wait n°45
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The new issue of the italian free press magazine Wait!TRANSCRIPT
PUMA È DA SEMPRE VICINA AL MONDO DELLA
MUSICA E PARTNER DEI SUOI PRINCIPALI
INTERPRETI. SABATO 4 OTTOBRE, AL LANIFICIO
25 A NAPOLI, HA PORTATO IN SCENA LA TERZA ED ULTIMA TAPPA
DELL’EVENTO ISPIRATO AL CLASSICO BLOCK
PARTY (UNA TIPICA FESTA DI STRADA NATA NEI
QUARTIERI NEWYORKESI) IN COLLABORAZIONE CON URBAN JUNGLE,
FRANCHISING PROJECT INTERNAZIONALE DI
RIFERIMENTO PER LA CULTURA STREETWEAR
NAPOLETANA E NON SOLO. LA CILIEGINA SULLA TORTA CHE HA RESO DAVVERO
IMPERDIBILE LA SERATA È STATO IL COINVOLGIMENTO ARTISTICO DI ENSI, RAPPER E MIGLIOR
FREESTYLER ITALIANO DA ANNI TESTIMONIAL
PUMA, CON CUI IL BRAND HA CREATO IL PROGETTO NUMERO UNO BATTERY.
L’OBIETTIVO DELL’EVENTO È STATO QUELLO DI PORTARE IN SCENA UN DJ SET DAL VIVO, UNICO IN ITALIA,
CHE UNISSE LA MUSICA CLUB CONTEMPORANEA CON L’INTRATTENIMENTO
AL MICROFONO DI RAP E FREESTYLE, IL TUTTO
CONDITO DA REMIX E MASH UP ESCLUSIVI. HIP–HOP, DANCEHALL
E RITMI TROPICALI
HANNO CONTAMINATO LA DINAMICA SELEZIONE MUSICALE ABBATTENDO
I CONFINI DEL GENERE, DALLA TRAP
ALL’ELECTRO PASSANDO PER LA MOOMBAHTON.IL WARM UP È STATO AFFIDATO A DJ MAD
KID AKA “THE JUGGLING MAESTRO” STORICO DJ RICONOSCIUTO COME UNO DEI PERSONAGGI
PIÙ ATTIVI E PRODUTTIVI DEL PANORAMA
REGGAE/DANCEHALL IN QUESTO PAESE. FAMOSI I SUOI MIXTAPE, VERI E PROPRI “CLASSICI” PER I CULTORI DEL GENERE,
INCREDIBILI I SUOI DJ SET CHE ACCONTENTANO
TUTTO IL DANCEFLOOR SENZA MAI RISULTARE
SCONTATO.SABATO SCORSO IL
LANIFICIO 25 IN PIAZZA ENRICO DE NICOLA 46, UNO SPAZIO DI STRAORDINARIA
BELLEZZA SITUATO IN UNO DEI QUARTIERI POPOLARI RICCHI DI
STORIA E TRADIZIONE, SI È TRASFORMATO COSÌ IN UNA VERA
LOCATION URBANA, PERSONALIZZATA DAGLI
ESAGONI, SIMBOLO DELLA TECNOLOGIA
TRINOMIC, CHE HA VISTO GLI OLTRE TRECENTO
OSPITI SCATENARSI FINO AL MATTINO AL RITMO DI
OTTIMA MUSICA.ECCO QUALCHE
IMMAGINE DELLA SERATA.
Wait! TALENTI E AVANGUARDIE
CREATIVE
Quadrimestrale illustrato di Arte, Moda, Musica e Tendenze a distribuzione
gratuita
7-8/ 2015Anno X - Numero 45
Direttore Responsabile
Maurizio ScorbatiDirettore Editoriale
Marco Bianchi [email protected]
Caporedattore e
consulente graficoAnnalisa K. Varesi
Pierpaolo Bironi, Iucu, Marco Goi, Luca
CeccarelliHanno collaborato
Riccardo Fano, Marta Guarnori
Pubblicità
Wait Media srl [email protected]
LA COPERTINA E’ REALIZZATA DA
MARCO LODOLAEditore
Wait Media srl, Via Capsoni 21, Pavia
Stampa
Nexive spa
Aut. del Tribunale di Pavia n. 3/2012
registro stampe cartaceo del 26/1/2012
L’EDITORIALE di Marco Bianchi
E’ UN MOMENTO DI INCREDIBILI CAMBIAMENTI NEL MERCATO DEL FASHION.
ANCHE MOLTO DOLOROSI. A TRATTI SEMBRA ARRIVARE UNA RIPRESA,
POI ARRIVA UNA STAGIONE DIFFICILISSIMA COME QUELLA DA CUI STIAMO
USCENDO. CHE MIETE TANTE VITTIME: CHIUDONO BRAND, NEGOZI E
SHOWROOM, MA NE APRONO ALTRETTANTI DI NUOVI. SI PROVA A RIPARTIRE.
A LOTTARE. A RINASCERE.
ANCHE IN WAIT È ARRIVATO UN MOMENTO IMPORTANTISSIMO.
SIAMO NATI COME UN MAGAZINE CARTACEO, ABBIAMO ABBRACCIATO SUBITO
IL WEB, CON I NOSTRI BLOG CHE SONO DIVENTATI COLONNE PORTANTI DEL
PROGETTO.
OGGI PERO’ ANDIAMO VERAMENTE OLTRE E ANNUNCIAMO UFFICIALMENTE
LA NASCITA DEL NOSTRO SHOWROOM ONLINE.
NON SIAMO PIÙ UN MAGAZINE E NEANCHE UN WEB MAGAZINE, SIAMO UNA
PIATTAFORMA INTEGRATA, A 360 GRADI, DI COMUNICAZIONE. PER LANCIARE
BRAND E PRODOTTI SUL MERCATO, PER LANCIARE NOTIZIE, PER METTERE
IN CONTATTO BRAND, BUYER E CLIENTI FINALI. SEMPRE CON IL CUORE E LA
MENTE SINTONIZZATI SUI NUOVI TALENTI E LE AVANGUARDIE CREATIVE.
OGGI WAITORDER, A POCHE SETTIMANA DAL LANCIO HA AVUTO UN
ACCOGLIENZA INCREDIBILE: CENTINAIA DI NEGOZI REGISTRATI SULLA
PIATTAFORMA, MIGLIAIA NELLA NEWSLETTER E DECINE DI BRAND CHE CI
HANNO CONTATTATO PER ENTRARE SUL PORTALE. MOLTI DI QUESTI SONO
GIÀ OPERATIVI ONLINE CON LE LORO COLLEZIONI. UN SEGNO CHIARO, CHE
C’È VOGLIA DI PROVARE E SPERIMENTARE NUOVE VIE MA C’È ANCHE IL
CORAGGIO DI FARLO.
SE SOLO 10 ANNI FA IN ITALIA IL COMMERCIO ONLINE PRATICAMENTE NON
ESISTEVA E OGGI INVECE È UNA PARTE IMPRESCINDIBILE DEL MERCATO,
NOI SCOMMETTIAMO CHE QUESTO MECCANISMO SI REPLICHERÀ ANCHE PER
IL BUSINESS TO BUSINESS., IL COSIDDETTO B2B.
ED È PER QUESTO CHE SULLA NOSTRA PIATTAFORMA I BUYER DI TUTTO IL
MONDO GIÀ POSSONO VISIONARE I MIGLIORI BRAND, SCOPRIRE IN ANTEPRIMA
LE LORO COLLEZIONI E VOLENDO POSSONO EFFETTUARE DIRETTAMENTE
I PROPRI ORDINI ONLINE. O IN ALTERNATIVA CHIEDERE, ATTRAVERSO IL
PORTALE, UN APPUNTAMENTO FISICO IN SHOWROOM. DAL VIRTUALE AL
REALE. COMUNQUE VADA SI PASSA DALLA RETE.
SCOPRITE WAIT ORDER. NON VEDIAMO L’ORA CHE VEDIATE QUANTO
ABBIAMO FATTO. WWW.WAITORDER.COM
* * *Nessuna parte di questo periodico può essere riprodotta senza
l’autorizzazione scritta dei proprietari. La direzione non si assume alcuna responsabilità per marchi, foto e slogan usati dagli
inserzionisti, né per cambiamenti di date, luoghi e orari degli eventi segnalati.
WAIT! È UN MARCHIO REGISTRATOWWW.WAITMAG.COM - WWW.WAITFASHION.COM
Asus sta
cercando
di sfondare
nel mondo
Smartphone.
Dopo il buon
successo dello
ZenFone 1 ecco
che ha messo
sul mercato lo
ZenFone 2.
Wait ha provato
la versione da 16 GB con processore
Atom Quad Core Z3560 da 1.8 GHz
e 2 GB di Ram. Nella confezione
abbiamo trovato oltre al telefono
una dotazione standard con
alimentatore, cavo USB e auricolari.
Lo ZenFone 2 è uno smartphone
da 5 pollici molto curato in ogni
dettaglio. Il design è sottile e molto
minimale. Lo schermo è nitido e
con una risoluzione pazzesca dei
colori e delle immagini. Il retro del
telefono riporta la scritta ASUS e il
logo Intel, la superficie è di plastica
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TECH_Tech&Design DI PIERPAOLO BIRONI
WAITVS. ASUS
ABBIAMO PROVATO IN ESCLUSIVA GLI ULTIMI
GIOIELLINI ASUS. ECCO IL NOSTRO TEST
IN QUESTO NUMERO DI WAIT VI
SVELIAMO DUE PRODOTTI ASUS MOLTO
CHIACCHIERATI IN RETE CHE ABBIAMO
AVUTO L’OPPORTUNITÀ DI PROVARE.
SONO L’ASUS ZENFONE 2 E IL FONEPAD 8.
SONO DUE STRUMENTI MOLTO SIMILI, MA
ALLO STESSO TEMPO MOLTO DIVERSI ED
ADATTI A DIVERSE TIPOLOGIE DI UTILIZZO.
QUESTI PRODOTTI SONO L’ENNESIMA
PROVA DEL BUON LAVORO CHE LA CASA
TAIWANESE STA FACENDO SUI DISPOSITIVI
MOBILE. ECCO COME LI ABBIAMO
VALUTATI.
1. ASUS ZEN
FONE 2
opaca. Sotto la fotocamera ed il
flash trovate i tasti volume, molto
comodi anche come tasti di scatto
in modalità foto. Lo ZenFone 2 è
un telefono dual sim, ma solo una
delle due schede inserite funziona
fino a 4G, per l’altra vi dovrete
accontentare solo del 2G. Se volete
più spazio per immagazzinare i
dati potrete inserire una micro
SD fino a 64 GB. La fotocamera
posteriore è da 13 megapixel ed
ha una risoluzione eccellente.
Dalle prove fatte le foto risultano
nitide e brillantissime. Secondo noi
è una delle migliori fotocamere in
circolazione. La fotocamera frontale
ha una risoluzione di 5 Megapixel ed
è altrettanto buona soprattutto in
caso di scarsa luminosità.
La batteria, non removibile, ha
una buona durata. La perfetta
ottimizzazione software fatta da
ASUS permette di gestire la durata
della carica in modo ottimale. Con
un uso veramente intensivo del
telefono siamo riusciti a resistere una
giornata senza doverlo ricaricare.
Con un uso invece normale potrete
stare quasi due giorni senza aver
bisogno di vedere una presa di
corrente.
Tutto il pacchetto software messo
a disposizione da ASUS e la qualità
dell’audio sono un po’ la ciliegina
sulla torta di questo smartphone
che ci ha davvero stupito. Se usate
il telefono per giocare vi troverete in
mano una Ferrari. Se consideriamo
il prezzo contenuto che parte dalle
179 euro del modello base a 8 GB,
249 euro per il modello provato da
noi fino ad arrivare alle 359 euro del
modello a 32 GB con 4 GB di ram
possiamo dire che questo è uno
dei migliori telefoni in circolazione in
rapporto qualità prezzo. Adesso è
disponibile anche una versione a 64
GB con 4 GB di Ram al prezzo di 399
euro. Il voto che diamo allo ZenFone
2 è un 9 pieno. La perfezione non
esiste, ma ASUS ci va molto vicino.
garantiscono
la stessa resa
di alcuni
smartphone.
La mancanza
del flash non
vi permette
di catturare
immagini
ottimali in luoghi
chiusi. Tutto
sommato il
risultato è sufficiente, ma potrebbe
essere migliorato di molto.
Per concludere, visto il prezzo di
199 euro, è un prodotto ottimo se
siete businessman in cerca di uno
strumento che limiti i device che
ogni giorno dovete portare con
voi. La qualità e le caratteristiche
dell’Asus Fonepad 8 per noi valgono
un voto pari a 8,5. Consigliato.
tutte le impostazioni e le funzioni del
telefono migliorandone di molto le
performance e la facilità d’utilizzo.
Fino a questo punto il giudizio su
Asus Fonepad 8 è davvero ottimo.
La qualità costruttiva della scocca
ci ha davvero esaltato. Il tablet è
molto sottile e robusto e, nonostante
le dimensioni, nemmeno troppo
pesante. La scocca in materiale
plastico gli dona un certo fascino
ed è molto gradevole al tatto.
I pulsanti accensione e volume
sono facilmente raggiungibili e il
microfono riproduce i suoni modo
molto pulito e chiaro. Appoggiarlo
al viso per telefonare potrebbe
apparire un po’ strano, ma Asus
nella confezione ha inserito un paio
di auricolari che vi permetteranno di
gestire meglio il tablet.
Secondo noi la nota dolente è
la fotocamera. Pur ottenendo
delle ottime immagini i 2 MP
della camera posteriore non
TECH_Tech&Design
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Design accattivante e qualità
dei particolari balzano da subito
all’occhio per questo dispositivo
molto particolare.
Molti di voi penseranno che questo
Fonepad 8 non è adatto per fare il
telefono viste le dimensioni, oppure
che si addice di più a un pubblico
femminile vista la possibilità di essere
trasportato nelle borsette. Secondo
me invece è uno strumento molto
utile per chi lavora. Con un unico
device si ha a disposizione un
telefono 3G dual sim e un tablet
adatto a mostrare presentazioni,
ricercare dati e altro. Chi lo
acquista con lo scopo lavorativo
può anche pensare di non portarsi
dietro il cellulare ma di utilizzare
tranquillamente il Fonepad. L’Asus
Fonepad 8 è un dispositivo potente,
è mosso da un processore Intel
Atom Dual Core da 64 bit ha fino a
2 Gb di ram e uno storage di 16 Gb.
Può essere connesso sia in WiFi che
in Bluetooth. Nei 20 giorni di prova
il dispositivo ha sempre risposto
bene alle sollecitazioni software
dimostrandosi molto affidabile.
Lo schermo da 8 pollici si adatta
bene alla luminosità e permette
una visione dei colori nitida e pulita.
Lo scorrimento del Touch Screen
è perfetto e non si verificano mai
rallentamenti. Il Fonepad 8 funziona
benissimo in tutte le condizioni. La
batteria ha una durata ottima sia
in condizioni di utilizzo massiccio
che tenendolo a risposo ed
usandolo occasionalmente.
Durante i primi giorni di test la durata
della carica arrivava anche a 7
ore. Mantenendo al minimo le
impostazioni, quindi senza Wlan
attiva e con luminosità a “0”
siamo arrivati anche a 20 di ore
di durata. Il test più probante è
stata quello di lasciarlo acceso
in zone dove il campo della rete
telefonica non era eccezionale e
continuava ad effettuare ricerche
di rete. In quel caso il tempo di
utilizzo dell’apparecchio si è ridotto
ma nemmeno di molto arrivando
ad una durata di batteria di 13
ore comode. Gli applicativi Asus
installati tengono sotto controllo
2. ASUS FONEPAD
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lifestyle_Food&Wine
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ANNALISA VARESI
“WINEZONDAL PRODUTTOREAL CONSUMATORE.”ECCO QUESTO PROGETTOSPIEGATO DA UNO DEI SUOI CREATORI, GABRIELE STRINGA
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COME NASCE WINEZON.IT?Winezon nasce nel settembre 2014
da un’idea di Alberto Zampini,
Gabriele Stringa e Federico Migliorini
per rispondere ad un’esigenza fin qui
spesso trascurata, aiutare le cantine
a vendere online direttamente ai
loro clienti.
SPIEGACI, BREVEMENTE, COME FUNZIONA.Te la riassumo in quattro parole: dal
produttore al consumatore. Winezon
è il luogo per comprare direttamente
il vino da chi lo produce, non siamo
la solita enoteca online e neppure
un sito di flash sale; il cliente acquista
direttamente il vino dalla cantina,
con vantaggio di prezzo e di qualità.
Portiamo nelle vostre tavole il valore
che ogni cantina mette nel realizzare
il proprio vino.
QUANTE CANTINE FANNO PARTE DEL VOSTRO MARKETPLACE IN QUESTO MOMENTO?
lifestyle_Food&Wine
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lifestyle_Food&Wine
Attualmente su Winezon sono iscritte
circa 400 cantine senza distinzione
territoriale.
COPRITE TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE?Siamo prossimi a farlo, logisticamente
alcune regioni non sono state ancora
coinvolte ma puntiamo ad arrivare
entro fine anno a 1000 cantine.
COME È STATO ACCOLTO, ALL’INIZIO, IL PROGETTO DAI VITICOLTORI?Come qualsiasi attività legata ad
internet, con diffidenza; purtroppo
molte cantine sono rimaste scottate
da chi proponeva siti internet
performanti e super indicizzati
quando invece gli veniva creato
un sito obsoleto in flash. Stessa cosa
per chi creava un e-commerce
per il proprio sito ma si ritrovava ad
avere degli strumenti non sufficienti e
molto spesso inadeguati per quanto
necessario.
VI RIVOLGETE SOLO AL MERCATO NAZIONALE O ANCHE INTERNAZIONALE?Al momento stiamo consolidando il
mercato nazionale ma contiamo a
breve divarcare i confini nazionali.
C’È UNA CANTINA CHE VI PIACEREBBE FACESSE PARTE DEL PROGETTO?Ci fa piacere ospitare tutte le cantine
che fanno della qualità il proprio
vanto.
VENDETE SOLO ETICHETTE ITALIANE? Al momento sì anche se abbiamo
ricevuto richieste da cantine estere
per essere presenti sulla nostra
piattaforma.
C’È SPAZIO ANCHE PER LE BOLLICINE?Assolutamente sì e sono già presenti
nella loro categoria
DOVE VEDETE WINEZON DA QUI A DICIAMO 5 ANNI?Il nostro obiettivo è di consolidarci e
di diventare il punto di riferimento per
il vino online Italiano ed estero.
WWW.WINEZON.IT
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LIfestyle_Blog & Co.
DI PIERPAOLO BIRONI
LUCIADEL PASQUA “QUELLA CERTA DIPENDENZA DAL TASTO INVIO”
ESCE IN QUESTI GIORNI NELLE LIBRERIE IL PRIMO ROMANZO DI LUCIA DEL PASQUA INTITOLATO “QUELLA CERTA DIPENDENZA DAL TASTO INVIO“. LUCIA E’ UNA RAGAZZA SIMPATICA, SCHIETTA, A VOLTE PUÒ RISULTARE ANTIPATICA, MA SE LA CONOSCI CAPISCI CHE È SEMPLICEMENTE VERA, QUINDI LA ADORI. MI PIACE LEGGERE QUELLO SCRIVE E MI DIVERTO UN SACCO NELL’OSSERVARE QUELLA SUA CINICA VERITÀ CHE SI NASCONDE DIETRO OGNI PAROLA. OGGI SCRIVO QUESTO POST CON GRANDE PIACERE. “QUELLA CERTA DIPENDENZA DAL TASTO INVIO” È UN ROMANZO IN PARTE AUTOBIOGRAFICO ED IN PARTE DI FANTASIA CHE RACCOGLIE LA VITA E LE ESPERIENZA DI LUCIA FACENDOCELA CONOSCERE IN UNA VESTE CHE LE CALZA A PENNELLO: LA SCRITTRICE. IL LIBRO PARLA DI PENELOPE UNA RAGAZZA CHE LAVORA NEL MONDO DELLA MODA, DELLA COMUNICAZIONE E DEI SOCIAL MEDIA, MA CHE NON AMA PER NIENTE L’AMBIENTE IN CUI SI TROVA. SI ADATTA, PERCHÈ CI CAMPA. NON HA AVUTO MAI STORIE, MA AVVENTURE, PERCHÈ PENSA, COME DICE NEL LIBRO, CHE L’ILLUMINISMO SIA PIÙ CONVENIENTE DEL ROMANTICISMO. IL LIBRO SCRITTO CON IL LINGUAGGIO SPIRITOSO E GRAFFIANTE DI LUCIA HA TUTTE LE PREMESSE PER PIACERE AD UN AMPIO PUBBLICO. NOI NON CI SIAMO FATTI SFUGGIRE L’OCCASIONE E ABBIAMO CHIAMATO LUCIA PER FARLE QUALCHE DOMANDA.
