8 marzo.nel mondo

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Albinoni - Adagio

“ Festa” della donna?

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Qualsiasi città del mondo Occidentale

Any city in the Western World

Pochi metri più in là, magari sullo stesso marciapiede dei locali dove si banchetta e balla per “La Festa della donna” le schiave-minorenni dell’Est, spinte a prostituirsi con l’inganno e la violenza, aspettano i “clienti”. Magari alcuni sono gli stessi uomini che, poco prima, hanno regalato mimose a mogli e fidanzate

A few meters away, maybe on the same side-walk where one finds places where “Woman’s Day” is celebrated with merriment and dances, under age slaves from the East, driven to prostitution with deceit or violence, are waiting for “customers”. Maybe some of them are the same men who, short before, had made mimosa presents to their wives and fiancées.

Non ci sono rubinetti con acqua calda e fredda in casa! L’acqua viene presa ogni giorno presso fonti a volte lontane km! In

Uganda come in tutti i paesi del “Terzo Mondo”

Uganda

There are no hot and cold water taps in the houses! Water must be fetched every day at springs at times located kilometers away! In Uganda, as well as in all “Third World” countries.

Sudan La bambola della bambina

The little girl’s doll

A girl of Padaung race, a race indigenous to Burma, which has now taken refuge in Thailand, due to

political reasons. Also in this case we see a barbarity forbidden by law, but kept alive

to make profit from tourists … The girls’necks look unnaturally long, due to the use of heavy brass rings, resting on the clavicle and thorax. Rings which, at a certain point, cannot be remove d any longer, since the neck muscles atrophy and cannot support the

head any longer. you still think that March 8 is a day to celebrate and not, on the contrary, a date which has

to remindus that

ragazza di etnia Padaung. originaria della Birmania, questa Etnia si è rifugiata ora in Thailandia per motivi politici. Anche in questo caso barbarie vietata dalla legge, viene poi continuata a fine di sfruttamento turistico. . Il loro collo appare lungo in modo innaturale grazie all'uso di pesanti anelli di ottone, che pesano sulle clavicole e sul torace. Anelli che a certo punto non si possono più togliere perché i muscoli del collo si atrofizzano e non reggono più la testa.ragazza di etnia Padaung. originaria della Birmania, questa Etnia si è rifugiata ora in Thailandia per motivi politici. Anche in questo caso barbarie vietata dalla legge, viene poi continuata a fine di sfruttamento turistico. . Il loro collo appare lungo in modo innaturale grazie all'uso di pesanti anelli di ottone, che pesano sulle clavicole e sul torace. Anelli che a certo punto non si possono più togliere perché i muscoli del collo si atrofizzano e non reggono più la testa.ragazza di etnia Padaung. originaria della Birmania, questa Etnia si è rifugiata ora in Thailandia per motivi politici. Anche in questo caso barbarie vietata dalla legge, viene poi continuata a fine di sfruttamento turistico. . Il loro collo appare lungo in modo innaturale grazie all'uso di pesanti anelli di ottone, che pesano sulle clavicole e sul torace. Anelli che a certo punto non si possono più togliere perché i muscoli del collo si atrofizzano e non reggono più la testa.ragazza di etnia Padaung. originaria della Birmania, questa Etnia si è rifugiata ora in Thailandia per motivi politici. Anche in questo caso barbarie vietata dalla legge, viene poi continuata a fine di sfruttamento turistico. . Il loro collo appare lungo in modo innaturale grazie all'uso di pesanti anelli di ottone, che pesano sulle clavicole e sul torace. Anelli che a certo punto non si possono più togliere perché i muscoli del collo si atrofizzano e non reggono più la testa.

Ragazza di etnia Padaung. originaria della Birmania, questa Etnia si è rifugiata ora in

Thailandia per motivi politici. ; barbarie vietata dalla legge, viene poi continuata a fine di sfruttamento turistico. . Il loro collo

appare lungo in modo innaturale grazie all'uso di grossi anelli di ottone, che pesano sulle clavicole e sul torace. Anelli che a certo

punto non si possono più togliere perché i muscoli del collo si atrofizzano e non

reggono più la testa.

Le donne Giraffa

AfghanistanNo comment!

Pakistan

Arabia Saudita

Somalia

Iran

ThailandiaLe Baby prostituteS

Vendute dalle famiglie a sei, otto anni, vengono portate nei bordelli della capitale, per la gioia dei clienti… Spesso non arrivano a 20 anni

Sold by their families at six, eight years, are taken to the capital’s brothels, for the joy of customers … Often, they don’t live beyond the age of 20.

Sudan

Sudan, as well as in all “Third World” countries.

Sudan, come in tuitti i Paesi del Terzo Mondo!

Cina

Non è una bambola rotta, ai piedi del marciapiede, ma una bambina.. Le tute dei ragazzi dicono con chiarezza

che non è un dipinto del Medioevo! Nella rude civiltà contadina, dove c’era bisogno di braccia forti e per

sposare una figlia occorreva una ricca dote, questa era la fine, da millenni, di molte bimbe cinesi.

