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PREGARE E’ UN’ARTE INDICE LE PREMESSE: LA VOCAZIONE UNIVERSALE………………………………………………..2 LA SINTESI DELLA GRAZIA…………………………………………………..3 THE GROWING CHRIST………………………………………………………..4 PREGARE E' UN ' ARTE: IL PRIMO COMANDAMENTO…………………………………………………5 PARLARE CON DIO……………………………………………………………..6 ASCOLTARE DIO CHE PARLA………………………………………………..8 CONTEMPLARE…………………………………………………………………8 FARE IN DIO……………………………………………………………………..9 VIVERE IN DIO………………………………………………………………….9 I SACRAMENTI………………………………………………………………..…9 PREGARE CON LA BIBBIA……………………………………………………10 IL ROSARIO………………………………………………………………………12 LA MADONNA …………………………………………………………………..12 I SANTI E GLI ANGELI………………………………………………………….14 LE IMMAGINI SACRE ………………………………………………. …………14 USARE I SEGNI………………………………………………………………….15 I SEGNI NUOVI…………………………………………………………………..15 TO PRAY WITH NUMBERS…………………………………………………….16 PREGARE CON LE MANI……………………………………………………….18 IL CONTATTO FISICO…………………………………………………………..25 L'ABBANDONO CONFIDENTE…………………………………………………26 DOVE PREGARE…………………………………………………………………26 QUANDO PREGARE……………………………………………………………..27 CON CHI PREGARE……………………………………………………………..27 CONCLUSIONE………………………………………………………………….28 1

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PREGAREE’

UN’ARTE

INDICELE PREMESSE:LA VOCAZIONE UNIVERSALE………………………………………………..2LA SINTESI DELLA GRAZIA…………………………………………………..3THE GROWING CHRIST………………………………………………………..4

PREGARE E' UN ' ARTE:IL PRIMO COMANDAMENTO…………………………………………………5PARLARE CON DIO……………………………………………………………..6ASCOLTARE DIO CHE PARLA………………………………………………..8CONTEMPLARE…………………………………………………………………8FARE IN DIO……………………………………………………………………..9VIVERE IN DIO………………………………………………………………….9I SACRAMENTI………………………………………………………………..…9PREGARE CON LA BIBBIA……………………………………………………10IL ROSARIO………………………………………………………………………12LA MADONNA …………………………………………………………………..12I SANTI E GLI ANGELI………………………………………………………….14LE IMMAGINI SACRE ………………………………………………. …………14 USARE I SEGNI………………………………………………………………….15I SEGNI NUOVI…………………………………………………………………..15TO PRAY WITH NUMBERS…………………………………………………….16PREGARE CON LE MANI……………………………………………………….18IL CONTATTO FISICO…………………………………………………………..25L'ABBANDONO CONFIDENTE…………………………………………………26DOVE PREGARE…………………………………………………………………26QUANDO PREGARE……………………………………………………………..27CON CHI PREGARE……………………………………………………………..27

CONCLUSIONE………………………………………………………………….28

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LA VOCAZIONE UNIVERSALE

Dio Trinità Santissima AMORE Volontà di unione : Volontà di bene

S p i r i t o S a n t o

S p i r i t o S a n t o

SPIEGAZIONE

*Dio è Amore. La Santissima Trinità è una comunione di amore.*La vocazione unica e universale per tutti gli esseri umani èl'Amore, cioè l'unione con Dio.*Dio chiama, Dio vuole unire a sé tutte le anime. Come unmagnete, come una calamita, attira a sé tutte le anime e attirandolele santifica, le polarizza, le rende omogenee alla sua natura:buone, pure, sante.*Per compiere questa unione la Grazia (la Persona divinachiamata Spirito Santo) entra nelle anime e le muove alla ricercadi Dio, alla conoscenza di Dio, alla unione con Dio.*Alcune persone sono chiamate direttamente, esplicitamente,chiaramente: per mezzo di segni, visioni, parole, incontri,amicizie, conoscenze.*Queste persone, se accettano, diventano sante in vita, cioècoscienti, consapevoli, partecipi dell'opera polarizzatrice,santificatrice, omogeneizzatrice, unificatrice della Provvidenza.

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LA SINTESI DELLA GRAZIALe creature e la Grazia

LE CREATURE E LA GRAZIA***************************************

Onnipresenza cosmica(Atti 17,28 Sapienza 1,7 Giobbe 34,14)

*MATERIALETutte le particelle e le onde di energia

che esistono nell'universo sono pervase dallo SpS.Il tuo corpo è pervaso,

attraversato, abitato dallo Spirito Santo. Come i pesci nel mare.

Come gli uccelli nell'aria.

*NECESSARIASe lo SpS si ritraesse dal cosmo,

esso collasserebbe,ci sarebbero degli sconvolgimenti

disastrosi spazio-temporali. Per questo lo SpS non lo fa mai.

*********************************Comunione spirituale

Giovanni 14,23 Apocalisse 3,20)

*SPIRITUALESi tratta delle anime

pervase ed immerse nello SpS. E' una interazione personale

tra Persone e persone. Come tra gli sposi.Come tra fratelli. Come tra amici.

Come tra padre e figli.

*POSSIBILELe anime possono essere unite

oppure separate da Dio.

************************************

SPIEGAZIONE

Chi sono i santi? Sante sono tutte le anime che sono incomunione con Dio, tutte le anime che hanno la presenza vivadello Spirito Santo in sé, tutte le anime che appartengono al corpomistico di Gesù Cristo. Persino le anime che sono in Purgatorio (oPurificatorio come dice qualcuno) sono sante, in quanto è propriola presenza in esse dello Spirito Santo, cioè della Grazia, che lepurifica, le rende omogenee e pronte ad entrare per l'eternità inParadiso. Nella comunione di santi si vive la massima comunionee la massima libertà. Lo schema qui sopra spiega appunto ilrapporto tra la Grazia divina e noi.

Lo schema qui sopra è la sintesi più semplice e più vera dellerelazioni che ci sono tra la Santissima Trinità (DIO) e gli esseriviventi. In particolare tra DIO e gli esseri umani.

Infatti tutto il creato (cosmo, universo, corpi, materia diqualunque tipo) è "dentro", "immerso" e "pervaso" dalla GRAZIA,cioè dallo SPIRITO DI DIO.

Ma non necessariamente tutte le anime sono parimenti"dentro", "immerse" e "pervase" dalla GRAZIA. Infatti le animetrascendono la materia, le anime non sono fatte di atomi eparticelle, ma di una sostanza spirituale che trascende il cosmo,pur essendo immanente ciascuna al proprio corpo umano. Ineffetti, nella realtà, esistono anime che non sono in Grazia di DIO(le anime in stato di peccato mortale su questo pianeta oppure leanime all'inferno nella vita che segue la morte).

Analogicamente è come stare dentro o fuori un immensocerchio. Chi vive dentro , vive tutte le proprietà e le caratteristichedivine (amore, gioia, pace, comunione, libertà, vita…). Chi vivefuori, non vive queste caratteristiche proprie della santissima

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TRINITA', ma i suoi opposti, che sono di fatto la privazionedi questi beni.

Per "entrare" nello SPIRITO di DIO e rimanerci, GESU'CRISTO, che è il FIGLIO di DIO, ha scelto e stabilito alcunimezzi, che sono e rimarranno sempre gli stessi, fino alla finedel mondo. Questi mezzi (che possiamo anche definire comecriteri di giudizio delle anime, o criteri di omogeneità allanatura divina), sono quattro:

*LA FEDE (in sintesi la conoscenza e quindi ilrapporto, la relazione con DIO specialmente la preghiera).

*I SACRAMENTI (battesimo, comunione,confessione, cresima, matrimonio, ordine, unzione deimalati).

*LE OPERE (sono tutte le azioni buone, giuste, rette,che gli uomini fanno quaggiù).

*LA CARITA' (l'amore di DIO, l'amore per DIO,l'amore per l'umanità).

I santi hanno coltivato, approfondito, avuto tutte equattro queste cose, aspetti, elementi in abbondanza: tantafede, frequenti sacramenti, tante opere buone, tanta carità.

Imitiamoli.

THE GROWING CHRIST

In 1997, during Lent, while I was praying and fasting I had a visionfrom God

I saw a little blue dressed Jesuscoming into the humankind and human history.

Around this blue dressed Jesus there was a continuous birth of newlights.

Little stars did born out of nothing, continuously.

Most of these lights-starsbecame part of Jesus himselfand He grew more and morethrough years and centuries.

Some others little stars deny to become part ofJesus mystic body

and disappeared in the darkness.

I felt a strong will in Jesusthat ordered and directed human mankind

and history.This strong will was irreversible, resolute

and constant.

What I learnt from that vision?I understood that there is a master plan in history.

God is making more and more actual and realthe Kingdom of Heaven on this Earth.Year after year, century after century:

unity, peace, brotherhood, friendship among people are growing by the action of Holy Providence

and Holy Spirit.

Men can only delay the actualisation of this plan,but they cannot stop it.

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I understood that not all the people go to Heaven.Those who stubbornly and continuously

refused to belong to God for all their lifetimethey will disappear in the darkness.

Hell is not empty.

I understood that men are free.God creates all the human souls

with their own freedom.They all can choose: yes or not.

I understood that the mystic body ofJesus Christ the Lord is a real thing.

All the souls who are in Grace,belong to the mystic body of Christ.

So the question of God is very easy: in or out.In Grace or out of Grace.

Grace is a name for the Holy Spirit,for God Himself.

Faith, sacraments, good deed, charity.These are the four necessary things to be in Grace.

To have faith in Jesus.To receive the holy sacraments.To do good things to the others.

To love God and to love humankind.

Those who lack all these things they are out of Grace and they won't go to Heaven.

Those who have all these things, like the saints,they are great in Heaven.