COME È NATA L’IDEA DI QUESTO LIBRO?Scrivo da quando sono piccola.
Pagine su pagine. Poi butto tutto e
ricomincio, questo perchè penso
sempre che non freghi nulla a
nessuno di ciò che ho da dire. Poi
ho partecipato ad un concorso
dove ho scritto un racconto davvero
assurdo, una di quelle storie estreme
alle quali non sai dare spiegazione.
In quell’occasione ho conosciuto
l’editore del mio attuale romanzo
Baldini & Castoldi. Mi ha fatto capire
che quello che volevo scrivere non
andava bene per l’editoria attuale.
Così gli ho proposto qualcosa di
diverso dal mio solito. Gli è piaciuto
ed eccomi qui con un libro in uscita.
COSA TI ASPETTI DA QUESTA AVVENTURA?
Scrivere un romanzo è sempre stato
il mio sogno. Sono una persona
assolutamente tranquilla, ma ti
giuro che questa uscita mi agita a
livelli allucinanti, sono tesa come
una corda di violino. Sono curiosa
di capire cosa diranno di me, di
sentire i commenti, soprattutto quelli
negativi, perchè so che ci saranno.
Le persone che non mi amano di
solito dicono che scrivo male, quelle
che mi amano il contrario, quindi
vediamo che succederà. Da parte
mia c’è davvero tanta curiosità.
CHE TIPO DI ROMANZO HAI SCRITTO?E’ una storia di critica nei confronti
dell’ambiente che frequento.
Metto in luce cosa vuol dire
essere una fashion blogger, una
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“La protagonista del romanzo
mi assomiglia molto, anche
se è più estrema, più incosciente
e molto sincera”
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influencer, cosa significa farlo nel
settore della moda. A me, come
a Penelope, la protagonista,
piacciono le cose semplici,
vecchie, ma siamo costrette a
sfruttare le nuove tecnologie per
sopravvivere. Quindi ci troviamo
a cavallo tra due mentalità.
Parla dell’evoluzione e del
cambiamento che può avere una
donna quando si trova davanti a
certe situazioni, come vivere un
rapporto.
QUALI SONO I TUOI PROGETTI PER IL FUTURO? Ho già iniziato a scrivere il secondo
libro. Mi piace fare la blogger,
vorrei evolvermi e cominciare a
fare anche qualcosa con i video,
per i quali ho davvero una grande
passione e vorrei diventare una
motociclista con la giacca di
LIfestyle_Blog & Co.
pelle!
CHI È LUCIA DEL PASQUA?Sono una creativa, sportiva,
vulcanica che una ne pensa e
cento ne fa. Sono una ragazza
bipolare che vive tra Milano ed
un’isoletta solitaria. Quando stavo
con il mio fidanzato greco vivevo
tra due mondi e stavo molto bene.
Sono difficile da decifrare, mi
piace fare tutto ciò che vedo e
che mi interessa. La protagonista
del romanzo mi assomiglia molto,
anche se è molto più estrema, più
incosciente e molto sincera.
Trovate il libro di Lucia Del Pasqua
in tutte le librerie al costo di 16
euro. Se volete potete anche
scaricare la versione Ebook.
Potete invece seguire Lucia sul
suo blog
THEFASHIONPOLITAN.COM
INTERVIEW_The Artist
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DI MARCO BIANCHI
MARCO LODOLA
A 10 ANNI DI DISTANZA WAIT REINCONTRA IL MAESTRO DELLA LUCE
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A DISTANZA DI 10 ANNI, RITORNIAMO DA MARCO LODOLA, IL GRANDE ARTISTA PAVESE, QUELLO CHE PER PRIMO DIEDE CREDITO A WAIT E ACCETTÒDI DISEGNARE LA NOSTRA COPERTINA.DA LI SIAMO USCITI CON OLTRE 40 NUMERI, CON TANTISSIMI ARTISTI, TRA CUI MOLTI EMERGENTI (E NEL FRATTEMPO EMERSI) CHE HANNO DISEGNATO LA NOSTRA COVER.
OGGI ABBIAMO AVUTO LA VOGLIA, IL PIACERE E L’ONORE DI TORNARE NELLA ‘TANA’ DEL NOSTRO CONCITTADINO.QUELLO STUDIO DOVE IL MAESTRO NON MANCA QUASI MAI. PERCHÈ È SEMPRE LI, INCESSANTEMENTE A LAVORARE.
MI ACCOGLIE CON UN GRANDE FRATERNO ABBRACCIO. SIAMO TUTTE E DUE UN PO’ PIÙ VECCHI, QUALCHE CAPELLO BIANCO IN PIÙ ANCHE LODOLA, MA ALLA FINE DECISAMENTE IN FORMA.FORSE 10 ANNI FA NON CI AVREMMO SCOMMESSO.
ALLORA MARCO, COME VA? SEI SEMPRE QUI AL LAVORO. MA NON SMETTI MAI?
(PARTIAMO COL BOTTO N.D.R.).No. Il mio psicologo mi ha confermato questo: ho una depressione attiva.Ci sono 2 tipi di depressione. Una è la depressione passiva. In pratica ti dici: devo morire, cosa cazzo vuoi che faccia. E non fai niente, perchè niente ha senso.Poi c’è quella attiva, la mia, quella che sei sempre triste e angosciato, e allora hai quella frenesia per riempire il vuoto, In pratica non puoi smettere di darti da fare, di riempire il nulla. In fondo lo fai per scacciare il pensiero della morte. In questa maniera mi riconosco, ho un ruolo. Altrimenti se non lavorassi non saprei davvero chi sono.
DEVO DIRE CHE MI RITROVO MOLTO IN QUESTO TUO SECONDO PROFILO. INSOMMA DEVO DIRE CHE OGNI VOLTA CHE SONO PASSATO A TROVARTI, TU C’ERI.E’ vero. Qualche tempo fa ho fatto un’ osservazione. Esco solo per motivi che iniziano con la lettera S…
QUALCHE COSA POTREI INDOVINARLA...Salute. Se sto male, sono costretto a uscire.Soldi: se devo pigliare dei soldi ho un motivo validissimo per uscire. E non disdegno affatto di dire che faccio l’artista per i soldi.Di tutto il resto non me ne frega un cazzo. La poesia è nel mio cuore. Nel momento in cui diventa un’ opera prende forma e si stacca da me andando sul mercato diventa lavoro, business.E non mi interessano i soldi per andare alle vacanze alle Bahamas a fare la bella vita. Come sai non la faccio. Si tratta della mia libertà.S come Sentimenti. Ho una nipote, un amico. Se mi invita fuori, è un buon motivo per uscire, per incontrarlo.Sesso. Se una mi telefona e mi dice: vieni qui, ti aspetto. Forse esco.
MA POSSO SCRIVERLA QUESTA????Scrivi quello che vuoi!Sport. Se c’è una partita della Juve. Beh allora mi
INTERVIEW_The Artist
INTERVIEW_The Artist
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muovo volentieri.
QUINDI NON SPORT NEL SENSO DI QUELLO PRATICATO?Praticato? No! sei matto. Mai.
INSOMMA AD INAUGURAZIONI E VERNISSAGE TI HO VISTO DIVERSE VOLTE. PER QUELLI OGNI TANTO ESCI.Li mettiamo nella categoria soldi.
IN EFFETTI SO CHE NON AMI LA MONDANITÀ…Se devo andare vado, ma se posso evitare preferisco. D’altra parte l’avvento dei social ha cambiato tutto. Non mi piace il mondo, la gente mi fa schifo e paura. Se posso sto a casa.
COME LAVORI CON I SOCIAL A PROPOSITO ?Mi aiutano a gestirli le mie figlie, e un po’ ci metto mano io.
E PERISCOPE? L’ULTIMA NOVITÀ, SO CHE IL TUO AMICO RED RONNIE È
con le sculture luminose invado
gli spazi che mi piacciono di più, spazi
all’aperto, gli spazi dei concerti. In fondo
l’egO di un artista è smisurato. E tende ad
allargarsi al massimo
SEMPRE CONNESSO A QUALSIASI ORA DEL GIORNO E DELLA NOTTE. TU LO USI? Certo.
MA ANCHE A FINI PRIVATI?No, solo per cose pubbliche, inaugurazioni. Ma adesso l’ho disinstallato perchè mi suonava un avviso ogni 5 minuti. Ma mi hanno detto che si puo’ togliere la notifica. E allora lo installero’ nuovamente. In fondo è una cosa pazzesca. Ti permette di vedere in diretta dietro le quinte. Pensiamo a Jovanotti, la cui moglie ha fatto riprese dei camerini durante i concerti. Fa sembrare la tv qualcosa di preistorico. Ti fa vedere anche quello che non potresti normalmente vedere, ti fa accedere a luoghi inaccessibili. Questi social ti tengono nella notizia, in presa diretta. Pensiamo anche ai giornali quotidiani. Io non leggo più un quotidiano ormai da 5 anni. Ormai su Twitter, se c’è un terremoto, c’è qualcuno che ti
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INTERVIEW_The Artist
racconta in diretta che gli trema la casa. Te lo dice in tempo reale. Immagino la gente che ci lavora nei quotidiani, sicuramente un dramma, ma non ne capisco più l’utilità.
SEI STATO SUL PRIMO NUMERO DEL NOSTRO MAGAZINE, SPERIAMO CHE QUESTO NON SIA L’ULTIMO A CHIUDERE IL CERCHIO.COSA È CAMBIATO IN QUESTI 10 ANNI NELLA TUA ARTE?C’è stata un’ evoluzione tecnica. Grazie anche all’uso dei led. Ma fondamentalmente è avvenuta un’ invasione diversa degli ambienti, delle location. Sempre più forte. Anni fa tutto era relegato alla galleria e al museo. Ora con le sculture luminose, invado gli spazi che mi piacciono di più, spazi all’aperto, gli spazi dei concerti. In fondo l’ego di un artista è smisurato. E tende ad allargarsi al massimo.
NON DA ULTIMO A PAVIA LA NOSTRA CITTÀ. RICORDO CHE 10 ANNI FA PARLAVAMO DELL’ASSENZA DI TUE OPERE PUBBLICHE NELLA TUA CITTA’ NATALE, TU CHE ERI DAPPERTUTTO, ED ESPONEVI IN GIRO PER IL MONDO.VEDO CHE E COSE SONO CAMBIATE.ABBIAMO INZIATO A VEDERTI DAVANTI ALLA STAZIONE PRESSO L’HOTEL MODERNO, POI NELLA STATUA NELLA ROTONDA DI PORTA GARIBALDI REALIZZATA PER LA GUARDIA DI FINANZA E NON DA ULTIMO CON PONTICINO.ECCO, RACCONTATI DELLA NASCITA DI QUESTO PROGETTO. Il Ponticino ha avuto un lunga gestazione passata per tre amministrazioni: Capitelli, Cattaneo e oggi De Paoli. Cattaneo è quello che ha fisicamente realizzato l’opera, ma è sotto De Paoli che c’è stata l’inaugurazione. E devo dire che nonostante avessi temuto che durante il cambio di amministrazione qualcosa potesse bloccare la cose, è stato molto bello vedere due sindaci di opposte fazioni, inaugurare assieme un’ opera per la città.
DOPO ANNI DI BUROCRAZIA COME SI È SBLOCCATO?Iniziamo con il dire che la sovrintendenza delle belle arti di Milano, decide tutto quanto succede anche a Pavia, in provincia di Pavia.Una cosa che trovo abbastanza assurda. Io sono per una sorta di federalismo estetico. Cosa vuoi che ne sappiano a Milano di ciò che sta a Pavia?
Alle Belle Arti all’inizio non avevano capito nulla del mio progetto: pensavano che fosse il Ponte Vecchio, non avevano neanche capito se lo volessi pitturare. E invece io volevo installare questa speciale illuminazione. Sono molto amico di Enzo Jacchetti e con lui vado spesso a mangiare all’Osteria Della Malora. Così una
sera, passando sul Ponte Vecchio gli mostrai il grigio Ponte dell’Impero e gli dissi che volevo illuminarlo con una mia opera, che c’era un progetto ma tutto era arenato.E Jacchetti mi chiese: “E che cosa te lo impedisce?” E così gli raccontai tutta la storia. Questo accadeva di giovedi. Dopo 3 anni di trafile, Jacchetti disse: mandiamogli il Gabibbo. E così il Gabibbo ha telefonato a Palazzo Marino venerdi mattina per chiedere un appuntamento. Il venerdi pomeriggio stesso mi telefonano urgentemente dalle Belle Arti per avere un appuntamento il lunedi successivo in studio da me. Vengono direttamente qui in studio. E dopo mezz’ora firmano l’autorizzazione.
UN’ IDEA GENIALE. UN MODO PER COLORARE E ACCENDERE LA CITTÀ. SENZA INTERVENTI EFFETTIVI SU UN MONUMENTO. Esatto. Di fronte all’illuminazione di un ponte non si puo’ dire nulla, perchè non si modifica nei fatti un monumento. Io non ho inventato nulla di nuovo. Ho solo reinterpretato quello che già avviene in giro per il mondo, dove le skyline sono tutte modificate, grazie alle luci.
DEVO DIRE CHE IO LA SERA SPESSO VADO A CORRERE, È BELLO NEL WEEK-END VEDERE IL PONTE ACCESO. TI CONFORTA, TI ACCOMPAGNA, TI SCALDA IL CUORE.Non entro nell’inutile polemica, per cui è stato deciso di tenerlo acceso solo nel week-end. Abbiamo fatto le verifiche con l’Enel e abbiamo scoperto che il costo dell’illuminazione è solo di 2 euro a sera.In un anno sarebbero 600-700 euro in più, per tenerlo acceso tutte le sere.
Mi dicono che in questa maniera sottolineeranno l’arrivo del weekend. Ma io che sono depresso dico: è proprio il lunedi che lo vorrei vedere acceso. Nel weekend ho già dei buoni motivi per stare allegro. Ma il lunedi proprio no.Peccato infine per le cose bruttissime che sono venute fuori: gente che ha speculato e ha cercato di recuperare delle mazzette per assegnare i lavori di illuminazione. La cosa mi ha dato molto fastidio perchè ha sporcato la cosa. Un lavoro che ho progettato per la mia città, senza chiedere un euro in cambio. Non mi stupisco, perchè sappiamo come va il mondo, ma tutto questo è davvero di uno squallore assurdo.
PERIODO DI CRISI DEL PAESE, CRISI ANCHE DELL’ARTE. EPPURE IO DI LODOLA HO SENTITO SEMPRE PARLARE ANCHE IN QUESTI ANNI.
C’è stata una scrematura. Molti artisti che avevano raggiunto cifre sproporzionate sono stati ridimensionati dal mercato. Io non ho mai toccato queste iper-valutazioni e questo mi ha salvato. Mi ha salvato anche un’ altra cosa. Non mi sono mai dedicato al settore arte inteso come il solito circuito di mostra, galleria e pubblicazione. Io ho diversificato, mi sono contaminato e sono entrato in altri ambienti: nella televisione, nella musica e sui palchi dei concerti. Sono entrato nella cultura reale, la cultura pop del paese. Per mio puro divertimento preferisco essere sulla copertina di un disco, piuttosto che su quella di un catalogo. In fondo dimmi: tu quante mostre vai a vedere? Io credo che sia un meccanismo morto. Vedo un’opera in rete, la clicco, la ingrandisco e l’ammiro, oppure la vivo negli ambienti. Per esempio vado all’Expo e in quell’occasione ho modo di vedere delle opere. Immaginiamo l’opera di Cattelan davanti alla Borsa. Senz’altro ha ben più visibilità in un luogo pubblico come questo che nascosta in una galleria, dove pochi appassionati sarebbero costretti ad andare a cercarlo. Immagina il pubblico che va nelle gallerie, magari col terrore di chiedere quanto costa un’opera. Un meccanismo che sta morendo. Un’ arte intesa così non funziona più. E i galleristi che vanno avanti in questa maniera sono degli eroi.
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QUALCHE NOVITÀ PARTICOLARE?Sì. Sto lavorando con la Mondadori a Milano: un corner luminoso vicino a Piazza Duomo. Il tipo di opera che piace a me. A contatto con la gente, con il grande pubblico.
LA FORTUNA È CHE ANCHE LA TUA ARTE SI PRESTA PERFETTAMENTE A QUESTO TIPO DI OPERAZIONI.La mia opera sembra già un’insegna di per se’.
E ALTRE NOVITÀ CHE RIGUARDANO LA NOSTRA CITTÀ?La prossima operazione sarà quella di un salto di qualità dell’Autunno Pavese. (ndr la manifestazione dedicato al vino e ai prodotti tipici della provincia pavese). Il vecchio e fatiscente Palazzo delle Esposizioni non era più il contesto adeguato per ospitare una manifestazione di un certo livello. Così la Camera di Commercio ha chiesto la possibilità di ospitarla all’interno del Castello Visconteo.
OH, FINALMENTE!Io lo riempirò di luci e colori. Faro’ una serata spettacolare; ‘la notte rossa’ del 26 settembre dove illuminerò tutto il castello di rosso.Senza implicazioni politiche, ma pensando al vino. E le altre serate avranno altri colori.E per questa nuova manifestazione ho disegnato il nuovo logo che troveremo sulla locandina. Ho citato l’Arcimboldo interpretandolo alla mia maniera e aggiungendo alcuni elementi che non c’erano come il vino.
BEH DEVO DIRE CHE ANCHE GRAZIE A TE PAVIA SI STA ARRICCHENDO DI OPERE, VESTENDO DI COLORI E SI STA RIANIMANDO.Sì! Pensa a che paradosso! Doveva arrivare un depresso per smuovere Pavia!
WWW.LODOLAND.COM
INTERVIEW_The Artist
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INTERVIEW_L’Artista
DI PIERPAOLO BIRONI
L’OLIO SU CARTA DI
LUCA BRAY
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LUCA BRAY È UN ARTISTA CLASSE 1971 NATO A BRESCIA, MA CHE AL MOMENTO POSSIAMO DEFINIRE CITTADINO DEL MONDO. PER VIVERE DELLA SUA ARTE E PERFEZIONARSI LUCA HA COMINCIATO A VIAGGIARE TRASFERENDOSI DI CITTÀ IN CITTÀ. IN MESSICO HA COMINCIATO A DEFINIRSI, POI È PASSATO A TOKIO ED È ARRIVATO A SHANGHAI DOVE HA INCONTRATO SWATCH ED È STATO MEMBRO DELL’ART PIECE HOTEL DOVE HA REALIZZATO LE SUE ULIME OPERE. LUCA BRAY CON SWATCH È STATO PRESENTE A LA BIENNALE 2015. ABBIAMO APPREZZATO I SUOI DIPINTI, DOVE AD OCCHIO MENO ESPERTO SEMBRA CHE REGNI IL CAOS, INVECE SONO TUTTI PERFETTAMENTE ORDINATI E INCASTRATI IN OGNI LORO ELEMENTO. LUCA GOVERNA I COLORI COME UN GIOCOLIERE, NON SI AFFIDA MAI AL CASO, MA FA FARE AI SUOI COLORI CIÒ CHE VUOLE. NON ABBIAMO RESISTITO ED ABBIAMO FATTO QUALCHE DOMANDA A LUCA.
