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Studio sull’omeostasi dei vertebrati ectotermi del Parco Regionale del Matese attraverso indagini ematologiche CRISTINO LUIGIA, PICA ALESSANDRA, DELLA CORTE FRANCESCO Dipartimento di Biologia Evolutiva e Comparata Università degli Studi di Napoli Federico II Abstract The evaluation of the hematological parameters in the circulating blood and the study of blood-cell composition in the circulating blood and the hemopoietic organs of ectothermal vertebrates captured in the Matese area provided a valid tool for the evaluation of health conditions in the specimens living this habitat. Hemochromocytometric analysis gave values slightly higher than the standard ones in amphibians, probably depending on the altitude at which the species were sampled. In the reptilian species examined, we observed eosinophilia both in the peripheral blood and in the hemopoietic tissue, as well as a slight decrease in the number of the red blood cells; they are ascribable to infection from a protozoan of the Emoproteus type observed in the erythrocytes in all the reptilian species studied. Introduzione La determinazione dei parametri ematologici ed emopoietici rappresenta un valido strumento per valutare lo “stato di salute” di un organismo animale e l’in- fluenza che su di esso esercita l’ambiente in cui vive. In particolare lo studio della composizione cellulare del sangue può rivelare la “storia immunitaria” degli animali in esame e fornire utili informazioni riguardan- ti l’impatto con agenti patogeni ambientali. Nei Vertebrati ectotermi (Pesci, Anfibi e Rettili), più che negli omeotermi, i para- metri ematologici ed emopoietici sono sensibilmente influenzati dalle condizioni ambientali come la concentrazione di O 2 , la pressione atmosferica e l’altitudine e, soprattutto, la temperatura e quindi la stagione e lo stadio riproduttivo. Gli animali esaminati nella presente indagine sono stati catturati nel Parco Natu- rale del Matese nel periodo Aprile-Luglio 2000. La determinazione dei parametri ematologici è stata eseguita prevalentemente su esemplari di specie quantitativamente più significative al momento della cattura, allo scopo di fornire dati statisticamente validi e rappresentativi della popolazione locale di quella specie. Per questo motivo sono state esaminate solo le classi degli Anfibi e dei Rettili delle seguenti specie: Rana italica e Rana synklepton esculenta I Vertebrati ectotermi del Parco Regionale del Matese, 2002 A cura di Odierna G. e Guarino F.M., pp. 149-162

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Studio sull’omeostasi dei vertebrati ectotermi del ParcoRegionale del Matese attraverso indagini ematologiche

CRISTINO LUIGIA, PICA ALESSANDRA, DELLA CORTE FRANCESCO

Dipartimento di Biologia Evolutiva e ComparataUniversità degli Studi di Napoli Federico II

Abstract The evaluation of the hematological parameters in the circulating blood and the studyof blood-cell composition in the circulating blood and the hemopoietic organs ofectothermal vertebrates captured in the Matese area provided a valid tool for the evaluationof health conditions in the specimens living this habitat.Hemochromocytometric analysis gave values slightly higher than the standard ones inamphibians, probably depending on the altitude at which the species were sampled. Inthe reptilian species examined, we observed eosinophilia both in the peripheral bloodand in the hemopoietic tissue, as well as a slight decrease in the number of the red bloodcells; they are ascribable to infection from a protozoan of the Emoproteus type observedin the erythrocytes in all the reptilian species studied.

IntroduzioneLa determinazione dei parametri ematologici ed emopoietici rappresenta un

valido strumento per valutare lo “stato di salute” di un organismo animale e l’in-fluenza che su di esso esercita l’ambiente in cui vive.In particolare lo studio della composizione cellulare del sangue può rivelare la“storia immunitaria” degli animali in esame e fornire utili informazioni riguardan-ti l’impatto con agenti patogeni ambientali.Nei Vertebrati ectotermi (Pesci, Anfibi e Rettili), più che negli omeotermi, i para-metri ematologici ed emopoietici sono sensibilmente influenzati dalle condizioniambientali come la concentrazione di O

2, la pressione atmosferica e l’altitudine e,

soprattutto, la temperatura e quindi la stagione e lo stadio riproduttivo.Gli animali esaminati nella presente indagine sono stati catturati nel Parco Natu-rale del Matese nel periodo Aprile-Luglio 2000.La determinazione dei parametri ematologici è stata eseguita prevalentemente suesemplari di specie quantitativamente più significative al momento della cattura,allo scopo di fornire dati statisticamente validi e rappresentativi della popolazionelocale di quella specie. Per questo motivo sono state esaminate solo le classi degliAnfibi e dei Rettili delle seguenti specie: Rana italica e Rana synklepton esculenta

