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SEZIONE BOTANICA I COLORI DELL'AUTUNNO NELL'AMERICA DELL'EST La Sezione propone ai Soci, dal 12 al 23 ottobre 2014, uno straordinario viaggio alla scoperta, in primo luogo, del fenomeno del"fall foliage", tipico dei boschi del Nord America ricchi di caducifoglie, soprattutto aceri, che dal Quebec scendono sino alla Pennsylvania dando vita, dalla fine di settembre all'inizio di novembre, durante la cosiddetta 'indian summer', ad uno spettacolo naturale unico al mondo che incendia con colori vibranti i paesaggi soprattutto del New England. Mentre i pioppi e le betulle si ricoprono di un dorato giallo intenso ed i sommacchi diventano viola, gli aceri, si vestono dapprima di giallo ed ocra e poi esplodono con rossi e vermigli brillanti, e poi carminio, cinabro, porpore ed arancioni che si consumano adagio, prima di cadere nel violetto, nel prugna e nel marrone; colori che, declinati in infinite tonalità, risaltano in modo surreale sullo sfondo del verde dei campi e contro l'intangibile azzurro del cielo. L'alternanza di giorni soleggiati e notti fredde, ma senza gelate, lascia che la clorofilla si degradi lentamente, rivelando progressivamente gli altri pigmenti presenti. Invece, nelle foreste temperate del Nord Europa questo fenomeno quasi non capita o si manifesta con una breve e prevalente colorazione giallo opaco. Ciò è dovuto probabilmente ad un insieme di fattori: una minore escursione termica diurna e una maggiore estinzione di specie arboree con pigmenti rossi. Di certo l'onirica mutazione autunnale dei boschi nordamericani, che spesso si riflette in piccoli laghi e corsi d'acqua con fiabeschi miraggi, colpisce sempre con una potente carica emotiva l'osservatore che, incamminandosi fra i suoi allucinati incanti, s'immerge stupefatto nella sua alchemica visione. Scrittori, poeti, pittori e, più di recente, canzoni e film, hanno rappresentato il sortilegio del "foliage", tanto che oggi questo fenomeno è divenuto una risorsa turistica, supportata persino da specifici bollettini meteo. Al di là di tali meraviglie, l'itinerario di visita comprende anche le famose città americane dell'Est ed i loro celebri musei, magari limitandosi al 'leitmotiv' delle ricche collezioni di Impressionisti e Van Gogh. La città più europea di tutte, l'elegante Boston, è la colta capitale del fascinoso New England che, con palazzi storici e grattacieli, si è sviluppata vicino ai borghi sperduti nelle incantevoli foreste ed a quelli sorti in riva alle seducenti coste atlantiche. Poi New York, città di meravigliosi sogni privati e collettivi, in cui i brillanti colori del "foliage" raggiungono il culmine nel suo grande cuore verde: a Central Park. Sulla strada si incontrerà Philadelphia, con una grande storia alle spalle: oggi, un po' metropoli ed un po' città di provincia. Più avanti la monumentale, discreta Washington: case basse, marmo bianco, rigogliosi prati verdi e grandi musei. Attraversando poi la Pennsylvania, con sosta nella caratteristica Amish Country, si raggiungeranno le incomparabili Cascate del Niagara: un immenso scenario con un vasto, fragoroso fronte d'acqua dall'imponente portata che crea un luogo unico al mondo. Infine Toronto, motore economico del Canada, piacevole città avveniristica e multietnica, con l'ampio skyline dei grattacieli sul Lago Ontario dominato dalla ardita CN Tower, la cui cuspide tocca i 553 metri. 1° giorno - Mercoledì 12 ottobre TORINO/MONACO/BOSTON Ritrovo dei partecipanti all ’aeroporto di Torino Caselle alle ore 10,30 presso il banco check-in della Lufthansa. Incontro dei partecipanti con personale di assistenza aeroportuale di America World e disbrigo delle formalità d’imbarco per i rispettivi voli di linea per Monaco, da Torino alle ore 12,45 con arrivo alle ore 13,55. A Monaco, cambio dell'aeromobile, e partenza, con volo di linea, alle ore 15,40, con arrivo previsto a Boston alle 18,20 ora locale. All'aeroporto di Boston, ritiro dei bagagli, incontro con l’assistente parlante italiano e trasferimento con bus privato all'hotel. Cena in ristorante e pernottamento in hotel.

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Page 1: SEEZZIIOONNEE C BBOOTTAA NNIICAA · SEEZZIIOONNEE C BBOOTTAANNIICAA I CCOOLLOORRII NDDEELLLL''AAUUTTUUNNOO NE ELLLL ''AAMM ERRIICCAA DDELL'EESSTT La Sezione propone ai Soci, dal 12

