engage - contemporary marketing & media n.04/05-2015

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News, approfondimenti e rubriche sui principali temi della comunicazione pubblicitaria

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3enGaGe | n.04-05 | 15 apr 2015

in questo numeroanno II n°04-05 | 15 aprIle 2015

4 - STARTdi simone Freddi

6 - L'EVENTOprogrammatic day:il presente e il futuro della pubblicità

8 - PEOPLEManager in movimento

14 - COMPANYthe next (14) level: il lancio di sting Media e Zero studios

22 - FOCUSnative: i contenuti reclamano spazio

32 - NUMBERSadvertising online: investimenti ancora in calo, ma non troppo

34 - MEDIAitaliaOnline rilancia dilei.it all'insegna di responsività e autorevolezza

48 - TRENDtelevisione sì, ma solo se social

più performance al native advertising

ligatus

10-13

DOSSIERtutti pazzi per

l’e commercel’e(m)-commerce40-46

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4 enGaGe | n.04-05 | 15 apr 2015

startdi simone freDDi

#140

anDrea boscaro@anDrea_boscaro

Sono seriamente preoccupato della diffusione del bastone porta-Periscope...

giusePPe stigliano@stigliano_g

Advertising is becoming Content, Marketing is becoming curation, Mobile is becoming Empowerment, Brands are becoming Publishers

mike roberts@mrobertsonline

Every client wants to do something truly innovative, but see 3 case studies proving it works first. #agencylife

on lo IAB Seminar si apre una settimana ricca di impegni per chi è interessato alle nuove

frontiere della comunicazione pubblici-taria. Milano è protagonista di tre even-ti in rapida successione che ci permette-ranno di approfondire altrettanti trend in grande ascesa. Si parte con il native ad-vertising, versione aggiornata e rivitaliz-zata dei contenuti sponsorizzati dall’ap-peal irresistibile per brand ed editori. Poi martedì prossimo, con Netcomm faremo il punto sull’ecommerce (e sulle strategie di marketing collegate). Infine, mercoledì tocca al nostro Programmatic Day, l’even-to dedicato alla rivoluzione che nasce dall’applicazione della tecnologia ai pro-cessi di gestione e di compravendita de-gli spazi pubblicitari.Le numerosissime richieste di partecipa-zione che abbiamo ricevuto per il Pro-grammatic Day, evidenti anche dalla

ricchezza dell’agenda dell’evento, testi-moniano non solo l’interesse suscitato dal tema, ma anche la comparsa sul mer-cato di un’autentica ondata di nuove so-cietà e personaggi decisi a ritagliarsi in fretta un ruolo da protagonisti nel setto-re della comunicazione. A nostro parere si tratta di un fatto posi-tivo, anche se tra i nuovi player il nume-ro di società italiane non è la maggioran-za, e nonostante in un mercato a “somma zero” la crescita di alcuni significa fatal-mente il declino di altri. Il programmatic potrà piacere o non piacere, ma è chiaro a tutti che è una novità destinata a incide-re fortementente sulle dinamiche del mer-cato pubblicitario. Succede(rà) in fretta e sarà (quasi) certamente un processo irre-versibile. Meglio quindi cercare di calarsi a fondo nella questione, iniziando con il co-noscerla meglio. Con il Programmatic Day speriamo di dare un contributo attivo.

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Un aprile da protagonisti

Pensieri Da twitter

Engage è una pubblicazione

di Edimaker srl

Sede LegaleCorso Lodi, 6520139 - Milano

Sede Operativavia A. M. Ampère, 30

20131 - Milano

tel.+39.389 4428400www.engage.it

La testata Engage è registrata al Tribunale di Milano al n° 349 del 10 dicembre 2013. © tutti gli articoli hanno riproduzione riservata. Il responsabile del trattamento dei dati personali raccolti in banche dati di uso redazionale è il direttore responsabile a cui, presso la sede di Corso Lodi 65, 20139 - Milano, gli interessati potranno rivolgersi per esercitare i diritti previsti ai sensi dell’art. 7 DLGS 196/2003

Direttore responsabileSimone [email protected]

[email protected] La [email protected] Nappi [email protected] [email protected] Mosciatti, Roberta Simeoni, Rosa Guerrieri [email protected]. +39.389 4428400

Grafica e [email protected]

[email protected]

[email protected]

Diffusione e [email protected]

Pubblicità e iniziative specialiVania [email protected]@engage.ittel. +39.335 5653522

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La piattaforma di TheOutplay è il primo Content & Audience Exchange del mondo digitale. Grazie a una tecnologia semplice da integrare con i siti online, la piattaforma consente

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6 programmatic italia

L'evento

L'agendaProtagonisti a confronto Sul palco dell'Audito-rium Gio Ponti di Milano si confronteranno tutti gli attori di un mercato pubblicitario che evolve grazie alla tecnologia

Programmatic dayIl presente e Il futuro della pubblIcItàUfficiaLizzata L’agenda deLL’evento che iL 22 aPriLe vedrà aLternarsi sUL PaLco deLL’aUditoriUm gio Ponti di miLano aziende, centri media, oPeratori ed editori Per Un dibattito costrUttivo sULLe oPPortUnità offerte daL settore

(Weborama), Carlo De Matteo, (The Outplay) ed Enrico Ciampini (Nugg.ad), mentre Enrico Quaro-ni (Rocket Fuel) parlerà de “La nuova era digitale: l’epoca della scelta del consumatore”. La mattina-ta di lavori vedrà poi un ultimo momento di appro-fondimento di particolare interesse per i publisher, con la tavolta rotonda “Editori e Programmatic: come massimizzare i ricavi?” con Cristina Pianu-ra, (Prime Real Time); Pierpaolo De Vita (Teads) e Adriana Cola (Social Reality). A Nicola Drago, Ceo di Zodiak Advertising, toccherà il compito di deli-neare le principali tendenze del programmatic dal punto di vista dell’offerta.Il pomeriggio di lavori si aprirà con una esperien-za internazionale di primissimo livello, quella di LiveRail: il Publisher Sales Southern Europe Este-ban M. Lupin racconterà visioni e obiettivi della piattaforma ad tech di Facebook. Si proseguirà quindi con gli speech di Beintoo (sul palco Anto-nio Tomarchio e Dario Caiazzo) e PubMatic (An-drea Campana) prima di chiudere con una inte-ressantissima tavola rotonda dedicata ai centri media, chiamati a fare “il punto” su quanto emer-so in giornata, e a raccontare la loro stessa evo-luzione verso un futuro in cui strategie e media buying sembrano essere destinati a divenire sem-pre più tecnologici e data driven. Una conclusione di lavori di sicuro interesse per un evento che si propone di illustrare lo scenario del programmatic in tutte le sue sfaccettature.

Quali prospettive di crescita per il pro-grammatic in Italia? Come trasformare i Big Data in vero fattore competitivo? E

ancora: editori e programmatic, come massimizza-re i ricavi pubblicitari? E che futuro attende i centri media in un mercato sempre più “automatizzato”?Sono queste alcune delle domande a cui cerche-rà di dare risposta il Programmatic Day (www.pro-grammatic-day.com), il primo evento italiano dedi-cato al programmatic advertising. L’appuntamento, organizzato da Engage e Programmatic Italia, è in programma mercoledì 22 aprile a Milano, presso l’Auditorium Gio Ponti e vedrà intervenire azien-de, centri media, operatori ed editori in un dibattito aperto sulle opportunità offerte dal settore.L’evento si aprirà con una rapida disamina sui nu-meri del programmatic nel nostro Paese e a li-vello internazionale a cura di IAB Italia, che verrà commentato nella tavola rotonda “Programmatic: ‘moda’ o futuro della pubblicità?” da professioni-sti come Fabiano Lazzarini (Casa.it) Andrea Fiore (DotAndMedia), Greta Barsanti (Sociomantic Labs) e Marco De Patre (Criteo). Dopo gli speech iniziali di GroupM e Sara Buluggiu (Rubicon Project), la parola passerà ad alcuni dei nuovi protagonisti del mercato, i “trading desk” in-dipendenti, con gli interventi di Marco Ferrari, ceo e fondatore di Turbo, Gaetano Polignano, Count-ry Manager di Tradelab, e Giacomo Zampieron, Country Manager di Zebestof.Dopo il coffee break offerto da Prime Real Time, l’evento riprenderà con un focus sui Big Data, con la tavola rotonda “Come trasformare i dati in vero fattore competitivo”, animata da Vivian Ceresero

di simone freddi

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peoplemanager in movimento

8 enGaGe | n.04-05 | 15 apr 2015

Giuseppe Oliva j IPG Mediabrands IPG Mediabrands, holding che rag-

gruppa le attività delle agenzie Media di Interpublic, UM, Initiative e Reprise, ha nominato Giuseppe Oliva Head of Mar-keting and Business Development, a di-retto riporto del ceo, Gian Paolo Taglia-via. Oliva vanta una grande esperienza

nel campo della comunicazione, avendo ricoperto, negli ul-timi anni, la carica di direttore marketing di RAI Pubblicità, di coo di Mindshare Italia e di managing director di The Me-dia Gate. Nel dare l’annuncio, Tagliavia ha commentato: «In questi mesi abbiamo lavorato molto sull'offerta. Ora con Giuseppe rafforziamo in maniera decisiva la nostra capaci-tà di proporci commercialmente sul mercato».

Stefano Necaj j HiMedia HiMedia, la divisione di HiMedia

Group specializzata in adv digitale, ha nominato Stefano Necaj Responsabile vendite area Centro-Sud Italia. Rispon-derà all’Head of Advertising & Adex-change, Valentina Vozza. Necaj gestirà nello specifico lo sviluppo del business

nell’area Centro – Sud Italia, promuovendo e valorizzando l’offerta completa di HiMedia che comprende soluzioni di display adv, programmatic buying, performance e proget-ti speciali. Il manager ha maturato un’esperienza di qua-si 11 anni nell’area sales di concessionarie del calibro di A. Manzoni & C., RDS Advertising, Publikompass e Veesible.

Paola Morabito j Take Take prosegue la sua crescita e

rafforza la struttura: Paola Morabi-to assume anche il ruolo di Strategic Planner della sigla, per cui già ricopri-va l’incarico di senior copywriter. «La decisione rientra nell’ottica di raffor-zamento di una struttura in continua

evoluzione», dice Cristina Corsini, Cfo di Take. «Con il nuovo incarico metto a disposizione un ulteriore tassello delle mie esperienze precedenti a favore della crescita di Take – spiega poi la stessa Morabito –. Mi auguro di dare quindi un contributo importante per confermare il nostro ruolo di agenzia creativa, che punta sulla forza delle stra-tegie, delle idee e del posizionamento di prodotto».

Giorgio Galantis j FCP Assointernet FCP-Assointernet, l’organismo

che raggruppa le principali società attive nella vendita di pubblicità on-line in Italia (concessionarie e gesto-ri diretti) ha un nuovo presidente. Si tratta di Giorgio Galantis, consigliere delegato di Banzai Media e respon-sabile di Banzai Advertising. Galantis

ricoprirà l’incarico per il biennio 2015-2016 e succede nel-la carica a Roberto Zanaboni, Direttore Digital Adverti-sing di RCS Media Group – divisione Communication So-lutions -, che in scadenza di mandato ha scelto di non ricandidarsi, anche se dovrebbe fare certamente parte del nuovo Consiglio Direttivo dell'organismo.

Massimo Posse j Cayenne Il quarantaseienne Massimo Posse

entra in Cayenne in qualità di Business Digital Manager. Da 15 anni nel mon-do della comunicazione, Posse inizia la sua carriera come Sales Manager per entrare poi in importanti agenzie di pubblicità e comunicazione – tra le

quali Armando Testa e Brand Portal – ricoprendo incari-chi manageriali legati al new business. «In Cayenne ho trovato un ambiente stimolante, un team di professioni-sti molto preparati e clienti che mi coinvolgono quotidia-namente in nuove sfide», ha dichiarato il manager all'in-domani dell'ufficializzazione del suo nuovo incarico.

Fabrizio de Biasi j Talks Media Fabrizio de Biasi è il nuovo Sa-

les Director Centro e Sud Italia di Talks Media, struttura specializzata nell’advertising digitale verticale. De Biasi, dopo aver maturato un’espe-rienza quindicinale nell’area sales di concessionarie nazionali come Ita-

liaOnline, NiumidiaAdv e BreadandButter, prima con-cessionaria del portale web IOL, gestirà ora lo sviluppo del business di Talks Media al Centro e Sud Italia, pro-muovendo e valorizzando l’offerta commerciale del-la stessa concessionaria che si compone di soluzioni display, video, programmatic buying, dem e progetti speciali online e offline.

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Carla Sangiorgio j Unilever Italia Unilever Italia ha nominato Carla

Sangiorgio nuovo Head of Corporate Communications con riporto diret-to a Angelo Trocchia, presidente e amministratore delegato del braccio tricolore della multinazionale. In Uni-lever Italia dal 2007, sarà responsa-

bile della comunicazione corporate interna ed esterna per il nostro Paese nonché dei progetti di sostenibilità e della Fondazione Unilever. Nel suo ruolo si occuperà del rafforzamento della strategia e delle attività di comuni-cazione esterna finalizzate ad aumentare l’awareness e la reputazione dell’azienda presso i media, i principali stakeholder esterni, i partner ONG e i consumatori.

