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Periodico trimestrale dell'associazione Reach Italia Onlus, impegnata nel sostegno a distanza e nei progetti di cooperazione internazionale

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25anni

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Sommario1988-2013. Sono 25 anni, grazie a tutti! (Messaggio del presidente di Reach Italia)Quando la crisi stimola nuove idee (pag. 3)

Quando la solidarietà diventa un coupon (pag. 4)

Burkina Faso-Italia: viaggio nelle culture (pag. 5)

Campagna sull’igiene in Burkina Faso: bilancio soddisfacente (pag. 6)

Situazione drammatica in Congo, c’è bisogno del nostro aiuto (pag. 7)

Aiutiamo il Mali, tre regioni del Nord sono state liberate (pag. 8)

Sistemaitalia ed il Burkina Faso. Quali sono gli scopi?Il cibo è una necessità, non un prodottoFai come Camilla ed Erica (pag. 9) Reach Italia nei mercatini romani9 Dicembre: che pomeriggio a La SpeziaA Rieti Reach Italia si fa conoscere con una cena solidale (pag. 10)

Raccolti 3.000 Euro al centro commerciale “La scaglia” di CivitavecchiaTante iniziative di raccolta fondi a Cesena (pag. 11)

Il presidente di Reach Italia incontra i sostenitori della Peugeot a Milano Le iniziative di Reach Italia a TorinoLotteria “Gesti di solidarietà 3”, un successo (pag. 12)

A Bolzano un pranzo per il progetto delle menseIl conteiner in Burkina Faso grazie al vostro contributo (pag. 13)

Viaggi solidali, un nuovo modo di unire vacanza e solidarietàPiù controlli nel no profit (pag. 14)

Io sono pronto per la scuola. Tu mi vuoi aiutare? (pag. 15)

Anno XXIII n. 1 gennaio-marzo 2013 - Una copia 1,00 Euro compreso IVA assolta dall’editore - art.74/c D.P.R. 633 del 26-10-1972 Editrice Reach Italia ONLUS - Sede legale: Milano, Via Ceriani 4 - Sede operativa: Cinisello Balsamo (MI), Viale Molise 1 - tel.: 02.660.400.62 fax: 02.66010030 www.reachitalia.it [email protected] - C.F. 97061580151 P.IVA 04237030962 - R.O.C. 12429 del 14/02/2004 - Aut. n. 88 del 23.02.90 Tribunale di Milano - Organo trimestrale di Reach Italia ONLUS - Sped. in a. p. art. 2 comma 20/c Legge 662/96 - Filiale di Milano - Direttore responsabile: Carlo Schino - Comitato di redazione: C. Schino, F. Fratus, L. Pavel, C. Troise - Per versamenti e donazioni: C/C POSTALE: 59692202 - BANCA POPOLARE DI SONDRIO ag. Cinisello Balsamo IBAN: IT54I0569632930000004444X70 - BANCA PROSSIMA filiale 05000 di Milano IBAN: IT48E0335901600100000008708

Si ringraziano gli amici di Reach Italia Notizie: GE.GRAF e 8 x mille della Chiesa Avventista

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1988-2013. Sono 25 anni, grazie a tutti! Il nuovo anno è iniziato da poche settimane e per Reach Italia il 2013 sarà davvero speciale. La nostra associazione è stata costituita nel 1988 e quest’anno festeggia 25 anni di vita. Una tappa importante che ci consente di ringraziare tutti i sosteni-tori e gli amici che quotidianamente intervengono attraverso le nostre braccia in favore dei bambini più poveri e nel realizzare progetti di cooperazione allo sviluppo. Siamo felici per molti motivi. I primi bambini sostenuti 25 anni fa oggi sono uomini e donne che hanno sperimentato concretamente il significato delle parole sostegno e solidarietà. Alcuni di loro hanno realiz-zato i propri sogni e sono diventati degli insegnanti, delle cuo-che, dei responsabili di progetto, dei meccanici che lavorano per Reach Italia in favore dei bambini di oggi. Sono decine di migliaia i bam-bini cresciuti e sostenuti in questi 25 anni. Alcuni dei pro-getti di coope-razione realiz-zati dalla nostra assoc iaz ione hanno ottenuto una visibilità e un apprezza-mento straordi-nario. La scuola di formazione meccanica di Ouagadougou, il recupero delle terre a rischio desertificazione nel Sahel, il sostegno alimentare svolto in collaborazione con il World Food Programme, la realizzazione di mense scolastiche in numerosi centri, il sostegno ai bambini colpiti dal terremoto dell’Emilia Romagna dello scorso anno, i progetti per portare acqua potabile in molte zone sprovviste dell’Africa, il sostegno all’ospedale di Songa nel Congo, sono tutti segni tangibili del lavoro svolto da Reach Italia in questi 25 anni.

C’è ancora moltissimo da fare e ci impegneremo tutti al massi-mo per continuare il lavoro di Reach Italia nel prossimo futuro. Le strade che vogliamo continuare a percorrere sono quelle dell’etica, della trasparenza, della buona gestione dei fondi per il bene del prossimo. Un sano e doveroso controllo dall’interno e da enti esterni per certificare che ogni Euro ricevuto dai no-stri sostenitori è amministrato correttamente per i progetti per i quali è stato destinato. Per continuare a crescere, Reach Italia ha scelto di essere presente sul territorio attraverso le proprie sezioni. La città di Milano è oggi il quartier generale di Reach e questa bellissima città diventerà sempre più importante per i nostri progetti futuri. Ma Reach è attiva e presente in città come Torino, Bolzano, Bologna, Genova, Firenze, Cesena, Pe-rugia, Roma, Bari, Palermo. Numerosi sono i volontari che con passione, impegno ed entusiasmo sostengono Reach Italia. Grazie a tutti per questi 25 anni a nome di Reach Italia.

Carlo SchinoPresidente di Reach Italia

Quando la crisi stimola nuove ideeLa crisi non determina solo disagi e preoccupazioni. E’ noto che le difficoltà possano stimolare la creatività e favorire la produzione d’idee innovative per resistere alle avversità economiche. Nell’epoca della globalizzazione le strade alter-native possono arrivare dall’economia locale, dal vicinato, dal microcosmo in cui le relazioni sociali hanno più valore di quelle determinate dal profitto. In quest’ambito il lavoro del terzo settore acquisisce un grande valore riguardo alla coesione sociale ed allo sviluppo del territorio. Reach Italia, OnG attiva dal 1988 sui temi del sostegno a distanza e della cooperazione internazionale, organizzata con sezioni locali distribuite in tutto il territorio nazionale, si sta impegnando per valorizzare il suo storico impegno per i Paesi più po-veri del mondo con iniziative realizzate anche nelle nostre città. La cultura della solidarietà, oltre che a risollevare le problematiche condizioni di alcuni Paesi dell’Africa, può es-sere importante anche per la crescita dei territori in cui viviamo. Sul web, nelle sedi e per le strade, ogni spazio è utile per dar vita al commercio solidale. Dall’abbigliamento all’artigianato africano, dai giocattoli innovativi ed ecologici dell’azienda Eco Toys alle confezioni natalizie; sono mol-teplici le idee messe in campo da Reach Italia. Sulla rete si può trovare una sintesi del materiale a disposizione sul blog mercatinosolidale.reachitalia.wordpress.com, mentre si sta diffondendo a macchia d’olio l’abbigliamento solida-le, attività curata dai volontari di Reach Italia. E’ possibile acquistare capi nuovi, firmati e d’ottima fattura. Si tratta di gonne, giacche, maglie di ottima qualità disponibili in tutte le taglie e molti colori, abbigliamento per donne ma anche per bambino. Al momento l’iniziativa è realizzata a Milano, Genova e Firenze, ma si estenderà anche in altre città d’Italia.

