metromorfosi 30

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metromorfosi musica cinema teatro arte scrittura tic a roma e dintorni arvo pärt valerio mieli andrea cosentino ray caesar prosa in prosa 2010.GENNAIO.30 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale 70% - Roma Aut. n. 167/2007 ®

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Metromorfosi 30 - gennaio 2010 Infocritica a Roma e dintorni

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IN CCOPERTINA: RRAY CAESAR - ‘‘FRENCH KISS’UULLTTRRAACCHHRROOMMEE OONN PPAAPPEERR - 8866XX110066 CCMM.. - CCOOUURRTTEESSYY OOFF MMOONNDDOO BBIIZZZZAARRRROOGGAALLLLEERRYY

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SINTESI METROMORFOSI5 GIARDINI DI MIRÒ 7 VINEGAR SOCKS9 ARVO PÄRT

11 AIDE MEMOIRE 12 NONSOLOZU 17 VALERIO MIELI 19 EMMA DANTE20 INTERVISTA AD ANDREA COSENTINO 24 RAY CAESAR - SOGNI DI CRISTALLO 29 PROPRIO NON SONO RIUSCITO A FARMI CAPIRE 30 PROSA IN PROSA

REDAZIONE METROMORFOSIVICOLO DELLA PENITENZA 24 - 00165 ROMASEDE LEGALE: VIA FIBONACCI 7 - 00166 ROMATEL. 06.97848965 - 06.66180062 - 333.2829348EMAIL: [email protected]: WWW.METROMORFOSI.COM

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MOVIMENTI JAZZ10 GENNAIO/ PEPPE MEROLLA - STICK WITH MECasa del Jazz (viale di Porta Ardeatina 55 - tel. 06.704731); ore 21.00 - euro 10J. Farnsworth (sax tenore), S. Turré (trombone), G. Amato (tromba), A. Farias (chitarra),M. Di Gennaro (pianoforte), V. Florio (contrabbasso) e P. Merolla (batteria).

12 GENNAIO/ PIPPO MATINO TRIO FEAT. BASSVOICE PROJECTBros (via Mameli 45 - tel. 06.58303286 - 347.5201219); ore 21.30 - euro 12 con consumazionePippo Matino (basso), Silvia Barba (voce), Giulio Martino (sax) e Andrea Nunzi (batteria).

15 GENNAIO/ MASSIMO D'AVOLA JAZZ QUARTETCharity Café (via Panisperna 68 - tel. 06.47825881); ore 22.00 - ingresso libero con consumazioneM. D'Avola (sax tenore), D. Sanna (piano), G. Rosciglione (contrabbasso) e G. Munari (batteria).

16 GENNAIO/ GIANCARLO MAURINO - ROBERTO TAUFIC DUOCasa del Jazz (viale di Porta Ardeatina 55 - tel. 06.704731); ore 21.00 - euro 10G. Maurino (sax tenore, soprano e alto) e Roberto Taufic (chitarra e voce).

17 GENNAIO/ YOUNG JAZZ IS BACK IN TOWN: THE UNKNOWN REBEL BAND + THE COSMIC BANDAuditorium PdM C (viale P. De Coubertin 30 - tel. 06.80241281); ore 21.00 - euro 15Una doppia serata speciale dedicata a due gruppi di giovani talenti del jazz italiano.

18 GENNAIO/ TOP JAZZ 2009Auditorium PdM S (viale P. De Coubertin 30 - tel. 06.80241281); ore 21.00 - euro 5Serata di premiazione dei vincitori della 27a edizione del referendum della critica jazz italiana.

19 GENNAIO/ MARCELLO ROSA - A CHILD IS BORNBros (via Mameli 45 - tel. 06.58303286 - 347.5201219); ore 21.30 - euro 12 con consumazioneM. Rosa (trombone), P. Tombolesi (pianoforte), F. Puglisi (contrabbasso) e A. Marzi (batteria).

22 GENNAIO/ FABIO MARIANI GROUPCharity Café (via Panisperna 68 - tel. 06.47825881); ore 22.00 - ingresso libero con consumazioneF. Mariani (chitarra), E. Gentile (piano), G. Rosciglione (contrabbasso) e S. Marazzi (batteria).

27 GENNAIO/ ELI DEGIBRI QUARTETCasa del Jazz (viale di Porta Ardeatina 55 - tel. 06.704731); ore 21.00 - euro 10E. Degibri (sax tenore), A. Goldberg (pianoforte), B. Street (contrabbasso) e J. Blake (batteria).

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GIARDINI DI MIRÒNELL’ARTE, COME NELLA MUSICA, ci si innamora di

un concetto, di un suono o di un pensiero; chilo comunica, lo vive e lo subisce. I Giardini diMirò nella loro ultima opera sono rimasti strega-ti da uno degli elementi della natura umana piùaffascinanti e incontrollabili: la passione. Ed ècosì che hanno lavorato sulla rappresentazionesonora del film muto Il Fuoco del 1915, fruttodella collaborazione di Giovanni Pastrone eGabriele D'Annunzio. È un opera melodram-matica suddivisa in tre capitoli, La favilla, LaVampa, La Cenere, dove un pittore ritrova lasua ispirazione, grazie ad ore di fuoco con lasua amata, e poi inevitabilmente la perde;intensità e vampate sonore accompagnano gliattori nell'intreccio delle loro vicissitudini. Edoggi, come loro ultimo album in studio, i ragaz-zi emiliani, hanno invece posto le basi per unnuovo corso. La maturità ormai raggiunta èentrare dalla porta principale della dimensionedi una sinfonia post-rock; con un preludio, una

parte centrale ed un finale vibrante ed emozionante. Un traguardo musicale all'in-terno di quel percorso artistico iniziato alla fine degli anni Novanta, in cui la bandè stata immediatamente un laboratorio sonoro che li ha caratterizzati e inseritinella scena indie italiana. L'impatto dei primi lavori rivela una sperimentazionedella comune forma canzone; il tempo è dilatato, i suoni arricchiti da lunghi arpeg-gi, improvvise accelerazioni, loop di chitarra e spunti morriconiani. I Giardini ven-gono spesso paragonati per stile musicale a Mogwai, Arab Strap e Godspeed You!Black Emperor, ovvero ai protagonisti mondiali di quell'evoluzione del rock definitopost o prog. I dischi della band più rappresentativi sono The Rise And Fall OfAcademic Drifting (2001) e Punk… not Die! (2003), lavori che si differenziano e sicompletano tra loro. I live saranno composti da due parti. La prima vedrà la sono-rizzazione de Il Fuoco, pellicola di Pastrone, che ha ispirato il disco omonimo, e laseconda parte consisterà in una selezione di vecchi brani rivisitati insieme a nuovecanzoni.

POST-ROCK

9 GENNAIO ORE 22.15 - EURO 10

CIRCOLO DEGLI ARTISTI VIA CASILINA VECCHIA 42 - TEL. 06.70305684 - WWW.CIRCOLOARTISTI.ITMAX PARRI

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metromorfosi

MUSICIS MIRUMLA LETTERATURA PER BANDA, DAL NOVECENTO AL PERIODO CONTEMPORANEO, TRA ORIGINALITÀ E NOBILE COMPROMESSO

DOPO IL GRANDE SUCCESSO di pubblicodello scorso anno, il Conservatorio di

Musica Santa Cecilia ospita dal 21 gen-naio al 4 marzo 2010 la seconda edizionedi Musicis Mirum, rassegna della lette-ratura per Banda dal Novecento al perio-do contemporaneo, eseguita dalle Bandedelle Forze armate italiane. Musicis Mirumrappresenta un momento unico nel panora-ma italiano ed offre, non solo agli studenti,ma a tutti gli appassionati di musica l'oppor-tunità di conoscere composizioni più o menonote al grande pubblico (da Respighi aBernstein, da Rachmaninov a Gershwin, daStravinsky a Holst) eseguite dai migliori pro-fessionisti italiani. Musicis Mirun si inseriscenel solco degli appuntamenti di successo cheil Conservatorio è andato promuovendo negliultimi anni: EmuFest (Festival Internazionaledi Musica Elettroacustica), Percorsi Jazz (ras-segna di concerti di musica jazz, giunta alla4° edizione), i Concorsi di Composizione eContemporaneamente Fisarmonica (Festivalmaratona sulla Fisarmonica), tra gli altri. Laseconda edizione vede coinvolte, oltre alle Bande dell'Aeronautica, dell'Arma deiCarabinieri, dell'Esercito, della Guardia di Finanza, della Marina e della Polizia di Stato,anche quella della Polizia Municipale, storica formazione che deriva dal complesso cheAlessandro Vessella dirigeva alla fine dell'Ottocento. I concerti si svolgeranno presso la SalaAccademica del Conservatorio (via Dei Greci 18) alle ore 18.30 per sette giovedì consecu-tivi. Sarà la Banda dell'Arma Dei Carabinieri diretta dal M° Massimo Martinelli ad aprire larassegna il 21 gennaio 2010, seguita dalla Banda dell'Esercito diretta dal M° Fulvio Creuxe dal M° Antonella Bona il 28. Nel mese di febbraio troviamo: il 4 la Banda della PoliziaMunicipale diretta dal M° Nello Maria Narduzzi, l'11 la Banda della Guardia di Finanza diret-ta dal M° Leonardo Laserra Ingrosso, il 18 la Banda dell'Aeronautica diretta dal M° PatrizioEsposito e il 25 la Banda della Marina diretta dal M° Antonio Barbagallo. Chiuderà la ras-segna la Banda della Polizia di Stato diretta dal M° Maurizio Billi il 4 marzo. Per info e pro-grammi dettagliati: www.conservatoriosantacecilia.it - 06.36096740/33.