SSEEZZIIOONNEE BBOOTTAANNIICCAA

II CCOOLLOORRII DDEELLLL''AAUUTTUUNNNNOO

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La Sezione propone ai Soci, dal 12 al 23 ottobre 2014, uno straordinario viaggio alla scoperta, in primo luogo, del fenomeno del"fall foliage", tipico dei boschi del Nord America ricchi di caducifoglie, soprattutto aceri, che dal Quebec scendono sino alla Pennsylvania dando vita, dalla fine di settembre all'inizio di novembre, durante la cosiddetta 'indian summer', ad uno spettacolo naturale unico al mondo che incendia con colori vibranti i paesaggi soprattutto del New England. Mentre i pioppi e le betulle si ricoprono di un dorato giallo intenso ed i sommacchi diventano viola, gli aceri, si vestono dapprima di giallo ed ocra e poi esplodono con rossi e vermigli brillanti, e poi carminio, cinabro, porpore ed arancioni che si consumano adagio, prima di cadere nel violetto, nel prugna e nel marrone; colori che, declinati in infinite tonalità, risaltano in modo surreale sullo sfondo del verde dei campi e contro l'intangibile azzurro del cielo. L'alternanza di giorni soleggiati e notti fredde, ma senza gelate, lascia che la clorofilla si degradi lentamente, rivelando progressivamente gli altri pigmenti presenti. Invece, nelle foreste temperate del Nord Europa questo fenomeno quasi non capita o si manifesta con una breve e prevalente colorazione giallo opaco. Ciò è dovuto probabilmente ad un insieme di fattori: una minore escursione termica diurna e una maggiore estinzione di specie arboree con pigmenti rossi. Di certo l'onirica mutazione autunnale dei boschi nordamericani, che spesso si riflette in piccoli laghi e corsi d'acqua con fiabeschi miraggi, colpisce sempre con una potente carica emotiva l'osservatore che, incamminandosi fra i suoi allucinati incanti, s'immerge stupefatto nella sua alchemica visione. Scrittori, poeti, pittori e, più di recente, canzoni e film, hanno rappresentato il sortilegio del "foliage", tanto che oggi questo fenomeno è divenuto una risorsa turistica, supportata persino da specifici bollettini meteo. Al di là di tali meraviglie, l'itinerario di visita comprende anche le famose città americane dell'Est ed i loro celebri musei, magari limitandosi al 'leitmotiv' delle ricche collezioni di Impressionisti e Van Gogh. La città più europea di tutte, l'elegante Boston, è la colta capitale del fascinoso New England che, con palazzi storici e grattacieli, si è sviluppata vicino ai borghi sperduti nelle incantevoli foreste ed a quelli sorti in riva alle seducenti coste atlantiche. Poi New York, città di meravigliosi sogni privati e collettivi, in cui i brillanti colori del "foliage" raggiungono il culmine nel suo grande cuore verde: a Central Park. Sulla strada si incontrerà Philadelphia, con una grande storia alle spalle: oggi, un po' metropoli ed un po' città di provincia. Più avanti la monumentale, discreta Washington: case basse, marmo bianco, rigogliosi prati verdi e grandi musei. Attraversando poi la Pennsylvania, con sosta nella caratteristica Amish Country, si raggiungeranno le incomparabili Cascate del Niagara: un immenso scenario con un vasto, fragoroso fronte d'acqua dall'imponente portata che crea un luogo unico al mondo. Infine Toronto, motore economico del Canada, piacevole città avveniristica e multietnica, con l'ampio skyline dei grattacieli sul Lago Ontario dominato dalla ardita CN Tower, la cui cuspide tocca i 553 metri. 1° giorno - Mercoledì 12 ottobre – TORINO/MONACO/BOSTON Ritrovo dei partecipanti all’aeroporto di Torino Caselle alle ore 10,30 presso il banco check-in della Lufthansa. Incontro dei partecipanti con personale di assistenza aeroportuale di America World e disbrigo delle formalità d’imbarco per i rispettivi voli di linea per Monaco, da Torino alle ore 12,45 con arrivo alle ore 13,55. A Monaco, cambio dell'aeromobile, e partenza, con volo di linea, alle ore 15,40, con arrivo previsto a Boston alle 18,20 ora locale. All'aeroporto di Boston, ritiro dei bagagli, incontro con l’assistente parlante italiano e trasferimento con bus privato all'hotel. Cena in ristorante e pernottamento in hotel.

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2° giorno - Giovedì 13 ottobre – BOSTON Prima colazione all'americana in hotel, visita guidata della città, comprensiva di una breve visita della Harward University a Cambridge (esterni), nonché di un rapido tour del Museum of Fine Arts. Pranzo libero. Cena e pernottamento in hotel. Sulle vetrate altissime dei grattacieli si riflettono i mattoni rossi dei palazzi con la scala antincendio appesa all'esterno: questa è Boston. Un perfetto connubio tra il passato e l'attualità, tra l'Europa e l'America. Capitale del Massachusetts, nella verde regione del New England, questa elegante città stupisce per lo "spirito europeo", elemento difficile da rintracciare negli altri Stati d'America: le strade nei quartieri più antichi hanno ancora i ciottoli e non di rado si vedono carrozze a cavalli girare per le vie, mentre le case di 3 o 4

piani sono costruite in mattoni e ricordano l'architettura dei quartieri inglesi. D'altronde, proprio in questa zona sbarcarono i primi coloni inglesi eretici che, respinti dalla patria, fondarono la loro città. E proprio nei palazzi che costruirono per governare Boston, gli americani trovarono l'ispirazione, il coraggio e la forza per credere in quello che oggi è il loro Stato. Il Massacro di Boston, il Boston Tea Party, la Battaglia di Bunker Hill, sono solo alcuni dei tanti episodi storici capitati proprio in qui e che portarono all'indipendenza. Dal balcone della Old State House, il 18 luglio 1876 venne proclamata la Dichiarazione di Indipendenza che sancì la nascita degli Stati Uniti d'America: per questo Boston viene chiamata "la culla della libertà". E certo è fra le poche città americane visitabile a piedi: in particolare seguendo i 4 km del Freedom Trail, striscia

colorata tracciata in terra nelle strade del centro storico, si giunge così alla scoperta delle principali attrattive della città. Park Street Church, Old Granari Burying Ground, Old North Church, Fanueil Hall e il Quincy Market sono però solo alcuni dei principali luoghi della storia della magnifica Boston, a lungo nota per il suo fascino “vecchio stile”. In realtà questa città ha fatto molta strada e ormai può reclamare un posto di spicco nel XXI secolo. Con il completamento recente del “Big Dig”, che ingloba la vasta rete di autostrade sotterranee, Boston è entrata a testa alta nel nuovo secolo. Grazie al complesso di parchi, disposti a corona, in modo tale da prendere il posto delle ineleganti autostrade elevate e da completare il ricco progetto verde ottocentesco, l’aspetto rinnovato di Boston è sempre più "duale": la natura presso la cultura. Ciò è tanto più vero durante l'epoca dei caldi colori del"foliage", vividi anche nel centro città. Solo uno sguardo al Museum of Fine Arts che raccoglie innumerevoli capolavori e, fra gli altri, un buon numero di tele di Renoir, Van Gogh, Gauguin. Infine almeno un breve istante per aggirarsi fra i viali della Harward University a Cambridge, e respirare l'atmosfera del più antico, prestigioso e costoso istituto universitario, che insieme al Massachusetts Institute of Tecnology, rappresenta uno dei vertici mondiali in fatto di selezione delle migliori menti umane. 3° giorno - Venerdì 14 ottobre – BOSTON/WHITE MOUNTAINS/PORTLAND/BOSTON

