reporter casa novembre 2010 (speciale sos casa)

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REPORTER CASA - Mensile di Informazione Immobiliare - Suppl. a Reporter n° 43 del 05/11/2010 NOVEMBRE 2010 WWW.REPORTER.IT MUTUISTAR MUTUI CASA 100% - PRESTITI - CESSIONI Tel. 0522/580802 - Cell. 335 312941 e 335 1347210 Viale dei Mille,9 - Reggio Emilia All’interno “Speciale Sos Casa” Vasto assortimento di piante da esterno ed interno CORRADINI MAURO & DANIELA FLORICOLTURA E VIVAI VIA UGO BASSI I/A - (ZONA FIERA) - REGGIO EMILIA - TEL. 0522 53.19.36

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Reporter Casa Novembre 2010 (speciale sos casa)

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NOVEMBRE 2010WWW.REPORTER.IT

MUTUISTARMUTUI CASA 100% - PRESTITI - CESSIONI

Tel. 0522/580802 - Cell. 335 312941 e 335 1347210Viale dei Mille,9 - Reggio Emilia

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Ogni giorno le notizie di cro-naca dimostrano quanto

sia crescente il fenomeno dei furti in appartamento compiuti di notte, in particolar modo in città, quando i proprietari stanno dormendo. Conoscere la tecnica usata dai malviventi può contribuire a prevenire i colpi e aumentare la sicurezza di tutti.Come difendersi dal furto in appartamentoI ladri si arrampicano lungo le pareti del palazzo, sfruttando le condotte del gas e le tubature esterne (es. canne fumarie). Di balcone in balcone arrivano fi no all’appartamento da svaligiare. Sono ladri atletici e molto agili nello scalare i palazzi a mani nude, una sorta di spider man criminale. Sanno fare quello che una normale persona non saprebbe. I piani intermedi di un palazzo hanno lo stesso rischio di subire intrusioni dall’esterno, al pari di quanto accade per i

piani bassi e per gli ultimi piani. Per entrare negli appartamenti i ladri preferiscono le prime ore del mattino, tra le 3 e le 5 di mattino, quando il sonno è più profondo, il buio avvolge ancora la città ed in giro per le strade non c’è nessuno. Al momento del furto i proprietari dell’appartamento sono in casa e dormono nella fase del sonno più profonda. I ladri si intrufolano dalle fi nestre lasciate incautamente aperte (ad esempio per il caldo) e svegliano di soprassalto i proprietari, mi-nacciandoli e chiedendo loro di consegnare i valori preziosi e il denaro tenuto in casa.A questo proposito, ecco di se-guito una lista di consigli utili e pratici per difendersi da questi rischi:Chiudere le fi nestre e le serrande delle finestre, anche di quelle prive di balcone e apparente-mente sicure. Non importa che siate al 1° piano, al 4° piano o

all’ultimo. È inutile avere la porta blindata se poi si lasciano aperte le fi nestre.Valutate l’installazione delle in-

ferriate alle fi nestre e alle porte-fi nestra dei balconi. Consentono di lasciare passare l’aria e al con-tempo ostacolano le intrusioni

Banditi i topiSituazioni da evitare e consigli da

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d’appartamentoseguire per non ricevere visite sgradite di notte

dall’esterno. Finora questa era una scelta quasi obbligata per gli appartamenti dei piani bassi (1°-2° piano) e dell’ultimo piano.

Nel primo caso per evitare un accesso facile dalla strada, nel secondo caso per evitare che i ladri si calino dal tetto. Conside-

rando gli ultimi fatti di cronaca, è tuttavia consigliabile adottare le stesse protezioni anche nei piani intermedi.Lasciare la luce accesa per far capire che l’appartamento è abitato non serve. A quanto pare questo genere di malviventi ha per obiettivo gli appartamenti abitati. Tuttavia, una luce accesa nel balcone esterno (o nel bagno) evita ai ladri il vantaggio di lavorare nel buio e consente ad altri di scor-gere il tentativo di intrusione in casa vostra. Il dubbio che ci sia qualcuno sveglio in casa può infi ne scoraggiare i malintenzio-nati dal compiere il furto.Nel sistema antifurto fate pre-disporre dei controlli (es. tele-camere) anche presso balconi e fi nestre. Posizionare i controlli solo sull’atrio e sulla porta di accesso principale della casa po-trebbe non essere più suffi ciente.Fate attenzione a chi sosta molto

a lungo sotto casa. In caso no-tiate persone sconosciute e so-spette sotto casa in ore notturne, contattate i numero del pronto emergenza delle forze dell’or-dine (polizia e carabinieri) per chiedere consigli ed un eventuale controllo da parte della pattuglia più vicina. Il servizio del pronto emergenza è gratuito e sempre attivo, 24 ore su 24.Infine, occorre ricordare che la sicurezza è soprattutto un problema sociale. Non ci sarà mai sicurezza se c’è paura ed indifferenza. Il mutuo soccorso tra persone è di fondamentale importanza. Alla prima richiesta di soccorso o al primo suono di un antifurto di un appartamento (non importa che sia del vostro palazzo o di quello vicino), av-vertite subito le forze dell’ordine del fatto. È suffi ciente fare una telefonata. L’indifferenza e la paura sono il primo nemico della sicurezza.