Era e lo è stata ancora di più, con la legge imposta da Mao di non avere più di un figlio! Ovviamente quasi tutti hanno fatto sopravvivere i

maschi! Ora il problema è di tanti giovani maschi che non trovano moglie.

It's not a broken doll what one can see at the foot of the sidewalk, but a little girl ... The overalls show it's

not a Middle Age picture! In the rough paesant milieu, where strong arms were needed as well as a rich dowry to marry one's daughter, that had been,

for millennia, the destiny of many Chinese baby girls.  It had and has been even more since Mao's bill imposing not to have more than one child! No

doubt, having to choose, the poor let male children survive!

 But, in the long run, such custom has caused problems to young men, who cannot easily find a

wife.

India

E’ stata vietata per legge, durante la dominazione inglese, l’usanza millenaria di gettare nel rogo dei mariti morti anche le vedove vive ; ma ancora oggi, in India, rimanere vedova è la disgrazia più grande che possa capitare ad una donna. Madre e figli, anche piccolissimi, vengono abbandonati a sé stessi dalla famiglia sia della donna che del defunto marito. Non restano, per sopravvivere, che la prostituzione e l’elemosina. Vietato gettare le vedove sul rogo del marito, ogni anno migliaia di donne indiane muoiono comunque bruciate; -“Il sahari ha preso fuoco mentre cucinava” - è la scusa costante.. Tanto nessuno indaga.. Il più delle volte è il marito a levar di mezzo una moglie non più gradita o la cui famiglia non ha pagato tutta la dote promessa.

Though forbidden by law by the British administration, the millenerian custom of throwing widows, still alive, on their husbands’ funeral-pyre is still in force in India today; to be left a widow is the most wretched thing which may happen to a woman: mother and children, even very young, are left to themselvers both by the family of the dead husband and the woman’s. The only means of surviving, therefore, are prostitution and begging. Though forbidden, every year, thousands of Indian women are burnt on funeral-pyre: “the sari has caught fire while she was cooking” – is the usual excuse. All the more that nobody enquires.Most of times it is the husband to do away a wife he doesn’t fancy any longer or whose family hasn’t paid the promised dowry.

Taglio di tutta la parte esterna dei genitali femminili; il tutto viene poi ricucito (nelle zone più arretrate addirittura chiuso con spine) fino alle cicatrizzazione. , Si lascia solo un piccolo foro per le funzioni fisiologiche; sono frequentissime le infezioni che spesso portano alla morte o, nei casi migliori, alla sterilità!Nella maggior parte dei casi viene praticata sulle bambine dai 2 qgli 8 anni.La prima notte di nozze la donna viene deinfibulata con un coltellino, per consentire la penetrazione. Inutile sottolineare che le nozze vengono “consumate” subito, a ferita aperta.. Immaginare cosa accade per ogni parto, dopo il quale le donne vengono “risigillate” per ripristinare la situazione prematrimoniale.  E’ una usanza che viene praticata da millenni in molte parti dell’Africa, compresi parecchi paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Nel mondo occidentale i medici, di fronte a tale problema, esploso con le ondate migratorie, hanno adottato il parto cesareo, sempre e comunque, per le donne infibulate

Cutting out all the external part of the female genitals The whole is afterwards sewn up again (in the most arreared areas even with thorns) until it cicatrizes. Only a small hole is left for physiologic functions; infections, often leading to death or, in best cases, to sterility, are also frequent! In most cases, it is practised on girls from two to eight.On the first wedding night the woman is deinfibulated with a small knife, to allow penetration. Useless to remind that the wedding is “consumed” right away, with the open wound … Imagine what happens at each childbirth, after which women are “resealed”, in order to restore the previou scondition. It’s a custom practised since millennia in many parts of Africa, including many countries facing the Mediterranean. In the western world, to face the problem of infibulation, taken along by immigrated women, doctors have resorted to caesarean section, in all cases. A small, white and black photo! The only way to lessen the horror at the sight of very young girls’faces eaten up by acid: a widely spread practice with men who don’t accept being refused.

Infibulazione

Bangladesh

Foto in bianco e nero e piccola! L’unico modo per attenuare ilraccapricci di volti di giovanissime divorati dall’acido; usanza

diffusissima da parte degli uomini verso le ragazze che hanno osato rifiutarli!.

Ecc.. Ecc.. Ecc…

A small, white and black photo! The only way to lessen the horror at the sight of very young girls’faces eaten up by acid: a widely

spread practice with men who don’t accept being refused.

Pensate ancora che l’8 marzo ci sia tanto da festeggiare o non, invece, sia una data per ricordarci che tantissimo c’è ancora da lottare perché, in ogni parte del modo, le donne

abbiano rispetto e dignità?

dianabreton@gmail.com

www.gabriellla.it (3 L)

You still think that March 8 is a day to celebrate and not, on the contrary, a date which has to remind us that J

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