sentinella di solares alejandrina

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[email protected] http://solares-alejandrina.jimdo.com/ http://alejandrina-solars.oneminutesite.it/ Vailate 7 Settembre 2013 Vailate 7 Settembre 2013 Vailate 7 Settembre 2013 In collaborazione con il In collaborazione con il In collaborazione con il Comune di Vailate e la Comune di Vailate e la Comune di Vailate e la Biblioteca di Vailate Biblioteca di Vailate Biblioteca di Vailate Alejandrina Solares Alejandrina Solares Alejandrina Solares SENTINELLA SENTINELLA SENTINELLA ArchiScultura ArchiScultura ArchiScultura - Installazione Installazione Installazione Testo critico a cura di Arianna Carcano

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Il lavoro esposto è parte di un percorso di ricerca che coinvolge l’esplorazione e l’indagine di aspetti legati al corpo malato, alla sofferenza e alla minaccia di morte. Oltre all’installazione il visitatore troverà esposta l’opera “ Scorticati”, due libri d’artista/ libri oggetto e alcune opere pittoriche.

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V a i l a t e 7 S e t t e m b r e 2 0 1 3 V a i l a t e 7 S e t t e m b r e 2 0 1 3 V a i l a t e 7 S e t t e m b r e 2 0 1 3

In collaborazione con ilIn collaborazione con ilIn collaborazione con il Comune di Vailate e laComune di Vailate e laComune di Vailate e la Biblioteca di VailateBiblioteca di VailateBiblioteca di Vailate

Alejandrina SolaresAlejandrina SolaresAlejandrina Solares SENTINELLA SENTINELLA SENTINELLA

ArchiScultura ArchiScultura ArchiScultura --- Installazione Installazione Installazione Testo critico a cura di Arianna Carcano

SOLARES ALEJANDRINA [email protected]

http://solares-alejandrina.jimdo.com/

Alejandrina J. Solares, nasce nella

Repubblica Domenicana nel 1973

in una famiglia di condizioni mode-

ste, vive nell'isola caraibica fino al

1991 quando si trasferisce in Euro-

pa, inizia una serie di viaggi forma-

tivi e prosegue la sua ricerca artisti-

ca. Grazie ad una borsa di studio

frequenta l’Accademia di Belle Arti

di Brera a Milano (Italia) entrando

in contatto con numerosi artisti,

critici e filosofi, tra cui Francesca

Alfano Miglietti, Remo Salvadori,

Renata Boero, Vincenzo Ferrarri,

Luca Beatrice, Maurizio Sciacalu-

ga, Federico Ferrari ecc., trovando

generosità, disponibilità e parteci-

pazione, intrattiene rapporti umani

che hanno contribuito alla sua for-

mazione.

Dal 1991 espone in numerose mo-

stre personali e rassegne collettive

in spazi pubblici e privati, le sue

opere sono state esposte in Italia e all’estero. Attualmente vive e lavora a

Quintano (CR) Italia.

Nel lavoro dell'artista l’attenzione ai movimenti estetici del novecento si

coniuga a una riflessione sulla tecnica, i materiali e i supporti che ne defini-

scono un’originale poetica e uno stile personale che si protende al di là dai

tradizionali schemi e portano l'artista a dar vita ad opere nate dall'incontro

tra tecniche antiche e moderne che talvolta si mescolano a supporti Multi-

mediali. Nel suo lavoro analizza un tema profondo e unitario le forme che

assume la vita nel suo dilatarsi e organizzarsi, l’artista esplora le problema-

tiche e le vicissitudini umane, il vissuto mostra mistero e complessità stra-

ordinaria ma anche minaccia, la vita potrebbe finire in un qualsiasi instan-

te, nelle sue opere compaiono aspetti come la sofferenza umana, i patimen-

ti, il dolore fisico e la precarietà della vita. La trama della vita è analizzata

attraverso tre soggetti rintracciabili lungo il suo percorso artistico: il feno-

meno, l'autoritratto e i ritratti, il racconto favolistico-fantastico (si tratta di

scritti e componimenti che utilizza per creare i “Libri d'Artista” per i quali

nutre un particolare interesse).

SolaresSolares Alejandrina Alejandrina

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Lavora a questi temi impiegando diverse tecniche per esprimersi come: scul-

tura, installazioni-installazioni site specific; video installazioni, video d'arti-

sta e sound art; performance, Azioni; incisioni (stampa calcografica) grafica

sperimentale (ibridazioni); fotografia digitale (stampa su stoffa/carta); libri

d'artista-opere verbo visuali/poesia visiva; opere pittoriche prevalentemente

monocromatiche (supporti e materiali vari).