I Vertebrati ectotermidel Parco Regionale del Matese, 2002A cura di Odierna G. e Guarino F.M., pp. 149-162

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(Anfibi); Podarcis muralis, Podarcis sicula e Lacerta bilineata (Rettili).Le specie Rana italica e R. synklepton esculenta appartengono all’ordine degli Anuri.È ampiamente noto dalla letteratura (cfr Rowley & Ratcliffe, 1988; Della Corte &D’Ippolito, 1999) che, con la comparsa del midollo osseo, gli Anfibi sono i primiVertebrati nei quali l’emopoiesi si disloca progressivamente da milza, fegato e rene(organi che nei Pesci svolgono funzioni emopoietiche) al midollo osseo, eccetto nellaspecie Xenopus in cui l’eritropoiesi persiste nella milza, nel fegato e nel rene mentrela granulocitopoiesi si svolge nel midollo osseo e la linfo- e trombocitopoiesi si svol-gono nella milza. In Rana italica e Rana synklepton esculenta il midollo osseo è unimportante centro emopoietico anche se restano siti funzionali nel fegato e nellamilza.La dislocazione dell’attività emopoietica nel midollo osseo diventa prevalente ne-gli Anfibi Anuri adulti ma si verifica in parte già in alcuni Urodeli: sembra chesoltanto nella famiglia dei pletodontidi (Pletodon glutinosus) sia presente il midol-lo osseo emopoietico capace però solo di granulocitopoiesi, non di eritropoiesi,che avverrebbe nella milza (Rowley & Ratcliffe, 1988).Nei Vertebrati ectotermi (Pesci, Anfibi e Rettili) i valori ematologici e l’emopoiesivariano molto secondo le stagioni per cui si può dire che nei periodi di attivitàriproduttiva, almeno iniziale o centrale, tutto il metabolismo così come l’emopoiesiè più intenso. L’emopoiesi avviene nel midollo osseo, in prevalenza delle ossa lun-ghe, e gli elementi maturativi seguono le stesse tappe di quelli dei Mammiferi,con alcune diversità nelle tappe finali dell’eritropoiesi e trombocitopoiesi.La comune struttura morfo-funzionale degli organi emopoietici è rappresentatadal tessuto reticolare costituito dalle omonime fibre nella cui trama scorrono i capillarisinusoidali provenienti dall’arteria nutritiva dell’osso. In particolare il tessutoreticolare del midollo osseo è costituito, oltre che da fibre reticolari, anche da fibredi collagene e cellule reticolari non emopoietiche tra cui notevole importanzarivestono le cellule reticolari fibroblastiche che fanno da sostegno alla trama cavitariain cui giacciono le cellule emopoietiche. Queste ultime, a loro volta, circondano agruppi i macrofagi in modo da costituire l’isolotto eritroblastico o eritrone.L’eritrone è l’unità anatomica in cui si svolgono le fasi di amplificazione dei pre-cursori cellulari eritroidi ed il loro differenziamento in elementi via via più matu-ri, a partire da una cellula staminale emopoietica totipotente (TSHC).L’eritropoiesi consiste nella produzione e maturazione degli elementi della serie ros-sa del sangue che procede, a partire da TSHC, attraverso i seguenti stadi: (1)proeritroblasto, (2) eritroblasti: basofilo, policromatofilo, ortocromatico, (3) eritrocita(che, a differenza di quello dei Mammiferi è una cellula completa di nucleo).La granulocitopoiesi consiste nella maturazione e produzione dei granulocitipolimorfonucleati, a partire da TSHC, attraverso i seguenti stadi: mieloblasto,

