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STUDI DI FRONTIERA

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STUDI DI FRONTIERA

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Direttore

Stefano MagnaniUniversità degli Studi di Udine

Comitato scientifico

Alfredo BuonopaneUniversità degli Studi Verona

Giovannella Cresci MarroneUniversità “Ca’ Foscari” di Venezia

Klaus FreitagRWTH Universität Aachen

Predrag NovakovicUniverza v Ljubljani

Andrea PessinaSoprintendenza ai Beni Archeologici della Toscana

Comitato redazionale

Patrizia BassoUniversità degli Studi di Verona

Paolo CasariUniversità degli Studi Udine

Jana HorvatInštitut za arheologijo, ZRC SAZU, Ljubljana

Renate LaferAlpen-Adria Universität Klagenfurt

Kai RuffingPhilipps-Universität Marburg

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STUDI DI FRONTIERA

La collana “Studi di frontiera” nasce con l’intento di fornire unostrumento di incontro e di discussione attorno a un tema centrale nonsolo per lo studio dell’Antichità ma, più in generale, di ogni epocastorica. Come "frontiere" si intendono non solo le realtà geografiche epolitiche o gli ambiti etnici e culturali, ma anche gli spazi di relazionetra discipline e metodologie differenti.

La collana è destinata ad accogliere atti di convegni, raccolte di studi,monografie e in generale ricerche che di volta in volta affronterannoed esploreranno da differenti punti di vista e con approcci diversi iltema delle frontiere.

Il comitato scientifico e quello di redazione si avvalgono dellapresenza e della collaborazione di storici e archeologici di grandeesperienza.

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Pubblicazione realizzata con il contributo di:

Consorzio Universitario del Friuli

Vizerektorat für Forschung Universität Innsbruck

Italien-Zentrum an der Universität Innsbruck

Centro Udinese di Studi sulle Aree di Frontiera

Dipartimento di Storia e Tutela dei Beni Culturali, Universitàdegli Studi di Udine

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Le aree montane come frontiere

Spazi d’interazione e connettività,Atti del Convegno Internazionale, Udine, - dicembre

a cura di

Stefano Magnani

con la collaborazione di Paola Mior e Leonardo Gregoratti

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Copyright © MMXIIIARACNE editrice S.r.l.

[email protected]

via Raffaele Garofalo, /A–B Roma()

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I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica,di riproduzione e di adattamento anche parziale,

con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi.

Non sono assolutamente consentite le fotocopiesenza il permesso scritto dell’Editore.

I edizione: ottobre

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Indice

Attraverso le AlpiStefano Magnani

Preistoria e protostoria

Scambi e produzione metallurgica in epoca protostorica nel-la bassa valle dell’Inn. Risultati delle ricerche / sulKiechlberg presso InnsbruckUlrike Töchterle

Appunti sull’età del Bronzo nel Tirolo settentrionaleGerhard Tomedi, Caroline Olivia Grutsch

Verzegnis–Colle Mazéit (UD): un insediamento pluristrati-ficato a controllo della via per il Norico tra protostoria eromanitàGloria Vannacci Lunazzi

Considerazioni sulle modalità insediative e sullo sfruttamentodel territorio in Carnia tra tarda protostoria e romanizzazioneSerena Vitri, Susi Corazza, Gabriella Petrucci

Età romana

Ambiente montano e allevamento nel territorio di IuliumCarnicum nella prima età imperiale: gli insediamenti sul Mon-te Sorantri di Raveo, di Colle Mazèit di Verzegnis e di ColleSantino di InvillinoPatrizia Donat, Gabriella Petrucci

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Le aree montane come frontiere

Nach dem Verfall des Goldpreises in Italien: Polybios reistum v. Chr. zu den Tauriskern nach NoreiaOrtolf Harl

Roman sites in the high altitude areas of SloveniaJana Horvat

Etnie e territori extraurbani in area retica e camuna. Per unariconsiderazione dell’ adtributioElvira Migliario, Serena Solano

Pensare l’Impero: le province alpine e la Germania MagnaDavide Faoro

Zentren der Textilproduktion im südlichen NoricumKordula Gostencnik

Monete e ripostigli monetali lungo le vie alpine: Valli delNatisone, della Carnia e del TarvisianoLorenzo Passera