L'artista definisce la sua poetica con queste parole:

Nel mio lavoro ho l'esigenza di porre elementi che nascono dal profondo del mio

cuore perché penso che la vita sia il dono più prezioso che ci sia mai stato dona-

to, in esso sono presenti anche il dolore e la sofferenza, elementi che vorremmo

cancellare. Il mio lavoro si concentra su di essi e si scontra ogni volta con l'im-

possibilità di dare un significato al tormento, per questo motivo la mia indagine

si è indirizzata su aspetti del quotidiano che spesso sono trascurati o poco perce-

piti, fenomeni, gesti e oggetti che sono il residuo o lo scarto.

Intendo il mio fare artistico come un processo che tendenzialmente s’identifica

con la vita stessa, per questo motivo mi coinvolge per intero includendo il mio

corpo sia come ossessione sia come esperienza da vivere. Spesso, infatti, i miei

lavori partono da un punto di vista autobiografico, sono “autoritratti” e

“ritratti”, impliciti o espliciti di stati emotivi e di coscienza che indicano, espli-

citano, innescano processi già latenti in me per poi esplicitarsi anche al fruitore.

Senza alcun contrasto in egual misura esploro i principi che governano i feno-

meni perché sono affascinata dalla complessità, dalle incongruenze, dalle in-

comprensibilità della realtà che mi circonda, per far ciò ricombino liberamente

suggestioni (linguaggi), cercando di ridarle una forma e sensibilità (in tal sen-

so nei miei lavori molto si svolge a un livello mentale) per far ciò lascio transita-

re senza un ordine logico interconnessioni simultanee di passato-presente, dentro

-fuori, forma-contenuto, vicino-lontano, in modo rizomatico. Ogni progetto mi

coinvolge a più livelli, il linguaggio è anche l'esito di una selezione tecnica ma

che è dettata dal lavoro stesso, sono costantemente alla ricerca della sintesi ed

efficacia formale sia attraverso una poetica visiva che una performativa relazio-

nale, ciò che vorrei fare attraverso il mio lavoro è portare alla luce dimensioni

nascoste o non percepibili dell'umano. Nei miei ultimi lavori ho introdotto il

respiro, i graffi, i miei capelli, le impronte, le carezze e i baci.”

Il colore blu occupa da oltre dieci anni un ruolo importante e costante sia

nel lavoro sia nella vita dell'artista, facendo parte del suo mondo poetico

personale è motivo di costante approfondimento, in particolar modo,

nell’opera pittorica.

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“Sentinella” di Solares Alejandrina, particolare dell’installazione - 2013 - arch iscultura

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L'artista definisce la propria scelta colorista con queste parole.

“I miei capelli blu sono il segno esteriore della mia consacrazione all’arte, il

colore si colloca a livello della testa - delle idee. Ma è anche un modo per co-

municare con gli altri uomini, per penetrare lo spazio comune.

Quando coloro un oggetto di blu è perché suppongo perfino che gli oggetti evo-

chino (piuttosto che possederlo essi stessi) quel colore”. Il colore Blu è dive-

nuto pregnante e attualmente caratterizza le mie opere, è al Blu che affido

l'importante compito di farsi eco di quegli statuti per cui sento di non poter

dare una spiegazione logica di ciò che percepisco o vedo di cui non posso che

cogliere istintivamente uno stato parziale e frammisto ma che genericamente

riconosco, io come anche gli atri almeno una volta lo abbiamo chiamato

“mistero”.

In ambito pittorico ha sviluppato una personale ricerca incentrata

sull’analisi, scomposizione, alterazione “reinvenzione” di forme fenome-

niche, l'artista lavora senza bozzetto seguendo una sua progettualità di

pensiero che si sostiene nell’intenzionalità, riuscendo a cogliere con preci-

sione il momento giusto per lavorare, lasciando che il colore venga assor-

bito dalla superficie in maniera casuale successivamente lo interpreta

fino a dar vita ad un mondo peculiare dove la macchia è capace di auto-

determinarsi e determinare. Lavora con materiali instabili, la materia

pittorica a contatto con l'umidità, la luce e l'atmosfera potrebbero schia-

rire o sciogliersi, partecipando a creare “il climax” dell'opera perché do-

tati d’instabilità e precarietà.