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promielocito, mielocito, metamielocito e granulocito. In merito al tipo digranulazione secondaria del citoplasma i granulociti si distinguono in neutrofili(50-70%), eosinofili (1-4%) e basofili (0-1%). I granulociti del primo e secondotipo prevalgono nelle infezioni acute durante le quali si dirigono presso i focolaitissutali e, per fagocitosi, distruggono il materiale estraneo.La monocitopoiesi consiste nella produzione e maturazione dei monociti a partiredalla TSHC attraverso i seguenti stadi: (1) monoblasto, (2) promonocita, (3)monocita che dopo l’immissione in circolo migra nei tessuti trasformandosi inmacrofago. Come i granulociti neutrofili, anche i macrofagi svolgono fagocitosi(grazie alla presenza citoplasmatica di lisosomi primari) e con maggiore efficaciapoiché sono in grado di distruggere anche grossi batteri e miceti. I monociti svol-gono inoltre funzione emocateretica nella milza e nel fegato.La linfocitopoiesi consiste nella produzione e maturazione dei linfociti T e B dairispettivi linfoblasti a partire dalla TSHC. I linfociti B si differenziano in linfocitiB memoria ( responsabili dell’immunità umorale) ed in plasmacellule (che produ-cono una determinata classe di anticorpi); i linfociti T sono invece responsabilidell’immunità cellulare o cellulo-mediata.La trombocitopoiesi è il processo di produzione e maturazione dei trombociti che,nei Vertebrati eterotermi svolgono le funzioni coagulative regolate delle piastrinenei Vertebrati più evoluti.Gli scopi della presente indagine sono:1. fornire una stima dei valori ematologici ed emopoietici delle specie esaminate;2. correlare i valori ematologici ed emopoietici con il sesso, la stagione e, quindi,

lo stadio riproduttivo;3. valutare la eventuale presenza di patologie ematologiche.

Materiali e metodiPer i nostri scopi è stato prelevato sangue circolante da 18 Rane e 32 Lacertidi

delle specie e del sesso di seguito specificato e midollo emopoietico da circa lametà degli esemplari; tutti gli esemplari esaminati sono adulti e sessualmentematuri.Rana italica (11 esemplari= 5 femmine e 6 maschi)Rana synklepton esculenta (7 esemplari= 7 maschi)Podarcis muralis (13 esemplari= 7 femmine e 6 maschi )Podarcis sicula (11 esemplari= 8 femmine e 3 maschi )Lacerta bilineata (8 esemplari= 3 femmine e 5 maschi )Gli Anfibi della specie Rana italica (n= 11) sono stati catturati nel periodo diaprile-maggio; la lunghezza media del corpo muso-cloaca è 5 ± 0,5 cm; il pesomedio per i maschi è 15 ± 1 gr e per le femmine è 10 ± 1 gr.

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Gli esemplari di Rana synklepton esculenta (n=7) sono stati catturati nel periodomaggio-giugno e sono tutti di sesso maschile; la lunghezza media del corpo muso-cloaca è 4,8 ± 0,8 cm; il peso medio i è 12 ± 1 gr.I Rettili della specie Podarcis muralis (n=13) sono stati catturati nel periodo dimaggio-giugno; la lunghezza media del corpo muso-cloaca è 5,5 ± 0,5 cm; il pesomedio per i maschi è 6,0 ±0,5 gr e per le femmine è 5,5 ± 0,5 gr. Gli esemplari diPodarcis sicula (n=11) sono stati catturati nel periodo maggio/giugno (n=6) e lu-glio (n=5); la lunghezza media del corpo muso-cloaca è 5,5 ± 0,4 cm; il pesomedio per i maschi è 7,0 ± 1,2 gr e per le femmine è 5,0 ± 1,0 gr. Gli esemplari diLacerta bilineata (n=8) sono stati catturati nel periodo di maggio; la lunghezzamedia del corpo muso-cloaca è 12,5 ± 0,8 cm; il peso medio per i maschi è 25,0 ±1,2 gr e per le femmine è 20 ± 1 gr.Gli animali sono stati anestetizzati con vapori di etere prima di essere sottoposti alprelievo di sangue e del midollo osseo femorale.Il prelievo di sangue è stato eseguito dal vaso femorale negli Anuri e caudale neiLacertidi mediante aspirazione con siringhe da insulina dotate di soluzione dianticoagulante EDTA-3K (Etilendiamintetracetato) nella dose 20 µl al 2% per mldi sangue raccolto.Una quantità di 0,5 ml di sangue è stata prelevata da ciascun animale. Il midolloemopoietico è stato prelevato dal femore degli esemplari sacrificati.Il sangue è stato impiegato per eseguire l’esame emocromocitometrico e l’esamemorfologico mediante la tecnica degli strisci con la colorazione di May Grünwald-Giemsa (M.G.G.) e la reazione alla benzidina-perossidasi sec. Lepehne perl’evidenziamento delle cellule eritroidi.Il midollo osseo è stato utilizzato per eseguire apposizioni a fresco di cellule in totoper lo studio morfologico degli elementi cellulari, mediante la colorazione diM.G.G.

