block notes cna modena

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Banche e imprese, CNA al lavoro per tutelare la reputazione delle aziende Fisco: le prime indicazioni sui provvedimenti relativi al nuovo piano antimafia ed il piano controlli antievasione dell’Agenzia delle Entrate. Nuove disposizioni in vigore per ciò che riguarda gli elenchi Intrastat Commercio: gli obblighi conseguenti all’entrata in vigore del nuovo codice della strada e le novità della normativa “Bolkestain” Legislazioni del lavoro: novità nel tesserino di conoscimento nei cantieri Costruzioni: le modiche relative agli sgravi fiscali per ristrutturazioni Agenti di commercio: ancora sulle disposizioni anti-alcol Convenzioni: CNA e lo Studio Modiano per la difesa della proprietà industriale Credito: tutti i “numeri” degli accordi con gli istituti di credito N el corso del 2010, il Comitato per la supervisione bancaria aggiornerà le disposizioni emanate in prece- denza, un’evoluzione già nota come Basilea 3. Così come le precedenti “versioni”, anche questa volta si tratta di norme tese a migliorare la gestione del credito erogato dal- le banche, ed anche in questa occasione si tratta di un’analisi unilaterale che preoccupa le imprese, proprio alla luce delle esperienze precedenti. Infatti, se l’intento di Basilea 2 era, in sint esi, quello di migliorare la relazione tra banca e impresa attraverso un rapporto di fiducia e scambio di informazioni reciproche, volte a valutare non solo il passato dell’impre- sa, ma anche le sue potenzialità di crescita, in realtà non è anda- ta così. Almeno per quan- to riguarda le piccole e medie imprese del nostro Paese, questi regolamenti sono diventati causa di ri- gidità nell’erogazione del credito. <D’altronde - commenta Lauro Venturi, responsabile della Divisione Politiche Finanziarie della CNA di Modena - non poteva che esser così: un si- stema pensato a livello internazionale non poteva cogliere le peculiarità delle migliaia di aziende artigiane e piccole imprese, storica- mente sottocapitalizzate e fino a ieri valutate dalla banca in un teorico bilancio consolida- to tra i numeri dell’impresa e quelli della fa- miglia che la detiene>. Oggi però il denaro è concesso o meno dalle banche, con maggiore o minore rigidità e a un costo più o meno elevato, in base alla classe di rating dell’azienda. Per un’impresa, il punto diventa allora sapere con certezza in quale ra- ting la banca l’ha inserita e, di conseguenza, quali azioni mettere in atto per migliorarlo. Proprio per questo CNA Modena ha dato via al servizio di controllo degli estratti conto che coinvolge migliaia di aziende interessate a verificare la correttezza delle spese bancarie sostenute e la classe di rating. <Ma, talvolta - continua Venturi - questo non è sufficiente: per determinare il singolo rating aziendale, infatti, la maggior parte dei parametri fa riferimento al cosiddetto “an- damentale”, che sintetizza la relazione tra la banca e l’im- presa. In questo ambito, un ruolo fondamentale è svol- to anche dalle informa- zioni esterne, relative alla storia creditizia dell’im- All’interno... Anno XXXIII - N° 98 del 24/09/2010 Quotidiano - Poste Italiane s.p.a. - Sped.abb.post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 comma 1, DCB Po - Dir. resp.: Cristina Di Gleria - Reg. Trib. BO n° 4686 del 23/11/78 - Dir. e Amm.: Soc. Editoriale Artigianato e Piccola Impresa dell’Emilia R. - Via Rimini 7 - 40128 Bologna - Tel. 051/2133100 - Copia: 1,50 - Modena - Via Malavolti, 22 - Tel. 059/418111 - Stampa: N.G.F. Segue a pag. 2 Block Notes M o d e n a

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In Primo Piano: Banche e imprese, CNA al lavoro per tutelare la reputazione delle aziende

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Page 1: Block Notes CNA Modena

Banche e imprese, Cna al lavoro per tutelare

la reputazione delle aziende Fisco: le prime indicazioni sui provvedimenti relativi al nuovo piano antimafia ed il piano controlli antievasione dell’Agenzia delle Entrate. Nuove disposizioni in vigore per ciò che riguarda gli elenchi Intrastat

Commercio: gli obblighi conseguenti all’entrata in vigore del nuovo codice della strada e le novità della normativa “Bolkestain”

Legislazioni del lavoro: novità nel tesserino di conoscimento nei cantieri

Costruzioni: le modiche relative agli sgravi fiscali per ristrutturazioni

Agenti di commercio: ancora sulle disposizioni anti-alcol

Convenzioni: CNA e lo Studio Modiano per la difesa della proprietà industriale

Credito: tutti i “numeri” degli accordi con gli istituti di credito

Nel corso del 2010, il Comitato per la supervisione bancaria aggiornerà le disposizioni emanate in prece-denza, un’evoluzione già nota come

Basilea 3. Così come le precedenti “versioni”, anche questa volta si tratta di norme tese a migliorare la gestione del credito erogato dal-le banche, ed anche in questa occasione si tratta di un’analisi unilaterale che preoccupa le imprese, proprio alla luce delle esperienze precedenti.Infatti, se l’intento di Basilea 2 era, in sint esi, quello di migliorare la relazione tra banca e impresa attraverso un rapporto di fiducia e scambio di informazioni reciproche, volte a

valutare non solo il passato dell’impre-sa, ma anche le sue potenzialità di

crescita, in realtà non è anda-ta così. Almeno per quan-

to riguarda le piccole e medie imprese

del nostro Pae s e ,

questi regolamenti sono diventati causa di ri-gidità nell’erogazione del credito. <D’altronde - commenta Lauro Venturi, responsabile della Divisione Politiche Finanziarie della CNA di Modena - non poteva che esser così: un si-stema pensato a livello internazionale non poteva cogliere le peculiarità delle migliaia di aziende artigiane e piccole imprese, storica-mente sottocapitalizzate e fino a ieri valutate dalla banca in un teorico bilancio consolida-to tra i numeri dell’impresa e quelli della fa-miglia che la detiene>.Oggi però il denaro è concesso o meno dalle banche, con maggiore o minore rigidità e a un costo più o meno elevato, in base alla classe di rating dell’azienda. Per un’impresa, il punto diventa allora sapere con certezza in quale ra-ting la banca l’ha inserita e, di conseguenza, quali azioni mettere in atto per migliorarlo. Proprio per questo CNA Modena ha dato via al servizio di controllo degli estratti conto che coinvolge migliaia di aziende interessate a verificare la correttezza delle spese bancarie sostenute e la classe di rating.<Ma, talvolta - continua Venturi - questo

non è sufficiente: per determinare il singolo rating aziendale, infatti, la

maggior parte dei parametri fa riferimento al cosiddetto “an-damentale”, che sintetizza la relazione tra la banca e l’im-presa. In questo ambito, un ruolo fondamentale è svol-to anche dalle informa-zioni esterne, relative alla storia creditizia dell’im-

all’interno...