L’artista ha eliminato nei suoi lavori la cornice ma anche il telaio e dipin-

gendo sulla tela senza utilizzare alcuna preparazione.

Su queste ricerche l'artista ha incentrato le sue ultime esposizioni perso-

nali.

Mostre, azioni e reazioni (una selezione) Mostre personali: Performance “PIRATA” dal titolo “Blue fly kisses”

all'interno dell'Orto Botanico e nel cortile dell'Accademia di Belle Arti di

Brera, Milano, 2012; Esposizione "Blue mutant action ", Mainardi agenzia

di Viaggi, Crema 2012 - Performance “la fiera di Crema brucia” (teatro,

gioielleria, video, musica e dripping), Il Cortile, Crema, 2009; Esposizione

“Il viaggio”, Ex-Agello, Crema, 2001

“Sentinella” di Solares Alejandrina, particolare dell’installazione - 2013 - arch iscultura

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“Sentinella” di Solares Alejandrina, particolare dell’installazione - 2012 - arch iscultura

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Mostre Collettive: “50 artisti X 1 museo”, Museo MIIT di Torino, 2013-

”Whai is the point?”, Adam Street Gallery, Londra UK, 2013-

“EX_POSITION-existence, posture, position, attitude, life, living, being”,

"Casa do Alto" Gallery, Portogallo, 2013-

“Senaladores de artista”, Galeria Vuelvo al sur, Argentina- Buenos aires,

2013- “II Biennale di Brescia”, ArtBrescia Sezione Artisti internaziona-

li, Calvisano – Brescia, 2013- “Biennale dei giovani Young_Showcase”,

Museo MAGMA _(Caserta) Italia, 2013- “Premio Rose’s - Roses prize”,

Rose garden of Rome, Roma Italia, 2013-“Ruotando giro in giro nell’arte

contemporanea” Collettiva internazionale, Garage Milano, Milano Italia,

2013- "Cattivi Maestri", curata da Fulvio dell’Agnese, Azienda Agricola

Perusini-nell’ipogeo Perusini, Udine, 2012 – Mostra Collettiva

“Fotograficamente”, Pallasport, Chieve, 2011 - Mostra Collettiva, “Art

from heart”, curata da Amedeo Anelli, Museo Civico di Crema e del Cre-

masco, sala F. Agnello, Crema, 2010 – Installazione "Tartafragile”

all’interno della mostra "Realizza un Tartalooto" (opera documentata

dalla 2da edizione annuale dei biglietti-cartolina dell'Associazione Cultu-

rale Tartalooto), Ass. Culturale Tartalooto, Crema 2009/10 – Mostra Col-

lettiva dedicata ai Progetti per il Nuovo Passante Ferroviario, Metropo-

litana di Milano, 2008 - Salon I dell'Accademia di Belle Arti di Brera,

Palazzo della Permanente, Milano, 2007 – Mostra Collettiva “Il Mondo a

Brera” "Venti di Erasmo", Villa Borromeo Visconti Litta, Lainate, 2007

– Salon I dell’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano, 2006- Mostra

Collettiva presso Chiesa S. Michele Vetere, Cremona, 2006 – Omaggio a

Dino Buzzati, ex liceo Brera Milano, 2006 – Mostra Collettiva benefica

“Restituire una vita”, Galleria Milarte, Milano, 2005 - Mostra Collettiva

di pittura, Museo civico di Cadiz, Spagna, 2004 - Mostra Collettiva di

pittura “Immagini e colori” l’opera è stata segnalata, Crema, 2003- Mo-

stra Collettiva di pittura, Montichiari, 2002

Partecipazioni: “work shop sul libro d’artista”, Giornata della creatività,

Vailate CR Italia, 2013- “Evento Performance “Blue fly kisses” insieme

ad “Operazione Camper” di Aldo Spoldi, Quintano CR, 16 Settembre

2012- "Azione Pirata al "Fuori Salone del Mobile, Art & Crafts in Brera ”

Milano, 2012 – "Azione Pirata" all’Esposizione di arte internazionale -

54.Biennale di Venezia – ILLUMInazioni, Azioni PIRATA presso il Pa-

diglione Giapponese ai Giardini ed il Padiglione Italia all’Arsenale Vene-

zia, 2011; Offanengo Film Festival, cortometraggio Ipnotransognatore",

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“Sentinella” di Solares Alejandrina, particolare dell’installazione - 2012 - 2013 arch iscultura

