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    November 4th, 2010 Published by: webtravelmarket

    Un Progetto Social MediaBy RobiVeltroni

    Ti trovi a un bivio ammettilo! Social Media, ovvero prenderela strada della condivisione e della partecipazione mettendotiin gioco, oppure startene ancorato al vecchio messaggioautoreferenziale e unidirezionale? Social Media tutta la vita...si ma con qualche controindicazione. Gi una volta ti ho messo

    in guardia con un post allarmistico, questa volta vediamo diprendere appunti e prova a impostare una strategia.

    Innanzitutto devi differenziarti , evita il web marketing deipecoroni e indirizzati verso una qualit espressiva, punta allatua unicit e falla percepire. Come? Ho provato ad italianizzareun post di Daniel Edward Craig e ecco il risultato in 9 punti:

    1. Hai affrontato i Social Media senza una strategia, senzarispettare una linea editoriale, una frequenza, senza avertrasmesso emozioni? Hai sprecato tempo e denaro. Fai un bel

    backup e riparti da capo.

    2. In America si parla di team, gruppi di lavoro, riunioni. InItalia, dove la maggior parte degli hotel di piccole dimensionicome si pu fare tutto ci? Sar una persona da sola a gestireil blog o la pagina su Facebook ma ce la pu fare. Anzi c'gi chi ha iniziato a farlo, guarda cosa ha messo in piediFrancesca ! Basta poco per essere unici, sii te stesso, se oggi faimanutenzione in una camera oppure stai preparando i tortellifatti in casa perch non dirlo? In quale lingua? Con quella delleimmagini.

    3. Tutti coloro che hanno frequentato alberghi e ristorantisono rimasti affascinati dai racconti delle "genti locali", glialbergatori per definizione sono dei cantastorie (storytellers

    non l'hanno mica inventato gli americani). Non uniformarposta commenti, storie, notizie simpatiche, che interessii tuoi lettori. Se non ricevi commenti o reazioni corregla tua linea editoriale. Le storie pi o meno coinvolgenpossono essere decisive nel processo di scelta di un hotel o

    una determinata localit. E' meglio raccontare la vendemmpiuttosto che scrivere che il vino del tuo ristorante il pbuono del mondo... e magari, la vendemmia, falla raccontadirettamente dal contadino.

    4. Fai parlare i tuoi collaboratori, filmali mentre lavoranchiedi ai tuoi ospiti di cercare foto della tua localit o del talbergo sul web e di postarle sulla pagina di Facebook. Invita raccontare la loro esperienza. Insomma, come dice Craifalli lavorare, collaboratori e ospiti. Tutti.

    5. Controlla e partecipa. Costruite la vostra reputazione oline come lo fate al di fuori della rete (non c' differenza, n

    stiamo parlando di cose virtuali te lo assicuro). In rete si sgi parlando di te anche se non ti sei mai connesso a intern

    6. I Social Media sono di moda, certo. Non farti prendela mano sii bilanciato. Non abbandonare altre forme marketing o di attivit classiche. Sii disciplinato con tempo che investi in questa pratica. Tra le altre couno dei maggiori rischi sui social media quello delsovraesposizione, pericoloso in particolare quando non si hniente di interessante da raccontare. Piuttosto annaffiagiardino.

    7. Affidati ad un consulente per pianificare le tue azion

    organizzare una piattaforma social (basta poco secondo mpresidiare Tripadvisor, Expedia e Booking; Aprire un blog, upagina su Facebook, una galleria di immagini su Flickr e uncanale You-Tube), trovare una strategia. Ma ricordati, i tortefatti in casa li devi raccontare in prima persona, il consulenpotr solo indicarti l'ora giusta per postare il messaggio internet e magari indirizzarti verso un ottimo cameraman.

    8. Non credo che i responsabili marketing di grandi azienleggano Officina Turistica e quindi salto la parte che riguarla coerenza tra i vari blog di hotels appartenenti a cate

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    Dopodich non mi restava che monitorare i vari profili edestrapolare alcuni dati [oggettivi o meno] e considerazioni.

    La prima tappa della ricerca iniziata da Roma, per poiproseguire il "viaggio di ricerca" verso Firenze, poi Milano,

    Venezia , dulcis in fundo Napoli.

