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Conferenza nazionale del progetto TIME- Train Intercutural Mediators for a Multiculturale Europe
12 luglio 2016
Centro cittadino per le migrazioni, l’asilo e l’integrazione sociale Roma
Relatori: Nicoletta Basili, Programma integraResponsabile Area progettazione e comunicazione
Costanza Raguso, Project Officer, Programma integra
Finanziamento: Commissione Europea, Programma Erasmus+, Key Activity 2 settore VET – Vocational education and training 2014
Partnership
Olimpyc Training(VET)
Programma integra
BEST (VET)
Interculturalmediation Unit Federal Public Service for Public Health(Institution)
BGZONG
LisbonMunicipalPolice (Local Institutions)
HellenicOpen University
Durata: ottobre 2014 – settembre 2016
Creare un programma formativo valido a livello europeo per i mediatori interculturali che operano con i migranti e promuovere la loro occupabilità
Obiettivo del progetto
Presentare il panorama europeo dei programmi formativi rivoltiai mediatori interculturali e le pratiche che facilitano la lorooccupazione
Trasferire buone pratiche
Creare programmi di formazione per i mediatori che rispondanoai bisogni dei paesi partner e agli standard accademici
Suggerire strumenti di valutazione dei programmi formativirivolti ai mediatori
Promuovere la standardizzazione, la validazione e ilriconoscimento della formazione e del lavoro dei mediatori
Accrescere la consapevolezza nei decisori politici e neglistakeholder coinvolti nell’immigrazione della necessità di sostenere l’occupazione di MI ben formati
Contribuire alla definizione di una politica migratoria piùinclusiva in UE
Attività
Intellectual Outputs / prodotti
progettuali
Meeting transnazionali
Management
Disseminazione
Multiplier events /Eventi moltiplicatori
O1Ricerca sulla Mediazione
Interculturale in UE
O2Descrizione di 10 buone
pratiche UE e raccomandazioni per il
trasferimento
O6Validazione, certificazione e accreditamento dei corsi
del progetto TIME
O3Profilo europeo del
Mediatore Interculturale
O4Programma formativo
per Mediatori Interculturali
O5Programma formativo per i
formatori dei mediatori interculturali
IntellectualOutputs / prodotti
progettuali
Multiplier event / eventi nazionali
1 3
Conferenze nazionali Presentazione delle attività di ricerca(luglio/ottobre 2015)
Workshop tematici sul programma formativo (febbraio/marzo 2016)
Incontri con gli stakeholder per discutere il percorso di certificazione/validazione(entro luglio 2016)
Conferenza internazionale finale in Grecia – Atene (8 – 9 settembre 2016)
2
Come beneficiare dei prodotti di progetto
Enti di formazione, enti locali, servizi sociali, ONG, Terzo settore
• Accesso ai programmi formativi
Mediatori interculturali
• Accesso ai materiali formativi
Ricercatori e decisori politici
• Accesso alle buone pratiche
• Accesso a tutti i materiali
O1 – Rapporto sulla mediazione interculturale in UE
Austria Germania Belgio Italia GreciaPolonia Svizzera FranciaSpagna Portogallo Olanda
Ricerca desk e interviste semi-strutturate
Sono state realizzate:• 35 interviste con mediatori interculturali• 21 interviste con staff di enti che usufruiscono del
lavoro di mediazione interculturale• 17 interviste con staff di enti che erogano
formazione per mediatori interculturali
COME DOVE
2. La mediazione interculturale come una forma specifica di mediazione, che pone l’enfasi sulle capacità di mediazione e risoluzione dei conflitti, piuttosto che sulla facilitazione del processo di integrazione (Austria, Polonia, Germania e in parte Spagna)• offerta significativa di corsi universitari in materia di mediazione
