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novembre 2009 Spediz. in abb. post. 45% - Art. 2 Comma 20/B - legge 662/96 - Fil. Bologna - Tax percue (Tassa riscossa) - CMP2 Roserio - MI - N. 10 novembre 2009 Mondiale Bratislava 50 CACIB all’Italia Coppa Europa Segugi Trionfano gli Azzurri Speciale “Saladini” Magia del Lagotto

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Rivista ufficiale ENCI "I Nostri Cani" - novembre 2009

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Mondiale Bratislava 50 CACIB all’Italia

Coppa Europa Segugi Trionfano gli Azzurri

Speciale “Saladini”

Magia del Lagotto

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21.000 cani hanno sfilato nei padiglioni Incheba di Bratislava, perla dell’est Europa.La sua storia comincia nel 400 - 50 A.C. quando un’importante città Celtica “Oppidum” fu costituita nell’attuale terri-torio della città di Bratislava in Slovacchia. Dall’alto delle colline si erge il castello abi-tato all’origine dai Celti, più tardi dai Romani e poi dagli Slavi. Con la sua storia antica e piena di fascino, Bratislava ha accolto un “esercito” di quattro zampe con calore ed entusiasmo. Qualche ritardo sul programma del World Dog Show si è registrato specialmente nella prima giornata. Domenica, alla fine del grande match un PHARAOH HOUND, NORTHGATE’S AS YOU LIKE IT di Jenny Hall dalla Svezia, ha toccato il cielo con un dito aggiudicandosi il BEST IN SHOW.L’allevamento italiano si è fatto grande onore con oltre 50 titoli mondiali.Entusiasmo alle stelle per l’Alano arlec-chino femmina SUN DELLA BAIA AZZURRA FARFALLINA allevata da Patrizio Donati e di proprietà di Silvana Marcolina che si è classificata 4° al BEST IN SHOW giudicato dal Presidente della FCI Hans Müller.

Renata Fossati

World Winner CACIB italianiBassotto p/d F EXTREME DEL CONTEVERDE pr. All. Del ConteverdeBassotto p/l M PICKUP DELLA CANTERANA pr. Giannini DanielaBassotto p/l F ORIELA DELLA CANTERANA pr. Giannini DanielaBassotto Zwerg F ROSSELLA pr. Macicone EdmondoAustralian Kelpie M EVALLENS CHOCOLATE UMBERTO pr. Innocenzi NicolePastore Bergamasco M ACIS DEI LUPERCALI pr. Mariani CarlaPastore Bergamasco F SLANYA DEL PIERVEZ pr. All. Del PiervezPastore Maremmano Abruzzese M MUSETTO DI SELVASPINA pr. Albrigo AnnaPastore Maremmano Abruzzese F DALIA DELLA PERLA MAREMMANA pr. Donadoni Manule Pastore Belga Malinois F ALL EYEZ ON ME DU BAISER ORAGEUX pr. Pavanati M.+Melegari D.Welsh Corgi Pembreke F AUBREYS FOREVER N FOR ALWAYS pr. Ceredi ChiaraAkita M UNSHOU GO SHUNYOU KENSHA pr. Esposito SilviaCirneco dell’Etna M PABLO DEL GELSO BIANCO pr. Butt TatianaKarelischer Bärenhund M TSARSHADOW´S WAR AND REMEMBRANCE pr. Semenzato RobertaSamoiedo M ROYAL STAR WHITE DEL BAFFIN pr. Saccani GiuseppeSamoiedo F FEMME FATAL DEL BAFFIN pr. Codeluppi PaoloShiba F SUZUKA GO SHUN´YOU KENSHA pr. Esposito SilviaDandie Dimont Terrier F SUNJOY´S SATISFACTION pr. Fandino LauraLakeland Terrier F SLICEY ARDMORE ARROW pr. Gravante GiovanniManchester Terrier M EDDIE LAWSON pr. Brenciani PatriziaManchester Terrier F IMAGINE pr. Brenciani PatriziaWelsh Terrier F BLUE NOTTE DEL FAVLE pr. Valli DavideBriquet Griffon Vendéen F VERA pr. Di Loreto GiuseppePetit basset griffon vendeen F AFTERGLOW SHERBERT LEMON pr. Urbani GloriaSegugio italiano p/r M LEPRI DELL´ISOLONA Battista Reginato G.Galgo Espanol F ALBUFERA pr. Boscolo Pelo ElisaGreyhound M FIONN CLANN PARAMOUNT AT SOBERS pr. Ahrens Primavera BittePiccolo Levriero Italiano GIOSUE´DEI RAGGI DI LUNA pr. Anconetti S.+Caldarone G.Cane Corso M QUINTILIANO PEL ROSSO MALPELO pr. Chueva Elena Cane Corso F MOANA DELL”APPIO pr. Marano MicheleAlano Blue M VALDEZ DELLA BAIA AZZURRA pr.Donati PatrizioAlano Arlecchino F SUN DELLA BAIA AZZURRA FARFALLINA pr.Marcolina SilvanaAlano Tigrato F ZEUDI DELLA BAIA AZZURRA pr. Donati PatrizioBoxer M INDOMITO DELLE SCALERE pr. Fossi Elena MinerviniDoberman M RON DEL FIORSILVA pr. Morosi ElenaDogo Argentino M GUARO DEL TOLKEYEN pr. Chiatti StefanoMastino dei Pirenei M COQUI Graziani GiovanniMastino Napoletano M REMO DE AZZURRA Mastino Napoletano F AMBRA pr. Gheno GiulianoPinscher F ELSA DELL´ALTO FONDALE pr. Saccani AnnalisaRiesenschnauzer pepe-sale M WASHINGTON Z GRODU KSIAZAT POMORSKI pr. Di Gesu Roberto Bracco Italiano F ASIA DEL MONTE ALAGO pr. Poggio GianPaoloBracco Francese tipo Pirenei M MUR DEL GUARDENGO pr. Fulgenzi Gianni Bracco Francese tipo Pirenei F GENNA DEL GUARDENGO pr. Fulgenzi GianniSpinone Italiano M PERUGINO DAL PODERE ANTICO pr. Van Doorn J.K.+v.LieshoutGolden Retriever F CH PINKERLY MRS. DOUBTFIRE pr. Zanini ValentinaKooikerhondje F MANUSIA´S HONEY pr. Cobaldi FulvioLabrador Retriever F CARAMELLA DI CURTIS CANAVA Fraccaro EdisLagotto Romagnolo F ELETTRA DI VILLA FEDERICI pr. Federici FabioChihuahua p/r F BE THE BEST DE ARLEJO pr. Giuseppe AlessandraChihuahua p/l M MISTY MEADOW´S DONALD DUCK pr. Cochetti FrancescoChin M TETSUO pr. Di Piovano MarcoKing Charles Spaniel M CIRONATONIRO pr. Condò Pietro PaoloMaltese F CINECITTA´HOT MOVIE pr. Paolantoni Stefano

Fonte dati www.worldsdogshow2009.com

L'Alano vincitore. Il giudice Giulio Bezzecchi con la bandiera

Bratislava, record di presenze (21.000) alla mondiale

All’Italia cinquanta CACIBPer un soffio un Alano non sale sul podio del BIS. La soddisfazione del Giudice Dr. Giulio Bezzecchi

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TEMPI DI CONSEGNA MATERIALE Pubblicità expo con giuria: entro il giorno 3 del mese precedente l’uscita (es. 3 novembre per pubblicazione in dicembre) Pubblicità expo senza giuria: entro il giorno 5 del mese precedente l’uscita Articoli: previo accordi con la redazione Rubrica club: entro il giorno 5 del mese precedente l’uscita, in merito allo spazio disponibile Successi all’estero: in ordine di ricevimento, in merito allo spazio disponibile

inviare a [email protected] ringrazia per la collaborazione

i nostri Cani Anno 54 num. 11dicembre 2008

sommario

sommario

CHI E DOVEI successi 50 I club 54 Gli Allevatori 58

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i nostri CaniAnno 55 num. 10novembre 2009

Campioni in www.enci.it

Da ottobre i campioni saranno sul sito ENCI in questo modo si avrà u n ' i n f o r m a z i o n e p i ù diffusa.

I parchi e la cinofilia 4Gian Carlo Bosio

L’oro dei Malamute 6Maria Grazia Miglietta

La magia del Lagotto 8Bianca Tamagnone

Due Whippet re del Danubio 10Micaela Lavezzi

Il successo di Siracusa... 12Salvatore Cavallaro

... e quello di Frosinone 12Barbara Macchia L’Alaskan Malamute

incoronato a Monza 14R.G.Mondiale agility, Italia sul podio 15

Gaia Bay RossiAzzurri quarti 17Liliana Carta

Un cucciolo in famiglia 20Renata Fossati

Educare il cane crescere con lui 22Stefania Piazzo

A caccia con i cani nel tuo cielo di stelle 24Gianluca Di GiannantonioIl Levriero dei bracconieri 26

Malgorzata e Izabella Szmurlo Trofeo Alighiero Ammannati 28Riccardo SoderiI levrieri tornano in pista 30

Gianni A. Linari “La cinofilia italiana è davvero grande” 32Rodolfo Grassi L’Europa incorona l’Italia 34

Rodolfo Grassi

Scari re della montagna 37Marco Ragatzu

Gimmi batte tutti 41Marco Ragatzu

Forlì, convegno sulla cinofilia 43Giovanni Garoia

Tanti campioni sull’altopiano 45Maurizio Meneguzzo

Le stelle di Pratonevoso 46Tiziana Falcetti La Sila Greca 47

Pietro Garro Omaggio dei Setter a Remo Tempestini 48Gian Carlo Trivellato

La conquista del parco 49Daniele Ubaldi

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IL CANE DA SPORT COME RISORSA DELLE AREE PROTETTE

I PARCHI E LA CINOFILIAIl suo impiego non è incompatibile con la salvaguardia ambientale e la tutela della fauna in zone controllate. Cos’è l’esercizio cinofilo

L’evoluzione normativa in materia di tutela della fauna selvatica, ha portato all’approvazione di due distinte leggi: Legge 11/02/1992 n°157 “Norme per la protezione della fauna omeoterma e per il prelievo venatorio” e Legge 06/12/1991 n°394 “Legge quadro sulle aree protette”.Mentre è superfluo sottolineare la di-stinzione delle due normative nella di-versa considerazione dell’esercizio ve-natorio, entrambe non escludono lo svolgimento di attività sportive compa-tibili con la tutela del territorio e segna-tamente della fauna selvatica. Tra queste l’allenamento, l’addestramento dei cani, le prove e le gare cinofile.L’esercizio di queste attività anche nella legge 157/92, una legge più propria-mente faunistico venatoria, non co-nosce la temporalizzazione propria della caccia. L’attività cinofila nel con-testo agro-silvo-pastorale è di fatto con-siderata dal legislatore, attività sportiva solo in senso lato riconducibile alla caccia. L’articolo 10 comma 8 lettera E della legge 157/92 stabilisce che i piani faunistico venatori di ogni provincia comprendano: “Le zone ed i periodi per l’addestramento, l’allenamento e le gare di cani anche su fauna selvatica natu-rale o con l’abbattimento di fauna di al-levamento appartenente a specie cac-ciabili, la cui gestione può essere affi-data ad associazioni venatorie e cinofile ovvero ad imprenditori agricoli singoli o associati”. La legge quadro sulle aree protette n°394/91, all’articolo 11 pre-vede che ogni parco, nazionale o regio-nale, nel rispetto delle proprie caratteri-stiche, attraverso il proprio Regola-mento, disciplini l’esercizio delle atti-vità consentite entro il territorio di com-petenza. Tra queste in particolare: (art.11 c.2 lett.D) lo svolgimento di atti-vità sportive, ricreative e educative.L’esercizio dell’attività cinofila in cam-pagna è riconducibile a tutti gli effetti

ad attività sportiva e zootecnica, non a caso le zone cinofile deputate all’allena-mento e all’addestramento dei cani, al pari di altre manifestazioni concernenti i cani, sono organizzate prevalente-mente dall’E.N.C.I. (Ente Nazio nale Cinofilia Italiana). Spetta dunque alle Province ed agli Enti gestori dei parchi, adottare piani e programmi e le even-tuali misure di disciplina dell’attività cinofila, anche all’interno delle aree protette, in quanto attività non incom-patibile con le finalità di conservazione e salvaguardia del territorio.

DEFINIZIONE DELL’ESERCIZIO CINOFILO:L’esercizio cinofilo attraverso la previ-sione di apposite zone per i cani, è atti-vità strutturata secondo quattro distinte attività:• l’allenamento, che consiste nel

mantenimento di idonea fitness del cane, opportuna anche per ottenere efficaci prestazioni cinotecniche.

• l’addestramento, attività più com-plessa, mirata ad educare il cane all’obbedienza, al collegamento con il conduttore e soprattutto a indiriz-zare, specializzandola, la sua attitu-dine (da ferma, da cerca o da segui-ta), su un’esclusiva specie selvatica.

• le prove cinofile, strumento di sele-zione zootecnica, finalizzate all’indi-viduazione dei soggetti più dotati nel lavoro cinofilo richiesto, da avviare alla riproduzione.

• le gare, da non confondere con la precedente attività, espressioni di agonismo sportivo a diversi livelli: provinciale, regionale, nazionale o internazionale, che si articolano in cani iscritti al L.O.I. (Libro Origini Italiano) ed in cani non iscritti.

PROSPETTIVE E SINERGIA TRA PARCHI E ATTIVITÀ CINOFILE:L’attività cinofila prodromica alla prepa-

razione ed all’educazione dei cani in vista della stagione venatoria, o come criterio di selezione zootecnica per l’esaltazione delle capacità funzionali delle singole razze, oppure come pura espressione di agonismo sportivo, da quanto emerge dal precedente quadro, non è esclusa dalle attività compatibili ammesse nelle aree protette, nel caso che ci occupa nei Parchi Nazionali o nei Parchi Regionali.Per passare dalla pura elaborazione dottrinale al riconoscimento positivo, occorre che l’ente gestore raccordan-dosi con le vigenti leggi regionali in materia di “Protezione della fauna sel-vatica omeoterma e prelievo venatorio” regolamenti detta attività, inquadrabile tra le attività sportive e ricreative a tutti gli effetti. Non è superfluo però ricordare, che la vigente normative prevede l’affida-mento delle zone cinofile, oltre che alle associazioni cinofile riconosciute dall’E.N.C.I., anche ad imprenditori agricoli singoli o associati.Nella moderna concezione di impresa agricola, il collegamento tra coltivazione del fondo e zootecnia, sono circostanze soltanto eventuali. Niente vieta di ipotiz-zare che accanto alle attività agricole tradizionali, possano svilupparsi anche all’interno dei parchi zone per l’allena-mento e l’addestramento dei cani intese come fonte di integrazione del reddito agricolo.Trascorsi ormai diciotto anni dalla pro-mulgazione della Legge quadro sulle aree protette, le leggi regionali di attua-zione della medesima Legge 394/91, lasciano intravedere lo sforzo del legi-slatore di coinvolgere direttamente ed in maniera decisamente più pregnante l’agricoltore nella gestione della fauna selvatica che vive sui suoi fondi, pro-spettando anche una possibilità effet-tiva di integrazione, non soltanto sim-bolica del reddito dell’impresa agricola.

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A livello regionale è generalizzato lo sforzo di superare l’ottica di un rapporto passivo tra Ente Gestore del parco ed agricoltori.Non è ragionevole infatti pensare, di poter gestire con fondate speranze di successo il territorio a fini faunistici, da un lato senza la collaborazione attiva da parte del mondo agricolo e, dall’altro, senza riconoscere al medesimo non soltanto i danni eventualmente soppor-tati a causa della fauna e della vincoli-stica che deprime la competitività aziendale, ma anche gli incentivi eco-nomici che ne possano adeguatamente compensare la disponibilità all’inclu-sione nelle aree protette.Tra questi ultimi una valida opzione è data dall’ipotizzato sviluppo di zone ci-nofile per l’allenamento e l’addestra-mento dei cani, contributo alla salva-guardia e alla valorizzazione delle ri-sorse ambientali oltre che integrazione al reddito agricolo in aree marginali.

Gian Carlo Bosio

ADDIO, GIUSEPPE SCAGNI Per i cinofili un galantuomo autentico ed un amico veroPer l’ ENCI era “il ragioniere”, per tutti una persona squisita, gentile, dedita al proprio lavoro e con un amore profondo per la Gente. Conosceva per an-tica saggezza che giunge come eredità il valore del silenzio: sapeva ascoltare e dava giudizi solo quando richiesto. Per questo gli volevano tutti bene. Così adesso a sapere che se n’è andato a 71 anni quando la vita per tanti imbocca la terza parte del sentiero, fa dispiacere a tutti. E’ questo il patrimonio più prezioso del ricordo che lascia Giuseppe Scagni. Ha contribuito a far grande la cinofilia in un’epoca di grandi. Da Marco Valcarenghi ad Enrico Oddo, da Carlo Annibale Maggi a Panelli, ad Alighiero Ammannati, Enrico Faja e tanti, tanti altri ancora. Per lui l’ENCI non aveva segreti . Ragioniere autentico la viveva nel fascino dei numeri, in quella poesia semi clan-destina scritta in bilanci che solo pochi sanno leggere, comprendere e darle valore. Era andato in pensione nel ’94, tranquillamente come continuasse il suo lavoro: in silenzio. Lascia in quanti l’hanno conosciuto un grande vuoto e la convinzione, ed accade anche per tante altre persone, che l’eternità duri quanto il ricordo. E quello di Giuseppe Scagni all’ENCI e nella vita di chi l’ha conosciuto sarà lun-ghissimo.

MODIFICA A TUTTI GLI STANDARDS DI RAZZA

DELLA FCI

Il Comitato Generale della FCI, nella riunione svoltasi in Lussemburgo nel Marzo 2009, ha approvato la proposta della Commissione Standards, deliberando di aggiungere il testo seguente al paragrafo DIFETTI di tutti gli standards:

DIFETTI: Qualsiasi variazione rispetto ai precedenti punti deve essere considerata come un difetto il cui grado sarà valutato in base agli effetti causati sulla salute e sul benessere del cane.

RICORDIAMOLO COSÌ “Giuseppe” ci ha lasciato. Se n’è andato a vita migliore senza disturbare, perché la modestia e la riservatezza facevano parte abituale del suo stile di vita. La sua cordialità, il modo pacato e signorile di affrontare i problemi relativi alla sua scelta professionale, con attenzione, scrupolo e competenza, doti permeate da grande passione, gli hanno fatto conquistare la simpatia dei colleghi e dei cinofili di ogni li-vello.“Giuseppe” fu assunto dall’ENCI nel 1962. Diventargli amico fu molto facile. Insieme lavorammo tenacemente per decenni. Nel 1980, per i nostri meriti, fummo promossi direttori rispettivamente del settore amministrativo e tecnico. Successivamente i due settori ebbero una straordinaria evoluzione del punto di vista tecnico, culturale e della diffusione del cane di genealogia accertata nel nostro Paese.Era nato l’ENCI moderno e il nostro impegno aumentò per consolidare il prestigioso obiettivo di fare crescere la cinofilia italiana a livello internazionale.Lasciò l’ENCI negli anni ’90 per limiti d’età.Grazie Giuseppe. Gli addetti ai lavori e i cinofili italiani riconoscono i tuoi meriti con avvertita gratitudine.Sarai perennemente nella storia del processo evolutivo della cinofilia italiana.

Abele Barbati

I SEGUGISTI PER L’AQUILAI segugisti italiani hanno voluto ricordare con un gesto altamente significativo la disputa della Coppa Europa: hanno versato infatti un importate contributo all’Associazione “L’Aquila per la Vita”. In questo modo hanno voluto dare un contributo concreto alle molte parole di solidarietà e ad una partecipazione emotiva per quanto accaduto a seguito del tremendo cataclisma. A rendere ancora più qualificato l’aiuto la richiesta fatta dai segugisti di non rivelare il nome dei benefattori. Questo dimostra quanto lo sport, in particolare la cinofilia siano anche scuola e pratica di solidarietà. Un impegno che ha già trovato anche in altri settori del nostro mondo degli imitatori. Dicevano gli antichi: fare del bene fa bene. Sia a chi soffre sia a chi li aiuta. I Nostri Cani assieme ai suoi lettori ringraziano tutti i segugisti per un impegno che va ben al di là dell’ingente somma versata e che equivale a ben più, tanto per avere un ordine di grandezza, del compenso annuale di un medico ricercatore in oncologia. I segugisti a fianco di chi soffre.

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C’era una volta un cane, fido compagno di una tribù ala-skana i Malhemut che ne ap-prezzava le sue doti di vigo-roso lavoratore e di com-pagno affettuoso… è così che potrebbe iniziare la storia dell’Alaskan Malamute, la lo-comotiva delle razze nor-diche da slitta. Questa razza porta con sé tutto il fascino del grande Nord e la sua im-ponenza fisica lo rende una delle razze più affascinanti del panorama canino.

LA STORIA Allevato nella regione del Kotzbue River da una tribù Inuit nomade nota con il Nome di Mahlemuts, questi cani erano utilissimi per le migrazioni delle popolazioni , per questo scopo erano ne-cessari cani possenti capaci di trainare carichi pesanti per lunghe distanze. Il rapporto fra l’uomo e il Malamute si andò quindi sempre di più rafforzando incentrandosi in una fiducia reciproca incondizionata oltre che un ri-spetto l’uno per l’altro fuori dal comune.Alla fine dell’ottocento, con lo scoppio della Febbre dell’Oro la mano dell’uomo minò fortemente il patrimonio genetico di questa razza, ma l’isolamento a cui gli Inuit erano costretti rafforzò così tanto le caratteristiche fenotipiche da consentire presto l’eliminazione di eventuali incroci al fine di riportare la razza alle sue caratte-ristiche ancestrali.

LE LINEE DI SANGUEIl Malamute odierno proviene principal-mente da tre Linee di Sangue : I Kotzbue, gli M’Loot e la Hinmann Irwin (linea di sangue secondaria e non particolarmente influenzante). Le due linee di sangue prin-cipali: I Kotzbue, gli M’Loot, nel tempo, con il lavoro degli allevatori sono state in-crociate ma comunque ognuna di esse ha

Lo sguardo intrigante e un corpo da atleta

L’ORO DEI MALAMUTEFurono i grandi protagonisti di mitiche gesta dei “cercatori” in Alaska.

Come si distinguono le differenti linee di sangue

mantenuto caratteristiche fenotipiche ben evidenti, un occhio esperto riesce cioè a riconoscere a prima vista da quale Linea di sangue proviene un determinato soggetto, cercherò di sviscerare le principali caratte-ristiche di ciascuna delle linee di sangue suindicate. I Kotzbue sono grigio Lupo, hanno una ta-glia generalmente più moderata, una struttura tendente al mesoforme, il torace è profondo, La testa si presenta più piena con stop più marcato e muso general-mente più imponente, presentano un mo-vimento più elastico ed una forte spinta al posteriore, alcuni testi riportano anche caratteristiche di temperamento più ama-bile. Gli M’Loot, al contrario presentano diverse varietà di colore, si presentano con una taglia maggiore ed hanno evidente-mente arti più alti e quindi movimenti più rustici, la testa è più essenziale , il muso più allungato e meno pieno, il tempera-mento è più forte. Non mi dilungherò su quale delle due linee è migliore , ma questa

piccola descrizione serve a spiegare come mai quando si guarda un ring di Malamute, si ha immediatamente la sen-sazione di avere davanti sog-getti con caratteristiche di-verse.

LO STANDARDLo standard descrive un cane di eccellenti proporzioni, possente nella ossatura e to-nico nella muscolatura. In stazione deve sembrare anco-rato al terreno. Iscritto nel ret-tangolo la sua altezza al gar-rese deve essere inferiore alla sua lunghezza. La taglia non da valori numerici di minimo o di massimo ma indica in 63,5 per i maschi e 58,4 per le femmine, con un peso di Kg 38 per i maschi e Kg 34 per le femmine. E’ importantissimo che, a parità di cane, la taglia non deve essere anteposta

alle altre caratteristiche di tipo, per inten-derci davanti a due cani uno di taglia supe-riore ed uno di taglia inferiore rispetto all’ideale, nella classifica va tenuto conto innanzitutto le proporzioni, la tonicità muscolare, il movimento e la eccezionale spinta al posteriore. La testa è imponente, proporzionata al corpo , con muso volumi-noso e stop evidente. L’espressione dell’Alaskan Malamute è amabile, guardando un Alaskan Malamute negli occhi deve dare una sensazione intri-gante, ma allo stesso tempo dolce e dispo-nibile. Questa espressione è donata dall’occhio, obliquo, colore marrone, ap-prezzati gli occhi tendenti al marrone scuro, in merito a questo, chi vi scrive ha la concezione che, in un cane da slitta il co-lore dell’occhio, non rappresenta, davanti ad eccellenti qualità funzionali, difetto de-qualificante. Gli arti sono robusti con ec-cellente ossatura, i piedi sono grandi e compatti e i cuscinetti plantari devono es-sere spessi e duri, questo per consentire al

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Malamute di lavorare sulla neve a basse temperature.

IL MOVIMENTOIl Movimento è la chiave di volta nella va-lutazione della razza, un buon soggetto quando muove deve dare immediata-mente la sensazione di ancorarsi al terreno con una spinta al posteriore eccezionale, la linea dorsale deve essere solidissima al fine di favorire la trasmissione del movi-mento dal posteriore all’anteriore. Attenzione agli eccessi l’Alaskan Malamute è imponente essenziale nella sua bellezza ma mai grezzo o grossolano, inoltre la sua andatura non deve mai essere esasperata, in movimento esegue il Single track e nel trotto deve essere penalizzato ogni ec-cesso, difatti un movimento eccessivo non consente un appoggio efficace degli arti e con l’aumentare della velocità il soggetto tenderà ad avere tutti e 4 gli arti in sospen-sione, rendendo pertanto inefficace lo stesso… dubito che una slitta si sposti con questo tipo di andatura.

IL LAVOROLa razza è stata selezionata per il traino di carichi pesanti ed è questo quindi il lavoro che gli è più congeniale. Negli Stati Uniti il Malamute viene considerato il “Cavallo da traino” dei Nordici e l’Alaskan Malamute

per un Alaskan Malamute che lavora è l’at-titudine.Un soggetto può avere tutte le ca-ratteristiche fisiche per essere un buon cane da sleddog, ma senza l’attitudine non ha nulla”. Negli Stati uniti vengono effet-tuate delle Prove di Weight pull, al soggetto viene richiesto di trainare un certo deter-minato peso per una certa distanza in un determinato tempo, questo consente di valutare e le caratteristiche morfologiche del soggetto e soprattutto il suo desiderio di trainare. Questa prova a mio avviso è utile per valutare la potenza nel traino ma tralascia la valutazione dello sledding, quindi sarebbe auspicabile trovare una via di mezzo che posso valutare questi due elementi imprescindibili fra di loro.

CONCLUSIONIL’Alaskan Malamute è una macchina da lavoro selezionata per aiutare l’uomo a vi-vere nelle proibitive condizioni dell’Artico ed è questo che bisogna tenere in conside-razione nella sua valutazione, ogni difetto che inficia la sua funzionalità deve essere severamente penalizzato.La sua natura di cane da slitta deve essere preservata sopra ogni cosa , l’Alaskan Malamute si trova più a suo agio con le scarpe da ginnastica piuttosto che le scarpe da cerimonia.

Maria Grazia Miglietta

Club of America scrive descrivendo il cane da Lavoro che: “Il Malamute, più grande e pesante del Siberian Husky, è costruito per trainare carichi pesanti per lunghe di-stanze. La caratteristica più importante

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d’animo che i neoplatonici e i filosofi cri-stiani considerano come la più alta forma di coscienza. Mi trovavo alle soglie della sindrome di Stendhal; ma, ecco,tutto im-provvisamente dissolversi… per un umido bacio di Ulisse, il mio fantastico lagotto romagnolo, balzato allegramente sul letto un secondo prima del trillo della sveglia. Cento, il Guercino, il Botticelli, riccioli e fascino. Solo un sogno, un magnifico sogno. Avevo sognato, ma i riccioli botti-celliani del mio lagotto romagnolo sono una realtà canina nella quale affondare le miei mani.Il lagotto romagnolo (Vasser der Romagna per i tedeschi, Romagna water dog per gli inglesi, Chien d’eau romagnolo per i fran-cesi e Perro de agua Romagna per gli spa-gnoli) è razza affascinante diffusa in tutto il mondo e i riccioli del suo manto sono unici. Razza italiana riconosciuta ufficialmente nel 1992 (Standard FCI n. 298 del 5 feb-

Ho fatto un sogno. Ero nella cattedrale di Cento davanti ai dipinti del Guercino che nel 1800 arricchì di insigni opere palazzi e templi di Roma, Bologna e Venezia; ma che a Cento nacque e trascorse anni in-tensi. Attorno a me si diffondeva un solenne monodico coro gregoriano e, chissà perché, il mio pensiero andava al Botticelli, pittore an-tecedente al Gurecino, e così fu che mi apparvero i suoi angeli, i suoi ric-cioli morbidi oltre-passarono i limiti realistici della fi-gurazione per risol-versi nell’armonia li-neare dell’arabesco.Riccioli botticelliani, roman-tici e il mio pensiero si scio-glieva fra loro. Intenso fascino pit-torico. Ero in quel particolare stato

Dall’arte del Guercino all’attualità della razza

LA MAGIA DEL LAGOTTODa “cane da acqua” a cercatore di tartufi e magnifico esemplare da compagnia

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braio 1999) il lagotto romagnolo appar-tiene al gruppo 8 – sez. 3 cani da acqua senza prova di lavoro ed ha allevatori ed estimatori in tutto il mondo. Discendente da antichi cani autoctoni im-piegati al riporto della selvaggina acqua-tica, abitava le terre basse di Comacchio e le paludi di Ravenna. Durante i secoli le zone intorno a Ravenna vennero prosciu-gate per farne terreni arabili e fu così che il lagotto si trasformò in eccellente cane per la ricerca di tartufi, utilizzato nelle piane e nelle colline di Romagna.Cane armonioso, elegante, di taglia medio-piccola (cm. 43-48 Kg 13-16 per i maschi; cm. 41-46 Kg 11-14 per le femmine) ha pelo impermeabile, denso e arricciato di tessitura lanosa, semiruvido in superficie. I riccioli sono botticelliani, ad anello, fitti, diffusi su tutto il corpo. Il pelo non tagliato tende ad infeltrire, perciò si usa tosare completamente il lagotto una volta l’anno. Colore del mantello: unicolore bianco, bianco marcato di marrone o arancio, roano marrone, marrone unicolore nelle diverse tonalità, mai nero, mai tricolore.Il lagotto romagnolo è bello e gentile e sta diffondendosi anche come cane da com-pagnia. Infatti sono numerosi gli esemplari

mente fantastico, perché particolarmente intelligente, affettuoso e gioioso. Il colore del mantello è sempre fantastico e il suo bel tartufone, voluminoso con narici ben aperte ed ali mobili, gli dona una grande personalità.Più piccolo del Cao de agua portoghese, del Perro de agua espanol e del Barbet, vive bene in appartamento. È fornito di molte positività: è longevo, sano e robusto. Non si segnalano malattie ereditarie particolari. È assolutamente privo di istinti predatori. Mai aggressivo. È l’unico cane ufficialmente delegato a trovare tartufi ed è destinato a piacere a tutti, perché ha tanti pregi e nessun difetto e perché è allevato molto bene.Infatti è assai raro che un a razza abbia tanti allevatori seri e disseminati in tutto il mondo. Meravigliosa creatura, il lagotto romagnolo li ha.

Bianca Tamagnone

In Italia la razza è tutelata dal Club Italiano Lagotto Villa Morsiani48010 Bagnara di Romagna (RA) tel. 0545/76123

che vanno a rallegrare famiglie senza am-bizioni di “tartufai”. Questo perché è un cane armoniosamente bello e caratterial-

ANCONA27/28 FEBBRAIO 2010Raduni sabato pomeriggio a partire dalle ore 16,00:

CANE CORSO - YORKSHIRE TERRIER - SCHNAUZER E PINSCHER - LABRADOR

Organizzazione: GRUPPO CINOFILO ANCONITANO

in collaborazione con l’E.R.F. Ente Regionale Manifestazioni Fieristiche

con il patrocinio della Regione Marche, della Provincia di Ancona e del Comune di Ancona - Via Giuseppe di Vittorio 104 60131 Ancona

e in collaborazione con KALLISTE’ CASA EDITRICE

ISCRIZIONI E PAGAMENTI: KALLISTE’ CASA EDITRICE

Le iscrizioni e i relativi pagamenti a mezzo vaglia postale dovranno essere mandate esclusivamente a :

KALLISTE CASA EDITRICE VIA FERRERI 73/G 10070 BARBANIA (TO)TEL: 011/9242660- FAX. 011/9243916

ISCRIZIONI ON LINE ESCLUSIVAMENTE SU:www.miglioredirazzareport.it

1 ° CHIUSURA ISCRIZIONI: 27 GENNAIO 20102° CHIUSURA: 7 FEBBRAIO 2010 (MAGG 30%)

la giuria sarà a disposizione dalla metà di novembre su:www.gruppocinofiloancona.it - www.miglioredirazzareport.it

SABATO 27 E DOMENICA 28 FEBBRAIO 2010: GARA DI AGILITYiscrizioni agility c/o MARTINELLI MARTINO VIA DEL MOLINO 3

06070 S.MARIANO DI CORCIANO (PG) FAX: 075/774500Per informazioni contattare il n. 335/6611640 e- mail: info@x-centerschool.

40ª ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE CANINA

FOGGIA12/13 DICEMBRE 2009

12 DICEMBRE 2009 – C.A.C. BARI Comitato Organizzatore: Kennel Club Bari

13 DICEMBRE 2009 – C.A.C. FOGGIA Comitato Organizzatore: Gruppo Cinofilo Dauno Foggia

ENTRAMBE A FOGGIA

Presso Ente Fiere di Foggia – V.le Fortore – Foggia___________________________________________________

Per informazioni: tel./fax: 0881/638237 – cell. 348/4650640

e-mail: [email protected]

DOPPIA ESPOSIZIONE

NAZIONALE CANINA

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Da sinistra: Sobresalto Jamiro Quai e Sobers Ingrid I giudici da sinistra: O. Nielsen, M. Heine, A. Campagne, N. Eriksson.