Federico Russo j Blue Hive Roma Blue Hive Roma, l’agenzia di WPP

dedicata alla comunicazione di Ford Italia, ha un nuovo Direttore Creativo. Si tratta di Federico Russo, che da ini-zio marzo ha assunto il ruolo prima ri-coperto da Elisa Pazi. Federico Rus-so entra nel Blue Hive – la task force

internazionale tra Ogilvy & Mather, Wunderman e Min-dshare creata da WPP per gestire e coordinare tutta la comunicazione di Ford – dopo 16 anni di esperienza in pubblicità a livello nazionale e internazionale. Nel nuo-vo incarico, Russo avrà la responsabilità dello sviluppo creativo della comunicazione di Ford nel nostro Paese in forte sinergia con tutte le sedi del network.

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contemporary marketing

dOpO il sUCCessO di tUrbO, la HOlding gUidata da MarCO Ferrari lanCia sting Media e ZerO stUdiOs, attive rispettivaMente nel planning televisivO “prOgraMMatiCO” e nel branded entertainMent. al vertiCe di OgnUna dUe FigUre di priMO pianO COMe rObertO CalZOlari e MatteO sCOrtegagna

di lorenzo mosciatti

In uno scenario media e advertising estre-mamente complesso

e fluido, una tra le poche ragio-nevoli certezze è che l’efficacia del marketing e della comuni-cazione sarà sempre più legata alla capacità delle aziende di leggere, interpretare, capire ed attivare i Big Data generati da consumatori e clienti. Per que-sto Next 14, la holding indu-striale fondata all’inizio del 2014 da Marco Ferrari, Marco Franciosa e Matteo Scortega-gna, ha messo al centro della propria strategia di sviluppo l’esclusiva focalizzazione su bu-siness legati al crescente impat-to dei processi di automazione e di sfruttamento dei dati in am-bito advertising e content mar-keting. A supportare il team – che ha alle spalle l’esperienza di successo di Neo Network, start-up partita da zero e trasformata negli anni in un gruppo inter-nazionale con l’acquisizione da parte di De Agostini – sono en-trati in Next 14 come soci di minoranza alcuni tra i più bril-lanti imprenditori del settore tra cui Mauro Del Rio (fondatore di Buongiorno), l’inglese David

tHE NEXt (14) LEvEL

Frank (fondatore di RDF), Gior-gio Gori (fondatore di Magno-lia) e l’americano David Moo-re (fondatore di 24/7 Media). Dopo il lancio di Turbo – che in pochi mesi si è affermata come il principale player indipenden-te italiano nel Programmatic Advertising, con 2 milioni di euro di fatturato in poco più di sei mesi di attività e l’obiettivo di superare i 5 milioni di euro nel 2015 – in queste settimane hanno iniziato le attività due nuove aziende incubate in Next 14. Si tratta di Sting Media, che si pone l’ambizioso obiettivo di innovare il mercato del plan-ning televisivo italiano, immu-tato nei processi da oltre 20 anni, e Zero Studios, che vuole introdurre un approccio distri-butivo multicanale con sofisti-cate capacità di targeting nel mercato del brand entertain-ment, un settore in forte cresci-ta, ma ancora immaturo nell’of-frire alle aziende risultati misurabili. «Come è già accadu-to con Turbo – dichiara il Ceo di Next 14 Marco Ferrari – la sfida non è solo strategica, ma in-nanzitutto imprenditoriale. Per noi è fondamentale coinvolgere

nell’azionariato delle aziende del nostro network i manager che vengono chiamati a guidar-le come co-fondatori. Persone accomunate da significativi track-record, ma anche dalla voglia di nuove sfide e disposte a lasciare ruoli prestigiosi nelle multinazionali dei media per investire insieme in questa nuo-va avventura». Persone come Roberto Calzolari, sino a pochi mesi fa Ceo italiano del colosso Starcom Mediavest Group, che ha deciso di tornare ad essere imprenditore a tempo pieno con Sting Media, di cui è Co-founder & Ceo. «In Italia – racconta Calzolari – la tv rima-ne il mezzo dominante, ma è in fase di grande cambiamento. Il mercato è profondamente mu-tato negli ultimi 5 anni, con uno scenario impattato dalla di-gitalizzazione, dalla moltiplica-zione dei canali e dall’atomiz-zazione delle audience. Negli ultimi anni, complice la crisi economica, abbiamo assistito a un generale calo di raccolta, a una diminuzione dei prezzi e a una perdita di efficacia. Insom-ma, tutto è cambiato, tranne i processi di pianificazione tra

StiNg MEdiaAi vertici della neonata società che intende in-novare il merca-to del planning televisivo ita-liano troviamo Norberto Riga-monti, Marco Ferrari, Roberto Calzolari e An-drea Aveni (da sinistra nella foto in alto)

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contemporary marketing

buyer (centri media) e seller (concessionarie) che avvengono ancora "a manovella", senza sfruttare le opportunità che oggi offre la tecnologia per valoriz-zare al meglio l’offerta e mette-re la domanda in condizioni ot-timali e aggiornate». Sting Media – che vede presenti nell’azionariato oltre a Next 14 e Calzolari anche Andrea Ave-ni (che mantiene il suo ruolo di Managing Director di Media-soft) e l’esperto Cto Norberto Ri-gamonti – ha infatti investito nello sviluppo di una nuova piattaforma tecnologica, total-mente integrata con Ku-bik (standard software nella pianificazione tv) e aperta a tut-to il mercato, che introduce di-namicità in un processo oggi statico e basato sugli aggiorna-menti dei listini. La concessio-naria potrà decidere quanto rendere disponibile della pro-pria inventory, quando e come (sottodata, anticipo, private deal) in Sting, adeguando i prezzi in base all'effettivo anda-mento del mercato e dell’au-dience. I buyer potranno acce-dere alle opzioni in anticipo (book), sottodata (asta) e special deals (open & private), avendo visibilità dell’inventory dispo-nibile al momento per la preno-tazione immediata. «E’ un’inno-vazione molto profonda per il mercato italiano – continua Calzolari – e siamo completa-

mente consapevoli che sarà pre-miata nel tempo solo se ci di-mostreremo in grado di portare effettivo valore aggiunto a tutto il sistema, innestando un circo-lo virtuoso. Per questo Sting non è né un trader, né un bro-ker, ma una piattaforma com-pletamente neutra e indipen-dente per facilitare le transazioni». Sting è uno dei primi progetti al mondo di que-sto tipo (solo qualche settima-na fa negli Stati Uniti la rete ESPN ha trasmesso il primo spot comprato in “Programma-tic” tramite piattaforma) ed è attualmente in fase di test con alcune delle principali conces-sionarie e centri media italiani, con l’obiettivo di iniziare la pie-na commercializzazione della piattaforma nel secondo seme-stre 2015.Se lo sviluppo di Sting ha ri-chiesto oltre un anno di pre-parazione, più recente è l’in-cubazione di Zero Studios. A guidare la start-up, come Ceo e Co-founder, è Matteo Scor-tegagna, sino allo scorso otto-bre Ceo di Zodiak Active e con alle spalle oltre 15 anni di espe-rienza nell’ideazione e produ-zione di programmi televisi-vi di successo. Nell’azionariato – oltre alla quota di control-lo di Next 14 – anche Beppe Caschetto, il principale talent agent italiano, che partecipa in-sieme ai suoi soci attraverso la società ITV Movie. L’ambito di operatività di Zero Studios è il mercato dei contenuti audiovi-sivi di marca (brand entertain-ment, content marketing,native advertising), cresciuto espo-nenzialmente negli ultimi anni. Grazie al proliferare di tou-chpoint diretti – soprattutto su digital e social – tra aziende e consumatori, i marketer stan-no infatti sperimentando nuove modalità di connessione con il target, attraverso lo sviluppo di

contenuti proprietari coerenti e rilevanti, fruiti dal pubblico in modalità nuove e non-interrut-tive rispetto all’adv tradizionale. «Per cogliere tutte le opportuni-tà di questo nuovo approccio e passare dalla sperimentazio-ne alla maturità del mercato – racconta Scortegagna – è però necessario unire l’emisfero de-stro, fatto di idee, autori, artisti e produttori con l’emisfero sini-stro, fatto di distribuzione mul-ticanale, capacità di targeting, metriche oggettive e risultati misurabili». Zero Studios nasce per unire questi due emisferi e porta al servizio dello storytel-ling di marca l’esperienza dei migliori professionisti dell’in-trattenimento audiovisivo e il coinvolgimento di importanti artisti e talent unito a un for-te approccio tecnologico, gra-zie a una piattaforma in grado di distribuire online i contenuti esclusivamente ai target deside-rati, realizzata grazie anche alle competenze che porta in dote Next 14 sul fronte Data Mana-gement Platform. «Io credo for-temente – continua Scortegagna – nell’utilizzo della leva dell’in-trattenimento come strumento e linguaggio alternativo da parte della comunicazione di marca. Ci sono aziende che hanno un patrimonio di contenuti straor-dinario, con marchi dotati di un "identità editoriale" più conno-tata di tante reti tv. Sono affa-scinato dalla possibilità che of-fre internet di lavorare su target più stretti, ai quali proporre per-sino messaggi più "scorretti" e coraggiosi, battendo strade che la tv non può seguire». Nono-stante Zero Studios stia ancora completando il team e ultiman-do lo sviluppo della piattafor-ma, Scortegagna e il suo team sono già al lavoro su un paio di progetti estremamente innova-tivi, che vedranno la luce nella seconda metà dell’anno.

ZErO StudiOSAlla guida dell'altra start-up incubata da Next 14 tro-viamo Matteo Scortegagna (in foto), sino allo scorso ottobre Ceo di Zodiak Active

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18 enGaGe | n.04-05 | 15 apr 2015

contemporary marketing

la terza fase della comunicazione, firmata da Havas worldwide Milan, tira la volata all'apertura dei cancelli di expo Milano 2015. il focus ora è sulla call to action

Con il claim “Expo Milano 2015. Il tuo giro del mondo”, ha

preso il via il terzo capitolo della campagna pubblicitaria di Expo Milano 2015 firmata da Havas Worldwide Milan. Dopo la prima fase della co-municazione, in cui è stato presentato il grande tema “Nutrire il pianeta, energia per la vita Vita”, e la seconda fase “Expo Experience”, che ha introdotto le possibili esperienze dei visitatori, la comunicazione si focalizza ora sulla call to action (l’ac-quisto dei biglietti) e raccon-ta la visita a Expo Milano 2015 come un viaggio irripe-tibile tra i saperi e sapori del mondo, in cui le persone po-tranno scoprire oltre 140 pa-diglioni nel sito espositivo tra grandi architetture e culture vicine e lontane.La campagna, declinata in una comunicazione crossme-diale, coinvolgerà le princi-pali emittenti tv nazionali, locali, digitali e sat con spot realizzati in formati da 60’’ e 30’’. La pianificazione prevede

inoltre una campagna radio con spot da 30’’ sulle princi-pali emittenti nazionali, e una strategia digitale che interes-serà i più importanti siti de-

EXPO 2015 PaRtE iL tuO giRO dEL MONdOdicati all’informazione e ai viaggi, oltre che i canali so-cial di Expo Milano. Il plan-ning è di Starcom, mentre la voce narrante non è più quel-la di Antonio Albanese, ma quella di Angelo Maggi, dop-piatore di Bruce Willis, Den-zel Washington, Robert Dow-ney Jr. e di tante altre star del cinema internazionale. s.f.

sPot Pittarosso e simona Ventura ancora insieme, Prima online e Poi in tV

Teaser sui canali social e lan-cio online. Sono state queste

le primissime fasi che hanno pri-ma annunciato e poi alzato il velo sul nuovissimo spot di PittaRosso, piani-ficato dal 6 aprile in tv sulle reti Mediaset. Il planning, gestito in esclusiva con le reti del Biscione, prevede diversi flight fino a giugno per un totale di circa 1.800 Grp’s. Firmato dal regista Dario Piana e dall’agenzia Casiraghi Greco &, il commercial vede ancora una volta protagonista Simona Ventu-ra, già testimonial del primo spot del marchio, che in abito bianco e scar-pe rosse avanza in una ambientazione immacolata. Armata di ombrello la showgirl si appresta ad affrontare una pioggia di scarpe colorate intonan-do Singin’ in the rain. Le immagini si chiudono con la voce della conduttri-ce che scandisce lo slogan ormai conosciuto dal grande pubblico: “Pitta-Rosso scarpe a più non posso”. c.v.

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20 enGaGe | n.04-05 | 15 apr 2015

contemporary marketing NEXT

 CheBanca! è al lavoro sulla nuova campagna istituzionale che vedrà la luce dopo l’estate. Intan-to, il brand continuerà a promuovere i suoi pro-dotti, tra cui l'app Wow, protagonista di un’inedita iniziativa da maggio.

