provincia latina n.6

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Trimestrale della Provincia di Latina Anno III n° 6 - II trimestre 2009 www.provincia.latina.it FUORI DALLA CRISI Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% /LT/

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Periodico della Provincia di Latina

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Trimestrale della Provincia di Latina

Anno III n° 6 - II trimestre 2009www.provincia.latina.it

FUORI DALLA CRISI

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COMUNICARE CON LA PROVINCIA

Internet: www.provincia.latina.itPagina 550 Televideo Rai Tre Lazio

Ufficio stampa Tel 0773.401226 Fax 0773.401251Redazione “Provincia Latina” Tel 0773.401231

E-mail: [email protected]“Provincia Latina” è disponibile in PDF su:

www.provincia.latina.it

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Anno III n° 6 - II Trimestre 2009Registro Stampa

n°848 del 18/02/2006 Trib. Ord. Latina

Tiratura 30.000 copieDirettore

Armando CusaniDirettore Responsabile

Everardo LongariniDirezione e Redazione Via Costa,1 - 04100 Latina

Tel 0773.401.231 Fax 0773.401.251Stampa

Global Stampa SRL Via Angelo della Pergola 00100

Roma(finito di stampare il 4 aprile 2009)

TestiClaudia Paoletti, Everardo Longarini, Stefano D’Arcangelo, Ciro Ambrosino

FotoClaudia Paoletti, Everardo Longarini,

Fabrizio Cardinale, Archivio Provincia di Latina

Progetto Grafico Fabrizio Cardinale

*E’ consentita la riproduzione dei testi purchè ne sia citata la fonte

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Internetwww.provincia.latina.it

TelevideoRaitre Lazio pag. 550

Ufficio StampaTel. 0773.401.226Fax 0773.401.251

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PROVINCIA LATINA | SOMMARIO

Trimestrale della Provincia di Latina

Anno III n° 6 - II trimestre 2009www.provincia.latina.it

FUORI DALLA CRISI

Post

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ne S

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Abb

onam

ento

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- 70

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COMUNICARE CON LA PROVINCIA

Internet: www.provincia.latina.itPagina 550 Televideo Rai Tre Lazio

Ufficio stampa Tel 0773.401226 Fax 0773.401251Redazione “Provincia Latina” Tel 0773.401231

E-mail: [email protected]“Provincia Latina” è disponibile in PDF su:

www.provincia.latina.it

7 L’ISTRUZIONE È LA LEVA DELLO SVILUPPO

9 UNA SCUOLA D’ECCELLENZA

12 LA RIVOLUZIONE CULTURALE DELLA PROVINCIA

15 LA FORMAZIONE TORNA PROTAGONISTA

21 UN TERRITORIO ORGANIZZATO IN DISTRETTI

28 FONDO SOCIALE EUROPEO

5 DISABILITÀ E LAVORO

FUORI DALLA CRISI

33 PRIORITÀ ALLE AZIENDE IN ROSA

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NNome e Cognome:

Indirizzo e n. civico:

Comune:

Email:

Firma:

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PRIVACY: Ai sensi dell’art. 13 del d. lgs. 196/03 si informa che i dati personali che verranno forniti attraverso la compilazione del modulo saranno utilizzati per l’invio della rivista “Provincia Latina” e per informarvi sulle principali iniziative dell’Ente. Il conferimento dei dati è facoltativo, ma in loro assenza non sarà possibile dare attuazione alla vostra richiesta. Ai dati, conservati su supporto magnetico, avranno accesso i dipendenti della Provincia che allo scopo sono stati incaricati del trattamento. I dati verranno comunicati esclusivamente al fornitore del servizio di etichettatura e di imbustamento della rivista, che è stato nominato responsabile del trattamento. Si rammenta che ai sensi dell’art. 7 del d. lgs. 196/03, l’interessasto ha il diritto ad avere conferma dell’esistenza di dati che lo riguardano, di rettificarli o aggiornarli, di cancellarli o di opporsi per motivi leggittimi al loro trattamento. In particolare, se desiderate cancellare o modificare i vostri dati, è sufficiente comunicarlo con una mail all’indirizzo [email protected] o al numero di fax 0773.401251. Titolare dei dati è ad ogni effetto di legge la Provincia di Latina - Via Costa, 1 - 04100 Latina.

Negli ultimi anni, anche in virtù delle riforme co-stituzionali, le Province hanno acquisito nuove e importanti competenze: politiche attive del lavoro, formazione, sviluppo locale, mobilità. Funzioni in cui più che i poteri contano l’auto-

revolezza, la credibilità, la capacità di aggregazione, l’attivazione di reti tra diversi soggetti, la produzione di vedute condivise su cui attivare Enti, istituzioni, soggetti pubblici e privati. Diverse esperienze positive sono state sperimentate da molti Comuni della nostra provincia, con i quali si è attuata la politica di “Governo vicino” fatto di sinergie, accordi, incontri e reale partecipazione. Inelu-dibile, in questo percorso di crescita, è stata l’assunzione di responsabilità nella formulazione delle proposte e la necessità di colmare il “deficit relazionale”, significativo proprio nel nostro contesto territoriale, caratterizzato da una proliferazione di attori pubblici e di soggetti portatori di micro-interessi e di micro-progettualità. Obiettivo prio-ritario del nostro lavoro è stato quello di promuovere una

maggiore e diffusa consapevolezza dell’identità della nostra Provincia, senza timori o reverenzialismi nei con-fronti delle istituzioni superiori (Governo, Regione) e del nostro territorio, sia nei confronti dei suoi rappresentan-ti, sia nei confronti di quanti ricoprono ruoli istituzionali e associativi a livelli superiori e favorire, in tal modo, il formarsi di scelte consapevoli e condivise per lo sviluppo del nostro territorio. Occorre, dunque, continuare, con il coraggio dell’ottimismo, su di un percorso di democra-zia sostanziale, tanto più necessaria, quanto più preca-rio appare l’attuale sistema politico troppo slegato dalla quotidianità. È estremamente importante, quindi, che il nostro territorio prosegua nel porre in campo energie e iniziative politiche sovracomunali congiunte, riguardanti soprattutto gli elementi di maggiore interesse per il rilan-cio dell’occupazione e dell’economia.

Everardo LongariniDirettore Responsabile

PROVINCIA LATINA | EDITORIALE

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IIl lavoro è un diritto sancito dalla Costitu-zione. Il lavoro è il luogo in cui ambizio-ne, legittimazione e accreditamento sociale trovano la propria espressione. Avere un impiego significa poter investire nel futuro,

avere delle prospettive, essere indipendenti. Su questo solco si è inserita l’azione della Provincia di Latina che ha studiato ed attuato una serie di

progetti “ponte” tra i giovani con disabilità e le imprese. Rispetto al passato in cui il disa-bile era considerato una persona da assistere è stata attuata una vera e propria rivoluzione culturale. Le pari opportunità sono state tradot-te in accesso reale al mondo del lavoro con la strutturazione di un percorso che va dalla for-mazione al collocamento mirato nelle aziende.