Esame emocromocitometricoConsiste nella determinazione dei seguenti parametri:- ematocrito (Ht),- concentrazione di emoglobina (Hb),- conteggio degli elementi figurati (numero di globuli rossi=RBC, numero deiglobuli bianchi=WBC e numero dei trombociti=TBC),- formula leucocitaria su striscio.L’ematocrito esprime il rapporto in % tra la frazione corpuscolata del sangue ed ilplasma; è stato eseguito in microcapillari di vetro previa centrifugazione per 5minuti a 3000 rpm.La concentrazione dell’emoglobina (gr/dl) è stata calcolata con il metodospettrofotometrico alla cianmetaemoglobina diluendo il campione con il reattivo

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di Drabkin, confrontando l’ estinzione del campione con quella dello standard emoltiplicando per il fattore di diluizione appropriato.Il conteggio degli elementi figurati è stato eseguito mediante il metodo della contadiretta con emocitometri tipo Bürker. La diluizione è stata eseguita nelle pipettedi Thoma impiegando soluzione fisiologica, per i globuli rossi, e liquido di Türk(soluzione al 2% di acido acetico e 0,3% di violetto di genziana in H

2O distillata)

per la diluizione dei globuli bianchi, nella proporzione di 1:200Il numero complessivo degli elementi figurati di ciascun tipo è stato calcolatomoltiplicando rispettivamente per 200000 il numero medio dei globuli rossi con-tenuti in 20 rettangoli D della camera di Bürker, per 2000 il numero medio deibianchi contenuti in 4 quadrati A e per 2000 quello dei trombociti presenti in 4rettangoli D.La formula leucocitaria esprime la concentrazione in % o in numero/µl delle varieclassi di leucociti presenti sullo striscio di sangue colorato con il metodo M.G.G.

Colorazioni morfologiche di strisici ed apposizionia) Colorazione di May-Grünwald Giemsa (M.G.G.):b) Colorazione di Lepehne: l’impiego dell’omonimo reattivo (soluzione allo 0,6%di benzidina-base in alcool etilico 96° e di perossido d’idrogeno al 10% in alcooletilico 70°) secondo Undritz (1953) fornisce una tipica colorazione giallo-brunadell’Hb degli elementi immaturi della serie rossa che tende al bruno-verde olivanelle cellule più mature; i proeritroblasti, che non contengono ancora emoglobina,sono negativi.

Risultati e osservazioni

AnfibiI risultati dell’esame emocromocitometrico sono riassunti nelle tabelle 1A ed

1B rispettivamente per le specie Rana italica ed R. synklepton esculenta distinteper sesso e mese di cattura. Sono riportati i valori medi calcolati sulla popolazione(distinta tra i due sessi) ± la media della deviazione standard (SDM). La formulaleucocitaria non comprende i trombociti.

Sesso Ht (%) Hb (g/dl) WBC TBC RBC

n° cellule/µl n° cellule /µl n° cellule /µl

M (n=6) 13,6±0,4 6,5±0,3 9.600±103 5.500±178 276.200 ± 550

F (n=5) 10,7±0,7 4,8±0,1 11.900±222 2.300±114 147.000±640

Tab. 1A: Rana italica (Aprile-Maggio)

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Sesso Ht (%) Hb (g/dl) WBC TBC RBC

n° cellule/µl n° cellule /µl n° cellule /µl

M (n=7) 13,0±0,6 7,5±0,2 9.500±120 4.300±120 217.500±750

Tab. 1B: Rana synklepton esculenta (Maggio-Giugno)

Fig. 1: Microfotografie degli elementi corpuscolati di strisci di sangue periferico di Rana italica coloraticon M.G.G. in A: eritrociti maturi (EM), un linfocita di piccole dimensioni (L) ed un eritroblastobasofilo (Eb); B: si osservino due eritroblasti acidofili (Ea), un monocita (M) ed un linfocita (L); C:granulocita neutrofilo trilobato (in alto) e bilobato (in basso) (Gr.N); D: granulocita quadrilobato(Gr.N); E: granulocita eosinofilo (Gr.E); F: granulocita basofilo (Gr.B); G: Granulocita basofilodegranulante (Gr.B). Scale bar in G=10 µm come A-F.