Nel pieno della appena trascorsa estate si è tenuta la 17° edizione del Sighthound Festival di Donaueshingen, una fra le ma-nifestazioni cinofile per le razze levriere e mediterranee più prestigiose d’Europa.Donaueshingen è una deliziosa cittadina tedesca che si trova nello stato del Baden-Wurttemberg, ai margini della Foresta Nera meridionale e dove si ritiene si trovi la sorgente del Danubio. Per meglio dire lì nasce il fiume Brigach che confluendo nel Breg, da vita al Danubio. La tradizione è pero così forte da prevalere su ogni altra considerazione geografica e per questo è da questa città che s’inizia a calcolare la lunghezza del corso del fiume la cui sor-gente è racchiusa in una vasca monumen-tale ubicata all’interno del giardino del palazzo dei Principi Von Furstenberg. Proprio in questo bellissimo contesto si è svolta l’importante kermesse, più precisa-mente negli ampi e verdissimi prati dell’In-ternational Horse Show Stadium del Polo Club, luoghi che per la loro indiscussa bel-lezza contribuiscono a dare ancor più va-lore all’evento, peraltro assistito da un’im-peccabile organizzazione.Allevatori ed espositori provenienti da tutta Europa si sono confrontati con i loro mi-

Grande risultato nel raduno in Germania

Due Whippet re del Danubio

Presenti 126 esemplari nella più importante kermesse europea

gliori soggetti per due intensi e lunghi giorni, l’uno di agosto sotto ad una cani-cola terribile, il giorno seguente sotto ad una pioggia incessante, ma tutto ciò non ha impedito il regolare svolgimento dei giu-dizi. Giudici ed espositori con professiona-lità esemplare e senza mai scomporsi per le difficili condizioni atmosferiche, hanno continuato imperturbabili il loro lavoro.Per ogni giornata di esposizione oltre cin-quecento i soggetti iscritti, fra le razze più rappresentate, pur se con lievissime diffe-renze fra i due giorni, gli Whippet con 126 soggetti, seguivano i Saluki (98), i Levrieri Afgani (79), gli Irish Wolfhound (35), i Borzoi (33), gli Azawakh (25), i Greyhound (24), gli Sloughi (24), i Piccoli Levrieri Italiani (23), i Deerhound (17), i Chart Polsky (15), i Galghi (7), i Magyar Agar (6); decisamente poco rappresentate le razze mediterranee con un solo Cirneco del-l’Etna ed un solo Pharaoh Hound.Strepitosi i risultati ottenuti dai numerosis-simi espositori italiani, a riprova dell’ot-tima qualità raggiunta dai nostri alleva-menti anche fra le razze levriere. Italiani distintisi oltre che per la qualità dei sog-getti, anche per la professionalità nella presentazione degli stessi.

Ecco i risultati italiani: i BOB del primo giorno: fra gli Whippet il Ch. Sobresalto Jamiroquai (Allev. Sobre-salto di Rovani/Cotugno – propr. A. Ra-gaini), fra i Levrieri Afgani il Ch. Way Up Midnight Snow Storm (Allev. Way Up di A. Della Rocca – propr. C. Bianchini) che si aggiudicherà poi anche la riserva di B.I.S., fra i Levrieri Polacchi Hailhareame-deonazzary (Allev. E propr. Hailhare di A. Moschini) ed infine fra i Saluki, il Ch. Kan Ya Ma Kan Gale (Allev. Ka Ya Ma Kan di R. Forsoni – propr. C.Panizza).

I BOB del secondo giorno: Sobers Krista fra i Greyhound che al B.I.S. si aggiudica anche il premio speciale Von Birknershof, (storico allevamento tedesco di Greyhound) e la giovane Whippet Sobers Ingrid, en-trambi provenienti dallo stesso alleva-mento (Allev. Sobers di Arhens/Prima-vera); fra i Levrieri Afgani replica la vittoria del sabato il Ch. Way Up Midnight Snow Storm. Al termine di ogni giornata, la giuria inter-nazionale composta dagli specialisti Ole Nielsen (CAN), Alain Campagne (F), Nicklas Eriksson (S), Barbra Novack (SL), Marta Heine (CH), Hans W. Muller (CH) Presidente della F.C.I., che ha preselezio-nato i migliori soggetti di razza, ha poi avuto l’arduo compito di selezionare colle-gialmente un vincitore fra i tredici meravi-gliosi levrieri finalisti.E’ proprio fra gli Whippet, la razza mag-giormente rappresentata, che la giuria in entrambi i giorni ha scelto due splendidi soggetti eccezionalmente ambedue di al-levamento e proprietà italiani; il sabato è salito sul podio del Best in Show, il pluriti-tolato Campione Sobresalto Jamiro Quai, soggetto dallo straordinario portamento precedentemente selezionato dal giudice canadese O. Nielsen; la domenica il titolo è andato alla giovane e bellissima Sobers Ingrid, quasi al suo debutto sui ring, prima selezionata dallo svedese N. Eriksson. Gli italiani presenti hanno inoltre ottenuto numerosi altri riconoscimenti C.A.C., VDH, B.O.S., sfiorato il podio d’onore del B.I.S puppy del sabato con la piccola Whippet Joy of Gentle Mind (Prop. Allev. Sobresalto), saliti sul podio più alto del B.I.S. Junior Handler con la bravissima Virginia che ha presentato magistralmente un Levriero Afgano dell’allevamento Way Up, della propria famiglia.La supremazia degli espositori italiani ha inevitabilmente fatto si che il clou della manifestazione vedesse sfidarsi all’ele-zione del Best of Best i due Whippet ita-liani vincitori dei B.I.S., Sobers Ingrid e Sobresalto Jamiro Quai quest’ultimo risul-tato vincitore ed acclamato fra le emozio-nanti note di “Simply the Best”di Tina Turner.

Micaela Lavezzi

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Grande festa di pubblico ed espositori alla V Esposizione Nazionale di Siracusa. Il gruppo Cinofilo Siracusano, pur ricono-scendo la possibilità di una giusta ricom-pensa per il lavoro svolto,non pensava di riscuotere tanto successo. Si è conclusa con la vittoria dell’ Akita americano Orient Pride Thor of wolf point, premiato dal Presidente della Provincia On. Bono Roberto.Esposizione che rispetto allo scorso anno ha avuto un incremento d’iscrizioni del 40% e di visitatori del 120%. Un successo voluto ed ottenuto grazie all’ applicazione, anche se in forma superficiale, del marke-ting. Tante le innovazioni a cominciare dal giusto posizionamento dell’expo all’in-terno della Sicilia agevolato dalle delega-

Il successo di Siracusa...

zioni (va a loro un giusto ringraziamento per quanto fatto) regionali che hanno coa-diuvato il Gruppo Cinofilo Siracusano nella raccolta delle iscrizioni, contri-buendo a pubblicizzare l’evento all’interno delle loro sedi. Altro aspetto fondamentale e stata la comunicazione, realizzata con tutti i tipi di media: e mail, sito internet ,articoli stampa, servizi sulle televisioni locali ed interviste durante la gara a giudici ed espositori. Concludendo con la loca-tion, un campo di equitazione immenso, con prato e tribune che ha rappresentato un altro aspetto fondamentale del marke-ting, la qualità. Oggi non è più sufficiente assicurare la corrispondenza dell’attività svolta con il dettato normativo e regola-menti ENCI, ma è necessario sviluppare

un atteggiamento culturale orientato a co-struire un nuovo rapporto con l’espositore, restituendogli quel ruolo di centralità nella manifestazione.“E’ stata una bella manifestazione” e quanto detto dal Presidente Melluso Sergio - “Abbiamo cercato di ricreare una location adatta a questo tipo di manifestazione senza tralasciare le esigenze primarie dei nostri amici a quattro zampe che, oltre a ben figurare davanti ai giudici, si devono sentire a proprio aggio in un luogo. Un ringraziamento doveroso va fatto ai giudici che hanno saputo gestire la manifesta-zione con grande professionalità soprat-tutto nei momenti di disaggio dovuti alla pioggia, alle delegazioni e gruppi siciliani per aver ricreato con Siracusa quella giusta armonia che serve per crescere insieme e agli espositori per la loro compostezza ed educazione nei nostri confronti. Abbiamo preso atto dei consigli arrivati tramite il sondaggio, cercheremo di migliorare an-cora il prossimo anno”. Questa la classifica finale:Best in Show: Giudice Ernesto Capra1° Akita Americano Orient Pride Thor of wolf point di All. Wolf Point al Starring Maat 2° Rhodesian Ridgeback Doberidge Hi Fleier di Vittoria Clara Franceschetti 3° Riesenschnauzer nero Invicta Game Boy di Cali’ Ignazio

Salvatore Cavallaro

... e quello di FrosinoneBuona la partecipazione degli espositori, circa 400 i soggetti iscritti a catalogo, in rappresentanza di 90 razze, numerosissimi i visitatori presenti sin dalla mattina a cui si sono aggiunti curiosi e appassionati. L’evento si è svolto all’interno del Palazzetto dello Sport concesso dalla Amministrazione Comunale di Frosinone sempre attenta agli eventi cinofili di qualità. Presente anche l’Assessore Provinciale Massimo Ruspandini durante le premia-zioni del Ring d’Onore.La scelta finale del Best in Show, affidata a Salvatori Tripoli, ha visto sul podio tre ma-gnifici soggetti con la proclamazione del vincitore il Bearder Collie Patti Shawl Jast an Audition, di proprietà di Paidevin.Eccellenti piazzamenti anche dei cinofili Ciociari, il miglior soggetto juniores è an-dato al Siberian Husky Crossing Jordan dei Ceccanesi Marco e Davide Liburdis De Nardis.

Barbara Macchia

L’esposizione Nazionale di Frosinone di quest’anno conferma il successo della ma-nifestazione degli anni precedenti ed è

ormai punto di riferimento per i cinofili nel calendario delle esposizioni al rientro delle vacanze estive.

I vincitori del BIS

I vincitori del BIS

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SABATO 9 GENNAIO 2010Albrigo Anna 1° gruppo: cane da pastore maremmano abruzzeseBeenen Annemarie (NL) 1° gruppo: australian shepherd, bearded collie, bobtail, cane da lupo cecoslovacco, cane da pastore di brie, cane da pastore polacco di vallee, schapendoes, welsh corgi pembroke, welsh corgie cardigan, australian cattledogBordignon Franco 1° gruppo: pastore tedesco (ms) Braga Alessandro 7° gruppo: bracco francese tipo gascogne, cane da ferma tedesco a pelo ruvido, gammel dansk honsenhund, pudel pointer, cane da ferma tedesco a pelo lungo, grande muensterlander, piccolo muensterlander, spinone italiano, pointer ingleseCalcinati Cesare 4° gruppo: bassotti tedeschi kaninchen a pelo duro, bassotti tedeschi nano a pelo duro, bassotti tedeschi standard a pelo duroCondo’ Pietro Paolo 1° gruppo: cane da pastore belga, cane da pastore di beauceDe Giuliani Claudio 6° gruppo: gonczy polski, segugi svizzeri del giura, beagle, alpenlaen-dische dachsbracke, bayerischer gebirgsschweisshund (ms), hannoverischer schweisshund (ms), segugio maremmano, rhodesian ridgeback 7° gruppo: bracco d’ariege, bracco d’au-vergne, bracco del bourbonnais, bracco di burgos, bracco francese tipo pirenei, bracco ita-liano, bracco portoghese, bracco saint germain, bracco slovacco a pelo duro, bracco ungherese a pelo corto, bracco ungherese a pelo duro, cane da ferma tedesco a pelo corto (ms), epagneul blue de picardie, epagneul de pont au de mer, epagneul francais, epagneul olandese di drent, epagneul picard, stabyhound, cane da ferma boemo a pelo ruvido, griffo-ne a pelo duro (korthals)Kuzelj Denis (SLO) 5° gruppo: cani tipo spitz e tipo primitivo (escluso siberian husky, spitz finnico, spitz tedeschi, akita americano, chow-chow, spitz giapponese, cirneco dell’etna)Malacrida Susanna 1° gruppo: border collie (ms), cane da pastore bergamasco, bovaro delle fiandreMuthsam Sieghart (D) 4° gruppo: bassotti tedeschi kaninchen a pelo corto, bassotti tede-schi kaninchen a pelo lungo, bassotti tedeschi nano a pelo corto, bassotti tedeschi nano a pelo lungo, bassotti tedeschi standard a pelo corto, bassotti tedeschi standard a pelo lungoQuinzanini Giuseppe 6° gruppo: segugi e cani per pista di sangue (escluso bloodhound chien de saint-ubert, gonczy polski, segugi svizzeri del giura, bassethound, beagle, alpenla-endische dachsbracke, bayerischer gebirgsschweisshund, hannoverischer schweisshund, segugio maremmano, dalmata, rhodesian ridgeback) (ms: segugio italiano a pelo forte, segugio italiano a pelo raso)Rautala Eeva (FIN) 3° gruppo: bedlington terrier, border terrier, irish glen of imaal terrier, irish soft-coated wheaten terrier, irish terrier, lakeland terrier, manchester terrier, terrier brazileiro, welsh terrier, australian terrier, dandie dinmont terrier, norfolk terrier, norwich terrier, scottish terrier, sealyham terrier, skye terrier, terrier boemo, terrier giapponese, australian silky terrier, english toy terrier black and tan, yorkshire terrier 7° gruppo: weimaranerRotner Rajko (SLO) 5° gruppo: siberian husky, spitz finnico, spitz tedeschi, akita americano, chow-chow, spitz giapponese, cirneco dell’etna 6° gruppo: bloodhound chien de saint-ubert, bassethound, dalmataSpagna Rosario Jari 3° gruppo: american staffordshire terrierStaunskjae’R Ole (DK) 3° gruppo: airedale terrier, deutscher jagdterrier, fox terrier a pelo liscio, fox terrier a pelo ruvido, kerry blue terrier, parson russell terrier, cairn terrier, jack russell terrier, west highland white terrier, bull terrier inglese, staffordshire bull terrierTitonel Fulvio (HR) 7° gruppo: cane da ferma tedesco a pelo duro, epagneul breton, setter gordon, setter inglese (ms), setter irlandese rosso, setter irlandese rosso-biancoUbrova Libuse (CZ) 1° gruppo: cane da lupo saarloos, cane da pastore australiano kelpie, cane da pastore catalano, cane da pastore croato, cane da pastore dei pirenei, cane da pastore dei pirenei a faccia rasa, cane da pastore della russia meridionale, cane da pastore di picardia, cane da pastore di tatra, cane da pastore mallorquin, cane da pastore olandese, cane da pastore scozzese a pelo corto, cane da pastore scozzese a pelo lungo, cane da pastore scozzese shetland, cao da sierra de aires, komondor, kuvasz, mudi, pastore svizzero bianco, puli, pumi, romanian carpathian sheperd dog, romanian mioritic sheperd dog, schip-perkee, slovensky cuvac, australian stumpy tail cattle dog, bovaro delle ardenneRaggruppamenti1- Cani da pastore e bovari (esclusi bovari svizzeri) Beenen Annemarie (NL) 3- Terrier Nilsson Kurt (S) 4- Bassotti Rautala Eeva (FIN) 5- Cani tipo spitz e tipo primitivo Staunskjae’R Ole (DK) 6- Segugi e cani per pista di sangue Rotner Rajko (SLO) 7- Cani da ferma Titonel Fulvio (HR) Coppie Rotner Rajko (SLO) Gruppi di Allevamento Titonel Fulvio (HR)

MONTICHIARI (BS)

DOMENICA 10 GENNAIO 2010Balducci Francesco 8° gruppo: labrador retriever femmine + bob (ms) Beenen Annemarie (NL) 2° gruppo: cane da montagna dei pirenei, cane da pastore del caucaso, cane da pastore dell’anatolia, cane da pastore dell’asia centrale, cane da pastore di ciarplanina, cane da pastore di karst, bovaro del bernese, bovaro dell’appenzell, bovaro dell’entlebuch, grande bovaro svizzeroBraga Alessandro 8° gruppo: nova scotia duck tolling retriever, springer spaniel ingleseCondo’ Pietro Paolo 9° gruppo: bichon a poil frise, bichon havanais, bolognese, coton de tulear, maltese, piccolo cane leone, kromforhlander, barboni, griffone belga, griffone di bru-xelles, piccolo brabantino, tibetan spaniel, tibetan terrierDe Giuliani Claudio 8° gruppo: chesapeake bay retriever, curly-coated retriever, labrador retriever maschi (ms), field spaniel, kooikerhondje, spaniel tedesco, sussex spaniel, welsh springer spaniel, american water spaniel, barbet, cao de agua, irish water paniel, perro de agua espanol, spaniel olandeseDi Chicco Mariano 2° gruppo: cane corso, rottweilerFuriosi Vandoni Jolanda 2° gruppo: mastino napoletano 8° gruppo: flat coated retriever, clumber spaniel, cocker americano, cocker spaniel inglese, lagotto romagnoloKuzelj Denis (SLO) 9° gruppo: bouledogue francese, carlino, chinese crested dog, lhasa apso, shih tzu, cavalier king charles spaniel, king charles spaniel, chin, pechinese, epagneul nano continentale, russian toyNilsson Kurt (S) 2° gruppo: dansk-svensk gardshund, smoushound olandese, broholmer, bulldog, bullmastiff, cimarron uruguayo, ciobanesc romanesc de bucovina, dogo canario, fila brasileiro, mastiff, perro dogo mallorquin, tosa, cane da sierra di estrela, cane de castro laboreiro, cane dell’atlas, leonberger, mastino dei pirenei, mastino spagnolo, rafeiro do alen-tejo, tibetan mastiff, tornjak, cao fila de sao miguelRautala Eeva (FIN) 8° gruppo: golden retriever (ms) Rosato Gabriella 2° gruppo: boxerRotner Rajko (SLO) 9° gruppo: boston terrier, chihuahua 10° gruppo: barzoi, saluki, azawa-kh, galgo espanol, greyhound, levriero polacco, magyar agar, sloughiSpagna Rosario Jari 2° gruppo: dogo argentino, shar pei, cane di san bernardoStaunskjae’R Ole (DK) 2° gruppo: alano, dogue de bordeaux, hovawart, landseer, terranovaUbrova Libuse (CZ) 2° gruppo: affenpinscher, pinscher, pinscher austriaco a pelo corto, terrier nero russo, zwergpinscher 10° gruppo: piccolo levriero italianoVan Den Broek Andre (NL) 10° gruppo: levriero afgano (ms), deerhound, irish wolfhound, whippetZanieri Barbara 2° gruppo: dobermann, riesenschnauzer, schnauzer medio, zwergschnau-zerRaggruppamenti2- Cani di tipo pinscher e schnauzer- molossoidi e cani bovari svizzeri Staunskjae’R Ole (DK) 8- Cani da riporto cani da cerca cani da acqua Rautala Eeva (FIN) 9- Cani da compagnia Kuzelj Denis (SLO) 10- Levrieri Van Den Broek Andre (NL) Coppie Balducci FrancescoGruppi di Allevamento Rotner Rajko (SLO)

Best in Show Nilsson Kurt (S)

CAC/CACIB9-10 GENNAIO 2010

47ª ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE CANINA

Chiusura iscrizioni (uguale sia per Raduni che Esposizione): 1° chiusura 10 dicembre 2009 - 2° chiusura 21 dicembre 2009 con maggiorazione del 30%.Costo iscrizione: stessa tariffa sia per i Raduni che per l’Esposizione.

Per le iscrizioni inviare tutti i dati necessari con la copia del pagamento via Fax allo 011/9243916 o per posta aKALLISTE’ CASA EDITRICE Via T. Ferreri 73/G - 10070 Barbania (TO) Tel 011/9242660 – Fax 011/9243916

MODALITA’ DI PAGAMENTO: Versamento in C/C Postale n. 86853264, o Bonifico Bancario IBAN IT62C0760111200000086853264, o Vaglia Postaleintestati a GRUPPO CINOFILO BRESCIANO, Via della Volta 37, 25124 Brescia - On line sul sito www.miglioredirazzareport.it

N.B.: si pregano i sig.ri Espositori di specificare in modo chiaro e corretto la partecipazione all’Esposizione o ai Raduni, nel caso in cui si prenda parte ad entrambi inviare due schede d’iscrizione.

Le schede d’iscrizione incomplete, illeggibili, prive del pagamento o della dichiarazione d’iscrizione all’Anagrafe Canina saranno ritenute nulle e cestinate senza preavviso. Si raccomanda di compilare il modulo in maniera chiara, leggibile e completa.

TUTTI I SOGGETTI PARTECIPANTI DEVONO ESSERE OBBLIGATORIAMENTE ISCRITTI ALL’ANAGRAFE REGIONALE CANINA - VIGE REGOLAMENTO ENCI -

Gruppo Cinofilo Bresciano “La Leonessa”Via della Volta 37 – 25124 Brescia

Tel. 030.3542540 – Fax 030.3542620www.gruppocinofilobresciano.it - [email protected]

ISCRIZIONI C/O KALLISTE’ CASA EDITRICEMOSTRE SPECIALI - PASTORE TEDESCO, BORDER COLLIE, CANI DA TRACCIA, KURZHAAR, SETTER INGLESE, LABRADOR RETRIEVER, GOLDEN RETRIEVER E LEVRIERO AFGANORADUNI - BASSOTTI E TERRANOVARAGGRUPPAMENTI - JUNIORES, GIOVANI, VETERANI, RAZZE ITALIANE, JUNIOR HANDLER

Presso il Centro Fiera di Montichiari (BS) “La Leonessa”Per raggiungere più agevolmente MONTICHIARI

Uscita Autostrada A4 BRESCIA EST Seguire per Mantova

RADUNI9 GENNAIO 2010

Club Italiano TerranovaNilsson Kurt (S) terranova bianco con macchie nere, terranova marrone, terranova nero

10 GENNAIO 2010Amici Bassotto Club

Calcinati Cesare bassotti tedeschi kaninchen a pelo corto, bassotti tedeschi kaninchen a pelo lungo, bassotti tedeschi nano a pelo orto, bassotti tedeschi nano a pelo lungo, bassot-ti tedeschi standard a pelo corto, bassotti tedeschi standard a pelo lungoMuthsam Sieghart (D) bassotti tedeschi kaninchen a pelo duro, bassotti tedeschi nano a pelo duro, bassotti tedeschi standard a pelo duro

Club Cane Lupo CecoslovaccoUbrova Libuse (CZ) cane da lupo cecoslovacco

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Quiana del Biagio ha cinto la Corona Ferrea alle 17 del 27 set-tembre nel stupendo campo scuola del gruppo cinofilo. Con lei sul podio Silvana Grimoldi presidente di un gruppo cinofilo che ha fatto dello stile una pratica di vita. Così la prima esposizione (ma la tradizione è lunga) nella nuova Provincia di Monza e Brianza ha inaugurato un altro albo d’oro che già pieno di risultati non potrà non essere ricco di successi. Nei ring, tutti caratterizzati da un magnifico tappeto naturale poco meno di 650 cani ed 11 giudici coordinati da Guido Vandoni. Fra gli spettatori d’ecce-zione Jolanda Vandoni consigliere nazionale ENCI e presidente del Gruppo Cinofilo Milanese. A completare il podio al secondo posto il Mastino Napoletano Syra de Azzurra ed al terzo lo Shih Tzu Ginevra My Little Pearl.In una premiazione che ha riscosso soltanto applausi a dimostra-zione di come i giudizi siano stati unanimemente condivisi. Molte le caratteristiche di questa esposizione “che, dice Silvana Grimoldi,

Successo della tradizionale manifestazione

L’Alaskan Malamute incoronato a Monza

Presenti Silvana Grimoldi, presidente del Gruppo e Jolanda Vandoni, consigliere Nazionale ENCI. Annunciata l’expo internazionale di Milano e Bergamo il 23-24 gennaio

sta crescendo negli anni e sta diventando un’importante punto di riferimento per la cinofilia più qualificata. Proprio perché siamo convinti che deve continuare un’opera di sensibilizzazione ab-biamo deciso di lasciare gli ingressi liberi. La gran folla ha dimo-strato ancora una volta che la cinoflia è una grande passione per tanti e può diventare un originalissimo spettacolo per tutti”. La consigliera nazionale ha poi aggiunto che “Milano insieme a Bergamo sta organizzando una grande rassegna, com’è sua tradi-zione, e avverrà il 23 e 24 gennaio nei modernissimi padiglioni della nuova Fiera a Rho, un luogo che si raggiunge comodamente. Se è vero che il nuovo impianto significa la realtà del domani pos-siamo dire che anche la cinofilia in Fiera entra nel futuro”.“Ci auguriamo, ha detto Jolanda Vandoni che la nuova Provincia di Monza e Brianza possa far propria questa iniziativa dandole il lustro di un patrocinio e mettendo quindi il proprio sigillo su un percorso comune verso la valorizzazione del cane puro ma anche un’iniziativa che ha lo scopo di far trascorrere a tanti una gratifi-cante giornata all’aria aperta. Dobbiamo renderci conto che la cinofilia più autentica è un patri-monio tecnico e cultuale e non soltanto come vorrebbero preten-dere alcuni, emotivo”. A conclusione della rassegna I Border collie hanno conquistato il primato fra le razze con 45 esemplari, dopo di loro i Golden retriever quindi i Jack Russell ed i Boxer. Fra le razze da caccia ha ben impressionato gli esperti il Bracco tedesco di Angelo Beraldo.

R.G.1° Alaskan Malamute Quiana del Biagio di Giovanni Palazzo 2° Mastino Napoletano Syra de Azzurra di Antonello Tenconi 3° Shih Tzu Ginevra My Little Pearl di Maria Rosa Colorio

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i nostri CaniAnno 55 num. 10novembre 2009

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Le grida di gioia di squadra e tifosi hanno rimbombato prepotenti all’interno del palazzetto nonostante le cinquemila persone pre-senti. L’Italia a squadre è arrivata seconda in classe Large e terza in classe Mini.Il team italiano era composto da 15 elementi, parte per la compe-tizione a squadre e parte per quella individuale, ed è stata selezio-nata, in base ad un regolamento che prevede anche l’utilizzo del punteggio, dal Cav. Bruno Piccinelli, consigliere ENCI e selezio-natore della nazionale italiana di Agility da ben 5 anni. Ma vediamo il resoconto: era il secondo giorno e l’Italia, con i Large di Claudio Frigerio con Cous Cous (Border Collie), Emanuele Toncelli con Black Magic (Border Collie) ed Irene Unkauf con Omelette (Border Collie), dopo il Jumping della prima giornata si era piazzata sesta in classifica: risalire ai primi posti non era certo semplice, eppure tre magnifici netti con un ottimo tempo hanno fatto il resto: secondi! Il giorno successivo, la squadra Medium, composta da Vittorio Dal Molin con Bluesky (Parson Russel Terrier), Marzia Quinzio con Isabluebelle (Shetland) e Veronique Toniolo con Asterix (Shetland), si è data da fare e solo per un filo non si è aggiudicata il terzo posto, qualificandosi comunque in una buona sesta posizione. Sul finire della seconda giornata, la squadra dei Mini, di Diego Piccardo con Exordium Bigsexy-N (Barbone Nano), Ivana Sipalova con Nyo (Jack Russell Terrier) ed Elisa Solerio con Patch

A Dornbirn in Austria dal 18 al 20 settembre l’orgoglio degli atleti in campo

MONDIALE AGILITY, ITALIA SUL PODIOImportante risultato della squadra azzurra: 2° in Large, 3° in Small

(Jack Russell Terrier), ha chiuso il cerchio, regalandoci un’altra soddisfazione: un terzo posto, strappato a squadre fortissime come Francia, Austria e Canada con la determinazione e la forza di volontà di chi voleva esserci a tutti i costi.Risultati, questi, che hanno un valore aggiunto se consideriamo che per la prima volta in un mondiale hanno partecipato ben 36 nazioni da tutto il mondo, compresi paesi lontanissimi come il Cile, il Sudafrica, il Giappone, il Canada, gli Stati Uniti e la Russia. Sono stati proprio i giapponesi che con la loro simpatia e per es-sere gli “ultimi arrivati” nel mondo dell’agility, hanno spinto tutte le tifoserie a gridare amichevolmente “Nippon, Nippon!” quando si presentava un loro binomio sulla linea di partenza. L’intera nazionale italiana non è stata mai così unita come quest’anno: tutti nello stesso albergo a Bregenz, tutti a cena in-sieme per chiacchierare sulle giornate che avrebbero trascorso;

Diamo i numeri!383 binomi hanno partecipato al mondiale di agility di Dornbirn, provenienti da 36 nazioni da tutto il mondo. Circa 1/3 dei cani (119) erano Border Collie, seguiti da 100 Pastori dello Shetland. In totale hanno partecipato alla com-petizione 61 differenti razze.

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insomma il clima è stato davvero disteso e sereno, e forse questo ha contribuito a tranquillizzare gli animi emozionati durante le lunghe e coinvolgenti giornate.Parliamo di cani: i Border Collie, come sempre, hanno predomi-nato: ben 119 soggetti, di cui tre in classe media. Questo è un punto dolente su cui si è più volte discusso a livello ufficiale, anche in occasione della riunione della Commissione Agility della FCI del 14 e 15 febbraio 2009 a Dornbirn in vista del Mondiale: aumentano costantemente i casi di Border Collie, nor-malmente in categoria Large, che misurano meno di 43 cm. e sono iscritti in classe Media, vincendo persino qualche campio-nato del mondo. Durante questi mondiali la discussione è prose-guita tra i tifosi sugli spalti durante i percorsi degli inglesi e dello svizzero che conducevano mini Border Collie.Tra i Large, oltre ai Border Collie, si sono visti alcuni Pastori Belgi Malinois, un Tervueren, un Beauceron, un Labrador, uno Schnauzer, un Kelpie, un Viszla, un Brittany e, incredibile ma vero, un Weimaraner. Tra i medi, invece, predominanti sono stati gli Shetland, anche se hanno girato molte altre razze tra cui, le più numerose, Jack e Parson Russell Terrier, Pastori dei Pirenei, Pumi, Barboni, Fox Terrier, Mudi. Per la cronaca, ha gareggiato anche un Beagle: complimenti alla conduttrice sudafricana! La vera attrazione, invece, è stato il Welsh Terrier di un conduttore giapponese, un vero “hooligan”, tanto che, una volta terminato il percorso, l’intera squadra giapponese doveva fare barriera per non far rientrare in campo il cane che, per principio, mordeva chiunque si trovasse sulla sua strada. Tra i più piccolini si son visti sempre Jack e Parson Russell Terrier, Barboni toy, Shetland, e tra quelli più rari, un Cane Nudo cinese, uno Skipperke, un Cocker e un Corgi.La considerazione più evidente è che ormai in agility si compete sempre di più con le stesse razze e la varietà è diminuita in ma-niera sensibile.Veniamo ai percorsi e ai commenti sulla competizione. Riporto i giudizi di alcuni mostri sacri dell’agility del presente e del passato. La canadese Susan Garrett ha affermato che “i percorsi sono stati estremamente impegnativi […]. Il percorso Large a squadre non è stato pensato per i deboli di cuore, credo che ci siano stati 59 eli-minati su 102 cani che gareggiavano”. Invece, la slovena Silvia Trkman ha dichiarato: “Congratulazioni a tutti i vincitori, è stata un’emozione guardarli girare. Specialmente in classe Large, era da pazzi quanto veloci fossero i conduttori e che percorsi perfetti ottenessero, uno che girava

largo era messo fuorigioco immediatamente. Era veramente bello da guardare. I cani medi sono sempre più grandi e quindi anche sempre più veloci, ma i primi 10 classificati sono sempre stati dominati da cani più alti di 43 cm. E’ un peccato che stia diven-tando una gara tra quanti fra i conduttori provino a mettere cani più grandi per la classe media”. Massimo Perla, vicecampione del mondo nel 1996 e per più anni coach della nazionale italiana, ha commentato: “gli anni scorsi sono stati avantaggiati cani con tps molto bassi, mentre quest’anno i percorsi erano più articolati, difficili, anche se entusiasmanti per gli spettatori. Sono stati pre-miati i binomi in cui, oltre alla velocità, c’era grande affiatamento e controllo sul cane”.La squadra italiana nei percorsi individuali è andata abbastanza bene con Andrea Occhini con Giò del Mulino Prudenza (Border Collie) arrivato nono in classe Large, Veronique Toniolo con Asterix (Shetland), diciannovesima in classe media e Orietta De Palo con Sissy-B (Barbone Nano) diciottesima in classe Mini. Un giudizio nel complesso? Un mondiale divertente, emozio-nante e pieno di sorprese. Arrivederci a…

Gaia Bay Rossi

LA SQUADRA ITALIANA 2009LARGEEmanuele Toncelli con Black Magic (Border Collie) Matilde Caprino con Jackpot dei Matiblu (Border Collie) Irene Unkauf con Omelette (Border Collie) Claudio Frigerio con Cous Cous (Border Collie) Andrea Occhini con Giò del Mulino Prudenza (Border Collie) Nicole Innocenzi con Happy di Cambiano (Border Collie)

MEDIUMVittorio Dal Molin con Bluesky (Parson Russel Terrier) Massimo Bascialla con Bladerunner detto Sheva (Shetland) Marzia Quinzio con Isabluebelle (Shetland) Franco Bottacini con Slicey Unique Satisfaction (Barbone) Veronique Toniolo con Asterix (Shetland)

SMALLElisa Solerio con Patch (Jack Russell Terrier) Orietta De Palo con Sissy-B (Barbone Nano) Ivana Sipalova con Nyo (Jack Russell Terrier) Diego Piccardo con Exordium Bigsexy-N (Barbone Nano)

Bronzo per l’Italia in classe SmallArgento per l’Italia in classe Large

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i nostri CaniAnno 55 num. 10novembre 2009

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Nella bella località di Schwanenstadt Austria si è svolto il Campionato del Mondo Fci di Utilità e Difesa. Ottima l’or-ganizzazione e l’ospitalità che ha reso pia-cevole il soggiorno di tutti gli ospiti.Come sempre negli ultimi anni è stata al-tissima la presenza dei malin, rispetto ai pastori tedeschi iscritti ealla quasi totale assenza di altre razze, ren-dendo questo Campionato un quasi Campionato di razza. Fortunatamente c’è sentore di un cambio del regolamento, che renderebbe obbligatorio iscrivere più razze all’interno della squadra di ogni na-zione, ridando cosi a questa manifesta-zione la giusta collocazione, che è quella di vedere confrontarsi tutte le razze di utilità con le loro diverse peculiarità, nell’ambito di una grande festa che corona i sacrifici dei conduttori e dei loro cani, per raggiun-gere cosi alti livelli.La squadra Italiana si è aggiudicata un ot-timo quarto posto su trentatre nazioni pre-senti e un settimo posto individuale otte-nuto dal binomio Gritti con il pastore te-desco Pando. Buoni i piazzamenti al venti-seiesimo posto per Floris con il malin E.T. e del trentaseiesimo posto di Cucco con il malin Menphis.Bellissimi e omogenei i terreni di pista e ben tracciati, ottimo anche il clima mite di inizio settembre. Ma nonostante tutto fosse a favore ci sono stati pochi cani che hanno ottenuto la qualifica di eccellente, tra questi vogliamo ricordare Pando con-

Il Campionato del Mondo di utilità e difesa

AZZURRI QUARTII tricolori hanno ben figurato. Belle prestazioni di Gritti,

Floris e Cucco. Ottima la giuria

dotto da Gritti, che con il punteggio di 100 si è visto assegnare la Coppa per la mi-gliore pista del Campionato. Menphis e Demy ottengono un 90 molto buono, Scassa con Volt finisce la ricerca con 81 buono.In generale molto belle e precise le obbe-dienze di alcuni componenti della squadra Finlandese e Tedesca. La nostra squadra si comporta bene anche in questa sezione. Belle le prestazioni di Gritti che si qualifica con un 94 molto buono, Pando dimostra sempre un ottimo temperamento e mantiene alta la presta-zione per tutta la sezione. Bene anche per Floris che possiamo dirlo non ha dato aiuti al cane e E.T. ha ringraziato dimostrando di non averne bisogno, uscendo con un bel 92 molto buono. Anche per Cucco la quali-

fica è di molto buono e il punteggio di 90 poteva essere sicuramente più alto,ma è stato determinato da qualche aiuto di troppo da parte del conduttore nelle con-segne dei riporti e nelle rimesse al piede. Volt ottiene un 88 buono, in generale una buona prestazione con qualche proble-mino nei fissi e nell’invio. Purtroppo non è andata bene per Del Beato. Demy in questa fase ha dimostrato parecchio nervosismo e ci sono stati molti problemi di conduzione e di controllo che ne hanno determinato la qualifica di insufficiente. Nella sezione C, molto belle le prestazioni di E.T. 94 molto buono e di Demy 93 molto buono che dimostrano anche se non col massimo dei punteggi le loro eccellenti qualità. Per tutti e due ottime le velocità gli ingressi e le prese. Bene anche per gli altri componenti della squadra che in questa sezione ottengono la qualifica di buono.In questo mondiale solo tre cani si sono qualificati con l’eccellente e 27 col molto buono. 7) Pando vom Haus Frommer A 100 – B 94 – C 88 = 282 molto buono26) E.T. der Sonne entgegen A 86 - B 92 - C 94 = 272 molto buono36) Menphis della Valle Incantata A 90 - B 90 - C 87 = 267 buono69) Volt de Daval A 81 – B 88 - C 86 = 255 buono Demy A 90 - B 61 - C 93 = nqLa settimana è trascorsa in un clima di amicizia e collaborazione, grazie anche a Bruno Piccinelli Team leader e seleziona-tore della squadra.Un doveroso ringraziamento va allo sponsor Royal Canin.E infine i miei sentiti complimenti vanno al Signor Gunther Diegel, un Giudice che stimo molto e che oltre ad avere apportato come sempre un livello qualitativo di giu-dizio altissimo ha dimostrato una grande umanità nei confronti di tutti i concorrenti.