    Alcuni dei dati emersi:

    25 hotel monitorati

    13 hotel con almeno una presenza "social" [Facebook]

    12 hotel non presenti sui Social network

    3 Hotel con account su Twitter

    3 hotel con aventi un blog

    2 hotel con account Flickr

    2 hotel con accout su canale you tube

    1 hotel con account Friendfeed

    I dati emersi [ricordiamo su un campione di 25 hotel di cinquecitt italiane] presentano un "quadro" clinico abbastanza

    "preoccupante".

    Dei venticinque hotel individuati solo 13 hanno una "presenza"sui social network:

    Inoltre di questi 13 hotel che potremmo definire "socialoriented" solo uno aggiorna frequentemente i loro status suisocial network di loro "riferimento"

    I principali social network che vengono utilizzatimaggiormente sono i rispettivi: Facebook, Twitter, Blog,Flickr, You Tube, FriendFeed.

    Sar un caso che la citt che ha pi hotel "social orientesia Firenze [anche se tra i cinque hotel c' solo uno c

    va ricordato ed l'hotel David di Firenze [qui il sito] paver "implementato" una vera presenza/strategia sui socnetwork]

    Si potrebbero, intrecciare dati ed info per "formulare" algrafici, ma non questo che ritengo importante.Ci che ritengo importante rispondere alla domaniniziale, ovvero : chi presente nella top five di Tripadvis"massimizza" questa visibilit indotta sui social network?

    Il grafico sottostante parla chiaro, solo un hotel su 25 in gradi "sfruttare" la "visibilit" di Tripdvisor , attraverso una vee propria strategia/presenza sui social media.

    Dal precedente grafico, opportuno ricordare che sono statralasciate le strutture turistiche che appartengono a catealberghiere o a gruppi di alberghi [ 2 sole strutture], mnonostante tutto ho il piacere di "annoverare" il "TorriaHotels Milano" per il suo impegno sempre maggiore n"social network "!

    E' giunto il momento delle conclusioni/considerazioni:

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    A me piacerebbe che la "parte finale" venga implementata"insieme" [bottom-up] raccogliendo le vostre considerazioni

    per poi racchiuderle in un pensiero integrato e condivisibile.

    Di certo, non posso essere che io il primo a iniziare:

    Vorrei iniziare ricordando che questa "ricerca" [ quasi-sicuramente] presenter alcune "inesattezze" di rito, quindi

    vi prego di non esitare a segnalarle, commentarle ed

    implementarle, in modo che possa rispecchiare il pi possibilelo stato "dell'arte" del rapporto tra Tripadvisor e il mondosocial network.

    La mia prima "considerazione" che c' molto da "lavorare", idati parlano chiaro, solo una struttura su 25 "socialMENTE"sensibile alle nuove dinamiche del Turismo 2.0, inoltresostengo [ed azzardo] che gli operatori turistici vedanoTripadvisor come una "tappa di arrivo" e non come una"situazione" di partenza su cui implementare "strategie social"a d hoc!

    Il dato che mi ha particolarmente "impressionato" Venezia :nella citt lagunare, la maggior parte delle strutture ricettive[4 su 5]sono state premiate da Tripadvisor come "Traveller's

    Choice 2010" , sono tutte bellissime strutture, medio grandi, enessuna ha una minima presenza "social".

    Twitter ConciergeBy Antonello Maresca

    A differenza degli altri settori aziendali il servizio di un Hoteldeve necessariamente essere fruito off line. Lesperienza, lapercezione del servizio la si apprezza fisicamente. Ci non

    toglie che Internet e i Social Media possano avere un ruoloimportante nel migliorare il servizio e la percezione di esso.

    Bill Carroll della Cornell University dice: Ho la sensazioneche ci troviamo nella stessa situazione di 20 anni fa. Lunicadifferenza + che non ci vorranno 20 anni, per, per vederconcretizzare limpatto di queste nuove dinamiche sociali edinterattive.

    Uno dei modi pi efficaci per utilizzare i Social Media nelsettore alberghiero potrebbe essere quello di estendere i servizidi portineria attraverso Twitter.

    Un concierge on line, attraverso Twitter, potrebbe esseuna soluzione interessante per alleviare il peso della gestiofisica di una serie di domande ed informazioni posin portineria. Inoltre , le risposte prodotte diverrebbepatrimonio collettivo a favore dei prossimi clienti dealberghi.

