traduzione social identity and relationships between mediteranean people
TRANSCRIPT
UNIVERSITY OF CATANIA Department of Educational Processes
Chair of Social Psychology
(Prof. Orazio Licciardello)
Identità sociale e rapporti fra le persone del Mediterraneo Un confronto fra gli immigrati nordafricani e le parti esterne in Sicilia
Orazio Licciardello, Daniela Damigella, Loretta Eterno
International Conference - INFAD
Salamanca, 21-25 Aprile 2010
Dipartimento dei Processi Formativi Via Biblioteca 4 - 95124 Catania, Tel. 095-2508021, E-mail: [email protected];
Conferenza Euro-Mediterranea di Barcellona 1995:
Traguardi
Costruzione di una comunità regionale: problemi
Costruzione di una comunità regionale : diffusione di una
identità culturale
Comunità Mediterranea come Dual Identity
Struttura dei Riferimenti
Metodi
Scopo
Rapporti fra gli abitanti dei litorali Mediterranei
Partecipanti
Materiali
Procedure
Risultati e Visione di Insieme
Evidenza sulla preservazione della propria identità e caratterristiche
culturali
Importanza data al bisogno di creare rapporti positivi con gli altri gruppi
Identità sociale e rappresentazione dell Outgroup Mediterraneo
Risultati: effetti dell’identità sociale nella rappresentazione
sociale
Conclusioni
Conferenza Euro-Mediterranea di Barcellona 1995:
Traguardi
• Alla conferenza tenuta a Barcellona nel 1995, rappresentative di
alcuni Paesi che facevano parte della zona Euro-Mediterranea
ponevano l’ambizioso obiettivo di creare una “regione cognitiva
internazionale (Mediterranea)”(Adler 1997) nella quale sarebbe stato
possibile condividere una struttura regolatrice e una identità collettiva
tali da supportare un processo di pace e dialogo.
• Questo fu fatto per far emergere la reaà sociale dei Mediterranei su
diversi livelli, una coesistenza pacifica di persone differenti le quali
differenze culturali fossero percepite come una risorsa di crescita
anzichè come ostilità.
• Il processo permise perciò con un senso di pluralismo culturale mirato
alla promozione di valori liberali, alla pratica e sviluppo di una
coesistenza pacifica e produttiva.
Community Region Building: problems
• Il Processo"community region building“ (Kodmani Darwish,
1998)sembra però aver rallentato con una visione negativa dell’
“Altro” …(?)
- Una quindicina di anni dopo la Dichiarazione de Barcellona ci sono
infatti molte critiche sul processo: la difficoltà ma anche la poca
propensione di alcuni paesi coinvolti (soprattutto quelli arabi)di
adattarsi alle riforme, che, dovuto alla dura politica,alla diversità
economico-sociale, rischia di essere vissuta come qualcosa da
tollerare anzichè condividere..
• In più, qualcuna delle paure più forti dei paesi europei, sono collegate
alle conseguenze di una nascita esponenziale di popolazione fra I
paesi non-europei e, in particolare, alle difficoltà nel dirigere il flusso
migratorio (Zallio, 2004).
Community Region Building: il problema dell’identità
culturale• Uno dei problemi fondamentali, spesso non riconosciuto, è il rischio di
“disconoscenza o “non riconoscenza della propria identità” (Taylor, 1992),un
fenomeno che è una sorta di ferita del “vitale bisogno umano ”e che puo diventare
una “forma di oppressione imprigionando qualcuno in un falso, distorto ed
esaaurito modo di vivere ” (Taylor, 1992); il rischio è ancora più grande quando il
contesto non è caratterizzato dalla reciprocità.
• Il problema dell’identità e la sua relazione con il suo stesso bagaglio culturale posto
da Tajfel (1981), Identificò questo come una parte fondamentale del SE STESSO,
la quale rilevanza non è assoluta ma si riferisce alla consapevolezza
dell’appartenenza ad un gruppo sociale, e anche al valore e significato emozionale
che ha per il soggetto .
