lespresso esalta i sensi vista olfatto gusto tatto colore consistenza persistenza 1^ azione diretta...
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L’ESPRESSO ESALTA I SENSI
Vista
Olfatto
Gusto
Tatto
Colore
Consistenza
Persistenza
1^ azione diretta
2^ azione indirettaDolce
Amaro
Acido
Corpo
Astringenza
Colore
Consistenza
Persistenza
Vista
Nocciola tendente al testa di moro con striature rossastre Da 2 a 5
mm
Almeno 2 minuti
Vista
Colore Consistenza PersistenzaIl colore della
schiuma è prodotto dalla
caramellizzazione degli zuccheri
durante la torrefazione e da alcuni polifenoli
imbruniti per l’ossidazione provocata dal riscaldamento
La compattezza,la finezza della grana e la quantità
della schiuma sono date da proteine, grassi, zuccheri ed
altre sostanze colloidali emulsionate durante la preparazione dai gas
contenuti all’interno delle cellule
Il tempo che una schiuma compatta a
maglie strette e occhiatura fine
impiega a disgregarsi
Olfatto
1^ azione direttapercezione diretta degli aromi sulla superficie della
tazzine
2^ azione indirettapercezione per via
retronasale/retrolfattiva dopo la
degustazioneIntensità Finezza
Quantità Qualità
Finezza Ricchezza Persistenza
Qualità Molteplicità delle
sensazioni
Tra la percezione
e la scomparsa dell’aroma
Epitelio Olfattivo:circa 10 cm2 e 10.000 recettori cm2
Nell’epitelio:
•cellule recettrici o sensoriali dotate di ciglia (nuove ogni 8 sett)
•cellule basali (precursori dei nuovi recettori)
•cellule di supporto (producono strato di muco che copre l’epitelio e che viene rimpiazzato ogni 10 minuti)
Le molecole odorose che entrano nel naso portate dall’aria non raggiungono direttamente i recettori ma devono prima sciogliersi nel muco che contiene acqua, sali, sostanze proteiche e alcuni anticorpi che proteggono l’epitelio da
batteri e virus
Olfatto
CARATTERISTICHE AROMATICHE DESIDERABILI
Boisè Aroma di legno secco, legno di rovere
Caramelloso Ricorda lo zucchero candito
Cioccolatoso Ci lascia il retrogusto dal cioccolato amaro e dalla vaniglia
FragranteUn aroma le cui caratteristiche vanno dal floreale allo speziato
Fiorito Aroma di fiori freschi che nei caffè lavati è arricchito
Fruttato Una fragranza che fa ricordare gli agrumi ed i frutti di bosco
Noce Un retrogusto che ricorda le noci
Pan tostato Aroma che ricorda la crosta del pane appena sfornato
Speziato Un’aroma che fa ricordare le spezie (chiodi di garofano, cannella)
Tostato Sensazione dominante ed intensa
Tabacco Sentore del buon tabacco
Vinoso Dal retrogusto si ricava la sensazione tipica dei vini ben maturi
CARATTERISTICHE AROMATICHE INDESIDERABILIBruciato Riconducibile alla sensazione di fumo, di carbonizzato
Sporco Ricorda il cibo vecchio che sa di muffa
Terroso Sentore della terra arata, del suolo umido, patate crude
Erboso Una fragranza che ricorda un prato verde falciato da poco
Muffa Tipico aroma presente in ambienti chiusi o mal ventilati
Riato Aroma amidaceo simile all’acqua usata per cucinare la pasta
Caucciu Ricorda l’odore di gomma bruciata, tappo di gomma
Fauna Ricorda l’odore degli animali, della pelle, del pelo umido
Stinker Ricorda fiori marci. Materiale organico in decomposizione
Rancido Sentore del prosciutto tagliato da tempo. Ossidazione dei grassi
Juta bagnata Assorbito dal caffè durante il trasporto
Paglia Sensazione data da chicchi difettosi, tendente all’erbaceo
Cenere Ricorda il posacenere usato o un camino spento.