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VINEGAR SOCKSIL TEMPORALE è all'orizzonte, ormai ci ha

piantato alla sue spalle; un ultimolampo illumina la foresta, un forte odoredi umido si accavalla ai nudi pensieri men-tre il terreno fangoso e insicuro imprigionai primi passi da cui inizia tutta la storia. Lavoce narrante dilania ogni animo, mentreè sorretta e accompagnata da dita di unabile violino, che ricompone pezzi di vitasegnati e sfuggevoli; al di sopra una strug-gente malinconia delle note perfeziona leimmagini ed i Vinegar Socks ne possiedo-no il segreto. Il loro stile è un'inevitabileconseguenza dovuta all'incontro e all'unio-ne di due caratteri musicali apparente-mente opposti; c'è la cultura indie-folkdell'italo americano Jordan De Maio,chitarra-voce, e dall'altra, la formazioneclassica di Paolo Petrocelli, violino, unitiper creare un dipinto sonoro pieno dicolori accesi, sfumature improvvise e tonimolto cupi, al fine di un lavoro tra i piùoriginali del panorama italiano. Nella loromusica c'è tutto e nulla, non esistonocategorie evidenti a cui accostarli e nes-sun punto cardinale ben definito. Il loro primo lavoro in studio, Vinegar Socks (2009),rispecchia la sensibilità dei due musicisti, che fanno tesoro della loro vita e di tutto ciò cheli circonda. Cinque brani tratti dall'album di esordio sono stati utilizzati, insieme a musi-che di Vinicio Capossela, per la colonna sonora del film Dieci Inverni di Valerio Mieli (vedirecensione a pag. 17), presentato alla Mostra del Cinema di Venezia 2009, che ha bene-ficiato di una distribuzione internazionale. Il progetto Vinegar Socks è interamente auto-prodotto ed il cd è stato realizzato con materiale completamente riciclato. Sul sito dellaband e su Bandcamp è possibile ascoltare liberamente tutti i brani dell'album in streaming.Sul palco le sorprese non mancheranno: proviamo questi "calzini all'aceto", che oltre adessere un vecchio rimedio per la febbre, magari sarà qualcosa di più. E lo è.

MUSICA NOVITÀ

15 GENNAIO ORE 21.30

CIRCOLO DEGLI ARTISTI VIA CASILINA VECCHIA 42 - TEL. 06.70305684 - WWW.CIRCOLOARTISTI.ITMAX PARRI

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C L A S S I C AC O N T E M P O R A N E A

15 GENNAIO/ CHRISTIAN ZACHARIASAuditorium PdM C (viale P. De Coubertin 30 - tel. 06.8082058); ore 20.30 - euro 18-33Pianoforte: Christian Zacharias. Beethoven: Sonata op. 10 n. 2; Stockhausen: Tre segni zodiacali, daTierkreis; Brahms: Rapsodia op. 79 n. 1 e 4 Klavierstücke op. 119; Schubert: Sonata D 850.

16, 18 E 19 GENNAIO/ BEETHOVEN FESTAuditorium PdM C (viale P. De Coubertin 30 - tel. 06.8082058); ore 18.00 (16), 21.00 (18),19.30 (19) - euro 18-47Orchestra e Coro dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia; direttore: Diego Matheuz; cla-rinetto di bassetto: Alessandro Carbonare. Beethoven: Sinfonia n. 7; Mozart: Concerto perclarinetto K 622; Beethoven: Leonore III, ouverture.

19 GENNAIO/ CONCERTO DEL QUATUOR DIOTIMAAccademia di Francia - Villa Medici (viale Trinità dei Monti 1 - tel. 06.67611); ore 21.00 - euro 15Tecnica informatica: GMEM. Centro di Ricerca Elettroacustica di Marsiglia.

20 GENNAIO/ WHAT’S HAPPENING?!Goethe-Institut (via Savoia 15 - tel. 06.8440051); ore 20.30 - ingresso liberoPhilipp Geist (video-art), Fabrizio Nocci (musica e live electronics), Tetraktis (percussioni).

20 GENNAIO/ CONCERTO INTORNO A LUIGI NONOAccademia di Francia - Villa Medici (viale Trinità dei Monti 1 - tel. 06.67611); ore 21.00 - euro 15Lisa Bielawa (soprano), Giancarlo Schiaffini (basso tuba), Giacomo De Caterini (live elec-tronics). Luigi Nono: La fabbrica illuminata per voce e nastro, Ricorda cosa ti hanno fattoin Auschwitz (1966) per nastro, Pos-prae-ludium für Donau per basso tuba e elettronica.

23 GENNAIO/ ARVO PÄRT - SUMMAAuditorium PdM P (viale P. De Coubertin 30 - tel. 06.80241281); ore 21.00 - euro 15Voce: Arianna Savall; PMCE Parco della Musica Contemporanea Ensemble; direttore: TonuKaljuste. 2 Wiegenlied, Es sang vor langen Jahren, Summa, Spiegel im Spiegel, Fratres,Scala cromatica, Mozart Adagio e L’Abbé Agathon. Pag. 9.

27 GENNAIO/ GLI ANGELI DI ARVO PÄRTAuditorium PdM C (viale P. De Coubertin 30 - tel. 06.80241281); ore 21.00 - euro 15Orchestra e Coro dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia; direttore: Tonu Kaljuste.Oriente e Occidente, Sinfonia n. 4: Los Angeles, Passacaglia, Cantus in Memory ofBenjamin Britten e Pilgrims’ Song da Pacem Domine. Pag. 9.

29 GENNAIO/ ARVO PÄRT - STABAT MATERAuditorium PdM C (viale P. De Coubertin 30 - tel. 06.80241281); ore 21.00 - euro 15Theatre of Voices; direttore: Paul Hillier. Pag. 9.

2 FEBBRAIO/ ARVO PÄRT - MAGNIFICATAula Magna Università La Sapienza (piazzale Aldo Moro 5); ore 20.30 - euro 15-25Musiche di Palestrina, Byrd, Tallis, Josquin de Près, Allegri, Pärt, Appleby, Praetorius. Pag. 9.

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ARVO PÄRTSILENZIO. A Roma c'è Arvo Pärt. La

semplicità cristallina del compo-sitore estone, il suo minimalismosacro che è suono nel suono esuono nel non-suono, la "tintinna-bulazione" delle tre note in unaccordo come campane. Tutto que-sto è legato al nome di uno deigrandi della musica contempora-nea, che arriva all'Auditorium permostrarci la sua musica con manogentile e ferma: una creazioneassoluta che nasce dopo anni di

ricerca, di strade percorse e interrotte bruscamente, di arrampicate faticose sulle piramidi sci-volose della dodecafonia, di rigorose e filologiche immersioni nel barocco e nel canto gregoria-no. Tanta storia alle spalle - anche tribolata per le vicissitudini politiche del suo Paese - e tantimuri da scavalcare, ma le sue note sono un fiume libero, che parte dai ghiacciai dei vagiti pri-mitivi dell'uomo e, attraverso la lezione di Bach, giunge sino alle vallate dell'avanguardia. Manon si ferma ancora, perché oggi Pärt è Pärt, un Maestro che porge delicatamente sul penta-gramma poche note, ripetizioni melodiche semplici, una ritmica ammaliante e lunghi passi disilenzio. È proprio il silenzio il tratto peculiare della sua musica, un silenzio interiore che nonè affatto assenza, ma piuttosto essenza della sua spiritualità e del profondo della sua e nostraanima. La semplicità della propria arte è figlia di anni di studio e ricerca: nella musica di Pärtconvivono un equilibrio e una tensione sublimata da un preciso rapporto matematico, perché èesattamente sulla base dei numeri che si crea la differenza tra un suono pulito e uno che nonlo è. Le poche note della musica del compositore estone rivelano anche l'espressione coerentedel suo modo di essere artista. Eccezionale, infatti, la presenza al Parco della Musica, date lepoche apparizioni in pubblico, che però non gli hanno impedito una sorprendente popolarità,tanto da farne uno degli artisti contemporanei più amati. Una presenza quasi misteriosa, la sua,nella storia della musica. È il segreto di un uomo che racchiude in sé un universo sonoro ster-minato, che con il movimento delle proprie mani indica la strada da seguire. Anche lenta, anchelentissima, silenziosamente musicale, sino alle soglie del sacro.