• Il problema dell’Identità Sociale è centrale rispetto ai punti che abbiamo toccato,
perchè”questo connette l’ambiente sociale e il comportamento sociale”; questo
controlla e costruisce il pensiero sociale e getta le basi per regolare il
comportamento dentro e fra i gruppi (Turner, 1988 ).Questo è un problema che non
può essere sottovalutato se consideriamo la costruzione di una realtà sociale
Mediterranea funzionale alla coesistenza produttiva e pacifica di Identità multiple .
Mediterranean Community as Dual Identity
• La costruzione di questa realtà è possibile chiamarla Dual Identity
(Gaertner & Dovidio, 1999) e permette la costruzione di un nuovo e
superordinato in-group nel quale la ricatalogazione dei diversi gruppi
di appartenenza fornisce il risultato di una “Superordinate
Identity”(basata sull’esistenza di una comunità)e di una “Sub-group
Identity ” (originale) (Gaertner & Dovidio, 2000).
• In questa struttura, infatti, nonostante I possibili cambiamenti legati ai
differenti contesti, rimangono entrambe le identità,in un certo grado,
salienti (Gaertner, Dovidio et alii, 2007).
• Questo significa pensare a una “ potenziale comunità Mediterranea ”
(Licciardello, Damigella, & Eterno, 2009)come una realtà da costruire
sulle basi di un’analisi scientifica che coinvolga le complessità
funzionali per lo sviluppo di interventi che la complessità dell’oggetto
richiede.
Scopo
• Lo scopo di questa ricerca era di verificare se le rappresentazioni
sociali degli immigrati nordafricani che vivono nel sud-est della
Sicilia (La parte piu vicina all’africa)e quelle delle parti esterne
(politici e imprenditori)possa essere considerato come Dual Identity
(Gaertner, Dovidio et alii, 2007);
• Ipotizzammo che il problema principale, nonostante il coinvolgimento
economico e politico dell’E.U. e degli stati dell’accordo di
Barcellona,fosse un obiettivo complesso perchè comportava il bisogno
di preservare le Identità Sociali, non solo per chi aveva le radici
culturali nel sud del Mediterraneo ma anche per le parti esterne della
politica e del business delle coste del nord.
Participants
• N=158 Immigrati nordAfricani che vivono nel sud est della
Sicilia( bilancio del genere: 120 Males and 38 Females; age
range 14-63; Mean=33.54; Mdn=31,00; Mode=28) .
• N=73 Parti esterne Locali: n=43 politicians and n=30
imprenditori (Age range 26-77, Mean=48,95; Mdn=46,00;
Mode= 43,00
Materials
Un questionario di domande generiche;
2)a set of 7-point Likert scales (1=totally unsatisfactory; 7= totally satisfactory,
with 4=“indifference point”), per misurare:
• Rappresentazione sociale riguardante i tipi di rapporti tra le differenti
persone dei bacini del nord;
• Attitudini riguardanti l’importanza di preservare la loro identità e la
loro cultura(costumi,lingua,religione);
• Attitudini riguardanti l’importanza di stabilire buoni rapporti fra le
persone del bacino Mediterraneo;
Tre differenziali semantiche, riguardanti:
• Actual Self (io sono);
• Ingroup (i miei compaesani...);
• Mediterranean Outgroup (le altre persone del mediterraneo sono...)
ProceduraLe analisi dei dati sono state portate a termine grazie al pacchetto
statistico SPSS 15di Windows, usando MANOVA Linear Regression
Analysis, Student’s”t”e One test.
Per la scala Likert abbiamo calcolato i valori medi.