Anno XXXIII - N° 98 del 24/09/2010Quotidiano - Poste Italiane s.p.a. - Sped.abb.post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 comma 1, DCB Po - Dir. resp.: Cristina Di Gleria - Reg. Trib. BO n° 4686 del 23/11/78 - Dir. e Amm.: Soc. Editoriale Artigianato e Piccola Impresa dell’Emilia R. - Via Rimini 7 - 40128 Bologna - Tel. 051/2133100 - Copia: 1,50 - Modena - Via Malavolti, 22 - Tel. 059/418111 - Stampa: N.G.F.

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Block Notes

Mod

ena

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presa e dei suoi soci. Per raccogliere queste informazioni le banche si avval-gono di società commerciali private che gestiscono appositi archivi informatici per fornire a banche e finanziarie uno specifico servizio, il credit scoring, fi-nalizzato a valutare l’affidabilità del potenziale cliente. Ecco allora che in-formazioni negative a carico dell’impre-sa - per esempio, ritardati pagamenti di rate, anche relativi a prestiti estinti da tempo - inficiano la sua qualità di buon pagatore compromettendone il rating>. E’ perciò facile intuire come sia di fon-damentale importanza sapere cosa è scritto della nostra azienda e dei suoi singoli componenti in quegli archivi e verificare la legittimità di quelle infor-mazioni per chiederne, se del caso, l’im-mediata cancellazione. <Capita di frequente - rileva Ventu-ri - che alcune di queste società com-merciali, con comportamenti ben poco inappuntabili, detengano informazioni obsolete od addirittura illegittime e, quindi, ingiustamente pregiudizievoli di diritti fondamentali, come la reputa-zione commerciale. Citiamo il caso, in questi tempi assolutamente frequente, in cui l’azienda X paga in ritardo una

rata del mutuo o del leasing. Prima di segnalare il fatto alla Centrale Rischi e consentire la diffusione del dato, la banca dovrebbe secondo correttezza e diligenza valutare l’entità del fatto (escludendo quelli irrilevanti o di scarso rilievo). Ad esempio, invitare il cliente a regolarizzare i pagamenti arretrati, spiegargli le conseguenze che quel ritar-do comporta e via dicendo. Invece qua-si mai la banca segue questa procedura per questioni di costi (tempo dell’impie-gata, raccomandata…) ed anche perché (a pensare male si fa peccato, ma ci si azzecca!) avreb-be meno segna-lazioni da ven-dere alle società private>.Anche rispetto a quest’ultima problemat ica, CNA Modena, ad integrazione dell’attività di controllo e ve-rifica dei conti correnti (a livel-lo base fornita gratuitamente ai

propri associati), ha attivato uno speci-fico servizio per supportare le imprese a redigere istanza formale alle diver-se società e conoscere così che tipo di informazioni sono conservate nei loro archivi. Seguirà la valutazione della legittimità e, in caso contrario, l’atti-vazione delle necessarie procedure per chiedere la cancellazione dei dati er-ronei e illegittimi ed, eventualmente, anche il risarcimento dei danni tutti, morali e patrimoniali, eventualmente subiti dall’impresa illegittimamente se-gnalata.

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FiscoFisco

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Prevenzione e contrasto dell’evasione,indirizzi operativiL’Agenzia delle entrate ha definito le linee operative per la prevenzione ed il contrasto dell’evasione per il 2010, ispirate la consolida-mento dei risultati ottenuti nel 2009 e all’ulteriore miglioramento dell’attività sia nel recupero che nella prevenzione dell’evasione.

In questa definizione rientrano i soggetti con ricavi o com-pensi superiori a 25 milioni di euro, il cui controllo, in via generale, è demandato alle Direzioni Provinciali. Per queste imprese l’Agenzia delle entrate ha riscontrato l’esistenza di un diffuso “sottodimensionamento” delle basi imponibili. Gli indirizzi operativi per l’anno 2010 prevedono dunque una particolare intensificazione delle attività di controllo, sia in termini quantitativi (numero di accertamenti), sia in termini qualitativi (maggiori importi).Per questi soggetti si effettuerà un’accurata mappatura te-nendo conto dei criteri di pericolosità tra i quali si segna-lano:· rapporti con soggetti non residenti;· operazioni infragruppo;· crediti IVA utilizzati in compensazione ovvero riportati al

periodo d’imposta successivo;· presenza di ingenti oneri finanziari;· presenza di oneri straordinari o costi per servizi partico-

larmente elevati;· anomale variazioni ed oscillazioni di fatturato nel breve e

medio periodo.

Soggetti con ricavi o compensi non inferiori a cento milioni di euro il cui controllo è demandato alle Direzioni Regionali, il piano delle attività del 2010 è articolato su tre direttrici principali:· potenziamento del “tutoraggio” da indirizzare alle imprese che nel 2008 hanno ricavi non inferiori a duecento milioni di euro. Il tutoraggio comprende il monitoraggio dei compor-tamenti di queste imprese nonché l’analisi del rischio rappre-sentata dagli stessi in funzione del tipo di attività e dal modo in cui è svolta. In pratica nei confronti dei soggetti cui risulta attribuito un livello di rischio maggiore, il controllo sarà svi-luppato mediante l’utilizzo di strumenti più penetranti rispet-to a quelli impiegati nei confronti dei soggetti cui è attribuito un livello di rischio minore;• attività istruttorieesterne presso i soggetti filtrate dalla

predisposizione di un criterio selettivo significativo per questi soggetti (ad esempio, sulla base dell’utilizzazione di strumenti finanziari complessi, dall’effettuazione di ope-razioni di riorganizzazione aziendale transnazionale, pre-senza di significative variazioni o anomalie nei risultati dell’esercizio, ecc.);

• nell’attività di accertamento deve essere data priorità alle posizioni già a disposizione degli uffici quali soggetti potenzialmente accertabili e nello specifico a quelle che sono in scadenza per l’accertamento (31/12/2010), a quelle segnalate per la deducibilità dei costi per operazioni con soggetti residenti in Paesi “black list”, a quelle segnalate per imponibili non dichiarati di ammontare superiore a 50 milioni di euro e a quelle che presentano rischi con-nessi alla tutela del credito erariale (es. rimborsi, polizze fideiussorie, ecc.).

Rispetto ai “grandi contribuenti”

Le imprese di medie dimensioni

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A questa l’attività di verifica e controllo viene attribuita una rilevanzastrategica, tanto che nei confronti di questi sog-getti verrà redatto un autonomo “budget di produzione” per gli uffici che dovranno così dare “sistematicità e costanza” alla vigilanza del settore. Per quanto riguarda le onlus, l’A-genzia raccomanda la verifica dell’eventuale abuso dei regi-mi agevolativi in quanto a volte vi sono soggetti che eserci-tano vere e proprie attività lucrative di natura commerciale.

FiscoFisco

Si tratta di una platea molto ampia che richiede un puntuale coordinamento. Le strategie di controllo le strategie saranno attuate attraverso:· un piano di controlli “formali” delle dichiarazioni dei

redditi;· un piano di accertamentiparziali(cd.“automatizzati”);· un piano straordinario di controlli finalizzati alla determi-

nazionesinteticadelreddito delle persone fisiche.Con specifico riferimento a quest’ultimo punto (cd.reddi-tometro), dal piano straordinario (che ha l’obiettivo di ben 25.000 accertamenti) è atteso un sensibile miglioramento dei risultati qualitativi rispetto a quelli del 2009.