    Questo mese in Inghilterra la catena Premier ha avviato sperimentazione del suo servizio di Twitter Concierge .

    Il venerd, i clienti possono inviare una domanda al portie

    tramite Tweet utilizzando lhashtag # PIconcierge. Lhoincoraggia i suoi clienti a porre domande attraverso Twittper qualsiasi genere di informazione.

    Hyatt ha lanciato il suo Twitter Concierge nel maggio 200Quando abbiamo lanciato questa operazione, dice Joh

    Wallis, responsabile Marketing di Hyatt, abbiamo deciso csu questo canale avremmo fornito solo informazioni e noproposte commerciali.

    Potrebbe essere un modo intelligente per usare il canaTwitter da parte anche degli alberghi italiani, che dite?

    Fonte: Mashable

    Blogger, eventi e promozione

    turistica.By Giovanni Cerminara

    Se pensate minimamente di aprire una pagina facebook, ppromuovere un evento, beh! Perdete tempo. La promozioneun evento attraverso i social network qualcosa che richiedpazienza, intraprendenza e conoscenza degli strumenti soci

    Ovviamente un evento a valenza turistica non una questiodi numeri e quantit, ma di qualit. Per qualit intendo tutci che fa levento:

    - loggetto dellevento;

    - Il territorio;

    - lospitalit.

    Una promozione di un evento nel web richiede u buona conoscenza della blogosfera; infatti lindividuaziodi autorevoli blogger che discutono anche diverse tematichpurch legate al turismo potrebbe fare al caso vostro. Il ruodel blogger essenziale serve a veicolare il messaggio, natura dellevento, durante i preparativi, durante leventonel post evento. Chi organizza levento deve impegnarsi npreparativi, nellaccoglienza, nel rendere fruibili le diver

    attrazioni del luogo le quali si trasformeranno in tweet, fotvideo e post. Ci sar una mole qualitativa di informazioche viene accolta in rete. Anzi! Informazioni per la retemeglio dire cos. La comunicazione online diversa rispettoquella normale a cui siamo abituati e tanto attaccati, qualcoche pu essere articolata in 140 battute, utile alle persoche non hanno tempo da dedicare alla rete, ma che produrisultati per il semplice motivo che lautorevolezza del bloggfa s che i suoi follower leggano, discutano e diffondanomessaggio. Oppure un messaggio corredato da foto, cnon aspetta altro che qualcuno venga taggato e condiviso s

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    proprio profilo da qualcuno. O ancora levento per qualchealtro blogger, un video postato su youtube e condiviso sufacebook. Ad ognuno il suo! Esatto ad ogni persona, utente,individuo, potrebbe corrispondere uno di questi canali, quelloche reputa pi consono. Alla fine non nulla di nuovo, tutti noiscegliamo un canale rispetto ad un altro in relazione a diversedinamiche o approcci. Qualcun altro si sta geotaggando osta twittando dalla localit dellevento, consapevole (forse)che qualche kilometro pi in la una famiglia, piuttosto cheun gruppo di amici in vacanza, o semplicemente residenti si

    stanno dirigendo verso la location dellevento proprio perchhanno visto il tweet. Nel frattempo il paesello ha registrato un

    buon numero di presenze, molte delle quali stanno alloggiandoproprio nella tua struttura alberghiera, o pranzando al tuoristorante, o bevendo un caff al tuo bar.

    Un altro blogger sta pubblicando dal suo smartphone una fotodi una vecchia cantina tipica ancora usata per lasciare le bottidopo la vendemmia, o per appendere i capicolli affumicati,scrivendo peccato che su Twitter non si possano far sentiregli odori. Lo sapete cosa stanno facendo questi blogger, oltrea promuovere levento? Stanno promuovendo il tuo paese, ilterritorio, e di riflesso potenzialmente saresti un prestatore di

    servizi alberghieri per la sua prossima vacanza.

    Google Boost: la pubblicit

    nelle mappe di GoogleBy Enrico Ferretti

    Stare dietro a tutte le novit che Google sforna settimana doposettimana diventato veramente faticoso!

    Lultima trovata si chiama Google Boost, una nuova forma diadvertising per le aziende registrate in Google Places.

    Vediamo come funziona e quali sono i vantaggi per gliinserzionisti.

