3a commissione consiliare 10 nov. 2009

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3a Commissione Consiliare del Comune di Cesena, effettuatasi il 10 nov. 2009. Documentazione_BilancioSocialeScuole_2008_Ed_2009

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Scuole Materne; 28,9%

Istruzione Primaria; 12,8%

Asili Nido; 20,0%

Altri servizi per l'Infanzia; 6,2%

Diritto allo Studio; 27,1%

Formazione Professionale; 0,2%

Istruzione Secondaria II; 0,0%

Istruzione Secondaria I; 4,8%

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344

66

344

76

347

93

346

116

346

119

329

158

329

182

373

196

393

213

0

100

200

300

400

500

600

700

2000-2001 2001-2002 2002-2003 2003-2004 2004-2005 2005-2006 2006-2007 2007-2008 2008-2009

Nidi convenzionatiNidi comunali

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641

1.318

346

649

1.336

342

651

1.399

349

660

1.373

328

0

500

1000

1500

2000

2500

2005/2006 2006/2007 2007/2008 2008/2009

Iscritti scuole comunali Iscritti scuole stataliIscritti scuole autonome convenzionate

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€815.000€797.000€737.673€775.000€707.973Costo del servizio

1.0339029001.1821.115Alunni trasportati al 31 dicembre

20082007200620052004Anno

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0

100.000

200.000

300.000

400.000

500.000

600.000

2004 2005 2006 2007 2008

Pasti Scuole Primarie eSecondarie 1° gradoPasti scuole dell’Infanzia

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379

429405

377

449

358

418

391

340

401

0

50

100

150

200

250

300

350

400

450

500

2004/2005 2005/2006 2006/2007 2007/2008 2008/2009

Richieste totali Richieste accolte

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€48.000€37.815€ 33.515€18.900 €18.900Contributo complessivo del Comune alle Associazioni

185134121Alunni che hanno usufruito dei Centri educativi pomeridiani

429290230299219Alunni che hanno usufruito del servizio di postscuola

137151149140159Alunni che hanno usufruito del servizio di prescuola

2008/20092007/20082006/20072005/20062004/2005

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€60.645€110.064€108.231Totale

€19.574€22.000€22.000Scuole secondarie di II grado

€12.971€34.220€35.781Scuole secondarie di I grado

€28.100€53.844€50.450Scuole primarie

200920082007Anno

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4.0993.9593.919Numero beneficiari

€119.000€108.499€106.357Contributi per fornitura libri testo scuole elementari

2008/20092007/20082006/2007Anno scolastico

€47.871€48.926€86.382Totale contributo368466466Totale beneficiari

€21.773€27.163€45.841Contributo complessivo

151230228Numero beneficiariScuole secondarie II grado

€26.098€21.763€40.540Contributo complessivo

217236238Numero beneficiariScuole secondarie I grado

2008/20092007/20082006/2007Anno scolastico

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21 16 16 25

83 82 70 72

74 7473 62

74 83 112 94

0

50

100

150

200

250

300

2005/2006 2006/2007 2007/2008 2008/2009

Scuole Infanzia Scuole PrimarieScuole Secondarie I grado Scuole Secondarie II grado

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1531

2874

14

21

81

42

790

044

94

0 20 40 60 80 100

IPSIA Comandini

IP Macrelli

IP Versari

Istituti professionali

IT Geometri Da Vinci

IT Agrario Garibaldi

ITIS Pascal

ITC Serra

Istituti tecnici

Liceo classico Monti

Liceo Scientifico Cesena

Liceo Scientifico Bagno di Romagna

Licei

Istituti secondari II grado statali

Scuola Sacro Cuore

Liceo della Comunicazione

Scuole Secondarie II grado parificate

Totale Istituti secondari II grado

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€391.723€361.715€387.677Totale costi

24.36323.15625.238Ore assistenza

676456Alunni assistiti

Totale

5.5775.1002.909Ore assistenza

18169Alunni assistiti

Scuole Secondarie II grado

7.4336.2159.628Ore assistenza

241620Alunni assistiti

Scuole Secondarie I grado

10.58111.35612.701Ore assistenza

233127Alunni assistiti

Scuole Primarie

7714850Ore assistenza

210Alunni assistiti

Scuole dell’Infanzia (statali)

2008/20092007/20082006/2007Anno scolastico

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€570.055€514.882€536.869Totale

€61.92831€54.08631€48.32833Sostegno alle attività estive 6-14 anni

€17.33621€14.14521€13.06920Fornitura sussidi e attrezzature

€20.0046€23.1548€29.2439Servizio di accompagnamento sui mezzi di trasporto scolastici e pubblici

€79.06413€61.78211€58.5528Servizio di trasporto speciale

€391.72367€361.71564€387.67756Assistenza scuole dell’infanzia statali, primarie e secondarie di I e II grado

CostoUtentiCostoUtentiCostoUtenti

2008/20092007/20082006/2007Intervento

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8,4%Media totale

7,1%Scuola secondaria di 2° grado

9,3%Scuola secondaria di 1° grado

9,4%Scuola primaria

9,5%Scuola dell’infanzia

% alunni stranieri

21,1%Corsi serali

2,4%Licei

5,0%Istituti tecnici

13,8%Istituti professionali

% alunni stranieri

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€37.000

€32.000

€65.000

€65.000

€65.000

Contributi assegnati

1111202020Direzioni didattiche, Scuole secondarie di I grado e Istituti comprensivi coinvolti

20082007200620052004Scuole del comprensorio/distretto Cesena Valle del Savio

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€65.000€65.000€65.000€65.000€62.000€62.000Costi103110104119111119Iscritti

89101098Sezioni

200920082007200620052004Centri estivi Nidi

€52.000€52.000€52.000€52.000€52.000€52.000Costi218195164178150158Iscritti (luglio)

887766Sezioni

200920082007200620052004Centri estivi Scuole infanzia

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10910Riconosciute171210Accreditate

200920082007Attività estive 6-14 anni

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€106.668€97.602€89.024€69.370€68.998Totale

31€ 61.92831€54.08633€48.32831€24.86925€31.854Contributi per handicap

1.800€8.0001.830€8.9001.400€7.5281.125€13.1651.190€11.240Contributi ad enti e associazioni

129€36.740140€34.616174€33.167138€31.336100€25.904Contributi alle famiglie con disagio socio-economico

UtentiCostoUtentiCostoUtentiCostoUtentiCostoUtentiCostoInterventi

20092008200720062005

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40Corsi ospitati9Seminari promossi14Corsi promossi

118Consulenze individuali1.058Utenti per consultazioni libri e materiali documentativi

2008

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Settore Servizi Sociali

I servizi sociali, i progetti e le attività 2008

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Comune di Cesena Settore

Servizi Sociali

Bilancio sociale – edizione 2009

I servizi sociali, i progetti e le attività 2009

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Premessa e introduzione Area famiglia……………….……………………………………………………… pag. 9 Area minori………………………………………………………………………… pag. 19 Area giovani…………………………………………………………………………pag. 27 Area disabilità……………………………………………………………………... pag. 28 Area Anziani………………………………………………………………………. pag. 34 Area immigrazione……………………………………………………………….. pag. 45 Area accoglienza ed emergenza ……………………………………………….…pag. 49 Area Igiene e sanità……………………………………………………………….pag. 51 La risorse economiche…………………………………………………………… pag. 53 Strategie e attività innovative 2009……………………………………………… pag. 57 Appendice Personale coinvolto ……………………………………………………………… pag. 61

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Il bilancio sociale del settore servizi sociali. Il bilancio sociale del settore servizi sociali è uno strumento redatto allo scopo di informare sulle attività svolte da tale settore del Comune. Con il bilancio sociale gli operatori, i tecnici e i politici coinvolti colgono l’importanza della ricaduta sociale del proprio agire e intendono quindi rispondere ai bisogni di trasparenza e di partecipazione dei cittadini. Il bilancio sociale fornisce la descrizione di tutti i servizi e le attività che il settore svolge in modo diretto o indiretto per la cittadinanza con i dati di attività dell’anno appena concluso a confronto con i precedenti. E’ per questo che esso, oltre ad essere uno strumento di conoscenza e di informazione, rappresenta anche uno strumento ulteriore di verifica ed orientamento per l’agire degli operatori e dei professionisti stessi coinvolti in tali percorsi. Il bilancio sociale diventa quindi un punto di partenza per una riflessione sul lavoro svolto nell’anno e un mezzo di orientamento dell’agire stesso dei servizi. Tale documento è suddiviso per macro-aree tematiche: area famiglia, minori, handicap, anziani, immigrazione, accoglienza ed emergenza, igiene e sanità, risorse economiche, personale coinvolto. Dal 2007, con l’introduzione della nuova forma organizzativa della Gestione Associata (tra i Comuni del Distretto e l’ Azienda USL) il Comune di Cesena, in quanto comune capofila, amplia la propria offerta di servizi comprendendo anche servizi che precedentemente erano in delega all’Ausl. In particolare ci si riferisce ai servizi sociali in area minori e in area handicap i cui dati di attività sono riportati nelle rispettive aree. Il bilancio sociale del settore servizi sociali, inoltre, va a completare il quadro di analisi dei servizi offerti nel territorio aziendale e distrettuale presente nel Profilo di Comunità (parte seconda)1 fornendo un taglio ancora più dettagliato in quanto circoscritto al solo Comune di Cesena. Il territorio cesenate, se paragonato alla media dei territori nazionali è un territorio ricco, con benessere diffuso. Tuttavia questo quadro non lo esenta da alcune problematiche sociali emergenti, in parte comuni anche ad altri territori. Ci si riferisce ad esempio al costante aumento della popolazione anziana e delle problematiche legate alla non autosufficienza, che rappresentano la sfida contemporanea per un welfare avanzato, ai cittadini che provengono in misura crescente da regioni diverse e da altri paesi, che sono privi di reti sociali di riferimento e spesso orientati culturalmente verso stili di vita che non sono compatibili con i vincoli determinati dal nostro sistema socio-economico (ruolo della donna nella famiglia, lavoro di entrambi i coniugi, pianificazione dei percorsi famigliari...) ecc… .A tutto ciò si aggiunge la situazione di crisi economica generale che anche a Cesena, negli ultimi due anni, ha messo in difficoltà diverse famiglie con ricadute indirette anche nel “carico” dei servizi2 e nel tourn over dell’utenza. Per affrontare questi temi non sono sufficienti solo interventi sociali mirati ma è importante la capacità che i nostri territori e le nostre città hanno di rilanciare la coesione sociale, cioè il senso di appartenenza, la comprensione dell’interdipendenza del benessere 1 Tutta la documentazione di analisi dei bisogni/servizi (profilo di Comunità) e di programmazione territoriale (Atto di indirizzo CTSS e Piano per la salute e benessere sociale distrettuale) può facilmente essere scaricata dal sito http://www.comune.cesena.fc.it/PianiSociali/idocumentazione.html oppure richiesta all’Ufficio Comune per la Pianificazione Territoriale ([email protected]) 2 A tal proposito è stato organizzato a Cesena un Convegno dal titolo: Le nuove povertà: sfide e opportunità del territorio in data 26 gennaio 2009 in cui sono stati presentati diversi dati del territorio, riferiti anche all’anno 2008, provenienti anche dal terzo settore (per maggiori informazioni si veda il sito http://www.comune.cesena.fc.it/PianiSociali/documentazione.html .

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tra le persone e tra i gruppi sociali, per sostenere scelte solidali (come il fondo per la non autosufficienza) e per sviluppare maggiori capacità di autopromozione del benessere da parte della società civile.

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Dati di sfondo

I cambiamenti demografici che riguardano le famiglie del Comune di Cesena per l’anno 2008 sono sintetizzabili in alcuni aspetti salienti che si riconducono alle tendenze generali e mutamenti in corso nell’ultimo decennio. In particolare ci si riferisce ad alcuni andamenti oramai strutturali quali il continuo aumento delle famiglie negli anni (in gran parte dovuto all’immigrazione) corrispondente però ad una diminuzione del numero di componenti per famiglia (dai 2,41 del 2007 si è passati ai 2,39 del 2008), continua a salire il numero dei “single” che rappresenta oggi il 30% del totale delle famiglie. In costante aumento sono anche i nuclei di genitori soli con minori che sono passati dall’1,94% del 1999 al 2,60% del 2008. Continua a Cesena anche il trend di diminuzione dei matrimoni anche se negli ultimi 3 anni vi è stata una timida ripresa. Interessante notare come siano in costante rimonta i matrimoni civili3. 1. I nuclei familiari in carico ai servizi sociali Gli assistenti sociali del Comune di Cesena hanno seguito con progetti strutturali e continuativi, nel corso del 2008, 805 nuclei familiari e 1718 persone con problematiche afferenti all’ “area anziani”. Il numero di famiglie che si rivolgono al comune continua a crescere negli anni ma rimane stabile nel 2008. In forte aumento invece il numero di anziani seguiti dai servizi nel 2008. Anno 2006 2007 2008 2006-2008 Anziani 1.386 1475 1718 + 19,3% famiglie 749 800 805 + 6,9% Totale 2.135 2274 2523 + 15,3% Trend di incremento dei nuclei assistiti dal Comune di Cesena in rapporto all’incremento della popolazione

3 I dati riportati sono stati estrapolati dal report “1998-2008 Cambiamenti a Cesena” a cura del Servizio Studi e Statistica del Comune di Cesena.

5,24

5,47

6,13

6,03

5,79

4,60

4,80

5,00

5,20

5,40

5,60

5,80

6,00

6,20

anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 anno 2008

nuclei assistiti x 1000 abit.

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Analizzando il totale della popolazione cesenate notiamo ancora il forte incremento dei nuclei assistiti negli ultimi anni che passano da una percentuale del 5,24% del 2004 a quella del 6,13%del 2008. 2. Interventi economici Il “Regolamento per la realizzazione di interventi e prestazioni di servizi in campo sociale” del Comune di Cesena, stabilisce che tutti gli interventi siano predisposti valorizzando le risorse e le potenzialità delle persone e della comunità interessate. Su tali risorse si basa la definizione di un progetto di intervento concordato, che prevede un reciproco impegno, tempi di realizzazione, verifiche in itinere ed a conclusione dell’intervento stesso. 2.1 Contributi economici La domanda viene rivolta ai Servizi Sociali del Comune; gli Assistenti Sociali del Comune provvedono alla istruttoria ed alla definizione, unitamente al Responsabile del Servizio del progetto di intervento. Tale progetto viene approvato dal Dirigente di Settore, sulla base di quanto disposto dallo specifico regolamento comunale e comunicato all’interessato per l’accettazione. Nuclei che hanno fatto richiesta di contributi economici

2007 2008 2007-2008 Anziani 300 332 + 10,6% famiglie 557 584 + 4,84% Totale 857 916 + 6,88%

1= anno 2007 2= anno 2008

Anno 2007 2008 2007-2008 Italiani 578 610 + 5,53% stranieri 279 306 + 9,67% Totale 857 916 + 6,88%

578 610

279 306

01002003004005006007008009001000

1 2

anni

stranieriItaliani

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Le domande presentate per i diversi servizi e prestazioni sono state in totale 2312 a fronte delle 2326 del 2007 quindi in leggero calo. I nuclei che hanno fatto richiesta di contributi economici invece sono aumentati rispetto all’anno precedente di circa un 7% e sono per lo più anziani e stranieri (aumento di circa il 10% per entrambe le categorie). Nel 2008 si è potuto far fronte all’aumento dei contributi erogati anche grazie all’intervento della Cassa di Risparmio di Cesena. Contributi economici erogati Dati di attività 2005 2006 2007 2008 Nuclei assistiti 511 543 567 571 Contributi erogati € 252.132 € 283.501 € 228.485 466.198* Contributo medio annuale € 493 € 522 € 402,9 € 816 Nuovi utenti 233 230 223 256 Dimissioni 212 198 214 221

*di cui 20.000 contributo Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena

Grafico assistiti Grafico contributi erogati

511

543

567 571

480490500510520530540550560570580

2005 2006 2007 2008

I nuclei che hanno ricevuto contributi sono stati 571 sui 916 che hanno fatto richiesta, il 63% circa. Continua il forte trend di crescita circa l’ammontare dei contributi erogati che, rispetto alla rilevazione dell’anno precedente, ha fatto rilevare circa un +50% a conferma di un generale aumento dei bisogni e delle necessità degli utenti e di un aggravio nelle condizioni generali dei nuclei familiari. Dei 571 nuclei assistiti 274 sono stranieri (il 48%) . In generale si denota un progressivo impoverimento degli utenti già in carico ai servizi. Su 567 nuclei assistiti nel 2007, hanno ottenuto almeno un contributo anche nel corso dell’anno 2008, 315 nuclei il che significa che nel 2008 il tourn over rispetto al 2007 è stato del 37% (questa percentuale di utenti non si è presentata l’anno successivo). Il progressivo abbassamento della percentuale di tourn over conferma la tendenza, già evidenziata dai dati sulle richieste e sulla concezione di contributi, di difficoltà delle famiglie a risollevarsi dalle condizioni di crisi economica anche nel tempo. Turn over dei nuclei a carico dei servizi

€ 252.132€ 283.501

€ 228.485

€ 466.198

€ 0€ 50.000€ 100.000€ 150.000€ 200.000€ 250.000€ 300.000€ 350.000€ 400.000€ 450.000€ 500.000

2005 2006 2007 2008

% t ur n ov e r

37%

50% 46%42%

36%

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 anno 2008

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2.2. Contributi per spese fornitura gas La delibera 237 del 2000 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas, all’art. 10, prevede la possibilità per ogni Comune di richiedere all’esercente l’attività di ridistribuzione di una quota aggiuntiva da destinare alle spese connesse alle fornitura del gas a utenti in condizioni di disagio socio-economico. Tali contributi vengono erogati dal settore Servizi Sociali del Comune di Cesena nel rispetto dell’apposito regolamento. Attività 2008. Nel 2008 vi è stato notevole aumento delle famiglie che hanno beneficiato di tale contributo (205 famiglie di cui 87 straniere) e questo conferma la difficoltà delle famiglie a far fronte ai costi delle utenze e del mantenimento dell’abitazione in generale. Contributi economici a nuclei famigliari.