 Novità da Youtube per il formato adv “skippable” TrueView: arrivano le nuo-ve “Schede” interattive e da maggio gli inserzionisti pagheranno gli annunci non solo se questi ver-ranno effettivamente visti, ma anche se l’utente cliccherà sulle “Cards”.

 Riders si prepara al lancio del suo primo sito e di una piattaforma di ecommerce, che andranno a completare il sistema del magazine, attualmen-te composto dal mensile, un blog, un’app e vari profili social. Debutteran-no a giugno, in occasione di Pitti Immagine Uomo.

Kia sORENtO iL LaNCiO iNNEggia aL “PERFEziONisMO” PER tuttiCOn Un ClaiM aCCattivante, la Casa pUnta a esaltare la qUalità della prOgettUalità ingegneristiCa della sUa aUtO di lUssO, Ma allO stessO teMpO a COnFerirle Un nUOvO pOsiZiOnaMentO

"Creata per i perfezionisti. Perfetta per tutti”. Con questo claim Kia lancia la

campagna dedicata alla nuova So-rento che punta a dare una svolta alla percezione che il pubblico ha del brand, portando sotto i riflettori l’auto attualmente più “di lusso” di Kia e sorprendendo il pubblico con un’inaspettata attenzione all’esteti-ca. La campagna, firmata da Inno-cean Worldwide Europe, mette al centro le figure di alcuni professio-nisti, tra cui orafi, chef e fashion

designer, che vivono e lavorano ad altissimi standard di qualità. Sono loro le persone che Kia aveva in mente quando sviluppava il con-cept della nuova Sorento, e le loro storie sono utilizzate nella campa-gna per enfatizzare l’approccio umano della casa automobilistica alla progettualità ingegneristica. Ognuno dei vari filmati sviluppati si focalizza su una di queste figure di “perfezionisti” e invita il pubbli-co a scoprire di più attraverso un sito dedicato (www.ilsole24ore.com/st/made4perfectionist/), che in Italia vede il coinvolgimento di Sy-stem24 e di Fondazione Cologni Mestieri d’Arte. Come agenzia di ri-ferimento di Kia, Innocean Worl-dwide Europe si è occupata dello sviluppo delle storie, dello strategic planning e della realizzazione per tv e stampa, mentre l’agenzia digi-tale La Red ha curato il concept on-line, i video per la rete e la campa-gna digital. La campagna, a cui è dedicato anche l’hashtag #made-4perfectionist, è pianificata da Ha-vas Media Italia.

di alessanDra la rosa

aDV Banca Generali sceGlie lo chef DaViDe olDani Per la nuoVa camPaGna istituzionale

E’ partita ad aprile la nuova campagna isti-tuzionale di Banca Generali firmata M&C

Saatchi. Web e stampa nazionale sono i mez-zi scelti per la veicolazione della comunicazio-ne che vede come testimonial lo chef Davide Oldani, vero e proprio endorser della Banca: è stata sua, infatti, la scelta di prestare la pro-pria immagine per la pubblicità. “Qui mi trattano come farei io” è il con-cept della comunicazione. Nel visual dell’adv si vede Oldani seduto al tavolo come un cliente speciale a cui viene offerto un menu di servizi dedicati, come se si trovasse nel suo ristorante: lo stesso trattamento che ogni cliente Banca Generali è certo di ricevere.

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f o c u s

al COntrariO della pUbbliCità tradiZiOnale CHe distrae il lettOre dal COntenUtO per COMUniCare il

MessaggiO di Marketing, il native Cala COMpletaMente la pUbbliCità all’internO di Un COntestO. Una sOlUZiOne

CHe piaCe agli investitOri, ai Media e… agli Utentidi simone freDDi

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23enGaGe | n.04-05 | 15 apr 2015

Cominciamo con lo sfatare un luo-go comune, ossia che i contenuti dei brand siano poco interessanti per gli utenti. Se non bastasse

osservare che i contenuti brandizzati hanno fatto per decenni la fortuna dei magazine (che si potrebbero definire i veri “inventori” del Native), si può citare una ricerca svolta da Hubshout nel 2014, secondo cui circa il 73% degli utenti sostiene che i contenuti prodotti dalle marche sono almeno (se non più) inte-ressanti dei “normali” contenuti editoriali. «Il native - spiega IAB Italia, alla vigilia del Seminar del 15 aprile, l’evento verticale di ap-profondimento che l’Associazione quest’anno ha deciso di dedicare proprio a questo tema, di grandissima attualità nell’attuale panora-ma della comunicazione online - offre agli utenti l'opportunità di accedere a contenu-ti nuovi, interessanti e di valore: grazie alle tecniche di targetizzazione, infatti, essi tro-veranno contenuti native sempre più rilevan-ti per loro. Produrre contenuti di qualità ha un costo e gli utenti ne sono consapevoli. Per questo sono ben disposti ad accettare che die-tro ci sia uno sponsor, purché sia dichiarato e trasparente». Con l’obiettivo di studiare il fe-nomeno, IAB Italia ha costituito un comitato scientifico di cui fanno parte Raffaele Cirullo (IAB Italia), Alberto Mari (Outbrain), Michele Marzan (IAB Italia) e Gabriele Ronchini (4W Marketplace).

NativE: cOS’è E dOvE vaSin da quando il Ceo di Sharethrough, Dan Greenberg, ha “coniato” il termine, il mon-do della comunicazione ha cercato freneti-camente una definizione esaustiva di “Nati-ve”. Innumerevoli le proposte ma ancora non sembra esserne emersa una universalmente condivisa. La risposta, in larga misura, è rac-chiusa nel fatto che quanto percepito come “native” dipende dal punto di vista di chi lo vede. In generale però possiamo fissare alcu-ne certezze: il native advertising è un conte-nuto sponsorizzato promosso e visualizzato all’interno dei contenuti offerti al lettori. Al contrario della pubblicità tradizionale che di-strae il lettore dal contenuto per comunica-re il messaggio di marketing, il native cala completamente la pubblicità all’interno di un contesto. Lo scopo è attrarre l’attenzione dell’utente attraverso l’engagement. Un’altra sua caratteristica fondamentale è di non in-terrompere l’attività degli utenti, poiché as-

sume le medesime sembianze del contenuto, diventandone parte, amplificandone il signi-ficato e catturando l’attenzione del consuma-tore. Il native ha portato una ventata positiva e interessante alla pubblicità online in gene-rale, ma i maggiori vantaggi ricadono sulla display, che si è liberata dei rigidi posiziona-menti in cui è stata a lungo confinata. «I for-mati display continueranno a giocare un ruo-lo importante, per lo meno sulle piattaforme desktop. Tuttavia in un’ottica di affollamen-to pubblicitario, i formati native otterranno maggiore spazio. Sui device mobili inoltre, la dimensione è limitata e l'attenzione è mas-sima: per questa ragione l'utente è partico-larmente esigente sulla qualità dei contenuti che occupano lo schermo. Un formato native che porta a un contenuto di valore, in linea con gli interessi dell'utente, riscuoterà neces-sariamente un successo maggiore rispetto a un formato tabellare tradizionale», spiegano ancora gli esperti dello IAB.

QuaNtO vaLE iL MErcatO?In Italia, non è ancora possibile avere uno spaccato degli investimenti adv display sud-divisi per categorie, tuttavia è innegabile che gli operatori percepiscono la quota degli in-vestimenti nel native in aumento. A suffra-gare questa analisi anche i dati elaborati da IAB UK che, nel suo mercato, stima una spe-sa per il native e il content adv di 216 milio-ni di sterline nei primi sei mesi del 2014, pari al 21% della voce display. Una elaborazione che include anche gli investimenti ricondu-cibili alle sponsorizzazioni e alla in-feed di-stribution. Ciò che è certo è che il mercato sta adottando il Native con entusiasmo, in quan-to porta beneficio a tutti: gli editori, che be-neficiano di contenuti nuovi e di valore (oltre ovviamente a una fonte di revenue incremen-tale), i brand che hanno a disposizione una leva più efficace per comunicare con il pro-prio target e i consumatori che accedono a un mondo nuovo, interessante e gratuito di con-tenuti. L’opportunità è di rendere l’interazio-ne con la marca più naturale, nativa per l’ap-punto. «Le aziende hanno compreso che lo strumento del native adv può essere utilizzato in vari modi e soprattutto non è solo appan-naggio di aziende del mondo dell’intratteni-mento o che dispongono di grandi quantità di contenuti», osserva il Comitato Scientifico di IAB Italia, che conclude: «Il mercato guarda con estremo interesse a questo fenomeno».

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f o c u s

OUTBRAIN “MegAfONO” deI cONTeNUTI dI BRANdattraverso la propria piattaforma di content discovery, la sigla mette in contatto brand e consumatori grazie a messaggi interessanti che non interrompono l’esperienza dell’utente, ma che anzi amplificano l’engagement e il coinvolgimento

Nel corso degli ultimi anni, il fenomeno native ha destato curiosità e sollecitato lo sviluppo di forme sempre nuove di

pubblicità integrata con i contenuti. Ma cosa è native oggi? Lo chiediamo ad Alberto Mari, Country Manager di Outbrain Italia: «Esistono numerose definizioni di native advertising, ma i parametri comuni e identificativi di questa nuo-va forma di comunicazione sono, primo, il posi-zionamento nel contesto della user experience senza interrompere la fruizione dei contenuti; secondo, il rispetto della forma e della funzione della user experience in cui è posizionato. Que-sto significa – continua il manager – che il native deve avere l’aspetto di un contenuto (forma) e deve svolgere la funzione di un contenuto (ovve-ro intrattenere l’utente, essere informativo), in-somma deve fornire valore aggiunto. In Outbrain ci occupiamo di amplificazione di contenuti at-traverso posizionamenti native che rispettano esattamente i criteri indicati sopra».

Quali sono i plus di un progetto di comunicazione sviluppato con queste logiche?Come detto da Seth Godin, “il native rappresen-ta una forma di permission marketing”: questo è di per sé una garanzia di efficacia, soprattutto

sui media in cui l'interazione con l'utente è molto stret-

ta, come il mobile. In un momento di particola-re affollamento pubbli-

citario, dove i contenu-ti più interessanti sono a

distanza di un solo click, il native consente di man-

tenere alto l'interesse degli utenti senza interromperli nel

momento meno opportu-no. Questo aiuta

a favorire la co-struzione e la

crescita del

brand trust. Inoltre il content marketing, in parti-colare, ci consente di agire non solo sul posizio-namento ma anche sul messaggio.

in questo quadro, quali sono le specificità della proposta di Outbrain?Attraverso la piattaforma di content discovery, Outbrain mette in contatto brand e consumato-ri grazie a messaggi interessanti che non inter-rompono l’esperienza dell’utente, ma rafforzano il suo engagement. Il contenuto acquisisce valo-re quando raggiunge una nuova audience. Per questo Outbrain offre anche strumenti di ampli-ficazione di contenuti che garantiscono risulta-ti: dalla generazione di nuova audience, all’incre-mento di visite e conversioni fino a mostrare un brand lift positivo. Grazie ad accordi commerciali con editori premium in tutto il mondo, Outbrain è in grado di mostrare i contenuti dei brand in posizione editoriale sulle testate più autorevoli. Non solo, gli algoritmi di profilazione per inte-resse fanno sì che ogni contenuto suggerito ap-paia solamente a utenti realmente interessati, a prescindere da quale pagina stiano visitando in quel momento. La chiave del successo della so-luzione Outbrain è che permette di raggiunge-re un pubblico coinvolto, interessato, di alta qua-lità nel momento in cui si trova in modalità di fruizione di contenuto e senza dipendere da uno specifico motore di ricerca o da una piattafor-ma social. C'è un obiettivo preciso nel creare una strategia di content marketing di successo: che sia capace di generare popolarità.

come si compone il vostro network in generale? E nel nostro paese, chi sono i vostri partner?Le partnership con gli editori Premium sono un punto di forza fondamentale della nostra azien-da. Con Outbrain, è possibile collocare link a contenuti sui più grandi e autorevoli siti di edi-tori presenti sul web, tra cui CNN.com, Slate ed ESPN - con cui abbiamo annunciato un’esten-sione della partnership per tutte le piattaforme digitali lo scorso 27 marzo -. Nel nostro network italiano vi sono partner come RCS, Milano Finan-za, Il Fatto Quotidiano, Yahoo, Citinews, Gossip.it, Blogo, Corriere dello Sport, Giallozafferano, Lettera43, Mtv, Tutto Sport, Banzai, Tom's Har-dware, Citynews e molti altri che ci permetto-no di raggiungere una reach del 71% della popo-lazione italiana online (fonte: comScore Global Gennaio 2015, ndr).

i partNErIl network di Outbrain vanta partnership con editori Premium, tra cui CNN.com, Slate ed ESPN. In Italia i partner della sigla sono RCS, Il Fatto Quotidiano, Ya-hoo, Citynews, Blogo, Lette-ra43, Fanpage e tanti altriaLbErtO

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26 enGaGe | n.04-05 | 15 apr 2015

f o c u s

4W MARkeTPlAce Al SeMINAR dI IAB cON Il vIdeO NATIve WIdgeT

NOvitàIn occasione dello IAB Seminar 4W MarketPlace lancerà la soluzione video native widget. Ad anticiparlo è Paola Sersale, Head of Sales di 4w MarketPlace (in foto)

platinum sponsor dell'evento di approfondimento organizzato dall'associazione a Milano, 4w presenterà inoltre una case history interamente native realizzata con il gruppo Carrefour

Nel corso degli ultimi anni, il fenomeno nati-ve ha destato curiosità

e sollecitato lo sviluppo di forme sempre nuove di pubblicità inte-grata con i contenuti: «Questo perché l’attenzione si è spostata maggiormente verso loyalty e engagement. Le strategie di mar-keting più evolute ed ultimamen-te più diffuse non tendono più a “convincere” i clienti, ma a “coin-volgerli”», spiega Paola Sersale, Head of Sales di 4w MarketPlace, platinum sponsor dello IAB Se-minar dedicato al Native adverti-sing. Alla vigilia dell’evento ab-biamo incontrato la manager.