Giuliano TincaniUffio Provinciale Fisco e Tributi

2

Si tratta dei soggetti ai quali sono normalmente applicabi-li gli studi di settore. Rispetto a queste ultime l’Agenzia ha ribadito le indicazioni già fornite in precedenza, ma ha an-che diramato “note interne” con liste/elenchidiausiliogià formati sulla base di elementi rappresentativi di rischiosità fiscale. Ad esempio:· società non operative che hanno presentato istanza di in-

terpello;· soggetti che pur avendo effettuato operazioni rilevanti ai

fini IVA non risultano aver presentato la relativa dichia-razione;

· soggetti che hanno prestato servizi nel settore edile che presentano delle anomalie nei dichiarativi;

· ecc.Con specifico riferimento ai contribuenti cui si applicano gli studidisettore e che risultano “noncongrui”, sono confer-mate le metodologie di controllo, selezione ed accertamento applicate nel 2009. Una quota specifica (5%) degli accerta-menti di cui sopra sarà destinata ai contribuenti che non hanno presentato il modello degli studi indicando o meno l’esistenza di causediesclusioneoinapplicabilità.Allo stesso modo sarà oggetto di una quota di controlli i sog-getti che non applicano legittimamente gli studi di settore. Tra questi, gli esercenti attività rientranti in codici Ateco per i quali gli studi non sono stati approvati e, soprattutto, i sog-getti cd. “contribuentiminimi”.Le posizioni dei contribuenti risultati “congrui” è oggetto di una apposita “campagna di sensibilizzazione” finalizzata anche ad individuare le situazioni in cui i dati sono stati “manipola-ti” al fine di ottenere artificiosamente la congruità. L’indivi-duazione di tali posizioni, ritenute ad “alta pericolosità” fiscale, saranno oggetto di controllo anche mediante gli “ordinari controlli da indirizzare nei confronti dei contribuenti che pre-sentano un trend pluriennale dei redditi dichiarati implausibile e/o denotano un tenore di vita superiore a quello apparentemente connesso al reddito complessivo dichiarato”.Specifici controlli saranno inoltre dedicati alle posizioni dei contribuenti destinatari nel 2009 delle “comunicazioni dianomalie”degli indicatorieconomici per il triennio 2005-2007 e che risultano nel 2008 avere ancora tali anomalie.Una quota consistente di controlli, comunque superiore a quella del 2009, sarà destinata al comparto degli esercentiartieprofessioni per i quali, di norma, saranno evitate at-tività istruttorie esterne, ma privilegiate le cd. “indaginifi-nanziarie”.In queste attività viene raccomandato il perseguimento del-le sinergieoperative ed il coordinamento con i reparti della GuardiadiFinanzia e con altri enti (Inps, Inail, Siae).

Le imprese di minori dimensioni e i lavoratori autonomi

Gli enti non commerciali e le onlus

Le persone fisiche

Elenchi intrastat:Necessaria la consegna tempestiva dei documenti di acquisto presso soggetti non residenti

Nelle ultime settimane la normativa sui modelli Intrastat ha subito notevoli modificazioni, soprattutto per ciò che ri-guarda la registrazione dei documenti relativi agli acquisti di beni e servizi presso soggetti non residenti.Si tratta di modifiche che comprendono tutte le transazio-ni, indipendentemente dalle cifre e dal canale di acquisto (internet o altri).La normativa, infatti, prevede tempi molto ristretti per gli adempimenti, tempi che, per essere rispettati, richiedono la pronta disponibilità dei documenti.Invitiamo, quindi, le imprese a consegnarci tempestiva-mente i documenti relativi agli acquisti effettuati da sog-getti non residenti.

CNA ModenaUfficio Provinciale Fiscale e Tributi

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FiscoFisco

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Tracciabilità dei flussi finanziari Pagamenti ai dipendenti, consulenti e fornitori di beni e servizi costituenti spese generali coinvolti negli appalti pubblici

L’art. 4 della legge 136/2010, prescrive che sia indicato sulla bolla di consegna del materiale utilizzato nei cantieri, anche il numero di targa e il nome del proprietario dell’automezzo con il quale è stato effettuato il trasporto. In caso di contratto di locazione finanziaria, debba essere indicato il nome della ditta utilizzatrice. La disposizione si applica con riferimento ad ogni tipo di cantiere, relativo ad opere in appalto, sia pubblico che privato, oppure relativo a realizzazioni proprie dell’impresa. L’indicazione può essere eseguita anche mediante l’apposizione di un apposito timbro indifferentemente nel corpo della bolla o nell’eventuale spazio riservato alle annotazioni.

A cura dell’Ufficio Fiscale Provinciale Stefano Borghi

Note:Il Consiglio dei Ministri sta vagliando, in questi giorni, le determinazioni disposte dall’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici: a breve dovrebbero insomma essere pubblicate tutte le risposte alle am-biguità interpretative della nuova Legge 13/8/2010 n. 136. In particolare, rimane da chiarire se i contratti di consulenza siano esclusi o meno dalle norme sugli obblighi di tracciabilità: al momento pare di no, pertanto anche i consulenti coinvolti in contratti con finanziamento pubblico dovrebbero essere tenuti a rispettare le norme sopra elencate. Inoltre il Consiglio dei Ministri ha discusso la richiesta di sospen-sione di 120 giorni dell’applicazione della Legge, da parte dei rappresentanti sindacali e delle aziende. Questi ultimi, infatti, hanno manifestato preoccupazione per la possibilità che l’entrata in vigore della Legge generi un immediato blocco dei pagamenti, che risulterebbe deleterio in questo periodo di crisi. La sospensione resta tuttavia improbabile, stante la necessità immediata di porre in vigore le disposizioni antimafia previste.

Appalti di opere e servizi, Nuove disposizioni ANTIMAFIA (Legge 13/8/2010 n. 136) Sono entrate in vigore le disposizioni riguardanti le nuove normative antimafia. Di seguito forniamo alcune indicazioni operative, in particolare per ciò che riguarda la tracciabilità dei flussi finanziari (art. 3) e il controllo delle automezzi adibiti al trasporto materiali (art. 4)

Sitrattadidisposizionicheinteressanotutteleimpreseediprofessionistichepartecipanoinqualitàdiappaltatori,subappaltatorieingeneresubcontraentiaqualsiasititolointeressatiailavori,aiserviziealleforniturepubblici(quindiesclusigliappaltifrasoggettiprivati).Laleggesiapplicasoltantoaicontrat-tisottoscrittidal7/09/2010compresoinpoi,unprovvedimentoattesoperchiarireunodeipuntipiudelicatidellanormativa. Le norme sono applicabili anche a coloro che hanno ottenuto finanziamenti pubblici, sempre nell’ambito delle opere/servizi/forniture pubbliche. Pertanto, la disciplina che commentia-mo deve essere osservata anche rispetto ai movimenti finanziari relativi a questi finanziamenti pubblici.La norma prevede, per i soggetti in questione, specifici obblighi consistenti in:· utilizzo di conti correnti bancari o postali dedicati alle commesse pubbli-

che, anche in via non esclusiva. Non è cioè necessario accendere nuovi conti correnti. È ugualmente ammesso dedicare più conti alla medesima commessa, così come dedicare un unico conto a più commesse;

· gestione dei movimenti finanziari relativi alle commesse pubbliche, esclusi-vamente con lo strumento del bonifico bancario;

· indicazione sui bonifici relativi ad ogni transazione, del Codice Unico di Progetto, cosiddetto CUP, che sarà attribuito a ciascuna opera/servizio/commessa pubblica.