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Gli eritrociti circolanti maturi di Rana italica ed R. synklepton esculenta hannoforma ellittica, sono grandi (Ø =22x14 µm), hanno il nucleo centrale e sferico edil citoplasma pieno di emoglobina con pochi organuli citoplasmatici (Fig. 1, A).Dalla formula leucocitaria risulta che i granulociti neutrofili (Fig. 1, C e D) sonograndi (Ø=12-14 µm), il nucleo è plurilobato ed il citoplasma pieno di granulipositivi alla perossidasi. Frequente è la presenza di residui di fagociti sottoforma digrossi granuli densi chiari nel citoplasma dei neutrofili.I granulociti eosinofili (Ø =14 µm) sono sempre meno numerosi dei neutrofili incondizioni normali, presentano i granuli più grossi, spesso allungati, e negativialla perossidasi (Fig. 1, E).I granulociti basofili sono rari (1-2%), hanno grossi granuli blu-scuro, tipicamen-te metacromatici al M.G.G (Fig. 1, F e G).I monociti sono rotondeggianti (Ø =14x16 µm) con grosso nucleo indentato oreniforme, ampio citoplasma con fini granuli azzurrofili, sempre positivi allaperossidasi, a differenza dei linfociti, e spesso presentano pseudopodi (Fig. 1, B).Tra i linfociti sono molto abbondanti quelli di medie (Ø =8µm) e grandi dimen-sioni (Ø =12µm) (Fig. 1, A e B) essi, in molti esemplari, presentano piccoli granu-li azzurrofili. Si trovano talvolta anche rari plasmociti.La conta eritroblastica eseguita sulle apposizioni di midollo osseo colorate con laperossidasi è un utile indice dell’attività eritropoietica; essa ha evidenziato eritroblastia vari stadi maturativi le cui percentuali sono riassunte in tabella 2:

Specie N° Eritroblasti basobili (%) Eritroblasti acidofili (%) Eritrociti maturi (%)

Rana 7 4,2±0,002 9,26±0,003 86,5±0,18italica

Rana 11 3,4±0,009 27±0,1 69,6±0,11esculenta

Tab. 2: Conta eritroblastica

Negli strisci di sangue colorati con perossidasi si indicano come eritroblasti basofili(Eb) elementi debolmente positivi alla perossidasi ma di forma sferica e concitoplasma blu intenso con M.G.G.; si indicano invece scome eritroblasti acidofili(Ea) quelli più intensamente positivi alla perossidasi dei precedenti e con citoplasmatendente al giallo-grigio con M.G.G. e, soprattutto, di forma ellissoidale o ovoidalema più piccoli rispetto agli ertirociti maturi (Em).

RettiliI risultati dell’esame emocromocitometrico sono riassunti nelle tabelle 3A, 3B (1e 2) e 3C rispettivamente per le specie di Podarcis muralis, sicula e Lacerta bilineata

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distinte per sesso e mese di cattura. Sono riportati i valori medi calcolati sullapopolazione (distinta tra i due sessi) ± la media della deviazione standard (SDM).La formula leucocitaria non comprende i trombociti.

Sesso Ht (%) Hb (g/dl) WBC TBC RBC

n° cellule/µl n° cellule /µl n° cellule /µl

M (n=6) 23,0±1,0 8,9±0,05 21.600±354 12.100±305 1.180.000±45.600

F (n=7) 20,0±0,8 7,9±0,07 28.300±575 14.800±387 980.000±35.700

Tab. 3A: Podarcis muralis (maggio-giugno)

Sesso Ht (%) Hb (g/dl) WBC TBC RBC

n° cellule/µl n° cellule /µl n° cellule /µl

M (n=3) 32,3±2,1 9,3±1,2 22.450±310 23.100±392 1.417.500±497.000

F (n=3) 30,6±1,9 8,4±0,7 19.500 ±204 20.500±420 1.090.000±388.000

Tab. 3B1: Podarcis sicula (maggio-giugno)

Sesso Ht (%) Hb (g/dl) WBC TBC RBC

n° cellule/µl n° cellule /µl n° cellule /µl

F (n=5) 28,0±1,7 7,2±0,9 26.800±407 10.600±509 1.060.000±588.000

Tab. 3B2: Podarcis sicula (luglio)