Quali sono i plus di un progetto di comunicazione sviluppato secondo logiche Native?Conquistare e non convincere, creando un rapporto diretto con il proprio interlocutore. “Engage-ment” significa molte cose ma ri-tengo che principalmente abbia le sue fondamenta nell’ascol-to dell’utente, nell’interpretazio-ne del suo comportamento per comprendere in quale modo può essere disposto ad “impe-gnarsi con un brand”. Le aziende sono alla ricerca di formati pub-blicitari che permettano un tipo di comunicazione più evoluta e sofisticata, quindi mezzi di comu-nicazione alternativi, maggior-mente flessibili e con un’elevata capacità di adattarsi al cambia-mento. Il native advertising è una

delle soluzioni più convincenti in tal senso in quanto riesce a reca-pitare il messaggio direttamente ad utenti interessati mantenen-done l’attenzione per un tempo molto più lungo rispetto all’ad-vertising tradizionale.

in questo quadro, quali sono le specificità della proposta di 4w Marketplace?Da quando è nata, 4w offre ai suoi investitori una tipologia di formati pubblicitari nativi, gli “an-nunci contextual“: inseriti in bot-tom article, non invasivi, integrati nel sito dell’editore e contestua-lizzati, grazie al widget di racco-mandazione lanciato un anno fa. Visto il grande interesse da par-te degli investitori, abbiamo la-vorato con editori e partner allo sviluppo di nuovi widget, ogget-ti che all’interno dei siti facilitano all'utente l'interazione con i con-tenuti proposti dall’editore. In oc-casione dello IAB Seminar lan-ceremo il video native widget, realizzato in partnership con Di-gital Bees, società specializza-ta nel quality video content ma-nagement. L’offerta pubblicitaria consiste in un preroll contestua-lizzato in modalità click-to-play con la possibilità di personalizza-zione del widget che, oltre a sod-

disfare obiettivi di brand, ha evi-denziato di aver contribuito ad un sensibile incremento del CTR del video. Inoltre, per gli inserzionisti più attivi nell’ambito del content marketing, 4w dà la possibilità di utilizzare il widget per diffonde-re contenuti video propri, o addi-rittura creare una propria playli-st, inseriti in contesti premiali e di qualità.

Qual è la percentuale delle vostre revenue che deriva da progetti native? E con quali clienti avete collaborazioni attive su questo fronte?La maggior parte delle nostre re-venue deriva proprio da attività native con una forte propensione al direct response. Il 70% dei rica-vi del 2014 è imputabile a questa linea di business e nei primi tre mesi del 2015 siamo già oltre il 75%, con una crescita prevalente proprio degli investimenti legati a campagne con obiettivi di brand-engagement. Il Gruppo Carre-four Italia ha partecipato alla fase di lancio del video native widget con la campagna “Sottocosto, ti adoro”, declinata anche su for-mati annunci. Samuele Glorioso, Digital Manager del Gruppo, pre-senterà la case history proprio nel corso dello IAB Seminar.

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27enGaGe | n.04-05 | 15 apr 2015

BlOgO cARATTeRe NATIve Al SeRvIzIO dI AUdIeNce e BRANdgrazie a strumenti di native advertising e content marketing, il publisher è all’avanguardia sul fronte delle proposte pubblicitarie integrate con la qualità dei contenuti offerti sulle proprie properties. e tra le risorse messe a disposizione delle aziende ora lancia un prodotto basato sul concetto di storytelling: il Magazine

In un mercato che si presenta per molti aspetti ancora legato a

schemi tradizionali, per non dire “vecchi”, un editore cerca di in-terpretare al meglio l’esigenza di brand di comunicare entro un contesto di qualità: «Blogo è sempre stato per sua natura molto attento e vicino ai brand, ai loro prodotti e ai nuovi stru-menti per comunicarli ai propri utenti in maniera efficace - spie-ga Pino Barbiera, Publisher & Di-rettore Marketing -. L’evoluzione da network a editore ci ha con-sentito di sviluppare e migliorare le caratteristiche native proprie del nostro DNA e oggi al centro del nostro modello c’è una con-tent strategy che attraverso lo storytelling permette di creare “storie” in grado di soddisfare da un lato gli interessi di un’audien-ce sempre più esigente e meno influenzabile e dall’altro permet-te ai clienti di inserirsi nella “sto-ria” naturalmente con maggiore discrezione ed efficacia».

cosa implica per un editore questo tipo di progetti di comunicazione?Due sono le implicazioni mag-giori per poter essere un inter-locutore credibile ed efficace su progetti di comunicazione nati-ve based: forte integrazione tra editore e concessionaria, team editoriale/marketing competen-te e customer oriented. L’editore e gli account della concessiona-ria lavorano insieme per inter-pretare le necessità, i valori e gli obiettivi dei clienti e per sceglie-

L'OffErtaGli strumenti che Blogo mette a disposizione dei propri part-ner coprono sia l'area Native sia quella di Con-tent Marketing. In quest'ultimo ambito il net-work ha lanciato il Magazine, prodotto edi-toriale basato sul concetto di storytelling

piNObarbiEra

re le soluzioni più adeguate e performanti all’interno dell’am-pia offerta native messa a dispo-sizione su Blogo.

come si articola questa offerta per gli spender?Gli strumenti che mettiamo a di-sposizione dei nostri partner co-prono sia l’area di Native Ad-vertising che quella di Content Marketing. Nell’area Native Ad-vertising Blogo offre ai propri clienti comunicazione del brand integrato editorialmente con for-mati rich media e con product placement studiati ad hoc; una piattaforma proprietaria di na-tive advertising che, attraverso un algoritmo di ottimizzazione, permette di contestualizzare al meglio il brand del cliente all’in-terno dell’offerta editoriale; pu-bliredazionali, cioè post appro-fonditi per spiegare i vantaggi di prodotti e servizi offerti dai no-

stri clienti. Per i clienti interessa-ti al content marketing Blogo ha poi sviluppato un prodotto ba-sato sul concetto di storytelling: il Magazine. Si tratta di prodotti editoriali redatti su base mensile e on demand che si concentrano su eventi, mood, tendenze e temi di interesse generale e verticale all’interno del quale i clienti pos-sono comunicare i loro prodotti e servizi inserendosi nella storia in modalità product placement o con l’integrazione di formati adv impattanti. Per clienti più esi-genti ci sono i magazine “tailor made” prodotto editoriale svi-luppato lavorando sulle esigen-ze di comunicazione del part-ner. La combinazione di content marketing e native advertising rende l’offerta native di Blogo la più completa all’interno del pa-norama degli editori online.

con quali clienti avete collaborazioni attive su questo fronte?Negli ultimi anni molti clienti ci hanno riconosciuto compe-tenza e professionalità sia nel content marketing che nel na-tive adv e possiamo citare tra le best case più interessanti nel nostro vasto portafoglio il tailor made blog per Poste Italiane per promuovere i loro prodot-ti in un ambiente “editoriale” dedicato alle PMI; il masthe-ad native scelto da McDonald per i mondiali 2014, lo storytel-ling in forma diario di viaggio da Roma a Modena per parla-re delle due Golf GTI e GTD di Volkswagen; il masthead native usato da Peugeot in occasio-ne del 6 Nazioni, il tailor made blog per Enel su tematiche gre-en, il filpwall usato da Micro-soft, il Big-head interattivo usa-to come first mover BMW per la serie 1 e il magazine tailor made che racconta in cinque avvin-centi puntate l’eccezionale sto-ria della Mustang.

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28 enGaGe | n.04-05 | 15 apr 2015

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Tg|Adv Il lANcIO ITAlIANO dI NINTeNdO TOMOdAchI lIfe TRA dISPlAy e NATIvela concessionaria ha realizzato lo scorso giugno un progetto articolato, entro il quale fondamentali sono state le attività di stampo editoriale, di produzione di contenuti video e di social engagement

Ivideogiochi sono affascinanti: racconta-no storie invitandoti a viverle in prima persona, coinvolgendoti. Un fattore,

questo, che accomuna l’universo game con il Na-tive adv. Non stupisce dunque che per il lancio italiano di Tomodachi Life, videogame sviluppato da Nintendo inizialmente solo sul territorio giap-ponese per la console Nintendo 3DS, l’azienda e la concessionaria tg|adv abbiano lavorato a un progetto “editoriale”, più che puramente pubbli-citario.In particolare tg|adv ha realizzato per Nintendo Tomodachi Life un progetto di comunicazione in grado di raggiungere un target specifico: giova-ni e interessati ai videogiochi. Il progetto ha vi-sto l'integrazione di diverse attività, che affianca-te a una pianificazione display, hanno avuto come scopo ultimo quello di generare brand awareness e coinvolgimento. Per questo si è scelto di optare per un'attività editoriale di branded content sulle testate young del network di tg|adv Teamworld e 10&Lol; un progetto video che ha visto il coinvol-gimento della youtuber Fraffrog, riconosciuta dal target di riferimento; e iniziative di social enga-gement attraverso post sui canali di Teamworld, 10&lol e, naturalmente, di Fraffrog.L’operazione, realizzata lo scorso giugno, ha vi-sto il coinvolgimento attivo delle redazioni e del-la youtuber, che hanno testato il videogame e la consolle, raccontando poi la propria esperienza

sui rispettivi canali. Nell'ottica di spingere gli uten-ti ad interagire e ad entrare nel mondo Tomoda-chi, tutti i redazionali contenevano domande, quiz e test per gli utenti, legati alle dinamiche speri-mentate durante lo svolgimento del gioco. Per la parte di video contenuto tg|adv ha coinvolto la youtuber Francesca Presentini, genio della tavo-letta grafica, illustratrice e vlogger che intrattiene i suoi fan su due coloratissimi canali. Fraffrog ha realizzato, per l’occasione, 6 video che sono sta-ti inseriti nello stream di contenuti del suo cana-le, risultando così integrati in maniera molto na-turale con i contenuti abitualmente proposti alla propria fanbase.Anche Marco Morini, il fondatore della community di Teamworld, che attraverso il suo profilo Twit-ter coinvolge oltre 127.000 followers, ha utilizza-to la propria fan base per promuovere il lancio di Tomodachi life. L'attività si è rivelata un grande successo, regi-strando tassi di lettura e interazione notevolmen-te più alti della media.

L'ObiEttivOIl progetto realizzato da tg|adv per il lancio italiano di Nintendo Tomodachi Life ha visto l'integrazione di diverse attività, che affiancate a una pianifica-zione display, hanno avuto come scopo ultimo quello di generare brand awareness e coinvolgimento

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Se vale l’affermazione “Content is the new ad-vertising”, gli operatori specializzati in content

marketing diventano, rispetto a qual-che anno fa, parte delle fondamenta di un nuovo modo di costruire e pen-sare il messaggio pubblicitario: non più pubblicità intesa come messaggio commerciale, ma contenuti di brand capaci di catturare l’attenzione di utenti e di creare engagement. Non stupisce dunque il successo che in poco più di tre mesi sta avendo Up-Story, la piattaforma di BizUp che con-sente di pianificare campagne digital PR e native advertising a performan-ce, presentata nel corso dello scorso IAB Forum e che ora è tra i Gold Spon-sor del Seminar di IAB dedicato al Na-tive advertising. Alla vigilia di questa

manifestazione, abbiamo incontrato Claudio Vaccaro, ceo di BizUp, per fare il punto sulla giovane sigla.

come si suol dire, partiamo dal principio: cos’è upStory? UpStory è la piattaforma proprieta-ria di BizUp che consente ai Brand di pianificare campagne digital PR e native advertising a performance, attraverso la creazione e distribu-zione di branded content sul nostro network di circa 2.500 publisher cer-tificati indipendenti (in continua cre-scita). Il tutto con risultati garantiti: è possibile infatti acquistare pubbli-cazioni sponsorizzate, pubblicazio-ni con visualizzazioni garantite, pub-blicazioni con click garantiti o video views. Una rivoluzione nel mondo promoted post e native.

