venezia biblioteche e digital humanities 28/10/2013
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Biblioteche e Digital HumanitiesQualche spunto su un incontro possibile, forse già in atto
Giovanni ColavizzaLeibniz Institute of European History, Mainz
EPFL DHLab, [email protected]
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Giovanni Colavizza Biblioteche e Digital HumanitiesVenezia, 28/10/2013
Definire le Digital Humanities.. cont.
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•Farne a meno del tutto: “un termine di comodo”•Provarci seriamente: eg. Wikipedia•Minimale: “una comunità di pratiche” (cioè non una disciplina scientifica)
•Super minimale: Twitter..
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Definire le Digital Humanities.. cont.
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Impresa “impossibile”?500 definizioni visualizzate a caso: http://whatisdigitalhumanities.com
•Farne a meno del tutto: “un termine di comodo”•Provarci seriamente: eg. Wikipedia•Minimale: “una comunità di pratiche” (cioè non una disciplina scientifica)
•Super minimale: Twitter..
Giovanni Colavizza Biblioteche e Digital HumanitiesVenezia, 28/10/2013
Definire le Digital Humanities.. cont.
3@Melissa Terras
Giovanni Colavizza Biblioteche e Digital HumanitiesVenezia, 28/10/2013
La storia, in pillole
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•Index Thomisticus, Padre Busa e l’IBM, 1949.•“L’historien de demain sera programmeur ou il ne sera plus.”
Emmanuel Le Roy Ladurie, 1967.•Text Encoding Initiative e Humanist discussion group, 1987.•WWW, 1991.•Blackwell’s Companion to Digital Humanities, 2004.•Alliance of Digital Humanities Organizations. Parte il primo Dottorato in DH, 2005.
Google n-gram: “Digital Humanities”
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DH - l’oggetto di studio
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“La contrapposizione tra fare ed intrepretare ci rimanda alla vecchia differenza tra creare e criticare. Le DH producono strumenti digitali per rispondere alle tradizionali domande delle discipline umanistiche, o usano gli usuali metodi di queste discipline per approcciare criticamente i contenuti digitali? Entrambe: pluralità.”Kathleen Fitzpatrick in Debates in the Digital Humanities, 2012
“I digital humanists cercano di rispondere alle domande tradizionali delle discipline umanistiche, affiancando all’approccio critico ed interpretativo, la produzione sperimentale di strumenti digitali e metodi formali. I dati oggetto di studio hanno forma digitale, anche se non necessariamente sono nati digitali, potendo essere il risultato di digitalizzazione [processo non neutro!].”Giovanni, Venezia 2013
Problema:Esistono le Digital Humanities per se?
Fatto:Il King’s College di Londra ha recentemente modificato il corso di Dottorato in Digital Humanities, inserendo diversi curricula in DH più un altro campo disciplinare a scelta (eg. Digital Historical Studies)
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DH - il metodo
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“[..] la macchina di Turing [l’uso del calcolatore, diciamo] impone delle condizioni, e in particolare obbliga a formalizzare il ragionamento, e alla formalizzazione dei dati. [..] L’informatica introduce nelle discipline umanistiche nuove procedure e concetti metodologici, specialmente per ciò che riguarda la formalizzazione dei problemi e la rappresentazione dei dati.” Tito Orlandi, Is Humanities Computing a Discipline? 2002
“Il fulcro delle DH, dopotutto, non è la tecnologia, ma la forma particolare di interazione che caratterizza l’atto di costruire strumenti, modelli, sistemi e rappresentazioni per gli oggetti tradizionali dello studio delle discipline umanistiche.” Stephen Ramsay in Digital Humanities Pedagogy, 2012
“Credo che combinare l’uso di vari esempi di diversi tipi di modelli formali, con quelli che sono al presente chiamati metodi tradizionali (come la lettura ravvicinata), sia un’utile direzione d’indagine.” Øyvind Eide in Humanist discussion group, 26/10/2013
Disclamer: molti la pensano diversamente!
Domande:Cosa ne è di tutte le altre dimensioni delle digital humanities?C’è qualcosa che ci accomuna?
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DH - qualcosa di condiviso..