Commercio solidale, progetti di sviluppo sociale e servizi alla persona; sono queste le attività che formano l’asse su cui Reach Italia ha impostato il suo lavoro di radicamento nelle città. Un’attività di grande valore sociale in tal senso è il progetto “Giocoscuola”, che punta a favorire l’inserimento del bambino nella comunità potenziando le sue inclinazioni e capacità. Viste anche le difficoltà della scuola nell’inte-grazione di persone provenienti da culture diverse, l’atti-vità di Reach Italia, compiuta con mediatori, educatori ed insegnanti, può fornire un grande contributo riguardo alla salvaguardia della coesione sociale.

“Giocoscuola” rappresenta un servizio anche per le famiglie che potranno così decidere di far seguire gratuitamente i propri figli da professionisti del settore piuttosto che affi-darsi a babysitter a pagamento. La risposta alla crisi è nei servizi e nell’innovazione, lo spunto arriva ancora una volta dal terzo settore.

Si ringrazia “La Voce d’Italia” per averci concesso la pub-blicazione di quest’articolo e per lo spazio che concede alle nostre idee ed iniziative

Ciro Troise

LA REDAZIONE

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Quando la solidarietà diventa un coupon“La Voce d’Italia” ha più volte insistito sull’argomento del-la correttezza del mondo del no-profit, considerandolo al centro di un’importante battaglia civile e sociale. Il mondo del no-profit deve distinguersi profondamente da quello del profit. Il terzo settore, invece, inseguendo la facile ricerca dell’emotività altrui, propone spesso forme comunicative e pratiche mutuate dal mondo del profitto. Un legame strut-turato con il donatore, improntato alla massima trasparen-za, e la comunicazione chiara su progetti, attività e forme di solidarietà, dovrebbero essere i valori per ridare credibilità alle OnG ed, invece, talvolta si privilegiano gli escamotage. Molti sono quelli compiuti con il lessico o con le immagini: adozione al posto di sostegno e l’utilizzo di foto di bambini sofferenti sono gli esempi più frequenti.

Nelle ultime settimane del 2012 abbiamo sottolinea-to l’overdose di sms solidali, malattia della stessa scuola di pensiero: preferire la via facile alla donazione a quella complessa che punta sui progetti e sul lavoro. Le sorprese, però, non finiscono mai. La solidarietà a Natale è diventata anche un coupon. Save the Children, una delle organizza-zioni più grandi nel settore, si è “offerta” tramite un buono acquistabile su tuttodeal.it, sito del settore delle proposte convenienti. 3 € Latte Terapeutico, 8 € Plumpy’Nut, 10 € 100 vaccini, 15 € 3 kit nascita,. 29 € 3 copertine, 20 € Kit parto 39 €; è questo il prezzario da cui l’utente poteva scegliere la sua modalità di sostegno alla lotta contro la mortalità infantile.

Neanche una parola sui Paesi in cui si opera, sui tempi e sulle fasi del progetto, sulle forme in cui è organizzata l’as-sistenza medica. Poche informazioni, bastano quelle per colpire: i dati sulla mortalità infantile e il prezzario della solidarietà.

Trasparenza, chiarezza e strumenti della comunicazione sono argomenti al centro di un dibattito ancora aperto nel mondo delle OnG. Per saperne di più, abbiamo contattato Fabrizio Fratus, responsabile della comunicazione di Reach Italia Onlus, realtà attiva dal 1988 sul sostegno a distanza e sui progetti di cooperazione internazionale: “Nel mondo del terzo settore non si deve sottovalutare nulla, soprat-tutto la comunicazione. Scegliere le forme e gli spazi in cui mettere in mostra il proprio lavoro chiarisce l’identità dell’associazione. Bisogna tornare a mettere al centro la costruzione del rapporto con il sostenitore piuttosto che la facile ricerca della donazione. La priorità è la trasparenza; uno strumento di garanzia può essere l’adesione all’Istituto Italiano della Donazione. Le associazioni aderenti possono utilizzare il logo dell’ente per il proprio materiale, rappre-sentando un punto di riferimento anche per il donatore”

Si ringrazia “La Voce d’Italia” per averci concesso la pub-blicazione di quest’articolo e per lo spazio che concede alle nostre idee ed iniziative

Ciro Troise

Burkina Faso-Italia: viaggio nelle cultureLa libertà di scelta è il nodo diri-mente; l’istruzione è la chiave di svolta

Guardo il gioco di chiaroscuri che caratterizza la foto del mio desktop e ripenso a quel meraviglioso tramonto sul lago che ho tentato invano di comprimere nei pixel limitati della mia Nikon; l’immagine è certamente molto bella, ma racchiudere la magia del sole africano che ormai, svuotato di tutta la sua potenza, si lascia cadere stanco nelle acque che delimitano l’orizzonte, è come tentare di prendere una stella tra le mani.

E se è difficile catturare un’immagine, figuratevi quanto lo possa essere capire e descrivere una cultura che ha davve-ro poco in comune con quella in cui viviamo. Perché vedete, cari amici e sostenitori, quando si parla di modi di vivere non si può evitare di fare lo scontato paragone tra quello in cui viviamo e tutti gli altri di cui vogliamo parlare. Si parte dalla “normalità”, passatemi il termine, della nostra cultura e da lì si cercano le differenze che ci permettono di analiz-zare e disegnare il quadro relativo alle culture che stiamo studiando, tralasciando invece gli aspetti comuni ritenuti appunto “normali” e dunque non caratterizzanti e degni di nota. Ciò predetto, vediamo ora insieme alcune delle carat-teristiche che saltano più all’occhio quando ci fermiamo ad osservare la cultura del Burkina Faso. Per far ciò chiediamo aiuto a Ibrahim: un ragazzo di 16 anni che è al secondo anno della scuola di meccanica di Reach Italia a Ouagadou-gou, la capitale del Burkina Faso. Ibrahim è il secondo di sette fratelli e da due anni ha lasciato la sua famiglia, che vive in un piccolo villaggio lontano circa 150 Km, per tra-sferirsi a casa della nonna materna e poter così seguire gli studi di meccanica nella speranza di poter un giorno salire

qualche gradino della scala sociale di cui occupa un misero pian terreno. La nonna ha una piccola casa che divide con un numero variabile di figli, nuore e nipoti, a seconda delle necessità di ognuno. Per tirare avanti ha un piccolo com-mercio di spezie che ogni giorno espone in bella vista su un enorme vassoio posato sulla sua testa alla ricerca di clienti tra gli autisti incolonnati ai semafori, il traffico e le lunghe code sono la pena di alcuni e la fortuna di altri. Ibrahim

