberazione della Vita dal suo imprigionamento in quella forma.

Al Terzo Grado, la Vita è liberata dalla materia del terzo sottopiano e trova come suo punto di

riferimento superiore il terzo sottopiano del piano fisico cosmico, il piano atmico. Similmente,

alla Quarta Iniziazione, la Vita si libera dal secondo sottopiano e ritorna al piano monadico.

Alla Quinta Iniziazione si ottiene la padronanza dei cinque piani inferiori, perché la Vita, che

vi dimora, è liberata dai 32 sottopiani inferiori del piano fisico cosmico.

34

Vedere la trasmissione del 12 Maggio 2004.

121

Non ha più bisogno di un corpo causale sul piano mentale, dato che opera come la monade

attraverso un corpo atmico sui tre sottopiani superiori del piano atmico. I corpi causale ed

atmico sono l‘equivalenza interiore dei Templi di Salomone e di Ezechiele. Ciò significa, in

pratica, il trasferimento nella triade di una parte dell‘aspetto Vita del gruppo e l‘inizio della

costruzione del tempio superiore. Questa astrazione d‘identità permette ad altre di entrare nel

campo dal quale vi state astraendo, e contemporaneamente vi produce anche un punto di

―uscita ed entrata‖ che permette alle energie superiori di attraversarlo. In effetti, altri

entreranno nel campo causale della Shamballa School e si renderanno conto che nel suo

centro c‘è un buco piuttosto che un‘identità di gruppo, o un gruppo di varie identità. Questo

buco è un magnete più potente di quanto potrebbe esserlo qualsiasi identità solare. Riflettete

su questo e potrete ricavarne qualche rivelazione sulla natura del gioiello quale ponte fra

l‘anima e la monade, le sfere di luce e una superiore oscurità.

Vi ho detto che la Shamballa School diventerà un condotto di energie per altri gruppi nella

prossima fase delle mie trasmissioni, ma non sarà essa stessa necessariamente un membro di

quei gruppi. Perciò ―voi‖, l‘identità della Shamballa School‖, non potete far parte della

Shamballa School. Capite questo procedimento? La Shamballa School diverrà un contenitore

che sarà un campo di servizio per la vostra identità in quanto gruppo, ma NON è il gruppo. Per

realizzare questo, dovrete infine lasciare interamente il campo. Questo è il mistero della

dualità di libertà e sacrificio. Al Terzo Grado, un iniziato è libero dai tre mondi, ma nello

stesso tempo diventa un fattore potente al loro interno. Al Quinto Grado, un Maestro è

―libero‖ dall‘identificazione triadica; eppure, dirige l‘attività nei cinque mondi. La libertà

d‘identità dall‘interno di un campo ―vi‖ rende necessariamente invisibili entro quel campo

stesso.

Sanat Kumara è il Grande Sacrificio in virtù della Legge di Libertà, malgrado ciò resta

invisibile a tutti entro la sua sfera, tranne che a quelli che si sono preparati per risuonare col

suo ―proposito non conosciuto, non visto e non udito‖.35

Perciò ―voi‖ come gruppo dovrete

diventare più ―invisibili‖ nei vostri campi di servizio ed essere, allo stesso tempo, il canale

tramite cui il Proposito scorrerà. Questo non significa che i vostri corpi o la vostra coscienza

non possano essere presenti nelle sfere dell‘amare e del fare. In verità, esse vi appartengono,

ma la vostra ―identità‖ deve essere sempre più assente, ritirata in un punto focale superiore. Vi

prego di riflettervi.

Lasciate che riassuma le due fasi del vostro lavoro. L‘ancoraggio dell‘energia di Sirio sul

piano fisico porta Luce Superna alla Terra e conduce nel punto intermedio alla formazione di

un campo causale vivente (il campo mentale astratto). Come per l‘individuo, così è per il

gruppo. L‘afflusso di energia produce un‘azione riflessa dai tre mondi e queste due energie si

fondono per creare una ―forma‖. L‘ancoraggio dell‘energia del Proposito di Shamballa

trasferisce energia dalla monade al corpo causale. Il duplice flusso che ne risulta si risolve

nella costruzione di un ―corpo‖ sui livelli astratti del piano atmico. Questi due ―corpi‖ sono

già presenti nell‘essere umano, a causa del processo involutivo. Durante l‘evoluzione ed il

processo iniziatico l‘identità umana che sta all‘interno deve ―assumere il controllo‖ dell‘opera

degli intermediari, gli angeli solari, provando così la sua capacità di ripetere sull‘arco del

ritorno l‘opera compiuta dalle intelligenze superiori, liberandole durante il processo.

Lo stesso processo si svolge nel lavoro di gruppo. Un gruppo è assistito nella sua

formazione dalla guida di discepoli avanzati, di iniziati e dei Maestri, i quali forniscono la

sostanza coesiva del campo causale di gruppo dalla propria coscienza e lo educano

progressivamente a subentrare esso stesso in questa funzione. I corpi causali di gruppo

faranno infine parte degli ashram che permettono il flusso mediatore della Volontà del

Maestro nei tre mondi. Un Maestro opera dal piano atmico, nello stesso modo in cui un

discepolo opera dal piano mentale. Tuttavia, la sua identità non è focalizzata sul piano atmico.

Mentre il suo processo d‘iniziazione continua, l‘identità viene progressivamente liberata nei

35

Alice A. Bailey, I Raggi e le Iniziazioni, pag. 241 ingl.

122

due piani superiori e, alla fine, nell‘astrale cosmico. Naturalmente questo trasferimento

comporta libertà dall‘identità stessa, ma non posso spiegarvelo in alcun modo che vi aiuti a

comprenderlo. Il trasferimento crea un ―vuoto d‘identità‖ sui livelli atmici esattamente allo

stesso modo in cui la vostra astrazione dal vostro gruppo causale creerà un vuoto. Questa

―assenza‖ è la potente energia attrattiva che richiama una coscienza capace di raggiungere un

livello superiore di focalizzazione e che è pronta ad accrescere la sua sfera di attività e di

responsabilità.

Per quanto concerne il fuoco solare, è la ―presenza‖ di un‘identità che è magnetica. In

connessione col fuoco elettrico, è l‘―assenza‖ di un‘identità che è magnetica. Entro il Secondo

Aspetto, apprendiamo con un training che si svolge entro l‘aura di uno già realizzato.

Nell‘ambito del Primo Aspetto, apprendiamo prendendo il posto di uno già realizzato. È ovvio

che ciò è attuato tramite passi graduali. In queste istruzioni, ho detto che sto addestrando

coloro i quali ―sono disposti‖ ad assumersi la responsabilità di una parte del mio proposito in

quanto Maestro. Quale parte ritenete sia quella più adatta a voi?

Io sto sintetizzando dai molti gruppi che sono stati ispirati dal mio lavoro e dal mio

proposito sul pianeta. Questo significa l‘astrazione di piccole porzioni di sostanza d‘identità

da centri inferiori di energia e il loro innalzamento, affinché diventino parte di uno superiore.

In questo modo, si sta costruendo l‘antahkarana planetario. I Buddha di Attività, come avete

studiato, stanno estraendo sostanza dalla rete dei triangoli. I regni superiori ―si alimentano‖

degli inferiori. Con questo s‘intende che edificano con sostanza proveniente dai regni

inferiori, immettendola nei propri corpi di manifestazione. Una volta che questi corpi sono

stati costruiti, l‘entità costruttrice che vi dimora può astrarsi.

Il processo dell‘iniziazione di gruppo fu sollecitato, perché la costruzione dei centri

planetari ai livelli eterici cosmici procedeva rapidamente, dato che gli umani erano pronti a

conseguire l‘iniziazione e, dunque, ad entrare nella costituzione di quei centri.

Lasciatemi trasferire queste idee al livello del vostro processo di gruppo. Ho detto che siete

un gruppo in fase di addestramento per il Terzo Grado. Questo non significa che tutti i

membri del gruppo siano a quel livello, ma che lo è l‘identità del gruppo. Al Terzo Grado, una

parte del campo causale (il materiale del terzo sottopiano) è lacerata, permettendo ad un‘altra

parte dell‘aspetto ―vita‖ del gruppo di essere liberata dal campo causale. L‘aspetto Vita dal

vostro punto di vista è ―identità‖. Non la liberazione della vostra coscienza (che è il Secondo

Aspetto) ma della vostra identità. Vi sia chiara questa distinzione. Ovviamente la liberazione

dell‘identità ha effetti nella coscienza, perché parte dell‘identità ora opera con un livello di

sostanza diverso ed è l‘interazione fra identità e sostanza che produce coscienza. La coscienza

continua a pervadere il campo. L‘identità è innalzata nell‘ashram, il quale ha come suo punto

focale la Volontà del Maestro situata sul piano atmico. Col tempo, una piccola quantità

dell‘aspetto Volontà o Vita del gruppo può diventare una parte di questo centro superiore e

fondersi con la Volontà del Maestro.

Alla fine, un essere umano conoscerà se stesso simultaneamente come triplicità di monade,

anima e personalità. Il Primo Aspetto di ognuna di queste tre identità è situato sui piani

logoico, atmico e mentale, ed è questo il motivo per cui esiste un triangolo fra il NGSM, i

Nirmanakaya e i Buddha di Attività. L‘astrazione della vostra identità dal campo Highden ha

prodotto un influsso su altri che hanno assunto la ―responsabilità‖ del progetto esteriore.

L‘astrazione di una parte della vostra identità dal campo della Shamballa School porterà

l‘influsso di altri nello schema energetico già creato. Di conseguenza, si assumeranno

maggiori responsabilità nello sviluppo di quel campo SE troveranno un vuoto d‘identità (ma

non di coscienza) che la loro identità potrà riempire e sarà incoraggiata a riempire. Tutto ciò è

un training secondo modalità di Primo Aspetto e, se vi riflettete, vi renderete conto che è

connesso al processo di individualizzazione per astrazione, che diverrà il metodo

predominante del terzo sistema solare. Vi ho dato molto su cui riflettere e, in questo periodo

di transizione, vi chiedo di leggerlo e rileggerlo attentamente con cura e di considerare sia il

significato che l‘importanza di queste informazioni per il vostro attuale lavoro.

123

1 Settembre 2004

Plenilunio di VIRGO La Sacralizzazione della Materia

La traslazione della coscienza è sempre un processo duplice. L‘astrazione di elementi

d‘identità entro il campo causale del gruppo nel corpo atmico ha un‘azione riflessa nella

direzione opposta. Ciò produce una discesa di energie atmiche nell‘eterico/fisico. Tuttavia,

poiché l‘intenzione direzionale è verso l‘astrazione, il risultato è un precipitarsi verso l‘alto

delle combinate energie inferiori, verso le superiori.

―Quando la luce radiosa dell‘Angelo Solare è fusa con la luce d‘oro dell‘intermediario

cosmico, risveglia dall‘oscurità la piccola luce di Anu, l‘atomo.‖36

Le energie inferiori cui ci riferivamo, fanno parte della vita del piano fisico – esse sono in

effetti, le energie dell‘anima entro la forma – gli agnichaitan o elementali del fuoco. Proprio

come il corpo causale costituisce il ponte di fuoco fra gli eteri cosmici e i tre mondi, così

esiste una classe di agnichaitan che opera sul quinto sottopiano o sottopiano gassoso del

fisico, che costituiscono il ponte di fuoco fra il corpo fisico e l‘eterico. La liberazione

dell‘energia entro la forma è responsabile di un certo numero di fenomeni.

La registrazione della ―luce dentro la testa‖.

La radiosità del corpo fisico e la liberazione delle sue riserve di energia.

L‘innalzamento di kundalini.

È dunque l‘identificazione con l‘aspetto Volontà della triade, o atma, che rende dunque

possibile la sacralizzazione della materia (liberando la luce o coscienza in essa contenuta) e la

conseguente fusione dei tre mondi della triade con i tre della personalità. Tramite questo

processo, quindi, la stella a sei punte diventa la stella a cinque punte. Quest‘allineamento fa

diventare la Quinta, la Terza e la Prima Iniziazione un‘unica espressione sintetica. Ve lo

chiarirò meglio.

