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ASHLEY FIOLEK LAIA SANZ NATIONALS LAKE ELSINORE LA REGINA DEL TASSELLO CHIARA FONTANESI VINCE NEGLI USA N. 1 QUANDO IL RUMORE ARRIVA DA CHI NON TI ASPETTI AMARCORD Jutta Kleinschmidt TRACK un giro a Cremona MODA trend d’inverno in pista e fuori OTTOBRE / NOVEMBRE 2012

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Offroad Girls Magazine / Progetto di tesi IUAV / Comunicazione e grafica

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ASHLEY FIOLEK

LAIA SANZ

NATIONALSLAKE ELSINORE

LA REGINA DEL TASSELLO

CHIARA FONTANESIVINCE NEGLI USA

N. 1

QUANDO IL RUMORE ARRIVA DA CHI NON TI ASPETTI

AMARCORDJutta

Kleinschmidt

TRACKun giro a

Cremona

MODAtrend d’inverno

in pista e fuori

OTTOBRE / NOVEMBRE 2012

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EDITORIALE

L’off road è un mondo duro, fatto di sacrifici, fango, fatica, sudore ma soprat-tutto di tanta, tanta passione. Il fuoristrada è un mondo di uomini veri ma noi siamo qui per smentirlo. MXGIRL nasce per dare voce e spazio a un piccolo mondo che sta dentro il tassello, che tutti noi possiamo vedere in pista e fuori: il mondo delle motocicliste.Appassionate fino al midollo, pronte ad allenarsi duramente, ad andare contro stereotipi e discriminazioni, a sporcarsi, a non mollare mai e a lottare con i colleghi uomini: queste sono le ragazze e le donne che vogliamo raccontarvi e farvi conoscere. Vogliamo dare spazio a storie che altrimenti non potrebbero essere raccontate con la dovuta attenzione, a persone brillanti che hanno voglia di far sentire la loro voce, ad eventi che non hanno nulla da invidiare al mon-diale MX1 ed MX2, se non l’attenzione dei media. Questo allegato vuole essere la voce di milioni di appassionate, pilotesse, sostenitrici e tifose che vivono per l’adrenalina del cancelletto,per l’ emozione che dà la bandiera a scacchi, per il cuore che batte contro il cronometro in prova speciale o per quello che esplode in equilibrio su una moto da trial. Il nostro obiettivo è trasmettervi tutto questo, attraverso i nostri occhi, le nostre parole e le nostre immagini, e speriamo che questo sia solo l’inizio!

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Elena Scanferla

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EDITORE Elena Scanferla

DIRETTORE RESPONSABILEElena Scanferla

ART DIRECTOR Elena Scanferla

UFFICIO GRAFICO Elena Scanferla

HANNO COLLABORATOCristiano Morello, Silvia Gomitolini, Claudio Cabrini, Giovanni Busetti, Marco Martinelli, Giulio Scanferla, Pino Mottola, actionsportfusion.com

STAMPATipografia Volpaghese

PUBBLICITÀAi sensi del d.lgs. 196/2003 si informa che il servizio abbona-menti e vendite è completamente gestito Evenecte volorum el id millorunt fugiam sinctecae. Nusda volore, optatios molorpost, aliquo ma con rem volorro es excea vollaccabo. Temolorro invelit duntiis aut offictatem que aliquid ebitibu sapietur mintectam quidundant opta sit voluptum ratur sedit quae reptae. Dae pelique odipsa que imporec uptatet eatur autendi dent, cus ersperum ipis ea sus, cus solorrorrum quam sent et facerum venim hit eossecatiur, ius sed moditat ianto-tate peri ommoditatur aut as min prature pror serio dolore, non ex enectem etum libusam aliquae. Itae cus.Es minit volupta in nis abo. Et aliqui a volo excestem es ex-ceptur molupta tatqui de lab il eum et hil ipsum et min nullaut liqui sum faccupt iossitatis expe is aut oditiumqui simaionse sunti blamet audae coriat.

INDIRIZZICasa editrice MANAMI s.p.a. via dell’artigianato, 531100 Treviso, Italia

tel. 0422 00009fax. 0422 00008

email: [email protected]

ANNO 1 / N.1OTTOBRE 2012

DISTRIBUZIONEFicepsed Catquam aur, nonsulus hacesis turnihi cisserfiris bonsultiam rem Romnost runtem et vitantrent veressedem sus fores furaciv ivigil utuuscere, neque cludemorbis, Ti. Serica desteat urora, us, miliusu legilis coena publiamquod mervividet ficupplin tanum quamque or int? Quo teris aure actam nos ipicum proptius senste faude ingul ta Sciam sed re, qui serdiendum omniu vocres consili istiumente, iampris, criocavo, co vicatusa rei sendiis. Catrem porum intiam nor a per atemovesce adhuite mei pracris et virtes st gra mactum fur utemorem inirit, oca; nonscep eruncupio tere comnit, nos contidem publi interia cepopop tisque et egit, terbit, nulinvereis.

CONCESSIONARIA ESCLUSIVA PER LA PUBBLICITÀAi sensi del d.lgs. 196/2003 si informa che il servizio abbona-menti e vendite è completamente gestito Evenecte volorum el id millorunt fugiam sinctecae. Nusda volore, optatios molorpost, aliquo ma con rem volorro es excea vollaccabo. Temolorro invelit duntiis aut offictatem que aliquid ebitibu sapietur mintectam quidundant opta sit voluptum ratur sedit quae reptae. Dae pelique odipsa que imporec uptatet eatur autendi dent, cus ersperum ipis ea sus, cus solorrorrum quam sent et facerum venim hit eossecatiur, ius sed moditat ianto-tate peri ommoditatur aut as min prature pror serio dolore, non ex enectem etum libusam aliquae. Itae cus.Es minit volupta in nis abo. Et aliqui a volo excestem es ex-ceptur molupta tatqui de lab il eum et hil ipsum et min nullaut liqui sum faccupt iossitatis expe is aut oditiumqui simaionse sunti blamet audae coriat.

ARRETRATIAribus audam senatussolto C. Gil ublia Sp. Erid inatrae quam que curnum ad cae medem actare non rem opos caedius, con ventrum dercerc erorus et; Catuit, conimihilis. Ecidesimil hente nostaturniu consuli squam. Sed mac tem perfecrio, nossum permis prae consum caessum, con re, nequod Catica-vo, nocum tem vivideestrac in sed cul ter utere prio,

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ANNO 1 / N.1OTTOBRE 2012 SOMMARIO

News.........................................................

Moda..........................................................

Web........................................................

Garage................................................

Dirt Girl...............................................

Amarcord..........................................

Track..................................................

Posta.....................................................

Cover Story Ashley Fiolek, Let’s Make Some Noise...........................................

Intervista Laia Sanz, La Regina del Tassello............................................................

On the track Sognando l’America, Lake Elsinore Nationals..........................

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Ashley Fiolek, protagonista della nostra Cover Story, taglia il traguardo per prima a Redbud nel WMA National.

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NEWS

TEUTSCHENTAL, STEFFI LAIER SI ROMPE UNA GAMBA

Steffi Laier ha rotto il femore durante una sessione di prove libere nel leggendario circuito di Teutschenthal. Dopo un’ ottima sessione di prove libere, la stagione di Steffi si è conclusa anzitempo a causa di questo brutto infortunio. Steffi si stava preparando per il prossimo GP d’Inghilterra con la sua nuova Kawasaki 2013, moto con cui, si è subito trovata a proprio agio anche grazie all’ottimo lavoro del suo team.«Ero molto soddisfatta, ho davvero apprezzato questa nuova moto, le prove andavano benissimo, avevo un attimo feeling sulla moto e non vedevo l’ora della gara successiva per regalare un ottimo risultato ai miei sponsor ed al mio team.Volevo chiudere un triplo nel circuito di Teutschenthal ma è andata male. Ho sentito subito che avevo rotto la gamba, era completamente ritorta in una direzione sbagliata. Fortu-natamente ho già subito l’interven-to, che è andato bene, ma so che ci vorrà del tempo per recuperare, anche se in questo momento non so ancora cosa aspettarmi!»