Dati di attività 2005 2006 2007 2008 N° di contributi erogati 252 111* 119 205

Contributi erogati € 45.683,15 € 27.962,37 € 36.057,49 € 61.720,38 * L’intervento è stato temporaneamente sospeso nel 2006 perché Hera non era in grado di comunicare ed erogare le risorse necessarie. 2.3. Prestiti sull’onore La concessione del prestito direttamente da parte del Comune avviene nell’ambito di un progetto di aiuto elaborato dal Servizio Sociale del Comune, unitamente alla persona interessata, in cui si determina l’attivazione di impegni e risorse, che configurino la possibilità effettiva di superare situazioni di temporanea non autosufficienza economica.

Attività 2008. Nel 2008 sono stati attivati 54 prestiti (51 a famiglie e 3 ad anziani) per una spesa complessiva di 61.463 euro. Si conferma quindi l’utilizzo di tale strumento per sostenere le famiglie in occasione di momenti particolarmente critici soprattutto connessi all’accesso all’abitazione. Prestiti sull’onore concessi e spesa.

Dati di attività 2005 2006 2007 2008 Prestiti concessi 41 46 45 54 Spesa complessiva € 42.924 € 55.802 € 64.759 € 61.463 Spesa media per prestito € 1.047 € 1.213 €1.439 € 1.138

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3. Abitazioni 3.1. Analisi dei bisogni Come risaputo, il territorio di Cesena si caratterizza per una elevata presenza di famiglie che hanno la proprietà della casa, ma anche per la difficoltà di accesso all’abitazione per i nuclei famigliari che non sono in condizione di acquistare un alloggio o che pagano canoni d’affitto troppo elevati. Circa l’85% delle famiglie cesenati risiede nella casa di proprietà: 32.635 famiglie sono proprietarie della casa in cui risiedono; 5.759 vivono in alloggi in locazione. 3.2. Edilizia Residenziale Pubblica (ERP) Nell'autunno 2007 è stato pubblicato un bando generale per l'assegnazione di alloggi e.r.p.(il bando generale viene pubblicato ogni 2 anni), in esito al quale sono state raccolte 474 domande (erano state 414 nel 2005), e la cui graduatoria esecutiva è stata pubblicata nella primavera 2008. Alla fine dell'anno, a seguito delle verifiche e delle assegnazioni effettuate, il numero dei richiedenti in graduatoria si è ridotto a 419. A seguito dell'adozione di modifiche al Regolamento per l'assegnazione degli alloggi di e.r.p. (C.C. n. 174/2008), dal 20/11/2008 è stato pubblicato un nuovo bando generale, che si è chiuso il 30 gennaio 2009, per il quale sono state raccolte 485 domande di cui 477 accolte. Sintesi dati di attività. Sintesi gestione ERP 2005 2006 2007 2008 Alloggi ERP al 31 dicembre 834 834 837 873 Nuclei assegnatari 830 847* di cui famiglie immigrate

77 92

di cui famiglie italiane

745 755

Domande in graduatoria ERP al 31 dicembre* 587 377 344 419 di cui famiglie immigrate 262 160 152 208

di cui anziani (>= 65 anni) 29 32 28 26 Alloggi ERP assegnati nell’anno da graduatoria 13 17 25 34

di cui famiglie immigrate 5 7 8 18 di cui anziani (>= 65 anni) 2 2 3 5

Alloggi assegnati “in riserva” 8 2 5 4 di cui famiglie immigrate 7 0 1 0

di cui anziani (>= 65 anni) 0 0 0 2 Domande escluse per rinuncia o per verifica preliminare all’assegnazione

11 8 14

Movimentazione/cambio alloggi nell’anno 5 12 10 domande per contributi affitto e/o utenze ad assegnatari ERP

110 78 76 78

di cui accolte 88 72 72 67 Costo complessivo contributi ad assegnatari ERP € 30.988 € 30.988 € 30.988 € 31.000 *La differenza rispetto al n° di alloggi disponibili è dovuta ai tempi del naturale turn over degli assegnatari e agli alloggi in fase di ristrutturazione.

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Domande per assegnazione alloggi ERP dal 2003 al 2008.

Assegnazione alloggi ERP con graduatoria dal 2003 al 2007.

Anno Assegnatari <65 anni

Assegnatari >64 anni Assegnatari stranieri Totale

2003 16 9 12 (32%) 37 2004 16 0 6 (37%) 16 2005 10 2 5 (42%) 12 2006 17 0 7(41%) 17 2007 22 3 8 (32%) 25 2008 29 5 18 (52,94%) 34

L’analisi della serie storica delle richieste e delle assegnazioni, registra un aumento nell’ultimo anno delle richieste da parte di italiani e un aumento anche nelle assegnazioni di alloggi a famiglie italiane in difficoltà. Vi è stato un notevole aumento nel numero complessivo di assegnazioni rispetto ai due anni precedenti (29 nel 2008 contro i 22 del 2007 e i 17 del 2006). 3.3. Fondo sociale per l’affitto Si tratta di un fondo costituito da risorse statali, regionali e comunali per l’erogazione di contributi per l’affitto in favore di cittadini in difficoltà a sostenere il canone. Gli assegnatari possono essere gli utenti che vivono in condizioni di disagio economico (documentabile) e pagano un canone d’affitto oneroso tanto da incidere pesantemente sul reddito dell’intero nucleo.

Anno Totale domande

Cittadini italiani

Cittadini stranieri

% Cittadini stranieri

Anziani >= 65anni

% Anziani

2003 bando generale

419 241 178 42,5 % 21 5%

2004 404 304 100 24,7 % 20 5% 2005

bando generale 414 206 208 50,2 % 33 8%

2006 Nel corso del 2006 non è stato pubblicato alcun bando

2007 bando generale

474 243 231 48,7 % 37 7,8 %

2008 bando generale

483 275 208 43% 31 6,4%

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Attività 2008 Il bando per l'erogazione di contributi in sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione è stato pubblicato dal 28 aprile all'11giugno 2008 e, riconfermando la tendenza riscontrata negli anni scorsi, il numero delle domande pervenute è risultato anche quest'anno molto elevato. Infatti le istanze pervenute sono 971, superiori rispetto a quelle pervenute nel passato biennio (931 nel 2006 e 864 nel 2007). Al fine di creare il minimo disagio possibile agli utenti ed assicurare una miglior condizione operativa agli addetti al servizio, anche quest'anno l'attività di ricevimento delle istanze è stata organizzata in modo da ottenere la massima apertura possibile del bando, compatibilmente con i tempi ed i limiti stabiliti dalla Regione, che ha imposto il termine massimo entro il quale chiudere il bando. Come lo scorso anno, l'attività di raccolta delle domande è stata effettuata unicamente presso l'Ufficio Casa, mentre l'U.R.P. si è occupato solo del ricevimento delle dichiarazioni ISE e del rilascio delle relative attestazioni. Il contributo complessivamente erogato è stato inferiore rispetto a quello erogato nel 2007 del 25% a causa dei minori trasferimenti regionali conseguenti alla riduzione del fondo nazionale, tuttavia il Comune ha mantenuto alta la propria quota di partecipazione come quella dell’anno precedente corrispondendo euro 132.381 pari al 22,8% del totale (superiore al 15% del totale che è il minimo stabilito per legge). Fondo sociale per l’affitto 2004 2005 2006 2007 2008 Interventi di aiuto economico 612 664 763 808 909 Totale contributi erogati € 673.722 € 804.002 € 584.273 € 727.367 € 580.635 Riepilogo Fondo sociale per l’affitto dal 2004 al 2008 Anno Nuclei che hanno presentato

domanda Totale contributi Ammontare contributi

Italiani Stranieri Richiesti Concessi Fabbisogno Teorico Contributi Erogati

2004 454 317 41,1% 771 612 € 1.568.536 € 673.721 2005 437 385 46,8% 822 664 € 1.720.003 € 804.002 2006 503 422 45,6% 925 763 €. 2.184.749 € 584.273

2007 460 404 46,7 % 864 808 (di cui

384 stranieri)

€. 2.049.289 €. 727.367

2008 557 413 42,5 % 970 909 (di cui

377 stranieri)

€. 2.367.157 €. 580.635

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3.5. Edilizia agevolata Nel corso del 2008 si sono programmati diversi interventi che saranno realizzati in periodi successivi all’anno in questione. Nello specifico si riportano i progetti di edilizia agevolata previsti ed i tempi stimati di ultimazione dell’intervento:

Dati di attività Intervento Tempi stimati di

ultimazione intervento

Totale alloggi

PEEP C/12b S. Carlo

N° 12 alloggi su area ex ACER, dal 2005 di proprietà del Comune di Cesena

2011/2012

12

PEEP C/22 Case Missiroli

N° 16 alloggi su area di proprietà del Comune di Cesena

2010

16

Case Finali Via Arcangeli

4 alloggi AREA DI TRASFORMAZIONE

2010 4

Martorano via Chiesa via Violone

AREA DI TRASFORMAZIONE 10 alloggi di cui 5 verranno acquistati dal Comune e destinati alla locazione permanente

2010 10

AT3 di PIEVESESTINA Via Dismano

N° 26 alloggi su area di proprietà del Comune di Cesena per locazione permanente

2012

26

TOTALE 68

3.6. Partecipazione alla Fondazione per lo sviluppo e la promozione dei contratti di locazione Attività 2008 La Fondazione per l’affitto gestisce oltre 172 alloggi in locazione. Le modalità di gestione consistono in: - Affitto diretto (134 alloggi) da parte della Fondazione e sublocazione agli inquilini (anche alloggi collettivi per lavoratori). - Un fondo di garanzia ai proprietari che stipulino contratti a canoni concordati (38 alloggi, di cui 32 privati e 6 dati dal’Amministrazione Comunale). La Fondazione svolge anche le seguenti attività: - Sostegno economico temporaneo a inquilini in situazioni di difficoltà transitoria (cauzioni, traslochi ecc.). - Mediazione all’abitare (affiancamento degli inquilini per accompagnarli ad una buona fruizione della locazione ben integrata nelle reti informali di vicinato).

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3.7. Protocollo d’intesa per il miglioramento delle condizioni di disagio abitativo con Azienda USL e Fondazione per lo Sviluppo e la Promozione dei contratti di locazione abitativi Attività 2008. Il Protocollo d’intesa, siglato ad ottobre 2005, si pone l’obiettivo generale di migliorare le condizioni di disagio abitativo attraverso: 1. La costituzione di un archivio comune delle situazioni di disagio abitativo che permette agli enti coinvolti l’assunzione in tempo reale delle informazioni utili alla gestione delle varie pratiche; 2. La fornitura a coloro che vivono nell’alloggio delle adeguate informazioni utili a rimuovere le cause di insalubrità o ad adottare comportamenti positivi che mantengano l’alloggio in salubrità; 3. L’adozione di iniziative coercitive volte ad impedire che alloggi dichiarati antigienici vengano rimessi sul mercato; 4. La disponibilità della Fondazione per l’affitto a stipulare accordi coi proprietari al fine di riportare gli alloggi in condizioni di salubrità in cambio della disponibilità dell’alloggio per il periodo necessario a recuperare i costi. 4. Servizi e progetti 4.1. Centro per le Famiglie Il Centro per le Famiglie, gestito in convenzione con l’ASP, si trova in via Ex-Tiro a Segno 239, e si occupa prevalentemente della realizzazione di progetti di promozione dell’affido e del sostegno familiare in collaborazione con l’AUSL, della gestione ed organizzazione di gruppi di sostegno per le famiglie affidatarie e di gruppi di discussione per genitori separati, oltre a fornire informazioni sui servizi, le opportunità e le attività per le famiglie in ambito educativo culturale, legislativo e sanitario. Presso la stessa sede è operativo anche il centro Interculturale “Movimenti”. Da febbraio 2007 il Centro per le Famiglie è anche la sede della Banca del Tempo” che si è attivata, dopo un corso di formazione, con un gruppo di 25 persone. Nello stesso periodo, con il supporto del “Progetto Elsa”, si è aperto uno sportello informativo e di consulenza sul lavoro di cura a disposizione delle famiglie e delle assistenti famigliari (“badanti”). Continua l’attività del tavolo affido che vede il coinvolgimento delle associazioni e dei servizi sociali del territorio e del Progetto Mamme Insieme. Si è sviluppata e consolidata anche l’attività di “spazio neutro” un servizio dedicato all’incontro di figli con genitori separati, sotto la supervisioni di operatori, là dove sono emerse diverse problematiche. Per quanto riguarda il centro interculturale “Movimenti” l’organizzazione di corsi di apprendimento della lingua Italiana è l’attività maggiormente richiesta dagli stranieri sia donne che uomini. La presenza dello spazio giochi favorisce la partecipazione ai corsi di italiano anche per la madri accompagnate dai propri figli. Si veda anche l’ “Area Immigrazione”.

