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Automotive Know-How

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Automotive Know-How

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Automotive Know-HowEdizione 2013-2014

Page 4: Automotive know how

Copyright

Francesco BergamoAutomotive Know-How

© 2013-2014, Francesco Bergamo

ALL RIGHTS RESERVED. This book contains material protected under Copyright Laws. Any unauthorized reprint or use of this material is prohi-bited. No part of this book may be reproduced or transmitted in any form or by any means, electronic or mechanical, including photocopying, recording, or by any information storage and retrieval system without express written permission from the author/publisher.

Page 5: Automotive know how

A cura di Francesco Bergamo

Anno 2013-2014

Automotive Know-How

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Francesco Bergamo ha studiato Arti Grafiche e Comunicazione Multime-diale presso l’Istituto Salesiano San Marco, è appassionato del settore Automotive dal 2008. Una passione nata casualmente iniziando a leggere una rivista. La lettura generica e superficiale si è spontaneamente trasfor-mata in un’analisi approfondita e ora rimane aggiornato anche attraverso il web. Con il passare degli anni, da autodidatta, ha acquisito compe-tenze trasversali che spaziano dalla tecnica al marketing senza trascurare l’andamento delle vendite.

L’importanza del settore Automotive non è nota a tutti ciononostante le immatricolazioni di autoveicoli rappresentano (assieme ad altri indicatori economici) lo stato di salute economica di un paese, molti italiani lavora-no nel gruppo Fiat e l’automobile è un bene prezioso.Questa edizione divulgativa è il risultato di una ricerca e considerazione critica personale con lo scopo di diffondere un buon livello di “cultura” a chi conosce poco di autovetture, l’argomentazione è sviluppata in modo scorrevole e si incentra soprattutto sul mercato italiano e le vetture in esso vendute. La pubblicità, è risaputo, influenza moltissimo gli acquisti che, in que-sto contesto, diventano veri e propri “investimenti”. Le cifre solitamente oscillano tra 10000 e 150000 euro: scegliere senza essere informati è difficile. Ecco dunque un valido strumento.

Prefazione

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Indice

1. Case automobilistiche

2. Collaborazioni extra

3. Tecnica

4. Fattori che influenzano la scelta di un’auto

5. Sistema di classificazione UNRAE

6. Risultati delle immatricolazioni del mercato italiano dell’automobile secondo l’UNRAE

7. Rating e capitalizzazione delle case automobilistiche

8. L’eccellenza Made in Italy è stata raggiunta da...

9. Fonti

10. Ringraziamenti speciali a...

11. L’Autore

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NAZIONE D’ORIGINEOgni nazione si distingue dalle altre per: la posizione geografica, il clima, la cultura, le tradizioni locali, la mentalità delle persone e la storia. Tutti questi fattori hanno influenzato intrinsecamente le caratteristiche delle case automobilistiche già dalla loro nascita. Per questo, ad esempio, le auto americane sono completamente diverse da quelle tedesche. Ecco le caratteristiche positive che ogni paese ha dato a tutti i suoi marchi au-tomobilistici (in vendita in Italia).

Europa -Italia: stile e passione. -Germania: tecnica, solidità, sicurezza e affidabilità. -Gran Bretagna: stile, qualità, classe ed eleganza. -Francia: affidabilità, economicità e comfort. -Romania (1): prezzo e robustezza. -Spagna (1): n.d. -Repubblica Ceca (1): prezzo e robustezza. -Svezia (1): sicurezza.

Asia -Giappone: ecologia e affidabilità. -Corea del Sud: affidabilità e spaziosità. -India: prezzo. -Cina: prezzo. -Russia (1): robustezza, affidabilità e prezzo.

America -Stati Uniti: spaziosità e comfort.

Case automobilistiche > I singoli marchi e la loro nazione d’origine

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ConsiderazioniL’Europa in generale ha dato delle buone caratteristiche ma, in partico-lare, è stata la Gran Bretagna ad aver dato quelle migliori, seguita, al secondo posto, dalla Germania. Si può notare come tutte le case automobilistiche nate in paesi con climi freddi o strade poco praticabili hanno spiccate caratteristiche di robu-stezza. Il prezzo, invece, è spesso una peculiarità comune alle nazioni che erano/sono povere.

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I SINGOLI MARCHI

Abarth

Alfa Romeo

Aston Martin

Audi

Bentley

BMW

Cadillac

Chevrolet

Citroën

Dacia

Daihatsu

Dr

Ferrari

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Fiat

Fisker

Ford

Gonow

Great Wall

Honda

Hyundai

Infiniti

Isuzu

Jaguar

Jeep

Kia

Lada

Lamborghini

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Lancia

Land Rover

Lexus

Lotus

Mahindra

Martin Motors

Maserati

Maybach

Mazda

McLaren

Mercedes

Mini

Mitsubishi

Nissan

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Opel

Pagani

Peugeot

Porsche

Renault

Rolls-Royce

Seat

Skoda

Smart

SsangYong

Subaru

Suzuki

Tata

Tesla

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Toyota

Volkswagen

Volvo

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Considerazioni33 case automobilistiche europee in vendita in Italia di cui: 10 italiane 8 germaniche 8 britanniche 3 francesi 1 romena 1 spagnola 1 ceca 1 svedese

19 case automobilistiche asiatiche in vendita in Italia di cui: 11 giapponesi 3 coreane 2 indiane 2 cinesi 1 russa

6 case automobilistiche americane in vendita in Italia di cui: 6 statunitensi

Sono ben 33 le case automobilistiche europee in vendita nel nostro pa-ese, indipendentemente dall’area geografica la nazione che può vanta-re un maggior numero di presenze è il Giappone seguito, giustamente, dall’Italia. Stupisce invece la Francia con soli tre costruttori, tanti quanti la Corea del Sud.

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Case automobilistiche > I principali gruppi industriali del settore

Una casa automobilistica, solitamente, appartiene ad un gruppo indu-striale. Se quest’ultimo non ha la stessa nazione d’origine accade che le caratteristiche tipiche dei due paesi diversi spesso si fondino traendone, a volte, enormi vantaggi. È il caso della Geely Automobile che, compran-do la Volvo dalla Ford, ha acquisito il suo Know-How sulla sicurezza.

I MAGGIORI GRUPPI INDUSTRIALI DEL SETTORE (ASIATICI)

Toyota Motor Corporation -Daihatsu -Lexus -Toyota

Nissan Motor Co. -Infiniti -Nissan

Honda Motor Company -Honda

Suzuki Motor Corporation -Suzuki

Mazda Motor Corporation -Mazda

Mitsubishi Motor Corporation -Mitsubishi

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Fuji Heavy Industries Ltd. -Subaru

Isuzu Motors Ltd. -Isuzu

Geely Automobile -Volvo (Cars)

Guangzhou Automobile Industry Group Co Ltd. -Gonow

Great Wall Motor Company Ltd. -Great Wall

Tata Motors Ltd. -Jaguar -Land Rover -Tata

Mahindra & Mahindra Ltd. -Mahindra -SsangYong

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Hyundai Motor Company -Hyundai -Kia

OAO AvtoVAZ -Lada

Proton Holdings Bhd. -Lotus

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I MAGGIORI GRUPPI INDUSTRIALI DEL SETTORE (EUROPEI)

Volkswagen AG -Audi -Bentley -Lamborghini -Porsche -Seat -Skoda -Volkswagen

BMW AG -BMW -Mini -Rolls-Royce

Daimler AG -Mercedes-Benz -Smart

PSA Peugeot Citroën Automobiles S.A. -Citroën -Peugeot

Renault S.A. -Dacia -Renault

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Fiat S.p.A. -Abarth -Alfa Romeo -Ferrari -Fiat -Jeep -Lancia -Maserati

Aston Martin Lagonda Limited -Aston Martin

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I MAGGIORI GRUPPI INDUSTRIALI DEL SETTORE (AMERICANI)

General Motors Company -Cadillac -Chevrolet -Opel

Ford Motor Company -Ford

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ALTRI MARCHI PRODUTTIVAMENTE MINORI

-DR-Martin Motors-Pagani-McLaren-Maybach-Fisker-Tesla

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RELAZIONI PRINCIPALI*

Daimler AG detiene:• una quota del 10% della Tesla Motors, Inc.; • una quota del 6,75% della Tata Motors Ltd.; • una quota del 3,1% della Renault-Nissan Alliance;• una quota del 5% della Aston Martin Lagonda Limited.

Fiat S.p.A. detiene:• una quota del 90% della Ferrari S.p.A.;• una quota superiore al 61,8% della Chrysler (l’unico marchio in

vendita in Italia è Jeep).

Ford Motor Company detiene:• una quota del 3% della Mazda Motor Corporation;• il 12,1% delle azioni dell’Aston Martin Lagonda Limited.

General Motors Company detiene:• una quota del 7% della PSA Peugeot Citroën Automobiles S.A.

Porsche Automobile Holding SE detiene:• una partecipazione (di voto) del 50,74% nel Volkswagen AG.

Renault S.A. detiene:• una quota del 25% dell’OAO AvtoVAZ.

Suzuki Motor Corporation detiene:• una quota del 5% del Volkswagen AG.

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Toyota Motor Corporation detiene:• una quota del 51% della Daihatsu;• una quota del 16,5% della Fuji Heavy Industries Ltd.

Volkswagen AG detiene:• una quota del 19,9% della Suzuki Motor Corporation.

Renault S.A. e Nissan Motor Co. hanno un’alleanza che coinvolge le due aziende globali legate da partecipazioni incrociate, la Renault detiene il 44,3% di azioni Nissan e questa a sua volta detiene il 15% di azioni Renault. L’alleanza detiene inoltre il 3,1% delle azioni della Daimler AG.

Tata Motors ha formato un accordo di collaborazione con la Fiat per ave-re accesso alle tecnologie dei motori diesel Fiat. In cambio Tata Motors vende vetture Fiat in India attraverso la Fiat Automobiles India Limited.

*nel 2013

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Considerazioni 16 gruppi automobilistici asiatici in vendita in Italia di cui: 8 giapponesi 3 cinesi 2 indiani 1 coreano 1 russo 1 malese

7 gruppi automobilistici europei in vendita in Italia di cui: 3 germanici 2 francesi 1 britannico 1 italiano

2 gruppi automobilistici americani in vendita in Italia di cui: 2 statunitensi

La maggior parte dei gruppi automobilistici in vendita in Italia sono asia-tici e addirittura la metà di questi sono giapponesi. Questo è dovuto al fatto che in Europa ci sono due gruppi che possiedono moltissimi marchi: Volkswagen e Fiat.

Tutte le case automobilistiche cinesi, giapponesi, indiane e francesi ap-partengono a gruppi nazionali.Tutte le case automobilistiche statunitensi ad eccezione della Jeep ap-partengono a gruppi statunitensi.Tutte le case automobilistiche coreane ad eccezione della SsangYong ap-partengono a gruppi coreani.

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Tutte le case automobilistiche italiane ad eccezione della Lamborghini appartengono ad un gruppo italiano.Tutte le case automobilistiche tedesche ad eccezione della Opel appar-tengono a gruppi tedeschi.Tutte le case automobilistiche britanniche sono in mani straniere ad ec-cezione dell’Aston Martin che è “italo-britannica” (nel dicembre 2012 il fondo Investindustrial della famiglia Bonomi diventa socio di riferimento).

Da questa considerazione si può dedurre che le case automobilistiche inglesi sono le più “richieste” nel mondo: le migliori perché hanno un potenziale intrinseco superiore dovuto alla nazione d’origine.

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Considerazioni storicheEmergono subito due considerazioni storiche la prima riguarda la Lam-borghini: la storia si ripete, ancora una volta c’è una “alleanza” italo-te-desca e ancora una volta, a mio modesto parere, i risultati ottenuti non li ritengo del tutto soddisfacenti. La seconda considerazione riguarda i due costruttori inglesi Jaguar e Land Rover che ora appartengono al gruppo Tata. Anche questa volta la storia si ripete ma con dinamiche diverse: l’India è stata una colonia inglese ed ora due case automobilistiche inglesi sono possedute da un gruppo indiano. Complimenti a Ratan Tata (presidente di Tata Motors) che, quasi con spirito revanscista, porta l’India ad una nemesi storica nei confronti dell’Inghilterra.

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Collaborazioni extra > Condivisione di motori

Le case automobilistiche appartenenti allo stesso gruppo industriale con-dividono, ovviamente, gli stessi motori. Ci sono però anche altre collabo-razioni dovute: all’esigenza di ridurre i costi, alla mancanza di Know-how per la costruzione di propulsori efficienti, alla necessità di avere propulso-ri particolarmente prestazionali ecc.

ECCO LE CONDIVISIONI DI MOTORI PIÙ NOTE*• L’Aston Martin Cygnet usava il motore da 1,3 litri a benzina della Toyo-

ta iQ.• PSA (Citroën C-Zero e Peugeot iOn) e Mitsubishi i-MiEV condividono

il motore elettrico.• PSA (Citroën C1 e Peugeot 107) e Toyota Aygo condividono il motore

1,0 litri a benzina.• PSA (Citroën Nemo, Peugeot Bipper Tepee) usano i motori della Fiat

Qubo.• PSA, Ford, Jaguar e Land Rover condividono il 2,2 litri a gasolio.• Citroën C4 Aircross e Mitsubishi ASX condividono alcuni motori.• BMW e PSA condividono il motore 1,6 litri turbo benzina.• Fiat sedici e Suzuki SX4 condividono alcuni motori.• La Ford Ka usa i motori della Fiat 500.• Ford, Mazda e Volvo condividono il motore 1,6 litri turbo a benzina.• La Great Wall Steed 5 usa un motore Mitsubishi.• Jeep Compass e Infiniti Q50 usano il motore Mercedes 2,1 litri CDI.• La Lotus usa sempre e solo motori Lexus e Toyota.• La Mercedes Citan usa alcuni motori della Renault Kangoo.• Nissan e Renault condividono moltissimi motori (alleanza Renault-Nis-

san).• Opel Agila e Suzuki Splash condividono i motori.

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• L’Opel Combo usa i motori della Fiat Doblò.• La Pagani Huayra usa il motore da 6,0 litri Mercedes AMG.• La Tata usa alcuni motori Fiat (alleanza Fiat-Tata).• Subaru BRZ e Toyota GT86 condividono il motore da 2,0 litri a benzina.• Subaru Trezia e Toyota Verso-S condividono i motori.• Suzuki Alto e Nissan Pixo condividevano il motore.

*nel 2013; cilindrate espresse in litri

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Collaborazioni extra > Condivisione di singoli modelli

Quando una casa automobilistica sceglie di ridurre drasticamente i costi di produzione oppure non ha il Know-How necessario alla costruzione di alcuni tipi di vetture (ad esempio citycar piuttosto che veicoli commer-ciali) opta per condividere singoli modelli a seconda delle necessità e non solo all’interno dello stesso gruppo industriale. Il risultato: circolano sempre più auto simili o identiche!

ECCO LE PIÙ NOTE CONDIVISIONI DI MODELLI*ABARTHAbarth 500, Fiat 500 e Ford Ka.Abarth 500c e Fiat 500c.Abarth Punto e Fiat Punto.

ASTON MARTINAston Martin Cygnet e Toyota iQ.

CHEVROLETChevrolet Malibu e Opel Insignia.Chevrolet Volt e Opel Ampera.Chevrolet Trax e Opel Mokka.Chevrolet Captiva e Opel Antara.

CITROËNCitroën C-Zero, Mitsubishi i-MiEV e Peugeot iOn.Citroën C1, Peugeot 107 e Toyota Aygo.Citroën C5 e Peugeot 508.Citroën Nemo, Peugeot Bipper e Fiat Qubo.Citroën Berlingo e Peugeot Partner Tepee.

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Citroën C8 e Peugeot 807.Citroën C4 Aircross e Mitsubishi ASX.

FIATFiat 500, Abarth 500 e Ford Ka.Fiat 500c e Abarth 500c.Fiat Punto e Abarth Punto. Fiat Qubo, Citroën Nemo e Peugeot Bipper.Fiat Doblò e Opel Combo.Fiat Sedici e Suzuki SX4.

FORDFord Ka, Fiat 500 e Abarth 500.Ford Mondeo e Volvo S80.

HYUNDAIHyundai i10 e Kia Picanto.Hyundai i20 e Kia Rio.Hyundai i30 e Kia Cee’d.Hyundai i30 Wagon e Kia Cee’d Sportswagon.Hyundai ix20 e Kia Venga.Hyundai ix35 e Kia Sportage.Hyundai Santa Fe e Kia Sorento.

JEEP Jeep Grand Cherokee e Mercedes M.

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KIAKia Picanto e Hyundai i10.Kia Rio e Hyundai i20. Kia Cee’d e Hyundai i30.Kia Cee’d Sportswagon e Hyundai i30 Wagon.Kia Venga e Hyundai ix20.Kia Sportage e Hyundai ix35.Kia Sorento e Hyundai Santa Fe.

MERCEDES Mercedes Citan e Renault Kangoo.Mercedes M e Jeep Grand Cherokee.

MITSUBISHIMitsubishi i-MiEV, Peugeot iOn e Citroën C-Zero.Mitsubishi ASX e Citroën C4 Aircross.

OPELOpel Ampera e Chevrolet Volt.Opel Insignia e Chevrolet Malibu.Opel Combo e Fiat Doblò.Opel Mokka e Chevrolet Trax.Opel Antara e Chevrolet Captiva.Opel Agila e Suzuki Splash.

PEUGEOTPeugeot iOn, Citroën C-Zero e Mitsubishi i-MiEV.Peugeot 107, Citroën C1 e Toyota Aygo.Peugeot 508 e Citroën C5.

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Peugeot Bipper, Citroën Nemo e Fiat Qubo.Peugeot Partner Tepee e Citroën Berlingo.Peugeot 807 e Citroën C8.

PORSCHEPorsche Cayenne e Volkswagen Touareg.

RENAULTRenault Kangoo e Mercedes Citan.

SEATSeat Mii, Skoda Citigo e Volkswagen Up!Seat Toledo e Skoda Rapid.Seat Alhambra e Volkswagen Sharan.

SKODASkoda Citigo, Seat Mii e Volkswagen Up!Skoda Rapid e Seat Toledo.Skoda Superb e Volkswagen Passat.