23, 27 E 29 GENNAIO ORE 21.00 - EURO 15 - PER DETTAGLI VEDI LA RUBRICA ‘CLASSICACONTEMPORANEA’ A PAG. 8

AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA VIALE P. DE COUBERTIN 30 - TEL. 06.80241281 - WWW.AUDITORIUM.IT

22-31 GENNAIO NEL FOYER SINOPOLI LA MOSTRA DI R. MASOTTI: ARVO PÄRT, UN RITRATTO. FOTOGRAFIE: 1988-2006

2 FEBBRAIO AULA MAGNA UNIVERSITÀ LA SAPIENZA PIAZZALE ALDO MORO 5 - ORE 20.30 - MAGNIFICAT

IMMAGINE ARVO PÄRT [FOTO DI ROBERTO MASOTTI]

CONTEMPORANEA

EMANUELE KRAUSHAAR

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DANZA!

metromorfosi

FINO AL 6 GENNAIO 2010/ LA REGINA DELLE NEVITeatro Valle (via del Teatro Valle 21 - tel. 06.68803794 - www.teatrovalle.it); vari orari -euro 14-30 (6-14 anni: euro 8-13)Una fiaba firmata Teatro Kismet Opera. Per approfondire: Metromorfosi 29 pag. 17.

5-10 GENNAIO/ LO SCHIACCIANOCITeatro Olimpico (piazza Gentile da Fabriano 7 - tel. 06.3265991); ore 21.00 (6 e 12 dicem-bre ore 18.00) - euro 15-30Balletto di Roma, con André de La Roche.

22-24 GENNAIO/ INCIPITTeatro Palladium (piazza B. Romano 8 - tel. 06.45553000); ore 20.30, dom. 17.00 - euro 13-21La Compagnia (dell'Accademia Nazionale di danza). Coreografie: Pina Bausch, Robyn Orlin,Jacopo Godani.

28 GENNAIO/ AIDE MEMOIREAuditorium PdM P (viale P. de Coubertin 30 - tel. 06.80241281); ore 21.00- euro 20Kibbutz Contemporary Dance Company. Pag. 11.

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AIDE MEMOIREIL SOTTILE PASSAGGIO dall'essere cro-

naca all'essere storia è pressochéindefinibile. Si accumulano momen-ti, eventi, personaggi, agenti di unfare collettivo che diventa memoriacollettiva… ma storia e cronaca simuovono parallelamente, sovrappo-nendosi in un turbine senza soluzio-ne di continuità: l'una non esistesenza l'altra e l'altra non avrebbesignificato privata dell’una. Alloracome possiamo percepire, capire econtemporaneamente viverne le tracce? Aide memoire è un'esplorazione. Una ricercanelle intricate e complesse trame intessute dalla Shoah, ma non è uno spettacolo sul-l'olocausto "né descrive l'olocausto. Tratta questioni relative alla vita presente e allarealtà attraverso associazioni emotive e cognitive"; perché ciò che interessa espri-mere al coreografo Rami Be'er è proprio la Shoah in quanto memoria collettiva, checi accompagna nella storia quotidiana e, in particolare, influenza tutti coloro che nevivono conseguenze dirette. Sospesi nel vuoto contro delle pareti divisibili, i diciottodanzatori della Kibbutz Contemporary Dance Company, sono come appesi tradue mondi, in attesa di poter scegliere quello che realmente appartiene loro in unostinato attaccamento al libero arbitrio.Per ogni cosa c'è una stagione e c'è un tempo per ogni scopo sotto il cielo;un tempo per piangere e un tempo per ridereun tempo per far cordoglio e un tempo per danzareun tempo per prendere e un tempo per perdereun tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracciun tempo per cucire e un tempo per strappareun tempo per tacere e un tempo per parlareun tempo per uccidere e un tempo per guarireun tempo per metter via pietre e un tempo per raccogliere pietre insiemeun tempo per la guerra un tempo per la pace. (da L’Ecclesiaste)Rami Be'er, direttore artistico, set e light designer, oltre che coreografo, predilige un idio-ma puro e totalizzante come i costumi e le luci, essenziali e bianchi.

28 GENNAIO ORE 21.00 - EURO 20

AUDITORIUM PDM - SALA PETRASSI VIALE P. DE COUBERTIN 30 - TEL. 06.80241281 - WWW.AUDITORIUM.IT

DANZA

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IRENE TIBERI

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metromorfosi

NONSOLOZUANNO NUOVO, vita vecchia.Il 2010 comincia così

come si è concluso l'anno appena trascorso:tanti concerti e appuntamenti imperdibili per chiama e vive il rock nella capitale. Iniziamo subitocon del sano campanilismo segnalando gruppiitaliani meritevoli d'attenzione, specialmente dalvivo. Il 5 al Traffic da non perdere è l'esibizionedegli Small Jackets. Per chi non li conosces-se, parliamo di un concentrato adrenalinico dirock'n'roll, hard 70, punk, soul e funk. Robada far sbavare chi adora tanto Led Zeppelin,Humble Pie e AC/DC, quanto chi è cresciuto apane e The Stooges e ha proseguito trastul-landosi con Hellacopters e Gluecifer. Tre dischisu Go Down Records, uno migliore dell'altro:dal debutto di fuoco Play at High Level, pas-

sando per il dinamitardo Walking the Boogie, fino ad arrivare alla conferma definitiva diuna classe compositiva cristallina con l'ultimo Cheap Tequila. Altra band nostrana che nonha bisogno di presentazioni sono gli Zu. Il 14 al Circolo degli Artisti per proseguire la pro-mozione del bellissimo Carboniferous, tassello prezioso di una discografia che ogni annotra album, 10", split e collaborazioni varie si arricchisce di significati profondi. Ospiti comeKing Buzzo e Mike Patton non fanno che confermare l'estro del trio romano, il cui pastonemicidiale di jazz 'storto', vibrazioni hardcore, divagazioni psichedeliche, impennatenoise e melodie strampalate riesce a calamitare ascoltatori da ogni fascia. Una fonde-ria nera e infernale, che produce un progressivo e dissonante stato d'ipnosi. Infine, altridue gruppi che rendono viva e pulsante la scena underground tricolore. Due serate al

ROCK ETC.

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ALESSANDRO ZOPPO

Sinister Noise per un doppio releaseparty. Il 15 tocca ai Black Rainbows peril nuovo lavoro Carmina Diabolo: il segui-to del debutto Twilight in the Desert (inuscita sempre su etichetta franceseLongfellow Deeds) ripropone la ricetta abase di stoner rock e psichedelia.Sensazioni davvero forti: come percorrerea folle velocità una valle torrida, mentreBlack Sabbath, Hawkwind e Kyuss si fon-dono in una jam. L'oscurità e il maligno(con la giusta ironia) ammantano invecele atmosfere dei Sesta Marconi, il 16 perfarci gustare l'esordio Where The DevilDances, edito dalla Metal On MetalRecords. Doom rock robusto, spirali spa-ziali, heavy metal e rock'n'roll in dosi terapeutiche per quattro ragazzi "nati pronti" ed unamusica senza età né confini. Detto degli italiani, i piatti forti di gennaio sono anche stra-nieri. Ve ne proponiamo tre, per esaudire tutti i gusti. Il 21 all'Init il rockabilly passiona-le e irriverente degli Heavy Trash. Duo composto da Jon Spencer (in trasferta dalla BluesExplosion) e Matt Verta-Ray, un passato nel sottobosco newyorkese con Madder Rose eSpeedball Baby. Umori diversi nel recente Midnight Soul Serenade: dal blues tradizionaleal garage punk, dall'alt country al folk rurale. Un tuffo negli anni '50 insomma, perun rock sentito e brutale, allucinato e malinconico. Nel solco della tradizione ameri-cana si muove anche Scott Kelly nei suoi lavori solisti. Il chitarrista e cantante deiNeurosis arriva il 23 al Blackout in versione acustica. Il suo è un percorso a ritrosonel tempo e nello spazio, un avant country folk dalle tinte cupe e polverose che hatrovato in The Wake la precisa quadratura del cerchio. Una musica atavica, intima,minimale, che disegna paesaggi sconfinati ed emozioni eterne. Per l'occasione, adaccompagnare Scott sul palco, il bassista Dave Edwardson dai Neurosis e il tastieri-sta/visual Josh Graham, anche frontman degli A Storm of Light. Concludiamo conun'aura mistica ed infinita, quella degli OM. Il duo formato da Al Cisneros (basso evoce dei seminali Sleep) e Emil Amos (batterista dei Grails) si esibisce il 28 all'Init,con uno stile unico ed inconfondibile: giri di basso reiterati, nenia salmodiante diCisneros, ritmiche liquide e cadenzate di Amos. Gli ultimi lavori Pilgrimage e God IsGood stravolgono il concetto di musica psichedelica. Un vortice mistico che dai PinkFloyd arriva alla metafisica del suono.