Prima colazione all'americana in hotel e partenza alla scoperta del celebre "foliage" del New England, con soste fotografiche lungo le sue stupende "scenic byways" (strade secondarie scenografiche). Compatibilmente con le condizioni meteo e con i tempi di trasferimento, breve percorso a piedi su uno dei sentieri delle foreste che si attraversano. Nel pomeriggio rientro a Boston lungo la straordinaria costa frastagliata del Maine affacciata sull'oceano. Sosta nella cittadina di Portland. Pranzo libero, cena in ristorante. Pernottamento in hotel. Il New England, composto da sei piccoli stati, è il posto più europeo, più "old england" del nuovo mondo, quello dei primi coloni inglesi, quelli

dei Pilgrim Fathers del Mayflower. E' un angolo della vecchia America che è rimasto quasi intatto nel tempo, con le sue antiche tradizioni, i villaggi con le case in legno dai colori pastello, il succedersi di nobili residenze, prati, giardini, viali, recinti, staccionate e ponti coperti in legno. Un piccolo mondo incantato che sa di cannella, sciroppo

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d'acero e torta di zucca. Dove la vita scorre lenta, tra una fiera d'antiquariato e una sagra, oltre che fra cortesie e maldicenze dei vicini. Un mondo nel quale si muove a suo agio Jessica Fletcher, la nota Signora in Giallo. Un universo "charming", ma assai compatto rispetto agli sconfinati, avventurosi, solitari orizzonti di molti altri stati americani. Comunità country circondate da una natura incontaminata fatta di colline, boschi, distese di alberi cariche di aceri che durante il "foliage" si tingono degli infiniti colori porporini e si riflettono nei laghetti incantati che sorgono accanto alle fattorie, non lontano da montagne popolate da alci, cervi neri, aquile calve e da orsi bruni. Tuttavia anche terre non lontane dai venti della grande distesa del mare, e dai tanti piccoli porti e deliziosi borghi di pescatori che spuntano lungo la costa dinnanzi alle intense tonalità del blu dell'oceano, dove si pescano aragoste, vongole giganti, e si avvistano foche e balenottere azzurre. Gli itinerari che si percorreranno alla ricerca dei picchi del "foliage" andranno verificati al momento, giacché predire con esattezza i giorni in cui la tavolozza di colori sarà più accesa in un posto piuttosto che in un altro è molto difficile: anche se il periodo è quello giusto, temperature, venti e piogge sono aspetti con cui si devono fare i conti. Orientativamente l'itinerario scelto segue un percorso fra le colline del Massachusetts che si estendono oltre Boston su eleganti strade con alberi antichi, dimore campestri di gran gusto ed elegiaci villaggi con chiesette in legno ed antichi uffici postali, e poi si concentra nel New Hampshire, per arrivare ai colori ed ai profumi dei laghi e delle foreste del meraviglioso Maine, proseguendo sino alle sue splendide coste ricche di aceri. Una possibilità è percorrere la sinuosa Kancamagus Scenic Byway, 43 km tutti di curve sui fianchi delle montagne, tra fiumi, laghi e foreste coloratissime, fin nel cuore della White Mountain National Forrest, per arrivare sino alla città di North Conway, che può diventare una base per una breve escursione. Nel pomeriggio, raggiunto l'oceano si percorreranno le strade costiere del Maine a picco sul mare, anch'esse incendiate dai colori del "foliage" che risaltano stagliandosi sul blu cobalto dell'oceano. Breve sosta a Portland, la cittadina più graziosa dello stato, affacciata sulle isolette della Casco Bay con l'Old Port, quartiere di edifici ottocenteschi dai tenui colori. Mentre, poco più in là nella baia, si erge il più scenografico dei fari del Maine, quello di Portland Head. In serata rientro a Boston. 4° giorno - Sabato 15 ottobre – BOSTON/NEWPORT/NEW YORK Dopo la prima colazione all'americana in hotel, partenza lungo le affascinanti strade costiere, e, compatibilmente con i tempi, breve sosta a Newport. Nel primo pomeriggio arrivo a New York per un primo tour con bus e guida, con soste fotografiche, alla ricerca dei punti panoramici più interessanti della metropoli. Pranzo e cena liberi. Pernottamento in hotel nel centro di Manhattan. Viaggio verso sud e poi lungo la costa, attraversando il minuscolo stato del Rhode Island dove, beninteso lo spettacolo del "foliage" continua con la magnificenza dei timbri dei suoi colori. Sino a raggiungere le grandi spiagge di dune sabbiose attorno alle quali sono fiorite famose località balneari e raffinate cittadine turistiche come Newport, celeberrima per le sontuose residenze ottocentesche fatte costruire con grande sfarzo dai primi milionari d'America per la loro villeggiatura: le Mansions che s'ispiravano alle grandi tenute vittoriane, agli chateaux francesi ed ai palazzi italiani rinascimentali. Newport è anche uno dei porti turistici più importanti e conosciuti d’America, giacché i numerosi vacanzieri altolocati si dividono, ancor oggi, fra esclusive imbarcazioni da di diporto e i rutilanti appuntamenti mondani di prestigiosi festival musicali. A pochi chilometri da qui c'è la famosissima Cap Code con la magnifica baia ed i villaggi, una volta dei pescatori, sorti sulle spiagge di sabbia bianchissima. A 3 miglia dalla costa: Martha's Vineyard, isoletta notissima come località di vacanza per i ricchi e famosi, a cominciare dai Kennedy. Prosecuzione per la "grande mela" lungo le higways del Connetticut. All'arrivo, nel pomeriggio, tour panoramico con bus per un

primo approccio a questa sorprendente metropoli. In effetti di New York sembra sempre di aver visto, vissuto e sognato già tutto: perché tutti ricordiamo bene i tanti personaggi che si muovono fra la fitta selva di guglie levate contro il cielo, sullo sfondo dei morbidi tramonti che si stemperano fra cristalli, acciaio e cemento di Manhattan e nel suo grande cuore verde a Central Park. Tutto sembra già appartenere al nostro universo visivo, mediatico. Eppure la prima volta a New York è una grande emozione perché pare di entrare da svegli in un sogno: tutto è déja vu, ma così nuovo, così vero, così palpabile, così misterioso, così attraente. Giacché la grande

