this is the way the word ends deficit,risparmi e not whith ... un buon ssn di nerina dirindin yvale...

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Deficit,Risparmi e Tagli Lineari Enrico Di Rosa Vice segretario nazionale S.I. Me. T. FASSID-Area SIMET This is the way the Word Ends This is the way the Word Ends This is the way the Word Ends Not Whith a bang but a Whimper Così finisce il mondo Così finisce il mondo Così finisce il mondo Non con uno schianto ma con un lamento Thomas Stearns Eliot The Hollow Men S.S.N. 23 dicembre 1978 ?????? Luoghi Comuni “Non ci sono più le mezze stagioni”, “I giovani di oggi non hanno voglia di fare nulla”, “I politici sono tutti ladri”, “Le donne al volante sono un pericolo costante”. Il SSN costa troppo La caratteristica del luogo comune non è solo la sua infondatezza e banalità, ma soprattutto la sua accettazione acritica e la conseguente approvazione incondizionata La calunnia è un venticello …. E il meschino calunniato Avvilito, calpestato Sotto il pubblico flagello Per gran sorte va a crepar

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Page 1: This is the way the Word Ends Deficit,Risparmi e Not Whith ... Un BUON SSN di Nerina Dirindin yVale la pena di ricordare ancora una volta che né il livello né la dinamica della spesa

Deficit,Risparmi e Tagli Lineari

Enrico Di Rosa Vice segretario nazionale S.I. Me. T.

FASSID-Area SIMET

This is the way the Word Ends

This is the way the Word Ends

This is the way the Word Ends

Not Whith a bang but a Whimper

Così finisce il mondo

Così finisce il mondo

Così finisce il mondo

Non con uno schianto ma con un lamento

Thomas Stearns Eliot The Hollow Men

S.S.N.

23 dicembre 1978

??????

Luoghi Comuni“Non ci sono più le mezze stagioni”,

“I giovani di oggi non hanno voglia di fare nulla”, “I politici sono tutti ladri”,

“Le donne al volante sono un pericolo costante”.

Il SSN costa troppo

La caratteristica del luogo comune non è solo la sua infondatezza e banalità, ma soprattutto la sua

accettazione acritica e la conseguente approvazione incondizionata

La calunnia è un venticello ….

E il meschino calunniatoAvvilito, calpestatoSotto il pubblico flagelloPer gran sorte va a crepar

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Un BUON SSN di Nerina Dirindin

Vale la pena di ricordare ancora una volta che né il livello né la dinamica della spesa sanitaria del nostro Paese possono essere realisticamente considerati motivo di allarme per la finanza pubblica. voce di spesa importante, ma sulla sanità possiamo – una volta tanto – vantare uno spread positivo rispetto alla Germania: spendiamo complessivamente 2,3 punti di Pil in meno Per il futuro, la spesa pubblica raggiungerà nel 2060 livelli inferiori (o prossimi) a quelli registrati oggi in Germania e in Francia. I risultati ottenuti in termini di salute sono in buona parte considerati migliori di quelli della Germania: nella graduatoria di 31 paesi Oecd, l’Italia occupa il terzo posto (dopo Francia e Islanda) per il minor numero di morti evitabili, mentre la Germania occupa il quindicesimo posto.l’Italia occupa i primi posti fra i paesi dell’area Oecd quanto a livelli di efficienza in termini relativi rispetto ai paesi con le migliori performance

http://www.lavoce.info/articoli/-sanita/pagina1003438.html

Gli Gli shock shock economici mettono ieconomici mettono i policypolicy--makersmakers di fronte a di fronte a tre differenti situazioni, collegate alltre differenti situazioni, collegate all’’interruzione del interruzione del finanziamento tramite risorse pubbliche:finanziamento tramite risorse pubbliche:

1.1.difficoltdifficoltàà nel garantire il livello necessario di assistenza nel garantire il livello necessario di assistenza sanitaria; sanitaria;

2.2.necessitnecessitàà di una maggiore quantitdi una maggiore quantitàà di risorse per far di risorse per far fronte ad alcune situazioni contingenti, quali ad esempio fronte ad alcune situazioni contingenti, quali ad esempio gli eventi avversi della disoccupazione sulla salutegli eventi avversi della disoccupazione sulla salute

3.3.taglio arbitrario dei livelli essenziali che può taglio arbitrario dei livelli essenziali che può destabilizzare il sistema andando a ridurre la protezione destabilizzare il sistema andando a ridurre la protezione finanziaria, lfinanziaria, l’’accesso equo allaccesso equo all’’assistenza e la qualitassistenza e la qualitààdelldell’’assistenza erogata.assistenza erogata.