Liliana Carta

Tutta la squadra italiana ringrazia il selezionatore Bruno Piccinelli per lo spirito di collaborazione che è riuscito a trasmetterci, affinché tutta la manifesta-zione si fosse potuta svolgere nel miglior modo pos-sibile. Anche alla luce di risultati non previsti, ha sempre sostenuto i conduttori, con parole di con-forto. Spirito di squadra e clima disteso si sono po-tuti notare anche alla cena sociale, dove quasi tutti gli italiani invitati hanno contribuito a creare un clima goliardico. Nonostante la sfortuna capitata ai vari conduttori, grazie a Giancarlo Gritti, Massimo Floris e Marco Cucco, il team italiano si è classificato in un decoroso 4° posto.

Bruno Piccinelli

La squadra italiana

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Alessandra Giuseppe 5° gruppo: cani tipo spitz e tipo primitivo (escluso alaskan malamute, groenlandese, samoiedo, siberian husky, akita, eurasier, cirneco dell’etna)Alessandri Alfredo 2° gruppo: bullmastiff, mastiffAsnaghi Ferdinando 3° gruppo: bull terrier inglese 4° gruppo: bassotti tedeschi kaninchen a pelo lungo, bassotti tedeschi nano a pelo lungo, bas-sotti tedeschi standard a pelo lungo 8° gruppo: lagotto romagnoloBalducci Francesco 7° gruppo: setter gordon, setter inglese, setter irlande-se rosso, setter irlandese rosso-biancoBarbati Abele 7° gruppo: bracco del bourbonnais, bracco slovacco a pelo duro, cane da ferma tedesco a pelo duro, cane da ferma tedesco a pelo ruvido, gammel dansk honsenhund, pudel pointer, weimaraner, cane da ferma tedesco a pelo lungo, epagneul blue de picardie, epagneul breton, epagneul de pont au de mer, epagneul francais, epagneul olandese di drent, epagneul picard, grande muensterlander, piccolo muensterlander, stab-yhound, cane da ferma boemo a pelo ruvido, griffone a pelo duro (korthals)Barenne Roger (F) 9° gruppo: barboni, griffone di bruxellesBauchal Gianfranco 5° gruppo: siberian husky, akita, eurasierCensi Fabrizio 2° gruppo: alano, boxerChapiro Boris (F) 3° gruppo: american staffordshire terrier, staffordshire bull terrier Corna Luigi 2° gruppo: cane corso, cane di san bernardoDe Giuliani Claudio 6° gruppo: segugi e cani per pista di sangue (escluso segugio italiano a pelo forte, segugio italiano a pelo raso, bassethound, beagle, dalmata, rhodesian ridgeback) 7° gruppo: cane da ferma tedesco a pelo corto 8° gruppo: golden retrieverDeutscher Erwin (A) 2° gruppo: dansk-svensk gardshund, pinscher, pin-scher austriaco a pelo corto, smoushound olandese, broholmer, ciobanesc romanesc de bucovina, shar pei, cane da pastore del caucaso, cane da pastore dell’anatolia, cane da pastore dell’asia centrale, cane da pastore di ciarplanina, cane da pastore di karst, cane dell’atlas, hovawart, landseer, tibetan mastiff, tornjakDusko Sormas (YU) 6° gruppo: bassethound, dalmata Ferrari Franco 9° gruppo: bichon a poil frise, bichon havanais, coton de tulearGallicchio Barbara 1° gruppo: bearded collie, bobtail, cane da pastore belgaGrosso Clemente Giorgio 2° gruppo: schnauzer medio, zwergschnauzerGrunnheid Jeanlouis (F) 9° gruppo: boston terrier, chihuahua Habig Christofer (D) 1° gruppo: border collie, cane da pastore bergama-sco, cane da pastore scozzese a pelo corto, cane da pastore scozzese a pelo lungoHarsanyi Peter (H) 10° gruppo: levrieri (escluso levriero afgano)Horst Kettendorfer (D) 8° gruppo: chesapeake bay retriever, flat coated retriever, nova scotia duck tolling retriever, cocker americanoKazmierski Andrej (PL) 1° gruppo: cane da lupo cecoslovacco, cane da lupo saarloos, cane da pastore australiano kelpie, cane da pastore catalano, cane da pastore croato, cane da pastore della russia meridionale, cane da pastore di tatra, cane da pastore mallorquin, cane da pastore olandese, cane da pastore polacco di vallee, cao da sierra de aires, komondor, kuvasz, mudi, puli, pumi, romanian carpathian sheperd dog, romanian mioritic she-perd dog, schapendoes, schipperkee, slovensky cuvac, welsh corgi pem-broke, welsh corgie cardigan, australian cattledog, australian stumpy tail cattle dog, bovaro delle ardenne, bovaro delle fiandreKhomasuridze Revaz (RUS) 2° gruppo: dobermann, riesenschnauzer, ter-rier nero russo, bulldog Klein Jean Claude (F) 9° gruppo: piccolo cane leone, kromforhlander, bouledogue francese, griffone belga, piccolo brabantino, chinese crested dog, shih tzu, tibetan spaniel, cavalier king charles spaniel, king charles

BERGAMO

spaniel, epagneul nano continentale, russian toy 10° gruppo: levriero afganoLunberg Pia (S) 3° gruppo: terrier (escluso jack russell terrier, terrier giap-ponese, american staffordshire terrier, bull terrier inglese, staffordshire bull terrier, english toy terrier black and tan, yorkshire terrier)Mentasti Gianercole 7° gruppo: bracco d’ariege, bracco d’auvergne, brac-co di burgos, bracco francese tipo gascogne, bracco francese tipo pirenei, bracco italiano, bracco portoghese, bracco saint germain, bracco unghere-se a pelo corto, bracco ungherese a pelo duro, spinone italianoMonaco Oscar 7° gruppo: pointer ingleseMuller Hans W. (CH) 1° gruppo: pastore svizzero bianco, pastore tedesco 2° gruppo: bovaro del bernese, bovaro dell’appenzell, bovaro dell’entle-buch, grande bovaro svizzeroNagy Istvan (H) 6° gruppo: rhodesian ridgeback (ms) 8° gruppo: curly-coated retriever, clumber spaniel, cocker spaniel inglese, field spaniel, kooi-kerhondje, spaniel tedesco, springer spaniel inglese, sussex spaniel, welsh springer spaniel, american water spaniel, barbet, cao de agua, irish water spaniel, perro de agua espanol, spaniel olandesePerosino Guido 2° gruppo: mastino napoletano, leonberger, terranovaRautala Eeva (FIN) 8° gruppo: labrador retriever Rivolta Silvio 1° gruppo: cane da pastore maremmano abruzzese 5° grup-po: alaskan malamute, groenlandese, samoiedoRuiz Francisco (E) 4° gruppo: bassotti tedeschi kaninchen a pelo corto, bassotti tedeschi kaninchen a pelo duro, bassotti tedeschi nano a pelo corto, bassotti tedeschi nano a pelo duro, bassotti tedeschi standard a pelo corto, bassotti tedeschi standard a pelo duroSambucco Giancarlo 1° gruppo: australian shepherd, cane da pastore dei pirenei, cane da pastore dei pirenei a faccia rasa, cane da pastore di beauce, cane da pastore di brie, cane da pastore di picardia, cane da pastore scoz-zese shetlandSampaio Anna Joe (BR) 2° gruppo: cimarron uruguayo, dogo argentino, dogo canario, dogue de bordeaux, fila brasileiro, perro dogo mallorquin, rottweiler, tosa, cane da montagna dei pirenei, cane da sierra di estrela, cane de castro laboreiro, mastino dei pirenei, mastino spagnolo, rafeiro do alen-tejo, cao fila de sao miguelSchepers Jo (NL) 9° gruppo: bolognese, maltese, carlino Stanton Paul (S) 3° gruppo: jack russell terrier 9° gruppo: lhasa apso, tibetan terrier, chin, pechineseTamagnone Bianca 2° gruppo: affenpinscher, zwergpinscher 3° gruppo: terrier giapponese, english toy terrier black and tan, yorkshire terrierTodaro Vincenzo 5° gruppo: cirneco dell’etna 6° gruppo: segugio italiano a pelo forte, segugio italiano a pelo raso, beagle

Raggruppamenti1- Cani da pastore e bovari (escl. bovari svizzeri) Kazmierski Andrej (PL)2- Cani di tipo pinscher e schnauzer- molossoidi e cani bovari svizzeri Harsanyi Peter (H)3- Terrier Rautala Eeva (FIN)4- Bassotti Lunberg Pia (S) 5- Cani tipo spitz e tipo primitivo Deutscher Erwin (A) 6- Segugi e cani per pista di sangue Mentasti Gianercole7- Cani da ferma Balducci Francesco8- Cani da riporto cani da cerca cani da acqua Chapiro Boris (F)9- Cani da compagnia Stanton Paul (S)10- Levrieri Nagy Istvan (H)Coppie Asnaghi FerdinandoGruppi di Allevamento De Giuliani ClaudioBIS Juniores Muller Hans (CH)Best in Show Habig Christofer (D)

CAC/CACIB

23 GENNAIO 2010

ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE CANINA

Le iscrizioni dovranno pervenire tassativamente entro la data di scadenzaISCRIZIONI ON LINE con carta di credito: www.showdog.it

PAGAMENTO A MEZZO: - vaglia postale – c/c postale n.35029206 – assegno circolare/bancario NON TRASFERIBILE – Bonifico Bancario B.P. di Milano IBAN IT 23 N 5584 01623 000000012769 - LE ISCRIZIONI SENZA PAGAMENTO VERRANNO RITENUTE NULLE - www.gruppocinofilomilanese.it

GRUPPO CINOFILO BERGAMASCOPadiglione 22-24 - FIERA - RHO

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Alessandra Giuseppe 1° gruppo: bobtail, border collie, cane da lupo saarloos, cane da pastore catalano, cane da pastore della russia meridionale, cane da pastore di beauce, cane da pastore mallorquin, komondor, kuvasz, puli, pumi, schapendoes, schipperkee, welsh corgi pembroke, welsh corgie cardiganAlessandri Alfredo 2° gruppo: dansk-svensk gardshund, smoushound olande-se, broholmer, cimarron uruguayo, ciobanesc romanesc de bucovina, dogo canario, perro dogo mallorquin, cane da montagna dei pirenei, cane da pastore di ciarplanina, cane da sierra di estrela, cane de castro laboreiro, hovawart, masti-no dei pirenei, mastino spagnolo, rafeiro do alentejo, cao fila de sao miguelAsnaghi Ferdinando 3° gruppo: airedale terrierBalducci Francesco 6° gruppo: segugio italiano a pelo forte, segugio italiano a pelo raso, dalmata 7° gruppo: bracco italiano (ms) 8° gruppo: lagotto romagnoloBarbati Abele 7° gruppo: bracco di burgos, bracco ungherese a pelo corto, spinone italianoBarenne Roger (F) 9° gruppo: coton de tulear, piccolo cane leone, kromforhlan-der, bouledogue francese, griffone belga, piccolo brabantino, chinese crested dog, lhasa apso, tibetan spaniel, tibetan terrier, cavalier king charles spaniel, king charles spaniel, epagneul nano continentale, russian toyBezzecchi Giulio 2° gruppo: rottweiler (femmine)Buratti Pier Luigi 8° gruppo: labrador retriever classe giovaniCalcinati Cesare 1° gruppo: cane da pastore di brieCensi Fabrizio 2° gruppo: bullmastiff, dogue de bordeaux, fila brasileiro, mastiff, tosaChapiro Boris (F) 5° gruppo: alaskan malamute (ms), spitz tedeschi, shiba (ms) 9° gruppo: boston terrier, chin, pechineseDe Giuliani Claudio 5° gruppo: siberian husky (ms), akita (ms), akita americano (ms), eurasier (ms), hokkaido (ms), kai, kishu, korea jindo dog, shikoku, spitz giapponese, canaan dog, perro sin pelo del peru’, xoloitzcuintle, podengo portu-gues, taiwan dog, thai ridgeback dog 7° gruppo: bracco d’ariege, bracco d’au-vergne, bracco del bourbonnais, bracco francese tipo gascogne, bracco france-se tipo pirenei, bracco portoghese, bracco saint germain, bracco ungherese a pelo duro, cane da ferma tedesco a pelo duro (ms), cane da ferma tedesco a pelo ruvido, pudel pointerDeutscher Erwin (A) 4° gruppo: bassotti tedeschi kaninchen a pelo corto (ms), bassotti tedeschi kaninchen a pelo lungo (ms), bassotti tedeschi nano a pelo corto (ms), bassotti tedeschi nano a pelo lungo (ms), bassotti tedeschi standard a pelo corto (ms), bassotti tedeschi standard a pelo lungo (ms) 5° gruppo: chow-chow (ms) Dusko Sormas (YU) 7° gruppo: pointer inglese, setter gordon (ms), setter ingle-se (ms), setter irlandese rosso (ms), setter irlandese rosso-bianco (ms) Evangelisti Alessandro 7° gruppo: weimaraner (ms) Ferrari Franco 5° gruppo: cane da orso della carelia (ms), jamthund (ms), laika della siberia occidentale (ms), laika della siberia orientale (ms), laika russo-europeo (ms), norbottenspets, norsk elghund grigio (ms), norsk elghund nero (ms), norsk lundehund (ms), spitz finnico (ms), iceland dog- cane da pastore di islanda, lapinkoira (ms), lapinporokoira - pastore finlandese della lapponia, norsk buhund, svensk lapphund, vastgotsaaspets, volpino italianoGoldlust Franz (D) 1° gruppo: pastore tedesco (ms) Habig Christofer (D) 2° gruppo: alano, cane corso (ms) Harsanyi Peter (H) 1° gruppo: australian shepherd, cane da lupo cecoslovacco, cane da pastore australiano kelpie, cane da pastore croato, cane da pastore di picardia, cane da pastore scozzese a pelo corto, cane da pastore scozzese a pelo lungoHorst Kettendorfer (D) 4° gruppo: bassotti tedeschi kaninchen a pelo duro (ms), bassotti tedeschi nano a pelo duro (ms), bassotti tedeschi standard a pelo duro (ms) Kazmierski Andrej (PL) 1° gruppo: bearded collie, cane da pastore dei pirenei, cane da pastore dei pirenei a faccia rasa 3° gruppo: bedlington terrier, border terrier, deutscher jagdterrier, fox terrier a pelo liscio, fox terrier a pelo ruvido, irish glen of imaal terrier, irish soft-coated wheaten terrier, irish terrier, kerry blue terrier, lakeland terrier, manchester terrier, welsh terrierKhomasuridze Revaz (RUS) 2° gruppo: dogo argentino, rottweiler (maschi + bob) Klein Jean Claude (F) 9° gruppo: bichon a poil frise, bichon havanais, carlino, chihuahua, griffone di bruxelles

Lamperti Alberto 10° gruppo: piccolo levriero italiano (ms)

MILANO

Lotta Brun (S) 1° gruppo: cane da pastore scozzese shetland 10° grup-po: levrieri (escluso piccolo levriero italiano)Lundberg Pia (S) 2° gruppo: terrier nero russo, boxer 3° gruppo: jack russell terrierMentasti Gianercole 3° gruppo: parson russell terrier, terrier brazileiro, austra-lian terrier, cairn terrier, dandie dinmont terrier, norfolk terrier, norwich terrier, scottish terrier, sealyham terrier, skye terrier, terrier boemo, terrier giapponese, west highland white terrier, bull terrier inglese, australian silky terrier, english toy terrier black and tan, yorkshire terrierMorsiani Giovanni 2° gruppo: cane di san bernardo (ms) Muller Hans W. (CH) 2° gruppo: cane da pastore del caucaso, cane da pastore dell’anatolia, cane da pastore dell’asia centrale, cane da pastore di karst, cane dell’atlas, tibetan mastiff, tornjakMurante Gioacchino 7° gruppo: bracco slovacco a pelo duro, gammel dansk honsenhund, cane da ferma tedesco a pelo lungo, epagneul blue de picardie, epagneul de pont au de mer, epagneul francais, epagneul olandese di drent, epagneul picard, grande muensterlander, piccolo muensterlander, stabyhound, cane da ferma boemo a pelo ruvido, griffone a pelo duro (korthals)Nagy Istvan (H) 5° gruppo: groenlandese (ms), samoiedo (ms) 7° gruppo: cane da ferma tedesco a pelo corto, epagneul bretonNovaresio Giuseppe 2° gruppo: bulldog, mastino napoletano (ms) Perosino Guido 2° gruppo: bovaro del bernese, bovaro dell’appenzell, bovaro dell’entlebuch, grande bovaro svizzeroPezzano Pietrogino 2° gruppo: dobermann (ms) Rautala Eeva (FIN) 8° gruppo: chesapeake bay retriever, curly-coated retriever, golden retriever, nova scotia duck tolling retrieverRivolta Silvio 5° gruppo: cirneco dell’etnaRuiz Francisco (E) 5° gruppo: basenji, pharaon hound, podenco canario, podenco ibicenco 6° gruppo: segugi e cani per pista di sangue (escluso segugio italiano a pelo forte, segugio italiano a pelo raso, dalmata)Sambucco Giancarlo 1° gruppo: cane da pastore bergamasco, cane da pastore di tatra, cane da pastore maremmano abruzzese, cane da pastore olandese, cane da pastore polacco di vallee, cao da sierra de aires, mudi, pastore svizzero bianco, romanian carpathian sheperd dog, romanian mioritic sheperd dog, slo-vensky cuvac, australian cattledog, australian stumpy tail cattle dog, bovaro delle ardenne, bovaro delle fiandreSampaio Anna Joe (BR) 2° gruppo: shar pei 3° gruppo: american staffordshire terrier, staffordshire bull terrierSchepers Jo (NL) 9° gruppo: barboni Stanton Paul (S) 2° gruppo: landseer, terranova 8° gruppo: cani da riporto cani da cerca cani da acqua (escluso chesapeake bay retriever, curly-coated retriever, golden retriever, labrador retriever, nova scotia duck tolling retriever, lagotto romagnolo) 9° gruppo: shih tzuStern-Hanf Pauline (B) 1° gruppo: cane da pastore belga (ms) Tamagnone Bianca 9° gruppo: bolognese, malteseVandoni Guido 2° gruppo: leonberger (ms)Wallington Sheila (UK) 8° gruppo: labrador retriever rimanenti classi Wilfried Lohmann (D) 2° gruppo: affenpinscher, pinscher, pinscher austriaco a pelo corto, riesenschnauzer (ms), schnauzer medio (ms), zwergpinscher, zwerg-schnauzer (ms)Raggruppamenti1- Cani da pastore e bovari (esclusi bovari svizzeri) Habig Christofer (D) 2- Cani di tipo pinscher e schnauzer- molossoidi e cani bovari svizzeri Stanton Paul (S) 3- Terrier Kazmierski Andrej (PL) 4- Bassotti Rautala Eeva (FIN)5- Cani tipo spitz e tipo primitivo Muller Hans W. (CH) 6- Segugi e cani per pista di sangue Chapiro Boris (F) 7- Cani da ferma Nagy Istvan (H) 8- Cani da riporto cani da cerca cani da acqua Deutscher Erwin (A) 9- Cani da compagnia Barenne Roger (F)10- Levrieri Lundberg Pia (S) Coppie Murante GioacchinoGruppi di Allevamento Ferrari FrancoBIS Juniores Vandoni Guido

Best in Show Balducci Francesco

CAC/CACIB

24 GENNAIO 2010

ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE CANINA

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Prendersi cura di un cane richiede im-pegno, si sa. Ci potrebbe accompagnare per un lungo tratto della nostra esistenza, la vita media di un cane, infatti, si aggira in-torno ai dodici anni. La scelta della razza potrebbe essere ardua dato che abbiamo a disposizione più di 400 varietà di cani. Ognuna col proprio carattere ma tutte biso-gnose di cure e di attenzioni a partire dall’educazione. Un cucciolo è per natura curioso e questo lo porta ad ispezionare tutto l’ambiente che lo circonda. Non conosce la differenza tra un tappeto ed un giornale messo sul pavimento affinché possa andare a depositare le sue deiezioni. Non sa che un paio di ciabatte così morbide e “profumate” sono un attrezzo del suo pa-drone e non un giocattolo da scuotere e ro-sicchiare. Non si rende conto che le sue zampe infangate possono sporcare l’abito o il divano, quanto le sue intenzioni sono quelle di giocare con noi. Insomma, un cuc-ciolo vede il mondo attraverso la sua mente aperta, pronta a scoprire e sperimentare con i mezzi di cui dispone, che sono diversi dai nostri e se noi vogliamo stabilire un contatto permanente con lui dovremo im-pegnarci a capirlo per potergli insegnare le regole della buona convivenza.Le motivazioni che spingono ad adottare un cucciolo sono diverse e conoscerle me-glio potrebbe servire a sgombrare il campo da equivoci dovuti a errate informazioni ed anche a comprendere meglio gli scenari di vita quotidiana cui andremo incontro.Una ricerca condotta da J.S.J. Odendaal & A. Weyers ha illustrato una serie di motiva-zioni che spingono le persone ad adottare un cucciolo. Ecco i risultati (in percentuale) ottenuti dalla valutazione 612 questionari somministrati a proprietari di cani.

Qualche consiglio ed alcune considerazioni...

UN CUCCIOLO IN FAMIGLIA

Le regole da seguire per una convivenza tranquilla

I risultati indicano che alla base del rap-porto con il proprio cane ci sono ragioni emotive, sociali e di relazione. Ma sono pure in causa ragioni di utilità ed econo-miche, così come l’interesse generale per la natura.La scelta della razza dipende ovviamente dalle preferenze personali: passione per

una determinata razza, ragioni puramente estetiche oppure legate a ricordi d’infanzia o all’impiego che il cane andrà a svolgere per noi o con noi. Sono motivazioni che dovrebbero considerare anche le caratteri-stiche di ogni razza a partire dalla mole, che più sale e più diventa impegnativa ; così come il carattere reattivo di alcuni cani anche di taglia ridotta che richiedono al-trettanta attenzione. Sta di fatto che qualunque sia la razza, il cucciolo dovrà essere seguito, educato e cu-rato; e il suo inserimento in famiglia dovrà tenere in debito conto lo stile di vita, l’età dei componenti, l’aspetto economico, la lo-gistica di cui si dispone.Per esempio, il tempo che si ha a disposi-zione non sempre viene adeguatamente te-nuto in considerazione. Si tende a pensare che durante le nostre assenze il cucciolo possa arrangiarsi da solo: gli mettiamo acqua fresca, crocchette a sufficienza e qualche giochino per distrarsi. Questo può bastare se la lontananza dal padrone dura poco ma se l’assenza si protrae e diventa consuetudine, il cane dovrà trovare una soluzione per far passare il tempo: rosic-chiando, abbaiando o dormendo. Nei primi due casi, i risultati sono evidenti e si salta alla conclusione che è un cane maleducato, testone, dispettoso ecc. ecc. Nel terzo caso, si pensa che sia felice e consapevole dal fatto che il padrone ritorni, ma in realtà po-tremmo trovarci di fronte ad un cane triste e apatico. Un’altra condizione frequente è la disparità di trattamento da parte dei membri della famiglia, che interagiscono col cane così come gli viene. Il risultato è l’assoluto disorientamento che lo induce ad agire come gli conviene sul momento, senza che possa conservare una corretta maniera d’interazione.

PERCHE’ SI ADOTTA UN CUCCIOLO

Le ragioni emotiveDanno amicizia 80%Sono soggetti a cui dare amore 80%Accettano e capiscono l’uomo 76%Necessitano di cure 68%Aumentano l’autostima 66%Hanno aspetti che attraggono 65%Aumentano il prestigio personale 57%

Le ragioni socialiAmore verso gli animali 97%Richiesta di amicizia 86%Status symbol che rappresentano 29%

I motivi di svagoGiocare con l’animale 87%Impegnare il tempo libero 67%Esercizio fisico 31%

Le ragioni di ordine pratico ed econo-micoProtezione personale 71%Controllo di animali dannosi 16%Guadagno economico 8%

Le ragioni di ordine naturale e scien-tificoInteresse verso il mondo animale 94%Per il loro legame con la natura 68%Valore educativo 5%

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Anche la logistica dell’abitazione ha il suo ruolo determinante nello svolgersi di una corretta convivenza col nostro quadrupede. Un cane di taglia grande o gigante ha bi-sogno di spazi fisici per potersi muovere senza causare danni ad ogni movimento della coda e senza intralciare i corridoi o il balcone di casa; ed ha bisogno di costante allenamento per poter mantenere tonici i suoi muscoli e corrette le sue articolazioni.Così come un cane di taglia medio piccola ma dal carattere molto reattivo non è sempre il miglior compagno di giochi di un bambino, perché, in ogni caso, la relazione andrebbe sempre tutelata da una persona adulta dato che entrambe i protagonisti hanno bisogno di essere educati alle reci-proche esigenze.Un altro capitolo è dedicato alle cure, all’alimentazione e all’educazione di cui i cani necessitano per poter crescere con equilibrio. Anche organizzare le vacanze con o senza la compagnia del nostro cane andrebbe pianificato; nel primo caso, oc-corre conoscere le strutture alberghiere che li accolgono, mentre nel secondo caso è ne-cessario sapere dove sono le pensioni per cani che danno garanzie sotto l’aspetto igie-nico, sanitario e comportamentale poiché i cani, è risaputo, si intristiscono senza il

10 SUGGERIMENTI UTILI

Approfondire la conoscenza della razzaRivolgersi ad un allevatore esperto ed affidabileScegliere una razza adatta al proprio stile di vitaAvere il benestare di tutti i membri della famigliaConsiderare la durata della vita di un caneProvvedere ad una corretta alimentazioneProvvedere alle cureProvvedere alla sua educazioneOrganizzarsi per le vacanzePrevedere i costi economici

padrone ed è meglio essere sicuri che in no-stra assenza ci sarà qualcuno in grado di prendersi cura in maniera adeguata di loro. Tutte queste cure ed attenzioni richie-dono un costo economico che dovrebbe es-sere preventivato nel bilancio, proprio come se il cane fosse un membro della famiglia.Del resto i cani per noi svolgono compiti insostituibili come cercare i dispersi, sal-varli dalla valanghe, fiutare la droga o l’esplosivo, aiutare i disabili. Compiono con noi molti sport come l’agility, l’obedience, lo

sleddog, la caccia; aiutano i pastori con le greggi, sanno persino scovare tracce di idro-carburi che hanno causato un incendio doloso.Insomma, i cani ci danno tutto quello che posseggono: la loro disponibilità ed il loro affetto. Nessuno ci obbliga a prenderci cura di un cane, quindi, se si decide di farlo è necessario avere coscienza e senso di re-sponsabilità.

Renata Fossatiwww.fossatirenata.it

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PrecisazioniPagamento- c/c postale n° 84186287

intestato a Barbati Abele Mario

SABATO 28/11/2009 - SpecialiBassotti tedeschi kaninchen, nani e standard a pelo duro, Giudice De Giuliani ClaudioBassotti tedeschi nano a pelo corto e lungo, Bassotti tedeschi standard a pelo corto e lungo, Bassotti tedeschi kaninchen a pelo corto e lungo, Giudice Giannini Daniela CamillaChesapeake By retriever, Curly-coated retriever, Nova scotia duck tolling retriever, Giudice Cuccillato Alberto

DOMENICA 29/11/2009 - Speciali Setter inglese, Giudice Cuccillato Alberto

Raduni Bassethound, Giudice De Giuliani ClaudioCane lupo cecoslovacco, Giudice De Giuliani Claudio

Info: [email protected]

CREMONA28-29 NOVEMBRE 2009

PROVE PER RAZZE DA FERMA IN SERBIA 2009

CONCESSIONE QUALIFICHE ITALIANE

PERIODO TIPOLOGIAdal 28 al 31 ottobre 2009 Caccia a starne inglesi: prove miste (29 anche prove riservate alle femmine) Caccia a starne continentali: prove miste a singolo (29 prove miste in coppia)dal 2 al 6 novembre 2009 Caccia a starne inglesi: prove miste (il 3 previste prove riservate ai giovani) Caccia a starne continentali: 2/3/4/5 prove miste a singolo 3 prove miste in coppia 6 EUROCOPPADal 16 al 21 novembre 2009 Grande Cerca

Si comunica il calendario delle prove per razze da ferma, organizzate dal comitato organizzatore serbo a Nis e Doljevac, nell’ambito delle quali l’ENCI ha previsto il rilascio di qualifiche italiane CAC, CACIT:

Sostituisce quello pubblicato su ottobre.

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Se me lo avessero predetto non ci avrei creduto. Far convivere tre beagle, così uguali e così diversi per età, tempera-mento, dna e aspirazioni con il lupo delle favole... Anzi, un cane inselvatichito, forse mezzo lupo, forse mezzo maremmano, mezzo appiedato, paraplegico. Nato e vis-suto nella foresta, lontano dagli uomini. Macchè, un’impresa dell’altro mondo, un’esperienza etologicamente impossi-bile. E rischiosa. Invece no. Avevo sottova-lutato il potenziale beagle. Avevo sottosti-mato la capacità di adattamento alle situa-zioni “al limite”, il carattere spiccatamente sociale e conviviale di un cane che ama agire in muta, che trova il suo pane nel di-videre quando si deve e nel condividere se serve. Un cane a pronunciata desinenza familiare che però caccia gli odori con sod-disfazione massima (condivisa con orgo-glio) nel bosco sotto casa, per rincorrere minilepri e fagiani. Un cane di razza che ha tutta la sua storia, il suo carico nobiliare di specializzazioni, una macchina genetica programmata per un’utilità sociale che sa fare spazio con la stessa intelligenza cogni-tiva ad un diverso, molto diverso com-pagno di strada. Abile diversamente nel

L’originale esperienza di una nota giornalista

EDUCARE IL CANE CRESCERE CON LUI

La storia di un’avventura cominciata con...

muoversi, ma non nel comunicare, pur trovandosi lontano dal suo forzoso e im-possibile habitat, dal quale era stato tratto in salvo. Ma, fondamentalmente, avevo sottovalutato il cane in quanto tale. Erogatore di risorse e strategie di sopravvi-venza straordinarie, produttore di un flusso di comunicazioni inimmaginabile. Stavo scoprendo una miniera di informa-zioni, mi stavo aprendo ad una nuova e più avvicente relazione umano-canina, me-diata dalla solidità caratteriale del beagle e dalla più “primitiva”, “primordiale” comu-nicazione dell’identità canina trasmessa dal lupoide inselvatichito.Ancora una volta, i cani mi stavano per sorprendere e farmi evolvere al loro fianco.Questa, insomma, è la storia di un’avven-tura. Di un salvataggio, di una famiglia di-ventata allargata per uno strano destino. I beagle nel bosco ci stanno a loro agio per istinto predatorio. Il “lupoide” Matteo ci viveva in un concentrato di sofferta fuga dall’uomo, aggravato, dall’ottavo mese di vita, da quel suo stato di anomala para-plegia. Peggio di così non poteva essere. Era selvaggio per scelta, inselvatichito per conseguenza.