SUBARUSubaru BRZ e Toyota GT86.Subaru Trezia e Toyota Verso-S.

SUZUKISuzuki Splash e Opel Agila.Suzuki SX4 e Fiat Sedici.

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TOYOTAToyota iQ e Aston Martin Cygnet.Toyota Aygo, Peugeot 107 e Citroën C1.Toyota GT86 e Subaru BRZ.Toyota Verso-S e Subaru Trezia.

VOLKSWAGENVolkswagen Up!, Skoda Citigo e Seat Mii.Volkswagen Passat e Skoda Superb.Volkswagen Sharan e Seat Alhambra.Volkswagen Touareg e Porsche Cayenne.

VOLVOVolvo S80 e Ford Mondeo.

*nel 2013

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Tecnica > Piattaforme

Questa sezione (TECNICA) è da considerarsi come spunto di riflessione e non come verità assoluta: è stata trattata senza pretese di esaustività.

PIATTAFORME AUTOMOBILISTICHEUna piattaforma automobilistica è un’insieme condiviso di progettazione comune, ingegneria, sforzi produttivi, nonché i principali componenti per un certo numero di modelli o tipi di automobili normalmente provenienti dallo stesso gruppo industriale. È una “prassi” in uso nell’industria au-tomobilistica per ridurre i costi associati allo sviluppo di modelli basan-doli su un numero minore di piattaforme. Questa strategia consente alle aziende di creare modelli distinti dal punto di vista del design su basi si-mili. I componenti meccanici principali che costituiscono una piattaforma automobilistica sono: il pianale, gli assali anteriori e posteriori con la rela-tiva distanza, il meccanismo di sterzo e il tipo di servosterzo, il tipo di so-spensioni anteriori e posteriori, il posizionamento e la scelta del motore.

Pregi: ottima flessibilità d’uso degli stabilimenti, maggiore uso degli im-pianti dovuto all’incremento della produttività, riduzione del numero di piattaforme, inferiore numero di componenti, bassi costi di sviluppo, au-mento della qualità e dell’innovazione, standardizzazione globale e diver-sificazione della produzione.

Difetti: auto simili o identiche con nomi diversi, difficoltà nella compatibi-lità tra i componenti comuni alla piattaforma e quelli che variano per ogni modello, c’è il rischio che i prodotti più costosi vengano percepiti come convenienti e viceversa può aumentare il prezzo dei modelli economici, infine, in caso di richiami, i modelli coinvolti rischiano di essere parecchi.

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POTENZA E CURVE CARATTERISTICHE DEL MOTORENon si possono paragonare i motori confrontando semplicemente la loro potenza massima o la cilindrata: iniziamo ad applicare un po’ di fisica!Che cos’è la potenza? Fisicamente la potenza è una misura della quanti-tà di lavoro prodotta nell’unità di tempo: è una grandezza strettamente dipendente dalla presenza di uno spostamento (rotazione nel caso dei motori). Nelle formule fisiche viene definita come la forza moltiplicata per la velocità e nei motori il principio è lo stesso con l’aggiunta di una costante. Nel motore le rotazioni per minuto (rpm) rappresentano la ve-locità mentre la coppia motrice (Nm) corrisponde alla forza. Quest’ultima viene data dal motore alla trasmissione, varia al variare delle rotazioni per minuto ed ha un valore massimo ad un determinato regime di giri (inferiore a quello di potenza massima) oltre al quale essa diminuisce ma, aumentando la velocità angolare, la potenza sale fino ad un dato regime dove l’aumento dei giri del motore non compensa più la diminuzione di coppia. A questo punto si ha il valore più alto che corrisponde alla poten-za massima. Se la coppia motrice restasse costante la potenza del motore salirebbe di pari passo con il numero di giri, invece oltre un certo valore la diminuzione della coppia motrice non è più compensata dal numero di giri pertanto la potenza del motore scende. Esiste tuttavia un compro-messo: i motori con curva di coppia piatta.

I motori a benzina, per le loro specifiche, sono in grado di raggiungere elevati valori di rpm mentre quelli a gasolio “privilegiano” i Nm. Ecco dunque la formula per calcolare la potenza: Kw = Nm*rpm/9550. Per quella massima, Nm ed rpm da inserire devono corrispondere con quelli disponibili alla potenza massima, in base ai grafici delle curve caratteristi-che del motore mostrati in seguito.

Tecnica > Motore

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La velocità massima dipende dalla potenza massima mentre l’accelera-zione massima, a un determinato rapporto del cambio, si raggiunge in corrispondenza del regime di coppia massima. Il motore deve, però, vin-cere una forza resistente complessiva che aumenta con l’aumentare della velocità e comprende: inerzia, attriti, resistenza aerodinamica, massa del veicolo ecc.La potenza richiesta all’automobile per avanzare varia con linearità al va-riare della velocità sino a una certa soglia (circa 30 Km/h) per poi es-sere proporzionale al cubo della velocità. Ne segue che per andare ad un’andatura doppia bisogna che la potenza aumenti di otto volte, cioè del cubo della velocità. Considerando la potenza assorbita, essa viene profondamente influenzata dalla massa della vettura e dall’efficienza ae-rodinamica.

Ecco alcune linee guida “generali”:• All’aumento della cilindrata corrisponde un aumento dei Nm disponi-

bili e dei consumi.• Maggiore è la potenza massima, maggiore è la velocità massima e

l’accelerazione di contro la ripresa cala e i consumi crescono.• Con rpm elevati si possono raggiungere velocità massime superiori, a

scapito dei consumi.• Maggiore è il valore di coppia motrice, maggiore sarà l’accelerazione.• L’accelerazione massima si ha quando il valore di coppia alla ruota (che

è influenzato dal cambio) è massimo.• Maggiore è la ripresa, conferita dal motore, minori sono i consumi.

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Le curve caratteristiche del motore mostrano l’andamento della coppia e della potenza al variare delle rotazioni per minuto.

Nelle figure A e C si possono notare due esempi di motori con curva di coppia piatta (il compromesso migliore) in cui c’è una spinta omogenea in un’ampia fascia di funzionamento: questi sono motori molto elastici che consentono una buona dose di potenza già a bassi regimi. Se il mas-simo della coppia si trova invece ad elevate rotazioni per minuto e la curva ha una forma appuntita la potenza sarà concentrata nelle zone alte del contagiri e il motore risulterà pigro in basso. Nel confronto tra le curve delle figure A e B si nota che, nonostante la potenza sia simile, il primo motore ha più coppia in basso e ciò consente di avere una ripresa miglio-re. Infatti, quando la curva della coppia è decrescente con il crescere del numero dei giri, si ha più elasticità di marcia (ripresa).

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Coppia(Nm)

Velocità motore (rpm x 1000)

Figura A Potenza(Kw)

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Figura B

Velocità motore (rpm x 1000)

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Coppia(Nm)

Potenza(Kw)

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Figura C

Velocità motore (rpm x 1000)

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Coppia(Nm)

Potenza(Kw)

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POTENZA SPECIFICALa potenza specifica, ossia la potenza riferita a un litro di cilindrata, è l’elemento più importante per valutare il rendimento effettivo di un mo-tore perché indica il grado di utilizzo della cilindrata a disposizione. È il rapporto tra la potenza massima erogata e la cilindrata totale cioè: CV/l (la cilindrata viene espressa in litri). Indica quanto viene sfruttata la cilindrata per ottenere la potenza: più ele-vato è il valore ottenuto più potenza si riesce ad ottenere senza aumen-tare la cilindrata (che farebbe crescere i consumi e le dimensioni del mo-tore). I benefici maggiori si riscontrano, però, in accelerazione e ripresa.Analogamente esiste anche un’altra formula, meno importante, derivata da quella principale cioè Nm/l che riguarda la coppia massima per litro di cilindrata. Più elevato è il valore Nm/l ottenuto più coppia si riesce ad ottenere senza aumentare la cilindrata.

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INDICE DI ELASTICITÀ DINAMICAL’indice di elasticità dinamica indica la ripresa che un propulsore è in gra-do di fornire, come ho già accennato in relazione alle curve caratteristi-che, quando la curva della coppia è decrescente con il crescere del nu-mero dei giri si ha più elasticità di marcia (ripresa). Da questa definizione si ha la seguente formula.

n1 = numero di giri corrispondenti alla potenza massiman2 = numero di giri corrispondenti alla coppia massimaC1 = coppia Nm corrispondente alla potenza massimaC2 = coppia Nm massimaC1 = 716,2*(Nmax/n1) = coppia in Kgm (da convertire in Nm)Nmax = potenza massima in CV

Ie= C2/C1*n1/n2

L’elasticità dinamica di un motore si considera elevata per Ie>3; buona per Ie compreso tra 2 e 3; bassa per Ie<2. Tuttavia, essendo la ripresa influenzata anche da altri fattori, nel caso in cui un’auto abbia un basso valore di Ie ma la sua massa risulti contenuta e/o i rapporti del cambio siano corti e ravvicinati avrà comunque una buona/elevata ripresa.

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INDICE DI SPORTIVITÀÈ un valore che indica il grado di sportività di un motore, si calcola mol-tiplicando la velocità media del pistone con la pressione media effettiva. Dove la velocità media del pistone indica l’esasperazione della meccani-ca (quanto un’auto è propensa alla pista) mentre la pressione media effet-tiva è il rapporto fra lavoro utile per ciclo e cilindrata, più generalmente l’esasperazione della fluidodinamica nella combustione (con diminuzione dei consumi ed incremento della coppia nel caso di pressioni elevate).

Vm = (2nC)/60Vm = velocità media in m/sn = numero di giri corrispondenti alla potenza massimaC = corsa espressa in m

pme = (120*Pmot)/(n*V)Pmot = potenza espressa in Wattn = numero di giri corrispondenti alla potenza massimaV = la cilindrata in m3

pme = pressione media effettiva in Pa (Pascal) da convertire in Bar

Is = Vm*pme

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RAPPORTO DI COMPRESSIONEL’adozione di alti rapporti di compressione innalza la pressione media ef-fettiva (appena citata) nel cilindro per cui è possibile ottenere elevate po-tenze con cilindrate ridotte e ridurre il consumo specifico di carburante.

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RAPPORTI DI TRASMISSIONEI rapporti di trasmissione di un’auto funzionano con lo stesso principio del cambio della bicicletta, servono cioè a dare più coppia alla ruota o più velocità. Le prime marce trasmettono più forza possibile alle ruote perché il veicolo è fermo e deve iniziare a muoversi poi, progressivamen-te, si passa ai rapporti di velocità in cui l’accelerazione viene “trascurata” favorendo invece la velocità.

Rapporto di coppia > 1:1 Rapporto neutro = 1:1 Rapporto di velocità < 1:1

Le case automobilistiche, pur di ridurre i consumi, nei propri modelli ricor-rono, a volte, all’uso di marce lunghe (invece di aumentare il numero di rapporti). Analogamente altre usano quelle corte per aumentare ripresa e l’accelerazione. La lunghezza si determina paragonando ogni marcia ad 1:1 che è il rapporto neutro: maggiore è il valore rispetto a 1:1 più corta è la marcia, minore è il rapporto rispetto ad 1:1 più lunga è la marcia. Ad esempio 0,667:1 è un rapporto lunghissimo volto solo ed esclusivamente a ridurre i consumi.

Esempio di cambio manuale a 6 marce (con rapporti corti e ravvicinati)1a 3,538:1 rapporto di coppia2a 1,913:1 rapporto di coppia3a 1,407:1 rapporto di coppia4a 1,091:1 rapporto neutro5a 0,9697:1 rapporto di velocità6a 0,8611:1 rapporto di velocità

Tecnica > Cambio

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NUMERO DI RAPPORTINel 2002 la BMW introdusse per la prima volta un cambio a 6 marce, nel 2003 la Mercedes raggiunse i 7 rapporti e nel 2007 la Lexus arrivò ad 8. Maggiore è il numero di marce migliore è la spaziatura complessiva fra i rapporti. I benefici sono rilevanti per: consumi, comfort acustico, ripresa e accelerazione. Ad esempio se in un cambio a 6 rapporti si possono avere i primi 3 di coppia in uno con 7 se ne possono avere 4 e possono salire a 5 nel caso di uno a 8. I rapporti di velocità invece diventano lun-ghi (per favorire la velocità massima) o lunghissimi (è il caso di un cambio automatico ZF a 8 rapporti in cui l’ultimo ha l’unico scopo di abbassare il regime di rotazione del motore). In conclusione i rapporti di coppia sono più corti e quelli di velocità più lunghi. Ecco spiegato il motivo per cui le vetture con una massa superiore alle 2 tonnellate sono “obbligate” a montare un cambio con almeno 8 rapporti mentre quelle sportive ne usano al massimo 7.

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Esempio di cambio robotizzato a doppia frizione a 7 marce1a 3,4:12a 2,19:13a 1,63:14a 1,28:15a 1,09:16a 0,86:17a 0,72:1

Esempio di cambio automatico sequenziale a 8 marce1a 4,696:12a 3,130:13a 2,104:14a 1,667:15a 1,285:16a 1,000:17a 0,839:18a 0,667:1

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TIPI DI TRASMISSIONIÈ difficilissimo paragonare i diversi tipi di cambi poiché, ad esempio, an-che un cambio robotizzato a doppia frizione Ferrari è diverso rispetto ad un doppia frizione Mercedes. Solo ed esclusivamente con un test su strada si possono realmente capire le qualità di un cambio.

Ecco alcune “linee guida generali” da considerare relative• Cambio manuale

Pregi: semplice, affidabile, economico, poca manutenzione e di-vertimento di guida (per i “puristi”).Difetti: affaticante nell’uso specialmente per chi guida nel traffi-co.

• Cambio automatico sequenzialePregi: dolcezza di funzionamento, comfort e intelligenza elettro-nica applicata.Difetti: costi costruttivi elevati, complessità del sistema, difficoltà di conservare l’affidabilità e aumenti dei consumi (se il numero di rapporti è basso).

• Cambio automatico a variazione continuaPregi: facilità costruttiva, fluidità di marcia, il motore rimane sem-pre in “regime” e i consumi medi diminuiscono.Difetti: scarsa resistenza a coppie e potenze elevate, sensazione di guida non coinvolgente e notevole manutenzione.

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• Cambio robotizzatoPregi: bassi costi di produzione, semplicità costruttiva, facilità di manutenzione ed economia di esercizio.Difetti: scarso comfort a causa del taglio di potenza tra il passag-gio da un rapporto all’altro con relativa ripresa (è lento e brusco) e minore affidabilità rispetto al cambio manuale.

• Cambio robotizzato a doppia frizionePregi: cambi di marcia fulminei, dolcezza di funzionamento stra-ordinaria, consumi ridotti.Difetti: complessità costruttiva, costi elevati di progettazione e manutenzione costosa.

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RAPPORTO MASSA/POTENZAIndipendentemente dalla potenza a disposizione se la massa della vet-tura è eccessiva può peggiorare: l’accelerazione, la ripresa, i consumi, la durata dei pneumatici, gli spazi d’arresto ecc. Da queste considerazioni si può dedurre che una riduzione della massa, anche minima, porta a benefici enormi. Un calo di 100 Kg, ad esempio, fa risparmiare da 0,3 a 0,5 l/100 Km e una vettura di 1200 Kg raggiunge i 100 Km/h da fermo 6 metri prima rispetto ad una di 1300 Kg. Il rapporto massa/potenza risulta dunque particolarmente utile per determinare le doti di accelerazione di una vettura (mentre per la velocità massima è più importante l’aero-dinamica). Applicando una semplice formula Kg/CV si trova il rapporto massa/potenza e il risultato determina quanti Kg deve spostare ogni CV: meno sono, meglio è!Nel caso in cui si vogliano usare dei valori direttamente proporzionali rispetto a potenza specifica, indice di sportività, indice di elasticità e rap-porto di compressione si usa il rapporto CV/t (t=tonnellate).

Tecnica > Massa

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RAPPORTO MASSA/FORZAIl rapporto massa/forza, derivato da quello massa/potenza, si usava ra-ramente e solo per confrontare vetture dalle prestazioni elevatissime ma con la diffusione dei motori turbo è un utile termine di paragone anche tra le auto normali. Definisce quanto elevata sia la “spinta” rispetto alla massa e di conseguenza lascia intendere quanto violenta sia l’accelera-zione.

Essendo in fisica F = m*a ne deriva che a = F/m. Ossia, nel nostro caso, a = Kg/C2 (a = m/F). F = forzam = massaa = accelerazioneC2 = coppia Nm massima

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BARICENTROIl baricentro è il punto dove è concentrata la massa di un corpo. Nelle auto si identifica un baricentro globale che è un punto, all’interno del-la vettura, dove possiamo ipotizzare di applicare la risultante peso della vettura. Tanto più basso è il punto in cui si trova il baricentro, rispetto al suolo, tanto meglio è per la dinamica della vettura perché si “disturba” meno l’equilibrio del mezzo. Per poter capire quanto propensa sia una vettura per l’uso in pista, oltre alla velocità media del pistone, si usa il baricentro o più in generale l’altezza da terra.

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DISTRIBUZIONE TRA GLI ASSILa distribuzione del peso tra gli assi (anteriore e posteriore) influisce sulla maneggevolezza e sulla stabilità. L’auto deve rispondere contemporane-amente a due esigenze opposte: deve cambiare con facilità direzione di marcia e deve mantenere la propria traiettoria anche in caso di brusche sollecitazioni senza sbilanciarsi. In sintesi la vettura deve essere maneg-gevole a bassa velocità e stabile ad alta velocità: più peso avremo sull’an-teriore più l’auto sarà maneggevole, più peso avremo sul posteriore e più sarà stabile. Conoscendo pertanto la distribuzione della massa tra i due assi (espressa in percentuale) possiamo intervenire con acceleratore e freno, in modo mirato e preciso, variando la distribuzione del peso ed evitando pericolosi trasferimenti di carico. Le auto sottosterzanti hanno tipicamente più massa sull’asse anteriore mentre quelle sovrasterzanti ne hanno di più su quello posteriore. In quest’ultimo caso il comportamento è più sportivo perché è più semplice massimizzare la trazione in accelerazione. La soluzione più equilibrata è comunque una ripartizione del 50% (tra i due assi).

