catalogo rita correddu, martino genchi, luca trevisani, luca vitone

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    Rita Correddu / Martino Genchi / Luca Trevisani / Luca Vitone

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    Leggera depressione; terra, specchio, 2012

    Uno scavo circolare nel terreno che gradualmente sprofonda sino a precipitare verso il suo centro. Lo svuo-

    tamento raccoglie lo sguardo portandolo con s sul fondo, ne raccoglie la vertigine e la riporta in superficie.

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    Barricades; giunti, matite, 2012

    I giunti, che di solito sostengono mensole o simili, in questo caso sono sostenuti da matite poste in posizione ortogonale.

    In effetti la composizione modulare allinsegna del rovesciamento. Sul pavimento piastrellato della galleria delinea unaserie di cubi vuoti che sembrano sprofondare. Ma cambiando punto di vista, si creano sempre nuove e inaspettati disegni.

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    OBEDIENT FOSSILS / FARE FOSSILI

    La teoria che vi sto per proporre ci da una descrizione della natura che assurda dal punto di vista del senso comune. Ma in

    accordo perfetto con lesperienza. Spero quindi che accettiate la natura per come : assurda. (R. Feynman).

    Una natura che sfugge alla logica dei fenomeni e lesperienza come solo mezzo per fare luce sulle zone dombra; sem-bra una scienza paradossale. Ma se la accettiamo, forse non sembrer cos insolito tirare in ballo i fossili per parlare dellavoro di Luca Trevisani.Il binomio fotografia e fossili entrato da tempo nel lessico fotografico. Si parla di fossili come una pre-fotografia,lesempio pi eviden te di indicalit , perch in effetti, il fossile di un trilobite limpronta del tr ilobite stesso, la prova in-negabile della sua esistenza. Allo stesso modo, il fossile ci permette di considerare simultaneamente altri aspetti delloperadarte perch, per sua stessa natura, una sintesi di processi: la traccia, il rapporto con il tempo, la metamorfosi deglielementi, stratificazione. Tutti questi aspetti si ritrovano nelle opere di Trevisani, legate da una teoria paradossale, una

    scienza imperfetta e un insieme di interessi che coinvolgono la materia e lesperienza, la forma e limmagine.La tesi assurda che sto per fornire, per dirlo con Feynman, che questi fossili non sono sedimenti millenari prodottidalle ere geologiche e dal cambiamento climatico. Sono piuttosto tracce inconfutabili di sperimentazione.Il processo di scansione fotografica di Placet Experiri o la pietrificazione della roccia di Marmomarmelade, diventano al-trettanti processi di trasformazione e di sedimentazione. Ecco i fossili. Ma di una specie rara visto che si tratta di fossiliobbedienti, plasmati dallartista in un processo guidato di cristallizzazione. Il materiale dei lavori di Trevisani duttile;viene manipolato e trasformato secondo un procedimento a met strada tra limprovvisazione e il metodo scientifico.Placet Experiri

    La formula del lavoro si svela nel titolo: Placet Experiri il piacere di sperimentare - motto dellumanista Settembrininella Montagna Incantata di Thomas Mann.In questa serie, parlare di fotografia non basta pi, perch il lavoro diventa un insieme complesso di fenomeni. Per usarela parole di W. B. Michaels, al tempo stesso una fotografia, una traccia , unimmagine e unimpronta, una fotograf ia e unfossile .

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    Si procede per addizione di oggetti, strati sovrapposti, e luce. Oggetti a contatto. Nessuno scat to rubato e nemmeno mil-lenni di attesa geologica, solo il tempo di una lenta scansione luminosa e lintervento dellartista.In Placet Experiri, oggetti comuni vengono astratti dal loro contesto e a prima vista sembrano ingrandimenti di formesconosciute, gli elementi di unosservazione al microscopio. Viene spontaneo pensare a Robert Hooke, il pioniere deglistudi al microscopio che conduceva esperimenti di materia e di luce per vedere di pi. In Micrographia , Hooke ripro-

    duce gli ingrandimenti delle sue osservazioni di texture naturali, piante e altri corpi che rivelano la loro struttura,trasparenza e opacit, la porosit delle superfici.Ne risultano forme astratte e completamente estranee alloriginale, una terra incognita, secondo lo scienziato. Propriocome gli ogget ti di Trevisani, diventano forme indipendenti che entrano nel nostro immaginar io; elementi di uninquietantefamiliarit che si muovono in un territorio al confine tra conosciuto e estraneo, cristallizzati in un particolare.Per rendere lanalogia ancora pi forte, Hooke, e forse non a caso, anche stato il primo ad interessarsi alla strutturadei fossili, considerati fino a quel momento degli scherzi della natura...I paesaggi di Placet Experiri obbediscono ai cambiamenti di stato imposti dallartista , e alla sua manipolazione degli og-getti nel tempo di scansione dellimmagine, che produce fughe di luce, trasformazioni. Questo processo ricorda altre

    celebri sperimentazioni, con Man Ray e le Rayographies o i disegni fotogenici di Talbot. Ma qui gli oggetti sono presentie non c carta sensibile; le immagini vengono stampate su una superficie semi riflettente che restituisce (lillusione) delvolume. Non sono pi ossidazioni di desideri fissati dalla luce e dalla chimica (...) , ma forme fisiche vere e proprie,fossili obbedienti.