Oltre al CUP andrà indicato anche il CIG (Codice Identificativo Gara, di nuova introduzione). Quest’ultimo potrà essere richiesto soltanto dal RUP (Responsa-bile Unico del Procedimento).In conseguenza di queste prescrizioni, è previsto che tutti i soggetti interessati comunichino alla stazione appaltante (cioè alla struttura pubblica commissio-nante):· gli estremi identificativi dei conti correnti bancari o postali dedicati, con

l’indicazione dell’opera/servizio/commessa alla quale sono dedicati;· le generalità e il codice fiscale delle persone delegate ad operare su tutti i

rapporti contrattuali coinvolti nell’opera/servizio/commessa.Questa comunicazione deve essere fatta quanto prima in quanto l’omessacomunicazionecomportaunasanzionecompresatra500edi3.000_.Le imprese subappaltanti e i subcontarenti (fornitori) dovranno fare anche un’a-naloga comunicazione ai loro committenti/clienti, fornendo esclusivamente gli estremi del conto corrente dedicato sul quale dovranno pervenire i pagamenti tramite bonifico.Queste comunicazioni dovranno essere effettuate del Legale Rappresentante.

Dunque, tutti i movimenti finanziari relativi ai lavori, servizi o forniture pubblici devono essere registrati su conti correnti dedicati e devono avvenire tramite bonifico bancario o postale. Fanno eccezione soltanto i pagamenti:- in favore di enti previdenziali, assicurativi ed istituzionali;- in favore di gestori e fornitori di pubblici servizi;- riguardanti tributi.Questi pagamenti possono essere eseguiti con strumenti diversi dal bonifico bancario o po-stale, fermo restando l’obbligo di documentazione della spesa. Inoltre, per le spese giornaliere di importo inferiore o uguale a 500 euro è possibile utilizzare strumenti diversi dal bonifico bancario o postale, purché non si utilizzi il contante e si documenti la spesa effettuata. Con particolare riferimento ai pagamentidestinatiaidipendenti,consulentiefornitoridibenieservizirientrantinellespesegenerali,la norma prevede che gli stessi debbano essere eseguiti tramite conto corrente dedicato per il totale dovuto, anche se questo non è riferibile esclu-sivamente alla realizzazione degli interventi derivanti dall’appalto pubblico. Occorre quindi che le aziende che partecipano ad appalti pubblici, sia come appaltatore principale, sia come subappaltatore, e che, per prassi, pagano in contanti o tramite strumenti diversi dal bonifico i dipendenti/consulenti/fornitori di beni e servizi rientranti nelle spese generali, informino questi soggetti della necessità di dotarsi di conto corrente bancario o postale al fine di poter correttamente percepire le retribuzioni/compensi/corrispettivi. Poiché potenzialmente tutti i dipendenti di un’azienda potrebbero lavorare nell’ambito dell’appalto pubblico assunto, si ritiene che la richiesta debba essere indirizzata ai dipendenti in forza, a prescindere da quali di questi siano operativamente coinvolti nell’appalto pubblico alla data del 7 settembre 2010; la stessa richiesta dovrebbe essere indirizzata anche a tutti i consulenti e fornitori di beni e servizi rientranti nelle spese generali con cui l’azienda abbia in essere legami contrattuali alla data del 7 settembre 2010.

Controllo degli automezzi adibiti al trasporto dei materiali

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CommercioCommercio

Sicurezza sulle strade: novita’ per gli esercentiIl 29 luglio 2010 è entrato in vigore un provvedimento che modifica l’attuale codice della strada, oltre ed altri provvedimenti legislativi ad esso complementari. Uno dei temi toccati dal nuovo provvedimento è la regolamentazione della somministrazione e della vendita di bevande alcoliche da parte degli esercizi pubblici, di cui riassumiamo i nuovi termini di limitazione.

I titolari e/o gestori di - pubblici esercizi in genere (bar, ristoranti, alberghi, ecc.)- locali ove si svolgono spettacoli o qualsiasi altra forma di

intrattenimento - circoli con somministrazione- Associazioni ed enti con somministrazione- Aree pubbliche ove è prevista la somministrazione - sale giochidevono interrompere la vendita e/o somministrazione di be-vande alcoliche e superalcoliche alle ore 3 e non possono riprenderla nelle tre ore successive ossia prima delle ore 6 di qualsiasi giorno.

I titolari di servizi di vicinato, ossia attività commerciali che effettuano la vendita per asporto di bevande alcoliche, devo-no interrompere la vendita dalle24alle6 di qualsiasi gior-nata settimanale.

Per le aree autostradali i predetti divieti di vendita di prodotti alcolici e superalcolici si estendono dalle22alle6 del giorno successivo.

Ovviamente si tratta di termini validi a meno di particolari disposizioni di sicurezza da parte del questore.I divieti sopra ben evidenziati non si applicano la notte tra il 31 dicembre e 1 gennaio e la notte tra il 15 e il 16 agosto di ogni anno.

I titolari e/o gestori dei suddetti locali devono:- possedere almeno in un’uscita del locale unapparecchio

di rilevazione del tasso alcolemico di tipo precursorechimicooelettronico a disposizione dei clienti che desi-derino constatare il proprio stato di idoneità alla guida.

- esporre all’entrata, all’interno e all’uscita (se posta in po-sizione diversa dall’entrata) appositi cartelli o tabelle che contengano:a) la descrizione dei sintomi correlati ai diversi livelli di

concentrazione alcolemica nell’aria alveolare espirata;b) le qualità, espresse in centimetri cubici, delle bevande

alcoliche più comuni che determinano il superamento del tasso alcolemico per la guida in stato di ebbrezza (che resta momentaneamente a 0,5 grammi per litro).

Queste disposizioni, già in vigore per le attività di sommini-strazione collegate direttamente ad intrattenimenti di ogni forma (spettacoli, musica, karaoke…) sono estese a tutte le altre attività che tengono aperti al pubblico i loro locali oltre le ore 24, masoloapartiredal10/11/10.

I titolari e/o i gestori dei locali che non rispettano gli ora-ri previsti per la somministrazione e/o vendita per asporto di bevande alcoliche sono soggetti a sanzioni che vanno dai 5.000 ai 20.000 euro. In caso di due distinte vio-lazioni nell’arco di un biennio, è disposta la sospensione dell’autorizzazione all’esercizio per un periodo dai 7 ai 30 giorni. In caso di mancata tenuta degli alcool test e delle relative tabelle esplicative è prevista una sanzione amministrativa minore che va da 300 a 1.200 euro.