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mela è, sempre ed anche, città di grandi meraviglie: il Metropolitan Museum of Art, il Modern Museum of Art, il Guggenheim Museum, l’American Museum of Natural History, il Madison Square Garden, il Rockefeller Center, il Metropolitan Opera, il Grand Central, Wall Street, Times Square, Central Park, l'ONU. Fulcro dell’arte, motore dell’economia, metropoli più popolosa degli Stati Uniti, custode universale delle comunità etniche del mondo, epicentro della Grande Depressione, vittima sacrificale dei terroristi: New York è protagonista di infiniti ed epici racconti, così dolci e così violenti. Ed è una città di simboli planetari: la Statua della Libertà, il Ponte di Brooklyn, l’Empire State Building. Un turbinio di immagini, suoni e sensazioni fagocita chiunque sbarchi in città, lo stesso caos fantasioso e ripetitivo che è affrontato ogni giorno dai newyorkesi, con nonchalance ed inesauribile energia. Perché la gente qui si muove con un ritmo superiore a qualsiasi altro nel mondo. Ed anche per i milioni di visitatori di questa città, dispersi tra le boutique della Fifth Avenue, le chiese soul di Harlem, le gallerie d’arte di Soho, le carrozze del Central Park o i caffè del Greenwich Village, vige la stessa frenesia cittadina che rapisce e trasporta in questo grandioso sogno metropolitano. Al termine del tour, sistemazione in hotel situato in posizione centralissima a Manhattan, adiacente al Madison Square Garden, il prototipo di ogni teatro-stadio, ed a due passi dalla celebre Times Square, ove si concentrano ristoranti, caffè, teatri, cinema, locali notturni ed un fiume di gente che si riversa ogni sera sotto le infinite insegne luminose, fra uno stupefacente sfavillio di luci e bagliori. 5° giorno - Domenica 16 ottobre – NEW YORK Prima colazione continentale in hotel ed intera giornata a disposizione per visitare New York. Pranzo e cena liberi. Due City tour facoltativi. Pernottamento in hotel. A ciascuno sarà possibile ritagliarsi un personalissimo itinerario di visita in questo inesauribile mondo metropolitano. Giacché chhii èè ggiiàà ssttaattoo aa NNeeww YYoorrkk ppoottrràà ffiinnaallmmeennttee sscceegglliieerree uunn sseedduucceennttee eedd iinnssoolliittoo

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ddiissppoossiizziioonnee ppeerr ttuuttttaa llaa ggiioorrnnaattaa ((ffaaccoollttaattiivvoo)) Con partenza dall'hotel, il giro non può che cominciare dalla Fifth Avenue, l’arteria più prestigiosa della città, disseminata di mandrie di grattacieli, di infiniti negozi esclusivi, di uffici e di imponenti edifici pubblici: le ricercate vetrine e l’eleganza dei newyorkesi più facoltosi fanno il resto, rendendo questa strada uno degli itinerari più affascinanti della città. Infatti percorrendola si incontrerà l’Empire State Building,

simbolo della metropoli che, sebbene abbia da tempo perso il primato di edificio più alto del mondo, con i suoi 443 metri di altezza raggiunti con grazia, forza ed eleganza rimane uno dei più straordinari grattacieli mai costruiti, dalle cui terrazze più di due milioni di visitatori ogni anno possono godersi un emozionante panorama dell’intera regione. Superato il possente edificio della New York Pubblic Library, lo stupefacente tempio di marmo che custodisce più di sei milioni di volumi, ecco apparire il Rockfeller Center che, formato da un gruppo imponente di grattacieli dal profilo armonioso, è il primo complesso al mondo ad integrare uffici con negozi, divertimenti, ristoranti e giardini. Vitale, immenso ed immerso tutto l’anno in un’atmosfera festosa, questo gioiello urbano attira ogni giorno migliaia di impiegati e turisti. Mentre di fronte sorge la St. Patrick’s Cathedral, elegante costruzione neogotica in marmo e granito, dedicata dai cattolici al santo patrono degli irlandesi, le cui proporzioni sottili ed equilibrate sembrano dimesse, pur con le guglie alte cento metri, rispetto alle pareti di vetro e acciaio degli edifici contigui in cui si riflette. Ed infine il ‘giardino’ della città più verticale del mondo: Central Park, un’oasi verde nata più di 150 anni orsono dalla fantasia di un poeta. Splendida e sconfinata utopia in cui trovano spazio boschi, laghi, ponti, prati, musei, monumenti e addirittura due diversi giardini zoologici. Proseguimento per Chelsea, dove una fiorente attività artistica si sviluppa in un ambiente via via sempre più raffinato, che abbina strutture industriali restaurate e frenetiche vie commerciali ad un tranquillo quartiere di edifici residenziali del XIX secolo in pietra arenaria. E poi il Greenwich Village, che non ha perso nonostante tutto la sua atmosfera un po’ bohémien che lo ha contraddistinto in passato come quartiere preferito degli artisti: con le case in stile federale e neogreco disseminate nel disordinato schema di strade, così contrastante con l’ortogonale Manhattan. Breve sosta per una passeggiata a Little Italy, dove i colori vivaci ed i profumi della madre patria sono rimasti, insieme ad un clima vivace ed amichevole. Proseguimento per Chinatown, luogo ideale per un tuffo nell’esotico e per passeggiare a caso in un dedalo di viuzze piene di ristoranti, negozi e pasticcerie. E poi Soho, animato, elegante e costoso quartiere snob, cuore chic dell’arte più alla moda di Manhattan. Ancora due luoghi simbolo: Wall Street, il distretto dell’alta finanza che si snoda all’ombra dei grattacieli e Ground Zero, spazio di memoria e monito, dove sono visibili le ‘orme’ delle Twin Towers abbattute. Infine ci si accosterà al celebre Brooklyn Bridge, capolavoro dell’ingegneria ottocentesca, il ponte che si staglia con il suo profilo aggraziato contro lo skyline dei grattacieli di Manhattan.