PARLACI DEL TUO PERCORSO
ARTISTICO.Appena mi sono laureato a Brera mi sono trasferito in Messico. Lì è cominciata la mia storia. Ho fatto diversi concorsi, alcuni li ho vinti. Mi sono trasferito a Tokio dove ho vissuto un anno e poi sono andato allo Swatch Art Piece Hotel per 6 mesi. Il fatto che mi abbiano invitato qua a La Biennale è un grande privilegio e mi riempie di orgoglio. Sono contento di essere uscito con questo piccolo percorso che ho fatto. Ho cercato di inserire nel mio lavoro qualcosa dell’Asia, in questo caso la parola. Premetto che non parlo ne’ cinese ne’ giapponese, ma ho una grande ammirazione per la loro scrittura. Il loro modo di scrivere è entrato così forte nel mio lavoro che a volte penso di essere asiatico anche io. Quando sono entrato nell’Art Piece Hotel ho cercato di capire la differenza tra Giappone e Cina.
PARLAMI DELLA TUA OPERA “IL MIO TOKIO” QUI A LA BIENNALE C’è il “Mio Tokio”, ma c’è anche una “Mia Cina”. Metterli tutti e due sarebbe stato impossibile, non avrei avuto abbastanza spazio (ride ndr). Il Mio Tokio è un caos ordinato, la mia Cina invece è un caos non molto ordinato. Quest’anno è stato l’anno della carta, ho fatto tutti lavori su carta. Ho cercato una connessione con Fabriano, che è venuto alla mia mostra. Adesso sto cercando di utilizzare carta coreana. Non c’è molta differenza tra un lavoro su carta e su tela. Non so dirti nemmeno cosa preferisco delle due. In questo caso stiamo parlando di olio su carta. Per me è una questione di come reagisce il colore.
COME REALIZZI I TUOI QUADRI?Dipingo per terra, non uso pennelli, ma solo le mani. Le immagini che
INTERVIEW_The Artist
INTERVIEW_L’Artista
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INTERVIEW_L’Artista
Quello che riesce a
darti l’olio non te lo da
l’acquarello e viceversa
poi produco potrebbero sembrare casuali, ma non è così. Spesso la gente lo pensa e mi dispiace molto. Non mi piace il caso. Mi piace prenderlo e gestirlo. Voglio dare un equilibrio al caos, lo voglio guidare. Questi fiumi di colore che vedi nei miei quadri vanno dove dico io e come voglio io. Questo è il mio segreto.
IN MOLTE OPERE NOTO CHE INSERISCI ELEMENTI NON SOLO DI PITTURA, SPIEGACELO.Sono collage di giornali, perchè come ti dicevo amo le lettere. Uso giornali che ho raccolto girando un po’ in tutta l’Asia e li utilizzo in molti miei lavori. Dopo due anni di passione per la scrittura orientale, anche se non la capisco, riesco a riconoscerne la provenienza. Questa differenza la vedo anche nel colore delle lettere. Tokio è molto colorata, così come Shanghai, ma non allo stesso modo. La stessa cosa la noti
anche nei giornali. COME OPERI LA SCELTA DEL COLORE PER UN TUO DIPINTO?Il colore che scelgo in ogni opera non è ciò che io vedo, ma solamente ciò che io sento. La cosa secondo me molto interessante è che sembrano tutti acquarelli, ma non lo sono. Tutto è dipino ad olio. L’olio fa molto paura per essere così pesante. Io l’ho aperto, l’ho distrutto e lho fatto diventare come acqua. Quello che riesce a darti l’olio non te lo dà l’acquarello e viceversa. Io voglio sentirmi fresco. Non voglio essere oppresso. I miei lavori rispecchiano l’amore che ho per la mia vita. Sono riuscito a realizzare il mio sogno. Vivo facendo l’artista e viaggio molto. Credo di essere sempre arrivato nel posto giusto al momento giusto. Sono molto felice.
WWW.LUCABRAY.COM
INTERVIEW_L’Artista
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Books & Magazine_Da non perdere
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“CEREAL”TRAVEL & LIFESTYLE
Cereal Magazine è una pubblicazione inglese dedicata a due macro argomenti classici e che non passano mai di moda: il cibo e i viaggi. E’ un quadrimestrale, ed è arrivato al nono numero imponendosi come un assoluto cult per tutti gli amanti del genere. Come un altro magazine di culto (e diciamolo pure, di moda) negli ultimi mesi, Kinfolk, Cereal Magazine non ha pubblicità e punta tutto sull’estrema cura e selezione di argomenti e immagini. Ogni volume è poi finemente stampato e rilegato a mano. Ci credereste?Potete sfogliare gli arretrati (introvabili) online su readcereal.com e comprare gli ultimi numeri.WWW.READCEREAL.COM
Games_Novità
GAMESNUOVE USCITE,
DA NON PERDERE
Questa è la serie che più amo in assoluto. Siamo al quarto capitolo e Bethesda Softworks ha lavorato maniacalmente per presentare un prodotto all’altezza del suo nome. Questa volta vedremo un mondo completamente nuovo, che nei precedenti Fallout avevamo solo potuto immaginare, ma mai visitare. Il prologo è ambientato su un pianeta terra degli anni ’50 nel mondo alternativo di Fallout. Vedremo il mondo prima di essere sconvolto dallle esplosioni atomiche, quando tutto era ancora bello e normale e le radiazioni erano una parola quasi sconosciuta. Dopo aver completato questa fase di gioco saremo sopraffatti dalle immagini delle esplosioni atomiche che cambieranno per sempre la nostra vita. A questo punto ci sveglieremo nel nostro Vault scoprendo di essere gli ultimi sopravvissuti. Dovremo equipaggiarci ed uscire allo scoperto per capire cosa è accaduto. L’ambientazione è la più grande mai realizzata da Bethesda. Ci troviamo a Boston e ragazzi non crederete mai ai vostri occhi. Una meraviglia grafica, il livello di dettaglio e di ricostruzione delle zone e dei palazzi della città è impressionante. Fallout 4 sarà probabilmente il gioco dell’anno , un nuovo capolavoro per questa software house che non smette di stupirci.
FALLOUT 4PC, PS4, XboxOne
PIERPAOLO BIRONI
SAINT SEYA: SOLDIERS’ SOUL
PC, PS4
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I Cavalieri dello Zodiaco io li adoro. Mi ricordano la mia infanzia. A settembre uscirà per PC e PS4 un nuovo capitolo di questa Saga. Siete pronti ad indossare i panni di Pegasus, Cristal, Andromeda e tutti gli altri? Non si sa ancora molto su questo gioco attesissimo dai fan della serie. Tutto è mantenuto sotto il massimo riserbo. Vi possiamo dire che è un picchiaduro classico con diverse modalità di gioco. Il multiplayer sarà sia online che offline e permetterà di personalizzare i vostri personaggi con alcune caratteristiche. La storia prevede anche diversi video e scene di intermezzo. Il gameplay dovrebbe essere simile a quello dello sfortunato predecessore, Brave Soldiers, ma molto migliorato. Per quanto mi riguarda la sola idea di sentire e poter gridare “Fulmine di Pegasus”, o di poter espendere il mio cosmo fino ai limiti estremi della galassia, non mi fa stare più nella pelle dalla voglia di vederlo. Potrete impersonare tutti i personaggi della serie vecchia, comprese le nuovissime armature Souls of Gold della serie che sta spopolando ora in Giappone. L’autunno non è così lontano, controllate le date di uscita, perchè sarà un titolo da posizionare in bella vista sul proprio scaffale.
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cinema_Recensioni
DI CANNIBAL KID
SALVASERATANUOVE USCITEFILM IMPERDIBILI E... DA EVITARE
Un altro film su un’intelligenza artificiale? Su un robot che vorrebbe essere umano? Ma non ne sono già stati fatti a decine, ma che dico? A migliaia. Ancor prima di sognare di creare un’intelligenza artificiale, credo che l’uomo abbia creato i film su questo tema. Da Blade Runner a Io, Robot, da 2001: Odissea nello Spazio a A.I. Intelligenza artificiale, l’argomento è stato raccontato in tutti i modi e sviscerato in tutte le sue declinazioni possibili. Oppure no?Se vogliamo limitarci sul piano dell’originalità, Ex Machina non dice niente di sostanzialmente nuovo. In
questo caso però la cosa importante non è tanto cosa dice, ma come lo dice. La pellicola firmata da Alex Garland, esordiente dietro la macchina da presa ma con un curriculum da sceneggiatore notevole che va da 28 giorni dopo a Non lasciarmi, è così piena di bellezza e di raffinatezza, sia estetica che a livello di contenuti, da rimanere folgorati. Questa è fantascienza che non punta quasi niente sugli effetti speciali e gioca tutto sui dialoghi, sui rapporti che si creano tra i tre protagonisti: il nerd Domhnall Gleeson che vince una settimana in compagnia del geniale imprenditore Oscar Isaac che a sua volta gli farà conoscere il suo ultimo progetto, un’intelligenza artificiale con le magnifiche sembianze dell’attrice svedese Alicia Vikander. Tutto qua? Tutto qua. Non aspettatevi inseguimenti, esplosioni, fini del mondo che devono essere evitate o altre “michaelbayate”. Ex Machina è un tipo di sci-fi intimista e detto così mi rendo conto che possa sembrare una cosa da palle mosce. Invece no. È un film ricco di tensione, un thriller capace di tenere incollati allo schermo dall’inizio alla fine. E sì, magari non avrà niente di radicalmente nuovo da raccontare, ma il modo in cui lo racconta è proprio splendido.DA VEDERE
EX MACHINADI: Alex GarlandCAST: Domhnall Gleeson, Oscar Isaac, Alicia Vikander
Un altro film tratto da una fiaba? Nel 2015 le fiabe vanno ancora forte? Davvero?
Ebbene sì. Se c’è un periodo in cui stanno andando alla grande è proprio questo. Tra il successo tv di Once Upon
a Time e i milioni di dollari incassati da Maleficent, sembra che non ci sia niente
che possa fermare la trasposizione di storie già note e stranote in nuove versioni
cinematografiche. Nuove?La Cenerentola in versione Kenneth
Branagh si limita a ricalcare la pellicola d’animazione del 1950 con uno stile in
tutto e per tutto retrò. Ci troviamo di fronte a una disneyata d’altri tempi che
non riesce ad aggiornare la storia ai nostri tempi. Nonostante Branagh nelle
conferenze stampa di presentazione della pellicola abbia tanto cercato di
vendere la sua Cenerentola come una moderna eroina femminista, le cose nel suo film non vanno proprio così.
Cenerentola per essere salvata deve sempre aspettare il suo Principe Azzurro.
Scusate per lo spoiler, ma d’altra parte vi aspettavate un finale differente?
Davvero? La mancanza di originalità non viene però sostituita da una confezione
particolarmente intrigante, come nel caso dell’Ex Machina qui a lato. I
costumi e le ambientazioni della pellicola saranno anche curatissimi, però la già ampiamente conosciuta vicenda non riesce mai a trascinare, complice una
protagonista come Lily James parecchio anonima. Persino Cate Blanchett nei
panni della perfida matrigna non riesce a risollevare più di tanto le sorti di questa
nuova, ma più che nuova inutile versione. C’era bisogno di un’altra Cenerentola?
Sì, se solo fosse stata davvero la moderna eroina femminista che Kenneth Branagh voleva farci credere di aver raccontato. A questa ennesima Cenerentola in balia
degli eventi e del destino possiamo invece augurare tutto, fuorché un happy
ending.
DA EVITARE
CENERENTOLADI: Kenneth Branagh
CAST: Lily James, Cate Blanchett, Richard Madden, Holliday Grainger,
Helena Bonham Carter
ARt_ Illustration Time
ILLUSTRATIONTIME
RICCARDO FANOWWW.RICCARDOFANO.IT
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music_Novità
DI MARCO GOI
WHAT’SNEWNUOVE USCITE, EMERGENTI E BIG
La roscia Florence Welch dopo i primi due maestosi album “Lungs” e “Ceremonials” realizzati con i suoi The Machine si trovava davanti a un bivio. La venerazione nei suoi confronti e l’epicità della sua musica potevano essere esasperati all’estremo e portare a un album misticheggiante che rischiava di sconfinare nel culto religioso. Così, per fortuna, non è. Il terzo album di Florence va sì venerato, ma in una maniera molto laica. Florence ha i piedi ben piantati per terra e ha tirato fuori un lavoro prodotto con una cura maniacale, con ogni singola nota che appare al posto giusto, eppure dotato anche di una fisicità viscerale.Come preannuncia il titolo, si tratta di un disco grande, triste e bello, anzi bellissimo. La tristezza a dirla tutta non è nemmeno eccessiva ed è più che altro a livello di testi, visto che questo è principalmente un “album di rottura”, che affronta la fine della storia d’amore tra Florence e il suo ormai ex boyfriend. A livello di musica, più che da intristirsi
c’è di che esaltarsi, come con il giro di chitarra della potente “What Kind of Man”, che ai concerti farà faville, di che farsi trascinare con le trascinanti “Ship to Wreck”, “Queen of Peace” e “Make Up Your Mind”, e a questo giro c’è persino di che ballare grazie al ritmo sculettante e molto northern soul anni 60 di “Delilah”.Anche quando i ritmi rallentano, Florence convince in pieno e sa ancora una volta come incantare, con una title-track a cui inchinarsi, con i fantastici coretti 60s “uo uo uo” di “Third Eye” e con la sognante “St. Jude”. Oh, che meraviglia “St. Jude”! Il titolo però non inganni. Florence è da venerare come una santa per la sua musica, ma mai come in questo disco si svela in tutta la sua fragilità e in tutta la sua terrena umanità. Se fino ad ora appariva come una figura quasi religiosa, Florence ora ci ricorda che è come noi, con tutte le sue insicurezze. O almeno quasi come noi, soltanto dotata di tonnellate in più di talento compositivo, vocale e musicale. (Voto 8)
FLORENCE + THE
MACHINE“How Big, How Blue, How
Beautiful”
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Non so più perché lo faccio, ma ogni volta ci casco di nuovo. I Muse sono uno dei gruppi che più hanno segnato la mia adolescenza. Sono stati il primo concerto importante della mia vita. Hanno fatto tre primi album assolutamente degni di nota: il folgorante esordio “Showbiz”, capace di mischiare le chitarre dei Nirvana con il lirismo dei Radiohead, la bomba “Origin of Symmetry” con cui creavano un sound tutto loro e il disco della maturità definitiva “Absolution” che poi, visto o meglio ascoltato a posteriori, può essere considerato il loro ultimo lavoro davvero degno di nota. Da lì in poi i Muse hanno tirato fuori album uno più pretenzioso dell’altro, appesantiti da un’epicità eccessiva, da arrangiamenti pomposi e da un’attitudine generale che ti faceva pensare: “Sì, bravi, anzi tecnicamente mostruosi, però che due palle!”. I Muse sono come quella ragazza che al liceo ti faceva andare fuori di testa, ma che con gli anni si è inchiattita e adesso ti chiedi perché ci morissi tanto dietro. Certo, ogni volta che pensi a lei il tuo cuoricino ha ancora un sobbalzo, però poi ti rendi
conto che non è così speciale. Con i Muse è la stessa cosa. Ascoltando la prima anticipazione dell’album, “Psycho”, il pezzo più esaltante e pazzesco tirato fuori da Matthew Bellamy e compagni da parecchio tempo a questa parte, mi ero illuso che i tre questa volta sarebbero tornati a farmi sognare, a farmi avere un teenager dream dal sapore antico. Invece nel resto del programma i Muse giocano a rifare se stessi in maniera piuttosto trita e, per quanto il disco mostri qualche segnale di ripresa rispetto ai precedenti come nella fiammeggiante “Reapers”, ben presto stufano. “Dead Inside” è la nuova “Madness”, “Mercy” riecheggia “Bliss” e “Starlight”, mentre i 10 infiniti minuti di “The Globalist” con il loro citare le colonne sonore di Ennio Morricone sarebbero anche originali. Non fosse che questa cosa l’avevano già fatta con “Knights of Cydonia” e quindi, come direbbe Maccio Capatonda: “Mobbasta!”. Per non parlare dei cori da Chiesa della conclusiva “Drones”. Io i Muse li amavo, li amavo davvero, ma adesso non so proprio più il perché. (Voto 5,5)
MUSE“drones”
Per un gruppo che non riesce più a farmi emozionare come una volta come i Muse, eccone un altro per cui invece si può parlare di vero e proprio ritorno di fiamma. Non che avessi mai smesso di voler loro bene, però sono passati 12 anni dal loro ultimo “Think Tank” e ben 16 da quando i Blur non erano tutti quanti riuniti, ribelle chitarrista Graham Coxon compreso. Eppure ancora oggi, quando i miei Fab Four preferiti (sorry, Beatles) si mettono a suonare, scatta la magia di un tempo. Bastano le note iniziali di “Lonesome Street” per capire che sono sempre loro, i ragazzi di inizio anni 90 di “Modern Life Is Rubbish” e “Parklife”. Senza limitarsi a scimmiottare il loro glorioso passato, ma proponendo il loro sound in una versione nuova, freschissima, che fa tesoro delle loro esperienze separate, in particolare quelle di Damon Albarn con i Gorillaz e da solista, e allo stesso è ancora una volta tutto così tipicamente “blurriano”.Mi rendo conto di non essere obiettivo mentre parlo dei Blur però, al contrario di altre band che ho adorato da teenager e che poi non sono più
riuscite a ritornare agli antichi splendori come gli Smashing Pumpkins o i sopra menzionati Muse, Damon e soci hanno fatto uscire un album davvero ispirato, dalla prima all’ultima nota. Un disco revival che riflette sul passato, è profondamente ancorato al presente e lascia immaginare un futuro radioso. Se e quando i Blur decideranno di deliziarci con un altro lavoro. Adesso però godiamoci questo “The Magic Whip”, che di roba magica al suo interno ne contiene parecchia, dall’ipnotica “Ice Cream Man” alla contagiosissima “Ong Ong”, tre minuti di perfezione pop per quello che dovrebbe essere il vero grande tormentone dell’estate 2015, almeno in un mondo ideale. Anche se forse, a ben pensarci, quello in cui i Blur non solo ritornano, ma lo fanno con un disco tanto spettacolare, è già un mondo ideale. (Voto 9)
BLUR“The Magic Whip”
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music_Cult
DI MARCO GOI
THECULTGLI IMPERDIBILI DI IERI E DI OGGIDA RISCOPRIRE
I Rolling Stones non invecchiano
mai. È vero che le rughe sul loro
volto si vedono, eccome. Però
quelle a ben guardare ce le
hanno sempre avute, anche da
giovinetti. O almeno, il chitarrista
Keith Richards io non lo ricordo
senza rughe. Una cosa che
di certo non invecchia mai
comunque è la loro musica.
Il tempo è passato, le cose
sono molto cambiate dal loro
periodo più splendente a livello
compositivo, quello tra fine anni
60 e primi anni 70, eppure le
loro canzoni suonano ancora
dannatamente attuali. Sarà che
la musica rock’n’roll negli ultimi
tempi di soddisfazioni ne ha fornite
ben poche, ma certi loro brani
restano insuperati. Prendiamo
“(I Can’t Get No) Satisfaction”.
Si tratta di un pezzo che lo
scorso 6 giugno 2015 ha appena
compiuto 50 anni. 50! Eppure
è difficile trovare qualcosa che
esalti di più di quell’incredibile riff
di chitarra iniziale, o quel ritornello
da cantare a squarciagola. Un
inno alla perenne insoddisfazione
esistenziale in cui è facile ritrovarsi.
Se la provavano Keith Richards e
Mick Jagger che l’hanno scritta,
d’altra parte, non possiamo
provarla anche noi comuni
mortali?
Oltre a celebrare gli incredibili
ma veri 50 anni di una delle loro
canzoni più celebri, i Rolling
Stones di recente hanno avuto
ROLLINGSTONES
“Sticky Fingers”
altro di che festeggiare. Hanno
infatti ripubblicato in versione
deluxe uno dei loro album più belli
e memorabili, “Sticky Fingers”.
Quello con in copertina i jeans
iconici e super sexy (sia detto
con un tono eterosessuale ma
non troppo) indossati da Mick
Jagger. Quello con al suo interno
una delle ballate più intense
ed emozionanti mai scritte, la
splendida “Wild Horses”, che io
avrei poi scoperto grazie alla
cover realizzata dai The Sundays
suonata all’interno di Buffy
l’ammazzavampiri. Oh, ma che
volete? Sono cresciuto a cavallo
(con “Wild Horses” è proprio il
caso di dirlo) tra anni 90 e anni
zero, mica tra 60s e 70s. A me poi
le prime note di “Black Sugar”
ricordano “Bohemian Like You”
dei Dandy Warhols, ma che ci
volete fare un’altra volta se sono
(più o meno) giovane?