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NOVEMBRE 201038

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È una notizia che viene da Londra, ma che sicuramente

interessa anche agli italiani, che i dati hanno dimostrato essere letteralmente drogati in fatto di social network. Secondo la polizia britannica gli utenti di Facebook e altri social network sono più esposti al rischio di furto in casa. I messaggi che mettono in rete possono essere infatti utilizzati da ladri per sco-prire quando sono fuori, “i siti di social network forniscono le informazioni basilari di cui han-no bisogno i criminali”: “seduti tranquillamente alla scrivania di casa aspettano che gli utenti sbandierino i propri spostamenti sulle loro bacheche”. Un grosso rischio per chi, preso dalla voglia di allargare la propria cerchia di consocenze o per semplice esibizionismo informa costante-mente la rete sui propri sposta-menti e sulle proprie abitudini, facendo spesso attenzione a non dimenticare particolari che pos-sono risultare utilizzami ai ladri

d’appartamento, risparmiandoli gran parte del “lavoro”.Così il ragazzino che annuncia di avere la casa libera per tutta

la settimana e promette di darsi alla pazza gioia, diventerà una preda appetibile per i professio-nisti del furto, che studiando

i suoi spostamenti potranno capire quando la casa e libera, o potranno intrufolarsi alla prima svista, o alla sua prima dichia-razione di scarso possedimento delle proprie capacità mentali, magari in seguito a una notte di bagordi.O ancora, il saluto orgoglioso di una coppia che parte per i tro-pici, attirerà magari le invidie e i saluti di amici costretti a subire il freddi della stagione autunnale, ma sarà sicuramente l’invito ai ladri a darsi la pazza gioia e ad avventurarsi negli spazi della loro casa!Attenzione quindi a utilizzare i social network con intelligenza oltre che con parsimonia: non a tutti interessa come trascorriamo ogni singolo minuto della nostra vita, anzi, a volte chi si interessa a dove andiamo e a quel che facciamo è tutt’altro che nostro amico, soprattutto se la lista dei “friends”comprende persone che avremo sì e no visto un paio di volte.

Nella rete dei ladriAllarme Social Network: sono ottimi informatori per i malintenzionati

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Il codice civile non disciplina la collocazione delle inferriate

alle finestre, ma i tribunali si sono pronunciati più volte sul tema. Ecco cosa ha previsto la sentenza della Corte di Appello di Milano, sez. I, 14 aprile 1989 (Condominio di via Tantardini 15 contro Scaletti e altra, in Arch. loc. e cond. 1989, 705): “La collocazione delle inferriate alle fi nestre di un’unità immobiliare in un condominio è legittima in quanto si inserisca nella facciata dell’edificio senza cagionare mutamento delle linee architet-toniche ed estetiche che provochi un pregiudizio economicamente valutabile o in quanto pur arre-cando tale pregiudizio, si accom-pagni a un’utilità che compensi l’alterazione architettonica (Nel-la specie, all’installazione delle inferriate fa riscontro l’interesse dei condomini a tutelare la si-curezza dei propri beni e delle proprie persone)”.E poi: “È legittima, in mancanza di effettivo pregiudizio al decoro

architettonico dell’edificio, la collocazione di inferriate alle fi nestre di un’unità immobiliare sita in un condominio, atteso che la funzione di difesa della

proprietà individuale appare senz’altro meritevole di tutela” ha deciso il Tribunale di Ri-mini con sentenza 25 maggio 1995, censurando la delibera

assembleare che qualificava come arbitraria l’installazione di inferriate alle fi nestre di un appartamento e aveva delegato l’amministratore ad adottare i provvedimenti più opportuni per la loro eliminazione.Una limitazione potrebbe esserci nel regolamento condominiale. La Cassazione, con la massima n. 8731 del 1998, ha stabilito che i regolamenti condominiali possono contenere norme a tutela del decoro architettonico dello stabile, aventi la caratte-ristica di ridurre il potere della proprietà personale ed esclusiva del singolo. Ma in questo caso, se il mutamento che si vuole portare è di modesta rilevanza e, soprattutto, non cagiona pregiudizio economicamente determinabile e se la necessità dei condomini di tutelare la sicurez-za dei propri beni e della propria persona risulta assolutamente fondata, il divieto contenuto nel regolamento condominiale non si dovrà applicare.