    Attualmente effettuando una ricerca su google, il motore diricerca restituisce una prima pagina composta da un elenco dirisultati di questo tipo:

    10 risultati organici

    link sponsorizzati ripartiti fra colonna centrale e colonnadi destra

    esercizi commerciali locali allinterno delle google maps

    Limmagine di seguito sicuramente chiarisce ancora meglio lemie parole:

    Prima pagina di Google con elenco dei risultati

    Per essere presenti nei 10 risultati organici della serp il proprsito web deve essere fortemente ottimizzato lato SEO.

    Per comparire nei link sponsorizzati bisogna attivare ucampagna pay per click su Google Adwords.

    Per apparire allinterno delle google maps, basta registra

    gratuitamente la propria azienda in Google Places.Da circa tre giorni le possibilit aumentano, poich sattivato Google BOOST, una forma pubblicitaria, ideaproprio per aiutare le imprese locali a collegarsi conpotenziali clienti della loro zona.

    La funzione per il momento in fase beta e disponibile solo ple imprese locali ubicate a San Francisco, Houston e Chicag

    Come funziona Google BoostFacciamo un esempio: se siete proprietari di un ristorana San Francisco che si iscritto a Boost, il vostannuncio sponsorizzato potr apparire quando qualcu

    ricerca ristoranti nella zona di San Francisco. Vedi immagidi seguito:

    Ricerca con annuncio Google Boost

    Oltre alle informazioni base, che sono il nome dellaziendlindirizzo, il numero di telefono e il sito web, lannuncinclude anche il numero di recensioni ricevute dagli utenti, u

    valutazione media in stelle e un link alla relativa Place page p

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    aiutare i potenziali clienti a trovare ulteriori informazioni utilisullattivit locale.

    Altro elemento aggiunto da Boost rispetto ai risultati odierninelle mappe, la presenza di una bandierina blu, che distinguelazienda inserzionista rispetto alle altre, in modo da catturarelattenzione degli utenti.

    Il posizionamento nella sezione Link Sponsorizzati dellapagina dipender, come sempre, da fattori come la rilevanzadellannuncio, la qualit, il budget impostato, etc..

    Google specifica anche che Boost non influisce in alcun modosul ranking del posizionamento gratuito dellattivit.

    Creare un annuncio con Google Boost semplicissimo, richiesta solo una breve descrizione della tua attivit, un sito

    web o una Place page, le categorie di appartenenza dellaziendae un budget mensile da destinare ai click.

    Fatto ci, il sistema setta automaticamente la campagnapromozionale, scegliendo le parole chiave pi rilevanti per fareapparire gli annunci su Google e su Google Maps, cercando diottenere il massimo con il budget mensile assegnato.

    Di seguito riporto limmagine relativa alla creazione

    dellannuncio:

    Creazione di un annuncio con Google Boost

    ConsiderazioniSicuramente Boost un interessante alternativa perpubblicizzarsi su google, che probabilmente riscuoteranche un discreto successo, ma io trovo che questacannibalizzazione dei risultati gratuiti, a favore dei linksponsorizzati sia esagerata.

    E ovvio che Google cerchi continuamente nuove fonti

    di guadagno e quindi di aumentare il numero di linksponsorizzati, ma di questo passo saranno pi gli annunci chei risultati organici.

    Anche in ottica SEO le implicazioni sono notevoli, poichrispetto al passato, i tanto ambiti 10 risultati nella primapagina di google, stanno perdendo appeal verso lutente.

    La statistica effettuata da Chitika che riporto nellimmagine diseguito per esempio, indica la netta differenza di visibilit frai risultati organici in prima pagina, dove la prima posizione

    viene cliccata mediamente il 34,35%, mentre la decima ricevesolo il 2,71% dei clicks.

    Statistica relativa ai click su Google

    Immaginatevi cosa succeder quando ci saranno ancherisultati di Google Boost a rosicchiare questi numeri.

    Il Bue (portali turistici) chedice cornuto allasino (GoogleBy Danilo Pontone

    Questa mattina voglio uscire un p dagli schemi tecnici ccaratterizzano questo Blog e vorrei aprire una discussiocon gli albergatori. Largomento che voglio affrontare nriguarda...

    Perch parto con un titolo cos forte?