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Multisala di Crema, 2011; Art Shot con un Laboratorio Installazione A-

perto e all'aperto dal tema “l’opera e lo spazio” (documentato dalla 1ma

edizione annuale dei biglietti-cartolina dell'Associazione Tartalooto), Cre-

ma, 2009 – Installazione site specific, dal titolo "Bandiere", opera fuori

concorso, Premio Biennale Anna Adelmi, Museo Civico di Crema e del Cre-

masco, Crema, 2005,

Altro: creazione di una rete Book Crossing, di cui uno pirata, Crema 2009-

2011 - Creazione dello Spazio commerciale “Il Cortile”, pseudo-Azione Ar-

tistica, coinvolgendo Editori Indipendenti e promuovendo Spettacoli di

Danza Contemporanea e Performance 2008-2010 – Collocazione e realizza-

zione di una riproduzione del Cenacolo di Leonardo, collocazione Perma-

nente presso la Chiesa della S.S. Trinità, Capergnanica, 2010- Crea una

“linea musicale di eco-moda/eco-fashion”, Crema, 2009; inizia il Progetto

“Scrittura Rumoristica” H-12 Scorie di ordinaria follia, interviene l'Asso-

ciazione Culturale Tazebau e altri artisti locali (musica, danza contempo-

ranea, video installazioni), Crema, 2009- tour dell’azione il Cortile presso

fiere, mercatini e sagre popolari, Lombardia, 2009-10- Curatela, coordina-

mento ed allestimento della mostra "...ho cominciato a sognare in italia-

no..." Crema, 2005 – Pubblicazione di due favole brevi per il giornale lo-

cale EDA news dai titoli: “Il ragazzo dei desideri” e “Come sono nate le

balene”, Crema, 2001-

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“Sentinella” particolare dell’installazione - di Solares Alejandrina, 2012 - nel 2007 ’artista realizza un

prototipo ed elabora concettualmente il progetto, Genere: Installazione composta da cinque ele-

menti scultorei. Materiali: Fieno, paglia, acqua meteorologica e creta cruda naturale. Dimensioni:

Ogni elemento scultoreo ha un altezza di circa 200 cm, una larghezza di circa 60cm ed una profon-

dità di circa 60cm, (l'installazione occupa uno spazio variabile che è in relazione al contesto. Peso:

ogni elemento pesa circa 30-40 kg.

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Sentinella di Solares Alejandrina Josefina

2007-2013, 5 elementi, scultura; materiale: fieno, paglia e creta naturale.

Solares Alejandrina nasce nella Repubblica Domenicana nel 1973, nel

1991 si trasferisce in Europa dove ha inizio il suo percorso formativo e la

sua ricerca artistica. Grazie ad una borsa di studio frequenta l’accademia

di Belle Arti di Brera, a Milano, dove ha modo di conoscere e sperimenta-

re l'arte dei più grandi artisti/docenti della scuola italiana.

Le tematiche principali del suo lavoro analizzano temi profondi come: la

sofferenza umana, dolore fisico e la precarietà della vita.

L'artista definisce la propria poetica in questi termini: “Penso che la vita

sia il dono più prezioso che ci sia mai stato donato, in esso sono presenti

anche il dolore e la sofferenza, elementi che vorremmo cancellare. Il mio

lavoro si concentra su di essi e si scontra ogni volta con l'impossibilità di

dare un significato al tormento”. L'artista ha come obiettivo lo studio ed

analisi di quegli aspetti del quotidiano che normalmente vengono trascu-

rati o percepiti solo in parte, quei fenomeni, gesti ed oggetti che sono il

residuo o lo scarto della nostra quotidianità.

Solares intende il suo fare artistico come un processo che tendenzialmen-

te si identifica con la vita stessa, per questo motivo si lascia personal-

mente coinvolgere fisicamente dalla sua opera, includendo il suo corpo

come parte attiva del lavoro, a volte quasi come presenza ossessiva.

Con I Sentinella, lavoro qui di seguito presentato dalle immagini, Solares

cerca di comunicare e descrivere il proprio percorso di superamento ed

uscita da un periodo di grande sofferenza dell'artista vissuto a causa del-

la malattia del marito e della inevitabile scomparsa.