GENNAIO VARI ORARI E PREZZI

VARI LUOGHI PER DETTAGLI LEGGERE ARTICOLO E LA RUBRICA ‘MUSICA!’ A PAG. 14

IMMAGINI ‘CHEAP TEQUILA’ DEGLI SMALL JACKETS - ZU [PAG. 12] - ‘GOD IS GOOD’ DEGLI OM [PAG. 13]

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metromorfosi

MUSICA!5 GENNAIO/ SMALL JACKETSTraffic (via Vacuna 98 - tel. 328.0547412); ore 22.00 Un concentrato adrenalinico di rock'n'roll, hard 70, punk, soul e funk. Pag. 12.

7 GENNAIO/ MISTICO MEDITERRANEOAuditorium PdM S (viale P. De Coubertin 30 - tel. 06.80241281); ore 21.00 - euro 35-45Un incontro con la musica della Corsica; con Paolo Fresu, Daniele di Bonaventura, A filetta.

9 GENNAIO/ GIARDINI DI MIRÒCircolo degli Artisti (via Casilina Vecchia 42 - tel. 06.70305684); ore 22.15 - euro 10Band emiliana post-rock per un’insolita rappresentazione sonora. Pag. 5.

9 GENNAIO/ JOE BARBIERIAuditorium PdM C (viale P. De Coubertin 30 - tel.06.80241281); ore 21.00 - euro 15 Chitarrista, cantante e produttore italiano dalla spiccata indole jazz.

14 GENNAIO/ ZUCircolo degli Artisti (via Casilina Vecchia 42 - tel. 06.70305684); ore 21.30 - euro 10Ascoltare il nuovo disco Carboniferous per farsi prendere a schiaffi ed essere felici. Pag. 12.

15 GENNAIO/ VINEGAR SOCKSCircolo degli Artisti (via Casilina Vecchia 42 - tel. 06.70305684); ore 21.30Malinconia struggente del duo italo-americano folk rock. Pag. 7.

15 GENNAIO/ BLACK RAINBOWSSinister Noise (via dei Magazzini Generali 4b - tel. 347.3310648); ore 22.00 - euro 5Black Sabbath, Hawkwind e Kyuss si fondono in Twilight in the Desert. Pag. 12.

23 GENNAIO/ AIRAuditorium PdM S (viale P. De Coubertin 30 - tel. 06.80241281); ore 21.00 - euro 35-45Duo pop elettronico, ambasciatore del rock francese.

23 GENNAIO/ SCOTT KELLYBlak Out (via Casilina 713 - tel. 06.2415047); ore 22.00 Il chitarrista e cantante dei Neurosis in versione acustica. Pag. 12.

27 GENNAIO/ BUZZCOCKSCircolo degli Artisti (via Casilina Vecchia 42 - tel. 0670305684); ore 21.00 - euro 10Storica punk band inglese fine anni Settanta, contemporanea di Sex Pistols e The Clash.

28 GENNAIO/ EUROPEAtlantico live (via dell'Oceano Atlantico 271d - tel. 06.48078220); ore 21.00 - euro 34-50Nuovo album (Last Look at Eden) per la band svedese, in live con la formazione originale.

28 GENNAIO/ OMInit (via della Stazione Tuscolana 133 - tel. 06.97277724); ore 22.00 - euro 15 Una psichedelia che è un vortice mistico verso la metafisica del suono. Pag. 12.

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CINEMAIL VIAGGIO DELL'EROE MANUALE PER SCENEGGIATORI (di cui prendo in

prestito il titolo) sotto il braccio, comincio(o continuo) il percorso universale, barcame-nandomi nell'avventura della vita e negli arche-tipi che incrociano il mio cammino. Uguali pertutti, vi invito a riconoscerli e a confrontarvici. Ilcinema è sempre pronto a darci una mano, equesto inizio di anno pare offrirci qualche armain più per solidificarci nella consapevolezza. IlGrauco non demorde, e va avanti con la suaattività nonostante tutto, sfidando gli ostacoliche vengono frapposti alla cultura di base dal-l'essere fuori circuito ufficiale, in primis pochifondi a cui attingere e poca attenzione dedica-ta. L'avventura è il tema affrontato dal cine-club nelle proiezioni di gennaio: scoperta delproprio essere nel mondo, viene esplorata siaattraverso figure di eroi puri, che per mezzo dinarcisi animati da spirito edonista, sete di con-quista. L'ecclettismo di Alejandro Jodorowsky,l'"altruismo" di Roland Joffè, la libertà di SilvanoAgosti, la spiritualità di Kristof Kieslowski, lapercezione di Michelangelo Antonioni, l'esteticadi Bernardo Bertolucci, tra i sigilli con cui mar-chiarci. Altro eroe esemplare è indagato alDetour, preziosa realtà di frontiera cinemato-grafica salda nel proprio percorso e nel suoavanzare: Alberto Moravia, scisso e discussotra letteratura e cinema, utilizzando comemodelli della sua poetica tre lungometraggiesemplari, tratti dai rispettivi romanzi. La venapolitica ed esistenziale dell'ultimo eroe del mese, Harold Pinter, è celebrata nellarassegna video alla Casa dei Teatri, per ricordarlo ad un anno dalla scomparsa (24dicembre 2008): Robert Altman e Kenneth Branagh si misurano cinematograficamen-te con due sue sceneggiature: ai nostri occhi, l'unione da assorbire. Anche l'amorecompie il proprio vagabondaggio nella lieve pellicola che chiude il mio anno e ne trai-na un nuovo inizio: Dieci inverni è il tempo che ci mette per riunire Camilla eSilvestro e il loro perdersi, tra timore di riconoscersi e voglia di ritrovarsi e nonlasciarsi.

MARIA CERA

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CELEBRATION8 E 10 GENNAIO/ RASSEGNA VIDEO PER RICORDARE HAROLD PINTER A UN ANNO DALLA SCOMPARSA Casa dei Teatri (Villa Doria Pamphilj - Villino Corsini; largo 3 giugno 1849, angolo via diSan Pancrazio - ingresso Arco dei Quattro Venti - tel. 06.0608 - 06.45460693 - www.casa-deiteatri.culturaroma.it); ingresso gratuito

Venerdì 8 gennaio ore 15.00 Basements (Il Calapranzi - La stanza) sog-getto e sceneggiatura di Harold Pinter, diretto da Robert Altman, con JohnTravolta, Tom Conti, Annie Lennox, Julian Sands, 1987. Il Calapranzi. Inun seminterrato spoglio e desolato, due uomini, Ben e Gus sono in atte-sa di qualcosa... Nel corso delle battute si scopre che essi sono due killerprofessionisti che attendono istruzioni da un misterioso capo, che sembracomunicare con loro tramite un calapranzi, dal quale vengono fatti scen-dere oggetti e messaggi. Non conoscono la loro vittima, sanno solo cheprima o poi entrerà dalla porta dello scantinato dove sono chiusi e lorodovranno ucciderla. La Stanza. Mentre il marito taciturno è assorto nellalettura della sua rivista, Rose prepara la prima colazione. Cucinando, parlada sola e tiene un monologo toccante sul tempo, l'intimità delle loro stan-

ze anguste, e l'inquilino misterioso che occupa una stanza senza finestre nel seminterrato. Il padro-ne di casa Mr. Kidd passa a salutarla e risponde alle chiacchiere di Rose, ma questo non allevia lesue paure sulla stanza sottostante. Dopo che Kidd e Bert, il marito, escono di casa, una giovanecoppia appare in cerca di alloggi e Rose scopre che hanno vagato nel locale interrato cercando ilpadrone di casa. La descrizione di ciò che hanno visto, o meglio, sentito, nel buio, accentua il suocrescente senso di apprensione. Poi, dopo che questi sono andati via, Mr. Kidd torna e dice a Roseche lei deve incontrare un uomo che aspettava sotto casa, in attesa che Bert uscisse. Lo straniero,di colore, dice di essere un cieco con un messaggio per Rose…Domenica 10 gennaio ore 11.00 Sleuth - Gli insospettabili adattamento e sceneggiatura di HaroldPinter dal testo teatrale di Anthony Shaffer, diretto da Kenneth Branagh, con Michael Caine, JudeLaw, 2007. Il remake firmato da Kenneth Branagh del precedente film di Joseph L. Mankiewicz(1972) conserva anche in Italiano il titolo originale, Sleuth (termine popolare inglese che sta per"investigatore"), e attribuisce a Michael Caine il ruolo che fu di Laurence Olivier, affidando a JudeLaw quello del plebeo Milo.

