TU TAMBIEN PUEDES PARARLOIl servizio volontario europeo a sostegno alla campagna di

prevenzione dell’HIV-AIDS per e con i giovani nicaraguensi

Note di un'esperienza

This booklet was written by Alessandro Dal Pra, evs volunteer and Alessandra Rosa.

We would like to thank all the others that contributed to this project, especially Terra Nuova .

Design and Supervision: Laura Schiavo

This project has been funded with support from the European Commission. This publication reflects the

views only of the author, and the Commission cannot be held responsible for any use which may

be made of the information contained therein.

Il servizio volontario europeoLa possibilità per i giovani europei di svolgere un servizio di volontariato sociale in uno dei Paesi della Unione Europea nasce nel 1996, quando il Consiglio dei Ministri ed il Parlamento Europeo varano una fase pilota di un programma che rientra nel quadro della mobilità giovanile. Il programma è denominato Servizio Volontario Europeo per i giovani. La fase pilota è durata due anni e grazie ai risultati positivi riscontrati in questo periodo la Commissione, il Parlamento ed il Consiglio dei Ministri decidono nel 1998 di rinnovare l'opportunità di usufruire di questo servizio. Il programma fu riconfermato fino al 31 dicembre 1999.

Il 31 dicembre 1999 sono andati ufficialmente in scadenza i programmi in favore della gioventù promossi dall’Unione Europea e gestiti direttamente dalla Direzione Generale E.A.C. della Commissione Europea: Leonardo, Gioventù per l’Europa, Socrate e Servizio Volontario Europeo.

Nel 2000 sia Gioventù per l'Europa sia il Servizio Volontario Europeo sono stati incorporati in un nuovo programma comunitario che si chiama GIOVENTU'. Questo nuovo programma durerà 7 anni (2000 - 2006) ed ha ricevuto un finanziamento complessivo di 520 milioni di Euro.

Dal 1 gennaio 2007 e fino al 31 dicembre 2013 è entrato in vigore il nuovo programma Gioventù in Azione. All'interno del programma Gioventù in Azione della Commissione Europea, il Servizio Volontario Europeo per giovani è stato classificato secondo i nuovi criteri del programma.

E' possibile svolgere lo SVE in un paese extraeuropeo, come nel caso del presente progetto.

Per partecipare al Servizio Volontario Europeo

devi contattare un'associazione di invio, tra quell e presenti nel Data Base Europeo alla pagina web: http://ec.europa.eu/youth/evs/aod/hei_en.cfm

Per maggiori info visita i siti ufficiali:

http://www.agenziagiovani.it/http://ec.europa.eu/youth/index_en.htm#

Lo youth passYouthpass è una vera e propria certificazione prevista dall’Unione Europea all’interno del nuovo programma “Youth in action”. Serve a veder riconosciuti i risultati acquisiti nei percorsi di apprendimento non formale in particolare quelli acquisiti attraverso lo svolgimento di un progetto nel quadro di tale programma. Anche se questo rappresenta un grosso passo in avanti in materia di riconoscimento, non è ancora del tutto completo, dal momento che la certificazione Youthpass è prevista solamente per tre delle azioni del programma “Youth in action”:

Azione 1.1. Scambi di giovani: ciascun partecipante a uno scambio di giovani ha diritto al rilascio di uno Youthpass, che descrive e convalida l'esperienza di apprendimento non formale. Tramite lo Youthpass la Commissione europea certifica che l'esperienza svolta attraverso il programma è riconosciuta come esperienza d’istruzione nonché come periodo di apprendimento non formale e di apprendimento informale.Azione 2 SVE: ogni volontario ha diritto al rilascio di uno Youthpass, che descrive e convalida l'esperienza di apprendimento non formale. Questo documento può essere di notevole vantaggio per il futuro percorso formativo o professionale del volontario. Attraverso lo Youthpass la Commissione europea certifica che l'attività di volontariato è riconosciuta come un'esperienza d’istruzione nonché come periodo di apprendimento non formale e di apprendimento informale. Il rapporto sui risultati conseguiti è compilato dal volontario insieme ad un rappresentante dell'organismo ospitante, è firmato da entrambi e consegnato al volontario direttamente alla fine dell’attività di volontariato svolta all’estero.Azione 4.3. Formazione e messa in rete di coloro che operano nel campo dell’animazione e

delle organizzazioni giovanili: ciascun partecipante a un progetto Formazione e messa in rete ha diritto al rilascio di uno Youthpass, che descrive e convalida l'esperienza di apprendimento non formale. Tramite lo Youthpass la Commissione europea certifica che l'esperienza maturata con il programma è riconosciuta come esperienza d’istruzione nonché come periodo di apprendimento non formale e di apprendimento informale.

Per avere validità il certificato Youthpass deve riportare il timbro dell’Agenzia

Nazionale.

Per maggiori info visita il sito ufficiale:http://www.youthpass.eu

Informazioni

sul

Nicaragua

Il Nicaragua è un paese dell’America Centrale, situato a sud dell’Honduras e a nord del Costa Rica.Ha una popolazione di circa 5,5 milioni di abitanti e una superficie equivalente a circa un terzo dell’Italia. È un paese fondamentalmente agricolo, i cui coltivi principali sono il cotone, il caffè ed il cacao, le banane e la canna da zucchero.

In Nicaragua esiste un sistema di produzione semi-industriale basato sulle “zone franche di produzione”: imprese straniere che possono creare la loro attività privata senza pagare tasse allo stato e senza l’obbligo di garantire le garanzie minime per i lavoratori. Molti le considerano vere e proprie forme moderne di schiavitù.