IL PRIMO COMANDAMENTO

Il primo dei 10 comandamenti dice: "Non avrai altri deiall'infuori di Me". In pratica dice di pregare.I 10 comandamenti (che in realtà si possono sintetizzare in 8,essendo due coppie pressoché identici) sono chiamati anche ildecalogo. Decalogos vuol dire dieci parole. In ebraico in effetti icomandamenti sono molto più corti dei nostri e visti nell'insiemesu una tavola di pietra appaiono davvero come dieci parole.Perché Dio ci ha parlato? Perché Dio ci parla? Come mostra loschema iniziale della vocazione universale, Dio ci parla per unircia Sé. Attraverso la parola, le parole, Dio inizia e continua damilioni di anni un rapporto con i singoli uomini e per mezzo diessi con l'umanità nel suo insieme, al fine di unire tutti questimiliardi di anime a Sé. Il santo curato d'Ars san Giovanni Maria Vianney diceva che: "Lemòt à la mission d'unir les ames", che significa: "La parola ha lamissione di unire le anime".Quando l'uomo parla con Dio si dice che: "Prega".Ci sono tante maniere di pregare. Alcune forme sono diffuse intutto il pianeta. E così ogni giorno, ad esempio, la medesimapreghiera “Padre nostro” sale al Cielo da milioni di voci cheripetono le stesse identiche parole in italiano, francese, inglese,cinese, spagnolo, portoghese, coreano... E questo vale per molte altre forme di preghiera universalmenteconosciute e diffuse nella Chiesa di Gesù.Abbiamo così una serie di modi di pregare che è popolarmentepraticata. E poi abbiamo un’altra serie di modi di pregare che è piùpersonale e che non tutti conoscono. Vediamo un po’ queste varieforme...

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PARLARE CON DIO

Quando noi parliamo con Dio possiamo farlo in vari modi:

PARLARE CON DIO USANDO PAROLE NOSTRE

Moltissime preghiere che salgono a Dio ogni giorno sonosimili nella sostanza, ma svariatissime nella forma. Richiestedi aiuto, ringraziamenti, atti di amore, di ammirazione… tuttele sfumature dei sentimenti umani che l'umanità ha espressoin milioni di anni sono giunte a Dio con le nostre parole.Usando tutte le varie lingue del pianeta, con le parole piùdiverse, noi abbiamo parlato e tutt'ora parliamo con Dio,usando le parole che il nostro popolo ci ha insegnato, nelmodo più corrispondente al nostro carattere e personalità.Abbiamo di tutto: preghiere corte, preghiere lunghe, parolecolte, parole popolari… In somma tutta la gamma dell'umanità si esprime anche nellepreghiera, che in sintesi, come dice il catechismo è:"Elevazione dell'anima a Dio". Dio, che è nostro Padre, ha miliardi di figli. Ognuno di questifigli è diverso dall'altro, benché ci siano, nella moltitudine,dei gruppi omogenei per carattere e personalità. Fatto sta cheogni figlio, ogni figlia, parla con il Padre nel modo che gli èproprio.Gesù nel vangelo dice che il Padre vuole tali adoratori, liberifigli di Dio, che lo adorino in spirito e verità. Gesù stesso,che è Uomo-Dio parlava e talvolta parla ancora con noi,usando parole umane, e tutti quelli che hanno parlato a lui, glici sono rivolti con le proprie personali parole e il propriomodo di parlare.

Certamente una Santa Bernadette, pastorella di pecore, nonparlava con Gesù con le parole ed il tono di un San Tommasod'Aquino, professore di filosofia e teologia dell'università…Ma entrambi avevano una cosa in comune, come tutti i santi:parlando, esprimevano se stessi, e il proprio spirito, e il loro spiritoera uno spirito buono, uno spirito d'amore. PARLARE CON DIO USANDO PAROLE SACRE

A volte ci risulta più facile, più semplice, più utile, pregare usandoparole sacre, anziché usando le nostre parole. Quali sono le parole sacre? Essenzialmente sono le due preghierepiù conosciute e usate dal cristiano: il Padre nostro e l'Ave Maria.Perché sono parole sacre? Il Padre nostro è sacro perché viene direttamente da Dio. E' statoDio stesso, attraverso suo Figlio Gesù, a dirci di pregare usandoqueste precise parole:

PADRE NOSTROCHE SEI NEI CIELI

SIA SANTIFICATO IL TUO NOMEVENGA IL TUO REGNO

SIA FATTA LA TUA VOLONTA'COME IN CIELO COSI' IN TERRA

DACCI OGGI IL NOSTRO PANE QUOTIDIANOE RIMETTI A NOI I NOSTRI DEBITI

COME NOI LI RIMETTIAMO AI NOSTRI DEBITORIE NON CI INDURRE IN TENTAZIONE

MA LIBERACI DAL MALE AMEN

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I commenti e le spiegazioni sul Padre nostro occuperebberovarie pagine, ma la cosa migliore e più importante è usare,ripetere, pregare con queste parole. Il tempo e la pratica tifaranno capire molto più di ciò che posso scrivere io.

E l'Ave Maria? L'Ave Maria si compone di due parti, di cuiuna pure viene direttamente da Dio, essendo quelle parolepronunciate da un Arcangelo, San Gabriele:

AVE MARIAPIENA DI GRAZIA

IL SIGNORE E' CON TE

Poi ci sono le parole pronunciate da Santa Elisabetta, lacugina di Maria, che è una santa, dunque una persona degnadi fiducia e di stima:

TU SEI BENEDETTA FRA TUTTE LE DONNEE BENEDETTO E' IL FRUTTO DEL TUO SENO GESU'

Infine c'è questa invocazione che è stata aggiunta nei secoli,che è molto utile e buona per noi, vantaggiosa:

SANTA MARIAMADRE DI DIO

PREGA PER NOI PECCATORIADESSO

E NELL'ORA DELLA NOSTRA MORTEAMEN

Bisogna anche pensare che l'Ave Maria è stata raccomandatacome preghiera dalla Madonna stessa nel corso delle varieapparizioni: Lourdes, Fatima…

Infine c'è un altro fattore di sacralità e di santità in queste parole:l'uso millenario. Per centinaia di anni, milioni di anime sante, e disanti davvero, hanno usato queste parole e con l'uso la loro graziae la loro benedizione è come se fossero rimaste attaccate a questedue preghiere cardinali.

Esistono anche altre preghiere molto comuni e usate (il Gloria,l'Angelo di Dio,…), ma è indiscutibile che il Pater e l'Ave sianoquelle che più devi avere a cuore e usare.

PARLARE CON DIO CON L'ANIMA

Tutte le preghiere che io rivolgo a Dio, le posso rivolgere usandola voce (vibrazioni dell'aria modulate dalle corde vocali…) oppureusando lo spirito. Essendo tu, io, ogni persona umana, un'anima in un corpo, l'animastessa può parlare e lo fa con una luce e una intensità che puòabbagliare il cosmo intero, essendo l'anima trascendente eimmanente, cioè molto più del cosmo eppure presente nel cosmo.Quando comunemente si dice pensieri, pensiero… in realtà disolito si tratta di anima, non di cervello. La famosa coscienza per esempio che cosa è? Non è certo unposto dentro la testa…La coscienza è un periodo di tempo. Lacoscienza per la precisione è il tempo durante il quale l'animadiscerne il bene e il male e decide che fare, dove andare, da cheparte stare. Ringraziando Dio, la maggior parte delle volte si trattadi scegliere tra il bene e il meglio, almeno per molti di noi.

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Sappi dunque che Dio ascolta, sente, vede tutto, anche leparole e le intenzioni, per quanto brevi, che esprimi con la tuaanima.

ASCOLTARE DIO CHE PARLA

Non è impossibile, non è escluso che nella tua vita ti capitiprima o poi di udire la voce di Dio.Nella storia è capitato miliardi di volte. Dio Padre, il SignoreGesù Cristo, la Grazia (ovvero la Persona divina detta SpiritoSanto), nel corso dei secoli hanno parlato a milioni dipersone. Con qualcuno c'è stato un vero e proprio dialogo, che ècontinuato a tratti, nel corso degli anni e dell'esistenzaterrena.Abramo è il primo uomo di cui abbiamo notizie storiche certeche ha udito Dio parlare. Per questo è detto anche il padredelle fede, come Galileo è il padre della scienza.Mosè è un altro uomo che con Dio ci parlava davvero e ci haparlato più volte. Elia, Isaia….Tutti i profeti hanno udito le parole di Dio.Come i santi. Qualcuno magari una volta sola e gli è bastatoper partire e fare. Altri hanno udito più e più volte. Certi santi le chiamano locuzioni interiori. Santa Teresad'Avila e san Giovanni della Croce, maestri della mistica, lechiamano apprensioni.Non ti stupisca questo fatto. Ogni volta infatti che Gesùparlava e parla con una persona, come faceva con la gente delsuo tempo, era ed è Dio che parla. Così come ogni volta che la Grazia parlava agli apostoli oparlava ai santi o parla tutt'ora a qualche anima, è sempre Dioche parla.

Quanto poi a discernere se è veramente Dio e non il nostroinconscio, o altri fattori…. beh…. è un fatto di esperienza, di annidi esperienza e di discernimento fondato su alcuni criteri come: lacoerenza con il vangelo, l'omogeneità con la natura divina, lamoralità della persona, la virtù della persona, gli effetti positivi…Certo è che ogni volta che Dio ha parlato veramente a qualcuno,qualcosa è cambiato e ci sono stati dei frutti buoni evidenti.

CONTEMPLARE

Contemplare, lasciando perdere l'origine della parola latina, inpratica significa due cose: vedere le cose che vede la SantissimaTrinità e vedere le cose come le vede la Santissima Trinità.E' un dono dello Spirito Santo in noi, della Grazia in noi, che cisuscita nell'anima o nella mente, in modo improvviso o in modocontinuo (esempio partendo da un sogno…), parole, immagini,sensazioni… che noi in quanto uomini viventi nello spazio e neltempo non potremmo avere e provare. Per capirci facciamo unesempio: Dio può mostrarci le galassie che ruotano, cosa che pernoi è impossibile vedere essendo le galassie al di là dei nostri sensiumani. Così pure Dio ci può mostrare la vita delle altre anime, di altriluoghi…Infine Dio ci può mostrare Se Stesso.In tal modo noi vediamo, udiamo la realtà nel modo in cui la vedee Dio. Questo è molto utile perché Dio vede la verità di ogni cosae conoscendo la verità, come dice Gesù nel Vangelo, noidiventiamo liberi.Contemplare significa osservare a lungo qualche cosa. Nel casodella preghiera, la contemplazione si dà quando l’uomo è cosìvicino e intimo con Dio da vedere con gli occhi dell'anima i suoi

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misteri, le sue opere, la sua bontà e la sua bellezza. E’ unvedere, sentire le cose, la vita, il cosmo, le persone, cosìcome le vede, le sente Dio stesso.