Condividendo il pasto con Ibrahim

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dà una mano in casa quando gli viene richiesto e si diver-te a giocare a calcio con gli amici nelle stradine sterrate durante il tempo libero. Ora, quali sono le differenze che avete notato tra Ibrahim e un ragazzo italiano della stessa età? Cominciamo con il numero di fratelli del nostro ami-co burkinabè: sette figli sono per l’Italia un record degno di almeno un servizio speciale nelle trasmissioni televisive del pomeriggio, invece per Ibrahim rientra tutto nella nor-ma, anzi sarebbe davvero strano, per non dire vergognoso, avere solo un fratello o, peggio, essere figlio unico. Il fatto di essersi trasferito dalla nonna per poter studiare non ci sorprende particolarmente, lo fa invece il continuo varia-re del numero degli abitanti della casa. Per ultimo ci salta all’occhio il lavoro della nonna di Ibrahim: la venditrice ai semafori non è probabilmente una professione riconosciuta in Italia, senza contare che l’assenza di ogni sorta di rice-vuta fiscale e relativo versamento di tasse, trasformerebbe il mezzo di sostentamento della nonna da bizzarro a to-talmente illegale. Analizziamo più in profondità queste tre grandi differenze che abbiamo trovato.

Il capitale umano è per una famiglia burkinabè l’investi-mento sicuro su cui puntare a priori. Da una parte il fattore culturale che stabilisce la realizzazione di una donna dal numero di figli che riesce a dare al marito, dall’altra un aspetto molto più pragmatico determinato dalla necessità di manodopera in una società che si regge quasi esclusi-vamente sull’agricoltura e sul commercio. Sette bocche da sfamare sono un bell’impegno per i genitori, ma non pen-siate che i bambini burkinabè ricevano le stesse attenzioni di quelli italiani. I vestiti del fratello precedente, maschio o femmina poco importa, badare alle galline come gioco quo-tidiano, e quello che resta della cena come pasto principa-le; le differenze in quest’aspetto della vita sono tante, forse troppe ma questo è un capitolo che non apriremo perché, se siete sostenitori di Reach Italia, ne siete già consapevoli e contribuite a migliorare la situazione. L’ospitalità e l’aiuto reciproco è un grande punto a favore del Burkina Faso oltre che una distinzione tra Africa ed Europa. Ecco dunque che all’interno di una famiglia, e quando si parla di famiglia africana significa comprendere i parenti di un grado così lontano che per noi sarebbero degli sconosciuti piuttosto che membri della famiglia, ci si dà una mano senza di-scussioni. Chi ha qualcosa per sopravvivere lo divide con chi in quel momento non ce l’ha nell’attesa che vengano tempi migliori. Questa grande partecipazione e condivisio-ne rende la famiglia uno dei pilastri portanti nella vita di un

burkinabè. Ultima grande differenza che abbiamo trovato è l’arte di sapersi arrangiare. Aiutata dalle tante scappatoie ad una burocrazia pesante e inutile, questa particolare arte permette a chi ha un minimo di buona volontà ma le tasche vuote di una qualsiasi possibilità, di crearsi la propria for-tuna o, per meglio dire, di sopravvivere in un mondo dove l’abbondanza e la prosperità sono il sogno raccontato dalla televisione tramite i canali europei.

Tirando infine le somme di quanto detto finora, tenendo ben presente che gli aspetti da trattare per una completa cono-scenza della cultura burkinabè sono tutt’altro che esauriti, possiamo azzardare un paragone, o meglio uno scambio in-terculturale. Cosa manca a noi europei che invece troviamo nel Continente Nero? Il valore della famiglia come potenza e rifugio, un unico grande corpo che accoglie e consola, ma anche di cui prendersi cura e per cui talvolta sacrificarsi. Il valore del tempo, non come incessante e frenetico susse-guirsi di attività, ma come veicolo trasportatore di qualcosa di molto più importante: la vita stessa, fragile e incerta e per questo preziosa in ogni suo istante. Ciò che, a mio modesto parere, di più grande manca all’Afri-ca è la possibilità di scelta: a che gioco giochiamo, cosa mi metto oggi, che università frequento, in che ristorante andiamo stasera, chi decido di sposare, e via dicendo. Non tutte sono scelte facili né tantomeno portano sempre risul-tati positivi, ma il punto è che noi scegliamo. Il contadino burkinabè che vive con le sue due mogli e i suoi quindici figli in una capanna di fango ai lati di un villaggio sperduto nel nulla della campagna fuori città, che lavora la terra sec-ca e dura sotto il sole accecante nella disperata speranza che la stagione delle piogge sia abbondante quel tanto che basta per dare un raccolto che sfami la sua famiglia fino alla stagione successiva, che mangia polenta di miglio tutti i giorni e quando è festa ammazza una gallina per dare sa-pore al sugo, che se va bene vivrà poco più di quarant’anni e se va male morirà per un’infezione mal curata o un’ap-pendicite esorcizzata dallo stregone di turno; ecco lui quale possibilità di scelta ha nella vita? A dire il vero una ce l’ha: mandare i figli a scuola e capire che l’istruzione è l’unica strada verso il miglioramento reale delle sue condizioni di vita. Banale? Forse, ma certamente non scontato in Burki-na Faso. Per questo la sensibilizzazione alla scolarizzazione è un impegno molto forte di Reach Italia in Africa. Per dare anche a loro la possibilità di scegliere.

Francesca Evangelisti

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Campagna sull’igiene in Burkina Faso: bilancio soddisfacenteIniziata nel mese di Gennaio 2012, la campagna sull’igiene, coordinata da Reach Burkina, ha rappresentato un vero e proprio successo. Insegnanti, alunni e genitori hanno preso parte attivamente alle giornate di sensibilizzazione tenute su quest’argomento. L’iniziativa ha coinvolto tutte le scuole partners di Reach Italia in Burkina Faso.

Durante il secondo trimestre dell’anno scolastico 2011/12 il coordinatore dell’iniziativa, un infermiere, ha visitato le dieci scuole patrocinate dall’OnG per insegnare ai bambini perché, quando e come lavarsi le mani e i denti. Reach ha messo a disposizione dell’infermiere tutto il materiale necessario per compiere questa sensibilizzazione. Gli in-segnanti ed i genitori degli alunni sono stati fortemente coinvolti per la riuscita di quest’attività. Concretamente, il lavoro veniva svolto su due livelli: una fase teorica, cioè un corso magistrale sull’importanza dell’igiene, ed una secon-da parte pratica che consiste in sedute dimostrative sulle attività analizzate. Gli insegnanti ed i genitori sono stati fortemente coinvolti in quest’iniziativa. Durante la fase te-

orica l’aspetto formativo è stato accompagnato a quello lu-dico; sono stati realizzati dei giochi che stimolavano delle discussioni sulla materia in un’atmosfera piacevole.