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ESEMPIO LOTUSLa Lotus è la casa automobilistica che meglio sfrutta la massa delle pro-prie autovetture sia in termini di rapporto massa/potenza e massa/forza che di baricentro e distribuzione tra gli assi. Esaminando la “piccola” Elise Club Racer si hanno i seguenti, ottimi, ri-sultati.

Rapporto massa/potenza: 6,26 Kg/CV.Rapporto massa/forza: 5,32 Kg/Nm.Altezza: 112 cm.Distribuzione tra gli assi: anteriore 39% e posteriore 61%.

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TENUTA DI STRADASi può ottenere una buona tenuta di strada in moltissimi modi. Innanzi-tutto è fondamentale avere dei pneumatici adeguati, che non necessaria-mente devono disporre di un’impronta a terra enorme. Una vettura dalla massa contenuta garantisce una migliore sopportazione delle accelera-zioni laterali. La trazione integrale permanente, se disponibile, garantisce un surplus di motricità sui fondi viscidi. Un altro contributo viene dato dal tipo di sospensioni, dalla loro geometria e dalla loro taratura. A seguire il passo (distanza tra il centro delle ruote anteriori e il centro di quelle po-steriori) che deve essere il più ampio possibile e le carreggiate (distanza tra le ruote dello stesso asse) per le quali è valido lo stesso concetto. Da non dimenticare il baricentro, che ho già precedentemente citato, e la deportanza che riguarda l’aerodinamica (proseguendo c’è una sezione dedicata).

Tecnica > Assetto

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MANEGGEVOLEZZA L’agilità di un veicolo è influenzata notevolmente dalla sua massa, non a caso le citycar sono piuttosto leggere, e dalla distribuzione tra gli assi della stessa. Un passo corto e delle carreggiate contenute agevolano l’a-gilità ma non garantiscono una ottima tenuta di strada. Per coniugare queste due esigenze contrapposte alcuni costruttori hanno sviluppato un sistema di sterzatura integrale con 4 ruote sterzanti che, a bassa velocità, girano nello stesso senso di quelle anteriori mentre, dopo aver superato una certa soglia, girano in senso opposto. Tenuta di strada, maneggevo-lezza e stabilità raggiungono così un equilibrio perfetto.

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STABILITÀNon è sufficiente che un’autovettura abbia una buona tenuta di strada e una buona maneggevolezza, è importante che essa sia capace di reagire in modo composto a brusche variazioni di traiettoria, come, ad esempio, quando si è costretti a sterzare bruscamente per evitare un ostacolo im-provviso per poi rientrare in traiettoria. Per la stabilità un baricentro basso e delle carreggiate ampie sono prerogative fondamentali. Il test dell’alce ha proprio lo scopo di mettere alla prova la stabilità dei veicoli in termini di rischio di ribaltamento.

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COMFORTTenuta di strada, maneggevolezza e stabilità non possono però penaliz-zare eccessivamente il comfort di marcia. All’interno dell’abitacolo deve esserci spazio a sufficienza per tutti gli occupanti senza che questi si sentano oppressi in un ambiente ristretto e poco illuminato. Lo scopo dei costruttori è quello di trovare soluzioni innovative per aumentare lo spazio a disposizione per l’abitacolo e allo stesso tempo diminuire gli ingombri esterni (per diminuire la massa). Un passo più lungo e delle carreggiate più ampie consentono, oltre ai già citati vantaggi per le qualità dinamiche, anche un miglioramento della qualità della vita a bordo: ad un comportamento meno nervoso della vettura si aggiungono lo spazio in più per le ginocchia e sul divano poste-riore. Infine anche sopra la testa un buon “margine” non dovrebbe mai mancare, nemmeno nei posti posteriori delle coupé.All’esterno le sospensioni devono filtrare le irregolarità dell’asfalto senza trascurare il feeling di guida. Ciò porta a dei compromessi per la loro taratura perché si equilibrano le esigenze di comfort con quelle di guida-bilità: ammortizzatori eccessivamente morbidi causerebbero elevati tra-sferimenti di carico mentre quelli eccessivamente rigidi trasmetterebbero ogni irregolarità del fondo stradale. Proprio per questo motivo sono state inventate le sospensioni attive le quali consentono, soprattutto quelle più tecnologiche, di lasciar scegliere al guidatore tra alcune modalità di smorzamento. L’ultima considerazione va fatta sui cerchi in lega di grandi dimensioni: penalizzano il comfort nonostante l’estetica ne tragga van-taggio.

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PNEUMATICIL’unico punto di contatto tra la vettura e l’asfalto sono gli pneumatici e già questo fa capire la loro importanza. La resistenza al rotolamento è la capacità di un pneumatico di produrre il minor attrito possibile con l’asfalto senza pregiudicare la tenuta di strada, è un valore presente nell’etichetta d’acquisto perché influenza i consumi di carburante.Il comfort acustico, anche in questo caso presente nell’etichetta d’acqui-sto, è un valore espresso in dB che misura appunto la quantità di rumore prodotta dal rotolamento.La durata dei pneumatici non viene molto considerata comunque vale la pena accennare qualcosa in merito, ecco i valori che portano ad un’usura rapida dei pneumatici: una mescola morbida, una velocità elevata, una massa elevata del veicolo, un’eccessiva portanza aerodinamica.A mio avviso un caso potrebbe essere quello della Bugatti Veyron: un’au-tovettura capace di raggiungere velocità superiori ai 400 Km/h ma, ripeto a mio avviso, i pneumatici hanno una durata limitata.

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RESISTENZALa resistenza è la forza aerodinamica che agisce in direzione parallela, e con verso opposto, alla direzione del moto dell’auto. In essa il coef-ficiente adimensionale di forma (Cx) determina quanto sia ben profilata la carrozzeria mentre la superficie frontale (A) indica l’estensione della sezione. Come risultato si ha il CxA (più basso è questo valore minore è la resistenza all’avanzamento). Ecco la formula completa: D = 1/2pV2CxA.

D = resistenzap = densità dell’ariaV2 = velocità al quadratoA = superficie frontaleCx = coefficiente adimensionale di forma

p al variare di temperatura, umidità relativa e pressione

P U.R. T Psat Densità Aria

(mbar - hPa) (%) (C°) mbar (Kg/m3)

1013,25 0 15 17,05 1,225

Tecnica > Aerodinamica

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Densità vs Temperatura

P U.R. T Psat Densità Aria p/pstd

1013,25 0 -10 2,86 1,341 1,095

1013,25 0 -5 4,21 1,316 1,075

1013,25 0 0 6,11 1,292 1,055

1013,25 0 5 8,72 1,269 1,036

1013,25 0 10 12,28 1,247 1,018

1013,25 0 15 17,05 1,225 1,000

1013,25 0 20 23,38 1,204 0,983

1013,25 0 25 31,67 1,184 0,966

1013,25 0 30 42,43 1,164 0,951

1013,25 0 35 56,22 1,146 0,935

1013,25 0 40 73,75 1,127 0,920

1013,25 0 45 95,81 1,109 0,906

1013,25 0 50 123,35 1,092 0,892

Page 69: Automotive know how

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Densità vs U.R.

P U.R. T Psat Densità Aria p/pstd

1013,25 0 15 17,05 1,225 1,000

1013,25 10 15 17,05 1,224 0,999

1013,25 20 15 17,05 1,223 0,999

1013,25 30 15 17,05 1,223 0,998

1013,25 40 15 17,05 1,222 0,997

1013,25 50 15 17,05 1,221 0,997

1013,25 60 15 17,05 1,220 0,996

1013,25 70 15 17,05 1,220 0,996

1013,25 80 15 17,05 1,219 0,995

1013,25 90 15 17,05 1,218 0,994

P U.R. T Psat Densità Aria p/pstd

1013,25 0 50 123,35 1,092 0,892

1013,25 10 50 123,35 1,087 0,888

1013,25 20 50 123,35 1,082 0,883

1013,25 30 50 123,35 1,077 0,879

1013,25 40 50 123,35 1,072 0,875

1013,25 50 50 123,35 1,067 0,871

1013,25 60 50 123,35 1,062 0,867

1013,25 70 50 123,35 1,057 0,863

1013,25 80 50 123,35 1,052 0,859

1013,25 90 50 123,35 1,047 0,855

Page 70: Automotive know how

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Densità vs Pressione

P U.R. T Psat Densità Aria p/pstd

1013,25 0 15 17,05 1,225 1,000

988,25 0 15 17,05 1,195 0,975

963,25 0 15 17,05 1,165 0,951

938,25 0 15 17,05 1,134 0,926

913,25 0 15 17,05 1,104 0,901

888,25 0 15 17,05 1,074 0,877

863,25 0 15 17,05 1,044 0,852

838,25 0 15 17,05 1,013 0,827

813,25 0 15 17,05 0,983 0,803

788,25 0 15 17,05 0,953 0,778

763,25 0 15 17,05 0,923 0,753

738,25 0 15 17,05 0,893 0,729

713,25 0 15 17,05 0,862 0,704

Page 71: Automotive know how

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Ora concretizziamo questo concetto con un esempio. I grafici che seguono riportano la resistenza all’avanzamento della Ferrari F430 Scuderia: Cx = 0,33; A = 2,02 mq; CxA = 0,66.

Da queste considerazioni si può capire che la resistenza all’avanzamento aumenta in modo esponenziale all’aumentare della velocità e, proprio per questo motivo, consumi e velocità massima dipendono strettamente dal CxA.

Page 72: Automotive know how

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4000

3000

2000

1000

00 100 200 300 400

Asse X = Km/h Asse Y = ResistenzaTemperatura = -10°

0 100 200 300 400

4000

3000

2000

1000

0

Asse X = Km/h Asse Y = ResistenzaTemperatura = 15°

0 100 200 300 400

4000

3000

2000

1000

0

Asse X = Km/h Asse Y = ResistenzaTemperatura = 50°

Page 73: Automotive know how

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4000

3000

2000

1000

00 100 200 300 400

Asse X = Km/h Asse Y = ResistenzaTemperatura = -10°

0 100 200 300 400

4000

3000

2000

1000

0

Asse X = Km/h Asse Y = ResistenzaTemperatura = 15°

0 100 200 300 400

4000

3000

2000

1000

0

Asse X = Km/h Asse Y = ResistenzaTemperatura = 50°

Page 74: Automotive know how

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4000

3000

2000

1000

00 100 200 300 400

Asse X = Km/h Asse Y = ResistenzaTemperatura = -10°

0 100 200 300 400

4000

3000

2000

1000

0

Asse X = Km/h Asse Y = ResistenzaTemperatura = 15°

0 100 200 300 400

4000

3000

2000

1000

0

Asse X = Km/h Asse Y = ResistenzaTemperatura = 50°

Page 75: Automotive know how

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PORTANZAA 100 km/h una riduzione del Cx di una vettura da 0,29 a 0,28 farebbe ottenere un risparmio di carburante pari a quello che si procurerebbe potendo togliere 100 kg di massa. È impossibile, però, ridurre di molto la resistenza aerodinamica perché si avrebbe come risultato delle autovet-ture dal design sconcertante e con molta portanza. Quest’ultima, in par-ticolare, influisce sulla tenuta di strada al crescere della velocità perché è una forza che porta ad una diminuzione dell’aderenza della vettura al crescere della velocità (negli aerei serve per decollare). Per contrastarla esistono, ad esempio, alettoni e spoiler che hanno lo scopo di creare deportanza cioè una forza contrastante opposta. Resistenza e deportanza sono in antitesi (a meno che l’auto non abbia un’aerodinamica attiva) per-ché è impossibile avere un profilo molto penetrante con delle appendici aerodinamiche molto sporgenti. Il coefficiente adimensionale di forma della portanza è il Cz: ad un alto valore corrisponde poca portanza e mol-ta deportanza ma anche un Cx peggiore.

Page 76: Automotive know how

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EFFICIENZA AERODINAMICAL’efficienza aerodinamica è il rapporto tra portanza e resistenza. La for-mula è la seguente: E = Cz/Cx. Il risultato è, ovviamente, un valore adi-mensionale. Maggiore sarà E, migliore sarà il rendimento aerodinamico.

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TENUTA DI STRADASe una vettura ha un ottimo Cx ma un pessimo Cz i costruttori dovranno compensare, per motivi di stabilità, questa carenza in qualche modo o limitarne la velocità massima. Contrariamente le auto con molta depor-tanza sono sicure, hanno una tenuta di strada straordinaria e sono “pre-disposte” per un uso in pista.

Page 78: Automotive know how

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ESEMPIO FERRARIPer poter capire l’efficienza aerodinamica l’esempio migliore è la gamma Ferrari:

California Cx 0,32 Cz n.d. E n.d.

458 Italia Cx 0,33 Cz 0,36 E 1,09

458 Italia Speciale Cx 0,35 Cz 0,525 E 1,5

FF Cx 0,329 Cz 0,200 E 0,608

F12 Berlinetta Cx 0,299 Cz 0,334 E 1,12

Page 79: Automotive know how

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MOTORE INTERNAZIONALE DELL’ANNO 2013Il motore internazionale è un evento automobilistico dedicato ai motori, ha lo scopo di premiare i motori migliori nelle rispettive categorie.

Categoria motore internazionale dell’anno

1° 479 punti: Ford 999cc tre cilindri turbo (Ford Fiesta, B-Max, Focus, C-Max e Grand C-Max).

2° 408 punti: Volkswagen 1,4 litri TSI TwinCharger (Volkswagen Polo, Beetle, Golf Variant, Golf Plus, Golf Cabriolet, Scirocco, Eos, Jetta, CC, Tiguan, Touran/Cross Touran, Passat, Audi A1, A3, Seat Ibiza FR, Alhambra, Ibiza Cupra e Skoda Fabia RS).

3° 247 punti: BMW 2 litri twin-turbo quattro cilindri benzina (BMW 125i, 320i, 328i, 520i, 528i, Z4 20i, Z4 28i, X1 20i, X1 28i, X3 20i e X3 28i).

4° 245 punti: Porsche 2,7 litri DI (Porsche Boxster e Cayman).5° 233 punti: Ferrari 6,3 litri V12 (Ferrari F12 Berlinetta).6° 197 punti: BMW/PSA 1,6 litri turbo benzina (Mini Cooper S, Clubman

Cooper S, Countryman Cooper S, Coupé/Roadster Cooper S, Pace-man Cooper S, Cooper Works, Clubman Cooper Works, Coupé/Ro-adster Cooper Works, Paceman Cooper Works, Peugeot 207cc, 208, 308, 3008, 508, 208 GTI, 308 GTI, RCZ, Citroën DS3, C4 Picasso/Grand Picasso, C5/DS5 e C4/DS4).

7° 180 punti: McLaren 3,8 litri V8 (McLaren MP4-12C).8° 111 punti: Audi 2,5 litri cinque cilindri (Audi TT RS, RS3 e Q3 RS).

Tecnica > Automotive superlatives

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Categoria nuovi motori

1° 234 punti: Volkswagen 1,4 litri TSI ACT (Volkswagen Golf).2° 220 punti: Ferrari 6,3 litri V12 (Ferrari F12 Berlinetta).3° 136 punti: Mazda 2,5 litri Skyactiv benzina (Mazda 6 e CX-5).4° 130 punti: Jaguar/Land Rover 3 litri V6 Supercharged (Jaguar XF e

XJ).5° 129 punti: Tesla elettrica (Tesla Model S).6° 114 punti: Fiat 875cc due cilindri turbo CNG (Fiat Panda, 500L e Lan-

cia/Chrysler Ypsilon).

Page 81: Automotive know how

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Categoria motori ecologici

1° 184 punti: Fiat 875cc due cilindri turbo CNG (Fiat Panda, 500L e Lan-cia/Chrysler Ypsilon).

2° 181 punti: GM 1,4 litri ibrida a benzina ricaricabile (Chevrolet Volt e Opel Ampera).

3° 139 punti: Tesla elettrica (Tesla Model S).4° 137 punti: Ford 999cc tre cilindri turbo (Ford Fiesta, B-Max, C-Max e

Grand C-Max).5° 126 punti: Mazda 2,2 litri Skyactiv diesel (Mazda 3, 6 e CX5).6° 94 punti: Toyota/Lexus 1,8 litri ibrida a benzina ricaricabile (Toyota

Plug-in Prius).

Page 82: Automotive know how

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Categoria motori performanti

1° 294 punti: Ferrari 6,3 litri V12 (Ferrari F12 Berlinetta).2° 185 punti: Ferrari 4,5 litri V8 (Ferrari 458 Italia/Spider).3° 183 punti: McLaren 3,8 litri V8 (McLaren MP4-12C).4° 149 punti: Porsche 3,8 litri Boxer DI (Porsche 911 Carrera).5° 109 punti: Mercedes-AMG 6,2 litri V8 (Mercedes-AMG SLS AMG, SLS

AMG GT e SLS AMG Black Series).6° 100 punti: BMW M 4,4 litri twin-turbo V8 (BMW M5 e M6).

Page 83: Automotive know how

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Categoria sotto 1 litro

1° 557 punti: Ford 999cc tre cilindri turbo (Ford Fiesta, B-Max, Focus, C-Max e Grand C-Max).

2° 329 punti: Fiat 875cc due cilindri turbo (Fiat 500, 500L, Panda, Lan-cia/Chrysler Ypsilon e Alfa Romeo Mito).

3° 235 punti: Volkswagen 999cc tre cilindri (Volkswagen Up, Seat Mii e Skoda Citigo).

4° 144 punti: Renault/Nissan 898cc tre cilindri TCE turbo (Renault Clio, Dacia Sandero e Logan MCV).

5° 118 punti: Volkswagen 999cc tre cilindri CNG (Volkswagen Up).6° 91 punti: Fiat 875cc due cilindri turbo CNG (Fiat Panda, Fiat 500L e

Lancia/Chrysler Ypsilon).

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Categoria da 1 litro a 1,4 litri

1° 411 punti: Volkswagen 1,4 litri TSI TwinCharger (Volkswagen Polo, Beetle, Golf Variant, Golf Plus, Golf Cabriolet, Scirocco, Eos, Jetta, CC, Tiguan, Touran/Cross Touran, Passat, Audi A1, A3, Seat Ibiza FR, Alhambra, Ibiza Cupra e Skoda Fabia RS).