I relativi cartelli e/o tabelle possono essere richiestipressolaVostrasedeCNAdiappartenenza.

Interruzione della somministrazione di bevande alcoliche nelle ore notturne

Obblighi per locali che proseguono l’attività oltre le ore 24 di ogni giorno

Le sanzioni

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CommercioCommercio

Commercio e pubblici eserciziBolkestain: qualche chiarimentoLa Direttiva Servizi europea - la cosiddetta “Bolkestain” - che mira alla piena libertà di stabilimento e di prestazione di servizi all’inter-no dei confini dell’Unione, è stata recepita dall’Italia quest’anno attraverso un decreto legislativo. L’obiettivo concreto della Bolkestain è di eliminare requisiti discriminatori di tipo geografico (cittadinanza, residenza, ubicazione della sede legale in un determinato Stato) e di semplificare le procedure di accesso. Tuttavia, per il momento, la situazione è resa caotica da una precisa serie di circostanze, a cominciare dall’incertezza generale sulle competenze: dello Stato, o delle Regioni?Se - come pare logico - la competenza in merito all’autorizzazione dei pubblici esercizi e delle attività commerciali è delle Regioni, è necessario che queste producano regolamenti per disciplinare la situazione in merito; fino a quando una Regione non emette un suo regolamento, restano valide le disposizioni nazionali.In questo caso, l’Emilia-Romagna ha già approvato una sua legge sui pubblici esercizi (L.R. n. 14/2003), e ha pure già recepito il regolamento comunitario per le materie di competenza regionale (L.R. n. 4/2010). Rimane invece soggetto alle disposizioni nazionali il settore del commercio, su area sia pubblica che privata (D.Lgs. 114/1998). In particolar modo ci si interroga sui cosiddetti “requisiti professionali”, la cui competenza è contesa tra Stato e Regioni.Un groviglio che attende soluzione, ma non deve comunque impedirci di fare sulla Bolkestain alcune precisazioni di interesse pratico.

1. Commercio al dettaglio su aree pubbliche 2. Requisiti morali di accesso

e di esercizio

Rimane soggetto ad autorizzazione: va presentata domanda di rilascio al Comune nel quale il richiedente intende avviare l’attività. L’attesa massima per l’autorizzazione è di 90 giorni, oltre i quali vale il silenzio-assenso. Possono fare domanda persone sia fisiche che giuridiche, oltre che cooperative e società di capitali. L’autorizzazione abilita anche alla vendita al domicilio del consumatore o nei locali dove questi si trovi per lavoro, stu-dio, cura, intrattenimento, svago.Dalla circolare ministeriale numero 3635/C del 6 maggio 2010 apprendiamo che, in osservanza della Bolkenstain, ilrequisitodellaresidenza nel Comune in cui si apre l’attività èvietato: pertanto si può aprire un’attività di questo tipo nel proprio Comune di residenza, o in qualsiasi altro. I titolari di autorizzazione tipo B sono inoltre liberi di esercitare su tutto il territorio nazionale.Per quanto riguarda il commerciosuareepubblichetramiteposteggio, invece, si attende un successivo provvedimento di regolamentazione sui criteri di concessione delle autorizzazio-ni al posteggio. In quel provvedimento verranno regolamentate: la procedu-ra di rilascio e di rinnovo della concessione, la durata della concessione, la limitazione al numero di posteggi concedibili a una stessa impresa, e alcune altre disposizioni transitorie. In ogni caso il Ministero ritiene valide tutte le concessio-ni in essere dalla data di entrata in vigore del Decreto (8 maggio 2010) finoallascadenzadelterminedecennale (una sorta di tacita proroga).

I requisiti morali sono stati equiparati per le attività commer-ciali di vendita e di somministrazione di alimenti e bevande.

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Commercio

Convenzioni

Commercio

Convenzioni

L’articolo 64 del decreto, dispone che:- Nuova apertura di pubblici esercizi aperti al pubblico: soggette ad auto-

rizzazione (o silenzio-assenso).- Trasferimento di attività in altra sede: denuncia di inizio attività ad

efficacia differita, con termine di 30 giorni al termine dei quali - e in coincidenza con l’inizio effettivo dell’attività - bisogna presentare al Comune la Comunicazione di Inizio Attività.

- Trasferimento di attività in zona tutelata: soggetta ad autorizzazione.- Trasferimento di titolarità o gestione: denuncia di inizio attività (ad

efficacia immediata).- Tipologie di pubblici esercizi non soggette a programmazione: denun-

cia di inizio attività (ad efficacia immediata).Stanti le precedenti norme di riferimento, si ha notizia che i Comuni stiano già facendo riferimento alle nuove disposizioni contenute nel Decreto.Per informazioni:Giovanni Flori, CNA Provinciale - tel. 059-418563 / fax 059-418598 / mail: [email protected]

3. Requisiti professionali di accesso e di esercizio 4. Pubblici Esercizi

Vengono individuati i medesimi requisiti professionali per l’avvio delle attività di commercio nel settore merceologico alimentare e di somministrazione di ali-menti e bevande: avere frequentato con esito positivo un corsoprofessionale per il commercio, la preparazione o la somministrazione di alimenti e bevande, istituito oppure riconosciuto dalle regioni; aver prestato servizioperalmenodueanni - anche non continuativi purché nel quinquennio precedente - presso imprese esercenti l’attività nel settore, in qualità di dipendente, socio lavoratore o coadiutore famigliare; essere in possesso almeno di un diploma di scuola se-condaria superiore, o di una scuola professionale attinente e di durata almeno triennale.

Sintetizzando, le novità sono le seguenti:- Unicitàdeirequisiti;- Validitàdeicorsiperilcommercioaifinidellasomministrazione,evi-

ceversa; stesso discorso per la pratica;- Reintroduzione del riconoscimento di titoli di studio (inclusi i diplomi

triennali);- AbolizionedelrequisitoREC (che si ritiene ancora applicabile ma non è

più considerato un requisito, a quanto sembra).

La difesa delle proprie idee industriali sta diventando ogni giorno più importante nell’economia della globalizzazione. Valutare le implicazioni economiche e legali rispetto ai diritti di proprietà industriale, conoscere le novità in questo campo, avere assistenza legale e tecnica in caso di contraffazione rap-presentano conoscenze davvero preziose nella gestione azien-dale. Ecco perché CNA ha voluto attivarsi in questa direzio-ne, stipulando una convenzione con lo Studio Modiano. Lo StudioModiano, nato nel 1950, è oggi uno dei maggiori Studi europei specializzati nel diritto della proprietà industriale, con la collaborazione di oltre 220persone in diversi uffici dislocati in Italia ed in Europa. In Modiano&Partners ogni pratica viene seguita dal consulente più specializzato, al fine di assicurare che l’incarico sia eseguito con la massimaprofessionalità, rapidità ed efficacia, grazie alla pregressa esperienza del consulente stesso. Questi sono i servizi offerti dallo Studio Modiano:- Assistenza nella redazione e deposito di Brevetti, Modelli, Marchi, Nomi a domi-

nio;- Protezioni in base al diritto d’autore o in base alle leggi sulla concorrenza slea-

le;- Consulenza relativa alla valutazione economica di diritti di Proprietà indu-

striale, ricerche di novità di brevetti e marchi, assistenza tecnico/legale in ver-tenze o cause di nullità, contraffazione ecc. attive o passive in Italia o all’estero.