I bambini amano molto questa prassi d’insegnamento per-ciò hanno partecipato attivamente a questo corso. Nella se-conda parte si è registrato ancora più entusiasmo da parte dei bambini, tutti desiderosi di passare alla pratica. Prima di terminare ogni seduta, il maestro di turno dava sempre una dimostrazione pratica sull’insegnamento di buone tec-niche per lavarsi i denti e le mani. Alla fine della campagna, il materiale utilizzato è stato messo a disposizione delle scuole in modo che le nozioni trasmesse potessero essere applicate sempre e che i buoni comportamenti trasmessi diventassero una prassi. Dopo la formazione degli alunni, il coordinatore del progetto ha incontrato i genitori.

Ogni iniziativa di sensibilizzazione ha rappresentato anche un’occasione per mettere a disposizione delle scuole dei prodotti farmaceutici di prima necessità, per fare il punto sulla situazione delle mense scolastiche e compiere le visite mediche a cadenza trimestrale. Al termine delle visite si è potuto compiere tale report sulla situazione dei bambini:

Malattie Bambini colpiti

Mal di pancia 15Paludismo 33Tigna 28Raffreddore 9Tosse 16Carie 3Piaghe 5Otite 9

Congiuntivite 5

Epistassi 10Angina 1Malformazione congenita 3

Mammaria 1

Il coordinatore dell’iniziativa è apparso molto soddisfatto riguardo all’andamento dei lavori e per il 2012-13 è in pro-gramma una campagna sulla prevenzione contro i vermi parassiti.

Adama Badolo coordinatore progetto Reach Burkina Faso

Siamo ancora in attesa della corrispon-denza di Natale per i progetti Congo Katanga e Guinea Bissau. Per pro-blemi postali, pur essendo inviate già nei mesi di novembre/dicembre le let-tere non ci sono ancora pervenute.

Ringraziamo tutti i sostenitori di questi progetti per la pazienza e speriamo di poter far loro pervenire a breve le let-terine e i disegni da parte dei bambini sostenuti a distanza.

Lavare i denti con spazzolino e dentifricio, una novità che si impara solo a scuola

Acqua pulita e sapone, sembra poco ma così si lotta contro la malaria

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DALL’AFRICASituazione drammatica in Congo, c’è bisogno del nostro aiutoLa guerra ed il banditismo rendono sempre più difficili le condizioni di vita del Congo, dove regna l’insicurezza. La situazione più drammatica riguarda il lavoro; si sta riducendo sensibilmente anche il contributo dell’agricoltura all’economia per la paura delle attività depredatorie dei banditi. Senza lavoro, i genitori non riescono a mandare a scuola i loro figli. La popolazione del Nord Kivu è molto diminuita in virtù dei grandi problemi sociali riscontrati nel territorio. C’è un profondo bisogno d’aiuto, sono negati spesso i diritti essenziali, come quelli alle cure mediche e all’istruzione; c’è anche una grande emergenza alimentare, con molte persone che non riescono ad assicurarsi il cibo necessario per la propria sopravvivenza.

La scolarizzazione dei bambini è fondamentale anche per fermare il dramma dei bambini-soldato; per questo motivo diventa ancora più importante il sostegno a distanza. Aiutare un bambino del Congo, soprattutto nel Nord Kivu, può essere vitale.

Nonostante le gravissime condizioni socio-economiche del Congo, Reach Italia è riuscita a creare delle oasi; nelle scuole si sottraggono i bambini dalla violenza della strada, si dà loro un pasto caldo e si costruiscono le basi per immaginare una prospettiva di vita diversa.

Reach Italia ringrazia i suoi sostenitori perché senza di loro tutto ciò non sarebbe possibile e i bambini del Congo sarebbero abbandonati al loro destino.

C’è bisogno del nostro aiuto in un Paese che non trova pace; coinvolgete parenti ed amici nel sostegno a distanza. Soprattutto in Congo può essere vitale, i bambini hanno bisogno di noi.

Maganda Vangisivavi

Richard, orfano di Rwese ha trovato da poco un sostenitore tramite Reach Italia

Bambini del Congo Nord Kivu che passano le giornate sulla strada chiedendo da mangiare

Alla scuola elementare di Rwese, i bambini mostrano fieri le loro nuove uniformi

Distribuzione di forniture scolastiche agli alunni della scuola Mimbulu, in Congo Katanga

I bambini dell’orfanotrofio di Rwese preparano i loro disegni e gli auguri di Natale per i sostenitori

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Donare il 5 x mille a REACH ITALIA costa nulla ma può fare tanto.

Ricorda il codice fiscale.

97061580151Metti la tua firma per la solidarietà!

Aiutiamo il Mali, tre regioni del Nord sono state liberateNon trova pace il Mali, sconvolto dalle violenze della guerra. Le ostilità sono riprese il 9 Gennaio scorso con l’attacco del-le posizioni militari delle forze armate compiuto dai banditi armati che fanno parte dei membri del Mujao (Movimento per l’unicità e la Jihad), Mnla (Movimento nazionale per la liberazione dell’Azawad, stato che ha dichiarato uniteral-mente la propria indipendenza lo scorso Aprile), gli islamici o jihadisti nonché gli elementi del movimento terroristico Aqmi, che si trova nella regione di Mopti, situata a circa 700 km da Bamako, la capitale.

L’intervento delle forze armate francesi a fianco del Mali è riuscito a fermare quest’avanzata ed ha ristabilito l’ordine in queste zone occupate, producendo purtroppo delle vit-time non solo tra ribelli e soldati, ma anche nella società civile.

In questo periodo le regioni del Nord sono state liberate dall’occupazione dei ribelli. Con l’appoggio dei Paesi amici e della Cedeao (Comunità economica degli Stati dell’Africa Occidentali), le regioni liberate stanno per essere rese sicu-re. I risultati ottenuti fino ad oggi sono molto positivi.

Reach Italia sta compiendo un grande lavoro in questo con-testo molto difficile; tutte le scuole seguite hanno funzio-nato regolarmente, cioè quelle dei distretti Kolokani, Sègou e Bamako.

Le attività di assistenza proseguono, i corsi si sono tenuti in tutte le scuole senza particolari problemi.

Siamo riusciti anche a garantire la distribuzione di divise e t-shirt presso le scuole di Sion, a Nossombougou ed Eden, a Bamako e dei regali di fine anno in tutte le scuole patro-cinate (vedi foto).

Vogliamo rassicurare tutti i nostri sostenitori sul fatto che i bambini sono al riparo dai rumori dei cannoni e sono molto lontani dai campi di battaglia.

Uniamo le nostre forze e preghiamo perché la pace ritorni e che tutti i bambini, senza eccezione, possano salutare la guerra ed usufruire dei diritti fondamentali: quello a studia-re, mangiare e a ricevere le necessarie cure mediche.