Quello che anche un figlio non
dei fiori ma degli anni bui del post
grunge e del post Britpop come
me è costretto ad ammettere è
che di dischi come quello “Sticky
Fingers” del 1971 nei decenni
successivi non ne sono mica
stati fatti tanti. Né negli a loro
modo mitici anni 90, né tanto
meno di recente. Dal 2000 in poi,
in particolare, quanti dischi di
musica rock’n’roll davvero degni
di nota sono usciti? Mi vengono in
mente gli esordi di Strokes e Arctic
Monkeys e il devastante “Songs
for the Deaf” dei Queens of the
Stone Age, e poi?
Poi per gustarsi un po’ di vero rock
come si deve bisogna tornare
indietro. A “Sticky Fingers”, agli
accendini accesi per “Wild
Horses”, al ritmo incalzante di
“Bitch” e scusate se ho detto
bitch ma è così che si chiama
la canzone, e ai jeans di Mick
Jagger. Quello era solo rock’n’roll,
ma ci piaceva. Diavolo, se ci
piaceva. E ci piace ancora.
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INTERVIEW_Brand & Designer
DI MARCO BIANCHI
STORIE ITALIANELAB84 E CATFISH DALL’EMILIA
ROMAGNA VERSO UN SUCCESSO ITALIANO E INTERNAZIONALE.
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DI QUESTI TEMPI RACCONTARE STORIE TUTTE ITALIANE DI GRANDE SUCCESSO NELL’ URBANWEAR È SEMPRE PIÙ RARO. IN QUESTO CASO CI TROVIAMO DI FRONTE A UN ALTRO FENOMENO ‘MADE IN EMILIA ROMAGNA’ CAPACE DI CONTAMINARE IL MERCATO CON CREATIVITÀ E COLORE E, NEL GIRO DI UN ANNO E MEZZO, RAGGIUNGERE QUASI 200 NEGOZI.IL ‘DEUS EX MACHINA’ SI CHIAMA NICOLA MASINO, FONDATORE DEL BRAND LAB84, ESPLOSO NELL’ESTATE 2014 CON UNA LINEA DI COSTUMI DA BAGNO, VERO BEST-SELLER, SEGUITO A POCHI MESI DI DISTANZA DA CATFISH, UN BRAND DI CALZE STAMPATE CHE È DIVENTATO ANCH’ESSO UN SUCCESSO FULMINANTE.ABBIAMO INCONTRATO NICOLA PER FARCI RACCONTARE LA SUA STORIA E GLI SVILUPPI DI QUESTI GIOVANI MA FORTISSIMI BRAND.
CIAO NICOLA, RACCONTAMI LA NASCITA DI LAB84. COME È NATA L’IDEA DI DAR VITA A QUESTA LINEA?Ciao Marco. Lab84 è uscito sul mercato nel 2013. E’ una linea fresca, giovane e soprattutto molto economica se pensiamo che è tutto Made in Italy. Abbiamo pensato di partire con il pantaloncino, nostro primo articolo, nel momento in cui ci siamo resi conto che tutto il beachwear mondiale ruotava
INTERVIEW_Brand & Designer
attorno a marchi dai prezzi altissimi e prodotti ormai troppo omogenei. Inoltre a livello nazionale la strada era più semplice in quanto in Italia non esistono veri e propri marchi di beachwear. La nostra scelta è stata quella di mettere sul mercato un prodotto economico ma allo stesso tempo con una qualità molto alta. Da qui è nato il primo pacchetto, un solo modello in otto varianti colore.
I COSTUMI DA BAGNO DI LAB84, DI CUI ABBIAMO GIÀ PARLATO SU WAITFASHION, SONO STATI UN GRANDE SUCCESSO DELLA SCORSA STAGIONE. DA LI IL PUNTO DI PARTENZA PER COSTRUIRE UNA LINEA SEMPRE PIÙ AMPIA E COMPLETA.RACCONTACI IL SEGRETO DEL SUCCESSO DI QUESTI COSTUMI.Per quanto riguarda il nostro costume, un vero e proprio segreto non c’è. Diciamo che il tessuto è un polycotton siliconato che dà modo alla pelle di respirare, di non sudare e soprattutto è pratico per chi frequenta spesso il mare grazie al fatto che la sabbia non rimane incastrata tra le fibre del pantaloncino.
COME SI SVILUPPERÀ IL PROGETTO LAB84? SO CHE NON SI TRATTA PIÙ SOLO DI COSTUMI DA BAGNO MA DI UNA VERA LINEA STREETWEAR.Lab84 come già detto è nata coi
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pantaloncini. La consacrazione è avvenuta con l’estate del 2014. Non vorremmo che il consumatore finale o gli shop nostri clienti intendano LAB84 come marchio puramente beachwear. Abbiamo ampliato la collezione costruendo un vero e proprio total-look per fare in modo di essere competitivi e appetibili anche nella stagione invernale, riuscendo a vestire completamente il nostro cliente tipo,dalla testa ai piedi.
COME NASCE L’ISPIRAZIONE PER CREARE I PRODOTTI? OSSERVATE LA STRADA? FATE RICERCA ALL’ESTERO? UTILIZZARE INTERNET COME FONTE?L’ispirazione segue un filone hawaiiano, sudamericano. I nostri competitors sono marchi storici dell’abbigliamento nel mondo
del surf e del beachwear. Inoltre seguiamo con molto interesse anche alcune aziende nordeuropee che negli ultimi anni hanno fatto dei buonissimi prodotti con tendenze sempre più all’avanguardia. Osserviamo molto i nostri consumatori finali e cerchiamo di creare un prodotto “popolare”. Facciamo molta ricerca all’estero, soprattutto in nord Europa (Inghilterra e Olanda) e in Spagna. Per il momento non ci siamo ancora spostati fisicamente verso l’America ma tra i nostri punti di riferimento ci sono diverse aziende statunitensi; in questo caso sfruttiamo tutti i canali a nostra disposizione sul web per tenerci aggiornati.
QUALE PENSI SIA IL VERO PUNTO DI FORZA DELLA LINEA? SE FOSSI UN COMMERCIANTE,
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PERCHÈ PUNTERESTI SU LAB84?Il punto di forza nonché core business della nostra azienda è indiscutibilmente il pantaloncino. Inizialmente lo trovavo un limite, ma poi ci siamo resi conto che grazie allo short e a tutti i suoi sviluppi (nel 2015 vantavamo 180 varianti modello/colore) abbiamo ora la potenzialità economica di poter sviluppare la nostra linea. Se fossi un commerciante sceglierei LAB84 perchè è un brand giovane e fresco, sempre al passo con le tendenze del momento, con prezzi molto vantaggiosi considerato che è un made in Italy...altro buon motivo per sceglierlo!
COME SARÀ LA PROSSIMA COLLEZIONE? CE LA DESCRIVI?La prossima collezione di LAB84 posso solo dire che sarà vivace, molto carica di colori, una collezione che segue sempre di più quello che sta diventando il nostro mood, ovvero il filone hawaii, fiori e fantasie tropicali. Per il momento non vorrei accennare di più. A breve sarà visibile in tutti i nostri showroom a disposizione di tutti i nostri clienti attuali, continuativi e spero tanti futuri.
IN QUESTI ANNI ABBIAMO VISTO L’EMILIA ROMAGNA COME LA CULLA CHE HA DATO VITA AD ALCUNE DELLE LINEE DI MAGGIOR SUCCESSO DEGLI ULTIMI ANNI. QUAL’È IL SEGRETO DI QUESTA TERRA? SONO ANCORA LE DISCOTECHE E IL MONDO DELLA NOTTE A DETTARE LE TENDENZE?Non saprei dirti qual è il segreto di questa terra. Possono essere le discoteche, le nostre spiagge che pur non avendo un mare bellissimo fanno
sì che i romagnoli si aggrappino a tutte le risorse che hanno a disposizione per dare il meglio. Siamo un popolo molto positivo, cerchiamo di trasmettere il sole e l’energia che abbiamo dentro. Personalmente non prendo ispirazione dal mondo della notte ma al contrario mi piace vivere la giornata. Infatti abbiamo creato un prodotto che si può indossare dalla mattina alla sera, spiaggia compresa.
ORA PARLACI DI CATFISH. NEGLI ULTIMI ANNI QUELLA DEI CALZINI STAMPATI CON LE FANTASIE PIÙ ORIGINALI È DIVENTATA UNA VERA E PROPRIA MODA DILAGANTE E CATFISH DEVO DIRE CHE, QUESTA STAGIONE, HA PROPOSTO ALCUNE STAMPE VERAMENTE PAZZESCHE.Catfish nasce come una piccola ”costola” di LAB84. All’interno della collezione di LAB84 erano e sono tuttora presenti come articolo i calzini, ma mentre i calzini LAB84 seguono come fantasie il mood della collezione del marchio stesso, Catfish è nato nel momento in cui ci siamo resi conto che poteva esserci un mondo vastissimo per andare ad esprimere il concetto di calza. Abbiamo pensato quindi di creare un vero e proprio marchio. L’ispirazione mi è venuta guardando il programma su MTV Catfish: false identità, seguitissimo dai giovani. Andando a vedere se il marchio era registrato in camera di commercio, abbiamo trovato il marchio libero e con un’operazione di marketing abbiamo pensato bene di sfruttare questo brand che a livello mondiale è conosciutissimo. Il programma infatti è in tv da circa 4 anni ed è quindi molto indicizzato su Facebook e internet in generale. Questo ha reso molto più facile per noi veicolarlo
INTERVIEW_Brand & Designer
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in rete.
COSA PENSI CHE LA TUA LINEA ABBIA IN PIU’ O DI DIVERSO RISPETTO ALLE ALTRE?Sul mercato ci sono tante aziende che stanno producendo calze, ma abbiamo notato che tutte queste erano un “copia e incolla” l’una dell’altra. Hanno un prodotto troppo omogeneo tra loro, poco colorato, poco fantasioso. Noi abbiamo pensato di mettere tanto colore, tanta simpatia con un pizzico di esagerazione controllata producendo grafiche spiritose, partendo dal mondo cartoon che funziona sempre tanto, passando per la pop art, la natura con fiori e piante fino ad arrivare alla grafica che ha dato
i migliori risultati: i preservativi! Non ci siamo lasciati sfuggire la foglia di marija, l’immagine più commerciale di tutti i tempi della quale abbiamo sviluppato vari pattern a colori e b&w. L’ispirazione per i calzini arriva da tutto quello che ci sta intorno: cerchiamo di notare la gente in strada, cosa chiede, cosa indossa e avendo la fortuna di essere anche proprietari di tre concept store, in base ai prodotti richiesti e che attirano maggiormente l’attenzione, andiamo a sviluppare le nuove collezioni e le nuove grafiche.
AVETE IN PROGRAMMA DI PARTECIPARE A QUALCHE FIERA IN ITALIA O ALL’ESTERO?Per il momento la nostra
“cerchiamodi notare la
gente in strada, cosa chiede, cosa
indossa ”
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ambizione è quella di riuscire ad entrare al Pitti, nel padiglione MyFactory adibito ai brand emergenti. Purtroppo per questa edizione estiva non ci siamo riusciti a causa delle numerose richieste che la fiera riceve. Speriamo di riuscire a presentare la collezione AI 15-16 e la PE 2016 come pronto/programmato nell’edizione di gennaio anche perchè siamo un’azienda di programmato ma cerchiamo di assecondare i nostri clienti con dei “flash” al pronto per introdurre costantemente quelle che sono le tendenze last minute. Vogliamo procedere a piccoli passi, cercando di coprire il mercato italiano in maniera uniforme. Ad oggi forniamo circa 180 clienti: circa un terzo sono Emilia-Romagna e dintorni. Per questo c’è ancora
tanto sviluppo da fare per il discorso nazionale. Stiamo già lavorando all’estero: abbiamo cominciato a distribuire in Sud America, precisamente ad Aruba, Panama e Venezuela grazie al mondo del beach-tennis e l’ultima novità è il Giappone con due nuovi clienti ma puntiamo con la prossima stagione estiva di arrivare almeno a una trentina di clienti per il Sud America e una quindicina per il Giappone. Nel futuro prevediamo un’apertura europea, per questo contiamo molto sul Pitti oltre che sul Bread & Butter, dove speriamo di riuscire a presentare la nostra collezione nelle prossime stagioni. Si parla molto di questa fiera che offre un panorama mondiale delle tendenze. Per il momento è solo a Berlino ma si vocifera che torni a Barcellona e ci auguriamo per quel momento di essere pronti anche per una fiera
INTERVIEW_Brand & Designer
all’estero.
QUALI ALTRE SORPRESE DOBBIAMO ASPETTARCI DALLA VOSTRA AZIENDA?In cantiere ci sono tanti progetti e tante idee che vogliamo sviluppare con cautela e precisione. Per il momento vorremmo riuscire a stupire i nostri consumatori finali con la collezione PE 2016 e con l’ AI 16/17 che stiamo già cominciando a studiare e disegnare.
WWW.LAB84.IT
WWW.CATFISHCLOTHING.IT
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FASHION_Shooting
SUPERFLY DELUXE
PROJECT i brand che hanno fatto la storia dello streetwear
e quelli che la faranno
Photo Massimiliano Cozzi
Da sinistra:CAP: OBEY
SUNGLASSES: Vintage Frames Companyt-shirt: Minimarket
shorts: Naissneakers: Filling Pieces
T-shirt - Eleven ParisPantaloni - Fabuolous
Scarpe - Jeffrey CampbellZaino - Eastpak x Uniwax (limited edition)
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Da sinistra:Cappello: Obey
T-shrit - SatamorteShorts - Numero 00
Calze - HufSneakers - Filling Pieces
Occhiali - Super
Top - NumphShorts - Minimum
Scarpe - Jeffrey CampbellsOcchiali - Super
Vestito - SparkzScarpe - Jeffrey Campbell
Occhiali - Vintage Frames Company
T-shirt - Numero 00Shorts - Minimarket
Sneakers - NikeZaino -Jean Paul Gautier by Eastpak
(limited edition)Jewels - Pietro Ferrante
Occhiali - VIntage Frames Company
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Da sinistra:sunglasses: Super
t-shirt: Eleven Parisfelpa: Vans
jeans: Cheap Mondaysneakers: Vans
sunglasses: Vansjacket: VV by Kidz
chinos: Pedestrianshoes: Moma
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Da sinistra:sunglasses Vans
canotta: Vanschino: Basicon
cap: Obeysunglasses: Vintaga Frames Sunglasses
canotta: Obeyjeans: Cheap Monday
sneakers: Vans
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Da sinistra:T-shirt - Eleven ParisPantaloni - Fabuolous
Scarpe - Jeffrey CampbellZaino - Eastpak x Uniwax (limited edition)
Top - SparkzPantalone - Numph
Scarpe - Jeffrey Campbell
T-shirt - Numero 00Shorts - Minimarket
Sneakers - NikeZaino -Jean Paul Gautier by Eastpak
(limited edition)Jewels - Pietro Ferrante
Occhiali - VIntage Frames Company
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FOTOGRAFO: Massimiliano CozziStylist: Ileana Inveardi
Redazione e Direzione di Marco Bianchi
Modelle: Lilly Nunez Lopez & Rose-line Fataki from Teen Glam
Modello: Francesco Durantini from Teen Glam
Hair & Make Up: Andrea Verban Assistente alla Fotografia: Luca
SchiavoneLuci: Cristian Crivellari
sunglasses: Supert-shirt: Eleven Paris
felpa: Vansjeans: Cheap Monday
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FASHION_Review
DI MARCO BIANCHI
DANIEL WELLINGTON
VS. LARSSON & JENNINGS
IL NUOVO TREND DELL’OROLOGIO A CAVALLO
FRA CHEAP & LUXURY
Sottili, eleganti con un sapore
classico e un tocco di modernità.
Spesso scivolano direttamente
nel gusto dandy, in particolare
quando sfoggiano il cinturino in
nylon ‘nato’ in cordura rigata.
I due brand che si contendono
questa nuova tendenza e stanno
vivendo un grande successo sono
2: Daniel Wellington e Larsson & Jennings. In particolare il primo
sta vivendo in Italia e in Europa
un successo clamoroso, mentre il
secondo, al momento, è senz’altro
più di nicchia anche se inizia a farsi
strada.
Ora che con l’arrivo della bella
stagione le nostre braccia sono
libere da giacche, maglioni e
le camicie sono arrotolate per
lasciare liberi i polsi, anche gli
orologi hanno modo di mostrare
tutta la loro bellezza.
Questi due brand stanno
segnando una vera e propria
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FASHION_Review
fascia di mercato: tra i 150 e i 350
euro. Non uno Swatch (che, detto
tra le righe noi non abbiamo mai
smesso di amare), ma neanche un
IWC da 3000 euro.
Sono orologi per un uomo
elegante e smart, che ha il piacere
di sfoggiare un orologio ben fatto
e con un design e una qualità di
costruzione (e meccanica) non
certo di seconda fascia, senza
l’impegno di fare un investimento
in un modello luxury o, al contrario,
che trova in questi l’alternativa
elegante quando decide di
lasciare a casa la propria ‘Ferrari’.
Narra la leggenda che Filip
Tysander fondatore del brand
DW incontrò durante un suo
viaggio Daniel Wellington, un
personaggio proveniente dalle
isole britanniche, con l’innata
capacità di essere distinto e allo
stesso tempo capace di esprimere
grande rilassatezza.
E’ qui che nasce l’idea di creare
un brand che mancava all’interno
del mondo degli orologi. E si
inserisse nella fascia di mercato
tra cheap e lusso. L’orologio nasce
per l’uomo, ma oggi è decinato
anche in una serie di versioni tutte
femminili.
Larsson & Jennings, invece,
come è facilmente intuibile
dal nome, è un brand di origini
svedesi, che però nel suo gusto è
profondamente affascinato dallo
stile british. Il risultato è un connubio
di minimalismo e di eleganza
‘timeless.’
Il minimalismo di Larsson si
nota, in particolare, nei modelli
monocromatici con il cinturino
fatto di sottili maglie d’acciaio,
ed è in questi modelli che il brand
presenta un taglio più modernista
rispetto a Daniel Wellington.
Il meccanismo è al quarzo
svizzero e rispetto a DW la fascia
prezzo risulta più alta e con un
posizionamento di mercato
leggermente più luxury.
WWW.DANIELWELLINGTON.COMWWW.LARSSONANDJENNINGS.COM
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FASHION_Review
HERO’S HEROINE
Il nuovo brand cult pronto a fare il ‘crack’
DI MARCO BIANCHI
Se parlassimo di calcio qui si potremmo dire di trovarci di fronte ad un ‘crack’. Quel giocatore che fa la differenza assoluta, che spacca la partita, che cambia il risultato in corsa con un colpo da campione, che sposta il peso della bilancia con il suo ingresso in campo.Fashion No Victim, da sempre una delle realtà capaci di cogliere al volo i migliori brand internazionali e di portarli in distribuzione in Italia, ha fatto il colpaccio assicurandosi il nuovo fenomeno.Si tratta del brand inglese Hero’s Heroine, con sede a Londra. Un nome di per se, che profuma già di leggenda.Un logo che colpisce come un pugno nello stomaco. Che si stampa bene all’interno del tuo cervelletto e non vuole uscire più.E poi il team di Hero’s Heroine, dimostra di puntare molto sul
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FASHION_Review
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FASHION_Review
nostro paese. Molti di voi avranno visto Fabri Fibra, il rapper nostrano più alternativo, geniale e pungente, anche sulle pagine di Rolling Stone, con addosso alcune maglie, sia con il logo Hero, sia con la sua faccia in dimensioni cubitali ed effetto pixellato. Uno dei marchi di fabbrica del brand.Ebbene, se vi siete chiesti quale brand fosse, ora ve lo sveliamo. Si tratta proprio di Hero’s Heroine. Da oggi un nuovo cult, distribuito per l’Italia da Fashion No Victim. Presto nuova mania collettiva italiana ma non solo. Info italia: www.fnvitaly.com Sito ufficiale:
WWW.HEROSHEROINE.COM
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FASHION_Review
GOINGUP
HANDMADELa bellezza delle fantasie dei tessuti
è uno dei marchi di fabbrica di
Going Up Handmade un giovane
brand che arriva dalla Puglia e
che si sta facendo conoscere
velocemente per la grande qualità
dei suoi prodotti. T-shirt semplici
ma con un taglio ‘giustissimo’ e
la particolarità di essere reversibili.