La Prima Iniziazione concerne il piano fisico. La coscienza del discepolo è focalizzata

sulla purificazione dei corpi eterico e fisico e l‘influenza è quella del Settimo raggio. Con

questa purificazione e la manipolazione del corpo fisico, con l‘esercizio e la dieta alcune delle

energie del corpo fisico sono liberate nell‘eterico ed operano per costruire i sistema dei

chakra.

Alla Terza Iniziazione, entra in gioco il Quinto Raggio e la mente è illuminata, il che

comporta un‘azione riflessa sul fisico/eterico. Si libera altra energia, ma questa volta tramite

l‘afflusso di manas o mente. Alla Quinta Iniziazione, è l‘azione del Primo Raggio che libera

atma. L‘azione riflessa di questa liberazione produce il ―terzo innalzamento‖ dell‘energia

della materia e la completa disintegrazione del corpo causale. È la combinazione del Primo,

del Quinto e del Settimo Raggio che focalizza il più alto nel più basso. Avviene così un

allineamento fra tre templi - il Tempio di Ezechiele (piano atmico), il Tempio di Salomone

(piano mentale) e il tempio del corpo (piano fisico). A livello globale, la fondazione del

Tempio del Potere sul piano fisico e la restaurazione dei misteri dell‘iniziazione sono la

corrispondenza di questo processo. A livello sistemico solare, hanno la loro corrispondenza

nell‘ancoraggio di un ―germe di Volontà solare‖ da parte del Logos Planetario.

Anche le tre forme di individualizzazione sono connesse a questo processo. Nel primo

sistema, l‘individualizzazione fu effettuata dall‘azione della materia. Nel secondo, invece, si

36

Alice A. Bailey, Trattato di Magia Bianca, Lucis Publ. Comp. New York 1934, p. 105.

124

deve a quella della coscienza. Nel terzo sistema, sarà effettuata dall‘azione della volontà.

Il mistero della sessualità concerne l‘interazione elettrica fra l‘anima e la personalità.

Quando l‘aspetto più alto della triade (atma) è portato coscientemente nell‘aspetto più basso

della personalità (il corpo fisico), abbiamo la fusione delle due triplici entità, che crea una

singola entità, la cui coscienza comprende tutti i cinque piani inferiori (da ciò, la stella a

cinque punte).

Il corpo causale è il Cristo, o principio intermedio nei cinque mondi. Esso fu creato, al

momento dell‘individualizzazione in questo sistema, con l‘interazione elettrica fra i piani

atmico e fisico. Il ―seme‖ di atma fu posto nel ―grembo‖ della materia, producendo il Cristo

bambino nel punto di mezzo. Quando il sé causale dimorante all‘interno (o anima) può

operare coscientemente con questa interazione elettrica, allora il principio cristico è in grado

di abbracciare entrambi i genitori e ―unificare‖ i cinque piani inferiori del piano fisico

cosmico.

Il Quinto Raggio, o stella a cinque punte di Betlemme, si esprime sul quinto piano, sia

come indicazione di un evento già occorso, sia come promessa di un evento che verrà.

Desidero che riflettiate su questo intero processo in rapporto col vostro lavoro, quale anima

di gruppo. La prima fase del vostro lavoro consisteva nel focalizzarvi su una posizione fisica

esteriore. Questa era la focalizzazione del Settimo Raggio sul progetto situato a Highden. La

seconda fase del vostro lavoro consisteva nel focalizzarvi sullo sviluppo cosciente del campo

causale di gruppo, che comportava necessariamente anche una certa astrazione e un nuovo

orientamento della vostra coscienza fuori dalla sua attività esteriore. La terza fase del vostro

lavoro è stata un‘ulteriore astrazione e la focalizzazione sulla Volontà del vostro Maestro.

Questa focalizzazione, combinata con un appello invocativo unitario, ha avuto come risultato

l‘inizio di una lacerazione o strappo nel campo causale, che ha permesso ad una parte della

vostra identità (o Primo Aspetto) di astrarsi e di costruirsi un più alto punto di tensione,

formando letteralmente una parte piccola e relativamente insignificante del centro della gola

del pianeta.

Il risultato riflesso di questa astrazione di identità è un riversamento nella direzione

opposta dell‘―attività‖, o Terzo Aspetto della monade, entro il piano fisico. Questo duplice

movimento simultaneo (purché l‘enfasi generale sia sull‘astrazione e NON sulla precipitazione)

dà come risultato un‘elevazione, un innalzamento, cioè, delle energie inferiori verso le

superiori. Questo è ciò che produce il vortice stabile d‘iniziazione che costituisce una scuola.

La coscienza identificata con materia è continuamente spinta verso l‘occhio centrale, dove

infine è liberata dall‘identificazione coi tre mondi e trova la sua polarizzazione entro la triade.

Quando avviene questa polarizzazione superiore, l‘azione riflessa consiste in un riversarsi di

energie monadiche nei campi della personalità, che a loro volta interagiscono con

l‘intelligenza materiale introdotta in quei campi e stimola o accelera il principio Cristico entro

di essi. L‘effetto generale è un auto-perpetuantesi e crescente generatore di coscienza o di

Secondo Aspetto e la sua espansione prosegue finché esso non includa, in quanto espressione

unificata, i cinque mondi.

Prima del Terzo Grado, la manifestazione è un processo della coscienza che cerca di

dirigere e padroneggiare la forma. Dopo il Terzo Grado, la coscienza o principio animico non

è più indirizzata verso la manipolazione della forma, ma diventa un condotto per collegare le

energie di spirito e materia, permettendo all‘uno di fluire nell‘altra. Il Piano, che è già pervaso

di Proposito, ―formula‖ se stesso nei tre mondi senza sforzo, perché la coscienza di coloro,

tramite i quali esso sta entrando, non interferisce più nel processo. Riflettete su questo.

125

29 Settembre 2004

Plenilunio di LIBRA

La Costruzione di Idee Viventi

Il segreto della costruzione di forme pensiero abbastanza potenti da manifestarsi

autonomamente consiste nell‘assicurare che abbiano incorporati in essi gli ingredienti

energetici necessari. La lezione che il gruppo deve affrontare attualmente consiste

nell‘imparare come operare con l‘energia della Luce Superna sul piano mentale. Nella prima

fase, il simbolo era la stella a sette punte e il gruppo era focalizzato su un progetto esteriore.

Nella seconda fase, la stella a sei punte era il simbolo ―marchiato a fuoco‖ nel campo causale

del gruppo e il lavoro riguardava principalmente l‘incontro e la padronanza delle energie

astrali. Ora il gruppo ha l‘opportunità di ancorare le energie e gli apprendimenti essenziali

della stella a cinque punte entro l‘esperienza dell‘anima di gruppo.

Quando una forma pensiero è costituita soltanto da materia mentale, è soggetta alle stesse

regole delle altre creazioni mentali umane, la maggior parte delle quali non si manifesta sul

piano fisico (fortunatamente), perché non sono abbastanza potenti. Quelle costituite da

materia mentale mista a sostanza sia buddhica che astrale, tendono a formare ―ideali‖.

Soltanto le forme pensiero pervase sia da sostanza atmica che da quella eterica devono

manifestarsi secondo legge, perché contengono intrinsecamente materia dei cinque sottopiani

inferiori del piano fisico cosmico in giusto rapporto reciproco. Esse sono, dunque, una piccola

incorporazione seminale del piano e, poiché il Piano è già pervaso da Proposito, esso deve

perciò esprimersi in una forma o nell‘altra.

Un Maestro che operi sul piano atmico cerca di accumulare materia dal piano mentale

superiore nel suo centro o corpo di manifestazione sui livelli atmici, parte del centro della

gola del pianeta. Un iniziato di Terzo Grado deve manifestare un processo analogo al proprio

livello. Deve accumulare energia dal piano eterico/fisico in quel centro del piano mentale

superiore che chiamiamo corpo causale. Un altro nome di questo processo è ―l‘innalzamento

di kundalini‖. Egli fa questo, estendendosi fino al livello atmico della triade e portando Luce

Superna giù nel corpo causale. Reazione riflessa a ciò è l‘innalzamento di energia dal piano

più basso. Ora egli deve amalgamare insieme queste due energie, una proveniente dal piano

atmico e l‘altra dal piano fisico, per creare il nocciolo centrale della forma pensiero. Dopo di

che amalgama le energie di buddhi e del piano astrale, per creare un involucro magnetico

intorno al seme, in modo tale da poter stabilire giusti rapporti con altre forme pensiero e altre

menti. Infine amalgama le energie del manas superiore con quello inferiore, per formare

l‘involucro esteriore della forma pensiero, l‘aspetto dell‘intelligenza creativa. Pertanto, egli

ripete a modo suo il processo usato dall‘angelo solare per creare il veicolo causale stesso con

il suo gioiello centrale e i tre strati di petali. Egli sta apprendendo la scienza di operare con le

energie dei cinque piani inferiori, diventando così un creatore cosciente, allineato con la

Gerarchia e il Piano.

Una forma pensiero creata da un iniziato deve manifestarsi, perché nulla manca nella sua

costituzione. Quanto più perfetta è la costruzione, tanto meno investimento è richiesto per

assicurarne la realizzazione. Per questo all‘anima è possibile (e alla monade sul proprio

livello) funzionare sul proprio piano, ampiamente dimentica di quanto avviene nei tre mondi,

perché sa che nel tempo e nello spazio il seme piantato si manifesterà, che verrà un momento

in cui lo sviluppo di quel seme raggiungerà uno stadio nel quale sarà chiesto di nuovo un

maggiore coinvolgimento attivo. Riflettete su questo processo della creazione di forme

pensiero, poiché ha in sé la chiave per la fase attuale del vostro lavoro di gruppo.

Vi ho chiesto di essere un canale di potenziamento verso altri gruppi e verso il NGSM in

generale. In particolare, vi ho chiesto di dirigere una corrente doppia: un aspetto che comporti

Luce Superna proveniente dal livello atmico e l‘altro che comporti denaro, o sostanza

126

fisica/eterica. Potete notare che queste energie sono al di fuori della sfera normale di attività di

molti gruppi esoterici che operano principalmente sui piani buddhico, mentale e astrale.

L‘introduzione contemporanea delle due energie in ciascuno dei due lati di questa sfera di

attività può portare, come conseguenza, alla produzione di un fuoco essenziale – una scintilla

elettrica generata dai due poli che possono galvanizzare in attività più produttiva i campi

preparati. Un simbolo esteriore di questo processo è l‘apparecchio usato per il ―sussulto

d‘avviamento‖ del cuore di un paziente che abbia smesso di battere. Le energie di atma, la

volontà di essere dell‘anima e di kundalini, e la volontà di vivere della forma, sono i due poli

dell‘energia di resurrezione con cui il Settimo Raggio ―eleverà i morti alla vita‖. Certo,

quando, dopo aver applicato la ―carica‖, il cuore batte di nuovo, il lavoro è compiuto e

l‘energia di iniziazione può andare a occuparsi di un altro soggetto.

Un‘idea vivente è essenzialmente un‘esteriorizzazione di un aspetto del Piano che ha due

genitori, la Volontà e il corpo. Al punto iniziale della sua creazione non si è circondata di un

involucro buddhico/astrale e di un doppio veicolo mentale. Non è stata ―rivestita‖ delle sue

piene vesti. A questo punto, è possibile utilizzare le vesti degli altri, identificandosi con il tutto

più vasto del gruppo mondiale, nello stesso modo in cui il Cristo utilizzerà le vesti del

Buddha. Che cosa intendo con questo? Quando l‘identità è centrata nel gruppo attraverso il

processo di sintesi, il risultato è un aumento della capacità di differenziazione. Questa è

un‘espressione dell‘energia organizzativa di Shamballa. Un gruppo quindi trova la sua

particolare funzione entro il gruppo più vasto, senza dover svolgere tutti i compiti al suo

interno. A questo stadio del vostro processo di sviluppo, potreste considerare la funzione della

Shamballa School come una specie di servizio mobile di defibrillazione per altri gruppi. Voi

fornite una corrente di elettricità generata dalla vostra capacità di mantenere in rapporto due

poli, aiutando a far nascere un fuoco vivo al centro della forma pensiero nel punto di mezzo.