Nell’ambito della collaborazione con il Pam (Programma ali-mentare mondiale), sono state nominate delle commissioni per censire i profughi nel circondario di Kolokani e Sègou, in modo da poter fornire un’assistenza alimentare adegua-ta alle popolazioni spostate, in collaborazione con le prefet-ture e i servizi dello sviluppo sociale.

Il coordinamento nazionale di Reach Italia in Mali ha potuto identificare circa 600 profughi nel circondario di Kolokani, Kati, Dioila e Kangaba. Prevediamo di continuare il nostro lavoro nelle regioni di Segou e Sikasso.

Ci sono buone possibilità che si riesca a liberare le città di Konna à Mopti, Gao, Tambouctou e Kidal nel Nord, da parte dell’esercito del Mali, della Francia e le truppe africane della Cedeao, sperando che l’ordine sia completamente ristabili-to e che queste città siano sicure.

La decisione dell’Assemblea Nazionale di mandare via il go-verno, la promessa e l’assicurazione del capo dello stato ad interim riguardo alla tenuta delle elezioni libere trasparenti e credibili prima della fine di luglio 2013 costituiscono una svolta nella crisi socio-politica ed il processo di restaurazio-ne della democrazia nel Mali. Serve, però, un sostegno al cambiamento; aiutate i bambini del Mali, oggi c’è ancora più bisogno di voi.

Fadiala Dembelè coordinatore progetto Reach Mali

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Il cibo è una necessità, non un prodottoNella Dichiarazione universale dei diritti umani fu stabilito, senza ombra di dubbio, che il diritto al cibo è un punto fon-damentale su cui tutti debbono collaborare. Nell’anno 2000 è stato sancito dalle Nazioni Unite che la via per lo sviluppo passa dal dimezzamento del numero di persone sofferenti di fame; tale obiettivo dovrebbe realizzarsi nel 2015. Se, però, gli obiettivi sono tracciati e da decenni si parla di come risolvere il problema della malnutrizione, i dati della FAO ci dicono che poco o nulla è stato realizzato, oltre un miliardo di persone ha poco cibo e di scarsa qualità.

Bisogna dare a tutti la possibilità di accedere alle risorse per produrre il cibo necessario alla sopravvivenza oppure fare in modo che tutti guadagnino abbastanza per poterlo comprare. I dati demografici spiegano che il mondo ha le risorse necessarie per sfamare più del doppio delle perso-ne presenti sul nostro pianeta, allora ci chiediamo le mo-tivazioni per cui una persona su sei non ha il cibo che gli occorre? Noi sappiamo bene che la “fame” è il prodotto di politiche speculative di multinazionali, governi e mancanza di volontà politica. Il cibo non deve essere un prodotto per fare profitto, ma è lo stretto necessario per la normale so-pravvivenza di una persona.

Per risolvere questa questione si deve uscire dalla logica del considerare il cibo come un prodotto da consumo e non una necessità. La soluzione c’è: dare maggiori possibilità ai contadini di lavorare la terra, di avere accesso all’acqua, di fare pascolare gli animali. Il futuro del pianeta è l’agricoltu-ra. È possibile vincere la malnutrizione e rendere il mondo migliore? Si, è possibile ma basta volerlo.

Fabrizio Fratus responsabile ufficio comunicazioni

mang anch’iomense scolastiche in Africa

Fai come Camilla ed Erica!Camilla ed Erica sono due giovani amiche di Reach Italia che sostengo-no a distanza Assamou, una bambina del Niger.

Entrambe sono felicissime dell’espe-rienza vissuta all’insegna della con-divisione, che sta dando ancora più valore all’aiuto elargito ad Assamou. Camilla ed Erica ci raccontano delle emozioni provate nella corrispon-denza con Assamou, sia nel leggere le lettere provenienti dall’Africa che nello scrivere i loro pensieri. Puoi fare anche tu come loro, condividere l’esperienza del sostegno a distanza insieme ad un amico; l’esborso eco-nomico per salvare un bambino sarà così di soli 12,50 Euro al mese; insie-me per salvare i bambini più bisogno-si. Insieme si può.

La redazione

Sistemaitalia ed il Burkina Faso. Quali sono gli scopi?SistemaItalia è una delle parole chiave emerse dal Forum Cooperazione, il ministro per la cooperazione internaziona-le Riccardi l’ha lanciata come sfida della rinnovata coopera-zione italiana, ormai è sulla bocca di tutti.Ma come si fa sistema? Da dove si parte e con che stru-menti? Quali sono gli scopi? La segreteria di Riccardi ha convocato a Roma una serie di attori che operano nel Paese sub-sahariano o che hanno interessi nella regione. Poche le OnG invitate, tra queste Reach Italia, presente all’evento. Durante il dibattito, a cui hanno partecipato anche alcu-ni enti locali e diversi uffici del Mae, si è discusso di un possibile programma Burkina in cui SistemaItalia potrebbe convergere. Reach Italia, che lavora da anni con progetti di cooperazione internazionale specifici in Burkina Faso, da quello per il recupero delle terre fortemente desertificate a “Mangio anch’io” per le mense scolastiche, è pronta a dare il suo contributo.

Fabrizio Fratus

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9 Dicembre: che pomeriggio a La SpeziaLo scorso 9 Dicembre è stato organizzato dai volontari di Reach Italia della sezione di La Spezia un pomeriggio all’in-segna della solidarietà. In programma la gara delle torte; sono stati dodici i partecipanti, rigorosamente valutati da una giuria preparata e qualificata.Ma il “dolce più bell” è sicuramente arrivato quando sono stati presentati i progetti di Reach Italia, illustrati da Gio-vanni Benini, coordinatore delle sezioni territoriali. Durante la giornata è stato possibile acquistare con una donazione i capi dell’abbigliamento solidale, vestiti firmati per donna e bambino; sono stati molti gli amici che si sono appassionati all’idea di arricchire il proprio guardaroba aiutando anche i progetti di Reach Italia.Molti sostenitori erano presenti in sala, a loro un ringrazia-mento particolare per l’assiduità e l’entusiasmo nell’aiutare i bimbi dei Paesi più poveri del mondo.

Paola Gianrossi

A Rieti Reach Italia si fa conoscere con una cena solidale per “Mangio anch’io”La neonata sezione reatina dell’associazione Reach Italia ha organizzato, per la giornata del 20 dicembre 2012, una cena di beneficenza presso l’accogliente ristorante “Pizza e fichi”. Grazie alla partecipazione di numerose persone, la piacevole serata si è rivelata un vero e proprio successo. Al termine della cena, ad animare gli invitati è stata una tom-bolata con in palio alcuni gadget di Reach Italia. L’evento ha

Reach Italia nei mercatini romaniA ridosso delle festività natalizie, Reach Italia ha organizza-to varie iniziative nei mercatini romani, incontrando molte persone alla ricerca del regalo insolito e low cost.