Per le differenziali semantiche noi: • Abbiamo calcolato la reliabilità di Cronbach's alpha: Actual Self
(α=.813), Ingroup (α=.879), Mediterranean Outgroup (α=.885), che ci
permette di considerare ognuna come scala;
• Poi considerata ogni differenziale semantica come una scale e calcolata la
somma delle età di ogni paio di risultati opposti (for each a score ranging
from -3, absolutely negative, to +3 absolutely positive, with the point of
indifference=0. In data analysis the total score for each S.D. was reduced
to 1-7, with the point of indifference=4);
• Abbiamo anche calcolato le distanze euclidee;
Euclidean Distances: formula
To calculate the Euclidean Distances we used the following formula:
e.g. for Actual Self and Ingroup: )ING-(AS 2
ii
AS=Actual Self, ING=Ingroup, i= each couple of opposite adjectives
in both S.D.
Risultati:visione d’insieme 1
Rapporti fra gli abitatnti delle coste mediterranee
• Caratterizzato da conflitti economici e politici(M=4.61) e scambi
economici(M=4.42) (i risultati sono cintenuti ma significatamente al di sopra del
“punto di indifferenza” (One test, respectively, p<.0001 and p=.004 );
• Sostanzialmente rigettato, (i risultati sono significatamente, at One Testal di sotto
del punto di indifferenza) accordi politici(M=3.66, p=.031 e rapporti culturali
(M=3.48, p=.001ma anche contrasti religiosi(M=2.59, p<.0001);
Confrontando i due gruppi le parti esterne piu degli immigrati indicano
scambi economici(M = 5.11 Vs 4.42 "t" = 2.984, p=.003e rapporti
culturali (M= 4:15 Vs. 3.48, "t" =2.935, p=.004), ma anche conflitti
religiosi (M=4.27 Vs. 2.59, "t" = 5.808, p=.0001).
Results: Overview-2
Messa in evidenza della preservazione della propria cultura e identità
• Immigrati (95.5%) e parti esterne (94.4%) sono inclini a preservarela loro identità
e cultura
Gli immigrati piu che le parti esterne apprezzano l’idea di prese3rvare la propria
identità culturale
Il piu possibile, perchèl’identità culturale è ls base dell’identità personale(M=6.34 Vs
5.58, p=.001),
• E in tutti i casi, perchè non è giusto abbandonare la strada dataci dai nostri antenati
la cui saggezza dovrebbe essere la guida per la propria vita(M=5.56 Vs 5.07,
p=.042).
Ma anche , sebbene con poco punteggio(coincide con il punto di indifferenza)che:
è importante sforzarsi ad adattarsi alle altre cultureper ridurre il piu possibile i
problemi di integrazione(M=4.20 Vs. 3.37, t=2.905, p=.004)
• È importante creare una cultura universale che possa gettare le basi del vivere
insieme in maniera civile(M=4.06 Vs. 3.15, t = 2.997, p=.003).
Results: Overview-3
Importanza data al bisogno di creare rapporti positivi con gli altri gruppi che vivono
lungo le coste dei bacini Mediterranei
• Immigrati (97.4%) e parti esterne(97.3%) concordano sul bisogno di stabilire
buoni rapporti con le persone che vivono lungo le coste del mediterraneo. .
Immigrati e parti esterne (senza differenze statistiche)considerano che è:
- necessario per costruire una società pluraliste e veramente democratica, fondata
sul benessere che solo il contributo di differenti forze puo assicurare(M=5.78),
• Perchè solo conoscendo e capendo tutti gli altri puo esistere un rapporto civile e
tollerante(M=5.92);
• E anche per ridurre i conflitti (M=5.22).,
Entrambi rigettano decisamente le ipotesi opposteche avvantaggia il termine
Ingroup:
• É meglio ridurre i contatti per evitare conflitti(M=2.29 Vs. M=1.75,p=.03);
• Tutti dovrebbero stare nel proprio paese, sarebbe l’unico modo per evitare
contaminazioni(culturali e raziali) ed avere una societàperfettamente ordinata .
(M=2.20 Vs. 1.66, p=.03).
Results:Ovierview-4, Mean scores
Social Identity and Mediterranean Outgroup representation.