FARE IN DIO

E’ l’aspetto dinamico e attivo della preghiera. E’ tutto ciò chel’uomo fa e che corrisponde alla volontà divina. Un santoraccontava che la Madonna gli aveva detto un giorno: “Lacaridad es la oracion maxima” e “Le opere di misericordiasono la forma di preghiera che preferisco”.Nel libro dell'Esodo al capitolo 31 si dice: "Il Signore disse

ancora a Mosè: “Vedi, ho scelto Bezaleel, figlio di Uri enipote di Cur, della tribù di Giuda. L'ho riempito del mioSpirito per renderlo abile e intelligente, capace in ognigenere di lavoro: egli sa fare progetti ed eseguirli". Fare in Dio non è dunque solo un fare cose da preti o da

suore…Non è un caso che il più grande scienziato della storiafosse un uomo che andava a messa regolarmente, non è uncaso che il più grande navigatore fosse un cattolico devoto econvinto di dover portare il Vangelo ai popoli nuovi, non èun caso che il padre della genetica fosse un abate…Galileo,Copernico, Colombo, Mendel…sono tutti dei cristiani, genteilluminata dalla Grazia e per questo i più grandi, i padri delloro campo.E questo dono di sapienza intellettuale o pratica vale anche

per tutti i tipi di lavoro: elettricisti, meccanici, falegnami,ingegneri, contadini (come ci insegna sant' Isidoro)… In sintesi: se c'è la presenza dello Spirito Santo in lui,

l'uomo lavora meglio.

VIVERE IN DIO

In Paradiso la vita è così: si vive immersi nella Grazia e nellaProvvidenza divina che tutto inabita e vivifica di luce, di letizia edi ogni bene per l'eternità. Chi si mantiene in Grazia e si lasciaguidare dalla Provvidenza può vivere così anche in questo mondo.

I SACRAMENTI

I sacramenti non sono in senso stretto una forma di preghiera.I sacramenti, pur essendo fatti di cose umili e semplici (acqua,pane, vino, olio, parole umane), sono un mistero grande. Solo sull'Eucaristia i santi hanno detto e scritto pagine e pagine…Li ricordiamo qui perché, come la preghiera è un mezzo perelevare l'anima a Dio (come dice il Catechismo della ChiesaCattolica al N° 2559 citando san Giovanni di Damasco), così ipure i sacramenti sono un mezzo voluto e stabilito da NostroSignore e Salvatore Gesù Cristo per infondere in noi Dio stesso. In effetti dire che l'anima si eleva a Dio non è proprio esatto.In quanto Dio è da per tutto (vedi sopra alla Sintesi della Grazia)più che elevarsi, l'anima si apre a Dio che è intorno a sé e lo lasciaentrare. Dice l'Apocalisse: "Ecco Io sto alla porta e busso. Chi miapre, Io e il Padre entreremo e ceneremo con lui".Con i sacramenti, l'uomo fa questo atto di umiltà, di fede, di amorein queste povere cose che sono i segni sensibili (pane, acqua, olio,parole umane) e in cambio ne riceve per i meriti di CristoSalvatore grazie su grazie.In due parole. I sacramenti ci uniscono a Dio.

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PREGARE CON LA BIBBIA

Io di Bibbie ne possiedo più di cinque. Alcune sono cosìlette, stralette, sottolineate e annotate che sono ormaisfasciate. Per anni mi sono cibato di Sacra Scrittura. A voltevincendo le mie resistenze e la mia voglia di non farlo. Scrivo questo perché tu sappia che io amo la Bibbia e quandone parlo, ne parlo per esperienza diretta e con amore.Dunque pregare con la Bibbia può essere sintetizzato inquesto: *leggere e meditare *lectio comunitaria *evidenziare.Il Vangelo è una porta. Non è solo un libro. Sono più cheparole. Il Vangelo è una porta che si apre sul Regno dei Cieli.Non è un caso che molti dei grandi santi (Francesco,Antonio, Agostino…) siano nati con la lettura o con l'ascoltodel Vangelo. *Leggi il vangelo. Leggilo. Rileggilo. Meditalo…e capirai.E se non ti piace leggerlo: ascoltalo. Ci sono ormai diffusi iCD del Vangelo. Così che uno anche quando sta in macchina,o la sera con il computer o lo stereo accesi, si possa ascoltarele parole di Gesù da un disco o da una USB.*La lectio comunitaria è la lettura della Bibbia fatta insiemeai fratelli e alle sorelle. Io l'ho fatta varie volte ed è una granbella cosa. Vale davvero la pena. Il metodo lo trovi qui sotto:

La lectio divina ha il fine di:

*conoscere meglio la Bibbia

*conoscere meglio Colui che ha scritto la Bibbia insieme agliuomini

*conoscere meglio Gesù Cristo che è l’argomento,il soggetto, iltema principale della Bibbia

*fare esperienza del Dio vivente che parla all’uomo nel silenziodella sua anima

*fare esperienza di comunità, di condivisione, di Chiesa

*fare esperienza di preghiera

*diventare comunità di fratelli…..

Questo perché avvenga ciò che dice san Paolo di Tarso a Timoteo:“Rimani saldo in quello che hai imparato e di cui sei convinto,sapendo da chi l'hai appreso e che fin dall'infanzia conosci lesacre Scritture: queste possono istruirti per la salvezza, che siottiene per mezzo della fede in Cristo Gesù. Tutta la Scritturainfatti è ispirata da Dio e utile per insegnare, convincere,correggere e formare alla giustizia, perché l'uomo di Dio siacompleto e ben preparato per ogni opera buona”.

Tappe della lectio-collatio (quando è fatta insieme ad altrepersone, infatti si può fare da soli con Dio in altro modo)

1-preparazione del luogo (se possibile): un luogo raccolto,silenzioso, con alcuni segni che richiamano la presenza di Cristo(es. una icona , una Bibbia aperta, luci, musica sacra rilassante insottofondo…)

2-segno di croce iniziale, Padre Nostro, Ave Maria, Gloria, canto(o invocazione ) allo Spirito Santo (es. Veni creator Spiritus, VieniSpirito d’amore, Spirito di Dio guariscimi…)

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3-LECTIO = proclamazione del testo biblico (uno legge pertutti ad alta voce un passo della Bibbia: si può usare quellodella domenica vicina oppure si può leggere un capitolo, unpezzo dopo l’altro, incontro dopo incontro, un libro a sceltadella Bibbia)

4-MEDITATIO= ognuno per conto suo medita sul testo e sichiede: che cosa dice a me questo testo? In quale persona miritrovo ? Quale è l’idea principale che mi coinvolge ? Qualeversetto mi tocca personalmente ? Che indicazioni mi dà?Quali sentimenti suscita in me ? etc etc

5-COLLATIO= raccolta delle riflessioni, condivisionelibera, non forzata. E’ bene che ognuno sia conciso, chiaro,semplice, essenziale, umile. Non è il tempo di giudicare, è iltempo di ascoltare con rispetto. E’ il momento in cui ognunoliberamente e umilmente condivide. L’idea è che, ascoltandole riflessioni altrui, si rimane edificati, cioè si cresce nellaconoscenza, nella fede, nella speranza, nella carità, nellacomunione.

6-ORATIO= preghiera. Ciascuno liberamente prega Dio conparole sue: ringrazia, loda, chiede, invoca…Anche qui è beneche ciascuno preghi con semplicità, senza moltiplicare paroleinutili.Se la comunità lo ritiene necessario, si può esprimere unproposito concreto comune riguardo la vita della comunitàstessa o la sua attività.

7-conclusione: Canto di lode (Lodate Dio, Laudato siì, …oppure un altro canto scelto liberamente dalla comunità)

Preghiera finale (Pater, oppure altra preghiera della comunità) .Segno di croce

DURATA: circa una ora. Sia chiarito all’inizio il tempo dellameditazione, in modo che sia pacifico per tutti che si è iniziatoall’ora X e si finisce all’ora X.

PARTECIPANTI: non siano troppi, per dare a tutti la possibilitàdi condividere. Se si può è meglio che il testo sia già stato letto emeditato a casa privatamente, così da rendere la collatio più snellae più interessante.

EVIDENZIARE LA PAROLA DI DIO

Più di 20 anni fa chiesi a Dio di insegnarmi un modo di pregareche non fosse noioso. Un modo che fosse agile, interessante,affascinante.Dio esaudì la mia preghiera. Ci vollero anni di piccoli eventi,riflessioni, illuminazioni. Alla fine ne ricavai una sintesi efficace esemplice.Tra questi modi c'è quello di evidenziare la Parola. Mi spiego…Se io tengo esposta in casa mia per un tempo sufficientementelungo una frase della Bibbia, ebbene quella frase si realizzerà.Magari non nel modo letterale, ma si realizzerà.Ho cominciato a notare questo fatto quando vedevo che nei tempiin cui la Chiesa, oppure una comunità cristiana, meditava in modoparticolare una pagina della Scrittura accadeva qualcosa inerentead essa. E' un po' come dice Gesù: "Neppure una virgola, né unoiota passerà prima che tutta la Scrittura sia adempiuta".Esempi: nel giorno in cui tutta la Chiesa nel breviario pregadicendo: "Prepara le nubi per la pioggia" ecco che il cielo siannuvola e si prepara la pioggia. Nel giorno in cui si legge

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Ezechiele che racconta di aver fatto un foro nel muro, la sera,alla presenza degli abitanti del paese (Ez 12), mi sonoritrovato io stesso a dover fare dei buchi nel muro con iltrapano, per fissare una protezione di metallo esterna, per untubo della stufa, alla presenza degli abitanti del mio paesello.E solo la sera leggendo l'Ufficio delle letture capii che ciòche avevo appena fatto era già stato scritto e la Chiesa loaveva meditato poche ore prima o la stava meditando proprioin quelle ore.Poiché di fatti simili me ne sono accaduti molti (io li chiamopassi P, cioè profetizzati, provvidenziati, previsti) ho capitoche c'è nella Parola di Dio una potenza profetica, cioè unacapacità di avverarsi. Per questo motivo, oltre ad altri elementi, so che se si tiene inluce un passo, prima o poi Dio ce lo farà vivere. Quindi, come si fa a pregare con la Scrittura? Semplice. Sisottolinea una frase e si lascia la Bibbia aperta in un luogovivo (camera, studio, sala…). In questi giorni per esempio io sto tenendo ben evidente incamera mia il passo di Isaia 65 avendo ben evidenziato,sottolineato i passi più positivi, più lieti.