Felpe con stampe effetto jaquard
e joggers in equilibrio tra un
gusto sportivo ed elegante allo
stesso tempo. Non mancano gli
accessori: le pochette e le cover
porta iPad con una pioggia di
allegre e meravilgiose fantasie.
Instagram:
@GOING_UPHANDMADE
Ecco alcuni scatti in anteprima
della collezione AI 2015-16.
Tanti i pezzi cult. Per lei felpa con
firme in stile graffiti, il parka un
capo davvero intramontabile, e in
pantaloni in felpa con maxiscritta
Bonjour.
Per lui il bomber rivisitato con
toppe applicate, pantaloni in
felpa con micro-righe e soprattutto
lil maglione da sci in stile anni 60,
il nostro pezzo preferito in assoluto.
La collezione è in arrivo da fine
agosto-inizio settembre nei migliori
street-store italiani.
WWW.SHOESHINE.IT
SHOE SHINEANTEPRIMA AW15
FASHION_Review
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FASHION_Review
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Tre pezzi gioielli top per l’estate
scelti dalla collezione del maestro
Pietro Ferrante
1) BRACCIALI CON ANCORA E CORDA NAUTICA COLORATA2) ANELLI CON MARINAI, FARO, ANCORA E TESCHIO.3) COLLANA CON BUSSOLA
Disponibili sullo shop online ufficiale
WWW.FERRANTEGIOIELLIERE.IT
e nei migliori store.
PIETRO FERRANTE
SS15 COLLECTION
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E’ UN MOMENTO DI FERMENTO STRAORDINARIO PER LA PUGLIA, ANCHE PER QUANTO RIGUARDA LA MODA.SI MOLTIPLICANO BRAND E NEGOZI, MA C’E’ UNO STORE CHE NEL CAMPO DELL’URBANWEAR E’ STATO TRA I PRIMI, SE NON IL PRIMO, A REALIZZARE UN VERO CONCEPT STORE IN QUESTA REGIONE. SI CHIAMA MAFE’ GALLERY. E NOI SIAMO ANDATI A INTERVISTARE I DUE FONDATORI, MARCO E ANNALISA. COMPAGNI NEGLI AFFARI E NELLA VITA.
Ciao Marco, ciao Annalisa.Raccontatemi come nasce la vostra storia Nella moda.A: Parto dal presupposto che il settore di cui stiamo parlando, credo rappresenti uno degli ambiti più seducenti ed entusiasmanti nel panorama lavorativo di tutti i tempi. Sia a me che Marco, ha sempre entusiasmato il mondo della moda, ma soprattutto la ricerca di capi che si distinguessero dalla massa, quelli che ti fanno sentire diverso.. e non “come gli altri”. Crediamo molto nello stile e soprattutto nell’affermare una personalità propria e non quella che dettano gli altri.
E’ vero he tu giocavi a Basket? Come ti è
FASHION_Interview
MAFE’ GALLERYIL PRIMO VERO CONCEPT STORE
URBANWEAR DELLA PUGLIA
DI MARCO BIANCHI
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FASHION_Interview
venuto in mente di aprire uno store di abbigliamento? E sulla base di quale esperienza?M: Ebbene si. Ho dedicato molti anni della mia vita al basket. Pochi credo abbiano avuto la fortuna che ho avuto io, ovvero quella di lavorare e divertirsi allo stesso tempo. E’ stata una carriera densa di sacrifici e soddisfazioni, spesso offuscata dallo stare lontano da casa e dalla famiglia . Ma credo che il sacrificio ripaghi sempre. Grazie ad esso ho realizzato molti sogni, tra cui, il più importante, quello di giocare in serie A. L’idea di aprire un negozio ed in particolare di abbigliamento, nasceva dal desiderio comune di entrambi, di lavorare per qualcosa in grado di emozionare .. qualcosa che ci facesse svegliare contenti la mattina.E così è stato. Non avevamo nessun tipo di esperienza. Credo sia stata proprio l’incoscienza a darci il coraggio di tentare e credere nel nostro progetto.
Come nasce l’incontro nella vita e poi professionale tra Marco e Annalisa?A: Io e Marco, ci siamo conosciuti nel 2006. Se ci penso faccio fatica a pensare quanto tempo effettivamente sia passato. Mi sembra ieri. Lui giocava a Corato, la mia città
natale, ed io era una sfegatata tifosa di basket. Da quel momento in poi, non ci siamo più separati, nonostante il nostro lavoro ci impegnasse reciprocamente in maniera diversa. Spesso siamo stati lontani per periodi anche piuttosto lunghetti fino a quando, abbiamo poi deciso di aprire Mafè Gallery, esperienza che sicuramente ci avrebbe avvicinato.
Il primo store di Trani. Una specie di grotta. Veramente scenografico. Come avete trovato questo spazio unico?Era già in buone condizioni o ci sono stati tanti lavori da fare?A: La ricerca di un locale che rispondesse alle nostre esigenze, è stata lunga e tediosa. Spesso ci siamo fatti prendere dallo sconforto rispetto alle richieste assurde di fitto, in assoluto contrasto alle condizioni delle strutture.Un bel giorno pero’, mi e’ capitato di notare un cartello in cui si faceva riferimento al fitto di un locale. Ho chiamato e una volta fissato l’appuntamento mi sono innamorata. Anche Marco era d’accordo e nonostante ci fossero dei lavori di ristrutturazione in preventivo, avevamo scelto. Mafè Gallery sarebbe stato lì. E finalmente la nostra
“Crediamo molto nello
stile e soprattutto
nell’affermare una
personalità propria e non
quella che dettano gli
altri”
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FASHION_Interview
avventura poteva cominciare.
Come nasce questo nome: Mafè ?M: Mafè è un acronimo. Ogni singola lettera fa riferimento alle persone più importanti della mia vita. Io, Marco appunto. A, come Annalisa, ovvero mia moglie. F, come Federico, mio fratello e la E di Elena, mia mamma, alla quale devo gran parte della realizzazione dei miei progetti. L’accento sulla e, invece richiama la forma del primo arco, visibile subito all’ingresso della nostra galleria. E’ vero che questo genere di negozio in Puglia, almeno nella tua zona, ha rappresentato qualcosa di nuovo?M: Spero di non risultare presuntuoso, ma si!!!! Ne sono assolutamente convinto. Nel bene e nel male. La nostra è una vera e propria esperienza di esplorazione. Chi accetta questa premessa, probabilmente ha la giusta sensibilità per avvicinarsi alle “cose” cercando di capire cosa ci sia dietro ad ogni singolo prodotto esposto. Storia, evoluzione e crescita. Sicuramente
il nostro non è un concetto di massa. Ma preferisco scegliere io come arrivare e soprattutto a chi.
Vi siete mai sentiti copiati nel concept e nella scelta delle linee?A: Decine di volte. E non esagero. Ci sono periodi in cui questa situazione mi gratifica emotivamente ed altri in cui provo un enorme fastidio nel pensare che tutto ciò’ per cui ci battiamo con dedizione, debba essere copiato (il più delle volte anche male) da persone che di ricerca ne sanno ben poco. Quando si parla di Concept Store, la gente crede che basti mettere una poltrona, adagiarci una t-shirt ed un libro... ed il gioco è fatto. C’è molto di più. Tanto di più. Mi piace pensare che ogni cosa nasconda un’anima.. e che tutto quello che ci spinge a far bene il nostro lavoro, provenga dalla passione e dalla dedizione che mettiamo nelle cose.
Quali sono i primi brand che avete inserito?M/A: Quando abbiamo aperto Mafe’
FASHION_Interview
Gallery, nel 2010, eravamo consapevoli del fatto di avere a disposizione quasi 280 mq di superficie... e pochissimo prodotto da esporre. Abbiamo dovuto pensare ad un esposizione che non mettesse il cliente nella condizione di sentirsi insoddisfatto. Purtroppo i ritardi nelle consegne, hanno rischiato di rovinare l’evento d’apertura.Abbiamo iniziato (e poi continuato) con SUIT, REVOLUTION (il mio preferito Marco), ELEVEN PARIS (il mi preferito Annalisa), MINIMUM, WESC e ora abbiamo una selezione di oltre 50 marchi... Quali di questi vi hanno date le maggiori soddisfazioni?M: Se dovessi fare un bilancio, anche in questo caso mi risulterebbe difficile pensare ad un’azienda in particolare. Stiamo facendo un ottimo lavoro su tutti fronti. Abbiamo avuto un’impennata nel giro di due anni su KOMONO, la vendita dell’accessorio, occhiali, orologi e molto altro ancora ci rende completi e non focalizzati solo sull’abbigliamento. Per quanto riguarda quest’ultimo, potrei citare sicuramente REVOLUTION, SUIT, MINIMUM che non arrivano mai ai saldi. Come e quando nasce la decisione di aprire il secondo store?A: La decisione di aprire un secondo store è arrivata poco meno di due anni dopo. Su una piazza alla quale personalmente sono molto affezionata e che so ci avrebbe regalato tante soddisfazioni. Corato appunto. Temevo solo che uno store come quello di Trani, potesse cogliere impreparati i nostri potenziali clienti...invece Bottega numero 4 , si è rivelata una bomba ad orologeria. Fondamentale è stata la scelta del personale, doveva rispecchiare in pieno le nostre caratteristiche facendo sentire a casa chiunque, anche solo per curiosità decidesse di entrarci. Così è stato. E Pierantonio si è rivelato un bottegaio perfetto.
Ma è vero che oggi è nato un terzo negozio?M: Si, è verissimo. Siamo degli incoscienti, lo so. Ma crediamo fermamente nel nostro progetto e Barletta per noi è stata una grande conquista. Il cliente è molto ricettivo, al passo con le tendenze e con la voglia di distinguersi dalla massa. Abbiamo adesioni continue sia da parte dei ragazzi che da un pubblico più adulto e questo ci mette nella condizione di pensare che probabilmente, seppur commettendo tanti errori, come è giusto che sia, in realtà ci
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FASHION_Interview
stiamo muovendo più che bene, nonostante il mercato detti regole molto rigide, specie di questi tempi.
Quali sono i vostri brand principali?M: REVOLUTION, SUIT, MININUM, OBEY, WESC, ANERKJENDT sono i marchi a cui sono più legato mentre per gli accessori, sono in assoluto i migliori, KOMONO, CAYLER & SONS, HERSCHEL, imbattibili per qualità e prezzo.A: ELEVEN PARIS, JUST FEMALE, KLING, NUMPH, MINIMUM, SELECTED FEMME ci danno sempre tante tante soddisfazioni.Da quest’anno siamo anche primo Flagship store in Italia di NO PERFECT un’azienda a cui teniamo particolarmente e che da un paio d’anni si sta rivelando fenomenale per qualità, idee e concetti e con Matteo e Nicolo’ c’è un rapporto che và oltre il lavoro, come piace a noi! C’è un marchio che in qualche maniera sentite particolarmente ‘vostro’?A: Sì, Obey. Ho desiderato fortemente averlo in store. E ci tengo particolarmente considerando la grande storia artistica che caratterizza questo brand. Nel nostro piccolo anche io faccio propaganda di un concetto, di un’idea ... che si spieghi per strada e porti la gente a parlare .Quali sono i marchi che pensate di inserire per il futuro nei vostri store?M: Non ne ho idea. Per il momento non c’è nulla che mi abbia colpito in particolare modo . Questo è un po’ il bello di noi, l’effetto sorpresa è quello che ci contraddistingue. Vedremo. La ricerca continua ogni giorno e ogni notte...
Un marchio emergente su cui puntare gli occhi e da consigliare agli amici?M: NUMB. preferisco non dilungarmi troppo su questa azienda. Per scaramanzia. Ho un grosso progetto in ballo e quando avrò tutte le certezze ne sentirete
parlare.
In che modo fate ricerca? Sul web? Nelle fiere? Viaggiando?A: Viaggiando, sicuramente. E in questo includo anche le fiere, che diventano l’occasione ideale per staccare e respirare una boccata d’aria. Chiaramente prediligo le fiere all’estero.Quelle in Italia, le ritengo fiere della vanità..ed in certi contesti, un vero e proprio circo. Io odio il circo..quindi mi tengo alla larga.
Come potreste definire il vostro stile?M/A:Crediamo che lo stile sia una dote. Il più delle volte, innata. O sei o non sei. Non serve vestirsi con capi firmati e costosi. Si può essere di spicco, anche vestendosi con budget ridotti. E’ per questo che sono un’attenta osservatrice. Mi piace guardare le persone, capire in che modo curino i particolari..scarpe, accessori, mi piace mixare generi e fantasie diverse e anche una shirt bianca, se abbinata con gusto e un pizzico di estrosità , può trasformare un outfit basic, in uno un po’ più divertente.
Che cosa deve avere un MARCHIO per poter entrare nella vostra brand list?M: Una storia. Un’idea e tanti ingranaggi perfetti che esigo funzionino perfettamente. Deve saper raccontare , emozionare e convincere.Prima noi, ovviamente e noi faremo in modo di convincere il cliente a guardare le cose, provarle ed apprezzarle, secondo il nostro punto di vista.
Parliamo della Puglia. Nonostante gli anni di crisi che stiamo vivendo questa terra ci sembra più viva e vitale che mai.A: Vediamo nuove aperture, la nascita di nuovi brand, vediamo un fermento che non notiamo neanche in città come Milano.
Sapete speigarci il motivo, o il segreto di tutto questo?M/A: Non è un segreto che la Puglia, in questi ultimi anni si sia
rivelata un palcoscenico ideale in quanto a moda e tendenze. Gli influssi, si ramificano nelle maniere più disparate e la gente pare abbia un sesto senso nel portare , con un certo anticipo, tutto quello che magari in altri luoghi, anche urbanisticamente più avanzati, si immagina solo di poter raggiungere. Se da un lato, la Puglia fa ancora pensare alla terra , al sole e agli ulivi , dall’altro è davvero il luogo ideale per coltivare moda e tendenze, a volte addirittura anticipandole, nonostante la crisi purtroppo scoraggi molti giovani costringendoli a spostarsi al nord, oppure all’estero. E’ sicuramente una piazza tra le più esigenti d’Italia e questo ci classifica ai primi posti senza ombra di dubbio.
Se decideste di aprire uno store all’estero, quale paese e città scegliereste?M/A: Siamo andati molto vicino un mese fa ad aprirlo a Praga, ma se ci chiedete un posto nel mondo, è facile. New York. Questo per noi sarebbe il top, la realizzazione di un sogno, l’ultima estate nell’ennesima esperienza nella big apple, abbiamo iniziato a informarci...New York, per stile di vita e apertura mentale è il luogo perfetto per un concetto che non è classificabile sicuramente tra i più comuni. Sognare non costa niente.
MAFE’ GALLERY TRANIconcept store
Est.2010via M.Pagano, 176/178
TRANI
MAFE’ GALLERY BARLETTAconcept store
Est.2013via Nazareth, 22/24
BARLETTA
BOTTEGA #4 CORATOEst.2012
via di Monte di Pietà, 4CORATO
FASHION_Speciale Pitti 88
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DI MARCO BIANCHI E LUCA CECCARELLI
SPECIALEPITTI ‘88
NUOVI TREND E PRODOTTI DELLA
P/E 2015
OVERHEAD (OH)L’Italia, lo sappiamo, ha una
grandissima tradizione artigianale in
fatto di cappelli. Vogliamo parlare
solo di Borsalino, icona storica in
tutto il mondo?
Bene, il brand Overhead
(abbreviazione OH) ha avuto
un’intuizione per un certo verso
geniale. Quello di andare a trovare
le migliori mani artigiane nel distretto
marchigiano di Fermo, che ha una
storia unica in fatto di cappelleria
e creare una linea con forti radici
affondate nello streetwear, ma
con una qualità e marteriali
assolutamente classici e una
produzione di tipo tradizionale.
Il risultato è originale e per certi versi
spiazzante, perchè su snapback o
sui 5 panel cap ritroviamo materiali
intrecciati dal tocco grezzo che
donano alle creazioni un sapore
unico. I ragazzi di Overhead pero’
non si sono limitati a utilizzare forme
classiche in materiali tradizionali,
ma anche a ridisegnare l’aspetto
degli stessi caps, che assumono
anche forme che si discostano
dalle tradizionaliì, come quelle
a ‘scodella’ . Un esperimento
analogo lo ritroviamo dopo alcuni
esperienza realizzate dal marchio
svizzero Le Tom e Super D, ma
dobbiamo dire che Overhead
ha presentato una collezione
così ampia e convincente che
crediamo abbia le potenzialità di
affermarsi sul mercato e diventare
un nome riconosciuto nel settore.
WWW.OVERHEADCOMPANY.IT
SMILE SOLARE’ il momento degli accessori,
è il momento del colore: Smile
Solar unisce tutto questo in un
orologio di plastica con uno suo
spiccato senso del design e del
gioco e una caratteristica che
lo rende unico: all’interno del
quadrante è presente un piccolo
pannello solare a forma di sorriso
da cui deriva il nome. La luce del
giorno ricaricherà l’orologio la cui
pila pertanto non avrà bisogno 73
MOSESPartiamo fissando un concetto
importante: l’idea che sta dietro a
Moses è semplice ma tutt’altro che
scontata. Questo giovanissimo
brand nasce da Sarah, una
ragazza israeliana che ha pensato
di reinventare la ciabatta estiva,
dando vita ad un progetto che
potrebbe sfondare molto presto.
Le ciabatte Moses sono comode,
pratiche, sostenibili e parecchio
cool. Addirittura profumano. Sono
realizzate mediante un unico
stampo di gomma parzialmente
riciclata (e di nuovo riciclabile),
sono waterproof e facilmente
lavabili, flessibili ma resistenti e
soprattutto coloratissime, belle
da vedere e perfette per essere
sfruttate in ogni occasione.
Diventeranno un nuovo must
estivo, dopo i successi di
Havaianas, Melissa e compagnia?
E’ probabile, nel frattempo
speriamo di vederle presto anche
in Italia.
WWW.WALKMOSES.COM
FASHION_Speciale Pitti 88
di essere sostituita. Non solo:
l’orologio ha un’anima ecologica,
infatti parte dei materiali con cui è
costruito sono riciclati.
E se la plastica colorata ci riporta
ci riporta ai giocattoli per bambini,
questo non significa che questi
orologi siano un giocattolino
Gioco, colore e ironia un concetto
sottolineato perfettamente da
una collaborazione con un brand
italiano importante di cui abbiamo
spesso parlato: Leitmotiv. Un brand
decisamente ‘alto’ che tuttavia
ha sempre fatto della fantasia,
dell’ironia e delle stampe giocose
un suo marchio di fabbrica.
Il connubio con Smile Solar è
perfetto e ne nasce una capsule
collection azzeccatissima, che
potremmo ritrovare anche
all’interno di boutique dal
posizionamento molto alto.
WWW.SMILESOLAR.IT
SATORISANSatorisan è un brand che
seguiamo da parecchio tempo
ed è riuscito in un’impresa unica:
portare un sapore artigianale
(racchiuso anche nel nome), in un
segmento di mercato non sempre
abituato a saper apprezzare
l’imperfezione di un pellame
conciato in maniera artigianale,
i cotoni grezzi, gli effetti degradè
di colore. Satorisan è un marchio
che ha saputo cullarsi a cavallo tra
sneaker e scarpa artigianale,
entrando in questa maniera in
sneaker-store evoluti e in negozi
di gamma più alta che vogliono
offrire ai loro clienti un prodotto
dal prezzo più accessibile rispetto
a quello cui sono abituati,
senza rinunciare a un tocco di
ricercatezza.
Al Pitti abbiamo apprezzato
l’interessante nuova collezione di
Satorisan. Tra i modelli più riusciti
ecco una specie di sandalo basso
in pelle con concia vegetale,
e una fibbia frontale e cuciture
a vista. Si chiama Benirras ed è
in effetti una scarpa diversa, in
equilibrio tra 2 mondi. E poi da
segnalare una sneaker femminile
in pelle perforata con un laccio
tirante attorno alla caviglia.
Un marchio sofisticato ma
accessibile. Da tenere in stretta
osservazione.