TRIAL DES NATIONS, ITALIA SESTA DELUDE LE ASPETTATIVE

La Maglia Azzurra femminile chiude al 6° posto il suo Trial delle Nazioni 2012 disputatosi a Moutier, grande amarezza per il risultato conseguito. La vitto-ria va alla fortissima Spagna della campionessa mondiale Laia Sanz, sul podio anche Gran Bretagna e Francia. Tra le grandi protagoniste le ragazze della Maglia Azzurra Martina Balducchi (Scorpa - Team Scorpa) , Sara Trentini (Beta - Top Trial Team) ed Elisa Peretti (Gas Gas - Team Spea Area 51) che, però, non riescono nell’impresa di conquis-tare anche quest’anno il 5° posto.La pioggia che si è riversata su Moutier ha reso le zone molto dif-ficili e scivolose con tanto fango. Alla fine la vittoria va alla solita Spagna composta dalla pluricam-pionessa mondiale Laia Sanz, da Mireia Conde e Sandra Gomez che mettono a segno 24 punti. A ‘soli’ 5 punti di vantaggio la Gran Bretag-na. Sul gradino più basso del podio, infine, troviamo la Francia con 39 punti che precedono, appunto, la Germania e gli USA; che chiudono la top 5.

LA FONTANESI SI DICE DELUSA DALL’MX FEMMINILE IN ITALIA

«In Italia non mi piace assolu-tamente come va il motocross femminile. Perché è sbagliata la mentalità, la gente non apprezza, non comprende, mostra ignoran-za in tal senso. All’estero, se una ragazza che partecipa al Mondi-ale MX vince anche nel proprio paese o all’estero, viene apprezzata, rispettata per i risultati perseguiti nel corso della stagione. In Italia se partecipi perché partecipi, se non lo fai perché non lo fai, insomma qui da noi tutto ciò che fai è sempre sbagliato, a prescindere. Per me quindi è la mentalità che è sbagli-ata. E poi siamo poche nel Campi-onato Italiano, mentre di ragazze che corrono ce ne sono parec-chie e questo perché magari molti pensano che l’Italiano sia una cosa stratosferica da correre, cosa non vera alla fine. All’estero, ad esempio in Francia, partono sempre a cancelletto pieno, in 40! Siamo lontani anni luce rispetto agli altri paesi come Belgio, Olanda, Ger-mania, ecc. Tutti sono realmente più avanti di noi nel motocross femminile.»

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MXON, YOUTHSTREAM PROPONE UN NAZIONI PER LE DONNE

Funchal (Portogallo), 16 ottobre 2012 – I presidenti UEM e Youth-stream si sono riuniti il 9 ottobre a Ginevra. Il presidente Youthstream Giuseppe Luongo ha espresso la necessità di dare una nuova di-mensione al Motocross delle Nazioni Europeo: inizio stagione e più interesse verso i giovani. Inoltre, nello stesso luogo, ma con una gara a parte la Youthstream vorrebbe avere il Motocross delle Nazioni Europee per le donne, con moto a loro scelta (125/2 Tempi o 250/2 Tempi).Ci saranno due piloti donne per paese, faranno due gare e prender-emo i migliori tre risultati. Chiara-mente i risultati delle donne sono completamente separati dagli altri risultati e alla fine della giornata sul podio ci saranno i primi tre paesi del Motocross delle Nazioni Europeo e un altro podio con i primi tre paesi vincenti il Woman Motocross delle Nazioni Europee. La proposta ha suscitato l’interesse del Presidente UEM, che presenterà alla Commis-sione Motocross & Snowcross.

news

SIX DAYS, VINCE LA FRANCIA, SECONDA LA GERMANIA

Dal 24 al 29 Settembre, si è svolta al Sachsenring (Germania), la gara di enduro più dura dell’anno, la Six Days. Gara particolarmente dura e fangosa ha visto sette squadre femminili al via, che si sono così piazzate: prima la Francia, rap-presentata dalla vice campionessa mondiale Ludvine Puy, Audrey Rossat e Blandine Dufrene; seconda la Germania a un’ora e cinquantadue minuti di distacco, con le pilotesse Heike Petrick, Nina Oppenlander e Sabrina Kauke. A chiudere il podio Jessica Gardin-er, Tanya Hearn e Tayla Jones per l’Australia, con un ritardo di soli sei minuti sulle seconde classificate.Quarta la Svezia con Sanna Bergman, Jessica Jonsson e sandra Lysen; quinte per la Fin-landia Marita Nyqvist, Sanna Karkkainen e Hanna Mertsalmi. Seste e quindi penultime, al di sotto delle aspettative, le americane Rachel Gutisch, Mastin Amanda e Sarah Whitmore.Ultime infine Amber Rae Giroux, Victoria Hett e Almeda Rive per il Canada.

COMUNICTAE LE DATE PROVVISORIE DEL WMX 2013

La Youthstream ha comunicato le date provvisorie per il mondiale motocross femminile 2013.Anche il prossimo anno il campi-onato si svolgerà in concomitan-za con quello MX3, nonostante le accese discussioni riguardo l’even-tualità di riportare il WMX insieme al mondiale MX1 ed MX2.Si partirà dall’Olanda con la classica Valkenswaard, tre tappe nei paesi dell’est, ma la principale novità è Maggiora; il 16 Giugno infatti la pista piemontese tornerà ad ospi-tare il mondiale di motocross dopo molti anni di assenza. Appuntatelo sull’agenda, vietato mancare!

Aprile, Valkenswaard (NL)Giugno, Jastrebarsko (HR)Giugno, Orehova VasGiugno, Maggiora (IT)Agosto, Matterley Basin, Winchester (UK)Settembre, Pacov (PL)Settembre, Saint Jean d’Angely, (FR)Settembre, Fronteira, (PT)

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MODA

03. cascoO’Neall, 2013 5series$ 107

04. cascoBELL Moto9 Unit Hot Pink, $475,95

01. completoTroyLeeDesign GP Voo Doo, $161

02. cascoFOX V1 costa Helmet$ 159,95

Se è da qualche mese che pensate di rifarvi il guardaro-ba sportivo, è decisamente giunta l’ora! Troy Lee Design propone i completi VooDoo e Savage in due diverse col-orazioni, talmente esagerati, che è un peccato non poterli usare per uscire il sabato sera. Fox come ogni anno ci propone una collezione 2013 stilosa e curatissima: casco, completo, guanti, e occhiali dalle linee pulite ma accat-tivanti. Una nota a parte per gli stivali Fox, che propongono una colorazione nero/bianco molto equilibrata prestan-do sempre più attenzione a materiali e vestibilità, anche stavolta non deludono. Per quanto riguarda le mascherine, imperdibili le nuove 100%, con colori, forme e materiali

che dettano moda, nonostante il loro recente ingresso sul mercato; diretto rivale Scott che con la linea 2013 sceglie colori e fantasie un po' 80’.