GustoIl gusto è stimolato dal contatto di una soluzione
acquosa di composti chimici con i bottoni gustativi della lingua. La saliva gioco un ruolo importante nella degustazione perché dissolve o diluisce le molecole del gusto e le trasporta ai recettori del
gusto (papille gustative)
Ci sono 4 tipi di papille gustative: Filiformi, Fungiformi, Circumvallate e Folliate
Le papille contengono un numero diverso di bottoni gustativi e sono situate in diverse parti della lingua. I bottoni gustativi sono immersi
nell’epitelio delle papille: negli adulti ci sono circa 2.000 bottoni gustativi e nei neonati si stima siano 10.000. All’interno dei bottoni
gustativi ci sono le cellule sensoriali recettrici, le cellule di supporto e quelle basali. La funzione principale delle cellule sensoriali, innervate
da fibre nervose, è di legare le molecole del gusto e di iniziare il primario processo sensitivo
Gusto
Dolce Acido AmaroLa percezione di acidità
nella bevanda caffè rappresenta un
importante attributo sensoriale; nei buoni caffè la si definisce
spesso di qualità/fine. L’acidità in tazza non
dipende solo dal ph, ma dai singoli acidi presenti nel caffè verde (Citrico,
Malico e Quinico). La tostatura incrementa gli
acidi volatili per la degradazione dei
carboidrati. La concentrazione di acidi raggiunge il massimo alle medie tostature
decrescendo alle forti per volatilizzazione
La sensazione è dovuta oltre alle caratteristiche
organolettiche dei caffè utilizzati per la miscela anche per la presenza residua di zuccheri nel caffè
tostato. Una tostatura troppo spinta riduce la
sensazione dolce, dimunuendo i
glucidi che nel caffè sono il 10% a valori inferiori al 2% che
sono considerati un livello ottimale
Caratteristica organolettica tipica e positiva di alcuni caffè (brasiliani) necessari in qualsiasi miscela per l’espresso. Quindi un
giusto livello di amarezza è
normalmente presente ed apprezzato in tazza. E’ dato da composti che
si formano dagli zuccheri durante la
torrefazione, da componenti legnosi combusti ed in parte
dalla caffeina. L’amaro è accentuato dall’acidità.
Tatto
Corpo Astringenza
Tatto
Corpo AstringenzaLe sensazioni tattili
prodotte dal caffè sul palato. Il corpo è
rappresentato dalla viscosità (emulsione degli
oli), dalla consistenza, dallo spessore e dalla
ricchezza percepita sulla lingua. Un buon esempio di corpo potrebbe essere la
sensazione lasciata in bocca dopo aver degustato del latte intero comparato
con dell’acqua. La sensazione di corpo in un caffè è da relazionare con
gli oli ed i solidi estratti durante la percolazione.
Sensazione dovuta alla diminuzione del potere
lubrificante della saliva. E’ riconducibile alla presenza
nei chicchi di caffè di sostanze tanniche di
origine legnosa (polifenoli) che fanno precipitare la mucina, una proteina contenuta nella saliva
capace di rendere scivolose le mucose. Più
un caffè risulta amaro più sarà evidente l’astringenza.
Il caffè espresso perfetto
•Dose 7 +/- 0,5 gr
•Temperatura acqua 90°C +/-
2°C
•Pressione di estrazione 9 +/- 0,5
atm
•Tempo di percolazione 5”+25”
•Volume 25 +/-
5ml
Il caffè espresso sottoestratto•Dose < 6,5 gr
•Temperatura acqua <
88°C
•Pressione di estrazione
< 9 atm
•Tempo di percolazione
< 25”
•Macinatura grossa
•Pressatura leggera o
nulla
•Tazza fredda
Il caffè espresso sovraestratto•Dose > 7,5 gr
•Temperatura acqua >
92°C
•Pressione di estrazione
> 9 atm
•Tempo di percolazione
> 35”
•Macinatura sottile
•Pressatura eccessiva
•Filtri e docce
sporchi/otturati
•Macine usurate