IL ROSARIO

Che dire del rosario? Ne hanno già parlato così tanto i santiche…A me basta sapere che alla Madonna fa piacere se diciamol'Ave Maria. Pregare è un po' come fare una scala che sale al Cielo esalirci. Pregare l'Ave Maria (io ne dico di solito a raffiche, amente, a volte lentamente, a volte velocemente, anche mentre

sono a tavola con la gente) è come salire una scala con le piastrelleazzurre. E' un tipo di scala che per quanto ne sappiamo piaceanche a Dio Padre…

LA MADONNA

Per libertà di interazione si intende la libertà di cui godono isanti in Paradiso di interagire con il creato e con le creature. Talelibertà si esprime nelle innumerevoli grazie e doni e aiuti di ognigenere che le anime dal Cielo compiono sulla Terra per il bene, lasalute e la salvezza di chi ancora vive nella carne. Tale libertà èmassima per la Madonna tra le creature, essendo ella una personaspecialissima i cui meriti sono eccezionali, anche perché lei èl’unica figlia di Dio che è già presente in Paradiso in anima ecorpo. Tale libertà di interagire con il creato e le creature è infinitaper Dio Padre, per Gesù Cristo e per lo Spirito Santo, essendo leTre Persone un unico e solo Dio cui nulla è impossibile. Talelibertà di interazione è concessa ai santi e si può dedurre dallaSacra Scrittura e dalla Tradizione.

Esaminando infatti la Scrittura, vediamo come alcuni grandisanti dell’antica alleanza, dopo la loro morte, siano già presenti eoperanti nel popolo di Israele (e anche oltre) per il bene dellepersone che gli si affidano (vedi a riguardo Onia e Geremia in 2Maccabei 15,7-16, vedi anche l’episodio della Trasfigurazione incui Mosè ed Elia colloquiano amichevolmente con Gesù). Semprestudiando la Sacra Bibbia si vede come Gesù e gli apostoli hannoa che fare con gli angeli e i santi e con i demoni, ma mai, neppureuna volta con le anime dannate. Ciò significa che le anime dannatenell’inferno sono eternamente schiave e non godono di alcunalibertà di interagire con il creato e le creature. Bene si capisceanche dalla parabola del povero Lazzaro e del ricco. Il riccoinfatti, giunto nell’inferno, chiede a Lazzaro e ad Abramo di

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rivolgersi ai suoi fratelli per salvarli dalla pena senza fine,segno e prova che lui non può assolutamente uscire dallacondizione, dalla situazione, che la Tradizione cristiana hachiamato inferno. E i demoni stessi sono soggetti ad unaschiavitù eterna, fissata e determinata da Dio. Essi infattitemono Gesù perché Egli ha il potere di gettarli nell’abissoper sempre. E del resto nell’Apocalisse al capitolo 12 siparla dell’Accusatore precipitato e cacciato fuori, e l’ufficiodelle letture del giorno di Pentecoste parla dell’accusatorecacciato anche dalla Terra e non solo dal Cielo. Ed è quelloche noi chiediamo nell’invocazione “Veni Creator Spiritus”quando diciamo “hostes repellas longius”, cioè “allontana inemici il più lontano possibile” affinché non possano nuocerein alcun modo. Del resto anche la seconda lettera di SanPaolo apostolo ai Tessalonicesi al capitolo 3 afferma ericonferma, se ce ne fosse bisogno, l’assoluta sudditanza deidemoni al potere e alla volontà di Dio e dunque a tutti coloroche partecipano della sua potenza, della sua beatitudine, dellasua libertà.

Ed è anche evidente che la libertà, bene tanto prezioso eda tutti riconosciuto e considerato come bene tra i primi(sommo bene per alcuni che sono giunti a dare la vita peresso) sia concesso in larga misura agli amici di Dio e negatooltremisura ai nemici.

La Tradizione poi, e in particolare la storia della Chiesa ele vite di santi, ci mostrano con abbondanza di confermequale sia la libertà concessa a coloro che in questa vita hannoamato Dio e il prossimo, accumulando meriti con lapreghiera, le opere buone, la pratica dei sacramenti, e tutte lealtre cose buone che la nuova “torah” (torah significainsegnamento, direttiva di vita e di salvezza) che è il vangeloci ha consegnato.

Guardando in particolare alla Madonna e ai fatti di Lourdes,Fatima, Guadalupe.... si capisce bene che lei gode di una libertà diinteragire con le vite umane e con le cose create di cui non godononeppure i più grandi santi.

E tutto ciò accade perché Dio è in loro e loro sono in Dio. Gesùstesso nel vangelo promise ai suoi apostoli che sarebbero sedutivicino a Lui nel suo regno giudicando (e dunque “governando” inpartecipazione alla divina Provvidenza, che è il vero governo diDio sul creato e sugli esseri umani) le dodici tribù di Israele,prefigurando in tal modo la loro futura libertà di interagire con lastoria dell’umanità.

Parlando a livello umano, è come se il capo di una grandeazienda agricola in espansione, concedesse ai suoi dipendenti, chesi sono dimostrati fedeli e capaci, in primo luogo la sua amicizia,che li mette in un rapporto diverso e migliore, e in secondo luogola fiducia e la libertà di fare per proprio conto, avendo Egli lacertezza che faranno sempre e comunque bene e del bene.

In due parole la libertà di interazione esprime il concetto chesta sotto le parole dette da Gesù risorto a santa Faustina Kowalska(quella dell’immagine del Gesù della divina misericordia). Cosìdiceva Gesù a suor Faustina, profetizzandole il Paradiso e lagloria: “Fai quello che vuoi. Distribuisci grazie a chi vuoi, comevuoi e quando vuoi”.

I passi della Bibbia più significativi a riguardo sono: Sapienza3,1-9, Matteo 19,28, 1 Corinti 6,2.

Credere, sapere, conoscere queste cose ha diversi aspettipositivi. Tra essi un grande beneficio per l’uomo che sa di potercontare su di una moltitudine di fratelli e sorelle che vedono,sanno e possono molto più di noi e che quindi sono in grado diaiutarci, sostenerci, consolarci, ricrearci, proteggerci, salvarci,risanarci... Tra essi una motivazione forte in più per essereferventi discepoli di Cristo, cristiani buoni e migliori, testimoni

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fedeli (che non significa impeccabili: la fedeltà non èl’impeccabilità) quaggiù per essere più liberi lassù.

Tutto questo per dirti che vale al pena pregare la Madonna.

I SANTI E GLI ANGELI

Come ho scritto ne LA PIRAMIDE DEL CRISTIANO (chepuoi trovare facilmente con GOOGLE, cercando appuntoPIRAMIDE + CRISTIANO + LAMBERTI + MICHELE), isanti e gli angeli sono nostri fratelli e sorelle. Ci vedono, ciascoltano, quando e se vogliono, parlano tra loro di noi, esoprattutto, come dice san Bernardo di Chiaravalle, ci amano,ci vogliono bene, ci attendono e ci vogliono in Paradiso conloro.Vale la pena conoscerli, conoscerne la vita ("Conosce Iddiola vita dei buoni" dice il Salmo) e parlare con loro.Così come si parla , si ascolta, si contempla, si vive in Dio,così pure è possibile parlare, ascoltare, vedere, e vivere nellaspiritualità di un santo. Qui le cose sono molto più semplicida capire. I santi infatti sono nostri fratelli e sorelle e dunquebasta questo per farci capire che forme può avere il nostrorapporto con loro.

LE IMMAGINI SACRE

Ovunque ci sia una immagine di un santo lì è presente inmodo misterioso il santo raffigurato. Misterioso vuol direreale, benché misteriosamente, normalmente invisibile eimpercettibile.

Si ricordi che gente come san Giovanni di Damasco fecero delculto delle immagini un riferimento fondamentale per la preghierae la catechesi, come pure che gli affreschi nelle Chiese erano dettila Bibbia dei poveri….Fate in modo che in ogni casa ci sia almeno un crocifisso (legno,ferro, plastica…basta che sia), una immagine di Maria e almeno diun santo.In particolare per quanto riguarda il crocifisso devi sapere che essoha un valore e una potenza spirituale unica, essendo stata la mortein croce di Gesù Cristo il più grande e il più potente esorcismodella storia umana.Nel corso dei millenni una moltitudine di cristiani e di santi hapregato davanti a delle immagini sacre. Erano e sono quadridipinti, statue scolpite, fotografie... E’ infatti nella natura umanaguardare e osservare le cose che lo circondano. E le cose che noiosserviamo con interesse suscitano in noi sentimenti e pensieri.Uno dei modi più diretti e immediati per pensare e sentire realtàcelesti è proprio quello di vedere immagini che le raffigurano. Seio vedo un immagine di Gesù o della Madonna è certo che iopenserò e sentirò per poco o per tanto la persona di Gesù o lapersona di Maria. In due parole: le immagini sacre stimolano eaiutano a pregare. E secondo alcuni le persone raffigurate nelleimmagini (così come le persone invocate) sono realmente presentinel luogo dove sono raffigurate. E’ evidente che la loro presenza èmisteriosa, cioè non è quantificabile come la presenza di tutto ciòche è materiale: si parla infatti di persone che vivono giànell’universo sovrannaturale del regno dei cieli.