Quindi, vi distaccate e procedete oltre.

Il Cristo è un‘espressione perfetta del principio Amore. Utilizzando le vesti del Buddha,

che fu un‘espressione perfetta del principio della Saggezza, il risultato è la duplice

espressione di Amore/Saggezza. Il terzo Avatar aggiungerà il principio del Potere al centro

dell‘espressione, facendone risultare la sintesi. Al vostro livello, cercate di riconoscere di

quale energia essenziale siete un‘espressione e imparate a riconoscere quella degli altri

gruppi. Poi aggiungete la vostra nota alle loro, in modo tale che essa fornisca ciò che manca e

si trovi completata dalle energie delle quali essi sono intrinsecamente i custodi.

La quantità di gruppi operanti con l‘energia della Vita è relativamente piccola in questa

fase del processo evolutivo, mentre nel mio ashram vi sono molti gruppi che operano con le

energie dell‘Amore e dell‘Intelligenza. Da qui il mio interesse per questo tipo di formazione e

sperimentazione. L‘aspetto di Primo Raggio ―tocca e si ritira‖. Cerco di avere della coscienza

sviluppata disponibile per poter trasmettere, ―a richiesta‖, la Vita nei tre mondi. Come i

componenti della caserma dei pompieri sono pronti a rispondere al fuoco immediatamente

dopo un avviso, così i gruppi addestrati all‘energia della Volontà devono essere disponibili a

rispondere alla chiamata dall‘ashram, sebbene in questo caso non spegneranno fuochi ma, al

contrario, li accenderanno.

127

27 Ottobre 2004

Plenilunio di SCORPIO

Ciò che può effettuare un cambiamento

Questo è un momento importante nella storia del pianeta. Con questo torniamo ad un mio

messaggio precedente, quando vi dissi che la Gerarchia aveva deciso di permettere l‘Umanità

di agire come un centro che eserciti pienamente il proprio libero arbitrio. Le elezioni in

America offrono un‘opportunità cruciale in questo esercizio di volontà. Le questioni sono

chiare e la popolazione di quella democrazia occidentale ne è stata informata più di quanto sia

mai stato fatto prima. Forse, l‘unico elemento che manca è una chiara prospettiva su come il

resto del mondo vede questa nazione. È sempre difficile valutare, quando si permane nella

propria aura. Perciò, una delle questioni fondamentali per il popolo americano è quella se si

aprirà o no ad una prospettiva mondiale più unificata – giungendo ad identificarsi con

l‘umanità – ciò che richiederà una certa umiltà nell‘assorbire alcune verità scomode circa se

stesso come nazione. Oppure, se si ―chiuderà‖ virtuosamente intorno alla propria identità

nazionale e alla sua posizione nell‘arena globale. Per questa giovane nazione si tratta di una

prova di discepolato. Rinforzerà la sua personalità, o si aprirà all‘anima? Ricordate che

l‘anima è sul Secondo Raggio ed è sotto l‘influenza di Aquarius. Queste due energie offrono

grande potenziale per la diffusione del principio di Libertà, che è insito fortemente nell‘anima

degli Stati Uniti. La diffusione del principio della Libertà sui livelli dell‘anima è

completamente diversa da quella dell‘―idea‖ di libertà quale è interpretata dalla personalità

dell‘America. Essa è il lato in ombra dell‘espressione di questa ―idea interpretata‖ che è

proprio ciò di cui la comunità globale è attualmente consapevole, quando pone questa nazione

sotto il suo sguardo. Liberarsi dell‘idea e lavorare col principio stesso è la sola cosa necessaria

per aprirsi all‘anima. L‘imposizione dell‘idea di libertà sugli altri a loro beneficio non è

un‘espressione di libertà; tuttavia, a volte, è necessaria nel processo di sviluppo. Vedrete che è

proprio su questa questione che la Gerarchia sta lavorando. La Gerarchia è l‘anima per la

personalità dell‘Umanità. Se avessimo permesso all‘umanità la piena espressione del principio

di Libertà, quando si esprimeva in un modo non solarizzato, avremmo dovuto condividere la

responsabilità di conseguenze distruttive. Tuttavia se avessimo impedito l‘espressione di quel

principio, quando l‘umanità aveva raggiunto uno stadio in cui chiedeva maggiore accesso,

avremmo dovuto condividere la responsabilità per la repressione del principio che risiede nel

nucleo monadico della vita planetaria. Che qualcosa sia buona o cattiva dipende totalmente

dal contesto di tempo e spazio. È per questo motivo che l‘anima è ―un‘espressione vivente di

principi‖ e non una serie fissa d‘idee o pratiche che possono essere capite ed emulate dalla

personalità.

L‘umanità dovrà scegliere e, perché essa possa farlo, la Gerarchia deve fornire lo spazio

perché quella scelta possa essere fatta tramite un parziale ritiro del suo sguardo influenzante.

Capite questo procedimento? L‘anima deve aspettare, pronta all‘invocazione volontaria da

parte della personalità, ma senza cercare di influenzare quella volontà.

L‘umanità andrà avanti ed eserciterà la sua libertà, scegliendo ciò che già conosce, le

pratiche e i comportamenti veri e collaudati che ha continuato a verificare per millenni? O si

fermerà, sperimentando le limitazioni della propria intelligenza accumulata, generata nella

lunga attività, e chiederà, o meglio esigerà, un cambiamento? Quando questa richiesta cresce

fino ad un punto di invocazione, ciò che può determinare un simile cambiamento deve

manifestarsi secondo Legge. Questo è il dilemma; quello che può effettuare un cambiamento

non è presente nella sfera d‘esperienza dell‘umanità. L‘apertura a questo afflusso richiede

l‘ammissione del fatto che l‘umanità, lasciata alle proprie possibilità, non può risolvere da

sola i propri problemi essenziali. Questa è una posizione vulnerabile: l‘ammissione

dell‘inadeguatezza innata a tener testa alle sfide che deve affrontare. Tuttavia, è solo in questa

128

ammissione, in questa vulnerabilità, che una porta può aprirsi per ricevere ciò che è nuovo,

ciò che può cambiare tutto in un lampo di tempo. Questo ―qualcosa di nuovo‖ è l‘eredità

dell‘umanità, conservata per lei nella Camera del Consiglio, in attesa che sia matura. È la

divinità essenziale che risiede nel nucleo della personalità, ma che non è riconosciuta

consapevolmente. Il suo riconoscimento richiede l‘abbandono di ciò che è conosciuto e

provato, ma limitato, dei meccanismi di sopravvivenza della personalità, sviluppati durante un

lungo processo evolutivo. Se si effettua quell‘abbandono, essa incontrerà immediatamente la

rivelazione di un principio superiore celato interiormente. Questo principio, trovandosi al di

fuori dallo spazio e dal tempo della personalità, col suo ingresso crea un nuovo spazio e

tempo all‘interno dei quali può verificarsi qualcosa di completamente diverso dalla saggezza

convenzionale. È letteralmente l‘inizio della ri-creazione del Cielo e della Terra, una

ricreazione nella coscienza. Tutto diventa nuovo, perché il vecchio si è arreso. Potrà l‘umanità

abbandonare ciò che è vecchio? Vorrà l‘America lasciarsi andare e lasciare che Dio compia il

Suo miracolo per suo tramite? In questo momento nello spazio e nel tempo, c‘è una tensione

sufficiente da permettere di far entrare ciò che sta fuori dallo spazio e dal tempo? Noi

aspettiamo in pace e positività attive.

129

26 Novembre 2004

Plenilunio di SAGITTARIUS

La Triplice Anima

Nel processo d‘iniziazione di gruppo vi sono tre fasi che sto cercando di ‗seminare‘

svolgendo un lavoro sperimentale con gruppi come questo. Tutte queste fasi richiedono un

certo grado di coscienza buddhica, perché è solo sul piano buddhico che l‘uomo acquisisce

completa coscienza di gruppo e diventa capace, dunque, di partecipare all‘opera della

Gerarchia da membro della Quarta gerarchia o gerarchia umana.

La prima fase del lavoro consiste nel porre in contatto le energie del piano atmico e del

piano mentale superiore. Questo determina la diffusione della Luce Superna nel suo aspetto

creativo entro il campo egoico del gruppo e, conseguentemente, entro ogni campo egoico

individuale. Questa diffusione può essere o no registrata entro la coscienza dell‘individuo e

ciò dipende da una serie di fattori, ma i suoi risultati sono nondimeno di vasta portata

rendendo l‘anima un ―vettore‖ dell‘energia della sintesi.

La seconda fase dell‘opera riguarda il porre in contatto l‘energia del piano monadico con

quella del piano astrale, e questo lungo il filo dell‘antahkarana o canale che è stato aperto

nella prima fase. Esso implica necessariamente un‘estensione di gruppo più vasta, dato che i

nostri collegamenti astrali sono più estesi.

La terza fase del lavoro comporta un processo di gruppo ancora più ampio, dato che

implica il collegamento di un filo sottile di energia logoica o del primo piano con il piano più

basso o settimo piano. Ancora una volta, ciò è attuato mediante il canale costruito nelle

prime due fasi del lavoro e ha risultati significativi sul piano esterno. Questi risultati esteriori

sono accompagnati dalla registrazione completa del tri-plice processo entro il cervello

eterico. Nel suo insieme questa serie di processi iniziatici consente al più alto e al più basso

di incontrarsi e ciò è il risultato dell‘effetto dell‘azione del Settimo Raggio sulla quarta

gerarchia o gerarchia umana durante l‘Era di Aquarius.37

L‘immagine che desidero vi raffiguriate è quella di tre stelle a cinque punte che formano un

tutt‘uno. La prima collega i cinque piani inferiori, la seconda i cinque intermedi e la terza i

cinque superiori. Il punto mediano di ciascuna di queste tre ―entità‖ comprende poi i tre piani

della triade spirituale - atma, buddhi e manas. Una certa comprensione del modo in cui la

triade opera nel collegare la monade con la personalità si può dedurre osservando i loro

rapporti in questo modo. Esse sono le ―unificatrici benigne‖.38

Una ―stella‖ collega il piano

atmico e quello fisico, creando il corpo causale quale suo ―cuore‖ centrale. Un‘altra collega i

piani monadico e astrale, tramite il suo centro ashramico nella buddhi e la terza collega i piani

logoico e mentale creando il corpo ―atmico‖ quale suo punto mediano.

Il ―filo‖ di energia o antahkarana che collega il più alto e il più basso, sia nel caso del

singolo discepolo che del pianeta nella sua interezza, può essere ancorato con successo solo

quando queste ―stelle‖ o ―campi di coscienza‖ operano come un‘unità. A livello causale esse

sono rappresentate nel loto dalle tre serie di petali. La loro opera sintetica è espressa nel

gioiello centrale. Le tre stelle sono in essenza il ―Figlio‖, o principio coscienza, che collega

spirito e materia. Esse sono il bodhisattva fra il buddha della monade umana o planetaria e la

personalità.

37

Vedere la trasmissione del 4 Febbraio 2004. 38

Alice Bailey, Trattato del Fuoco Cosmico, pag. 1204 ingl.