Due modelli differenti di mediazione interculturale in Europa
O1 – Rapporto sulla mediazione interculturale in UE
1. La mediazione interculturale come una professione specifica che risponde alle sfide linguistiche e culturali poste dalle società multietniche (Italia, Belgio, Paesi Bassi, Francia, Svizzera, Grecia e Portogallo)• mediatori interculturali sono per lo più di origine straniera• sono offerti diversi tipi di formazione, che hanno un orientamento più pratico e meno teorico
Principali differenze tra i due modelli Mediazione per rispondere alle sfidelinguistiche e culturali
Mediazione come capacità di risoluzione dei conflitti
Obiettivo principale Superare le barriere linguistiche e culturali
Risoluzione dei conflitti
Competenze linguistiche e diinterpretariato
Molto importanti Non sempre necessarie
Offerta formativa Corsi di formazione professionale –formazione pratica
Corsi universitari – formazione teorica
Status professionale Dipende dale strutture – non è chiaro Devono essere rispettati i requisiti di accesso
Gruppi target Migranti Migranti
Abilità Presenza principalmente nel settoresanitario e nel supporto alle istituzioni
Crescente ruolo nella comunità e nellerelazioni professionali volte allarisoluzione dei conflitti
O1 – Rapporto sulla mediazione interculturale in UE
Il sistema della mediazione interculturale in Belgio
La mediazione interculturale è l'insieme di attività che mirano a ridurre le conseguenze negative dovute a barriere linguistiche, differenze socio-culturali e tensioni tra differenti gruppi etnici.
Dal 1999 in Belgio, un regio decreto, ha assegnato una determinata quantità di fondi per servizi di mediazione interculturale alle strutture sanitarie, il finanziamento verrà esteso anche al settore delle cure non residenziali tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016.
O1 – Rapporto sulla mediazione interculturale in UE
Il sistema della mediazione interculturale in Olanda
Community interpreter è la principale definizione in Olanda utilizzata per indicare i mediatori interculturali, che fondamentalmente sono considerati interpreti. L’approccio all’interpretariato interculturale nei Paesi Bassi è simile al concetto di translation machine or conduit model
La figura dell’interprete interculturale viene spesso utilizzata all’interno delle strutture sanitarie.
Attualmente solo gli interpreti che lavorano con i richiedenti asilo sono pagati dal Governo.
O1 – Rapporto sulla mediazione interculturale in UE
Il sistema della mediazione interculturale in Svizzera
L’interpretariato e la mediazione interculturale sono supportate dalla strategia 2013-2017 Migrazione e salute
O1 – Rapporto sulla mediazione interculturale in UE
1. Interpretariato interculturaleL’interpretariato interculturale si riferisce alla trasmissione orale della parola da una lingua all'altra, tenendo conto del background sociale e culturale dei partecipanti alla conversazione. L'interprete interculturale può essere fisicamente presente sul posto o a distanza
2. Mediazione interculturaleLa mediazione interculturale si riferisce alla mediazione di conoscenze e informazioni tra i membri di differenti comunità. I mediatori interculturali professionali devono disporre di conoscenze relative al settore educativo, sanitario, sociale e linguistico
Nel 2013 in Svizzera erano presenti 8 enti formativi per interpreti interculturali e mediatori e 19 agenzie di collocamento.950 interpreti interculturali possedevano una certificazione, su un totale di quasi 2.000, per più di 100 lingue.