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Per tutti i partecipanti poi, visitatori più esperti compresi, è imperdibile il tour panoramico serale facoltativo, anch'esso organizzato solo per il gruppo.

City Tour New York by night, con bus e guida + cena + navigazione (facoltativo) In partenza dall'hotel, il giro panoramico in bus sarà dedicato alla scoperta del volto notturno, ma sfavillante di luci di questa metropoli. Sosta per la cena in una tipica "steak house" e proseguimento per il molo dal quale ci s'imbarcherà per una navigazione sulla baia con lo Staten Island Ferry (½ ora all'andata + ½ ora al ritorno), che consentirà di ammirare lo skyline notturno di Manhattan passando dinnanzi alla Statua della Libertà. 6° giorno - Lunedì 17 ottobre – NEW YORK Prima colazione continentale in hotel e seconda

giornata interamente a disposizione per visitare New York. Pranzo e cena liberi. Pernottamento in hotel. Una visita a questa città non può dirsi completa, ad esempio, senza l’entusiasmante salita sino ai 381 m. del belvedere sull’Empire State Building, o se non si è vista l'isola con la Statua della Libertà, simbolo maestoso e solenne degli ideali della nazione, o senza avere tempo sufficiente a disposizione da dedicare alla visita di qualcuna delle vere cattedrali dello shopping di Manhattan. Infine non si può partire da New York senza neanche aver varcato una delle sue sterminate raccolte preziose custodite nei suoi musei. In realtà non basterebbe un mese tutto intero per riuscire a visitarli tutti: ce ne sono più di sessanta solo a Manhattan ed una trentina negli altri distretti. Pur non contando le collezioni minori, comunque sono molti i musei di grande interesse, ossia tra i più importanti nel mondo, nei quali vale la pena almeno affacciarsi: Metropolitan Museum of Art , Museum of Modern Art (MoMA), American Museum of Natural History, Guggenheim Museum, Frick Collection, Whitney Museum of American Art, Morgan Library, Rubin Museum of Art, Cooper Hewitt Museum, e si potrebbe continuare ancora.

In ogni caso a New York, poco o tanto che sia il tempo di cui si dispone, bisogna sempre fare delle scelte e rimandare alla visita successiva ciò che non si è potuto vedere. Ma bisogna fare anche attenzione alla stagione in cui ci si trova. Essere a New York nei giorni del "foliage" è un momento irripetibile, molti lo considerano una vera stagione nella stagione ed il momento più bello dell'anno. Quando la luce diurna inizia a diminuire e, sulla gran parte degli alberi, il verde inizia a scolorire, lasciando il posto al giallo brillante, al vibrante arancio e al rosso fuoco dell'inebriante autunno a New York. Un percorso alla scoperta delle meraviglie della natura in questa stagione

incomincia ad Alley Pond Park, nel Queens. Qui i colori sono merito degli alberi di sassofrasso americano, con le sue foglie ovali e a tre o più punte. Segue il grande classico di sempre, Central Park, dove si ammirano le grandi altezze degli alberi di ginkgo e del delizioso storace americano (liquidambar), con la sua consueta foglia allungata a forma di stella, che si trasforma in questa stagione in una cascata di rosso intenso. Non va persa neppure The Ramble, lussureggiante area verde (che in questi giorni lentamente scolora), tra The Great Lawn e The Lake. Altra meta di stagione: Clove Lakes Park, dove si ammirano le piccole e delicate foglie, in procinto di volare a terra, del liriodendro. Qui se ne contano esemplari ultracentenari, oltre a pini bianchi, aceri, faggi e querce. Il che spiega perché sia considerato uno dei luoghi di maggior spicco per godersi il "foliage" autunnale. L'alternativa è il luogo dove trascorreva gran parte del suo tempo Walt Whitman: Greene Park, con oltre 40 diverse specie arboree diverse, tra le quali il ginkgo, il frassino verde, il platano.

Si cammina in un paesaggio che si arroventa, mentre una comoda Tree Trail, stradina segnata da cartelli posizionati di fronte alla piante, aiuta a distinguere le singole specie. Ciclisti, amanti dello skate, corridori e podisti fanno tappa sulle rive dell'Hudson, all'Inwood Hill Park, all'estremità settentrionale dell'isola di Manhattan, ritenuto il luogo in cui avvenne il leggendario acquisto dell'isola dalla tribù indiana dei Lenape. Di fatto questo luogo resta la prova vivente del passato forestale di quella giungla d'asfalto che oggi è il quartiere della finanza di New York.

Imperdibile, ancora, Prospect Park, soprattutto perché ricco di quegli aceri da zucchero che, in autunno, hanno la tendenza a colorarsi in modo non uniforme. Regalando al paesaggio un aspetto che varia

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dall'arancio brillante al più intenso bordeaux. Tra il vasto prato di Nethermead e quello di Long Meadow l'effetto ottico raddoppia. Merito dei bellissimi laghetti, che riflettono il sorprendente spettacolo degli alberi che cambiano colore. Chi ama l'acqua si ferma nei pressi dell'Hudson, dove da visitare c'è anche il Riverside Park, affascinante nel contesto autunnale, mentre mozzafiato è lo spettacolo delle Palisades, le imponenti pareti rocciose che si mostrano infuocate, al tramonto simili a colate di lava brillante. 7° giorno - Martedì 18 ottobre – NEW YORK/PHILADELPHIA/WASHINGTON Prima colazione continentale in hotel e partenza alla volta di Washington con sosta a Philadelphia per una veloce visita della città e, nel pomeriggio, un breve tour al Philadelphia Museum of Art. In serata arrivo nella capitale. Pranzo libero. Cena in hotel od in ristorante. Pernottamento in hotel.