DISABILITÀ E LAVORODalla Provincia il ponte per il futuro

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Lavoratori della Fattoria solidale del Circeo

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La Provincia, in linea con quanto previsto dalla riforma del ser-vizio lavoro e dei centri per l’impiego, ha contribuito ad incen-tivare esperienze di tirocinio, di borsa lavoro, di integrazione lavorativa per giovani con disabilità; ha studiato procedure per quanto possibile omogenee coniugandole con percorsi qualita-tivamente efficaci; ha incentivato la stipula di intese o accordi di programma che, a livello territoriale, unissero le forze accomuna-te dall’interesse di promuovere una vera e non pietistica cultura dell’integrazione; ha attivato un leale rapporto con le imprese, non più viste unilateralmente come soggetti obbligati a collocare, ma piuttosto organizzazioni con cui avviare un dialogo nel quale l’obiettivo dell’inserimento fosse perseguito attraverso un progetto concordato e realizzato in modo paritario. Questo processo ha favorito il radicamento di una cultura del-l’integrazione e di una modalità di lavoro per e con le persone disabili che mira prima di tutto ad evitare l’abbandono a se stessi e alle famiglie a conclusione del ciclo scolastico e formativo.Il percorso dell’integrazione che comincia nella scuola non si esaurisce col completamento dell’obbligo scolastico ma può pro-seguire con risultati soddisfacenti se vengono sviluppati percorsi di formazione che hanno come orizzonte il collocamento lavora-tivo e che si fondano sulla massima valorizzazione delle capacità potenziali o residue, sul potenziamento delle attitudini, sulla at-tenta considerazione delle aspirazioni dei potenziali lavoratori. Tra i progetti dell’amministrazione provinciale c’è quello della “Fattoria Solidale del Circeo” che con l’Agenzia Latina Forma-zione e lavoro ha finanziato un progetto che ha permesso a una trentina di ragazzi di imparare a lavorare nel settore dell’agri-coltura. Questo a dimostrazione del fatto che le scelte operate dalla Provincia si sono basate su un attento monitoraggio del territorio e delle esigenze delle imprese che vi operano. Le per-sone in cerca di occupazione non possono semplicemente essere considerati numeri da avviare a qualsivoglia lavoro, ma uomini

e donne con una storia che hanno il diritto di essere proposti alle imprese per andare a ricoprire ruoli idonei alle loro capacità e aspirazioni. La Fattoria Solidale del Circeo, è una fattoria sociale, cioè una Fattoria che sperimenta una agricoltura etica e solidale, che dà la possibilità di vivere e lavorare a contatto con la natura anche e soprattutto a chi da questa attività ne trae un beneficio per la propria salute. L’incontro tra i rappresentanti della Fattoria solidale del Circeo e la Provincia, avvenuto nel 2007, ha portato alla nascita del corso per “addetto polivalente in agricoltura e di fattoria sociale”. In quest’ottica si sono sviluppate le attività imprenditoriali della fattoria: da un lato la coltivazione destinata alla fornitura di tipo industriale e in quest’ottica rientra l’accordo con la Unilever Fin-dus con la quale è stato concluso un accordo per la fornitura di verdure e ortaggi destinati alla surgelazione, accordo nel qua-le vengono riconosciute condizioni particolarmente agevolate tenendo conto dei suoi specifici scopi. D’altra parte la Fattoria solidale del Circeo ha progettato di proporre sul mercato dei pro-dotti a marchio. Il marchio ha lo scopo di dare al consumatore la possibilità di scegliere non solo un prodotto buono e genuino ma che abbia anche un valore etico. In questo modo si può fare una spesa che non sia soltanto utile per il corpo ma anche buona per lo spirito. Il successo riscontrato, che non fa leva sui numeri ma sulla sod-disfazione espressa dai ragazzi e dalle loro famiglie, è stata la prima barriera architettonica abbattuta nella società e nella cul-tura di questo territorio per un’integrazione paritaria di chi non è diverso ma ha diverse capacità, attitudini e quindi possibilità occupazionali.

Armando CusaniPresidente della Provincia di Latina

Lavoratori della Fattoria Solidale del Circeo

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L’ISTRUZIONEÈ LA LEVADELLO SVILUPPOScuola, innovazione e politiche attive sul lavoro per uscire dalla crisi

Lo sviluppo non è fatto solo di imprese è fatto prima di tutto di persone. Per tornare allo svi-luppo si deve puntare sulla formazione, sulla creazione di professionalità specializzate, ca-paci di “ricapitalizzare” la propria esperienza

sul territorio. C’è bisogno di un sistema di saperi che parta dalla diffusione del diritto d’accesso all’istru-zione, su riferimenti organizzativi solidi e continue sperimentazioni. È questa la logica delle politiche attive messe in campo dalla Provincia di Latina nella formazione. Obiettivo? Dare risposte alla richiesta di specializza-zione che viene dalle imprese ed al bisogno di lavoro

dei giovani. Come ci si prepara al lavoro? Studiando. Il compito delle amministrazioni locali è di investire sulla scuola, di scommettere sulla forma-zione, cercando nel territorio le opportunità. Vince chi è formato, chi ha qualcosa da dare al mer-cato del lavoro. La Provincia di Latina ha puntato sul-l’innalzamento degli standard qualitativi dell’offerta formativa del territorio. La maggiore integrazione tra Enti locali e scuola è stata possibile grazie al dialogo costante tra i soggetti pubblici e la capacità di interagire con le imprese, i sindacati, le associa-zioni di categoria. Bisogna conoscere il presente, il mercato del lavoro che c’è, per pensare al futuro.

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I percorsi formativi (dalle scuole superiori fino all’univer-sità) non possono svilupparsi prescindendo dalle carat-teristiche economiche delle comunità. Innalzare il livello di partecipazione è una sfida che la Provincia di Latina, in linea con il Titolo V della Costituzione, ha accettato rendendosi protagonista di un processo di governance del territorio basato sul principio di sussidiarietà, adegua-tezza, differenziazione. La scuola in Provincia di Latina impegna quasi 9.000 addetti tra personale docente e non docente. È la “prima azienda”, per numero di addetti, del territorio. Piano d’azione tra Provincia e Ufficio Scolastico Provinciale Con l’accordo di programma, sottoscritto tra Provincia e USP è nato un piano di integrazione delle risorse e delle competenze. L’obiettivo è quello di ottenere una più effi-cace programmazione territoriale degli interventi a sup-porto delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado e di sostenere la qualità dell’offerta formativa. Nell’ambito dell’accordo sono ritenute prioritarie: la formazione dei docenti, l’orientamento professionale degli studenti, l’inte-grazione di alunni stranieri, l’educazione civica, il disagio e la dispersione scolastica, la valorizzazione dell’eccellen-za. La qualità è “misurabile” grazie alla possibilità per i diversi istituti scolastici, con il sostegno della Provincia, di avvalersi delle certificazioni che attestano i livelli dell’of-ferta formativa. Il V bilancio mostra chiaramente il segno del cambiamento strutturale che abbiamo voluto sin dal primo anno, fondando tutta la nostra azione sul “princi-pio di sussidiarietà”. Vi si legge chiaramente l’attenzione rivolta al territorio e ai nostri Comuni, specialmente quelli più piccoli, ai quali non abbiamo fatto mancare il soste-gno con misure innovative a loro dedicate, basti pensare al “Fondo di sviluppo per i piccoli Comuni” o al “Fondo per la progettualità”. Altrettanto chiaramente traspare l’impegno per il sociale, laddove sono ormai diventate

“strutturali” misure come Provincia solidale, o gli Angeli Custodi, che ci hanno permesso di sostenere e aiutare chi è in condizioni di difficoltà. Sulla viabilità e le politiche per la scuola più delle parole, sono sufficienti alcuni dati oggettivi che segnano in maniera incontrovertibile la mi-sura del nostro impegno:- 59,4 milioni di Euro di interventi di viabilità, di cui 34 milioni di opere ultimate e 25,4 già finanziate ed in corso di realizzazione;- 56,9 milioni di Euro di interventi per le nostre scuole, di cui 21,8 milioni di opere ultimate, e 35,1 già finanziate ed in corso di realizzazione.Potremmo continuare con lo sport e il programma “Un campo in ogni Comune” che ci ha permesso di program-mare e realizzare più di 25 impianti nel nostro territorio; i progetti messi in campo per la valorizzazione e l’im-plementazione dei distretti produttivi, dell’economia del mare o delle risorse connesse all’agricoltura e al turismo.L’ambiente è uno dei fronti verso i quali maggiormente si è concentrato il nostro impegno, lo testimoniano i program-mi per l’implementazione della raccolta differenziata, il “Piano provinciale per l’utilizzo delle energie alternative”, l’Agenzia del mare o la metanizzazione. Inoltre, sin dal programma di governo, abbiamo chiaramente espresso la nostra volontà di chiudere il ciclo dei rifiuti in ambito provinciale, con la fine del commissariamento e il ritorno ai poteri ordinari. Molto altro ci sarebbe da dire, quello che vogliamo ri-badire è la volontà di presentarci ancora una volta, coe-rentemente, ai nostri concittadini in maniera leggibile e trasparente. La volontà di manifestare il lavoro svolto, le scelte operate, le responsabilità assunte al di la della fred-da enunciazione dei numeri e dei programmi ministeriali. Nell’intento di dare compiutezza alle pratiche di demo-crazia diretta fondate in principal modo sulla trasparen-za, sulla partecipazione e sulla condivisione. Abbiamo operato scelte ponendo i cittadini al primo po-sto. Saranno loro a valutare la bontà di quanto fatto.