Sesso Ht (%) Hb (g/dl) WBC TBC RBC

n° cellule/µl n° cellule /µl n° cellule /µl

M (n=5) 29,0±1,2 12,6±0,6 23.100±200 6.700±122 1.360.000±76.000

F (n=3) 26,0±1,3 11,6±0,2 20.400±180 5.300±241 1.200.000±60.120

Tab. 3C: Lacerta bilineata (maggio-giugno)

Gli eritrociti maturi delle specie esaminate hanno sempre forma ellittica e sononucleati; le dimensioni sono in media 13x7 µm (Fig. 2, A). La quantità di globulirossi e, parallelamente, la concentrazione di emoglobina si riducono notevolmen-te in autunno-inverno, così come l’ematocrito.Da strisci di sangue periferico colorati con M.G.G. si è osservato che una percen-tuale considerevole di esemplari Lacerta bilineata (62,5%), e in misura minore di

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Fig. 2: Microfotografie degli elementi corpuscolati di strisci di sangue periferico di Podarcis muraliscolorati con M.G.G. In A un eritrocita maturo (EM), due linfociti (L), un granulocita eosinofilo rottoed uno intero (Gr.E), tre trombociti (T); B: un eritrocita parassitato (Ep), un monocita (M) ed ungranulocita neutrofilo (G.neu.). Scale bar in B=10 µm come in A

Podarcis muralis (30%) e Podarcis sicula (18%) era infetta da parassiti intraeritrocitari.La conta del numero di emazie parassitate è stata eseguita su strisci colorati conM.G.G su1000 emazie per animale. La percentuale di emazie parassitate am-montava tra il 5-10% per ciascun esemplare.Diversi stadi morfologici di sviluppo del parassita sono stati riscontrati nello stes-so animale; essi erano simili tra le varie specie parassitate facendo ragionevolmen-te pensare allo stesso genere di agente infettivo. Le emazie parassitate eranoipertrofiche rispetto al normale (Ø =18x12 µm rispetto ai 13x7 µm ) e ciascuna diesse presentava il materiale nucleare stipato, a forma di virgola, alla periferia delcitoplasma cellulare che a sua volta appariva scarsamente acidofilo e ridotto ad unalone intorno alla struttura del parassita (Fig. 3, A-H).Una leggera anemia si riscontra costantemente negli strisci degli animali parassitati(Fig. 1, E).Nella formula leucocitaria i linfociti sono molto numerosi, dal 45 all’80% (Fig. 2,A); gli eterofili (neutrofili) ammontano al 15%, hanno il nucleo bi o trilobato, e sipresentano con due aspetti: piccolo (Ø = 8µm) e grande (Ø = 16 µm). I basofiliammontano al 2% (Ø = 9 µm) e spesso risultano più piccoli negli strisci perché sidistendono meno bene a causa dei loro grossi granuli blu scuro e metacromatici alM.G.G. I monociti rappresentano il 10-15% degli elementi circolanti (Ø = 10-12µm), con nucleo tondo e poco inciso, un ampio citoplasma lievemente basofilocon pochi fini granuli azzurrofili. I trombociti hanno forma allungata (7x5 µm)con nucleo anch’esso allungato e citoplasma lievemente basofilo. La concentrazio-

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ne degli eosinofili riscontrata nel sangue periferico degli esemplari di ciascunadelle tre specie non infettate è del 16-18% (Ø =14x12µm) e risulta significativa-mente più bassa rispetto a quella degli esemplari infettati della stessa specie (28-30%); queste cellule appaiono spesso degranulanti e con pochi grossi granuli (Fig.2, A e B).La conta eritroblastica degli esemplari non infetti (n=21) è stata eseguita sulleapposizioni di midollo osseo colorate con Lepehne; essa ha rivelato le percentualidei vari stadi maturativi eritropoietici riassunti in tabella 4:

Fig. 3: Microfotografie di eritrociti parassitati in strisci di sangue periferico di Lacerta bilineata coloraticon M.G.G. Scale bar in Fig. H=10 µm come in A-G.