In partenza da New York, si attraversa la placida campagna della Pennsylvania e ben presto si giunge a Philadelphia, culla della storia statunitense, la "città dell'amore fraterno" che ha visto i primi passi del paese verso il suo status di nazione. Qui, intorno agli anni 1770, vennero tenuti il Primo ed il Secondo Congresso che segnarono l'irrevocabile separazione dalla Gran Bretagna. Prima capitale del nuovo stato, ancora oggi predomina in questa città lo spirito avito di industriosità e cultura che è sempre stato il retaggio distintivo di Philadelfia, che oggi vanta una vibrante scena artistica e teatrale, tre università ed un gran numero di musei distribuiti in un centro urbano piacevolmente vivibile. Breve tour della città che non può che concentrarsi sull'Indipendence

National Historic Park che, insieme all'Old City, è stato definito il miglio quadrato più ricco di storia di tutta l'America. Qui si visitano molti dei luoghi cari a George Washington e Benjamin Franklin, come Constitution Hall, il luogo di nascita del primo governo americano, uno splendido edificio in stile georgiano dalle linee sobrie che rivelano le radici quacchere di Philadelphia, o come Constitution Square, la bella piazza dove venne letta per la prima volta la Dichiarazione d'Indipendenza. Qui è stato realizzato anche il Liberty Bell Center, un imponente edificio caratterizzato dalla presenza di una grande campana in bronzo divenuta simbolo della libertà. Al confine col parco rimane molto ben conservato l'Old City, l'incantevole quartiere nucleo originario di Philadelphia, contraddistinto dalla presenza di diversi edifici tra il XVIII e XIX secolo e fra questi c'è la minuscola Elfreth's Alley, una graziosa stradina acciottolata delimitata da 32 casette a schiera in mattoni, che alcuni considerano la più antica strada americana abitata. Nel primo pomeriggio proseguimento al Benjamin Franklin Parkway, ovvero il distretto dell'arte cittadino, modellato sull'esempio degli Champs Élisées dove sorge il maestoso Philadelphia Museum of Art, il terzo museo d'arte più grande degli Stati Uniti. Breve visita alla superba collezione che comprende oltre 300.000 opere e, fra queste, una vasta raccolta di tele di Impressionisti e Van Gogh. In serata arrivo a Washington. 8° giorno - Mercoledì 19 ottobre – WASHINGTON Dopo la prima colazione all'americana, mattina dedicata alla visita della città con bus e guida. Nel pomeriggio, visita della National Gallery of Art o in alternativa del National Air and Space Museum. Pranzo libero. Cena in hotel o in ristorante. Pernottamento in hotel.

Washington D.C. è la città della Casa Bianca, dei parchi e degli edifici pentagonali. Una città appositamente pensata per ospitare il potere politico e per esaltare le funzioni istituzionali di uno Stato certo assai giovane, ma estremamente ambizioso. La città sorge sulle rive del fiume Potomac, in un territorio che gode dell'autonomia amministrativa e che è situato tra gli stati di Maryland e Virginia. Washington ha ospitato, a partire dal 1880, tutti i presidenti degli Stati Uniti ad esclusione di George Washington. Oggi si presenta come una città moderna e funzionale, che gode di un clima particolarmente gradevole, dove risplende

il bianco del marmo ed il verde brillante dei prati rigogliosi, dove gli abitanti amano fare jogging e ove svettano i profili maestosi dei luoghi in cui si svolge il cerimoniale della politica americana: uno fra tutti, quello della cupola del Campidoglio. Oltre quest'ultimo, che è sede del potere legislativo, e la White House, con le sue 132 sale, di cui solo 5 visitabili in determinate occasioni, disseminati fra parchi e grandi viali, molti sono gli edifici del potere statunitense, come il Supreme Court Building, complesso di marmo bianchissimo dalle alte colonne corinzie, e molti sono i grandi monumenti che spiccano in questa austera città in cui, per legge, gli edifici non possono superare una certa altezza. Primo fra tutti il Washington Monument, un altissimo obelisco (170 m.) che è visibile da ogni angolo della città. E poi il Vietnam Veterans War Monument, dedicato ai 58.156 caduti. O ancora, Il Lincoln Memorial costruito sul modello di un antico tempio greco ed il Jefferson Memorial un monumento circolare romanticamente posto di fronte alle acque del Tidal Bassin.

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Ma la vera peculiarità di Washington è la combinazione tra storia e show business. Sono innumerevoli, infatti, i film girati in questa città popolata da impiegati dello stato e da molte migliaia di corrispondenti dei giornali e delle tv di tutto il mondo. Oltre che dai turisti, affascinati dalle processioni di limousine in occasione dell'Inauguration Day e dal severo cambio della guardia all'Arlington Cemetery, due dei rituali che rappresentano bene la pomposità della vita pubblica americana e della sua retorica. Nel pomeriggio ci sarà la possibilità di visitare (ingresso gratuito) il National Gallery of Art che si affaccia lungo i viali del Mall, l'immensa spianata verde che unisce spettacolarmente il Capitol al Lincoln Memorial. Si tratta di un museo che ospita migliaia di preziosissime tele dislocate su due edifici collegati tra loro da un tunnel sotterraneo. Nell'edificio neoclassico conosciuto come West Building sono conservate opere europee che vanno dal Medioevo ai giorni nostri. Capolavori di tutte le epoche, ma nuovamente collezioni importanti di Impressionisti e Van Gogh. Nell'East Building, invece, si trovano opere d'arte contemporanea, soprattutto astratte. In alternativa c'è anche il famoso National Air and Space Museum (ingresso gratuito), dove troneggiano lo "Spirit of Saint Luis" di Lindbergh, il biplano dei fratelli Wright e la navicella spaziale Friedship 7. 9° giorno - Giovedì 20 ottobre – WASHINGTON/ AMISH COUNTRY/CASCATE DEL NIAGARA Prima colazione all'americana in hotel e giornata di trasferimento per raggiungere le Cascate del Niagara attraversando la Pennsylvania. Compatibilmente con i tempi, potrà essere effettuata una breve sosta nell'Amish country. Arrivo in serata a Niagara. Pranzo libero, cena in hotel o ristorante e pernottamento in hotel. Giornata in cui dietro i finestrini del bus sfileranno tranquille strade di campagna, punteggiate di ordinate fattorie sulle colline, che si alterneranno con l'attraversamento di molti fiumi, ruscelli, boschi ed immense foreste dai variegati colori (la corsa del "foliage" iniziata nel Quebec, termina proprio qui), sfiorando centinaia di oasi naturalistiche, sino ai grandi laghi. Questi sono i contrastanti paesaggi della Pennsylvania da percorrere per intero in direzione nord-ovest. Tempo permettendo, breve sosta per cercare d'intravedere i calessini dei riservati Amish, perché è qui che questa comunità anabattista svizzero-tedesca si è stabilita dal 1700, e da allora rifiuta caparbiamente qualsiasi innovazione o modernità possa turbare il suo regolato mondo. 10° giorno - Venerdì 21 ottobre – CASCATE DEL NIAGARA/TORONTO