La scoperta della sua esistenza avvenne per caso, per lavoro. Che fare? Lasciarlo in balia di chi, appena lo vedeva avvicinarsi all’abitato, lo catturava per gettarlo nei ca-nali (com’era più volte accaduto) o trovare piuttosto un canile o una famiglia che po-tesse, magari al Nord, dargli accoglienza? Ne informai il sottosegretario Francesca Martini, che seguì passo passo dietro le quinte tutti i passaggi. Perché quel cane, incredibile, era del sindaco: microchip-pato quindi, catturato, sterilizzato e ri-messo in libertà in un comune dove vigeva l’ordinanza che vietava di somministrare acqua e cibo ai randagi. Microchippati. Iniziò un breve ma intenso braccio di ferro con l’Asl, che mi voleva lì, a 1000 chilo-metri da casa, al momento del “prelievo” dal territorio di questo disperato relitto, per firmare di persona l’atto di richiesta di affido. Non bastava un fax né una racco-mandata né una delega autografa autenti-cata.Tanta burocrazia per salvare un cane... Poi alla fine mi lasciarono recuperare quello scomodo e riluttante simulacro di cane. Adesso sì che iniziava la storia di un dialogo.La famiglia che lo avrebbe accolto era già stata individuata. Un paio di settimane per gli esami, le visite dal veterinario che mi aveva indicato il futuro padrone. Missione compiuta. Invece no. Perché i tempi, con Matteo, si dilatavano nello stallo provvi-sorio in un rifugio che avevo trovato per lui. Potevo comunicare con lui come facevo a casa, in giardino, in passeggiata con Vasco, Bellman del Pesco e Maggie? Con loro tutto era scontato, guidavo con il cambio automatico in una simbiosi che non po-teva essere diversamente. Carezze, premi, richiami, il gioco... Ma con Matteo avevo di fronte un concentrato di scarsa se non nulla dimestichezza di rapporto per lui con l’uomo e per me col cane allo stato selvatico.In questa fase determinanti sono state, confesso, le lunghe telefonate alla profes-

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soressa e amica Renata Fossati, che mi ha spronata a socializzare, a cercare un varco di dialogo, di comunicazione. Uno spira-glio. Possibilmente senza cercare la stam-pella di aspiranti istruttori che tutto avreb-bero potuto insegnarmi tranne che sco-prire le straordinarie strategie di sopravvi-venza che Matteo aveva messo in campo per non soccombere. Da lì dovevo dunque partire. Credere, con costanza e dedizione, nelle sue risorse, mi ripeteva Renata. E sperare, ad un certo punto del cammino, nelle risorse dei miei beagle, lo scrigno del successo di questa avventura. Questo era diventato lo snodo fondamentale: perché erano passati cinque mesi e l’opportunità di adozione nella prima famiglia si era al-lontanata. Spezzare il legame che si stava costruendo, diventato per il cane fonte di equilibrio e benessere, non sarebbe stato saggio. Dunque o Matteo varcava la soglia di casa oppure chissà...Era arrivato il momento che i cani parlas-sero tra loro. Dopo il cibo, la consuetu-dine, che sono un linguaggio che apre molte porte chiuse, era arrivato il tempo della relazione, del linguaggio più com-plesso, del ricalibramento delle gerarchie tra Vasco, 10 anni da capo, la Meghina, sette anni da femmina leader del gioco e del... cibo, e con Bellman, il poliedrico cac-ciatore, l’equilibrato palestrato di famiglia, il “va sempre tutto bene”. In più, ad artico-

lare e movimentare la scena, era arrivato anche Max, il meticcio dell’amica vicina di casa, abituale frequentatore del nostro giardino, l’inseparabile compagno di scor-ribande quotidiane. Bene, era arrivato il tempo dell’ultima scommessa: iniziai con Matteo un pro-gressivo, graduale, prudente inserimento. Lui, mentre vigilavo a distanza di sicu-rezza, se ne stava sotto la pianta d’ulivo in giardino quando vide per la prima volta la Meghina (meglio iniziare con una fem-mina, pensai). La Meghina era un nano davanti ad un gigante. Seduto. Ma pur sempre un gigante che non stava a fisico contatto diretto con altri cani da mezzo anno. La Maggie prese il giro largo. Poi più stretto. Poi entrò in casa. Adesso toccava a Bell. Mi giocavo il beagle che non cerca risse come carta buona prima di presen-targli ufficialmente Vasco, “l’anziano”. Il Del Pesco non deluse: fu scodinzolo dal primo momento, studio degli odori, invito al gioco. Infine Vasco. Fu il mistero del terzo miracolo. Grandi studi, grandi se-gnali di pacificazione. Ripetei l’operazione per oltre un mese, con non poca ansia. Fino a quando non vidi Matteo raggiungere dentro casa, con i suoi passettini paraplegici, gli altri tre, stravac-cati sul pavimento davanti al camino. Li aveva seguiti in cucina e poi in sala, fer-mandosi davanti a me. Avevo capito che

l’impossibile era possibile. Per tutti. Nessuno sbranamento, niente feriti, anche se qualche voce grossa tra loro non è man-cata nel gioco dei ruoli, ma mai della pre-varicazione. La ciliegina poi ce la mise Max, l’amico vi-cino di casa, spingendo tutti alla dimen-sione del gioco della lotta, del nascondino, di corpi, di arti sani e disabili che rotolano tra loro, felici. Una ruota di rincorse, di beagling melodioso, dell’energia beagle che sa aspettare il passo a due gambe del fratello più grande e l’ospite più piccolo e angoloso trascinatore e inventore di nuovi passi. L’armonia beagle per me è diventata anche questa dimensione della vita di relazione, la creazione di una alleanza inedita e in-sperata, la bellezza dello standard che si declina anche nell’eccezionale carattere di forte apertura e accoglienza e malleabilità alle situazioni complesse, risolte con pa-ziente rispetto tra le parti. Non è un ripiego al ring, è il privilegio di una conquista identitaria. I cani ci insegnano l’equidistanza e ci invi-tano a chiare lettere a vivere con maggiore consapevolezza la dimensione del branco, dell’interrelazione, ad apprezzare l’arte della caninità. Sanno riconoscersi più di noi. E accettarsi più di noi.

Stefania [email protected]

Da un po’ di tempo cercavo un cucciolo da dare al mio amico Edoardo, che era rimasto senza cani e tra pochi mesi iniziava la caccia. Finalmente Giulio Colombo, l’allora famoso cinofilo, mi indicò una cucciolata. Edoardo, nonostante i suoi lavori di grande responsabi-lità, viveva molto a Castellaro dei Giorgi, ma-gnifica azienda agricola dove nelle sconfinate paludi in autunno e primavera, soggiornava il beccaccino.A Castellaro era ormai di casa una carissima appassionata di campagna, Lucia Bosè, miss Italia 1947; pensai di andare con lei a vedere la cucciolata. Una mamma tenerissima, con sei cuccioli uno più bello dell’altro, ma uno mi guardò in modo tale che pensai tra me e me “me lo porto via”. Lucia, anche lei affascinata da quello sguardo, lo prese in braccio, così ce lo portammo via. Era una femminuccia, splen-dida setter laeverach bianco arancio. Non aveva ancora tre mesi e io volevo dare ad Edoardo un cane come dicevo io, cioè appassio-nato di cacciatore di grande stile e di grande amore per il padrone. Per essere certo di tutte queste doti pensai di portarla a casa mia a

Nelle memorie di un grande architetto Giulio Colombo e una star

Lucia Bosè, la setter e il beccaccinoStoria semisegreta di un cucciolo donato dall’attrice

Varese, prima di darla ad Edoardo. Allora a Varese avevo un lago con suggestive paludi, e subito cominciai a portarla in quegli splendidi posti di beccaccini. Avvenne che dovetti andare per un lavoro a Istambul, dove mi sarei dovuto trattenere per almeno 15 giorni. Dato che anche Edoardo era partito per il Brasile, pensai che l’unica era la-sciare la cagnolina a Lucia Bosè, evidentemente belle come erano tutte e due la cagnolina non poteva che chiamarsi Miss n.2. Ormai era passato qualche mese da quando l’avevo portata a casa e sempre più si avvici-nava il giorno dell’apertura della caccia. Appena potevo portavo Miss n.2 in palude e ogni giorno di più ne capivo la sua grande pas-sione, la sua intelligenza. Arrivò il giorno che tornò Edoardo dall’America e con lui il giorno di regalargli la Miss n.2, ormai innamorata di me e della Lucia. Combinai con la Lucia che fosse lei a regalare a Edoardo la cagnina e così da un mese prima dell’apertura della caccia la cagnina Miss n.2 cominciò a vivere, oltre che tra le braccia di Lucia, anche tra quelle di Edoardo che se ne innamorò subito.

Arrivò il giorno dell’apertura della caccia si parte io con i miei cani Tabacco e Tabacchina e Edoardo e Lucia con la Miss n.2. Appena fuori dal castello di Castellaro c’è una splendida “marcita;”appena lasciata andare Miss n.2 con una vertiginosa “ferma” si immobilizzò con il naso proteso verso l’avvenire, a trenta metri partì un beccaccino dalla mia parte e ebbi la fortuna di colpirlo, la Miss come se fosse stata abituata da anni andò subito a prenderlo e dopo qualche titubanza a chi doveva portarlo lo portò a me, il suo primo amore, l’accarezzai, la baciai, le misi una violetta nel collarino e, continuando ad accarezzarla, la portai da Edoardo che, emozionatissimo, anche lui l’ab-bracciò, intanto che io in tutti modi cercavo di spiegare alla Miss che il beccaccino l’avrebbe sempre dovuto portare a Edoardo.Ripartimmo tutti entusiasti e dopo un po’ in un’altra “marcita” si ripete lo spettacolo, Miss in “ferma”, beccaccino colpito, riporto perfetto, felice la Miss venne verso di noi, venne verso di me e guardandomi come per dirmi che aveva capito lo portò all’Edoardo.

Guglielmo Mozzoni

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Viviamo nell’anno mondiale procla-mato dall’UNESCO a Parigi per l’astro-nomia. L’evento ricade nel quattrocen-tesimo anniversario delle prime osser-vazioni mediante un cannocchiale re-clamata da Galileo nell’agosto del 1609.Sono stato sempre affascinato dall’im-mensità della volta celeste, quando avevo più tempo, mi capitava di fre-quente di trovarmi in montagna nell’oscurità più assoluta e di restare per lungo tempo ad osservare le stelle, pur non conoscendone nessuna.

Non potrò mai dimenticare il cielo stel-lato in una notte d’estate in Corsica, avevo diciassette anni, e avevo rag-giunto in trekking il centro dell’isola inerpicandomi fino quasi a duemila metri, facemmo un campo improvvi-sato in una raduna ai piedi di un monte tra maiali allo stato brado e muli; quando fece buio si aprì sulle nostre teste uno spettacolo grandioso, rimasi quasi l’intera notte ad osservare le stelle, con quel buio assoluto erano tantissime, sembravano quasi a portata di mano, altrettanto entusiasmante è stata l’esperienza nei North territory australiani, in pieno deserto, anche li nemmeno una luce artificiale per mi-gliaia di chilometri e sopra di noi l’in-tero emisfero australe, così come a Cayo Coco in un’isola di Cuba, anche lì niente luci e un cielo stellato da sem-brare irreale.La curiosità relativamente alla nomen-clatura delle costellazioni mi assalì du-rante lo svolgimento, qualche anno fa, della coppa Europa per cani da seguita in Italia, accadde infatti che la sera della presentazione degli equipaggi mi ac-cingevo a raggiungere la sala della con-ferenza, mi trovavo nel parcheggio e stavo aspettando l’allora presidente della SIPS Giancarlo Bosio che aveva parcheggiato l’auto, era una sera parti-colarmente limpida e la zona con po-chissime luci così alzai lo sguardo per far trascorrere quel poco tempo di at-tesa e mi trovai quasi senza render-mene conto ad osservare le stelle,

A CACCIA CON I CANI NEL TUO CIELO DI STELLE

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In alto, canis major lepus columba noachi & cela sculptoris; sopra, proximacen

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A CACCIA CON I CANI NEL TUO CIELO DI STELLE

quando udii una voce “Vedete cari amici, la nostra è la stessa passione degli dei, anche loro amano i cani da caccia e la lepre, tanto che la possiamo ritrovare nel firmamento, se fate atten-zione sotto l’orsa maggiore potete ve-dere la costellazione dei cani da caccia e poco lontano vi è anche quella della lepre” chi aveva parlato era una persona distinta, elegante dai modi gentili, mi colpì particolarmente questo perso-naggio, sembrava avesse sbagliato epoca. Iniziai così a documentarmi,

scoprendo che effettivamente quello detto dal distinto signore incontrato era tutto vero.

I Cani Venatici: La stella Beta si chiama Chara, dal greco «gioia», il nome che Hevelius diede al cane più meridionale. Quello a nord, chiamato Asterion (stellato), è segnato solamente da una piccola quantità di stelle poco brillanti. Bode disegnò i cani con i rispettivi nomi scritti sui collari.

E’ una piccola costellazione del cielo boreale con soltanto una stella lumi-nosa, ma che vanta la presenza di og-getti del cielo profondo di grande inte-resse.

Questa costellazione fu introdotta da Hevelius nel 1690. Rappresenta i cani da caccia Asterion e Chara, trattenuti dal pastore Boote, la costellazione dei Cani da Caccia si trova infatti tra Boote e l’Orsa Maggiore. La stella alfa è deno-minata Cor Caroli (cuore di Carlo) e deve il suo nome a Edmund Halley che la dedicò al re Carlo I. Il fisico Scarborough sostenne infatti di aver visto quella stella brillare più intensa-mente la sera in cui il figlio di Carlo I, vendicò il padre che era stato ucciso da Cromwell, e che il brillare della stella rappresentasse il cuore palpitante del re ucciso.Cor Caroli (alfa CVn) è l’unica stella di questa costellazione con magnitudo in-feriore a 4. E’ di colore bianco e dista 65 anni-luce. E’ una stella doppia facil-mente visibile anche con strumenti mo-desti.I Cani da Caccia sono ottimamente visi-bili nella tarda primavera, quando tran-sitano quasi allo zenit, in ogni caso, la visibilità di questa piccola costellazione si estende su periodi più lunghi, in virtù della sua posizione molto boreale. La culminazione a mezzanotte avviene a fine maggio.

Gianluca Di Giannantonio

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Sopra, les levriers; a sinistra, canes venatici

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I Levriero Polacco è un vero residuo delle nostre tradizioni di caccia ed ha una lunga storia. Nel passato la Polonia compren-deva vaste aree di steppe dove i Levrieri potevano essere usati con grandi risultati. Questo tipo di caccia era molto popolare tra i nobili ed è menzionato in cronache anonime del XII secolo. Ci sono molte de-scrizioni scritte dal XVI secolo in su, ed è interessante notare che nel XIX secolo i Chart Polski sono spesso riportati come “nostri” o “comuni”.La selezione era diretta solo attraverso le qualità di lavoro “La bellezza pura non ha valore, e così bisogna prestare attenzione alla prontezza ed all’abilità di catturare la preda” come citato dopo Ubysz (1880).

Le scene di caccia erano le favorite dei

Il ritorno di una razza polacca che rischiò l’estinzione

IL LEVRIERO DEI BRACCONIERI

Allevato dai nobili, fu utilizzato da cacciatori di frodo. Oggi invece...

pittori e i Levrieri apparivano in molti di-pinti del del XIX secolo. In modo interes-sante, mostrano grande uniformità e non ci sono differenze tra i cani ritratti nel XVII e quelli riprodotti duecento anni più tardi.Qualche anno fa Nina Turunen dalla Finlandia, avendo studiato molti dipinti Polacchi che rappresentavano Chart Polski e comparandoli con quelli moderni, con-cludeva che il tipo non era cambiato negli ultimi duecento anni e che l’apparenza “orientale” del Levriero Polacco è stata la su più importante caratteristica.Certamente, poiché la razza discende dagli antichi Levrieri Asiatici portati in Europa dalle migrazioni degli Sciti e dei Celti.Questo tipo orientale è attualmente perso-nificato dal Saluki, che rimane virtual-mente non cambiato per centinaia di anni.

Studi recenti sulla forma e misura del te-schio del levriero Polacco e del Saluki mo-strano nette somiglianze uno con l’altro. Questo può confermare la nostra teoria di una stretta parentela tra queste due razze. Nel XVII secolo c’era molto commercio tra la Polonia, i Tartari, i Turchi e gli Armeni, cavalli e cani erano importati di frequente.I Levrieri servivano per cacciare, catturare ed uccidere la preda e i cacciatori dove-vano seguire i loro cani a cavallo. Non ci si aspettava che i cani riportassero e così i cacciatori dovevano seguirli a grande velo-cità in terreni estremamente difficili. A seconda della cacciagione i cani lavora-vano in coppia o in tre ben armonizzati per velocità e carattere. Questi vivevano in-sieme e dovevano piacersi, poiché il loro successo nel lavoro richiedeva molta coo-perazione. In caso di grandi eventi di caccia, potevano esserci anche venti coppie o terzetti in campo.

Di solito, prima che la preda fosse indivi-duata, i Levrieri erano tenuti al guinzaglio da cavallo e lasciati liberi quando la caccia cominciava. C’erano alcuni cani tuttavia, che potevano essere tenuti liberi e fatti scattare a comando.La lepre era la preda più comune e alcuni cani erano capaci di cacciarla da soli: questi erano quelli di maggior valore e i più costosi. In inverno, la caccia alla volpe era un gran passatempo favorito. In questo caso le volpi erano cacciate con le slitte, non a cavallo.Comunque era la caccia al lupo il diverti-mento più grande e richiesto e due coppie o un trio di Levrieri più esperti, capaci di prenderli vivi, il successo dipendeva anche dai cavalli opportunamente addestrati. Capriolo o otarda (un grande uccello, ormai estinto) e saiga (tipo di antilope) erano anche divertimenti popolari.Nel XIX secolo, a causa delle condizioni

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economiche, la maggior parte delle grandi proprietà terriere furono frazionate e la caccia con i Levrieri diventò rara e così i Levrieri. C’erano ancora, comunque, al-cune grandi proprietà, principalmente in Ucraina, dove le antiche tradizioni erano preservate. Nella Polonia centrale c’era la proprietà Niemojoski vicino a Kielce dove la caccia con i Levrieri continuò fino alla seconda guerra mondiale. Woyniewicz (1938) lasciò questa vivida descrizione e questi commenti:“Chi non ha conosciuto il defunto Sergiusz Niemojewski, un grande proprietario ter-riero e cacciatore, che amò e preservò le tradizioni di caccia con i Levrieri… così popolare durante la mia infanzia, quasi estinta oggigiorno e ci sono solo pochi cac-ciatori che ancora tengono cani per questo scopo…”.La seconda guerra, che causò danni enormi, cambiò le frontiere, ed anche i primi anni del dopo guerra portarono la razza alla quasi totale estinzione. Molti cani, derivanti da allevamenti dispersi prima della guerra, furono presi dai brac-conieri nella Polonia del sud, principal-mente nella zona di Kielce.Alcuni furono lasciati entro i confini della precedente Unione Sovietica. Diventati cani dei bracconieri, i Levrieri Polacchi furono sterminati dai guardiacaccia e dalla polizia. Tenuti in cantine e soffitte, furono selezionati dai loro proprietari per la velo-cità e la bravura nel catturare lepri, conigli selvatici o volpi e allevati puri per una tren-tina d’anni.Ciò nondimeno, si sarebbero probabil-mente estinti senza l’iniziativa di un alle-

vatore di terrier di Varsavia, il dr. Maciej Mroczkowski. Nel settembre 1972 un setti-manale popolare pubblicò un suo breve articolo sul Levriero Polacco. Egli pose in rilievo la necessità di salvare la razza, una vera rimanenza del nostro glorioso passato e tradizione. Fu principalmente dovuto alla sua iniziativa che si ebbero i primi ten-tativi di salvare la razza e la fondazione di un ceppo preso dai territori dell’est di prima della guerra, ed anche comperati dai bracconieri, sebbene non senza diffi-coltà.

DESCRIZIONE DEL LEVRIERO Zwiazek Kynologiczny w Polsce fondò un Libro Genealogico provvisorio per il Levriero Polacco nel 1981. In accordo con le leggi correnti, la caccia con i Levrieri è illegale. Affinché le naturali abilità non vadano perse, il Club organizza numerosi eventi di coursing ogni anno. Uno straccio è usato al posto della lepre e la corsa si svolge su di un terreno naturale. Sono giu-dicati non solo lo stile e la velocità, ma anche l’adeguata cooperazione tra i cani.Guardare il loro lavoro è realmente ecci-tante. Per tredici anni il Club ha anche or-ganizzato l’annuale rappresentazione del giorno di Sant’Uberto. L’atmosfera della tradizionale prova di caccia è ricreata alla perfezione e i partecipanti sono vestiti con i costumi tradizionali. Separatamente dal coursing, sono presentate anche mostre coi falchi ed i cavalli. I nostri cani hanno preso parte in molti films storici.Il Levriero Polacco è un cane di grande ta-glia, vigore e personalità. Allevato per cac-ciare in campo aperto, le sue reazioni de-

vono essere estremamente rapide. Questa caratteristica può essere abbastanza pro-blematica per i moderni possessori di Chart Polski – i cani reagiranno a tutto ciò che si muove all’improvviso cacciando a gran velocità per uccidere anche se si tratta solo di un pezzo di carta nel vento. In ogni caso, queste caratteristiche sono così im-portanti che devono essere preservate. Il Levriero Polacco è altamente devoto al suo proprietario e può essere sia un eccel-lente compagno, che un guardiano della proprietà. Ha bisogno di molto esercizio e allenamento, sia che viva in casa o fuori. E’ piuttosto riservato con gli estranei e – se non vuole essere avvicinato, può reagire ringhiando o scattando. E’ relativamente facile da formare, ma non bisogna aspet-tarsi obbedienza cieca, odia la violenza e il comportamento discontinuo. I maschi hanno la tendenza alla dominanza sociale. Per riassumere, non è certamente un cane per tutti. Ha bisogno di un proprietario esperto, buon cibo ed esercizio e non deve stare sempre chiuso in un canile- questo porterebbe inevitabilmente a problemi comportamentali.Lo standard fu registrato alla FCI nel 1989 e la razza fu pienamente riconosciuta nel 2000.Attualmente il Levriero Polacco è cono-sciuto non solo in Polonia, ma anche in molte nazioni Europee, Canada e USA.Il Levriero Polacco è un cane di forte per-sonalità, deciso, energico, con grande vi-gore e resistenza e di taglia imponente. I maschi sono notevolmente più grandi e forti delle femmine. La sua testa è lunga e stretta e il suo profilo è spesso con il naso romano. Una leggera espressione orientale e lo sguardo penetrante sono tipici di questa razza. Il collo dovrebbe essere lungo, portato più basso del Greyhound, ma decisamente più alto del Borzoi. La lunghezza del corpo è leggermente , ma distintamente maggiore dell’altezza. La linea dorsale mostra un garrese pronun-ciato ed un bell’arco sui lombi. I fianchi sono ben rientrati. Petto ampio e lungo, con la punta lunga e le costole ben incli-nate. Gambe lunghe e di buona ossatura, con muscoli asciutti ben sviluppati. I po-steriori sono diversi da quelli del Greyhound – non mostrano né così tanta angolazione, né larghezza. Coda lunga, spessa alla base, portata bassa in riposo, con definito uncino o anello completo. In azione è portata alta; comunque la sua base non deve essere sopra la linea dor-sale.Il mantello è ruvido, mai troppo corto o li-scio oppure lungo e setoso. Un po’ di frangia sulla parte bassa della coda e le ti-piche culottes.Sono ammessi tutti i colori e le loro combi-nazioni.

Malgorzata e Izabella SzmurloUna rappresentazione storica

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IL GRUPPO CINOFILO ARETINOORGANIZZA

DOPPIA ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE CANINASI SVOLGERA’ NEI PADIGLIONI DEL CENTRO AFFARI E CONVEGNI DI AREZZO

NEI GIORNI 13 E 14 FEBBRAIO 2010

E PRECISAMENTE:

Poggibonsi e la Val d’Elsa da sempre sono “La Cinofilia”.Tutti e dico tutti “ Conduttori” e “Cani” nei 36 anni di storia il Gruppo Cinofilo Poggibonsi, sono venuti in questa terra e si sono confrontati con terreni e selvaggina di grande qualità per poi percorrere una carriera da campioni. Come tutti gli anni a Poggibonsi con una Mista Inglesi si chiude il circuito delle prove del trofeo Alighiero e Giuseppe Ammannati e nel contempo viene assegnato il Trofeo Bartalucci che questo anno è alla sua 21° edizione, 160 cani partecipanti, otto batterie, 16 Esperti Giudici che con la loro esperienza hanno portato a conclusione una giornata diffi-cile per le condizioni atmosferiche.Stozzavolpe, Staggia, Lilliano, Lecchi, Uopini, Val d’Orcia, Buon Convento sono le zone che da sempre fanno sognare chi partecipa a queste prove e questo anno sono state palcoscenico di batterie tirate e combattute, dove Stefano Pianigiani ha portato a casa il 21° Trofeo Bartalucci con il suo Pianigiani’ Juan vincendo la sua bat-teria con 1° ECC CAC CACIT.Nello stesso giorno a Pianigiani è stato as-segnato per somma di punti (il trofeo si

Francesco Balducci vice presidente ENCI ed i vincitori

TROFEO ALIGHIERO AMMANNATIBatteria AGiuria: Bonacina, Trivellato1° CAC CACIT Pianigiani’s Juan ST

Cond. Pianigiani2° R/CAC CACIT Gian ST

Cond. Gualdieri3° ECC Pianigiani’s Noè ST

Cond. PianigianiBatteria CGiuria: Donatucci, Du Fay de la Vallaz1° ECC Est S.IRL

Cond. Calastri2° ECC Zaf della Cervara PT

Cond. Mainardi3° ECC Ares ST

Cond. MarianiBatteria EGiuria: Grecchi, Monaco1° ECC Touran PT

Cond. Becattini2° ECC Aston del Zagnis ST

Cond. Patrizzi3° ECC Pividori’s Eros ST

Cond. MaraschBatteria FGiuria: Berlingozzi, Evangelisti1° ECC Gandi ST

Cond. Conti2° ECC Radenti’s Lupo ST

Cond. Ghinassi

svolge su 5 prove estive) il Trofeo Alighiero e Giuseppe Ammannati con il cane Pianigiani’s Noè.

Riccardo Soderi

FIRENZECACIB

DOMENICA 14 FEBBRAIO 2010

Per iscrizioni ed informazioni sulla giuria: GRUPPO Cinofilo Aretino tel. 0575/323784e-mail: [email protected]

AREZZOCACIB

SABATO 13 FEBBRAIO 2010

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SABATO 30 GENNAIO 2010Bampo Paolo 7° gruppo: cane da ferma tedesco a pelo cortoBarbati Abele 7° gruppo: cani da ferma (escluso cane da ferma tede-sco a pelo corto) (ms: setter inglese)Bortolotto Zambelli Paola 1° gruppo: cane da pastore della russia meridionaleBuxton Donna J. (USA) 1° gruppo: australian shepherd, australian cattledog 8° gruppo: golden retrieverFerrari Franco 1° gruppo: bobtail, border collie, cane da lupo saarloos, cane da pastore australiano kelpie, cane da pastore bergamasco, cane da pastore croato, cane da pastore di tatra, cane da pastore mallorquin, cane da pastore olandese, cane da pastore polacco di vallee, cao da sierra de aires, komondor, kuvasz, mudi, pastore svizzero bianco, puli, pumi, romanian carpathian sheperd dog, romanian mioritic sheperd dog, slovensky cuvac, welsh corgi pembroke, welsh corgie cardigan, australian stumpy tail cattle dog, bovaro delle ardenne 5° gruppo: cani tipo spitz e tipo primitivo (escluso alaskan malamute, samoiedo, siberian husky)Kumpumaki Veli Pekka (FIN) 3° gruppo: terrier (escluso parson russell terrier, jack russell terrier, american staffordshire terrier, bull terrier ingle-se, staffordshire bull terrier)Leblanc Kim (CDN) 8° gruppo: labrador retriever, nova scotia duck tolling retrieverLeneuf Cristian (F) 1° gruppo: bearded collie, cane da pastore dei pirenei, cane da pastore dei pirenei a faccia rasa, schapendoes, bovaro delle fiandre (ms) 5° gruppo: alaskan malamute, samoiedo, siberian huskyLloyd Carrey Jennifer (GB) 8° gruppo: cocker americano, cocker spa-niel inglese, springer spaniel inglese, welsh springer spanielLundstrom Per (S) 4° gruppo: bassotti Nerilli Luigi 1° gruppo: cane da pastore maremmano abruzzese (ms) 6° gruppo: segugi e cani per pista di sangue 8° gruppo: chesapeake bay retriever, curly-coated retriever, flat coated retriever, clumber spaniel, field spaniel, kooikerhondje, spaniel tedesco, sussex spaniel, american water spaniel, barbet, cao de agua, irish water spaniel, lagotto romagno-lo, perro de agua espanol, spaniel olandeseResidori Walter 1° gruppo: cane da pastore belga lakenoisRivolta Silvio 1° gruppo: cane da lupo cecoslovacco, cane da pastore belga groenendael, cane da pastore belga malinois, cane da pastore belga tervueren, cane da pastore catalano, cane da pastore di beauce, cane da pastore di brie, cane da pastore di picardia, cane da pastore scozzese a pelo corto, cane da pastore scozzese a pelo lungo, cane da pastore scozzese shetland, pastore tedesco, schipperkeeStrande Tove Anne (N) 3° gruppo: parson russell terrier, jack russell terrier, american staffordshire terrier, bull terrier inglese, staffordshire bull terrierRaggruppamenti1- Cani da pastore e bovari (esclusi bovari svizzeri) Rivolta Silvio3- Terrier Kumpumaki Veli Pekka (FIN) 4- Bassotti Nerilli Luigi5- Cani tipo spitz e tipo primitivo Leneuf Cristian (F) 6- Segugi e cani per pista di sangue Ferrari Franco7- Cani da ferma Barbati Abele8- Cani da riporto cani da cerca cani da acqua Nerilli LuigiCoppie Leblanc Kim (CDN) Gruppi di Allevamento Buxton Donna J. (USA)

PADOVA

DOMENICA 31 GENNAIO 2010Bauchal Gianfranco 2° gruppo: dobermann, pinscher, pinscher austria-co a pelo corto, zwergpinscher 10° gruppo: levriero polacco (ms) Brace Andrew H. (GB) 10° gruppo: barzoi (ms), deerhound (ms), irish wolfhound (ms), greyhound (ms), whippet (ms) Buxton Donna J. (USA) 2° gruppo: bulldog, shar pei (ms) 9° gruppo: boston terrier, shih tzuDi Chicco Mariano 2° gruppo: dogo argentino (ms) Ferrari Franco 2° gruppo: bovaro del bernese, bovaro dell’appenzell, bovaro dell’entlebuch, grande bovaro svizzero 10° gruppo: magyar agar (ms) Giorgio Danilo 2° gruppo: boxer, cane corso, mastino napoletanoKadike Skadina Rita (LV) 2° gruppo: dansk-svensk gardshund, affen-pinscher, smoushound olandese, broholmer, bullmastiff, cimarron uru-guayo, ciobanesc romanesc de bucovina, dogo canario, fila brasileiro, mastiff, perro dogo mallorquin, tosa, cane da pastore dell’anatolia, cane da pastore di karst, cane da sierra di estrela, cane de castro laboreiro, cane dell’atlas, hovawart, rafeiro do alentejo, tornjak, cao fila de sao miguelKavcic Marija (SLO) 9° gruppo: bichon a poil frise, bichon havanais, coton de tulear, kromforhlander, bouledogue francese, carlino, cavalier king charles spaniel, king charles spaniel, pechineseLeblanc Kim (CDN) 2° gruppo: terranova 9° gruppo: chihuahuaLeneuf Cristian (F) 10° gruppo: levriero afgano, saluki (ms), azawakh (ms), galgo espanol (ms), piccolo levriero italiano, sloughi (ms) Matakovic Boyan (HR) 2° gruppo: terrier nero russo (ms), rottweiler, tibetan mastiffNerilli Luigi 2° gruppo: alano, leonbergerPoggesi Arnetoli Manola 9° gruppo: bolognese, maltese, piccolo cane leone, barboni, griffone belga, griffone di bruxelles, piccolo brabantino, chinese crested dog, lhasa apso, tibetan spaniel, tibetan terrier, chin, epagneul nano continentale, russian toyResidori Walter 2° gruppo: riesenschnauzer, schnauzer medio, zwerg-schnauzerVecchi Mario 2° gruppo: dogue de bordeaux, cane da montagna dei pirenei, cane da pastore del caucaso, cane da pastore dell’asia centrale, cane da pastore di ciarplanina, cane di san bernardo, landseer, mastino dei pirenei, mastino spagnoloRaggruppamenti2- Cani di tipo pinscher e schnauzer- molossoidi e cani bovari svizzeri Matakovic Boyan (HR) 9- Cani da compagnia Poggesi Arnetoli Manola10- Levrieri Bauchal GianfrancoCoppie Buxton Donna J. (USA) Gruppi di Allevamento Kavcic Marija (SLO) Best in Show Leblanc Kim (CDN)

CAC/CACIB

30-31 GENNAIO 2010

46ª ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE CANINA

ISCRIZIONI: 1^ chiusura 30/12/2009 - 2^ chiusura 10/01/2010 con maggiorazione 30%Le iscrizioni devono essere inviate a: KALLISTE’ CASA EDITRICE Via Tommaso Ferreri 73/g - 10070 Barbania (TO)

tel. 011.9242660 o a mezzo fax al n° 011.9243916 o e-mail [email protected] o on-line su www.miglioredirazzareport.itISCRIZIONE INCOMPLETE, PRIVE DI PAGAMENTO O DI DICHIARAZIONE DI ISCRIZIONE ALL’ANAGRAFE CANINA SARANNO RITENUTE NULLE

GRUPPO CINOFILO PADOVANOVia Turazza, 19 - 35128 Padova

Tel. 049/774295 fax 049/776181 [email protected] i padiglioni di Padova Fiere Spa - Via Tommaseo, 59

DOMENICA 31 GENNAIO 2010RADUNO RETRIEVER CLUB

RADUNO S.I.B.A.S.

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Maria Teresa e Luigi Durando hanno te-nuto a battesimo in qualità di giudici lo svolgimento del primo Campionato Sociale di Racing Cdl e Aiala sulla pista di Farneta (Ar). La partecipazione che con quaranta soggetti non rappresenta in Italia un record assoluto, deve essere conside-rata più che soddisfacente se correlata al nostro territorio nazionale che ospita con Farneta l’impianto fisso per le corse ama-toriali dei levrieri più a sud di tutta Europa.Al momento, nonostante le corse su pista in Italia vengano svolte su tre impianti omologati ormai da alcuni anni (le nazio-nali dal 2004, regionali e dimostrative da molto prima - n.d.r. ) e che l’attività della corsa in circuito fisso nel nostro Paese fosse svolta prima del coursing, forse sol-tanto dall’anno prossimo (Calendario FCI 2010) potremmo avere la sorpresa di un paio di corse in Italia con il rilascio del Cacil. Per questo l’istituzione del Campionato Sociale Racing (titolo ufficiale approvato dall’ENCI il 18 aprile 2008) rap-presenta una pietra miliare per il nostro settore.I partecipanti alla prova di Farneta, a parte alcune defezioni fisiologiche, sono quanto

Campionato Sociale di Racing CDL & AIALA 2009

I LEVRIERI TORNANO IN PISTA

Per la prima volta si è corso per la disputa del titolo di Club con buon successo di partecipazione

di meglio in Italia riesce ad esprimere il settore. Ecco un veloce resoconto delle classi in cui si è disputato il titolo:Le whippet femmine, la classe maggior-mente rappresentata, è ancora composta in buona parte da soggetti importati, che costituiscono un patrimonio importante per il lavoro dei nostri allevatori. Molte line di sangue abbastanza differenziate le ab-biamo così in casa. E’ risultata prima clas-sificata e Campionessa di Club 2009 la Queen Midas Vom Rauhenmeer di Fabrizio Carapelli, seguita da un ottimo prodotto dell’allevamento Italiano con il titolo di Camp. Int. in omologazione quale Ironhorse di proprietà e allevato da Mauro Gazzola titolare dell’allevamento “Du chat qui rit”, poi altre due importate da un alle-vamento belga. In ordine Oochigea’s Etrusca e Fydjylius propietari Mignanego Anna Eva e Luca Mauri.Nei maschi whippet, meno rappresentati nei numeri, si distingue il noto Aston Martin (Prop. Castiello, allevamento Gazzola M.) è come maschio al momento il soggetto più rappresentativo dell’alleva-mento italiano che ottiene il titolo in tutta sicurezza, buon secondo Maestrale (prop.