La convenzione prevede i seguenti vantaggi per i soci CNA-ASQ:- Consulenza gratuita sul tipo di diritto di Proprietà indu-striale più adatto;- Corsi di formazione volti a fornire le prime nozioni di Pro-prietà industriale;- Assistenza gratuita durante i giorni delle manifestazioni fie-ristiche nelle città di Milano, Torino, Verona, Padova, Treviso,

Bologna, Modena, Arezzo, Firenze e Napoli;- Sconto del 10% per ricerche di anteriorità di marchi, brevetti e modelli in

Italia;- Sconto del 10% sulle tariffe di deposito di Marchi, Brevetti di invenzione e Mo-

delli;- Sconto del 7% sulle tariffe di deposito di Marchi comunitari, Design comuni-

tari e Brevetti di invenzione europei (EPO);- Sconto del 7% sulle tariffe di deposito di Marchi internazionali (WIPO), De-

sign internazionali e Brevetti di invenzione (PCT);- Sconto del 7% sulle tariffe di registrazione dei nomi a dominio a livello mondiale;- Invio periodicoegratuito a tutti gli associati CNA-ASQ che ne faranno ri-

chiesta, di una Newsletterelettronica relativa alle novità sulla Proprietà In-dustriale in Italia ed all’estero. A tale scopo si invitano gli associati ad iscriversi al servizio, attraverso la compilazione del form di adesione all’indirizzo http://www.mondiano.com/it/newsletter.php

Modiano e CNA insieme per la salvaguardia dei diritti delle imprese

Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi al Dottor Bignardi: [email protected]

Page 9: Block Notes CNA Modena

7

Agenti di commercio

Legislazione del lavoro

Agenti di commercio

Legislazione del lavoro

Il 29 luglio è entrato in vigore il nuovo codice della strada che prevede alcune modifiche di interesse anche per l’attività di agente di commercio. In particolare: - scende da 5 a 3 punti la decurtazione per chi supera i limiti di velocità di oltre 40 km/h. Tra 40 e 60 km/h oltre il limite consentito, la multa aumenta a 500 euro, ma scendono da 10 a 6 i punti tagliati sulla

patente.- In caso di velocità in eccesso di 60 km/h rispetto al limite massimo, la multa sale da 500 a 779 euro, restando invariata la

decurtazione di dieci punti sulla patente di guida.

Codice della strada, novità

Fita CNAIl nuovo codice della strada: come evitare i verbali

CNA per i CittadiniTutto quello che avreste voluto sapere sul digitale terrestre

La televisione cambia, e stare al passo è meno semplice di quanto sembri: la fine dell’autunno 2010 coinciderà col passaggio obbligato e definitivo dei nostri televisori dalla trasmissione analogica al Di-gitale Terrestre. Il cosiddetto “switch off” comporta un cambiamento di tipo tecnologico che tanti faticheranno ad assimilare.Per questo motivo, CNA per il Cittadino e CNA Pensionati organizzano una serie di incontri sullo “switch off” in compagnia di Claudio Panari, capo tecnico dell’emittente locale TRC-Telemodena, e Giorgio Falanelli, tecnico specialista di CNA Installazioni e Impianti.Il ciclo di incontri (ben sette in tutta la provincia, con inizio alle ore 16.00) si svilupperà nei prossimi giorni a Pavullo, sala della Comunità Montana (via Giardini 15); il 12 a Concordia, sala del Vecchio Mulino (Via S. Possidonio 1); infine il 19 a Vignola, sala dei Grassoni (Via Ponte Muratori).

Nell’ambito della Legge n.136: “Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in materia di norma-tiva antimafia” sono richieste integrazioni rispetto ai dati riportati sul tesserino di riconoscimento dei lavoranti nei cantieri. In particolare il tesserino di riconoscimento (sia in regime di appalto che di subappalto) il lavorante deve riportare i seguenti dati integrativi:- Generalità.- Nominativo del datore di lavoro.- Datadiassunzione.- Codiceautorizzazionealsubappalto (in caso di subap-

palto).- Nomedelcommittente (per gli autonomi).

Nuove norme antimafia,Integrazioni sul tesserino di riconoscimento nei cantieri

Il titolo dell’incontro dice praticamente tutto: il giro di vite sulla sicurezza strada-le ha reso l’automobilista più sicuro, ma anche più vulnerabile alle multe. Con-siderazione ancor più valida per i professioni del volante, coloro che sulla strada di fatto ci vivono, come gli autotrasportatori ed i rappresentanti di commercio. Che, peraltro, hanno avuto modo di contestare alcune di queste norme, come quella sul pagamento immediato delle sanzioni, che lede il diritto alla difesa. Per parlare di questa e di tutte le altre novità apportate dalla ”legge 120/2010” in materia di sicurezza stradale, Fita CNA ha voluto organizzare alcuni incontri sul territorio provinciale, proprio per facilitare la presenza dei rispettivi associati. Si tratta di tre incontri serali (ore 20.30) che cominceranno lunedì 4 ottobre a Mo-dena, presso la sede provinciale di CNA in Via Malavolti 27; giovedì 7 ottobre a Sassuolo, presso l’istituto “Don Magnani” di Piazza Falcone e Borsellino 3; infine

lunedì 11 ottobre a Medolla, presso le scuole “Dante Alighieri” di Via Genova 10.Franco Medri, Sostituto Commissario del-la Polizia Stradale e Consigliere Nazionale ASAPS, relatore del corso, fornirà una com-pleta spiegazione delle modifiche, sofferman-dosi, in particolare, sulle novità sanzionatorie, i tempi di notifica ed i ricorsi, il tasso alcol emico, la decurtazione dei punti ed il ritiro della patente, i tempi di guida e di riposo, ri-spondendo anche ai dubbi dei presenti.Al termine di ciascuna serata verrà conse-gnato ai partecipanti un prontuario del nuovo Codice stradale.

Page 10: Block Notes CNA Modena

8

Summit a Modena sul futuro del biomedicale. Per due giorni – il 4-5 ottobre – i maggiori esperti si daranno appuntamento nel nostro capoluogo per analizzare lo stato dell’arte e le prospettive del settore. “Innovazione e Ricerca per nuovi prodotti e servizi nel settore biomedicale” il titolo di questa conferenza nazionale. Tre le sessioni previste, dedicate rispettivamente agli scenari della sanità e delle tecnologie, ai risultati della ricerca e dell’innovazione, agli strumenti a disposizione delle imprese per tradurre tutto ciò in nuovi dispositivi medici, in grado di rafforzarne competitività e prospettive. Ad organizzare l’appuntamento, che si svolgerà nel Policlinico modenese, è il Quality Center Network, il polo di aggregazione che lavora per il settore biomedicale unendo le associazioni imprenditoriali provinciali, l’Azienda Policlinico e l’Azienda Usl, l’Università di Modena e Reggio Emilia, la Provincia, l’Unione dei Comuni dell’Area Nord e Democenter-Sipe, il Centro per l’innovazione e il trasferimento tecnologico del territorio. L’evento è stato organizzato con il contributo delle tre Fondazioni delle Casse di Risparmio di Modena, Mirandola e Carpi e delle sezioni modenesi di Confindustria, CNA, Lapam Confartigianato, Confapi Pmi, e gode del patrocinio della Regione Emilia Romagna e dei Ministeri della Salute e dello Sviluppo Economico.Non stupisce che la nostra città ospiti un evento di questa caratura: Modena, infatti, è la prima provincia