Se invece cercate qualcosa da indossare nel paddock, Hawaianas ha lanciato una nuova linea di stivali di gomma, coloratissimi e divertenti come le celeberrime flip flop. Se puntate sul colpo d’occhio, Hunter propone il classico stivaletto a mezzo polpaccio color rosa shocking.Infine, Fox quest’anno punta tutto sulle linee retrò: berretti, felpe, canotte e tishirt con il logo e il marchio old school, tutto con un tocco di giallo,come nel 1974! Ma non spaventatevi, i modelli sono attuali e super trendy.

moda

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09. completoTroyLeeDesign GP Savage blu/orange,$159

10. completoFOX 180-HCmaglia $32,95pantalone $109,95

05. occhialiRide 100%, racecraft/accuri, $ 45 / 65

06. occhialiScott Recoil XiPro plasma black, $ 39,99

07. stivaliFOX comp-5 boot, $189,95

08. pettorinaFOX R3 roost deflector$50

moda

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11. guantiFOX dirtpaw glove, $ 22,95

12. felpaFOX exhaust pulloverhoody, $59,90

15. zainoFOX roadtrip,$ 39,90

16. berrettoFOX mud love beanie,$ 26,90

13. stivali in gommaHavaianas MW printed rain boots, black peack-ock, € 85

14. stivali in gommaHUNTER short gloss,€ 98

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WEB

Eccoci nella sezione dedicata al web, dove potrete trovare consigli per tutto ciò che riguarda il cyberMX.

Questa volta vi parliamo di BTO.com; sito americano di shopping online. Probabilmente è il numero uno per quanto riguarda varietà, prezzi ed affidabilità; lo staff è molto disponibile e competente, e potete trovare, oltre che all’abbigliamento da cross delle migliori marche, anche abbigliamento casual, accessori e spare parts. Iscrivendovi alla newsletter potrete essere sempre aggiornate sulle pro-mozioni in corso, che cambiano di settimana in settimana. Unica piccola nota negativa è che anche se i prezzi sem-brino molto convenienti, bisogna mettere in conto il dazio.

La seconda recensione è su “CROSS MX-Tracks” l’app per IPhone che vi permette di vedere tutte le piste del nord Italia, Svizzera, Germania, Austria, Belgio e Olanda. Il prezzo è di 5,49€ ma li vale tutti, in quanto non solo tro-verete una mappa geolocalizzata con le piste, ma ognuna avrà una scheda contenente le info: numeri di telefono, orari di apertura, terreno, paddock utilities ed il link diretto alla pagina web del circuito. Inoltre potrete creare delle liste con le vostre piste favorite per poter sempre contr-ollare orari e condizioni del tracciato. Tutte le coordinate GPS fornite sono verificate, quindi dite addio alle ore perse a cercare circuiti introvabili e poco segnalati. Imperdibile.

sopra. l’applicazione “CROSS MX-Tracks” per iPhone,possiamo vedere la scheda pista, geolocalizzazione, sito web, informazioni e interfaccia.

a sinstra. hompage del sito BTO.com , sito americano di shopping online che spedisce in tutto il mondo.

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LET’S MAKE SOME NOISE

In uno sport dominato dal suono, Ashley Fiolek, sorda dalla nascita, è una ragazza che fa decisamente rumore. Nel 2008, Ashley ha detron-izzato la cinque volte campionessa del Women Motocross Association Jessica Patterson per diventare ia più giovane campionessa WMA di sempre. È stata la prima donna pilota ritratta in azione sulla copertina di Transworld Motocross (e di qualsia-si altra pubblicazione di motocross

americana di rilievo) ed è stata lei ad innalzare il livello delle prestazi-oni sportive, di riconoscimento e prestigio nel motocross americano odierno. Non male per il suo debutto di professionista, senza tener conto del suo infortunio al polso nel bel mezzo della sua stagione di debutto.

Competitiva fino al midollo, Ashley in pista fa parlare con il suo talento, la dedizione, e l’ambizione. Non è solo come corre, ma chi corre, a fare

di lei un talento speciale. Quest’anno ha vinto il suo quarto titolo WMA, a Lake Elsinore (CA), battendo le rivali Jessica Patterson e Mariana Balbi. Nonostante sia ormai una vera celeb americana, comparsa anche nella serie televisiva «Switched At Birth» e in magazine come Vogue, rimane una ragazza con i piedi per terra, sempre grata a Dio e alla sua famiglia: occhi azzurri, lunghi capelli biondi, sorriso tenero. Ashley Fiolek è la classica bella

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Nata per vincereAshley Fiolek esulta per la vittoria di manche a Southwick, punti impor-tanti che rendereanno possibile la concquista del titolo.

testo Elena Scanferlafotografie actionsportsfusion.com

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ragazza americana dal viso dolce e dallo sguardo sbarazzino. «Mio padre corre da quando era giovane, così come suo padre –ci dice -, così già da quando avevo due anni montavo sul manubrio della moto di mio padre o di mia madre. A tre anni ho avuto la mia prima due ruote, una moto 50cc con le ruotine laterali di supporto, il che la rendeva difficile da guidare così l’ho un po’ abbandona-ta continuando ad andare insieme ai miei genitori. Finché, a 7 anni, ho tolto le ruotine cominciando a guidare. Un mese dopo ho corso la mia prima gara e da allora non ho più smesso.»

Che valori ti ha insegnato questo sport?«Per essere bravo, in ogni sport, ti ci devi dedicare, lavorare duro, fissare degli obiettivi e superarli senza curarti di quanto possa essere difficile. Per quanto mi riguarda, voglio dare il massimo di me stessa producendo il massimo sforzo, lavorando duro per raggiungere i miei scopi. Oltre a lavorare sodo penso che ci voglia anche molta sportività, correre senza guardare in faccia nessuno quando sei in pista ma amico di tutti fuori dal tracciato. Tutti vogliamo vincere, dare il massimo, e possiamo essere

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«Per essere bravo, in ogni sport, ti ci devi dedicare,

lavorare duro, fissare degli obiettivi e superarli

senza curarti di quanto possa essere difficile»

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Nella pagina accantoIn alto. Freestone National 2012 Ashley centra un altro hole shot.In basso a sinistra. La campionessa sorride ai fotografi, schierata prima della partenza.Sotto. Travis Pastrana e alcune ragazze fanno il tifo per Ashley a Southwick.

In questa pagina.Tabella blu numero uno per Ashley,campionessa WMA Nationals.

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un po’ aggressivi in gara, ma credo che quando le moto sono poi par-cheggiate, una delle cose più belle del motocross sono le persone che puoi incontrare e le amicizie che puoi stringere.»

Quali sono le tue passioni nella vita di tutti i giorni?«Dio, la mia famiglia e i miei amici, motocross, il cibo…»

C’è un oggetto di lusso per il quale faresti follie?«Il motocross è già abbastanza pazzo (risponde ridendo, ndr), ma non

saprei… Una volta sono saltata da un aereo, ho fatto un salto mortale in moto in una fossa piena di schiuma, non sono sicura di voler aggiungere altro alla lista ma penso che lo farei soltanto per qualcosa di realmente grande e importante.»

Quando scendi dalla moto, preferi-sci vestire fashion o sportivo?Come esalti la tua femminilità?«Decisamente preferisco vestire sportivo, molto casual! Per essere femminile curo spesso i miei capelli, amo tingerli in modo pazzo, spesso ho le punte fucsia accesissimo!»

Cosa vuoi dire alle ragazze che vogliono avvicinarsi a questo sport pensando che sia una prerogativa maschile?«Voglio dire loro di essere aperte a tutte le possibilità. Il motocross e le motociclette sono per ragazzi e ragazze, uomini e donne. Nel 2009 sono diventata la prima donna nella storia americana a entrare a far parte dell’Honda Red Bull Racing Team, io stessa e i miei genitori abbiamo sempre pensato che sarebbe stato possibile e che il motocross fosse uno sport anche femminile. Voglio dire loro, se questo è il loro sogno,

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In questa pagina.saluta il pubblico dopo aver vinto il suo quinto titolo.

Nella pagina accantoIn alto. Holeshot a SouthwickIn basso a sinistra. Un concentrato di esplosività.In basso a destra. Ashley incita i tifosi a Redbut Nationals.

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di circondarsi delle persone giuste, fissare degli obiettivi, lavorare duro e ricordarsi sempre chi si è.»