WWW.SATORISAN.COM
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FASHION_Speciale Pitti 88
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FASHION_Speciale Pitti 88
KJOREPROJECTKjore Project si conferma un brand
in grande crescita, che si evolve
senza fare rivoluzioni, un passo
alla volta. Il pezzo forte, gli zaini
da viaggio con cinghia porta
giornali che si riconferma un must
ed è presentata in nuovi colori,
compresa la fantasia pied-de-
poule. Anche il range di calzature
si amplia e diventa ancora
più interessante con un nuovo
modello stringato dove un inserto
in denim è inserito sul lato creando
un effetto molto interessante.
Tantissimi poi gli accessori: da quelli
per la bici, a i porta ipad e iphone,
dove la tecnologia e la tradizione
troveranno un connubio perfetto.
WWW.KJOREPROJECT.COM
REINHARD PLANKLe linee sinuose dei cappelli
firmati da Reinhard Plank
non potevano certo passare
inosservate al Pitti, dove il loro
stile inconfondibile spiccava
nella sezione “Unconventional”.
I morbidi cappelli del designer
italiano vengono realizzati ai piedi
di Firenze, in una terra che vanta
una lunga tradizione in questo
campo e ha una vera e propria
specializzazione nella produzione
di copricapi in paglia.
Diversi i modelli presentati, da
quelli più classici ai più particolari,
disponibili sia da uomo che da
donna, con colori che spaziano
dal nero fino al rosa, passando per
diverse tonalità di grigio.
WWW.REINHARDPLANK.IT
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FASHION_Speciale Pitti 88
MOA (MASTER OF ART)MOA (ossia Master Of Arts) è un
brand che si è fatto un certo nome
nel mondo delle sneaker ed ormai
ritroviamo in contenitori importanti.
Una scarpa che ha puntato tutto
non sulle forme, ma su una estrema
forza dei disegni e delle fantasie
che rivestono le tomaie. Questa
stagione ha presentato a Pitti una
collaborazione ufficiale con Disney,
che ha dato vita a una capsule
collection dove Mickey Mouse è
l’assoluto protagonista. Topolino,
lo ritroviamo disegnato a grandi
dimensione sulle slip on, che unite,
diventano una tela unica, allover
stampato o ricamato su patch, su
scarpe che strizzano l’occhio alle
forme più classiche: punta tonda
in stile Stan Smith, slip-on in stile
Vans, running in stile Nike. Eppure
MOA riesce a ritagliarsi una propria
identità, grazie alla forza dell’impatto
grafico che è capace di imprimere
a ogni collezione. Siamo sicuri che
anche queste avranno un ottimo
impatto commerciale.
WWW.MOACONCEPT.COM
SPRINGASpringa, si è ritagliata da alcuni
anni un proprio mercato, fatto per
chi sa apprezzare un prodotto di
qualità completamente made in
Italy, anzi made in Tuscany, con
pellami di prima qualità e dove
si effettua un riciclo di vestiti e
materiali (vedi i sacchi di iuta)
dando vita a scarpe che di fatto
sono pezzi unici.
I modelli fondamentalmente sono
3: la slip-on, la stringata bassa, e la
sneaker hi top.
Guardate la bellezza di alcuni
modelli, dove gli artigiani sono stati
sapienti nella ricerca dei materiali
ma anche di giusti abbinamenti.
WWW.SPRINGA.IT
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FASHION_Speciale Pitti 88
BRAND WHOPrima di visitare il Pitti facciamo
una veloce analisi dei brand
presenti al padiglione Lyceum
dedicato ai giovani talenti. Tra
questi scopriamo un brand turco
che si chiama Brand Who. Il sito
è molto ben fatto, gli scatti dei
prodotti son curati e mettono in
mostra una collezione black and
white dal gusto decisamente
avanguardistico. Sembra molto
interessante ed è per questo che
ci rechiamo a visitarle lo stand.
Brand Who ci appare nella nuova
collezione totalmente trasformato.
Il gusto un po’ dark lascia spazio
a una collezione totalmente anni
90, fatta di colori e stampe in stile
Versace, un po’ Kate Haring che
fanno subito ‘Willy Il Principe di Bel
Air. Notevole la felpa con mega
ananas ricamato posteriore.
Mustafa, il sale manager ci spiega
come ogni stagione il brand ripensi
completamente il suo mondo in
una collezione ‘concept’ nuova
e totalmente unica. Il prodotto è
fatto di cotoni pregiati e micro-
ricami. La qualità è alta come ci si
aspetta da un prodotto ‘il cotone’
dove la qualità turca è sinonimo di
garanzia.
Istanbul è in fermento: una città
viva e cosmopolita, dove tanti
brand emergenti stanno dicendo
la loro, unendo qualità ad idee.
Brand Who merita senz’altro molta
attenzione.
WWW.BRANDWHO.COM
STUDSWARStudswar nasce a Bergamo,
all’interno di un’azienda a
conduzione familiare specializzata
nella fabbricazione di borchie e
bottoni in metallo. A capo c’è
Giovanni Nembrini, un uomo che
è riuscito in poche parole a farci
capire quanto siano stati importanti
lavoro, entusiasmo e creatività
nella sua storia imprenditoriale.
“Tenevo in mano queste borchie,
sentivo che potevano dare di più,
potevano essere più di un semplice
accessorio” – ci spiega con tono
raggiante – “Così ho iniziato a
cercare una via alternativa,
qualcosa che mi permettesse di
andare oltre ai soliti canoni. Ho
visto che ad un certo punto le
personalizzazioni con le borchie
tornavano di moda dopo il boom
degli anni ’70, quindi ho deciso di
non limitarmi a fornire le borchie
ai creativi, ma di realizzare in
autonomia ciò che volevo
personalizzare”. Intuizione vincente,
che ha permesso a Studswar di
vedere la luce.
WWW.STUDSWAR.COM
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KEPTAbbiamo già parlato di Kept.
Una scarpa a suo modo unica:
un ibrido tra una sneaker e una
espadrillas. Forse l’espadrilla del
futuro, realizzata mediante una
grande banda elastica stampata,
che si adatta perfettamente e
comodamente al piede, ancorata
a una morbida suola in gomma
vulcanizzata. Il brand al Pitti 88 ha
presentato la nuova collezione
che si candida in effetti a diventare
un best-seller. Un’esplosione
di fantasia all’over, allegre e
colorate, ma anche un range di
tinte unita e le preziose varianti in
tessuto di canvas con un effetto
‘vintage’. Alcune boutique che
segnano la moda, come Gerard
Loft a Firenze hanno già sposato il
progetto, presentato sul mercato
italiano solo 3 mesi fa. Oggi, con
la presentazione in grande stile al
Pitti, il prodotto si candida per farsi
trovare in tutte le migliori boutique.
E’ il genere di brand che cercano
i negozi ora: un mono-prodotto,
dal prezzo accessibile, dall’alto
contenuto di originalità, difficile (se
non impossibile da copiare, infatti
il metodo con cui sono realizzate
è brevettato e molto difficile se
non impossibile da replicare); un
prodotto che puo’ fare tendenza.
Il brand al Pitti ha presentato anche
il suo nuovo modello: una sneaker
alla caviglia in tela stampata, con
suola vulcanizzata, che presenta
le stesse fantasie allegre e accese
della sua ‘sorellina’. Una scarpa
comoda e leggera per l’estate,
con un prezzo concorrenziale che
soddisferà la voglia di colore che
c’è nell’aria dopo queste stagioni
dove il black and white l’hanno
fatta da padrone.
La distribuzione per l’Italia è curata
da Spider Fashion.
WWW.SPIDERFASHION.EU
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TEMPORARY KTra tanti tanti progetti di calzature,
accessori, t-shirt arriva un brand
focalizzato su una collezione
di camicie. Non si tratta della
solita collezione classica: qui la
camiceria assume un carattere di
grande innovazione, nei tagli, nei
materiali, nei particolari.
L’azienda Temporary K, che in
passato ha già stupito con le
sue collezioni mono-prodotto di
giubbini stampati in tessuto effetto
tyvec, simile alla carta, oggi
stupisce tutti con una collezione
innovativa di camiceria.
Il principi base è che Temporay K,
sia un factory creativa, in grado
di sfornare idee nuovi e oggetti
innovativi ,senza sentirsi in qualche
modo legata ad una specifica
categoria di prodotto.
E in effetti qui, le idee non
mancano affatto: a partire da un
packaging in cartone totalmente
riconoscibile e da un prodotto che
non assomiglia a nulla esistente sul
mercato: e questo è un merito e
sicuramente motivo di coraggio.
Da una parte una serie di camicie
in denim, lavorate con cuciture a
vista e costruzioni in stile patchwork,
colli alla coreana e materiali di
prim’ordine e fit curatissimo.
Poi tutta una serie di modelli dove
i dettagli rendono la camicia
un capo diverso, originale, con
contenuti artistici di un certo livello.
WWW.TEMPORARYK.IT
TEVAFino ad oggi vari brand hanno
presentato sandali maschili, soprattutto
in pelle, senza troppa convinzione, sicuri
di rivolgersi ad un pubblico piuttosto
ridotto. Invece questa potrebbe
essere l’estate giusta, soprattutto per
i sandali tecnici, quelli con la suola
in EVA e la chiusura in velcro. Come
ad esempio quelli proposti da Teva,
brand canadese con una lunga
esperienza che realizza calzature da
più di 30 anni e promette di mettere
ai piedi di uomini, donne e bambini i
suoi sandali disponibili in diversi modelli.
La loro storia inizia ai bordi del Grand
Canyon in Arizona, quando Mark
Thatcher, giovane guida di rafting,
stanco di dover cambiare scarpe
ogni volta che passava dall’acqua
alla terra ferma, applicò uno strap
in nylon a un robusto infradito per
avere una maggiore aderenza sul
terreno, rivoluzionando l’industria della
calzatura dando vita al primo saldalo
sportivo del mondo. Il nostro preferito
tra quelli visti al Pitti è sicuramente il più
classico, Original Universal, proposto
in versione monocromo, con diverse
fantasie e addirittura in una versione
in pelle.
WWW.TEVAITALIA.IT
FASHION_Speciale Pitti 88
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SPERRY TOP SIDERSperry Top Sider non è solo boat
shoes, l’abbiamo appurato
all’ultimo Pitti. Due modelli di
sneakers con fantasie da far
girare la testa, una slip-on e una
simil plimsolls decorate da pattern
geometrici e floreali. Chiaramente
non potevano mancare i mocassini
da barca, fiore all’occhiello del
brand statunitense, ma queste
sneakers non potevano di certo
passare inosservate.
WWW.SPERRY.COM
ROCK SPRINGL’idea di Rock Spring è semplice:
prendere una tendenza, lo stile woven
(intrecciato) fatto di elastici intrecciati -
stile che abbiamo anche visto in Nike,
si pensi alle Inneva - e farne un marchio
di fabbrica per dare vita a un’intera
collezione. Il brand con questa
tecnica innovativa ha creato una
scarpa leggera e allo stesso tempo
traspirante declinata in una serie di
modelli: si va dalle slip-on, alle sneakers
in stile running, fino alle platform che
giocando con colori e materiali
creando effetti cromatici unici.
Il prezzo di uscita delle scarpe (si parte
dai 49 euro al pubblico per le slip-
on) fino a 69 euro per le running ha
trasformato questo brand in un vero
e proprio instant-classic che nel giro
di pochi mesi ha venduto qualche
decina di migliaia di paia solo in Italia
e promette per la prossima primavera
estate di trasformarsi in best-seller
assoluto. Distribuzione:
WWW.BLACKBOARD.IT
FASHION_Speciale Pitti 88
BRUNO BORDESESe gli “emergenti” sfruttano il
Pitti come trampolino di lancio
proponendo idee nuove e spesso
lungimiranti, capita al contrario
che i brand più affermati si rilassino
per troppo tempo, sfruttando
soltanto il proprio nome, questo
o quel modello più collaudato,
senza rischiare troppo e senza
sforzarsi per portare qualcosa di
innovativo agli occhi dei propri
clienti.
Passando davanti alle scarpe di un
nome importante come quello di
Bruno Bordese è stato invece quasi
obbligatorio fermarsi, guardare
attentamente ogni proposta e
cercare di saperne di più sulla
concept collection SS16.
Quello portato a Firenze è un
progetto molto contemporaneo
che potremmo definire
sperimentale, ispirato alle scene
del film “Mad Max: Fury Road“,
alle ambientazioni nel deserto e
al mondo militare: quest’ultimo
è molto presente, basti pensare
che alcune tomaie sono realizzate
tramite il riutilizzo di tende militari
originali e la bellissima rivisitazione
artistica di un pattern camouflage
sui toni del verde/khaki “invade”
praticamente tutti i modelli
presenti.
Una produzione eterogenea, tra
stupendi stivaletti che trasudano
artigianalità e cura del dettaglio,
loafers, desert boots e stringate
adatte a qualsiasi look. Non
possono mancare le sneakers,
fiore all’occhiello che ha regalato
un certo successo nel panorama
urban-street al designer torinese.
Presentate sia hi-top che low-top,
con doppia zip e versione senza
lacci, rendono completa una
collezione nata da una bella idea,
con un grande lavoro e un ottimo
risultato.
WWW.BRUNOBORDESE.COM
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FASHION_Speciale Pitti 88
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WIZE AND OPEQualche anno fa entrò sul mercato
un brand di orologi, si chiamavano
Wize and Ope e suscitarono un
certo interesse grazie a un design
accattivante e alla possibilità di
cambiare il cinturino.
Sono passati alcuni anni è il marchio
francese ricompare in maniera
prepotente sulla scena con un
cambio di marcia impressionante.
Innanzitutto all’interno del brand
è entrato, come socio e sponsor,
non uno qualsiasi ma un signore del
calibro di Lil Wayne.
E poi il brand ha tirato fuori dal cilindro
una perla. Come si vede dalle
immagini il marchio ha presentato
sul mercato delle sneakers con delle
luci al led integrate nella suola semi
trasparente. I led si ricaricano tramite
una prese USB, e cliccando sul lato
della scarpa si può accenderle,
spegnerle e anche cambiare i
colori che sono addirittura 6, fino a
selezionare luci a intermittenza o fisse.
Il confine tra cinesata o scarpa da
bambini tipo Bull Boys e figata totale
è sottile. Wize and Ope è riuscita
a mettersi sul lato giusto di questo
confine, grazie a un posizionamento
in boutique di lusso, testimonial
eccellenti e una fascia alta anche in
termini di prezzo (dai 160 ai 200 euro).
A chi scuote la testa di fronte al
prodotto diciamo che Wize and Ope
lo ha messo là dove Jeremy Scott per
Adidas ha messo le sneakers con le
fiamme: ai piedi di dj, personaggi
eclettici della notte, trend setter.
Sicuramente gente eccentrica, che
ama giocare e sorprendere col
proprio stile.
Sul traino di questo prodotto, ne
arrivano anche altri come occhiali
da sole, cuffie con auricolari
bluetooth integrati e una nuova serie
di orologi con cassa in gomma dal
design accattivante.
Gli ingredienti per sfondare ci sono
tutti.
Per l’Italia la distribuzione è curata da
Corona Distribution che sta facendo
un ottimo lavoro.
WWW.WIZEANDOPE.COM
FASHION_Speciale Pitti 88
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FASHION_Sneakers & Shoes
DI MARCO BIANCHI
ALLA RICERCA
DELLE EREDI DELLE NIKE
ROSHE
Con le Roshe Run, negli ultimi 3 anni Nike ha letteralmente tirato fuori dal cilindro un cosiddetto instant classic.Una scarpa che ha veramente fatto il sold-out ovunque. Una sneaker che ha un’aria retro-vintage: di fatto sembra
un modello tirato fuori dagli archivi storici di Nike e invece se indaghi…scopri che è una scarpa disegnata completamente ex-novo.La suola in un pezzo unico, decisamente più alta sul tallone le
dona un’ impostazione in stile running, fornendo la classica un’inclinazione proiettata in avanti, come se si fosse pronti a scattare.Ma non si tratta di sneaker da running in senso tecnico. Queste sono scarpe
FOTO: WWW.DEADSTOCK.IT
NIKE HUARACELe eredi delle Roshe Run
potrebbero essere proprio loro:
le Huarache. Sono un modello
che disegntato da Tinker Hatfield
dopo il grande successo degli anni
90, e ritornato questa stagione
prepotentemente in voga. E sono
già partite le varianti più originali.
Si pensi solo alle Huarache NM:
uscite questa stagione: il design
è assolutamente originale, con
quella corda dal gusto nautico
che percorre la tomaia, e la suola
NM (Natural Motion) dal design più
spezzato rispetto alla classica suola
in un pezzo unico del modello
base.
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FASHION_Sneakers & Shoes
che per la loro leggerezza, traspirazione, e comodità sono diventate la perfetta scarpa casual per la vita di tutti i giorni Tantissime versioni uscite in differenti colori e materiali hanno assicurato un risultato commerciale eccezionale, sicuramenteaccompagnato da un prezzo di ingresso al mercato, 99 euro nei modelli base, che le ha rese accessibili a molti. I trend setter che le hanno scoperte ormai oltre 3 anni fa, stanno tuttavia già guardando avanti. E chi pensa che il successo sia eterno ripensi solo a 6 anni fa quando ai piedi di chiunque c’erano solo le Nike Blazer, oggi quasi sparite dagli scaffali italiani.Se vogliamo giocre alla ricerca di un’ erede della Rosherun oggi ci sono 4 nomi interessanti.
1.
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NIKE SOCK DARTIl secondo modello che vi
presentiamo sono le Sock Dart
e rappresentano una di quelle
scarpe di cui Nike è maestra.
Quelle scarpe che calzano
come un guanto, estremamente
tecniche ma in fondo realizzate
per la vita di tutti giorni. La
scarpa è costruita su una suola
in stile running su cui si erge la
tomaia realizzata praticamente
con un’intera ‘calza’ di mesh
tecnico su cui un laccio in gomma
perforata trasparente che
mantiene bloccato il piede.
In occasione dell’Independence
Day sono in uscita tre colori…per
ora svelato il rosso e il blu e bianco.
FASHION_Sneakers & Shoes
2.
NIKE JUVENATEIl terzo modello da tenere in
considerazione sono le Juvenate.
Le più simili alle Rosherun nella
forma sono tuttavia dotate di
una propria personalità. I dettagli
che le contraddistinguono sono
la struttura con for esagonali sulla
tomaia rivestita che appaiono
da sotto il tessuto in mesh semi-
trasparente che le riveste. Inoltre
la caviglia e circondata da un
profilo elasticizzato che permette
di fare aderire in maniera perfetta,
la suola infine ha un’aspetto più
mosso e aerodinamico di quella
delle Roshe.
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FASHION_Sneakers & Shoes
3.
88
NIKE SOCFLYL’ultimo modello di cui vi parliamo,
novità di questa stagione, si
chiama Socfly.
Estremizzando il concetto di
comodità e leggerezza delle
Rosherun queste potrebbero
essere la giusta alternativa.
Si tratta di una sneaker a metà
strada fra slip-on e running-style
che riassume le silhouette proposte
finora dal brand statunitense.
La Socfly è composta da una
tomaia che richiama quella delle
Lunar Fly 306, ripulita e proposta
in versione monocromo, con un
grande strap sul collo del piede
Quale sarà allora l’erede delle Rosherun?Probabilmente nessuna di queste. Forse un modello completamente nuovo il cui disegno al momento giace nei laboratori di design Nike. E’ difficile pensare però che il pubblico, ormai abituato così bene in fatto di comodità e leggerezza sia pronto a tornare su modelli più pesanti e meno tecnici. Probabilmente l’erede delle Roshe non potrà prescindere da queste caratteristiche.
Chi vivrà vedrà e come sempre noi di Wait saremo pronti a raccontarvi questa nuova storia.
FASHION_Sneakers & Shoes
che ospita lo swoosh e garantisce
una chiusura solida. A contatto
col terreno la famosa suola Free
3.0, ormai diffusissima e molto
apprezzata per la sua leggerezza
e comodità.
La Socfly è proposta in 3 colori:
grigio chiaro e scuro con suola
bianca e una esclusiva versione
total black.
Se il modello avrà un buon
successo, possiamo pensare
che Nike decida di ampliare la
gamma, colori e varianti di questo
modello trasformandolo in un altro
successo commerciale.
4.