metromorfosi

CONCORSI28- 30 MAGGIO/ LA CITTADELLA DEL CORTO - FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL CORTO DI FICTION XVI ED. Info e bando su www.cittadelladelcorto.itSono ammessi video e film di fiction non pubblicitari, non sottoposti a precedenti selezio-ni del festival e prodotti dopo il 1° gennaio 2009. La durata dei film in 16 e 35mm deveessere inferiore a 29 minuti. I video non devono superare i 15 minuti. SCADENZA: 28 FEBBRAIO 2010

MAGGIO/ TEKFESTIVAL - AI CONFINI DEL MONDO... DENTRO L'OCCIDENTEFESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA INDIPENDENTE E SOCIALE IX ED.Info e bando su www.tekfestival.itPossono partecipare alla selezione i documentari italiani realizzati dopo il 1° gennaio 2009.Le opere non dovranno essere proiettate nella città di Roma nei 2 mesi antecedenti ilTekfestival.SCADENZA: 28 FEBBRAIO 2010

FARE CINEMA

LA RASSEGNA

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DIECI INVERNIRACCONTARE L’AMORE è sempre un'impresa

ardua: quasi impossibile sfuggirne glistereotipi, pronti ad emergere ad ogni ten-tativo di sistematizzarlo e ordinarlo. Che siail cinema italiano ad affrontare questo senti-mento, oggi, appare addirittura un atto dicoraggio. Ci ha provato Valerio Mieli, sup-portato dal Centro Sperimentale diCinematografia, realizzando un'opera primafresca e delicata, maneggiata e fatta cre-scere con cura ed attenzione. Venezia,inverno 1999: Camilla e Silvestro siincontrano sul traghetto, avvio all'espe-rienza universitaria. Un po' goffi e "ine-sperti", Silvestro possiede una leggerezzache Camilla non ha. Lui fa il primo passo,lei lo segue a modo suo. Ha inizio un "pro-logo" lungo dieci anni, nel quale l'amore, amano a mano appare e scompare, confon-dendosi nelle reciproche diffidenze, esita-zioni, deviazioni del caso, punte d'orgoglio,fraintendimenti, fino a sbocciare, inevitabi-le e necessario. Epurazione: usare il freddo e una stagione poco "rilassante emotiva-mente" come l'inverno, rarefà il superfluo. Venezia e la sua atmosfera aggiungono l'im-palpabile (anima stessa dell'amore), mescolando e risucchiando le esistenze dei duegiovani, che si perdono e si ritrovano dentro le calle, il mercato di Rialto, le case umidee rosicchiate, dentro il tempo. La sceneggiatura scorre fluida e densa (a parte qual-che scatto che avvertiamo nell'eccessivo protrarsi del "momento della verità"),imbevendosi di un'autenticità tangibile, capace di farci immedesimare negli atteg-giamenti, nel senso nascosto di una parola, nelle bugie dette a se stessi, neglisguardi, nell'irrompere di una forza più grande, a fatica governata, interpretata, mainconsciamente seguita. La macchia da presa, discreta, lascia spazio agli attori(estremamente convincente Michele Riondino e il suo Silvestro) che dominano ilcampo e il paesaggio, spinto fino a Mosca e alla confusione interiore che l'invernopuò generare. Il cammeo di Vinicio Capossela, un po' forzato rispetto alla scarsaartificiosità della storia, è compensato da Parla piano, brano che chiude idealmen-te la fine del prologo e l'inizio dell'amore. Colonna sonora firmata anche daiVinegar Socks (vedi pag. 7).

IL FILM

MARIA CERA

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metromorfosi

1-31 GENNAIO/ APRIAMO LE PORTE ALL'AVVENTURA! Grauco Film Ricerca (via Perugia 34 - tel. 06.70300199 - segreteria telefonica06.7824167 - www.graucocineclub.it); versioni originali sottotitolate in italiano;ingresso con tessera associativaEroi o avventurieri? In chi ci identifichiamo, e soprattutto, che strada stiamo per-correndo? Una ricca retrospettiva ci fornisce molteplici elementi per misurarci conla linea che stiamo tracciando alla nostra esistenza: 4 gennaio ore 21.00 - ElTopo, di A. Jodorowsky (1971); 6 gennaio ore 19.00 - Dersu Uzala, di AkiraKurosawa (1975); 10 gennaio ore 19.00 - Mission, di Roland Joffé (1986); ore21.00 - Into the Wild, di Sean Penn (2007); 14 gennaio ore 21.00 Quartiere, diSilvano Agosti (1987); 15 gennaio ore 21.00 - Tu devi essere il lupo, di VittorioMoroni (2004); 19 gennaio ore 21.00 - Appaloosa, di Ed Harris (2008); 22 gen-naio ore 21.00 - Ai confini del Paradiso, di Fatih Akin (2007); 24 gennaio ore19.00 - Senza Fine di K. Kieslowski (1984); 28 gennaio ore 21.00 - VogliamoVivere! To be or not to be! di Ernest Lubitch (1942); 31 gennaio ore 17.00 - BlowUp, di Michelangelo Antonioni (1966); ore 21.00 - Il Te' nel deserto, di BernandoBertolucci (1990).

6-10 GENNAIO/ FESTIVAL PONTINO DEL CORTOMETRAGGIO - VI ED. Cinema Teatro Don Bosco (via Sisto V, Latina - www.fpdc.it)Latina è un altro luogo da mappare nel Lazio del formato breve: 37 nazioni rap-presentate, 41 corti in concorso per un Festival nato nel 2004 e cresciuto di annoin anno sotto il profilo organizzativo e di presenze, sia nazionali che internaziona-li. 4 le sezioni in gara: Tema libero; ComiCorto; I colori della violenza (assegnatodalla stampa) e Corto Maghreb. Seminari condotti da Gianfranco Pannone, MarcoOnorato e Clemente Pennarella.

10, 17, 24 E 31 GENNAIO/ FASCINATING RHYTHMCasa del Jazz (viale di Porta Ardeatina 55 - tel. 06.704731); ore 12.00 - inresso liberoCiclo di proiezioni sui grandi compositori della musica americana a cura di LinoPatruno. Ospite Silvia Manco (pianoforte, voce).

DAL 15 GENNAIO/ MORAVIA TRA CINEMA E LETTERATURACineclub Detour (nuova sede via Urbana 107 - tel. 064747874 - www.cinedetour.it);ingresso con tessera annuale euro 5 + sottoscrizioneRetrospettiva: Moravia tra Cinema e Letteratura, curata da Valentina Gerardi. 15 gennaio - Gli indifferenti: ore 21.00 breve lettura dal romanzo - Claudia Achilli;ore 21.10 incontro con il regista Citto Maselli e intervento di Flavio De Bernardinis,professore di Storia del Cinema presso il Centro Sperimentale di Cinematografia;ore 21.50 Gli indifferenti (1964) di Citto Maselli. 22 gennaio - La provinciale: ore21.00 breve lettura dal romanzo - Marco Barone Lumaga; ore 21.10 incontro con ilcritico cinematografico Emiliano Morreale; ore 21.40 Colpa del sole (1951) corto-metraggio di Alberto Moravia, a seguire La Provinciale (1952) di Mario Soldati. 29gennaio - Il conformista: ore 21.00 breve lettura dal romanzo - Marco BaroneLumaga; ore 21.10 incontro con Giovanni Sabbatucci, professore di Storia Modernapresso l'Università La Sapienza di Roma, Claudio Siniscalchi, professore di Storia eCritica del Cinema presso l'Università LUMSA di Roma, e il critico cinematograficoFederico Pedroni; ore 21.50 Il conformista (1970) di Bernardo Bertolucci.