Borile E. allevato sempre da Gazzola M.), terzo un altro cane di allevamento italiano Oro di Palazzo Manzoni (prop. Barducci C. condotto da Riky Barducci allevatore Bottura M.) soggetto giovane che sta cre-scendo di corsa in corsa.Greyhoun misti la femmina Sooty V.D. Sampollia proprietario Vittorio Di Francescantonio sbaraglia sorprendente-mente i maschi. Con poche corse sulle gambe ha fatto valere la freschezza e l’età sui maschi più esperti ma sicuramente più stanchi. Un plauso al suo proprietario poiché la gestione atletica dei greyhound necessità di molto impegno e esperienza.Negli Afgani femmine V’la Paola d’Phanus du Thibert (proprietari Paola Visintini) il cui primato non è mai stato in discussione è la campionessa Aiala 2009.Da rilevare il gruppo di femmine presentate in corsa da Tiziana Azzolini che ha mostrato una buona omogeneità di prestazioni, tra queste emerge individualmente Morethan-magic del Gran Pamir.Anche nei maschi Afgani, al minimo degli iscritti, un plauso a Tiziana Azzolini che ha presentato un buon drappello, tra i quali è emerso il nuovo Campione Sociale Aiala

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2009, Bluewilchildstar del Gran Pamir di proprietà di Sola J., condotto dalla stessa Tiziana.Dopo gli afgani, che avrebbero potuto avere qualche iscritto in più, ma che co-munque sono stati degnamente rappre-sentati, le altre razze o non erano presenti oppure non hanno raggiunto il numero minimo previsto per la disputa del titolo di campione sociale, ma questo è comprensi-bile poiché le prove su pista richiedono un addestramento un po’ più impegnativo di quelle di coursing (e ci vuole la pista), non a caso la licenza del racing è valida per le due discipline mentre quella del coursing solo per questa specialità. Ma nonostante questo non ci si spiega perché i Saluki che per numero di cani corrono regolarmente in racing con buone qualità in Italia non si sia raggiunto lo sbarramento dei tre sog-getti utile al rilascio del titolo di Campione sociale, un vero peccato.Diciamo del meteo, che ha permesso un regolare e soddisfacente svolgimento delle corse di qualifica al mattino, poi un nubi-fragio di durata neanche tanto breve e di forte intensità ha impedito alla pista di smaltire nei tempi consueti l’acqua pio-vana. Si sono formate grandi pozze sulla superficie della pista. La giuria è stata co-stretta a decidere di non disputare buona parte delle finali previste al pomeriggio, stilando le classifiche e attribuendo le qua-lifiche in base ai risultati delle prove dispu-tate al mattino. Decisione sofferta ma con-divisa e accettata con grande maturità dalla totalità dei partecipanti. Il testimone per l’organizzazione del Campionato di Club 2010 passa alla pista di Castano Primo (Mi), arrivederci a novembre dell’anno prossimo e un sincero grazie a tutti quelli che hanno reso possibile questo evento.

Gianni A. Linari

Afgani Maschi 1° Camp. Soc. AIALA Racing 2009 Bluewilchldsta del Gran Pamir. Prop.Sola J., condut-

trice Azzolini T. 2° Cloudlessrainbow del Gran Pamir, prop. Azzolini T.

Afgani Femmine 1° Camp. Soc. AIALA Racing 2009 V’la Paola d’Phanus du Thibert, prop. Visintini P.

2° Morethanmagic del Gran Pamir, prop. Azzolini T.

3° Estella Extrime, prop. Azzolini T.

Greyhound misti 1° Camp. Soc. CDL Racing 2009 Sooty V.D. Sampollia F, prop. Di Francescantonio.

2° parim. Black Bear du Puits a Loups M, prop. Fronzaruoli M.

2° parim. Big Des Trois Chenes M, prop. Di Francescantonio.

Piccolo Levriero It. Maschi

1° Vertragus Septemberwind, prop. Ghetti D.

2° Vertragus Zefiro, prop. Ghetti D.

Saluki misti 1° Ilessar M, prop. Mitolo A.2° Ismethbabnur F, prop. Mitolo A.

Whippet Femmine 1° Camp. Soc. CDL Racing 2009 Queen Midas Vom Rauhen meer, prop. Carapelli F.

2° Ironhorse, prop. Gazzola M.3° Oochigea’s Etrusca, prop. Mignanego A. E., conduttore Mauri L.

Whippet Maschi 1° Camp. Soc. CDL racing 2009 Aston Martin, prop. Castiello G.

2° Maestrale, prop. Borile E.3° Oro di Palazzo Manzoni, prop. Barducci C. conduttore Barducci R.

Licenze di Racing Superate - Giudy Jo Bell Whippet F, prop. Bececco D.- Merak

Maserati Fantasia Italiana Whippet M, prop. Perinti G. - Countach Lamborghini

Spirito Italiano Whippet M., prop. Carriero A. - Argo Saluki M, prop. Ceci C.

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Le parole scrivono un diario di suoni e il vento delle Apuane lo racconta. Ne è pro-tagonista Brigitte de Lavallaz, nobildonna d’una cinofilia che non ha ancora abdicato allo stile. Dice di giorni lontani e vicende recenti, di genealogie che hanno dato campioni e uomini geniali come i loro trialler. A volte la voce insiste su un nome, indugia in una località, vivifica un ricordo che fatica a farsi strada fra la moltitudine degli altri. Come se ciascuno di loro si riflettesse nei cristalli della memoria desideroso di rac-contarsi. Ascolti…Poco lontano c’è la spiaggia della Versilia, i pini piegati dal libeccio che d’inverno con-

ESCLUSIVO. Parla Brigitte de Lavallaz giudice internazionale

“La cinofilia italiana è davvero grande”

Cani importanti da genealogie consolidate, tecnici preparati e soprattutto una moltitudine di autentici appassionati.

La differenza fra caccia e prove. “Ai giovani consiglio...”

tinua a mortificarli confidando storie che giungono dal mare per lambire le sue non lontane figlie di pietra. “Perché lei cittadina svizzera e brasiliana viene così spesso a giudicare in Italia?”La domanda la coglie di sorpresa. Dopo aver parlato di setter, pointer e tanti altri del gran popolo della cinofilia è chiamata a dir di lei, a frugare in un angolo della sua anima.Il sole scivola verso il fascino da cartolina di Bocca di Magra e Monte Marcello: di-resti vada a morire poco più in là dell’in-canto di Lerici, Portovenere, le Cinque Terre e ti stupisci ancora una volta perché qui nessun tramonto è mai un’abitudine.

La risposta sorprende. “Perché mi trovo a casa. L’Italia è vicina al Brasile per menta-lità anche se ha più lunghe tradizioni cino-file ed una cultura certamente profonda”.” Qui ci sono tanti cani, tanti conduttori va-lidi, un pubblico di competenti che segue con interesse e partecipazione. Gente che guarda alla cinofilia come ad un capitolo importante della propria vita o, se si prefe-risce, ad una stagione certamente non se-condaria nelle sue passioni…” Tace. Da lontano giunge un mormorio lieve: è la voce del mare confusa al brusio della Gente che poi altro non è se non il rumore della vita. Ascoltata da qui sembra un im-probabile fruscio di valzer. Anche questo è il fascino d’una Versilia che travasa le luci del giorno in quelle della notte e non sono meno affascinanti.Signora, è verità da tutti accettata ricono-scerle grande intuito ed altrettanta pro-fonda esperienza. Lei… Immagina la domanda “ da piccola avevo un irlandese: m’insegnò la caccia ma anche a partecipare alle esposizioni ed alle prove dove la più piccola delle coppe mi sembrava immensa ed insieme ne gioi-vamo. Solo chi è cinofilo sa cosa voglio dire perché spesso la cinofilia non si esprime: si sente solamente e la si vive come un’im-mensa passione.” Nel silenzio solo i pioppi sembra abbiano voce nel tremolio delle foglie. Sul volto se-reno occhi vivaci che ti guardano senza scrutarti ed anche questo è un tratto di stile. Intanto,nel grande parco Egisto Nardi, imprenditore del marmo, libera King, il pointer che lambisce la leggenda.“Ho allevato grandi irlandesi e sono stati loro ad accendermi la passione. Ho avuto campioni internazionali e mondiali conti-nuando ad essere allevatrice per hobby. Il mio desiderio di partecipare si è poi evo-luto nella voglia di comprendere la cino-filia, chiedermi il perché- e farne poi parte- di un mondo meraviglioso che ricomincia appena si è conclusa la prova e così pare non finire mai.”

Brigitte de Lavallaz

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Padrona di cinque lingue, giudice nei con-fronti più importanti, dai Campionati del Mondo a Coppa Europa è considerata con ammirazione non solo dai colleghi ma- fatto eccezionale- dagli stessi concorrenti che le riconoscono lucidità di giudizio, onestà intellettuale e stile.Cosa rende interessante una prova?“La qualità dei concorrenti, l’armonia, il modo di interpretare la caccia, di scriverne sul terreno la fatica, la passione, l’ansia..Sono convinta che la passione, anche in cinofilia, sia un dono – o un espediente - concesso dalla natura per raggiungere i suoi scopi che nel caso specifico sono la selezione, il miglioramento delle razze, il salire un altro gradino lungo la scala della vita”. Si continua a discutere della differenza fra caccia e prove, di una forbice che si sta al-largando nel tempo rendendo vera la pro-fezia di Giulio Colombo e di tanti altri grandi, da Enrico Oddo a Carlo Annibale Maggi, Enrico Faja ed Alighiero Amman-nati: si cominciò da quando i cani furono indotti alla ricerca del selvatico non dal cacciatore ma da un concorrente…“Il problema è ampio, ridurlo è compiere un’ingiustizia. Ma sono convinta alla ma-niera di Konrad Lorenz, che ogni domanda alla quale si possa dare una risposta ragio-nevole è lecita anche se la risposta ragio-nevole nel nostro caso non dovrebbe es-sere breve. Nella caccia si considera con meno rigore il lavoro del cane proprio perché la finalità è la preda. La prova in-vece ha lo scopo di mettere in risalto le qualità (o se ritiene che sia più consono, evidenziare i difetti) ai fini della riprodu-zione. Detto questo è logico che vi siano una serie di considerazioni e di argomen-tazioni ma di fatto direi che la questione si può ridurre, con le debite inesattezze, pro-prio alle finalità, al traguardo che si desi-dera raggiungere perché…”. King galoppa e sfiora il terreno. Solleva una foglia gialla: pare un anticipo d’au-tunno nel sole di una Versilia che racconta giorno dopo giorno un’altra estate. Lontano le Apuane custodiscono il loro tesoro di marmo troppo spesso sporcato dal sangue di chi lo estrae. Accade così sin dal tempo degli schiavi di Roma e se non ci pensi non puoi comprendere il perché qui sia sorta la fratellanza anarchica così libera da volersi estraniare persino da Dio. Esiste dunque una frattura fra caccia e prove? E se sì Lei lo ha constatato?“Sì l’ho constatato in particolare nel pointer. Oggi un cacciatore ha qualche difficoltà ad acquistare un pointer per la caccia cacciata e le iscrizioni al Libri ori-gini ne sono lo specchio. Mi limito co-munque ad osservare una realtà dal mio angolo, a fare, come lei, la cronista senza dare un giudizio di merito”. Lei è un’osservatrice -ed una protagonista- privilegiata: qual è la realtà della cinofilia italiana?“Si trova ad un livello certamente alto, di qualità autentica. I concorrenti che poi

sono i cani, risultano migliorati moltissimo e questo accade mentre diminuiscono i terreni, quelli che noi chiamiamo le pale-stre più autentiche ed anche le starne stanno scomparendo…”C’è spazio per migliorare ancora?Adesso la luce lambisce soltanto la cima dei pioppi ed un volo di storni che cerca l’appollo ti fa capire che l’orologio chiama la sera.Ad un giovane che vuol entrare a far parte della cinofilia agonistica cosa consiglia? Ascolta in silenzio: c’è chi afferma che l’esperienza sia un frutto che matura senza diventar dolce e chi invece è convinto sia l’unica profezia dei saggi… “Sì, c’è tanto spazio. Basta averne la consa-pevolezza e la volontà di dargli contenuto. Consiglio di farsi un’esperienza, di fre-quentare le prove, accertarsi di come fun-

zionano, entrare in punta di piedi a far parte di una comunità che ha aspetti di partecipazione e di agonismo davvero me-ravigliosi. Occorre che si cerchi un cane valido e non è facile, ma occorre anche che non si scoraggi se giungono scarsi risultati o neppure si esalti se raggiunge un impor-tante traguardo. La grande cerca è una passione autentica, vera, per alcuni addi-rittura travolgente ed occorre affrontarla nel modo migliore ed essere preparati a vincere ed a perdere convinti che ciascuna prova abbia in sé motivi validi. Insomma, un buon cane, tanta passione per fare tanta esperienza. Come accade anche nella vita. In ogni lavoro nella vita. Lei ad esempio, perché fa il giornalista?”Il vento ingoia la risposta ed è che le parole hanno vita più lunga dei fatti.

Rodolfo Grassi

Egisto Nardi libera King

“La cinofilia italiana è ad alto livello”

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Nella reggia dei Boiardo a Scandiano, sto-rica terra dell’Emilia settentrionale, i se-gugi italiani hanno conquistato nel primo sabato d’ottobre la corona di sovrani d’Eu-ropa. Hanno vinto da autentici protago-nisti in una corsa al cardiopalma contro l’orologio che continuava ad ingoiar mi-nuti. Al secondo posto tutti gli altri perché Coppa Europa non ammette comprimari: le luci illuminano il podio ma disegnano solo i nomi dei vincitori. Ed a cinger la co-rona i campioni a pelo raso di Carlo Gene-rotti da Fossato di Vico in Umbria. Un successo che ne incorona tantissimi altri e pienamente meritato per la duttilità della muta che ha svolto un lavoro sincrono e

Segugi a Scandiano nella più prestigiosa manifestazione del Continente

L’Europa incorona l’Italia Il confronto fra mute vinto dai campioni di Carlo Generotti.

Nel singolo trionfa un Segugio del Bernese. Magnifica l’organizzazione. L’ENCI presente con Francesco Balducci, Abele Barbati e Dino Muto

caparbio insieme e l’intuito del condut-tore, geniale nell’interpretarne linguaggio e comportamento. Al contrario di Cristian e Giovanni Montersino da Cuneo beffati alle undici del 3 ottobre, da una lepre ma-landrina rimasta al covo proprio sul con-fine fra medica e bosco, in una macchia di erba in vista delle prime case di Toano co-mune che par sgorgare dalle rocce dell’Ap-pennino e intravvede lontano, la Pietra di Bismantova che ispirò a Dante la salita del Purgatorio ed il sogno di volare.Tre segugi si stavano avvicinando, altri in-sistevano poco più in là e pareva stessero per consumar quell’attimo meraviglioso in cui la lepre fugge nella roulette della vita e

MARIA ASSUNTA VILLA GIUDICE

“È il trionfo dell’agonismo”

Villa Maria Assunta Giudice interna-zionale segugi. Bionda, simpatica, allegra come lo sanno essere gli intel-ligenti, è moglie e madre da oltre 23 anni e giudice con larga stima. Qui in Coppa Europa ha la conferma del ruolo internazionale ed è felice. “Mi sono convertita alla caccia alla segui-ta - afferma - quando ho constatato che non c’era più selvaggina vera. I fagiani parevano orfani della voliera, le starne avevano avuto per madri le incubatrici. Di autentico restava solo la lepre. Con mio marito abbiamo preso alcuni segugi e da allora…” Tace. Le cerimonia d’inizio della gran-de kermesse è cominciata. Diresti insegua ricordi lontani con il padre cacciatore, i cani, la selvaggina, un universo… “Il segugio mi affascina ed è per questo che anche oggi sono qui a vederli, giudicarli, rendermi conto dei progressi di una razza mera-vigliosa”.E’ difficile fare il giudice? E’ importante farlo bene, essere imparziali, cercare in ogni cane le doti che possiede, magari capire anche quelle che in una particolare circo-stanza non si sono evidenziate perché ogni prova è una pagina nuova, magnifica, da vivere con onestà ed entusiasmo”.

Lo scenario della manifestazione

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TUTTI CONCORDI: UN SUCCESSO DELLA CINOFILIA PIÙ AUTENTICA

Francesco Balducci: “E’ stato un incontro importante e ben organizzato con terre-ni ottimi e una giuria, sia per singolo che mute, ineccepibile. Merito degli organizza-tori se ancora una volta l’Italia ha conquistato prestigio. Onore anche ai vincitori che sono riusciti a tagliare un traguardo davvero prestigioso”. Abele Barbati: “Non avevo dubbi. Dove c’è Mario Quadri ed i suoi segugisti c’è un successo. Scandiano con questa manifestazione, in cui è stata impegnata concre-tamente anche l’ENCI, merita di passare alla storia delle razze da seguita”. Dino Muto: “Ho visto una realtà davvero entusiasmante che riempie di soddisfazio-ne e soprattutto dimostra che la cinofilia agonistica vive un’importante realtà ed ha un grande futuro. Bravi gli organizzatori, i giudici ed i concorrenti che hanno ben lavorato per la soddisfazione di tutti”. Marcello Massardi: “E’ stata una manifestazione importante e tutti i membri del comitato organizzatore si sono rivelati all’altezza. Ciascuno di loro merita un grazie dai cinofili per l’impegno, il lavoro e le capacità impiegate. I segugisti di Scandiano hanno dimostrato di essere una grande meravigliosa comunità”.Franco Virgili: “Magnifica manifestazione con terreni ottimi, concorrenti preparati e organizzazione precisa e puntuale con i meravigliosi volontari di Scandiano. Alcuni segugi si sono rivelati incerti su un campo di prova che non conoscevano, altri troppo deboli alle lusinghe del capriolo”.

la canizza sta per esplodere. Invece… Ma questa è la competizione. Ed un po’ anche lo sport “con il cane più ingenuo per la caccia più bella” come continua a dire il gran guru dei segugisti non solo italiani Mario Quadri. Grande animatore della competizione ha saputo coordinare una squadra che la passione per il proprio ter-ritorio e lo sport ha saputo trasformare in organizzatori autentici. Fra loro Giovanni Montanari, Arturo Mattioli, Adriano Patacini, William Landini, Piergiorgio Viappiani presidente del Gruppo cinofilo reggiano.Responsabile di un’organizzazione che non ha avuto strappi il dottore Marcello Massardi. Presenti per l’ENCI Abele Barbati, Francesco Balducci e Dino Muto. Il mosaico dell’organizzazione si completa con Alessandro Bonacina presidente Caver, Daniele Ferrari responsabile Sips di Reggio Emilia ed il dottor Ivan Cigarini, veterinario capace, puntiglioso e puntuale. Nei singoli ha vinto Daly, segugio del Bernese riuscito a strappare un punteggio d’onore al coinvolgente Giuseppe Quin-zanini, giudice esperto, preciso, capace. Le ha cinto la corona di regina per la ca-parbietà in caccia, l’insistenza nel cercar il sentiero della lepre fra un girovagare di tracce di capriolo. Al secondo posto Dina Segugio dell’Istria domiciliato in Monte negro e subito dopo Leka della Finlandia.

Il fascino dell’Appennino Segugi e lepri son destinati ad inseguirsi come corressero in un cerchio meravi-glioso dove giorno e notte scorrono senza fine. Appena la muta comincia a bagnarsi di rugiada loro se ne vanno, magiche e lievi, a dormire e viceversa in un cercarsi e fuggire meraviglioso che dà significato alla caccia. Ma, a ben pensarci è così anche nelle vicende della vita a cominciar dalle storie d’amore. Si comincia all’alba. I singoli in una zona, le mute in un’altra. I primi hanno a dispo-sizione ciascuno un giudice ed un accom-pagnatore, gli altri una giuria. Davanti alla rocca dei Boiardi è ancora buio. I fari illu-minano un grande tabellone che invita alla mostra di affreschi che si credevano per-duti: li dipinse nel 1540 Nicolò dell’Abate ed hanno un nome che par ben augurante anche per i segugi “Il paradiso ritrovato”.Tutto come da copione. I fari cominciano ad illuminare i contrafforti dell’Appen-nino, i vigneti, le mediche. Avverti il fa-scino di un benessere conquistato. Ma non era sempre così dice Arturo Mattioli. Ci furono tempi in cui una fetta di polenta era una cena conquistata.Comincia la gran saga. Ciascun segugio, e son tanti e di otto nazioni, ha la sua fetta di territorio, uno spicchio di Appennino dove le lepri sono regine per un impegno intelli-

gente e responsabile dei cacciatori e dei gestori dell’ambiente. Giungono i primi ri-sultati. Paion deludenti. Molti cani sem-brano stanchi, altri mal si adattano al ter-reno, altri ancora indulgono al fascino del capriolo che li porta con sé. Mario Quadri segue, osserva, fa alcune considerazioni di una caccia stupenda. Ascolta le voci dei segugi e le traduce con quel suo parlare

limpido e cheto che par giungere da lon-tano. Il marcatore sente l’usta, l’accosta-tore prende il filo, poi c’è lo scovatore, il rimettitore che quando la muta sembra stanca prende l’iniziativa e insiste per ri-trovar il selvatico e far precipitare i com-pagni al riscovo. “Quando accade la muta sente che il traguardo è vicino e la lepre vede precipitare le sue speranze….” Dice

Maria Assunta Villa e Mario QuadriCarlo Generotti e William Landini

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CARLO GENEROTTI “FINITA LA PROVA HO PIANTO DI VERA, AUTENTICA GIOIA”

Lo guardi ed e subito simpatia. È estroverso, vero, capace solo di dire la verità e son le parole che seguono l’emozione che gli leggi sul volto. Carlo Generotti, classe 1958, sette segugi è abituato ai podi importanti ma questo lo giudica addirittura eccel-so. Come ci si trova a giungere da concor-rente e partire da vincitore?“È il podio più bello del mondo. Quello che ho sempre sognato e credevo di non raggiungere mai. La mia meravi-gliosa muta di pelo raso mi ha fatto il regalo della vita. Ha lavorato magnifi-camente in un terreno che non cono-sceva e con una temperatura di 26 gradi ed anche questo mi sembra un fatto eccezionale”. Ancora commos-so? “Tra un po’, se continuiamo a parlare ricomincio a piangere… Quando alle 14 i segugi hanno scova-to la lepre ho cominciato a tremare. sapevo che non mi avrebbero tradito. So come si comportano e loro sanno cosa devono aspettarsi da me. A cia-scuno il proprio lavoro perché sono il conduttore ma per i miei cani sono uno della squadra e loro lo sentono”.

questo Mario Quadri e anche tante, tante altre cose e ti par quasi che sia la storia che ritorna per il fascino di una caccia che no-nostante i secoli continua a restare nell’at-tualità com’era un tempo e come la vollero render immortale i graffiti dei primi uo-mini.

Spettacolo da alba del mondoIl binocolo legge uno spettacolo meravi-glioso che muta per scenografie ed inter-preti. Così ogni volta ti sembra d’aver sugli occhi un originalissimo caleidoscopio in cui recitano uomini e cani. Ed è il palco-

scenico della seguita. Solo così capisci perché può avere inna-morati autentici che mantengono gli occhi di bimbo. Come Mario Quadri, come Adriano, Arturo, Giovanni Montanari e tanti, tanti altri giunti da ogni parte d’Eu-ropa qui dove persino Dante sognò di vo-lare su quella cima che nasconde la quiete di Ramiseto, i cinghiali ed i colombacci del Ventasso.Il sole corre nel cielo: la vite senza uva, le prime foglie gialle dei cerri, la medica che ha già sopportato l’ultimo taglio e neppure una spiga ti dicono che non è un giorno dimenticato dalla primavera nonostante il Secchia ridotto ad un rigagnolo ti sugge-risca il contrario. Il sole è alto, i segugi continuano a cercare le piste delle lepri. E’ caccia ma per tanti che discutono lontano, suggerisce un te-nero gioco della memoria. “Ai miei tempi...” dice Luciano Cesaro, giudice coinvolgente, e lascia poi che le parole inseguano volti amici ed episodi teneri e lontani. “I miei cani farebbero...” racconta sorridente Emidio Auriti da trent’anni a Scandiano e da trent’anni a tentar di perdere l’accento abruzzese.Da lontano la Gente scruta con attenzione: ti vien da credere che il popolo dei segu-gisti abbia una propria religione nella na-tura... Ma forse è solo un popolo di inna-morati autentici un popolo di appassionati che segue dagli spalti dei viottoli, lungo le carraie. dalla cima di un colle o sopra uno sperone di roccia la danza della seguita. E lo fa in silenzio o non alzando mai i toni della voce. Perché quando parlano i segugi non puoi non ascoltarne il racconto più antico del mondo.

Rodolfo Grassi

La meravigliosa muta di Carlo Generotti

La prima foto del vincitore

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Alta Cinofilia, “cerca grande”, esaltazione del desiderio di reperire nobile selvaggina con coraggio e guidati più dal cuore che dal raziocinio, evidente veemenza nel ma-nifestare la vera anima di predatore in condizioni impegnative: ecco il cane da montagna. Kermesse cinotecnica intito-lata ad un eccezionale Uomo del passato, a chi con discrezione e autorevolezza ha scritto il futuro, l’odierno presente, dei cani da ferma per la caccia in alta quota: Romano Saladini Pilastri. Nobil’Uomo e cinofilo puro, profondo conoscitore di pointer, (del Rovetino il Suo affisso), ma anche di uomini, tecnico che trova origini nella caccia, in quella vera che praticava nelle montagne dell’Abruzzo e delle Marche, a Lui, in Suo nome il pregiatis-simo Trofeo che ogni anno l’Enci mette in palio nella disciplina di elevato grado se-lettivo che impegna cani da ferma di razze inglesi in verifiche funzionali di estrema beltà. Habitat incontaminato, conservato da chi la montagna la vive e la conosce profondamente, rispettandola con il vero animo del cacciatore che protegge il pre-dato. Grande possibilità di effettuare prove estremamente utili grazie alla collabora-zione di quella gente che la montagna la conosce profondamente, semplici caccia-tori che si sono avvicinati alla cinofilia ri-trovando in questa attività gli stessi valori che vivono quotidianamente. Cinofilia che cresce, che continua nel suo progredire. E’ la volta della montagna, dove due giova-nissimi cinofili oramai da tempo si appre-stano alla scalata del successo: Davide e Andrea Cavaglià, figli d’arte, alla tenera età di dodici e quattordici anni si cimentano nelle impegnative prove di alta montagna con i loro setters. Nella classifica finale del Trofeo Saladini, il giovane Davide ottiene, meritatamente e con il plauso dei più, il secondo posto con il suo setter Raul. Un Trofeo impegnativo che si espleta in una serie di sedici prove appuntamenti che si articolano in località ben note nel mondo della grande montagna: Mortirolo, Aosta, Cuneo, Monte Baldo, Pasubio, Valle

Arroscia, Paderno del Grappa, Col Visentin, Venzone, Artogne, Val Seriana, e Val Brembana. Uomini schietti e sinceri nel manifestare la loro passione cinofila legata agli alti sapori, e non sono i soliti addestratori che normalmente costitui-scono le batterie di prova, ma “genuini” cacciatori. Ecco i nomi: Adriano Bonzi, Davide Cavaglià, Giacomo Giorgi, Gian Carlo Bravaccini, Roberto Fiorona, Piero Cassali, Oliviero Salvi, Gregis, Adriano Tartari, Fausto Mosca, Domenico Vacca, Lazzari, Giulio Sacristani, Grasso, Domenico Vacca, Cavalli, Trombini, Baudena, e Cattaneo. La squadra degli Esperti Giudici designati dall’Enci non manca di riconfermare le “vecchie” firme del settore, qualificati e profondi conosci-tori di questa tecnica, ai quali si aggiun-gono “giovani” con l’intento di approfon-dire tale specialità: Gian Gaetano Delaini, Adelchi Bortot, Mario Testa, Alessandro Braga, Silvio Marelli, Franco Malnati, Vanni Mantegari, Piero Frangini, Ivo Geminiani, Bruno Basso, Amedeo Lavacchielli, Aldo Morandi, Ferdinando Calabretta, Marcello Villa, Fabio Rossi, e Giuseppe Coti Zelati. In molti anche i veri protagonisti, coloro che hanno volato sulle alte cime in ricerca della nobile selvaggina di monte, e che ci hanno regalato indi-menticabili momenti di sapore cinofilo.

Questi i candidi setter inglesi che la fanno da padroni in alta quota: Scari, Raul, Eva di Crcedomini, Aston, Raf della Geminiola, Orfeo di Crocedomini, Oslo della Trabaltana, Cody, Duby, Tell, Dik, Borg, Chita, Aceto, Cora, Frenk, Aris, Tilò, Clai della Regina del Bosco (Zippo), Pino, Gullit, Bach di Crocedomini, Lupin (Zorino), Disa, e Serio. Normalmente, al-meno in virtù di quanto il passato ci segna, chi ottiene i migliori risultati non è mai giovane: è l’esperienza venatoria che detta legge e la completa maturità si ottiene in media verso i sei anni. Tra tanti impavidi è Scari che si impone con determinazione: maschio tricolore di sette anni, Campione Internazionale di Lavoro, figlio di Rinaldo del Pizzo Stella, (anche lui Campione Italiano ed Internazionale di Lavoro), e Martinsen (Campione Italiano di Lavoro), che non tradisce le aspettative dell’alleva-tore, proprietario, e conduttore Antonio Bonzi. L’opinione di Silvio Marelli in me-rito a questo concreto cane da montagna: “Era arrivato vicino al trofeo anche due anni fa, quando per soli due punti si classi-ficò al secondo posto finale. Forse l’età adesso inizia a farsi sentire e lo ha mante-nuto un filo sotto tono, ma la costanza lo ha premiato. Un cane di discreta qualità, che si manifesta con coraggio ed esperienza, un soggetto decisamente sopra la media. Tra i migliori che citerei insieme a Raf della Geminiola, colui che di sicuro unisce di più la nota della montagna alle qualità di razza.” A proposito del Saladini, Marelli continua: “E’ stato un Trofeo impegnativo come sempre quello dell’edizione 2009 del Saladini, durante il quale località come la Presolana son tornate a dare quanto di più sincero ed utile si possa mettere a disposi-zione per le verifiche tecniche di questo tipo. Località molto belle paesaggisticamente, soprattutto popolate, oltre che da galli, da quello che risulta essere l’obiettivo più diffi-cile da raggiungere, le cotorne, ed è proprio qui che risiede l’efficacia di queste prove.” Dalla voce invece di Vanni Mantegari il Trofeo Saladini appena conclusosi: “ Nel

Il fascino delle vette rivive nel “Saladini“

SCARIRE DELLA MONTAGNA

Il fuoriclasse di Antonio Bonzi vince fra tanti campioni. Il parere dei tecnici

Scari

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complesso non è stato un torneo di prove eccelso. Il cane che ha vinto è una vecchia conoscenza, l’esperienza lo ha premiato. La mia delusione deriva dal fatto che, a parte due soggetti che poi non si sono manifestati come prevedevamo, (cani comunque che usciranno), cioè di gran qualità, non ci sono stati emergenti. Parlo di Zippo, che ho visto molto bene nel Saladini svizzero dove ha ottenuto tre CACIT, e Lupin del giovane

Cavaglià che fece ottime prestazioni lo scorso anno ma che nell’edizione trascorsa non ha dato il suo massimo. Altra cosa che mi ha colto un po’ di sorpresa la selvaggina, non abbondante come in passato.” Tra co-loro che molto si impegnano da tempo

GIAN GAETANO DELAINI“Aggiungere altre palestre”

Lui stesso ha presentato i cani con i quali cacciava in alta quota, e suo padre prima di lui ha espletato le funzioni di Giudice Enci. Gian Gaetano Delaini, la sua opi-nione in merito al trofeo appena conclusosi: “La definirei una competizione intito-lata ad un Grande Uomo del passato, Cacciatore di cotorne. Inizialmente si trattava di una specialità indirizzata soltanto a questo selvatico nobile e scaltro, ma poi per esigenze legate alla disponibilità dei terreni e della selvaggina, l’attenzione è stata ri-volta anche ai galli, coinvolgendo così i selvatici di monte nella loro totalità. Ricordo la prima prova che fu fatta proprio a Bergamo. L’edizione 2009 è stata a mio parere un po’ fiacca, a causa probabilmente delle condizioni climatiche particolarmente calde che hanno forse inciso nella disponibilità della selvaggina, quest’anno più scarsa. Tutto ciò ha influito nelle prestazioni dei cani che quest’anno non hanno evi-denziato soggetti mozzafiato, fatta eccezione di pochi. Eva di Crocedomini, è una di loro che ha ottenuto ben tre 1° Eccellente con belle prestazioni. A lei si aggiunge Duby di Cossali. Ralf di Coldinelli è di sicuro il più stilista tra quelli che ho visto, anche lui oramai alle soglie del riposo, otto anni. Ecco dov’è il problema, non ho visto ricambio e questo deve attirare la nostra attenzione. Sono felice di aver visto anche quest’anno i giovani Cavaglià. Andrea, il più piccolo, poco più di 11 anni, ha ottenuto con il suo Raul a Monte Baldo un 1° Ecc. CAC/CACIT, durante una prestazione bellissima”.