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USARE I SEGNI

I segni sono tutte le cose che Dio opera in questo universocreato. Per approfondire cerca, se vuoi, con GOOGLE loscritto ALCUNI SEGNI di MICHELE LAMBERTI (e mispiace di essere sempre io a fare riferimento, ma nessun altrone ha scritto…).Parlando di segni si parla anche di simboli, di richiami, dispunti. Tutte cose utilissime per richiamare l'anima e ilpensiero a Dio e alle cose celesti. Per esempio, credi tu forseche quando Agostino o Francesco o Tommaso vedevano unagnello pensassero alla pecora? Credi forse tu che Ambrogio,Antonio, Chiara quando vedevano le spighe pensassero algrano? Quella gente, quelle anime piene di Cristo quandovedevano cose, animali… inerenti al Vangelo, a Gesù, allaScrittura pensavano ad esse, pensavano a Dio.Oggi per molte persone è difficile vedere le viti, le spighe digrano, gli agnelli… Servono altri segni, altri simboli, altrispunti che richiamino a Dio e al Vangelo di Cristo. Eccol'utilità e la necessità dei segni nuovi.

I SEGNI NUOVI

Quali sono i simboli che oggi noi vediamo più spesso? Sono inumeri. Di questo parlerò tra poco e lo farò in inglese, perchéchi conosce l'inglese, vuol dire che ha imparato almeno unalingua nuova, ha aperto la mente ed è come quegli otri nuovidi cui parla Gesù nel Vangelo. Qui, in italiano, parlerò invece di riferimenti più classici: lesigle.Dunque, nelle catacombe, nelle epigrafi cristiane è pieno disigle. Un po' per paura, un po' per semplicità e amore di

brevità anziché scrivere ad esempio Jesus Christus, scrivevanoXH, oppure XR… Anche san Bernardino da Grosseto è passato alla storia per unasigla JHS (Jesus Hominum Salvator).Ecco un po' di sigle utili:GESU' CRISTO: JH, JS, JE, XH, XR, CH…MARIA: MA, MR, MV, BM…DIO PADRE: AB, BB..SPIRITO SANTO: SP, SS…Dove le troviamo queste e altre sigle che tu stesso puoi significare(cioè cui tu stesso puoi aver dato o dare un significato perché tiappartengono) ?Indovina un po' ? … ….Sulle targhe delle auto, che puoi vedere ogni giorno se abiti inluoghi dove ci sono autoveicoli, oppure se guidi tu stesso.E in tanti altri posti che la vita moderna ha creato. Scritte,riferimenti, codici….E se io, mentre sto guidando, e magari sono in fila dietro unveicolo lento, mi trovo "per caso" ad osservare la targa che scrive:CH nnn XR …a che cosa potrò pensare, se non a Gesù? Questaintenzione dell'anima mia rivolta a Gesù, che prende spunto dauna targa letta in un momento quotidiano, è pure essa preghiera.Preghiera che mi distoglie dall'istante qui et quo e mi pone in unadimensione di luce, di Grazia, di calma, persino in mezzo altraffico…

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TO PRAY WITH NUMBERS

SUMMARY

In history we find some events which have been attributed tothe actions of saint Michael the archangel. Some of theseevents are associated with the number 29. Other facts aresigned (branded, marked) with the number symbols of Godthe Father, God the Son, God the Holy Spirit…I believe there are some numbers associated with certainmeanings. I believe that God can still today communicatewith us through numbers. Without any kind of symbolicidolatry and always with wisdom and no fanatism.

INTRODUCTION

In 1989 while I was talking to God, I told Him that I didn'tlike the traditional way of praying and that those ordinaryways were boring for me. So I asked God to teach me somenew ways of praying which would be interesting andinspiring for me. Now, twenty years later I am older and wiser. Now I esteemboth the traditional and the new ways of praying and I useboth of them, appropriate to the situations. I.E. If I am with other people I pray the rosary, or thebreviary, or make adoration… And also when I am alone Ipray like this. But I can't forget the new ways God taught me.. I still useand love them. Since that day in 1989 Providence has done what I prayedfor.

Grace showed me how to pray with the Bible too, by highlightingthe passages I wanted to live. I.E. If I wanted to be happy I had tounderline some words of joy and happiness written in the Bible. IfI wanted to live something else I had to underline somethingelse… And this really worked!!!The Holy Spirit has also taught me how to pray with hands. I putin the WEB a short explanation of this. Just look "PREGARECON LE MANI" di "MICHELE LAMBERTI".

Providence has also taught me how to pray with numbers. This isthe matter I will now explain:

TO PRAY WITH NUMBERSIn 1989 I asked God to teach me new and more interesting waysof praying which were more adapted to me. God answered me. Heheard my prayer. Grace told me how to pray in different ways andShe also told how to pray with numbers.In the beginning God made me notice some historical and biblicalfacts, events and data. I.E. * St. Joan of Arc who was very devoted to the archangel Michaelcompleted her mission in 1429 and conquered Orleans on the 29th

of April. * In the grave of St. Francis of Assisi, who was also very devotedto St. Michael, there were found 29 ancient rosary beads.* Sts. Catherine of Siena and Faustina of Poland were absolutelyChrist-centred and both lived 33 years.* King David, a biblical prefiguration of the Messiah, ruled Israelfor 33 years.* The word beloved ("DODI" in Hebrew) is written 33 times inthe Song of Songs, and the real "DODI" of the Bible is Jesus.

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* The State of Israel (whose patron saint is Michael) wascreated by the UN on the 29th in 1948, with 33 votes infavour. The same State of Israel lies between the 29 th and the33rd parallel (I would say: the people of Israel is walkingfrom the Old to the New Testament-Alliance).*The word "FATHER" referring to God Father is written 44times in the gospel of St Matthew*The word FATHER is written 44 times in the gospel of StLuke*The word FATHER is written 44 x 3 (132) times in thegospel of St John*The chapter 44th of Genesis is about a FATHER*The chapter 44th of Sirach is about the glorification of thefathers*The word SPIRIT (Spiritus in Latin, pneuma in Greek) iswritten 88 times in the books of St Luke, the gospel writer ofthe Holy Spirit, who wrote the gospel of the Holy Spirit (Actsof apostles)*The Psalm 88 (89) is the only 88th chapter in the Bible and isabout the relationship between the Holy Spirit and men * etc… Then I began to link a few numbers with a few precisemeaning. For example: 29 with saint Michael archangel, 33 with Jesus,44 with the Father, 88 with the Holy Spirit, 95 with Mary, themother of Jesus.Then I began to think of those meaning when I read or heardthose numbers during my ordinary life.I.E. When I read or heard the number 33 I thought aboutJesus, when I heard or read the number 88 I thought about theHoly Spirit…

After some years it became normal, spontaneous, simple and easyfor me to think about these celestial beings whenever I cameacross numeric symbols. Then the most interesting events happened. God started to putnumerical signs in my life! For example when I talked to people about the Holy Spirit, thenumber "88" appeared out of the blue. I.E. After two talks aboutHoly Spirit in two different places, in two different times, thenumber 88 appeared on the bottom of the glass I was drinkingwith, or on the ticket I used, or on the paper from where I took myfood… Appeared doesn't mean appear from nothing. The numberswere already there, written on something. But the amazing thingwas that I found and read those numbers just in that place and inthat moment, without having any idea of their presence there…And no other number was there in my life in that day…To myintelligence and reasoning these events, after I checked many ofthem, can only be signs from Heaven.So, after more than 20 years of experience I am sure of these twofacts:*God uses numbers too to communicate with us*To pray with numbers is possible and useful

HOW TO PRAY WITH NUMBERS

Since the dawn of history, men have decided to use some things assymbols of the deity. In churches around the world you find manysuch symbols. In the Bible there are also a lot of these symbols,used by the prophets. Jesus uses symbols, as well, to explain HisGospel. Of course these ancient symbols relate to their time andcorresponding reality. Since they are written in the Bible these symbols will lastforever because the Bible will last till the end of time. The Bible is

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the true Word of God, written by men and mediated by men,but the Bible is nevertheless God's Word.I.E.: the sheep, the Shepard, the vineyard, the lamb, the lion,etcToday numbers (also used as religious symbols in the Bible)are more often used in our ordinary life than ever before. Addresses, cell numbers, licence plates, sums of money,times, references… We deal with numbers much more thanour elders did before us. Numbers are also used in the mediaas the basis of every digital/binary codification andtransmission…So I wonder if maybe the numbers can be useful foreverybody in their religious life…I worked once in an office and I had to deal with sums ofmoney for some years and I know many people deal withnumbers every day. So, what if everybody thought about Godwhile reading or listening some symbolic numbers? Imagine those millions thinking about God (Jesus, the Father,Grace, Mary, etc) in their offices, in their ordinary work…Lifting their souls to the Holy Spirit (essentially praying)using those signs as a kind of tool for their praying… So what about giving it a try?1) Memorize the symbolic meaning of these numbers: 44-theFather, 88-the Holy Spirit, 33-Jesus, 95-Our lady-Mary-theMother, 29-Saint Michael …2) Begin to think of those celestial beings when you read orlisten to those numbers3) Try discipline yourself this way for some time (weeks,months) till it becomes natural, spontaneous and easy tomake a connection

You are now praying with numbers naturally, like it wasnatural for the prophets to pray with animals, plants, countrylife…

PREGARE CON LE MANI

Osservando nel corso degli anni le persone che pregano, e leimmagini della gente che prega (quadri, fotografie, statue,filmati…) ho notato che ci sono alcune posizioni tipiche dellemani. In questo breve documento presento alcuni di questi gesti ene do la mia interpretazione, che è fondata sulla mia esperienzapersonale diretta. Infine accenno a come nel corso della storiaumana si giunge ad avere dei gesti universali di preghiera perl’azione della Grazia.