IL CINECONTORSIONISTA

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EMMA DANTEQUALCOSA NELL’ARIA si sta muoven-

do. Il vento del nord porta lasensazione epidermica di un cam-biamento. La prestigiosa quantotradizionale cornice della Scala diMilano apre la stagione teatrale conl'opera lirica Carmen per la regia diEmma Dante; apprezzata autrice eregista palermitana, provocatoria esanguigna. La grandiosa rappresen-tazione è andata in scena circonda-ta da un clima di tumulto generale.Mentre nella platea trovavanoposto, in smoking e abiti da sera, politici e nobildonne, fuori dal teatro, la manifestazionedi protesta urlata dai lavoratori in crisi. La Carmen ricerca la libertà, lotta, si ribella, è diver-sa dai personaggi femminili dipinti da Emma Dante nei suoi lavori: loro, vitali icone sicilia-ne, in una messa in scena brutale ed energica, hanno a che fare con la sottomissione neiconfronti di un sistema malsano. Definite da sfaccettature intense. Troviamo, tra le tante,una bambina. Una sposa zoppa. Una donna incinta vestita di nero. Cinque prostitute. Eva,peccatrice, senza preghiera di assoluzione. Una madre disperata. In comune hanno il carat-tere forte di un personaggio che in scena può morire e rivivere ogni sera. Il Teatro Valle,sempre attento alle nuove realtà contemporanee, si è meritato per la seconda volta con-secutiva l'approfondimento metromorfico, perchè, grazie alla sua direzione artistica, potre-mo ammirare da vicino le creature della Dante. A gennaio l'importante spazio dedicatole siapre con Le Pulle: rappresentato in giro per l'Europa (è stato in Italia al Mercadante diNapoli) è l'ultima creazione della regista - si apre il sipario e i drappeggi rossi ricordano leferite di un'esistenza estrema, non facile, sopravvissuta al peggio; in un'atmosfera onirica,tra piume di struzzo e calze a rete, tre fate donano l'animo femminile alle protagoniste:quattro travestiti e un trans che metteranno a nudo la loro condizione lacerante di emar-ginate. Proseguendo, in cartellone troviamo Vita Mia - il tentativo disperato di una madreintorno ad un letto, simbolo della caducità della vita, di ritardare la fine per i suoi figli. EAcquasanta - studio su due personaggi o poveri cristi. La regista è anche conosciuta perla capacità di sviscerare le ombre nascoste dei suoi attori. Partecipare assicura emozioniallo stato puro.

8-25 GENNAIO 2010 VARI ORARI - EURO 14-30

TEATRO VALLE VIA DEL TEATRO VALLE 21 - TEL. 06.68803794 - WWW.TEATROVALLE.IT

IMMAGINE DA ‘LE PULLE’ [FOTO DI GIUSEPPE DI STEFANO]

TEATRO

ANTONELLA VERCESI

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metromorfosi

ANDREA COSENTINOAndrea Cosentino è un artista nomade, nel senso che tutto il suo teatro se lo portain una sacca da campeggio. Una passione straordinaria per gli oggetti che, mi dice,sono "tutta la sua compagnia teatrale". Dopo aver girato le piazze d'Italia con la suaimprobabile televisione portatile Telemomò (una cornice di schermo in cui il teatroaffronta un passaggio di stato, fingendo di essere in un altro codice di comunicazio-ne), ora torna con il suo nuovo lavoro "in corso", Primi passi sulla luna, in scenaal Teatro Argot Studio dal 7 al 24 gennaio 2010, spettacolo completo non finito,spettacolo postumo, all'imperfetto, che lascia il pubblico giocare con i suoi stessibalocchi.

Iniziamo proprio da qui: cos'è uno spettacolo postumo?Mah… diciamo che è un gioco definirlo così, e questo codice è proprio il fondamento del fareteatro, con cui tutti ci dilettiamo a giocare: facciamo che io ero morto… come dicono i bam-bini, è già un patto fra chi partecipa, che è l'inizio del teatro. Il postumo ha a che vederecon il mio amore per i processi e gli eventi, e la mia diffidenza verso le opere e le defini-zioni. Per dirla con Antonin Artaud: "basta con i capolavori". È un gioco a mettere al cen-tro dell'attenzione la ricerca, il movimento verso gli altri, verso ciò che, in teatro, è vera-mente prezioso.

Se questo è uno spettacolo "dopo", cosa c'è stato "prima"? Cosa l'ha gene-rato?In fondo tutto viene da quanto la casualità rischia di sorprendermi: io decido di occu-parmi di un tema che mi sta a cuore, come in questo caso una storia autobiografica dimia figlia piccola, e di colpo tutto quello che trovo, in quel periodo, si va a incasellaredentro un disegno unitario, una sorta di piramide Lego con i pezzi tutti ad incastro per-fetto, e questo è sorprendente: io ho pensato di parlare dello sbarco sulla luna, del-l'anniversario doppio della nascita di Darwin e delle sue scoperte, del telescopio diGalileo Galilei, di Kubrick e 2001: Odissea nello spazio, i 50 anni della Barbie… e insie-me mia figlia. Sono andato avanti per un anno e continuo a trovare connessioni incre-dibili.

Il tema è, dunque, l'anniversario dell'immagine, un sorta di onomastica dell'ap-parenza. Come si festeggiano certi anniversari?Lo spunto me l'hanno dato le tante versioni del famoso sbarco sulla luna, che molti dicononon esserci mai stato. C'è quella foto ma pare sia costruita. Comunque niente è dimostra-bile. Questo m'ha colpito al punto di voler parlare della finzione come realtà creata e daquel momento del tutto autonoma, capace di generare emozioni, reazioni reali e verifica-bili. Così, per rendere tutto più credibile, e parlare del falso reale, debutto nel 2010 conanniversari scaduti nel 2009…

INTERVISTATEATRO

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SIMONE NEBBIA

Da mesi porti in giro, per i teatri e le piazze, uno studio in divenire di questo spet-tacolo. Può adesso considerarsi finito?No. Io ho presentato in questi mesi gli ingredienti di una pietanza, ancora non mescolati.Però, strada facendo, mi sono reso conto che mi interessava di più questo contatto, questadimensione aperta tra me e il pubblico, così è rimasto in qualche modo un lavoro aperto:io voglio continuare a dire che è un gioco, voglio che si veda, e che anche il pubblico gio-chi insieme a me.

Nella tua biografia ti definisci "uno dei più grandi scrittori di finali viventi": allo-ra non posso che chiederlo a te: come finisce quest'intervista?

Andrea si alza, prende lo schermo di Telemomò, se lo mette davanti al viso, attende unistante e inizia a fischiettare, commosso, la sigla di fine delle trasmissioni…

7-24 GENNAIO ORE 20.45, DOM. 18.45 - EURO 10-12

TEATRO ARGOT STUDIO VIA NATALE DEL GRANDE 27 - TEL. 06.5898111

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metromorfosi

PALCO 067-24 GENNAIO/ PRIMI PASSI SULLA LUNATeatro Argot Studio (via Natale del Grande 27 - tel. 06.5898111); ore 20.45, dom.18.45 - euro 10-12 Di e con Andrea Cosentino. Pag. 20.

12 GENNAIO/ TEATRO DEL NONSENSOTeatro Tor Bella Monaca (via di Tor Bella Monaca 451 - tel. 06.2013830); ore 21.00 dom.17.30 - euro 6-9Futurista improvvisazione del nonsenso, per superare il livore di oggi e riderci sopra.

12-24 GENNAIO/ SEI PERSONAGGI IN CERCA D'AUTORETeatro Quirino (via delle Vergini 7 - tel. 06.6790616); ore 20.45 o 16.45 - euro 14-30Un classico attraverso il quale le giovani generazioni possono avvicinarsi ad un testo emble-matico del teatro di prosa. Perchè i personaggi non sono fantasmi, ma realtà create ad arte.

12-31 GENNAIO/ ERBA CATTIVATeatro Vittoria (piazza S. Maria Liberatrice - tel. 06.5740170); dal mercoledì al sabato ore21.00, dom.17.30, mar. 21.00 o 17.00 - euro 12-22Enzo Gragnaniello rievoca, tra una canzone e un aneddoto, la sua vita spericolata nel quar-tiere spagnolo di Napoli; come interlocutore ha una cara amica televisiva delle case degliitaliani.

13-24 GENNAIO/ SOGNO D'AMORETeatro Piccolo Eliseo (via Nazionale 183 - tel. 06.48872222); ore 20.45, dom. 17.00 - euro13-22Pasquale, bidello quarantacinquenne; Ivan, impegnato nell'Otello di Shakespeare; il filoso-fo, sempre pronto a dispensare consigli, i tre coinquilini di Gianni alle prese con una vitada trentenne in stato confusionale. Valeria subentra per innescare la scintilla e dare un ordi-ne positivo agli eventi. Una commedia brillante con Filippo Dini e la regia di GiampieroRappa. Produzione Gloriababbi.