Nello specifico come si inquadra upStory all’interno della realtà bizup?In questi 4 anni abbiamo matura-to un'esperienza enorme in ambito content marketing e digital PR, la-vorando su progetti complessi per marchi come BNL, Lottomatica, Ve-nere.com, Giunti editore, Consorzio Bancomat. In totale, sono circa 100 i clienti gestiti in questo ambito. Per dare qualche numero: il nostro team di 15 pr specialist ha raccolto e ca-talogato nei nostri database 90.000 siti e blog in tutto il mondo, ottenen-do, grazie all'attività di digital PR e di engagement degli influencer, cir-ca 10.000 pubblicazioni originali su siti diversi in tutte le categorie. Inol-tre, era inevitabile prima o poi il pas-saggio da una logica manuale a una, per abusare di un termine in voga,

UPSTORy cONTeNT IS The NeW Advi contenuti di brand stanno affermandosi come forma pubblicitaria più efficace. da qui il successo della piattaforma di bizUp che consente di pianificare campagne digital pr e native a performance, tra i protagonisti del seminar targato iab italia

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31enGaGe | n.04-05 | 15 apr 2015

"programmatic", più scalabile e ba-sata sulla tecnologia, in grado di va-lorizzare il network di relazioni che abbiamo costruito. In sintesi abbia-mo radici ben piantate nelle digital PR, ma ora guardiamo decisamente al mondo Native.

La soluzione che tipo di esigenze intercetta e, a queste, come risponde?Siamo un "centro media" per la pia-nificazione di campagne branded content. I dati ci dicono che i con-tenuti stanno affermandosi come una forma più efficace di pubbli-cità, perché più credibile e di valo-re per l'utente: "content is the new advertising" questa è la nostra vi-sione. Abbiamo maturato la convin-zione che i branded content debba-no entrare sempre di più nei media plan delle aziende, ma per farlo oc-correva trovare il modo di venderli come fossero pubblicità, quindi con performance totalmente tracciabili e con garanzia sul risultato. Proprio a questo scopo è nata UpStory, con la sua doppia natura di piattaforma tecnologica e di network di publi-sher.

Ma se un’azienda è convinta di non avere contenuti adeguati come si può procedere?I branded content distribuiti da Up-

Story possono essere sia prodotti dal brand (per esempio: video, info-grafiche, guide scaricabili e così via, ndr) sia co-creati con i publisher, a cui viene assegnato un brief a inizio campagna. Se un'azienda non ha a disposizione il contenuto, ci pensia-mo noi: BizUp ha al suo interno ri-sorse creative straordinarie e un team di produzione molto prolifico: siamo forse l'agenzia che ha prodot-to più infografiche in Italia. Abbiamo anche diversi partner creativi in par-ticolare per la produzione di video, con i quali collaboriamo per dare ai nostri clienti prodotti sempre più coinvolgenti ed efficaci.

come si compone il network?In soli 3 mesi il network è cresciu-to fino agli attuali 2.500 tra siti, blog e profili social, ma stiamo con-tinuando ad acquisire dalle 50 alle 100 candidature al giorno, che ven-gono tutte vagliate dai nostri pu-blisher manager. Contiamo entro la prima metà dell'anno di aggregare circa 5.000 publisher. Naturalmen-te la nostra forza - e l'opportuni-tà più importante per gli investito-ri - è la coda lunga, ma di qualità: blog personali con relativi profili so-cial (si va dalla fashion blogger alla mamma blogger, dal travel blogger al tech blogger, ndr), alcuni dei quali

visitatissimi, ma anche siti premium appartenenti ad importanti network editoriali. Copriamo 22 categorie te-matiche diverse. La nostra piatta-forma tecnologica sta raccogliendo dati con continuità per consentire una pianificazione sempre più mi-rata ed efficace dei contenuti bran-dizzati.

upStory è gold Sponsor dello iab Se-minar previsto a Milano il 15 aprile e dedicato al native adv. come si sostan-zierà il vostro contributo entro questa cornice? Allo IAB seminar presenteremo una case history di UpStory, la campa-gna #regalosbagliato di Trollbeads: in soli 4 giorni abbiamo ottenuto 60 articoli sponsorizzati su blog di fa-scia alta, generando circa 25.000 vi-sualizzazioni ai post e circa 10.000 visite profilate al sito di Trollbeads.

fatto 100 il fatturato di bizup, quanto di questo è imputabile ad upStory? insomma, quanto del vostro business è in percentuale legato al native?Già ora il 50% circa del fatturato di BizUp deriva da attività di PR, Con-tent e Native, tra cui rientra UpStory, che però è partita solo da 3 mesi. Co-munque, visti gli obiettivi che abbia-mo, penso che l'anno prossimo valga la pena rifarmi la domanda.

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numb3r5

meDia in cifre

Fatturato per mese per DeVICe/strumeNto CoN totale progressIVo a FebbraIo 2015 e Delta perCeNtuale sull'aNNo preCeDeNteFonte: Osservatorio FCP Assointernet

WEB MOBILE TABLET SMART TV/CONSOLE

TOTALE

2014 2015 DIff% 2014 2015 DIff% 2014 2015 DIff% 2014 2015 DIff% 2014 2015 DIff%

GENNAIO 27.285 24.407 -10,5% 1.276 1.192 -6,5% 156 139 -11,0% 72 48 -33,6% 28.788 25.786 -10,4%

fEBBRAIO 33.109 32.632 -1,4% 1.228 1.283 4,5% 160 247 54,2% 57 68 18,9% 34.555 34.230 -0,9%

MARzO 41.567 - N/A 1.582 - N/A 134 - N/A 217 - N/A 43.500 - N/A

ApRILE 36.811 - N/A 1.920 - N/A 148 - N/A 161 - N/A 39.040 - N/A

MAGGIO 42.402 - N/A 2.050 - N/A 145 - N/A 139 - N/A 44.737 - N/A

GIuGNO 45.988 - N/A 2.377 - N/A 237 - N/A 175 - N/A 48.778 - N/A

LuGLIO 29.493 - N/A 2.000 - N/A 216 - N/A 280 - N/A 31.990 - N/A

AGOSTO 14.239 - N/A 1.857 - N/A 130 - N/A 122 - N/A 16.349 - N/A

SETTEMBRE 37.057 - N/A 1.706 - N/A 143 - N/A 63 - N/A 38.969 - N/A

OTTOBRE 44.547 - N/A 2.154 - N/A 256 - N/A 160 - N/A 47.117 - N/A

NOVEMBRE 44.556 - N/A 1.976 - N/A 249 - N/A 148 - N/A 46.930 - N/A

DICEMBRE 51.994 - N/A 2.442 - N/A 261 - N/A 82 - N/A 54.778 - N/A

tot. prog. 60.394 57.038 -5,6% 2.503 2.476 -1,1% 316 386 22,0% 129 116 -10,3% 63.343 60.016 -5,3%

totale 449.049 N/A N/A 22.569 N/A N/A 2.236 N/A N/A 1.676 N/A N/A 475.529 N/A N/A

Di seguito riportiamo alcune definizioni, che possono essere utili per una più facile lettura del rapporto. DEVICE/STRUMENTO: si intende generalmente lo strumento/piattaforma su cui viene veicolato un contenuto e rappresenta lo strumento tecnolo-gico effettivamente contrattualizzato al cliente, a prescindere dalla piattaforma con cui la campagna viene poi effettivamente visualizzata. Le voci di DEVICE/STRUMENTO sono Web, navigazione da browser su tutti i device; Mobile, msite, App, SMS, MMS; Tablet, app; Smart TV/Console, APP, DAL, Ingame ADV NOTE: I valori rappresentano i fatturati pubblicitari delle Aziende che dichiarano i propri dati all'Osservatorio FCP Assointernet. Sono esclusi dalla presente Tavola i dati relativi alla "Keywords/Search adv"

puBBLICITà ONLINE GLI INVESTIMENTI A fEBBRAIO CALANO, MA NON TROppO◆  SECONDO I PIù RECENTI DATI DIFFUSI DA FCP-ASSOINTERNET, PER IL SECONDO MESE DELL’ANNO IL TREND YEAR ON YEAR SI è MANTENUTO SOSTANZIALMENTE STABILE CON UNA VARIAZIONE DEL -0,9%

All’indomani dell’annuncio della nomina del nuovo presiden-te Giorgio Galantis (vedi news pagina 6), l’Osservatorio FCP-As-sointernet comunica le rilevazioni dei fatturati pubblicitari per il periodo gennaio-febbraio 2015, raffrontati allo stesso periodo del 2014. Dopo il sensibile calo riportato a gennaio, quando il totale ha segnato un -10,4%, per il secondo mese dell’anno il trend

year on year è sostanzialmente stabile: -0,9%. Il dato progressivo dall’inizio dell’anno, invece, segna un -5,3%. Un recupero trainato dalla crescita della spesa adv sui Tablet, in aumento del 54,2%, e su Smart TV e Console, a +18,9%. Più circoscritta la cre-scita del Mobile, a +4,5%, mentre cala il Web, che registra un -1,4%. «L’Osservatorio FCP-Assointernet rileva a febbraio investimenti

pubblicitari sul mezzo internet in sostanziale pareggio sul 2014: un dato che va giudicato positivamente, in relazione alla situazione generale del mercato in questo avvio d’anno e al dato registrato a gennaio. Nei primi due mesi il mezzo lascia quindi sul terreno qualche punto percentuale, ma è comunque in recupero», commenta Giorgio Galantis. a.l.r.

RAppORTO CENSIS IL 77,4% DEI GIOVANI ITALIANI uNDER 30 è Su fACEBOOkChe l’Italia fosse uno dei mercati più corposi per Facebook era cosa già nota da tempo, ma fa lo stesso un po’ effetto vedere che a essere iscritto al social network è il 50,3% dell’intera popolazione nazionale, e il 77,4% dei giovani under 30. E’ uno dei dati emersi dal 12° Rapporto Censis-Ucsi sulla comunicazione, presentato il 26 marzo a Roma. Lo studio scatta una fotografia della “grande trasformazione” dei media dell’ultimo decennio. E in questa fotografia l’utilizzo di internet continua a crescere: nel 2015 gli utenti crescono del 7,4% rispetto al 2013 e arrivano alla quota record del 70,9% della popolazione italiana, anche se solo il 5,2% di essi si connette con banda ultralarga.

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34 enGaGe | n.04-05 | 15 apr 2015

contemporary media

REstyLiNg iL CaMbiO di ROtta di diLEi.itil vertiCale FeMMinile di italiaOnline si rinnOva all’insegna di respOnsività e aUtOrevOleZZa dei COntenUti. qUattrO i pUnti di FOrZa dell'OFFerta adv: CrOssMedialità, videO, native e prOgraMMatiCdi lorenzo mosciatti

Responsività, qualità, autorevolezza, ma anche un’offerta

pubblicitaria che si rinnova per diventare cross-screen. Queste le parole chiave usate da Ga-briele Mirra, chief operating officer di Italiaonline per pre-sentare il restyling di DiLei, il verticale femminile della inter-net company già oggi in grado di generare 1,3 milioni di uten-ti unici e oltre 40 milioni di page views al mese (con un in-dice di concentrazione sulle donne superiore al 60%), sve-lato di recente con un evento svoltosi a Milano e che ha vi-sto la partecipazione di Sel-vaggia Lucarelli. Accanto al look completamente rinnova-to, con una grafica che ne ren-de ancora più immediata la fruizione da qualsiasi disposi-

tivo, il Nuovo Dilei.it si presen-ta arrichito anche sul fronte dei contenuti con nuove rubri-che (tra cui #dileicipiace), noti-zie più aggiornate, consigli di benessere e bellezza, interviste esclusive con i personaggi del momento. Inoltre, ai contenuti originali prodotti dal team Di-Lei, si aggiungono quelli ac-quisiti in syndication da Va-riety.com, magazine Usa da sempre sinonimo di entertain-ment di qualità e con una me-dia di 14,8 milioni di utenti unici (fonte: Google Analytics, dicembre 2014). Variety.com su DiLei arricchisce l’area del verticale dedicata a notizie e gossip sullo star system inter-nazionale. DiLei si rinnova an-che nelle prestazioni e approda sulla piattaforma WordPress.com VIP – la stessa usata da Time, Variety e Fortune – che garantisce massima affidabili-

tà e prestazioni. Completa l’offerta una video library sempre più modellata per i vari target di utenza e che include dagli “how to…” ai tutorial, a pillole di moda, consigli utili, curiosità. Il tutto realizzato in collabo-razione con TheOutplay, la internet company fondata dall’ex conduttore Andrea Pezzi. Diverse novità riguardano anche la proposta pubbli-

citaria del sito, come ha spie-gato Carmine Laltrelli, Adv & Vortals Senior Directors di Ita-liaOnline. Quattro sono i punti su cui si articola la nuova of-ferta: crossmedialità, video, na-tive e programmatic. «Insieme al nuovo sito responsive, an-che l’offerta adv è stata ripen-sata in chiave multidevice, con tutti i formati proposti che si adattano perfettamente ai vari dispositivi in modo da garan-tire livelli sempre alti di impat-to e viewability», ci ha spiegato Laltrelli. Per quanto riguarda i video, «l’offerta è stata rinfor-zata in modo davvero rilevan-te, grazie alla nuova library di contenuti verticali, realizza-ta insieme a TheOutplay, che ci permette di mettere a dispo-sizione del mercato un ampio bacino di preroll». E’ stato poi introdotto «un nuovo formato di native adv multidevice, svi-luppato da Italiaonline», ci ha spiegato ancora il manager che inoltre aggiunge: «Tutta la no-stra offerta è disponibile anche in programmatic. I formati rich media saranno acquistabili at-traverso la piattaforma di Ru-bicon Project, mentre gli stan-dard ads e il video via Google». Il restyling di DiLei non sarà un caso unico e rientra in una strategia di revisione che ri-guarderà anche altri siti di Ita-liaOnline, già a partire da que-sto mese.