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I punti in comune nella ricerca:
• si presenta (anche) in forma digitale• utilizza (anche) metodi e strumenti digitali• affronta (anche) temi di cultura digitale• costruisce e sperimenta con tecnologie digitali (sempre)• pratica l’auto-critica degli strumenti utilizzati (sempre)
I principi guida:
•Critical (& Theoretical)•Iterative & Experimental•Collaborative & Distributed•Multimodal & Performative•Open & Accessible
A Guide to Digital Humanities, http://sites.library.northwestern.edu/dh/values-methods/
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Il ruolo delle biblioteche
“Cosa ci chiede la comunità delle DH? Che cosa dobbiamo fare come istituzioni, per facilitare i ricercatori che vogliono utilizzare i nostri dati [patrimonio digitale]? Come vorreste ottenere questi dati? Sarebbe meglio un laboratorio con il supporto di tecnici e programmatori? Vorreste quantità piuttosto che qualità? Che formati [di dati] preferireste?
[..] Come vi possiamo aiutare?” “Where do you need us?” — The National Library in the Digital HumanitiesPoster alla DH Conference 2013, Nebraska, Lincoln
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Giovanni Colavizza Biblioteche e Digital HumanitiesVenezia, 28/10/2013
Il ruolo delle biblioteche
“Cosa ci chiede la comunità delle DH? Che cosa dobbiamo fare come istituzioni, per facilitare i ricercatori che vogliono utilizzare i nostri dati [patrimonio digitale]? Come vorreste ottenere questi dati? Sarebbe meglio un laboratorio con il supporto di tecnici e programmatori? Vorreste quantità piuttosto che qualità? Che formati [di dati] preferireste?
[..] Come vi possiamo aiutare?” “Where do you need us?” — The National Library in the Digital HumanitiesPoster alla DH Conference 2013, Nebraska, Lincoln
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Qualche numero:360 Abstracts (short/long papers, panels, workshops)14 da biblioteche, 6 da archivi o progetti collegati (eg. Medici Archive)
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Il ruolo delle biblioteche (in generale)1) garantire un accesso ampio all’informazione culturale,2) rendere possibile la manipolazione dell’informazione,3) esplorare nuovi modi per comunicarla,4) migliorare il supporto all’insegnamento e apprendimento,5) avere un impatto pubblico.
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Il ruolo delle Digital Humanities
1) provide wide access to cultural information, 2) enable manipulation of that data, 3) transform scholarly communication, 4) enhance teaching and learning, and5) make a public impact.“Why Digital Humanities”, presentazione sugli obiettivi delle DH, oltre alla ricerca accademica. Lisa Spiro, 2011.
1) garantire un accesso ampio all’informazione culturale,2) rendere possibile la manipolazione dell’informazione,
3) esplorare nuovi modi per comunicarla,4) migliorare il supporto all’insegnamento e apprendimento,
5) avere un impatto pubblico.
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Il ruolo delle Digital Humanities
1) provide wide access to cultural information, 2) enable manipulation of that data, 3) transform scholarly communication, 4) enhance teaching and learning, and5) make a public impact.“Why Digital Humanities”, presentazione sugli obiettivi delle DH, oltre alla ricerca accademica. Lisa Spiro, 2011.
1) garantire un accesso ampio all’informazione culturale,2) rendere possibile la manipolazione dell’informazione,
3) esplorare nuovi modi per comunicarla,4) migliorare il supporto all’insegnamento e apprendimento,
5) avere un impatto pubblico.
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Allora possiamo collaborare!
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1) Ampio accesso“Il cuore delle DH non è la produzione di conoscenza, ma la riproduzione della conoscenza. Si tratta di sfidare i modi in cui la conoscenza è rappresentata e condivisa.” Mark Sample, 2011 @SampleReality
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Tecnologia:Grafica
Tecnologie Web
https://candide.bnf.fr
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2) Manipolazione e riuso dei contenuti
Gli utenti possono interagire, riutilizzare, creare nuovi contenuti e arricchire quelli già presenti.
Quello che fa Google..
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Tecnologia:solo una piccola aggiunta al
catalogo..
http://discovery.nationalarchives.gov.uk/SearchUI/all-tags/what-are-tags
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Edizione digitale in divenire: Digital Thoreau
Walden: A Fluid Text Edition. “Versioning machine” di tutte le revisioni del testoThe Reader’s Thoureau: A Social Edition. Commenti e conversazioni degli utenti accompagnano il testo
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Tecnologia:TEI
WordPress
http://www.digitalthoreau.org/
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3) Trasformare la comunicazione accademica (~scholarly communication)
Dall’invecchiamento pianificato (pubblicazioni cartacee) ad una (possibile) ridefinizione costante tramite accesso digitale.