Contatti allo sportello di Cesena del Centro per le famiglie

Dati di attività 2005 2006 2007 2008 Colloqui di consulenza (mediazione familiare/educativa/di sostegno

98 218 176 175

n. accessi allo sportello per l’area informazione

1810 2452 3221 3322

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4.2. Centro Donna

Il servizio ha come soggetto principale le donne ed è nato con lo scopo di costituire uno strumento di informazione e supporto a tutte le donne, contribuendo così anche nel nostro territorio a favorire il raggiungimento di reali "pari opportunità", a cui da tempo le Organizzazioni mondiali e la Comunità Europea guardano come ad uno dei principali obiettivi dei programmi di sviluppo di società civili. Nella sua funzione di servizio informativo il Centro offre possibilità di consulenza legale gratuita, di consultazione di materiale relativo al lavoro, alla formazione, alle pari opportunità alle problematiche sanitarie e sociali più importanti. Nella funzione formativa ed educativa, il Centro opera nell'ambito di progetti con le scuole, corsi, collabora con Associazioni di volontariato e altri enti territoriali pubblici e privati: i temi educativi riguardano l'identità di genere, le relazioni e i ruoli in ambito sociale e familiare, l'integrazione multiculturale, ed altri che ci vengano proposti. Attività 2008 Nel 2008 si sono rivolti al centro donna 1343 persone, dato in aumento rispetto agli anni precedenti (nel 2006 erano 1312 e nel 2007 1029). Questo è dovuto anche al fatto che il Centro Donna, nel corso del 2008 si è qualificato come punto di coordinamento e di riferimento per la rete antiviolenza del territorio. Gli utenti del servizio informazione giuridica sono stati 265 nel 2008 dato in crescita rispetto agli anni precedenti. Sintesi dati di attività

Dati di attività 2005 2006 2007 2008 Utenza diretta 1.432 1.312 1029 1343 Costo gestione Centro donna € 49.000 € 52.172 € 51.420 € 51.426 Utenti servizio di informazione giuridica

225 219 214 265

Costo del servizio di informazione giuridica

€ 5.348 € 5.500 € 5500 € 5309

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Dati di sfondo

I cittadini minorenni di Cesena raggiungono il numero di 15.000. La loro incidenza percentuale sul totale della popolazione è molto diminuita nell’ultimo ventennio, con un processo inverso rispetto a quello della popolazione anziana. Tuttavia, negli ultimi anni, si registra una lieve inversione di tendenza con un progressivo incremento della percentuale di minori residenti. Comune di Cesena. Cittadini minori residenti

Dati di attività 2005 2006 2007 2008 Popolazione totale al 31 dicembre 93.857 94.078 94.904 95.525 Popolazione 0-17 anni al 31 dicembre 13.625 13.842 14.070 15.065 Percentuale popolazione minori 14,5% 14,7% 14,8% 14,4% Nel 2008 sono nati 406 bambini e 391 bambine residenti nel Comune di Cesena. 1. Area minori e famiglie Nel 2008 si è consolidata la nuova gestione associata ed integrata tra Comuni ed Ausl con il Comune di Cesena che svolge le funzioni di Ente Capofila. Di seguito vengono riportati alcuni dati riferiti ai minori in carico ai servizi: Numero di minori in carico ai servizi sociali territoriali, Comprensorio Cesenate, Anni 2005-08

Dati di attività 2005 2006 2007 2008 Minori in carico ai servizi sociali 1.096 1.119 1295 1375 disabili 11% 10% 9% 7,56% stranieri 36% 43% 42% 44% stranieri non accompagnati 2,7% 1,8% 2,3% 0,51% Il numero di minori in carico ai servizi sociali è in costante aumento rispetto al 2005 vi è stato un aumento del 20,2% in particolare si registra l’aumento dei minori stranieri. I minori in carico ai servizi socio sanitari a seguito di difficoltà e disagi presenti nell’ambito familiare, usufruiscono sia di interventi di sostegno che consentono la permanenza del minore presso la propria famiglia, che alternativi alla famiglia. Nel primo caso si tratta di interventi di tipo domiciliare o extrafamiliare quali assistenza domiciliare, inserimenti in strutture semiresidenziali, frequenza di centri pomeridiani o appoggi diurni presso famiglie. Nel secondo caso, si tratta di interventi di affido familiare o di inserimento in comunità educativa.

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Di seguito tutte le prestazioni che vengono erogate4:

2007 2008 Prestazioni Utenti Utenti Affido Familiare 59 47 Assistenza Domiciliare in convenzione

22 35

Centri Educativi Pomeridiani e post scuola

50 46

Centri Estivi 61 50 Centri Socio Riabilitativi 7 Formazione Lavoro 6 4 Inserimenti in comunità educativa

49 49 (+ 15

madri) Integrazione Reddito 95* 44 Pronto Intervento 38 5 Inserimenti in centri educativi pomeridiani e post-scuola

55 40

Affidi del tribunale al servizio Sociale

157 172

Tutele 11 13 Abuso e Maltrattamento 7 Segnalazioni all'Autorità Giudiziaria inviate dal servizio sociale

13

Istruttorie eseguite a seguito di prima segnalazione dall’Autorità Giudiziaria:

Istruttorie Civili 28 Istruttorie Penali 0 9 Istruttorie per Separazioni/Conflitti

13

Minori Nubendi 0 0 Istruttorie Idoneità Adozione 21 18 Minori in Adozione Naz. E Int. 15

Si segnala un aumento della disposizione di affido ai servizi sociali (dal 2006 al 2008 gli affidi sono passati da 145 a 172) per effetto delle nuove procedure delle autorità giudiziaria in seguito all’entrata in vigore il 1 luglio 2007 di alcune norme procedurali contenute nella legge 149 del 2000 che prevede un ricorso maggiore della procura al tribunale per i minorenni. Tali procedure di affido pertanto contengono prescrizioni di valutazione e diagnosi sociale più attente in merito alle tematiche della genitorialità rispetto agli anni precedenti con un carico maggiore di impegno da parte dei servizi preposti. Si nota inoltre un aumento delle segnalazioni di istruttorie penale riguardanti i minori (da 0 nel 2007 a 9 nel 2008) che non necessariamente sono riconducibili ad atti di bullismo ma sempre più spesso sono espressioni conclamate riconducibili a situazioni di disagio complesso. 4 Va precisato che i dati riportati sono difficilmente raffrontabili in quanto sino al 31.12.2007 in molti casi forniti dall’Azienda USL su base comprensoriale e non distrettuale.

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2. Pre e post scuola Con sei Associazioni di genitori si sono sviluppati progetti per garantire un sistema di opportunità educative finalizzate all’ampliamento del tempo scuola (anche come risposta alle nuove esigenze dei tempi delle famiglie). Questi progetti presuppongono l’accoglienza dei bambini e delle bambine oltre l’orario scolastico e sono articolati in più servizi: il prescuola (prima dell’avvio delle lezioni), il postscuola (che include la fruizione della mensa e contempla normalmente la fascia oraria che va dalle ore 12.30 alle ore 14.30) e, a partire dall’anno scolastico 2006/2007, i centri educativi pomeridiani, che prevedono, accanto al momento di sostegno ai compiti scolastici, anche attività ludiche e sportive (la fascia interessata riguarda l’orario 14.30-16.30 e in una scuola si prolunga sino alle ore 18.30). In tutti i Circoli Didattici si sono diffusi questi servizi promossi e sostenuti dal Comune di Cesena. Ai fini di qualificare ulteriormente queste attività, nel 2007 e nel 2008 il Centro di documentazione educativa ha organizzato corsi di formazione per gli operatori delle cooperative e associazioni impegnati nei servizi pomeridiani. Il corso ha dato esiti molto positivi per comprendere le opportunità di integrazione tra gli alunni, il sostegno alla genitorialità, il sostegno scolastico che i centri pomeridiani possono offrire. Dati di attività 2004/2005 2005/2006 2006/2007 2007/2008 2008/2009

* Alunni che hanno usufruito del servizio di prescuola

159 140 149 151 133

Alunni che hanno usufruito del servizio di postscuola

219 299 230 290 388

Alunni che hanno usufruito dei Centri educativi pomeridiani

121 134 157

Contributo complessivo del Comune alle Associazioni

€ 18.900 € 18.900 € 33.515 € 37.815 € 48.000

3. I centri estivi I centri estivi costituiscono un servizio molto importante per le famiglie. In questi anni l’offerta di centri estivi si è articolata e qualificata.

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Il Comune organizza direttamente centri estivi presso i Nidi d’infanzia (fascia 0-3 anni) e nelle Scuole dell’Infanzia (3-5 anni). Promuove inoltre forme di sostegno per l’organizzazione e la frequenza di centri estivi per la fascia 6-14 anni, dedicando risorse specifiche all’assistenza degli alunni con handicap. Centri estivi Nidi d’Infanzia Le sezioni attivate nel 2009 sono state 8 presso i nidi comunali il Prato, Vigne parco e «Il Prato» (viale Carducci). Centri estivi Nidi 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Sezioni 8 9 10 10 9 8 Iscritti 119 111 119 104 110 103 Costi € 62.000 € 62.000 € 65.000 € 65.000 € 65.000 € 65.000 Centri estivi della scuola dell’infanzia. I centri estivi 3-6 anni sono svolti da 4 anni con un gestore esterno. Per il mese di luglio le iscrizioni vengono fatte presso gli uffici comunali e i centri si svolgono in due scuole dell’infanzia comunali, Mulini e Fiorita. Il gestore ha facoltà di promuovere il prolungamento orario, l’apertura del sabato senza pasto e l’ampliamento nel mese di agosto utilizzando le medesime strutture. Questi servizi sono a carico delle famiglie che ne fanno richiesta. Il progetto pedagogico è condiviso con l’amministrazione comunale e le coordinatrici pedagogiche seguono regolarmente lo svolgimento dei centri estivi attraverso la partecipazione settimanale al collettivo e le osservazioni delle attività. Centri estivi Scuole infanzia

2004 2005 2006 2007 2008 2009

Sezioni 6 6 7 7 8 8 Iscritti (luglio) 158 150 178 164 195 218 Costi € 52.000 € 52.000 € 52.000 € 52.000 € 52.000 € 52.000 Centri estivi fascia 6-14 anni. Dal 2005, il nostro Comune ha introdotto il sistema dell’accreditamento e del riconoscimento delle attività estive per minori dai 6 ai 14 anni. In precedenza il Comune appaltava a un unico soggetto gestore l’organizzazione del centro estivo comunale. Con il sistema dell’accreditamento è stata differenziata l’offerta per le famiglie, che possono iscrivere i figli a più centri estivi accreditati (sulla base di precisi requisiti di qualità), beneficiando eventualmente dei contributi destinati a sostenere la frequenza dei minori con disagio socio-economico o per l’assistenza a minori con handicap. Nel 2009 i centri estivi accreditati sono stati 17 con offerte articolate su varie fasce orarie, con o senza pasto, turni che coprono praticamente tutta l’estate, in città o al mare. I minori con disagio socio-economico a cui sono stati assegnati contributi sono stati 126 (su 134 richieste pervenute), per complessivi 267 turni da due settimane e una spesa di 36.642 €. I minori con deficit ai quali sono stati assegnati contributi per l’assistenza sono invece 31, per complessivi 90 turni (su 101 richiesti) e una spesa di 65.035 €. Tutte le domande per l’assistenza a minori con deficit sono state accolte, anche se, in qualche caso, per un numero di turni leggermente inferiore.

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A questi impegni economici si aggiungono i contributi per l’organizzazione di attività estive riconosciute (promosse da enti o associazioni che si avvalgono di personale volontario): 8.000 € assegnati a 10 enti o associazioni che coinvolgono circa 1.800 bambini. Riepilogo interventi a supporto delle attività estive 6-14 anni

Dati di attività 2005 2006 2007 2008 2009* Interventi Costo Utenti Costo Utenti Costo Utenti Costo Utenti Costo Utenti

Contributi alle famiglie con disagio socio-economico

€ 25.904 100 € 31.336 138 € 33.167 174 € 34.616 140 € 36.642 126

Contributi ad enti e associazioni

€ 11.240 1.190 € 13.165 1.125 € 7.528 1.400 € 8.900 1.830 € 8.000 1.800

Contributi per handicap € 31.854 25 € 24.869 31 € 48.328 33 € 54.086 31 € 65.035 31

Totale € 68.998 € 69.370 € 89.024 € 97.602 € 109.677 * Previsione. La liquidazione avverrà a consuntivo. Per quel che concerne le richieste per l’assistenza ai bambini con handicap, fino al 2006 al contributo del Comune si aggiungeva la quota dell’Azienda USL (pagata sui trasferimenti dei Comuni per le funzioni delegate), pari a circa 25.000 €. Dal 2007, con il ritiro delle deleghe all’Azienda USL e l’avvio della gestione associata dei servizi sociali a livello distrettuale, l’erogazione della cifra complessiva viene fatta dal Comune di Cesena. 4. Integrazione scolastica degli alunni stranieri

Particolare attenzione si pone verso gli alunni di cittadinanza non italiana iscritti nelle scuole cesenati che sono circa l’8,5% della popolazione scolastica: una percentuale in linea con le regioni del centro e del nord Italia. La presenza di questi alunni è aumentata costantemente negli ultimi anni, in proporzione all’aumento dei cittadini stranieri nel nostro territorio. Il fenomeno ha dapprima coinvolto soprattutto le scuole dell’infanzia e primarie e oggi inizia ad interessare in modo sempre più significativo le scuole superiori. I dati locali dimostrano che la presenza di bambini in età scolare e prescolare rappresenta il 20% degli stranieri con un costante incremento dei bambini nati in Italia. Nei sette anni fra il 2000 e il 2008, l’aumento più rilevante degli alunni stranieri

si è registrato nelle scuole superiori, dove la presenza di alunni stranieri è passata dall’1 al 7% degli iscritti. È interessante però scorporare questo dato analizzandolo in relazione ai vari percorsi scolastici. Emerge chiaramente la tendenza, comune a tutto il contesto provinciale e regionale degli studenti di cittadinanza non italiana a scegliere in prevalenza gli istituti professionali e solo in minima parte i licei (dove la presenza di alunni non italiani è del 2,4%). Alunni stranieri iscritti alle scuole di Cesena (2008/2009)

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Alunni stranieri iscritti alle scuole secondarie di 2° grado statali di Cesena (2008/2009)

% alunni stranieri

Istituti professionali 13,8% Istituti tecnici 5,0% Licei 2,4% Corsi serali 21,1% 4.1 Lo Sportello interculturale La definizione “alunni stranieri” non è più sufficiente a rappresentare adeguatamente i bisogni di integrazione nel mondo della scuola. Molti di questi bambini, infatti, sono nati in Italia e non hanno particolare problemi di linguaggio e di apprendimento. Altri invece risultano iscritti alle varie classi, provenendo direttamente dai Paesi d’origine e richiedono percorsi dedicati di alfabetizzazione. Esistono quindi diverse declinazioni del concetto di integrazione che la scuola si trova ad affrontare. La presenza presso il Centro Documentazione Educativa, dello sportello interculturale «Laboratorio per la didattica interculturale Altre culture» è legata alla possibilità per le insegnanti di costruire percorsi di integrazione con il supporto di consulenze per l’elaborazione di progetti, di momenti di mediazione culturale, di percorsi di alfabetizzazione della lingua 2 e di materiali. Lo sportello è stato rafforzato con la presenza di tre docenti che hanno una formazione specifica nei diversi gradi di scuola e di una coordinatrice che fa parte anche del centro interculturale costituitosi presso il centro per le famiglie, oltre che del centro servizi per stranieri. 4.2 Contributi alle scuole I Comuni finanziano, grazie anche al contributo della Fondazione della Cassa di Risparmio di Cesena, progetti delle scuole per l’integrazione scolastica.

Scuole del comprensorio 2004 2005 2006 2007* 2008 Direzioni didattiche, Scuole secondarie di I grado e Istituti comprensivi coinvolti

20 20 20 11 11

Contributi assegnati € 65.000 € 65.000 € 65.000 € 32.000 € 37.000 * dal 2007 la gestione di questi interventi è stata attribuita alla gestione associata in ambito distrettuale e non più a livello di comprensorio. Per questa ragione le scuole coinvolte e i contributi sono in numero inferiore. 5. Assistenza alunni con handicap

% alunni stranieri

Scuola dell’infanzia 9,5% Scuola primaria 9,4% Scuola secondaria di 1° grado

9,3%

Scuola secondaria di 2° grado

7,1%

Media totale 8,4%

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Rispetto a 10 anni fa il numero degli alunni disabili è aumentato di oltre 53.000 unità a livello nazionale, anche per effetto dell’inserimento di studenti disabili negli istituti di istruzione secondaria di II grado nei quali si è registrato un aumento di 24.000 studenti rispetto al 1996/97. Dieci anni fa vi era un rapporto fra gli studenti disabili inseriti e la

popolazione scolastica dell’1,4%; l’aumento costante di disabili inseriti ha portato tale incidenza attualmente al 2,1%. Le tendenze a livello cesenate sono in linea con i dati nazionali e regionali. Dall’analisi storica si registra infatti, nell’ultimo decennio, una diminuzione degli studenti disabili nelle scuole dell’infanzia statali e scuole primarie e un incremento nelle scuole superiori di primo e secondo grado. Nel 2007 è stato approvato l’Accordo di Programma Provinciale sull’integrazione degli alunni con deficit. Alla sua stesura ha partecipato il gruppo handicap del Centro di documentazione educativa e da qui si è deciso di costituire una commissione mista, composta da insegnanti, funzionari comunali, famiglie, Azienda USL, per l’assegnazione delle figure di supporto agli alunni con handicap di competenza dell’amministrazione comunale. L’assistenza agli studenti con handicap grave viene effettuata con figure di supporto che hanno una competenza di assistenti di base. Questo personale, che affianca gli insegnanti di sostegno statali, è pienamente inserito nella programmazione scolastica, partecipando oltre alle attività didattiche quotidiane, anche ad incontri specifici con operatori dell’Azienda USL e a incontri di programmazione con i docenti. Inoltre sono figure coinvolte in percorsi formativi specifici organizzati dal Comune di concerto con la Cooperativa che fornisce le figure. Ogni alunno, a seconda della gravità, ha un numero di ore specifico di supporto con le figure assistenziali.