Queste forme e la scelta di questi materiale scaturiscono da una scelta

consapevole da parte dell'artista, la quale afferma che questi materiali e

la loro lavorazione fossero già latenti all'interno del proprio mondo poeti-

co e che aspettassero da tempo di essere liberati e di assumere una firma

concreta. In tale prospettiva l'azione artistica ha semplicemente

“liberato” una qualche “memoria preesistente” scatenando poi azioni e

processi che hanno dato forma al contenuto.

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Trovandomi di fronte ai lavori, a prima vista ho immaginato di trovar-

mi in un luogo sacro...queste sculture alte oltre i 2m, ricordano insisten-

temente i grandi Menhir comparsi in Europa a partire dal terzo millen-

nio a.C. Sculture che avevano una funzione ancora non totalmente chia-

ra ai nostri ricercatori, ma quasi sicuramente elementi decorativi fun-

genti da altari, tombe, o per luoghi di cerimonie magiche, ed epicentri

magico-tellurici.

Il Menhir che conosciamo è costituito da un’unica pietra grossolanamen-

te lavorata, collocata verticalmente nel terreno e orientata verso meri-

dione, e la sua forma può essere cilindrica, conica o di parallelepipedo.

L’altezza è variabile tra uno e dieci metri, e si pensa che la pietra stessa

potesse rappresentare un guerriero, o un guardiano (...una Sentinella),

proprio come le sculture di Solares. Isolati, allineati o disposti a cerchio

come nel monumento di Stonehenge, i Sentinella dell'artista sono desti-

nati a viaggiare di luogo in luogo, in paesi, piazze, campi o spazi chiusi e

privati...con la finalità di parlare al pubblico e trasmettere la forza

dell'artista stessa, che tramite loro racconta la difficile e significativa e-

sperienza passata.

Arianna Carcano

art curator

.

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“Modello di Sentinella” di Solares Alejandrina, 2007-2012 prototipo Scultura, Materiali: paglia e

fieno, acqua, argilla cruda naturale, Dimensioni reali: altezza 127 cm, lunghezza 30 cm e lar-

ghezza 30 cm, nella immagine l’opera esposta in Portogallo (Maia) presso Casa do Alto Gallery mostra

collettiva internazionale EX_POSITION PAST—PASS—PRESENT a cura di MaObject MIX dal 1 giugno al 27 luglio 2013

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DAL PROTOTIPO ALL’INSTALLAZIONE

“Modello di Sentinella” è il prototipo che precede la realizzazione della

monumentale installazione “Sentinella”, il prototipo alto 127 cm fu esposto

in Portogallo nel 2013 all’interno di EX-POSITION mostra collettiva in-

ternazionale incentrata sul corpo e i suoi processi.

Solares analizza la precarietà del corpo e per farlo crea i “Sentinella”,

costruendo un "mondo" popolato da presenze capaci di porsi con un forte

impatto visivo, ma che svelano una natura fragile e deperibile. L’opera “

Sentinella” è parte di un percorso di ricerca condotto negli anni

dall’artista, iniziato dall’esplorazione e l’indagine di aspetti legati al cor-

po malato, alla sofferenza e alla minaccia di morte. L'artista definisce

l’opera “Sentinella” con queste parole:

Mi sono lasciata trasportare dal " corpo umano" e "lui mi ha indicato" que-

ste "forme", che presentano in diversi punti un equilibrio precario.

“Sentinella” ha avuto come unico modello possibile il corpo umano primiti-

vo, libero e spontaneo, ogni elemento è basato su un linguaggio fortemente

istintivo.

INSTALLAZIONE: “SENTINELLA”

In questo lavoro volevo parlare di "precarietà", sperimentare come un

"corpo" sta in equilibrio e per farlo ho dovuto inventare e costruire queste

"sculture totem" che ora si presentano poggiate al suolo ma che nella mia

mente le avevo immaginate collocate idealmente a testa in giù/ al rovescio e

poste "in sospensione" nell’aria.

“Sentinella” è anche parte di un cammino di vita che esplora ed è alla ricer-

ca di significati su "come funziona il mondo" e "ciò che siamo".

Ricordo che iniziai a lavorare guardando ed esplorando:

… una stalagmite, un albero piegato, le nervature visibili in una foglia e il

suo percorso di caduta a terra, ...gli stelli di grano in un campo, una stalat-

tite, … ma anche a come un corpo è in equilibrio e allo stesso tempo può

muoversi nel suo ambiente tra stabilità e instabilità.