Che cosa rispondono i ragazzi quando dici loro che sei un campio-ne di motocross?«Ad essere sincera devo dire che è sempre diverso. Alcuni restano piut-tosto sbalorditi, altri dicono con leggerezza che tanto sono sicuri di potermi battere e altri ancora non mi credono subito. In genere quando dico che corro, nessuno pensa subito a una moto, molti dicono -intendi dire in bici, giusto?-.»

La sportiva che apprezzi? Lo sport-ivo con cui vorresti fare un viaggio romantico?«Tra le donne, quella che ammiro di più, e diciamo, prendo anche come modello è Billy Jean King: ho apprez-zato molto quello che ha fatto per le donne in tutti gli sport, per come si è erta a lottare per l’eguaglianza nel suo sport, il tennis, e in tutto il movimen-to sportivo. Oggi Billy Jean King ha la Women’s Sports Foundation e conti-nua a lavorare per le atlete indipen-dentemente dallo sport. Lo sportivo che mi piace di più è invece Michael Phelps, credo sia molto hot.»

«voglio continuare adincoraggiare le persone sordomunte come me;

convincerle ad inseguire i propri sogni e che tutto è

possibile»

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Hai vinto la battaglia più difficile contro il tuo handicap. Quali sono ora i tuoi obiettivi nella vita di tutti i giorni e nello sport?«In passato ho visitato diverse scuole per sordomuti per incorag-giare quelle persone, convincerle a inseguire i propri sogni, che tutto è possibile; vorrei continuare a fare questo e provare a far cambiare idea ai bambini che non credono di poter fare qualunque cosa o che non credono in sé stessi. Dal punto di vista sportivo, mi piacerebbe venire in Europa e vincere la Fim World Cham-pionship in futuro, così come mi pi-

acerebbe diventare la prima donna americana a qualificarsi per una gara outdoor maschile pro national. Infine, grazie per quest’opportunità che mi avete dato per farmi conoscere un po’ meglio. Vorrei anche ringraziare le persone che mi hanno aiutato a raggiungere i miei obiettivi o sogni: Dio, mia madre, mio padre e il mio piccolo fratellino Kicker, i miei allena-tori in sella e non, Red Bull, American Honda, Honda Red Bull Racing, Alp-inestars, Smith Optics, Able Planet, T-Mobile, AGV, e LS Motors Honda Belgium. Grazie a tutti!»

In questa pagina.In alto. Southwick National 2012 .

La Fiolek esulta con lo champagne davanti ai tifosi.

In basso a sinistra. Tutto l’entourage festeggia il titolo a Lake Elsinore. In basso a destra. Ashley Fiolek (1)

e la rivale Tarah Gieger (3).

Nella pagina accanto.In alto e in basso a destra.

Servizio fotografico Honda Muscle Milk.

In basso a sinistra. Podio a Redbud,

prima classificata. In basso al centro.

La FioleK a Freestone.

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Non stiamo parlando di Angel Nieto ed il suo famosissimo 12+1, ma di Laia Sanz, la pluri iridata campionessa spagnola, che dal 1998 non sbaglia un colpo, inanellando un titolo di campi-onessa mondiale di trial dopo l’altro e scegliendo nuove sfide come i rally e l’enduro, sempre riuscendo con la sua tenacia e il suo talento e dimostrare di essere la migliore al mondo.

Attualmente il suo palmarès vanta 12 titoli mondiali di trial femminile, 10 europei, 5 vittorie nel trial delle nazioni, 2 Dakar femminili vinte nel 2011 e 2012 e per finire quest’anno ha conquistato il titolo di campiones-sa mondiale di enduro nella catego-ria women nel suo secondo anno di debutto, piazzandosi terza il primo.

13 titoli mondiali e la prima persona ad aver vinto mondiale trial, enduro e dakar, nella stessa stagione:Laia Sanz, da bambina prodigio a vera leggenda del fuoristrada.

LA REGINAdelTASSELLOtesto Elena Scanferlafotografie Cristiano Morello

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Sopra. Laia Sanz sotto la tenda del team GasGas al

mondiale di enduro.Sotto. La Sanz alle prese

con un difficile passaggio roccioso, 2012.

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«attualmente il suo palmarès vanta

12 titoli mondiali di trial femminile

10 europei5 trial delle nazioni2 dakar femminili

e un mondiale di enduro.»

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Nonostante questi numeri pazz-eschi, da capogiro, Laia è una ragazza normale, solare, disponibile, molto carina ma con una tenacia e determi-nazione di «quelli veri», quelli che non mollano mai, a nessun costo, stringo-no i denti per raggiungere non solo le medaglie, ma soddisfazioni che fanno bene al cuore. L’abbiamo incontrata al Trial delle Nazioni, che si è svolto a Moutier sotto un diluvio torrenziale, dove la sua squadra (la Spagna) ha

vinto come da pronostico, capitana-ta proprio da Laia e tra un brindisi e l’altro ci ha raccontato la sua storia.

Com’è iniziata la tua storia d’amore con le due ruote?«Tutto cominciò molto presto, quando avevo solo due anni, a quell’età mio padre mi portava sulla sua moto e così giravo per casa in sella ad una bicicletta cercando di imitarlo. A casa abbiamo avuto tutti a che fare con le

due ruote, così mio fratello Juan non poteva essere da meno: da piccolo aveva un Cota25 per bambini, e un giorno, mentre lui dormiva, l’ho preso senza che nessuno se ne accorgesse. Avevo 4 anni ma cominciavo già a capire quello che mi piaceva.»

Un inizio abbastanza classico, e poi cos’è successo?«Ho imparato in fretta, e nel 1992 ho fatto la mia prima gara, approf-

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ittando del fatto che si disputava una prova del Campionato Catalunya dei bambini nel mio paese, Corbera de Llobregat. Contrariamente da quello che si potrebbe immaginare fu mia madre a convincermi a partecipare. Ho finito ottava, e ultima, ma molto felice e desiderosa di ripetere l’espe-rienza, così l’anno successivo ho fatto tutto il campionato, ma la prima vit-toria nelle categorie degli uomini non sarebbe arrivata fino al 1997, anno in

cui ho partecipato al mio primo trial femminile mondiale, esperienza che si sarebbe ripetuta poi molte volte, anche se all’ epoca ovviamente non potevo saperlo, ma sinceramente non l’avrei neppure immaginato, sono una persona molto pragmatica e con i piedi per terra »

Per l’appunto, eccoci a parlare di trial, come ti sei avvicinata a questa disciplina? E che percorso hai avuto?

«il campionato spagnolo di trial cadetti maschili

è stata la vittoria che mi ha dato più

soddisfazione.»

Nella pagina accanto. Laia Sanz affronta una prova speciale dell’EWC 2012.

In questa pagina. A destra. Durante una gara di trial, 2012.A sinistra, partendo dall’alto. I primi approcci di Laia con le moto; a quattro anni, a sei e sotto durante una delle sue prime competizioni trialistiche.