italiana per numero di addetti e per valore delle esportazioni nel biomedicale, seguita da Milano e Bologna. Il Distretto di Mirandola è oggi considerato il terzo comparto al mondo in questo settore ed è leader internazionale nei disposable e nelle apparecchiature per emodialisi. A livello nazionale il settore rappresenta il 5,8% del totale della spesa sanitaria, costituendo il terzo mercato in Europa ed è composto prevalentemente da imprese di piccole e medie dimensioni (il 74% non supera i 20 milioni di fatturato annuo).Per valorizzare questa tradizione è nato nel 2005 il Quality Center Network, che promuove oggi la conferenza. Il QCN è un sistema di raccordo tra imprese, Università, Agenzie sanitarie ed Enti locali che vuole mettere in campo strumenti e servizi per l’innovazione tecnologica del biomedicale. Nel corso della due giorni, attraverso testimonianze

di relatori di diversa provenienza (istituzionale, sanitaria e imprenditoriale), si affronteranno le prospettive, esigenze e problematiche del sistema sanitario, della ricerca e del mondo produttivo in merito alla ideazione, sperimentazione, validazione ed acquisizione di nuove tecnologie medicali. L’intera iniziativa verte sulla tematica trasversale dell’innovazione quale risultato di modelli virtuosi di cooperazione tra professionisti del Servizio sanitario, imprese e ricercatori.

Sul sito di: www.qualitycenternetwork.it è possibile scaricare il programma aggiornato.

Il futuro del biomedicaleSummit nazionale il 4-5 ottobre a Modena per esplorare le opportunità che l’innovazione offre allo sviluppo del settore

AppuntamentiAppuntamenti

Page 11: Block Notes CNA Modena

In attesa di indicazioni più specifiche da parte del Ministero, riteniamo che i prestatori di lavori e/o servizi non debbano evidenziare in fattura la ritenuta del 10%, né aggiungere ad essa alcun riferimento normativo in proposito.Ai soggetti fruitori di detrazione fiscale del 36-55% sugge-riamo di NON effettuare il pagamento tramite bonifico ove questa modalità non sia obbligatoria: è infatti preferibile pa-gare attraverso altre modalità, dal momento che banche e uffici postali non sarebbero in grado di distinguere le varie tipologie di spese, e applicherebbero indistintamente la rite-nuta del 10%.

9

Costruzioni ed installazione impiantiCostruzioni ed installazione impianti

Sgravi fiscali per ristrutturazioni,Nuove regole per i bonificiDal 1° luglio 2010, banche e uffici postali devono applicare una ritenuta d’acconto del 10% sui pagamenti effettuati con boni-fico e disposti dai contribuenti per usufruire dei benefici fiscali relative alle speseperinterventidirecuperodelpatrimonioedilizio(detrazionedel36%)e allespeseperinterventidirisparmioenergetico(detrazionedel55%).La nuova disposizione normativa riguarda solo quei bonifici che configurano una modalità obbligatoria di pagamento, al fine di beneficiare dei suddetti oneri detraibili.Gli intermediari finanziari (banche e uffici postali), al momento dell’ accredito dei bonifici ai beneficiari, devono:a) operarelaritenutad’accontodel10% a carico di tali soggetti beneficiari;b) versarelaritenutaentroilgiorno16delmesesuccessivo a quello in cui la stessa è stata effettuata;c) certificareai beneficiari dei bonifici, entroil28febbraiodell’annosuccessivoaquelloincuileritenutesonostateope-

rate, il totale delle somme erogate e delle ritenute effettuate;d) presentareladichiarazionedeisostitutid’imposta (mod. 770), indicando i dati dei beneficiari dei bonifici, le somme ac-

creditate e le ritenute operate.Le banche e gli uffici postali che non operano, anche in parte, le ritenute d’acconto sono soggetti a sanzioni che vanno dal 20% al 30% dell’ammontare non trattenuto.

Le valutazioni di CNA modena

Note operative

Questo nuovo adempimento fiscale ha destato molte perples-sità, soprattutto perché alcuni elementi non risultano chiari.Non è specificato se la ritenuta del 10% va applicata a tut-to l’importo versato, o soltanto all’imponibile (vale a dire escludendo l’IVA, come avviene, ad esempio, sulle fatture dei professionisti). In mancanza di ulteriori chiarimenti sembra che la ritenuta sia da calcolare su tutto l’importo, andando a sommarsi con quella del 20% per i professionisti, e quella del 4% per i condomini, nonostante queste due ritenute siano invece legate al solo imponibile.Inoltre, per tutti i soggetti esecutori di lavori o prestatori di servizi, la ritenuta comporta di fatto una riduzione degli in-troiti, e quindi della liquidità. Una sorta di acconto d’imposta che il professionista potrà recuperare solo tramite la dichia-razione dei redditi, attraverso il riporto della ritenuta come riduzione del debito d’imposta.Sarà anche da valutare la capacità di reazione di banche e uf-fici postali, di fronte a questa nuova (e complessa) procedura operativa che richiederà loro la raccolta di ulteriori dati sui soggetti incisi dalla ritenuta.Nessun impatto, invece, per i soggetti beneficiari delle de-trazioni fiscali del 36-55% che continueranno a effettuare i pagamenti con bonifici nel rispetto delle norme. Infatti an-che se gli intermediari finanziari risulteranno inadempienti, i soggetti beneficiari non saranno privati dei relativi benefici fiscali.

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10

CreditoCredito

CONDIZIONIAPPLICATESUIFIDIUTILIZZATI:

Tipo fido FASCIA1 FASCIA2 FASCIA3 FASCIA4

FIDOCASSA

3,409% Euribor 3mmp

+2,500%

4,184% Euribor 3mmp

+3,275%

4,684% Euribor 3mmp

+3,775%

5,309% Euribor 3mmp

+4,400%

ANTICIPOSALVO BUON FINE (S.B.F.)

1,659% Euribor 3mmp

+0,750%

1,909% Euribor 3mmp

+1,000%

2,534% Euribor 3mmp

+1,625%

3,409% Euribor 3mmp

+2,500%

ANTICIPOFATTURE

2,034% Euribor 3mmp

+1,125%

2,534% Euribor 3mmp

+1,625%

3,134% Euribor 3mmp

+2,225%

4,134% Euribor 3mmp

+3,225%

(Euribor 3mmp= Euribor 3 mesi media mese precedente, 0,909%pubblicato Il Sole 24 Ore 31/08/10.)

La fascia di merito è attribuita dalla banca, su richiesta dell’impresa, in relazione alla sua classe di rischio (rating Basilea 2).