L’insediamento antico nel territorio della valle del Fella inrelazione alla viabilità: alcuni aspetti topografici ed economiciMirta Faleschini

La rappresentazione dello spazio alpino nella Geografia diTolemeoStefano Magnani

Età medioevale

Risalire il fiume. Cuol di Ciastiel ad Andrazza e la tarda ro-manità nell’alta Valle del TagliamentoSauro Gelichi, Silvia Cadamuro, Alessandra Cianciosi

La cristianizzazione delle Alpi Carniche e il processo di for-mazione delle pieviAurora Cagnana

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Indice

I “castelli” della CarniaEliano Concina

Risalire il fiume. Il castello di Sacuidic e l’incastellamentobasso–medievale in FriuliFabio Piuzzi

Gli scavi nel Karnburg in Carinthia degli anni –Heimo Dolenz, Christoph Baur

Risorse minerali e sfruttamento minerario in area friulanatra medioevo ed epoca modernaRoberto Zucchini

Confronti

I ‘desert kite’ del deserto di Palmira (Siria). Le catene mon-tuose della Palmirena occidentale come spazi di approvvigio-namento di risorse e aree di connessione in epoca pre–classicaDaniele Morandi Bonacossi

Percezioni sensoriali del paesaggio montano nell’ottava cam-pagna di Sargon II, a.C.Nathan Morello

Aree montane, risorse naturali e rapporti fra poleis grechenella Calabria meridionale: il caso di Locri EpizefiriMarina Rubinich

Le forme insediative del Sannio preromano sul versante mo-lisano del MateseLuigi Scaroina

La provincia tardo antica del Samnium tra terremoti e fiscalitàGianluca Soricelli

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Le aree montane come frontiere

The Caucasus: a Communication Space between Nomadsand SedentariesLeonardo Gregoratti

Spazi montani e approccio archeologico: considerazioni amargine del progetto R.I.M.E.M.Umberto Moscatelli

Poster

Panelle, lingotti e barre. La circolazione delle leghe a base dirame attraverso il Friuli Venezia Giulia nelle fasi tarde dell’etàdel bronzo.Daniele Girelli

Contatti transalpini nella prima età del ferro. L’apporto dellaceramica.Benedetta Prosdocimi

Brandopferplätze and altars North and south of the Alps: anew site near InnsbruckSimon Hye

La viabilità romana del CarsoKatharina Zanier

Il carme di Laetilius. La testimonianza epigrafica di un viaggioturistico da Zuglio a Roma nel I secolo d.C.Valentina Puppis

Inserimento dell’arco alpino orientale nei traffici commercialidel periodo tardoantico. Anfore e lucerne a confrontoElena Braidotti

Late Antique and Early Medieval Coarseware from Carnia(Friuli, Italy). Manufactures and Circulation across the AlpsGiacomo Gonella, Alessandro Neri

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Indice

San Paolo di Illegio. Caratteri del luogo di culto di IV secoloe analisi della sequenza stratigraficaStefano Roascio, Silvana Gavagnin

Slavi e Romanzi nell’alto medioevo: analisi di antropologiafisica sugli scheletri di San Martino di OvaroValeria Amoretti

Casi di studio sugli insediamenti fortificati dell’alta valle delPotenza (MC–Marche)Sonia Virgili

Desert–kites sulle montagne della PalmirenaEva Ziedan

Sanctus Silvanus, Homo Selvaticus: la ripresa del sacro selvag-gio?Davide Ermacora

ConclusioniArnaldo Marcone

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Le aree montane come frontiereISBN 978-88-548-6509-9DOI 10.4399/97888548650991pag. 13–15 (ottobre 2013)

Attraverso le Alpi∗

S M

Negli ultimi anni, nei settori degli studi storici e archeologici vi è statauna crescita dell’attenzione nei confronti di alcuni ambiti d’indaginefinora poco studiati o non adeguatamente affrontati, tra quali i vannoannoverati i cosiddetti ambienti marginali (bosco, foresta, montagna,palude, laguna, ecc.). Alla base di tale impulso sono senz’altro da indi-viduare interessi e fattori di piena attualità, influenzati dalle condizionisocio-politiche e connessi alla valorizzazione del patrimonio storico,culturale e ambientale, ma vi è anche l’acquisita consapevolezza delruolo e del peso economico e sociale che tali aree, talvolta margina-li solo se considerate alla luce di una prospettiva moderna, hannorivestito nelle diverse epoche della storia.