130

Per fare in modo che la vostra coscienza sia spinta a collaborare nello stadio finale del

processo di unificazione fra il piano più alto e quello più basso, vorrei richiamare la vostra

attenzione su ciò che sta completamente fuori dal regno della coscienza, o che perlomeno lo è

attualmente, a questo stadio evolutivo nel tempo e nello spazio. Sapete che, nel prossimo

sistema solare vedremo la cooperazione di tre evoluzioni – l‘umana, quella dei deva e la

misteriosa ―terza evoluzione‖39

connessa all‘entità planetaria e alle vite correntemente

involutive sorte in modo inappropriato sulla catena della Luna, che devono essere ―respinte

dietro‖, finché non giunga il momento adatto al loro risveglio. Possiamo pensare a questa

terza evoluzione come a ciò che non è ancora autocosciente – a ciò che è occultamente cieco e

sordo, capace solo di movimento. Essa ha la sua controparte nei mondi dello spirito situati

oltre la coscienza, così come essa stessa rimane al di sotto della coscienza. Al momento

dell‘individualizzazione, vi furono tre ―gruppi‖ – quelli che s‘incarnarono pienamente, quelli

che inviarono giù una scintilla e quelli che ―rifiutarono di incarnarsi‖.40

Il rifiuto di incarnarsi

da parte di alcune vite ebbe conseguenze karmiche, ma fu anche inevitabile secondo la Legge,

perché le forme nel tempo e nello spazio non erano pronte a usare le energie dello spirito che

affluivano.

Possiamo dunque vedere che, come nei tre piani inferiori vi sono energie non ancora pronte

ad essere solarizzate ed elevate nella coscienza così come oggi la conosciamo, nello stesso

modo nei tre piani superiori vi sono delle energie che non sono ancora pronte per essere fatte

scendere nella coscienza. Le energie inferiori sono impegnate a costruire forme più perfette; le

energie superiori sono similmente occupate con le energie del proposito planetario. In senso

planetario, Shamballa è la riserva delle energie superiori, mentre l‘umanità è la custode di

quelle inferiori. La kundalini planetaria s‘innalzerà un giorno ―tramite‖ il regno umano e,

anche se quel momento è ancora lontano, si deve tener presente che si tratta di un processo

continuo che si svolge nel tempo e nello spazio e che una certa circolazione di queste energie

è sempre in atto.

I tre mondi inferiori sono gli involucri dell‘anima, o Secondo Aspetto. Anche se l‘anima

non può essere contattata direttamente al di sotto del terzo sottopiano del piano mentale, se ne

può avere esperienza sui livelli inferiori, a seconda del grado di espressione o di sviluppo

dell‘anima manifestato nei veicoli della personalità. Prima della Terza Iniziazione, ci sarà

sempre qualche imperfezione in quell‘espressione, a causa degli aspetti non solarizzati della

personalità cui ci riferiamo nel loro complesso come al ―Guardiano‖. Similmente, non si può

avere esperienza diretta della monade al di sotto del terzo sottopiano del piano atmico,

sebbene la sua ―presenza‖ possa essere sperimentata tramite gli involucri della triade che sono

chiamati nel loro complesso l‘―Angelo della Presenza‖. Affinché il Guardiano e l‘Angelo si

fondano insieme, permettendo il fluire ininterrotto di energia dal più alto nel più basso, è

necessario un agente esterno rispetto ai cinque mondi inferiori. Non si può quindi entrare in

contatto con questa energia tramite la coscienza, neppure con quella della triade. Il suo

compito è quello di ―rifiutarsi‖ di entrare nel campo della coscienza.

I Nirmanakaya sul piano atmico rappresentano il ponte planetario fra Gerarchia e

Shamballa, proprio come il Nuovo Gruppo di Servitori del Mondo rappresenta il ponte fra

Gerarchia e Umanità. Proprio per mezzo del NGSM l‘energia della resistenza inconscia del

pianeta entro i tre mondi può confrontarsi con la sua controparte, l‘energia irremovibile del

proposito planetario, contattato tramite i Nirmanakaya.

È importante ricordare che nessun tipo di determinazione, educazione, comprensione,

mediazione o discussione può vincere queste energie di resistenza inferiori. Esse sono

impervie alla coscienza. Allo stesso modo, nessun tipo o quantità di meditazione o di

contemplazione può raggiungere direttamente le energie superiori. Esse sono oltre la ―portata‖

dell‘anima. Gli esseri umani che sono coscienti come anime, (fra la Seconda e la Quarta

39

Alice Bailey, Il Trattato del Fuoco Cosmico, pag. 844. 40

Alice Bailey, Il Trattato del Fuoco Cosmico, pag. 700.

131

Iniziazione) possono servire soltanto come condotti o canali fra energie superiori e inferiori

che non sono ancora in grado di controllare.

(… continuazione dell’8 Dicembre 2004)

In ogni caduta d‘identità da uno stato superiore ad uno inferiore o più denso, c‘è quello che

cade, quello che si rifiuta di cadere e il principio che pone in rapporto i due. Un altro modo di

esprimere il concetto è questo: quello che s‘identifica col soggetto, quello che s‘identifica con

l‘oggetto e quello che pone in relazione i due. Il vedente, il veduto e l‘atto del vedere sono

tutte funzioni della coscienza e rappresentano la fondamentale triplice divisione di spirito,

materia e anima. C‘è tuttavia quello che si trova al di sopra di tali funzioni, come pure quello

che si trova al di sotto. Uno stato singolo in cui il vedente, il veduto e il vedere sono una cosa

sola. Ciò è molto difficile da spiegarsi entro l‘ambito della coscienza, poiché essa è per sua

natura duale. Per farsene un‘idea, si potrebbe parlare d‘istinto animale e istinto spirituale che

portano entrambi all‘―azione diretta‖, senza alcun intervento della ―auto-coscienza o analisi‖.

Perviene un impulso e ne consegue un‘azione, senza ―pensiero‖. Quando il piano fisico

cosmico sarà stato completamente solarizzato o pervaso di coscienza, l‘azione su questo piano

inferiore sarà effettuata automaticamente in risposta diretta agli impulsi di Shamballa, che

hanno origine a loro volta da piani cosmici superiori. Come il ginocchio scatta in risposta al

colpo del martelletto di gomma del medico, così un giorno la vita sul piano fisico risponderà a

Shamballa.

Proviamo a considerare tutto ciò applicato alla vita del discepolo: un impulso spirituale

giunge sulla voluta inferiore della spirale dall‘anima alla coscienza, o su una voluta superiore

della spirale, dalla monade, o l‘Uno. La attraversa passando all‘azione immediata e istintiva?

Oppure è soppesato e valutato nella coscienza? Il discepolo valuta quali potrebbero essere le

conseguenze di ogni azione, per sé e per gli altri? Osservate come si sviluppa questo processo.

Il sentiero spirituale comincia con lo sviluppo dell‘autocoscienza tramite l‘individua-

lizzazione. Occorre un ―sé‖, per indagare su se stessi e sul proprio ambiente interiore ed

esteriore. Occorre un ―sé‖, per imparare a padroneggiare l‘istintiva attività impulsiva del sé

inferiore e cominciare a sviluppare ed esprimere un più cosciente approccio amorevole e

spirituale alla vita. Tuttavia, alla fine questo ―sé‖, e perfino il ―sé superiore‖, ostacolano il

successivo sviluppo, a causa dell‘effettiva dualità insita in ogni coscienza. Nascono di

conseguenza una separazione e una traslazione che avvengono fra l‘impulso della monade e

l‘espressione della personalità. Questa separazione, o ―ritardo‖ nella trasmissione, può essere

eliminata soltanto tramite l‘astrazione dell‘intermediario, l‘anima – così come in un ciclo

precedente, ci fu l‘astrazione del senso d‘identità personale.

Allo stadio attuale dell‘evoluzione sul pianeta, l‘obiettivo è quello di collegare i tre centri

principali – Shamballa, Gerarchia e Umanità – fra di loro e di assicurare una libera

circolazione di energia in entrambe le direzioni attorno a questo triangolo. Un giorno, tuttavia,

non vi saranno tre energie separate, ma Una sola, un‘unica espressione di divinità sul piano

fisico cosmico. Gli impulsi istintivi superiori e inferiori della ―vita‖ sono intesi quali opposti

dalla triplice anima che si esprime tramite la triade, e l‘opera dell‘anima o principio coscienza

è quella di scegliere il superiore invece dell‘inferiore. Il risultato di questa scelta da parte

dell‘anima è il riequilibrio di un precedente squilibrio. L‘anima incarnata ha già scelto

l‘inferiore invece del superiore – e quello fu il processo tramite cui, all‘inizio, divenne

incarnata – perciò, scegliendo l‘altro, ―si unifica‖. Tuttavia, il motivo per cui l‘anima debba

scegliere il superiore invece dell‘inferiore, non fa diventare il superiore ―intrinsecamente‖ più

prezioso. Il valore è una funzione della coscienza e della relatività. La Vita È. E la Vita È UNA.

L‘espressione superiore e quella inferiore non sono veramente separate. In verità, ciò che deve

essere trovato esiste sia nel superiore che nell‘inferiore ed è essenzialmente identico anche

nell‘anima che sceglie fra essi. Quando si sperimenta quel ―qualcosa‖ d‘identico, avviene la

transizione dalla Coscienza alla Vita.

132

27 Dicembre 2004

Plenilunio di Capricornus

La Vita Una

Esiste qualcosa che risiede nel nucleo dell‘anima ed in quello della personalità che è

identico. Questa energia è la Vita. Non è ―vita‖ differenziata, ma è la Vita Una. Questa

realizzazione ―unifica‖ l‘anima e la personalità, perché in effetti non c‘è separazione inerente.

Sono come gemelli identici vestiti con abiti diversi, ma effettivamente non sono gemelli, ma

solo ―uno‖. Questa realizzazione sta al cuore della trasfigurazione - tutte le forme esteriori,

incluse quelle nella coscienza, sono trasfigurate davanti all‘―occhio‖ identificatore

dell‘iniziato. Tutto è realizzato come uno, un grande fuoco che è la Vita. Questo può essere

ribadito in continuazione, ma la sua realizzazione è un‘altra faccenda. Questa realizzazione ha

effetti simultanei, sia sulla coscienza dell‘iniziato che sul suo cervello; un antahkarana di

fuoco viene registrato dal più alto mondo senza forma a quello più basso della forma.

È a questo punto che la Quinta Gerarchia, il Quinto Raggio e il centro ajna diventano

importanti. Vi ricorderete certamente che nelle mappe dei centri la posizione eterica di quello

ajna non è posta fra i quattro piani eterici. Se consideriamo che sia associato con i tre

sottopiani più alti del quinto piano o gassoso e di conseguenza con gli agnichaitan del piano

fisico, potremmo ricavarne in senso planetario, ad un livello superiore di corrispondenza,

qualche idea del ruolo del NGSM quale centro ajna planetario. Così, quando i centri coronale

e ajna funzionano come un‘unità, si crea un ponte fra il primo e il quinto sottopiano e l‘opera

del Quinto Raggio è completata. Durante il prossimo ciclo di settimo raggio, che coincide con

l‘era di Aquarius, questo allineamento sarà portato a compimento fino al settimo piano o

piano fisico e ne risulterà la sintesi.

Questa sintesi è la realizzazione sul piano fisico di ciò che si trova al di là di tutti i piani.

Tutti e sette i piani o stati di coscienza sono in essenza uno: la Vita Una del piano fisico

cosmico. Quando si fa l‘esperienza di questa Vita Una, tutte le distinzioni minori sono

realizzate nel loro contesto ed abbandonate. Nel caso dell‘iniziato, che sia un individuo o un

gruppo, questa ―corrente‖ di energia di Vita viene registrata tangibilmente nel cervello fisico

così come nella coscienza. La registrazione entro la forma diventa una ―pietra di paragone‖

per accedere alla corrente e questo è il motivo per cui certi luoghi fisici nel mondo esterno

diventano punti stabili di ancoraggio per il quinto regno ed è anche la ragione per cui il

Tempio del Potere potrà essere infine realizzato sul piano fisico. Il vostro lavoro di gruppo ad

Highden è stato parte di questo processo.

Così, qualcosa accade nell‘espressione più bassa della personalità, la forma fisica.