2° 191 punti: Volkswagen 1,4 litri TSI (Volkswagen Polo, Golf, Golf Plus, Golf Cabriolet, Scirocco, Eos, Jetta, Tiguan, Passat, Audi A1, A3, A3 CNG, Seat Leon, Altea/XL/Freetrack, Toledo, Skoda Rapid, Yeti, Su-perb e Octavia).

3° 188 punti: Volkswagen 1,2 litri TSI (Volkswagen Polo, Beetle, Jetta, Golf, Golf Plus, Golf Cabriolet, Touran/Cross Touran, Audi A1, A3, Seat Ibiza, Leon, Altea/XL/Freetrack, Toledo, Skoda Fabia, Roomster, Rapid, Octavia e Yeti).

4° 180 punti: Volkswagen 1,4 litri TSI ACT (Volkswagen Golf).5° 172 punti: Fiat 1,4 litri MultiAir turbo (Fiat Abarth Punto Evo, Punto,

Bravo, Alfa Romeo Mito, Giulietta e Lancia Delta).6° 105 punti: GM 1,4 litri ibrida a benzina ricaricabile (Chevrolet Volt e

Opel Ampera).

Page 85: Automotive know how

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Categoria da 1,4 a 1,8 litri

1° 317 punti: BMW/PSA 1,6 litri turbo benzina (Mini Cooper S, Clubman Cooper S, Countryman Cooper S, Coupé/Roadster Cooper S, Pace-man Cooper S, Cooper Works, Clubman Cooper Works, Coupé/Ro-adster Cooper Works, Paceman Cooper Works, Peugeot 207cc, 208, 308, 3008, 508, 208 GTI, 308 GTI, RCZ, Citroën DS3, C4 Picasso/Grand Picasso, C5/DS5 e C4/DS4).

2° 231 punti: Volkswagen 1,8 litri TFSI (Audi A3, A4, TT, A5, Seat Leon FR Altea/XL/Freetrack, Skoda Octavia, Superb, Yeti e Volkswagen Passat).

3° 145 punti: Ford/Volvo/Mazda 1,6 litri turbo (Ford Focus, C-Max/Grand C-Max, Kuga, S-Max, Galaxy, Volvo V40, S60, V60, V70/XC70 e S80).

4° 127 punti: Toyota/Lexus 1,8 litri ibrida a benzina ricaricabile (Toyota Plug-in Prius).

5° 102 punti: Mercedes-Benz 1,6 litri turbo (Mercedes-Benz A180, CLA180, B180, A200, CLA200, B200 e C180 CGI).

6° 101 punti: Volkswagen 1,6 litri TDI (Volkswagen Polo, Beetle, Golf, Golf Variant, Golf Plus, Golf Cabriolet, Jetta, Passat, Touran/Cross Touran, Skoda Fabia, Roomster, Rapid, Octavia, Superb, Yeti, Audi A1, A3, Seat Ibiza, Altea/XL/Freetrack, Leon e Toledo).

Page 86: Automotive know how

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Categoria da 1,8 litri a 2,0 litri

1° 295 punti: BMW 2 litri twin-turbo quattro cilindri benzina (BMW 125i, 320i, 328i, 520i, 528i, Z4 20i, Z4 28i, X1 20i, X1 28i e X3 20i).

2° 278 punti: Volkswagen 2 litri quattro cilindri TFSI (Audi A1, TT, TTS, A3, S3, A4, A5, A6, Q3, Q5, Seat Leon FR, Altea/XL/Freetrack, Alhambra, Skoda Superb, Volkswagen Golf Cabriolet, Beetle, Golf R Cabriolet, Scirocco, Eos, Scirocco R, Jetta, Passat, Passat CC e Tiguan).

3° 262 punti: BMW 2 litri twin-turbo quattro cilindri diesel (BMW 116d, 118d, 120d, 123d, 125d, 316d, 318d, 320d, 520d, 525d, X1 18d, X1 20d, X1 25d, X3 18d, X3 20d, Mini Cooper SD, Clubman Cooper SD, Countryman Cooper SD, Coupé/Roadster Cooper SD e Paceman Cooper SD).

4° 165 punti: Mazda 2 litri Skyactiv benzina (Mazda 3, CX 5 e 6).5° 165 punti: Volkswagen 2 litri TDI (Audi A1, A3, A4, A5, Q3, Q5, TT,

A6, Seat Leon, Leon FR, Ibiza FR/Cupra, Altea/XL/Freetrack, Alham-bra, Skoda Octavia, Superb, Yeti, Volkswagen Golf, Golf Variant, Golf Cabriolet, Scirocco, Eos, Jetta, Passat, Passat CC, Touran/Cross Tou-ran, Tiguan e Beetle).

6° 122 punti: Ford 2 litri turbo (Ford Focus ST).

Page 87: Automotive know how

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Categoria da 2 a 2,5 litri

1° 368 punti: Audi 2,5 litri cinque cilindri turbo (Audi TT RS, RS3 e Q3 RS).

2° 331 punti: Mazda 2,2 litri Skyactiv diesel (Mazda 3, 6 e CX5).3° 185 punti: Mercedes-Benz 2,1 litri CDI (Mercedes-Benz A200, CLA

220, C180, C200, E200, C220, E220, GLK220, E250, CLS250, SLK250, GLK250, GLK200 e Jeep Compass).

4° 144 punti: Mazda 2,5 litri Skyactiv benzina (Mazda 6 e CX-5).5° 142 punti: Mercedes-Benz 2,1 litri ibrida a gasolio (Mercedes-Benz

E300 Hybrid).6° 142 punti: Ford/PSA Peugeot Citroën/Jaguar/Land Rover 2,2 litri die-

sel (Land Rover Freelander 2, Range Rover Evoque, Peugeot 508, Ford S-Max, Galaxy e Citroën C5).

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Categoria da 2,5 a 3 litri

1° 259 punti: Porsche 2,7 litri DI (Porsche Boxster e Cayman).2° 244 punti: BMW 3 litri biturbo sei cilindri benzina (BMW Serie 1 M

coupé e Z4 35is).3° 240 punti: BMW 3 litri twin-power turbo diesel sei cilindri (BMW 330d,

530d, 535d, 530d GT, 535d GT, 640d, 730d, 740d, X3 30d, X3 35d, X5 30d, X5 40d, X6 30d e X6 40d).

4° 233 punti: BMW 3 litri twin-power turbo diesel sei cilindri (BMW M550d, X5 M50d e X6 M50d).

5° 196 punti: BMW 3 litri twin-power turbo sei cilindri benzina (BMW 135i coupé, 335i, 335i GT, Z4 35i, 535i, 535i GT, X3 35i, X5 35i, X6 35i, 640i e 740i).

6° 112 punti: Volkswagen 3 litri V6 TDI (Audi A4, A5, Q7, A6, A7, Q5, A8, Volkswagen Touareg, Phaeton, Porsche Panamera e Cayenne).

Page 89: Automotive know how

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Categoria da 3 a 4 litri

1° 333 punti: Mclaren 3,8 litri V8 (McLaren MP4-12C).2° 320 punti: BMW M 4 litri V8 (BMW M3).3° 281 punti: Audi/Bentley 4 litri TFSI (Audi S6, S7, RS6, RS7, S8 e Bent-

ley Continental GT).4° 268 punti: Porsche 3,8 litri Boxer DI (Porsche 911 Carrera).5° 206 punti: Porsche 3,4 litri Boxer DI (Porsche Boxster S, Cayman S e

911 Carrera).6° 175 punti: Nissan 3,8 litri V6 biturbo (Nissan GT-R).

Page 90: Automotive know how

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Categoria oltre i 4 litri

1° 270 punti: Ferrari 6,3 litri V12 (Ferrari F12 Berlinetta).2° 250 punti: Ferrari 4,5 litri V8 (Ferrari 458 Italia/Spider).3° 158 punti: Mercedes-AMG 5,5 litri V8 (Mercedes-AMG E63 AMG,

CLS63 AMG, ML63 AMG, E63 AMG S, CL63 AMG, SLK AMG, SL63 AMG, G63 AMG e GL AMG).

4° 156 punti: BMW M 4,4 litri twin-turbo V8 (BMW M5 e M6).5° 148 punti: Mercedes-AMG 6,2 litri V8 (Mercedes-AMG SLS AMG, SLS

AMG GT e SLS AMG Black Series).6° 124 punti: Lamborghini 6,5 litri V12 (Lamborghini Aventador).

Page 91: Automotive know how

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RECORD ED ECCELLENZE IN AMBITO AUTOMOBILISTICO (2013)

Dimensioni• L’auto più lunga attualmente in produzione: 6,091 m Rolls-Royce Phan-

tom EWB.• L’auto più corta attualmente in produzione: 2,695 m Smart Fortwo.• L’auto più larga (senza specchietti retrovisori) attualmente in produzio-

ne: 2,030 m Lamborghini Aventador.• L’auto più stretta (senza specchietti retrovisori) attualmente in produ-

zione: Suzuki Alto.• L’auto con il passo più lungo attualmente in produzione: 3,820 m Rol-

ls-Royce Phantom EWB.• L’auto con il passo più corto attualmente in produzione: 1,867 m Smart

Fortwo.• L’auto con la carreggiata anteriore più ampia attualmente in produzio-

ne: 1,720 m Lamborghini Aventador.• L’auto con la carreggiata posteriore più ampia attualmente in produ-

zione: 1,700 m Lamborghini Aventador.

Motori• L’auto con motore a benzina, aspirato, più potente: 800 CV LaFerrari

V12.• L’auto con motore a gasolio, non aspirato, più potente: 500 CV Audi

Q7 bi-turbo TDI V12.• L’auto con motore elettrico più potente attualmente in vendita in Italia:

750 CV Mercedes SLS AMG Coupé Electric Drive.• L’auto con motore a gasolio, non aspirato, che ha la potenza specifica

migliore ed è attualmente in vendita in Italia: 127 CV/l BMW M550d triturbo.

Page 92: Automotive know how

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• L’auto con motore a benzina, aspirato, che ha la coppia specifica mi-gliore ed è attualmente in vendita in Italia: 120 Nm/l Ferrari 458 Italia.

• L’auto con motore a gasolio, non aspirato, che ha la coppia specifica migliore ed è attualmente in vendita in Italia: 247 Nm/l BMW M550d triturbo.

Economicità dei consumi• L’auto ibrida ricaricabile più parca nei consumi, nel 2012, e che è at-

tualmente in vendita in Italia: Toyota Prius Plug-In Hybrid.

Prezzo• L’auto più costosa venduta ad un’asta: $27.500.000 Ferrari 275 N.A.R.T.

Spyder.• L’auto più costosa venduta ad un privato: $52.000.000 Ferrari 250

GTO.

Prestazioni• L’auto con le rotazioni per minuto (non corrispondenti alla potenza

massima) più elevate: 14000 rpm Tesla Roadster.

Vendite• L’auto più venduta (considerando il singolo modello): 21.529.464 unità

Volkswagen Beetle dal 1938 al 2003.

Page 93: Automotive know how

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Potenza massima

Cilindrata (l) CV rpm

Mercedes CL 65 AMG Perform. 5,980 630 4800

BMW Serie 4 Coupé 435i 2,979 306 5800

Nissan 370Z Coupé 3,692 328 7000

Abarth Punto Supersport 1,368 179 5750

Fiat Punto 1.2 3p 1,242 69 5500

Fiat Punto 0.9 3p 0,875 84 5500

Subaru WRX STI-S 4p. 2,457 300 6000

Maserati Quattroporte GTS 3,799 530 6500

BMW Serie 7 760Li 5,972 544 5250

Mercede SLS AMG Coupé GT 6,208 591 6800

Lotus Elise S Club Racer 1,798 220 6800

Ferrari 458 Italia Speciale 4,497 605 9000

Tecnica > Qualche esempio concreto...

Page 94: Automotive know how

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Coppia massima

Nm rpm Massa (Kg) Potenza (Kw) Potenza (W)

1000 2300 2245 463,4 463364,8

400 1200 1585 225,1 225062,9

363 5200 1571 241,2 241243,9

270 2500 1230 131,7 131654,4

102 3000 1090 50,7 50749,5

145 1900 1150 61,8 61782,0

407 4000 1505 220,6 220649,9

710 2250 2025 389,8 389814,8

750 1500 2250 400,1 400111,8

650 4750 1695 434,7 434680,3

250 4600 951 161,8 161809,9

540 6000 1395 445,0 444977,3

Page 95: Automotive know how

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Cilindrata (cm3) Cilindrata (m3) Corsa (m) Kg/CV Kg/Nm CV/l

5980 0,005980 0,093 3,6 2,3 105,4

2979 0,002979 0,0896 5,2 4,0 102,7

3692 0,003692 0,086 4,8 4,3 88,8

1368 0,001368 0,084 6,9 4,6 130,9

1242 0,001242 0,0789 15,8 10,7 55,6

875 0,000875 0,086 13,7 7,9 96,0

2457 0,002457 0,079 5,0 3,7 122,1

3799 0,003799 0,0808 3,8 2,9 139,5

5972 0,005972 0,08 4,1 3,0 91,1

6208 0,006208 0,0946 2,9 2,6 95,2

1798 0,001798 0,0833 4,3 3,8 122,4

4497 0,004497 0,081 2,3 2,6 134,5

Page 96: Automotive know how

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Nm/l Nm a CV Kgm a CV Ie pme (Pa) Is

167,2 922,2 94,0 2,3 1937143,7 ~288,3

134,3 370,7 37,8 5,2 1563099,5 ~270,8

98,3 329,2 33,6 1,5 1120154,2 ~224,8

197,4 218,7 22,3 2,8 2008458,2 ~323,4

82,1 88,1 9,0 2,1 891514,7 ~129,0

165,7 107,3 10,9 3,9 1540537,4 ~242,9

165,7 351,3 35,8 1,7 1796091,9 ~283,8

186,9 572,9 58,4 3,6 1894335,6 ~331,6

125,6 728,0 74,2 3,6 1531381,9 ~214,4

104,7 610,6 62,3 1,5 1235636,0 ~265,0

139,0 227,3 23,2 1,6 1588136,3 ~317,9

120,1 472,3 48,1 1,7 1319330,7 ~320,6

Page 97: Automotive know how

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NASCITA MODELLO E RESTYLINGL’anno di nascita di un modello è importantissimo ai fini delle vendite: i modelli nuovi si vendono facilmente perché godono di profonde miglio-rie tecnologiche e di design. La Volkswagen è tra i gruppi automobilistici a credere di più in questa strategia di vendita proponendo sistematica-mente nuove vetture con carrozzerie diverse ma piattaforme uguali, con il risultato che tra Seat, Skoda e Volkswagen c’è davvero una possibilità di scelta ampia. Tutte le case automobilistiche devono prevedere le esigen-ze del mercato affinché il trend delle vendite dei nuovi modelli sia positi-vo e coincida con i piani di marketing. Ad esempio la Nissan ci è riuscita perfettamente con la Qashqai mentre la “cugina” Renault è giunta, nel mercato dei crossover SUV, sensibilmente in ritardo (con la Captur). Per le cabriolet e le spider inoltre è fondamentale considerare anche il periodo dell’anno, inteso come stagione, in cui proporle al mercato. Il restyling invece consiste nell’aggiornamento stilistico (raramente com-porta delle modifiche tecniche) di un modello già in vendita ai fini di “ringiovanirlo” e aumentare le vendite. Naturalmente, dal punto di vista economico, modificare il design di un modello già presente nel mercato è più vantaggioso.

Fattori che influenzano la scelta di un’auto > Marketing

Page 98: Automotive know how

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DOWNSIZINGBisogna considerare il concetto di downsizing sotto due aspetti: tecnico e di marketing. Tecnicamente le case automobilistiche devono diminuire la cilindrata dei propri motori perché è il mercato a chiederlo. I vantaggi dei motori più piccoli sono stati riscontrati dai consumatori soprattutto sul piano econo-mico ma ciò non significa che siano meno performanti. Con una corretta potenza specifica si possono diminuire i consumi e aumentare le presta-zioni.Nel mercato invece è quel fenomeno, attualmente presente in tutti i seg-menti di mercato, che porta molte case automobilistiche ad introdurre delle vetture più piccole rispetto ai loro standard. Gli esempi più noti sono: Ferrari California, Rolls-Royce Ghost, Land Rover Evoque e Audi A1. Queste auto, apparentemente “normali”, rischiano invece di com-promettere l’immagine del brand a causa delle “manie di grandezza” dei clienti delle grandi. Il valore della cilindrata non deve mai essere sot-tovalutato perché è direttamente collegato con il concetto di prestigio e potere nella società. Il downsizing tecnico, che spesso queste vetture includono intrinsecamente, deve essere sapientemente valorizzato.

Page 99: Automotive know how

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PREZZOTramite questo parametro di vendita, a mio avviso, si può addirittura far credere ad un potenziale cliente che due case automobilistiche che producono vetture diverse siano paragonabili (Lamborghini e Ferrari ad esempio). Analizzando questo periodo storico di difficoltà economica un marchio low-cost all’interno del proprio gruppo industriale è la soluzione migliore, si evitano così inutili battaglie sui prezzi e sulle promozioni met-tendo il cliente nella condizione psicologica di poter scegliere una vettura che di default ha questo vantaggio. La Renault ne è il chiaro esempio, essendo pienamente consapevole della reputazione che ha acquisito in Italia, pubblicizza le autovetture Dacia enfatizzando il fatto che apparten-gono al gruppo francese. Chi invece non ha un brand dedicato non può far altro che applicare degli sconti, psicologicamente questi inducono il consumatore nella condizione di convincersi di fare un buon acquisto perché, per i clienti, è facile attribuire ad una riduzione del prezzo un maggior risparmio, in realtà è sufficiente alzare i prezzi dei listini in modo che l’utile rimanga comunque buono.È il prezzo a dare il valore al prodotto indipendentemente dal fatto che quei soldi effettivamente li valga perché maggiore è il costo che il cliente deve sostenere maggiore è la qualità percepita. Da questa considera-zione deriva il rapporto qualità/prezzo che può diventare, oltre ad una strategia di marketing, una vera e propria mission aziendale. Non si può dimenticare la dotazione di serie, solo ed “esclusivamente” grazie al rapporto prezzo/dotazione, a mio avviso, il marchio Lancia è riuscito a vendere vetture come Thema, Flavia e Voyager. Il rapporto €/CV è un parametro matematicamente calcolabile che indica il prezzo a cui viene venduto ogni cavallo della vettura ed è un indice utile per capire quanto a buon prezzo siano offerte le prestazioni.