Anno scolastico 2004/2005 2005/2006 2006/2007 2007/2008 2008/2009* Alunni assistiti 4 4 0 1 2 Scuole

dell’Infanzia (statali)

Ore assistenza 1.665 2.978 0 485 771

Alunni assistiti 29 34 27 31 23 Scuole Primarie Ore assistenza 13.446 11.285 12.701 11.356 10.581 Alunni assistiti 17 21 20 16 24 Scuole Secondarie

I grado Ore assistenza 8.931 9.002 9.628 6.215 7433 Alunni assistiti 6 11 9 16 18 Scuole Secondarie

II grado Ore assistenza 2.703 4.165 2.909 5.100 5577 Alunni assistiti 56 70 56 64 67* Totale Ore assistenza 26.745 27.430 25.238 23.156 24363

Totale costi € 399.177 € 415.497 € 387.677 € 361.715 € 301.723 * Dato non comprensivo degli alunni assistiti negli istituti comunali. Pertanto devono essere aggiunti 4 alunni assistiti nei nidi comunali e 14 alunni assisiti nelle scuole comunali per un totale complessivo di 85 alunni assistiti. Per quel che riguarda i nidi e le scuole dell’Infanzia comunali, il Comune organizza direttamente l’assistenza ai bambini con handicap, avvalendosi di personale dipendente o incaricato. Nel 2008/2009 i bambini con assistenza sono stati 4 nei nidi e 14 nelle scuole dell’infanzia.

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Per i progetti ed i servizi attuati in questa area si faccia riferimento al Bilancio sociale Unità di Progetto giovani 2008 scaricabile dal sito dei Piani sociali di zona all’indirizzo: http://www.comune.cesena.fc.it/PianiSociali/documentazione.html

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Al fine di garantire l’integrazione sociale e sanitaria molte delle attività relative all’Area Disabili nel 2007 sono entrate a far parte della nuova Gestione Associata tra Comuni del distretto e Asl.

Dall’ultima indagine ISTAT risulta che al 1/1/2004 nel comprensorio cesenate risiedevano 3.356 disabili, di cui 591 minorenni5. Gli interventi a sostegno della disabilità si caratterizzano sulla base di tre macro livelli assistenziali: livello territoriale, diurno e residenziale. L’obiettivo prioritario degli interventi a sostegno della disabilità è quello di mantenere e migliorare l’autonomia della persona nei diversi contesti di vita, supportando la persona disabile e la sua famiglia per quanto riguarda i compiti di cura. Vengono privilegiati i percorsi che favoriscono l’inserimento lavorativo ed in percorsi educativo-riabilitativi di livello semi-residenziale rivolti prioritariamente alle disabilità più gravi. 1. Servizio Taxibus e trasporti integrativi Il servizio “Taxibus-Cesena per tutti” garantisce il trasporto, tramite un pulmino privo di barriere architettoniche, ai disabili e più in generale a persone con ridotte capacità motorie. Il trasporto è previsto per attività di tipo lavorativo, per l’accesso ai servizi socio-sanitari e per attività di tipo ludico-ricreative.

Dati di attività 2005 2006 2007 2008 Totale viaggi taxibus 3.754 4.066 4102 3665 Totale Km percorsi 28.200 30.682 29.238 24.470 Utenti del servizio 280 310 331 290 Costo totale del servizio € 50.000 € 50.000 €50.000 € 50.000 Costo unitario per utente € 179 € 161 € 151 € 172 5 La principale fonte di dati utilizzata per stimare il numero delle persone con disabilità presenti in Italia è l'indagine ISTAT sulle Condizioni di salute e il ricorso ai servizi sanitari del 2004-2005.

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Attività 2008 Negli ultimi anni si è registrata una diminuzione, peraltro confermata anche nel 2008, del numero degli utenti e dei viaggi effettuati, dovuta al fatto che il servizio in passato era utilizzato da alcune strutture protette della città , resesi autonome con automezzi propri. La mancata correlata diminuzione della spesa è invece dovuta, da una parte al fatto che si è reso necessario un adeguamento dei rimborsi alle persone che effettuano i trasporti , dall’altra all’incremento del costo del carburante. I servizi di trasporto integrativi sono svolti da Arci Libero, Sos Taxi, Croce Verde e CISA con un contributo del Comune e, nonostante comportino una partecipazione ai costi da parte dell’utente superiore a quello del servizio Taxibus, vi è un buon apprezzamento da parte dell’utenza.

2. Erogazione contributi artt. 9 e 10 Legge regionale 29/1997 Si tratta dell’erogazione di contributi per l’acquisto e adattamento di veicoli privati (art 9 L.R. 29/97) e per interventi per la permanenza nella propria abitazione (art 10 L.R. 29/97). Tale attività viene svolta in stretta collaborazione con gli altri Comuni appartenenti al Distretto Cesena-Valle Savio e in sinergia con i servizi dell’Azienda USL con particolare riferimento al CAAD. Attività 2008 Il Comune di Cesena è stato individuato come soggetto istituzionale responsabile per l’esercizio delle funzioni amministrative correlate all’erogazione di contributi L.R. 29/1997 e nel 2008 sono stati concessi complessivamente 21 contributi per un ammontare complessivo di 23.384 euro Dati attività 2005 2006 2007 2008 Numero domande presentate 16 17 17 21 Importo erogato € 22.563 € 18.885 € 21.272 € 23.384 3. Contributo per l’abbattimento delle barriere architettoniche Ai cittadini che hanno difficoltà nella deambulazione viene erogato un contributo per l’abbattimento delle barriere architettoniche (ai sensi della L 13/89). La graduatoria per accedere ai contributi è sempre aperta ed ogni anno, entro il mese di marzo, viene trasmessa in Regione per la richiesta dei contributi. Pertanto la graduatoria ha una durata annuale che non coincide con l’anno solare, ma va dal 2 marzo al 1° marzo dell’anno successivo.

Dati di attività 2005 2006 2007 2008 Associazioni che svolgono servizio integrativo

4 4 4 4

Contributo del Comune di Cesena € 4.200 € 4.200 € 4.200 € 4.200

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Attività 2008 Nel corso del 2007 la Regione ha deliberato l’assegnazione di risorse per finanziare le richieste di contributi giacenti, sono state intraprese subito le procedure di verifica sui richiedenti in graduatoria e nei primi mesi del 2008 sono stati liquidati i contributi ad una trentina di richiedenti .

4. Centro per l’Adattamento dell’ Ambiente Domestico (CAAD) Il Centro di informazione e consulenza per l’adattamento dell’ambiente domestico per disabili e anziani (C.A.A.D.) ha l’obiettivo di promuovere e sostenere l’autonomia e la vita indipendente di disabili e anziani, favorirne la permanenza nella propria abitazione e rendere meno gravosi i compiti di accudimento da parte della famiglia. Il centro così costituito prevede la consulenza di un architetto, un fisioterapista e di un’assistente sociale, resa possibile da un contributo regionale finalizzato. Attività 2008 Rispetto al 2007 si è consolidata e ampliata l’attività di consulenza, anche attraverso i sopralluoghi nelle abitazioni delle persone disabili e ai servizi. Nel 2008 è inoltre continuata l’aggiornamento degli operatori dell’équipe nell’ambito dei programmi regionali. Si segnala la partecipazione al progetto di educazione alla sicurezza stradale rivolto alle scuole del territorio.

5. Assistenza domiciliare Il servizio rientra nei dati di attività riguardanti l’assistenza domiciliare agli anziani non autosufficienti. I disabili vengono seguiti a domicilio da un assistente di base, per un numero ore giornaliero che varia da caso a caso. Gli utenti sono segnalati dalle assistenti sociali del Comune e dell’Unità operativa Disabili adulti dell’Azienda USL, la gestione del servizio è affidata alle cooperative che hanno vinto la gara d’appalto comunale. Attività 2008. Nel 2008 i disabili che hanno usufruito del servizio di assistenza domiciliare sono stati 20 ( costo complessivo €.50.804 (€.30482 F.Sanitario): si tratta di interventi di tipo socio-educativo riabilitativo o assistenziale che hanno lo scopo di migliorare l’autonomia della persona disabile nel contesto della vita quotidiana.

Dati attività 2005 2006 2007 2008 N° richieste nell’anno 21 14 27 24 N° contributi liquidati 21 1 2 30 N° domande in graduatoria 19 37 68 54

Dati di attività 2005 2006 2007 2008 Prestazioni 314 437 489 623 Iniziative esterne promosse 12 7 36 65

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6. Centri diurni

I Centri diurni si differenziano per attività, orari e figure professionali e possono essere suddivisi in: Centri socio-riabilitativi; Centri di terapia Socio-occupazionale; Centri di formazione-lavoro e di formazione professionale. I Centri generalmente sono gestiti da soggetti non profit convenzionati con l’Azienda USL. Il ServizioDisabili adulti provvede agli inserimenti degli utenti previa elaborazione di opportuno “progettopersonalizzato” condiviso con il soggetto gestore del Centro e con la famiglia dell’utente. Il servizio provvede, poi, alla verifica periodica dell’andamento del progetto. Dati complessivi attività Centri Diurni

* di cui 107 di Cesena. I dati degli utenti sono infatti riferiti al Distretto e non solo al Comune di Cesena. Dai dati riferiti ai centri diurni si nota una diminuzione della quota dei comuni bilanciata da un incremento della quota del Fondo. 7. Promozione dell’ inserimento lavorativo il Servizio Disabili al fine di favorire e mantenere l’autonomia della persona, promuove percorsi formativi e occupazionali personalizzati finalizzati ad uno specifico sbocco occupazionale, si tratta di tre tipologie di progetti individualizzati:

P.S.A.C. (percorso sperimentazione acquisizione competenze) T.F.A. (tirocinio finalizzato all’assunzione) P.S.A.L. (percorso socio assistenziale lavorativo)

Ciascun progetto prevede azioni di avvicinamento e accompagnamento personalizzato con caratteristiche proprie, in funzione delle concrete competenze e dei bisogni dei soggetti a cui è rivolto ed un sussidio assistenziale come contributo per la frequenza. Nel circondario cesenate, oltre alle situazioni in carico attraverso il Progetto Agenzia Lavoro gestite direttamente dal Servizio, ci si avvale della collaborazione dell’EnAIP, della Coop.Va Sociale CILS e della Coop.va Sociale Alveare Coop.Va Sociale il Mandorlo. Attualmente sono attivi N.80 progetti realizzati con le suddette collaborazioni:

Centri Diurni 2005 2006 2007 2008 Numero Centri diurni 12 12 12 12 Utenti del servizio 82 88 127 129* Entrate da utenti € 102.197 € 113.284 €163.489 166.063 Quota del Comune € 238.751 € 259.432 € 374.407 €.302.923 Quota Fondo Sanitario Nazionale € 499.957 € 561.701 € 810.636 €.928.914 Costo unitario per utente a carico del Comune

€ 2.912 € 2.948 2.948 2.348

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Distretti di Cesena e Rubicone

SIL EnAIP 48 Coop.Va Sociale CILS 18 Coop.Va Sociale Mandorlo 2 Coop.va Sociale Alveare 12 Totale 80*

*di cui 48 del Comune di Cesena 7.1 Progetto Agenzia Lavoro Il progetto intende favorire l’accesso al lavoro delle persone in situazione di handicap, dipendenza patologica, esclusione sociale e con problematiche psichiatriche, in carico ai Servizi che necessitano di interventi mirati all’inserimento lavorativo ai sensi della legge 68/99 e L.R.14/00. Attività 2008 Nell’ambito del “Programma sperimentale per la promozione, il coordinamento e l’integrazione lavorativa di persone in situazione di handicap e svantaggio sociale” si e costituito un Tavolo Istituzionale di Coordinamento, al fine di qualificare il coordinamento ed il lavoro di rete tra Soggetti Pubblici e Privati, Profit e no Profit. Nel corso del 2008 si è sperimentata l’Intesa di Coordinamento sottoscritta con La Provincia di Forlì-Cesena; tale percorso ha permesso di favorire l’accesso al lavoro di persone in particolari condizioni di disabilità, anche con l’ausilio di forme di sostegno, che tengano conto sia delle esigenze e caratteristiche della persona che delle finalità produttive del territorio. Il Gruppo Tecnico dell’Agenzia Lavoro, ha effettuato attività di elaborazione, predisposizione e realizzazione di progetti personalizzati mirati (predisposizione di proposte d’intervento in collaborazione con i servizi territoriali responsabili dei casi coinvolti, l’analisi delle postazioni lavorative, ai fini dell’abbinamento con le persone, collaborazione con l’Ufficio per il diritto al lavoro dei disabili della Provincia per la realizzazione dell’inserimento lavorativo, partecipazione alle sedute della Commissione 104/92 ai sensi della Legge n. 68/99). In corso d’anno sono stati segnalati dai diversi servizi 34 casi (di cui 18 del comune di Cesena), valutati dall’equipe multiprofessionale al fine di predisporre, in collaborazione con il referente del caso, un progetto mirato di inserimento lavorativo. Sono state effettuate8 consulenze, i progetti di assunzione hanno coinvolto 4 persone mentre quelli di acquisizione di competenze hanno riguardato 5 persone, 9 situazioni al 31.12.07 risultavano in attesa di collocazione. 8. Servizi Residenziali Qualora la famiglia non sia più in grado di prendersi cura in maniera adeguata del familiare disabile si può ricorrere alle strutture residenziali. I Centri residenziali garantiscono una presa in carico del disabile adulto sia assistenziale che educativa. Rientrano tra i servizi residenziali anche le seguenti tipologie di strutture: Casa famiglia, Casa accoglienza e Gruppo appartamento.

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Attività 2008. Per ciò che riguarda la rete dei servizi, come da previsione, nel 2008 si sono realizzati i seguenti obiettivi: • Prosecuzione della riorganizzazione e ampliamento della rete dei servizi esistenti; • Consolidamento dei posti presso G.A. presso l’Opera Don Dino; • Utilizzo di un’area del Centro Residenziale Navacchia per un secondo nucleo di G.A.

sperimentale per 4 persone disabili giovani. Dati attività servizi residenziali. Comune di Cesena 2004 2005 2006 2007 2008 Utenti del servizio 25 25 28 33 32 Entrate da utenti € 104.868 € 108.376 € 122.697 144.607 € 140.224 Quota del Comune € 96.051 € 116.959 € 126.956 149.626 € 165.128 Quota Fondo Sanitario Nazionale

€ 497.219 € 583.066 € 606.439 714.736 €656.379

Costo unitario per utente a carico del Comune

€ 3.842 € 4.678 € 4.534 4.534 € 5.160

Fonte: Azienda USL.Dati distrettuali Dai dati sui servizi residenziali notiamo come ci sia un progressivo aumento degli utenti di tali servizi negli anni ad eccezione del 2008 dove si registra un lieve calo. La quota dei comuni è leggermente aumentata nell’ultimo anno a fronte di un leggero calo della quota del Fondo. 9. Assegno di cura Esistono due tipologie di assegno di cura: - una a valenza socio assistenziale disciplinata dalla DGR 1122 con finalità di potenziare

le opportunità di permanenza nel proprio contesto di vita dei cittadini in situazione di disabilità grave, con forte compromissione delle funzioni cognitive o totale dipendenza fisica, riconoscendo un contributo economico (10-15 euro al giorno) a sostegno dell’accoglienza e del lavoro di cura svolto dalle famiglie o da altri care givers ;

- l’altra a valenza socio sanitaria disciplinata dalla DGR 2068 con la finalità di realizzare in modo integrato progetti assistenziali personalizzati per persone con gravissima disabilità acquisita (23 euro al giorno).

Attività 2008 Nel 2008 hanno usufruito dell'assegno di cura disciplinato dalla DGR 1122, n. 23 persone (nel 2007 erano 29) comprensivo di n.3 casi di integrazione con assegno di €.160 mensili per la regolarizzazione delle badanti , per una spesa complessiva pari a €. 88.613; mentre n. 22 persone hanno usufruito dell’assegno di cura disciplinato dalla DGR 2068 per una spesa complessiva pari a €.169.382.