    Facciamo un piccolo passo indietro quando viene annunciala seguete notizia: Google ha acquistato, per il valore di 70milioni di dollari, la Startup ITA Software. Questa non altche unazienda specializzata nellinformazione sui viaggi pi passeggeri aerei. Sostanzialmente Google vuole entrare nricco e competitivo mercato dei voli aerei. E si sase Goog

    vuole, allora pu anche!

    Ma questo asino di Google proprio cornuto. Aaffermarlo lo dice il Bue, che possiamo identificare unalleanza di rinomati portali turistici, per lappuntExpedia, TripAdvisor, Kayak.com e Farelogix. Questi nonstanno assolutamente in questa iniziativa e acquisto realizzadal motore di ricerca e si rivolgono al Department of Justi(DoJ) statunitense per impedire questo vilipendio.

    Come sintetizzo io tutta questa faccenda?

    Paura, molta paura da parte dei portali! Ma se io fosalbergatore comincerei a ridermela di sana pianta. Perch?

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    November 4th, 2010 Published by: webtravelmarket

    Anche i portali turistici ora capiranno che cosa voglia direimpadronirsi di fette di mercato. Mi spiego meglio: cosafanno i portali turistici tutti i giorni con le strutture ricettiveoltre a chiedere alte percentuali sul prenotato? La cosa pi

    brutta che hanno un bel predominio (assoluto) nelle Serpdi Google, ovvero nel posizionamento. Qualsiasi viaggiatoreche usi il motore per fare una ricerca del tipo Hotel + localitturistica, trover spesso come risultati nella prima paginasolo ed esclusivamente i portali turistici.

    E chi ci rimette in tutto questo? Gli albergatori che da moltotempo faticano o commissionano web agency ed esperti SEOper riuscire ad ottenere un buon posizionamento. Ma non ci siriesce. Lunica via per rimediare a questo accontentarsi nelsaper sfruttare la Long Tail.

    Ma io albergatore oggi rido e tifo per Google, che con lasua forza di mercato riuscir ad imporsi in questo settore esoprattutto a rubare una consistente fetta di mercato ai portalituristici che hanno a che fare con il mondo dei viaggi e dei voliaerei.

    Oltretutto se Google riuscir ad imporsi a dovere, con il sitoweb della mia struttura ricettiva posso riuscire a ritagliarmi

    un piccolo spazio nelle ricerche sul motore. Ma soprattuttodevo essere contento delloperato di Google, perch in un certosenso questo sta facendo un p di valorizzazione del settoreturistico. Sta offrendo servizi ai viaggiatori, in alcuni casifa anche valorizzazione del territorio grazie ai contenuti cheriesce ad offrire sul web. Insomma Google alla fine solo unefficiente mezzo con cui un viaggiatore esperto nelle ricerchepotrebbe giungere nella mia localit turistica e nelle miglioridelle ipotesi soggiornare nella mia struttura ricettiva.

    E quindi quando i portali turistici si permettono di alzareun polverone contro Google, bisogna augurarsi che questoresti inascoltato proprio come rimane sempre inascoltato ilpolverone che spesso gli albergatori alzano nei confronti delle

    orecchie da mercante dei portali turistici.

    Ma questo solo un mio parere, che ammetto esserecondizionato dal fatto che mi occupo di SEO e quindi i motoridi ricerca sono il mio pane quotidiano.

    Lagenzia di viaggi morta?By Fabrizio Todisco

    Sono 10 mila o forse 15 mila o 18 mila, le cifre variano aseconda della fonte le agenzie di viaggi in Italia. Nonostante ladiminuzione delle commissioni da parte dei TO, il quasi totaleazzeramento delle commissioni da parte delle compagnie

    aeree, i processi di disintermediazione avviati dagli stessi TOe dalle low cost e sopratutto nonostante INTERNET, sonoancora tante e forse davvero troppe le agenzie che operano inITALIA.

    Tante per sono anche le agenzie che chiudono o cheormai sono destinate alla chiusura. Indagini e statistiche ciconfermano ormai da tempo, che Il web ha assunto un ruolofondamentale nella preparazione della vacanza. Ultima inordine di tempo lindagine realizzata da Contact lab e NetCom,

    non vi annoio con i numeri ma dateci comunque un occhia(Consumer Behaviour Report 2010 viaggi e vacanze!)