Penso di aver iniziato a sperimentare la "dimensione degli equilibri" come

una sfida, relazionale, affettiva, spaziale, strutturale e sociale, solo dopo es-

sere riuscita a scegliere un aspetto del "mondo degli equilibri", e dopo aver

identificato una determinata forma e i suoi specifici materiali "costruttivi".

Oggi credo che "Sentinella" è una "bio ArchiScultura" che andrebbe pensata

come: annodatura, tessuto, sistema di rete, riparo naturale o creazione di

forme inedite di "equilibri naturali", ma che ha avuto come modello il corpo

umano.

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“Modello di Sentinella” di Solares Alejandrina, 2007-2013 prototipo Scultura, Materiali: paglia e fieno,

acqua, argilla cruda naturale, Dimensioni reali: altezza 127 cm, lunghezza 30 cm e larghezza 30 cm.

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Attraverso i “Sentinella” Solares pone in atto "un mondo" dove appare un

corpo precario in equilibrio. L'artista stabilisce una connessione tra arte, na-

tura e architettura, analizzando metodi di costruzione tradizionale di edili-

zia e modelli di realizzazione scultoria antica insieme a forme antropologi-

che socioculturali. L’artista descrive i materiali e la sua lavorazione attra-

verso queste parole:

Ogni scultura singolarmente ha una sua struttura portante rivestita con una

"pelle sensibile" composta di fango e paglia allo stato plastico, questi elementi

innescano un processo in cui si forma un tessuto di paglia che insieme alla ter-

ra consolidandosi creano una struttura fibrosa multi direzionale che costituisce

la parete / pelle “dell’edificio” scultorio. L’opera “Sentinella” è esposta a de-

grado, la materia "terra" è in evoluzione ed è la registrazione di un complesso di

fenomeni naturali. In questo lavoro i materiali sono continuamente coinvolti

nel mondo poetico dell’opera, scaturendo da una scelta spontanea, che si è svi-

luppata consapevolmente durante tutto il processo creativo. Infatti, sono le ope-

re stesse che mi hanno suscitato, evocato e richiesto il materiale. La possibilità

di "costruire" con fango, paglia e, infine, senza l'aiuto del forno, permettendo

all'acqua e all'aria di entrare nel lavoro, fa parte di un concetto che si è dimo-

strato, essere un ulteriore "terreno di prova per l'equilibrio, di controllo dell'e-

quilibrio", pur essendo un luogo che riceve e risponde a modelli, tagli e cuciture,

ad azioni dettate dal peso e dalla gravità, in questo modo il processo della

"terra" resta sempre aperto. L’opera "Sentinella" subisce l’azione dell'atmosfera

con la quale è naturalmente in contatto.

Credo che questi materiali e la loro lavorazione fossero latenti all'interno del

mio mondo poetico e che l’esperienza vissuta di sofferenza a causa della malat-

tia e dell’inevitabile lutto in famiglia mi abbia fatto emergere evidenziandola

una “memoria preesistente” scatenando poi una manualità e processualità che

hanno definito questa forma-contenuto.

“Modello di Sentinella” di Solares Alejandrina, 2007-2013 prototipo Scultura, Materiali: paglia e fieno,

acqua, argilla cruda naturale, Dimensioni reali: altezza 127 cm, lunghezza 30 cm e larghezza 30 cm.

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“Scorticati s1” di Solares Alejandrina, 2007-2012, Installazione, Materiali: creta cruda e tessuti vari,

vernici finali, Dimensioni reali: cm 80X152h.

“Scorticati s2” particolare nella pagina successiva, Dimensioni reali: cm 140x146h

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SCORTICATI di Solares Alejandrina Josefina

“Quando la sofferenza e la disperazione è insopportabile i miei pensieri mi portano al desiderio inconfessabile di volermi strappare

la pelle”.

Da questa emozione nascono gli scorticati, sculture in creta alle

quali ho “strappato la pelle ” e che ho elevato a simbolo dei pati-menti e della disperazione.

Quest’opera ha un legame con l’arte antica e la classicità, trova riferimenti nel mito, come la leggenda di Marsia e nelle sue inter-pretazioni artistiche (Ovidio nelle Metamorfosi e Dante nella Divina

Commedia) e nell'autoritratto di Michelangelo nella Cappella Sisti-na. La scultura ha la funzione di un doppio sostituto del corpo.