L‘energia della ―Vita‖ viene registrata e determina un punto di ―ancoraggio‖ più o meno

permanente. Qualcosa accade anche nell‘anima, al suo livello d‘espressione più elevato, il

piano atmico, che si potrebbe descrivere come uno ―strappo‖ nel velo o nella rete. Ricordate

che i veli fra i livelli eterici sono progressivamente lacerati, azione chiamata anche ―il

bruciarsi della rete‖. Se ricordate inoltre che la discesa del fuoco dello spirito e l‘ascesa del

fuoco di kundalini sono eventi simultanei e in realtà c‘è un solo fuoco, potrebbe derivarne una

certa comprensione. Il risultato nella coscienza (poiché l‘anima è sempre la sede della

coscienza) è che la ―divisione in compartimenti‖ della coscienza termina. La sua divisione in

personalità, anima e spirito è portata ad estinguersi entro la consapevolezza dell‘anima. Si ha

l‘esperienza dell‘occhio nel triangolo.

La fine della divisione in compartimenti, raggiunta identificandosi con la Vita Una dietro la

coscienza e la forma, ha la sua rappresentazione esteriore nell‘esperienza di vita dell‘iniziato.

Comincia ad identificarsi con la sua forma e, infine, con la sua personalità come un tutto

unificato funzionante. Progressivamente, diventa più consapevole di se stesso come un‘anima

sempre più capace di operare tramite la sua personalità e disidentificandosi da essa.

133

Acquisisce, quindi, maggior coscienza di gruppo e comincia ad identificarsi con i gruppi

interiori ed esteriori sempre più numerosi: i suoi collaboratori, la sua nazione, l‘umanità come

un tutto.

Alla fine, la sua identificazione si trasferisce alla Vita Una che è la Terra, la Vita di

Shamballa, la Vita di Sanat Kumara. E poiché la Vita è UNA, questa identificazione lo fa

entrare in piccola misura in contatto con la Vita che È, che si esprime attraverso tutto il

Cosmo, pur restandone al di fuori. Allorquando la VITA diventa una realtà entro l‘―identità‖

dell‘iniziato, le identificazioni minori svaniscono. Egli o lei può continuare ad essere parte

essenziale di gruppi, organizzazioni o nazioni, ma il loro centro d‘identificazione non sarà

―all‘interno‖ del gruppo esteriore, bensì nella Vita essenziale che si esprime per suo tramite.

Essi diventano ambasciatori della Vita Una e, tramite la loro identificazione con essa, che

aumenta al conseguimento delle iniziazioni più elevate, inducono in altri la realizzazione della

Vita Una stessa. Tutti i fuochi minori sono contenuti nell‘unico fuoco ―sintetico‖ che rimane

al di là del piano fisico cosmico, e ogni qualvolta questo fuoco di sintesi è presente anche

nella più impercettibile delle ―dosi‖, ha un effetto omeopatico sull‘ambiente circostante. Tali

lavoratori devono rimanere ―liberi‖ di seguire il richiamo dello spirito, quando esso arriva.

Essi sono foglie mosse dal vento che ―soffia dove vuole‖ e devono imparare a rispondere a

quel richiamo interiore, quella conoscenza diretta che fluisce lungo la possente corrente del

loro antahkarana ancorato; in tal modo, essi allargheranno questo canale di fuoco. Non sono

più prigionieri di affiliazioni di gruppo, fedeltà o impegni, ma devono tener salda la loro lealtà

verso qualcosa di più profondo che batte nel cuore di tutti i gruppi. I loro va e vieni saranno

allora ―irragionevoli‖ per le coscienze attive in questi raggruppamenti minori, ma proprio

questa irragionevolezza sarà un indicatore di ciò che esiste oltre la ragione, quell‘istinto

spirituale che agisce senza pensare, perché non è intrinsecamente separato dalla vita che lo

motiva. Infatti, non esiste un‘identità separata che ―pensi‖ a ciò che ―essa‖ dovrebbe fare.

Il lavoro di questo ―gruppo esteriore‖ sta giungendo al termine e, nel contempo, sta

cominciando solo adesso. Una Scuola è un campo di addestramento, un vivaio dove le cose

possono essere messe alla prova in ambiente sicuro e le conseguenze delle azioni possono

essere contenute. Una Scuola è una preparazione alla vita. Si potrebbe dire che la Shamballa

School è una preparazione alla VITA. Un contenitore si sta rompendo, ma voi non siete mai

stati quel contenitore. La Shamballa School non è né un‘organizzazione esteriore, né un

gruppo esteriore. Essa è presente, quando sono soddisfatti due criteri.

1. La Vita è presente (che è ovunque e si manifesta sul piano fisico cosmico).

2. La presenza di quella Vita è ―realizzata nella coscienza‖.

Se sarete in grado di mantenere, anche a tratti, la realizzazione di quella Vita in qualsiasi

circostanza siate impegnati, allora la Shamballa School sarà operativa. Come individui, non è

necessario né stare assieme, né stare separati, poiché nella Vita non esiste separazione

possibile.

Questa serie di training all‘iniziazione di gruppo non è stata un processo teorico. Essa

proseguiva appaiata con il lavoro da voi avviato nei tre mondi. Un iniziato sa perché lavora, e

lo stesso vale per un gruppo iniziato. Qualunque identificazione con l‘aspetto Vita abbiate

ottenuto, non è stata una conseguenza alle mie parole; le mie parole sono state una risposta

vivente, un ponte suscitato dalla vostra richiesta energetica di Vita, generata dal vostro appello

e dal vostro impegno a servire. Un ponte sul quale l‘energia può muoversi in entrambe le

direzioni. Ora vi chiamo a servire da tale ponte fra l‘energia della Vita e gli appelli di altri

gruppi. Troverete la vostra risposta vivente alla tensione generata e rivestirete la lezione

essenziale d‘identificazione con la Vita Una con molte ed esteriori vesti di coscienza.

L‘insegnamento non consiste nel dare informazioni teoriche - se ciò bastasse, allora un solo

messaggero della Gerarchia sarebbe tutto ciò che occorre, ma è un processo esperienziale, nel

134

quale bisogna addentrarsi nuovamente e di continuo con gruppi sempre più grandi. È una

relazione basata sul comprendere che non c‘è alcun bisogno di porre in rapporto cose che non

sono essenzialmente separate fra loro. È la fratellanza dell‘era di Aquarius in dimostrazione

vivente.

Che la Vita prevalga!

135

18 Gennaio 2005

Plenilunio di Aquarius 2005

Invocazione del NGSM al Principio Vita

Vi ho detto che questa terza fase del lavoro riguardava la precipitazione di un sottile filo di

antahkarana dal primo al settimo piano. Questo lavoro è stato intrapreso in unione con molti

altri gruppi in tutto il pianeta e si è anche occupato di conferire potere al NGSM, sia dal punto

di vista materiale che da quello spirituale. Ora che gli eventi dell‘ultimo mese sono accaduti,

potrebbe essere utile dare una visione prospettica del processo planetario dai regni interiori.

Gli eventi esteriori precipitati al momento del Plenilunio di Capricornus costituiscono una

piccola parte del processo iniziatico dell‘entità che chiamiamo ―Umanità‖. L‘umanità è il

discepolo mondiale, che si sottomette coscientemente a prove auto-iniziate sul sentiero del

discepolato. Come nel discepolo individuale, nella coscienza dell‘umanità vi sono forze

allineate con l‘anima e anche quelle che lo sono con la personalità. Queste forze duali

determinano linee di demarcazione e di tensione, e ciò produce crisi e opportunità di scelta.

Un‘importante divisione fu presente nella quarta ronda al tempo di Atlantide e fu sentita

prevalentemente nel corpo astrale dell‘umanità. Nella prossima ronda, vi sarà una scissione

culminante nel corpo mentale. In ogni razza radice, cicli minori svolgono la loro parte, e

dunque in questa, la quinta, c‘è una focalizzazione nel contesto generale della quarta ronda.

Affinché comprendiate cosa sto cercando di dire, dovrete superare un‘inerente reazione

astrale che si ribella alla condivisione di responsabilità per la perdita di vite che consegue

all‘attività del Primo Raggio. Dovrete anche fare una chiara distinzione fra colpa e

responsabilità.

In parole povere, il terremoto e il conseguente tsunami nel periodo del plenilunio di

Capricornus furono il risultato dell‘appello invocativo dell‘umanità avanzata, in particolare

del NGSM, che chiedeva più Vita. Questa richiesta di Vita fu invocata coscientemente

dall‘Umanità. Durante la Guerra di Atlantide, una tale invocazione da parte dell‘umanità non

fu possibile, perché l‘antahkarana sul piano mentale doveva ancora diventare operativo. La

Gerarchia fu costretta ad intervenire e il risultato fu il Diluvio Universale. Durante la Seconda

Guerra Mondiale, vi fu un appello invocativo dell‘umanità, ma fu grandemente aiutato e

rafforzato dalla Gerarchia stessa, il cui coinvolgimento nell‘esito della guerra fu attivo e

influente.

Ciò che rende unica la situazione attuale è che la Gerarchia, concedendo in parte

all‘umanità un maggiore uso, guadagnato a buon diritto, del principio di libertà e del libero

arbitrio, ha volutamente limitato il proprio coinvolgimento negli affari dell‘Umanità dopo

l‘Impatto di Shamballa del 2000. Questa limitazione concerne l‘avviamento attivo di nuove

attività dall‘interno della Gerarchia e il focalizzarsi solo sulla risposta ad attività iniziate

dall‘umanità, che sono in linea col Piano e per le quali si invoca aiuto.

L‘Umanità sta sviluppando la capacità di generare tensione della quale è se stessa il centro,

tensione che produce crisi ed opportunità di crescita spirituale presentata dal sentiero

dell‘iniziazione. Ci aspettiamo che questa tensione e questa crisi continuino fino all‘arrivo del

Quarto Raggio nel 2025. La stessa cosa accade anche nella vita del discepolo individuale in

cui gli eventi esteriori possono sembrare particolarmente impegnativi; eppure, guardando

dalla prospettiva dell‘anima, compie un grande progresso. Non dimenticate che

numerosissimi membri della famiglia umana furono in grado di incamminarsi sul sentiero

dell‘iniziazione, durante la Seconda Guerra Mondiale.

Analizzate questo passo dalla trasmissione di Scorpio, proprio prima delle elezioni negli

Stati Uniti.

L‘umanità dovrà scegliere e, perché essa possa farlo, la Gerarchia deve fornire lo

136

spazio perché quella scelta possa essere fatta tramite un parziale ritiro del suo sguardo

influenzante. Capite questo procedimento? L‘anima deve aspettare, pronta all‘invocazione

volontaria da parte della personalità, ma senza cercare di influenzare quella volontà.

L‘umanità andrà avanti ed eserciterà la sua libertà, scegliendo ciò che già conosce, le

pratiche e i comportamenti veri e collaudati che ha continuato a verificare per millenni? O si

fermerà, sperimentando le limitazioni della propria intelligenza accumulata, generata nella

lunga attività, e chiederà, o meglio esigerà, un cambiamento? Quando questa richiesta cresce

fino ad un punto di invocazione, ciò che può determinare un simile cambiamento deve

manifestarsi secondo Legge. Questo è il dilemma; quello che può effettuare un cambiamento

non è presente nella sfera d‘esperienza dell‘umanità. L‘apertura a questo afflusso richiede

l‘ammissione del fatto che l‘umanità, lasciata alle proprie possibilità, non può risolvere da

sola i propri problemi essenziali. Questa è una posizione vulnerabile: l‘ammissione

dell‘inadeguatezza innata a tener testa alle sfide che deve affrontare. Tuttavia, è solo in

questa ammissione, in questa vulnerabilità, che una porta può aprirsi per ricevere ciò che è

nuovo, ciò che può cambiare tutto in un breve lasso di tempo. Questo ―qualcosa di nuovo‖ è

l‘eredità dell‘umanità, conservata per lei nella Camera del Consiglio, in attesa che sia

matura. È la divinità essenziale che risiede nel nucleo della personalità, ma che non è

riconosciuta in coscienza. Il suo riconoscimento richiede l‘abbandono di ciò che è

riconosciuto e provato, ma limitato, dei meccanismi di sopravvivenza della personalità,

sviluppati durante un lungo processo evolutivo. Se si effettua quell‘abbandono, essa

incontrerà immediatamente la rivelazione di un principio superiore celato interiormente.