Uno dei 25 impianti sportivi polivalenti realizzati sul territorio provincialePannelli fotovoltaici installati su un istituto scolastico provinciale

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Il raccordo con le università che operano sul territorio (La Sapienza di Roma, area nord della provincia, università di Cassino, area centro sud) ha consentito l’attivazione di bor-se di studio finalizzate all’approfondimento di temi legati al territorio e alla sua crescita. Per questo è nata la Scuola di

Eccellenza universitaria Tullio Levi Civita per coltivare i talenti e investire con borse di studio sulle loro potenzialità.

UNA SCUOLA DI ECCELLENZAPER COLTIVARE TALENTIAlloggi e borse di studio agli studenti più meritevoli

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L’ambizioso progetto è stato messo in campo dall’omoni-ma “Fondazione Tullio Levi Civita” nata a maggio dello scorso anno, per volontà della Provincia di Latina e dei Comuni di Cisterna e Sperlonga, per la diffusione e lo sviluppo della cultura scientifica. La Fondazione, senza scopo di lucro, ha due sedi, una a Cisterna, nella palaz-zina 5 dell’area ex Nalco, l’altra a Sperlonga, in accor-do tra i Comuni in qualità di soci fondatori. Partendo da Cisterna, la Scuola d’Eccellenza universitaria, selezione-rà gli studenti più meritevoli, metterà a loro disposizione un alloggio e una borsa di studio annuale per la durata della loro istruzione superiore nel campo scientifico. Le lezioni saranno impartire da docenti di fama naziona-le e internazionale che si metteranno a disposizione dei ragazzi e che controlleranno annualmente i loro profitti. I posti di studente dimorante e le borse di studio sono at-tribuite per mezzo di un concorso pubblico che prevede

l’assegnazione di 6 posti nell’alloggio della palazzina ex Nalco e 10 borse di studio. Il concorso per 6 posti di “studente dimorante” è riservato sia alle matricole che abbiano conseguito la maturità con una votazione di almeno 90/100 che agli studenti iscritti a un qualsiasi anno di corso di facoltà di indirizzo tecnico scientifico di qualsiasi Università attiva nella regione Lazio. Dieci borse di studio da 1.500 euro ognuna saranno invece erogate per sostenere economicamente gli studenti più meritevoli. Ai vincitori del concorso sarà assegnato l’al-loggio nei locali della Scuola nella palazzina dell’area ex Nalco di Cisterna; essi saranno tenuti al pagamento di una retta mensile, da versare nelle casse della Fonda-zione, per contribuire alle spese di gestione della Scuola di Eccellenza Universitaria. Solo i più meritevoli saranno esonerati dal pagamento della retta, trimestre per trime-stre. Inoltre sarà prevista una ulteriore borsa di studio di

Palazzo Caetani (Cisterna), sede della Fondazione Tullio Levi Civita

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1500 euro annui per coloro che superino almeno l’80% dei crediti previsti dal loro piano di studi con una media di almeno 27/30 e ogni prova di valutazione organiz-zata dal “Comitato dei Garanti” con una votazione di almeno 27/30. «La nascita della Scuola d’Eccellenza Universitaria “Tullio Levi Civita” - spiega il Presidente Ar-mando Cusani - è la risposta della provincia di Latina al-l’appello del Capo dello Stato. Il Presidente della Repub-blica, Giorgio Napolitano, nel discorso per la cerimonia conclusiva delle celebrazioni del settimo centenario della fondazione dell’Università di Perugia si è rivolto a tutte le forze responsabili del Paese affinché si impegnino a difendere, potenziare, valorizzare tutte le risorse di ca-pitale umano evitando la dispersione di talenti e risultati troppo spesso sottovalutati. La ricerca e la formazione sono la leva dello sviluppo, ha detto il Presidente della Repubblica, lo sono, ha aggiunto, soprattutto di fronte

alla crisi internazionale. Lo sviluppo è sempre più fonda-to sulla conoscenza e sull’innovazione. Senza queste ri-sorse le nostre economie non potranno reggere alla com-petizione mondiale. È una verità incontestabile. In Italia le Università sono sottofinanziate e dal finanziamento alle Università dipende la qualità della massima istituzio-ne formativa del nostro Paese. L’Italia ha meno laureati del Cile. Secondo l’Ocse siamo il fanalino di coda, con medie al di sotto del Messico, insieme a Brasile, Turchia, Repubblica Ceca e Slovacchia. Da noi il tasso d’abban-dono è il più alto tra i paesi dell’Ocse e gli indici di spesa per studente universitario, 8.026 dollari, è al di sotto del-la media, che si attesta intorno agli 11.512 dollari. Non abbiamo scuse. Dobbiamo investire nell’Università, nella formazione, dobbiamo scongiurare la fuga dei cervelli dal nostro Paese, altrimenti il motore dell’economia non ingranerà mai la marcia giusta».

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LLa scuola va aiutata a riformar-si. La cultura, la scienza e il contesto sociale cambiano. In un momento di incertezza e disorientamento sulle scelte da

compiere per il futuro, come quello che riguarda il percorso scolastico per

i propri figli, è determinante analizza-re e individuare i settori economici di punta del territorio su cui si opera e in cui si vive. In provincia esistono scuole tecniche di alto livello che hanno già sviluppato collegamenti e sinergie con le imprese.

LA RIVOLUZIONE CULTURALEDELLA PROVINCIA DI LATINALa “nuova scuola”, il protagonismo delle comunità

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Percorsi formativi che non possono prescindere dal-la consapevolezza delle vocazioni di questa provincia: l’agroalimentare, chimico farmaceutico, cantieristica navale, turismo. L’obiettivo della Provincia di Latina, in linea con quanto previsto dal programma di governo del presidente Armando Cusani, è di potenziare questa collaborazione, nella consapevolezza che è dall’edu-cazione tecnica che è nato lo sviluppo industriale di questo territorio, la sua “cultura industriale”. In questa collaborazione continua ad essere essenziale l’aggior-namento continuo del progetto di formazione degli stu-denti, che saranno i tecnici e gli imprenditori di domani. La Provincia di Latina ha raccolto gli indirizzi program-matici nazionali e regionali ed ha lavorato su diver-si livelli a partire dalle infrastrutture scolastiche, sulle

quali ha investito ingenti risorse per la messa in sicu-rezza, l’ammodernamento, la manutenzione ordinaria e straordinaria, l’allestimento di nuovi laboratori spe-cialistici. Sono state destinate risorse alla realizzazio-ne di nuovi edifici anche con l’ausilio di imprenditori privati (project financing). Il tutto tenendo ferme le ri-sposte alle esigenze scolastiche quotidiane. Interventi importanti, in termini finanziari, sono stati attivati per la promozione di forme alternative di produzioni ener-getiche con l’installazione, in corso, in molte scuole dei pannelli solari per la produzione di energia fotovoltaica. Quella messa in atto in questi anni è anche una vera e propria rivoluzione culturale che rompe il pregiudizio che vede negli istituti professionali delle scuole di serie “b” rispetto ai licei.