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«All’inizio di quest’anno, non credevo che avrei

potuto vincere il mondi-ale enduro perché è molto difficile destreggiarsi tra tre mondi molto diversi»

«Anno dopo anno, il trial femminile diventava sempre più popolare, e nel 1998 si disputò il primo Campio-nato Europeo (non ufficiale), che ho vinto a soli 12 anni contro rivali molto più grandi di me: è stato in questo momento che, essendo l’unica ragazza del campionato Spagnolo, iniziò a formarsi l’idea di fare del trial la mia professione. Nel 2000 ho vissuto una delle mie migliori stagioni: contro ogni previsione, ho vinto il cam-pionato di trial spagnolo di cadetti maschili. Anche in questo caso ero l’unica ragazza e nonostante tutti i titoli mondiali che ho ottenuto dopo,

è stata la vittoria che mi ha dato più soddisfazione; sempre nel 2000 ini-ziarono ufficialmente il Campionato del Mondo Trial Femminile e il Cam-pionato Europeo di Trial Femminili, che conclusi rispettivamente prima e seconda. Dopo quella vittoria mi sono impegnata di più, diciamo in maniera professionale, migliorando ed inten-sificando gli allenamenti con l’obiet-tivo di crescere a livello di guida. Sono passata a guidare una Beta, fornitami dall’importatore Trueba e fui inserita in un team con parecchi giovani, tra i quali un ragazzo che si chiamava Toni Bou.Nel 2001 il risultato è stato ripetu-

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to, ma tra il 2002 e il 2006 riuscii a fare la doppietta, sempre continuando la partecipazione a gare maschili, dove ho ottentuto risultati molto soddisfa-centi, tra cui un quarto, un quinto e un sesto nel campionato del mondo junior maschile. Purtroppo nel 2007 non sono riuscita a rinnovare il titolo mondiale femminile, ma dal 2008 tornai a vincere sia il mondiale che l’europeo, con grande soddisfazione di tutto il mio entourage.»

Una campionessa giovanissima! «Si! A 24 anni avevo già 10 mon-diali di trial, 9 europei e 4 Trial des

Nations in tasca. A quell’età ho fatto il mio debutto nel mondo dell’enduro femminile, senza avere quasi nessuna esperienza ma che ho finito salendo sul gradino più basso del podio. In realtà la parecipazione all’ EWC è stato uno dei passi per preparare il Rally Dakar, nonché un mio grande sogno d’infanzia che è diventato realtà nel 2011: non solo ho partecipato, ma ho anche vinto il Trofeo delle Donne e ho finito in trentanovesima posizione nell’assoluta. Non male per essere la prima volta, ma soprattutto è stato il miglior modo di coronare un sogno nel cassetto.»

Com’è stato quest’anno vincere il tuo primo mondiale di enduro?«Sono molto felice, soprattutto dopo tutto quello che ho passato a causa dell’infortunio che ho avuto in Italia. Sono stati tre mesi molto diffici-li, ma per fortuna tutto è finito bene, ho portato a casa il mondiale di trial prima, e quello di enduro poi. All’inizio di quest’anno, non credevo che avrei potuto vincere questo titolo perché è molto difficile destreggiarsi tra tre mondi molto diversi e, in aggiunta, Ludivine Puy è molto forte. Questo dà un valore aggiunto soprattutto alla mia personale soddisfazione.»

Nella pagina accanto. Partendo da sinistra. La campionessa affronta una pietraia nell’Extreme Test dell’ EWC, 2012.Prima di entrare in prova speciale.

In questa pagina. Sopra. Espressione concentrata durante una gara di trial, 2012.In basso, partendo da sinistra. Laia sulla sua Beta da trial, 2000.Campionessa del mondo trial, 2002.Campionessa del mondo di enduro di questa stagione.

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Finale di stagione con il botto a Lake Elsinore, dove Ashley Fiolek, Tarah Gieger e Jessica Patterson si sono giocate la vittoria del campionato Na-tional senza risparmiare alcun colpo. La pista, ha ospitato per tutto il weekend migliaia di spettatori, molti dei quali presenti per festeggiare i campioni incoronati durante questa ultima tappa del campionato americano. La vera sorpresa del weekend però, è arrivata dal’Italia: la fresca Campio-nessa del Mondo Femminile, Chiara Fontanesi che ha dominato le due manches della categoria Women, conquistando il rispetto delle com-pagne oltreoceano.

Allo scendere del cancello della prima manche WMA, cinque punti

Chiara Fontanesi è volata oltreoceano per confrontarsi con le donne del WMA nel campionato AMA a Lake Elsinore. Vincitrice di entrambe le manches ci racconta la sua esperienza.

SOGNANDOL’AMERICAtesto Elena Scanferlafotografie actionsportsfusion.com

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separavano la campionessa in carica Ashley Fiolek (Red Bull) dalla testa del campionato tenuta da Jessica Patter-son, ma la simpatica ragazza della Florida si è subito messa al lavoro per colmare il gap afferrando l’holeshot per partire con il giusto vantaggio. La Fiolek è stata passata al secondo giro dal’ospite (e neo incoronata Campione del Mondo WMX) Chiara Fontanesi, ma in seconda posizione ha incrementato comunque il suo vantaggio sul resto della concorren-za. Allo sventolare della bandiera a scacchi, la Fiolek ha tagliato il traguar-do in seconda posizione, raccoglien-do quattro punti in più rispetto alla Patterson (quarta al traguardo), per portare il divario ad un solo punto alla

fine della prima manche. Tarah Gieger ha invece concluso la prima manche al quinto posto dopo aver perso due posizioni , ma è rimasta in corsa per il titolo.

Con la Fontanesi vincitrice nella moto uno, l’unica preoccupazione di Ashley Fiolek nella seconda manche era quella di arrivare davanti alla Patterson, se sperava di aggiudicar-si il titolo. Dopo un altro holeshot, la Fiolek, guidando in maniera conser-vativa e controllata, ha mantenuto la seconda posizione dietro ad una Chiara Fontanesi davvero esplosiva, fino a scivolare in terza posizione all’ultimo giro, superata da Mariana Balbi. Con la Patterson dietro di lei, il terzo posto di Ashley è stato più che

sufficiente per aggiudicarsi il suo quarto titolo WMA in cinque anni!

Finendo quarta di giornata, Tarah Gieger si assicura il secondo posto in campionato, proprio dietro la sua compagna di squadra.

Abbiamo intervistato Chiara per sapere le sue impressioni «Sono fe-licissima di essere in America. Rin-grazio Michele Rinaldi e Monster per avermi dato la possibilità di correre l’AMA Motocross. Sarà una bella emozione in un periodo bellissimo della mia carriera... L’obiettivo è fare bene! Le avversarie sono toste, ma non sono venuta qui in vacanza. Darò il massimo, cercando di sfruttare ogni minuto di prove per sistemare la moto e prendere confidenza con la pista.

Nella pagina accanto. Chiara Fontanesi spinge fino all’impossibile nel suo debutto USA: prima assoluta.

In questa pagina. A sinistra. Brittany Marcotte conclude 30° dopo il ritiro nella seconda manche.In alto a destra. Tarah Gieger durante la prima

manche (quinta).Appena sotto.Jessie Wharton: ha concluso 19°.

on the track

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In questa pagina. In alto. La partenza della prima

manche. Sotto a sinistra. Mariana Balbi, seconda e

terza finisce la giornata sec-onda. Sotto a destra. Jessica

Patterson arrivava a Lake Elsinore con pochi punti di vantaggio in campionato;

undicesima di giornata finisce terza in campionato.

In basso a destra. Tarah Gieg-er abbraccia Ashley Fiolek,

che con un secondo posto vince il campionato.

on the track

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Poi vedremo che accadrà. Peccato solo che non avrò il mio numero 8.» La prima apparizione della campio-nessa parmense in America risale al 2007 quando vinse la Loretta Lynn.

L’obiettivo era la vittoria e “Kiara” non ha fallito. A Lake Elsinore, ultima prova dell’AMA Motocross, la cam-pionessa del mondo ha dominato pur avendo provato la pista soltanto giovedì per un’ora. Scivolata all’inizio delle prove ufficiali, si è rialzata e ha ripreso il ritmo, ma al momento di tentare il giro veloce le prove sono state sospese per un incidente di una concorrente.

Nella prima frazione dopo essere transitata quarta al primo giro, a metà del passaggio successivo era già in testa. E una volta davanti a tutte le avversarie ha impresso il suo ritmo andando a vincere in solitaria. La seconda manche è stata ancora più facile: Chiara è scattata al comando e si è involata verso una doppietta storica in casa delle veloci ragazze americane che nulla hanno potuto contro la campionessa del mondo.