Come stanno le persone in Nicaragua

L’80% del popolo nicaraguense vive in condizione di povertà (vive con meno di 2 $ al giorno). Di questo 80% il 60% è in condizione di estrema povertà (vive con meno di 1$ al giorno)

Le principali problematiche del Paese sono:

Mancanza di un sistema economico produttivo efficiente ed efficace

Mancanza di infrastrutture

Istruzione pubblica di bassa qualità e istruzione privata con costi insostenibili per la popolazione

Radicata cultura “machista”, che costringe la società a strutturarsi gerarchicamente e impone modelli familiari basati sulla violenza, sull’affermazione dell’uomo e la sottomissione della donna

La strada più grande e importante del Nicaragua....

Casa tipica nelle aree rurali

Problematiche

legate alla

saluteLe malattie più diffuse sono il dengue, la malaria e l’HIV/AIDS, oltre alle normali patologie che se diagnosticate per tempo avrebbero sicuramente meno conseguenze

I vari centri di salute presenti nel paese mancano di una coordinazione a livello di dipartimento e nazionale, questo porta a un servizio inadeguato rispetto alle necessità

Mancano di una progettualità nel lavoro di prevenzione, tanto che le azioni di educazione alla salute sono sporadiche e poco incisive

HIV e AIDS in nicaragua Problematica diffusa, ma che negli

ultimi anni ha quadruplicato il numero di contagi

Il contagio si è sviluppato soprattutto nelle fasce giovani e adolescenti

Fino a pochi anni fa i contagiati erano soprattutto uomini adulti, con una proporzione di una donna contagiata ogni 8 uomini. Ora, nel gruppo di età dai 15 ai 19 anni, il rapporto è una donna ogni 2,5 uomini. Il contagio si è quindi fortemente “ringiovanito” e “femminilizzato”

Esistono organizzazioni che lavorano sul tema della lotta all’HIV-AIDS nel Paese, nessuno nella zona pacifica-sud.

Il progetto integrato di lotta all'HIV/AIDS

Terra Nuova sta realizzando questo progetto in consorzio con GVC, CIES-UNAN, Fundaciòn Xochiquetzal

L’obiettivo è ottenere un cambio di attitudine da parte di tutti rispetto all’HIV-AIDS, da parte dei giovani, donne, uomini, personale sanitario, e tutta la popolazione in generale, essendo che il contagio oramai è una pandemia.

Il progetto sve inizia

La ricercaNel luglio 2008 è stata realizzata una ricerca per individuare i fattori che possono aiutare a limitare il contagio del virus.

Sono stati intervistati 3007 adolescenti e giovani, uomini e donne, tra i 15 ed i 23 anni, e 1500 donne in età fertile, tra i 30 e 49 anni.

Il risultato è stato che le coloro che sono iscritti e frequentano la scuola metto in atto una serie di dinamiche che limita il diffondersi del contagio, specialmente in quelle scuole dove c’è la figura del consulente.

Inoltre si è visto che le “reti sociali” ed in genere il sentirsi di appartenere a qualche gruppo o esser parte della famiglia, limita il contagio e la diffusione della malattia. Questo avviene poiché i questi gruppi si ha la confidenza e la libertà di parlare liberamente della malattia e dei modi di prevenirla.

Il ruolo del volontario SVE

Dalle informazioni ricavate dalla ricerca il progetto si è orientato a formare docenti delle scuole superiori e persone che in genere lavorano con adolescenti e giovani

Sono state realizzate e si stanno ancora realizzando le attività della grande campagna di sensibilizzazione, all’interno della quale ho partecipato anch’io!

La campagna di sensibilizzazione e

di comunicazioneSono stati elaborati prodotti di comunicazione

I programmi radioUn gruppo di ragazzi per ogni dipartimento dove si sta lavorando il progetto realizzano dei programmi in radio progettati, elaborati e realizzati da loro stessi

In questi programmi, che sono in genere un’ora a settimana, parlano di HIV-AIDS, e malattie sessualmente transmettibili. Ma non solo, l’obiettivo è che i ragazzi socializzino le tematiche della sessualità, della relazione di coppia, dei sentimenti che stanno alla base delle azioni, al fine di poter scegliere in modo responsabile quali azioni compiere e quali no.

La campagna Plan VeranoEssendo che il progetto coinvolge municipi tipicamente turistici, abbiamo deciso di realizzare una campagna in coordinazione al Ministero della Salute mirata ai giovani che si trovano in situazioni propizie a possibili contagi

Essendo che il progetto coinvolge municipi tipicamente turistici, abbiamo deciso di realizzare una campagna in coordinazione al Ministero della Salute mirata ai giovani che si trovano in situazioni propizie a possibili contagi

>>Abbiamo montato delle cabine in cui le persone potevano realizzare la prova rapida dell’HIV

>>Abbiamo distribuito preservativi e materiale informativo sull’infezione

>>Il tutto è stato realizzato nelle spiagge del lago Cochibolca e di San Juan del Sur, nel periodo della settimana santa

En finalIl Servizio Volontario Europeo mi ha permesso di fare questa esperienza che ha inciso sicuramente molto nelle mie scelte, personali e lavorative

La possibilità di conoscere “l’altra parte del mondo”, quella povera, in via di sviluppo e bisognosa è sicuramente la chiave di lettura migliore per vedere con occhio critico quello che succede qua

Cercar di capire come un paese come il Nicaragua da risposta a questi problemi, che sono gli stessi che abbiamo noi qua, forse ci permetterebbe di migliorare anche le nostre azioni ci farebbe imparare nuove strategie per combattere le nostre battaglie