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10. Attività diverse 10.1 Progetti tempo libero Si tratta di progetti individuali e di gruppo che permettono di garantire un sostegno mirato alla crescita e vita autonoma delle persone disabili nonché facilitare i compiti di cura da parte dei familiari, soprattutto dove sono presenti genitori anziani o con problemi di salute. I singoli Progetti sono promossi e gestiti dall’Azienda USL, con il coinvolgimento e delle Associazioni di volontariato e delle Cooperative Sociali. Si tratta di interventi prevalentemente di tipo integrativo ad interventi semiresidenziali. 10.2 Percorsi per disabili non vedenti e sensoriali. Con l’obiettivo di offrire percorsi personalizzati per la riabilitazione del disabile, l’Azienda USL in collaborazione coi Comuni del circondario cesenate ha realizzato: • L’Attivazione di progetti di gruppo e individualizzati per migliorare le competenze

personali di persone con disabilità sensoriale; • attivato la sperimentazione di modalità organizzative nell’accesso ai servizi più

rispondenti alle esigenze di tali tipologie di disabilità ( interpretariato per non udenti, percorsi facilitati, ecc);

• Protocollo di lavoro con il Centro Ipovisione istituito presso l’Ospedale Bufalini, al fine di un’individuazione più efficace dell’utenza che necessita di percorsi per migliorare la capacità di orientamento e la mobilità personale.

10.3 Terapia riabilitativa Nell’ambito dell’assistenza socio-sanitaria esistono dei servizi che si occupano della riabilitazione psicomotoria attraverso attività come l’ippoterapia, la fisioterapia e la fisioterapia in acqua. Le attività sono rivolte prevalentemente agli utenti dei Centri Diurni e sono gestiti da soggetti esterni. Anche la contribuzione degli utenti viene gestita direttamente dal gestore del progetto. Gli utenti del servizio nel 2008 sono stati 25 (erano 24 nel 2007 e nel 2006). 10.4 Centri estivi I Centri estivi sono nati con l’obiettivo di offrire un’alternativa costruttiva ai servizi socio-riabilitativi, nel periodo di chiusura estiva, il servizio è rivolto ai disabili adulti e minori. Le attività previste sono di tipo ludico, ricreative e assistenziali. Alcuni Centri sono organizzati per offrire anche ospitalità notturna, altri invece sono aperti solo nelle fasce diurne. Dati di attività Centri estivi Comune Comune di Cesena 2008

Centro estivo Anffas Centro estivo “Il Parco”

Turni 44 36 Persone con progetti speciali 5 1

Quota € 4.000 €. 4.760 Fonte: Azienda USL.

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11. Risorse Risorse trasferite dal Comune di Cesena all’Azienda USL.

2005 2006 2007 2008 Handicap € 719.306 € 722.963 729.340.85* 608.025 La quota relativa alle risorse trasferite dai Comuni all’Azienda Usl nel 2008 risulta inferiore rispetto all’anno precedente non per un minor investimento nell’area ma in quanto si è attinto anche Fondo Regionale per la Non autosufficienza che ha contribuito alla spesa totale dell’area. * Dal 2007, con la nuova Gestione Associata, il Comune di Cesena trasferisce all’Azienda Usl le risorse anche per conto dei restanti Comuni del Distretto. La cifra sopra indicata è al netto dei residui.

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Alcuni dati di sfondo. L’aumento della popolazione anziana

La percentuale della popolazione anziana (rapporto fra popolazione di 65 anni e oltre / popolazione totale x 100) è notevolmente aumentato negli ultimi 20 anni in tutti i Comuni del Cesenate, sia pure in misura maggiore nella zona che comprende Cesena e la Valle del Savio, rispetto all’area costiera e del Rubicone. Tale incremento ha portato a ridefinire e ampliare continuamente l’offerta di servizi domiciliari, diurni, residenziali e di promozione alla vita attiva e alla partecipazione.

Popolazione anziana Comune di Cesena 2005 2006 2007 2008 Popolazione totale al 31 dicembre 93.857 94.078 94.904 95.525 Popolazione > = 65 21.001 20.040 21.718 21.716 % > = 65 anni 22,38% 21,3% 21,88% 20,74% Popolazione > = 74 10.100 10.167 11.504 10.736 % > = 74 anni 10,76% 10,8% 12,12% 10,25% Gli anziani in carico ai servizi sociali del comune di Cesena per l’anno 2008 sono stati 1718. 1. I Servizi residenziali Le strutture residenziali per anziani costituiscono i servizi assistenziali di più vecchia data presenti sul territorio. La rete di questi presidi si è storicamente consolidata sulle fondamenta delle prime iniziative filantropiche ottocentesche. Il Comune di Cesena non gestisce direttamente Case di riposo, Case protette o Rsa. L’unica struttura di proprietà del Comune, la “Violante Malatesta” di Case Finali è gestita dall’Ipab di Cesena Roir. 1.1. Appartamenti protetti Si tratta di un servizio strutturato intorno alla convivenza di un numero ridotto di anziani sufficientemente autonomi, all’interno di uno stesso appartamento, “protetto” in quanto è prevista la presenza di un Assistente di base (AdB) che ha il compito di gestire la casa (pulizia/riordino degli spazi in comune e delle camere; lavanderia ecc.) e la fornitura dei pasti. Inoltre l’assistente domiciliare svolge l’importante compito di fare da riferimento e da raccordo fra gli anziani, interessandosi anche all’animazione e alle gite che possano coinvolgerli. Attività 2008. Nel 2008, a seguito di chiusura di Ponte Abbadesse, restano due appartamenti protetti in Centro Urbano con una capienza complessiva pari a 8 posti. Tali posti sono occupati principalmente da anziani soli.

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*I dati di attività più bassi rispetto agli anni precedenti sono dovuti alla chiusura della Comunità-alloggio di San Mauro avvenuta il 1 febbraio 2006. 1.2. Case protette e Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA)

Attività 2008. I dati si riferiscono alla spesa sostenuta per integrazione retta a favore degli anziani di Cesena. Il decrescente numero di utenti a fronte di una spesa sostanzialmente invariata è dovuto all’inserimento in emergenza di anziani in situazione di dimissione protetta dall’ospedale, soli e in condizioni socio economiche precarie, vale a dire con redditi da pensione molto bassi in confronto a rette di ricovero presso strutture non convenzionate superiori a quelle di strutture convenzionate.

Appartamenti/Residenze protette

2005 2006* 2007 2008

Appartamenti/Residenze protette al 31 dicembre

4 3 3 2

Utenti nell'anno 15 17 11 8 Domande presentate 0 4 5 3 Inserimenti 0 3 3 0 Giornate di presenza 5.233 3.034 3.226 2.928 Entrate da utenti €

126.834 € 72.206 € 72.707 € 57.069,74

Costo complessivo del servizio € 203.002

€ 109.652 €123.640 € 113.167

Dati di attività Case protette e RSA

2005 2006 2007 2008

Numero utenti nell’anno 109 115 98 96 Numero inserimenti 24 19 21 21 Giornate di presenza 30.840 29.769 27.587 27.645 Spesa sostenuta € 1.039.099 € 1.086.097 € 1.010.479 € 1.036.482 Recuperi effettuati € 550.134 € 687.350 € 629.323 € 653.530 Rapporto recupero/spesa 52,94% 63,29% 62,3% 63,05%

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€ 0

€ 200.000

€ 400.000

€ 600.000

€ 800.000

€ 1.000.000

€ 1.200.000

2004 2005 2006 2007 2008

Spesa sostenutaRecuperi effettuati

Disponibilità di posti convenzionati nelle case protette e rsa. Nel corso del 2008 l’indice di copertura dei posti convenzionati di Casa protetta ed RSA sulla popolazione ultrasettanta-cinquenne residente è rimasto invariato rispetto al 2007. Si segnala invece un incremento di posti destinati al sollievo ( n. 2) presso la casa protetta “V. Malatesta” di Cesena. Struttura Posti in Casa

protetta Posti in RSA

Posti sollievo

C.P. Totale

Nuovo Roverella 90 90 Don Baronio 53 23 2 78

Maria Fantini 40 40

La Meridiana 44 44

Lieto soggiorno 30 30

Violante Malatesta 62 3 65 Totale 320 23 5 347

2. I Servizi semi-residenziali 2.1 Il centro diurno Il Centro Diurno è uno spazio per anziani parzialmente autosufficienti o non autosufficienti. Gli operatori svolgono attività socio-assistenziali: assistenza tutelare e di base durante il giorno, a partire dalla colazione, attività di mobilizzazione, occupazionali, ricreativo-culturali. L’accesso al Centro diurno è seguito dall’assistente sociale responsabile del caso, previo esame dell’Unità di valutazione geriatrica (UVG). Oltre al Centro diurno presso la C.P “Nuovo Roverella” gestito dall’ ASP- Azienda Pubblica di Servizi alla Persona del Distretto Cesena Valle Savio, è presente a Cesena anche il Centro diurno del Don Baronio, in via Mulini, autorizzato per 25 posti, di cui 20 in convenzione con l’Azienda USL. A fine 2008 ha ottenuto l’autorizzazione per ulteriori 5 posti un nuovo Centro Diurno realizzato presso la C.P. La Meridiana

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Centro diurno Nuovo Roverella

2005 2006 2007 2008

Numero posti convenzionati

- 17 17 20

Giornate di presenza

- 4186 4675 10.701

Con l’incremento di tre posti in convenzione è stato possibile soddisfare un numero maggiore di utenti, in considerazione della forte domanda registrata nel 2008. Grazie all’organizzazione del centro all’interno della casa protetta è stato possibile inserire persone affette da gravi disturbi cognitivi, di cui si segnalava una forte presenza nella lista d’attesa. La casa protetta infatti dispone di un nucleo per persone che presentano gravi disturbi del comportamento. Il Comune eroga all’ASP un contributo annuale che consente di mantenere invariate le rette di frequenza rispetto a quando il Centro era gestito dai Servizi Sociali. 2.2. Il Centro risorse anziani “Contrada Dandini”: un vicino su cui contare

Il Centro risorse anziani, posto in Contrada Dandini, si propone come elemento di raccordo tra gli anziani, soprattutto quelli che non hanno il supporto di una rete parentale, e la comunità. Punti forza sono rappresentati da un sistema integrato di interventi e azioni volti a prevenire situazioni di isolamento che costituiscono fattore di rischio e di perdita dell’autonomia. Attraverso un telefono attivo 10 ore al giorno, gli anziani possono confrontarsi con l’operatore su diverse problematiche o anche solo per ricevere compagnia. Il centro risorse anziani si attiva per decodificare la domanda di aiuto dell’anziano e aiutarlo nell’orientamento verso il servizio che più specificatamente può rispondere a quel bisogno.

Oltre alla funzione di “filtro” lo stesso centro risorse è in grado di attivarsi, attraverso la collaborazione con associazioni e quartieri, per questioni quali: trasporto dal domicilio ad un presidio sanitario, aiuto nel disbrigo di pratiche burocratiche, rapporto con i medici di medicina generale e acquisto farmaci, attivazione della spesa a domicilio, verifiche in caso di truffe, e raggiri e riferimento in caso di telesoccorso. Dopo l’esperienza pilota nel centro urbano, alla fine dell’anno 2000 sono stati aperti altri due “Punto Anziani” in due quartieri nevralgici. Le ultime due esperienze hanno assunto con il tempo le caratteristiche di un centro di aggregazione per anziani, che risponde prima di tutto ad una richiesta di relazione e di compagnia. Attività 2008. Già dal 2008 si è avviato un percorso di progettazione in collaborazione con l’allora IPAB ROIR, oggi ASP, che prevede uno sviluppo del Centro Risorse inteso come punto qualificante di azioni a sostegno delle persone fragili. Il 2008 è stato pertanto un anno di transizione che ha segnato inevitabilmente una qualche battuta d’arresto, in attesa di una ridefinizione degli obiettivi e degli interventi così come previsti dal progetto “Affetti speciali”.

Dati di attività 2004 2005 2006 2007 2008 Utenti del Centro 365 369 330 241 226 Spesa complessiva € 53.922 € 62.716 € 50.000* € 46.679 € 50.000

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3. I servizi domiciliari 3.1 L’assistenza domiciliare di base È fornita attraverso un’operatrice qualificata che ha l’importante ruolo di promuovere l’autonomia e la socializzazione dell’anziano. All’interno di questo scopo ritroviamo diverse azioni: occuparsi della cura dell’anziano e della gestione della casa, provvedere ai pasti e al disbrigo di commissioni, accompagnamento in caso di visite mediche e stimolare l’anziano alla vita associativa. Assistenza domiciliare 2005 2006 2007 2008 Utenti autosufficienti 11 13 16 15 Utenti non autosufficienti 107 93 153 183 Utenti disabili 23 22 30 30 Totale utenti nell’anno 141 118 199 228 Ore di servizio 27.919 25.789 30.593 37.429 Costo a carico del Comune € 308.837 € 327.410 € 382.260 € 484.905 Ricavo da rimborso Azienda USL € 63.448 € 55.026 € 134.925 € 188.515 Costo a carico degli utenti € 120.890 € 112.738 € 142.985 € 188.603

11 13 16 15

107 93

153183

2322

30

30

0

50

100

150

200

250

2005 2006 2007 2008

Utenti disabiliUtenti non autosufficientiUtenti autosufficienti

Attività 2008. Si registra un incremento di utenti rispetto al 2007 del 14% circa, reso possibile grazie a maggiori entrate dal Fondo Regionale per la non autosufficienza, come si evince dall’aumento di utenti non autosufficienti. Su 183 complessivamente non autosufficienti, 120 hanno ottenuto il riconoscimento degli oneri a rilievo sanitario. La richiesta di tale servizio anche nel 2008 non ha registrato flessione. 3.2 Assistenza domiciliare rivolta a persone con disturbi cognitivi Si sottolinea anche l’attività svolta della Ipab Casa Insieme per l’assistenza domiciliare rivolta a malati di demenza, avviata nel 2005 con un finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena. Il servizio si pone come obiettivo da una parte il mantenimento delle autonomie residue del malato e la sua permanenza nel nucleo di appartenenza, dall’altra di

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migliorare e/o mantenere le capacità assistenziali del caregiver, messe duramente alla prova dal carico assistenziale ed emotivo che la malattia richiede nel suo evolvere/involvere. A fine 2008 hanno aderito al progetto anche i Comuni di Bagno e di Verghereto, mentre i Comuni di Cesena, Mercato e Sarsina hanno sottoscritto un protocollo con l’Ipab Casa Insieme già a partire dal 2005. 3.3 Qualificazione del lavoro di cura Il servizio di tutoraggio del servizio domiciliare consiste in programmi di formazione a domicilio, sia individuale che a piccoli gruppi ed il supporto tecnico allo svolgimento di mansioni specifiche. Attività 2008

Il servizio di tutoring a supporto del lavoro di cura svolto da ASF, realizzato dal Comune di Cesena, grazie alle maggiori risorse derivanti dal Fondo Regionale per la non ha autosufficienza) ha riguardato 41 utenti per un totale di 815,50 ore. Avviato a 2007 inoltrato, ha incontrato l’interesse crescente delle famiglie, come dimostrano i dati del 2008. L’affiancamento di un operatore socio-sanitario ad assistenti familiari (ASF), quasi esclusivamente stranieri, è previsto per un periodo max di un mese con l’obiettivo di qualificare il lavoro di cura informale nell’ottica di favorire il benessere dell’anziano non autosufficiente , supportare la famiglia e gli ASF.

3.4 Assegni di cura e tutoraggio al sostegno della domiciliarità Attività 2008

L’assegno di cura è uno strumento molto importante a sostegno delle famiglie che si prendono cura di un proprio parente anziano non autosufficiente a domicilio. Nel 2008 grazie all’introduzione del Fondo Regionale per la non autosufficienza, e al contributo di 80.000 euro della Fondazione cassa di Risparmio di cesena, è stato possibile aumentare il numero di

Comuni Utenti Anno 2007

Utenti Anno 2008

Comune di Cesena 35 54 Comune di Mercato S. 9 7 Comune di Bagno di Romagna

- 2

Comune di Sarsina 3 2 Comune di Verghereto - 0 totale 47 65

Dati di attività 2006 2007 2008 Corsi alle famiglie 0 0 0 Numero famiglie che hanno avuto il tutoraggio

0 17 41

Numero di ore effettuate 815,50 Corsi per le badanti 0 1 0 Costo dell’assistenza prestata 23035,51

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assegni di cura del 12%. Avvalendosi di una figura dedicata è stato portato a completamento poi il progetto che vede un monitoraggio e tutoraggio delle condizioni sia sanitarie che sociali dei beneficiari dell’assegno di cura. L’operatore si pone come interfaccia fra anziani e/o famiglie e gli AA.SS. responsabili del caso, con l’obiettivo di sostenere e migliorare il lavoro di cura svolto dalle reti informali

*da ottobre a dicembre 2007

Andamento assegni di cura

430440450460470480490500510520

anno 2005 anno 2006 anno 2007 anno 2008

3.5 Integrazione per regolarizzazione badanti Con tale progetto ci si è posti l’obiettivo di attuare azioni di politica sociale a supporto delle famiglie che si assumono l’impegno di cura dei propri familiari anziani non autosufficienti, nel riconoscimento dell'importante e talora insostituibile ruolo sociale svolto dalla reti sociali primarie nell'ambito del lavoro di cura. Due sono i filoni di intervento percorsi: sostegno della domiciliarità e a supporto dei familiari. In considerazione della numerosa presenza nel nostro territorio di persone, per lo più straniere, impiegate nel lavoro di cura di anziani non autosufficienti, in forme ancora caratterizzate da precarietà o non regolarità, si è ritenuto di arricchire la gamma delle opportunità attraverso l'erogazione di contributi specificamente rivolti alle famiglie che si avvalgono della collaborazione di assistenti familiari assunte con regolare contratto di lavoro, con l’intento di sostenere i costi correlati. L’iniziativa avviata nel 2003 è proseguita anche nel 2008 tramite l’erogazione di un contributo ad anziani non autosufficienti che abbiano formalizzato rapporto di lavoro con assistenti familiari, soprattutto straniere.