Semplicemente superiore la Fon-tanesi, che ha corso con una moto messale a disposizione dal Team Rock River su cui la crossista parmense ha

«L’obiettivo è fare bene! Le avversarie sono toste,

ma non sono venuta qui in vacanza»

Tarah Gieger, quinta in entrambe le manches,

finisce la giornata al quarto posto assoluto riscendo a strappare il

secondo posto in campio-nato a Jessica Patterson.

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In questa pagina e in quella accanto. Chiara Fontanesi durante la sua gara a Lake Elsinore, in sella alla sua Yamaha e durante alcuni momenti di vita da paddok. Vincitrice di entrambe le manches ha dominato la giornata.

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montato alcuni particolari proveni-enti dalla moto che usa normalmente. «Sono felicissima per questa vitto-ria, peccato che, una volta salita sul podio per la premiazione, nessuno ha applaudito questo risultato. Loro sono così, molto molto patriottici…Al contrario del Team Rock River, quello che mi ha ospitato, che invece mi ha fatto capire e vedere la propria soddisfazione, estesa anche all’orga-nizzazione. Prima di allora nessuno aveva vinto due gare del National in questo modo» ride la Fontanesi, «e ringrazio tutti. Michele Rinaldi e il suo staff che hanno coordinato la tras-

ferta, la Yamaha, Monster, Yamaha USA che mi hanno aiutato e messo a disposizione tutto. Ero venuta in America per vincere e ce l’ho fatta. È stato bello confrontarsi con le ragazze americane che sono molto veloci e giocavano in casa su di un tracciato molto diverso dallo standard europeo. Mi sono trovata subito bene, anche se in prova sono caduta, ma poi nelle due manche tutto è filato liscio e sono riuscita a impostare il mio ritmo. Ci tenevo molto a vincere e devo dire che è davvero bellissimo aggiungere al mondiale anche questa gara in un anno ricco di soddisfazioni.»

«È stato bello confrontarsi con le ragazze americane

che sono molto veloci e giocavano in casa su di un

tracciato molto diverso dallo standard europeo»

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Ciao Silvia, benvenuta! Parlaci un po’ di te.«Ciao, sono Silvia Gomitolini ho 29 anni, vivo ad Arezzo (Toscana), e faccio la modellista di capi di ab-bigliamento. Mi piace viaggiare ed ho vissuto tanti anni all’estero. Mi piace vedere concerti, mangiare e cucinare, adoro tutto quello che sa di fragola, mi piacciono lo snowboard, lo skate, la moto ed ho una grande passione per i tatuaggi.»

Quando è nata la passione per l’off road?«Sono sempre stata attratta dalle moto, iniziando da Valentino Rossi, ma non avendo nessun motociclista in casa mi sono sempre limitata ad essere spettatrice.

Quando hai iniziato ad andare in moto? qual’è stato il tuo percorso?Il ragazzo con cui stavo prima, un giorno mi fece provare una pit-bike e da li non ho più smesso di andare in moto. Ho fatto un anno anno e mezzo con la pit bike più o meno da gennaio del 2010 fino a maggio 2011 dopodichè ho capito di preferire le moto “vere” e ad agosto del 2011 ho comprato un KTM 125 2t e l’ho tenu-to fino a due mesi fa che l’ho venduto per comprarmi una moto nuova: si cambia di cilindrata, passo al 250 4t.»

Sopra, da sinistra.Silvia Gomitolini, 29 anni, la

Dirt Girl del mese. Casual e in “divisa

motocrossistica”, un particolare dei tattoo.Qui a fianco. Silvia con

il suo ragazzo Samuele, con il quale condivide

anche la passione per il motocross.

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Hai mai partecipato ad una gara?«La mia prima garaè stata con la pit-bike al campionato italiano vicino ad Ancora, mi sono divertita molto, è stato pazzesco, tremavo dall’emozi-one ed ero molto imbranata! Invece la prima gara che ho fatto con il 125 è stata nel campionato Toscano nella pista di Ponte alla Chiassa, sudavo per la tensione di stare dietro al cancello di partenza, ero talmente concentra-ta che sono partita in testa: nessuno ci credeva , nemmeno io, ma poi mi sono fatta passare da quasi tutti! Mi sono divertita da morire e vi dirò di più, ho messo dietro ben quattro maschietti. Sono soddisfazioni!»

Cosa ti fa amare così tanto il mondo del motocross?«Il motocross è una bellissima pas-sione ed io mi sento molto fortu-nata perchè la condivido con il mio ragazzo che lo pratica da molto tempo, quindi mi aiuta negli allena-menti, mi consiglia e mi fa pure da meccanico! Sono molto felice di aver scoperto questo sport perchè oltre a prepararti fisicamente, stai a contatto con tante altre persone, conosci gente nuova e alla fine si crea una grande famiglia. Quando c’è il campionato italiano non vedo l’ora di cenare per riunirci tutti a tavola e raccontare le storie di vita vissuta dentro e fuori dal paddock. L’atmosfera è bellissi-ma, siamo tutti amici, condividiamo una grande passione e siamo sempre disposti ad aiutarci, mi piace davvero tanto! »

Chi sono i tuoi idoli?«I miei idoli sono chiaramente Antonio Cairoli, Chad Reed, Stefan Everts, la nostra mitica Kiara, adoro tutte le donne che vanno in moto come Tarah Gieger, Livia Lncellot, Justin Bracia, Travis Pastrana, Tony Hawk, Rodney Mullen, sono cresciu-ta con i NoFX, non so...la lista è così lunga che faccio fatica a stabilire chi sono i miei idoli, per ogni momento della mia vita c’è stato qualcuno o qualcosa che mi ha fatto crescere. Ah, dimenticavo, un saluto a tutte le motocrossiste!»

LA MXGIRL DEL MESE È SILVIA GOMITOLINI, DI AREZZOAMA IL MOTOCROSS E CONDIVIDERE QUESTA PASSIONE

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in queste foto.Silvia in sella alla sua moto durante gli allenamenti nelle piste del centro Italia.Il suo umerò è il 221.

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CREMONAINFORegione....................................................................LombardiaLocalità........................................................................CremonaMotoclub....................................................................CremonaOmologazione.........................................FMI / UISP / AICSTerreno..............................................................................sabbiaLunghezza......................................................................1800 mMinicross...................................................................................siStrutture.......bar / doccia fredda / doccia / prese 220V

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latitudine: N 45.13754longitudine: E 9.98126

CARATTERISTICHE DELLA PISTACremona è una delle pochissime piste italiane aperte sette giorni su sette, grazie al suo fondo sabbioso permette di allenarsi tutto l’anno anche con condizioni di tempo crit-iche, e può diventare molto difficile nel periodo invernale quando si scava molto. La manutenzione è sempre buona, la pista dispone infatti di numerose ruspe.Cremona è una pista veloce, ha pochi salti ma tecnici che possono fare la differenza, piace al pro come all’ endurista alla ricerca di allenamento.L’ introduzione recente di una serie di doppi crea non pochi problemi ai meno esperti.La partenza ha un ampio rettilineo che conclude con una curva a centottanta gradi.Abitualmente molto frequentata, grazie alla sua posizione che la rende raggiungibile da tutto il centro-nord, ma anche meta di stranieri che arrivanonel periodo invernale in cerca di clima mite.