Crisi economica: uno shock per Crisi economica: uno shock per un sistema sanitario un sistema sanitario

10

11

IL FINANZIAMENTO DEL SSNIL FINANZIAMENTO DEL SSN

Elaborazione DGPROG su fonte dati NSIS

71,3

75,7

80,682,4

93,2 93,2

97,6

101,6104,2 105,6106,9

70,0

75,0

80,0

85,0

90,0

95,0

100,0

105,0

110,0

2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011

Trend finanziamento corrente a carico dello Stato 2001‐2011 (€/miliardi)

5,7% 5,8% 6,0% 5,9%6,5% 6,3% 6,3% 6,4%

6,9% 6,8% 6,8%

0,0%

1,0%

2,0%

3,0%

4,0%

5,0%

6,0%

7,0%

8,0%

2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011

% finanziamento a carico dello Stato su PIL 2001‐2011

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CORRENTE

Elaborazione DGPROG su fonte dati NSIS e OCSE

76,079,5

82,3

90,5

96,899,6

103,8107,1

110,2 111,3112,9

75,0

80,0

85,0

90,0

95,0

100,0

105,0

110,0

115,0

2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011

Trend spesa sanitaria 2001‐2011  (€/miliardi)

COMPOSIZIONE DELLA SPESA SANITARIA

Personale (36,1)

Beni e altri Servizi (34,1)Medicina Generale 

convenzionata (6,6)

Farmaceutica convenzionata (9,9)

Specialistica convenzionata e accreditata (4,7)

Riabilitativa accreditata (2,0)

Integrativa e Protesica convenzionata e accreditata 

(1,9)

Altra Assistenza convenzionata e accreditata (6,4)

Ospedaliera accreditata (8,9)

Mobilità verso B. Gesù (0,16)Mobilità verso Smom 

(0,03) Ammortamenti  (1,49)

Composizione spesa sanitaria 2011 (€/miliardi)

RISULTATI DI GESTIONE DEL SSR PRIMA DELLE COPERTURE DAL 2007 AL 2011

1) Anno 2007 - Regioni comprese: Abruzzo; Campania; Lazio; Liguria; Molise; Sardegna; Sicilia2) Anno 2010 - Dalle precedenti: sono escluse le Regioni Liguria e Sardegna; è inclusa la Regione Calabria3) Anno 2011 – Oltre alle Regioni del 2010 sono ricomprese le Regioni Puglia e Piemonte

Elaborazione DGPROG su fonte dati NSIS‐

Cons. 2007 Cons. 2008 Cons. 2009 Cons. 2010 IV trim 2011

€/Miliardi

Nazionale Regioni non in PdR Regioni in PdR

1

2

3

Trend disavanzo del SSN

‐0,1 

0,3 

0,6 

0,9 

1,2 

1,5 

1,8 

Cons. 2007 Cons. 2008 Cons. 2009 Cons. 2010 IV trim. 2011

€/Miliardi

Piemonte Puglia Calabria LazioAbruzzo Molise Campania Sicilia

RISULTATI DI GESTIONE DEL SSR PRIMA DELLE COPERTURE DAL 2007 AL 2011

Elaborazione DGPROG su fonte dati NSIS

Trend disavanzi Regioni in Piano di Rientro nel 2011

REGIONALI 2007-2011

2007 2008 2009 2010 2011

€/ Miliardi

Disavanzo Regioni in PdR

Disavanzo Regioni non n PdR

0,8 

0,9 

1,0 

1,1 

1,2 

1,3 

2007 2008 2009 2010 2011

€/ Miliardi

(1) La Regione Liguria ha terminato il PDR il 31 dicembre 2009;(2) La Regione Sardegna ha terminato il PDR il 31 dicembre 2009(3) La Regione Piemonte ha stipulato l'Accordo con i Ministeri per il Piano di Rientro in data 29 luglio 2010(4) La Regione Puglia ha stipulato l'Accordo con i Ministeri per il Piano di Rientro in data 29 novembre 2010(5) La Regione Calabria ha stipulato l'Accordo con i Ministeri per il Piano di Rientro in data 17 dicembre 2009

Fonte: Ministero della Salute - Direzione Generale della Programmazione Sanitaria