Dati di attività 2005 2006 2007 2008 Numero assegni di cura 483 465 516 478 Numero giornate/assegni 114.471,00 118.338,00 140.094,00 150.222,00 Numero famiglie che hanno avuto il tutoraggio 170

478 Numero controlli effettuati 226* 1180 Contributo aggiuntivo per regolarizzazione badante 32 39

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Attività 2008. Nel corso del 2008, sono state 11 le famiglie che hanno usufruito del contributo a sostegno della regolarizzazione di personale di assistenza straniero nella misura di circa 150/200 euro mensili. Il contributo rappresenta una parte della più ampia strategia di sostegno alla domiciliarità e di qualificazione del lavoro di cura. Il numero delle famiglie che ne hanno beneficiato è stato inferiore rispetto al 2008 in quanto la Regione Emilia Romagna, a partire dal novembre 2007, ha introdotto un contributo aggiuntivo di 160 euro mensili per coloro che usufruiscono dell’assegno di cura e che hanno assunto assistenti familiari straniere per almeno 20 ore settimanali. 3.6 Pasti a domicilio La consegna del pasto viene affidata a operatori socio sanitari in grado di effettuare un monitoraggio sulla vita degli utenti, necessario per verificare l’andamento dello stato di salute e la condizione di perdita della non autosufficienza o l’insorgere di problematiche sociali. Utenti pasti a domicilio dal 2004 al 2008 Pasti a domicilio 2004 2005 2006 2007 2008 Utenti nell’anno 82 106 112 113 147 Pasti erogati 17.583 18.341 21.572 23.952 27.987 Numero pasti per utente 214 173 192 212 190 Attività 2008 Si registra un aumento degli utenti rispetto al 2007 di circa il 30%. Tale incremento si è potuto realizzare aumentando di 15 minuti il tempo di consegna di una delle tre linee di consegna. Il servizio si dimostra particolarmente importante nel garantire la permanenza a domicilio di anziani e/o persone in condizioni di fragilità sociale e sanitaria. 3.7 Servizio di consegna della spesa “Ausilio per la Spesa” Continua il servizio avviato nel 2003 di consegna della spesa rivolto a persone sole ultrasettantacinquenni o ultrasessantenni non autosufficienti. È un’iniziativa promossa dalla Coop Adriatica in collaborazione con l’Auser di Cesena e col Centro Risorse Anziani. Si articola in due modalità: la consegna della spesa a domicilio dell’utente o il trasporto dell’utente al supermercato. Vi è poi un servizio diretto promosso dalla Conad, che prevede la consegna di spesa a domicilio di anziani segnalati dal Centro risorse. 3.8 Trasporti Si tratta di un servizio che si colloca trasversalmente agli altri: consente a molti anziani (con difficoltà motorie o in condizione di solitudine) di raggiungere i luoghi di ritrovo, o gli ambulatori infermieristici ecc.. A Cesena il servizio è svolto da associazioni di volontariato (Croce Verde, SOS Taxi, Arci). La richiesta del servizio può essere avanzata all’assistente sociale, al Centro risorse anziani, oppure al servizio di cui l’anziano è utente (esempio Centro Diurno di San Mauro). In seguito alla collaborazione con l’Azienda Mobilità Garantita Gratuitamente (MGG) di Milano il Comune ha ottenuto in comodato gratuito due Doblò attrezzati per trasporto in carrozzina di persone non autosufficienti che sono stati concessi in gestione alla Coop.va Cisa nel 2007 e nel 2008 messo a disposizione delle Associazioni del Territorio coordinate da Assiprov.

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4. Le attività ricreative: vacanze, gite, iniziative culturali, centri sociali Nell’ottica degli obiettivi di integrazione sociale e culturale degli anziani sono aumentate le iniziative di sostegno alle forme di autoaiuto e di promozione della socialità, che gli stessi anziani andavano nel frattempo sviluppando: i centri sociali (cinque a Cesena) o di aggregazione spontanea nei quartieri, le vacanze e le gite, le feste, i corsi di formazione (a Cesena è attiva ormai da molto tempo l’Università della terza età, affiancata da alcuni anni da ulteriori corsi promossi da altre associazioni), le attività socialmente utili. 4.1 Vacanze. La promozione di attività ricreative si fonda sulla valorizzazione delle potenzialità e capacità auto-organizzative degli stessi anziani. Cesena dimostra al riguardo una ricca rete di associazioni composte da anziani e rivolte ad anziani, che esprimono una buona vivacità nella promozione e organizzazione di iniziative: vacanze, corsi, incontri, attività di aggregazione che si sviluppano lungo tutto il corso dell’anno . La scelta di coinvolgere queste associazioni, e in particolare il Centro sociale “Vivere il tempo”, cui fanno riferimento anche gli altri organismi associativi, nella gestione delle attività ricreative, si è confermata appropriata: per la qualità del servizio svolto, per l’apprezzamento degli anziani che ne fruiscono, testimoniato dall’aumento costante dei partecipanti alle varie iniziative, in rapporto al costo sostenuto dall’Amministrazione. Attività 2008. Il numero dei partecipanti vacanze organizzate dalla associazione “Vivere il Tempo” è significativamente aumentato rispetto al 2007, a dimostrazione del fatto che tali iniziative continuano a rispondere in maniera significativa ai bisogni di socializzazione e di aggregazione dei c.d “giovani” anziani

4.2 Centri sociali I Centri Sociali sono punti di ritrovo che, aperti soprattutto al pomeriggio, garantiscono a tanti ultrasessantacinquenni di poter trascorrere qualche ora in compagnia, impegnati in attività spontanee e/o organizzate. I centri sociali sono gestiti da diverse associazioni di anziani/per anziani. Il centro sociale ha un suo regolamento interno e a chi partecipa alle attività è richiesto di tesserarsi. Il centro sociale organizza momenti di festa e in genere riesce a mantenere l’apertura anche nei giorni festivi, giornate difficili per chi vive da solo. Già dal 2007 è attivo un nuovo centro sociale “Il Girasole” sorto in frazione Ronta. I centri sociali, così come rappresentato dalla cartina, sono 7:

Attività ricreative (vacanze) 2005 2006 2007 2008 Anziani partecipanti ai turni di vacanza 790 800 668 853 Costo delle attività ricreative € 37.000 € 37.652 € 37.602 € 37.652 Iniziative effettuate 10 11 35 33

Centro sociale Indirizzo Vivere il tempo Via San Mauro Hobby Terza età Via Gramsci Primavera 3 Via Mura Valzania Croce bianca Via Dandini Centro Arcobaleno Via Vigne Auser Don Baronio Via Mulini Il Girasole Ronta

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4.3 Attività socialmente utili Grazie alle attività socialmente utili, nuove figure sociali - il nonno vigile, il nonno giardiniere - hanno via via popolato il paesaggio urbano, a testimonianza di nuove forme di protagonismo sociale degli anziani. Si tratta di attività che hanno un effetto diretto sulla comunità. Sono “lavori” (il mantenimento del verde pubblico, la vigilanza all’esterno delle scuole e durante le sagre, l’accompagnamento nello scuolabus, l’apertura e la chiusura dei cimiteri, la coltivazione degli orti, la compagnia e la promozione della socializzazione) per i quali ultrasessantacinquenni attivi si impegnano dedicando qualche ora alla settimana in cambio di un rimborso spese. Tale servizio viene svolto grazie all’ausilio dei volontari di Auser, Ada e Antea. Inoltre, con l’associazione ProNatura è stato svolto il servizio di sorveglianza a Villa Silvia.

Attività 2008. Si conferma una valutazione positiva all’inserimento dei pensionati in attività socialmente utili, in particolare il numero più alto di volontari è impiegato nella vigilanza scolastica e nella tutela del verde scolastico, cui da qualche anno si sono aggiunte nuove attività come l’accompagnamento dei bambini nel percorso casa-scuola e nel supporto ai servizi di

consegna di pasti a domicilio ad anziani e disabili. Attività socialmente utili 2005 2006 2007 2008 Pensionati coinvolti 41 41 42 47 Interventi realizzati 63 47 46 59 Spesa dell'attività € 64.647 € 57.547 46.940 5. Altre attività-progetti 5.1. Osservatorio laboratorio anziani Attività 2008 La programmazione dell’attività dell’Ola 2008 ha visto la definizione e realizzazione della proposta di ricerca sul lavoro di cura a carico delle famiglie con anziani, dal titolo “ Essere anziani nella Provincia di Forlì Cesena. Il bisogno di cura delle famiglie e l’utilizzo dei servizi territoriali”. La ricerca si è posta l’obiettivo di indagare, attraverso interviste telefoniche a un campione casuale di famiglie di Cesena, le dimensioni e le caratteristiche del lavoro di cura svolto dalle famiglie, quali famiglie si caratterizzano per essere più “fragili”, quali strategie di risposta sono praticabili in risposta ai bisogni espressi. Nel Comune di Cesena sono state intervistate 134 famiglie. Dall’indagine emerge una sostanziale precarietà nell’equilibrio delle famiglie con al loro interno componenti ultra 75enni: i caregiver risultano infatti spesso essi stessi anziani ( età media 62 anni) e pertanto, nel momento in cui sopraggiungono difficoltà, ciò si ripercuote sulla situazione complessiva del nucleo familiare. 5.2. Interventi di promozione della qualità del lavoro cura Il progetto, finanziato dal Fondo Sociale Europeo, terminato il 30 giugno 2008, è stato realizzato in partnership con A.USL di Cesena, l’Ente di Formazione ENGIM, l’associazione Anolf-Cisl e la Società ARCO, in qualità di soggetto referente della Partnership, con la responsabilità della direzione esecutiva del progetto, della gestione finanziaria, della valutazione e del monitoraggio del progetto.

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La presenza sempre più numerosa di assistenti familiare straniere impegnate nel lavoro di cura di anziani non autosufficienti è un fenomeno emergente in cui i problemi di disuguaglianza prodotti dalla nuova economia globale si sommano alle difficoltà che le donne migranti incontrano nei paesi d’arrivo e alle conseguenze della lontananza sulla famiglia d’origine. L’elevata presenza di tali figure nel settore del lavoro domestico si accompagna spesso ad elevati tassi di irregolarità che le espone a pesanti rischi di emarginazione sociale e relazionale. Attività 2008. Al termine del progetto, avvenuto il 30 giugno 2008, il Comune di Cesena, in collaborazione con l’allora Ipab ROIR di Cesena (ora Asp), ha ritenuto di dover dare continuità a due attività implementate grazie ai fondi europei, nella fattispecie lo spazio “La Rondine” e il Punto di appoggio al lavoro di cura. Il punto di appoggio per la qualità del lavoro di cura e il benessere è uno sportello che si rivolge sia alle famiglie che alle assistenti familiari straniere. In particolare fornisce informazioni, accoglienza e sostegno alle famiglie che si trovano nella necessità di avvalersi della collaborazione di assistenti familiari straniere ma in difficoltà a svolgere nello stesso tempo il ruolo di familiare e di datore di lavoro. Nei confronti delle assistenti familiari il servizio, allo stesso modo, si propone come un punto di riferimento e ascolto per orientare nella ricerca di una famiglia o sostegno per fronteggiare situazioni problematiche. Lo spazio “La Rondine” si caratterizza come punto di incontro per le Assistenti familiari straniere con l’obiettivo di facilitarne l’inserimento nel contesto sociale, proponendo momenti di approfondimento della conoscenza della lingua e cultura italiana ma anche uno spazio di racconto /scambio di esperienze. Tali attività si inseriscono nel più articolato progetto “Affetti speciali” elaborato in collaborazione con l’Asp di Cesena e con l’Azienda Usl di Cesena, con l’obiettivo di integrare il lavoro di cura, svolto da assistenti familiari per lo più straniere, nel più ampio sistema locale dei servizi. 5.3. Amarcord Cafè Il 26 marzo 2008 ha preso avvio l’ “Amarcord cafè”, realizzato in collaborazione con la Fondazione Don Baronio, l’Azienda Usl di Cesena, la Facoltà di Psicologia dell’Università di Bologna, l’Associazione Caima, l’Associazione Territoriale Auser come possibilità di incontro per persone affette da demenza e per i familiari e con l’obiettivo di contrastare l’isolamento e la solitudine delle famiglie, fornire informazioni sulla malattia e sostegno psicologico, promuovere la condivisione delle esperienze e alleviare lo stress dei familiari. Hanno partecipato all’appuntamento settimanale complessivamente 48 malati e 63 famigliari. In media si è registrata ad ogni pomeriggio di apertura del caffè una frequenza di 16 malati e altrettanti famigliari. L’ inimmaginabile “successo” del progetto, ben rappresentato dall’alta e assidua partecipazione di malati e familiari, si deve sicuramente all’ampia collaborazione fra Enti e soggetti sia privati che pubblici che si sono coinvolti nella realizzazione del progetto, facendo del Cafè Alzheimer un progetto innovativo per il nostro territorio, che vanta peraltro diverse iniziative e servizi rivolti a persone affette da demenza, quali il Progetto Domiciliarità dell’IPAB Casa Insieme, il servizio di consulenza promosso dal Comune attraverso un’Assistente Sociale dedicata e le iniziative dell’Associazione dei familiari CAIMA.

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Dati di sfondo. Il contesto Negli ultimi anni l’immigrazione cesenate, come quella provinciale e nazionale, deve molto del suo incremento al fenomeno dei ricongiungimenti familiari, segno di un cambiamento di atteggiamento degli stessi immigrati rispetto al loro processo migratorio e dell’avanzare di un tipo di immigrazione più strutturato con bisogni sociali sempre più complessi. Con la diffusione delle famiglie immigrate va registrato l’incremento di minori con esigenze proprie dell’età evolutiva associate alla complessità psicosociale del vivere in contesti socio culturali spesso profondamente differenti tra loro come la famiglia d’origine e l’ambiente sociale circostante (scuola, amici, sport ecc.). La maggioranza degli stranieri presenti hanno tuttavia un’età compresa nella fascia 26-50 anni (oltre il 60%), pertanto si tratta di adulti attivi. Ad incrementare i numeri di questa immigrazione vi sono poi gli immigrati giunti sul nostro territorio con permesso di soggiorno per lavoro stagionale, richiesti soprattutto dal turismo e dall’agricoltura. Al 31 dicembre 2008, i cittadini stranieri residenti nel comune di Cesena erano 7.425 (3.705 maschi e 3.720 femmine), pari al 7% della popolazione residente (95.525). I quartieri con la presenza maggiore in percentuale di cittadini stranieri sono Centro Urbano e Borello. Stranieri residenti a Cesena (1989-2008)

0

1000

2000

3000

4000

5000

6000

7000

8000

1989

1990

1991

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1993

1994

1995

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1997

1998

1999

2000

2001

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

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La provenienza prevalente di questi cittadini è europea (2342 persone nel 2008), dell’Europa centro-orientale che conta 1829 presenze di cui la maggior parte è rappresentata da immigrati albanesi (1.059) e nordafricana (1621), mentre è ancora minoritaria la componente asiatica. In ordine gli immigrati residenti che si incontrano nel tessuto comunale sono: albanesi, rumeni, marocchini, bulgari, tunisini, polacchi, bangladesi, ucraini, algerini e nigeriani. Gli utenti stranieri dei servizi sociali nel 2008

Gli immigrati marocchini e tunisini hanno costituito fin dal 2000 la presenza maggiore nei servizi sociali del Comune, seguiti dalla popolazione albanese; altri gruppi di cittadini considerati sono i rumeni, i bulgari, i nigeriani, algerini e polacchi. I minori stranieri

% minori stranieri sul totale della popolazione minori Gli interventi di promozione dell’integrazione sociale hanno caratterizzato la programmazione degli ultimi anni cercando di promuovere una “cittadinanza diffusa” ed una assunzione di responsabilità della comunità nel suo complesso. Gli interventi programmati nei territori perseguono l’obiettivo di promuovere l’autonomia delle persone aiutandole ad orientarsi in una realtà sociale caratterizzata da un alto grado di complessità e frammentarietà. Per l’anno 2007 il servizio sociale del Comune ha avuto in carico 375 nuclei famigliari stranieri. Nel 2005 erano 410 e nel 2006 erano 345.