1, 12 80 , 9 2 9
1, 2 7 9
0 , 5 6 2
0 , 13 4
1, 4 7 8
-3
-2
-1
0
1
2
3
1 2 3
ImmigrantsStakeolders
Manova F =31,608, p<.001
1-Actual Self
2-Ingroup
3-Med.Outgroup
1)F =5,740, p=.017; 2)F =30,161, p<.001; 3)F =89,614, p<.0001-
1,959
1,719
2,1212,259
1,98
1,762
1
1,5
2
2,5
3
1 2 3
ImmigrantsStakeolders
1-Actual Self/Ingroup
2-Actual Self/Medit.Outgroup
3-Ingroup/Medit.Outgroup
Manova F =4,972 p<.001
1)F =12,974, p<.0001; 2)F =12,854, p<.0001; 3)F =7,95, p=.005
Results:Ovierview-4-Bis, Euclidean Distances
Social Identity and Mediterranean Outgroup representation.
Results: Social Identity Effects on the Social Representations
Regarding Relationships between Mediterranean Peoples-Immigrants
Mediterranean Outgroup Political Agreementsβ = -.225, t= -2.872, p=.005
Ingroup
Cultural relations
β =-.174, t= -2.201, p=.029
Economic, political
conflicts
β = .249, t= 3.196, p=.002
Preserving Identity
and cultural features,
in all cases
Preserving Identity and
cultural features,
where possible
β = .180, t= 2.284, p=.024
β = .383, t= 5.165, p<.0001
Sforzarsi ad adattarsi
alle altre culture
β = .197, t= 2.498, p=.014
Actual Self
Preservare un’identità culturale
Non è mai un problema
β = -.197, t= -2.507, p=.013
Establish positive relationships
with the Mediterranean
β = .326, t= 3.286, p=.001
Minimize contact to
reduce conflicts
β = -.244, t= -3.126, p=.002
Tutti dovrebbero stare
nel prorpio paese pe
r evitare contaminazioni
β = -.327, t= -4.314, p<.0001
Results: Social Identity Effects on the Social Representations
Regarding Relationships between Mediterranean Peoples-Stakeolders
Ingroup
Preserving Identity
and cultural features,
in all cases
Preserving Identity and
cultural features,
where possible
β = .403 t= 3.689, p<.0001
β = .333, t= 2.958, p=.004
Actual Self
Preserving cultural Identity:
I have never thought about this
β = -.261, t= -2.265, p=.027
Preserving cultural Identity:
I don’t think it is so important
β = -.343, t= -3.052, p=.003
Conclusion-I
• I risultati sembrano confermare che l’ipotesi della costruzione di una
realtà sociale mediterranea altamente ordinata,in termini di Dual
Identity si auna questione assai complicata, perchè coinvolge processi
profondi e culturalmente significativi come l’Identità Sociale.
• Questa complessità era caratteristica in tutti quelli che hanno una
Identità profondamente radicata nelle culture delle coste del
Mediterraneo Meridionale e anche in quelle che l’hanno radicata nelle
culture dei bacini Settentrionali .
• Nelle Parti Esterne del Nord le difficoltà sono state maggiori,
dovrebbero essere piu aperti nei confronti della costruzione di una
nuova entità culturale di alto livello .
Conclusion-II
• Questo orientamentoera confermeto nella loro rappresentazione con
medie più positive rispetto alle parti esterne, entrambi dei loro
INGROUP e del MEDIDITERRANEAN OUTGROUP. La rilevanza
dei dati è ancora più grande quando cosideriamo che sono stati
ottenuti con differenziali semantiche,che significa piazzarli su un
livello piu implicito, meno affetti da fenomeni come Acuiscence set e
social desiderability(Licciardello, 1994). .
• I dati sembrano confermare il bisogno di un approccio alla costruzione
potenziale di una comunità mediterranea(Licciardello, Damigella, &
Eterno, 2009) che sia piu attenta ai problei di identità e piu
consapevole delle difficoltà nel dialogo fradiverse culture che possa
coinvolgere quando c’è bisogno di ridefinire le fondamenta culturali
che creano l’Humus un questa .
Many Tanks!