cOMiNg SOONIl restyling del verticale femminile del Gruppo rientra in una strategia di revisione che riguarderà anche altri siti di ItaliaOnline

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36 enGaGe | n.04-05 | 15 apr 2015

contemporary media

WEb tv ONLiNE La NuOva PaNORaMatvla piattaFOrMa diventa riFeriMentO per tUtti i COntenUti videO del sisteMa entrO il qUale sOnO COMpresi anCHe iCOn, Flair e panOraMa aUtO. la raCCOlta è gestita da MediaMOnddi teresa naPPi

ILSistema Panorama si arricchisce di un nuovo importante

elemento: è infatti stato an-nunciato di recente il lancio di PanoramaTV. La web tv raccoglie sul versante video l’offerta informativa dell’in-tero Sistema Panorama, già attivo su carta, con Panora-ma, Flair e Icon; online con i siti, i canali e i profili social collegati ai brand e alle ini-ziative del Sistema; e sul ter-ritorio con il tour Panorama d’Italia e i corsi di Panorama Academy. Nel dettaglio, PanoramaTV non è solo un canale di Pa-norama.it (con 2.406 milio-ni di utenti unici e 7.275 di pagine viste, fonte: Audiweb View, gennaio 2015), ma una piattaforma che integra tutti i contenuti del Sistema, si dice-va, con un design interamente responsive per garantire agli utenti una fruizione ottimale da desktop, smartphone e ta-blet. All’interno di Panorama-TV si può trovare un palinse-sto che spazia dalle “News” al “Lifestyle”, passando per le dirette dei grandi eventi e re-plicando così il modello in-formativo poliedrico del new-smagazine. La web tv ospita anche, con sezioni dedicate, i contenuti di “Icon” e di Pa-noramauto.it. Una sezione ad

hoc è poi dedicata allo sport, con i ritratti dei protagonisti del momento e le immagini dei grandi eventi dall’Italia e dal mondo. Una sezione rac-coglie i video-racconti di “Pa-norama d’Italia”, con i reso-conti di tutte le tappe del tour,

i suoi ospiti e i suoi even-ti esclusivi; mentre un’ultima sezione, dedicata alle “curio-sità”, raccoglie video virali e altri spunti interessanti dalla rete. Spazio anche al racconto live, con le dirette streaming di appuntamenti istituzio-nali, eventi e spettacoli mo-strati in diretta attraverso gli occhi di Panorama diretta-mente sul luogo della notizia. A completare l’offerta di Pa-noramaTV, è stato annuncia-to l’arrivo di format originali, con tutorial, guide tematiche e approfondimenti di attuali-tà, economia e tecnologia. La raccolta per la web tv è gesti-ta da Mediamond, che grazie a questa ulteriore property al-larga anocora di più il bacino dell’offerta video a disposi-zione degli in-serz io-nisti.

paLiNSEStOLa web tv racco-glie sul versante video l’offerta informativa dell’intero Siste-ma Panorama, già attivo su carta, online e sul territorio

mtV.it camBia in ottica moBile. inauGurata la nuoVa sezione news

Per venire incontro ad utenti che utilizzano sempre di più il sito da mobile, MTV ha ripensato la sua

piattaforma digitale in ottica responsive. Infatti, su-gli oltre 3 milioni di unique browser mese, risultano in crescita costante gli accessi via mobile browsing: si tratta di più del 50%, con punte del 70% su aree come quella dedicata alle News, in costante crescita anno su anno (+104% di unique browsers YoY e + 11% di page views). Ecco perché le trasformazioni hanno interessato in primis questa sezione, che, strutturata come un Magazine, offre una ricca proposta di conte-nuti originali, destinati ad un target 15/35 e legati alle principali categorie della pop culture, ma anche con-tenuti sviluppati in partnership con clienti come Ac-tion Sports con Dc Shoes. Oltre a questo, la nuova sezione News ha cambiato veste grafica, proponendo una piattaforma che massimizza la fruizione mobile, le attività di social sharing e le opportunità di integrazione con branded con-tent. Altre novità sono attese nel corso di questo mese con il rinnovo della sezione Classifiche e il lancio di una nuova Mtv Music app.

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38

mobilemeDia on the go

secondo stime di eMarketer, nel 2017 in italia lo spending sui nuovi device varrà quasi 1 miliardo di euro e già dal prossimo anno sorpasserà la cifra dei 100 miliardi di dollari a livello globale

la grande ascesa del Mobile advertising

LigHt is baCK iguzziNi E adaCtO iLLuMiNaNO i CaPOLavORi di MiLaNO CON gLi ibEaCONUna giusta luce per i capolavori custoditi a Milano. Ci ha pensato iGuzzini che attraverso le proprie illuminazioni ha restituito valore e bellezza a “tesori” e luoghi della città. Per scoprire questo percorso illuminato Adacto ha progettato e realizzato "Light is back", l’applicazione che utilizza gli iBeacon come soluzione di marketing di prossimità, grazie alla quale gli utenti potranno accedere a contenuti multimediali speciali relativi a quan-to stanno guardando e agli ambienti che li circondano. Il progetto Light is back - che dà anche il nome all'app - porta innovazione nel mondo dell’arte e del light design.

di alessanDra la rosa

dollari e il 70,1% della pubblicità digi-tale, e arrivando a coprire oltre un quarto della spesa pubblicitaria me-dia complessiva. A guidare questo trend saranno soprattutto Stati Uniti e Cina, seguiti da UK, Giappone e Germania, tre mercati in cui per la prima volta nel 2017 si stima che il mobile coprirà la maggioranza della spesa adv digitale. L’Italia si posizio-na all’undicesimo posto della classifi-ca e, dopo aver registrato una spesa

in mobile adv pari a 369 milioni di dollari nel 2014 (un dato che si disco-sta di poco da quello ufficializzato qualche mese fa dal Politecnico di Milano), eMarketer stima raggiunge-rà 553 milioni di dollari quest’anno, 775 milioni di dollari nel 2016, 1,046 miliardi di dollari (poco meno di un miliardo di euro) nel 2017 e 1,360 mi-liardi di dollari (pari a 1,250 miliardi di euro) nel 2018, con un trend in co-stante crescita.

IL2016 sarà un anno partico-larmente importante per il Mobile Adv a livello mon-

diale. Secondo eMarketer, infatti, l’an-no prossimo la spesa pubblicitaria sui nuovi device sorpasserà per la prima volta la cifra dei 100 miliardi di dolla-ri, arrivando a coprire più del 50% di tutta la spesa in digital adv. La stima di eMarketer vedrebbe in particolare il raggiungimento di 101,37 miliardi di dollari, con una crescita di circa il 430% rispetto al 2013. Cifra che rad-doppierà ulteriormente tra il 2016 e il 2019, toccando i 195,55 miliardi di

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Page 40: Engage - Contemporary marketing & media n.04/05-2015

Il commercIo elettronIco è In contInua crescIta, a mano a mano che retaIler e marketer affInano la proprIa capacItà dI offrIre le rIsposte pIù adeguate

a un consumatore sempre pIù scaltro, flessIbIle e multIcanale di teresa naPPi

DOSSIER

tutti pazzi perl’e commercel’e(m)-commerce

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41enGaGe | n.04-05 | 15 apr 2015

ilmercato e-commer-ce, non si fa che dirlo, è in continua crescita. Una cre-scita che denota la

capacità di questo segmen-to di seguire un consumatore sempre più scaltro e flessibile, fortemente capace di distri-carsi tra canali e dispositivi durante la fase di valutazio-ne dell’acquisto di prodot-ti. Un’evidenza, quest’ultima, che chiama i reteiler a un im-pegno costante per offrire esperienze d’ac-quisto quasi perfette attraverso tutti i tipi di canale. A soddisfare questo tipo di esigen-za concorre anche il marketing, che attra-verso le proprie leve e l’uso della tecnologia per la lettura dei Data, può contribuire alla spinta di un settore rispetto al quale, nono-stante tutto, persiste ancora un certo gra-do di diffidenza. E’ questo lo scenario che fa da sfondo alla decima edizione dell’e-Com-merce Forum, evento nazionale dedicato al commercio elettronico promosso dal Con-sorzio Netcomm. La manifestazione, di sce-na a Milano il 21 aprile, è diventata ormai punto di riferimento per l’intera filiera dello shopping online, offrendo ricchi spunti gra-zie al coinvolgimento di ospiti e speaker di rilievo e a un’offerta completa di servizi e competenze.A qualche giorno dall’evento, abbiamo in-contrato Roberto Liscia, presidente del Con-sorzio, con il quale facciamo il punto sul mercato e su quali aspetti di quest’ultimo il Forum punterà i propri riflettori.

dottor Liscia, ci descrive i tratti del mercato e-commerce in italia oggi?Secondo il nostro osservatorio, il mercato continua a crescere intorno al 20%. Si atte-stano ormai oltre i 16 milioni gli acquiren-ti online e cresce la media della spesa pro-capite su e-shop. Di questi online shopper, la maggior parte acquista ancora prevalen-temente da sito web, ma è sempre più si-gnificativa la percentuale di quelli che ac-quistano da mobile, oltre il 15%. Di questa quota, posso ancora aggiungere che almeno il 24% compra tramite app, sia su smartpho-ne sia su tablet. L’e-commerce e l’m-com-merce sono quindi due settori estremamente vivi, segno che per i merchant è arrivato il

momento di accelerare su questo fronte, che si sta guadagnando la fiducia di un sempre più alto numero di clienti. Dai nostri dati, infatti, risulta chiaro che non solo è cresciu-ta di circa il 27% la quota di acquirenti abi-tuali in un anno, ma che è significativamen-te aumentato il numero di quelli nuovi.

in questo scenario, il marketing come può concorrere al successo ulteriore delle attività di e-commerce?Su questo punto potremmo scrivere un sag-gio a sé stante. A parte gli scherzi, il marke-ting è una delle leve fondamentali per la cre-scita di questo settore. Fino a qualche anno fa, si era convinti che fossero solo gli uten-ti più tech a comprare online. Oggi invece il digitale è di tutti e alla portata di ognuno di noi. Questo ha aperto nuove opportunità ad oggi ancora non totalmente sfruttate, con il rischio di una scarsa competitività e di un si-curo insuccesso nel tentativo di soddisfare le esigenze di quello che abbiamo ribattezzato come il “superconsumatore”, fortemente ca-pace di districarsi tra canali e dispositivi du-rante la fase di valutazione dell’acquisto di prodotti. E’ in questo che il saper comunica-re nel modo e nel momento giusto diventa fondamentale. L’obiettivo deve essere quel-lo di riuscire a fornire a questo consuma-tore evoluto informazioni utili nel momen-to in cui sta valutando le proprie alternative per l’acquisto in modo da aiutarlo nella scel-ta. Questo si traduce anche nella capacità di narrare il prodotto, descriverlo in maniera coerente sulle diverse piattaforme di cui di-

roberto liscia, presidente netcomm: «per conquistare il "superconsumatore", saper comunicare nei modi e nei tempi giusti è fondamentale»

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42 enGaGe | n.04-05 | 15 apr 2015

DOssiERspone. Insomma, il marketing deve concor-rere a supportare il consumatore nella scelta in chiave proattiva e calibrando il messag-gio a seconda che si voglia puntare sul se-arch, sui comparatori di prezzi, sui social o anche sulle piattaforme di codici sconto.

come l’evento proverà a condensare in una giornata uno scenario così composito e in continuo mutamento?Nel corso della giornata sono previste 4 con-ferenze plenarie e 48 workshop oltre a una ricca area espositiva che consentiranno a quanti parteciperanno di conoscere i dati più recenti sul mercato grazie al contribu-to dell’Osservatorio B2C Netcomm - Politec-nico di Milano, e le tendenze più rilevanti in un confronto con i principali operato-

ri del settore, italiani e internazionali. Tre poi saranno i filoni che guideranno i suc-cessivi interventi: “Il consumatore digitale nel mercato globalizzato”, “Dalla multica-nalità all’internazionalizzazione” e, infine, “Dal servizio alla persona alla shared eco-nomy”. Punto di forza di questo decimo ap-puntamento sono le tante voci autorevoli che interverranno a raccontare la dinamicità dell’e-commerce. Tra queste, rappresentanti di Accenture, Facebook, Eurisko, Reply, Car-taSi. E ancora Timberland, Rakuten, Decath-lon e Luisaviaroma.com, caso e-commerce di particolare successo e a cui tengo partico-larmente. Chiuderanno infine gli interventi di Uber, Airbnb, BlaBlaCar (TBC) e PizzaBo, a testimonianza di un nuovo grande busi-ness online basato sulla condivisione.