Concorrenti in attesa del Saladini

Il giovane Cavaglià con il suo setter

nell’organizzazione di queste pregevoli manifestazioni, Giuseppe Bonacina, Esperto Giudice Enci e Presidente del Gruppo Cinofilo Bergamasco. Cinofilo e cacciatore, setterofilo, pragmatico e fatti-vamente impegnato da anni nella sele-

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zione del cane da ferma. Eccolo nell’orga-nizzare l’ultimo week end che chiude il Trofeo Saladini Pilastri. Questo il suo punto di vista, durante la prova di sabato 12 settembre, in quel di Castione della Presolana: al di là degli aspetti puramente tecnici nella selezione del cane da ferma, quale è il sapore di questa manifestazione facente parte del Trofeo Saladini Pilastri? “La montagna è un Mondo particolare, unico, che riesce a donare a chi la vive in-tensamente con rispetto e passione, intense emozioni e sensazioni che soltanto qui in questa naturalezza incontaminata possono nascere, e viverla con il cane da ferma ac-centua ancor di più tutto questo, è come se avessimo a disposizione un qualcosa che ci permette ancor di più di sentirci in piena simbiosi con la maestosità di questa mera-vigliosa natura.” Quanto reputa utile la verifica funzionale in questi terreni e su questo selvatico particolare, per la sele-zione del cane da ferma inglese? Partendo dall’alto, dalla montagna, dove si arriva nel beneficio di queste razze nell’attività vena-toria in genere? “La montagna è un am-biente ostico e molto impegnativo, ed i sel-vatici che la popolano non sono per nulla confidenti. E’ il loro Mondo e sanno come sottrarsi ai predatori. Tutto ciò rende il compito del cane da ferma molto difficile, e per questo la verifica in queste condizioni è utile alla selezione del cane da ferma. L’animo del predatore, il coraggio, l’intelli-genza, la grande mentalità ed il collega-mento, sono queste le caratteristiche che tale ambiente e questi selvatici riescono a valorizzare nel cane. Cercare un unico ani-male per molte ore ed in condizioni am-bientali molto impegnative, ciò rende possi-bile la reale misura della sagacia di un au-siliare. In altre attività venatorie vengono valorizzate altre qualità o doti di un cane,

GIUSEPPE COTI ZELATI“Sono pochi gli

emergenti”

C’è chi si unisce alla schiera dei Tecnici che praticano questa disciplina con la doppietta in mano, chi vive la mon-tagna con serietà e devozione, rispetto rivolto oltremodo al cane da ferma: Giuseppe Coti Zelati. Mi parla del suo pensiero in riferimento a quanto ha caratterizzato il Saladini 2009 proprio mentre rientra da una giornata di caccia che ha coronato con un vecchio gallo in carniere: “Siamo in calo. Ho giudicato cinque delle sedici prove del Trofeo e devo, purtroppo, essere critico. Manca il coraggio e l’autonomia nella maggior parte dei soggetti che ho visto, cani che non sanno prendere il terreno. Tra le cause, una contingente è legata al caldo della scorsa stagione che ha falsato il risultato. Altro elemento che manca sempre più è la caccia. Purtroppo i prelievi autorizzati in al-cune zone di montagna sono sempre più esigui e ciò influisce negativamente nella preparazione dei cani. Devo poi fare un inciso nei modi di giudicare, per i quali sarebbe opportuno rivedere alcuni aspetti, per non incorrere nel ri-schio di fornire errate indicazioni. Ci è mancato poi il confronto internazio-nale, soprattutto con la Francia che di sicuro, in questo momento, è più avanti di noi. Dobbiamo ripartire dal cane da cotorne, è fondamentale! IL cane che ha vinto, Scari, non era in condizioni eccelse ed è riuscito, onore al merito, ad ottenere il giusto premio grazie alla sua esperienza di caccia, pur non con una brillante condizione fisica. Pochi i cani emergenti. Mi aspettavo migliori ricon-ferme da Zippo, così come da Lupin. Ras per esempio, è un cane di grande mentalità, ma a mio giudizio di me-todo limitato. Kita ha i numeri e la giusta mentalità, è giovane, solo due anni, e quindi l’esperienza è per forza ancora da maturare, e lo stile non è eccelso. Ma vedremo in futuro. Ho visto molto bene Ralf di Coldinelli anche se pensavo facesse di più. Forse si è la-sciato sfuggire il Trofeo.”

Prima del turno

ma sicuramente le peculiarità dei cani che la montagna evidenzia sono importanti per la selezione zootecnica dei cani da caccia.” Chi si cela dietro le quinte di questa organizzazione, a chi dobbiamo grazie per tutto questo? “Bergamo con l’ap-puntamento di quest’anno e’ al traguardo del 40° anniversario. Già suona piena solo pronunciare la cifra quaranta, e ci si può

Attesa dopo il turno

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ATHOS ALBANI, “UNA VITTORIA MERITATA”

“La vittoria in coppa Europa ha dimo-strato che la scelta si è rivelata vin-cente, è questo merito di una muta ben coesa e capace di imporsi anche su di un terreno difficile e con tempe-rature veramente inusuale per la sta-gione. Ha vinto la qualità, lo stile ed il comportamento di cani tipicamente italiani e questo deve farci doppia-mente rallegrare. Ha vinto uno spor-tivo autentico, un conduttore sapiente, un uomo abituato al podio, ed anche questo è ulteriore motivo di soddisfa-zione. Segno che la cinofilia italiana, e il segugismo in particolare è adulto e preparato, capace di affrontare anche le e sfide più difficili. Ogni confronto superato appartiene all’albo d’oro dei ricordi ed all’esperienza. Mi auguro che la bellissima manifestazione svol-tasi a Scandiano e di cui ne sono stati in gran parte artefici Mario Quadri, Giovanni Montanari ed un gruppo di altri autentici appassionati faccia scuola e diventi un esempio da imi-tare.”

immaginare la mole di lavoro che è stata messa in opera in 40 anni di prove in mon-tagna. Il Gruppo Cinofilo Bergamasco deve questo importante tra-guardo soprattutto alle per-sone in loco, appassionati cino-fili e cacciatori delle nostre splendide valli, scenario di quelle prove che si sono svolte in 40 anni  il impegnativo lavoro coordinato da impeccabile logistica, e che hanno saputo  in tutti questi anni conservare e tutelare il suo ambiente e la selvaggina, fattori questi fonda-mentali e indispensabili per svolgere prove di lavoro cinovenatorie. Quaranta volte grazie a tutti loro!”.

Il pensiero di Gianbattista Quaresmini altro organizzatore per la disciplina di alta montagna: Venerdì 11 Settembre si è tenuta la Seconda Prova di Caccia su Selvaggina Tipica di Monte nel territorio Z.P.S. a protezione E.R.S.A.F., iniziativa della Delega zione Bresciana S.I.S. caldeg-giata dopo il plauso unanime dello scorso anno, da quest’anno parte del prestigioso Trofeo Saladini-Pilastri. Di fronte ad un folto pubblico, nelle tre batterie si sono messi in luce tre setter inglesi: Cody, di Fiorona, Aston, di Poli e Scari di Bonzi, in una classifica finale che ha dimostrato la qualità dei terreni nella selezione dei sog-getti.Nelle relazioni, la soddisfazione per l’ele-vata caratura della manifestazione, in cui gli splendidi campi di prova, in un sugge-stivo anfiteatro naturale, hanno dimostrato una densa presenza di galli forcelli e cotur-nici di qualità. Per promulgare cultura ci-

nofila innanzi tutto tra i nostri associati,

fine primario della nostra Società, la manifestazione è stata peraltro registrata su DVD dal nostro associato Lancellotti. Il ringraziamento degli Organizzatori a tutti coloro che hanno contribuito alla prova, in primis Assessore Sala e Direttore Dott. Nastasio, nella consapevolezza che solo la sinergia tra tutti i collaboratori può garan-tire la riuscita: anche a loro pertanto si ri-

I Giudici del Saladini Pilastri 2009 Brescia

mandano i complimenti ricevuti. Ulteriore conferma di come la cinofilia sia

un modo di vivere la vita che va ben oltre la semplice prestazione del proprio cane, ab-bracciando la quotidianità in ogni suo aspetto e dando vita alla Natura stessa, immobile ed eterna.”

Marco Ragatzu

Cane

Conduttore Razza / Sesso

1° Scari

Bonzi Antonio sim

2° Raul

Cavaglià Davide sim

3° Eva di Crocedomini

Giorgi Giacomo sif

4° Aston

Poli Ivo

sim

5° Raf della Geminiola

Caldinelli Gian Carlo sim

5° Orfeo di Crocedomini

Giorgi Giacomo sim

5° Oslo della Trabaltana

Bravaccini Gian Carlo sim

5° Cody

Fiorona Roberto sim

5° Duby

Cossali Piero

sim

10° Tell

Salvi Oliviero

sim

10° Dik

Gregis

sim

12° Borg

Tartari Adriano sim

13° Chita

Cossali Piero

sif

13° Aceto

Mosca Fausto sim

15° Cora

Vacca Domenico sif

16° Frenk

Lazzari

sim

16° Aris

Sacristani Giulio sim

18° Tilò

Grasso

sim

18° Clai della Regina del Bosco detto Zippo Vacca Domenico sim

20° Pino

Tartari Adriano sim

20° Gullit

Cavalli

sim

22° Bach di Crocedomini

Trombini

sim

22° Lupin dello Zorino

Cavaglià Andrea sim

24° Disa

Baudena

sif

24° Serio

Cattaneo

sim

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Quest’anno l’Italia ospita nelle sue bellis-sime montagne, il Campionato Europeo per setter inglesi su selvaggina di monte. La Sis di Bergamo, ed il Gruppo Cinofilo Bergamasco in prima fila, che si avvalgono della insostituibile e preziosa collabora-zione di coloro i quali vivono, amano, e conoscono profondamente la montagna, che normalmente custodiscono gelosa-mente, ma in questo caso ne concedono “il passaggio” in nome della cinofilia: il Comitato Alpino di Caccia Valle Brembana. Questo gruppo di cacciatori dell’alta Val Brembana ha operato i censimenti neces-sari, ha preparato i terreni, e condotto le batterie non soltanto in occasione del Campionato ma anche durante le prove del Saladini. Grazie al loro operato oltre il cinquanta per cento dei partecipanti è riu-scito nell’incontro con la selvaggina ricer-cata tra i 1800 e i 2000 metri di altitudine. Pur non risultando di per se un animale difficile da trattare, il gallo vive in ambienti ostici, e la fattiva collaborazione di queste gelose guide ha facilitato il compito alla totalità dei partecipanti. Presenti le equipe italiana (selezionata da Bruno Basso),

Il Campionato Europeo Setter in Montagna

Gimmi batte tuttiIl campione di Guette si impone con una prova superlativa. Ottimo Basko

francese, svizzera, e spagnola. L’evento chiude la serie delle prove del Saladini, e per questo motivo probabilmente si sono riscontrate difficoltà nel mantenere il fondo necessario in alcuni casi. L’Italia è presente e non manca di manifestare le grandi qualità ottenute con la selezione “tricolore”, ma il titolo di Campione Europeo 2009 si spinge oltre le alte cime alpine per giungere in terra francese, pur terminando con uno scroscio di applausi per il turno del nostro Raf in coppia con Bergamotte. Organizzato dalla Società Italiana Setters (Delegazione di Bergamo in collabora-zione con il Gruppo Cinofilo Bergamasco e gli amici del Comitato Alpino della Valle Brembana) il Campionato Europeo Setters su selvaggina tipica di monte si è svolto il 19 e 20 settembre 2009 a Foppolo, in Valle Brembana (Bergamo).Presenti il presidente del club internazio-nale R. Pedrazzetti, della S.I.S. F. Balducci e del club setter inglese O. Nobile. Prova di lavoro di due giorni in terreni vari, difficili e tecnicamente probanti per le caratteri-stiche del tipo di prova e di selvaggina.

Terna giudicante M.Testa, A. Rogger; P. Berthelot, affiatati e concordi sulle valuta-zioni. Il sabato vince col 1°ECC Gimmi di Gruma condotto da Guette, con un lavoro deciso, intraprendente, di mestiere. Va a prendersi punto espressivo che risolve correttamente. Al secondo ECC va Basko condotto ancora da Guette, che con bella iniziativa va a fermare, guida a lungo man-tenendo difficile contatto con gallina che infine risolve bene restando corretto. Buona anche la prestazione di Verdi (cond. Guette) per l’aderenza alla nota del con-corso e le espressioni di razza sulle emana-zioni, ma non incontra nemmeno nel ri-chiamo. Più della metà dei cani hanno avuto occa-sione d’incontro con la selvaggina tipica di monte, ma non tutti hanno saputo o po-tuto concluderla utilmente. In serata cena d’onore offerta a tutti gli ospiti e parteci-panti dall’organizzazione dei Cinofili ber-gamaschi preceduta dalla presentazione ufficiale delle squadre nazionali e da una valutazione morfologica dei cani iscritti, fatta dal sig. F. Balducci, per rimarcare le caratteristiche strutturale dei setter attual-mente presentati. Anche la domenica cinque coppie di cani hanno avuto possi-bilità d’incontro, ma si sono ripetuti per molti i problemi a contatto con i galli e nelle risoluzioni. Nessun cane classificato. Gimmi ha svolto ancora una bella prestazione ed è stato ri-chiamato, senza fortuna. Grandi protago-nisti del turno finale di richiamo la Bergamotte condotta da Drain e Raf con-dotto da Caldinelli. Turno entusiasmante per tutta la durata, per la perfetta aderenza alla bella nota del concorso in terreno vario e difficile. Peccato che non ci sia stata anche per loro una presenza utile di galli. Comunque un grande applauso alla chiu-sura per la stupenda interpretazione del lavoro su quel tipico pendio montano. Rientrati alla base proclamazione del cam-pione europeo 2009: Gimmi di Gruma. Un Riconoscimento anche al vice Basko ed alla miglior femmina anche se non classifi-cata Bergamotte, nonchè a Raf per ricono-scimento a fine carriera.

Marco Ragatzu

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A Siena come ogni anno il Gruppo Cinofilo Senese si ripropone con le prove a selvag-gina.Culla dove trovano natali rinomati alleva-menti per le razze da ferma: come dimenti-care l’Allevamento del Mangia di Franco Belloni, che insieme a Stefano Pinaigiani con l’omonimo affisso, allevano splendidi e bravi setter inglesi. A loro per le razze conti-nentali si associa l’altrettanto “antico” alle-vamento della Sarga di Pollini per i kur-zhaar. Sergio Palazzesi, Presidente del Gruppo Cinofilo che opera all’ombra della rinomata Torre senese, si avvale della pre-ziosa collaborazione del Segretario Giorgio Aurigi, del Vicepresidente Carlo Tozzi, e dei Consiglieri Silverio Santinelli, Pino Maremmi, e Franco Belloni, nell’organiz-zare una delle più probanti e valide veri-fiche zootecniche su selvaggina naturale. Il 22 e 23 agosto vengono chiamati in causa a verificare gli ottantacinque cani a catalogo tra continentali ed inglesi, Maurizio Crudeli, Piero Frangini, e Marco Ragatzu. Terreni splendidi, selvaggina in buon numero, e buone prestazioni hanno caratterizzato il fine settimana di fine agosto in Toscana. Il primo giorno protagonisti per le razze in-glesi Becattini con Touran e Tuscadue set-ters, e Vangi con Tebe, e Magherini con Oro per i Pointer. Patrizzi, Lippi, Mariani, e Cintolesi, sfoggiano invece i loro setter Aston del zagni’s, Pittino dei Pittini, Borg, e Diego. Al secondo giorno non mancano i continentali, quando Cantini, Giusti, Rossi, e Ronca, manifestano concretamente le prestazioni dei loro Tim (EB), Nina della Valletta (EB), Aro, (questo l’unico kurzhaar), e Dixie (EB). Obiettivo centrato: qualità di terreni e densità di autentica selvaggina, ri-confermano l’importanza di tale evento magistralmente coordinato. M.R.

Le prove a selvaggina si spostano al sud in provincia di Ancona, a Fabriano dove l’omonimo Gruppo Cinofilo oggi ancora capitanato dal Presidente Pagani orga-nizza da anni probanti verifiche funzionali con CACIT in palio su selvaggina naturale. Ben 138 cani nei giorni 25 e 26 luglio 2009 danno manifestazione delle loro qualità venatorie e di stile sotto gli occhi degli Esperti Leandro Bucci, Leandro Cimarelli, Silvio Corradetti, Gino De Paolis, Sergio Marchetti, Giancarlo Menegat, Aldo Principi, e Marco Ragatzu. Adriano Turci nella moltitudine dei partecipanti l’evento la fa da padrone conseguendo il CACIT con il kurzhaar Irgo, e con il breton Bil,

Vincono Bill e Irgomentre ottiene anche la riserva con il Drahthaar Max. Stesso risultato ottenuto da Roberto Scarpecci, altro protagonista dei barrages che chiude bene con il kur-zhaar Graf. Qualifiche per lo più all’eccel-lenmza quelle ottenute dai restanti con-duttori: Rossi, Giacinti, Rinaldi, Lapi, Cesari, Storoni, Falcionelli, Cappelletti, Marcucci, Bei, Baldassarri, e Granili. Anche in questa situazione unanime il pa-rere degli esperti in merito alla qualità della selvaggina ed alle caratteristiche dei terreni messi a disposizione, dove le veri-fiche effettuate assumono veridicità ed importanza.

M. R.

SIENA - Touran e Borg eccellenti

Classifiche

22/08/09 Inglesi

Batteria 1 Giudice Crudeli

1° CAC Touran SI cond. Becattini

2° Ecc. Tusca SI cond. Becattini

3° Ecc Tebe di Valiversi PT cond. Vagni

MB Oro PT cond. Magherini

Batteria 2 Giudice Frangini

1° Ecc Aston del Zagnis st cond. Patrizi

2° Ecc Pittino dei Pittini ST cond. Lippi

Batteria 3 Giudice Ragatzu

1° CAC Borg SI cond. Mariani

2° Ecc Diego SI cond. Cintolesi

23/08/09 Continentali

Batteria 1 Giudice Crudeli

1° Ecc Tim cond. Cantini

Batteria 2 Giudice Ragatzu

1° MB Nila della valletta EB cond. Giusti

Batteria 3 Giudice Frangini

1° Ecc Aro K cond. Rossi

2° MB Dixie EB cond. Ronca

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C’è stato molto ENCI anche in questa se-conda edizione di Radici, civiltà della caccia, della pesca e della raccolta, la mo-stra mercato che si è svolta a Forlì dall’11 al 13 settembre, voluta ed organizzata dalla Fiera di Forlì e che vuole essere “una fiera per crescere nella conservazione control-lata dell’ambiente”. Se, nella prima edizione, il Gruppo Cinofilo Forlivese aveva organizzato, all’interno della manifestazione (che si svolgeva a dicembre), la sua Esposizione Regionale di Natale, que st’anno il coinvol-gimento dell’ENCI è stato diretto, con la presenza di uno stand dell’Ente (gestito dai soci del G.C.F.) che ha distribuito ma-teriale informativo, la rivista “I nostri cani”

FORLI’, CONVEGNO SULLA CINOFILIA

L’intervento del vice presidente Francesco Balducci, Giancarlo Bravaccini e di Alessandro Evangelisti, Claudio Balugani e Ademaro Scipioni

e numerose copie gratuite del libro “Le razze italiane”.Ma l’appuntamento più importante per la cinofilia ha avuto luogo nel pomeriggio di venerdì 11, subito dopo l’inaugurazione ufficiale della rassegna, con quella che è stata una sua importante manifestazione collaterale, il convegno “L’addestramento e la conduzione in prova del cane da ferma”, organizzato dalla Fiera di Forlì, con il supporto tecnico del Gruppo cinofilo Forlivese che ne ha curato in particolare la stesura del programma.Dalle 18.30 fin oltre le 21, si è parlato di cani da ferma e del loro utilizzo a caccia e nelle prove, alla presenza di un folto pub-blico di appassionati competenti tanto nu-

merosi che la capienza della sala è risultata alla fine insufficiente.Dopo il saluto del Presidente della Fiera di Forlì, ing.Giorgio Lombardi, Laura Gam-berini Verità, ha introdotto i lavori, presen-tando al pubblico i relatori e gli argomenti che si apprestavano a trattare. Il Vicepresidente dell’ENCI Francesco Balducci con la sua relazione, ha fatto un ampio ed articolato intervento che, partendo dalle origini delle razze da caccia inglesi, è giunto alla descrizione commentata della morfologia di ognuna di esse.Il dr. Giancarlo Bravaccini, medico veteri-nario ed allevatore amatoriale di cani da ferma inglesi, ha parlato dell’addestra-mento mirato alla attività venatoria, utiliz-zando un’ampia messe di filmati girati nei suoi viaggi in tante parti del mondo, dal Canada all’Asia, sempre in compagnia dei suoi cani: una trattazione piena di pas-sione, condita da immagini di paesaggi bellissimi.Alessandro Evangelisti, noto giudice di esposizioni e prove, ha poi completato la trattazione di Francesco Balducci, trat-tando la morfologia delle razze da ferma continentali (naturalmente le più diffuse in Italia); la sua relazione è stata molto apprezzata, in quanto ha saputo focaliz-zare in poche parole le caratteristiche fon-damentali di ogni razza; ha anche sottoli-neato alcuni aspetti da valutare con mag-giore attenzione da parte dei giudici du-rante la prove.L’ultimo intervento è stato quello, prodotto in coppia, da due addestratori e conduttori professionisti Claudio Balugani e Ademaro Scipioni; il primo che, dopo un glorioso passato, si è, ormai da alcuni anni, ritirato dall’attività.

Giovanni Garoia

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Nahani è una lupetta che soffre della Sindrome del Seno Malato associata a di-sturbi della conduzione atrioventricolare, una malattia per la quale non esistono cure farmacologiche e che può portare – se non arginata – a morte improvvisa.Non esistendo farmaci per la sua risolu-zione, Nahanni è stata indirizzata alla Clinica Malpensa di Semarate (MI) e all’équipe cardiologica del dr. Santilli e della dott.ssa Perego per un difficile inter-vento di impianto del pace maker. All’inizio i veterinari hanno cercato di po-sizionare gli elettrodi nel cuore passando per la giugulare sinistra di Nahani. Si sono però accorti subito che la giugulare era malformata e non portava direttamente al cuore. Hanno perciò dovuto richiuderla e rifare tutto l’impianto dalla parte destra. Dopo quattro ore d’intervento, Nahani è stata riconsegnata alla proprietaria. Tutto

è andato per il meglio. I controlli dovranno essere effettuati ogni sei mesi per accertare che tutto l’impianto lavori alla perfezione. Il pace maker può intervenire in molte patologie cardiologiche dei nostri amici a quattrozampe. Spiega la dottoressa Manuela Perego della Clinica Veterinaria Malpensa di Semarate: “L’impianto di pa-cemaker rappresenta la terapia di elezione per il trattamento di tutte le bradiaritmie sintomatiche che sono rappresentate so-stanzialmente da: blocchi atrioventricolari di II° (tipo 2:1 e tipo avanzato) e III°, mio-patia atrioventricolare (silenzio atriale persistente), sindrome del seno malato (sick sinus syndrome).Negli ultimi anni una particolare tipologia di pacemaker (pacemaker biventricolari) sono utilizzati in soggetti affetti da fibrilla-zione atriale refrattaria alla terapia farma-cologica. In questi pazienti si effettua

L’endoscopia flessibile è uno strumento di diverso calibro e lunghezza che, sfruttando le fibre ottiche (FIBROENDOSCOPIO) od una videocamera digitale sulla punta della frusta (VIDEOENDOSCOPIO), consente di vedere l’interno di organi cavi. L’operatore può osservare l’immagine, direttamente su di un monitor e quindi registrarla e docu-mentarla (foto e filmati), oppure sola-mente guardarla all’interno dell’oculare del fibroendoscopio.L’endoscopia digestiva in medicina veteri-naria, è una metodica diagnostica che consente, senza incisione chirurgica, di visualizzare direttamente il tratto dige-rente anteriore (orofaringe, esofago, sto-maco e duodeno) ed il tratto digerente posteriore (retto, colon, cieco e parzial-mente l’ileo). L’esame si effettua in ane-stesia generale con il paziente intubato. Tale indagine è indicata per l’esplorazione senza intervento chirurgico della mucosa, del contenuto, del lume e della parete in presenza di segni clinici (vomito, diarrea saltuari o continuativi protratti per oltre 20 giorni senza risposta ai farmaci sintoma-tici, perdita di peso, appetito capriccioso),

PACE MAKERPER I NOSTRI CANI

VETERINARIA

l’ablazione mediante radiofrequenza del nodo atrioventricolare previo impianto di pacemaker biventricolare (ablate and pace therapy).”Ci sono controindicazioni? “In pazienti affetti da bradiaritmia asintomatica non ci sono vere e proprie controindicazioni, ma ci possono essere complicanze intra- e post-operatorie che sono classificate in complicazioni maggiori (dislocazione/frattura dell’elettrodo, infezioni della tasca sottocutanea, perforazione del ventricolo destro durante impianto) e complicanze minori (seroma della tasca sottocutanea, contrazioni diaframmatiche, problemi di sensing): la percentuale di queste compli-canze presso il nostro centro è rappresen-tata dai seguenti valori: complicanze mag-giori: 16,6%, complicanze minori: 5,5%. L’impianto di pacemaker endocardico è permanente e prevede un controllo ad un mese dall’impianto seguito da controlli semestrali. I controlli dell’impianto sono fatti in telemetria e consentono l’analisi dell’attività del pacemaker nel periodo precedente.”Un traguardo veterinario importante a di-mostrazione dei successi e della compe-tenza della cardiologia veterinaria nel no-stro Paese.

Brunella Paciello

Utilizzo dell’endoscopia digestiva

La digestione in diretta TVsegni radiologici ed ecografici d’infiamma-zione dell’apparato digerente. Durante l’esame vengono eseguiti prelievi bioptici multipli di vari tratti di alto valore diagno-stico, se ben eseguiti secondo gli standard e le linee guida, da sottoporre ad esame istologico (esame microscopico anatomo-patologico dei tessuti prelevati). I prelievi sono fortemente rappresentativi delle pa-tologie della superficie del tratto digerente (mucosa e sottomucosa), mentre, per pa-tologie che interessano la sola muscola-tura dell’intestino, è consigliabile il pre-lievo multiplo durante l’intervento chirur-gico. L’esame istologico (presso laboratori con personale specializzato nelle pato-logie gastroenteriche degli animali) serve a capire la gravità del processo infiamma-torio, l’estensione dell’infiammazione ed a differenziare i processi patologici tumorali (adenocarcinoma, leiomioma, leiomiosar-coma, linfoma, linfosarcoma). Per il lin-foma è necessario uno speciale approfon-dimento diagnostico sulle stesse biopsie mediante un particolare test di diagnostica molecolare (PCR, “polymerase chain reac-tion”, per la clonalità linfoide) che studia le

modificazioni di alcune cellule infiamma-torie con caratteristiche atipiche.L’endoscopia è inoltre indicata per la rimo-zione di corpi estranei , per dilatare stenosi dell’esofago, colon o retto (restringimenti del lume del tratto digerente causanti ostruzioni del passaggio del contenuto ali-mentare e feci), rimozione (con elettrore-sezione endoscopica) di alcuni tipi di po-lipi della parete dello stomaco o colon e retto. L’approccio corretto al problema prevede sempre un esame radiografico e/o ecogra-fico del tratto gastrointestinale, esami del sangue e delle feci, per escludere altre pa-tologie concomitanti; tutti questi esami porteranno il clinico ad emettere sola-mente un sospetto diagnostico. La con-ferma è sempre istologica per eseguire una terapia mirata. Discorso diverso è per i corpi estranei che potranno essere rimossi endoscopicamente (esofago e stomaco) o chirurgicamente (intestino) dopo un so-spetto radiografico ed ecografico.

Marco Chierichetti Medico Veterinario

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Prove di Asiago – Enego – Gallio

Sabato 05-09-09Continentali Italiani1° batteria giudice: Culinovic Milan1mb Giona sp prop. e cond. Serraglia2° batteria giudice: Carradore Carlo1ecc Rocca di Monte Tricorno

bi prop. e cond. De Nonno2ecc King

bi prop. e cond. Conzato3ecc Brik del Guà

bi prop. e cond. Pellizzari

Continentali Esteri1° batteria giudice: Braga Alessandro1 CAC Hajka eb prop. e cond. Nicoli2ecc Gust del Chisola

dh prop. e cond. Mancini2° batteria giudice: Primon Giuseppe1CAC Tantale de Keranlouan

eb prop. e cond. Saletti2ecc Vagos dei Fiorindo

Secondo appuntamento di Asiago, Enego e Gallio per una prova di caccia su selvag-gina organizzata dal Circolo Cinofilo Vicentino. Come di consueto questa mani-festazione ha richiamato sull’Altopiano vi-centino un nutrito numero di partecipanti. Nello svolgimento delle prove, nelle otto batterie giornaliere nota importante e gra-dita la presenza di numerosi incontri con vari branchi di starne.

Asiago, tanti fuoriclasse alla due giorni del Circolo Cinofilo Vicentino

Tanti campioni sull’altopianoTentale, Hajka, Babol ed Ata strappano gli applausi

Doveroso il ringraziamento a chi ci ha ospitato, ai partecipanti che ci onorano con la loro presenza, a tutti i giudici con un particolare ringraziamento al nostro Presi-dente che ci ha onorato con la sua pre-senza. Lasciando spazio ai risultati dei veri prota-gonisti, con le classifiche e le foto, diamo appuntamento a luglio 2010.

Maurizio Meneguzzo

Saletti

eb prop. e cond. Saletti3ecc Arnet de Keranlouan

eb prop. e cond. Saletti3° batteria giudice: Attimonelli Domenico1ecc Turan eb prop. e cond. Valcanover2mb Nuvola k prop. Petracin cond. Ponzio

Speciale Kurzhaar1° batteria giudice: Carradore Carlo1ecc Malo del Fabio

prop. Petracin cond. Ponzio2ecc Carin dell’Ongarini

prop. e cond. Cipriano3ecc Klio prop. e cond. Perdoncin

Sabato 05-09-09Inglesi1° batteria giudice: Titonel Fulvio1 ecc Peter

st prop. e cond. Leandri2° batteria giudice: Bucci Leandro1 CAC Babol st prop. e cond. Valentic2 ecc Elton di Valdragon

st prop. Campi cond. Valentic3 ecc Artù pt prop. Paoletti cond. Valentic3° batteria giudice : Cuccarolo Guglielmo1mb Prost st prop. e cond. Santi2mb Sirio pt prop. Marchetto cond. Bariola

Domenica 06-09-09Inglesi1° batteria giudice: Titonel Fulvio1CAC Ata pt prop. e cond. Dalla Piccola2R/CAC Melampo st prop. e cond. Serafin3ecc Aris st prop. Farina cond. Scarpella2° batteria giudice: Primon Giuseppe1ecc Pato st prop. e cond. Leandri2ecc Lillò st prop. e cond. Leandri3° batteria giudice: Attimonelli Domenico1mb Alex st prop. e cond. Rodenghi

Domenica 06-09-09Continentali Italiani1° batteria giudice: Braga Alessandro1ecc Primo di Cascina Croce

bi prop. e cond. Bolcato2mb Bimbo di Cascina Croce

bi prop. e cond. Bolcato

Continentali Esteri1° batteria giudice: Bucci Leandro1ecc Turan eb prop. e cond. Valcanover2ecc Birre eb prop. cond. Riverso3ecc Ulis de Keranlouan

eb prop. e cond. Riverso2° batteria giudice: Culinovic Milan1CAC Penotto de la cour dex Pedrix

eb prop. e cond. Saletti2R/CAC Calin de Keranlouan

eb prop. e cond. Saletti3ecc Zinedine dei Fiorindo

eb prop. e cond. Saletti3° batteria giudice: Carradore Carlo1CAC Ami Alessandro & Nicola

eb prop. e cond. Piva2ecc Hajka eb prop. e cond. Vicoli3ecc Ciaco k prop. e cond. Venturini

Classificati, accompagnatori e il giud. Attimonelli

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Il “Mondolè” la montagna delle Valli Cuneesi preferita dagli sciatori liguri, ha visto ancora una volta svolgersi le prove di caccia pratica organizzate dal Gruppo Cinofilo Monregalese “Amici di Solaro”; infatti sono quasi vent’anni che queste prove si svolgono, nell’ultima settimana di agosto, sui terreni della Azienda Faunistica Mondolè: era il 20 agosto 1990 quando si svolse la prima prova giudicata da Aurelio Garelli e dal Prof. Gian Ernesto Milanaccio.Quest’anno invece, dal 28 al 31 agosto con il riconoscimento di zona doc, sono state sei le batterie per i Continentali, quattro per gli Inglesi e due per la prova speciale Kurzhaar. “Prato Nevoso, Balma, Artesina, Pian dei Gorghi, Gavo, Stalle” sono i nomi delle zone ormai conosciute e apprezzate dai concorrenti che da anni partecipano nu-merosi a queste gare aiutati dallo splen-dido panorama delle montagne alpine; scenari incantevoli anche se molto selet-tivi resi ancora più complicati dalla pioggia del terzo giorno. Cani validi e ben presen-tati, selvaggina di prim’ordine, con starne nervose dal comportamento scaltro, che s’involavano sempre a giusta distanza dai cani mettendoli a dura prova e portandoli molte volte all’errore.Di conseguenza purtroppo pochi i cani in classifica cui però va il maggior merito, in particolare ai soggetti che si sono aggiudi-cati il CAC.: per le razze continentali gli Epagneul Breton “Rubinjho”di Giovanni La Placa, “Lilli” di Cosentino e “Varen” di Pezzulli, e il Bracco Italiano “Xeres delle Terre Aliane” condotto da Rebaschio; per le razze Inglesi i Pointer “Bang del Bang” di Franco Dattrino e “Fast “ di Paolo Damonte entrambi condotti da Giuliano Ferrari; degna di nota anche la prestazione di “Full” il Kurzhaar condotto da Germano Gatti vincitore della prova speciale.Sono state prove dall’aspetto tecnico im-portante con una bella giuria composta dai signori Mario Banda, Angelo Bonacina, Francesco Storto, Pietro Giuseppe Pigna-taro, Giovanni Carosi, Francesco Buona-sera, Danilo Sassarini, svoltesi sotto il con-trollo del Delegato Enci sig. Bruno Bella. Un riconoscimento va senz’altro anche allo staff del Gruppo Cinofilo Monregalese coordinato dal presidente Franco Falcetti e ad Andreino Deninotti responsabile dell’Azienda Faunistica “Mondolè”.