Questo principio, trovandosi al di fuori dallo spazio e dal tempo della personalità, col suo

ingresso crea un nuovo spazio e tempo all‘interno dei quali può verificarsi qualcosa di

completamente diverso dalla saggezza convenzionale. È letteralmente l‘inizio della ri-

creazione del Cielo e della Terra, una ricreazione nella coscienza. Tutto diventa nuovo,

perché il vecchio si è arreso. Potrà l‘umanità abbandonare ciò che è vecchio? Vorrà

l‘America lasciarsi andare e lasciare che Dio compia il Suo miracolo per suo tramite? In

questo momento nello spazio e nel tempo, c‘è una tensione sufficiente da permettere di far

entrare ciò che sta fuori dallo spazio e dal tempo? Noi aspettiamo in pace e positività attive.41

Durante le ultime due elezioni, la spaccatura mentale nella nazione americana è stata

profonda. Nell‘umanità, molti degli argomenti sono stati divisivi e decisivi. Dal punto di vista

della Gerarchia, la prevalenza d‘una serie d‘ideologie sull‘altra è meno importante del punto

di tensione ottenuto, quando sono in equilibrio contrapposto. Le forze in equilibrio forniscono

lo spazio all‘azione di un‘energia superiore unificante, che giunge quando entrambe ―le parti‖

sono poste in ginocchio. Gli osservatori dei conflitti umani hanno commentato spesso che,

quando entrambe le parti vantano l‘appoggio e la guida di ―Dio‖, non possono aver ragione

entrambe, ma in effetti ciò è possibile. Le priorità della Gerarchia sono così diverse da quelle

dell‘umanità, tanto quanto quelle delle anime lo sono rispetto alle personalità. Solo quando

l‘infusione dell‘anima è completa esse si riconciliano. Quando la personalità entra nella fase

di discepolato cosciente, l‘educazione accelerata della personalità diventa uno degli impegni

predominanti dell‘anima. Ciò si ottiene consentendo alla personalità maggiore comprensione

delle conseguenze karmiche delle sue scelte ed aiutandola ad adeguarsi con intelligenza a

quelle conseguenze.

Il NGSM è diventato un potente centro di forze entro il campo dell‘Umanità. Esso

costituisce il collegamento cosciente fra Umanità e Gerarchia e sperimenta così la piena

tensione fra le priorità dell‘anima e quelle della personalità. Nella parte principale

dell‘umanità le decisioni o sono prese in gran parte come se non vi fosse un intervento di

guida e assistenza dall‘esterno, oppure, nel caso questo sia contemplato, come se il suo

impegno principale sia quello di rispondere all‘umanità.

41

Vedere la trasmissione del 27 Ottobre 2004.

137

I membri del NGSM sono consapevoli non solo dell‘esistenza e della partecipazione dei

mondi interni, ma anche del fatto che al loro interno si trovano un Piano e un Proposito che

l‘Umanità deve progressivamente scoprire e con i quali deve imparare ad allinearsi. Essi non

sono più semplicemente antropo-centrici, ma sono ormai tenuti ad essere totalmente

―Gerarco-centrici‖, e da ciò deriva la loro tensione.

Quel che manca all‘Umanità in quanto personalità parzialmente solarizzata, è un‘adeguata

comprensione della propria importanza nel più ampio schema degli eventi. Essa può essere

tanto arrogante e piena di sé nella sua determinazione di ―salvare il mondo‖, quanto lo è nella

sua determinazione di ―sfruttare il mondo‖. L‘aspirazione è spiritualmente più evoluta

dell‘avidità; tuttavia, sono entrambe mosse dal desiderio e ad entrambe manca l‘umiltà di

comprendere che esistono un Proposito e anche un Piano per il mondo, che sono al di là della

loro conoscenza e capacità di realizzarli da sole.

Al Plenilunio di Scorpio un‘invocazione unita si è innalzata dal centro che chiamiamo il

NGSM, il centro ajna dell‘essere planetario. Questa invocazione è stata rivolta al principio di

Vita custodito a Shamballa ed è sorta dall‘esperienza di mancanza d‘incisività e d‘impotenza

che molti servitori e gruppi di servizio stavano provando nei loro sforzi all‘esterno per far

prevalere principi e valori animici, e questo indipendentemente dalla loro tendenza politica.

Uno degli obiettivi che concernono la vita planetaria maggiore è quello di stabilire una

triangolazione dei tre centri Shamballa, Gerarchia e Umanità capace di permettere la

circolazione dell‘energia in entrambe le direzioni. Fin dai tempi della Seconda Guerra

Mondiale è stato stabilito un collegamento diretto fra Shamballa e l‘Umanità che però è stato

a senso unico: un impatto delle energie di Shamballa sull‘Umanità. L‘ultimo impatto

significativo è avvenuto nel 2000, iniziando così l‘ultimo ciclo di attività del primo centro.

L‘umanità è diventata abbastanza sensibile a tale energia e, in qualche caso, abbastanza

preparata a capire l‘Amore che si nasconde dietro le conseguenze spesso distruttive del suo

impatto. Di conseguenza il NGSM, essendo in grado di registrare questa linea di energia nella

coscienza, ha anche sviluppato la capacità di ―chiederla‖ o di invocarla. Una tale invocazione

è stata fatta quest‘anno e, nonostante le conseguenze per molti siano state tragiche sul piano

fisico, ciò è visto come uno sviluppo altamente significativo per l‘Umanità e anche per il

pianeta nel suo insieme.

Questo ci porta alla questione morale implicita in questa spiegazione. Se il NGSM con la

sua invocazione fu responsabile dell‘afflusso di energia del Primo Raggio nei tre mondi, con

la risultante perdita di vite umane su larga scala, è anche responsabile di quelle conseguenze?

Risponderò a questa domanda da diversi punti di vista.

1. L‘invocazione fu il risultato combinato del richiamo al principio Vita da parte di anime

incarnate. Non ci sono individui o gruppi capaci, da soli, di una simile invocazione che

richiedeva un intento di massa. Perciò, la responsabilità è condivisa da tutto il NGSM.

2. Il NGSM, come gruppo, al momento della sua invocazione, non aveva modo di sapere

quali conseguenze essa avrebbe avuto nei tre mondi. Quelle conseguenze sono dipese

largamente da precedenti azioni karmiche dell‘intera umanità, e dal grado di allineamento

fra il Proposito custodito nella Camera del Consiglio e l‘attuale espressione del Piano nei

tre mondi. Perciò, la responsabilità delle conseguenze è condivisa con tutta l‘Umanità.

3. Invocare potere è una parte di un‘equazione elettrica che richiede anche una sorgente di

quello stesso potere (Shamballa) e un mezzo attraverso il quale passare (la Gerarchia).

Entrambi questi centri hanno una visione ben più ampia di quella dell‘umanità e, perciò, la

responsabilità è condivisa con l‘intera catena dell‘Essere.

Per concludere, il NGSM condivide, dunque, la responsabilità delle conseguenze delle

proprie azioni e delle azioni di tutti. Anche l‘Umanità condivide la responsabilità, ma con la

138

differenza che non la riconosce coscientemente. Essa vede tale attività come un ―atto di Dio‖

e ne rimane distante e vulnerabile. Il NGSM è quella porzione di Umanità che accetta la

responsabilità di far parte di questi ―atti di Dio‖ e che vuole diventare partecipante attivo alla

―co-creazione‖ del Piano sulla Terra. In questo modo, l‘Umanità assumerà progressivamente

il suo ruolo di centro divino operante coscientemente in seno alla triade.

Lasciate che inserisca a questo punto una citazione da Esteriorizzazione della Gerarchia.

Alcune delle forze disponibili di Shamballa sono assorbite direttamente dall‘umanità e da

certi regni subumani, particolarmente da quello minerale. Quest‘ultimo assorbimento,

quando sarà completo, condurrà agli episodi vulcanici e ai terremoti fondamentali che

cambieranno la faccia della Terra, quando verrà in manifestazione la sesta razza radice. È

quest‘ afflusso diretto ai regni che operano exotericamente nei tre mondi che ha diminuito, e

fino a un certo punto diminuirà, la pressione altrimenti soverchiante sulla Gerarchia, e agirà

anche da grande antahkarana d‘allineamento fra i tre centri planetari.42

L‘energia dell‘anima, sotto l‘impressione della monade, è spinta nei tre mondi. Questo fa

parte di un processo planetario di trasfigurazione che avverrà progressivamente durante i

futuri cicli. Alla Prima Iniziazione, queste energie hanno il loro effetto principale sul corpo

fisico. Quando si raggiunge la Terza Iniziazione, i loro effetti sono sentiti principalmente nel

corpo causale e nella mente, dove è sintetizzata la vita della personalità.

L‘Umanità sta sperimentando la Prima Iniziazione e, di conseguenza, sono necessari una

purificazione e un nuovo orientamento sul piano fisico, con la conseguente riorganizzazione

del denaro sotto l‘influsso del Settimo Raggio. Quanto più le energie di Shamballa possono

essere assorbite ed avere effetti sulla coscienza, tanto meno hanno impatto sul piano fisico.

Ciò può essere testimoniato nella vita del discepolo, nella quale può accadere che insorga la

malattia fisica, per effetto del maggiore afflusso di energia dell‘anima. A volte, i cambiamenti

di coscienza producono la regressione della malattia e la drastica diminuzione degli effetti

fisici.

Perciò, nel suddividere le responsabilità per il disastro dello Tsunami, si potrebbe dire che

era inevitabile che le forze di Shamballa avrebbero colpito il piano fisico in questa fase

dell‘evoluzione planetaria e che, perciò, l‘influenza dell‘Umanità era minima. Tuttavia, i

risultati dell‘afflusso sarebbero stati migliori o peggiori (dal punto di vista delle conseguenze

tragiche sul piano fisico), secondo la capacità dell‘Umanità di assorbire o no energie durante

la trasformazione della coscienza. Si potrebbe anche dire che il modo in cui l‘Umanità

reagisce all‘afflusso contribuirà in modo significativo a determinare se avverranno o meno

altri disastri di gravità uguale o anche maggiore.

Esaminando il significato dell‘afflusso di forza di Shamballa al Plenilunio di Capricornus,

dobbiamo perciò guardare sia alla forma degli avvenimenti esteriori che al loro significato

interiore, nonché ai risultati che ne conseguirono nella coscienza.

Tecnicamente, l‘evento è causato da un allineamento di fuoco lungo l‘antahkarana cosmico

e quello planetario. Questo allineamento parte da Agni sul piano mentale cosmico, passa

attraverso Shamballa sul piano fisico cosmico, poi agli agnishvatta sul piano mentale, e quindi

agli agnichaitan delle fornaci interne. Il risultato di questa ―chiamata del fuoco verso il basso‖

lungo l‘antahkarana è un‘attivazione momentanea della kundalini con conseguenze su tutti i

piani, dato che la sua energia risale indietro alla fonte della sua attivazione. Un giorno il

verificarsi di terremoti e di altri cosiddetti ―disastri naturali‖ e i luoghi in cui avverranno

saranno compresi con riferimento all‘evoluzione della coscienza del pianeta nel suo insieme,

includendo tutti i suoi regni.

Limitando per gli scopi correnti la nostra analisi al regno umano, vediamo che il terremoto

è avvenuto in una regione che aveva grande impatto sulla popolazione di varie nazioni del

42

Alice A. Bailey, L‘Esteriorizzazione della Gerarchia, pag. 525.

139

mondo in sviluppo. La forma presa dalla devastazione è stata quella di un‘onda o tsunami

ponendo l‘attenzione, mediante risonanza, sul piano astrale.

Mi riferirò di nuovo alle informazioni date in Esteriorizzazione della Gerarchia.