    Fare il marmo

    Trasformare, manipolare e plasmare sono concetti che si ritrovano anche in Marmomarmelade; la ricerca sui materiali elinterazione con la massa una linea di ricerca che si ritrova lungo tutto il percorso della rtista. Davanti a questo lavoro,

    la nostra percezione viene ancora messa alla prova e siamo por tati subito a pensare a una roccia o ad un pezzo di marmogrezzo, solo lievemente lavorato.Il marmo una roccia metamorfica che si forma in un lunghissimo periodo di sedimentazione. Fare il marmo unimpresaimpossibile, una contraddizione in termini. qui che lartista crea un cortocircuito che ci fa percorrere per un attimotutta la tradizione della scultura classica; il canone della forma, o la leggenda che racconta come Bernini impiegasse deimesi per la scelta del suo materiale

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    Le opere presentate da Trevisani invece, sono delle sculture al contrario o per tornare al lessico fotografico, sono ilnegativo della figura stessa. Una sostanza chimica dalle propriet molto particolari viene adagiata su un supporto di cuiregistra i rilievi. Ma se la scultura tradizionale si ottiene per intaglio, per sottrazione, qui siamo agli antipodi della regolaperch la materia viene aggiunta e la scultura dellartista si fa da s.Mi chiederete dei fossili. Anche questo lavoro incarna lanalogia del processo che si costituisce di relazione tra tempo,materia e forma. Proprio come un fossile, le sue sculture sono destinate a durare nel tempo, fossili consapevoli e tracce

    dellesperienza.Questi lavori metamorf ici convivono con altre opere; leggerissimi gusci di uova che si contrappongono al peso del mar-mo. Nella natura rivista dallartista, niente quello che sembra

    Naturalia / Artificialia / Mirabilia

    La wunderkammer era il prototipo rinascimentale della collezione darte. La regola che ordinava questo luogo e i parti-colari oggetti che lo componevano, erano lesperienza e lesplorazione; al suo interno non esisteva nessuna distinzionetra arte e scienza, tra utile e decorativo, tra curioso e scientificamente corretto. Le uniche categorie differenziavano

    quello che di singolare veniva prelevato dalla natura - i naturalia, quello che veniva creato dalluomo, artificia lia, e tuttoci che suscitava stupore e sorpresa, mirabilia. Tutto rientra nella logica dellesplorazione e della meraviglia; un luogoche si forma di stratificazioni progressive e si nutre di scoperte e di sperimentazioni. La ricerca di Trevisani funzionacome una wunderkammer : un agglomerato di esperienze tradotto in forme, una stratificazione di idee e di oggetti cherimandano alla natura, alla cultura o al puro piacere per la speculazione. Lartista compone il suo archivio visuale dovetroviamo fossili e fotografie, video, installazioni, marmo e gusci di uova.Una moderna wunderkammer fatta di naturalia, artificialia e mirabilia.

    Alessandra Prandin

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    1..Walter Benn Michaels, Photography and Fossils, in James Elkins, Photography Theory, Routledge, 2006.

    2. Robert Hook, Micrographia on Physiological description of Minute Bodies made by Magnifying glasses with obser vation and

    inquiries thereupon, 1655.

    3. Man Ray, Dizionario del Surrealismo.

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    Il luogo dellarte,stampe su alluminio,

    1994

    E la terza tappa del progetto carte atopiche e si riferisce, dopo le topografie del territorio e le piante di citt,alla planimetria come luogo abitativo o del vivere quotidiano.In questo caso sono unottantina tra le gallerie pi famose del mondo di quegli anni, ridisegnate tutte con lostesso stile per omologare ogni dettaglio e renderne pi difficile la riconoscibilit.

    In mostra da Emi Fontana e Paolo Vitolo le 81 gallerie, espresse in circa 120 disegni, erano esposte in scala 1:20su tutte le pareti, quasi come una carta da parati. Nel libro che stato poi pubblicato per loccasione, comenei quadri esposti a Casabianca, le piante sono in scala 1:100.

    Qualsiasi spazio circo scritto da un per imetro con le sue misure , i suoi angoli, i suoi volumi diventa uno spazio delimitato

    chea seconda delluso che gli si attribuisce assume un suo valore esistenziale e una sua funzione. Lo spazio diventa

    un contenitore. Un ambiente domestico, lavorativo, espositivo, comunque sempre un luogo, in questo caso una galleria.

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