n. 21 pratiche selezionateCategorie: politica/intervento di sistema, amministrazione pubblica, formazione, sistema di certificazione, progetti di integrazione
n. 10 pratiche scelte 3 Belgio (2 intervento di sistema, 1 formazione)2 Francia (1 intervento di sistema, 1 formazione)1 Italia (intervento di sistema)1 Portogallo (intervento di sistema)2 Svizzera (1 formazione/sistema di certificazione,1 intervento di sistema)1 Germania, Austria (progetti di integrazione)
Principali risultati
Austria: 2
Belgio: 3
Francia: 2
Germania: 1
Grecia: 2
Italia: 3
Portogallo: 1 Svizzera: 2
Spagna: 2
Austria e Germania: 1
Italia, Spagna, Austria : 1
O2 – Buone pratiche di mediazione interculturali in UE
Mediatori di comunità formano poliziotti di quartiere
Area geografica: Portogallo, Lisbona Soggetto gestore: Polizia municipale di Lisbona, Dipartimento Formazione e Sviluppo -
Comune di LisbonaAnno di avvio: 2009
ObiettivoImpedire e contrastare i problemi di sicurezza locale, in stretta collaborazione con i partner locali, i residenti e i rappresentanti delle comunità migranti
O2 – Buone pratiche di mediazione interculturali in UE
Attività
Formazione dei poliziotti di quartieri da parte dei mediatori
Dopo il periodo di formazione, i mediatori di comunità continuano a collaborare con gli agenti di polizia direttamente sul campo, presentandoli alla popolazione, spiegando la loro missione e le principali motivazioni alla base dell’attività che svolgono nel territorio.
Punti di forza
1. Approccio altamente partecipativo: il gruppo di vigilanza di Ameixoeira e Galinheiras (un territorio a nord di Lisbona) ha invitato i residenti e i partner locali a esprimere la loro opinione sulle caratteristiche che avrebbero dovuto avere gli agenti di polizia che pattugliano i diversi territori, e il tipo di conoscenze che avrebbero dovuto possedere in tema di sicurezza del territorio e delle dinamiche sociali e culturali ivi presenti.
2. Sostenibilità: La Polizia Municipale di Lisbona ha deciso di includere i mediatori di comunità nel corso di formazione rivolto alla polizia di quartiere.
Mediatori di comunità formano poliziotti di quartiere
O2 – Buone pratiche di mediazione interculturali in UE
Belgio - Attività: 1. Mediazione e interpretariato a distanza via internet in
60 ospedali 2. Formazione specifica per realizzare servizi di
interpretariato a distanza rivolta ai mediatori interculturali
3. Interventi di mediazione in più di 20 lingue 4. Sempre disponibili mediatori interculturali che parlano:
arabo, turco e russo (per tutte le altre lingue vengono fissati degli appuntamenti)
Interpretariato a distanza/servizi di mediazione in ambito sanitarioBelgio e Svizzera
O2 – Buone pratiche di mediazione interculturali in UE
Area geografica: Belgio, Svizzera
Soggetto gestore Belgio: Interculturale Mediation and Policy Support Unit, - Federal Public Service for Health, Safety of the Food Chain and EnvironmentSvizzera: Federal Office of Public Health, AOZ-MediosAnno di avvio: 2009
Svizzera - Attività: 1. Mediazione e interpretariato a distanza via telefono
per il settore sanitario, sociale e scolastico, h.24 , a pagamento
2. 50 lingue disponibili 3. Più di 2000 clienti 4. Raccomandato per brevi e semplici conversazioni
O3 - Il profilo europeo del mediatore interculturale
“Intercultural mediator is someone who is able to accompany relations between migrants and the specific social context,fostering the removal of linguistic and cultural barriers … and the access to services. Moreover, the intercultural mediatorassists organizations in the process of making services offered to migrant users appropriate.” (Chiarenza, as cited inPöchhacker, 2008)
Rimuovere le barriere
linguistiche
Agevolare l’accesso ai servizi
Creare servizi ad hoc per i migranti, volti a facilitarne