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FASHION_Sneakers & Shoes
DI MARCO BIANCHI
SNEAKERS& SHOES
ADIDAS ULTRABOOST J&D LIMITED EDITIONLe Ultra Boost sono oggi la punta
di diamante della collezione da
running di Adidas.
La tecnologia Boost, già lanciata
sul mercato nel 2013 rappresenta
una suola costituita da micro sfere
assemblate (come se fosse una
sorta di polistirolo gommoso) che
permette di assorbire l’urto del
piede e di rilanciare verso l’alto
la forza cinetica con una spinta
superiore. La nuova versione
include quindi la tecnologia
Boost, che diventa Ultra grazie a
un 20% in più di particelle Boost.
La tomaia è realizzata nel tessuto
Primeknit: letteralmente ‘tessuto’
per la massima leggerezza
e traspirazione. Nella suola è
incorporata la leggendaria
tecnologia Torsion di Adidas.
Il brand con le tre strisce tuttavia,
deve aver capito che una scarpa
pensata per grandi performance
sportive merita e puo’ dire la sua
anche dal punto di vista estetico,
trasformandosi in un oggetto
totalmente fashion.
E così sono partite le collaborazioni
speciali e le limited edition.
La prima il modello disegnato
da Stella Mc Cartney. Ora è il
turno di questa serie firmata J&D,
acronimo che riprende i nomi di
Dirk Schönberger & James Carnes,
direttori creativi di Adidas.
I modelli sono 2: la versione total
white e quella tutta nera con
suola bianca. Spiccano i materiali
pregiati, come il tessuto primeknit
mixato a dettagli in pelle con una
sottile stampa ‘snake’. Prezzo al
pubblico: 220 euro
WWW.ADIDAS.COM
FASHION_Sneakers & Shoes
ARIEL ARIGATOAxel Arigato è un giovane brand
di calzature che definiremmo
‘cutting hedge’. L’azienda ha
sede in Svezia, mentre il design
è pariginio. Il risultato è una
collezione sofisticata che spazia
da eccentrici mocassini da uomo
con nappine, a tutta una serie
di scarpe e sneakers con suola
in gomma. Le nostre preferite
sono proprio le sneakers chukka
con suola in gomma e tomaia
in pelle con effetto ‘squame di
pesce’, disponibili in rosso, nero o
azzurro, con il sottile dettaglio del
logo inciso in oro. Sul sito ufficiale
costano 160 euro al pubblico.
AXELARIGATO.COM
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FASHION_Sneakers & Shoes
ALL STAR CHUCK TAYLOR 70S X PLAY CDGEcco la quarta collaborazione tra
Converse e il brand fondato dal
leggendario designer giapponese
Rei Kawakubo. Esattamente
come successo in passato, i cuori
di Comme des Garçons vengono
stampati sui modelli Converse
anche in questa primavera/
estate 2015, più precisamente
su All Star Chuck Taylor 70s (sia
hi-top che low-top), modello
che si distingue dagli altri per la
suola leggermente più alta e per
la punta in gomma più piccola.
Tomaia in tela rigorosamente
bianca o nera, con il cuore rosso
fuoco dell’artista newyorkese Filip
Pagowski sul fianco per un classico
intramontabile con una marcia
in più.
AGNETTI, VIA PERANZONI 17/A, 62010 MACERATA, MARCHE AMR, VIA MARTIRI DELLA LIBERAZIONE 153 – 155, 16043 CHIAVARI, LIGURIA ANTONIA, VIA CECCARINI 61/D, 47838 RICCIONE, EMILIA ROMAGNA ANTONIOLI, VIA PAOLI 1, 20143 MILANO, LOMBARDIA BANNER, VIA SANT’ANDREA 8/A, 20121 MILANO, LOMBARDIA BASE BLU, PIAZZA PODESTA’ 1, 21100 VARESE, LOMBARDIA BERNARDELLI, C.SO UMBERTO I 27, 46100 MANTOVA, LOMBARDIA BIFFI, C.SO GENOVA 6, 20123 MILANO, LOMBARDIA
BIG BOSS, VIALE CARDUCCI 74, 44029 LIDO DEGLI ESTENSI (FE) BINI SILVIA PASSEGGIATA,V.LE MARCONI 74, 55049 VIAREGGIO, TOSCANA
BIRBA’S, C.SO GARIBALDI 3, 33170 PODERNONE, FRIULI VENEZIA GIULIA
BONVICINI, C.SO MATTEOTTI 21, 51016 MONTECATINI TERME, TOSCANA
BOUTIQUE FRANCA LEONI, VIA CERCHIA 3, 47121 FORLI’ (FC)
BRUNA ROSSO, C.SO NIZZA 36, 12100 CUNEO, PIEMONTE
CARAVAN, VIA V. EMANUELE 25/A, 12051 ALBA, PIEMONTE
CARON, C.SO CAVOUR 96, 28041 ARONA (NO)
CASTANGIA 1850, VIA MANNO 61, 09124 CAGLIARI, SARDEGNA
CENERE G.B., VIA JACOPO DA PONTE 18/20, 36061 BASSANO DEL GRAPPA, VENETO
COLLI, VIA RAFFAELLO SANZIO 10, 63039 SAN BENEDETTO DEL TRONTO, MARCHE
COLOGNESE 1882, C.SO MAZZINI 75, 31044 MONTEBELLUNA, VENETO
CORTECCI, BANCHI DI SOPRA 27, 53100 SIENA, TOSCANA
COSE, C.SO CAMPI 53, 26100 CREMONA, LOMBARDIA
CUCCUINI, VIA RICASOLI 35, 57125 LIVORNO, TOSCANA
CUMINI MODA, VIA S. DANIELE 3, 33013 GEMONA DEL FRIULI, FRIULI VENEZIA GIULIA
D’ANIELLO, VIA ANIELLO PALIMBO 50/55, 81031 NAPOLI, CAMPANIA
D’ANNA, C.SO VITTORIO EMANUELE 232/236, 84122 SALERNO, CAMPANIA
DANTE 5, VIA DANTE 50, 52,54, 70121, BARI, PUGLIA
DAVINCI, VIA F. DEL CAIRO 7/9, 21100 VARESE, LOMBARDIA
DEGLI EFFETTI, PIAZZA CAPRANICA 75, 00186 ROMA, LAZIO DELLA MARTIRA, VIA ARIOSTO 4/B, 41012 CARPI, CAMPANIA
DELL’OGLIO, VIA RUGGERO SETTIMO 26/B, 90141 PALERMO, SICILIA DIVO, VIA DI BIENTINA 64, S. MARIA A MONTE, 56020 PISA, TOSCANA
DOLCI TRAME, VIA DEL MORO 4, 53100 SIENA, TOSCANA
DONNE CONCEPT STORE, VIA SULIS 30, 09124 CAGLIARI, SARDEGNA
ELEONORA BONUCCI, C.SO ITALIA 118, 01100 VITERBO, LAZIO
ERALDO, VIA ROMA 92, 30022 CEGGIA, VENETO
FAGNI, VIA CURTATONE E MONTANARA, 51100 PISTOIA, TOSCANA
FELLA, PIAZZA DIAZ 12, 03043 CASSINO, LAZIO
FIACCHINI, VIA IV NOVEMBRE, 55042 FORTE DEI MARMI (LU), TOSCANA FOLLI FOLLIE, C.SO PORTA BORSARI 42, 37121 VERONA, VENETO
FRANZ KRALER, VIA DOLOMITI 46, 39034 DOBBIACO (BZ), TRANTINO ALTO ADIGE G&B NEGOZIO, VIA MAZZINI 18/A, 25025 FLERO, LOMBARDIA GALLERY, VIA IV NOVEMBRE 15/D, 55042 FORTE DEI MARMI, TOSCANA
GAUDENZI, VIALE CECCARINI 5, 47838 RICCIONE, EMILIA ROMAGNA
GIGI TROPEA, C.SO ITALIA 185, 95127 CATANIA, SICILIA GISA, VIA FRATELLI ROSSELLI 35/A, 60033 CHIARAVALLE, MARCHE GUERRA, PIAZZA GIOVANNI XXIII 12, 74123 TARANTO, PUGLIA HELME’, LARGO DEI VESPRI S.13, 95128 CATANIA, SICILIA IL CORTILE, C.SO CAVOUR 9, 28100 NOVARA, PIEMONTE
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LA CAPRESE PIU’, C.SO VITTORIO COLONNA 134, 80077 ISCHIA PORTO, CAMPANIA
LA COUPOLE, SAN MARCO CALLE XXII MARZO 2366, 30124 VENEZIA, VENETO LE NOIR, VIA INDIPENDENZA 1, 41100 TREVISO, VENETO LEAM, VIA APPIA NUOVA 26, 00183 ROMA, LAZIO
LINO RICCI, C.SO VANNUCCI 9/11, 06123 PERUGIA, UMBRIA
LORD, VIA DI PALMA 25A, 74123 TARANTO, PUGLIA LORI, VIA MESTRINA 12, 30170 MESTRE, VENETO
LUCIANA BARI, VIA DANTE ALIGHIERI 27, 70121 BARI, PUGLIA
LUISA, VIA GAMBALUNGA 28, 47921 RIMINI, EMILIA ROMAGNA LUISA VIA ROMA, VIA ROMA 19/21, 50123 FIRENZE, TOSCANA
LUNGOLIVIGNO FASHION, VIA DA LA GESA 711, 23030 LIVIGNO, LOMBARDIA
MANTOVANI, C.SO ITALIA 53, 52027 SAN GIOVANNI VALDARNO, TOSCANA MANTOVANI, C.SO LIBERTA’ 15, 20048 CARATE BRIANZA, LOMBARDIA MARIO D’ANNA, VIA GIUSEPPE MAZZINI 61, 81100 CASERTA, CAMPANIA
MARIO FORNI, VIA ROMA 29/R, 16121 GENOVA, LIGURIA
MAZZONI, VIA PIOL 52, 10098 RIVOLI, PIEMONTE
MINETTI, VIA ROMA 158, 13033 CASALE MONFERRATO, PIEMONTE MODE MIGNON, P.ZZA BERNARDINI 2, 55100 LUCCA, TOSCANA MONTI, VIA FANTAGUZZI 13/14, 47521 CESENA, EMILIA ROMAGNA
NICK & SONS, VIA CAVOUR 119, 48100 RAVENNA, EMILIA ROMAGNA
NIDA, VIA MAZZINI 65, 81100 CASERTA, CAMPANIA
NUGNES 1920, C.SO VITTORIO EMANUELE 195, 76125 TRANI, PUGLIA
O’, B.GO GIACOMO TOMMASINI 8/A, 43100 PARMA, EMILIA ROMAGNA
OLEGGINI, VIA R CHIESA 23/25, 54100MASSA, TOSCANA PAPINI, C.SO ITALIA 48/50, 95129 CATANIA, SICILIA PARISI, C.SO UMBERTO 1, 98039 TAORMINA, SICILIA
PAVIN ELEMENTS, CORSO PALLADIO 106, 36100 VICENZA, VENETO
PELLIZZARI 1830, VIA VERDI 22, 29100 PIACENZA, EMILIA ROMAGNA
PENELOPE, VIA A. GRAMSCI 16, 25122 BRESCIA, LOMBARDIA PERNIGOTTI, PIAZZA PITTALUGA 4R, 16167 GENOVA NERVI, LIGURIA
POMPOSI, VIA EMILIA 51, 27058 VOGHERA, LOMBARDIA POZZILEI, VIA CARLO ALBERTO 20/23/25-C, 20052 MONZA, LOMBARDIA
RAIL, VIA S. MARTINO DELLA BATT. 5, 25121 BRESCIA,LOMBARDIA
RAIMONDI, VIA A. DIAZ 54, 48100 RAVENNA, EMILIA ROMAGNA RATTI, VIA ROSSINI 71, 61100 PESARO, MARCHE RE ARTU’, VIA SAN SPIRIDIONE 3, 34121 TRIESTE, FRIULI VENEZIA GIULIA RUSSO CAPRI, VIA CAMERELLE 33, 80073 CAPRI, CAMPANIA
SATU’, C.SO GARIBALDI 57, 29100 PIACENZA, EMILIA ROMAGNA
SPINNAKER, C.SO GIACOMO MATTEOTTI 141, 18038 SANREMO (IM), LIGURIA
STEFANIA MODE, VIA TORREARSA 23/29, 91100 TRAPANI, SICILIA
STILMODA, VIA UDINE 4, 33054 LIGNANO SABBIADORO (UD), FRIULI VENEZIA GIULIA SUGAR, CORSO ITALIA 43/45, 52100 AREZZO, TOSCANA
SUIT, VIA 140° REGGIMENTO FANTERIA 24, 73100 LECCE, PUGLIA SUSI STORE, VIA UMBERTO I 104, 04100 LATINA, LAZIO
TESSABIT, VIA MILANO 107, 22100 COMO, LOMBARDIA TIZIANA FAUSTI, P.ZZA DANTE 1/A, 24100 BERGAMO, LOMBARDIA TONY BOUTIQUE, VIA ROMA 24, 20013 MAGENTA, LOMBARDIA TORREGROSSA, VIA DELLA LIBERTA’ 5, 90139 PALERMO, SICILIA
TRICOT, VIALE ROMA 77, 53042 CHIANCIANO TERME, TOSCANA TUFANO, VIA CARLO ALBERTO 51, 80045 POMPEI, CAMPANIA VALENTI, BORGO STRETTO 28, 56127 PISA,TOSCANA VELA SHOP, VIA DEL MOLO, 07026 PORTO ROTONDO, SARDEGNA
VINICIO, P.ZZA MONUMENTO 3, 20025 LEGNANO, LOMBARDIA VITALE, VIA FIRENZE 68, 88900 CROTONE, CALABRIA
VIVA, VIA A. SAFFI 44, 15033 CASALE MONFERRATO, PIEMONTE
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Campania AVELLINOMINIMARKET AVELLINO Via de Conciliis 25, 83100 AvellinoDUALKULT Via Guarini 24, 83100 AvellinoVANIGLIA Via R.D’afflitto 9, 83031 Ariano Irpino (AV)METRO’C.so Vittorio Emanuele 141, 83100 AvellinoBENEVENTOMARCELLO C.so Garibaldi 32, 82100 BeneventoVANITY Viale Spinelli 134/136, 82018 San Giorgio Del Sannio (BN)CASERTAAWSM STORE C.so Giannone 84, 81060 CasertaNEW MY SPORT Piazzetta Lucarelli 21, 81031 Aversa (CE)NAPOLIJUNIOR Galleria Vanvitelli - Vomero, NapoliJUNIOR Riviera di Chiaia 261, NapoliCONTINUED DI MARIA COLELLA Via Achille Torelli 11, 80100 NapoliFONOTECA Via Morghen, 31 c/f, 80127 NapoliFASHION VICTIM ® STORE Via solimena 87/a, 80128 NapoliFASHION NO VICTIM SHOWROOM Via San Domenico 106, 80127 NapoliFASHION TEAM Via Terracina 115, 80125 NapoliLEALE C.so Umberto I 496, 80013 Casalnuovo (NA) LONDON Via Nilo 33, 80135 NapoliROCCO P.zza Duomo 2, 80035 Nola (NA)DARS Via Alvino 17, 80053 Castellamare Di Stabia (NA)BLACK OUT Via Marziale 11, 80067 Sorrento (NA) STREET ONE Via Francesco Saverio Nitti 6, 80141 NapoliCLO’ONE Via L.Einaudi 20/22, 80040 Volla (NA)SALERNOMONSTER COOKIE P.zza San Francesco 4, 84123 SalernoMY SHOP IS Corso Vittorio Emanuele 176/A “Galleria del Corso”, 84100 SalernoPLANET MODA Via F. Paolo Volpe 33, 84100 SalernoKILLJOY-LUXURY Via Roma 10, Nocera Inferiore (SA)MASCALZONE LATINO Via Roma 276, 84092 Bellizzi (SA)INSIDE STORE Via A. Sorrentino 30, 84013 Cava Dei Tirreni (SA)BUOTIQUE DIANA Via Indipendenza 62, 84064 Palinuro (SA)LIFESTYLE P.zza Vittorio Veneto 3/4/5, 84018 Scafati (SA)
Emilia RomagnaBOLOGNABACK DOOR P.zza Galileo 3/a, 40123 Bologna ONO ARTE CONTEMPORANEA Via Santa Margherita 10, 40123 BolognaMINIMARKET BOLOGNA Strada Maggiore 21, 40123 BolognaSETTEMETRIQUADRATI Via Malcontenti 9/a, 40126 BolognaELZAPOPPIN Via San Felice 36/A, 40122 BolognaLA FERRAMENTA Via Delle Moline 16/a, 40126 BolognaPROTEC Via Portanova 2, 40123 BolognaSCOUT Via Righi 10, 40126 BolognaROBERTO CANEDA Via Lambertini 1/M, 40026 Imola (BO)DANGER SAS Via Viviani 17, 40062 Molinella (BO)JADER JEANS Via G. Vittorio 2/a int 1, 40056 Crespellano (BO)FERRARAMINIMARKET FERRARA Via Contrari 20, 44100 FerraraABB.AVORIO ANSALONI Via Bersaglieri del Po’ 37, 44100 FerraraUFFA SNC Via Puccini 8/a, 44021 Codigoro (FE)CALIFORNIA Via Provenzali 3, 44042 Cento (FE)VANGUARD Via Bersaglieri del Po, 31/c, 44100 FerraraMARCO MOREO INDUSTRIE Via Giordano Bruno 109, 63017 Porto san Giorgio (FE)CESENAMINIMARKET CESENA C.so Sozzi 78, 47023 CesenaGLITTER Via Biondini 19, 47121 ForlìBLACK SHEEP C.so Mazzini 10, 47023 Cesena (FC)PIPPO OLIMPICO Viale Roma 28, 47016 Predappio (FC)