Rendering del progetto del nuovo istituto scolastico di Cisterna Pannelli fotovoltaici installati suli tetti delle scuole pontine

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Sul territorio ci sono scuole come il Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione Celletti, l’Isti-tuto Nautico e Commerciale Caboto, l’Istituto Professiona-le per l’agricoltura e l’ambiente San Benedetto, che con le loro strutture logistiche e tecniche, la loro esperienza, la loro storia sono all’avanguardia nel settore della forma-zione e del lavoro. Questi istituti hanno l’obiettivo primario di non lasciare a loro stessi i giovani al termine degli studi ma di ac-compagnarli sino all’inserimento nel mondo del lavoro. Questa provincia è nata dall’acqua e nel mare trova an-cora i suoi punti di forza. Lo sviluppo delle attività con-nesse come la cantieristica navale presenta oggi grandi potenzialità, ma è solo la parte più in vista di un contesto che si configura ricco di moltissime possibilità di cresci-ta, sono altre 50 le figure professionali necessarie per lo sviluppo di tale settore. Non da meno le prospettive di sviluppo offerte dall’agricoltura, settore primario della nostra economia e con prospettive di crescita nei setto-ri di eccellenza. L’Istituto agrario presenta due indirizzi (agrario e chimico e sette specializzazioni) la scelta di questi e l’eventuale implementazione deve essere frutto di analisi e di ricerca sulle potenzialità del territorio e sulle sue necessità lavorative e di sviluppo. Non bisogna tra-scurare tuttavia le potenzialità offerte dalle nuove colture e dalla ricerca della qualità e dei marchi di produzione.

L’Istituto alberghiero, dotato di strutture logistiche e tec-niche può diventare uno dei fiori all’occhiello di que-sta provincia, che presenta una spiccata vocazione tu-ristica e che fa dei servizi un settore in pieno sviluppo. Una scuola in grado di perseguire livelli di formazione elevati e formare una nuova classe di “imprenditori tu-ristici” e fornire all’industria turistica figure professionali di livello adeguato, inserendo, inoltre, nuove specia-lizzazioni che investono anche la sfera della cura del corpo e della salute, il tutto al fine di offrire una propo-sta di qualità, innovativa e rispondente alle nuove esi-genze del mercato e caratterizzante il nostro territorio. In tale contesto appare opportuno accennare anche al-l’Istituto Superiore di Studi Musicali, la materia di inse-gnamento rappresenta certamente un settore di nicchia rispetto alla formazione scolastica ma ricca di potenzia-lità e prospettive. L’alta formazione artistica, musicale e coreutica potreb-be rappresentare una ulteriore prospettiva di formazione professionale e sbocco lavorativo per i nostri ragazzi, in tale contesto si inserisce a pieno titolo il Conservatorio di Latina. Al riguardo si pensa alla realizzazione di una nuova sede più appropriata alle attività da svolgere, da realizzare con il progetto di finanza e su progettazione derivante da un concorso di idee internazionale.

L’agricoltura è un settore primario dell’economia pontina

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AAccanto alla formazione scolastica e alla infrastrutturazione, la Pro-vincia vuole offrire un raccordo più stretto con il mondo del lavoro, un legame tra scuola e impresa.

In tal senso sono state avviate iniziative legate alla formazione professionale in-

tesa come strumento della politica attiva del lavoro per favorire l’occupazione, la produzione e l’evoluzione stessa dell’or-ganizzazione del lavoro in armonia con il progresso scientifico e tecnologico, nel quadro degli obiettivi della programma-zione economica.

LA FORMAZIONE, LA CENERENTOLA CHE TORNA PROTAGONISTARipensare il rapporto tra domanda e offerta

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L’entrata in vigore della legge Moratti, ha aperto un nuo-vo scenario che rende necessario l’avvio di un processo di riorganizzazione del sistema regionale della formazione professionale e dell’istruzione. La legge Moratti assicura a tutti il diritto all’istruzione e alla formazione, l’attuazio-ne di tale diritto si realizza nel sistema dell’istruzione e nel sistema integrato tra istruzione e formazione professiona-le, con la possibilità di passare da un sistema all’altro. La Provincia di Latina, per raggiungere questo obiettivo, ha costituito con la Camera di Commercio di Latina, una società consortile per azioni, Agenzia “Latina Formazio-ne e Lavoro SpA Consortile”, con lo scopo di realizzare un sistema formativo territoriale finalizzato a garantire l’assolvimento del diritto/dovere all’istruzione/formazio-ne, ma anche e soprattutto alla sperimentazione di nuovi modelli formativi per un’offerta quanto più qualificata possibile.

Latina Formazione e Lavoro, raddoppiano gli iscritti In soli due anni di attività, l’Agenzia Formativa Provin-ciale ha raggiunto dei risultati eccezionali, sia numerica-mente che relativamente ai tempi di conseguimento degli stessi, senza trascurare la qualità del lavoro svolto. Al momento dell’avvio dell’Agenzia infatti, gli allievi che fre-quentavano i corsi ereditati dagli Enti preesistenti erano complessivamente meno di 300 su tutto il territorio pro-vinciale. In 24 mesi la società controllata dalla Provincia di Latina, con sede in via Piccarello, ha raddoppiato il numero degli iscritti agli specifici corsi finalizzati all’as-solvimento del diritto dovere all’istruzione e alla forma-zione, raggiungendo il numero di 600 allievi frequentanti e arrivando a erogare 30.750 ore annue di formazione, superando abbondantemente e con un anno di anticipo

Sede di Fondi della Latina Formazione Lavoro

Livio Mansutti, direttore Latina Formazione LavoroCucine nella sede della Latina Formazione Lavoro della ex-Ciapi

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l’obiettivo dei 500 allievi, indicato dalla Regione Lazio come livello dimensionale per le Agenzie Provinciali. La bontà dell’attività svolta dall’Agenzia è stata riconosciuta dalla stessa Regione Lazio, che ha deciso di affidare alla Provincia di Latina maggiori risorse per le specifiche atti-vità di istruzione e formazione. Inoltre è stata avviata da subito la progettazione e l’attuazione di percorsi specifici che gli Enti preesistenti non realizzavano: in particolare sono stati riattivati corsi a favore del settore turistico-al-berghiero, nell’impiantistica elettrica industriale e civile, nel settore della meccanica, senza tuttavia trascurare le attività dei servizi alla persona (uniche attività che si svol-gevano prima della nascita dell’Agenzia) e l’informatica. Di particolare rilevanza anche l’attenzione che l’Agenzia rivolge ai diversamente abili, avendo attivato nei Comuni di Aprilia e Latina due specifici percorsi: “Operatore Poli-valente Uffici e Servizi” e “Addetto Polivalente in Agricol-

tura Florovivaistica - Fattorie Sociali”, con interventi che prevedono, oltre alla parte di aula, attività di esercitazioni pratiche in collaborazione con realtà produttive del terri-torio, per favorire l’approccio al mondo del lavoro. Non solo. Dal febbraio 2007, l’Agenzia ha avviato e concluso entro i termini previsti tutti i progetti per il settore agricolo che le sono stati affidati, realizzando 1.450 ore di attività, di cui 1.200 di formazione diretta e 250 ore di attività di orientamento imprenditoriale sulle opportunità del merca-to e sul piano di sviluppo rurale, che hanno visto la par-tecipazione di oltre 120 tra imprenditori e operatori del settore. L’attività si è svolta su tutto il territorio provinciale, al fine di assicurare una più facile partecipazione da par-te degli allievi. Relativamente ai percorsi realizzati con l’obiettivo 3 sono stati avviati nell’insieme 23 interventi formativi attinenti l’informatica, la lingua inglese, la crea-zione di impresa, il marketing turistico e agroalimentare,

Fornire al settore turistico-alberghiero figure professionali adeguate è uno degli obiettivi dell’Agenzia di formazione provinciale

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nonché interventi ad integrazione dei curricula scolastici in collaborazione con alcuni istituti superiori della provin-cia di Latina. Nell’insieme i suddetti percorsi hanno visto il coinvolgimento di 375 allievi per 2.480 ore di formazio-ne. L’Agenzia è inoltre partner del Polo Formativo POLIS, Polo per l’Innovazione dei Sistemi Formativi Territoriali, insieme all’università “La Sapienza” di Roma, all’universi-tà di Cassino, alla Provincia di Roma, all’Enea, all’Albafor di Albano e ad altri enti e istituti superiori. Il Polo opera per l’alta formazione nel settore industriale con ricaduta su tre comprensori territoriali, Cassino, Colleferro e La-tina; l’Agenzia Provinciale assicura lo svolgimento delle attività sul territorio della provincia di Latina. In modo specifico l’Agenzia, nell’ambito del Polo, sta sviluppando un percorso di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore per “Tecnico superiore per la conduzione e la manuten-zione degli impianti”, di 1.200 ore, destinato a 20 allievi. Nell’insieme, quindi, l’Agenzia ha soddisfatto le esigenze di oltre 1.100 allievi che nel corso dell’attuale anno for-mativo hanno frequentato e frequentano tuttora i nostri percorsi, erogando 36.000 ore annue di formazione. L’Agenzia Provinciale, già dall’anno formativo in corso, ha inoltre riattivato percorsi formativi tecnici, di cui da tempo si sentiva la necessità, nel settore alberghiero, mec-canico ed elettrotecnico. È da sottolineare che per l’anno formativo 2008/09, c’è stata un’ulteriore evoluzione delle attività per meglio soddisfare le esigenze del sistema pro-duttivo del territorio provinciale e la continua evoluzione del mercato del lavoro, in un’ottica di innovazione e di miglioramento continuo.