l’integrazione
Principali funzioni:
O3 - Il profilo europeo del mediatore interculturale
Formazione pregressaRequisito minimo per accedere alla formazione è il diploma di scuola superiore di secondo grado E’ necessario possedere una formazione specialistica per poter diventare un mediatore interculturale professionale Bassa remunerazione e progetti di breve durata però non permettono di attrarre candidati altamente qualificati
Livello di istruzioneLaurea o master in mediazione interculturale titoli ideali (EQF 6 o 7)TIME training (EQF 5) Coaching fondamentale in parallelo alla formazione in aula
Esperienza con e/o come migrantiEssere un migrante o appartenere a una minoranza etnica non è un prerequisito fondamentale (non è una condizione necessaria)
Competenze personali – Abilità interpersonaliessere empatico, comprensivo, affidabile, rispettoso, avere un atteggiamento non giudicante capacità di valutare i problemi, dare priorità e prendere iniziative
O3 - Il profilo europeo del mediatore interculturale
Competenze interculturali • Non essere razzisti e xenofobi• Essere neutrali verso tutte le parti coinvolte (con l'eccezione della difesa, di cui al punto 3.7 Deontologia - Etica)• Riconoscere i pregiudizi • Avere un atteggiamento positivo nei confronti delle persone• Essere consapevoli delle differenze culturali e essere in grado di fornire informazioni su questioni sociali e culturali
Competenze linguistiche e di interpretariato
• Conoscenza livello C1 della propria lingua madre e della lingua del Paese ospitante • Acquisire una terminologia specifica a seconda dell’ambito di intervento in cui si opera (durante la formazione)
Campi di conoscenza • Mediazione interculturale e organizzazione del paese ospitante, principi essenziali delle scienze umane e sociali, etica professionale, campi specifici di intervento (salute, educazione, servizi pubblici, etc.)
Deontologia • Necessità di un codice deontologico come strumento di riconoscimento della professione di mediatore interculturale
• Chiara identificazione delle mansioni del mediatore • Gli elementi essenziali di un codice deontologico: 1) Riservatezza - rispetto del segreto professionale, 2) Sapere
quando le informazioni ottenute durante gli interventi possono/devono essere condivise, 3) Neutralità, 4) Oggettività, 5) Trasparenza
Competenze digitali • Uso delle e-mail, internet, uso delle piattaforme di e-learning
O3 – A2 Learning outcomes – I risultati dell’apprendimento
Risultati dell’appren
dimento
Metodologia adottata: approccio costruttivista – si basa sul soggettivismo
Conoscenze, abilità e competenze (livello 5 dell’EQF)
Per la descrizione dei risultati dell’apprendimento sono state utilizzate le definizioni consigliate dall’European Qualifications Framework (EQF)
Porre lo studente e le sue esperienze, capacità, interessi ed esigenze al centro, spostando l’attenzione dall’insegnamento all’apprendimento (CEDEFOP, 2010)
Realizzare un programma di formazione modulare per mediatori interculturali, i cui LO sono stati definiti in base al profilo del mediatore interculturale elaborato
LO = ‘nozioni di ciò che un discente conosce, capisce ed è in grado di fare al termine di un processo/percorso di apprendimento’
O4 – Programma formativo per mediatori interculturali
Modulo 1: Mediazione interculturale e organizzazione del paese ospitante 140 h
Topic 1: Il ruolo, i compiti e i campi di intervento di un mediatore interculturale Topic 2: Struttura dei servizi dell’amministrazione pubblica e procedure amministrative di base nel paese ospitanteTopic 3: Quadro normativo sull’immigrazioni e sui diritti dei migranti nel paese ospitante – Storia dell’immigrazione
Modulo 2: Principi essenziali delle scienze umane e sociali 225 h