NEL SEGNO DELLA VITALa prima fotografia raffigura il modo più comune di tenere lemani quando si prega. Lo si trova in tutti i popoli di tutti icontinenti. Lo si impara fin da bambini e indica due atteggiamenti:la supplica e la ricreazione. Per supplica intendo chiaramentel’azione dell’invocare aiuto, del supplicare, del chiedere. Quandoquesta supplica è rivolta a Dio, ai santi, agli angeli e alle personebuone, ed è fatta con fede e umiltà, produce sempre frutto. Perricreazione intendo questo fatto che ho notato più e più volte:

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quando c’è uno in un ambiente che prega tenendo le manicosì, si compie una vivificazione, una ricreazione, unrinvigorimento suo e di chi è unito a lui spiritualmente.Ricreazione, cioè: vita, energia, calore, gioia, dinamismo,luce…

Nel segno della vita

NEL SEGNO DI MARIAE’ un fatto: quasi tutte le raffigurazioni della Madonna hannoquesta posizione delle mani. O è Maria , la madre di Gesù, a tenere le mani così, oppuresono i personaggi raffigurati con lei. Nella mia esperienza honotato che le anime di spiritualità mariana, quando pregano,tengono spesso le mani in questo modo. Pure si esperimenta

che quando una persona prega in questo modo con fede, ciòdiventa una efficace preghiera di invocazione alla Madonna, cheporta sempre frutti buoni. Anche si nota che quando un’anima èammantata dallo spirito di Maria mette le mani così:

Nel segno di Maria

Una specifica teologica: questa forma delle mani richiama subitola mandorla delle icone. La mandorla è quel modo di raffigurarela gloria di Dio che si trova nelle immagini della Madonna,quando la si vede circondata da una specie di mandorla luminosadi vari colori. E’ un po’ come l’aureola dei santi, solo che nelleraffigurazioni della Vergine Madre di Dio, essa avvolge tutta lapersona di Maria per significare la pienezza di Grazia, che soloMaria, la madre di Gesù, aveva già fin dalla sua nascita. Si vedacome esempio l’immagine della Virgen de Guadalupe.

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NEL SEGNO DELLA CASTITA’La terza fotografia mostra una maniera di tenere le mani cherichiama la virtù della castità. Le due mani completamenteaderenti l’una all’altra, palmo contro palmo, dito contro dito,richiamano una verginità mai profanata. In un certo sensoquesta invocazione è la controparte di quella fatta pregandonel segno della vita . Gli effetti di questa forma di preghierafatta dalle persone che hanno fede, sono infatti diversi e sonomarcati dalle note tipiche della virtù della castità. E’ da notare che i ministri dell’altare, cioè i preti, i diaconi egli altri che servono alla mensa della Santa Eucarestia, neisecoli passati, erano educati a tenere le mani in questo mododurante la messa. Questo ci richiama il salmo 23 che canta:“Chi salirà il monte del Signore, chi starà nel suo luogosanto? Chi ha mani innocenti e cuore puro.” Dopo la nascita, la vita e la resurrezione di Gesù Cristo, c’èun solo altare efficace davanti a Dio ed è l’altare dellaconsacrazione eucaristica. Questi milioni di altari, su cui ognigiorno viene consacrato il corpo e il sangue di Cristo nel panee nel vino, sono il vero monte del Signore . Ad esso accedonodegnamente solo le persone virtuose.

Nel segno della castità

NEL SEGNO DELLA MISERICORDIAIn questa posizione le mani sono giunte e strette tra loro, con gliindici paralleli e uniti e i pollici a volte sovrapposti e a volteparalleli. Ho iniziato a notare che alcune persone di nomeGiovanni ( che significa: Dio è misericordioso) pregavano tenendole mani così. Poi ho visto che altre persone che manifestavano lavirtù della misericordia pregavano pure così. Infine hoesperimentato molte volte io stesso che quando uno prega inquesta maniera con fede, si riempie di misericordia lui el’ambiente in cui vive.

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Nel segno della misericordia

Quali sono le caratteristiche della misericordia ? Da che cosasi capisce se uno è misericordioso oppure no ? Ognuno di noiha già una idea, chi più e chi meno, di quando noi stessisiamo misericordiosi con gli altri oppure di quando gli altrisono misericordiosi con noi. A questo si aggiunga laconoscenza e l’approfondimento che di questa virtù chiunquepuò fare leggendo la Bibbia ( specialmente certe parabole diGesù nel vangelo di Luca) e gli scritti ufficiali della Chiesa( Catechismo in = wwww.vatican.va = oppure gli scritti deisanti nei vari siti web). Io metto solo in evidenza alcuni trattidella misericordia, i più semplici ed elementari: la pace,l’amore, la letizia, il perdono, le opere buone, la fraternità, lacomunione.

NEL SEGNO DI CRISTO GESU’Questo gesto è simile a quello della misericordia , ma qui sonodue dita, l’indice e il medio, ad essere diritti, paralleli e uniti.Questo gesto unisce le due mani delle due fotografie successive,che sono il gesto tipico benedicente che si trova nelleraffigurazioni di Cristo. Ho iniziato ad osservare questo gesto inalcuni sacerdoti più esplicitamente cristofori (cioè che rendevanopiù evidente la presenza di Cristo, che è in tutti i sacerdoti, ma nonin tutti allo stesso modo e con la stessa intensità; ovviamente quinon si tratta della validità dei sacramenti: qualsiasi sacerdoteinfatti, per quanto peccatore sia, consacra efficacemente evalidamente l’eucaristia e amministra pure validamente gli altrisacramenti ).A questa osservazione esterna si è unita pure la mia esperienzapersonale. E ho concluso che effettivamente, chi prega in questomodo con fede, rende presente in modo misterioso lo spirito diCristo, lo spirito del Risorto, lo spirito di Gesù.

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NEL SEGNO DEL MAESTROIn molti crocefissi, statue, quadri e altre raffigurazioni dinostro Signore Gesù Cristo, lo si vede tenere una mano inquesto modo. Di solito Gesù è raffigurato con la destrabenedicente, cioè come nella fotografia, ma visto inposizione frontale. Altre volte tiene entrambe le mani comesopra, soprattutto quando ha le braccia aperte. Questo è il gesto tipico del Maestro, del Salvatore, e lo sitrova anche in contesti non esplicitamente cristiani. Personalmente l’ho osservato in alcune persone che so esserecristo-fore . Lascio a te che leggi di notare questo gesto nelle numeroseimmagini di Cristo che incontrerete lungo il vostro cammino.

NEL SEGNO DI SAN MICHELE ARCANGELOHo chiamato così questa posizione, ma si potrebbe chiamare anchein altri modi. Siamo infatti in un campo non dogmatico, bensìesperienziale e simbolico. Dunque, nelle raffigurazioni degli angeli e di S.M.A’ si vedonoqueste creature spirituali che tengono la mano così mentre:indicano il Cielo di Dio, mostrano la via della salvezza, indicanoqualche altra cosa, scacciano i demoni. Lo stesso per le immaginidei santi. Noi stessi quando indichiamo qualcosa, in tutto ilpianeta, usiamo il dito indice (appunto!). E anche quandovogliamo che qualcuno se ne vada usiamo questo gesto dicendoparole come: “Vattene! Vai via! …”. Quando S.M.A’ scacciaAdamo ed Eva dal Paradiso terrestre usa appunto questo segno. Epure quando caccia il diavolo.

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Questo segno ricorda agli esperti di Bibbia un altro gesto dicui parla Gesù stesso nel vangelo: il dito di Dio. “Il dito diDio” è una espressione tipica del tempo di Gesù per indicarelo Spirito Santo. Gesù la usa quando vuole chiarire di essereil Salvatore dicendo: “Io scaccio i demoni con il dito di Dio,è dunque giunto a voi il regno di Dio”.Anche in questo caso troviamo il segno collegato al potere eall’atto di esorcismo. La Tradizione cattolica evidenzia inS.M.A’ il combattente vincitore contro il demonio, tanto dafare di questa verità di fede un classico dell’iconografiacristiana.

NEL SEGNO DEL COMBATTIMENTO-CHIAREZZAQuesta fotografia ritrae due mani giunte. La mano destra ècome nella foto della pagina seguente (“Nel segno delpadre”) e la sinistra è come nella foto della pagina precedente( “Nel segno di san Michele” ). Le due mani unite in questo modo danno già di per sé un’ideadi avanzamento, penetrazione, di qualche cosa che come unapunta, una lancia può essere usata per combattere. E’ unaspecie di arco gotico.Come la posizione nel segno della castità era in certo sensola controparte di quella nel segno della vita, così in certosenso questa nel segno del combattimento è la controparte diquella nel segno della misericordia. Di per sé infatti lavolontà di combattere l’altro e quella invece di perdonarlosono una diversa dall’altra. Gesù Cristo è venuto sulla Terraanche per insegnarci questo: noi siamo tutti fratelli. Noiabbiamo un solo Padre che è Dio, che crea tutte le anime ed èdunque ontologicamente nostro Padre, e per questo siamo

veramente tutti fratelli. La Redenzione operata da Cristo e laGrazia che egli ci ha meritato rendono possibile questa fraternità,questa vita di fratellanza già su questa Terra. Gesù stesso ci ha mostrato che noi tutti abbiamo un solo nemicoreale: il demonio. La vita di Cristo e dei santi è fatta anche ditestimonianze di questi combattimenti avuti con il demonio.Ultimamente in san Pio da Petrelcina abbiamo avute conferme diquesta verità, che già i padri del deserto e altri santi avevanovissuto direttamente. San Martino di Tours, sant’Antonio abate,san Benedetto da Norcia, san Francesco d’Assisi, sant’Ignazio diLoyola, san Giovanni della Croce e prima di tutti loro i santiapostoli, sapevano bene che l’unico nemico da eliminare dal cuoredegli uomini per farli fratelli era appunto il diavolo. Lascio a ciascuno la sua esperienza, certo delle parole dellaScrittura in Tessalonicesi 3,3 e Apocalisse 12,10.