Nuovi investimenti sulla formazione con il progetto Go.InL’orientamento rappresenta lo snodo indispensabile per sostenere i processi di apprendimento e di mobilità delle persone all’interno dei sistemi di istruzione, di formazio-ne e del lavoro, ma soprattutto è chiamato a svolgere un ruolo di primaria importanza nelle diverse fasi della vita attiva degli individui, anche come servizio specialistico esterno di supporto o sostegno a situazioni che richiedono particolari attenzioni. La scuola, così come è strutturata oggi, è capace di influi-re in maniera ancora troppo poco incisiva sulla mobilità sociale. È da questa considerazione che occorre ripartire, è questa la vera sfida delle istituzioni come la Provincia di Latina: lavorare per costruire una rete solida, un siste-ma teso ad eliminare le differenze sociali di partenza per puntare sullo sviluppo, alla crescita del proprio territorio. Attraverso il progetto GO.IN. “Sperimentazione di Politi-che di Governance per l’Innovazione del Sistema Formati-vo”, condotto e realizzato dalla Provincia è stato coinvolto “il mondo del lavoro” con l’obiettivo di stimolare le im-prese operanti nel territorio per farle diventare maggior-mente partecipi all’interno dei processi di formazione, condividendo e realizzando specifiche azioni, sia per la riqualificazione degli occupati e sia come offerta di tiro-cini finalizzati ad incrementare il bagaglio di competenze in possesso dei giovani e degli adulti del territorio. Nell’ambito del progetto sono stati realizzati 14 corsi per la riqualificazione di operatori in impresa; Tali percorsi sono

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stati realizzati direttamente dalle Associazioni Datoriali, con il supporto tecnico dell’Agenzia Latina Formazione e Lavoro” e sono stati rivolti a: Operatori del commercio, ristorazione e turismo; operatori delle imprese artigiane; operatori delle cooperative (sociali e di produzione e la-voro); operatori del settore industriale e assicurativo. Sono stati riqualificati circa 190 operatori relativamente a tematiche tecniche e specialistiche quali: la conformità legislativa ed ambientale; la conformità legislativa assi-curativa; la gestione della qualità e dell’uso dell’energie alternative; la sicurezza; le tecniche di trasformazione dei prodotti agroalimentari; la gestione della manutenzione. I percorsi su tematiche trasversali, molto richieste dalle aziende, hanno riguardato invece: il management azien-dale; le tecniche di lavoro in gruppo; le tecniche di comu-nicazione e marketing.Tirocini Formativi al femminileA fronte di una richiesta di partecipazione quantificata in 92 unità, sono state attivate 72 Borse Lavoro/Tirocini Formativi, della durata di tre mesi ciascuna, in imprese della Provincia di Latina. Le “Borse Lavoro” effettivamente portate a compimento nell’intero periodo previsto sono 68. Tirocini Formativi (disoccupati/inoccupati)A fronte di una richiesta di partecipazione quantificata in 76 unità, sono state attivate 48 Borse Lavoro/Tirocini For-mativi, della durata di tre mesi ciascuna, in imprese della Provincia di Latina, prevalentemente centrati su processi e settori che presentano opportunità occupazionali.Le “Borse Lavoro” effettivamente portate a compimento

nell’intero periodo previsto sono 43. I tirocini formativi sono stati realizzati in diversi settori, ma quello dove è stata registrata la presenza più significativa è nel settore industriale, informatico applicativo, progetta-zione industriale; meno rilevante in termini numerici ma altrettanto significativa l’attivazione in imprese artigiane, di cura ed assistenza alla persona, del commercio e turi-smo. In diversi casi i rapporti professionali tra le aziende e i tirocinanti hanno avuto un seguito al di là del periodo formativo. Indice questo di superamento degli obiettivi previsti dal progetto stesso. Anche i tirocini femminili hanno prodotto risultati positivi. Le ragazze che hanno beneficiato dell’esperienza han-no avuto successivamente accesso a ruoli professionali genericamente riservati agli uomini, quali: progettazio-ne industriale, progettazione informatica, management. Relativamente ai tirocini riservati a disoccupati e inoccu-pati, soprattutto per quelli attivati nel settore meccanico e industriale, l’esperienza ha consentito al tirocinante di entrare in contatto con l’azienda e per quest’ultima avere a disposizione una risorsa umana qualificata. La Provincia di Latina, quindi, attraverso lo strumento del-la gestione “in house”, ha voluto sperimentare una moda-lità di intervento che vede nella “innovazione dei processi di governance” il proprio obiettivo strategico. Il modello di governance individuato e sperimentato attraverso il progetto “GO.IN.” rappresenta una seria collaborazio-ne capace di migliorare le strategie di programmazione formativa.

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Il nuovo Centro per l’Impiego a CisternaUn nuovo Centro per l’Impiego a Cisterna. A dicembre scorso la Provincia ha concluso il restyling completo della sede in via Giovanni Falcone nel quartiere San Valenti-no, per migliorarne la funzionalità infrastrutturale, ade-guando gli arredi, postazioni lavoro ed ambienti destinati all’accoglienza dell’utenza, in relazione soprattutto alle attività innovative ma anche con riferimento alla messa a regime delle azioni sperimentale negli scorsi anni (ser-vizio integrato tra domanda e offerta di lavoro, servizio di accoglienza, orientamento e valutazione dell’utenza, osservatorio permanente dell’andamento del mercato del lavoro rispetto al contesto locale).Dopo un primo sopralluogo, si è proceduto alle opera-zioni di sgombero e trasloco, degli arredi, attrezzature e materiale cartaceo. Successivamente sono stati ripristinati gli impianti total-mente danneggiati a causa degli atti vandalici, creato opere murarie, tinteggiato e ripulito l’intero spazio detur-pato durante i furti. Per il buon funzionamento della rete si è realizzato un cablaggio strutturato capace di sopportare le attrezzature necessarie per il buon andamento dell’ufficio. E’ stato infine installato un impianto di allarme per evita-re furti e danni agli uffici per il buon funzionamento del servizio.

Orientare per sostenere la mobilità e qualificare il sistema economicoLa Provincia di Latina si è fatta interprete di priorità e obiettivi di sviluppo indirizzando le risorse del Fondo Sociale Euro-peo (FSE) in azioni e percorsi formativi a sostegno dei Sistemi Produttivi Locali (SPL) in grado di ottenere efficaci ricadute sul contesto economico provinciale. È stata quindi adottata una programmazione formativa finalizzata alla realizzazione di Progetti Obiettivo connessi alla vocazione economico produt-tiva del territorio. I Progetti Obiettivo messi in campo sono stati indirizzati su specifici settori per i quali, già dai prossimi mesi, si stendono importanti risultati occupazionali. Per le annualità 2005-2006 e 2007-2008 ne sono stati attivati 5: Cantieristica Navale e servizi alla Nautica, Agroalimentare, Chimico-Far-maceutico, Turismo e Inclusione Sociale. Si tratta di 5 azioni strategiche che affrontano globalmente le esigenze formative dei settori economico produttivi del territorio. Un approccio organico e innovativo che ribalta le logiche assistenziali del passato e pone la funzione formativa al centro dello sviluppo. L’insieme di questi percorsi formativi hanno visto un impegno finanziario di oltre 7 milioni di euro. Le azioni formative mes-se in campo, contestualmente agli interventi per l’accesso al credito e ai progetti di innovazione tecnologica (Semplifica-zione amministrativa - potenziamanto delle reti telematiche - sperimentazione del piano e-gov 2012) consentiranno al sistema imprenditoriale provinciale di poter guardare con maggiore fiducia alle sfide di oggi e di domani.