Topic 1: Teoria comunicativa e praticaTopic 2: Introduzione ai concetti psicologiciTopic 3: Principi basilari di sociologia e antropologiaTopic 4: Conoscenza dei meccanismi di esclusione e discriminazioneTopic 5: La teoria di genereTopic 6: Caratteristiche speciali dei gruppi vulnerabiliTopic 7: Differenze socio-culturali: l’impatto sull’erogazione dei servizi e strategie di superamento
Modulo 3: La mediazione 70 h
Topic 1: Tecniche di risoluzione dei conflitti
Topic 2: Particolarità dei conflitti inter-etnici e strategie risolutive
O4 – Programma formativo per mediatori interculturali
Topic 1: SaluteTopic 2: FormazioneTopic 3: Servizi svolti presso gli uffici di polizia e gli uffici legali Topic 4: Servizi svolti presso uffici pubblici e del lavoroTopic 5: La mediazione in ambito abitativo
Topic 1: Tecniche di interpretariato
Topic 2: Servizi di mediazione interculturale a distanza
Modulo 4: Interpretariato 140 h
Modulo 5: L’etica professionale 150 h
Topic 1: La condotta professionale e il codice deontologico Topic 2: Identità professionaleTopic 3: Il ruolo della consapevolezza nei diversi settoriTopic 4: Tecniche di auto-potenziamento
Modulo 6: Campi specifici di intervento 60 – 100 h
Modulo 7: Competenze digitali 75 h
Topic 1: L’uso delle e-mail
Topic 2: Recupero di informazioni sul web
Topic 3: Word processing
Topic 4: Utilizzo di piattaforme e-learning
O4 – Programma formativo per mediatori interculturali – Durata
Fasi Ore
Fase 1 690 h teoria e visite studio (23 weeks) 6 ore giornaliere x 5 giorni settimanali
Fase 2 150 ore di teoria + 150 ore di pratica + coaching (15 settimane)5h/d x 2d/w teoria5h/d x 2d/w praticaSessioni di coaching bimensili
Fase 3 50 ore di teoria + 150 ore di pratica + coaching (10 settimane) 5h/d x 1d/w teoria5h/d x 3d/w praticaSessioni di coaching bimensili
Conclusione 10 ore teoria (2 giorni)
Totale 900 ore di teoria + 300 ore di pratica + coaching
O4 – Programma formativo per mediatori interculturali
25% del monte ore =Tirocinio
Opzione B = introdurre gradualmente la formazione on-the-job e coaching, in parallelo con la formazione teorica
Opzione A = fornire prima formazione teorica nella sua interezza, insieme a frequenti visite di studio. Dopo il completamento della formazione teorica, formazione on-the-job + coaching
Per la formazione sonoraccomandate due differentimodalità di attuazione, in lineacon le diversestrutture dei paesi delpartenariato
O4 – La formazione on the job
Ente ospitante
Salute• Centri di Salute regionale o
locale • Servizi per le vittime di
tortura / migranti • Centri di assistenza sanitaria
madre/bambino• Centri di assistenza sanitaria
primaria• Centri di salute mentale
Educazione
• scuole materne• scuole primarie• servizi locali per l'iscrizione
scolastica (supporto)
Servizi pubblici
• Gli uffici di collocamento• Servizi per l'orientamento
lavoro• Servizi Comunali rivolti a
migranti• Centri di accoglienza per i
richiedenti ei titolari di protezione internazionale
Polizia e servizi legislativi
• Prefetture• Uffici immigrazione• Questure• Palazzi di giustizia• Stazioni di polizia / uffici
HousingDipartimenti comunali/ regionali per il diritto alla casa
O4 – La valutazione
Valutazione ex – anteOb. Valutare capacità linguistiche e bisogni formative
Valutazione formativa (ongoing)Ob. Monitorare il processo di apprendimento
Valutazione ex –post (summative)Ob. Valutare l’abilità del discente nel combinare imolteplici aspetti della formazione teorica
O4 – La valutazione
Quali tipologie di valutazione consigliate per la formazione teorica?
Partecipazioneattiva
Frequenza
Mini case study
Lavori di gruppo e studio individuale
Portfolio
Prove scritte
Esame finale
Prove intermedie
Valutazione inter pares
Presentazioni
Role playing
O4 – La valutazione
Quali tipologie di valutazione per la
formazione pratica?