Tiziana Falcetti

Grandi prove su selvaggina naturale

Le stelle di PratonevosoOttimi i terreni, applausi per la giuria e gli organizzatori

PROVA CONTINENTALI - VENERDI’ 28 AGOSTO 2009QUAL. NOME DEL CANE RAZZA PROPRIETARIO CONDUTTOREBATTERIA N. 3 - GIUDICE FRANCESCO STORTO1° CAC LILLI EB COMASCHI ETTORE COSENTINOBATTERIA N. 5 - GIUDICE FRANCESCO BONASERA1° ECC. BORIS DELL’ANGELO DE SUMANO B.I. SACCO EDOARDO DE LUCIABATTERIA N. 6 - GIUDICE MARIO BANDA1° CAC RUBINJHO EB LA PLACA GIOVANNI SANTARSIERO

PROVA CONTINENTALI - SABATO 29 AGOSTO 2009BATTERIA N. 1 - GIUDICE ANGELO BONACINA1° ECC. HUGEN EB FRANCESCHETTI LUGI CIGALA2° ECC. GUST DEL CHISOLA DD MANCINI ALDO MANCINIBATTERIA N. 2 - GIUDICE UMBERTO CAROSI1° ECC. ARON EB COMASCHI ETTORE COSENTINO2° ECC. ADLINE EB COMASCHI ETTORE COSENTINOBATTERIA N. 4 - GIUDICE PIETRO GIUSEPPE PIGNATARO1° CAC VAREN EB MERLI OLIVIERO PEZZULLI2° R/C.AC. BANO’ DE KERANLOUAN EB CIOFFI GIULIANO PEZZULLIBATTERIA N. 5 - GIUDICE FRANCESCO BONASERA1° CAC XERES DELLE TERRE ALLIANE B.I. SCEVI MASSIMO REBASCHIOBATTERIA N. 6 - GIUDICE MARIO BANDA1° ECC. MARTINO DELL’ANGELO DEL SUMANO B.I. SACCO EDOARDO DE LUCIA

SPECIALE KURZHAAR - DOMENICA 30 AGOSTO 2009 BATTERIA N. 1 - GIUDICE FRANCESCO STORTO1° ECC. FULL KR GATTI GERMANO GATTIRISULTATI OAKSPROVA CONTINENTALI - VENERDI’ 28 AGOSTO 2009 - OAKSBATTERIA N. 1 - GIUDICE ANGELO BONACINA1° M.B. SILA EB CRESTI FRANCO CRESTIBATTERIA N. B - GIUDICE FRANCESCO BONASERA1° ECC. LILLI EB COMASCHI ETTORE COSENTINO

PROVA INGLESI - DOMENICA 30 AGOSTO 2009BATTERIA N. 1 - GIUDICE A. BONACINA / P.G. PIGNATARO1° ECC RENZO DELL’APPARIZIONE ST BIGGI RICCARDO BIGGI2° ECC GURU ST VALSECCHI CARLO VALSECCHIBATTERIA N. 2 - GIUDICE UMBERTO CARESI1° ECC ZENO DE LAMBRINIE ST FERRARI RENATA MEAZZABATTERIA N. 3 - GIUDICE DANILO SASSARINI1° CAC BANG DEL BANG PT DATTRINO FRANCO FERRARI

PROVA CONTINENTALI - LUNEDI 31 AGOSTO 2009BATTERIA N. 1 - GIUDICE PIETRO GIUSEPPE PIGNATARO1° CAC FAST PT DAMONTE PAOLO FERRARI2° ECC KAFIR ST GERBI RENZO FERRARIBATTERIA N. 2 - GIUDICE UMBERTO CAROSI1° ECC RIKI DEI FELINI ST VALSECCHI STELLA VALSECCHI S.2° ECC CANDY DEL MARTINETTO ST ARNEODO MARGHERITA SANTARSIEROBATTERIA N. 3 - GIUDICE DANILO SASSARINI1° ECC SKIPP ST BORGOGNO GIORGIO BORGOGNOBATTERIA N. 4 - GIUDICE A. BONACINA/M. BANDA1° ECC CHARLOT PT VIGLIETTI GIUSEPPE VIGLIETTI

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evento è stato sottolineato durante le circostan-ziate, pertinenti, relazioni della giuria .Per quanto concerne i Continentali:Bravo Cortesi, vero gentiluomo, cortese nel nome e nei fatti, bravo il suo epagneul breton KING; per lui, in tre giorni altrettante certificazioni.Questa la descrizione del turno di KING nel primo giorno:“Parte concentrato e determinato evidenziando mestiere e mentalità; la cerca è svolta con me-todo ed ordine, belle aperture in terreno aperto; ispeziona con raziocinio ed attenzione angoli utili bordeggiando ove necessario . Buono il ga-loppo ed il portamento, tipici atteggiamenti di razza. Ferma in stile isolata che conclude con correttezza al frullo ed allo sparo, ben condotto”. Abituale negli ottimi risultati, a conferma di pro-fessionalità, il silenzioso Lapi, gradito e due CAC uno per FUMO, l’altro per GIOSY DEL CECCHETTOPer il turno di Fumo il giudice scrive:“Impegno, cerca avida e continua, azione tesa; dimostra esperienza di caccia esprimendosi ai massimi livelli e nella piena nota del concorso; andatura di galoppo rapido, raccolto e con bel portamento di testa. In ristoppia Ferma in stile aggiudicandosi un punto su quaglia selvatica che conclude correttamente dopo lunga e fluida guidata, soggetto ben collegato”.Bene anche Stefano Boschi che ha presentato dei giovani puledri degni di nota, ottimi interpreti delle prove; fra questi un CAC per QUIRI’ DI PONTICINO.Sabato ECC a CLIFF E.B. e M.B. a BUFFON DEL LIMONCELLO bracco Francese di Scarpinati.Buone le prestazioni degli Epagneul breton del Cosentino Angelo Algieri, e dei Kurzhaar di Raffaele Misiti Per quanto riguarda gli Inglesi: CAC per OSCAR DEL MEGGIO, giovane pointer di proprietà di Poggi e condotto da Mimmo Cuccarese. La relazione del giudice relativamente al turno di Oscar:“azione avida, ottimo l’impegno, cerca adattata alla natura del terreno con belle aperture a de-stra ed a sinistra; Galoppo allungato con ottimo portamento di testa. Un punto in stile concluso corretto al frullo ed allo sparo. Rilanciato mi-gliora ulteriormente la prestazione e Finisce in crescendo”.Nella stessa batteria giudicata da Capone la R/CAC a NADIR DI FRESCURA S.I. condotto dal bravo e veterano Furiati.Sabato ancora un Primo ECC per Critelli con il non più giovane ma ancora indomito ELIFABIOS BORG Pointer inglese.Primo di batteria invece con qualifica di MB anche il SETTER INGLESE TOM del crotonese Megna .Primo ECC nella batteria giudicata da Aquino per TIEPOLO DELL’ADMONTES S.I. condotto da Antonio Nocito, nella stessa batteria ECC a Caronte del Cosentino Basile.Per Tiepolo la relazione recita: “Soggetto che ben interpreta la nota della caccia, subito ben messo sul terreno si esprime con cerca adattata, buono il movimento ed il porta-mento. A margine di sporco avverte, risale, fila e ferma con buona espressione. Conclude cor-retto al frullo ed allo sparo”.Eugenio De Marco invece, il Sabato ha sciupato con il suo VICAGIU’S ATTILA una buona qualifica: lo ha tradito una licenza di troppo, un cosiddetto “errore di gioventù”.Buone prestazioni ma purtroppo sfortunati i bravi allievi presentati da Arfelli.

Pietro Garro Presidente Delegazione CIEB CALABRIA

Grandi risultati nelle prove in Calabria

La Sila laurea i fuoriclasseIl tradizionale incontro rilancia una zona per autentici cani da sport

King di CortesiUltimo weekend di agosto,appuntamento abituale ed importante per la cinofilia del sud e della Calabria.Tre giorni di verifiche funzionali per i cani da ferma continentali ed inglesi, sui validissimi ter-reni della SILA GRECA.Manifestazione organizzata dalla Delegazione Calabria del Club Italiano Epagneul breton, in col-laborazione con la neo associazione socio cultu-rale locale “Natura, Cinofilia, Caccia ed Ambiente” e la Delegazione ENCI del Gruppo Cinofilo Rendese.La presenza di starne scaltre e diffidenti; ottima, oseremmo dire eccessiva presenza di quaglie sel-vatiche che hanno offerto tante possibilità di in-contro, ma spesso anche di intempestivi “scontri”, per i circa cento soggetti che, suddivisi in otto bat-terie tra mattino e pomeriggio, hanno corso quoti-dianamente .Giamberga è un luogo suggestivo, autentico; chiunque la conosce può testimoniarlo.ENCI degnamente rappresentato da un fattivo ed esigente Delegato nella persona di Antonino Genco.

RIEPILOGO CLASSIFICHE E QUALIFICHE PROVE DEL 28, 29 e 30 AGOSTO 2009CONTINENTALI C.A.C.

28 AGOSTO 2009Batteria Giuria Classifica Qualifica Nome del cane Razza Conduttore1 CAPONE 1° CAC FUMO E.B. LAPI5 AQUINO 1° ECC KING E.B. CORTESI29 AGOSTO 20091 AQUINO 1° ECC CONTROVENTO DI SAN JACOPO E.B. BIANUCCI 2° ECC ASTRA DI SAN TOMMASO E.B. LAPI 3° ECC MARK E.B. LAPI2 CAPONE 1° CAC QUIRI DI PONTICINO E.B. BOSCHI 2° ECC/1R/CAC RED E.B. BOSCHI 3° ECC/2R/ CAC DOLLY E.B. BOSCHI ECC ARA E.B. BOSCHI ECC BIRI’ E.B. BOSCHI3 DE NOIA 1° ECC CLIFF DI SAN DEMETRIO E.B. SCARPINATI 2° M.B. BUFFON DEL LIMONCELLO B.F. SCARPINATI5 ADIGRAT 1° CAC KING E.B. CORTESI 2° ECC GEK E.B CORTESI30 AGOSTO 2009Batteria Giuria Classifica Qualifica Nome del cane Razza Conduttore1 ADIGRAT 1° CAC GIOSY DEL CECCHETTO E.B. LAPI 2° ECC MARK E.B. LAPI3 CAPONE 1° M.B. MILO E.B. SIRAGUSA 2° M.B. ROMA E.B. SCARPINATI4 DE NOIA 1° M.B. CROLL E.B. ALGIERI 2° M.B. ODD E.B. ALGIERI 1° CAC KING E.B. CORTESI5 MIGLIACCIO 2° R/ CAC PRADELLINENSIS NORA K. MISITI

RIEPILOGO CLASSIFICHE E QUALIFICHE PROVE DEL 28, 29 e 30 AGOSTO 2009INGLESI C.A.C.

28 AGOSTO 2009Batteria Giuria Classifica Qualifica Nome del cane Razza Conduttore1 DE NOIA 1° ECC NADIR DI FRESCURA S.I. FURIATI 2° ECC OSCAR DEL MEGGIO PT CUCCARESE29 AGOSTO 20091 MIGLIACCIO 1° M.B. TOM S.I. MEGNA 2 DE NOIA 1° ECC ELIFABIOS BORG PT CRITELLI 2° M.B. PABLO S.I. CRITELLI30 AGOSTO 20091 CAPONE 1° CAC OSCAR DEL MEGGIO PT CUCCARESE 2° R/CAC NADIR DI FRASCURA S.I. FURIATI 3° ECC LISO S.I. CUCCARESE3 AQUINO 1° ECC TIEPOLO DELL’AD MONTES S.I. NOCITI 2° ECC ELACENSIS RUJ SILVA PT MADIA 3° ECC CARONTE S.I. BASILE

Segreteria affidat a Loria. Giudici esperti Andrea Adigrat, Florindo Aquino, Giovanni Capone, Giovanni De Noia e Gino Migliaccio.Tanti i soggetti nella nota del concorso, molti di-stintisi con la massima qualifica.Inglesi, magnifici e spettacolari corridori; “divora-tori di terreno”ma spesso senza incontro o, ancor peggio sfortunati protagonisti di sorpassi, ma pur-troppo anche di sfrulli e trascuri: questo frequente

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Affreschi di capitoli cinofili, episodi-aneddoti, andati purtroppo indietro, ma che provando a spolverare i particolari, ecco stagliarsi una fi-gura di cartello così tanto amata e molto spesso fare da argomento, nel dire di cinofila e più ancora nel discorrere di setter.Lui, Remo Tempestini, il “nostro Bozzolo”. Un personaggio per davvero, un maestro in fatto di addestramento cani, setter i preferiti. Tanti i ricordi di quell’ di arte e altrettanti i suoi dire ai nuovi capitoli di cinofilia e contorni di perso-naggi, che aveva avuto modo d’incrociare negli ultimi tempi che stette tra noi e prima di andare avanti. Tanti risvolti urticanti del suo carattere a difesa di quel fare Cinofilia con let-tera maiuscola!Così quel sabato 25 di luglio, a Fibbiana di Empoli, quella dinamica e fattiva delegazione Sis., come già gli anni scorsi, ha voluto da par suo e con grande sentimento, commemorare Remo, un suo socio, con una speciale setter. Meglio dire a ricordarlo, che significa vivere le cose più care e che si vuol conservare la me-moria.Fin troppo circoscritto quel rivestire le tene-rezze delle rimembranze, patti di memoria transatti senza accomodamenti, per richiami ad altra speciale setter. Più che sdoppiando le abitudine dei numeri delle scorse edizioni di detto Trofeo. Intrecci di delusioni a scuotere passione e fiducia dei cinofili di Fibbiana, nessun contesto anche perché di questi tempi non serve. Qualche critica può anche fare bene.Dall’incirca dei 130 setter delle scorse ricor-renze, ai poco più di sessanta che hanno mar-cato presenza quest’anno. I più fedeli amici e conoscenti del “nostro” Bozzolo, divisi in quattro batterie, puntare su quella campagna Toscana, fin troppo riarsa, ma dalla buona presenza di selvatici.Così a raccolta, quei setterman, mettendo in opera la ricetta migliore e senza critiche: “tra il quotidiano essere e il quotidiano volere…” Che c’entra se erano un pò pochi, non tenevano il più minimo sussiego, ma tanta voglia di fare soltanto cinofilia. Appuntamenti in quelle care e famigliari contrade contadine ai setter per recitare le loro chanson de geste, mezzi e qua-lità permettendo. Covatele di fagianotti quasi sempre a ridosso di ombre benefiche, qualche vecchio isolato a margine di prode e palei e attenti al chi va là. Terreni non sempre facili da rilevare squisitezze stilistiche, più consoni a far risaltare funzioni di venatorietà. A ribadire in primo piano: il setter nel suo galoppo, do-vrebbe sempre essere una potenza intrisa di armonia, senza schivare i riflettori delle realtà dell’ausiliare da caccia.Personali opinioni e sereni pensieri d’un giu-

Successo del Trofeo a Fibbiana di Empoli

Omaggio dei Setter a Remo Tempestini

dice antico, che probabilmente faranno sorri-dere i tanti “giovani saputi”, convinti loro, di essere “gli scopritori della chiave per posse-dere il futuro”.Al tirar di conto, si sono qualificati sei setter con la eccellenza e uno con Cqn.-Senz’altro il “Bozzolo”, eterno ragazzo privo di fronzoli, da vero figlio di Toscana, che sapeva così bene distinguere gli amici dai “fagotti”, dopo aver letto queste modeste note, ci man-derà un salutone, ai bravi organizzatori, ai fe-deli partecipanti, e noi che ci rendeva orgo-gliosi della sua amicizia.Pisa, 20 agosto 2009 Gian Carlo Trivellato

ClassificheBatt.11°Ecc. Gnicche Ghinassi2°Ecc. Mailo Mori Batt.21°Ecc. Elvis Meoni2°Ecc. Chira GualdieriBatt.41°Ecc. Lena Gallerini2°Ecc. Pittino Lippi

Al di là d’un fitto calendario di appuntamenti che ogni estate, i vari gruppi cinofili mettono per così dire in cantiere, vi sono però e per tantissime ragioni le prove “capofila”, come a fare da guida. Occasioni imperdibili, per testi-monianze di tanti appassionati cinofili, specie di eredità che da più edizioni hanno trovato crescenti consensi. Affezioni,atmosfere, ar-monie, ma anche tanta linfa zootecnica per le razze da ferma.Non si vorrebbe dire, che qualcuna di queste prove, se pure ricca di tradizioni passate, sta-glia anno dopo anno sfumature di tramonto, tremolii di agonie crepuscolari. Delle vere e intriganti realtà, come certi ripopolamenti ac-cusino forte recessione nella presenza dei sel-vatici. Ma tutto vero e che abbiamo constatato.Comunque sia e senza sottointesi, nel tour delle prove estive toscane, motivi e numeri per rendere felice il comparto cani da ferma, vi sono sempre le eccellenze e le realtà bene a portata. Certamente a chi: per mezzi, qualità e anche fortuna, lo merita.Pensieri sereni d’accordo, ma anche vaga-bondi, da questa solatia spiaggia tirrenica dalla quale un giudice antico batte queste note.Le onorate fatiche di tanti uomini appassionati ed entusiasti, pronti ogni estate e senza nessun ego, sapienti nel loro fare di quei loro impegni organizzativi. Con un solo interesse: fare bene, affinché cani e conduttori trovino la conferma che solo i sogni possono essere veri. Contadini toschi, ricchi della filosofia di vita e magari a

ripeterci il caro Papini: “Date pan raffermo piuttosto che fagiolate senza garbo né condi-mento”.Brevi sintesi delle prove che eravamo presenti e sempre con cuore compiaciuto.

FASCINO DELLA MAREMMA

La prima serie delle prove di Maremma. Vi sarà una seconda tornata. Nessun dubbio che anche queste rassegne avrebbero con-fermato simboli e realtà, nelle eccellenze delle tradizioni. E poi conosciamo le capa-cità del ben fare cinofilia di registi, opera-tori e comparse del Gruppo Cinofilo Grossetano, un’aristocrazia che trova sempre la pena e l’interesse di porre in atto cicli di prove utili, al servigio con i logici particolari per chi vi partecipa. Concorsi maremmani, dentro incanti d’un paesaggio che amiamo moltissimo per la sua asprezza e fascino, che ci ha “ piacevolmente conta-giati da quello strano morbo… che prende il nome di… Mal di… Maremma!”.Assieme a noi, tante vecchie “volpi”, ma anche qualche faccia nuova a quelli appun-tamenti estivi. Tanti gli spazi, i recuperi eventuali di realtà cinotecniche, anche perché i contorni diversi sono solo delle scommesse. Nelle razze continentali i soggetti di: A. Nobile, di L. Ticciati, di G.Lapi, dei Selmi,i “Notte di S. Lorenzo” e qualche altro, a marcare il totalizzatore delle qualifiche. Negli inglesi, podi in evidenza per gli allievi di: A.Nuziata, dei Pianeggiani, dei Conti, dei Meoni, dei Bellandi e Calastri, dello Zagni e del Tognetti e altri.Tutti assieme a sfidare la crudeltà di questa infuocata estate, sulle piagge e poggi di Sasso d’Ombrone, Porrona, Cornacchiaio e altre località “ereditate” dai vecchi Etruschi.Quintali di soddisfazioni per quelli opera-tori delle prove di Maremma, i vari: Isidori, Evangelisti, la Renata, il Baricci, il Mancineschi, Rollando e Giancarlo, con la regia di Betty Buccalossi.

Più o meno il solito collage di immagini e pae-saggi, altre conferme della nota movida cino-fila, che sono le Estive Toscane. Sovigliana di-venuta come un passaggio d’obbligo, dentro un corollario di verità di “giostre” cinofile, ge-stite con l’efficacia straordinaria nel loro modo di essere.Nomi? sarebbe un lungo refrain, per inten-derci quelli soliti, rispondendo alla regia del “Francesco nazionale” e di M.Curatolo, riela-borando repertori già elaborati e strutturati dal Carlo Peti.D’altronde, tutti i puntini sopra tutti gli i, per raccontare di questa tappa “con facilità fe-conda” impressioni e umori. Qualche logica tensione per certe zone, non proprio all’eccel-lenza per presenza di selvatici, accompagnate da un valzer di ipotesi. Che poi alla fine e come sempre, parlano le percentuali delle quali-fiche.All’incirca 260 cani presenti, così pure tanti bei turni, che dentro quelle speciali cornici, hanno pittato quadri d’autore.

Gian Carlo Trivellato

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Cambiano gli uomini, le religioni e le cul-ture, compresa anche quella dell’ambien-talismo immobilista dei decenni passati. E così una delle aree protette più importanti d’Italia, il Parco Nazionale dei Monti Sibillini del Presidente Massimo Marcaccio, ha dato vita, in collaborazione con l’Università di Camerino, ai censi-menti sulla coturnice e sulla starna con l’ausilio dei cani da ferma all’interno dei propri confini. Per settimane le guide e gli agenti del Corpo Forestale dello Stato hanno accompagnato alcuni cacciatori-cinofili scelti, grandi appassionati di questi due selvatici, alla ricerca delle brigate lad-dove, in primavera, gli studiosi avevano rilevato al canto la presenza di galli e coppie.Al di là dei risultati in termini numerici, non ancora disponibili in quanto il pro-getto non è ancora stato completato, sugli scudi sale la lungimiranza di un Parco Nazionale che, fra i primi in Italia se non addirittura battistrada, ha chiesto la colla-borazione dei cacciatori con cane da ferma

Sui monti Sibillini un esperimento pilota con i cani da ferma

La conquista del parcoAvviato il primo censimento di stanziale mentre si esplora la possibilità

di prove classiche con inglesi e continentali. Quali sono le caratteristiche necessarie per gli ausiliari

per contare alcune specie animali, una delle quali – la coturnice – dovrebbe essere il vero simbolo di tutte le aree protette degli Appennini.Per quanto riguarda le operazioni tecniche di censimento, va da sé che questa proce-dura non può essere svolta come si trat-tasse di una normale battuta di caccia op-pure di un turno in prova di grande cerca, classica o caccia a starne. Gli operatori-ci-nofili devono attenersi alle indicazioni del tecnico faunistico dell’Università, che li guida lungo percorsi tracciati in prece-denza sulla base dei rilevamenti primave-rili. Inoltre, l’uscita non può durare più di un determinato periodo di tempo, gene-ralmente due ore per le starne in pianura e collina e cinque ore per le coturnici in montagna. Pertanto, il cane “da censimento” deve possedere ottimo fondo, tenacia ed un ec-cezionale senso del collegamento, in ma-niera tale da coprire anche grandi spazi pur rimanendo costantemente a disposi-zione del conduttore e delle decisioni del

tecnico-guida. Sotto questo aspetto, per caratteristiche di conformazione dei ter-reni del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, si stanno contraddistinguendo in maniera particolare i setter inglesi e i pointer per quel che riguarda le razze inglesi, mentre fra i continentali sono i kurzhaar a fare la parte del leone. Se le vette di Monte Vettore e Monte Patino hanno esaltato le doti dei galoppatori, rie-vocando alla memoria dei cinofili scene datate venti anni fa, quando l’apertura alla coturnice era la vera apertura anche in Umbria, i terreni spezzati del Piano di Santa Scolastica (Norcia) hanno premiato la sagacia e il senso del selvatico dei kur-zhaar, che con la loro cerca più ristretta sono andati a punto anche durante gior-nate non particolarmente favorevoli sotto l’aspetto olfattivo. Numerose anche le qua-glie trovate dagli ausiliari, oltre alle lepri e ai tantissimi fagiani, che ormai sono di-ventati dei veri e propri infestanti. Addirittura uno di questi animali è stato fermato e poi involato vicino a Castelluccio di Norcia, intorno ai 1450 metri di altitu-dine… I censimenti nel Parco dei Sibillini sono stati, in ogni caso, un’esperienza da ripetere, con l’auspicio che possa trattarsi di un primo, importante passo verso il tra-guardo della collaborazione reale e con-tinua fra cacciatori-cinofili e ambientalisti, per il bene stesso delle aree protette e delle specie oggetto di censimento. Inoltre, è di pochi giorni fa la notizia che il Presidente del Parco Nazionale Massimo Marcaccio si è detto “disponibile” ad incontrarsi e con-frontarsi con il Consigliere di Presidenza Nazionale della Federazione Italiana della Caccia Massimo Buconi, per discutere della possibilità di ripristinare uno degli appuntamenti più sentiti in assoluto dalla cinofilia italiana ed europea: le classiche a quaglie sul Pian Grande di Castelluccio di Norcia.

Daniele Ubaldi

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succ

essi

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Per essere inseriti nella rubrica occorre aver conseguito questi risultati:

ESPOSIZIONI INTERNAZIONALI Best in show: 1°, 2°, 3° classificato Raggruppamento: 1°, 2°, 3° classificatoRADUNI DI RAZZA 1°, 2° miglior maschio, miglior femmina, migliore di razza

A partire dal numero di dicembre 2009 verranno

pubblicati solo i risultati ottenuti dopo il 30 giugno 2009

Inviare a [email protected]

WILLOBY DELLA VANISELLA Siberian Husky4 Summernight Dog Dhow di Split (HR) dal 23 al 26/7/200923: 3° Classificato del Best in ShowGiudice: Carlos Renau (E) 24: 2° classificato del gruppo 5Giudice: A. Kazmierski(PL) 25: 3° classificato del gruppo 5Giudice: S. Kralic (HR) 26: 3° classificato del gruppo 5 Giudice: B. Novak (SLO)All. e Prop: All. della Vanisella

DARKPRIMROSE DEGLI ANTICHI MULINIBovaro del BerneseExpo di Wels (A) del 21/8/20091° classificato del BIS VeteraniGiudice: O.Schimpf (A)Allevatore: Laura BernettiProprietario: Alberto Pietrini

VELVETY I WANT IT ALLBedlington TerrierExpo di Portorose 7/6/20092° classificato del gruppo 3Giudice: Gitty SchwabExpo di Wels 21/8/20093° classificato del gruppo 3Giudice: Gitty SchwabExpo di Wels - Centennial Winner 23/8/20091° classificato del 3 gruppoGiudice: Milivoje UrosevicAllevatore: Lise Lotte NilssonProprietario: Gemmari Annalisa

TIRAMISU BLACKBERRY AND COFFE Bassotto kaninchen Expo di Trbovlje (SLO) del 30/8/2009 1° classificati BIS Juniores Giudice: Silvie Desserne (F)Proprietario: Annalisa Nicolini

BEATA DI CASA MAINARDI Bassotto nano

Expo di Trbovlje (SLO) del 30/8/2009

1° classificato del gruppo 4Giudice: Zelika fon Zidar (SLO)

Proprietario: Annalisa Nicolini

ZEUDI DELLA BAIA AZZURRAAlano tigratoRaduno di Steinbach (D) del 2/8/20091° classificato del Best in ShowGiudici: R. Förtsch (D) R.Choisy (F)Clubshow Kydd Sprendlingen (D) del06/9/20091° Classificato del Best in ShowGiudici: G. Bezzecchi - K. LeMare (GB)All. e Prop: Patrizio Donati

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i successi all’estero

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VALDEZ DELLA BAIA AZZURRAAlano bluClubshow Kydd Sprendlingen (D) del06/9/20092° classificato del Best in ShowGiudici: G. Bezzecchi - K. LeMare (GB)All. e Prop: Patrizio Donati

ZITA DELLA BAIA AZZURRAAlano neroCampionato di Club Svizzero Wohlen 16/8/20091° classificato del Best in ShowGiudici: M. Krinke (CZ), M. B. Croft (GB),M. Hiltbrunner (CH), C. Kure (CH)All. e Prop: Donati Patrizio

CUNNINGS CINDERELLA Welsh Terrier

Championnat de France Parigi del 13-14/6/2009

BOBGiudice: M. Michel Gauvrit (FR)

All. e Prop: Giuseppe Avveduti

CUNNINGS BIG BAD WOLF Welsh Terrier

Championnat de France Parigi del 13-14/6/2009CACS - CACIB

Giudice: M. Michel Gauvrit (FR)All. e Prop: Giuseppe Avveduti

HELEN HOFF TRIUMPHZwergpinscher PSK KSA Bodensee di

Messkirch-Heudorf (D) del 5/9/2009 1° classificato

del Best in ShowGiudice: Ernst Theisen (D)

PSK KSA Bodensee di Messkirch-Heudorf (D) del 6/9/2009

1° classificato del Best in Show

Giudice: Hans-Karl Schneider (D)Allevatore: E.V. Selezneva

Proprietario: Allev. del Piervez

VADO RECUPERO E TORNO GIACOMINO

Cocker Spaniel IngleseExpo di Salzsburg (A) del16/5/20093° classificato del Gruppo 8

Giudice Henny Kapetijn (D)All. e Prop: Liana Pacco

TIGIDIT ANACAMPSEROS Podenco ibicenco p/dExpo: Nationale d'Elevage du SLAG 18/7/2009BOB Giudice: Christian LENEUF (F)All. e Prop: Alberto Rossi

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i successi all’estero

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GREEN DRAGON ALBUS BulmastiffExpo di Nesbyen (N) del 3/8/20092° classificato del gruppo 2Giudice: Kurt Nilsson All. e Prop: all. Geern Dragon

NIKKIRYU DELLE BIANCHE VALLATE

AkitaExpo di Portoroz (SLO) del 6/6/2009

2° classificato al Best in Show Giudice: Hans Muller

Allevatore: Allev. delle Bianche VallateProprietario: Casa Rey

OLIVERDACHS DEL WANHELSINGBassotto nano Championnat de France Paris 13-14/6/20093° classificato gruppo 4Giudice: De France Expo di Macon (FR) 5-6/9/20093 classificato gruppo 4 Giudice: Francoise Lemoine Allevatore: Friggione Francesca FriggioneProprietaria: Ortensia Jaci

DIORISSIMA DEL CONTEVERDE Bassotto nanoExpo di San Marino del 14/6/20092°classificato del gruppo 4 Giudice: G. BauchalProprietario: Pellegrino IevolellaAllevatore: Allev.del Conteverde

CSILLAGKOZI CHECK-MATE Bassotto p/dExpo di Portoroz del 6/6/20091° classificato del gruppo 4Giudice: Gitty Schwab Expo di Portoroz del 7/6/20091° classificato del gruppo 4Giudice: Zelijko Gajic: Allevatore: Daboczi Hunor Proprietario: Allev. del Conteverde

ALBUFERAGalgo espanolexpo: Nationale d'Elevage du SLAG 18/7/20093° classificato del Best in Show Giudice: Christian LENEUF (F)All. e Prop: Elisa Boscolo Pelo

VALKIRIA DELLA BAIA AZZURRAAlano bluEu. DDC ŠÍKL V MLÝN (Rep. Ceca) del 23/8/20091° classificato del Best in ShowGiudici: L. v.d. VIJVER - NL H. FISCHBACH - D D. GATTEGNO - F M.J. LABROUSSE - F J. G. ABAD - E D. SUDEIKEINÉ - LTAll. e Prop: Patrizio Donati

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i successi all’estero

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MANUSIA'S HONEY Kooikerhondje

Clubmatch Wangen an der Aare (CH) del 13/9/2009

CAC Miglior femmina Giudice: A. L. Buvik (N)

P roprietario: Fulvio Cobaldi Allevatore: Bogers Embrechts

VANARA SHAMAN Terrier nero russo

Expo di Salzburg (A) del 17/5/20091° classificato del gruppo 2

Giudice: J. S. Fernandez (E)All. e Prop: A. Zocca - A. Ghibaudo

CAMPARI SODA DEL CONTEVERDEBassotto standardExpo di Portoroz del 6/6/20092° classificato del gruppo 4Giudice: Gitty Schwab Allevatore: Allev.del ConteverdeProprietario: Claudio Di Mola

ILESSAR Saluki Raduno Swisscombitrophy di Lotzwil (CH) del 29/8/2009Miglior maschioGiudice: Iren Naarits (Estonia)Raduno Saluki CAC-Show BOB Giudice: Magnus Hagstedt (S)Proprietario: Anna Mitolo

WONDERFUL KARMA DI CAMBIANO

Pastore scozzeseBritish Sheepdog Club

of Greece SpecialtyDi Avalona, Attiki (GR) del 20/9/2009

BOS Allevatore: M. T. GarabelliProprietario: Maria Xireas

ZEUS OLIMPO NERO DI CAMBIANO

Pastore scozzeseBritish Sheepdog Club

of Greece Specialtydi Avalona, Attiki (GR) del 20/9/2009

1° classificato del Best in ShowGiudice: M.M. Dekaristou (GR)

Allevatore: M. T. GarabelliProprietario: Maria Xireas

ARIS DELLA RENARD GRISWolfspitzExpo di Wieselburg (A)2° classificato del gruppo 5 Giudice: Steffi Kirschbichler (A)Proprietario: Fortunata Guglielmino Allevatore: Laura Monfreda

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DOGO ARGENTINO CLUB ITALIARADUNO DI MASSENZATICO (RE) 14 GIUGNO 2009

SOGGETTI A CATALOGO 77GIUDICE VINCENZO DEL CARRO

CAMPIONI MASCHI 1^ B.O.B. TRUENO DEL PICADEROAll. ALL.TO DEL PICADERO • Pro. DE RUGE-RIIS FABIO

LIBERA MASCHI1^ CAC EL VALIENTE DIVINA FORTITUDOAll. RICCI LUCA • Pro. SAVARESE PAOLO2^ R/CAC FACON DEL PICADEROAll. ALL.TO DEL PICADERO • Pro. CARUBBI MATTEO3^ THORAll. FANARA CAROLA • Pro. FANARA CAROLA

INTERMEDIA MASCHI1^ TRAICO DEL PICADEROAll. DEL PICADERO • Pro. MIRCO CARPANE-SE

GIOVANI MASCHI 1^ CORTEZAll. MANGIA LUIGI DOGO DEL BIANCO MANTO • Pro. DEBERNARDI STEFANO2^ CALLISTOAll. SAVARESE PAOLO • Pro. DOBROGEANU COSMIN ROBERT3^ IAGOAll. ALLEVAMENTO DEL PICADERO DI M. E F. PINELLI • Pro. MENARINI GABRIELE

JUNIORES MASCHI1^ DURANTEDEMONPUMAAll. MANGIA LUIGI DEL DOGO DEL BIANCO MANTO • Pro. MEDICO GAETANO ALEX2^ ETTOREAll. SAVARESE PAOLO • Pro. PANEGALLI AL-FREDO

CUCCIOLONI MASCHI1^ MIKAAll. MENEGHIN ANGELO • Pro. CAMAIORA ANDREA2^ FRANCESCO DEL LITORALAll. ALL.TO DEL LITORAL • Pro. ALL.TO DEL PICADERO3^ MARCELLO DEL LITORALAll. ALL.TO DEL PICADERO • Pro. ALL.TO DEL PICADERO

CAMPIONI FEMMINE1^ INTI DEL PICADEROAll. ALL.TO DEL PICADERO • Pro. MIRCO CARPANESE

LIBERA FEMMINE 1^ CAC BOS VESTA DEI FALCHI BIANCHIAll. ALLEVAMENTO DEI FALCHI BIANCHI •

Pro. MORANDA VINCENZO2^ R/CAC LABAMBA DIVINA FORTITUDOAll. LUCA RICCI • Pro. GRAZIOLI GIORGIO3^ PENELOPE DEL PICADEROAll. ALL.TO DEL PICADERO • Pro. TILI FABRI-ZIO

INTERMEDIA FEMMINNE1^ SAFADA DEL PICADEROAll. ALL.TO DEL PICADERO • Pro. LEUZZI MUSCO GERARDO2^ HILARYAll. DAVOLI MASSIMILIANO • Pro. D’AMICO MARIA VITTORIA3^ELETTRA FILIUS DEORUMAll. ALL.TO FILIUS DEORUM • Pro. ALL.TO FILIUS DEORUM

GIOVANI FEMMINE1^ INDIA DEL PICADEROAll. DEL PICADERO • Pro. LUONGO GIANLU-CA2^ NIEVEAll. MARTIN FRANCESCO • Pro. WIBACKE EMMA3^ EMBASSYAll. GESMUNDO PAOLO • Pro. GESMUNDO PAOLO

JUNIORES FEMMINE 1^ DULCEAll. SAVARESE PAOLO • Pro. DOBROGEANU COSMIN ROBERT2^ DIANAAll. SAVARESE PAOLO • Pro. SAVARESE PAOLO

CUCCIOLONI FEMMINE1^BAIKAILPUMABIANCO2^ BLANKAILPUMABIANCOAll. LANZONE GIANNI • Pro. GUCCIONE DA-VIDE3^ STEFANIA DEL LITORALAll. ALL.TO DEL LITORAL • Pro. ALL.TO DEL PICADERO

DOGO ARGENTINO CLUB ITALIApresidenza c/o Studio Alter EgoVia Cavour 2/d 41049 SASSUOLO (MO)Mail [email protected] 335 7745211 fax 0536 882214

CLUB ITALIANO EPAGNEUL BRETONRELAZIONI, QUALIFICA E CLASSIFICA PROVA A SELVATICO ABBATTUTO

SPECIALE EPAGNEUL BRETON CONSELICE (Ravenna) 13 SETTEMBRE 2009 Giudice GIORGIO BELLOTTI

1°) Hido di Poggio S. Remo cond. Nedeljkovic Al.Bene nella nota, cerca ampia, galoppo energico e composto, ottimo il portamento di testa, azione avi-da e continua, bene in mano, in campo di barbabie-tole investe fagiano. (Eliminato)2°) Ribot cond. Bellosi M.Azione impegnata, galoppo un poco radente, porta-mento di testa non sempre sopra la dorsale, investe fagiano. (Eliminato)3°) India cond. Bagagli M. Cerca di poco metodo, trascura angoli ideali, porta-mento non sempre sopra la dorsale, dopo metà turno accusa il terreno difficile riducendo l'azione e trascu-ra numerosi fagiani. (Eliminato)4°) Vojvoda A&N. Cond. Nedeljkovic.