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Il processo di decentramento amministrativo in ma-teria di formazione professionale è stato ulterior-mente implementato dal 2003, con l’assegnazione alle Province del Lazio, di ulteriori finanziamenti previsti dal P.O.R. - Regione Lazio - Obiettivo 3 -

Fondo Sociale Europeo (FSE). Il Programma Operativo Regionale (POR) è finalizzato al raggiungimento di obiettivi strategici quali: la lotta alla disoccupazione di lunga durata, agevolare l’inserimento professionale dei giovani, l’integrazione delle persone a rischio di esclu-sione dal mercato del lavoro, promuovere le pari op-

portunità tra uomini e donne sul mercato del lavoro. Per questo spetta alle Province provvedere all’istrut-toria, approvazione e pubblicazione dei bandi, ri-cezione delle domande di accesso ai finanziamenti, valutazione dei progetti, redazione ed approvazione delle graduatorie di ammissione a finanziamento, no-tifica dell’ammissione a finanziamento e sottoscrizione delle convenzioni, gestione delle variazioni in corso d’opera, ricezione, verifica ed approvazione finale dei rendiconti di spesa, eventuali revoche delle sovvenzioni concesse.

IL FONDO SOCIALEEUROPEO, MOTORE PER LA FORMAZIONELa Provincia candidata all’accesso ai fondi europei

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Conseguentemente all’attribuzione di questi compiti e funzioni la Provincia di Latina, nel corso dell’anno 2004, ha predisposto, approvato e pubblicato, il primo Avviso Pubblico concernente azioni e percorsi formativi realizzabili in attuazione delle citate Misure - FSE attri-buite alla competenza provinciale:-26 progetti ammessi a finanziamento e 424 allievi complessivamente coinvolti;Analogamente, nel corso dell’anno 2005, la Provin-cia di Latina ha predisposto, approvato e pubblicato, il secondo Avviso Pubblico riguardante le medesime Misure-FSE di competenza provinciale, ammettendo a finanziamento:- 28 progetti ammessi a finanziamento e 541 allievi complessivamente coinvolti.Nel corso dell’anno 2006, la Provincia di Latina ha invece predisposto, approvato e pubblicato un terzo

avviso pubblico riguardante le medesime Misure-FSE di competenza provinciale ma, in maniera innovativa rispetto al passato, cioè per “PROGETTI OBIETTIVO”, utilizzando totalmente le risorse assegnate dalla Regio-ne Lazio (residuo 2004, 2005 e 2006) ed ammettendo a finanziamento:- 5 progetti obiettivo ammessi a finanziamento e com-prendenti ognuno varie azioni (ricerca, orientamento, formazione, stage, borse lavoro ed accompagnamento al lavoro) a favore di 300 allievi coinvolti nelle sole azioni formative;- 45 percorsi brevi attribuiti “in house” all’Agenzia “Latina Formazione e Lavoro S.p.A. Consortile”, con l’intento di corrispondere a quelle che sono le maggio-ri carenze che generalmente si riscontrano a livello di base e, nel contempo, operare in favore di competenze che possono soddisfare specifiche vocazioni del territo-

Il Parlamento Europeo (Strasburgo)

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rio provinciale;Nel corso dell’anno 2007 è stata inoltre avviata, in col-laborazione con l’Università di Cassino, una azione di aggiornamento e riqualificazione degli operatori della formazione professionale e trasferiti alle dipendenze dell’Agenzia “Latina Formazione e Lavoro S.p.A. Con-sortile”;Sempre nel corso dell’anno 2007 sono stati predisposti e pubblicati altri 3 Avvisi Pubblici: In attuazione delle direttive regionali è stato emanato un avviso pubblico a valere sul FSE - Obiettivo 3 - POR Regione Lazio - Misura C.1 e riguardante interventi per l’Innovazione ed adeguamento del sistema formativo provinciale”; In attuazione delle direttive regionali di cui alla D.G.R. n. 737/2003 e n. 683/2006 è stato emanato un avviso pubblico a valere sul FSE - Obiettivo 3 - POR

Regione Lazio - Misura A.1 e riguardante interventi per progetti obiettivo di innovazione delle politiche del la-voro rivolte in particolare a soggetti disabili e studenti delle scuole medie superiori; In attuazione sempre delle direttive regionali di cui alla D.G.R. n. 737/2003 e n. 682/2006 è stato ema-nato un avviso pubblico a valere sul FSE - Obiettivo 3 - POR Regione Lazio - Misure A2/A3, D.1, D.3 ed E.1 e riguardante interventi per progetti obiettivo rivolti alla piccola, media e grande impresa;In virtù della delega diretta conferita per la gestione della Misura A.1 del Fondo Sociale Europeo, la Pro-vincia di Latina ha promosso, progettato e realizzato interventi riguardanti azioni di sistema per la riorga-nizzazione dei servizi pubblici per l’impiego.Nel corso degli anni si è passati dalla sperimentazione di nuove metodologie alla messa a regime di nuovi mo-

Il Parlamento Europeo (Strasburgo)

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delli riguardanti la realizzazione di una rete di servizi pubblici per l’impiego di elevata qualità in grado di assicurare l’interconnessione fra i diversi soggetti pre-senti attivamente sul mercato del lavoro anche al fine di creare un osservatorio provinciale per il monitoraggio del fabbisogno formativo ed occupazionale e, per age-volare l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro. La Provincia pertanto, attraverso gli uffici che si occu-pano della materia e relativamente alle Misure del POR Regione Lazio FSE attribuite alla competenza provin-ciale svolge funzioni che possono essere così sintetiz-zate:a) Progettazione e realizzazione di azioni di sistema (con risorse di cui alla Misura A.1 - FSE), per la riorga-nizzazione ed il potenziamento dei servizi pubblici per l’impiego della Provincia;b) Analisi del fabbisogno formativo territoriale e con-seguente programmazione delle azioni di sistema ed i percorsi formativi semplici e complessi;

c) predisposizione ed attuazione delle procedure di ammissione a finanziamento (avvisi pubblici e/o affi-damenti “in house”, valutazione delle proposte proget-tuali, pubblicazione degli esiti, predisposizione e stipu-la delle convenzioni);d) avviamento delle attività ammesse a finanziamen-to, verifica e controllo della gestione anche attraverso visite ispettive in itinere ed ex post, nel rispetto della normativa europea (Regolamenti C.E. n° 1260/99, n° 1784/99, n° 1159/2000, n° 1685/2000 e n° 438/2001), nazionale e regionale vigente in materia (D.G.R. n° 1509/2002) e recepita dalla Provincia me-diante un sistema di gestione e controllo (piste di con-trollo) idoneo a garantire una sana gestione finanziaria dei fondi comunitari; e) erogazione delle sovvenzioni secondo modalità in tutto previste da apposite convenzioni e dalla normati-va in materia;f) valutazione ex ante, in itinere ed ex post, attività di