Inferriate anche per i condominiSecondo il codice civile è possibile installarle, purché non rovinino le facciate

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NOVEMBRE 201040

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Dal 23 novembre al 2 di-cembre l’Emilia-Romagna

passerà dal sistema televisivo analogico al digitale terrestre. Il termine utilizzato per indicare tale passaggio è “switchoff”. Il passaggio avverrà mediante il completo spegnimento dei tra-dizionali trasmettitori analogici e la contestuale attivazione di moderni trasmettitori digitali.La nuova tecnologia consente di ridurre l’inquinamento elettro-magnetico, di migliorare la qua-lità della visione, di aumentare la potenzialità dell’offerta ma, a differenza di altre signifi cative evoluzioni (da bianco-nero a colore, da mono a stereo) non risulta retrocompatibile. Il si-stema digitale necessita quindi di un “interprete” del formato digitale, denominato“decoder”.Lo switchoff richiede all’utente quindi due azioni importanti:- l’avere a disposizione un “de-coder”, direttamente integrato all’interno di un televisore di nuova generazione o esterno e in-

terconnesso tra la presa di anten-na e il televisore convenzionale;- l a ve r i f i ca de l l a idone i -tà del propr io impianto di antenna ricevente ed il rela-tivo eventuale adattamento.

La Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con Lepida-SpA, ha creato una “Task For-ce regionale”, coordinata dal rappresentante alla Task Force nazionale, che localmente cerca

di coinvolgere e informare gli Enti Locali del territorio, moni-torando e verifi cando le eventuali criticità tecniche e organizzative, individuando possibili soluzioni nonché cercando accordi con le varie associazioni interessate.A sua volta la Provincia di Reggio Emilia sta creando, coinvolgen-do i Comuni, una Task Force provinciale, sempre allo scopo di rendere meno problematico possibile - per i cittadini - il passaggio al digitale terrestre.Per informare i cittadini sul cam-biamento in atto, la Regione Emilia-Romagna ha anche atti-vato un sito dedicato, tra l’altro, agli aggiornamenti sul passaggio alla nuova tecnologia, alle pro-blematiche che i cittadini potreb-bero incontrare, alla lista degli antennisti che hanno proposto un prezziario di riferimento e fi r-mato un codice etico, lista aperta a tutti i professionisti in grado di garantire un lavoro realizzato a regola d’arte con particolare attenzione allo switchoff.

Presto il digitaleIl cambiamento riguarderà l’Emilia-Romagna dal 23 novembre al 2 dicembre

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L’Autorità Garante per la pro-tezione dei dati personali ha

varato una lista di nuove regole alle quali i soggetti pubblici e privati devono conformarsi per installare telecamere e sistemi di videosorveglianza. Così come pubblicato lo scorso 29 aprile in Gazzetta Uffi ciale.Il provvedimento, che sostituisce quello del 2004, ha una missione diffi cile: trovare il giusto equili-brio tra le esigenze della privacy e quelle della sicurezza. Basta pensare che in Italia attualmente ci sono oltre un milione e mezzo di telecamere puntate su strade, banche, supermercati, autostra-de, ospedali, davanti alle scuole e alle entrate dei palazzi. Una sorta di Grande Fratello, a cui è molto diffi cile sottrarsi ma che, al tem-po stesso, garantisce ai cittadini maggiore sicurezza.Così per conciliare questa situa-zione, il Garante per la Privacy, Franco Pizzetti, ha deciso di inasprire la normativa e fi ssare paletti più stringenti che, tut-

tavia, entreranno in vigore solo tra un anno.Nello specifi co, le regole preve-dono che appositi cartelli deb-bano segnalare la presenza di telecamere collegate con le sale operative delle Forze di Polizia. Ma ci sarà poi l’obbligo di sot-toporre alla verifi ca del Garante, prima della loro attivazione, i

sistemi che presentino rischi per i diritti e le libertà fondamentali delle persone, come i sistemi tecnologicamente avanzati o intelligenti. Inoltre, la conserva-zione delle immagini registrate dovrà essere limitata a 24 ore, salvo il caso di “attività rischiose”, come le banche, per le quali è consentita invece fi no a 7 giorni.

Tuttavia, chi conserverà i video, dovrà attivare rigorose misure di sicurezza a protezione delle immagini e contro accessi non autorizzati.Nuove regole che per il momento non modifi cano invece le proce-dure relative alle riprese nelle aree condominiali comuni. Installare una telecamera in prossimità della propria abitazione conti-nua, infatti, a non rappresentare un particolare problema per la privacy. Sempre con le dovute attenzioni, così come ha tenuto a specifi care Pizzetti nell’ultimo provvedimento.Va, infatti, ricordato che “l’an-golo delle riprese deve essere limitato ai soli spazi di esclusi-va pertinenza dell’abitazione. Inoltre, da questa visuale deve essere esclusa ogni forma di ri-presa, anche senza registrazione di immagini, relativa ad aree comuni (cortili, pianerottoli, scale e garage comuni) ovvero ad ambiti antistanti l’abitazione di altri condomini”.

Videosorveglianza garantitaDall’Autorità, le nuove regole per l’installazione di telecamere nelle abitazioni