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Libro oggetto di Solares

Alejandrina Josefina, Li-

bro d’Artista “Ho scritto più

di mille volte …. io morirò”,

2006-12, Unico esemplare,

Argilla cruda, tessuto e tec-

nica mista, dimensioni va-

riabili libro aperto (Chiuso

cm 35 x 30 x 70h), Peso

2kg .

Questo è un libro scultura,

composto da più pezzi unici

che potremmo definire come

“pagine”.

Si tratta di un oggetto tridi-

mensionale che non si pre-

sta alla manipolazione.

L’artista affida il proprio

messaggio scritto a una su-

perficie precaria, una frase

scritta con il carbone su una

superficie simile alla terra.

Concettualmente

quest’opera è apparentata

con quella lunga catena di

esperienze che nella storia

troviamo sotto la definizione

di “memento mori ”.

“Iniziai quest’opera ripensando al concet-

to di morte in quanto evento luttuoso e

temibile, un indagine che nel tempo è

divenuta più profonda, oggi mi interessa

la morte in quanto è un evento reale alla

pari del nascere ma che attualmente è

un tabù. Il lavoro assume una riflessione

sul nostro stesso esistere, la vita umana

si presenta fatta di poesia e di piacere,

ma anche di pericolo, di costante preca-

rietà, di mancanza di pace. L'unico modo

per lenire l'angoscia della lucidità nel

confronto con la vita e i suoi processi,

mi viene concesso dall'agire, nell'applica-

zione al fare artistico, la modalità di una

frase ripetutamente scritta mi serve a

creare “come” una sorta di meditazione

e, al contempo, di anestesia”.

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”In quest’opera uti-

lizzo l’argilla cruda,

un materiale con il

quale ho un rappor-

to iniziato

nell’infanzia.

Dall’argilla sono in-

curiosita dalla cru-

dezza e dalla fragili-

tà, sono interessata

a questo materiale

in quanto è ancora

terra-polvere e vo-

glio esplorarlo sen-

za dover intervenire

con il fuoco, in pas-

sato ho lavorato con

il forno e con la ce-

ramica ma poi ho

rinunciato a questo

processo di trasfor-

mazione del mate-

riale perché mi inte-

ressava la emozione

primaria del suo es-

sere precario, que-

sta scelta mi ha

portato lungo un

percorso in cui il

materiale “terra” è

diventato metafora

fisica-corporea.”

Tendenzialmente il mio lavoro è di tipo e-

sperimentale in tal senso mescolo materiali

diversi, talvolta posso applicare diverse

finiture come la cera, il latte di calce e altre

sostanze che ritengo idonee, lo scopo re-

sta comunque quello di generare una quali-

tà della superficie che si presti bene ai miei

processi di pensiero.

Spesso uso insieme all’argilla cruda anche

altri componenti, materiali che scelgo per-

ché penso comunichino e si integrino bene

con il mio processo, entrando a far parte

dell’opera contribuiscono a comunicare ul-

teriormente all’interno di un determinato

dialogo visivo.

SOLARES ALEJANDRINA [email protected] http://solares-alejandrina.jimdo.com/

Libro d'artista-libro oggetto di Solares Alejandrina Josefina, “Diario del

dolore”, 2006-13, , Materiali: cottone idrofilo, ago e filo, Tecnica cucito, unico esemplare, Dimensione cm 21X31h libro chiuso

Il cottone sostituisce un corpo-pelle. Rappresenta un doppio del corpo che para-dossalmente riceve le stesse punture che l’artista ripetitivamente doveva prati-care al compagno malato fino alla sua inevitabile scomparsa. Cui la puntura è praticata con un ago e filo da cucire, l’artista analizza la traccia lasciata dal ge-

sto ed su questo che concentra l’attenzione. Si tratta di un lavoro molto sofisti-cato e suggestivo che vuole essere evocativo di un’azione, il segno lasciato sulla pelle da qualcosa che l’ha attraversata, l’opera è un diario del dolore perche è

memoria della difficile esperienza vissuta ma è anche uno spazio dove l’artista tenta di esorcizzare la sua sofferenza.

“BalloonHandwritting blue V1” di Solares Alejandrina Josefina, 2013,

pittura su tela e scrittura a mano, inchiostro blu, pastello, tecnica sperimentale

(balloon-handwritting), Installazione di 10 elementi pittorici su cornice, Dimen-

sioni variabili.