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POSSIBILITÀ DI SCELTA NELLA MECCANICAPer possibilità di scelta nella meccanica si intendono tutte quelle variabili che il cliente può e deve, psicologicamente, sentirsi libero di scegliere all’interno di un sistema isolato che corrisponde al singolo modello in modo da trovare la versione tecnicamente più idonea alle sue esigenze. Tra questi aspetti rientrano: l’alimentazione, la cilindrata, la potenza, i tipi di trasmissione, la trazione ecc.Maggiore è il range di scelta, maggiore è la libertà che il cliente perce-pisce, più predisposto è a comprare. Ecco alcuni esempi: la Fiat Panda è proposta con 4 alimentazioni; l’Audi A3 è disponibile, a benzina, con 4 ci-lindrate diverse; l’Audi A6 può vantare 4 trasmissioni differenti a seconda del motore; la Volkswagen Amarok è disponibile con trazione posteriore, posteriore/integrale inseribile o integrale.

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GRADO DI PERSONALIZZAZIONEIl grado di personalizzazione si rifà al concetto di creare una vettura unica che, con l’aggiunta di optional e pacchetti, non sarà mai uguale a quella di un altro cliente: come esistono gli abiti su misura così anche le auto devono essere personalizzabili. Più scarna è la dotazione di serie maggiori saranno gli optional e la flessi-bilità richiesta al layout aziendale degli impianti produttivi. L’azienda deve decidere se orientarsi verso un layout per prodotto (standardizzazione) oppure per processo (personalizzazione). Le auto di prestigio si distinguo-no da quelle normali proprio dal grado di personalizzazione. Optional e pacchetti, se sono ben gestiti, oltre ad aumentare le vendite, portano ad un ulteriore margine di utile. Ecco quelli più richiesti: cambio automatico, connettività Bluetooth, telecamere/sensori di parcheggio, cruise control, Hill Assist, aumento del numero degli airbag, sistema Start&Stop, clima automatico, Wi-Fi, navigatore e comandi vocali.

Page 102: Automotive know how

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MISSION E SLOGAN DELLE CASE AUTOMOBILISTICHELa mission di un’azienda è la sua dichiarazione di intenti, lo scopo che giustifica la sua esistenza e al tempo stesso ciò che la contraddistingue da tutte le altre imprese.

Lo slogan è una frase semplice e memorizzabile che spesso richiama la mission aziendale. Proprio per questi motivi è una forma di marketing efficace. Ecco i più noti.

Daihatsu Innovation for tomorrowHonda The power of dreamsInfiniti Inspired PerformanceMazda Zoom-zoomNissan Innovation that excitesLexus The pursuit of perfectionSubaru Confidence in motionSuzuki Way of life Toyota Always a better way

Abarth Benvenuti sulla cattiva stradaAlfa Romeo Senza cuore saremo solo macchineDR Automobili per passione Fiat Simply more Lancia Eleganza in movimentoMaserati Excellence through passion

Bentley Build a good car, a fast car, the best in classJaguar Born to performLand Rover Above and beyond

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Audi All’avanguardia della tecnicaBMW Piacere di guidare Mercedes The best, or nothingOpel Wir leben autos Smart Open your mindVolkswagen Das auto Chevrolet Find new roads Ford Go furtherJeep There’s only one

Citroën Créative technologiePeugeot Motion & emotionRenault Drive the change

Hyundai New thinking, new possibilitiesKia The power to surprise Seat Auto EmociónSkoda Simply cleverVolvo For life

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NOME DATO ALLE VETTUREOgni auto ha un nome con un significato ben preciso. Attualmente, ai fini del marketing, vanno molto di moda i nomi che richiamano o ai modelli storici o alle Granturismo. In quest’ultimo caso c’è un vero e proprio abu-so della denominazione GT, ad esempio: BMW Serie 3 GT, BMW Serie 5 GT, Nissan GT-R, Opel Astra GTC, Toyota GT86.Altri marchi invece hanno cercato di distinguersi adottando una denomi-nazione particolare per le proprie vetture con carrozzeria familiare: Avant (Audi), Variant (Volkswagen), ST (Seat), SW (Peugeot), Clubman (Mini), Touring (BMW), Tourer (Citroën e Honda). Dopo l’introduzione, da parte dell’Alfa Romeo, del nome Sportwagon anche altri costruttori hanno pro-seguito con nomi come: Sportour (Renault), Sports Tourer (Opel), Spor-tswagon (Kia) nonostante di sportivo ci sia ben poco rispetto all’Alfa…

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ALLESTIMENTIGli allestimenti variano essenzialmente di dotazione e prezzo, sono stati creati in base ai profili del target di vendita. Infatti solo a causa del mar-keting esistono allestimenti come: SKB per l’Alfa Romeo Mito, Vanity Fair 10 per le Citroën C1/C3, L’Uomo Vogue per la Citroën DS3 Cabrio, Erme-negildo Zegna per la Maserati Quattroporte e Napapijri per la Peugeot 3008.L’uso della denominazione GT si fa, anche in questo contesto, piuttosto ricorrente, ecco qualche esempio: Bentley Continental GT/GTC; Kia Pro_Cee’d GT; Maserati Quattroporte GTS; Mercedes SLS AMG GT; Porsche Panamera GTS, 911 GT3 e Cayenne GTS. Ci sono poi gli allestimenti Business dedicati alle flotte aziendali, quelli Premium riferiti appunto alle vetture premium (berline di grandi dimensioni progettate per essere l’au-to di rappresentanza di manager/professionisti) e quelli che richiamano nel loro nome al top di gamma. Da non dimenticare infine le versioni first edition (dedicati ad un modello appena introdotto nel mercato e dotato di una dotazione di serie ricchissima) e quelle dei modelli in via di “pen-sionamento” come la Lamborghini Gallardo.Ogni casa automobilistica può però decide di sfruttare questa variabile di vendita a suo piacimento, ad esempio: l’Audi ha la particolarità di usare come nome degli allestimenti parole che iniziano con le prime lettere dell’alfabeto mentre la Land Rover usa un divario di prezzo stratosferico tra l’allestimento base della Range Rover Evoque e quello più accesso-riato.

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TOP DI GAMMALa potenza, nella società odierna, viene attribuita ad autorità, successo, forza, riconoscimento e superamento degli altri. Le case automobilistiche sfruttano questi fattori per aumentare le vendite inserendo qualche ver-sione non sportiva ma estremamente potente per attirare l’attenzione. BMW e Mercedes hanno delle vere e proprie divisioni sportive, rispet-tivamente M Power e AMG. Anche il cliente più comune viene dunque attratto dalle versioni “top di gamma”. La Mercedes A 45 AMG, con i suoi 181 CV/l, è più potente della Porsche 911 ed è il caso più esplicito nel mercato Automotive. Distinguere un top di gamma autentico da uno artificiale è difficile.

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TEMPI DI CONSEGNA DELLA VETTURAI tempi di consegna sono strettamente legati al grado di personalizza-zione e al prestigio del brand, influenzano addirittura la tenuta del valore dell’usato. Il range d’attesa va dai 30/60/90 giorni per le vetture costruite in serie ai circa 6/10/12/28 mesi per quelle costruite a mano.

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REPUTAZIONE ACQUISITA DALLA CASA AUTOMOBILISTICA/GRUPPO DI APPARTENENZA NELLE COMPETIZIONI SPORTIVELa partecipazione alle competizioni automobilistiche accresce la reputa-zione, il prestigio e spesso anche il Know-How di tutte quelle case auto-mobilistiche che hanno come mission la sportività. Ne sono un esempio la Ferrari in Formula 1, la Subaru nei Rally, l’Audi nella 24 Ore di Le Mans e la Seat nel WTCC.

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DESIGNIl design è un aspetto fondamentale per gli italiani non solo in campo automobilistico, basti pensare alle influenze che è in grado di esercitare la moda. Mazda e Lamborghini, in particolare, questo concetto lo hanno capito benissimo.Mazda, nei suoi modelli più recenti, usa il Kodo Design che tradotto si-gnifica “essenza del movimento” e concretamente conferisce ai propri modelli emozione, sportività, personalità, dinamicità prendendo spunto dagli atleti e/o dai felini in movimento. La Lamborghini che invece costruisce vetture estreme adatte all’uso in pista va ben oltre il concetto di sportività perché i suoi modelli sono ca-ratterizzati da linee inconfondibilmente aggressive e senza compromessi con forti ispirazioni agli aerei da caccia.Qualche casa automobilistica trascura completamente il design degli in-terni, che non è però meno importante, ma richiede tempo e denaro per lo sviluppo. Se per le linee esterne l’unico limite principale dei designer è costituito dall’aerodinamica per gli interni bisogna saper gestire: l’inte-grazione del sistema multimediale, la disposizione dei vari comandi all’in-segna della funzionalità, la scelta dei materiali e delle finiture, l’originalità e la semplicità. Proprio per questo motivo la “nuova” Peugeot RCZ ha gli interni simili a qualche altro modello più datato.

Fattori che influenzano la scelta di un’auto > Componenti soggettive

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6

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Aventador

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SICUREZZAA causa della pericolosità delle strade italiane, condizione esaltata dei telegiornali che quotidianamente riportano fatti di cronaca che hanno come oggetto degli incidenti automobilistici, la sicurezza può diventare un fattore discriminante nella scelta di un’auto.Non è così noto ma ne esistono due tipi distinti: attiva e passiva.Quella passiva ha lo scopo di ridurre le conseguenze fisiche del danno attraverso: una controllata deformazione della carrozzeria, l’attivazione degli airbag e l’uso delle cinture di sicurezza. L’ente riconosciuto a livello europeo che valuta oggettivamente la sicurezza passiva (e dal 2009 an-che quella attiva) di ogni veicolo è l’Euro NCAP. I crash test si suddividono in: test di urto frontale, test di urto laterale, test per la testa, test pedoni, test per urto posteriore. Il giudizio finale viene riassunto nella valutazione della sicurezza di tre soggetti: adulti, bambini e pedoni.Quella attiva è stata introdotta di recente ma pochi costruttori (e di con-seguenza pochi italiani) ne hanno capito l’importanza e i benefici. In ori-gine consentiva solamente in tre dispositivi elettronici (ABS, ESP e TCS) atti a prevenire la perdita di controllo del mezzo. Attualmente esiste, ad esempio, il cruise control adattivo con funzione freno il cui compito è quello di mantenere la distanza di sicurezza in relazione con la velocità. Non esistono limiti al progresso tecnologico della sicurezza attiva ed è Volvo a dimostrarlo con le sue innovazioni tra cui la più recente è l’airbag per pedoni!

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TECNOLOGIALa tecnologia diventa determinante nel momento in cui il target sono i giovani o più in generale la futura generazione di clienti perché il sistema multimediale deve permettere la compatibilità dei device più disparati e offrire le funzioni più innovative. Ecco le tecnologie, applicate ad una ber-lina premium, più conosciute: l’antifurto, il navigatore satellitare, il siste-ma multimediale che dialoga con gli smartphone, l’head-up display che proietta alcune informazioni del cruscotto sul parabrezza, il servosterzo con demoltiplicazione variabile che varia di consistenza in funzione della velocità, la TV, il telefono, le sospensioni attive, un piccolo router wi-fi integrato in grado di supportare un numero esiguo di stazioni connesse contemporaneamente, i comandi vocali per gestire le funzioni di bordo principali, l’adaptive forward lighting che consente di modificare in modo automatico la direzione del fascio luminoso dei fari in base all’andamento della strada. Il progresso è inarrestabile e qualsiasi nuovo modello por-terà con sé delle novità tecnologiche sia dal punto di vista della sicurezza che del comfort di marcia ed è chiaro che il futuro consumatore attribuirà ad esse un’importanza sempre maggiore.

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EFFICIENZAL’efficienza purtroppo è attualmente un dogma contemplato solo dai fa-natici ecologisti, viene sottovalutata soprattutto dallo stato italiano ma in futuro acquisirà un ruolo da protagonista quando le fonti di energia esauribili saranno carenti. Un parametro universalmente riconosciuto per la sua valutazione è la normativa antinquinamento che il veicolo rispetta, di cui, quella Euro 6 è la più recente. Più banalmente è sufficiente sfogliare un qualsiasi listino e comparare varie vetture in base ai grammi di CO2 che emettono per ogni Km. Molto più sofisticato è invece il rapporto CO2/CV perché permette, in modo oggettivo, di mettere in relazione le emissioni con le prestazioni. BMW e Ferrari, a differenza di altri costruttori, hanno creato degli allestimenti de-dicati all’efficienza denominati rispettivamente Efficient Dynamics e High Emotion Low Emission.

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NAZIONE D’ORIGINE DELLA CASA AUTOMOBILISTICA/GRUPPO DI APPARTENENZAL’Italia è un paese in cui le auto nazionali sono poco apprezzate ma è un fenomeno normale, alcuni brand tra cui Alfa Romeo e Maserati sono poco valorizzati: all’inizio del 2013 non sfruttavano nemmeno vagamente le loro potenzialità. Si è visto qualche accenno di miglioramento con l’in-troduzione di questi modelli: 4C, Quattroporte e Ghibli. Gli italiani, è risaputo, apprezzano di più la solidità tedesca o la classe inglese. I nostri brand automobilistici non occupano la fascia di prezzo che va dalla Maserati alla Ferrari e nemmeno il segmento E (con un’Alfa Romeo): il gruppo Fiat sta “temporeggiando” in attesa della ripresa eco-nomica!

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RAPPORTO QUALITÀ/PREZZOIl rapporto qualità/prezzo costituisce, per qualche casa automobilistica, una vera e propria mission aziendale: ne sono una dimostrazione la Sko-da e il gruppo Hyundai-Kia. In quest’ultimo caso il prezzo è contenuto, la qualità si percepisce dagli interni e l’affidabilità viene garantita, per via psicologica, attraverso una garanzia super estesa. I coreani hanno capito molto bene l’importanza di questo “elemento determinante” per poter competere nei mercati europei e ora impensieriscono perfino un colosso tedesco come la Volkswagen.Considerando invece il gruppo Renault questa caratteristica si riscontra in modo preponderante nella Dacia che sfrutta sapientemente la buona qualità francese ma è low-cost, con i conseguenti benefici nelle vendite dovuti al periodo storico che l’Italia sta vivendo. È il parametro più usato dagli italiani perché consente di avere un riscon-tro semplice ed immediato.

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PIACEVOLEZZA NELLA GUIDAChe significato assumerebbe la Seat se fosse priva della sportività attribu-itagli dalla Volkswagen? Oppure la BMW senza il suo slogan? Il circuito di Monza è considerato “il tempio della velocità” e la sportività, nel nostro paese, è una vera e propria tradizione: dalle Granturismo Fer-rari e Maserati passando per le più tranquille Abarth e Alfa Romeo. Per questo motivo i costruttori stranieri capaci di sfruttare la piacevolezza nel-la guida riescono ad avere un successo sicuro: lo dimostrano le vendite della Porsche e la già citata BMW.

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DIMENSIONICome ho già accennato in precedenza lo scopo dei costruttori è quello di trovare soluzioni innovative per aumentare lo spazio a disposizione per l’abitacolo e allo stesso tempo diminuire gli ingombri esterni (per dimi-nuire la massa). Il gruppo Hyundai-Kia ci è riuscito talmente bene che in un salone internazionale dell’automobile qualcuno ai vertici del gruppo Volkswagen pare aver avuto la brillante idea di recarsi, con tanto di me-tro, allo stand coreano per prendere le misure degli interni di un modello della concorrenza.Le dimensioni esterne invece diventano di rilevo nei segmenti di mercato E ed F a causa dell’associazione dimensioni/potere, ne è un esempio il grande successo ottenuto, qualche anno fa, dall’Audi Q7 e la nuova Ma-serati Quattroporte che è lunga 5,26 m!

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L’INFLUENZA DEL SUPERBOLLOÈ una tassa che, a mio avviso, agisce sul piano sociale ma non garantisce vantaggi economici di rilievo: serve a compensare l’allargamento della forbice tra ricchi e poveri dovuto alla crisi.Nel segmento E vengono privilegiate le auto con motore a gasolio che consentono di dare un’ottima spinta a vetture così pesanti pur avendo meno cavalli. Si verificano però alcune anomalie come l’introduzione da parte della Porsche di questa alimentazione (poco nobile). In seguito an-che la Maserati ha adottato questa strategia perché ha potuto constatar-ne i risultati positivi delle vendite nel marchio tedesco (nonostante ciò le due case automobilistiche sono pienamente consapevoli del rischio che stanno correndo in termini di perdita di prestigio del brand). Consideran-do invece il segmento F non ci sono soluzioni per tutte le case automo-bilistiche ma anche in questo caso Porsche e Maserati puntano sui motori a gasolio mentre l’Aston Martin aveva a listino un’auto di segmento A “Premium”.

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FEDELTÀ AD UN MARCHIOLa cultura Porsche, il mito Ferrari e la passione Alfista sono tutte forme di fedeltà ad un marchio che, principalmente per la sua storia, si è dif-ferenziato ed è emerso rispetto alla concorrenza creando un gruppo di persone che seguono la sua “ideologia”.

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Ecco una spiegazione dettagliata, con pregi e difetti per ogni carburan-te, dei tipi di alimentazione attualmente disponibili in base al sistema di classificazione UNRAE.

GASOLIOPregiÈ perfetto per le auto con una massa elevata.

DifettiÈ un carburante molto tassato dallo stato: la componente fiscale incide per il 55% sul prezzo del carburante.È il carburante più inquinante.Offre il peggiore comfort acustico.

BENZINAPregiPoca manutenzione.Un’auto nuova a benzina costa meno rispetto ad un’auto nuova con un altro carburante.È la scelta migliore per chi fa pochi Km.Buon comfort acustico.

DifettiÈ un carburante molto tassato dallo stato: la componente fiscale incide per il 59% sul prezzo del carburante a cui vanno aggiunte le eventuali addizionali locali secondo la regione.È il carburante più costoso.