Un’opportunità che unisce la solidarietà con la possibilità di fare acquisti con curiosità e originalità per garantirsi buoni affari e sfuggire alle solite offerte standardizzate. Moltissi-mi i visitatori grazie anche alle belle giornate di sole, molte le persone determinate a fare acquisti tra i banchi di questi simpatici mercatini.

Nella splendida cornice delle ville e delle passeggiate roma-ne, il 25 novembre a Villa Glori, il 2 e il 9 dicembre a Ponte Milvio, la sezione Reach Italia di Roma con la collaborazio-ne dei ragazzi dell’AISA della chiesa di Lungotevere Miche-langelo è riuscita ad allestire uno stand vivace e colorato che ha attirato l’attenzione di tutti i visitatori.

Tutto è cominciato per caso la scorsa primavera, quando i volontari della locale sezione hanno pensato di raccogliere fondi iniziando a vendere oggetti dimenticati nelle loro can-tine e hanno convinto le mamme, le zie e le amiche a do-nare i loro oggetti inutilizzati: l’unica tazzina da caffè di un vecchio servizio, una statuina di porcellana, una collana di bigiotteria vintage, un vaso di vetro colorato, un piatto di ceramica. Da allora, con cadenza quasi mensile, mettiamo in vendita tanti oggetti a prezzi accessibili per raccogliere fondi per i progetti di cooperazione internazionale di Reach Italia.

Rossella Fagioli

nelle sezioni aiutiamo

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DALLE SEZIONI

Raccolti 3.000 Euro al centro commerciale “La Scaglia” di CivitavecchiaAnche quest’anno, nei giorni 15 e 16 dicembre 2012, con tutti gli amici di Bracciano, siamo stati nel centro commer-ciale “La Scaglia” di Civitavecchia, esponendo vari ogget-ti: sacchettini profumati e saponette, pupazzetti di neve, ghirlande, angioletti realizzati con pasta, nastri e merletti, alberelli, copribarattoli, centri tavola con candele, presepi, decorazioni con le spighe ecc. Inoltre, nell’occasione, abbia-mo esposto e venduto anche alcune copie del libro di Gio-vanni Negro dal titolo “Storiellando”. Con quest’iniziativa, abbiamo voluto contribuire anche noi al progetto “Mangio anch’io” che Reach Italia sta realizzando in Burkina Faso. Grande è stato il successo di quest’attività. Nonostante la crisi economica che coinvolge tutti, grazie alla generosità riscontrata, abbiamo potuto raccogliere la somma di 3.000 Euro! Un pensiero e un grazie particolare vanno sempre al caro direttore del centro commerciale Federico Lancellotti per la sua umanità e disponibilità.

Oliva Arcangeli

permesso di raccogliere fondi destinati al progetto “Mangio anch’io” e, allo stesso tempo, di promuovere l’associazione presso la città di Rieti, che ha dimostrato entusiasmo e partecipazione nei confronti delle iniziative messe in atto da Reach Italia. I volontari, aiutati anche dalla buona cu-cina del ristorante, sono dunque riusciti nel loro intento di far conoscere l’associazione alla cittadinanza che, si spe-ra, parteciperà con lo stesso entusiasmo alle future attività promosse dalla sezione reatina.

Samuele Autorino

Tante iniziative di raccolta fondi a Cesena Nel mese di dicembre da alcuni anni due iniziative di raccol-ta fondi impegnano i volontari di Cesena: il pranzo solidale di Reach Italia e la realizzazione di bomboniere solidali pro-poste ad alcune aziende del territorio.A ridosso delle festività natalizie, esattamente il 16 Dicem-bre, una decina di volontari si è organizzata per la prepa-razione del pranzo organizzato e servito presso il Centro ADRA di via C. E. Gadda, 300 a Cesena.Un ricco menù con tutti gli ingredienti della classica cucina romagnola servito a 47 invitati. I partecipanti hanno vis-suto una giornata all’insegna dell’amicizia presentando il progetto “Mangio anch’io”, conversando con sostenitori ed amici ed illustrando con alcuni video le attività della nostra associazione.

Da diversi anni nel periodo delle festività di fine anno la sezione guidata dal presidente Loris Fusconi prepara più di duecento confezioni regalo. All’interno della “bomboniera solidale” ben preparata, inseriamo artigianato del Burkina Faso, un biglietto di presentazione che illustra le finalità dell’iniziativa di solidarietà ai propri dipendenti, e un de-pliant sul sostegno a distanza. Questa iniziativa ha permes-so alla nostra sezione di raccogliere per il progetto “Mangio anch’io” la cifra di Euro 5.190.

Reach Cesena

e ci divertiamo

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Lotteria “Gesti di Solidarietà 3”, un successo!Domenica 6 Gennaio si è tenuta al centro socio-culturale “Ferro di Cavallo” di Perugia l’estrazione della lotteria “Gesti di solidarietà 3”. L’iniziativa ha rappresentato un grande successo per la raccolta fondi per implementare le mense scolastiche in Africa, scopo alla base del progetto “Mangio anch’io”. Con un totale di 2.909 biglietti venduti è stata raccolta la cifra di Euro 7.272,50. All’estrazione era presente Giovanni Benini, coordinatore nazionale delle sezioni di Reach Italia che ha illustrato le finalità del progetto e le modalità del sostegno a distanza, e il Presidente del Centro Socio Culturale Gianni Bulletti che, insieme ai soci volontari della struttura, ha collaborato alla realizzazio-ne della serata benefica. Dopo l’estrazione dei biglietti vincenti sono state distribuite alcune calze della befana, come insegna la tradizione, e vari dolcetti.

La cerimonia dell’estrazione a Perugia ha messo in mostra una splen-dida serata, in cui si sono intrecciate la solidarietà e la musica. Si è esibito il Coro “S.Giovanni Battista” diretto da Mauro Chiocci con un programma di musiche che ha incluso canti natalizi, spiritual e il di-vertente “Lui mi voleva bene” del Quartetto Cetra. Solidarietà, clima di festa e buona musica hanno creato un mix che ha reso molto felici tutti i presenti. La lotteria proponeva molti premi interessanti, ecco i biglietti vincenti:

Il biglietto n.4540 vincitore del primo premio: 4 giorni sul Mediterraneo per 2 persone con Costa Crociere Il biglietto n.5303 vincitore del secondo premio: bicicletta elettrica Il biglietto n.796 vincitore del terzo premio: Week-end soggiorno più mezza pensione per 2 nella Guest House “Limonaia” – Villa medicea Firenze ll biglietto n.6413 vincitore del quarto premio: For-ma Parmigiano Reggiano da 28 Kg Il biglietto n.780 vincitore del quinto premio: Smartphone Samsung Innov8 Touch Il biglietto n.805 vincitore del sesto premio: Cesto della Befana Il biglietto n.759 vincitore del settimo premio: Spazzolino elettrico Oral-B Il biglietto n.96 vincitore dell’ottavo premio: Giac-ca impermeabile Fila Il biglietto n.5567 vincitore del nono premio: Tele-fono Cordless Philips cd240 Il biglietto n.85 vincitore del decimo premio: Tuta