CONTATTItelefono 0372-37079 / 335-6708545fax 0372-37079e-mail [email protected] web www.mccremona.com

ORARIAperta tutti i giornidalle 9:00 alle 17:00 (orario invernale)dalle 9:00 alle 18:00 (orario estivo)

COORDINATE GPSlatitudine: N 45° 8’ 151’’longitudine: E 9° 58’ 525’’

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GARAGE

SCHEDATECNICAMarca: HondaTempi: 4Cilindri: 1Cilindrata: 249.4 ccRaffreddamento: a liquidoAvviamento: PedalePotenza: 38 cv (27.9 kW)Coppia: nM / 8500 giriMarce: 5Freni: D-D Misure freni: 240-240 mmMisure cerchi: 21’’ / 19’’Peso: 105 kgLunghezza: 2181 mmLarghezza: 827 mmAltezza: 951 mmCapacità serbatoio: 5.7 lPilota: Ashley FiolekTeam: Honda MUSCLE MILK

Eccoci nella sezione garage, dove proveremo per voi le migliori moto ufficiali guidate, ovviamente, da ragazze. Questo mese i nostri col-leghi di dirtrider.com hanno provato la Honda CRF 250 di Ashley Fiolek, un vero gioiellino ed il sogno di ogni mo-tociclista: ciclistica perfetta, assoluta-mente adattata al peso ed altezza di una ragazza minuta, ma nonostante ciò ha dato al tester Adam Booth delle ottime sensazioni.Piccola e maneggevole, ma con una potenza impressionante.Se volete scoprire di più , continuate a leggere!

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Il motocross non è facile per nessuno, figuriamoci per una ragazzina di 15 anni alta un metro e cinquanta! ma quando sei la pilotessa numero uno del mx americano e guidi una honda ufficiale hai a disposizione tutto ciò che ogni pilota sogna per sè.Per migliorare la vestibilità della CRF250 di Ashley gli interventi prin-cipali sono alla ciclistica: telaietto posteriore abbassato, sella sagomata e abbassata, pedane rialzate, leva del cambio e pedale del freno accorciate e sospensioni con escursioni minore.Il motore arriva a 1300 giri, ben 2000 giri superiori a una moto di serie, ma soprattutto viene rimosso il sistema di bilanciamento del controalbero in modo che il motore vibri di più, ai-utandola a sentire ciò che il motore sta facendo.

La moto è davvero piacevole da guidare e in una pista come quella di oggi con molte buche e poco grip non ho avuto nessuna sensazione negati-va in particolar modo le maggiori vi-brazioni non hanno creato problemi e anche le sospensioni tarate per una pilotessa di 15kg più leggera hanno svolto egregiamente il loro lavoro a dimostrazione che alla guida di una moto factory tutto è a puntino e il lavoro svolto dai migliori tecnici ab-binati alla grinta e alla determinazi-one di ashley non posso che portare al dominio del wmx!

«gli interventi principali sono alla ciclistica:

telaietto posteriore abbassato e leva del

cambio e pedale del freno accorciate.»

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AMARCORD

Jutta Kleinschmidt è nata a Colonia il 29 Agosto 1962, Laureata in fisica e ora pilota e mutilatrice di professione, è stata la prima vincitrice femminile del rally Parigi-Dakar, nel 2001.

La sua carriera è iniziata nel 1988 al Rally dei Faraoni, a cui ha preso parte in modo amatoriale, ma che le ha fatto capire quanto amasse questo sport.

Per anni ha continuato a correre come privatista, assemblando le sue moto in cucina. Nel ‘92 vince il pri-

mo trofeo femminile alla dakar con una BMW R100 GS standard, mentre qualche anno prima, nell’87entrava nel reparto di ingegneria di BMW. Ha gareggiato con BMW, KTM ma anche con le macchine da rally, ma dal 2002 ha firmato un contratto con Volkswa-gen, sviluppando una nuova versione da competizione rally derivante dal Touareg.

Inoltre Jutta Kleinschmidt è anche un’ oratrice appassionata ed energica,

ha una predisposizione al duro lavoro per il raggiungimento dei risultati e un fisico estremamente sportivo, qualità che l’hanno portata a diventare una delle donne di maggior successo al mondo negli sport motoristici. Jutta è infatti l’unica donna che abbia mai vinto fino ad ora la classifica assoluta (e non del trofeo donne ndr) nel rally più lungo e difficile al mondo: la Pari-gi-Dakar.

Grandiosa motivatrice, tiene delle lezioni in cui sprona il pubblico ad avere fiducia in se stessi, nella pro-pria squadra e a correre dei rischi, per avere successo, raccontando di come è riuscita ad avere successo in un mondo di uomini grazie alla molta fatica, resistenza ambizione, creativ-ità e coraggio.

Un’altra passione è il volo, infatti dal 2004 ha la licenza di pilota di elicot-teri; anche con la mountain bike ha affrontato grandi imprese: nel 2003, ha attraversato le Alpi sulla sua bici-cletta e nel 2004 ha partecipato alla Race across in America e alla mara-tona di Ötztal. Un vero esempio, non solo per le ragazze!

JUTTA KLEINSCHMIDT NON È SOLO UN PILOTA, MA ANCHE MOTIVATRICE, SCRITTRICE, INGEGNERE LAUREATA IN FISICA. ECCO LA SUA STORIA!

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POSTALE VOSTRE STORIE E LE VOSTRE DOMANDE RACCOLTE PER VOI.

SE VOLETE SCRIVERCI MANDATE UNA MAIL A [email protected]

Ciao sono Claudia e vorrei comin-ciare ad andare in moto, avendo la fortuna di un fidanzato pilota da sfruttare. Che allenamento e al-imentazione mi consiglieresti??? Grazie!!!.

Ciao Claudia, ti spiego cosa puoi fare per allenare l’apparato cardio-vasco-lare per ottenere quello che in gergo si chiama “fiato”, o meglio, per evitare che, dopo 2 / 3 giri di pista “a manetta”, l’acido lattico ti arrivi fino sotto le unghie e “l’appannamento cerebrale” non ti faccia capire più nemmeno in che pista stai girando.Per allenare cuore e polmoni bisogna praticare un’attività di tipo “aerobico” che ti permetta di stimolare tutto l’ap-parato, simulando le condizioni alle

Ciao sono Silvia, è da tempo che mi domando se le scuole di moto-cross servono oppure no. Parten-do dal presupposto che “corro” da 3 anni, può fare ancora al mio caso? mi interessa poi sapere come fun-ziona... Grazie mille

Ciao Silvia, Il corso prevede lezioni  dalla A alla Z del motocross.. nel senso, impostazione sulla moto partendo dalle leve, manubrio, regolazione forcelle, mono, fino alla impostazione sulla sella e bilancia-mento corpo ecc... Poi si studia la pista, la si scagliona pezzo per pezzo e si ripete finche “l’insegnate” non ritiene che sia af-frontato bene. Il corso può durare anche 2 giorni, ed è consigliato a tutte le persone che praticano questo sport.Anche i tuoi colleghi del mondiale durante l’inverno fanno qualche set-timana seguiti dai più esperti.

posta

quali sei sottoposto durante gare ed allenamenti con la moto da cross.1 / Prima cosa da fare è acquistare un cardiofrequenzimetro per individuare la prorpia frequenza cardiaca di lavoro ed ottimizzare la programmazione dell’allenamento.2 / Successivamente bisogna “trovare” la disciplina che più ti piace tra gli sport di tipo aerobico.  Alcuni esempi potrebbero essere il ciclismo, il nuoto, la corsa, il canottaggio, il pattinaggio, lo sci di fondo ecc. Personalmente ti consiglio il ciclismo con la MTB (Mountain Bike), perchè ti permette di allenare contemporaneamente la muscolatura degli arti inferiori e di quelli superiori. Una volta scelta la disciplina che più ti aggrada, devi programmare un lavoro che preveda allenamenti a diverse frequenze car-diache. Di seguito ti fornisco uno “scheletro” sul quale organizzare il tuo allenamento.a) Inizialmente (leggi: lontano dal periodo agonistico) creare il cosid-detto “fondo” lavorando ad un’inten-sità pari al 70 /75% della tua riserva di massima frequenza cardiaca teorica. La durata dell’allenamento dipende strettamente dal tuo livello di prepa-razione e dalla tipologie di gare che dovrai affrontare (una manche del monidale da 40 min necessita di una preparazione diversa da una da 20 min).b) Successivamente (leggi: man mano che il periodo agonistico s’avvicina) l’allenamento diventerà più “qualita-tivo” aumentando l’intensità cardia-ca (circa 85%) ed inserendo dei lavori intervallati per abituare l’organismo alla presenza dell’acido lattico ed ad un suo rapido smaltimento. Anche in questo caso la durata dell’allenamento è soggettiva.c) Prossimo alle competizioni dovrai effettuare anche allenamenti specifici sulla moto che simulino le condizioni

Ciao sono Chiara, vedo in contin-uazione video di ragazzi americani che oltre ad andar forte fanno del-le hip incredibile, quasi al limite, volevo chiedere la whip è molto difficile da fare?