Osservazione
Analisi dei daticomplementari
AutovalutazioneIl supervisore/tutor individuate dall’ente
ospitante è responsabiledella raccolta ed
elaborazione dei dati
Valutazione di terzi Discussione
O4 – La valutazione TIME
Metodi di valutazione consigliati
TIME - Prodotti progettuali
O4 I
Training content
O4 II
Training methodology
O4 III
Training materials
O4 IV
Practical training
O4 V
Assessment
Methodology
O5Programma formativo per i formatori dei mediatori interculturali
Importante: si tratta di un programma di autoformazione
1
Percorso per la costruzione del programma formativo
Ricerca delle caratteristiche dei formatori dei mediatori in ogni paese coinvolto in termini di background formativo, esperienza lavorativa, diplomi/certificati, abilità, competenze linguistiche
2 Creazione di un profilo del formatore per i mediatori Le ricerche hanno dimostrato che nei paesi coinvolti i requisiti formali per i formatori sono molto differenti da paese a paese. Solo pochi paesi hanno un sistema certificato. E’ molto importante il loro percorso formativo ma soprattutto la loro esperienza lavorativa nell’ambito dell’immigrazione/intercultura
O5Programma formativo per i formatori dei mediatori interculturali
Profilo del formatore dei mediatori interculturali
Livello di istruzione Laurea
Esperienza lavorativa nel settore della formazione
Minimo 2 anni
Formazione nell’educazione degli adulti
Si
Esperienza in mediazione interculturale/ immigrazione
Minimo 2 anni
Abilità interpersonali Assertività, obiettività, capacità di lavorare conla diversità nei gruppi, empatia, abilitàcommunicative, lavorare in gruppo, gestione dei conflitti, sensibilità culturale, adattabilità, tolleranza, capacità di motivare, negoziazione
Abilità linguistiche Buona conoscenza di una seconda lingua (minimo B2)
O5Programma formativo per i formatori dei mediatori interculturali
I moduli
Modulo 1: Carattersitiche del programma formativo per mediatori interculturali che operano con i migrantiModulo 2: Metodologie e tecniche per la formazione degli adultiModulo 3: La psicologia nella mediazioneModulo 4: Tecniche di comunicazione Modulo 5: Aspetti antropologiciModulo 6: Aspetti legali della mediazione interculturaleModulo 7: Risorse per la mediazione interculturale
Per ogni modulo sono forniti:1. Descrizione
2. Risultati dell’apprendimento (conoscenze, abilità, competenze)
3. Argomenti4. Materiali di studio
O6Validazione, certificazione e accreditamento dei corsi del progetto TIME
1. Corrispondenza tra i corsi sviluppati dal Progetto TIME, il quadro europeo delle qualifiche e il quadro nazionale delle qualifiche di ciascun paese del partenariato
2. Possibilità di validazione, certificazione e accreditamento dei corsi del progetto TIME in Italia
Corrispondenza tra il quadro europeo delle qualifiche e il quadro nazionale delle qualifiche
O6Validazione, certificazione e accreditamento dei corsi del progetto TIME
In Italia non c’è un quadro nazionale delle qualifiche
La corrispondenza tra qualifiche formali e quadro europeo delle qualifiche è definita dal PRIMO RAPPORTO ITALIANO DI REFERENZIAZIONE DELLE QUALIFICAZIONI AL QUADRO EUROPEO - EQF Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, Dipartimento delle Politiche Europee, Isfol – Anno 2012
O6Validazione, certificazione e accreditamento del corso per mediatori interculturali
Il corso per mediatori interculturali che lavorano con i migranti – livello EQF 5
In Italia i corsi corrispondenti al livello EQF 5 sono:
ITS – Istituti tecnici superiori Sono percorsi di specializzazione tecnica post diploma, non accademicaRappresentano una nuova strategia formativa che unisce formazione e mondo del lavoroSono realizzati attraverso il modello della Fondazione di partecipazione in collaborazione con imprese, università/centri di ricerca scientifica e tecnologica, enti locali, sistema scolastico e formativo.Possono essere seguiti da chi ha un diploma di scuola superiore e durano 1800/2000 ore. Aree di formazione: tecnologica
Percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS) organizzati da una scuola, un centro di formazione professionale, una università e un’azienda. Possono essere seguiti da chi ha un diploma di scuola superiore e durano 800/1000 ore.Aree di formazione: agricoltura, manifattura, turismo, trasporti, servizi pubblici
Altri corsi con rilascio di qualifica riconosciuta
O6Validazione, certificazione e accreditamento del corso per mediatori
interculturali
La qualifica del Mediatore interculturale nella Regione Lazio
Nel 2008 la Regione Lazio con decreto regionale ha definito:
• il profilo professionale del mediatore interculturale«Il Mediatore Interculturale svolge attività di mediazione tra cittadini immigrati e la società locale, promuovendo, sostenendo e accompagnando entrambe le parti:- nella rimozione delle barriere culturali e linguistiche;- nella promozione sul territorio della cultura di accoglienza e dell’integrazione socio-economica;- nella conoscenza e nella pratica dei diritti e dei doveri vigenti in Italia, in particolare nell’accesso e nella fruizione dei servizi pubblici e privati.[….] Il mediatore interculturale è solitamente un immigrato o comunque una persona che, per esperienze di migrazione o di prolungata residenza all’estero conosce i codici linguistici e culturali della popolazione migrante di riferimento».
• durata e caratteristiche del corso di formazione e del tirocinio formativo per il rilascio della qualifica
Caratteristiche del corso regionale per il rilascio della qualifica di mediatore interculturale
Durata dell’intero corso 450 ore
Durata tirocinio 35/50% delle ore totali
Unità di competenza Intermediazione linguistica e culturale, analisi dei bisogni e risorse del beneficiario della mediazione, orientamento relazione utente immigrato/ servizi, mediazione culturale
Indicazioni per la valutazione delle unità di competenza
Cosa osservare, indicatori, risultati attesi e modalità
Durata corso di specializzazione e caratteristiche
200 ore Settori: sanità, socio-educativo-culturale, pubblica amministrazione, impresa e autoimprenditorialità
O6Validazione, certificazione e accreditamento del corso per mediatori
interculturali
O6Validazione, certificazione e accreditamento del corso per mediatori
interculturali
Considerazioni finali1. In Italia la figura del mediatore interculturale è normata il molte Regioni tra cui: Abruzzo, Campania, Emilia Romagna,
Lazio, Liguria, Marche, Puglia, Valle d’Aosta. Fonte: La qualifica del mediatore interculturale, 2014 – Gruppo di lavoro istituzionale sulla mediazione interculturale.
2. La Regione Lazio ha definito il profilo del mediatore interculturale e i relativi standard per il rilascio della qualifica nel 2008.
3. Dai nostri contatti con la Regione Lazio –Direzione regionale formazione, ricerca e innovazione, scuola e università, diritto alla studio è emerso che la durata del corso indicata (450 ore) è una durata minima ed è quindi possibile presentare programmi di percorsi più estesi.
4. Il programma formativo per mediatori interculturali potrebbe essere una risorsa utile se e quando la qualifica del mediatore interculturale diventerà valida a livello nazionale e se sarà necessario riorganizzare e ripensare i programmi dei corsi professionali per il rilascio della qualifica. Può essere una risorsa anche per le università.
O6Validazione, certificazione e accreditamento del corso di formazione per i
formatori
Può essere considerato un percorso di formazione e istruzione non formale e informale
Validazione dell’apprendimento non formale e informale in Italia. A che punto siamo?
Grazie per l’attenzione e la partecipazione!
Info
Nicoletta Basili n.basili@programmaintegra.it
Costanza Ragusoc.raguso@programmaintegra.it
www.programmaintegra.it
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