    C chi utilizza internet per aquistare la propria vacancompletamente on-line, chi preferisce utilizzarlo soper reperire informazioni turistiche (info-commerce), cpreferisce ricercare lofferta on-line e prenotare comunqueagenzia, senza dimenticare chi utilizza il web anche nella fapost-vacanza per condividere la sua esperienza.

    Ma internet per le agenzie di viaggio sembra rappresentaancora una minaccia e non opportunit!

    Le agenzie che hanno un sito web, attraverso il quale spossibile concludere effettivamente una transazione, sodavvero poche, e da quando vedo in giro sono pocanche quelle che curano con costanza il proprio spaz

    web, addirittura pare che gli agenti di viaggio non abbianemmeno il tempo per richiedere la mail ai propri clienti

    Insomma sotto il profilo dellinnovazione c molto lavorare e la questione non si rivolve certo cavalcando londella social media mania che sicuramente ha travolto ancle travel agency: gruppi, profili e pagine che nella magg

    parte dei casi sono dei monologhi pieni di pubblicit Forla mancanza di tempo non ha ancora chiarito come utilizzai social network...

    C chi invece ha capito bene queste dinamiche: Nadia agendi viaggio trevigiana , vi consiglio di dare un occhiata a co riuscita a tirar su: Io Amo viaggiare

    Nonostante gli agenti sono stati i primi attori a doverapportare alla rete, sembra che siano rimasti letteralmenspiazzati da questa nuova web revolution risulta evidenlesigenza di una totale riprogettazione delle agenzie e deloro posizione allinterno della filiera.

    In questo senso gioca un ruolo importante la formazione, tlaltro scopro con piacere che questanno in BTO , il primevento in Italia rivolto al mercato turistico on-line, handeidicato un panel ad agenzie e TO, come scopro con interesi tanti laboratori web oriented per le agenzie organizzatiTTI di Rimini qui il programma completo dei TTG LAB t

    cui ne segnalo alcuni che ritengo particolarmente interessan

    E-Commerce per le Agenzie di Viaggio

    Come le agenzie di viaggio possono alimentare passaparola nel web 2.o

    Dynamic Package, eventi naturali, vendita on-line pacchetti: situazioni esistenti sul mercato, ma ndisciplinate legalmente

    Le strategie di video marketing digitale per promozione turistica

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    November 4th, 2010 Published by: webtravelmarket

    Eora di ridefinire il SEO. Nuove pratiche di visibilit eposizionamento in rete per operatori turistici

    Perch in effetti secondo me Lagenzia di viaggio non assolutamente morta ma deve al pi presto riorganizzarsi eriprogettarsi e sopratutto puntare sul web!

    Puntare sul web il primo step per una sorta di rinascita delleagenzie, imporante quindi investire in questo senso.

    Ma quali sono i punti principali per una web strategy efficace?

    -Un sito web dinamico dotato di un CMS, creare un sito web dinamico in modo da poter lavorare costantementesugli aggiornamenti costituiti non dalla semplice offertacommerciale ma anche da consigli, suggerimenti einformazioni utili per organizzare la vacanza.

    -Seo e ottimizzazione per i motori di ricerca Un sito web nonserve a nulla se non riceve visite, importante quindi lavoraresullottimizzazione di questultimo in modo da garantirsi una

    buona visibilit sui motori di ricerca.

    - Una strategia social oriented, non basta registrarsi aiprincipali social network quindi anche se siete gi presenti suiprincipali canali sociali importante iniziare a conversare einteragire con i vostri followers senza annoiarli con la solitaPUBBLICITA!

    - Newsletter , le mail dei vostri clienti sono un patrimonio dagestire accuratamente

    -Una Promozione specifica on-line mirata allapertura dinuovi mercati e nuovi canali per commercializzare nonsolo la proprie offerte ma anche lofferta turistica locale,la vostra strategia on-line deve essere senza alcun dubbiomirata allapertura di nuovi mercati sfruttare il web perpromuovere lofferta turistica locale la migliore possibilitper entrare in nuovi mercati.

    -Una Promozione di offerte e paccheti in un ottica multicanale,sia on-line che off line sono tantissimi i canali su cui potete

    veicolare la vostra offerta commerciale importante nontralasciare nulla.

    -E-Commerce ma solo se fatto bene! Le-commerce meritasicuramente un discorso pi complesso ed un investimentoimportante la mia opinione E-commerce si ma solo sefatto bene, altrimenti sopratutto per le piccole agenzie sicuramente meglio promuoversi on-line per vendere off-line!