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monitoraggio, esame ed approvazione dei rendiconti finali di spesa;g) rapporti con la Regione Lazio (di tipo contabile ed amministrativo) e disponibilità agli “audit” regionali circa gli interventi realizzati in qualità di organismo intermedio (Regolamento C.E. 438/2001) soprattutto nel rispetto delle procedure previste dalle “piste di con-trollo”.Il 2007 vede la conclusione del ciclo di programma-zione 2000-2006 ed è attualmente in fase di predi-sposizione, a livello nazionale e comunitario, la pro-grammazione per il periodo 2007-2013 che, alla luce dei cambiamenti legislativi intervenuti, vede le Province protagoniste nel definire le priorità territoriali, economi-che e sociali, verso le quali indirizzare le risorse comu-nitarie. Obiettivo del Fondo Sociale Europeo è quello di rafforzare la coesione economica e sociale miglioran-do la possibilità di occupazione, tenendo conto delle sfide generate dall’allargamento dell’Unione Europea e

dal fenomeno della globalizzazione economica.Al fine di anticipare e gestire nel modo migliore il cam-biamento, il Fondo Sociale Europeo dovrebbe mirare soprattutto ad aumentare l’adattabilità dei lavorato-ri, delle imprese e degli imprenditori agli effetti della globalizzazione e della ristrutturazione di imprese e preoccuparsi di ampliare le qualifiche dei lavoratori, di favorire la reintegrazione nel mercato del lavoro dei lavoratori disoccupati, di migliorare le condizioni di la-voro, di adottare misure volontaristiche come l’aiuto al reinserimento professionale, l’assistenza personalizza-ta in termini di orientamento di carriera, attuare misure per combattere e prevenire la disoccupazione di lunga durata, migliorare l’accesso all’occupazione e la par-tecipazione al mercato del lavoro in una prospettiva di piena occupazione, rafforzare l’integrazione socia-le e lavorativa delle persone in difficoltà, combattere le varie forme di discriminazione nonché promuovere partenariati per le riforme.

Il Parlamento Europeo (Strasburgo)

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| 26 |NN ell’ultimo quinquennio gli strumenti di programmazione economica e finanziaria ai di-versi livelli europei, nazionali e regionali, hanno assunto il

“concetto dello sviluppo locale” come strumento principe di programma-zione che deve essere perseguita per aree omogenee e per obiettivi inte-grati.

UN TERRITORIO VIRTUOSOORGANIZZATO IN DISTRETTILa Provincia votata allo sviluppo

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Pertanto le direttive europee e le conseguenti normative nazionali e regionali, nonché, i finanziamenti pubblici disponibili per gli investimenti e gli incentivi alle impre-se, dovrebbero essere prioritariamente finalizzati in tale direzione. In questo contesto la Provincia di Latina si pone tra le prime Province italiane ad aver adottato un insieme di Programmi Integrati finalizzati allo svi-luppo locale su basi, appunto, comprensoriali.In questa provincia, attraverso il metodo della con-certazione possiamo, oggi, contare sui seguenti Piani e Programmi di Sviluppo Integrato:

2 Patti Territoriali (Latina Sud e Latina Nord) 4 Distretti Industriali (S.P.L. Chimico-farmacetico,

Agro-industriale, Agroalimentare e Nautica da di-

••

porto e Cantieristica navale)4 Aree di Programmazione Integrate (A.P.I. Stile

- Monti Lepini, A.P.I. Monti Ausoni, A.P.I. Monti Au-runci - Golfo di Gaeta e Isole Pontine, A.P.I. Latina Tellus)

1 Programma LEADER (Terre Pontine e Ciociare)1 Accordo di Programma di Distretto Culturale

(“Città di Fondazione e Bonificazione Pontina”, in corso di perfezionamento amministrativo).Inoltre, sul territorio provinciale sono stati realizzati 2 Piani d’Area concertati, su scala comprensoriale, dai comuni (Riviera di Tiberio e Città del Golfo e Isole Pontine) e un Piano Integrato concernente lo sviluppo e la valorizzazione dell’area termale di Suio.

••

Un esempio di architettura tipica delle città di fondazione

Gaeta, città del sud pontino leader nella Cantieristica nautica Paesaggio dei Monti Lepini

Veduta dell’isola di Ventotene

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I Sistemi Produttivi Locali: Chimico-farmaceutico e Agro-industrialeLa nuova programmazione economico-finanziaria prevista dai nuovi Fondi strutturali dell’Unione Eu-ropea (POR Competitività 2007-2013) impone alle piccole e medie imprese di modificare il proprio mo-dello di competitività attraverso una forte spinta verso l’innovazione e i sistemi di aggregazione tra azien-de. È questa la direzione in cui devono muoversi in modo sinergico Enti pubblici, Associazioni datoriali e sindacali, imprenditori, istituti formativi, università

e centri di ricerca, ordini professionali, istituti di cre-dito. È necessario, insomma, che tutti viaggino nella stessa direzione in maniera sinergica, con obiettivi comuni e pienamente condivisi. In tale contesto la Provincia di Latina e la Camera di Commercio hanno recentemente organizzato un vero e proprio semina-rio di studio, chiamando a raccolta gli “Stati Gene-rali” delle piccole e medie imprese della provincia di Latina che operano in particolare nei settori di eccellenza del Chimico Farmaceutico e dell’Agroin-dustriale, che hanno già ottenuto dalla Regione La-zio il riconoscimento dello status giuridico di “Sistemi

Imprese:

210Occupati:

10.307

1 Aprilia, 2 Cisterna, 3 Latina, 4 Pontinia, 5 Sermoneta

4

1 2 5

3

SISTEMA PRODUTTIVO LOCALECHIMICO-FARMACEUTICO

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Imprese:

579Occupati:

5.860

1 Aprilia, 2 Bassiano, 3 Cisterna, 4 Cori, 5 Fondi, 6 Formia, 7 Gaeta, 8 Itri, 9 Latina, 10 Lenola, 11 Maenza,

12 Minturno, 13 Monte S. Biagio, 14 Norma, 15 Pontinia, 16 Priverno, 17 Prossedi, 18 Roccagorga, 19 Rocca

Massima, 20 Sabaudia, 21 S. Felice Circeo, 22 Sermoneta, 23 Sezze, 24 Sonnino, 25 Sperlonga, 26 Terracina

SISTEMA PRODUTTIVO LOCALEAGRO-INDUSTRIALE

26 5

10

8

612

7

15

16

1 3

414

2

23

2211 18

17

2413

9

19

20

2125

Produttivi Locali”, ai sensi e per gli effetti della legge regionale n. 36/2001. Si è trattato di un confronto a tutto campo di altissimo profilo che ha analizzato gli studi e i progetti operati-vi di rete presentati dalla Provincia e dalla Camera di Commercio di Latina. Progetti che hanno riguardato in particolare:

il sistema certificato di monitoraggio ambientale, capace di valorizzare l’intero territorio pontino e di dare un valore aggiunto alle aziende, in particolare dell’Agro-industriale ma anche del Chimico-farma-ceutico;

la biosicurezza e le biotecnologie, settori strategici capaci di mobilitare risorse comunitarie e che tra-sversalmente coinvolge entrambi i settori;Il nuovo sistema di “governance distrettuale” in gra-do di aggregare, guidare e promuovere lo sviluppo integrato dei Sistemi Produttivi Locali. Insomma, si è trattato di una vera e propria Istrutto-ria pubblica sui progetti di sviluppo delle due filiere produttive, attraverso le quali, la Provincia di Latina si è candidata autorevolmente ad accedere ai finan-ziamenti comunitari previsti dal Piano Operativo Re-gionale - POR Competitività 2007/2013.

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I Sistemi Produttivi Locali: Cantieristica e Nautica da diportoIl mare che costeggia il territorio pontino per 107 chi-lometri ha favorito la nascita di un’area produttiva d’eccellenza: il Polo per la nautica. Da sempre, la zona che meglio ha saputo contrad-distinguersi, è quella che riguarda l’area del sud pontino, diventando punto di riferimento per l’inte-ro settore. Parliamo della Nautica da diporto e della Cantieristica navale che, nel corso degli anni, hanno

registrato una sensibile crescita del numero dei can-tieri e delle imprese. La Provincia di Latina, consapevole della buona op-portunità d’investimento nell’intero settore per con-solidarne l’eccellenza, insieme alla Camera di Com-mercio, ha compiuto una prima fase di progettazione per individuare un Polo di innovazione nautico pon-tino che avrà il compito di fornire un supporto alle imprese singole e associate per innovare i processi produttivi e facilitare l’accesso ai nuovi finanziamenti previsti dalla programmazione comunitaria.