il casol’e-COMMerCe in FUll-OUtsOUrCing di UpCOMMerCe: il CasO MerCHandising plaZaUpCommerce (www.upcommerce.com) è la solu-zione di e-commerce in full-outsourcing multilingua nata dalla joint venture tra BookingShow (tra i prin-cipali leader nell’online ticketing) e BizUp (agenzia specializzata in marketing per e-commerce): store online, logistica, sistemi di pagamento, delivery, mar-keting e customer care multicanale sono gestiti com-pletamente da UpCommerce, restituendo al brand solo il risultato finale: la vendita dei suoi prodotti in tutto il mondo. Uno dei principali casi di succes-so basati su questa soluzione è Merchandising Pla-za (www.merchandisingplaza.com), store nato nel 2009 con l’ambizione di diventare il sito di riferimen-to del merchandising e soddisfare la passione dei ti-fosi, degli appassionati di musica e degli amanti del tempo libero di tutto il mondo. Grazie alla soluzio-ne UpCommerce, oggi Merchandising Plaza raccoglie circa 5.000 brand del mondo dello sport, della musi-ca, dello spettacolo e dei cartoon, con 135.000 pro-dotti a catalogo, 87 magazzini in tutto il mondo inte-grati con lo store online e con i principali corrieri che

recapitano i prodotti in 150 paesi. Lo store è comple-tamente responsive, ossia visualizzabile da qualsiasi device, ed è navigabile in 9 lingue, con un servizio di assistenza effettuato da personale madre lingua atti-vo 24 ore su 24, 7 giorni su 7. La strategia di digital marketing multicanale (online advertising, Seo, Social Media Marketing, Mobile Marketing) ha consentito a Merchandising Plaza di totalizzare circa 25.000 ordi-ni nell’ultimo anno. Non è tutto: da luglio sarà attiva la nuova sezione dedicata ai prodotti personalizzati: gli utenti potranno creare la “propria” linea di merchan-dising attraverso un plug-in ad alto contenuto tecno-logico ma di facile utilizzo, che consentirà loro di per-sonalizzare 300 prodotti neutri con immagini e testi propri o scelti su un database di 6 milioni di oggetti.

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43enGaGe | n.04-05 | 15 apr 2015

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Page 44: Engage - Contemporary marketing & media n.04/05-2015

caSE HiStOryFabi Shoes, brand di calzature di lusso, ha scelto di presidiare il mercato russo con il supporto di Mamadigital. La collabo-razione ha portato nel 2014 a un +88% delle visite da Search e a un +40% di vendite solo in Russia, come spiega Simone Rinzivillo, CTO e Co-founder dell'agency (in foto)

44 enGaGe | n.04-05 | 15 apr 2015

DOssiER

Uno scenario carico di op-portunità da cogliere. E’ così che Simone Rinzivil-

lo, CTO e Co-Founder di Mama-digital, commenta gli ultimi dati relativi al mercato ecommerce, settore che cresce a oltre il 20% e che vede gli acquisti da mobi-le guadagnare sempre più ter-reno. «Il successo e la diffusione costante del mobile commerce – afferma – ci invitano a riflette-re su quanto sia importante riu-scire a intercettare le giuste au-dience che oggi preferiscono effettuare i propri acquisti con lo smartphone. Siti responsive e facilmente fruibili, azioni mirate al coinvolgimento di consuma-tori in target, sono i principali aspetti da tenere in considera-zione per aprire la strada a nuo-ve e diverse strategie di web marketing».

a suo avviso, quali sono gli ingredienti di una strategia di marketing vincente per un ecommerce?Alla base di una strategia di di-gital marketing vincente c’è sempre l’analisi delle audience e del mercato di riferimento, al fine di poter meglio individuare le variabili sulle quali far leva at-traverso una serie di strumenti

MaMadigital

strategie tailor-made che guardano al risultatol’agenzia, il cui approccio si basa sull’integrazione di seo e paid search, è costantemente al lavoro sull’ottimizzazione della presenza del brand online e, nel caso di clienti ecommerce, sulla ricerca di soluzioni customizzate che li aiutino a raggiungere gli obiettivi di vendita

coesistono competenze analiti-che, informatiche, di marketing e comunicazione capaci di de-finire una strategia su misura per ciascun cliente e per i suoi obiettivi. Al riguardo, una case history molto interessante è quella del brand di calzature di lusso Fabi Shoes che negli ulti-mi anni ha scelto di consolidare la sua presenza sul mercato rus-so. A tal fine abbiamo delineato strategie Seo e Paid Search tai-lor-made per poter aumentare la visibilità su Yandex, principa-le Motore di Ricerca russo, e per aumentare le vendite. I risultati del 2014 sono stati sorprenden-

ti: +88% di visi-te da Search En-gine e +40% di vendite solo per il mercato russo. In generale sui mercati italiano e internaziona-le, invece, com-binando le atti-vità Seo e Sem il risultato in ter-mini di vendite

è più che raddoppiato rispet-to all’anno precedente. Il pri-mo trimestre del 2015 conferma questo andamento in continua crescita, un ottimo inizio per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

come avete iniziato il nuovo anno e quali obiettivi vi siete posti per il 2015?L’inizio del 2015 è stato mol-to positivo: la crescita nel pri-mo trimestre e l’inserimento di nuove persone all’interno del team sono gli aspetti da sotto-lineare. Siamo intenzionati ad ampliare il nostro organico con nuove professionalità nel cor-so dell’anno, motivo per cui ci trasferiremo presto in una nuo-va sede che avrà più ampi spa-zi per la condivisione e per il be-nessere generale del team.

tra loro diversi ma fortemen-te integrati. Le attività di Seo e Sem sono gli strumenti con le più elevate capacità di intercet-tare un target altamente profi-lato e ad ogni livello di interesse all’acquisto, a cui si aggiungono campagne di online advertising con cui diventa possibile soddi-sfare sia gli obiettivi di vendita che di visibilità di un brand.

Mamadigital in che modo intercetta e soddisfa tali esigenze? avete una case particolarmente esemplificativa in questo senso?Siamo un’agenzia Sem-centri-ca basata sull’integrazione della Seo e del Paid Search finalizza-ta a raggiungere l’ottimizzazio-ne della presenza del brand on-line andando a toccare tutte le leve del marketing e della co-municazione digitale. Alla base del nostro approccio integrato

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45enGaGe | n.04-05 | 15 apr 2015

Nonostante la forte cre-scita del mercato ecommerce, è opinione

abbastanza comune che per-sistano delle barriere ancora molto radicate e un’inadeguata strategia di presidio di questo canale di vendita da parte delle aziende: «Sono tanti i gap che ancora sussistono. Molto spes-so notiamo ancora scarsa com-petenza a livello digital, oppure rileviamo che mancano ancora dei reparti strutturati in funzio-ne del digitale perché ancora si pensa che le attività messe in piedi offline possano essere re-plicate online». Ad affermarlo è Francesca Pinzone, Country Manager di Public-Ideas Italia, realtà per la quale «l’ecommer-ce rappresenta uno dei settori di punta che ci ha permesso di ampliare il parco dei program-mi e delle attività a portfolio», dichiara la manager.

allora qual è la base per avviare un’attività di ecommerce di successo? E come può il marketing aiutare il settore?Bisogna innanzitutto partire da una buona fruibilità del sito: se un sito non è ottimizzato e re-sponsive per ogni tipo di piat-taforma e il funnel di conver-sione o la customer experience vengono disattesi, difficilmen-te si potrà mettere in piedi una strategia a supporto. Se invece l’ecommerce possiede tali requi-siti, uniti ad un catalogo prodot-ti numericamente interessante e dati di traffico di una certa ri-levanza, allora il ventaglio della

pUbliC-ideas italia

concretezza che fa performanceper la realtà l’ecommerce rappresenta uno dei settori di punta. grazie anche ai lavori svolti in questo segmento di mercato e alla capacità di integrare i big data nelle proprie strategie, l’intero gruppo ha registrato una crescita del 15% nel 2014

Oltre a quanto detto, come descriverebbe il di public-ideas di intercettare questa domanda? Studiando le peculiarità di ogni singolo merchant in pri-mis e poi attivando tutte le leve propedeutiche per rag-giungere obiettivi di sales, di acquisition e di branding. Se-guiamo poi attentamente le evoluzioni del mercato digi-tale entro il quale i big data sono diventati uno strumen-to di misurazione quasi im-prescindibile per gli operatori. Quindi abbiamo nuovamente fatto leva sul nostro robusto reparto di R&D introducendo il Data-Driven Performance Marketing, grazie al quale riu-sciamo a identificare un Com-mon User ID, cioè un codice che identifica in modo univo-co un utente e che ci permet-te di seguirlo, nel pieno rispet-to dell’anonimato, calibrando specifiche attività di marke-ting crossdevice.

come avete iniziato il nuovo anno e quali obiettivi vi siete posti per il 2015?Abbiamo iniziato l’anno ce-lebrando gli ottimi risultati di chiusura del 2014 per tutto il gruppo: 34 milioni di euro di fatturato, in crescita del 15% rispetto al 2013, e un incre-mento dei programmi di per-formance marketing del 13% sul 2013 (1.200 programmi nel 2014). Anche il network dei publisher ha registrato risulta-ti in aumento (+13%) e l’EBIT-DA è salito al 20% del margine lordo. Il 2015 è il decimo anno di attività e siamo fiduciosi di poter mantenere questo trend positivo.

MaNagEMENtAi vertici di Public-Ideas Italia troviamo la Country Manager Fran-cesca Pinzone (in foto), con la quale fac-ciamo il punto sull'offerta che la reltà mette a disposizione degli attori dell'ecommerce

attività a pieno supporto delle vendite che possiamo proporre è molto ampio: dal presidio dei Comparatori di prezzo, ai siti di codici sconto, dai Cashback fino al Retargeting che è un ca-nale estremamente importan-te da presidiare per gli operatori di ecommerce, e non solo. Sarà poi importante sensibilizzare il cliente sui differenti valori di re-munerazione, sull’importanza dell’attivazione di molteplici leve promozionali, ognuna delle qua-li con proprie specificità: i Com-paratori lavoreranno prettamen-te a cpc, mentre per un buon presidio dei siti di Codici Scon-to sarà importante avere vou-cher dedicati, oltre a strumenti promozionali aggiornati anche in virtù degli eventi stagionali, la possibilità di combinare obiet-tivi di DB building con obiettivi di vendita al fine di poter inclu-dere gli Emailers, differenti tipo-logie di tracking per il presidio del Retargeting e così via. Sen-za trascurare attività di branding a supporto che possiamo offrire e che si rivelano vincenti all’in-terno della strategia di marke-ting globale.

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DOssiER

L'ecommerce in Italia ha chiuso il 2014 con un tasso di crescita inco-

raggiante, ma ancora viziato da problemi e gap. L’insieme de-nota ancora qualche indecisio-ne, anche se su molti fronti il no-stro Paese sta facendo decisivi passi avanti. Un giudizio con-diviso da Alessandro Scartez-zini, Ceo di Webperformance, l’agenzia specializzata in servi-zi di web marketing per miglio-rare la redditività dei siti inter-net dei propri clienti. Secondo il manager infatti: «Lo scenario italiano sconta ancora il proble-ma congiunturale di una ripresa economica che stenta a decol-lare e di alcuni problemi strut-turali, legati alla logistica - i co-sti italiani di spedizione sono tra i più cari in Europa - e ai si-stemi di pagamento -siamo tra gli ultimi in Europa per utilizzo di strumenti elettronici di paga-mento -. Nonostante questo, o forse proprio per queste ragio-ni, l’Italia rimane il Paese con il più alto potenziale di cresci-ta, dove si intravedono già dei segnali importanti di cambia-mento. Per esempio, dal no-stro piccolo osservatorio sulle performance realizzate dai no-stri clienti, vediamo che i tassi di conversione stanno inesora-bilmente salendo, allineandosi a quelli che riscontriamo in al-tri paesi europei».

webperFOrManCe

il marketing con la conversion nel mirinoCon un approccio che mixa consulenza, soluzioni di comunicazione tagliate sulle caratteristiche del brand/prodotto e approccio analitico, l’agenzia guidata da alessandro scartezzini punta a chiudere il 2015 con una crescita pari almeno al 20 per cento

webperformance in che modo intercetta e soddisfa tali esigenze?Il nostro approccio con i clien-ti ecommerce è inizialmente improntato a verificare la loro strategia di marketing, con parti-colare attenzione a quanto detto sopra, ossia alla necessità di in-dividuare e quindi di comunicare adeguatamente la reason why di un acquisto. Ci occupiamo inol-tre di analizzare se ci siano degli evidenti ostacoli alla conclusio-ne delle transazioni online, ve-rificando processo di acquisto, sistemi di pagamento, comunica-zioni transazionali, e così via. Ter-minata questa fase, proponiamo una pianificazione concordan-do con il cliente obiettivi di vo-lumi di vendita e un costo massi-mo di acquisizione cliente. Sono molti gli ecommerce che ci han-no scelto, specialmente nel set-tore food e beni di largo di con-sumo, anche se le collaborazioni più interessanti le stiamo aven-do recentemente con degli im-portanti operatori che gestisco-no ecommerce in outsourcing a livello nazionale ed internazio-nale per molteplici clienti. Que-sto ci consente di applicare la nostra strategia su molti clien-ti contemporaneamente, garan-tendo inoltre un grande saving di costi specialmente nelle attivi-tà di consulenza Seo.

come avete iniziato il nuovo anno e quali obiettivi vi siete posti per il 2015?Per il 2015 abbiamo stimato una crescita di oltre il 20% sull’anno scorso e siamo particolarmen-te soddisfatti del trimestre ap-pena concluso, che ha registrato dei risultati nettamente supe-riori agli obiettivi fissati. Inoltre, il 2015 sarà per noi un anno im-portante per il lancio di nuovi servizi di lead nurturing e per il potenziamento della nostra of-ferta Seo per i mercati esteri.