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Specie Numero esemplari Eritroblasti basofili Eritroblasti acidofili Eritrociti maturi(%) (%) (%)

Podarcis n=9 1,5±0,0002 5,10±0,0013 93,4±0,22muralis (maggio/giugno)

n=5 3,4±0,009 27±0,1 69,6±0,11Podarcis (maggio/giugno)sicula n=4 2,9±0,005 20±0,08 77,1±0,13

(luglio)

Lacerta n=3 6,25±0,003 7,35±0,002 82,45±0,52

bilineata (maggio)

Tab. 4: Conta eritroblastica

In generale dalle osservazioni sulle apposizioni di midollo colorate con Lepehne delletre specie di lacertidi, si osservano numerosi eritroblasti in vario stadio maturativo, inparticolare nella specie Podarcis sicula; sono abbondanti inoltre anche i mieloblasti, ipromielociti e mielociti soprattutto della linea eosinofila (Fig. 4, A-D).La conta eritroblastica degli esemplari non infetti (n=21), eseguita sulle apposizionidi midollo emopoietico colorate con Lepehne, ha rivelato, rispetto agli animalisani, un aumento della percentuale delle forme eritroblastiche immature mentrel’ematocrito non è significativamente diverso tra i due campioni (Tab. 5).

GRUPPI

INFETTATI NON INFETTATIPodarcis muralis n=4 n=9Parametri ematologiciiRBC (percentuale) 23,5 ± 2,9 3,5 ± 0,002Emoglobina (Hb=gr/dl) 8,5 ± 0,8 9,3 ± 0,9Ematoctrito (Ht=%) 17 ± 2,5 20 ± 2,6RBC (x103 / mm3) 930,5 ± 87,9 902,9 ± 98,6

Podarcis sicula n=2 n=9Parametri ematologiciiRBC (percentuale) 48,8 ± 2,7 30,4 ± 3,1Emoglobina (Hb=gr/dl) 20 ± 2,1 22 ± 2,2Ematoctrito (Ht=%) 21 ± 1,3 19,5 ± 1,9RBC (x103 / mm3) 120,0 ± 13,9 1343,3 ± 120,8

Lacerta bilineata n=5 n=3Parametri ematologiciiRBC (percentuale) 37,4 ± 0,14 13,6 ± 0,11Emoglobina (Hb=gr/dl) 11 ± 0,003 7,77 ± 0,05Ematoctrito (Ht=%) 37,2 ± 0,12 28,3 ± 1,43

RBC (x103 / mm3) 133,0 ±21,3 127,3 ± 20,7

Tab. 5. Confronto tra i parametri ematologici delle specie infettate e non infettate

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ConclusioniAnfibi

Le osservazioni ematologiche ed emopoietiche eseguite sulle specie Rana italicaed R. synklepton esculenta consentono di concludere, in accordo con quanto ri-portato in letteratura (cfr Rowley & Ratcliffe, 1988; Della Corte & D’Ippolito,1999) che l‘eritropoiesi si svolge nel midollo osseo in cui avvengono anche lagranulocitopoiesi e la linfocitopoiesi.L’emopoiesi risulta particolarmente attiva nel periodo esaminato (aprile, maggio)negli esemplari di entrambi i sessi.L’esame emocromocitometrico fornisce valori concordi con quelli tipici delle variespecie con differenze scarsamente significative relative ad Ht, Hb ed RBC cherisultano, nelle specie esaminate, leggermente superiori alla norma, molto proba-bilmente in relazione all’altitudine cui è stato eseguito il loro campionamento.

RettiliLe osservazioni ematologiche ed emopoietiche condotte sulle specie Podarcis

sicula, P. muralis e Lacerta bilineata consentono di concludere, in accordo conquanto riportato in letteratura (cfr Rowley & Ratcliffe, 1988; Della Corte &D’Ippolito, 1999) che l‘eritropiesi e la mielopoiesi si svolgono nel midollo osseo.In accordo a quanto osservato da Pica et al. (1986), su specie di Podarcis siculadella Campania, anche nelle analoghe specie del Matese e, più in generale in tuttele tre classi di Rettili esaminate, l’emoglobina è al suo livello massimo nel periododi aprile-maggio e resta più o meno tale per tutta l’estate.Contrariamente ai dati bibliografici in merito (Della Corte & D’Ippolito, 1999),negli esemplari esaminati la concentrazione degli eosinofili riscontrata sia nel san-gue periferico che nelle apposizioni di midollo osseo di ciascuna delle tre specieesaminate è significativamente più alta rispetto ai valori riferiti in queste specie(dati osservati: 28-30% di granulociti eosinofili rispetto al 17% da noi osservato econfermato della letteratura riferita al medesimo periodo stagionale, indipenden-temente dal sesso).Questi dati, insieme alla leggera anemia riscontrata in queste specie, sono ragione-volmente riconducibili alla presenza di un processo infettivo in atto, registrato acarico di un consistente numero di esemplari delle tre specie i Rettili ed in parti-colare di Podarcis muralis.Le ossevazioni morfologiche su strisci di sangue periferico colorati con M.G.Gconfermano i sospetti di un processo infettivo in corso dovuto ad un protozoo,che microscopicamente si riscontra all’interno del citoplasma del 5-10% delleemazie di circa un terzo del campione di lacertidi esaminato (35% ).In accordo con i dati presenti in letteratura (cfr Ricci, 1954; Ayala, 1977) è possi-bile concludere che infezioni da parassiti appartenenti ai taxa degli emoprotozoi