2003 2004 2005 2006 2007 2008 Popolazione da 0 a 17 anni 13.116 13.408 13.625 13.842 14.088 14.882 Popolazione straniera da 0 a 17 anni

747 954 1.094 1.182 1.454 1.612

% minori stranieri 5,7% 7,1% 7,4% 8,5% 10,32% 10,83%

0

10

20

30

40

50

60

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

albanese

algerina

bulgara

marocchinanigeriana

rumena

tunisina

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3.242

4.323

5.2984.976

564 490 418 470

0

1.000

2.000

3.000

4.000

5.000

6.000

2005 2006 2007 2008

1. I servizi di informazione e consulenza per stranieri Con il progetto denominato “La Torre di Babele” si era iniziato nel 1999 a concretizzare il passaggio dalla politica dell’assistenza (interventi dedicati a persone o famiglie, principalmente in forma di aiuti di tipo economico) ad una politica sociale e dell’integrazione in senso più ampio (attivando interventi, azioni e servizi coerenti e diffusi sul territorio), seguendo un percorso già avviato dai Comuni più grandi e che per primi si erano misurati su questo terreno. Oggi sono diverse le azioni che il Comune di Cesena ha sviluppato in questo ambito; a partire dal Centro servizi per stranieri al centro interculturale “Movimenti” servizi di supporto e consulenza legale e amministrativa. 1.1. Il Centro servizi stranieri Il servizio si propone di rispondere al bisogno di ascolto e di orientamento dei cittadini extracomunitari di recente trasferimento. Il Centro per stranieri di Cesena, oltre ad assumere la funzione di coordinamento dei Centri territoriali ha inoltre promosso e coordinato i principali interventi di mediazione linguistico-culturale sul territorio. Dati di attività Centro Servizi per Stranieri di Cesena 2005 2006 2007 2008 Presenze nell’anno al Centro Servizi 3.242 4.323 5.298 4.976 Utenti del servizio di informazione giuridica

564 490 418 470

Presenze al Centro Stranieri ed al Servizio di informazione giuridica

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Attività 2008. Il servizio si propone di rispondere al bisogno di ascolto e di orientamento dei cittadini stranieri di recente trasferimento. Il Servizio di consulenza legale, attivato con la presenza bisettimanale di un legale presso il Centro Servizi per stranieri di Cesena, si è dimostrato uno strumento indispensabile a supporto del diritto di cittadinanza degli immigrati e nel corso del 2002 è stato potenziato con una presenza a cadenza settimanale (sabato mattina) di 4 ore. Nel 2008 è stato richiesto l’accreditamento al Ministero degli Interni per l’inserimento delle pratiche di ricongiungimento. Le richieste più rilevanti per chi accede allo sportello del Centro Stranieri sono: supporto alla preparazione della documentazione per il rinnovo del permesso di soggiorno, informazioni circa l’accesso ai servizi della città. Sono in aumento le richieste di consulenza giuridica. La collaborazione con l’amministrazione si è intensificata per accompagnare le innovazioni nelle procedure amministrative, per l’idoneità all’alloggio con l’Ufficio Casa e per sostenere l’attività della Consulta degli stranieri cercando di creare maggior collegamento con le realtà associative del territorio. 1.2. Centro Interculturale “Movimenti” Il Centro nasce dallo sviluppo e dall’adeguamento dell’ex-Spazio Donna e svolge la propria attività grazie alla collaborazione tra Servizi Sociali del Comune di Cesena, il Centro Stranieri, la Consulta e con le Associazioni degli stranieri attive nel nostro Comune. Numerosi volontari partecipano alle diverse attività. Attualmente è ubicato in Via Ex tiro a segno n° 239, insieme al Centro per le Famiglie. Attività 2008: Organizzazione e gestione di corsi di lingua e cultura italiana rivolti a stranieri Spazio giochi per bambini: laboratori ed animazione nei pomeriggi di attività del centro Attività di orientamento e consulenza individuale per facilitare l’inserimento sociale e lavorativo Sostegno e consulenza alle associazioni Progettazione di interventi di mediazione culturale nelle scuole Organizzazione di feste ed eventi artistici e culturali Produzione di materiale informativo per famiglie straniere Organizzazione di gruppi tematici rivolti, in particolare, alle donne sui temi della prevenzione e della salute in collaborazione con Ausl Cesena. Dal 2008 in collaborazione con i Quartieri del Comune di Cesena sono stati organizzati in 8 sedi di quartiere i corsi di lingua e cultura italiana anche allo scopo di incentivare la partecipazione dei cittadini stranieri alle attività di quartiere e di favorire il loro inserimento sociale. Sono stati coinvolti 22 insegnanti volontari la cui formazione è stata condotta da una professionista dello Sportello Intercultura CDE. L’esperienza è stata giudicata in modo molto positivo sia dagli utenti che dagli insegnanti e dai referenti di quartiere. Numero degli iscritti in ogni sede: Oltresavio 21, Cervese Nord 4, Dismano 4, Fiorenzuola 18, Centro Urbano 65, Cesuola 23, Valle Savio 9, Borello 30, Valle Savio 1.

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Dati di attività

2004 2005 2006 2007 2008 Utenti del Centro 216 154 227 237 169

Presenze nell’anno 2.240 3.045 3.050 3.600 2967 Utenti nei Quartieri / / / / 175 Presenze nell'anno / / / / 3150

Totale utenti nell’anno 216 154 227 237 344

Grazie all’avvio delle attività nei quartieri, dal 2008 si registra un notevole incremento del servizio che ha visto aumentare di oltre il 30% rispetto all’anno precedente, l’utenza complessiva. 1.3. Progetto Teseo Il Progetto Teseo è stato realizzato in collaborazione con la Questura, il Commissariato di Cesena la Prefettura e la Provincia ed era finalizzato alla consulenza e alla compilazione per il rilascio o il rinnovo dei permessi di soggiorno. Attraverso lo Sportello Teseo, il cittadino può fare domanda direttamente sul software concesso dal Ministero dell’Interno. Lo sportello, quindi, produce tutte le pratiche e può controllare lo stato di avanzamento della pratica qualora il cittadino lo chiedesse, contribuendo così a semplificare e accelerare tutto il processo. Attività 2008. Al 31/12/2008 sono state compilate, fascicolate e inoltrate telematicamente 911 pratiche. Hanno inoltre avuto accesso allo sportello “Teseo” 1.308 utenti per acquisire informazioni.

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1. Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR) Il Progetto di accoglienza richiedenti asilo (PNA), avviato dal 2001 (ma già in precedenza il Comune di Cesena aveva attivato in proprio progetti di accoglienza di profughi), finanziato con i fondi dell’8 per mille, si è sviluppato mediante la collaborazione di Prefettura, Questura, Provincia, Comuni di Forlì, Premilcuore e Cesena. La legge n.189/2002 ha successivamente istituzionalizzato queste misure di accoglienza organizzata, prevedendo la costituzione del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR). Attività 2008. Nel 2008 era inserito nello SPRAR un nucleo familiare di due persone di nazionalità armena (madre e figlio) presente già dal 2007. In più è stato inserito un nucleo kosovaro composto da coniugi ed un figlio ed è stato seguito un giovane mauritano (inserito poi nel progetto dal Comune di Forlì, quindi non conteggiato tra i nostri utenti). 2004 2005 2006 2007 2008 Numero famiglie inserite nel progetto 2 2 2 2 2 Numero stranieri inseriti nell’anno 5 5 5 6 3 Numero stranieri inseriti al 31 dicembre 5 5 5 6 5 2. Progetto “Oltre la strada” Il progetto “Oltre la strada” è stato avviato nel 1999 per sostenere quelle donne che hanno manifestato l’intenzione di voler uscire dal circuito della prostituzione. Il progetto è coordinato da un sociologo e si avvale della collaborazione di uno psicologo e dall’assistente sociale. Con queste figure collabora la Prefettura di Forlì–Cesena e un tavolo di lavoro per la gestione tecnico–operativa in cui partecipano soggetti pubblici, del privato sociale e del volontariato, con il coordinamento della Regione Emilia-Romagna. Alle utenti si offre un servizio di consulenza medico-sanitaria, sociale, psicologica e legale; quale soluzione al problema abitativo e lavorativo si prevede l’inserimento in struttura e la possibilità di frequentare dei corsi di formazione professionali.

Dati di attività 2006 Dati di attività 2007 Dati di attività 2008 Persone in carico al

31/12/2006 8 Persone in carico al

31/12/2007 11 Persone in carico al

31/12/2006 16

Numero nuovi utenti presi in carico nel 2006

9 N nuovi utenti presi in carico nel 2007

4 Numero nuovi utenti presi in carico nel 2008

5

Totale utenti nell’anno 17 Totale utenti nell’anno 15 Totale utenti nell’anno 21 N incontri coordinamento N incontri coordinamento 8 N incontri

coordinamento 5

N percorsi conclusi 3 N percorsi conclusi 6 N percorsi conclusi 3

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3. Alloggi emergenza abitativa In base al regolamento comunale è previsto l’utilizzo di alcuni alloggi come risorse nel caso di emergenze abitative; per questi beneficiari vengono elaborati dei progetti specifici di inserimento: fanno parte del tavolo di lavoro gli Operatori sociali comunali e dell’Azienda USL. Emergenze abitative 2004 2005 2006 2007 2008 Costo di gestione € 12.755,84 € 13.953,12 € 11.528 € 10.532 € 10.520 Alloggi in gestione 8 8 7 7 6 Nuclei ospitati nell’anno 9 10 8 8 7 Attività 2008 Il numero degli alloggi a disposizione del Settore ed utilizzati direttamente come centri di prima accoglienza già nel corso del 2007 era passato da 7 a 4. Infatti, due di tali alloggi sono stati trasferiti in gestione all'A.C.E.R. per essere utilizzati come alloggi di e.r.p.; per un altro alloggio è stata attivata una collaborazione con il Centro di Aiuto alla Vita, al quale è stata affidata la gestione di tale centro di accoglienza fino al 31.12.2008. I nuclei che sono stati ospitati nel corso del primo semestre 2008 nei centri di prima accoglienza gestiti direttamente dai Servizi Sociali sono stati 4. L'orientamento assunto dai Servizi è comunque quello, ove possibile, di trasformare in alloggi di edilizia residenziale pubblica i centri di prima accoglienza, di mano in mano che vengono rilasciati dagli utenti in essi ospitati. 4. Caritas Diocesana: accoglienza e ascolto di persone in stato di povertà Per i servizi di assistenza di base a persone in stato di povertà il Comune di Cesena ha in corso una collaborazione con l’associazione Mater Caritatis. Ecco la tabella che rappresenta alcuni dei principali interventi in collaborazione con la Caritas: Dati di attività 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Spesa sostenuta

€ 28.402 € 28.402 € 28.402 € 28.402 € 28.402 € 221.280

Pasti erogati 3.371 2.825 3.157 3.548 4.726 5.164 Utenti anno 682 640 613 602 692 612 (4436)* Nuovi utenti 385 261 347 391 421 92 Servizi docce 1.179 1.073 868 899 722 588 Servizio indumenti

1.537 1.387 1.182 1182 1.080 872

Frequenze nel dormitorio

1.889 2.590 N.P. 2.662 N.P 5.370

*4.436 sono gli accessi durante l’anno

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In questa Area vengono riportate le attività dei servizi e interventi diretti al controllo e contenimento del randagismo animale (canino e felino) i quali, viste le loro implicazioni nel campo igienico e sanitario, sono gestiti dal Settore Servizi socio-educativi del Comune di Cesena.

1. Gestione in convenzione del canile comunale Dai dati relativi alla gestione del canile di Rio Eremo si rileva come aumenti sempre di più il numero delle richieste di intervento da parte dei Comuni del comprensorio cesenate e dei privati, richieste che a volte non possono venire soddisfatte per insufficienza di posti. Infatti il numero dei controlli effettuati nel semestre, ben 313, è aumentato del 147% rispetto allo stesso periodo del 2007 (nel quale i controlli sono stati 212) e del 210% rispetto al 2006 (con 149 controlli effettuati nel primo semestre). Ben 258 sono stati gli animali recuperati (+ 71,7%). I cani restituiti al proprietario sono stati 123, ed altrettanti sono stati quelli dati in adozione. Il numero delle adozioni effettuate, che rappresentano l'unica possibilità di contenimento del numero dei cani ospitati presso il canile, offre

sicuramente un dato soddisfacente. Inoltre, a riprova dell'egregio lavoro svolto dall'A.C.P.A., associazione di volontariato cui è stata affidata la gestione del canile, è importante sottolineare che fin dal mese di febbraio non si è più fatto ricorso all'inserimento di cani presso pensioni private a pagamento. Infatti, un po' alla volta tutti i cani ospitati presso tali pensioni sono stati trasferiti al canile, ed alcuni di loro sono persino stati dati in adozione, con un evidente risparmio di risorse economiche.

Dati di attività Dati di attività 2005 2006 2007 2008 Interventi di controllo effettuati 356 343 529 556 Nuovi inserimenti (cani recuperati)

329 439 424 467

Cani gestiti nell’anno 494 597 582 596 Adozioni 164 201 181 220 Restituzioni ai proprietari 123 168 208 263 Decessi 47 37 33 38 Rinunce di proprietà 12 8 15 8 Interventi veterinari effettuati 228 262 224 219 Spesa sostenuta € 230.909 € 244.626 € 232.948 € 232.225

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2. Convenzione per la gestione delle colonie feline Per l'anno 2008 è stata rinnovata la convenzione tra il Comune di Cesena e l'E.N.P.A. per la gestione degli interventi relativi alle colonie feline. A differenza degli anni precedenti, in tale convenzione non è presente l'Azienda U.S.L. di Cesena, che comunque continua a fornire le stesse prestazioni (si tratta per l'AUSL di un'attività istituzionale) che garantiva quando risultava anche firmataria della convenzione . Dai dati relativi alle attività svolte nel corso dell'anno si rileva un aumento delle sterilizzazioni effettuate rispetto al 2007 (+68%) mentre il numero di adozioni effettuate risulta in lieve flessione rispetto allo scorso anno. Dati di attività.

* colonie dove si è intervenuti in maniera più o meno rilevante per l’effettuazione di diverse attività quali ad esempio le sterilizzazioni.

Dati di attività 2005 2006 2007 2008 Colonie feline gestite*

170 100 66 86

Gatti gestiti 868 579 330 470 Gatti dati in adozione 263 262 188 175 Gatti sterilizzati 318 341 123 207 Spesa sostenuta € 11.006 € 10.000 € 10.000 € 13.000

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1. Le risorse economiche del 2008 Gli interventi a favore delle famiglie e a sostegno della genitorialità risultano quelle che assorbono la maggior parte della spesa sociale se si considera che 60% della spesa totale sono assorbiti rispettivamente dalla spesa per favorire l’accesso all’ abitazione e dalla spesa per l’Area servizi sociali diversi che comprende gran parte degli interventi a favore delle famiglie, compreso i contributi economici. Di rilievo anche l’impegno dell’amministrazione al sostegno delle famiglie che si prendono cura di un famigliare non autosufficiente considerando che le risorse destinate all’area anziani e all’area Handicap risultano complessivamente il 37% della spesa. Tra l’altro, in questo ultimo caso, le risorse comunali vanno ad aggiungersi a quelle sanitarie e del Fondo per la Non Autosufficienza. Da segnalare l’incremento di entrate registrate nel 2008 (+€ 345.814,82) a seguito soprattutto del finanziamento del Fondo Nazionale per la Non Autosufficienza. Complessivamente la spesa è aumentata di € 10.010.661,2 e l’impegno del Comune di Cesena di € 4.852.781,02.