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NEL SEGNO DEL PADREA Ravenna nella basilica di san Vitale c’è un mosaiconell’abside. Esso raffigura un simbolo dell’Eucarestiabenedetto dalla mano di Dio Padre che sbuca dalle nubi. APrato nella sacrestia c’è il quadro di un vescovo, dunque unpadre della diocesi, che tiene la destra come in fotografia.Nei mosaici di san Marco a Venezia e di san Giusto a Trieste,alcuni apostoli e Gesù stesso ha la mano così. Questo gestolo troviamo poi in numerose icone e altre immagini. Anchealcune persone lo fanno e non nel senso e nel modo che si usain certe zone dell’Italia popolare, ma in un atteggiamento cheha a che fare con lo spirito della persona , con l’anima.Dunque in certi casi questo gesto ha a che fare con lapreghiera. Preghiera che è: elevazione dell’anima a Dio-Catechismo della Chiesa Cattolica N° 2559 - vedi nel sito =www.vatican.va = alla voce Catechismo ).

E’ molto interessante il fatto che negli USA questo gestosignifichi: “Ti voglio bene”.

Nella tradizione greca questo gesto ha valore dogmatico: le duedita ripiegate sul palmo (medio e anulare) indicano il dogmadell’Incarnazione e dunque le due nature di Cristo (vero uomo evero Dio), mentre le tre dita diritte ( pollice, indice e mignolo)indicano il dogma trinitario.Nella mia esperienza e nelle mie osservazioni ho concluso perdefinirlo come il segno del Padre.

L’OPERA DELLO SPIRITO SANTOIn questo breve documento ho evidenziato alcuni modi tipici dellagente nel tenere le mani quando prega ed ho cercato di dare unainterpretazione plausibile, che a tutt’ora io ritengo autentica edefficace. A questo punto, come conclusione mi soffermo su unaspetto molto interessante di questa faccenda: l’educazione delloSpirito Santo alla preghiera. Come evidenziato da numerosi scritti della Tradizione dellaChiesa la preghiera è soprattutto un’azione dell’uomo spirituale.L’uomo spirituale è l’antropòs pneumatikòs di cui parla la Bibbia,cioè l’uomo che è ammantato da Grazia e che vive seguendo lavolontà di Dio. Come infatti dice Gesù nel vangelo e san Paolonelle sue lettere, è Grazia che ci insegna a pregare cristianamente.E’ Grazia che ci fa figli di Dio e ci relaziona con Dio in mododiretto ed efficace. E’ ancora Grazia che muove alla preghiera,come dice anche l’introduzione di papa Paolo VI al breviario.Dice il libro della Sapienza che la Grazia entra nelle anime e leeduca alla santità. Per cui come dimostrano i fatti legati alla nascita delrinnovamento carismatico cattolico (vedi weekend di Duquesnedel 1967 =http://www.catholicnews-tt.net/features241004.shtml=)e alle stesse esperienze dei cristiani e dei santi (vedi gli scritti diSan Juan de la Cruz circa l’azione della Fiamma d’Amore e diJean Marie Vianney circa l’opera dello Spirito Santo nell’uomo),

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la Grazia ha una importanza fondamentale nella vita dipreghiera. Anzi si può affermare che non esiste alcunapreghiera reale ed efficace se non c’è mediazione di Grazia.Cioè: non si prega che nello Spirito Santo.Riguardo ai gesti umani che caratterizzano la preghiera èdunque pure evidente che c’è stata e c’è tutt’ora unainterazione di Grazia con noi quando preghiamo. La Bibbiaparla dello Spirito che afferra gli esseri umani e li facomportare nei più diversi modi in ordine alla salvezza.Grazia fa esultare di gioia facendo alzare le persone in piedicon le braccia rivolte al cielo, le fa prostrare in adorazionesottomessa e devota, le fa cantare, parlare, suggerisce parolee pensieri, immagini e musiche, persino agisce nel campolavorativo, dando abilità non comuni.Ecco perché Grazia, che è UNUM con Dio Padre e con GesùCristo, ci ha Ella stessa insegnato a pregare. A Grazia dunquedobbiamo far risalire anche i gesti universali presentati inqueste povere pagine. Ed una prova è questa: che a distanzegrandissime troviamo in gente che non si è mai vista gli stessigesti, le stesse forme, la stessa maniera di dire il nostro amorea Dio che ci ha creato.Che cosa direbbe Gesù se fosse qui e leggesse questodocumento ?Sono certo che direbbe: “E’ un modo di pregare”. Nella Chiesa ci sono diversi modi di pregare: questo è unodi quei modi.

IL CONTATTO FISICO

Fin dall'inizio del cristianesimo il contatto fisico con il sacro haavuto grande importanza. La gente toccava persino la veste diGesù per essere guarita, e Gesù imponeva, cioè toccava con lemani, le persone per guarirle. Le reliquie dei santi venivano messea contatto fisico con i malati fin dai tempi di Pietro e Paolo, le cuireliquie venivano toccate da pezzuole e straccetti che poi venivanomesse a contato con i malati. Anche prima di Gesù il contattofisico aveva un grande significato. Isaia fu toccato sul viso da unangelo e fu purificato….Gli apostoli stessi e prima ancora Elia toccavano con le mani ilcapo, i piedi o gli arti malati per guarirli.Non sembri strana questa cosa: noi nasciamo da un contatto fisico(concepimento, gravidanza) e cresciamo fino ad una certa età con icontatti fisici (carezze, abbracci, coccole…) dei genitori e deifamiliari più cari.Tra amici, tra fratelli… anche da adulti il legame, l'affetto èsignificato e rinvigorito da abbracci, strette di mano, pacche sullespalle…Quando facciamo la comunione, che cosa succede se non uncontatto fisico tra noi e la carne immacolata, benedetta etaumaturgica di Gesù Salvatore?San Giovanni da Ruysbroeck in uno dei suoi scritti parla del toccodi Dio, del tocco di Cristo Salvatore, che illumina, guarisce,vivifica l'anima, il corpo, la persona umana.Toccare gli oggetti, le cose, il mondo ci permette di conoscere, dicomunicare, di esprimere con il corpo nello spazio tempo, ciò chein Paradiso si esprime con l'anima al di là dello spazio tempo.Eccoti dunque alla preghiera. Perché molti santi sono raffiguraticon il rosario, oppure il vangelo, oppure il crocifisso…stretto tra lemani? Pensi forse che sia solo un fatto iconografico?

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I santi queste cose le tenevano veramente strette tra le mani.Alcuni si addormentavano stringendo al petto il crocifisso,altri il libro dei libri, altri il rosario, altri reliquiari di altrisanti…Il contatto fisico diretto con un oggetto sacro ha un valorepuramente umano naturale ed uno mistico. Quello umanonaturale è che se tengo in mano un crocifisso sono portato auscire da me stesso e a pensare all'oggetto che tengo tra lemani. Il valore mistico è che nel stringere tra le mani unVangelo io sto facendo di fatto un atto di fede nella potenzabenefica, salvifica, beatifica di Cristo Signore. Ergo Cristovede questo atto di fede, questa invocazione di aiuto erisponde come solo un Dio può fare.Diciamo che il contato fisico con gli oggetti sacri ravviva innoi la consapevolezza della presenza della Grazia, risultatoche si può ottenere anche solo con le mani, senza oggettisacri (come spiegato sopra) o con un atto della volontà, conuna intenzione dell'anima. Certo è che a volte è bello ed èutile tenere vicino a sé un segno concreto dell'esistenza edell'amore di Dio. Come dice il Salmo 63: "A te Signore Diosi stringe l'anima mia".

L'ABBANDONO CONFIDENTE

A volte capita, a volte può capitare che uno non abbia né lavolontà, né le energie per fare una preghiera attiva, unapreghiera intensa, forte e determinata. In quei casi come diceil Salmo 52 può fare questo: "Io invece come olivoverdeggiante, nella casa di Dio. Mi abbandono alla fedeltàdi Dio ora e per sempre". O come dice il profeta Isaia al capitolo 30: "Così dice ilSignore Dio, il Santo di Israele: «Nella conversione e nella

calma sta la vostra salvezza, nell'abbandono confidente sta lavostra forza». Il Signore aspetta per farvi grazia, per questo sorgeper aver pietà di voi, perché un Dio giusto è il Signore; beaticoloro che sperano in lui!".In pratica uno si distende, si rilassa, nella posizione che vuole,senza nessuna indicazione particolare, e si abbandona allapresenza e all'azione della Grazia, del Padre, di Gesù…Anche qui si tratta in sintesi di un atto di fede, cui Dio corrispondeper la nostra fede in Lui.

DOVE PREGARE

IN CAMERAGesù nel Vangelo di Matteo al capitolo 6 dice: "Tu, quando vuoipregare il Padre, vai in camera tua e prega il Padre tuo nelsegreto e il Padre tuo che vede nel segreto, ti esaudirà".Quindi uno dei posti privilegiati per la preghiera è sicuramente lacamera da letto, come molti santi usavano fare. La camera infatti ènormalmente il luogo più calmo, più intimo e più personalizzato,dove, essendo al sicuro e tranquillo, l'uomo si rivela per ciò che è,ed è sincero e schietto nel suo parlare con Dio.

NEL CREATOGesù, Francesco e mille altri santi amavano pregare all'aperto, acontato diretto con la natura. Io pure.

IN CASAMaria, la Madre di Gesù, e i primi cristiani pregavano spesso incasa. Gli ambienti di casa sono familiari e qui vale pure il discorsodella camera da letto.

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IN CHIESAE' evidente che essendoci nelle chiese la presenza di CristoEucaristia, esse sono un luogo privilegiato per pregare.Anche perché in esse molti hanno già pregato prima di noi epregano. Inoltre, anche dove non c'è l'Eucaristia ci sonosempre comunque immagini sacre o altri elementi chesegnalano il sacro.

OVUNQUECome ho scritto a pagina 15, anche prendendo come spunti isegni nuovi, è possibile pregare davvero ovunque, anchenelle grandi città, anche negli ambienti dove uno non pensa sipreghi: cinema, supermercati, ambienti di lavoro, strade,piazze…In un film recente del 2011 si vede per esempio un uomo cheprega tra i grattacieli, perché si è accorto che anche il cieloazzurro e le nuvole, che si riflettono nelle vetrate immense ereticolate dei palazzi, sono il segno della presenza delCreatore.