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Le cellule sanguigne negli Anfibi e nei Rettili del Matese 161

Fig. 4: Microfotografie degli elementi corpuscolati di apposizioni di midollo emopoietico di i Lacertabilineata colorati con M.G.G. In A: abbondanza di elementi mieloidi a vari stadi maturativi: si notinoun Promielocita (Prom.) ed un mielocita (Miel.). In B-C: elementi mieloidi ed eritroblasti; in D variEritroblasti basofili (Eb). Scale bar in D=10 µm come in A-C.

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come Haemoproteus o Plasmodium sono frequenti tra i lacertidi in cui sono consi-derate generalmente benigne ed accompagnate solo a leggere anemie ed eosinofilie;inoltre la riduzione dell’apporto di ossigeno ai tessuti potrebbe provocare altera-zioni della fisiologia e del comportamento dell’animale soprattutto in merito aduna riduzione della velocità di scatto nella corsa, sovente riscontrata (Levine &Campbell, 1971; Bennett & Putnam, 1982).La distribuzione del parassita nell’ecosistema da noi esaminato prescinde dallastagione e dal sesso dell’animale ed è sostanzialmente simile sia nei periodi prima-verili che estivi come verificato dal fatto che specie catturate nelle due stagioni, dientrambi i sessi, non mostrano differenze nell’entità dell’infezione.

RingraziamentiLavoro finanziato dalla Regione Campania. Esemplari catturati con autorizzazio-ne del 1/06/2000 n. SCN/2D/2000/9213 del Ministero dell’Ambiente.

RiassuntoLa valutazione dei parametri ematologici su sangue circolante e lo studio della compo-

sizione cellulare ematica nel sangue circolante e negli organi emopoietici eseguita sullespecie di Vertebrati ectotermi reperite nella zona del Matese ha fornito uno strumento divalutazione dello stato di salute degli esemplari di questo habitat. L’esame emocromocito-metrico ha fornito valori lievemente superiori a quelli normali degli Anfibi, molto probabil-mente in relazione all’altitudine alla quale sono state campionate le specie. Nelle specie diRettili esaminate è stata riscontrata eosinofilia sia nel sangue periferico che nel tessutoemopoietico e lieve diminuzione del numero di globuli rossi, ascrivibili alla infezione daprotozoo del tipo Emoproteus osservato in sede intraeritrocitaria in tutte le specie di Rettilistudiate.

BibliografiaAyala S. C., 1977 - Haematological Protozoa. In: Kreier J.P. (ed), Parasitic Protozoa,

Academic Press, New York.

Bennet A. F., Putnam R. W., 1982 - Lizards infected with Malaria: Physiological andBehavioral consequences. Science, 217: 1057-1059.

Della Corte F., D’Ippolito S., 1999 - Fondamenti di ematologia umana e comparata. Ed.Liguori, Napoli.

Levin N. D., Campbell G. R., 1971 - A check-list of the species of genus Haemoproteus(Apia, Plasmodiidae). J. Protozool., 18: 475-484.

Pica A., Grimaldi M. C., Della Corte F., D’Ippolito S., 1986 - The blood cells of thecommon lizard (Podarcis s. sicula Raf.): morphocytochemistry, DNA amount of redcells and hemopoiesis. Ital. J. Anat. Embr., 91: 301-320.

Ricci M., 1954 - Biogeografia di Zannone. Emoparasiti di Lacerta sicula patrizii. Rend.Ist. Sup. Sanità, 17 :548-558.

Rowley A. F., Ratcliffe N. A., 1988 - Vertebrate blood cells. Cambridge University Press.

Undritz K., 1953 - Tavole Ematologiche Sandoz. Ed. Sandoz S.A., Basilea.