Sistema di classificazione UNRAE > I tipi di alimentazione

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GPLPregiRispetto alla versione a gasolio, la stessa auto con alimentazione a GPL fa risparmiare il 20%.Le emissioni di CO2 diminuiscono del 10% circa (rispetto al funzionamen-to a benzina).Rispetto al funzionamento a benzina si perde circa solo il 2-3% di poten-za.In alcune regioni c’è l’esenzione totale del bollo per 6 anni a partire dalla data di prima immatricolazione. A livello nazionale le auto con serbatoio di benzina inferiore a 15 litri sono considerate come solo a gas e hanno diritto a uno sconto del 75% sul bollo.Per il GPL il serbatoio ha quasi sempre la forma della ruota di scorta di cui prende il posto senza compromettere eccessivamente la capienza del baule.

DifettiConsuma almeno il 20% in più rispetto ad un’auto a benzina.I tagliandi sono quasi sempre più frequenti e costosi (le valvole del moto-re risultano più sollecitate), occorre anche cambiare il filtro del gas.Alcune compagnie applicano una maggiorazione della tariffa RCA rispet-to a quella calcolata (a parità di condizioni contrattuali) per l’equivalente versione a benzina.Il serbatoio del GPL va sostituito ogni 10 anni.Le vetture a GPL possono essere parcheggiate solo fino al primo piano sotterraneo.C’è un aumento di massa dovuto al secondo serbatoio.

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METANOPregiRispetto alla versione a gasolio, la stessa auto con alimentazione a meta-no fa risparmiare il 50%.Ha consumi quasi equivalenti alle auto a benzina.Le emissioni di CO2 diminuiscono del 15% circa (rispetto al funzionamen-to a benzina).In alcune regioni c’è l’esenzione totale del bollo per 6 anni a partire dalla data di prima immatricolazione. A livello nazionale le auto con serbatoio di benzina inferiore a 15 litri sono considerate come solo a gas e hanno diritto a uno sconto del 75% sul bollo.

DifettiRispetto al funzionamento a benzina si perde circa il 10% di potenza.I tagliandi sono quasi sempre più frequenti e costosi (le valvole del moto-re risultano più sollecitate).Alcune compagnie applicano una maggiorazione della tariffa RCA rispet-to a quella calcolata (a parità di condizioni contrattuali) per l’equivalente versione a benzina.Il serbatoio del metano va revisionato ogni quattro anni.Le bombole del metano riducono spesso la capacità del baule.Scarsa autonomia.La rete di distributori, a marzo 2013, in Italia, può contare solo su 941 impianti.Fare il pieno richiede anche 5 minuti.Elevato aumento di massa dovuto alle bombole.

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IBRIDE (A BENZINA/A GASOLIO)PregiPoche emissioni di CO2 (pochissime nelle plug-in).Autonomia ottima (eccezionale nelle plug-in).Consumi bassi (bassissimi nelle plug-in).Non serve ricaricare le batterie (tranne le plug-in).Le prestazioni potenzialmente raggiungibili sono superiori rispetto ai mo-tori a benzina. DifettiCosto d’acquisto dell’auto elevato.Quasi nessun vantaggio nell’uso in autostrada.(Le ibride plug-in hanno bisogno di una presa di corrente per ricaricarsi).

ELETTRICHEPregiZero emissioni di CO2 (teoricamente).Comfort acustico eccezionale: le auto elettriche diminuiscono l’inquina-mento acustico in città.Costo dell’energia elettrica bassissimo.Manutenzione quasi inesistente.Rispetto ai carburanti tradizionali l’autonomia è scarsa dunque alla gui-da si tende a mantenere una velocità moderata per non rimanere senza energia: questo aumenta indirettamente e involontariamente la sicurezza.

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DifettiCosto d’acquisto elevatissimo.Scarsa autonomia.Poche colonnine pubbliche per la ricarica e disponibili solo nelle princi-pali città.Tempo di ricarica lunghissimo.Per la ricarica serve una speciale centralina meglio se con contatore de-dicato da 3 Kw.Velocità massima bassissima.Consumo in autostrada elevatissimo.È necessario un cicalino che funga da segnalatore acustico di presenza nei confronti dei pedoni.

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I principali utilizzatori sono i privati e le società ma vediamoli più nel det-taglio in relazione con i tipi di alimentazione che prediligono.

PRIVATIGasolio: è il carburante preferito dagli italiani, le tendenze ecologiste portano ad una lieve diminuzione delle vendite.

Benzina: le vendite sono in calo, le vetture con questa alimentazione vengono scelte da chi viaggia poco e/o ha un basso potere d’acquisto.

GPL: per gli italiani è l’alternativa al Gasolio perché costa ed inquina meno ed è anche supportato da una buona rete distributiva.

Metano: viene scelto da chi vuole avere il massimo risparmio e percorre spesso un tragitto in cui c’è un distributore con tale carburante.

Ibride: vendite in forte aumento, per i privati ecologisti questo carburan-te rappresenta l’unica alternativa alle costose auto elettriche.

Elettriche: solo gli ecologisti “ricchi” che usano l’auto prevalentemente in città le comprano.

SOCIETÀGasolio: le vendite sono in leggera contrazione perché a causa della crisi economica le auto aziendali percorrono meno strada in un anno e c’è an-che il timore che nel lungo periodo le vetture possano essere penalizzate dal punto di vista fiscale.

Sistema di classificazione UNRAE > Gli utilizzatori

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Benzina: la scelta di sostituire le auto “a fine ciclo” con vetture dotate di motori più piccoli e meno dispendiosi, benché capaci di prestazioni soddisfacenti (downsizing) sta incrementando le vendite dei modelli a benzina, specie alle aziende che non necessitano di vetture di grandi dimensioni.

GPL: in passato le aziende temevano che l’acquisto delle auto a gas co-municasse un’immagine di basso profilo. Oggi invece significa segno d’attenzione sia ai costi d’esercizio sia al rispetto per l’ambiente. L’aspet-to sfavorevole è il valore minimo dell’usato. Metano: rimangono solo i problemi derivati della rete distributiva anche se sono minori rispetto a qualche anno fa, i costi d’esercizio sono sempre più bassi e le vendite crescono.

Ibride: le vendite sono in calo perché questo carburante consente van-taggi solo in città oppure in zone ad alta densità di circolazione. Chi in-vece, come le società, percorre tanta autostrada opta per le auto a ga-solio. Le ibride a gasolio sono invece apprezzate per i compromessi che offrono.

Elettriche: la maggior parte delle vetture ad impatto zero, vendute fino ad ora, fa parte di flotte aziendali. Le società che devono trasmettere una spiccata tendenza ecologica scelgono questa alimentazione.

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Le principali carrozzerie sono: Berlina, Crossover SUV, Fuoristrada e SUV, Monovolume (piccolo/compatto/grande), Station Wagon, MPV Multispa-zio, Coupé, Cabrio e Spider.

In particolare Crossover SUV ed MPV Multispazio sono autovetture cros-sover cioè hanno una carrozzeria che racchiude caratteristiche mutuate da due o più tipi di altre carrozzerie. Ma non esistono solo due tipi di cros-sover, ecco allora le altre tipologie di carrozzerie “ibride” attualmente catalogabili: Shooting-brake (Ferrari FF e Mercedes CLS Shooting-brake); MPV (Mercedes Classe R, BMW Serie 3 GT, BMW Serie 5 GT e Multi-spazio); Fastback (Renault Laguna e Ford Mondeo 5p); Coupé a 4 porte (Mercedes CLS/CLA, Audi A7/A5 Sportback, BMW Serie 6 Gran Coupé, Porsche Panamera e Aston Martin Rapide).

Sistema di classificazione UNRAE > I tipi di carrozzeria

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BERLINAPer berlina si intende la carrozzeria d’autovettura con tetto fisso, dotata di 4 o 5 porte e realizzata nelle configurazioni a due o tre volumi.

Berlina 3 volumiLa berlina classica è quella a 3 volumi e 4 porte, adatta a trasportare 4 o 5 passeggeri. I tre volumi da cui è composta, ovvero il vano motore, l’abitacolo ed il vano bagagli, sono fisicamente separati e visivamente identificabili dall’esterno.

Berlina 2 volumiLe vetture a 2 volumi sono distinguibili dal bagagliaio che ha un portel-lone comprendente il lunotto anziché il solito cofano ed è raggiungibile anche dall’abitacolo. Il baule è modesto e l’abitacolo può avere indiffe-rentemente 3 o 5 porte in base alla lunghezza del veicolo.

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CROSSOVER SUV (NELL’UNRAE VENGONO CHIAMATI CROSSOVER)Una crossover SUV è un’automobile classica (con carrozzeria Station Wa-gon o berlina 2 volumi) che presenta caratteristiche, estetiche, di un SUV. La trazione è anteriore o posteriore.Una crossover SUV è una vettura che non ha le capacità di un fuoristra-da, ma è piuttosto una tradizionale vettura che richiama un SUV o un fuoristrada, prevalentemente sul piano estetico. Tipicamente si tratta di berline che riescono a mantenere quasi invariate le proprie caratteristiche nonostante il rialzamento dell’assetto.

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FUORISTRADA E SUV (NELL’UNRAE NON VENGONO DISTINTE LE DUE CARROZZERIE)FuoristradaUna vettura si può definire fuoristrada quando è dotata di alcune solu-zioni tecniche che la rendono adatta a percorrere terreni accidentati, con forte pendenza o con fondo che offre scarsa aderenza.

SUVLa sigla SUV invece è l’acronimo di Sport Utility Vehicle (Veicolo Utilitario Sportivo) e identifica una particolare categoria di autoveicoli dall’assetto rialzato e con trazione integrale.Sono veicoli dall’aspetto simile a monovolume e station wagon aventi però alcune caratteristiche dei fuoristrada (buona altezza da terra, quattro ruote motrici). Altre particolarità, come la presenza di spoiler o spesso l’assenza del riduttore, ne impediscono tuttavia l’uso in situazioni gravo-se.

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MONOVOLUME (NELL’UNRAE VENGONO DISTINTE IN PICCOLE, COMPATTE E GRANDI)Le monovolume sono autovetture caratterizzate da un’elevata spaziosità longitudinale e verticale dell’abitacolo. Nel 1985 nasce la Renault Espa-ce: la prima monovolume “moderna”. Le monovolume si prefiggono lo scopo di aumentare l’abitabilità senza concentrarsi sulle capacità di ca-rico.

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STATION WAGONLa familiare è un tipo di carrozzeria derivata solitamente da un corrispon-dente modello berlina, da cui riprende la parte anteriore e centrale del corpo vettura, mentre la parte posteriore è più lunga e aumentata in vo-lume in modo da creare maggior spazio a disposizione per caricare ba-gagli. Lo scopo delle wagon infatti è aumentare il carico semplicemente allungando la parte posteriore, l’abitabilità rimane quasi inalterata rispet-to alla corrispondente versione berlina.

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MPV MULTISPAZIO (NELL’UNRAE VENGONO CHIAMATI MULTISPAZIO)Multispazio è un termine che indica un tipo di veicoli commerciali nati negli ultimi anni. Definisce una versione più piccola del classico furgone, deriva da una base telaistica di un modello di automobile di serie ma con una sovrastruttura specifica voluminosa che consente di ospitare tre file di sedili o un vano di carico di ampia cubatura. Sono destinati al trasporto di passeggeri o merci, a seconda delle versioni.

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COUPÉ (NELL’UNRAE SONO COMPRESE LE COUPÉ A 4 PORTE)È un’auto sportiva, bassa, a 2 porte, con tetto fisso e volume della parte posteriore più contenuto. Le coupé possono avere 2, 2+2 o 4 posti (la configurazione 2+2 riduce il comfort dei passeggeri posteriori). Ricorren-te è il caso di autovetture progettate come coupé che vengono successi-vamente presentate anche con tetto apribile. È molto diffusa la configu-razione Coupé-Cabrio (C+C), cioè la vettura sportiva con tetto rigido che all’occorrenza si trasforma in vettura scoperta.

Coupé a 4 porteÈ una carrozzeria crossover appartenente alla categoria delle coupé: ha le forme di una coupé, quindi caratterizzata da una parte posteriore assai profilata, con un passo allungato e due porte supplementari (caratteristi-che tipiche di una berlina). La prima auto di questa categoria è stata la Mercedes CLS.

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CABRIO E SPIDERCon il termine cabriolet si intende una berlina dotata di tetto pieghevole spesso in tela (soft top) o retroattivabile in metallo o plastica (hard-top). La vettura cabriolet differisce dalla spyder (in inglese roadster). La cabrio è infatti la versione con tetto apribile di una berlina a quattro posti, men-tre la spyder, che ha 2 posti, è solitamente derivata da modelli sportivi o progettata in origine in quella forma. Le auto cabrio inoltre sono dotate di vetri anteriori e posteriori laterali con montanti. Qualcosa però le acco-muna: entrambe costituiscono uno status symbol straordinario (soprattut-to se il tetto è in tela).

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I segmenti automobilistici sono delle categorie usate per distinguere e catalogare i diversi tipi di automobili. Non esiste in realtà un criterio pre-ciso per far rientrare un dato modello di automobile in una categoria anzi-ché in un’altra ed esistono più classificazioni. A noi interessa quella Unrae che si basa orientativamente su dimensioni, prezzo e potenza.

I segmenti automobilistici Unrae sono sei e vanno dalla lettera A alla F. Più in dettaglio e con qualche esempio abbiamo:

A Piccole (Smart Fortwo e Renault Twingo)B Utilitarie (Ford Fiesta, VW Polo e Opel Corsa)C Medie (Ford Focus, Opel Astra e VW Golf)D Medie superiori (Ford Mondeo, Audi A4 e Mercedes Classe C)E Superiori (BMW serie 5, Jaguar XF e Volvo S80)F Alto di gamma (Audi A8, Maserati Quattroporte e Mercedes Classe S)

Sistema di classificazione UNRAE > I segmenti di mercato

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SEGMENTO AIl segmento A comprende quelle autovetture che rientrano nella catego-ria citycar. Sono vetture concepite e costruite solo per un uso cittadino. Hanno dunque dimensioni e potenze contenute (72 CV in media).Negli ultimi anni alcune case automobilistiche hanno prodotto modelli appartenenti al segmento A premium, cioè progettate e costruite con un occhio di riguardo all’estetica, ai materiali degli interni e alle finiture, e destinate a un bacino d’utenza più esigente sotto questi aspetti (le don-ne). Tra esse possiamo citare la Fiat 500.Generalmente un’auto appartenente al segmento A costa poco sotto tut-ti i punti di vista. È basso il prezzo d’acquisto iniziale, sono bassi i costi di manutenzione e quelli relativi ai consumi (tranne in autostrada). La bassa cilindrata (1100 cc in media) porta a un basso costo dell’assicurazione. È quindi un’auto facile da gestire e poco impegnativa, adatta anche ai neopatentati.Ecco alcuni esempi: Fiat Panda, Fiat 500 (A Premium), Renault Twingo, Volkswagen UP!, Peugeot 107, Smart Fortwo, Toyota Aygo, Hyundai i10, Citroën C1, Ford Ka, Kia Picanto e Chevrolet Spark.

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SEGMENTO BIl segmento B comprende quelle autovetture appartenenti alla categoria delle utilitarie. Queste vetture sono più grandi e spaziose delle auto del segmento A e all’occorrenza possono affrontare discretamente lunghi tra-gitti. Sono più impegnative rispetto a quelle del segmento A a causa dei maggiori costi di mantenimento e di possesso, la potenza è medio-bassa (84 CV in media) e in genere la cilindrata media è di 1300 cc. Possono es-sere sia monovolume che berline a due volumi e offrono spesso una gam-ma di optional abbastanza ampia. L’abitabilità è notevolmente migliorata così come la capacità di carico del bagagliaio nonostante le dimensioni non superino i 4100 mm. Il segmento B è quello che conta il maggior numero di vetture vendute.Ecco alcuni esempi: Ford Fiesta, Volkswagen Polo, Opel Corsa, Renault Clio, Peugeot 207, Toyota Yaris, Citroën C3, Skoda Fabia, Fiat Punto, Seat Ibiza, Audi A1 (B Premium), Mini Mini (B Premium) e Hyundai i20.

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SEGMENTO CIl segmento C comprende le auto compatte di medie dimensioni. Quelle appartenenti a questo segmento sono vetture concepite per garantire sia prestazioni ragionevoli che un certo livello di comfort. Possono affrontare senza problemi lunghi viaggi ma i consumi in città sono peggiorati rispet-to ai segmenti precedenti. Possono essere monovolume, berline a due/tre volumi, e hanno una ci-lindrata media di 1600 cc. Generalmente sono auto a trazione anteriore (eccetto la BMW Serie 1), adatte alle famiglie, che traggono vantaggio sia dall’abitabilità del veicolo sia dallo spazio disponibile per i bagagli, le dimensioni infatti sono comprese tra i 4100 e i 4450 mm. Gli MPV Multispazio di piccole dimensioni e le coupé-cabriolet compatte rientrano in questo segmento.La potenza massima, attualmente raggiunta, è di 360 CV (C Premium); quella media invece è di 118 CV. I cilindri possono variare da un minimo 3 ad un massimo di 6.Ecco alcuni esempi: Volkswagen Golf, Ford Focus, Opel Astra, Renault Megane, Skoda Octavia, Bmw Serie 1 (C Premium), Peugeot 308, Audi A3 (C Premium), Citroën C4, Hyundai i30, Toyota Auris e Mercedes Clas-se A (C Premium).

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SEGMENTO DIl segmento D comprende quelle vetture di categoria superiore alle auto compatte (medie superiori). Sono grandi auto da famiglia, berline a tre volumi o station wagon. Oppure possono essere auto di lusso di fascia bassa, berline e coupé, le cosiddette vetture Premium compatte. Per queste la cura nei dettagli degli interni e nel design esterno è elevata. La cilindrata media è di 2000 cc con una potenza media di 154 CV. Su que-ste auto spesso è installato il cambio automatico. Nelle auto da famiglia grande attenzione è rivolta all’abitabilità e alla funzionalità degli spazi interni, mentre per le Premium contano prestazioni, design e lusso. Una vettura del segmento D in genere è lunga da 4500 a 4700 mm.Sono abbastanza impegnative per quanto riguarda le spese, sia nei con-sumi che nelle tasse di possesso e alcune Premium del segmento D ven-gono usate come vetture di rappresentanza.Ecco alcuni esempi: Volkswagen Passat, Mercedes Classe C (D Premium), BMW Serie 3 (D Premium), Audi A4 (D Premium), Opel Insignia, Peugeot 508, Ford Mondeo, Volvo S60 (D Premium), Citroën C5, Toyota Avensis, Skoda Superb e Renault Laguna.