Regione (€/000) 2007 2008 2009 2010 2011 (*)(4° trimestre)

VALLE D`AOSTA ‐56.630  ‐61.532  ‐38.445  ‐58.561  ‐48.068 LOMBARDIA 45 96 12.712 13.914 22.171PROV. AUTON. BOLZANO ‐261.515  ‐262.926  ‐185.596  ‐229.895  ‐235.399 PROV. AUTON. TRENTO ‐150.415  ‐163.744  ‐202.228  ‐210.607  ‐228.433 VENETO ‐134.670  ‐148.512  ‐103.012  ‐6.095  1.285FRIULI VENEZIA GIULIA ‐44.445  ‐42.125  ‐67.892  ‐77.593  ‐62.720 LIGURIA ₁ ‐102.288  ‐109.311  ‐120.457  ‐85.417  ‐133.741 EMILIA ROMAGNA ‐91.204  ‐42.204  ‐118.360  ‐94.870  ‐58.827 TOSCANA 42.788 ‐2.445  ‐163.972  ‐71.655  ‐40.011 UMBRIA 11.456 4.199 8.379 14.163 18.745MARCHE 15.879 34.304 12.788 ‐2.986  7.675BASILICATA ‐19.868  ‐34.749  ‐25.120  ‐35.978  ‐36.610 SARDEGNA ₂ ‐115.437  ‐184.926  ‐225.675  ‐283.560  ‐283.065 TOTALE Non PdR ‐906.306  ‐1.013.874  ‐1.216.877  ‐1.129.140  ‐1.076.998 PIEMONTE ₃ ‐170.753  ‐360.576  ‐387.523  ‐422.444  ‐260.359 LAZIO ‐1.696.481  ‐1.673.478  ‐1.419.449  ‐991.396  ‐815.091 ABRUZZO ‐138.433  ‐107.656  ‐43.358  8.117 18.527MOLISE ‐69.224  ‐75.527  ‐76.253  ‐60.895  ‐36.010 CAMPANIA ‐862.177  ‐641.196  ‐773.853  ‐497.509  ‐178.655 PUGLIA ₄ ‐265.742  ‐219.575  ‐350.329  ‐332.705  ‐114.376 CALABRIA ₅ ‐277.059  ‐195.304  ‐249.030  ‐187.511  ‐126.396 SICILIA ‐641.451  ‐279.411  ‐195.989  ‐34.064  ‐45.364 TOTALE PdR ‐4.121.320  ‐3.552.722  ‐3.495.784  ‐2.518.406  ‐1.557.724 

RISULTATI DI ESERCIZIO PRIMA DELLE COPERTURE da Tavolo adempimenti 

Fonte: elaborazioni su CE consuntivi vari anni 2007-2010 - Anno 2011: dati CE IV trimestre

TREND DISAVANZI REGIONALI 2007-2011

Fonte: Ministero della Salute - Direzione Generale della Programmazione Sanitaria

Regione (€/000) 2007 2008 2009 2010 2011 (*)(4° trimestre)

VALLE D`AOSTA ‐14.442  ‐15.871  901 ‐6.812  1.116LOMBARDIA 45 96 12.712 13.914 22.171PROV. AUTON. BOLZANO 20.695 17.265 38.586 8.249 5.633PROV. AUTON. TRENTO ‐8.647  ‐11.788  ‐11.196  ‐12.350  8.450VENETO 86.966 68.231 7.429 12.736 9.403FRIULI VENEZIA GIULIA 36.755 13.634 10.601 14.200 8.046LIGURIA 45.123 31.747 42.429 8.807 40.390EMILIA ROMAGNA 6.686 17.796 6.640 40.130 37.763TOSCANA 24.104 21.659 11.934 ‐11.721  60UMBRIA 11.456 4.199 8.379 5.783 10.375MARCHE 5.884 34.304 12.788 30.215 1.525BASILICATA 132 4.415 552 272 1.801SARDEGNA 4.820 ‐75.672  18.653 ‐139.218  ‐220.007 TOTALE Non PdR 219.576 110.015 160.409 ‐35.794  ‐73.276 PIEMONTE 22.247 2.801 11.810 556 5.250LAZIO 141.856 ‐186.374  ‐17.299  93.074 422ABRUZZO ‐76.421  ‐4.803  ‐340  40.714 60.986MOLISE ‐4.096  ‐29.698  ‐55.088  ‐27.123  ‐42.111 CAMPANIA ‐72.830  ‐237.819  ‐386  ‐72.222  ‐22.443 PUGLIA ‐36.474  4.646 1.488 2.746 153.890CALABRIA ‐36.477  ‐62.120  ‐88.467  ‐13.724  ‐35.488 SICILIA ‐125.920  0 227.268 222.193 262.224TOTALE PdR ‐188.115  ‐513.367  78.987 246.215 382.730