Con "balloonhandwritting blue V1” Solares crea un lavoro in cui compare la pre-

senza simultanea di scrittura e di immagine, su una singola superficie. L’opera

evoca l'impressione e il ricordo dei graffiti e le iscrizioni, come nelle epigrafi.

Segni calligrafici si intrecciano con le immagini, entrambi hanno un valore di

simboli occulti o frammento testuale arcano, l'immagine appare come un grovi-

glio o tessera, ma potrebbe anche essere letta come un tessuto o una serie di

canali / filamenti. L'artista ha creato un proprio linguaggio, attraverso un nuovo

codice personale che si presenta come un vero e proprio rompicapo da decifrare

ma che è in grado di mostrare una vera cosmogonia, al centro della quale si col-

loca il rapporto tra la vita e la morte. Balloonhandwritting blue V1" è basato su

una scrittura magica che aspira a mettere lo spettatore di fronte all'importanza

del suo essere qui e ora (hic et nunc).

SOLARES ALEJANDRINA [email protected] http://solares-alejandrina.jimdo.com/

Nel lavoro la frase "io morirò" compare con forme ossessive e ripetitive.

Questa soluzione artistica ci restituisce l'impressione che l'unico modo per

l'artista di lenire l'angoscia della lucidità del confronto con la vita e i suoi

processi le sia concesso attraverso il confronto con la vita in se stessa, nel

suo procedimento e nei suoi processi. Perciò l’artista si è impegnata con

"l'atto nella sua applicazione", vale a dire nell'atto come un arte, intenden-

dolo come atto di fare, dove e quando la modalità della frase scritta ripetu-

tamente assume sia la funzione di una "sorta di meditazione" che, di una

"sorta di anestesia". Una frase, in lingua italiana, fluisce attraverso la super-

ficie della tela e crea una sorta di cartografia di segni. Nell'ultimo periodo

l'artista ha sviluppato una propria tecnica personale di pittura che coinvolge

il suo corpo (forme, peso e dinamiche) per trasferire l'idea artistica, in que-

sto modo la sua presenza fisica diventa parte della realizzazione fisica delle

sue opere. Questa soluzione incarnata ha il vantaggio di usare il suo corpo

che agisce all'interno del supporto fisico del lavoro, l’opera pittorica rimane

"come se fosse impressa". Attraverso questo modus operandi Solares crea

un segno pittorico particolare e riconoscibile, blu. Il risultato di questa espe-

rienza pittorica ibrida è da intendersi come una metapittura (un metalin-

guaggio), ma appare sempre sulla tela in una modalità invertita, questa ca-

ratteristica è presente in tutte le sue opere.

Il Blue è una precisa scelta di colore ed è parte caratterizzante della poetica

di Solares, alludendo alla concettualizzazione e all'uso dei colori per interpre-

tare e codificare, a livello artistico, le nostre vite interiori e i suoi misteri.

L’approccio al supporto pittorico è immediato (Body) pittura, diretto e fisico

sulla tela, senza alcuna preparazione. In generale le opere di Solares sono

concepite per essere arrotolate o piegate, molto facile da mettere dentro ad

una valigia: molto vicino alla nostra vita quotidiana e anche per l'esportazio-

ne per le mostre d'arte. In effetti un artista, con le sue opere in una valigia,

può raggiungere la sua destinazione e essere pronto ad esporre le sue ope-

re, e poi di nuovo, dopo un po ', ripartire per raggiungere un'altra destina-

zione. Come un moderno messaggero di arti visive.

In collaborazione con:

Sentinella

Alejandrina Solares

Vailate

7 Settembre 2013

Biblioteca di Vailate

Inaugurazione della mostra

Sabato 7 Settembre 2013 ore 18

Biblioteca di Vailate

Via Dante Alighieri, 7 Vailate CR

Dal 7 Settembre 2012

al 21 Settembre 2012

Orari di apertura della Biblioteca

Ingresso libero - Catalogo online

all’indirizzo:

http://solares-alejandrina.jimdo.com/

Info

Studio Via Carnita 1, Quintano

(CR) 26017 Italia

Tel. +39 338 7000 269

[email protected] Progetto grafico

[email protected]

http://alejandrina-solars.oneminutesite.it/

http://solares-alejandrina.jimdo.com/

La costituenda

Comune di

Vailate

Biblioteca di Vailate

Ringrazio la Biblioteca di Vailate per la disponibilità

nel concedermi lo spazio espositivo