In particolare, in uno spazio come quello circummediterraneo,dominato da catene montuose e rilievi, spesso aspri, che si affaccia-no direttamente sul mare, è un dato di fatto significativo che le areemontane comincino a ricevere da parte degli studiosi un’attenzioneadeguata alla loro importanza. Esse, infatti, hanno svolto un ruolofondamentale per la vita dell’uomo a partire dalla più remota antichità,contribuendo a definire con la propria presenza le forme di distribu-zione delle popolazioni, le modalità dell’insediamento antropico edello sfruttamento delle risorse, lo sviluppo di peculiari direttrici dicomunicazione. A seconda di come l’uomo si è rapportato ad esse,le aree montane sono state di volta in volta sede di movimenti cen-tripeti o centrifughi, spazi integrati dai punti di vista amministrativo,

∗ Desidero ringraziare di cuore tutti coloro che a vario titolo hanno contribuito allarealizzazione del volume: gli autori dei contributi, che ne hanno pazientemente atteso lapubblicazione; Paola Mior e Leonardo Gregoratti, il cui apporto è stato essenziale nell’operadi redazione; il Vizerektorat für Forschung Universität Innsbruck, l’Italien-Zentrum an derUniversität Innsbruck e, in modo particolare, il Consorzio Universitario del Friuli, che conil loro supporto finanziario ne hanno reso possibile la stampa.

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Attraverso le Alpi

sociale ed economico o aree limitanee sfuggenti alle organizzazionicentralizzate.

Per quanto riguarda l’area alpina nell’età antica e in quella me-dioevale, l’intensificarsi delle ricerche archeologiche e topografiche,l’acquisizione di nuove testimonianze epigrafiche e, in generale, diuna più completa documentazione sulla cultura artistica e materialehanno consentito di perfezionare il quadro ricostruttivo desumibiledalle fonti storiche e letterarie. Ciò permette, oggi, di affrontare subasi rinnovate i problemi e i temi tuttora aperti, e di riconsiderareda diverse prospettive anche i dati acquisiti da tempo. In termini diricerche e di divulgazione delle stesse, lo sviluppo dell’interesse versol’area alpina ha condotto alla realizzazione di numerosi importantiprogetti che riguardano soprattutto i settori occidentali e centrali delleAlpi. Manca, invece, uno sguardo complessivo sul settore orientaledella catena montuosa, comprendendo in particolare in tale defini-zione le Alpi Carniche e Giulie nei loro versanti italiano, austriaco esloveno, anche se sono assai numerose le indagini e le pubblicazionidedicate ad ambiti e realtà specifiche, a fenomeni isolati o a singolicentri.

Il convegno internazionale Le aree montane come frontiere e/o spazid’interazione e connettività, svoltosi a Udine, dal al dicembre, è stato organizzato con l’intento di supplire almeno in partea tale carenza. Partendo da una visione generale e focalizzando ladiscussione sulle Alpi orientali, di cui sono state analizzate le forme ele funzioni di spazi di frontiera e di interrelazione e connettività dallapreistoria fino al medioevo, si è voluto fornire un contributo agli studie allo sviluppo di progetti e ricerche comuni tra gli studiosi e gli entidi quei paesi che nelle Alpi hanno oggi il loro spazio comune.

Al convegno hanno partecipato numerosi ricercatori che si occu-pano a vario titolo di temi inerenti alle aree montane e che hannopresentato sia indagini condotte su ampio raggio sia casi specifici distudio, con una particolare attenzione per l’area alpina orientale, manon trascurando confronti con altre regioni. Con un approccio inter-disciplinare e attraverso un percorso diacronico, i diversi interventihanno illustrato ricerche concernenti lo sfruttamento e l’integrazionedelle risorse locali, il sistema delle comunicazioni, le forme dell’inse-diamento e di gestione del territorio, il quadro delle relazioni tra ledifferenti componenti etniche e amministrative, con particolare atten-