Le iniziative di Reach Italia a Torino Anche quest’anno la sezione Reach Italia di Torino si è im-pegnata nella raccolta fondi per il progetto “Mangio anch’io”. In merito al tema del progetto abbiamo sfruttato l’occasione del Natale per fare un regalo solidale alle maestre di una scuola materna di Torino. Un altro dono all’insegna della so-lidarietà è stato proposto ai partecipanti ad un corso di pila-tes nella chiesa avventista della città. Una parte del ricavato della suddetta raccolta fondi è servita per acquistare abiti che sono stati successivamente distribuiti ai senza tetto.Reach Italia a Torino non si è fermata a queste iniziative ma dall’8 al 22 dicembre sono state organizzate con i bambini dell’AISA delle uscite nei mercati rionali in cui sono stati offerti i manufatti dei bambini, prodotti d’oggettistica africa-na e abiti. Un’esperienza importante che ci ha permesso di stare a contatto con tante persone che si sono appassionate alla tematica della cooperazione in Africa.Facendo una stima di come sono andate queste attività nell’ultimo mese dell’anno 2012, il ricavato totale ammonta a Euro 1.382.Grazie a tutti i collaboratori per questo “viaggio” sempre più ricco di idee e di entusiasmo.

Elena Ardissone

Il presidente di Reach Italia incontra i sostenitori della Peugeot a MilanoNei suoi venticinque anni di solidarietà, Reach Italia conserva tantissi-me storie intrecciate nella grande avventura del sostegno a distanza. Una di queste riguarda sicuramente i sostenitori della Peugeot, guidati dal sig. Franco De Vecchi che con gran cuore ha unito diverse figure della casa automobilistica francese sostenendo da anni diversi bambini con la nostra associazione. Il 26 Febbraio scorso il presidente Carlo Schino ha incontrato il sig. De Vecchi (vedi foto) ed i lavoratori che da anni elargiscono una parte del proprio stipendio alla solidarietà, al so-stegno a distanza dei bambini che vivono nei paesi più poveri del mon-do. Ringraziamo di cuore il gruppo di sostegno presente in Peugeot.

La Redazione

Il presidente Carlo Schino e il signor De Vecchi presentano al gruppo di sostegno Sougri e Kanfidini, che da adesso pos-sono frequentare la scuola.

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A Bolzano un pranzo per il progetto delle menseDomenica 20 gennaio 2013 la sezione di Bolzano ha realiz-zato un pranzo solidale a cui hanno partecipato venticinque simpatizzanti aderendo al progetto «Mangio anch’io».L’incontro si è svolto nei locali messi gratuitamente a dispo-sizione dalla comunità avventista di Bolzano alla quale va un sentito ringraziamento ed è stato preceduto da un’esibizione musicale con brani classici in cui si sono esibiti David Col-mano alla chitarra, Florian Villa al piano e Sanzio Garau con il canto.E’ stato poi presentato un interessante reportage sulla si-tuazione sociale ed economica degli ultimi mesi in Congo seguita dalla relazione di Giovanni Benini, coordinatore delle sezioni territoriali, sul progetto in questione. Il pranzo è stato realizzato da un’esperta cuoca, Janeta Ta-rabuga della catena Hotel Sheraton, grazie anche alla dispo-nibilità di un’azienda metalmeccanica bolzanina.L’atmosfera, molto cordiale e gioviale, ha rafforzato i senti-menti di solidarietà dei presenti che hanno dato il loro con-tributo per il progetto “Mangio anch’io”.

Renato Colmano

Il container in Burkina Faso grazie al vostro contributoLa solidarietà con Reach Italia non si ferma mai. Grazie al lavoro di alcuni volontari, domenica 27 Gennaio è partito verso il Burkina Faso un container ricco di materiale utile per uno dei Paesi più poveri del mondo. Grazie al vostro puntuale contributo sono stati raccolti giochi per bimbi, detersivi, alimenti, migliaia di capi di abbigliamento, ma anche frigoriferi, mobili, recipienti per l’acqua, farmaci, bi-ciclette e una lavatrice idropulitrice.

Anche stavolta l’appello ad aiutare le popolazioni del Burki-na Faso con il container partito dalla provincia di Cesena e Forlì ha rappresentato un grande successo come dimostra la partecipazione e la sensibilità dimostrata da molte per-sone. Nel container è stato inserito anche un pacco realiz-zato dai bambini della scuola elementare “Schweitzer” di Segrate, che sta lavorando ad un gemellaggio con un isti-tuto scolastico di Ouagadougou. Ancora una volta è emersa la sensibilità dei più piccoli, che si rivelano sempre pronti quando c’è bisogno di aiutare i loro coetanei. Reach Italia ringrazia tutti quelli che hanno contribuito al buon esito dell’iniziativa.

Ciro Troise

da ginnastica Belfe uomo Il biglietto n.1802 vincitore dell’undicesimo pre-mio: Trapano/Avvitatore Black&Decker Il biglietto n.5408 vincitore del dodicesimo pre-mio: Poltroncina da campeggio Australian Il biglietto n.1252 vincitore del tredicesimo pre-mio: Sedia da campeggio Australian Il biglietto n.1097 vincitore del quattordicesimo premio: Sacco a pelo Royal Veach Zion 300 Il biglietto n.4993 vincitore del quindicesimo pre-mio: Frullatore ad immersione Girmi Mix40 Il biglietto n.3730 vincitore del sedicesimo pre-mio: Set Gillette Power Il biglietto n.2203 vincitore del diciassettesimo premio: Lettore CD-/Mp3 Philips Il biglietto n.1201 vincitore del diciottesimo pre-mio: Ferrari Testa Rossa ( Miniatura) Il biglietto n.4805 vincitore del diciannovesimo premio: Borsone Fila Il biglietto n.1263 vincitore del ventesimo premio: TV 21” Philips con tubo catodico Il biglietto n.2173 vincitore del ventunesimo pre-mio: Portabiti da viaggio Il biglietto n.4972 vincitore del ventiduesimo pre-mio: Astuccio completo Ferrari Il biglietto n.1158 vincitore del ventitreesimo pre-mio: Sacco a pelo Disney bimba Il biglietto n.5612 vincitore del ventiquattresimo premio: Lettore CD7Mp3 Philips Il biglietto n.1067 vincitore del venticinquesimo premio: Set colazione x 4 in porcellana

Un sentito grazie a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di quest’iniziativa solidale!

La Redazione

RACCOLTA FONDI

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Viaggi solidali, un nuovo modo di unire vacanza e solidarietàI viaggi solidali di Reach Italia hanno riscosso un buon inte-resse. Un nuovo modo di andare in vacanza contribuendo ai progetti di sviluppo dei luoghi che si vuole visitare. Ad oggi le due mete in cui è possibile organizzare il viaggio sono: Burkina Faso, Paese in cui risiede la sede centrale di Reach Italia in Africa e nella Repubblica Dominicana.