RISULTATI DI ESERCIZIO DOPO LE COPERTURE da Tavolo adempimenti 

Fonte: elaborazioni su CE consuntivi vari anni 2007-2010 - Anno 2011: dati CE IV trimestre

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AIOP: tra il 2012 e il 2014 si taglieranno 14 mld di € di Conferenza delle Regioni: periodo 2011-2015: 31 mld di €

Vittorio MapelliIl Sistema Sanitario Italiano 2013

IL SSN inpiega circa 1.250.000 adetti

Distribuisce redditi per 77,4 MLD di €

Ogni euro speso produce 1,57 € di servizi pubblici e 1,30 €per quelli privati

1 mld in meno di spesa taglia 12500 posti di lavoro nel SSN e 3170 nell’indotto e riduce la ricchezza del paese di circa 700 miliomni

L’aumento o la riduzione della spesa sanitaria può avere un effetto espansivo o riduttivo sulla produzione nazionale

Nel valutare i tagli al SSN si divrebbero considerare anche questi effetti depressivi

““La riduzione della spesa non incide in La riduzione della spesa non incide in alcun modo sulla quantitalcun modo sulla quantitàà di servizi di servizi erogati dalle pubbliche amministrazioni a erogati dalle pubbliche amministrazioni a favore dei cittadini, ma mira a migliorarne favore dei cittadini, ma mira a migliorarne la qualitla qualitàà e le l’’efficienzaefficienza””

Dal comunicato stampa del Consiglio dei Ministri del 5/7/2012 sDal comunicato stampa del Consiglio dei Ministri del 5/7/2012 su u decreto decreto SpendingSpending ReviewReview (ora L. 135/12)(ora L. 135/12)

Allora ?

Il SSN de-finanziato non sarà in grado di ampliare quantitativamente le prestazioni né venire in contro ad eventuali nuovi bisogni, essendo di fatto negata ogni prospettiva di sviluppo

La crescete forbice tra finanziamento e costi può essere recuperata mediante interventi di riduzione dei costi di produzione ( personale e beni e servizi) e ciò intacca inevitabilmente i livelli di offerta rendendo impossibile incrementi di quantità e qualità delle prestazioni

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Fino ad oggi

1) Spostare parte dei costi sugli utenti : ticket, franchigie, fondi integrativi

2) Blocchi all’impiego fattori produttivi: blocco del turn-over, blocco contrattazione , chiusura ospedali. Tagli lineari beni e servizi

3) Calmiere di spesa con riferimento al costo standard ( in realtà fino ad oggi si è parlato non di costi ma di spesa standard)

Le Regioni con maggiori difficoltà da un lato non raggiungono l’equilibrio contabile, dall’altro non garantiscono l’erogazione del pacchetto di prestazioni cui i cittadini hanno diritto.

Piano Di Rientro 

SI  No 

Si  2 8Adempiente LEA NO 6 0

In conclusione

non è la spesa sociale “fuori controllo” alla base della crisi economica, ma è il contesto economico che “minaccia” lo stato sociale

Non si esce dalla logica del martello (forbici) più grosso. Bisogna agire sul sistema, partendo dalla performance. Migliorando la qualità delle prestazioni si raggiunge la sostenibilità economica e non certo viceversa.

A 35 anni dalla 833/78 e a 20 anni dalla 502/92 il SSN necessità di profondo riassetto istituzionale – organizzativo ( regionalizzazione – aziendalismo – natura rapporti di lavoro – finanziamento). L’attuale quadro politico e l’assetto post riforma del titolo V rendono al momento arduo l’avvio di un confronto all’altezza della situazione.

Modello dominante e prevalente di offerta dell’assistenza sanitaria mutuato da logiche di offerta – medicina di attesa – o di mercato ( azione a richiesta), che genera inapropriatezza e non sostenibile

È l'alba: si chiudono i petali

un poco gualciti; si cova,

dentro l'urna molle e segreta,

non so che felicità nuova.

Gelsomino Notturno

Giovanni Pascoli