Prima colazione all'americana in hotel. Visita delle Cascate, sia dal versante statunitense che da quello canadese, breve ma emozionante crociera a bordo del battello "Maid of the Mist". In serata arrivo a Toronto con tour orientativo della città. Pranzo libero. Cena e pernottamento in hotel. Lo spettacolare salto delle acque ha sempre avuto un potere di attrazione molto forte sull'uomo. Il fragore, prima ancora che la vista, delle Cascate del Niagara, udibile a decine di miglia, e poi la straordinaria vastità del fronte d'acqua unita alla imponente portata, ha intimorito per secoli gli Irochesi e meraviglia ogni anno

milioni di turisti che accorrono per guardare questo scenario unico. Si tratta precisamente di un complesso di tre cascate distinte (non le più alte del mondo, solo 52 metri, ma certo le più estese) che si trovano a cavallo tra il Canada e gli Stati Uniti D'America e, precisamente ubicate tra i laghi Ontario ed Erie. Iniziano dal versante canadese con le horseshoe falls (ferro di cavallo, per la forma semicircolare), dette talvolta anche canadian fall, separate dalle american falls, sul lato statunitense, dalla Goat Island (Isola delle Capre), e finiscono negli USA con le più piccole Bridal Veil Falls (velo nuziale). Affacciata sulle cascate ed appollaiata lungo le sponde del Niagara, l'omonima e movimentata cittadina, proprio in virtù dell'immenso afflusso turistico ha visto negli ultimi decenni crescere in modo esponenziale alberghi, bar, ristoranti, centri commerciali, teatri, cinema e casinò, tanto da essere chiamata "la Nuova Las Vegas". Nel pomeriggio proseguimento per Toronto. 11° giorno - Sabato 22 ottobre – TORONTO/MONACO Dopo la prima colazione all'americana, mattina dedicata alla visita guidata della città di Toronto. Al termine trasferimento in aeroporto in tempo utile per il volo per l'Italia.

Una città vibrante e multietnica, con un’economia estremamente vivace ed un vasto centro piacevolmente vivibile, Toronto possiede anche un elegante porto costellato da una catena di isole al largo della costa, che regalano alla città estese aree verdi. Vero e proprio "melting pot", è un vero "patchwork" affascinante di strade, etnie e culture che si sono incrociate sulle

dolci colline a ridosso del lago Ontario per creare una città che offre accanto ai tanti negozi chic ogni tipo di attività ludica-sportiva, oltre ad una variegata vita culturale (125 musei, 50 compagnie di danza, 100 scuole d'arte e teatro, 40 produzioni al giorno di cinema e televisione, 200 pezzi d'arte dislocati in città). Lo skyline della città è davvero unico: oltre la fitta selva dei grattacieli, si erge la guglia della CN Tower, che con i suoi

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553 metri di altezza è uno degli edifici più alti del pianeta. La vista panoramica dalle sue due piattaforme da cui si possono osservare l'intera città e il lago Ontario è imperdibile. Molti i luoghi della città che meritano una visita: come Casa Loma: giardini con statue e fontane che si estendono per sei acri attorno ad un castello medioevale che, su una collina, domina la città. O come lo Skydome, il nuovo stadio polifunzionale con copertura apribile. Nel primo pomeriggio, trasferimento in aeroporto con bus riservato ed assistente parlante italiano. Disbrigo delle formalità d’imbarco e, alle ore 17,45, partenza con volo di linea della Lufthansa per il rientro in Italia il giorno successivo, con cambio di aeromobile l'indomani mattina a Monaco e successivi voli per gli aeroporti di destinazione. 12° giorno - Domenica 23 ottobre – MONACO/TORINO Dopo l’atterraggio, alle ore 7,45 ora locale, all’aeroporto di Monaco per il cambio dell'aeromobile, successivo decollo per Torino Caselle alle ore 10,55, con arrivo previsto alle ore 12,10.

OPERATIVO VOLI 12 ottobre Lufthansa Torino Caselle h 12.45 - Monaco h 13.55 12 ottobre Lufthansa Monaco h 15.40 - Boston h 18.20 22 ottobre Lufthansa Toronto h 17.45 - Monaco h 7.45 23 ottobre Lufthansa Monaco h 10.55 - Torino Caselle h 12.10

HHootteell pprreevviissttii ppeerr iill ttoouurr,, ssoossttiittuuiibbiillii ppeerr rraaggiioonnii oorrggaanniizzzzaattiivvee ccoonn aallttrrii ssiimmiillaarrii

BBOOSSTTOONN -- HHOOTTEELL CCOONNSSTTIITTUUTTIIOONN IINNNN ((wwwwww..ccoommssttiittuuttiioonniinnnn..oorrgg)) Di fronte al lungomare panoramico, questo funzionale hotel è situato nei pressi del Charlestown Navy Yard, ed offre sistemazioni confortevoli a breve distanza dal centro di Boston. The Constitution Inn è inoltre nelle vicinanze di diverse attrazioni, tra cui USS Constitution Museum, Bunker Hill Monument, TD Garden e Faneuil Hall Marketplace. Come ospiti del Constitution si ha anche la possibilità di accedere gratuitamente ad un vicino centro fitness all'avanguardia, ad una grande piscina e ad una sauna. L'hotel vanta la connessione internet ad alta velocità gratuita ed un servizio di lavanderia in loco.

