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PEDEMONTANA VENETA: LA CANDIDATA DE BERTI AL CANDIDATO CAPPELLETTI (M5S): PRIMA DI RILASCIARE DICHIARAZIONI SAREBBE MEGLIO VERIFICARE I DATI PER INFORMARE CORRETTAMENTE I CITTADINI, SI EVITANO ANCHE LE BRUTTE FIGURE26/08/2020 Con riferimento alle dichiarazioni rilasciate su Facebook dal Candidato Enrico Cappelletti (M5S) in merito allo stato dell’arte della Pedemontana veneta, la candidata della Lista Lega Elisa De Berti e Assessore ai lavori pubblici, infrastrutture e trasporti della Regione Veneto dichiara “chi si candida a rappresentare i cittadini dovrebbe almeno studiare un po’, il minimo, per non fare figuracce e rappresentare al meglio chi lo vota. Ancora una volta, sempre su Pedemontana, Cappelletti lancia strali, così come fece a suo tempo il suo Ministro Toninelli, che si mosse per bloccare l'opera, strombazzò ai quattro venti che avrebbe sospeso tutto, millantò di aver intravisto chissà quali irregolarità e nefandezze e, dopo aver approfondito i dati, comunicati regolarmente ogni trimestre dalla Regione al Mit, e visto nel dettaglio i conti, non se la sentì più di muovere nemmeno un dito contro la "tremenda Pedemontana Veneta", ed evitò ogni azione di quelle annunciate, ripiegando con la coda tra le gambe. Ecco, Cappelletti ci riprova, ma per non fare la medesima brutta figura dovrebbe prima vedere e capire i dati, e poi parlare, per non rischiare di farlo a vanvera, come si suol dire. Dati che, si ribadisce, sono disponibili a tutti in quanto pubblicati dal 2017 sul portale web della Regione. Innanzi tutto, siamo stufi di dirlo, ma a lui pare giovi ancora, l'opera costa 2,258 miliardi di euro, non un euro in più. Certo se si considerano i costi di gestione, i costi di manutenzione ordinaria e straordinaria, il costo del denaro, che il privato ha preso a prestito, il tutto per 39 anni, durata della concessione, i numeri aumentano, ma non si parla più di costo di Pedemontana. Forse a lui non è chiaro che ogni infrastruttura a pedaggio ha lo stesso sistema di remunerazione dell'intervento. E' così per ogni autostrada e per qualsiasi opera in project financing. E, giusto per ricordare, su facebook Cappelletti demonizza quest'ultimo metodo di realizzazione delle opere, la finanza di progetto, proprio mentre l'attuale governo, di cui parrebbe far parte anche il suo partito, ha previsto nell'ultima finanziaria una task force, l'ennesima, istituita presso il MEF per incentivare l'utilizzo di tale istituto da parte degli enti locali... forse è opportuno che si mettano d'accordo al loro interno su project financing si o project no! La chiarezza invocata su Pedemontana c’è già: la pagina internet della Regione, dove sono pubblicati tutti gli atti assunti a riguardo, contrattuali, tecnici e finanziari...basterebbe saperli leggere!

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PEDEMONTANA VENETA:

LA CANDIDATA DE BERTI AL CANDIDATO CAPPELLETTI (M5S): “PRIMA DI RILASCIARE DICHIARAZIONI SAREBBE MEGLIO VERIFICARE I DATI PER INFORMARE CORRETTAMENTE I CITTADINI, SI EVITANO ANCHE LE BRUTTE FIGURE”

26/08/2020

Con riferimento alle dichiarazioni rilasciate su Facebook dal Candidato Enrico Cappelletti (M5S) in merito allo stato dell’arte della Pedemontana veneta, la candidata della Lista Lega Elisa De Berti e Assessore ai lavori pubblici, infrastrutture e trasporti della Regione Veneto dichiara “chi si candida a rappresentare i cittadini dovrebbe almeno studiare un po’, il minimo, per non fare figuracce e rappresentare al meglio chi lo vota.

Ancora una volta, sempre su Pedemontana, Cappelletti lancia strali, così come fece a suo tempo il suo Ministro Toninelli, che si mosse per bloccare l'opera, strombazzò ai quattro venti che avrebbe sospeso tutto, millantò di aver intravisto chissà quali irregolarità e nefandezze e, dopo aver approfondito i dati, comunicati regolarmente ogni trimestre dalla Regione al Mit, e visto nel dettaglio i conti, non se la sentì più di muovere nemmeno un dito contro la "tremenda Pedemontana Veneta", ed evitò ogni azione di quelle annunciate, ripiegando con la coda tra le gambe.

Ecco, Cappelletti ci riprova, ma per non fare la medesima brutta figura dovrebbe prima vedere e capire i dati, e poi parlare, per non rischiare di farlo a vanvera, come si suol dire. Dati che, si ribadisce, sono disponibili a tutti in quanto pubblicati dal 2017 sul portale web della Regione.

Innanzi tutto, siamo stufi di dirlo, ma a lui pare giovi ancora, l'opera costa 2,258 miliardi di euro, non un euro in più.

Certo se si considerano i costi di gestione, i costi di manutenzione ordinaria e straordinaria, il costo del denaro, che il privato ha preso a prestito, il tutto per 39 anni, durata della concessione, i numeri aumentano, ma non si parla più di costo di Pedemontana. Forse a lui non è chiaro che ogni infrastruttura a pedaggio ha lo stesso sistema di remunerazione dell'intervento.

E' così per ogni autostrada e per qualsiasi opera in project financing. E, giusto per ricordare, su facebook Cappelletti demonizza quest'ultimo metodo di realizzazione delle opere, la finanza di progetto, proprio mentre l'attuale governo, di cui parrebbe far parte anche il suo partito, ha previsto nell'ultima finanziaria una task force, l'ennesima, istituita presso il MEF per incentivare l'utilizzo di tale istituto da parte degli enti locali... forse è opportuno che si mettano d'accordo al loro interno su project financing si o project no!

 

La chiarezza invocata su Pedemontana c’è già: la pagina internet della Regione, dove sono pubblicati tutti gli atti assunti a riguardo, contrattuali, tecnici e finanziari...basterebbe saperli leggere!

Se si fosse documentato avrebbe scoperto che:

· i costi sono rimasti quelli stimati nel 2013, non certo dal governo Zaia;

· il progetto è stato redatto congiuntamente ed approvato all'unanimità dai sindaci di tutti i comuni in conferenza di servizi (fino a prova contraria i sindaci rappresentano i cittadini, o no?);

· i rischi del project financing sono tre: rischio costruzione, rischio disponibilità dell'infrastruttura e rischio domanda. I primi due sono posti in capo al concessionario ed il terzo alla Regione del Veneto, come verificabile dal contratto di concessione;

· la Corte dei Conti ed anche ANAC ha fatto molti rilievi di vario carattere sulla gestione di Pedemontana sino al 2016 da parte del Commissario governativo. Da quando è tornata in gestione della Regione con il governo Zaia sono state risolte tutte le questioni lamentate, a partire da quelle espropriative che giustamente vedevano i cittadini veneti coinvolti direttamente, cui è stata data priorità.

Cappelletti è scorretto nei confronti dei cittadini quando manipola i dati, l'invito è ad ognuno ad andare a verificare gli atti tutti disponibili per scoprire le verità. Se ne è capace… temiamo di no…”.