Ciao Chiara, per prima cosa bisogna avere molto controllo della moto mentre sei in aria, e questo avviene dopo un pò di ore passate sulla moto. La tecnica per eseguire una whip è: entrare nella rampa con la moto piegata dalla parte della whippata, appena la ruota davanti si stacca da terra giri il manubrio con una botta secca e tu ti sposti con il corpo dalle parte dove hai “piegato”.Per raddrizzare la moto poi devi fare tutto il contrario cioè giri il manubrio dalla parte opposta e ti sposti con il corpo verso la parte del manubrio.Tutto questo è molto difficile da fare, è consigliata molta prudenza!

di gara.N.B.: Ricordati che l’allenamento dell’apparato cardiovascolare è di cruciale importanza per chi pratica motocross. Se non gli dedichi tempo, scordati di avere performance di elevata qualità e durata, che, tradotto, significa: scordati di andare forte per più di 2 o 3 giri!

Ciao sono Arianna e vorrei un con-siglio pratico: qualis ono le cose che una Crossista deve portarsi in pista?

Ciao Arianna, ottima domanda, ecco un piccolo vademecum:

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1 / La tua moto: sembra scontato ma non lo è. Il consiglio è quello di im-parare da sole a caricarla, magari chiedendo aiuto a qualcuno per farsi insegnare come farlo. Ora accertati che la tua moto sia caricata e legata correttamente. Utilizza tutto il tempo che ti serve, non avere fretta! Mi rac-comando legatela bene ma, non caricate troppo le forcelle, così ris-parmiate 150€ per rifare i paraoli. Ah e quando hai finito di caricarla ricordati di prendere sempre il suo cavalletto!2 / Le  Cinghie: oltre a quelle che vi sono servite per legare la moto, por-tatevene un paio di scorta, non si sa mai! Parlo per esperienza, e sarebbe brutto perdere una moto dal carrello…3 / L’abbigliamento: prestate atten-zione a questo punto. Vi consiglio di avere una borsa dedicata per l’ab-bigliamento, e fatela come se state per andare in vacanza per un week end. Avete bisogno della maglia, dei pantaloni, delle calze, del casco, degli occhiali, delle ginocchiere, del collare, della pettorina, degli stivali, dei guanti e qualsiasi altra protezi-one che siete abituate ad indossare. Riempite la borsa e controllatela due volte e caricatela in macchina o nel furgone. Pensate solo se vi siete di-menticate il casco o gli stivali! Di-sastro! E per favore per l’amor di Dio, assicuratevi che tutto sia pulito. NON siamo ragazzi e non indossiamo roba sporca. Ah e prima di partire guardate di indossare dell’intimo adatto, se no vi potrebbe dare fastidio!4 / La cassetta degli  attrezzi: adibite una cassetta per tutti gli attrezzi che vi potrebbero servire in pista, dai cac-ciaviti alle candele. Potreste anche giocare la carta del “Sono una ragazza” e girare per il paddock facendovi pre-stare attrezzi e quant’altro dagli altri. Ma questo sta a voi deciderlo.5 / Benzina, oli e lubrificanti: benzina, olio per la miscela e grasso per la catena. Queste due cose sono total-mente fondamentali.6 / Il beauty case: Ascoltatemi ragazze, non voglio scrivere che stiamo andando ad una sfilata quindi non troverete scritto che vi serve la lacca

Ciao, mi chiamo Sara e volevo in-nanzitutto fare i complimenti alla vostra rivista! Davvero carina! Ho un problema alle mani quando giro con la mia moto, voi conos-cete qualche esercizio per le mani? Dopo qualche giro di pista non ri-esco più ad aprire le dita dal male!!! Sono alle prime armi e vorrei cer-care di capire se è normale le prime volte oppure se anche a voi capita.

Ciao Sara!Non preoccuparti ce l’hanno tutti chi più chi meno, soprattutto sei sei alle prime armi.I problemi possono essere i seguenti:non guidi la moto con le gambe, e i tuoi polsi/mani non sono ancora abituati allo stress fisico che gli richie-de la moto, di solito si parla di tunnel carpale, passa per il polso e chi c’è l ha un po piu piccolo o danneggiato e di conseguenza in certi sport ne risente. Gli esercizi da fare sono più per il raf-forzamento del polso perchè alla fine il problema è li e non nelle mani. L’es-ercizio più efficace è questo: manu-brio in mano e piegare in giu e in su il polso, senza usare il braccio ovvia-mente,prima in orizzontale e poi in verticale.Speriamo di averti aiutata!

o il lucidalabbra. Ci sono cose che co-munque vi servono, anche per non sembrare delle donne delle caverne. Avete bisogno quindi di una spazzola, di elastici per capelli, un astuccio dove mettere braccialetti, collane e occhiali, deodorante e sapone. In questo modo se incontrerete qualcuno quando las-ciate la pista non sembrerete tornate da una battuta di caccia al mammut!7 / Il buon umore: se se siete di cattivo umore andate a girare al centro com-merciale, forse è meglio. Andate in pista e divertitevi!!!

Ciao ragazze di Mx Girl, sono Anna ed ho un problema: mi dicono che quando salto io alzo la moto per saltare , cosa che invece non dovrei fare,il problema e che io non me ne accorgo. Logicamente in questo modo sforzo molto di piu le brac-cia,mi potreste dare qualche con-siglio su come annullare questo difetto?

Ciao Anna! Inizia a provare stringen-do la moto con ginocchia e caviglie innanzitutto, poi prova per gradi a rimanrere aggrappato al manubrio il meno possibile, prima rilassan-do le braccia, ma stringendo bene le manopole con le mani, in modo da correggere eventuali principi di cap-pottamento/impennata e poi rilassn-do anche le mani (e di conseguenza gli avambracci).Un consiglio che posso darti è di non girare normalmente pensando a questa cosa, ma scegliere un salto (magari che ti piace più di altri, sul quale ti senti più sicura) e provare sempre su quello... in modo da capire bene come si comporta la moto e come “farla comportare”, una volta capto il “trucco” poi ti verrà più facile riportarlo su tutti gli altri salti.

Cia a tutti! A breve mi arriva il nuo-vo kawasaki 450 2013, arrivo da un’honda crf 450 che ha olio mo-tore e cambio separato. Sostitu-ivo olio motore ogni 8/10 ore, e ne conteveva 660cc. Ora nel Kawa-saki, che ne contiene circa un kilo, ogni quante ore devo sostituire l’olio e il filtro?Grazie, Elisa

Ciao Elisa, innanzitutto complimenti per la nuova arrivata! Per quanto riguarda l’olio, comincia così con 8 ore e non avrai nessun tipo di proble-ma. Anche dopo 10 ore di solito l’olio è ancora decoroso. Il filtro invece lo puoi sostituire ogni due cambi d’olio.

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