La scissura fra i due gruppi (esprimenti uno le forze del materialismo e l‘altro l‘energia

della luce) si allargò progressivamente finché, verso la fine dell‘Era dell‘Atlantide, fu così

ampia e le linee di demarcazione fra le due scuole di vita e di pensiero furono così chiare, che

nel mondo allora civilizzato avvenne la precipitazione di una crisi della quale il conflitto

presente è un preciso effetto. Speriamo anche che esso costituisca un evento culminante che

non si ripeta mai più. Poi ebbe luogo la grande guerra fra i Signori della Forma e i Signori

dell‘Essere, o fra le Forze della Materia e la Grande Loggia Bianca.... Le Forze della Luce

trionfarono perché la Gerarchia fu costretta a intervenire potentemente e, con l‘aiuto di certe

grandi Vite estranee alla nostra vita planetaria, fecero arrivare la civiltà Atlantidea ad una

brusca fine dopo un lungo periodo di caos e disastri. Questo ebbe luogo per mezzo di una

catastrofe culminante che spazzò via centinaia di migliaia di esseri umani dalla faccia della

Terra. Questo avvenimento storico c‘è stato tramandato nella leggenda del diluvio

universale.43

Nell‘inconscio collettivo dell‘Umanità, la grande inondazione al tempo di Atlantide porta

ancora con sé un‘enorme potenza quale avvertimento alla razza delle conseguenze del

materialismo. Immagini dell‘onda montante portate nelle case di tutto il mondo hanno avuto

come risultato una quantità di effetti significativi nella coscienza delle masse umane.

1. Un significativo richiamo alla memoria della vulnerabilità dell‘essere umano entro la Vita

maggiore nella quale esso vive. Il risultato è un valutare, almeno per qualche tempo, cosa è

più o meno importante nella vita umana. Una conseguenza di questo richiamo è che,

essendo raggiunti i limiti della comprensione umana, l‘attenzione delle masse si rivolge ai

regni spirituali.

2. Si solleva una grande ondata di compassione come risultato dell‘―identificazione‖ con le

circostanze nelle quali altri si sono trovati. Questa ondata avviene attraverso la centrale di

purificazione del plesso solare ed attiva il cuore.

3. La liberazione spontanea di grandi quantità di denaro, risorse del piano fisico in risposta

all‘improvviso drammatico presentarsi del bisogno. Questi fondi fluiscono nelle mani dei

gruppi facenti parte del NGSM che s‘impegnano nell‘assistenza pratica, conferendo loro

potere.

4. La cooperazione fra i leaders del mondo e le organizzazioni internazionali, necessaria per

coordinare una risposta sintetica alle crisi.

Il disastro ha toccato un nervo entro la famiglia umana e dimostrato che sta affiorando in

superficie un nuovo orientamento dei valori, al quale basta il manifestarsi di una crisi per

essere riattivato. L‘Umanità ha davvero invocato questa crisi come mezzo per crescere e

cambiare. Proprio come l‘individuo ha bisogno di tempo per comprendere le crisi presentate

dall‘anima una volta che si avvia consapevolmente sul sentiero, così l‘Umanità sta cercando

di capire le sue crisi e di reagire positivamente ad esse.

Per il discepolo, il tempo della precipitazione delle crisi finisce, quando impara a scegliere

coscientemente valori ed azioni in linea col piano dell‘anima. Da quel momento in poi, le crisi

sono punti di tensione autoiniziati e intrapresi coscientemente. Così è per il discepolo

mondiale, stordito di fronte ad una tale crisi universale, ma anche parzialmente cosciente che

essa è un‘opportunità per orientare nuovamente la sua coscienza da sfide di conflitto e di

controllo, controbilanciandole con la compassione e la collaborazione richieste dagli eventi

43

Alice A. Bailey, L‘Esteriorizzazione della Gerarchia, pag. 122-3.

140

accaduti.

L‘invocazione delle energie di Vita porta sempre un cambiamento, spesso improvviso, che

può anche comportare la perdita di ciò che ci è caro. Dato che i membri avanzati dell‘Umanità

cominciano ad avere una relazione positiva con l‘energia della volontà e del potere, essi

devono imparare ad accettare e condividere responsabilità sempre maggiori. Questo non è

possibile al discepolo prima della Seconda Iniziazione, perché il corpo astrale è ancora

ampiamente al comando e cerca ciò che è piacevole: una pace emotiva che spesso è disturbata

potentemente dal confronto diretto con l‘energia della Vita e il ruolo svolto dalla morte nel

processo evolutivo. Egli lascia queste cose ai generali e ai politici che, se sono discepoli, sono

molto consapevoli della responsabilità delle decisioni che prendono e aprono i loro cuori alla

necessaria sofferenza che ne consegue e che, nell‘attuale fase evolutiva sulla Terra,

accompagna ogni movimento accelerato in avanti.

L‘Umanità ha chiesto che ―entri ciò che può produrre un cambiamento‖.44

Per definizione,

gli esseri umani non possono conoscere le conseguenze di quell‘invocazione. La sua

espressione inferiore può essere vista nell‘esperienza improvvisa dello Tsunami: per milioni

di persone le vite sono state radicalmente cambiate da un muro d‘acqua. L‘espressione

superiore è l‘esperienza di essere ―inzuppati‖ dalle acque della Vita. Qualcosa cambia nelle

profondità interiori della coscienza e niente è più come prima. Il mondo è cambiato, perché gli

occhi e gli ―io‖ che vedono il mondo sono cambiati. In questo consiste l‘esperienza

dell‘iniziazione, e un po‘ di contemplazione può rivelare cosa può comportare un‘iniziazione

di ampiezza planetaria.

Mentre si avvicina il Plenilunio di Aquarius col suo messaggio di servizio alla specie, la

chiamata ai discepoli e agli iniziati è emanata. Essi sono i vettori nei tre mondi delle ―acque di

Vita‖. Sono loro che possono inoltrarsi nella positività senza restrizioni che si trova al cuore

del principio di Vita. Essi sono capaci di fronteggiare la morte e il disastro senza esserne

sopraffatti. L‘Umanità sta entrando in un pronunciato periodo di prova da essa iniziato, e con

ciò mi riferisco ai prossimi vent‘anni. Essa è pronta per una tale prova che ci condurrà

all‘Esteriorizzazione della Gerarchia. Affinché questo avvenga, l‘Umanità deve prima rivelare

a se stessa i valori e i principi più profondi che si trovano nel suo nucleo centrale. Questo

implicherà anche la rivelazione di coloro che sono in grado di incorporare e di esprimere quei

principi, sotto tensione, e così discepoli e iniziati raggiungeranno posizioni di più grande

influenza nella società umana. Nulla di tutto ciò può avvenire senza pressione. Tenetevi pronti

ad un aumento di pressione. È proprio per quel tempo di prova che fu iniziata la formazione al

discepolato. Fu per assistere l‘Umanità in questo periodo del ―precursore‖ globale che molti

di voi scelsero di incarnarsi.

Il NGSM è diventato un agente potente negli affari del mondo. Ha raggiunto questa

potenza non per influenze dall‘esterno, ma col suo collegamento interiore alle realtà della

divinità. Può diventare un condotto sempre più efficace per le acque di Vita, se continua ad

inoltrare la sua richiesta lungo questo canale verticale. Tale richiesta è rafforzata dalla

comprensione e dall‘affermazione del luogo in cui si trova il vero potere planetario, a dispetto

dell‘espressione di potere temporale apparentemente inattaccabile da parte delle forze che

attualmente controllano il centro planetario, l‘Umanità.

La crisi dello Tsunami passerà e, passato il punto di tensione, potrà sembrare che le cose

tornino alla normalità. Tuttavia sono stati aperti dei canali, nell‘antahkarana planetario, nei

sistemi finanziario e politico del pianeta, nel cuore umano, che saranno più facilmente

accessibili a futuri punti di tensione e di questi ce ne saranno con frequenza sempre maggiore.

Che ne conseguano drammatiche crisi esteriori oppure no, dipenderà da come saranno gestite

e da come la lezione sarà imparata.

Nel far vedere questa prospettiva, rivolgo un appello a tutti i servitori, affinché considerino

il disastro dello tsunami nello stesso modo in cui Noè vide il primo segno di pioggia e

44

Alice A. Bailey, I Raggi e le Iniziazioni, pag. 164.

141

affinché raddoppiate i vostri sforzi nel costruire l‘Arca del servizio al nuovo mondo e alla

nuova sottorazza. La chiave per far questo è la capacità di andare oltre la mente mediante

l‘intuizione e l‘impiego dell‘istinto spirituale. In tempi di crisi, e noi stiamo entrando in una

prolungata crisi planetaria, non c‘è tempo per pensare. L‘azione dovrà essere istintiva. Se

l‘azione scaturirà dagli istinti superiori o da quelli inferiori, sarà la prova nella quale

l‘Umanità e il NGSM saranno inesorabilmente impegnati.

Quando i venti del cambiamento si smorzeranno, quando le acque dell‘alluvione

recederanno, quando la crisi sarà passata vedremo cosa sarà rimasto in piedi fra detriti, alberi,

edifici e persone, poiché le organizzazioni che rimarranno diventeranno i pilastri delle

fondamenta nel nuovo tempio. C‘è sempre un altro giardino, poiché la Vita non può essere

distrutta e questa è la promessa di quel centro che si trova sull‘altro lato del ponte formato dai

sette raggi di Luce.

142

24 Febbraio 2005

Plenilunio di Pisces

Il Sacrificio

Chiudendo questa serie d‘istruzioni, vorrei portare la vostra attenzione sulla nota chiave

del sacrificio. Il sacrificio regge il trasferimento d‘identità da un livello a un altro. Fu il

sacrificio che permise agli angeli solari di scendere per dedicarsi al salvataggio umano. È

sempre il sacrificio che permette di abbandonare un‘identificazione inferiore, per assumerne

un‘altra superiore. Il sacrificio è dunque associato alla dimensione verticale dell‘esistenza.

I ―Nirvana che ritornano‖, i ―Cinque Kumara‖, i ―Makara‖, che sono tutti nomi diversi per

quelle quintuplici entità che costituiscono i nostri sé essenziali, discendono dal piano astrale

cosmico ed informano il piano fisico cosmico. Questa sensibilità è sia un veicolo per le

energie cosmiche più sottili, che l‘elemento motore del piano fisico denso per mezzo degli

eteri cosmici. Questa energia astrale cosmica è quintuplice in essenza, essendosi sviluppata

nell‘ultimo sistema, e triplice nell‘espressione. Nel caso dell‘umanità, tale espressione

avviene tramite la monade, l‘anima e la personalità. Quando queste tre energie sono in

equilibrio, ciò che si esprime per loro tramite si rivela, e si spalanca così la Via Superiore, il

sentiero verso il piano astrale cosmico e oltre.

La rivelazione permette che si sveli ciò che è nascosto nel nucleo centrale. L‘anima risiede

nel nucleo centrale della personalità; la monade risiede in quello centrale dell‘anima. La

rivelazione di un principio maggiore all‘interno dell‘entità determina la possibilità del

sacrificio. Per spostare l‘identità al principio superiore, deve essere prima sacrificata o

abbandonata l‘identificazione con l‘inferiore. Poi il ―godimento‖ della sfera superiore può

essere temporaneamente sacrificato nel tempo e nello spazio, per poter diventare un

messaggero o un ambasciatore del superiore entro l‘inferiore. Così, il sacrificio crea un ponte

fra livelli d‘identità ed è la creazione di questo antahkarana vivente che consente il libero

flusso di energia e d‘identità fra i piani.

Entro il piano fisico cosmico, le due metà dell‘antahkarana riguardano il ponte fra

personalità/ anima e anima/monade. Come sapete, i centri abbinati a quel ponte sono il

NGSM e i Nirmanakaya. Le energie planetarie più associate a questo ponte sono quelle di

Venere e Mercurio. Mercurio, con la rivelazione delle altezze, fornisce l‘opportunità di

trasferire l‘identità e di sacrificare l‘inferiore al superiore. Venere, con la risposta senziente ai

bisogni del tutto, fornisce l‘opportunità di agire da distributori del superiore nell‘inferiore.