Perché un viaggio solidale? Perché contribuisce a sviluppare un’espe-rienza indimenticabile, in Burkina Faso il sostenitore potrà andare a visitare il bambino sostenuto e verificare di persona l’importanza della sua attività di sostegno. Nel territorio africano è possibile orga-nizzare il viaggio durante il periodo autunnale, nello specifico ad otto-bre.Un altro tipo di esperienza è quella relativa alla Repubblica Dominica-na, dove è possibile andare tutto l’anno e visitare i progetti di co-svi-luppo come la fabbrica di zenzero e quella di caffè. Si potranno scoprire i villaggi e vedere come vivono le popolazioni; per chi lo vo-lesse, è possibile dormire e passare una giornata intera con una famiglia del luogo. Poi, perché molti vorranno anche rilassarsi e riposarsi, si potrà trascorre bellissime giornate sulla famosa spiaggia di Rincon, mangiare in un ristoranti-no locale e vivere un’esperienza da sogni. Unire la vacanza con l’aiuto alle persone è sicuramente un nuovo metodo di solidarietà. In Repubblica Dominicana si contribuirà a salvare tanti bambini oggi senza identità, in-fatti, una quota delle spese del viaggio sarà girata al pro-getto: “Regaliamo l’identità ai bambini”.Non aspettare, vieni in vacanza con Reach Italia.

Fabrizio Fratus

Più controlli nel no profitÈ acquistabile in libreria un’indagine scritta da Valentina Furlanetto dal titolo “L’industria della carità”. Il titolo an-nuncia già l’interpretazione della giornalista. Riporto in tal senso un passaggio: “Le associazioni sono ormai delle gros-se multinazionali. Hanno ceduto alla logica del marketing. E in un Paese come il nostro, dove regna la corruzione, andare a rompergli le scatole sembra sbagliato. Ma è giusto pretendere trasparenza”.

Noi di Reach Italia, da anni, conduciamo una battaglia sulla trasparenza e l’uso corretto dei fondi raccolti e nei nostri in-terventi spieghiamo che l’intervento delle OnG deve essere di co-sviluppo e non d’imposizione di modelli occidentali. L’indagine della Furlanetto è ben dettagliata e ha analizza-to alcune delle più grandi organizzazioni, una panoramica ristretta ma che fa comprendere molto bene cosa sta avve-nendo nel mondo del terzo settore. L’autrice del libro parla di un giro d’affari di 67 miliardi in Italia, cifra riferibile a tutte le attività di tipo solidale, dall’aiuto ai ciechi come a quello per i bambini con malattie complicate, dal sostegno a distanza alle tecniche più innovative per sviluppare l’agri-

coltura nei paesi afri-cani. Purtroppo, vista la cifra molto elevata, il no profit ha ceduto al business e il valo-re economico rappre-senta il 4,3% del Pil, quasi come quanto il giro d’affari riferibile alla moda. Anche la Corte dei Conti ha dif-fuso una relazione dal titolo: “Contributi alle Organizzazioni non governative per la re-alizzazione di attività di cooperazione”.

La relazione specifica che non è più procrasti-

nabile l’introduzione nell’ordinamento normativo nazionale della previsione di una procedura concorsuale di selezione dei progetti da sovvenzionare sul modello delle procedure selettive attivate da EuropeAid. Da anni chiediamo controlli e interventi per tutelare tutte le persone che con sensibilità si privano di una loro parte di denaro per aiutare i più de-boli. Reach Italia è tra le OnG che da sempre si è mobilitata perché vi siano controlli e verifiche, che si usino i termini corretti e non si ceda al marketing per trovare i fondi da destinare poi ai progetti. Con il lavoro della Furlanetto spe-riamo che qualcosa si muova e che i controlli siano fatti.

Fabrizio Fratus

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TI PRESENTO UN AMICO

Io sono pronto per la scuola.Tu mi vuoi aiutare?

Sono Justine e vivo a nord del Congo, nella provincia di Kivu.Ho quasi 4 anni e fre-quento la scuola mater-na perché Reach Italia ha pensato ad un progetto per aiutare i bambini che come me sono orfani di un genitore o di tutti e due.Sono orfana di padre e solo grazie al tuo aiuto posso pensare di arrivare alla scuola elementare.

Il mio nome è Diayombo, sono un ragazzino che ama tanto giocare a palla ma soprattutto ama gio-care in compagnia.Sono in prima elemen-tare e assieme ai miei compagni posso giocare parecchio, oltre a studia-re.Vorrei tanto arrivare al diploma della scuola ele-mentare ma mi serve il tuo aiuto per poter rea-lizzare il mio sogno.

Mi chiamo Estela e vivo in un paradiso chiamato Santo Domingo. Ho solo 2 anni e so già che l’amo-re di mamma e papà non mi è sufficiente per poter andare a scuola.Mi serve aiuto per poter crescere e avere un’istru-zione come tanti altri bambini.Reach Italia da poco ha pensato di dare un’iden-tità ai bambini del mio Paese e io ne sono felice.

Sono Kanhouada, amico di Diayombo. Giochia-mo a calcio insieme e frequentiamo la scuola Bantchandè del villag-gio Diapaga, in Burkina Faso.Ho tanti fratelli e mi manca il papà, ma sono molto contento per-ché tramite Reach Italia qualcuno potrà prendersi cura della mia educazio-ne e potrò finire la scuola elementare.

Ho quasi 6 anni, sono Bassira e vivo in Niger. I miei genitori sono con-tadini e non riescono a mandarmi a scuola. Loro lavorano per darci da mangiare ma a scuola ri-cevo un pasto in più. Lì gioco con le mie amiche, studio e sono seguita dal punto di vista medico.E’ molto importante sa-pere che qualcuno, anche molto lontano, si prende cura di me.

Il mio nome è Priska. Vivo con mia mamma e i miei 4 fratelli. Il papà non c’é più ma sono stata fortu-nata a conoscere Reach che si prende cura de-gli orfani del mio Paese. Vivo a Rwese, in Congo Nord Kivu e amo andare a scuola. Studio molto e la mia maestra è molto contenta di me. Vorrei andare anche a scuola elementare e arrivare al diploma.

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SONO CONSAPEVOLE CHE REACH ITALIA METTE A DISPO-SIZIONE DEL RESPONSABILE CHE COORDINA LE ATTIVITÀ DELL’ASSOCIAZIONE IN LOCO IL MIO NOME E COGNOME PER POTER RICEVERE NOTIZIE SUL BAMBINO DA ME ASSISTITO.

AI SENSI DEL D.LGS 196/03 LE INFORMAZIONI DA ME FORNITE SARANNO TRATTATE ELETTRONICAMENTE SOLO PER LE FINALITÀ PREVISTE DALLO STATUTO DI REACH ITALIA ONLUS. POTRÒ IN OGNI MOMENTO RIVOLGERMI ALL’ASSOCIAZIONE PER CONSULTARE, MODIFICARE, OPPORMI AL TRATTAMENTO DEI MIEI DATI PERSONALI.

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