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SEGMENTO EIl segmento E è costituito dalle auto Premium.Per vettura Premium si intende un’auto di grandi dimensioni progettata per essere l’auto di rappresentanza di manager e professionisti.Attualmente un’auto appartenente al segmento E è una vettura di grandi dimensioni, lunga mediamente dai 4700 ai 5000 mm, con un motore di cilindrata media 2700 cc e con potenza media di 239 CV. I motori sono generalmente da 4, 5 o 6 cilindri in linea e per i modelli più grandi e po-tenti ci sono i V6, V8 e V10.L’auto Premium poi è una vettura quasi di lusso: uno status symbol. I produttori lavorano molto sul design sia interno che esterno e sul comfort per creare vetture comode, belle da vedere e da guidare.Tuttavia l’auto del segmento E è una vettura impegnativa dal punto di vista dei costi, è soggetta a un forte deprezzamento nel momento in cui si vuole rivenderla come usato e bisogna considerare il superbollo...Ecco alcuni esempi: Audi A6, BMW Serie 5, Cadillac CTS, Infiniti M, Ja-guar XF, Lancia Thema, Lexus GS, Mercedes Classe E e Volvo S80.

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SEGMENTO FDel segmento F fanno parte le auto di lusso: lo status symbol.Sono auto che hanno una superiorità indiscussa in termini di progettazio-ne, materiali usati, cura del dettaglio, cura del design, cura del comfort, prestazioni e motorizzazione. Generalmente quindi si possono considera-re auto di lusso: berline, coupé, sportive e SUV.Si considerano vetture del segmento F quelle auto, di lusso, che rispon-dono a certi criteri di dimensioni e volume. Generalmente sono auto molto grandi, spesso le ammiraglie dei vari brand che le producono, e spesso superano i 5 metri di lunghezza.Le auto del segmento F sono sempre molto potenti, con motori di grossa cilindrata (almeno 3000 cc). I motori più utilizzati sono: V6, V8, V10 e V12. I costi di mantenimento sono in linea con quelli d’acquisto. Sono infatti auto che consumano molto e le tasse di possesso e di assicurazione sono salatissime (il superbollo è garantito!).Ecco alcuni esempi: Audi A8, BMW Serie 7, Jaguar XJ, Mercedes Clas-se S, Volkswagen Phaeton, Maserati Quattroporte, Porsche Panamera e Lexus LS.

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Questa sezione è dedicata ai risultati delle immatricolazioni del mercato italiano dell’automobile secondo l’UNRAE. Dai dati statistici si nota come alcune auto, nonostante siano mediocri sotto moltissimi punti di vista, siano state vendute facilmente grazie al marketing.

Nel considerare la struttura del mercato, l’andamento delle vendite per “marca e gruppo” e quello per marca ho scelto di considerare solo ed esclusivamente i valori (in percentuale) positivi che, nonostante il periodo economico infelice, hanno contraddistinto il mercato. Il trend è cumulati-vo (ogni mese si somma progressivamente a quello precedente) e talvol-ta ho specificato le variazioni più significative.Per analizzare l’andamento delle immatricolazioni in base all’alimentazio-ne e alle carrozzerie ho usato un trend cumulativo in cui ogni mese si somma progressivamente a quello precedente (periodo gennaio/novem-bre); per quanto riguarda i segmenti sono invece presenti sia l’andamen-to mensile delle vendite (alcune note) che quello cumulativo.

I dati che ho utilizzato sono quelli dei primi 11 mesi del 2013 (ovvero pri-ma che il mercato italiano dell’automobile desse segni di ripresa).

Risultati delle immatricolazioni del mercato italiano dell’automobile secondo l’UNRAE > Struttura mercato

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ALIMENTAZIONE (TREND CUMULATIVO)Analizzando l’andamento delle vendite in base all’alimentazione si nota come alcuni tipi di carburanti, quelli che subiscono una minor pressione fiscale, siano privilegiati dagli italiani. Il GPL riscontra un trend di vendite positivo all’inizio dell’anno ma progressivamente le vendite calano e da Gennaio a Settembre inizia una serie storica negativa. Il Metano trova sempre più consensi tra gli italiani e per tutto l’anno il trend di vendite rimane sia costante che positivo. Le ibride registrano record di vendite con valori sempre superiori al +100%. Le elettriche iniziano ad essere apprezzate da Gennaio a Maggio e poi proseguono il loro trend positivo.

Gennaio/Novembre

ALIMENTAZIONE

Diesel

Benzina

GPL

Metano 25,93

Ibride 119,58

Elettriche 71,92

Etanolo

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SEGMENTO (TREND CUMULATIVO)Prendendo in considerazione i segmenti la situazione si fa catastrofica perché l’unica speranza è data dal segmento B con un +0,06% da Gen-naio a Novembre.

Gennaio/Novembre

SEGMENTI

A

B 0,06

C

D

E

F

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CARROZZERIA (TREND CUMULATIVO)Le carrozzerie più richieste sono due: crossover SUV e monovolume pic-colo. Queste sembrano essere la diretta conseguenza della crisi del setto-re dell’automobile perché le crossover SUV si pongono come alternativa alle SUV mentre le monovolume piccole come sostitute delle monovo-lume compatte: due carrozzerie pienamente coerenti con il downsizing.

Gennaio/Novembre

CARROZZERIE

Berline

Crossover 16,80

Fuoristrada

Monovolume Piccolo 33,73

Station Wagon

Monovolume comp.

Multispazio

Coupé

Monovolume piccolo

Cabrio e Spider

Page 151: Automotive know how

151

EMISSIONI (TREND CUMULATIVO)La media ponderata delle emissioni di CO2 diminuisce sempre ma con estrema lentezza, in questo caso qualche intervento da parte del governo italiano sarebbe utile ai fini di respirare aria migliore.

Gennaio/Novembre

EMISSIONI

Media ponderata -4,23

Page 152: Automotive know how
Page 153: Automotive know how

153

DIESEL

Gennaio/Novembre

1 500L

2 Golf

3 Panda

4 Qashqai

5 Clio

6 Punto

7 Giulietta

8 Polo

9 C3

10 Fiesta

Risultati delle immatricolazioni del mercato italiano dell’automobile secondo l’UNRAE > Alimentazione

Page 154: Automotive know how

154

BENZINA

Gennaio/Novembre

1 Panda

2 500

3 Punto

4 Ypsilon

5 Fortwo

6 C3

7 Polo

8 208

9 Yaris

10 Clio

Page 155: Automotive know how

155

GPL

Gennaio/Novembre

1 Ypsilon

2 Corsa

3 Panda

4 Punto

5 500

6 Fiesta

7 Qashqai

8 Sandero

9 207

10 Giulietta

Page 156: Automotive know how

156

METANO

Gennaio/Novembre

1 Panda

2 Punto

3 Ypsilon

4 Up!

5 Qubo

6 Zafira

7 500L

8 Doblò

9 Mii

10 Touran

Page 157: Automotive know how

157

IBRIDE

Gennaio/Novembre

1 Yaris

2 Auris

3 Prius

4 CT

5 508

6 3008

7 IS

8 RX

9 DS5

10 Classe E

Page 158: Automotive know how

158

ELETTRICHE

Gennaio/Novembre

1 Leaf

2 Zoe

3 Fortwo

4 C-Zero

5 Fluence

6 i3

7 iOn

8 Model S

9 i-MiEV

10 Focus

Page 159: Automotive know how

159

BERLINE

Gennaio/Novembre

1 Panda

2 Punto

3 Ypsilon

4 500

5 Fiesta

6 Polo

7 Golf

8 Clio

9 208

10 Yaris

Risultati delle immatricolazioni del mercato italiano dell’automobile secondo l’UNRAE > Carrozzeria

Page 160: Automotive know how

160

CROSSOVER

Gennaio/Novembre

1 Qashqai

2 Juke

3 ix35

4 Mini

5 Captur

6 Sportage

7 Duster

8 Freemont

9 Mokka

10 2008

Page 161: Automotive know how

161

FUORISTRADA

Gennaio/Novembre

1 Range Evoque

2 X3

3 Tiguan

4 Q3

5 Rav4

6 Freemont

7 Kuga

8 Q5

9 X1

10 Mini

Page 162: Automotive know how

162

MONOVOLUME PICCOLO

Gennaio/Novembre

1 500L

2 C3 Picasso

3 B-Max

4 Meriva

5 ix20

6 Venga

7 Agila

8 Splash

9 Note

10 Musa

Page 163: Automotive know how

163

STATION WAGON

Gennaio/Novembre

1 Serie 3

2 A4

3 Astra

4 Focus

5 Passat

6 Mégane

7 508

8 Serie 5

9 Insignia

10 Clio

Page 164: Automotive know how

164

MONOVOLUME COMPATTO

Gennaio/Novembre

1 C-Max

2 Classe B

3 Scénic

4 Zafira

5 C4 Picasso

6 Touran

7 5008

8 Orlando

9 Verso

10 Lodgy

Page 165: Automotive know how

165

MULTISPAZIO

Gennaio/Novembre

1 Qubo

2 Doblò

3 Dokker

4 Partner

5 Caddy

6 Berlingo

7 Kangoo

8 Bipper

9 Nemo

10 Combo

Page 166: Automotive know how

166

COUPÉ

Gennaio/Novembre

1 Mito

2 A5

3 Classe E

4 911

5 GT86

6 Serie 4

7 Classe C

8 CLS

9 Panamera

10 RCZ

Page 167: Automotive know how

167

MONOVOLUME GRANDE

Gennaio/Novembre

1 S-Max

2 Sharan

3 Galaxy

4 Voyager

5 Viano

6 Prius

7 Alhambra

8 Espace

9 Multivan

10 807

Page 168: Automotive know how

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CABRIO E SPIDER

Gennaio/Novembre

1 500

2 Fortwo

3 Maggiolino

4 DS3

5 SLK

6 308 CC

7 Mini

8 Golf Cabriolet

9 Z4

10 Flavia

Page 169: Automotive know how

169

SEGMENTO A

Gennaio/Novembre

1 Panda

2 500

3 Fortwo

4 Up!

5 Spark

6 Aygo

7 i10

8 Ka

9 C1

10 Twingo

Risultati delle immatricolazioni del mercato italiano dell’automobile secondo l’UNRAE > Segmento (in dettaglio)

Page 170: Automotive know how

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Trend cumulativoPrima di procedere con l’analisi è necessario specificare che Panda, 500 e Ka godono della stessa piattaforma industriale così come C1, 107 e Aygo.

1° La Panda rimane costantemente in questa posizione perché ha una storia alle spalle che supporta le vendite.

2° La 500 rimane costantemente in questa posizione perché ha una sto-ria alle spalle che supporta le vendite.

3° La Fortwo è la citycar per eccellenza. 4° La Up!, secondo me, non può competere con la Panda perché

quest’ultima è ormai radicata nella testa degli italiani e la tedesca ha delle antenate infelici come Lupo e Fox, a quest’ultimo limite si aggiunge il surplus offerto dalla Fiat nel tipo di carrozzeria che imita un po le crossover SUV e le monovolume piccole.

5° La Spark eredita il successo della Matiz anche se non fa alcun record di vendite.

6° La Aygo vende di più rispetto alle cugine francesi (C1 e 107) costruite sulla stessa piattaforma.

7° La coreana i10 fa del rapporto qualità/prezzo la sua arma vincente.8° La Ka sfrutta la stessa piattaforma della 500 e ne eredita un po’ il

successo proponendosi come una sua valida alternativa.9° La citycar francese C1.10° La citycar francese 107 incalzata dalla Twingo.

Trend mensileNell’andamento mensile si nota la Adam che timidamente entra in classi-fica ma ha già ottime potenzialità per il futuro e la Twingo che ha un trend di vendite medio-basso.

Page 171: Automotive know how

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Nazioni d’origine2 italiane 2 tedesche2 francesi2 americane1 giapponese1 coreana

Tipi di carrozzerie10 berline

Page 172: Automotive know how

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SEGMENTO B

Gennaio/Novembre

1 Punto

2 Ypsilon

3 500L

4 Clio

5 C3

6 Fiesta

7 Polo

8 208

9 Yaris

10 Corsa

Page 173: Automotive know how

173

Trend cumulativo1° La Punto ha una storia alle spalle che supporta le vendite.2° La Ypsilon si rivolge ad un pubblico femminile ed ha un design abba-

stanza sofisticato, elegante e simile alla media Delta.3° La 500L è al terzo posto, nonostante sia giunta in questo segmento

di mercato molto in ritardo, e si distingue per la carrozzeria da mo-novolume piccola.

4° La francese Clio, già molto apprezzata nella precedente generazione, ora con il nuovo modello si pone come valida alternativa alla Punto.

5° La C3 è l’alternativa francese alla Ypsilon.6° L’americana Fiesta è molto apprezzata anche in altri mercati europei

e non.7° La tedesca Polo fa della solidità il suo punto di forza.8° La francese 208 gode di un design rivoluzionario e di una piattaforma

nuova ma non fa miracoli nelle vendite.9° La Yaris, affidabile ma dal design eccessivamente giapponese.10° Senza infamia ne lode, la tedesca Corsa.

Trend mensileNell’andamento mensile si nota la berlina low-cost Sandero che compare in nona posizione ad agosto e le crossover SUV francesi Captur e 2008 giunte nel mercato in ritardo (se paragonate con la concorrenza).

Nazioni d’origine3 francesi3 italiane2 tedesche1 giapponese 1 americana

Page 174: Automotive know how

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Tipi di carrozzerie9 berline1 monovolume piccola

Page 175: Automotive know how

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SEGMENTO C

Gennaio/Novembre

1 Golf

2 Qashqai

3 Giulietta

4 Classe A

5 C-Max

6 Focus

7 Astra

8 A3

9 Classe B

10 Sportage

Page 176: Automotive know how

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Trend cumulativo1° La berlina tedesca Golf è l’Auto dell’anno 2013.2° La crossover SUV, giapponese, per eccellenza: la Qashqai. 3° La berlina italiana Giulietta, a mio avviso, non può competere con la

Golf ma almeno rappresenta degnamente l’auto italiana nel segmen-to C.

4° La berlina tedesca Classe A, abbastanza sportiva e con un top di gamma eccezionale, è una valida alternativa alle altre premium tede-sche compatte.

5° Una monovolume compatta americana che conferma quanto la Ford sia apprezzata in Italia.

6° La Focus: l’unica valida berlina media americana.7° L’Opel Astra: un altra berlina tedesca appartenente tuttavia ad un

gruppo americano, ha dunque caratteristiche diverse rispetto alle al-tre connazionali.

8° La berlina tedesca A3: gode dei piccolo motori Volkswagen e della qualità Audi.

9° La Classe B: la seconda monovolume compatta appartenente a que-sto segmento ma di nazionalità tedesca.

10° La Sportage, una SUV compatta coreana con un ottimo rapporto qualità/prezzo e 7 anni di garanzia.

Trend mensileNell’andamento mensile si nota subito il buon andamento delle vendi-te della ix35 (la SUV compatta coreana sorella della Sportage); compare anche la monovolume compatta francese Scénic ma sembra manifestarsi quasi come un’anomalia di mercato; la Serie 1, berlina a due volumi tede-sca, si mostra molto timidamente nelle ultime posizioni all’inizio dell’anno per poi sparire lasciando posto al downsizing tecnico della connazionale

Page 177: Automotive know how

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A3; qualcosa di meglio ci si poteva aspettare dalla crossover SUV rumena Duster (considerando il gruppo di appartenenza).

Nazioni d’origine5 tedesche2 americane1 coreana1 giapponese1 italiana

Tipi di carrozzerie6 berline2 monovolume compatte1 crossover SUV1 SUV

Page 178: Automotive know how

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SEGMENTO D

Gennaio/Novembre

1 Serie 3

2 Freemont

3 Tiguan

4 A4

5 Range Evoque

6 Q3

7 Passat

8 Kuga

9 X1

10 Rav4

Page 179: Automotive know how

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Trend cumulativo1° La berlina tedesca, a 3 volumi, Serie 3 fa dei motori a gasolio il suo

punto di forza.2° La crossover SUV italiana Freemont ha un ottimo rapporto prezzo/

dotazione e lo spazio della Journey (da cui deriva).3° La Tiguan: un SUV compatto tedesco che fa della solidità il suo punto

di forza.4° Un’altra berlina tedesca a 3 volumi: la A4 è ben rifinita e gode del

valido cambio S tronic.5° La SUV inglese Range Rover Evoque: un design eccezionale e dei

motori all’altezza.6° La SUV compatta tedesca Q3 che, anche in questo caso, punta sulla

qualità e sul cambio S tronic.7° L’ennesima berlina tedesca a 3 volumi: la Passat. Una valida alternati-

va alle ormai consolidate premium tedesche.8° La SUV americana Kuga: spazio in abbondanza e tutta la buona repu-

tazione che Ford è riuscita a costruirsi negli anni in Italia.9° La SUV compatta tedesca X1 che non prevale sulla Q3.10° Al decimo posto la SUV giapponese Rav4: già apprezzata nella ge-

nerazione precedente fa dell’affidabilità il suo punto di forza.

Trend mensileNell’andamento mensile si nota la SUV tedesca X3 che timidamente si mostra nelle ultime posizioni e l’altra SUV tedesca, la Q5, che compare, invece, in una sola occasione; come anomalia di mercato solo la berlina a 3 volumi tedesca Insignia.

Page 180: Automotive know how

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Nazioni d’origine6 tedesche1 italiana1 inglese1 americana1 giapponese

Tipi di carrozzerie6 SUV3 berline1 crossover SUV

Page 181: Automotive know how

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SEGMENTO E

Gennaio/Novembre

1 Serie 5

2 A6

3 Classe E

4 Classe M

5 Gr. Cherokee

6 Thema

7 Cayenne

8 Range Sport

9 CLS

10 XF

Page 182: Automotive know how

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Trend cumulativo1° La berlina a 3 volumi tedesca Serie 5 ha degli ottimi motori sia a ben-

zina che a gasolio.2° La berlina a 3 volumi tedesca A6 fa della qualità costruttiva il suo

punto di forza.3° La berlina a 3 volumi tedesca Classe E è invece molto confortevole.4° Un SUV-fuoristrada tedesco di classe: la Classe M. Un modello che

deve competere con la Range Rover Sport.5° La SUV-fuoristrada americana Grand Cherokee che gode: della strut-

tura della Classe M, di doti fuoristradistiche rilevanti e di un ottimo rapporto prezzo/dotazione.