La viSiONAlessandro Scartezzini, Ceo di Webperfor-mance (in foto), ci spiega che l'ingrediente più importante di una strategia di marketing di successo è re-stare focalizzati sulla comuni-cazione del prodotto e del valore fornito dalla propria piattaforma

Quali sono gli ingredienti di una strategia di marketing vincente per un ecommerce?L’ingrediente più importante di una strategia di marketing ri-mane la comunicazione del pro-dotto e del valore aggiunto che viene fornito dal proprio ecom-merce. Troppo spesso ci si con-centra sulle tattiche di comu-nicazione senza individuare correttamente la cosiddetta “re-ason why”, ossia perché un con-sumatore dovrebbe completare un acquisto sul proprio sito. Ol-tre a questo, è fondamentale se-condo noi il corretto monitorag-gio dei costi e delle conversioni attribuite alle varie campagne. Solo con un approccio analiti-co, infatti, è possibile affinare la strategia di marketing, in modo da definire nel tempo un mix di strumenti di comunicazione che soddisfi sia gli obiettivi di vendi-ta, sia i limiti di budget della co-municazione.

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Hai centrato il risultato.Hai trovato un’idea che è piaciutaanche ai tuoi concorrenti.Il cliente è pazzo di gioia.

Prova a cambiare punto di vista.

Ideas love numbers. awards.dmaitalia.it

Non pensi di meritareun premio?Noi sì. Perché per noi il lavoropiù bello è quello che funziona.

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contemporary trend

seCOndO la sUrvey “digital landsCape and tHe iMpaCt OF tv everywHere” COndOtta da nielsen, in FebbraiO i pOst relativi a sHOw tv sOnO stati 6,4 MiliOni, evidenZa CHe Mette in disCUssiOne la ClassiCa FrUiZiOne del MeZZO. seMpre più diFFUsO, inOltre, l’UsO delle “estensiOni strUttUrali” del piCCOlO sCHerMO: i seCOnd sCreendi caterina varPi

tELEvisiONE sì, Ma sOCiaL

Gli italiani e lo scher-mo? Ancora una re-lazione tv centrica,

ma con un’insidia mobile. Nel nostro Paese, infatti, la televi-sione è ancora il device più uti-lizzato per la fruizione di vi-deo: l’84% degli italiani la usa per vedere film (contro l’81% media UE); l’81% per seguire notiziari (vs media UE 80%); il 77% per la vi-sione di documentari (vs 79% media UE). Ma il 10% usa il ta-blet per i notiziari. I dati emergono dalla survey Di-gital Landscape and The Impact of TV Everywhe-re condotta da Nielsen su un campione di 30.000 individui in 60 Paesi. Dalla ricerca emer-

ge anche che il piccolo scher-mo, allo stesso tempo, diventa sempre più social: a febbra-io i post relativi a programmi sono stati 6,4 milioni generan-do 433 milioni di impression (numero di volte che una pa-gina web viene visualizzata). Il 72% degli italiani dichiara di volere essere connesso sem-pre e ovunque (vs 66% me-dia UE). Inoltre, il 66% sotto-linea che lo schermo televisivo

deve essere grande, rispet-

to al 55% della media europea. «Dai dati della nostra survey – ha dichiarato l’amministra-tore delegato di Nielsen Italia, Giovanni Fantasia – emerge che i “second screen” (pc, ta-blet, smartphone) stanno di-ventando un’estensione strut-turale del mezzo televisivo, al punto che i produttori di con-

tenuti sono chiamati ad affrontare la sfi-da di fornire vere e proprie esperienze

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PartnershiP i toP show Di sky Più social con twitter amPlify. tanti i Plus Per Gli aDVertiserTwitter Amplify è arrivato ufficialmente anche in Italia. Il programma lancia-to dal social network dei cinguettii nel 2013 dà la possibilità ai broadcaster di pubblicare video dei momenti top della loro programmazione in real-ti-me accompagnati da spot pubblicitari (“amplificando” in tal modo la pro-pria audience). Lo sbarco della soluzione sul nostro mercato è stato reso possibile da un accordo tra Twitter e Sky Pubblicità. La partnership, la prima in Italia riguardante Twitter Amplify, mette a disposizione dei brand spon-sor la possibilità di inserire pre-roll pubblicitari (dai 3 ai 10 secondi) prima di

brevi video di alcuni dei “top show” del mondo Sky, che verranno promossi su Twitter in con-

comitanza con la messa in onda del programma. Lo sponsor potrà quindi da un

lato usufruire del targeting mirato di Twitter, raggiun-gendo così un pubblico in li-nea con le proprie esigenze e amplificando il proprio mes-saggio, e dall’altro aumenta-re il livello di coinvolgimento con il pubblico grazie ai con-tenuti esclusivi Sky. a.l.r.

di entertainment fruibili attra-verso diversi strumenti media-tici. Ne derivano nuove oppor-tunità per l’intero comparto della comunicazione. I social media, in particolare, posso-no incrementare la conoscen-za dei programmi e allo stesso tempo massimizzare l’audience raggiungibile da più schermi. Il quadro che ci si prospetta ri-chiede di offrire non più sem-plici prodotti televisivi ma veri e propri percorsi esperienzia-li, in grado di cogliere l’utente nelle più diverse situazioni. Ciò impone una conoscenza sem-pre più approfondita dei com-portamenti del consumatore». In merito all’uso social del-la tv, il 39% degli intervistati dichiara di tenersi aggiornato sui programmi per poter par-tecipare al dibattito su Twit-ter e Facebook, mentre il 29% conferma di guardare più vo-lentieri un programma se ha una “sponda di condivisione” in rete. Allo stesso tempo risul-ta che il 26% proprio mentre guarda la tv si mette in contat-to con altre persone via web e il 47% naviga in internet. Ciò è anche determinato dal fat-to che sempre più spesso le re-lazioni “faccia a faccia” sono sostituite con scambi virtuali: trend riconosciuto dal 62% de-gli italiani, e se solo l’8% già cerca l’anima gemella sul web, il 26% è interessato a farlo nel futuro. Il 66% del campione (vs media UE del 58%) preferisce i programmi in diretta, anche se

la visione differita è molto gra-dita dal 55%, poiché dà la pos-sibilità di accedere alle puntate perse dei programmi preferi-ti, anche guardando più episo-di in uno stesso giorno. Per ciò che concerne i video di breve durata (inferiori a 10 minuti), si legge nella survey Nielsen, il pc si posiziona al primo po-sto (62% degli intervistati), lo smartphone al secondo (27%) seguito dal tablet (24%). Per quanto riguarda le abitudi-ni della popolazione nell’utiliz-zo del mezzo televisivo, emerge che il 49% guarda la televisio-ne durante i momenti di re-lax in famiglia, il 52% mentre mangia, il 67% quando è solo a casa e il 54% per passare il tempo. E’ da sottolineare che in questi ultimi due momenti gli italiani usano contemporane-amente tv e pc in ragione, ri-spettivamente, del 50% e 44%, e tv e tablet (16% e 18%). Spostando poi l’attenzione sui

device di comunicazione (pc, tablet e smartphone) nel loro complesso, risulta che vengo-no usati principalmente per i seguenti scopi: ricerca di infor-mazioni (67%), lettura di noti-zie (67%), rapporti con fami-gliari e amici (63%). Contestualmente alle preva-lenti modalità di utilizzo di pc, tablet, smartphone, l’inda-gine Nielsen prende anche in considerazione quelli che pos-sono essere gli scenari futu-ri che vedranno al centro l’uso dei device elettronici. Emergo-no tre probabili aree di svilup-po: il 49% degli italiani si di-chiara interessato a utilizzarli come strumenti per acquista-re beni alimentari (il 14% ne fa già uso), il 50% alla condivi-sione di informazioni mediche (il 17% già ora utilizza i devi-ce per questo), il 32% vorrebbe fare operazioni bancarie (50% dato attuale) e il 43% pagare le bollette (36% dato attuale).

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TOp TWITTER Dal nuovo fenomeno Periscope ai cinguet-tii con commento, Twitter è sulla cresta dell'onda. Ogni giorno una novità per il “numero due” tra i social network, che anche grazie a una serie di investimenti azzeccati comincia a raccogliere grosse soddisfazio-ni anche sotto il profilo della raccolta pubblicitaria. Particolarmente significativo è il sorpasso su Yahoo! nel mercato USA dell'adv sui nuovi device, che pone il social come il terzo player d’America per la pubbli-

cità su mobile. Stando ad alcune voci di corridoio, Google sarebbe disposta a

mettere sul piatto una cinquantina di miliardi di dollari per appropriarsene. Staremo a vedere.

STOp fRIENDfEED Confermando l’annuncio dato circa un mese fa, il 9 aprile Facebook ha definitivamente “spento”

Friendfeed, il “social network dei social network” lanciato con grande successo nel 2007 da

Paul Buchheit – già inventore di Gmail e sviluppatore di Google AdSense – e acquistato nel 2009 da Zuckerberg per la cifra, a suo tempo ritenuta più che note-vole, di 50 milioni di dollari. Da allora, molte delle caratteri-stiche che rendevano FriendFeed unico nel suo genere sono state assorbite da Facebook stessa. O forse sarebbe meglio dire “fagocitate”, visto l’ingloriosa – e relativamen-te silenziosa – fine di questo social che fu rivoluzionario.

radar

A CACCIA DI MACChIE I DALMATA DI ROChE-pOSAy DIVENTANO VIRALI

 Il marchio di skincare La Roche-Posay ha lancia-to una campagna globale con l’intento di sensibi-lizzare il pubblico sull’importanza della prevenzio-ne del cancro alle pelle. L’idea è quella di invitare le persone a diventare i custodi della salute della cute dei propri cari, diventandone “skin checker”, ossia imparando a notare eventuali “macchie” so-spette sul loro corpo. Proprio come fanno i dal-mata – che di macchie superficiali certamente se ne intendono – nello spot. Viralissimo in Australia, Francia, Regno Unito e Stati Uniti, principali Paesi coinvolti nella campagna, il filmato invita lo spet-tatore a visitare la Skin Checker Platform, ospitata sul siti locali del marchio, in cui si trovano metodo, test e informazioni sul "check programme" ideato da La Roche-Posay.

STuART WEITzMAN TRA VIDEO E IMMAGINE CON LA TECNICA DEL “CINEMAGRAph”

 Dopo aver sponsorizzato la cover di Marie Clai-re con un annuncio di native advertising, il mar-chio di scarpe Stuart Weitzman continua a far par-lare di sé con campagne dal linguaggio innovativo. L’ultima trovata pubblicitaria è pensata apposita-mente per Instagram e consiste in quattro “cine-magraph” appositamente creati da Jamie Beck e KevinBurg di Ann Street Studio. Si tratta di un for-mato che avvicina la fotografia al video: le imma-gini vengono animate in piccola parte, per farle apparire quasi come filmati e attirare irresistibil-mente l’attenzione degli utenti. La prossima tap-pa? Facebook, piattaforma su cui Stuart Weitzman ha in programma di aumentare l’investimento del 300% quest’anno. Chissà stavolta cosa si invente-rà l’eclettico designer americano.

save tHe date

3-5 GIuGNO, ROMAWORld COMMUNICATION FORUMIl 3, 4 e 5 giugno Cinecittà ospita il World Communication Forum, orga-nizzato da Comunicazione Italiana: tre giorni per tre appuntamenti diversi uniti da un unico filo conduttore, "torniamo a immaginare". Al centro del dibattito il ruolo strategico che la comunicazione ha nelle sue diverse declinazioni. www.worlDComForum.Com

10-12 MAGGIO, ROMAFeSTIvAl OF MedIA GlOBAlDopo il successo dell’edizione 2014, il Festival of Media Global torna in Italia, a Roma, dal 10 al 12 maggio, per una tre giorni di networking e incontri su trend e pratiche dell’industria dei media. www.FestIValoFmeDIa.Com/global

20-21 MAGGIO, SAN fRANCISCO Ad:TeCH SAN FRANCISCO 2015 Aziende, società tecnologiche e media company si riuniscono a San Francisco per parlare delle ultime frontiere del marketing digitale, tra keynote speaker, workshop ed espositori dedicati alle tante sfaccettature dell’advertising “tecnologico”. www.aD-teCh.Com/sF

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