Contenuto e presentazione sono separati, rinegoziabili dall’utente stesso.
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Tecnologia:Pundit @Net7
http://www.ctl.sns.it/doni
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Archivio Digitale: Das Totenbuch“Il Libro dei Morti”, o “Proverbi sull’uscire nel giorno”.
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Tecnologia:Tecnologie Web
Text AnalysisGIS
GraficaMetadati (eg. MODS, RDF DC, OAI-PMH)
http://totenbuch.awk.nrw.de
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4) Nuovi modi per imparare
Espandere le offerte formative che le biblioteche propongono (o potrebbero proporre): piattaforme di insegnamento online, tutorial, eventi..
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5) Collaborare con il pubblico
Gli utenti (anche “remoti”) possono partecipare attivamente alle attività della biblioteca.
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“Vogliamo riportare in vita il vasto ed internazionale patrimonio culturale conservato alla British Library, tramite esperienze immersive ed interattive. Con il coinvolgimento del pubblico, in particolare nello spazio digitale, dimostreremo a tutti l’importanza della ricerca e il valore del patrimonio culturale.” British Library vision for 2020.
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Crowdsourcing: HarryRansomCenterFragments
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Tecnologia:Facebook e Flickr
https://www.facebook.com/HarryRansomCenterFragments
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E altro ancora.. (ricerca)Cosa chiediamo alle biblioteche (o ai bibliotecari), in quanto ricercatori in DH:
•assistere, guidare e formare gli utenti •informare sulle risorse disponibili ed i progetti in corso in un determinato ambito (subject librarian)
•fornire supporto “tecnico”: accesso e gestione dei dati (web and database hosting, metadata standards, open access and copyright), fornirne di nuovi (digitalizzazione, trascrizione, OCR, catalogazione), cura a lungo termine (preservation), scoperta, ricerca e disseminazione dei risultati•oltre a dare risposte a problemi concreti, assumere un ruolo attivo!
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I primi passi - I
Per farsi un’idea:
•Pubblicazioni (Eg. Debates in the Digital Humanities, online: http://dhdebates.gc.cuny.edu/)•Riviste (Eg. Journal of Digital Humanities http://journalofdigitalhumanities.org/ o Digital Humanities Quarterly http://www.digitalhumanities.org/dhq/)•Il web (blog, twitter, newsletter, ..). Ad esempio:
-DH+Lib http://acrl.ala.org/dh/
-Code4Lib http://code4lib.org/
•Progetti nel proprio ambito di interesse. Ad esempio, per la Storia del Libro:-Société Typographique de Neuchâtel Archive http://chop.leeds.ac.uk/stn/interface/
-Emblematica Online http://emblematica.grainger.illinois.edu/
-The Atlas of Early Printing http://atlas.lib.uiowa.edu/
•Digital Humanities and the Library, una bibliografia: http://miriamposner.com/blog/digital-humanities-and-the-library
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I primi passi - IIPartecipare e restare informati:•Online
-DHNow http://digitalhumanitiesnow.org/
-Humanist Discussion Group http://dhhumanist.org/
•Conferenze, THATCamps, Hackdays, .. -Digital Humanities calendar: http://digital-conferences-calendar.info/
-6th Qualitative and Quantitative Methods in Libraries International Conference (QQML2014), 27 - 30 May 2014, Kadir Has University, Istanbul, Turkey: http://www.isast.org/qqml2014.html
Formazione:•Risorse online: http://toolingup.stanford.edu/ e http://dirt.projectbamboo.org/
•MOOCs https://www.coursera.org
•Summer Schools (Eg. la recente Venice Fall School)
Collaborare con altri e lanciare un progetto.. :)21
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Un auspicio
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“Se le Digital Humanities avranno successo, scompariranno.” Michael Witmore, Director of the Folger Shakespeare Library (2013, Modern Language Association annual meeting).
La mia speranza è che le biblioteche restino con noi e in buona salute, magari con qualche novità da proporci..
Grazie per l’attenzione
Giovanni ColavizzaLeibniz Institute of European History, Mainz
EPFL DHLab, [email protected]
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Visualizing the Bible @Chris Harrison