SCOUT Via Battisti 22, 47023 Cesena (FC)MINIMARKET DEL RICICLO Via Roverella 9, 47521 CesenaCORNER22 Via Carbonari 20, 47521 Cesena (FC)PUNTO SPORT, Viale Carducci 171, 47042 Cesenatico (FC)MODENAMINIMARKET MODENA Via Cesare Battisti 33, 41100ETTORE TARONI SHOWROOM Via Enrico Fermi 1/C, 41057 San Vito, ModenaAMARANTO C.so Adriano 13 A, 41100 ModenaEXTREME Via Sassi 1, 41100 ModenaTRAPPER DI FLORI Via Libertà 34, 41029 Sestola (MO)BLOND SRL Via Alcide Garagnani 3, 41012 Carpi (MO)YANKEE DI CATTANI Corso A.Pio 36, 41012 Carpi (MO)ALESSANDRO G Via N.sauro 34 41013 Manzolino (MO)OFICINA P.zza G.Garibaldi 84, 41049 Sassuolo (MO)PARMAWOODEN STORE Borgo Giacomo Tommasini 12 43121 ParmaBRANDO Strada della Repubblica 19, 43100 ParmaCENTRO MODA Strada Farini 3, 43121 Parma SURFIN IN PARADISE Via Emilio Lepido 31/A, 3100 ParmaVERDI PROMESSE Viale Pertini 5, 43044 Collecchio (PR)GALLERIA 70 SNC Piazza Ghiaia 25, 43100 ParmaGIAMMARIA MONTACCHINI Via Cavour 10/b, 43100 ParmaMINIMARKET PARMA, Strada Luigi Carlo Farini 52, 43121 ParmaPIACENZABACICCIA Via Dionigi Carli 7, 29100 PiacenzaMAX FASHION P.zza Duomo 12-13, 29100 PiacenzaSPEED SNC Corso Matteotti 46/c, 29015 Castel S.Giovanni (PC)TAMY E CO. Viale 20 settembre 136, 29100 PiacenzaGOLDEN SPORT C.so Vittorio Emanuele 120, 29100 PiacenzaL’ALTRO SPORT Via Felice Frasi 25/c, 29100 PiacenzaWHITE Via Mazzini 5, Castel San Giovanni (PC)RAVENNAMINIMARKET RAVENNA Via Corrado Ricci 6, 48121 RavennaSQUASH Via Maggiore 1, 48121 RavennaSQUASH V.le della Lirica 57, 48121 RavennaSQUASH V.le delle Nazioni 129, 48023 Marina di Ravenna (RA)GLUE CLOTHINGS Via Paolo Costa 16, 48121 RavennaSPACE BOUTIQUE Viale Matteotti G. 26/A, 48015 Milano Marittima (RA)MADE & USED Viale Gramsci 43, 48015 Milano Marittima (RA)RESINA Via Roma 19, 48015 Milano Marittina (RA)CALZOLERIA DEL CORSO C.so Saffi 28/C, 48018 Faenza (RA) CODICE 7D Via Pistocchi 7/d, 48018 Faenza (RA)LIMBOAZUL Via della Lirica 33, 48124 RavennaGRIFFI, Viale Matteotti 20, 48015 Milano Marittima (RA)REGGIO EMILIAMINIMARKET REGGIO EMILIA Via Migliorati 1/A, 42100 Reggio EmiliaFUTURO Via Emilia S.Pietro 42100 Reggio EmiliaMANHATTAN SNC Via Guido da Castello 8/e, 42100 Reggio EmiliaMANIA Via Calderini 4, 42100 Reggio EmiliaPIANETA UOMO Via Radici Sud 15, 42014 CastellaraSPORT SERVICE SRL Viale dei Mille 24/a, 42100 Reggio EmiliaT.LOOK Via val D’enza 176/a, 42026 Ciano d’Enza (RE)TABACCHI Via guido da castello 7/i, 42100 Reggio EmiliaSCOUT Via Crispi 3, 42100 Reggio EmiliaWEST L.T.D. via Toschi 13/D, 42100 Reggio EmiliaESPACE Via Gonzaga 4/I, 46016 Guastalla (RE)BARRIO BODEGA, Stradone Del Vescovado 1/C, 42121 Reggio Emilia RIMINI/RICCIONEBLOCK 60 Viale Milano 60, RiccioneBOP STORE P.zzale Ceccarini, 47838 RiccioneMINIMARKET RIMINI Via Sigismondo 17, 47900 RiminiCONVENIENCE MARKET Via Sigismondo 12, 47900 RiminiBAKAMAK Via Sigismondo 27, 47900 RiminiBACK STYLE Via Fratelli Cairoli 25, 47900 RiminiCALIFORNIA Via Roma 93, 47833 Morciano di Romagna (RN)KING SPORT Viale Bovio 56, 47841 Cattolica (RN)SKYWALKER Via P.Guidi 72, 47114 Bellaria (RN)MINIMARKET DEL RICICLO Via Sigismondo 12, 47923 RiminiSPACE Via Cairoli 43, 47900 RiminiCITY TANK Via Mentana 19/A, 47921Rimini AB RAPPRESENTANZE Via Salara 6/e, 48015 Cervia
LazioLATINAFRANKIE QUAKE Centro Comerciale Morbella, 04100 LatinaFLORENZANI GIORGIO Via Friuli Venezia Giulia, 04019 Terracina (LT)RIETIFREESTYLE SPORT P.zza Oberdan 16, 02100 Rieti ROMAALEXANDER Piazza di Spagna 51, 00187 RomaLEAM Via Appia Nuova 26, 00183 RomaPARIS Via di Priscilla 97/99, 00199 Roma
40 GRADI Via Virgilio 1/0, 00100 RomaCIRCOLO DEGLI ARTISTI Via Casilina Vecchia 42, 00100 RomaMONDOPOP Via dei Greci 30, 00187 RomaNIKI NIKA Via Del Leoncino 15, 00186 RomaSOUL FOOD Via S. Giovanni in Laterano 192/194 00187 RomaSUPER Via Leonina 42, 00184 RomaSUPERSTYLING Via Santa Maria Ausiliatrice 28, 00181 RomaEMPTY CONCEPT SHOP Viale Regina Margherita 14/a, 00198 RomaPENNY LANE C.so del Popolo 126, 00046 Grottaferrata (Roma)PEOPLE Via Romana 31, 00048 Nettuno (RM)DARWIN V.le G. Di Vittorio 14, 00030 Genazzano (RM)LA VECCHIA MINIERA P.zza Galileo Galilei 19, 00031 Artena (Roma)MINIMARKET ROMA, Via tuscolana 887, 00198 RomaVITERBO BRUMA SNC Via Cesare Dobici 37, 01100 Viterbo
LiguriaGENOVABOX 86 Piazza Della Vittoria, 86/R. 16100 GenovaKISS POLLY Strad.ne S. Agostino 26R 16123 Genova LA SPEZIAGALAX SARZANA Via Mazzini 20, 19038 Sarzana (SP) IMPERIAVICTORY MORGANA BAY C.so Trento e Trieste 16, 18038 San Remo (IM)NOMURI Via Cavour 14, 18010 San Remo (IM)PANIC SURF SHOP, Via Canepa 5, 18013 Diano Marina (IM)SAVONAHILABELA Via Milano 21, 17021 Alassio (SV)
LombardiaBERGAMOBAZAAR WEAR Via S. Alessandro 23/b, 24122 BergamoCLUB 88 Via Papa Giovanni XXIII 88, 24122 BergamoSPIN-OFF Via S. Alessandro 52, 24122 BergamoPLANET Piazzetta Santagiuliana, 24047 Treviglio (BG)BRESCIAWOODEN STORE Via L. Einaudi 21 25121 BresciaMINIMARKET BRESCIA Via Trieste 43/E, 25122 BresciaBAZAAR WEAR C.so Martiri della Libertà N.21/a, 25122 BresciaBELOTTI CALZATURE Via Tien An Men 15, Roncadelle (BS)FORBICE P.zza Vittorio Emanuele 48 25034 Orzinuovi (BS)GUALTIERO JEANS Via Francesca Nord 1, 25030 Roccafranca (BS)HANGARD Via XXVI Aprile n. 55, 25032 Chiari (BS)MAYBE Via Roma 23, 25039 Travagliato (BS)CA.ST. Distribution srl Via Palestro, 46 25034 Orzinuovi (BS) BAGLIONI JEANS Via Roma 78, 25040 Cortefranca (BS)TABO Via Nazario Sauro 5, 25015 Desenzano del Garda (BS)PUNTO ZERO Via Lungolago Marconi 18/A, 25049 Iseo (BS)COMOFRATELLI BUTTI Via Luini 1, 22100 ComoPOPCORKN SHOP & STYLING Via XX Settembre 8, 22100 ComoCREMONACLEOFE Via Trento e Trieste, 69, 26100 CremonaCHECK POINT Via Petofi 4, 26041 Casalmaggiore (CR)LECCOMARTINA STEFANO RAPRESENTANZE C/o Duplex - Contrada Improvvisata, 73046 Matino (LE)THREESIXTY Via del Pozzo 6, 23900 LeccoSCOUT Piazza Mario Cermenati 23900 LeccoMANTOVACHECK POINT Via Virgiliana 16, 46100 MantovaCHECK POINT Via Mantova 48, 46041 Asola (MN)SPORTIME Via Orefici 29/31, 46100 MantovaSPORTIME Via Bracci 53, 46100 MantovaBIG ONE SHOP Via Grossi 11, Viadana (MN)MILANOANTONIA BOUTIQUE Via Ponte Vetero 1 ang. Via Cusani, 20121 MilanoANTONIA MAN Via Ponte Vetero 9 ang. Via Sacchi, 20121 Milano247 SHOWROOM Via Pestalozzi 4, Area San Cristoforo, 20143 MilanoADVANCED STUDIO SRL Corso Plebisciti 17, 20129 Milano (MI) BLUE DISTRIBUTION Via Dionigi Bussola 9, 20143 MilanoCIRCOLO MAGNOLIA Via Circonvallazione Idroscalo, 41 20090 Segrate (MI)DICTIONARY C.so di Porta Ticinese 46, 20122 MilanoDOT Via Pietro Giannone 4, 20154 MilanoFALCONIERI Via Uberti 6, 20134 MilanoFRAV Corso di Porta Ticinese, 83 ang. Via Vetere, 20123 MilanoGIORGIO CRIPPA Via Comelico 3, 20135 MilanoGLAMOUR IN ROSE Via Solferino 12, 20121 MilanoGOA CORPORATION Via A.Sciesa 22,20135 MilanoHOOP SHOP Via Dante 18, 20017 Rho (MI)IEFFE RAPPRESENTANZE Via Morimondo 16 (Ex Richard Ginori) 20143 MilanoJ.A.T. Via Morimondo 21, 20143 MilanoJUMP Via Sciesa 2/a 20100 MilanoJUMP Via Pacini 13, 20100 Milano
LUCA ROMA Via Suzzani 295, 20162 MilanoMASCHERONI Via Prealpi 28, 20034 Giussano (MI)MINIMARKET MILANO Corso di Porta Ticinese 12, 20139 MilanoMELODY MAKER Via Tortona 5, 20144 MilanoMULINO DOKS DORA Toffetti 9 20139 MilanoOLIMPIA D. via Carlo D’Adda, MilanoPINK Via Friuli 19, 20135 MilanoSAPI C.so Plebisciti 12, 20129 MilanoSIZE MILANO Via Cascina Venina 7, 20090 Assago Milanofiori (MI)SKIPINTRO Via Donatello 2/m 20100, MilanoSOTAVENTO V.le Lecchi 7/9, 20135 MilanoSPECIAL C.so di Porta Ticinese 80, 20123 MilanoSTUDIO MILANO Via G. Bugatti 12, MilanoOFFICINE TESSILI Showroom, Centro Le Pagode s.s. 11 padana superiore n° 30, 20063 Cernusco Sul Naviglio (MI)VINICIO DONNA Piazza Monumento 3, 20025 Legnano (MI)VINICIO UOMO Corso Italia 22, 20025 Legnano (MI)VF ITALIA, Via Varesina 158, 20156 Milano PURE C.so del Popolo 50/56 20038 Seregno (MI)MONZA E BRIANZANORRGATAN Vicolo Lambro 1, 20900 MonzaPESSINA ACTIVE Via Italia 3 MonzaCARNELLI Via Italia 36, MonzaSHAPE SRL Via degli Scotti 4, 20040 Busnago (MB)BALTIMORA STUDIO Via Aliprandi 19, 20900 Monza (MB)LOLLY C.so Libertà 37, 20031 Cesano Maderno (MB)AUGUSTO VERGANI P.zza Nazionale 15, 20056 Trezzo Sull’Adda (MI)PAVIAGLAMOUR CAFE’ C.so Cavour 20 (presso Centro Poli), 27100 PaviaMINERVA BAR & LOUNGE P.zza Mierva, 27100 PaviaSAFARA’ Via Strada Nuova, 27100 PaviaSUPER*FLY DELUXE Via Parodi 3, 27100 PaviaHOSTARIA DEL MERCATO VECCHIO Via C. Battisti 9, 27029 Vigevano (PV)GLAMOURCENTER Via Mondetti, 11/A 27029 VigevanoCENTRO POLISPORTIVO SANTA MARIA Via S. Maria 80, 27029 Vigevano (PV)SONDRIOBUNKER SHOP Via Bottarola 11, 23100 SondrioTHE PRESIDENT Via Trieste 58, 23100 SondrioCONTATTO Via Vanoni 18, 23017 Morbegno (SO)VARESERANE URBANE Via Del Cairo 1, 21100 Varese REFRESH SHOP V.le Garibaldi 27/A, 21026 Gavirate (VA)PACIFIC SHOP Largo San Giuseppe 3, 21052 Busto Arsizio (VA)PACIFIC SHOP Via Daniele Crespi 1, 21052 Busto Arsizio (VA)MARCO MOREO INDUSTRIE Via Damiano Chiesa 1, 21013 Gallarate (VA)LIMITED Viale Europa 4/c, 21010 Golasecca (VA)
MarcheANCONAMINIMARKET ANCONA Corso Stamira 47, 60131 AnconaMBC Via Commercianti 7, 60019 Senigallia (AN)PHOENIX Via Albertini 36, Gross pad.12, 60131 AnconaUNDERGROUND LEGEND SRL Piazza Giuseppe Garibaldi 6, 60044 Fabriano (AN)MINIMARKET SENIGALLIA Corso 2 Giugno 50, 60019 Senigallia (AN)MINIMARKET FABRIANO, Via Beniamio Gigli 15, 60044 FabrianoSOLAZZI UOMO, C.so II Giugno 51, 60019 Senigallia (AN)ASCOLI PICENOEPTA Via Del Trivio 28, 63040 Ascoli PicenoURBAN STREET Viale Cavallotti 129, 63822 Porto San Giorgio (AP)BLAB Via Ugo Bassi 91, 63074 San Benedetto del Tronto (AP)FERMOSIX FEET UNDER, Via Mazzini 105, 63822 Porto San Giorgio (FM)MACERATAMARCO MOREO INDUSTRIE Via Ascoli 10/12, 62010 Montecosaro (MC)SNOWY SUMMIT Via C. Vanni 141, 62014 Corridonia (MC)MINIMARKET CIVITANOVA MARCHE, C.so Dalmazia 105, 62012 Civitanova Marche (MC)PESARO URBINOMINIMARKET FANO Corso Matteotti 88, 61032 Fano (PU)PESCARAT.U.B. THE URBAN BOX Via Gobetti 184/186, 65121 Pescara
MoliseCAMPOBASSOA.D. 59 Fashion Shop Via Ferrari 59, 86100 CampobassoCOCOLOCO Piazza G.Pepe 56, 86100 Campobasso
Piemonte ALESSANDRIAMINIMARKET ALESSANDRIA Via dei Martiri 31, 15100 AlessandriaASTIEHY! SHOP Interno Corso Alfieri 241, 14100 AstiBIELLASUPERSTAR Via Italia 82, 13886 Biella (BI)TORINO
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Sicilia CATANIAIBRIDI, Corso Italia 23, 95125 CataniaMATAS C.so Umberto 239/241, 95024 Acireale (CT)DOMENICO LEOTTA Via G. Verdi 37, 95030 Nicolosi (CT)MESSINACHIRICO BOUTIQUE SRL Via Dei Mille 68-70, 98122 MessinaPALERMOMINIMARKET PALERMO Via Principe di Belmonte 61, 90123 PalermoERDAGOSTUDIOS Via F.Ferrari Orsi 78 Piano Semi interrato-1, 90123 Palermo (PA)TRAPANILOOK BOOK Via G. Amendola 10-12, 91011 Alcamo (TP)
Toscana AREZZOMINIMARKET AREZZO Via Tolletta 3, 52100 ArezzoVOGA SHOP Via De Redi 3, 52100 ArezzoMANTOVANI C.so Italia 49, 25027 San Giovanni Val d’Arno (AR)BAZAAR ABBIGLIAMENTO Via Roma 83/85, 52014 Ponte a Poppi (AR)FIRENZEGERARD LOFT Via dei Pecori 36/R, 50100 Firenze FLOW STORE Via Vecchietti 20/26, 50100 FirenzeGLUE FIRENZE ALTERNATIVE CONCEPT SPACE c/o U.S. Affrico - Viale Manfredo Fanti 20, 50100 FirenzeGOLD Via Verdi 19/R 50100 FirenzeGOLD Via Gioberti 54/R 50100 Firenze GRIFFE Via G. Ambrosoli 52-6, 50136 FirenzeSOCIETÈ ANONYME Via G.B. Niccolini 3/F 50121 FirenzeVERDE GIOIA Via Santo Stefano 102, 50013 Campi Bisenzio (FI)NAIVE Via Giuseppe del Papa 57, 50053 Empoli (FI)EMIVLAB Via F.Meucci 17/19, 50012 Bagno a Ripoli (FI)PITT UNITED Via Di Porto 99, 50018 Scandicci (FI)MAZZANTI & BANDINELLI Via Massimo D’Antona 17, 50019 Sesto Fiorentino (FI)
GROSSETOMILK Via Cavour 1, 58100 Grosseto LIMI TED Via Amorotti 21, 58022 Follonica (GR)LIVORNOCUCCUINI Via Ricasoli 35, 57125 LivornoLUCCAGIGOLO’ Via Calderia 10, 55100 Lucca LENCI Via Santa Croce 36, 55100 LuccaPIETRASANTAMINIMARKET PIETRASANTA Via Giuseppe Mazzini 50, 55045 Pietrasanta (LU)FIACCHINI Via Carducci 8/A, 55042 Forte dei Marmi (LU)PISAGIGOLÒ C.so Italia 51, 56125 PisaROYALE STORE P.zza San Paolo all’Orto 2, 56125 PisaDIVO Via Di Bientina 64, 56020 Santa Maria Monte (PI)DIVO C.so Matteotti 24, 56025 Pontedera (PI)BEAT Corso Matteotti n. 139 – Pontedera (PI)MAZZEI Via I Maggio 18, 56025 Pontedera (PI)PISTOIABONVICINI C.so Matteotti 21, 51016 Montecatini Terme (PT)SIMONE MIGLIORINI ABBIGLIAMENTO Via Del Can Bianco 8, 51100 PistoiaPRATOPOP P.zza Sant’Antonino 15, 59100 PratoLION SHOP Via Pasubio 12/30, 59100 PratoSIENAOZ SHOP Via XX Settembre 31, 53036 Poggibonsi (SI)
Trentino Alto AdigeBOLZANOA STORE Via Bottai 4, 39100 BolzanoTRENTOKOSMOS GALLERY Via Manci 75, 38122 TrentoSEVEN BEST Galleria Partigiani 7, 38122 TrentoKOSMOS Borgo S. Caterina 25, 38068 Rovereto (TN) SURF PLANET, Via Sarca Vecchio 1, 38069, Nago-Torbole(TN)
Umbria PERUGIA323 BEST, Via Anfiteatro 18/20, 06049 Spoleto (PG) SMOOTH Via Settevalli 298, 06129 PerugiaCOOLCHA SRL Via A. da Sangallo 17/F, 06034 Foligno (PG)CAVALLO PAZZO (FRIENDS) C.so Cavour 15, 06034 Foligno (PG)DODI SPORT V.le Umbria 50, 06063 Magione (PG)LO STRACCIAIO Via XXIV Maggio 35/b, 06055 Marsciano (PG)BEST, Via Firenze 36, 06083 Bastia Umbra (PG)TERNISARTORIALIST (HOTEL) Via Del Leone 2/4, 05100 Terni
Valle d’AostaAOSTAMORAMARCO 33 Via S. Anselmo 33, 11100 AostaOFFICINETESSILI - BARRADUE S.N.C. Via Hotel des Etats, 9/11, 11100 Aosta
VenetoPADOVAMINIMARKET PADOVA Corso Umberto I 6, 35127 PadovaMAGLIFICIO CIEFFE SRL Pass. Del Bottesin 15, 35028 Piove di Sacco (PD)SACO SAS Via Corsica 17, 35127 PadovaROVIGOEDWARD Via Trento 9, 45100 RovigoTREVISOPROSPECTING by Slash, Piazza della Dogana 10, 31100 Treviso (TV)VENEZIABRICK LANE man street style, Via Cairoli 106, 30031 Dolo (VE)DAVIDE SPORT di Davide Liva, P.zza Marconi 27, 30038 Spinea (VE)HOTSTUFF Via Bafile, 30016 Lido di Jesolo (VE)SPINAZZE’ Via Como 1, 30027 San Donà di Piave (VE)CENTRO TOM, Via Caltana 169, 30036 S. Maria di Sala (VE)VICENZAWOODEN STORE Piazzotto Montevecchio 30 36061 Bassano Del Grappa (VI)ATOM PLASTIC Via Schiavonetti 16, 36061 Bassano Del Grappa (VI)CLACSON Via Jacopo da Ponte 10/12, 36061 Bassano del Grappa (VI)EIGHTBALL Via Schiavonetti 22, 36061 Bassano del Grappa (VI)FREE STYLE Via B. Bizzio 4, 36050 Bolzano Vicentino (VI)VERONAHI-TEC, VIA FAPANNI 38, 30171 MESTRE (VE) WOODEN STORE Via Fama 15 37121 VeronaMINIMARKET VERONA Via Stella 10, 37121 VeronaFOLKS Via Sole 7, 37121 Verona DOUBLE FIVE SRL Via Adua 16, 37121 VeronaMR GULLIVER Via San Vitale 37/E, 37129 VeronaFASHION NO VICTIM Via Morgagni 4/a, 37135 VeronaBLUE DISTRIBUTION SRL Via Pietro Vassanelli 52, Bussolengo (VR)L’AQUILONE, Corso Garibaldi 11, 37069 Villafranca di Verona (VR)