1213 4 1

25

3

7

8

9

6

1110

Imprese:

>2000Occupati:

480

1 Fondi, 2 Formia, 3 Gaeta, 4 Itri, 5 Minturno, 6 Ponza, 7 Pontinia, 8 Sabaudia, 9 S. Felice Circeo,

10 SS Cosma e Damiano, 11 Sperlonga, 12 Spigno Saturnia, 13 Terracina

SISTEMA PRODUTTIVO LOCALECANTIERISTICA E NAUTICA DA DIPORTO

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Il Polo intende raggruppare le imprese del settore af-finché possano stimolare un’attività innovativa anche attraverso l’uso comune di installazioni e scambio di conoscenze ed esperienze, contribuendo in maniera effettiva al trasferimento di tecnologie, alla messa in rete e alla diffusione delle informazioni tra le imprese che lo costituiscono. Il rafforzamento della capacità innovativa delle im-prese è uno degli obiettivi strategici del Por 2007 – 2013 della Regione Lazio che tra l’altro prevede lo sviluppo della ricerca industriale e delle attività di trasferimento tecnologico, raggiungibile attraverso il sostegno alla creazione e alla gestione di reti di col-laborazione. Per avviare il comparto a una visione futura, com-pleta e sempre più al passo con i tempi si punterà a operare nelle seguenti aree di competenza relative a: Informazione, Assistenza e Formazione.Considerando la programmazione comunitaria e re-gionale il Polo di innovazione nautico pontino pre-vede:1.la realizzazione di uno Sportello Unico per del Mare che avrà come compito ultimo quello di suppor-tare l’intero sistema produttivo locale concependolo come vero motore di sviluppo dell’economia provin-

ciale. Lo Sportello dovrà fornire all’intero comparto servizi di studio, analisi, assistenza, supporto e con-sulenze per le aziende. Deve, inoltre, offrire un vali-do supporto per l’accesso alle informazioni e servizi utili alle imprese della filiera, erogati dalla Pubblica Amministrazione (Province, Comuni, CCIAA) dalle Autorità Portuali, dalle Associazioni di Categoria e da Enti specifici, per consentire l’integrazione della Pubblica Amministrazione con il mondo dell’impresa e contribuire ad innovare, in termini informatici e di comunicazione, la gestione aziendale della piccola impresa. Il tutto ponendo come obiettivi finali:lo sviluppo di iniziative imprenditoriali nelle produ-zioni con l’integrazione e l’uso sostenibile delle risor-se produttive naturali, storiche e culturali locali;favorire la nascita e/o la localizzazione di nuove at-tività e nuove imprese;favorire il sostegno alle imprese riguardo l’accesso al credito, la formazione e all’innovazione tecnolo-gica;favorire la promozione di tecnologie al fine di aumen-tare la compatibilità ambientale, ridurre il potenziale inquinante, il quantitativo di rifiuti da smaltire, l’uso delle risorse naturali delle produzioni, introducendo gli schemi EMAS ed Ecolabel, prevenendo la forma-

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zione, riducendo le quantità e pericolosità dei rifiuti generati dal ciclo produttivo nonché la possibilità di riutilizzo, riciclaggio e recupero dei prodotti;favorire l’irrobustimento della dotazione di infrastrut-ture e di servizi per la localizzazione e la logistica delle imprese, e delle infrastrutture di servizio e sup-porto per la forza lavoro, anche a favore dell’impre-sa e dell’occupazione femminile;2.Progettazione e realizzazione di uno Sportello Uni-co per la Ricerca, l’Energia e l’ambiente Nautico da realizzarsi di concerto con gli Enti locali e funzionali competenti, per la fornitura di servizi volti a sempli-ficare le procedure amministrative del collocamento, facilitando l’accesso del cliente impresa ai servizi, ri-ducendo oneri burocratici e tempi di attesa, persona-lizzando maggiormente il rapporto operatore-clien-te. Il progetto, attraverso una particolare mappatura, ottenuta da indagini e ricerche sul campo, riservata alle problematiche di natura ambientale. L’obiettivo è seguire un duplice fine: favorire la sostenibilità delle attività artigianali/industriali e tener conto dei nume-rosi e recenti aggiornamenti del testo unico sull’am-biente (D.Lgs. 152/2006).3.Progettazione e realizzazione di uno Sportello Uni-co per l’ Internazionalizzazione della Nautica diretto

al sostegno di programmi di investimento relativi a specifici studi sul settore nautico e la realizzazione di iniziative fieristiche che possano supportare l’imma-gine e lo sviluppo commerciale della filiera di eccel-lenza della cantieristica navale e nautica da diporto e in cui ogni impresa possa disporre di spazi funzio-nali sia alla mostra del proprio prodotto sia per gli incontri d’affari con gli acquirenti stranieri.L’eccellenza per l’intero comparto passa attraverso la porta del mercato internazionale. Da qui lo Spor-tello diventerà un punto di riferimento essenziale per quelle aziende che vedono nel mercato estero un ele-mento di crescita. Innovazione, assistenza, tutela per l’ambiente e un maggior sviluppo dei mercati internazionali. Questi gli elementi che permetteranno al Sistema produttivo della nautica di costruire le basi di un futuro verso l’eccellenza. L’acqua, che nella nostra provincia troppo spesso as-sume un significato riduttivo, strettamente legato al settore turistico, diventerà simbolo di accrescimento e ampliamento dell’economia locale. È dal mare, e con il rispetto di esso, che arriva la forza per affrontare il domani e creare così più stabilità. Soprattutto per le nuove generazioni.

Il porto di Sperlonga

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PROVINCIA LATINA | FUORI DALLA CRISI

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L’attività del Consorzio Intrafidi ha prodotto lusinghieri risultati nell’am-bito dell’assistenza alle imprese del-la provincia di Latina per operazioni finanziarie a medio e lungo termine

legate ad investimenti strutturali. Un percorso importante che dura da quat-tro anni e che dovrà necessariamente es-

sere rimodulato per l’epocale svolta che coinvolgerà l’intero sistema bancario e delle imprese per le intervenute nuove re-gole legate al trattato di Basilea 2.Per questo motivo anche il Consorzio In-trafidi della Provincia di Latina, come tutti gli altri Confidi in attività, si dovrà ade-guare alle regole del trattato svizzero.

PRIORITÀ ALLE AZIENDE IN ROSAE IN FASE DI AVVIONuovi accordi con istituti di credito presenti sul territorio

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PROVINCIA LATINA | FUORI DALLA CRISI

Il Consorzio Intrafidi rimane, in ogni caso, impegna-to a sostenere l’accesso al credito per tutte le imprese della provincia che hanno la volontà di investire in strutture produttive e sull’innovazione tecnologica.Con tale situazione in divenire, dunque, il presidente Armando Cusani, d’intesa con l’Assessore alle Atti-vità Produttive Silvio D’Arco e la Camera di Com-mercio di Latina, ha avviato una prima ricognizione per verificare la fattibilità tecnico-economica per l’eventuale realizzazione di una “Banca Impresa” finalizzata ad assicurare un efficace sostegno per l’accesso al credito delle imprese pontine, nel rispet-to del trattato di Basilea 2. Rilevato quest’aspetto importante e nell’attesa de-gli sviluppi, dobbiamo riferire che l’esperienza del

Consorzio Intrafidi sin dalla sua costituzione è stata un’esperienza estremamente positiva.Grazie alle nuove e recenti risorse apportate sia dalla CCIAA sia dalla Provincia di Latina, indispen-sabili per incrementare la platea delle banche con-venzionate, il Consorzio Intrafidi si sta attivando per la stipula di nuovi accordi con importanti istituti di credito presenti sul territorio di competenza. «Una delle recenti iniziative poste in campo - af-ferma il Presidente Armando Cusani - è rivolta, in particolare, alle imprese a prevalente partecipazio-ne femminile ed alle aziende in fase di start up, per le quali la Camera di Commercio e la Provincia di Latina investono importanti risorse per sostenerne lo sviluppo».

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PROVINCIA LATINA | POLITICHE SOCIALI

PROVINCIA DI LATINATRA STORIA, CULTURA E AMBIENTE

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Trimestrale della Provincia di Latina

Anno III n° 6 - II trimestre 2009www.provincia.latina.it

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