Area Entrate

2008 Spese 2008 Confronto spese-

entrate Risorse del Comune %

Abitazioni 1.770.670,49 1.924.064,82 153.394,33 8%

Handicap 279.028,51 1.149.230,35 870.201,84 75%

Anziani 1.032.582,45 2.549.237,44 1.516.654,99 60%

Immigrazione 160.978,18 34.000° Interventi sociali diversi 1.787.186,85 4.047.554,1 2.260.367,25 56%

Igiene e Sanità 127.433,70 306.574,42 179.140,72 58%

Totale 5.157.880,18 10.010.661,2 4.852.781,02 49% ° Per il 2008 il dato è riferito solo alle attività per l’integrazione alunni stranieri e a quelle relative al progetto SPRAR., il resto dei servizi alle famiglie straniere sono in gran parte ricompresi nell’area interventi sociali diversi.

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Spesa dei servizi sociali per area di intervento. Anno 2008

spesaIgiene e Sanità

3%Area Interventi

sociali diversi41%

Abitazioni19%

Area Handicap

11%

Area Anziani26%

Area Immigrazione °

0%

.

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Si anticipa di seguito l’andamento di alcune attività innovative intraprese nel 2009 in linea con gli obiettivi strategici della programmazione sociale e sanitaria. Tra queste in particolare azioni ed interventi per le persone non autosufficienti ed alcune misure atte a fronteggiare la crisi economica e sociale in atto. 1. Azioni, progetti di prossimità Sulla base di esperienze già attivate nel corso di questi ultimi anni e anche in relazione alle ultime indicazioni regionali in materia di interventi rivolti alle persone non-autosufficienti, si stanno sviluppando azioni tra loro coordinate che garantiscono una maggiore vicinanza tra cittadini e istituzioni, anche nei luoghi naturali di vita, al fine di rinforzare i fattori protettivi e le reti informali di sostegno. Tali attività si caratterizzano per essere di prossimità trasversale, rivolta con modalità opportune, a diversi target di popolazione. In particolare: • Aumentare i punti di ascolto e assistenza sul territorio rivolti agli anziani fragili e

sviluppare azioni di vicinanza e assistenza telematica rivolte ad anziani fragili o parzialmente non-auto sufficienti (tele-soccorso, tele-sorveglianza, tele-assistenza):

Nel mese di maggio 2009 è stata sottoscritta apposita convenzione con l’Azienda Pubblica di servizi alla persona per la realizzazione di attività volte al sostegno agli anziani fragili come lo sviluppo del Centro risorse anziani, il sostegno e la consulenza alle famiglie che utilizzano assistenti famigliari straniere, l’implementazione di un servizio di teleassistenza, il coordinamento delle iniziative sul territorio promosse dalle associazioni di volontariato ad esempio le esperienze degli “ambulatori sociali” , il monitoraggio degli anziani soli e fragili presenti sul territorio.

• Avviare specifiche attività di mediazione dei conflitti negli insediamenti popolari:

Il Comune di Cesena, in qualità di partner partecipa al progetto T.R.A.A. co-finanziato dal Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali per facilitare l’accesso all’alloggio di cittadini immigrati extra-comunitari Dal 1 luglio è’ stato attivato uno sportello per la mediazione all'abitare presso il centro servizi stranieri. Ha un numero telefonico dedicato ed opera a stretto contatto anche con i mediatiori Acer e della fondaffitto. La formazione dei “facilitatori” è partita a Settembre 2009 sono stati coinvolte 20 persone (10 per il nostro Comune e 10 per il Comune di Forlì). Le mediazioni concluse in questi primi mesi sono state 4.

• Favorire processi di integrazione ed inclusione sociale dei giovani di seconda

generazione e delle loro famiglie attraverso interventi di carattere culturale:

E’ stato attivato il progetto sostenuto economicamente dal Ministero del Welfare "Pillole di Identità" volto alla creazione di una redazione TV, composta interamente da giovani di origine straniera di 2^ generazione, per la realizzazione di video che programmerà RAI NEWS 24. Il progetto è partito il 05.12.08 ma concretamente il corso teorico, è iniziato in data 26 marzo/2009 ed è terminato il 30 aprile 2009, per un totale di sei giorni e di 16,30 ore complessive. Hanno partecipato n. 28 allievi in età dai 16 ai 25 anni tra italiani e stranieri.

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• Formazione e attivazione di un gruppo di "Assistenti Civici":

Attraverso la collaborazione con AUSER e stato possibile coinvolgere nr. 14 volontari in un programma volto a costituire figure di riferimento vicine ai cittadini e operanti al fianco della polizia municipale ed eventualmente dei servizi sociali con finalità di presidio e contatto sistematico con i contesti strategici del territorio. L’esperienza è partita nel mese di settembre 2009.

• Sostegno alle famiglie che si prendono cura dei famigliari non autosufficienti:

Su questo fronte nel corso del 2009 stanno aumentando gli assegni di cura erogati alle famiglie anche grazie all’ulteriore contributo della Fondazione cassa di Risparmio di Cesena (80.000 euro nel 2008, 112.000 nel 2009); E in fase di definizione l’aumento dei posti residenziali di sollievo da utilizzare anche nei percorsi di dimissione protetto dai presidi ospedalieri; Nel mese di settembre è stata avviata l’attività di un nuovo caffè Alzheimer a Ronta per iniziativa della Fondazione Don Baronio in collaborazione con diverse associazioni di volontariato del territorio (Gaia, Caima), l’Amministrazione Comunale, l’AUSL di Cesena e la Facoltà di Psicologia di Cesena. 2. Azioni, misure anti crisi Per far fronte alla crisi economica che sta interessando anche il territorio cesenate si è deciso di mettere in atto misure, alcune a carattere straordinario, volte al sostegno economico delle famiglie in difficoltà. Si tratta di un "paniere" di azioni tra loro integrate, anche concordate con il volontariato e le organizzazioni sindacali, che sono attualmente in fase di evoluzione e definizione. In particolare:

• Istituzione di un fondo per interventi a sostegno dei redditi derivanti da lavoro dipendente o parasubordinato.

Nel mese di settembre 2009 è stato sottoscritto un protocollo con le locali OOSS per l’erogazione di contributi specificatamente rivolti alle famiglie in difficoltà economica a seguito della crisi economica. Istituito dall’Amm.ne Com.le un fondo dedicato di 140.000 euro; Attivato anche un procedimento, su indicazione regionale, per l’erogazione gratuita di farmaci in fascia C a beneficio delle famiglie seguite dai Servizi Sociali o che si trovano in difficoltà economica a seguito della crisi economica. I cittadini interessati all’erogazione sono circa 5.000.

• Istituzione di un'unica banca dati di settore per rendere più fluide e funzionali le informazioni sugli utenti a disposizione degli Assistenti Sociali

Già predisposto il data base che dovrà accompagnare la modalità “centralizzata” di sviluppo dei controlli ISEE nell’ambito del Settore Servizi Sociali ed eventualmente di altri Settori dell’Amm.ne Com.le. Anche la parte del sistema informativo a disposizione degli assistenti sociali è già operativa:

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ora gli assistenti sociali hanno a disposizione diverse informazioni in merito agli aiuti complessivamente percepiti dalle famiglie per predisporre progetti mirati di sostegno.

2.1. Altre attività che saranno implementate a fine anno 2009

o Estensione della Tariffa Sociale con aumento delle risorse disponibili e innalzamento della soglia ISEE da 8.000 euro a 10.000 euro e avvio della "componente" tariffa sociale idrica a livello provinciale;

o Consolidamento delle forme di sostegno alle famiglie numerose (con 4 o più figli). Il

bando, uscito a novembre 2008, sarà riproposto a fine 2009 e allargato anche ad altri Comuni. Il Fondo è finanziato per l’80% dalla Regione. Per il 2010, a seguito dell’estinzione del Fondo Nazionale dedicato alla famiglia, non sarà possibile riproporre tale intervento se non attraverso la messa a disposizione di risorse interamente dal bilancio comunale. Nel 2009 hanno usufruito del contributo 88 famiglie per un costo totale di 54.000 euro;

o Sviluppo di strategie congiunte tra pubblico e privato sociale nell'ambito del tavolo

detto “delle povertà”: attivazione di progetti sperimentali, sostenuti economicamente dal privato, di reddito minimo di inserimento attraverso attività di affiancamento, tutoring e couching;

o Pubblicazione del bando integrativo relativo all’assegnazione di alloggi ERP nel

mese di novembre che darà la possibilità ai cittadini interessati, qualora non avessero già presentato la domanda con il bando generale di dicembre 2008, di accedere alla graduatoria per l’assegnazione degli alloggi. Tale bando può essere utilizzato anche da chi, avendo comunque fatto domanda nel bando precedente, ha modificato le proprie condizioni socio-economiche-abitative.

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Nome Appartenenza Funzione n. ore settimanali

Forma contrattuale

Matteo Gaggi Comune di Cesena Dirigente di settore 36 Dipendente TI Area Amministrativa

Edda Manuzzi Comune di Cesena Responsabile di Servizio P.O. 36 Dipendente TI Morena Righi Comune di Cesena Capo reparto amministrativo 36 Dipendente TI Chiara Riva Comune di Cesena Istruttore Direttivo 36 Dipendente TD Serena Mariani Comune di Cesena Istruttore Amministrativo 36 Dipendente TI Patrizia Gentili Coop. Asso Operatore Amministrativo 36 Dipendente TI Elisa Pirotti Coop. Asso Operatore Amministrativo 36 Dipendente TI Novella Novelli Coop. Asso Operatore Amministrativo 36 Dipendente TI Adriano Anghelone Coop. Asso Operatore Amministrativo 36 Dipendente TI Alessandra Senni Coop. Asso Operatore Amministrativo 36 Dipendente TI Donatella Fronzi Coop. Asso Operatore Amministrativo 36 Dipendente TI Claudio Crociati Comune di Cesena Consulente informatico 18 COCOPRO

Ufficio di Piano Alessandro Strada Comune di Cesena Responsabile di Servizio 36 Dipendente TI Laura Farneti Comune di Cesena Istruttore Direttivo 36 Dipendente TD Magda Marchini AUSL di Cesena Esperta Controllo di Gestione 36 Dipendente TI (comando AUSL)

Sportello Sociale Serena Della Chiesa Comune di Cesena Assistente Sociale 36 Dipendente TD Francesco Lucchi Comune di Cesena Assistente Sociale 18 Dipendente TD

6 Queste tabelle sono state fatte per avere un quadro generale del personale coinvolto per area. Pertanto alcune figure, soprattutto di coordinamento, possono risultare in più aree poiché svolgono funzioni trasversali, altre invece sono presenti in un'unica area anche se può succedere che una parte minoritaria del loro tempo sia impiegata anche in un'altra area ( è il caso ad esempio di alcuni assistenti sociali). Inoltre vi sono dei limiti nel dettagliare in modo preciso il personale esterno al comune che è impiegato sui progetti o servizi esternalizzati e quindi non direttamente gestiti dal Comune stesso o dall’Ausl.

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Area Minori/Famiglia Franca Magnani AUSL Cesena AS referente tutele e sistema informativo 36 Dipendente TI Francesca Venturi Comune di Cesena Assistente Sociale 36 Dipendente TI Simona Antonelli Comune di Cesena Assistente Sociale 36 Dipendente TI Giada Santucci AUSL Cesena Assistente Sociale 36 Dipendente TI Rosalia Mazzi AUSL Cesena Assistente Sociale 36 Dipendente TI Patrizia Cinque AUSL Cesena Assistente Sociale 36 Dipendente TI Cinzia Corsale AUSL Cesena Assistente Sociale 36 Dipendente TI Catia Lucchi AUSL Cesena Assistente Sociale 36 Dipendente TI Alice Turci AUSL Cesena Assistente Sociale 36 Dipendente TI Glenda Fabbri AUSL Cesena Assistente Sociale 36 Dipendente TI (in maternità)

Area Disagio Adulti Elisa Burgini Comune di Cesena Assistente Sociale 36 Dipendente TI Claudia Resi Comune di Cesena Assistente Sociale 36 Dipendente TI (in maternità) Fabio Cioci Comune di Cesena Assistente Sociale 36 Dipendente TI Francesco Lucchi Comune di Cesena AS operatore sportello sociale Valle del Savio 18 Dipendente TD

Area Disabili Nadia Bertaggia AUSL Cesena Responsabile U.O Disabili Adulti 38 Dipendente TI Barbara Bettini AUSL Cesena Assistente Sociale 36 Dipendente TI Michela Alvisi AUSL Cesena Assistente Sociale 30 Dipendente TI Alessandro Capasso AUSL Cesena Collaboratore amministrativo 24 Dipendente TI Marco Fossati AUSL Cesena Istruttore non vedenti 213 annuali Libero Professionale Carlo Verona AUSL Cesena Architetto CAAD 200 annuali Libero Professionale Maria Luisa Dragoni AUSL Cesena Psicologa 30 Libero Professionale Consuelo Gioia AUSL Cesena Fisiatra 1 Libero Professionale Luca Brasini Coop. CAD Pedagogista 36 Dipendente TI Andrea Magalotti Coop. CAD Pedagogista 36 Dipendente TI Cristina Del Vecchio Coop. CAD Assistente Sociale 36 Dipendente TI Sandra Ricci Coop. CAD Assistente Sociale 36 Dipendente TI Paolo Lucchi AUSL Cesena Amministrativo 10 Dipendente TI

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Area Anziani M.Grazia Battistini Comune di Cesena Responsabile di Servizio 36 Dipendente TI Marisa Mazzotti Comune di Cesena Assistente Sociale 18 Dipendente TI Ivan Scaioli Comune di Cesena Assistente Sociale 36 Dipendente TI Marinella Turci Comune di Cesena Assistente Sociale 36 Dipendente TI Monia Farnedi Comune di Cesena Assistente Sociale 36 Dipendente TI Ivanka Vidovic Comune di Cesena Assistente Sociale 24 Dipendente TD

Area Casa, Igiene e Sanità Manuelea Baldini Comune di Cesena Responsabile di Servizio 36 Dipendente TI Nicoletta Magnani Comune di Cesena Capo reparto amministrativo 30 Dipendente TI Cinzia Teodorani Comune di Cesena Istruttore Amministrativo 30 Dipendente TI Mara Mazzotti Comune di Cesena Istruttore Amministrativo 24 Dipendente TI Maria Antonietta Pedrelli

Comune di Cesena Istruttore Amministrativo 36 Dipendente TI

Maria Cristina Pieri Comune di Cesena Istruttore Amministrativo 36 Dipendente TI Cinzia Raggi Ass.ne A.C.P.A. Referente gestione canile comprensoriale

Attività ASP Cinzia Pieri ASP Responsabile del Centro per le Famiglie e

Coordinamento di Sistema per gli interventi rivolti a famiglie, stranieri e giovani

36 Dipendente TI

Claudia Bagnolini ASP Pedagogista- Coordinamento Spazio Neutro, ludoteca, centri pomeridiani e post-scuola

10 Dipendente TI

Carmen Zuffi ASP Coordinamento Assistenti Sociali 18 COCOPRO Marta Lanzoni ASP Assistente Sociale Centro Per le Famiglie e

Progetto ELSA 30 COCOPRO

Licia Tappi ASP Educatore professionale Centro per le Famiglie

25 COCOPRO

Giuliana Zani ASP Psicologa Centro per le Famiglie e Centro Interculturale

10 Libero Professionale

Manuela Montanari ASP Progetto Sicuri Casa Scuola Occasionale Loretta Acquaroli ASP Mediatrice Familiare 150 annuali Libero Professionale Cecilia Valentini ASP Animatrice bimbi centro interculturale 12 COCOPRO

Page 89: 3a Commissione Consiliare 10 nov. 2009

Manuela Carabini ASP Animatrice: Centro Interculturale, Centro per le Famiglie, Progetto oltre la Strada

22 COCOPRO

Saimir Cela ASP Operatore Centri Stranieri 36 Dipendente TI Emilio Maraldi ASP Coordinatore Centri Stranieri 36 Dipendente TI Francesco Bonatesta ASP Consulente giuridico presso il Centro Stranieri 4 Libero Professionale Francesca Gentili ASP Operatrice Centro stranieri area

amministrativa permessi di soggiorno 9 Libero Professionale

Elisa Turci

ASP Animatrice Centro Risorse Anziani 9 COCOPRO

Barbara Ferrini

ASP Animatrice Centro Risorse Anziani 30 COCOPRO

Inoltre: per l’assistenza domiciliare sono state impiegati circa 25 operatori socio-sanitari, per il personale relativo all’attività in Area Giovani si veda il Bilancio sociale Unità di Progetto giovani 2008.