QUANDO PREGARE

L’uomo è un essere spirituale, è uno spirito incarnato edestinato alla vita eterna. Questo significa che l’uomo puòesprimersi con il corpo (voce, gesti, atteggiamenti, sguardi...)e con l’anima. E l’anima si esprime spesso nel silenzio, in unsilenzio che Dio sente benissimo. E’ per questo che moltiparlano con Dio nel segreto del loro cuore, senza usare lavoce: usando parole proprie e parole sacre che echeggianonell’universo già da molti secoli. E’ spesso in questo silenzioche Dio parla all’uomo, facendo sentire alle anime parole chel’udito del corpo (e dunque delle altre persone) non possono

udire. Tra le preghiere che i cristiani recitano nel silenzio ci sonoquelle universali (Padre nostro, Ave Maria, Gloria, Rosario...) equelle personali ( per esempio un santo prete diceva: “Quandonel vostro pensare vi vengono pensieri inutili e cattivi dite con lavostra volontà parole come queste: No! Via! Vattene !Cancella !...e il Signore che vi ascolta vi darà pensieri buoni,luminosi e belli” ). E’ nella preghiera silenziosa che più spesso simanifesta la realtà del regno dei cieli. Il grande vantaggio dellapreghiera silenziosa è che può essere vissuta sempre e dovunque,in qualunque situazione e luogo un uomo si trovi: a scuola, sullavoro, per le vie di una città, in una piazza affollata, in un bar, unnegozio, sopra un treno, un autobus, un aereo, lungo una spiaggia,camminando in un bosco o lungo una riva di un fiume o unaspiaggia di mare... Pregare sempre diceva sant'Agostino significa tenere desto in sestessi un prolungato sentimento dell'anima di affetto, gratitudine,devozione nei confronti di Dio.

CON CHI PREGARE

Gesù pregava sia da solo che con gli amici. I suoi amici erano gli apostoli e i discepoli. Poiché il cristiano ha come unico maestro ed esempio perfetto daimitare Gesù, significa che il cristiano deve pregare sia da solo,che con gli amici e i fratelli. Chi ha avuto la grazia di nascere e crescere in una famigliacristiana ha imparato a pregare con la famiglia, magari prima dimangiare. Chi ha avuto il dono di frequentare un gruppo cristiano(catechismo, scout, cammini di formazione etc etc etc) ha

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imparato a pregare con i coetanei, solitamente con la guida diun animatore ed educatore. Chi ha la volontà di vivere da cristiano prega almeno unavolta alla settimana insieme ai fratelli, agli altri discepoli diGesù, altri cristiani, quando va a messa in chiesa.Pregare insieme è una grande cosa, perché come dice Gesù."Dove due o tre di voi sono riuniti nel mio nome, IO SONOIN MEZZO A LORO".

E se non trovi nessuno con cui pregare ? Beh.. ricordati checi sono sempre i santi del Paradiso. Benché solitamente pocovisibili e udibili, essi ci sono, ci guardano, ci osservano, ciascoltano. Magari ora stanno proprio guardando te che staileggendo questa pagina…

CONCLUSIONE

Se dai da mangiare ad uno molto affamato e poco esperto,divorerà il cibo senza gustarlo gran ché. Ma se parli di cibocon un cuoco ti si spalanca un universo di sapori e di ricette.Se parli di mezzi di trasporto con un profano, ti dirà che luiusa questo o quello, ma se ne parli con un meccanico ti sispalanca un mondo di dettagli e di strumenti. Se parli dianimali con uno qualunque ti dirà: "Ho visto volare unanimale sopra la mia testa", ma se ne parli con unornitologo, ti spiegherà che in Italia esistono circa 500 speciediverse…Così è la preghiera.Alcuni pensando alla preghiera si immaginano di dover direil Padre Nostro e l'Ave Maria (che è già una cosa santa…),

ma altri che hanno esplorato in lungo e in largo il Regno dei Cieli,possono parlarti della preghiera per molti minuti.

L'importante è pregare.Come, dove, quando, quanto, con chi… è pure importante ma èsecondario. L'importante è pregare, cioè iniziare e fondare unrapporto personale con Dio, perché come diceva sant'Agostino:"Chi prega si salva".Santa Lucia di Fatima diceva pure: "Non considerare mai perdutoil tempo che passi in preghiera", perché pregando per gli altri, laProvvidenza riverserà su di te casse di monete d'oro, cioè di meritie di grazie.

Infine: ti ho raccontato la mia esperienza di preghiera, fondata,ragionata, sintetizzata dopo molti anni di vita cristiana, ma questonon esclude che ci siano altri modi di pregare:

*Tutto ciò che lo Spirito Santo suggerirà a te e a coloro che pregano Dio

per il bene proprio e degli altri.

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POSTFAZIONE

IL SEGNO DI CROCEIl segno di croce è pure una preghiera sintetica. Un atto di fedesemplice, breve, benedetto. Esso è legato direttamente alle parole diGesù in Matteo 28: "Nel nome del Padre, del Figlio e dello SpiritoSanto" e alla croce di Cristo (vedi LE IMMAGINI SACRE di pag. 14). CONVERGENZATema legato ad ASCOLTARE DIO CHE PARLA di pag. 8.

La Provvidenza è il governo di Dio sul creato e sulle creature. LaProvvidenza è tutto ciò che Dio fà e muove (e anche tutto ciò che Diofà fare e fà muovere ad altri: ad esempio agli angeli) in questo universo.“Convergenza” si definisce il fenomeno per cui la Provvidenza fàconvergere l’attenzione di un essere umano verso una frase scritta,ascoltata, letta, verso una immagine, una situazione. Il fine di questaazione, per la quale l’uomo è guidato da Dio con soavità, è quello dicomunicare con l’uomo. Esempi di convergenza sono: quando tucammini tra la gente e la tua attenzione viene fatta convergere ad unafrase pronunciata da altri, ad una frase scritta da qualche parte, ad unaimmagine o una situazione... Queste frasi, immagini, situazioni, chefanno parte di quello che accade intorno a te, assumono però per te unpreciso significato, sono un preciso e chiaro messaggio che Dio ti inviaper il tuo bene. E’ questo della “convergenza” uno dei molti e diversimodi che Dio può usare per comunicare con te.

E il fenomeno della convergenza può riguardare tutto ciò che esiste:la gente che incontri, il creato, le creature, le cose che l’uomo fà. E’proprio in riferimento a questo ultimo aspetto (le cose che l’uomo fà)che è possibile riconoscere l’onniscienza e la meraviglia dell’agire diDio. Tra le cose che l’uomo fà e che sono caratteristiche della nostraepoca ci sono i mass-media: stampa, radio, cinema, televisione, web.Ed è proprio ed anche attraverso queste cose che Dio comunica. E’necessario adesso fare degli esempi per capire meglio la faccenda.

I libri. Una persona entra in una libreria, oppure in una biblioteca,oppure più semplicemente se ne sta in casa sua. Non sapendo che fare,prende un libro. Lo apre, lo sfoglia e la sua attenzione si ferma su unadeterminata frase. E trova e scopre in quella frase un significato

importante per la sua vita, per comprendere meglio una determinatasituazione che ha vissuto o che sta vivendo...

La radio. Può capitare, sempre a quella persona, che mentre sta vivendo lasua giornata, si trovi ad ascoltare per qualche istante la radio e proprio in queibrevi momenti sente delle parole, una canzone, una frase di un discorso…cheha per lei una particolare importanza, che comunica un significato utile.

Lo stesso può accadere con tutti gli altri mezzi di comunicazione. Eccoperché nel terzo millennio Dio può comunicare con l’uomo con una estremafacilità, avendo a disposizione dei mezzi così ricchi di opportunità e dipossibilità .

Come fà uno a distinguere, a discernere, a riconoscere che è proprio laProvvidenza che sta usando quel mezzo per comunicare con lui ?Innanzitutto ciò che Dio comunica all’uomo è sempre per il bene: si trattasempre di qualche cosa di positivo, di buono, di costruttivo, di edificante persé e per gli altri. Inoltre è il modo in cui i fatti stessi accadono che ti fà capireche si tratta di “miracoli”, cioè di eventi mirabili che generano stupore. E’infine una questione di amore, di rapporto, di esperienza e di conoscenzareciproca.

Le riflessioni che un essere umano può fare dopo aver sperimentato moltevolte questo fenomeno provvidenziale sono varie. Innanzitutto l’uomocomprende che cosa esattamente significa “onniscienza divina”. Cioè l’uomosi rende conto del fatto che Dio conosce e sa veramente tutto (e quando scrivo"tutto", intendo proprio tutto). L’esempio del libro è molto chiaro a riguardo.Tu entri in un posto dove ci sono migliaia di libri, provvidenzialmente neprendi uno, provvidenzialmente lo apri esattamente a quella pagina, doveleggi alla prima occhiata quella precisa e determinata frase cheimmediatamente ti dice una cosa che per te è luce e verità. Poi col tempo cirifletti e comprendi che Dio sapeva che alla pagina numero tale del libro talec’era scritta una cosa utile per te in quel momento. Il che significa che Dioconosce, visto che stiamo parlando di libri, il contenuto esatto di tutti i libriche ci sono nell’universo e come questi libri sono stati fatti e stampati. O chenon è forse questa una cosa assolutamente straordinaria, magnifica,stupefacente? Chi è come Dio ? Nessun uomo potrà mai essere capace ditanto ! Qui siamo nell’ambito dei segni, nel mondo del miracoloso, nel regnodei cieli.....

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ESODO 15.26

“Io sono il Signore, Colui che ti guarisce”( Esodo 15,26)

Attraverso questa immagine, che chiunque può stampare, Dio haconcesso moltissime grazie e guarigioni fisiche e spirituali.

E' utile per i malati. E se Dio concede la grazia desiderata: ricordatidi ciò che Gesù dice nel Vangelo e mettilo in pratica.

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