6° La berlina a 3 volumi italiana Thema che punta sullo spazio della Chrysler 300C e sul rapporto prezzo/dotazione.

7° La SUV-fuoristrada tedesca Cayenne: apprezzatissima già nella gene-razione precedente, è l’alternativa perfetta alla X6.

8° La SUV-fuoristrada inglese, di classe, la Range Rover Sport che grazie al nuovo modello è anche più leggera.

9° La coupé a 4 porte tedesca per eccellenza: la CLS.10° Una berlina a 3 volumi inglese con linea filante da coupé a 4 porte:

la XF. Meriterebbe una posizione migliore in classifica.

Trend mensileNell’andamento mensile delle vendite si nota subito come anomalia la te-desca MPV Serie 5 GT che “casualmente” si trova in quinta posizione ad Agosto; rimanendo in casa BMW le vendite della nuova SUV X5 sono già “apprezzabili”; la SUV tedesca Touareg, che gode della stessa piattafor-ma della Cayenne, negli ultimi mesi dell’anno è comparsa timidamente nelle ultime posizioni; ha raggiunto buone posizioni in classifica anche la SUV-fuoristrada inglese Range Rover nonostante non sia pienamente co-

Page 183: Automotive know how

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erente con il downsizing di mercato (riesce a distinguersi tramite la classe inglese); questione completamente diversa per due modelli Volvo abba-stanza datati: la wagon con altezza da terra maggiorata XC70 e la wagon V70. Queste, grazie agli allestimenti Polar combinati con la mission del brand svedese, sono riuscite a comparire in Top10.

Nazioni d’origine6 tedesche2 inglesi1 italiana1 americana

Tipi di carrozzerie4 berline4 SUV-fuoristrada2 coupé a 4 porte

Page 184: Automotive know how

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SEGMENTO F

Gennaio/Novembre

1 911

2 Panamera

3 Serie 6

4 A8

5 Classe S

6 Serie 7

7 F-Type

8 Quattroporte

9 Serie 6 GC

10 458 Italia

Page 185: Automotive know how

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Trend cumulativo1° Una coupé tedesca, un classico che ha segnato la storia: la 911.2° Una coupé a 4 porte tedesca che eredita, a dispetto del design scon-

certante, il successo della Porsche nel segmento F: la Panamera.3° Una coupé tedesca che si colloca in un mercato di nicchia e ha un

design sofisticato: la Serie 6. 4° Una berlina a 3 volumi tedesca di qualità: l’A8.5° Una berlina a 3 volumi tedesca di classe: la Classe S.6° Una berlina a 3 volumi tedesca tecnologica: la Serie 7.7° Una spider inglese dal design eccezionale: la F-Type.8° Una berlina a 3 volumi italiana sinonimo di eccellenza e passione: la

nuova Quattroporte.9° Una coupé a 4 porte tedesca che ruba un po di clienti alla Porsche

(Panamera): la Serie 6 GC.10° Una coupé italiana, una Granturismo che rappresenta una nazione:

la 458 Italia.

Trend mensileNell’andamento mensile emerge la coupé italiana F12 Berlinetta che ha venduto bene nel primo semestre e la Shooting-Brake italiana FF con il suo unico momento di massima espressione a gennaio (quinta in classifica); stu-pisce poi la coupé-spider tedesca SL che compare per ben 3 volte in classi-fica; la coupé italiana Granturismo grazie a versioni/allestimenti speciali ha aumentato le proprie vendite proprio prima di cedere il posto alle nuove berline Maserati di segmento F; dalla “berlinona” inglese XJ ci si poteva aspettare molto di più; la berlina italiana Ghibli, grazie alla perfetta collo-cazione nel mercato, sarà presto protagonista del segmento F; le anomalie di mercato sono costituite da R8, Gallardo e 8C mentre la GS potrebbe diventare protagonista di questo segmento tra qualche decennio.

Page 186: Automotive know how

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Nazioni d’origine7 tedesche2 italiane1 inglese

Tipi di carrozzerie4 berline 3 coupé 2 coupé a 4 porte1 spider

Page 187: Automotive know how

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GRUPPO HYUNDAIGrazie alle vendite della Kia il gruppo coreano riesce a mostrare qualche segno positivo ad inizio anno ma la garanzia molto estesa e il rapporto qualità/prezzo facevano percepire risultati leggermente migliori.

GRUPPO RENAULTLa Renault è molto apprezzata, forse più della Fiat. La Captur ha realizza-to record di vendite ma un ruolo importante lo ha anche l’altro marchio che nel mercato si colloca al di sotto della casa francese: come sua valida alternativa.

GRUPPO DAIMLERRisultati positivi scontati, a stupire sono invece le vendite della Smart: mai un segno positivo. La Mercedes salva il gruppo dalla crisi visto che la Maybach è fallita.

GRUPPO NISSANUn unico segno positivo, un risultato normale per il gruppo giapponese che purtroppo non può contare sulla Infiniti (poco apprezzata). Non resta che dedicarsi ai crossover SUV tra cui la nuova Qashqai.

GRUPPO TOYOTALe ibride aiutano il gruppo nelle vendite. Attualmente la Lexus ha una gamma di modelli totalmente ibrida mentre la Toyota ha una reputazione eccezionale che deve tutelare in attesa che l’alimentazione ibrida occupi una fetta di mercato maggiore.

GRUPPO JAGUAR LAND ROVERTra tutti i gruppi è quello che ha messo a segno i risultati più positivi: le

Risultati delle immatricolazioni del mercato italiano dell’automobile secondo l’UNRAE > Marca e gruppo

Page 188: Automotive know how

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due case inglesi hanno classe in abbondanza per dominare, in futuro, i segmenti di mercato E ed F. I risultati positivi ovviamente sono dovuti più alla Land Rover che alla Jaguar.

Page 189: Automotive know how

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ASTON MARTINIl design assume una certa importanza e nel nostro paese è apprezzata tanto quanto lo è la Maserati.

BMWL’andamento delle vendite è sempre stabile e controllato, la breve serie storica positiva ne è la dimostrazione.

DACIAVista la crisi economica da un marchio low-cost controllato dalla Renault ci si poteva aspettare qualcosa in più.

GREAT WALLHa iniziato l’anno in modo eccezionale ma se non ci fosse stata la crisi economica difficilmente avrebbe realizzato record di vendite.

HONDAQualche segno positivo inatteso, dalla Honda c’è da aspettarsi di più in futuro: qualcosa di tecnologico ed ecologico.

HYUNDAINon ha i 7 anni di garanzia della Kia ma mostra comunque, molto timida-mente, un segno positivo.

KIAOttimo rapporto qualità/prezzo, garanzia di ben sette anni e design pia-cevole: un mix vincente.

Risultati delle immatricolazioni del mercato italiano dell’automobile secondo l’UNRAE > Marca

Page 190: Automotive know how

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LADALa casa russa registra un anomalia di mercato con un unico segno positivo all’inizio dell’anno.

LAMBORGHINILa serie storica positiva è dovuta alla bravura dei responsabili marketing che grazie alle serie limitate e speciali sono riusciti a vendere facilmente la Gallardo.

LAND ROVERSUV-fuoristrada inglesi di classe: risultato scontato considerando quanto gli italiani apprezzino i SUV.

MAHINDRAQualche segno molto positivo per questa casa indiana che nel 2012 ha introdotto un modello più idoneo al nostro mercato.

MASERATIPrima la Granturismo, con le versioni MC Stradale e Sport, poi la nuova Quattroporte e la Ghibli hanno reso protagonista la Maserati nel mercato italiano.

MAZDALa migliore casa automobilistica giapponese: coerente con la propria mission e consapevole dell’importanza del “Kodo Design”.

MERCEDESAbbastanza scontato come risultato: con un minimo impegno la Merce-des può ottenere record di vendite.

Page 191: Automotive know how

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NISSANUn unico e timido segno positivo da attribuire forse a Qashqai e Juke: leader nel loro tipo di carrozzeria.

RENAULTGrazie alla Captur e alle monovolume la casa francese trova innumerevoli consensi e conclude bene l’anno.

SKODAÈ l’alternativa alla Volkswagen, grazie al buon rapporto qualità/prezzo ha iniziato una serie storica positiva.

SSANGYONGLa casa coreana è riuscita a manifestarsi con un segno positivo: molto probabilmente da attribuire alle vendite della Korando.

SUBARUSi nota solo un unico segno positivo che sta a dimostrare le potenzialità (non sfruttate) di questa casa giapponese.

TATAUn buon inizio con un evidente e progressivo calo: non può fare miracoli ma il rapporto prezzo/dotazione a volte ripaga.

TOYOTAL’ibrido Toyota ha potenzialità straordinarie. Attualmente però bisogna accontentarsi del +0,41% da Gennaio a Novembre.

Page 192: Automotive know how
Page 193: Automotive know how

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CAPITALIZZAZIONE E VALORE SPECIFICO Abbiamo già citato il Giappone e l’Italia in occasione delle nazioni che possiedono un maggior numero di costruttori e ora sono ancora Toyota e Ferrari a dominare il mondo dell’auto. Come di consueto l’annuale in-dagine della società specializzata Brand Finance ha sancito il rating e la capitalizzazione delle case automobilistiche: la Toyota è il costruttore con la più alta capitalizzazione borsistica (il valore di tutte le azioni emesse), mentre la Ferrari è quella che ha il più alto valore specifico, in termini di fascino del marchio, fedeltà del cliente e redditività.

TREND DEI VINCITORIIn merito alla Toyota, l’analisi di Brand Finance la pone al primo posto con un valore di capitalizzazione pari a 26 miliardi di dollari (20 miliardi di €). L’anno scorso l’analogo valore era di 24,5 miliardi dunque l’incremento del valore del brand è stato del 6%. Anche per questo motivo, la società ha deciso di elevargli il rating ad AA+. Nel secondo gradino del podio c’è la Volkswagen, con un rating AAA- (da AA del 2012), che ha capitalizzato 23,7 miliardi di dollari, con un forte incremento rispetto al 2012. La sua capitalizzazione è infatti cresciuta del 33%. Al terzo posto la BMW con 23,2 miliardi (un aumento del 9%) e un rating di AAA.Tornando alla leadership giapponese “la Toyota, ha commentato David Haigh, amministratore delegato di Brand Finance, ha lavorato incessante-mente per guadagnare nuovamente la fiducia dei consumatori, riuscendo a ristabilire la sua reputazione in fatto di affidabilità, con l’introduzione di un nuovo ed elegante design e con campagne pubblicitarie capaci di attirare una clientela più giovane”.

Rating e capitalizzazione delle case automobilistiche > Brand Finance

Page 194: Automotive know how

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FIAT E VOLKSWAGEN?La Fiat è in tredicesima posizione, con un valore di 5,8 miliardi di dollari; la Chrysler vanta una capitalizzazione di 1,9 miliardi, la stessa dell’an-no scorso. Per quanto riguarda gli altri marchi del gruppo Volkswagen: l’Audi totalizza 5,5 miliardi di dollari con un incremento del 20% rispetto all’anno precedente (ma è dietro alla Fiat in classifica); la Skoda arriva a 1,8 miliardi, un calo sostanziale (del 49%) nei confronti del 2012; la Seat cresce del 7% (da 0,7 a 0,8 miliardi di dollari). FERRARI LEADER INDISCUSSAIl marchio Ferrari è fortissimo: è l’unico che sui 50 considerati nello studio Brande Finance è accreditato del giudizio AAA+ ed è il marchio più forte del mondo (battendo la concorrenza di tutti gli altri costruttori automo-bilistici e anche quella dei più grandi colossi industriali come Google e Coca-Cola). Ecco le parole di soddisfazione del presidente Luca Cordero di Monte-zemolo: “È sempre un piacere di essere in vetta a una classifica e lo è ancora di più quando la concorrenza è rappresentata dalle aziende più note al mondo, a testimonianza che l’Italia, anche in un momento eco-nomico così difficile, è in grado di presentare realtà d’eccellenza. Dietro questo riconoscimento ci sono prodotti eccezionali fatti da uomini e don-ne altrettanto eccezionali: a loro, che lo hanno reso possibile, va il mio ringraziamento.”

Page 195: Automotive know how

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A COSA SI DEVE ATTRIBUIBILE IL SUCCESSO DI QUESTA CASA AUTO-MOBILISTICA?Oltre alla forza del brand, la Ferrari possiede effettivamente una superio-rità tecnica/tecnologica tale per cui, attualmente, è l’unica casa automo-bilistica al mondo a non avere oggettivamente alcun concorrente diretto (ma solo indiretto a causa del prezzo) nel proprio segmento di mercato!

L’ANNATA 2012 Secondo i dati diffusi dalla Ferrari stessa questi sono i nuovi record rag-giunti nel 2012: 7318 vetture consegnate (+4,5% rispetto al 2011) e 244 milioni di euro di utile netto. Nel 2012 sono stati investiti 324,3 milioni di euro in ricerca e sviluppo completamente autofinanziati.

IL PRIMO SEMESTRE 2013Si chiude positivamente anche il primo semestre 2013, la Ferrari migliora l’utile netto con 116,2 milioni di euro (+20%). L’America è il mercato principale con 1.048 esemplari consegnati (+9%). L’Inghilterra è il primo mercato europeo con 415 vetture (+6%). Miglio-rano anche i risultati del Medio Oriente (264 +39%) e del Giappone (172 +28%), mentre è in leggero calo la Cina con 350 vetture, 50 in meno del 2012.Oltre alle autovetture, per tenere alto il valore del prodotto nel tempo, ci sono: il reparto Ferrari Classiche, i Ferrari Store e il Museo.

L’eccellenza Made in Italy è stata raggiunta da... > Ferrari

Page 196: Automotive know how

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IL CARISMA DI LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLOIl 31 agosto 1947 nasce a Bologna Luca Cordero di Montezemolo e la sua vita in Rosso, secondo quanto riporta il sito ufficiale, è una storia di successi: sono ben 19 i titoli iridati di Formula 1 (cinque come Direttore Sportivo e quattordici come Presidente), suddivisi fra Piloti (8) e Costrut-tori (11).Sul fronte della produzione delle vetture stradali, possiamo ricordare che dal 1993 ad oggi (dati 2012) il fatturato è stato decuplicato, le vendite triplicate mentre sono raddoppiati i mercati e i dipendenti.Oggi la Ferrari può contare su: un parco tematico ad Abu Dhabi, più di cinquanta Store in tutto il mondo, un sito di e-commerce ed oltre 12 mi-lioni di liker della pagina ufficiale su Facebook.Numeri che giustificano l’importanza assunta dal Presidente nel rappre-sentare le persone che, in questi anni, sono state capaci di valorizzare il brand Ferrari e hanno creato una gamma di GT unica al mondo.

Page 197: Automotive know how

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SITOGRAFIALe fonti fondamentali sono quelle in grassetto.

www.abarth.itwww.alfaromeo.itwww.astonmartin.comwww.audi.itwww.bentleymotors.comwww.bmw.itwww.cadillaceurope.com/itwww.chevrolet.itwww.citroen.itwww.dacia.itwww.daihatsu.itwww.drmotor.itwww.ferrari.itwww.fiat.comwww.fiskeritalia.itwww.ford.itwww.gacgonow.eu/itwww.eurasiamotor.comwww.honda.itwww.hyundai.itwww.infiniti.itwww.isuzu.itwww.jaguar.comwww.jeep-official.itwww.kia-auto.itwww.lada.it

Fonti > Sitografia/bibliografia

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www.lamborghini.comwww.lancia.itwww.landrover.itwww.lexus.itwww.lotuscars.comwww.mahindra.itwww.martinmotors.itwww.maserati.comwww.mbi.itwww.mazda.itwww.mclaren.comwww.mercedes-benz.itwww.mini.itwww.mitsubishi-auto.itwww.nissan.itwww.opel.itwww.paganiautomobili.itwww.peugeot.itwww.porsche.itwww.renault.itwww.rrmc-italia.itwww.seat-italia.itwww.skoda-italia.itwww.smart.comwww.ssangyong-auto.itwww.subaru.itwww.suzuki.itwww.tatamotors.itwww.teslamotors.com/it

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www.toyota.itwww.volkswagen.itwww.volvocars.it

www.quattroruote.itmotori.corriere.itwww.alvolante.itwww.omniauto.itwww.automobilismo.itwww.sicurauto.itwww.topgear.comwww.supercars.netwww.ukipme.comwww.carfolio.comwww.unrae.itwww.wikipedia.orgwww.8cilindri.blogspot.itwww.quintamarcia.orgwww.marketingandstyle.blogspot.itwww.ecoage.itwww.markogts.blogspot.itwww.mercedesforum.itwww.ammirati.orgwww.automoto.itwww.narkive.comwww.autoscuolavalchiampo.itwww.autoblog.itwww.roadstersportclub.comwww.elaborare.com

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www.2la.itwww.ralph-dte.netwww.armiestrumenti.comishtar.df.unibo.itwww.repubblica.it/motoriwww.thebullsarena.blogspot.it www.thecarexpert.co.ukwww.motorionline.comwww.guidarepilotare.comwww.youtube.comwww.ralph-dte.euit.cars.yahoo.comwww.shutterstock.com/it

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BIBLIOGRAFIALe fonti fondamentali sono quelle in grassetto.

Rivista alVolanteRivista Quattroruote

Scuola guida Newton. La fisica dell’automobileDi Barry Parker

Manuale del meccanico collaudatore, Edizione 122Di Romano Biolchini

Corso Di Tecnica Automobilistica 1Di Domenico Lucchesi

Automotive Technology. Principles, Diagnosis and Service. 4th EditionDi James D. Halderman

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Ringraziamenti speciali a... >

La griglia impaginativa di questo libro è estremamente semplice perché si basa sul principio/criterio “Less is more” dell’architetto e designer te-desco Ludwig Mies van der Rohe, anche a lui vanno i miei ringraziamenti.

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