    Questi sono secondo me i punti principali da cui ripartire,il web pu costituire la pi importante risorsa per la vostraagenzia, e bsgona rendersene conto al pi presto, poi ovvioche ci sono dei fattori esterni che non dipendono direttamente

    da voi , come ad esempio i rapporti TO-ADV , ma questo uargomento che richiederebbe un discorso a s e che preferisnon affrontare.

    Il marketing dei pecoroni ha

    massificato i siti webBy Arturo Salerno

    Tutti a seguire le indicazioni, tutti a fare in maniera automatile stesse azioni, tutti ad applicare le stesse metodologtutti a controllare i livelli di posizionamento. Nessudifferenziazione, la massificazione dei contenuti e delle pagiregna sovrana sulla percezione positiva o negativa della qualdi un contenuto piuttosto che della quantit di un contenito

    Siamo arrivati a riempire le nostre pagine con parole chiaovunque nel testo, link spalmati nella parti pi impensattesto di ancoraggio spersonalizzati. Il grassetto da una paril corsivo da un altra, il titolo sottolineato. Lobiettivo eed posizionare, era ed far arrivare gente, avere visibilie gratificarsi di quanto raggiunto. Sentirsi orgogliosamen

    vittorioso in una logica concentrata sul concetto di chi primarriva meglio alloggia.

    Cos stato. Cos continua ancora ad essere. Abbiamo riempii nostri siti web di pagine che trattano dei pi dispara

    argomenti, tutti concentrati sul raggiungimento della luncoda, sul posizionamento di pagine per ricerche specifich

    Visitatori totali come metro di gratificazione, visitatori uncome metro di classificazione. Massificati non solo argomenti ma gli strumenti per valutare. E la creativit? tutto questo la creativit dove andata a finire? La creatividi creare, di stupire, di meravigliare, di utilizzare nuove formdi comunicazione, di approfondire, di ricercare. Messa parte perch considerata non appartenente a noi, consideradispersiva e non efficace nel medio tempo.

    Abbiamo raggiunto i nostri obiettivi di posizionamefacendo sacrifici, spendendo tempo e cercando di mantene

    quel minimo di possibile raggiungimento dei nostri contenuutili a far vivere, nella nostra percezione, la convinzione chefine giustifica il mezzo.

    E poi? Poi abbiamo cercato di mantenere alta la posiziodella nostra pagina cercando di evitare che la concorrenriuscisse a non scalfire le nostre quote di mercato raggiuntLa mano tesa di G a questo tipo di approccio ha facilitail raggiungimento di un livello dei risultati di bassa qualioppure siamo stati noi tutti a diminuire il livello di qualiperch dovevamo per forza, visto che facciamo marketinutilizzare la leva del posizionamento come strategia promozione.

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    November 4th, 2010 Published by: webtravelmarket

    Per quanto possa essere pertinente G una macchinae continuer a esserlo. Non diamogli altro significato.Continuer a classificare in base a ci che trover sparso nellarete. E noi dovremmo seguire come pecoroni le strategie dimarketing perch cos che il mondo va. Meglio accodarci chedifferenziarci, meglio fare quello che fanno tutti perch pifacilmente riconoscibile e identificabile.

    Non possiamo concentrare la promozione sulla rete solobasandoci sulla classificazione di G. Non questo che bisognaperseguire. Sarebbe troppo riduttivo e poco gratificante.Ditemi, quanti di voi hanno scritto una pagina web pensandosolo a come fare per posizionarla su G? E nel frattempo cisiamo dimenticati di mettere il numero telefonico nella pagina.Facciamo ogni azione dicendo oh questo un link utile allaG oppure oh, questo nonfollow. Come se la G ci dicesseistantaneamente bravo, fai cos, continua. Massifichiamo ilnostro tempo cos come massifichiamo le nostre pagine perchil marketing dei pecoroni ci che vogliamo o meglio ci che

    vogliono farci bastare.

    E fu cos che arriv S un nuovo modo di classificare, diorganizzare, di raggiungere e di premiare. Forse stiamoassistendo a quel cambiamento che tanti aspettavano e che

    tanti avrebbero voluto assistere. Io, nel bene o nel male, decidochi meritevole e lo giustifico con la percezione di come vedoio la qualit.

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