NNEEWW YYOORRKK -- FFAAIIRRFFIIEELLDD IINNNN AANNDD SSUUIITTEESS// PPEENNNN SSTTAATTIIOONN

((wwwwww..mmaarrrriioott..ccoomm)) Nel pieno centro di Manhattan, adiacente al Madison Square Garden ed a Penn Station, mentre Times Square dista 10 minuti a piedi, questo confortevole hotel offre la connessione Wi-Fi gratuita ed un singolare lounge bar all'ultimo piano con vista sullo skyline della città. Le camere, elegantemente arredate, dispongono di TV a schermo piatto 37 pollici, macchina da caffè e scrivania. A disposizione dei clienti il centro fitness, quotidiani gratuiti, servizi concierge e reception attiva 24 ore su 24.

WWAASSHHIINNGGTTOONN -- HHOOLLIIDDAAYY IINNNN GGEEOORRGGEETTOOWWNN ((wwwwww..hhoolliiddaayyiinnnn..ccoomm)) L'hotel è in una posizione ideale appena fuori dal centro, nei pressi del Lincoln Memorial, nello storico quartiere di Georgetown, ricco di università, negozi e ristoranti. Il Campidoglio, la Casa Bianca, i musei Smithsoniani, il Monumento a Washington ed il giardino zoologico sono tutti a pochi minuti di auto. E' anche offerto un servizio navetta gratuito che permette di raggiungere negozi, ristoranti e la linea rossa della metropolitana più volte al giorno. Le eleganti camere sono dotate di ogni comfort ed arredate anche con scrivania, TV sat e segreteria telefonica. A disposizione, quotidiani gratuiti, piscina scoperta e una palestra. NNIIAAGGAARRAA -- RRAAMMAADDAA FFAALLLLSS ((ccaammeerree cciittyy vviieeww)) ((wwwwww..rraammaaddaa..ccoomm)) Situato nei pressi delle Bridal Veil Falls e delle American Falls, questo hotel è anche vicino all'IMAX Theatre ed a Skylon Tower. Le rilassanti camere con splendida vista sulla cittadina, sono complete TV a schermo piatto con programmi via cavo ed accesso wireless ad Internet gratuito. I bagni dispongono di set di cortesia e asciugacapelli. L'hotel ospita un ristorante e mette a disposizione dei clienti: piscina coperta, sauna, sala giochi/videogiochi, negozi di articoli da regalo/edicole, business center, apparecchiature audiovisive, sale per ricevimenti e riunioni, oltre alla reception aperta 24 ore su 24. TTOORROONNTTOO -- BBOONNDD PPLLAACCEE HHOOTTEELL ((wwwwww..bboonnddppllaaccee..ccaa)) Situato nel centro di Toronto, il Bond Place Hotel offre camere con frigorifero, TV via cavo a schermo piatto, area soggiorno, macchinetta del caffè e set di cortesia. Albergo non fumatori, l'Hotel Bond Place è dotato di un ristorante, un centro fitness, una reception attiva 24 ore su 24, un banco concierge ed una navetta aeroportuale. Aperta per colazione, pranzo e cena, la griglieria Pomanar serve specialità mediterranee, pizze e piatti vegetariani. L'hotel dista 200 m. dalla Stazione della Metropolitana di Dundas.

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Numero partecipanti richiesto: minimo 25 – massimo 40 E’ previsto il contributo di € 75 per i Soci ordinari e di € 30 per i Soci familiari (erogato come da Regolamento ALI). I Soci ordinari possono, inoltre, richiedere il pagamento delle proprie quote, insieme a quelle dei propri Soci familiari, in 10 rate mensili e fino ad un massimo annuo di 2.500 euro. Associazione ad ALI ed Iscrizione alla Sezione Botanica La partecipazione all’iniziativa è subordinata all’Iscrizione alla Sezione Botanica per il 2014 alle condizioni riportate nel sito www.alintesasanpaolo.com. Le richieste inoltrate per nominativi non in regola con tale vincolo normativo devono essere accompagnate dalla contestuale associazione/iscrizione degli stessi, utilizzando l’apposita procedura on-line prevista dal citato sito.

Prenotazione entro il 5 maggio 2014

1. prenota direttamente presso il Tour operator: con Easy Nite Il Solleone di Easy Nite – Sig.ra

Lidia, e-mail [email protected]. Ricorda che il rapporto contrattuale sorge direttamente

tra te e il Tour operator e che sei responsabile di quanto sottoscritto anche per i casi di

variazioni, rinunce e presta attenzione alle penali di viaggio

2. scarica dal sito il modulo cartaceo per la conferma della prenotazione del tuo viaggio,

compilalo e inoltralo entro 5 giorni a [email protected] e per cono-

scenza al Capo Sezione Botanica Luigi Chieco, via e-mail [email protected], o via fax

(0141.942.009)

3. non appena il Tour Operator avrà confermato il raggiungimento del numero minimo dei

partecipanti previsto, la Segreteria Tecnica:

ti informerà via e-mail validando la pratica

disporrà i pagamenti e, dopo il tuo rientro, ti addebiterà le quote secondo la modalità di

pagamento che avrai scelto (unica soluzione o in 10 rate)

erogherà il contributo annuale spettante secondo le modalità previste dal Regolamento

4. informa tempestivamente via mail la Segreteria Tecnica di qualsiasi successiva modifica o

dell'annullamento del viaggio indicando il numero della pratica fornito dal Tour operator