Suff. L'impegno, il galoppo dovrebbe essere più rapi-do, portamento non sempre sopra la dorsale, cerca di poco metodo, termina senza alcuna occasione. (Non Qualificato)5°) Mila cond. Bellosi M.Appena lanciato in campo di barbabietole ferma espressivo fagiano a lunga distanza, corretto al frullo e sparo, esegue un riporto perfetto a comando. Rilan-ciato, evidenzia avidità e continuità d'azione, porta-mento di testa corretto, galoppo legg. allungato, azione di caccia valida, bene in mano termina senza altre occasioni. ECC.6°) Nanook A&N. Cond.Nedeljkovic .Si impegna ma con il proseguire del turno riduce l'azione e il conduttore lo ritira. (Eliminato)7°) Naida cond. Bordini M.Molto impegno, azione di caccia molto valida si adatta molto bene al terreno, ancora nel minuto , in condizioni difficili e con vegetazione alta, investe fa-giano, fatto continuare, evidenzia galoppo composto con ottimo portamento di testa, bene in mano, a fine turno in campo di barbabietole, ferma espressivo fa-giano che risolve bene .Suff. Corretto allo sparo, ri-porta bene alla mano. ECC.8°) Robin A6N cond. Nedeljkovic Si impegna, ma la cerca dovrebbe essere più ampia, il galoppo più energico, portamento di testa corretto, in campo di barbabietole investe fagiano. (Eliminato)

BOB

Miglior femmina

Miglior maschio e BOB coi giudici Pasqualetti e Poli

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9°) Halias A & N cond. Nedeljkovic .Appena lanciato, in campo di medica ha difficoltà ad inquadrarsi, con il proseguire del turno non migliora, il conduttore lega. (Eliminato)10°) Richard Vaghner A & N. cond. Nedeljkovic .Bene nella nota cerca ampia, galoppo composto ed energico, ottimo il portamento di testa, azione avida e continua, sempre nel vento, bene in mano, non incontra. Portato al richiamo, si riconferma, sparisce dal controllo visivo e da un piccolo boschetto si vede volare un fagiano, successivamente si vedono volare numerosi fagiani e il cane inseguire. (Eliminato).

CLUB ITALIANO EPAGNEUL BRETON C/O LAPI G. - VIA D.TECNICA 13 56024 PONTE A EGOLA Tel. 0571-499145 Fax. 0571-499586

SOCIETA' ITALIANA BASSET HOUND

Relazione del presidente al consiglio direttivo del 16 maggio 2009Voglio preliminarmente ringraziare tutti coloro che mi hanno votato al direttivo e ai consiglieri eletti che hanno voluto che fossi io a rappresentare la Società investendomi della carica di Presidente, spero di non deludere nessuno, neanche quella minoranza che è di opinione diversa e che forse non ha gradito che fossi io a rappresentare la società per il prossimo triennio.Mi corre l’obbligo di far presente che in democrazia contano i numeri e che la maggioranza ha il diritto di governare e questo in qualsiasi consesso civico, ma ciò non deve permettere a chi governa di non rispet-tare le minoranze e di non tener conto delle loro opinioni.E’ questo lo spirito con cui ho intrapreso l’oneroso compito di Presidente, voglio essere il vero rappresen-tante della Società per cui mi aspetto il contributo da parte di tutti i soci ed in particolare da parte dei com-ponenti del consiglio direttivo ai quali chiedo una maggiore collaborazione per il raggiungimento degli scopi e gli obiettivi del consesso che ci uniscono.Il mio principale obiettivo è quello di diffondere la conoscenza della razza basset hound e di tutelarne il miglioramento genetico attraverso lo studio e la rac-colta dei dati sugli studi di progenie e la loro diffusio-ne ai soci allevatori, istituendo anche un elenco dei soggetti riproduttori da pubblicare sul nostro sito.Altro obiettivo è quello di costituire un comitato tecnico composto da almeno sei persone fra cui due rappresentanti della società di razza, due esperti giu-dici e due allevatori di comprovata esperienza. Il compito di questo comitato è quello di essere di supporto a tutti i soci e non solo, attraverso lo studio e l’elaborazione di documenti tecnici che dovranno essere a disposizione di tutti gli allevatori della razza, ma anche ai giudici che esaminano i soggetti prodot-ti dai nostri allevatori. Lo scopo di tale attività è quella di fornire uno stru-mento utile a tutti ma soprattutto a tutelare i pregi di questa meravigliosa razza riducendo al minimo gli errori ed i difetti genetici legati alla scelta dei ripro-duttori, indirizzando gli allevatori provetti o neofiti verso una riproduzione accurata scegliendo il meglio di cui si dispone al momento e selezionando dei basset sempre più rispondenti allo standard di razza ma che rispondano anche ad un certo “tipo” che sia esso ben definito e patognomonico di una selezione di un’intera nazione evitando così di avere dei sogget-ti molto difformi fra di loro anche se rientrano anco-ra nello standard della razza. Non è inconsueto che nelle diverse esposizioni si in-contrano soggetti con caratteristiche di “tipo” così diversi l’uno dall’altro e ultimamente non è neanche infrequente osservare dei soggetti che hanno perso la loro vera caratteristica di appartenenza di cane da caccia instancabile, agile inseguitore e di grande resi-

stenza (segugio tenace, di antico lignaggio…), si ve-dono soggetti nell’insieme molto flaccidi e che nel complesso mostrano segni di difficoltà nei movimen-ti con notevole affaticamento perdendo scioltezza del movimento che ne caratterizza la razza. Altra osservazione che mi permetto di fare è quella che si vedono sempre più soggetti molto differenti fra loro in relazione alla taglia e questo credo sia dettato dal fatto che nello standard non vi sia indicata una taglia di un eccellente basset, ma tale dato è piuttosto generico limitandolo all’altezza al garrese che va dai 33 ai 38 cm per cui tutti i soggetti che rientrano in tali misure sono da considerarsi rispondenti allo standard. Credo sia doveroso da parte della Società di razza fornire ogni utile elemento di studio per il migliora-mento genetico delle popolazioni, la valorizzazione e l’incremento dell’utilizzo del basset hound, non a caso negli ultimi periodi soggetti della nostra amata razza, oramai poco utilizzati per lo scopo primario della caccia, stanno trovando ottimo impiego, dato proprio dal loro carattere “tranquillo, mai aggressivo nè timido, affettuoso…” nella pet-terapy . Bisognerebbe, inoltre, studiare altre forme di comu-nicazioni che possano sostenere e valorizzare la diffu-sione e la tutela della razza. Si citano ad esempio spot pubblicitari e/o di supporto a produttori di alimenti e prodotti per l’igiene e la pulizia, mediante l’utilizzo di soggetti rappresentativi e con l’approvazione della società di razza. Tali strumenti possono portare a vantaggi di ordine economico e di immagine con un notevole ritorno per gli allevatori, per le aziende produttrici e ovviamente anche per la società di razza che con il ricavato di una tale campagna pubblicitaria potrebbe utilizzare i proventi in ricerca e studi fina-lizzati alla razza.Credo che questi siano solo degli spunti per intra-prendere tutti insieme un percorso che ci deve porta-re ad allargare sempre più gli orizzonti e far si che ci siano sempre più amanti di questa meravigliosa razza e che i vengano selezionati e prodotti soggetti che allevatori di altre nazioni ci devono “invidiare”.Sono fiducioso che sicuramente si metteranno da parte sterili polemiche, fra soci e non soli, che nulla hanno a che fare con la cinofilia vera e che ognuno di noi porti quel contributo necessario ed indispensabi-le per un confronto leale e finalizzato agli scopi dello statuto della società.Vorrei esprimere un ultimo pensiero in relazione alla modifica della proposta dello standard, credo che questa società si sia già abbondantemente espressa con l’elaborazione del documento di “commento allo standard” inviato poco più di un anno fa all’Ente Nazionale della Cinofilia e credo debba essere confer-mato così come elaborato. Ritengo sia necessario di attivare tutti i meccanismi per far si che altri interessi, per volontà di pochi, possano portare a modificare e cancellare con un colpo di spugna anni di sacrifici, spesi dai nostri alle-vatori, fatti di accurate scelte dei riproduttori e non solo, per selezionare soggetti rispondenti sempre più allo standard attuale della razza con le caratteristiche psicosomatiche dei soggetti attualmente in circola-zione.Come società di razza propongo di far pervenire alla FCI, attraverso l’ENCI, un accorato appello a nome degli allevatori italiani di sostenere la non modifica dell’attuale standard.A motivazione e a ragione di quanto innanzi gli alle-vatori italiani sostengono che non vi sono sufficienti motivazioni ne tantomeno è stata raccolta idonea bibliografia che possa giustificare una scelta così drastica di modifica dello standard elaborando e proponendo un nuovo “soggetto” con caratteristiche morfologiche ben diverse dai soggetti attualmente allevati.Non si conoscono ufficialmente le motivazioni che hanno spinto il Kennel Club inglese a richiedere alla FCI la modifica dell’attuale standard, da quando si legge sui vari siti web, sembrerebbe essere stato moti-vato da stati di sofferenza dei soggetti attualmente selezionati, tali motivazioni non trovano riscontro

nella predominanza dei soggetti attualmente allevati in Italia.Per quanto innanzi e come società specializzata italia-na esprimo il dissenso a nome di tutti gli allevatori ed amatori della razza a qualsiasi modifica si intende attuare senza giustificate e comprovate motivazioni.

Il presidente Dr. Ludovico Abagnale

A seguito dell'assemblea elettiva del 22 marzo 2009 tenutosi a Bologna e successiva riunione del consiglio direttivo tenutosi a Firenze il 18 aprile 2009 gli orga-ni sociali della S.I.Bas, per il triennio 2009/201, ri-sultano così composti:Consiglio Direttivo:PRESIDENTE:Dr. Ludovico Abagnale e-mail: [email protected]:Cannas VittorioSEGRETARIO:Prof.ssa Armida Cirillo email: [email protected]:Giorgio Crini Federico Sanguinetti Francesco Trentarossi Vanali MarcoDr. Luigi Nerilli consigliere di nomina ENCI SINDACI:Annarita Begnozzi Loredana Giorgi Alberta Roveri SINDACO SUPPLENTE: Carantini RudiPROBIVIRI:Avv. Federico Guidoni Gina Venditti Piero Zanella PROBIVIRI SUPPL:Massimo Salvadori

SOCIETA' ITALIANA BASSET HOUNDc/o Dr. Abagnale Ludovicovia Casa Rustillo, 14 80057 SANT'ANTONIO ABATE (NA)rec. tel. 0818738620 - 3358165757

SOCIETÀ AMATORI BRACCO ITALIANO

Speciale Bracco Italiano Prova internazionale su selvaggina naturaleSpeciale Bracco Italiano prova internazionale su sel-vaggina naturale con C.A.C. - C.A.C.I.T. da noi or-ganizzata in collaborazione con S.A.B.I. in data 29.07.09 in località San Clemente-Monterenzio (BO).Il terreno sul quale si è svolta la prova è denominata

Da sx a dx Ossi, Balducci, Attimonelli, Grecchi, Agostini, Turci, Zacco e Colombo Manfroni.

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Prop. All.to Khambaliq di Pizzamiglio I. 3 Ecc. – LYON DEGLI ESCOLI – All.re Massetani Walter – Prop. Marson Elisa VETERANI:1 Ecc. Miglior Veterano – KHAMBALIQ MAR-GEM TRUE STYLE – All.re Pizzamiglio/Wells – Prop. All.to Khambaliq di Pizzamiglio I. FEMMINE BABY:1 MP - Miglior Baby - BRIGET BLACK MUSCK – All.re Folwarska Aleksandra – Prop. All.to Black Musck di Vago Ambrogio 2 P – HONEY MOON I DRAGONI ORIENTA-LI– all.re Bergagna Iolanda – Prop. Modolo Raul 3 P - SHARON - All.re Maffei Cristina - prop. Carbo-ni SalvatoreJUNIORES:1 P. – BABY ANGEL I DRAGONI ORIENTALI – All.re Bergagna Iolanda – Prop. Casartelli Cinzia2 P. – KHAMBALIQ MAKE A WISH LULU’ – All.re e Prop. All.to Khambaliq di Pizzamiglio Isabella GIOVANI:1 Ecc. Miglior Giovane – CHANCJS GRU WON-DERFUL LIFE – All.re e Prop. All.to Chancjs Gru di Trettel Damiana 2 Ecc. – LOVE IS IN THE AIR DEL PEODORO - All.re e Prop. All.to del Peodoro di Zaro Gabriella 3 Ecc. – LIEN DEL SETTIMO SIGILLO – All.re Galluccio Carmelina – Prop. Galluccio C. c/o Perini Daniela

INTERMEDIA:1 CAC – FOUR ROSE DEL PEODORO – All.re Zaro Gabriella – Prop. All.to Of The Crease Of Wisdom di Galetti D.F. 2 Ecc. BLACK MUSCK LIKE RUMBA – All.re e Prop. All.to Black Musck di Vago Ambrogio 3 MB KHAMBALIQ SURPRISE - All.re Pizzami-glio Isabella - Prop. Bargagliotti AlessandraLIBERA:1 Ecc. R/CAC – EXCLUSIVE EDITION DEL PEODORO – All.re Zaro Gabriella – Prop. Piatti Silvia2 Ecc. CHANCJS GRU THEFINAL-COUNTDOWN – All.re e Prop. All.to Chancjs Gru di Trettel Damiana3 Ecc. SUCCES SHINA GIRL I DRAGONI ORIENTALI – All.re Sedlacek Nancy – Prop. All.to i Dragoni Orientali di Bergagna Iolanda CAMPIONI:1 Ecc. BOS DEMETRA I DRAGONI ORIENTA-LI – All.re e Prop. All.to I Dragoni Orientali di Bergagna Iolanda 2 Ecc. – ULLA DE LA BAIE DES EMBRUNS – All.re Saut Delphine – Prop. Claveyrolas Jaques 3 Ecc. – TRINITOLUENE T.N.T. DEL PEODO-RO – All.re e Prop. All.to Del Peodoro di Zaro Ga-briella VETERANI:1 Ecc. – TEA – All.re e Prop. All.to Dandongpei 2 Ecc. – BEK-SHAN PU ANG – All.re Bernatova Blanka – Prop. All.to Of The Crease Of Wisdom di Galetti D.F. MIGLIOR COPPIA:1 - TEO DEL SETTIMO SIGILLO - BEA DEL SETTIMO SIGILLO – Prop. Carrara Lucia 2 – KHAMBALIQ TURCHESE – EPIC’S AZ-ZURRA – Prop. All.to Khambaliq di Pizzamiglio I.

A.F.V. Cà Domenicali che a detta dei sigg. Giudici vanta terreni e selvaggina di primissimo ordine e il cui proprietario Macaferri Dr. Antonio desidero ringra-ziare pubblicamente per la sportività dimostrata nel concederci i terreni per lo svolgimento della prova.ClassificaGiuria: GrecchiBatteria N. 4 1° ECC. SULTAN di VILLA CARLAProprietario NERVIANI Conduttore BOTTANIGiuria: ZaccoBatteria N. 51° C.A.C.-C.A.C.I.T.-CESIRA Propr. AgostiniCond. Turci2° R/ C.A.C.I.T.-CARBURO Propr. Agostini Cond.Turci

Alberto Facendi

SOCIETA' AMATORI BRACCO ITALIANOVIA DOSSO 726856 MIRABELLO SENNA LODIGIANA Tel. 0377-801022 Fax. 0377-802234

SHAR PEI CLUB ITALIANO

Il giorno 13 settembre 2009 si è svolto a Parma il Raduno annuale dello Shar Pei Club Italiano, c’è stata un’affluenza di ben 95 soggetti iscritti e con un giudice specialista di razza, allevatrice e presidente dello C.S.P.C.A Grace Fritz (USA).

RADUNO SHAR PEI CLUB ITALIANO Parma 13 settembre 2009 Giudice Mrs GRACE FRITZ (USA)Soggetti iscritti 95MASCHI. BABY: 1 P. – THAOS - All.re Maffei Cristina – Prop. Papi Dalila 2 P. - BLACK MUSCK ROCK & ROLL – All.re e Prop. All.to Black Musck di Vago Ambrogio3 P. – AUGUSTO DEI FIGLI DI CESARE – All.re Perini Daniela – Prop. Perini c/o Ascione Antonio JUNIORES:1 P. Miglior Juniores - NEO DELLA PAGODA BLU – All.re Penzo Cinzia – Prop. Falchi Elisa 2 P. – KING DEGLI ESCOLI – All.re Massetani Walter – Prop. D’Ambra Irene GIOVANI:1 Ecc. – GOLDING QUESTION OF FAITH – All.re Buhovac Dejan – Prop. All.to I Dragoni Orientali di Bergagna I. 2 Ecc. - AMIR THE BIG DELICIOUS – All.re e Prop. Carrara Lucia 3 Ecc. – DESMOND DE L’ERE DU SCORPION – All.re Lemiere Yvette – Prop. Coujou Marie Claire INTERMEDIA:1 R/CAC – CHANCJS GRU POWER OF LOVE – All.re Trettel Damiana – Prop. Lukschal Natascha2 Ecc. - STONEY’S TRUE MARK OF THE LEA-GUE – All.re Stoney Bonnie – Prop. All.to Mularo-ni’s House 3 MB - AXEL OF THE CREASE OF WISDOM – all.re Galetti Dino Fausto – Prop. Cantoni Giorgia LIBERA:1 CAC – KHAMBALIQ TURCHESE – All.re Piz-zamiglio Isabella – Prop. Pizzamiglio I. c/o Francione Lino2 Ecc. – GOLDING IN THE LINE OF FIRE – All.re Buhovac Dejan – Prop. All.to I Dragoni Orientali di Bergagna I. 3 Ecc. R.LEE TICKET TO WALNUT PIE – All.re Pat Zimmel Roach – Prop. Fesus Laura CAMPIONI:1 BOB KHAMBALIQ EDISON TZO WEN – All.re Pizzamiglio I. – Prop. Bargagliotti Alessandra 2 Ecc. – DAOSHAO KHAMBALIQ ONE TO WATCH – All.re M.Smirnova/Guy Dewilche –

GRUPPO D’ALLEVAMENTO: ALLEVAMENTO DEL SETTIMO SIGILLO di Galluccio Carmelina

SHAR PEI CLUB ITALIANOC/O BECHERONI-VIA DELLA BISCIA 15335136 PADOVATel. 049-8716909 Fax. 049-3006989

CLUB ITALIANO SPANIEL

SPECIALE DI CAMPOBASSODomenica 6 settembre u.s. la Speciale CIS per soli Cocker Inglesi e Americani, nell’ambito dell’Expo Internazionale di Campobasso, aveva un giudice d’eccezione: Marion Spavin, allevatrice inglese prin-cipalmente di Beagle, e in passato anche di Cocker, ma soprattutto una delle più apprezzate e richieste giudici d’oltremanica, che però in Italia non aveva ancora mai giudicato le nostre razze. La partecipazio-ne è stata più che buona per una Speciale del centro-sud. Sui 47 Inglesi si sono imposti su tutti due Francini: BOB al fulvo Francini’s More Than My Love (poi anche 1° nel gruppo e 2° nel BIS), BOS alla blu roana Francini’s Viola Fiorentina. Tra i 9 Americani presenti le scelte della giudice sono cadute su due neri: il maschio Carfi Michael come BOB e la femmina Jupiter’s Imagine Heaven della socia Fede-rica Villicich-Jupiter quale BOS.Cocker Spaniel Inglese (47)Maschi Fulvi. Cl.Lav. 1° Cac - Tobia - Al. Zanon - Pr. Fortuna; Cl.Camp. 1° Cacib e BOB - Francini’s More Than My Love - Al./Pr. Francini. Femmine Fulve. Cl.Giov. 1° Mb - Francini’s My Life - Al./Pr. Francini;Cl.Lav. 1° R/ Cac e R/Cacib - Francini’s Guess - Al./Pr. Francini.Maschi Neri. Cl.Giov. 1° Mb - Flayers Xpress Mail - Al. Saarinen (SF) - Pr. Franzoni; Cl.Int. 1° Ecc - Francini’s Everlasting - Al. Francini - Pr. Fioravanti;Cl.Lib. R/ Cac - Bencleuch Bristol Ombues - Al. McLaren (UK) - Pr. Plaza Reyes (E); Cl.Camp. 1° Ecc - Rolling Stone di Casa Buono - Al. Buono - Pr. Luciani.Femmine Nere. Cl.Jun. 1° Mp - Jessica di Casa Buono - Al. Buono - Pr. Ruggero; Cl.Int. 1° Ecc - Francini’s Wendy - Al. Francini - Pr. Caciorgna;Cl.Lav. 1° Mb - Almaleo Electra Storm - Al. Fran-zoni - Pr. Ferrara; Cl.Lib. 1° Ecc e R/ Cac - Francini’s Cipria - Al./Pr. Francini.Maschi Altri Colori. Cl.Int. 1° Ecc - Angel of the Dark del Re di Danari - tri/r - Al. Dalla Vec-chia - Pr. Cirillo; Cl.Lav. 1° R/ Cac - Zaunkönig vom Schloss Hel-

Speciale Campobasso

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lenstein - b/n - Al. Bollinger (D) - Pr. Majolino; Cl.Lib. 1° Cac - Francini’s Amarcord - b/r - Al./Pr. Francini; Cl.Camp. 1° R/Cacib - Francini’s Pruno - b/r - Al./Pr. Francini.Femmine Altri Colori. Cl.Giov. 1° Ecc - Pretty delle Grandi Querce - b/r - Al./Pr. Giusti; Cl.Lav. 1° Cac - My Decamerone United Spots - b/r - Al. Grishko (UA) - Pr. Stefani;Cl.Lib. 1° Cac - Francini’s Romance - b/r - Al./Pr. Francini;Cl.Camp. 1° Cacib e BOS - Francini’s Viola Fiorentina - b/r - Al./Pr. Francini.Miglior Coppia - Roxicocker Paladino e Odu di Susanna.Cocker Americano (9)Maschi. Cl.Int. 1° R/ Cac e R/Cacib - Edoardo - n - Al. Besati - Pr. Saliceti; Cl.Lib. 1° Cac, Cacib e BOB - Carfi Michael - n - Al./Pr. Lozano Perez (E).Femmine. Cl.Giov. 1° Ecc - Carfi Biscuit - f - Al. Lozano Perez (E) - Pr. Salvadori-Brizzi; Cl.Int. 1° R/Cac e R/ Cacib - Carfi Electra - f - Al. Lozano Perez (E) - Pr. Giglio;Cl.Lib. 1° Cac, Cacib e BOS - Jupiter’s Imagine Heaven - n - Al. Salina Borello (CH) - Pr. Villicich-Jupiter.RADUNO DI PARMAIl 13 settembre u.s. il CIS ha organizzato per la prima volta, a San Michele Tiorre (Parma), presso il Centro Cinofilo San Michele, un raduno sperimentale senza CAC e senza punti per la Giovane Promessa, riserva-to ai soli Cocker Inglesi. In Inghilterra lo avrebbero chiamato “Club Open Show”, noi invece lo abbiamo battezzato “English Cocker Days”, perché ne vor-remmo organizzare anche altri, su altre razze tutelate dal Club. E poi perché, oltre al Raduno, il program-ma prevedeva numerose interessanti iniziative, distri-buite tra il sabato e la domenica: un corso di toelet-tatura, uno di addestramento al riporto, una confe-renza sulle patologie ereditarie dei Cocker e sull’ere-ditarietà dei colori e una rassegna di stalloni e fattrici. Ottima la partecipazione di soci e appassionati, an-che alla cena sociale del sabato sera. Il Raduno era giudicato da Mrs. Karin Staaf (“Backhill’s”), arrivata dalla Svezia. Sui 60 Cocker a catalogo BOB è risulta-to il blu/roano Francini’s Pruno, BOS la blu/roana Francini’s Romance. Il Trofeo Challenge, offerto dal dott. Giovanni Majolino, per il miglior stallone/fat-trice assoluto è andato alla fulva Francini’s Dolce Amore. Altri premi erano in palio per la miglior te-sta, il miglior movimento e la migliore toelettatura.Cocker Spaniel Inglese (60)Maschi Fulvi. Cl.Giov. 1° Ecc - True Gentle-man Mano Mamelis - Al. All.to Memelis - Pr. Lon-ghi; Cl.Int. 1° Ecc, M M Fulvo Sammy - Al. Chirivi - Pr. Moruzzi; Cl.Lib. 1° Ecc - Flexman della Giuliana - Al. Zana-si - Pr. Luciani; Cl.Camp. 1° Ecc - Francini’s More Than My Love - Al./Pr. Francini.Femmine Fulve. Cl.Jun. 1° P - Ariel - Al. Niccioli - Pr. Poroli; Cl.Camp. 1° Ecc e M F Fulva - Francini’s Dolce Amore - Al./Pr. Francini.Maschi Neri. Cl.Giov. 1° Ecc - Hurricane - Al./Pr. Pasquali; Cl.Int. 1° Ecc - Francini’s Everlasting - Al. Francini

- Pr. Fioravanti; Cl.Camp. 1° Ecc e M M Nero - Weeping Willow’s Volvic - Al. Raquin (F) - Pr. Opris.Femmine Nere. Cl.Baby 1° Mp - Francini’s Margot - Al. Francini - Pr. Farenga; Cl.Jun. 1° Mp - Asia - Al./Pr. Niccioli;Cl.Giov. 1° Ecc e M F Nera - Roxicocker Kia Soul - Al./Pr. Opris;Cl.Lib. 1° Ecc - Roxicocker Luna - Al./Pr. Opris.Maschi Altri Colori. Cl.Baby 1° Mp e Mi-glior Baby - Northworth Born By Bear - b/r - Al. Kauhanen (SF) - Pr. Longhi;Cl.Jun. 1° Mp e M J - Charbonell Hop’n’ Skip - b/r - Al. Platt (UK) - Pr. Carminati; Cl.Giov. 1° Ecc - Francini’s Aslam - tri/r - Al. Francini - Pr. Cioffi; Cl.Int. 1° Ecc - Marveil Elvis Presley - b/r - Al./Pr. All.to Marveil; Cl.Lib. 1° Ecc e - Francini’s Amarcord - b/r - Al. Francini - Pr. Vergne Malard (F); Cl.Lav. 1° Ecc - Zaunkönig vom Schloss Hellen-stein - b/n - Al. Bollinger (D) - Pr. Majolino; Cl.Camp. 1° Ecc, BOB - Francini’s Pruno - b/r - Al./Pr. Francini.Femmine Altri Colori. Cl.Baby 1° Mp - Northworth Be Queen Been - b/n - Al. Kauhanen (SF) - Pr. Majolino-Kauhanen; Cl.Jun. 1° Mp - Roxicocker Lambada - n/f - Al. Opris - Pr. Querci; Cl.Giov. 1° Ecc e M G - Francini’s Dark Lady - b/r - Al. Francini - Pr. Parigi; Cl.Lib. 1° Ecc - Gogo Lolita della Magica Romana - n/f - Al./Pr. Marzani;Cl.Camp. 1° Ecc, MF Altri Colori, BOS - Fran-cini’s Romance - b/r - Al./Pr. Francini.ProgenyMaschi Neri/Fulvi con progenie. 1° - We-eping Willow’s Volvic - n - Al. Raquin (F) - Pr. Opris - con Roxicocker Lorelai, Roxicocker Luna, Roxico-cker Ebony Eyes, Roxicocker Kia Soul, Roxicocker Paladino, Roxicocker Lambada, Roxicocker Everla-stinglove, Roxicocker Irish Scotch. Maschi Pluricolori con progenie. 1° - Francini’s Divo - b/n - Al./Pr. Francini - con Franci-ni’s Amarcord, Francini’s Obre, Francini’s Romance, Francini’s Insolita. Femmine Nere/Fulve con progenie. 1° e Trofeo Challenge Best Progeny - Francini’s Dolce Amore - f - Al./Pr. Francini - con Francini’s Dolcevi-ta, Francini’s Mylife, Francini’s Morelove. Femmine Pluricolori con progenie. 1° - Marveil Bloomingbloom - b/r - Al. All.to Marveil - Pr. Longhi - con Argentea, Aladin, Margot. RADUNO DI NAPOLISabato 26 settembre u.s. si è svolto a Napoli, negli stupendi padiglioni del Complesso Zeno a Ercolano con vista sul golfo, l’ormai tradizionale Raduno CIS per il Sud Italia, aperto a tutte le nostre razze. Giudi-ce per l’occasione l’avvocato Paolo Dondina che ha espresso pareri molto favorevoli sia sull’attività del nostro Club che sulla qualità dei soggetti giudicati. Negli Inglesi BOB è risultato anche questa volta il maschio blu roano Francini’s Pruno (poi anche BIS del Raduno); BOS la femmina nera Francini’s Cipria, entrambi della socia Angela Francini. Miglior Giova-ne della razza e anche BIS Giovani la femmina fulva Francini’s My Life, della stessa proprietaria. Negli Americani si sono imposti due giovani entrambi dell’All.to Special Blend: BOB al nero Truly Your’s Give Me A Choice, BOS alla platino Zilk’s Special Blend. Nei Cao de Agua Portoghesi il BOB è andato al maschio Aimone do Lusiadas della socia Fabiana Bazzani, BOS ad Asia. Presente infine un solo Clum-ber che è risultato BOB: la femmina Clussexx Be Delicious.Clumber Spaniel (1)Femmine. Cl.Int. 1° Cac e BOB - Clussexx Be Delicious - Al. Johnson-Haverick-Taylor-Ford (USA) - Pr. Johnson-Hubbard-Politi.Cocker Spaniel Inglese (35)Maschi Fulvi. Cl.Giov. 1° Ecc - Francini’s Renoir - Al. Francini - Pr. Monti; Cl.Int. 1° Cac - Pachoulibyalmaleo - Al. Chirivi -

Pr. Franzoni; Cl.Camp. 1° Ecc e M M Fulvo - Francini’s More Than My Love - Al./Pr. Francini.Femmine Fulve. Cl.Giov. 1° Ecc, BIS Gio-vani - Francini’s My Life - Al./Pr. Francini;Cl.Lib. 1° Ecc - Francini’s Magnolia - Al. Francini - Pr. Franzoni. Maschi Neri. Cl.Giov. 1° Ecc - Flayers Xpress Mail - Al./Pr. Saarinen (SF); Cl.Int. 1° Ecc e M M Nero - Francini’s Everlasting - Al. Francini - Pr. Fioravanti.Femmine Nere. Cl.Int. 1° Mb - Francini’s Wendy - Al. Francini - Pr. Caciorgna;Cl.Lav. 1° Mb - Almaleo Electra Storm - Al. Fran-zoni - Pr. Ferrara; Cl.Lib. 1° Cac, e BOS - Francini’s Cipria - Al./Pr. Francini.Maschi Altri Colori. Cl.Lav. 1° Cac - Ser-gent Pepper - b/r - Al. Mysnichenko - Pr. Stefani; Cl.Lib. 1° R/ Cac - Francini’s Obre - b/r - Al./Pr. Francini;Cl.Camp. 1° Ecc, M M Altri Colori, BOB e BIS - Francini’s Pruno - b/r - Al./Pr. Francini.Femmine Altri Colori. Cl.Giov. 1° Ecc - Almaleo Eva Kent - b/r - Al. Franzoni - Pr. Mantero; Cl.Lav. 1° Cac - Francini’s Romance - b/r - Al./Pr. Francini; Cl.Lib. 1° Ecc - Francini’s Joresse - b/r - Al./Pr. Francini; Cl.Camp. 1° Ecc e M F Altri Colori - Francini’s Chiquitadiecielode - b/r - Al. Francini - Pr. Franzoni.Cocker Americano (11)Maschi. Cl.Giov. 1° Ecc e BOB - Truly Yours Give Me A Choice - n - Al. Hansen (DK) - Pr. All.to Special Blend; Cl.Lib. 1° Cac - Carfi Michael - n - Al./Pr. Lozano Perez (E).Femmine. Cl.Giov. 1° Ecc e BOS - Zilk’s Special Blend - f - Al. Ringsted (S) - Pr. All.to Special Blend; Cl.Lib. 1° Cac - Clussexx Marechal Poison Ivy - p - Al. Johnson-Hubbard (USA) - Pr. Villicich-Jupiter.Cao de Agua Portugues (4)Maschi. Cl.Lib. 1° Cac e BOB - Aimone do Lusiadas - Al./Pr. Bazzani.Femmine. Cl.Int. 1° Cac e BOS - Asia - Al./Pr. Bacchilega.

CLUB ITALIANO SPANIELVIA S.BARTOLOMEO 6-C/O G.B.TABO'16030 SORITel. 0185-700470 Fax. 0185-700470

SU RICHIESTA DEL CONSIGLIERE DI NOMINA ENCI IN SENO AL CONSIGLIO

DIRETTIVO DELLA SAS

Assemblea dei soci SAS“I Consiglieri rimasti in carica dopo le dimissioni della maggioranza del Consiglio Direttivo della SAS avvenute il 23 luglio 2009, in data 12 settembre hanno deliberato che l’Assemblea generale dei Soci sarà convocata per rieleggere le Cariche Sociali sabato 12 dicembre 2009 in prima convocazione alle ore 10 ed in seconda alle ore 11.Ai sensi dello statuto, l’Assemblea avrà luogo in loca-lità della Provincia di Roma all’indirizzo prossima-mente definito dagli Uffici SAS e indicato nella car-tolina di convocazione”.

Raduno di Napoli

Raduno di Parma

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BRACCHI - Dora 5ª (L.I.R., 391, 1895) e Dora 4ª (L.I.R., 378, 1896), del CANILE DI TREGOLO.

1890, Diego Ossolano, Bracco leggero bianco-arancio del CANILE OSSOLANO.

Copertina 11-2009.indd 3 22/10/2009 14.18.03

Page 59: INC novembre 2009

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