ACCORDOQUADROREGIONALETESORERIA

ASSOCIATI CNA MODENA

ISTITUTIDICREDITOCONVENZIONATIACCORDOREGIONALETESORERIA:

AGGIORNATOAL31/08/2010VALIDOMESE

SETTEMBrE 2010

➣ Banca Carim s.p.a. (ex. Cassa di Risparmio di Rimini); ➣ Banca CRV Cassa di Risparmio di Vignola, Gruppo

Banca pop. Emilia R.; ➣ Banca di Imola s.p.a. (Gruppo Cassa di Risparmio di

Ravenna s.p.a.); ➣ Banca di Romagna s.p.a. (Gruppo Unibanca); ➣ Banca Modenese s.p.a. (Gruppo bancario Cassa di

Risparmio di Ferrara); ➣ Banca Monte Parma; ➣ Cassa dei Risparmi di Forlì e della Romagna, Gruppo

Intesa Sanpaolo; ➣ Cassa di Risparmio di Cento s.p.a.; ➣ Cassa di Risparmio di Cesena s.p.a., Gruppo Unibanca; ➣ Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza s.p.a., Gruppo

Credit Agricole; ➣ Cassa di Risparmio di Ravenna s.p.a.; ➣ Consorzio Banche Popolari (CO.BA.PO.):

➥ Bancacoop.Cattolica(*);➥ BancaEtrurias.p.a.;➥ BancadiPiacenza(*);

➥ Bancapopolaredell’EmiliaRomagna;➥ BancapopolarediMilano;➥ BancapopolarediRavenna;➥ BancapopolarediVerona-GruppoBancoPopolare

(BancoS.GeminianoeS.Prospero,BancapopolarediLodis.p.a.);

➥ BancapopolareValconca;➥ Sanfelice1893BancaPopolare.

➣ Credem, Gruppo Bancario Credito Emiliano s.p.a.; ➣ Federazione Banche Credito Cooperativo Emilia

Romagna; ➣ Intesa Sanpaolo s.p.a. (ex. Carisbo); ➣ Monte Paschi Siena s.p.a. (ex Banca Agricola

Mantovana); ➣ UGF Banca s.p.a. (ex. Unipol Banca); ➣ Unicredit Banca s.p.a.

(*) N.B. Banche che hanno dichiarato l’intenzione di aderire, ma non l’hanno ancora formalizzato.

Page 13: Block Notes CNA Modena

11

CreditoCredito

ACCORDOQUADROREGIONALETESORERIA

ASSOCIATI CNA MODENA

AGGIORNATOAL31/08/2010VALIDOMESE

SETTEMBrE 2010

La Commissione Disponibilità Fondi (C.D.F.) o Corrispettivo Disponibilità Creditizia (C.D.C.) o Corrispettivo per il servizio di disponibilità immediata fondi (D.I.F.), applicati sui fidi concessi, indipendentemente dall’utilizzo, con addebito trimestrale, prevede le modalità di seguito dettagliate:

a) Banche aderenti al Consorzio Banche Popolari (Banca di Piacenza, Banca Coop. Cattolica, Banca pop. Emilia Romagna, Banca pop. di Ravenna, Sanfelice 1893 Banca Popolare), banca Credem Gruppo Credito Emiliano spa, banche aderenti a Federazione Banche Credito Cooperativo Emilia Romagna, Unicredit Banca spa, applicano una commissione massima così calcolata

Fascia 1 Fascia 2 Fascia 3 Fascia 4

Trimestrale 0,15% 0,25% 0,30% 0,40%

Annuale 0,60% 1,00% 1,20% 1,60%

b) Carisbo–Gruppo Intesa Sanpaolo, Cassa dei Risparmi di Forlì e Romagna–Gruppo Intesa Sanpaolo, Cariparma Gruppo

Credit Agricole applicano una commissione massima pari a 0,40%,trimestrale (1,60%, annuale);

c) Banca Popolare di Verona S. Geminiano e S. Prospero, Gruppo Banco Popolare applica una commissione massima calcolata per importo e per fascia

Fido concesso Fascia 1 Fascia 2 Fascia 3 Fascia 4

Trimestrale >

Fino €. 50.000

Annuale >

0,250%

1,000%

0,350%

1,400%

0,3625%

1,450%

0,375%

1,500%

Trimestrale >

Da €. 50.000 a €. 500.000

Annuale >

0,175%

0,700%

0,250%

1,000%

0,250%

1,000%

0,250%

1,000%

Trimestrale >

Oltre €. 500.000

Annuale >

0,100%

0,400%

0,125%

0,500%

0,125%

0,500%

0,125%

0,500%

Nel caso di concessione, modifica o revoca del fido, durante un trimestre, le percentuali saranno applicate in misura proporzionale all’importo e alla durata (giorni effettivi) degli affidamenti concessi, da parte di tutte le banche.

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VALUTE ALTrE COMMISSIONI

Spese chiusure trimestrali €. 10,00

Prelievi con assegno (*) data assegno Spese di istruzione fido massimo ZErO

Versamenti contanti stesso giorno Spese per riga di estratti conto €. 1,10

Assegni circolari emessi dalla banca stesso giorno Modello di pagamento F24 (**) ZErO

Assegni stesso sportello stesso giorno Altri attestati €. 1,25

Assegni stesso Istituto 1

Versamenti assegni circolari altre Istituti giorni lavorativi (*) 1

Sconto e incasso Salvo Buon Fine (SBF) Ricevute bancarie supporto cartaceo

€. 2,85

Versamenti assegni altre Istituti giorni lavorativi (*) 3

Sconto e incasso Salvo Buon Fine (SBF) Ricevute bancarie supporto magnetico

€. 2,53

Effetti a scadenza stessa banca giorni lavorativi 7

Sconto e incasso Salvo Buon Fine (SBF) Ricevute bancarie invio telematico

€. 2,28

Effetti a scadenza su altra banca giorni lavorativi 8 Effetti protestati 0,12%

Effetti a vista su stessa banca giorni lavorativi 12 Effetti protestati costo minimo €. 7,00

Effetti a vista su altra banca giorni lavorativi 14 Effetti protestati costo massimo €. 18,00

ricevute bancarie stessa banca giorni lavorativi (*) ZErO Ritorno insoluti effetti e Ricevute

bancarie (RIBA) €. 4,21

ricevute bancarie altre banche giorni lavorativi (*) 1

Effetti richiamati “omnicomprensivi di altri oneri” (*)

€. 8,00

Nota bene: (*) Le valute applicate sono state modificate, con decorrenza dal 5 luglio 2010, per l’entrata in vigore delle norme in materia di incassi commerciali (Decreto legislativo n. 11 del 27/01/2010); (**) Le voci Attestati contributi INPS e Attestati contributi INAIL, indicati nelle precedenti informative, sono state cancellate, in quanto comprese nella voce Modello di pagamento F24.

12

ACCORDOQUADROREGIONALETESORERIA

ASSOCIATI CNA MODENA

AGGIORNATOAL31/08/2010VALIDOMESE

SETTEMBrE 2010

CreditoCredito

ALTRIONERIECOMMISSIONIPREVISTEDALL’ACCORDOREGIONALEDITESORERIA:

Page 15: Block Notes CNA Modena

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