18 GENNAIO - 7 FEBBRAIO/ PECCATO CHE SIA UNA PUTTANATeatro L'Orangerie (via Alessandro Volta 41a - tel. 06.835147889); dal lunedì al sabato ore21.00, dom. 17.30 - euro 15Da John Ford, l'amore incestuoso di Annabella e Giovanni, ribelle, contro le regole dellasocietà, il loro istinto dovrà cedere il posto alla buona creanza.

26-31 GENNAIO/ MOLLY B.Teatro Arvalia (via Quirino Majorana 139 - tel. 06.55382002); ore 21.00, dom. 17.00 - euro 8-12Dall'Ulisse di J. Joyce, la regia di Carlo Cecchi, l'interpretazione di Iaia Forte. Una certezza.Ironico ed intenso.

26 GENNAIO - 7 FEBBRAIO/ NATALE IN CUCINATeatro Nino Manfredi (via dei Pallottini 10 - Ostia - tel. 06.56324849 ore 21, dom. 17.30 esecondo mercoledì 17.30 - euro 13-23L'autore è Alan Ayckbourn, uno dei maggiori esponenti del teatro contemporaneo, che trat-ta con ironia semplice temi scottanti quali l'arrampicata sociale, le bugie e la ferocia umana.La scena retrò.

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Sala A5-31 gennaio RICCARDO IIIAdattamento dell’opera di Shakespeare; regia di Augusto Zucchi.

7-10 gennaio DOMINIODi Giancarlo Moretti; regia dell’autore.

Sala B11-24 gennaio MICHELANGELO BUONARROTI - GEMMADONATI VEDOVA LIGHIERIDi Giancarlo Gori; regia dell’autore.

26-31 gennaio CINQUE DONNE CON LO STESSO VESTITODi A. Balla; regia di G. Troiano.

mar-sab: ore 21.00; festivi: ore 17.00Teatro Agorà - via della Penitenza 33 (Trastevere)

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metromorfosi CONSIGLIAIl Balletto di Bronzo e l’idea del delirio organiz-zato - Ys tra rock e avanguardia, il saggio ufficia-le sul Balletto di Bronzo, sul progressive rock, sullamusica d’avanguardia contemporanea, firmato daGianmaria Consiglio. Con allegato CD del Ballettodi Bronzo con 12 pezzi, di cui 3 inediti.www.eclysse.com [email protected]

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Nunzio Di Stefano

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metromorfosi

RAY CAESARSOGNI DI CRISTALLO

BAMBINE GETTATE IN UN TEMPO gelido e fermo.Per sempre. Ragni che sono giovani

ragazze con zampette di Aracne e fanciullecon lo sguardo perso che filano la lororagnatela. Odio e paura si mischiano e sicapovolgono, come in una clessidra senzasabbia, presso Mondo Bizzarro Gallery. Èproprio accanto al colosso Macro, nell'inso-spettabile via Reggio Emilia, che dimoranogli incubi e i sogni di Ray Caesar. L'artistalondinese (a Toronto da molti anni) è unadelle figure di spicco della Lowbrow Art;opera con il programma Maya, dando vita aquadri digitali di mondi che sembra avervisto da qualche parte - che sicuramente havisto da qualche parte - porgendoli al nostrosguardo con mano sicura e senza mentire: lesue creazioni sono ormai diventate icone delPop Surrealismo, attraverso un effetto tri-dimensionale e iperrealista. Fondamentale,nel suo percorso umano e artistico, il lavorocome fotografo presso un ospedale pediatri-co: “spesso nei miei sogni ritorno lì, in quelposto di miracoli e tristezza... è chiaro chequel luogo è il posto in cui nasce tutto il mioimmaginario” afferma Caesar, trascinandosidietro quei ricordi come in un sacco nero. Laluce che illumina le sue giovani eterne pro-tagoniste è un tutt’uno con la loro forma e

ne costituisce l'essenza soprannaturale. La Lowbrow Art, dicevamo. Questa formad'arte, che vuole ribellarsi alla cultura elitaria, racchiude già nelle viscere del nomela sua natura. Si tratta di un movimento nato alla fine degli anni Settanta in areacaliforniana, negli ambienti delle riviste di fumetti underground, del punk e di altresottoculture, ma riconosciuta ufficialmente solo nel 1994 con l'uscita della rivistaJuxtapoz, diretta da Robert Williams. Sogni di cristallo, a cura di Gloria Bazzocchi eAlessandro Papa, è la seconda personale di Ray Caesar qui a Roma ed è una buonaoccasione per immergersi completamente nel suo manierismo tecnologico, grazie

ARTE

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all'esposizione di alcunilavori più recenti, e altriinediti, in grande forma-to, oltre ad opere piùrare del periodo 2003/2008. Il filo del surreali-smo lega questo artistadel sogno alle esperien-ze pittoriche di DeChirico, Dalì, Max Ernst,Frida Kahlo ed anchealle pellicole di Buñuel.È venuto il momento difarsi spaventare daldettaglio che arrivacome un pugno sullacoscienza. Il piccolotopo morto che trovia-mo nell'immagine dicopertina di questo numero di Metromorfosi è il sacrificio d'amore che vale ilFrench Kiss tra gatto e padrona. Lolite metafisiche e inquietanti, occhiate che nondanno scampo, posizioni tentacolari che scavano nelle nostre pance, millepiediche si inerpicano leggiadramente su schiene levigate, code pelose di insetti chefuoriescono da corpi di fanciulli, metamorfosi spezzate di una paurometaboliabloccata dal tempo, caricature di luce che sono tagli nella mente, fobie dai capel-li lunghi e pettinati, favole che brillano di una luce oscura, scenografie di unbarocco malato, fragili certezze di cristallo in un rassicurante abisso “vittoriano”,tutto questo e molto altro per rimanere intrappolati nell'equazione manichea delbrutto sta a male come bello sta a bene o lasciarsi rapire senza timore nei san-tuari artistici di Ray Caesar, dove una scolopendra ha la stessa santificata bellez-za della mano pallida di una fanciulla.

25

FINO AL 28 GENNAIO LUN/SAB 11.30-19.30 - INGRESSO LIBERO

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COURTESY OF MONDO BIZZARRO GALLERY

EMANUELE KRAUSHAAR

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GALLERIA BORGHESECARAVAGGIO BACONpiazzale Scipione Borghese 5 - tel. 06.32810 - mar/dom 9-19 - euro 13.50 - fino al 24 gennaio 2010Due epoche, due geni, un incontro fuori dal tempo. Per approfondire: Metromorfosi 29, pag.22.

MACROURS LUTHI: JUST ANOTHER STORY ABOUT LEAVINGvia Reggio Emilia 54 - tel. 06.671070400 - mar/dom 9–19 - Macroticket (Macro + MacroFuture - valido 7 giorni): euro 4.50, rid. euro 3 - fino 5 aprile 2010Personale dedicata all’artista svizzero noto per la ricerca del sè, le ambiguità dell’individuoe degli oggetti.

MONDO BIZZARRO GALLERYRAY CAESAR - SOGNI DI CRISTALLOvia Reggio Emilia 32 c/d - tel. 06.4424745 - www.mondobizzarro.net - lun/sab 11.30-19.30 - ingresso libero - fino al 28 gennaioLe bambine metafisiche nate dai sogni di uno degli artisti più apprezzati del PopSurrealismo. Pag. 24.

MUSEI CAPITOLINI - PALAZZO CAFFARELLIMICHELANGELO ARCHITETTO A ROMApiazza Caffarelli 5 - tel. 06.060608 - mar/dom 9-20 - euro 6 - fino al 7 febbraio 2010 Un percorso interessante per comprendere la nascita di alcuni capolavori michelangioleschi.

MUSEO CARLO BILOTTILE TEMPS EMPRUNTÉviale Fiorello La Guardia 1 - Romaeuropa: tel. 06.45553000 - mar/dom 9-19 - euro 4-6 -fino al 14 febbraio 2010L’opera di Jan Fabre attraverso i suoi bozzetti e gli scatti di grandi fotografi come HelmutNewton, Carl De Keyzer, Jorge Molder e Robert Mapplethorpe. Per approfondire:Metromorfosi 28, pag. 24.

PALAZZO DELLE ESPOSIZIONICALDERvia Nazionale 194 - tel. 06.4745903 - www.palazzoesposizioni.it - dom e mar/gio 10-20;ven/sab 10-22.30 - euro 12.50 - rid. euro 10 - fino al 14 febbraio 2010Dalle più importanti collezioni Calder del mondo, ci immergiamo nell’opera di un rivoluzio-nario della storia dell'arte, che ha utilizzato materiali non convenzionali e reinterpretato ilconcetto di spazio, anche attraverso le sue celebri sculture in movimento (mobile).