Mercurio ci rende liberi. Venere c‘incoraggia a circoscrivere volontariamente quella libertà

per amore. Si può avere qualche idea del ruolo di Sanat Kumara, il Grande Sacrificio, nel

quarto schema o schema della Terra, col considerare questa dualità.

La nota chiave di Pisces, ―Lascio la casa del Padre e, tornando indietro, salvo‖45

, è quella

più connessa col funzionamento di Venere nel duplice lavoro dell‘antahkarana, ed è per

questo che, nel segno di Pisces, Venere è esaltata e Mercurio ―cade‖.

In senso esoterico, che Venere sia esaltata in Pisces dipende dal legame che collega Pisces

a Gemini, quest‘ultimo governato esotericamente da Venere, e anche dal fatto che essa è

l‘―alter ego‖ della Terra e quindi in stretto rapporto col regno umano. È un argomento

troppo vasto e complesso per essere qui elaborato, ma deve essere ricordato. I pesci nel segno

di Pisces sono legati assieme, come si è detto, e questo è un simbolo dell‘anima schiava della

forma, prima dell‘esperienza della Croce Fissa. I gemelli rappresentano la stessa dualità

fondamentale, ma le molte e diverse incarnazioni hanno prodotto i loro effetti e il legame (che

unisce i due pesci) sta per terminare, poiché parte dell‘opera di Plutone è appunto ―tagliare

45

Alice A. Bailey, Trattato di Magia Bianca, pag. 441.

143

il filo che lega le due vite opposte‖. Venere invece ―riunisce le vite separate, ma senza

legarle.‖ Quindi, Venere è esaltata in Pisces e, al termine del ciclo maggiore, i Figli di Dio,

che sono i Figli della Mente, sono elevati alla gloria mediante l‘esperienza e la crocifissione,

perché hanno imparato ad amare ed a ragionare veramente.46

Quando, dunque, vediamo che Mercurio è diminuito in Pisces e quindi ―cade‖ in quel

segno, cosa significa in senso spirituale ed esoterico? Semplicemente che, dopo l‘iniziazione

in Capricornus, per l‘inversione del moto della ruota e delle esperienze che ne conseguono,

e dopo il trionfo in Scorpio, il potere della mente decresce e (come altri aspetti della vita

della forma nei tre mondi) termina, e le sue funzioni di illuminare e mediare fra anima e

cervello non sono più necessarie. L’uomo, conseguita ormai la perfetta coscienza egoica,

non ha più bisogno di mediatori, ma entra in diretto rapporto con la propria origine.

Mercurio, allora, è incontrato di nuovo sotto un nome diverso, questa volta come Sole, per

mediare fra gli aspetti superiori – anima e spirito – poiché Mercurio e il Sole sono una cosa

sola. Tramite Mercurio, la mente è illuminata e si stabilisce un contatto fra personalità e

anima. Come Mercurio, il Sole – il mediatore – sale di livello e non concepisce più due

diversi stadi di coscienza, ma collega la vita alla coscienza; la cosa è ben diversa e produce

una comprensione superiore. Oggi tutto ciò sarà certamente incomprensibile per voi, poiché

non si tratta di mediare fra differenze, ma di fondere insieme ciò che è già in rapporto. Questa

frase vi fa forse più sapienti?47

A questo punto possiamo chiarire un paio di cose. Venere è il governatore Gerarchico di

Capricornus e rappresenta la completa incorporazione dell‘anima nella forma, al momento del

Terzo Grado. Il libero prestarsi dell‘anima all‘incorporazione non può avvenire, finché vi

sono legami karmici che la legano ai tre mondi. Saturno deve essere soppiantato, il karma

deve esaurirsi prima che il sacrificio volontario del superiore all‘inferiore possa aver luogo,

usando il Secondo aspetto, o aspetto Amore, come base del rapporto invece del Terzo Aspetto.

L‘anima non può essere completamente presente, a meno che essa non sia libera di non essere

presente.

Similmente, Mercurio è il governatore Gerarchico di Scorpio e rappresenta la liberazione

dell‘anima. Questa libertà non può verificarsi, finché il desiderio di liberarsi dall‘esistenza nei

tre mondi non sia stato preparato. Marte deve essere sostituito, il desiderio deve cessare prima

che possa avvenire la liberazione dalla ruota delle rinascite e l‘identità possa passare dal Terzo

al Secondo aspetto.

Pisces e Taurus sono in un rapporto simile a quello fra Scorpio e Capricornus, e in verità

questi quattro segni, con un quinto, quello di Leo, formano un‘interessante stella a cinque

punte. Per mezzo di questo pentagramma, il terzo e il quinto sottopiano del piano astrale

cosmico sono posti in rapporto con il quarto e il quinto sottopiano del piano fisico cosmico

passando tramite la Gerarchia di Leo sul primo sottopiano del fisico cosmico. Non posso dire

di più, ma l‘intuizione rivelerà quello che è importante per lo sviluppo spirituale del lettore.

Quattro segni hanno due governatori: Taurus, Scorpio, Capricornus e Pisces. Un segno ha

tre governatori, Leo. Essi possono essere disposti in un rapporto geometrico come segue

chiamato ―il Sole sopra il quadrato‖. Capirete come questa formazione sia in relazione con la

Formula Quattro. In questa formazione, se si considerano anche le diagonali, vengono a

formarsi sei triangoli sintetici, ognuno dei quali ha il Sole come suo punto di sintesi o apice.

46

Alice A. Bailey, Astrologia Esoterica, pp. 129-30. 47

Alice A. Bailey, Astrologia Esoterica, pp. 131-2.

144

Vulcano, Mercurio, Sole.

Vulcano, Venere, Sole.

Vulcano, Plutone, Sole.

Mercurio, Plutone, Sole.

Mercurio, Venere, Sole.

Venere, Plutone, Sole.

Il settimo triangolo sintetico è creato dai tre aspetti del Sole stesso.

C‘è anche un rapporto con la Legge dei Quattro Inferiori.48

Vulcano/Plutone rappresenta

una dualità nell‘aspetto Vita, proprio come Mercurio/Venere rappresenta una dualità

nell‘aspetto coscienza. Il Sole collega Vita e coscienza tramite la formula ―Vulcano (Plutone),

Mercurio (Venere) e il SOLE sono Uno‖.

Riguardo ai segni astrologici, noterete che vi sono due segni d‘acqua e due segni di terra

posti in rapporto tramite l‘azione del fuoco o il segno di Leo. Questo simboleggia

l‘operazione di sintesi e di connessione dei piani astrale cosmico e fisico cosmico sotto la

direzione del fuoco della mente derivante dal piano mentale cosmico. Questo fuoco ha origine

dal corpo causale del Logos Planetario sul terzo sottopiano del piano mentale cosmico. Esso

opera in due modi sul terzo e quinto sottopiano del piano astrale cosmico, e questa dualità

diventa l‘essere umano (Mercurio/Venere o la Quarta e la Quinta Gerarchia) sui piani

buddhico e mentale del piano fisico cosmico. La Volontà del Logos viene così fatta conoscere

agli estremi più lontani della sua manifestazione.

Torniamo ora all‘importanza che hanno questi pensieri nella serie di trasmissioni che si

stanno concludendo. L‘intero soggetto dell‘iniziazione di gruppo tratta del viaggio nella

coscienza, o secondo aspetto, dall‘individuale, passando tramite la coscienza di gruppo,

all‘universale. Perciò, la prima serie si rivolgeva alla vostra individualità ―quale gruppo‖ e al

proposito specifico che vi ha riuniti. Nella seconda serie, l‘attenzione è stata posta sulla vostra

relazione come gruppo con altri gruppi e in questa serie conclusiva, l‘enfasi è posta sulla vita

planetaria come un tutto. La vita planetaria è di per sé una ―individualità‖ in seno ad un

gruppo più ampio e così via, fino alla grande Vita cosmica che anima l‘universo. Una

iniziazione è in realtà un trasferimento d‘identità, lo spostamento della polarizzazione del

centro del ―sé‖ da un piano all‘altro, da un Aspetto all‘altro.

Alla Prima Iniziazione, l‘identità è liberata dal corpo. Alla Terza, è liberata dai tre

sottopiani inferiori (il corpo del Logos). Alla Quinta, è liberata dalla triade e, alla Settima, è

48

Alice A. Bailey, Psicologia Esoterica, vol. II, pag. 200.

145

liberata dalla triplice entità di monade, anima e personalità. La libertà è seguita dal sacrificio

volontario. Così, per esempio, la Terza Iniziazione libera l‘identità dai tre mondi, ma l‘identità

liberata (ora triadica) agisce quale un bodhisattva al servizio dei tre mondi durante il periodo

fra le prossime due iniziazioni. Alla Quinta Iniziazione, l‘identità diventa un buddha, ma

continua a servire i tre mondi fino alla Settima, e così via. Alla settima iniziazione, c‘è la

dimostrazione della sintesi su tutti i piani, ed è per questo che il processo dell‘Esterio-

rizzazione è, sotto molti punti di vista il prodotto secondario di un processo di sintesi molto

più grande che riguarda i piani cosmici. Alla Nona Iniziazione, ogni contatto col piano fisico

cosmico è ripudiato.

Queste trasmissioni di Mercurio sull‘iniziazione di gruppo hanno avuto lo scopo di

predisporre una struttura che fosse in grado di realizzare quanto segue:

• Decentralizzare la coscienza del singolo gruppo con una serie di passi che conducano

all‘identificazione con la Vita planetaria.

• Accelerare la fusione di coscienza, tramite l‘appello prioritario alla Vita o Primo Aspetto.

• Educare questo gruppo e altri gruppi futuri, quale effetto o prodotto secondario dell‘attua-

zione di una parte effettiva del Piano.

• Porre l‘attenzione sull‘energia di sintesi e sulla trasmissione della Luce Superna, che è il

motivo principale che sta dietro la diffusione di queste informazioni.

• Fornire maggiori informazioni sui funzionamenti dell‘antahkarana superiore fra coscienza

e Vita, Gerarchia e Shamballa.

• Risvegliare interesse e ricerca su ciò che sta dietro il funzionamento sintetico dei triangoli

Shamballa/Gerarchia/Umanità o, nel caso dell‘individuo, monade/anima/personalità.

Mercurio è un messaggero, un intermediario, un trasmettitore d‘energia dalle sfere

superiori alle inferiori con l‘intento di produrre illuminazione, rivelazione e liberazione. Come

per tutti gli intermediari, come per l‘anima stessa, la sua funzione non è permanente, ma

temporanea. L‘anima è un vascello, un involucro di fiamma, nel quale la scintilla di divinità

essenziale può passare dalle altezze alle profondità e tornare nuovamente indietro. In questo

sistema veniamo elevati e aiutati dall‘alto, per poi diventare tutti, a nostra volta, coloro che

elevano gli altri. In verità, vi è solo l‘Uno. Questa verità, in quanto monade, la sperimentiamo;

in quanto anima, la elaboriamo nella coscienza; in quanto personalità la dimostriamo

nell‘azione.

Sui piani cosmici i Kumara sono il principio animico entro la personalità del Logos. Essi

sono l‘involucro di desiderio ardente che consente alla vita, all‘amore e all‘attività del Cosmo

di penetrare e operare nel piano fisico denso tramite la vita, l‘amore e l‘attività della monade

umana. Essenzialmente loro sono noi e noi siamo loro.

Per quanto riguarda il vostro livello di evoluzione, il mio più ardente desiderio per voi è

che v‘innalziate liberi dalla mente, che la vostra identificazione in coscienza con la Vita Una

diventi incrollabile, e che riversiate nel vostro ambiente questa energia di Vita e di Luce

Superna, tramite il veicolo ardente della triade, nei tre mondi dell‘esperienza umana. Dopo

esservi alquanto liberati, volgete poi il vostro sguardo al servizio e al salvataggio della specie

umana. Voltate le spalle alla Luce Superna e diventate un suo canale. Fate che Mercurio

―cada‖ e che Venere sia ―esaltata‖ nel vostro lavoro per la Gerarchia, fin quando vi richiamerò

di nuovo alle altezze.