VITTORIANODADA E SURREALISMO RISCOPERTI via S. Pietro in Carcere 1 - tel. 06.6780664 - lun/gio 9.30-19.30; ven/sab 9.30-23.30; dom9.30-20.30 - euro 10 - fino al 7 febbraio 2010Oltre 500 opere tra olii, sculture, ready-made, assemblaggi, collage, disegni automatici in unadelle più imponenti mostre mai realizzate su Dada e Surrealismo. A cura di Arturo Schwarz.

DOVEARTE

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PROSA IN PROSAAlessandro Broggi

Da Antologia

Nuova situazione

I.

Il rumore dei piatti che si rompono e dei mobili che si rovesciano è stato, per anni, lacolonna sonora delle serate mie e di mio fratello Giacomo.Finché la mamma non si è trovata un lavoro notturno come infermiera.

II.

Da allora è andata anche peggio, perché papà ha iniziato a chiamarmi ogni sera in camera sua.

Michele Zaffarano

Da Wunderkammer

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Pregiudizi infelici, usi crudeli, nei quali collocarla non si dà né cosa più bella né cosa piùdolce dell'appagar l'amorosi desideri. Presa da amor violentissimo, i congiunti stessi esserdevono i primi a favorire, ma deve obbligargli altresì particolari quistioni, e fisica la loronatura è di renderle vittime del pubblico bene. Non saprebbero impiegare pur troppe atten-zioni a rimediare uno specchio in cui si dipingono oggetti e compensi che fanno agire il cri-stallo e goder degli oggetti che sé gli presentassero innanzi senza aver in vero altri gustideterminati. Ecco in dunque quel che un'immaginazione può operar da se stessa senzal'aiuto di arte né senza acquisir nozioni atte a porla per strada e con sì buona riuscita.

SCRITTURA

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Andrea Inglese

Da Prati

Prato n° 55 (Rotoli di feltro e tubi al neon)

Tutti gli sforzi perenni della discesa e della salita, anche quelli secondari, minuti, soprat-tutto quelli, ai margini delle grandi agitazioni, delle crisi con bava e vetri infranti, queglisforzi, dopo la vera caccia, o il piano dettagliato, trascinati per mesi sotto silenzio, di tra-verso le occhiate, i ragionamenti semplici, gli spaventi, ora tutti, per contaminazione oempatia, possono convergere al prato, disporsi in superficie, spandersi nell'erba, a raggio,come una ventata, tremando in ogni singolo stelo. Possono smorzarsi. Cedere. Come sefosse l'occasione, in quel rettangolo, o poligono incerto, di disporsi ad altro, usciti dalletraiettorie e dalle pieghe, calcando tutta l'erba adunata, la possibile erba, tenendosi a vista,se ci fosse del sole, o immersi consapevolmente nella foschia, nel grigio dell'aria, sotto unoscorrimento ostinato e vago di cirri. Come se fossero esaurite le macchine di profondità,dopo tanto perforare nei sembianti e nei decori, gli occhi vigili, assidui, a scartavetrare laschiena di una donna, i rami dei platani, un tavolo da stiro buttato a terra, perché ogni ine-zia è abissale, ogni sasso o chiodo è teatrino, paravento, ogni oratore è cadavere simulatoche sussulta su rotaia, ogni corsa di cane è profilo di cartone tirato dalle funi, ogni portalasciata alle spalle è baratro, inesistenza. Dopo tanto vedere di sbieco, al contrario, neirovesci, di taglio, le macchine si sono fatte scure, sfuocate, nella loro avvolgente profondi-tà, intasate in strani velluti, in fasciature di feltro. Ma la piattaforma del prato, la fosfore-scenza, il verde graduato, e la corrente delle erbe, fuori, a bagliori, in continua emanazio-ne, dissociano gli sforzi, li attenuano, calmano anche gli ultimi motori. Tutte aggirate anchele macchine d'altezza, le insonni, ferventi macchine dell'alto, della scala e della pertica,delle geometrie allungate e sublimi, su per le lune maggiori, gli anelli freddi, le orbite.Schivate, con passi aderenti, strascicati, macchine fuori quota e sintonia, che non cattura-no, macchine giunte ormai tardi, fuori tempo, con un calcolo dubbio, una dottrina sfasata.Macchine d'altezza che non alzano dal suolo, non sollevano, lasciano tutto sotto l'orizzon-te, da basso, in prossimità, mentre ci cammini, nell'erba, come un giocatore residuo, unpassante, una figura deteriorata e distratta, che sbanda di continuo senza mai abbandona-re il centro della sbronza, un qualsiasi camminatore fradicio, che non si dia altro scopo, ora,che camminare, che schiacciare erba, che restare, ben protetto, nelle anse ampie del prato.

Da: Gherardo Bortolotti, Alessandro Broggi, Marco Giovenale, Andrea Inglese, Andrea Raos, Michele Zaffarano, Prosa in prosa, Le Lettere (FuoriFormato), Firenze, 2009; prefazione di Paolo Giovannetti, note di lettura di Antonio Loreto.

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ALL’IMPROVVISO IL TIPO che sembrava una scimmia haalzato il volume della voce e si è scagliato contro lo

scrittore. “Scrivi solo banalità!”. La sala dove veniva pre-sentato l’ultimo libro di Simone Pinna Junior era piena.Alcuni astanti traboccavano sulla strada e il caldo facevalaghi di sudore. “Perché non pensa alla sua insulsa tra-smissione?” ha urlato uno dal fondo. Avevo accompa-gnato la mia migliore amica Stella, che da qualchetempo seguiva questo giovane scrittore. Mi ricordavo

bene della prima volta che me ne aveva parlato. “Non l’ho mai sentito nominare” le avevodetto, inarcando le spalle. E per questo, lì alla presentazione, mi ero meravigliato di quelpienone. Ad un certo punto Simone Pinna Junior ha detto: “Il mio principale riferimentoletterario è mio nonno”. Il tipo che sembrava una scimmia l’ha subito troncato: “Suononno scrittore è un’invenzione per creare un caso intorno…”. A quel punto la mia miglio-re amica Stella, sorprendendo tutti e me per primo, si è alzata e con voce sicura ha detto:“Suo nonno scrive eccome, consegna le parole alla sabbia, su una spiaggia vicino alla villaromana di Marina San Nicola: i suoi libri durano il tempo del mare”.

Il numero trenta di Metromorfosi è dedicato alla frase Lio hanai torok umuSperando che anche in un futuro remoto continui a non significare niente.

METROMORFOSI ® musica cinema teatro arte scrittura tic a roma e dintorni - mensile di infocritica euro 0,01numero trenta - gennaio 2010 Registrazione presso il Tribunale di Roma n. 494/2006 del 29/12/2006Metromorfosi è un marchio registrato all’U.I.B.M. - Ufficio Italiano Brevetti e MarchiEditore Tic Edizioni di Emanuele Kraushaar (www.ticedizioni.com)Direttore editoriale Emanuele Kraushaar - [email protected] responsabile Lorenzo Lazzarino Musica Max Parri - [email protected] Danza Irene Tiberi - [email protected] Cinema Maria Cera - [email protected] Teatro Alessio Noce ed Antonella Vercesi - [email protected] Piera Donaggio - [email protected] Scrittura Francesca Matteoni - [email protected] Ufficio Stampa Chicca Costa - [email protected] Relazioni Esterne Sara Sepe - [email protected] Distribuzione Tic Edizioni Editing Maria Cera Consigli editoriali Sabine DurasImpaginazione e grafica Tic Edizioni Iconografia Tic Edizioni e Massimo Alfaioli Consulente legale Avv. Enrico Pennacino - Studio Legale Torriello & AssociatiImmagine di copertina Ray Caesar - French Kiss - Ultrachrome on paper - 86x106 cm - courtesy of Mondo Bizzarro GalleryContributi Alessandro Broggi, Andrea Inglese, Simone Nebbia, Michele Zaffarano, Alessandro Zoppo Proprio non sono riuscito a farmi capire Reg Mastice (www.regmastice.com) & Emanuele Kraushaar (www.emanuelek.it)Ringraziamenti Felicita, Ivan Vicari, La poesia e lo spirito, Lillina, Maria Franca, MovimentiProg, Paolo Boschetti Stampa Gescom S.p.A. Strada Teverina Km. 7 - Loc. Acquarossa (Viterbo) Web www.metromorfosi.com Myspace www.myspace.com/metromorfosi Facebook Metromorfosi Infocritica Redazione vicolo della Penitenza 24 - 00165 Roma Sede legale via Leonardo Fibonacci 7 - 00166 Roma Telefono 06.97848965 - 333.2829348 - 06.66180062 Email [email protected]

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P U N T O D I F U G A

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Impaginato ascoltando anche la voce di Björk che intervista Arvo Pärt e la voce di Arvo Pärt intervistato da Björk

Perché è un solletico delicato alle orecchie.

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